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1 TECNICHE DI MEMORIZZAZIONE Il metodo passo per passo per memorizzare 52 carte + L’apologo del faraone e della piramide ARMANDO ELLE

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T E C N I C H E D I

M E M O R I Z Z A Z I O N E

Il metodo passo per passo per memorizzare

52 carte

+

L’apologo del faraone e della piramide

ARMANDO ELLE

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SOMMARIO

* Introduzione

* L’apologo del faraone

* Introduzione al metodo delle 52 carte

* Passo numero 1. Costruire 26 caselle mnemoniche con la tecnica dei loci

* Passo numero 2: Costruire 40 immagini per i numeri da 1 a 40 con la

conversione alfanumerica.

* Passo numero 3: Fai corrispondere alle carte i numeri.

* Passo numero 4: Memorizza le figure

* Ultimo passo: Memorizziamo il mazzo

* Conclusione

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Introduzione

Quando ho pubblicato i miei due manuali sulle tecniche di memorizzazione e calcolo

veloce non mi aspettavo certo il successo che hanno avuto. Ho ricevute tante recensioni positive

e molti lettori mi hanno scritto per chiedere consigli, darmi pareri, e anche farmi qualche critica.

Tantissimi poi, mi hanno chiesto il metodo per memorizzare il mazzo di carte di cui parlavo

nel libro. Questo è segno di curiosità e pigrizia, perché nel libro ci sono tutti gli strumenti per

costruirsi un metodo proprio; ma la pigrizia alla fine non è il peggiore dei vizi, e la curiosità è

invece una delle migliori virtù.

E così eccolo qua, il metodo completo per il mazzo di 52 carte (niente

Jocker rosso e nero stavolta ). Siccome mi sembrava però un po’ poco per farci su un manuale,

ho aggiunto un piccolo apologo che spero ti piacerà.

Infatti, il confronto via e-mail con i lettori, fatto in alcuni casi di intensi e divertenti scambi

di e-mail, mi ha spinto a fare una serie di riflessioni sulle tecniche di apprendimento, e mi ha

convinto dell’utilità di aggiungere l’apologo per spiegare in maniera veloce che cosa sono per me

le tecniche di memoria o di calcolo.

Frattanto, ringrazio tutti, sia i tanti lettori entusiasti sia quelli che invece mi hanno dato una

stellina bollando le tecniche come arzigogolate o peggio inutili.

Se non conosci le tecniche di memoria, spero che l’apologo del faraone ti motivi a studiarle.

Certo, ti risulterà un po’ difficile fare l’esercizio delle 52 carte, ma in ogni caso ti fornirò

abbastanza informazioni perché anche tu lo possa portare a termine.

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Se invece già conosci le tecniche ma ti hanno lasciato scettico e poco convinto, spero di

riuscire a convincerti della loro potenza, e di comunicarti efficacemente la filosofia di approccio

all’apprendimento che ne è alla base.

Se infine conosci le tecniche e le padroneggi, spero comunque che tu possa trovare sia

spunti di riflessione, sia stimoli e motivazioni nel leggere l’apologo e seguire passo per passo il

mio metodo di memorizzazione di un mazzo di 52 carte da gioco. Secondo me è l’esercizio

migliore che si possa fare per mantenere l’agilità nell’utilizzo delle tecniche, e prende solo 5

minuti al giorno!

L’apologo del faraone

Questo apologo, che ho riadattato da una versione che ho letto in un bel libro di De Marco,

è la spiegazione più efficace che sono in grado di dare a quei lettori scettici, che ancora pensano

che le tecniche di memoria e apprendimento siano inutili.

Il potente faraone Sethi voleva costruire la piramide più magnifica di tutta la valle

dell’Egitto. Chiamò così a se i due migliori capimastri del regno, Clatos e Meros, e dopo aver

promesso immense ricchezze a quello dei due che avesse terminato per primo il lavoro, assegnò

a ciascuno un terreno per la costruzione, e fece dare inizio ai lavori.

Il forte e prudente Clatos si mise all’opera senza perdere tempo, e insieme ai suoi uomini

cominciò a trasportare con le sue forti braccia le grosse pietre che avrebbero formato da base

alla piramide.

Meros invece andò semplicemente a chiudersi nella sua tenda, dove passava il tempo

disteso sul letto o a disegnare su dei grossi fogli di papiro.

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Dopo 6 mesi, Clatos già guardava fiero al primo strato di piramide costruito! Gli era costato

sudore e sangue, ma i lavori procedevano speditamente, mentre Meros ancora era chiuso nella

sua tenda, e ne usciva solo ogni tanto per passeggiare pensieroso lungo le rive del Nilo.

L’anno successivo, mentre Clatos già terminava il secondo dei 12 piani, la piramide di Meros

non era ancora neanche iniziata. Meros, creduto ormai pazzo da tutti, si era limitato ad

accumulare alcuni tronchi di alberi e parecchie cianfrusaglie, che aveva sistemato sotto una

grande tenda. Chi aveva visitato l’interno della tenda, diceva che c’ erano corde, vecchie botti

vuote, catene, e pezzi di ferro vecchio buttati alla rinfusa. Nessuno era stato in grado di capire a

cosa servissero. Venne l’anno successivo: Clatos era ormai arrivato al terzo piano della piramide,

ed anche se contento per il vantaggio ormai accumulato su Meros, cominciava a sentire la

stanchezza per tutto quel grande lavoro. Inoltre, si era reso conto che, man mano che

aumentavano i piani, il lavoro si faceva sempre più complesso, faticoso e difficile. Questo spesso

lo gettava nello sconforto, ma poi si riprendeva pensando che avrebbe lavorato di più , utilizzato

più uomini, e magari fatto anche turni notturni se fosse stato necessario.

Il quarto anno il lavoro di Clatos rallentò tanto per le difficoltà dovute alla sopraelevazione

che non riuscì a completare che la metà del quarto piano. Frattanto, nel terreno di Meros,

stavano succedendo delle cose. Da sotto la grande tenda piena di cianfrusaglie e tronchi d’albero,

veniva infatti un rumore incessante di martelli e seghe. Nessuno sapeva cosa Meros stesse

facendo, e a nessuno ormai interessava, essendo convinti tutti che il buon Meros fosse diventato

completamente matto.

A gennaio del quinto anno, mentre Clatos stava faticosamente issando una enorme pietra

per completare il quarto piano della piramide, d’improvviso il popolo vide Meros uscire da sotto

l’enorme tenda alla guida di una buffa e strana macchina: era trainata da dei buoi, e sembrava

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avere enormi braccia di legno cha però Meros muoveva tirando semplicemente delle piccole

corde. Fra lo stupore generale, la macchina guidata da Meros cominciò con agilità a sollevare le

enormi pietre dal letto del Nilo, e a spostarle una dopo l’altra nel terreno della costruzione.

Dopo due settimane, Meros aveva già completato la base, e tre

mesi dopo, aveva raggiunto quel quinto piano per il quale a

Clatos non erano bastati 5 anni.

La cosa più incredibile è che Meros ogni giorno portava dei piccoli aggiustamenti alla macchina,

che diventava sempre più perfetta: per cui a differenza di Clatos, Meros invece di rallentare col

tempo andava sempre più veloce!

E così la piramide di Meros venne terminata l’anno successivo, e il faraone come promesso

lo colmò di ricchezze e onori. Meros frattanto, si era reso conto che costruire gli era diventato

così facile da essere non più un lavoro, ma un divertimento! E così, terminata la piramide, decise

di non fermarsi: modificò un po’ la macchina per renderla in grado di costruire anche strade e

giardini; poi con una ulteriore miglioria la rese in grado di costruire una grande diga sul Nilo; e

poi dei palazzi, ponti ed ogni altra meraviglia; e in tutte le parti del regno tutti parlavano della

meravigliosa macchina di Meros.

Frattanto, Clatos continuava imperterrito a trascinare con le mani le pietre dal letto del

Nilo, sperando un giorno di terminare la sua piramide …..

E adesso torniamo a noi: una ragazza mi ha scritto in un feedback “ il libro è inutile; le

tecniche sono arzigogolate; si fa più fatica ad imparare le tecniche che a studiare direttamente.

Tanto vale…”

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Questo è l’atteggiamento del capomastro Clatos. Non perde tempo a cercare nuove

soluzioni, ma si mette subito all’opera : forza bruta, sangue e sudore.

Io invece voglio che tu sia il capomastro Meros; le tecniche non sono facili, costa fatica e

impegno impararle. Un libro sulle tecniche di memoria non è una bacchetta magica, che basta

leggerlo e dal giorno dopo si ha la chiave per apprendere senza fatica. Le tecniche devono essere

imparate e padroneggiate, e per farlo ci vuole del tempo. Allora saranno in grado di spostare le

pietre delle piramidi con grande facilità. E una volta che avrai costruita la tua potente macchina

di apprendimento, con piccole modifiche potrai adattarla a tutto!

Nel prossimo capitolo, vedremo insieme il gioco della memorizzazione delle 52 carte.

Diciamo che sarà il “rodaggio” della tua macchina, e potrai anche usarlo per mantenerla sempre

ben oliata.

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Introduzione al metodo delle 52 carte

Come promesso, vediamo adesso come si memorizza senza errori l’ordine di un mazzo di

52 carte. Dopo che avrai imparato a farlo , non solo saprai ripetere le carte ad una ad una sia in

ordine di apparizione sia in ordine inverso; ma sarai anche in grado, se ti verrà chiesto per

esempio che carta c’è in posizione 17, di ricordarla esattamente.

Il gioco delle 52 carte è bello per due motivi: in primo luogo è di grande effetto, perché

sembra veramente una cosa impossibile da fare. In secondo luogo, racchiude in sé le basi delle

tecniche di memoria: i loci, la conversione alfanumerica, la associazione creativa di immagini. È

un piccolo compendio delle tecniche, e padroneggiarlo è un ottimo esercizio sia per la autostima

sia per la ritenzione delle tecniche stesse.

Se non avete letto il mio o altri libri di memoria, non vi preoccupate: costruiremo la

macchina di memoria passo per passo, e anche voi potrete ricordare il mazzo. Ci metterete alcune

ore per costruire la macchina, ma poi, come nell’apologo del faraone, vi basteranno 5 minuti per

imparare il mazzo di carte.

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Passo numero 1. Costruire 26 caselle mnemoniche

con la tecnica dei loci

Ripassiamo brevemente la tecnica: si tratta di individuare un percorso ordinato di “luoghi”

che conosci molto bene, a ciascuno dei quali potrai ancorare una o più informazioni che vuoi

memorizzare. L’ordine delle informazioni seguirà l’ordine dei loci

Per le 52 carte, visualizzate casa vostra, e dividetela per prima cosa in 5 zone. Di seguito, la

divisione che faccio io sulla base di come è fatta casa mia. Per quelli che non hanno letto il mio

libro di memoria, mi raccomando che le zone siano in ordine, non confondibili. E visualizzate

chiaramente nella mente ogni immagine, nei dettagli.

Ecco le 5 zone:

Entrata; Salone; Cucina; Bagno; Stanza da letto

Adesso in ogni zona individuate 5 Loci:

1. Entrata: zerbino, serratura, maniglia, spioncino; campanello .

2. Salone: tappeto, divano, tavolino ,televisione, dvd, ( ricordate: così è l’ordine a casa mia,

se voi ne avete uno diverso utilizzate il vostro !)

3. Cucina: forno, fuochi, bilancia, scolapiatti, dispensa

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4. Bagno: lavandino, bidet, water , doccia, accappatoio

5. Stanza da letto: comodino, abat-jour, letto, cuscino, crocefisso

Il 26esimo loco sarà la piramide non finita di Clatos che si vede dalla finestra della tua stanza.

Adesso che hai individuato i 26 loci, ripassali nella mente mentre cammini per casa tua,

cominciando dallo zerbino per arrivare alla piramide di Clatos. Assicurati che i loci seguano un

ordine naturale e univoco ( non devi insomma avere dubbi come “ nel salone c’è prima il tappeto

o la televisione?!?! )

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Passo numero 2: Costruire 40 immagini per i numeri

da 1 a 40 con la conversione alfanumerica.

Ripassiamo brevemente la conversione alfa-numerica e costruiamo le 40 immagini

Ecco prima di tutto lo schema che insegno nel mio libro sulle tecniche, e in cui come vedi ad ogni

numero corrispondono uno o più suoni consonantici

1 - T,D

2 - N,GN

3 - M

4 - R

5 - L

6 - C, G dolci

7 - CH, GH, K gutturali

8 - F,V

9 - P, B

0 - S, SC, Z

Ricorda che per convertire una sequenza numerica in una parola, o viceversa, devi .

utilizzare 2 semplicissime regole:

1. Alle vocali non corrisponde nessun numero, quindi non le

devi considerare

2. Le consonanti doppie vanno considerate come un unico suono

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Adesso costruiamo 40 immagini per i numeri da uno a 40

1 Te

2 Noè

3 aMo

4 Re

5 aLi

6 Ciao

7 aGO

8 eVa

9 Boa

10 TaZza

11 DiTo

12 ToNno

13 ToMo

14 ToRre

15 TeLa

16 DoCcia

17 TaCco

18 TiFo

19 TuBa

20 NoZze

21 NoDo

22 NoNNo

23 NeMo

24 NeRo

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25 NiLo

26 NoCe

27 GNoCca

28 NeVe

29 NuBe

30 MaZza

31 MaTto

32 MaNo

33 MaMma

34 MaRe

35 MuLo

36 MoCio

37 MuCca

38 MuFfa

39 MaPpa

40 RaSoio

Ovviamente questo schedario lo devi conoscere alla perfezione. Se ne hai uno già fatto,

puoi utilizzare quello che hai già tu. Se invece te lo devi costruire e imparare, non ti abbattere e

pensa al capomastro Meros: stai costruendo la tua prima macchina per sollevare pietre!

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Passo numero 3: Fai corrispondere alle carte i numeri.

Prendi il mazzo di carte, togli le figure, e ti rimarranno 40 carte di 4 semi diversi. Memorizza

l’ordine dei semi secondo lo schema Come Quando Fuori Piove ( Cuori Quadri Fiori Picche),

facendo corrispondere a ciascuno dei 4 semi una delle 4 decine di numeri viste sopra.

I cuori saranno la prima decina : quindi per esempio il 3 di cuori corrisponde al numero 3,

ossia alla parola aMo. Al 7 di cuori il numero 7, ovvero la parola aGo. E così via

I quadri saranno la seconda decina, e quindi al 3 di quadri corrisponde il numero 13, ossia

la parola ToMo; e al 7 di quadri il 17, ossia la parola TaCco.

Seguendo lo schema, il 3 di fiori sarà il numero 23 ( NeMo), e il 3 di picche invece il 33 (

MaMma). Credo che il concetto sia chiaro.

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Passo numero 4: Memorizza le figure

Perché non faccio corrispondere dei numeri anche alle figure? Perché credo che

complicherebbe le cose: se infatti mettessimo le figure subito dopo i semi corrispondenti, alle

carte da 1 a 40 non corrisponderebbero più i numeri da 1 a 40!

Se invece numerassi le figure con i numeri da 41 a 52, manterrei la corrispondenza di cui

sopra, ma perderei una bella occasione: siccome infatti memorizziamo per immagini, e visto che

le figure hanno delle facce, ritengo più semplice collegare le facce delle figure a delle facce

conosciute! In questa maniera salteremo i passaggi della conversione da numero a immagine sia

nella fase di memorizzazione, sia nella fase di richiamo.

In parole povere, pensare alla regina di cuori e associarle Lady Diana, penso sia molto più

facile e veloce che non associarle un numero e poi convertire il numero in una immagine.

Di seguito ti propongo uno schema che secondo me funziona:

* Jack Cuori Brad Pitt, il più amato dalle ragazze

* Jack Quadri Diciamo che sei tu (se sei un uomo; non è per essere sessista, è che io sono

un uomo. Se invece tu sei una donna trova un ‘altra immagine!)

* Jack Fiori Qui ci vuole qualcuno gentile con le donne: Jhonny Depp in pirati dei caraibi

* Jack Picche Abbiamo bisogno di un cattivo: Diciamo Heat Ledger in Batman the Dark

Knight

* Regina di Cuori Come detto, Lady Diana ( era il suo soprannome )

* Regina di Quadri Frida Kahlo, la grande pittrice messicana

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* Regina di Fiori Julia Roberts, se avete visto il film Fiori d’Acciaio con lei protagonista

* Regina di Picche Scegliamo una cattiva, la strega di Biancaneve

* Re di Cuori: a questo punto, se la regina è Lady D, utilizzerei Carlo D’Inghilterra

* Re di Quadri Direi il pittore Pablo Picasso

* Re di Fiori Qui ci metto mio papà, voi metteteci il vostro

* Re di Picche Un vecchio cattivo, Magneto in X-Men

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Ultimo passo: Memorizziamo il mazzo

Se avete costruito scrupolosamente la vostra macchina, e avete in testa in maniera precisa

tutti i passaggi visti sopra, ricordare il mazzo dovrebbe riuscirvi (quasi)

semplice.

La raccomandazione che vi faccio però è quella di ricordare immagini, non parole. Perché

sono le immagini quelle che si appiccicano in maniera fortissima alla vostra memoria, non le

parole. Quindi per esempio, quando uscirà il 5 di picche, cioè il MuLo, non piazzate nel

corrispondete loco la parola MULO. Piazzateci invece una bella immagine di un mulo in carne e

ossa, grosso, puzzolente e con enormi orecchie. Più vivida l’immagine, più facile sarà il ricordo.

Adesso però, mettiamo la macchina in moto, e proviamo a ricordare le prime 10 carte:

ho un mazzo fra le mie mani, lo mescolo e poi comincio a girare le carte a due a due

Re di Quadri e 6 di fiori

Allora già sai che re di quadri = Pablo Picasso. Ecco che, in piedi sullo zerbino di fronte a

casa tua c’è Pablo Picasso. Ti guarda mentre arrivi, e ti porge una NoCe ( numero 26, ovvero

6 di fiori)

10 di cuori e 8 di picche

Sei nel secondo loco, la serratura. Non riesci ad aprire, perché è bloccata, c’è dentro una

TaZza ( 10 di cuori). Prendi la TaZza in mano ma che schifo!, la lasci subito andare, dentro è

piena di MuFfa ( 38, ovvero 8 di picche)

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5 di quadri e Donna di cuori

Sei nel terzo loco, la maniglia. Sai che il 5 di quadri è il numero 15, ovvero l’immagine TeLa.

E infatti la maniglia è ricoperta da una TeLa di colore rosso. La stacchi dalla maniglia, e sotto

di essa ci trovi una versione minuscola di Lady Diana, la donna di cuori

9 di picche e 7 di quadri

Adesso che hai capito, vai più veloce. 9 di picche = 39 = MaPpa . E infatti guardi attraverso

lo spioncino e vedi una MaPpa. Sulla MaPpa c’è l’Italia, riconosci infatti il caratteristico

TaCco ( 7 di quadri) del suo stivale

8 di fiori ( 28 = NeVe) e 2 di quadri ( 12 = ToNno)

Sul campanello di casa noti che non riesci a leggere il tuo nome. Infatti, cosa stranissima, è

ricoperto di NeVe. Dentro la NeVe, che è tantissima, riesci a vedere, congelato, un ToNno.

Fatte queste prima dieci carte, fermiamoci un attimo; voglio farti un paio di domande.

Prova a dirmi che carta è stata estratta per quinta: se hai preparato bene la tua macchina,

sarà semplicissimo. Vai al terzo loco, la maniglia. È ricoperta da una TeLa, no? E quindi la quinta

carta è il numero 15, ossia il 5 di quadri.

Prova a dirmi tutte e 10 le carte in ordine inverso, partendo cioè dall’ultima per arrivare

alla prima. Seguendo i loci è semplicissimo: Campanello ( Tonno Neve) Spioncino ( Tacco Mappa)

Maniglia ( Lady D Tela) Serratura ( Muffa Tazza) Zerbino ( Noce Picasso).

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Qualcuno, come il capomastro Clatos, potrebbe obiettare che siamo stati molto

arzigogolati nel ricordare queste 10 carte. Probabilmente se ci fossimo limitati a girare le 10 carte

e cercare di impararle a memoria utilizzando le tecniche tradizionali di ripetizione le avremmo

imparate altrettanto in fretta, e senza aver perso tempo a costruire la macchina. Forse è vero.

Ma pensa adesso di aggiungere altre 10 carte. E poi 10

ancora. E infine girarle tutte fino alla 52esima.

Con la tecnica tradizionale della ripetizione, probabilmente non ce la farai mai a

memorizzarle, neanche in ore di duro lavoro. Ti stancherai molto prima.

Ma se anche ce la facessi, riusciresti comunque a dirle esattamente in ordine inverso? O

dire in 2 secondi la carta che c’è in posizione 17 ?

Ma non è solo questo. Se il giorno dopo tu dovessi memorizzare un altro mazzo, perderesti

altre 2 ore.

E con la macchina che hai costruito invece? Con la macchina che hai costruito, la prima

volta imparerai il mazzo in circa 7-8 minuti, e farai alcuni ( pochi ) errori. A distanza di ore, sarai

ancora in grado di ricordare quasi tutto. Se l’indomani rifarai l’esercizio con un altro mazzo, la tua

macchina andrà più o meno alla stessa velocità, ma non farai probabilmente più errori. Il terzo

giorno, dovresti essere in grado di metterci un minuto in meno.

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Se per due settimane dedicherai pochi minuti al giorno a fare quest’esercizio (basta anche

una volta al giorno), arriverai facilmente a memorizzare un intero mazzo di 52 carte in un tempo

compreso fra i 3 e i 4 minuti. Se ti impegni, riuscendo a rendere veramente automatico il

riconoscimento carta-numero-immagine collegata, arriverai sotto i due minuti. Una cosa davvero

impressionante e meravigliosa!

Ma intanto finiamo questo nostro primo mazzo : )))

Siamo nella seconda stanza, con cinque nuovi loci: tappeto divano tavolino televisione dvd

Asso di cuori e 6 di cuori

Sul tappeto crescono delle foglie di Tè. Si muovono come per salutarti, ti fanno Ciao

8 di quadri e 7 di fiori

Seduti sul tuo divano, alcune persone gridano come fossero allo stadio. Hanno maglie e

sciarpe della Juve, per la quale fanno il TiFo. Fra di loro, noti una ragazza bellissima, una

vera GNoCca

Asso di quadri e 6 di picche

Sul tavolino c’è una cosa stranissima e schifosa: è un DiTo mozzato. La punta del DiTo è

sporca di MoCio

10 di fiori e 5 di picche

La televisione è rotta, c’è una MaZza da baseball piantata nello schermo. Con tua grande

sorpresa noti che l’estremità della mazza è tenuta in bocca da un MuLo

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Re di Picche e 9 di quadri

Il tuo DVD sta galleggiando nell’aria: è Magneto che con i suoi superpoteri lo fa galleggiare!.

Lo osservi per bene, e noti che oltre al mantello ha un cappello a TuBa sulla testa.

Bene, siamo arrivati a venti carte. Ripassale un minuto tutte, ripartendo da zerbino.

Dovresti notare una cosa abbastanza caratteristica: ricordarti per esempio che la 15esima e 16esi

carta stanno nel loco numero 8, cioè il terzo della seconda stanza, cioè il tavolino, dovrebbe

essere molto semplice, e costarti circa un secondo di tempo. anche vedere che sul tavolino c’è

un DiTo tagliato sporco di MoCio dovrebbe essere molto facile e rapido.

Quello che ti costa invece un po’ più di tempo è convertire le parole in numeri e i numeri in

semi delle carte. Questo è normale, ma se vuoi veramente diventare veloce devi lavorare sulla

velocità di questa conversione. In poco tempo vedrai che ti verrà quasi istantanea. Noterai inoltre

che, come detto prima, la conversione delle figure ( es. Picasso Re di Quadri) è molto più veloce,

poiché non ci sono passaggi intermedi.

Ma adesso facciamo le altre 32 carte, tutte senza fermarci.

Terza stanza: forno, fuochi, bilancia, scolapiatti, dispensa

4 di quadri e 3 di fiori

Nel forno c’è un dolce immenso, così grande che non riesci a tirarlo fuori, perché alto come

una ToRre. Sei costretto a tagliarlo, e dentro ci trovi il sommergibile del capitano NeMo

3 di picche e 7 di picche

Tua MaMma è in piedi davanti ai fuochi della cucina. Esagera sempre, sta cucinando una

MuCca intera

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10 di quadri e 5 di cuori

Sulla bilancia c’è un prete con gli sposi, stanno pesando i peccati prima di celebrare le

NoZze. Ma in realtà non ci sono problemi, lo sposo e la sposa sono così buoni che hanno le

aLi come gli angeli.

3 di quadri e 2 di cuori

Nello scolapiatti c’è qualcosa di strano, qualcuno ha messo ad asciugare un enorme libro,

un ToMo appunto. È così bagnato che sembra abbia affrontato il diluvio universale, e infatti

ce lo ha messo Noè.

9 di cuori e 5 di fiori

Apri la dispensa e invece di trovare la pasta ci trovi un serpente Boa! Ti chiedi da dove sia

venuto e ti rendi conto che nel piano più basso della dispensa scorre un fiume, il NiLo

Quarta stanza: lavandino, bidet, water, doccia, accappatoio

Prima di iniziare però dimmi: cosa sta cucinando tua mamma? Scommetto che già hai visto

la grossa MuCca, ossia il 7 di picche, la 24esima carta che abbiamo girato (seconda immagine del

secondo loco della terza stanza).

Adesso giro:

4 di picche e Jack di picche

Nel lavandino scorre l’acqua del rubinetto, la assaggi ed è salata: è acqua di MaRe. Ti chiedi

chi può aver fatto una cosa simile. Ma ovvio, è stato Heat Ledger, il cattivo jocker di Batman.

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2 di picche e Donna di quadri

Nel bidet c’è un oggetto interessante, è una MaNo automatica! Molto comodo, non dovrai

fare lo sforzo. Però non ti piace una mano fatta così. Decidi di farla dipingere da Frida Kahlo,

la grande pittrice messicana.

3 di cuori e 2 di fiori

Guardi nell’acqua del water e ci sono talmente tanti pesci che qualcuno ha messo un aMo

per pescarli. Quel qualcuno è tuo NoNno, che tutto divertito ti sorride.

8 di cuori e 7 di cuori

Sotto la doccia c’è una bellissima donna nuda: è eVa. Ha un piercing su uno dei capezzoli, è

un piccolo aGo

4 di fiori e Donna di Fiori

L’accappatoio è completamente NeRo, come la pece! Quando lo spolveri per pulirlo, vedi

comparire sul tessuto un enorme viso sorridente: è quello di Julia Roberts!

Quinta stanza: comodino, abat-jour, letto, cuscino, crocefisso

Asso di fiori e 9 di fiori

Il comodino è strano assai: infatti è tutto impacchettato da una corda, stretta in un

possente NoDo. Guardi meglio il NoDo, e vedi che serve per legare al tuo comodino una

grossa NuBe!

Re di Fiori e Jack di cuori

Guardi l’abat-jour, e vedi che tuo padre la sta utilizzando per farsi luce mentre legge un

libro. Tuo padre solleva la testa per guardarti, e l’abat-jour gli illumina il viso. Solo allora ti

rendi conto che ti sei sbagliato, non è tuo padre, ma Brad Pitt.

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Asso di Picche e Jack di Fiori

Sul tuo letto ci sono due persone. La prima non la conosci, ma è vestita in maniera

stranissima, con gli occhi fuori dalle orbite, e si agita come un MaTto. Inoltre, fatto ancora

più singolare, tiene per mano Johnny Depp disteso accanto a lui.

10 di picche e Donna di picche

Il tuo cuscino è tagliato a pezzi, tutte le piume svolazzano per aria, e ancora si vede un

enorme RaSoio piantato nella federa! Il RaSoio è tenuto in mano dalla matrigna cattiva di

Biancaneve!

6 di quadri e Re di cuori

Guardi il crocefisso. Gesù stranamente ( perdonami signore! ) sta scendendo dalla croce.

Gli chiedi come mai e ti dice che va a farsi una DoCcia! Stai tranquillo però, aggiunge, per

un po’ prenderà il mio posto il principe Carlo. E vedi Carlo che monta sulla croce!

Siamo infine arrivati alla fine delle stanze. Guardiamo fuori dalla finestra, e vediamo l’ultimo loco,

la sommità della piramide monca di Clatos!

Intanto però, giriamo le ultime due carte

Sono il 4 di cuori e il Jack di quadri

Guardi meglio la cima della piramide: c’è un uomo imponente sulla cima, con un mantello

e una corona. È indubbiamente un Re. Guardi più attentamente e vedi che in mano ha una

spada; la muove verso un uomo inginocchiato davanti a lui, con l’evidente intenzione di

farlo cavaliere. Guardi l’uomo inginocchiato e ti rendi conto che sei tu.

Bene, adesso dimmi qual è la 37 esima carta?

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Allora, la 37esima carta è nella quarta stanza. Per la precisione nel quarto loco della quarta

stanza., cioè nella doccia. Sotto la doccia c’è eVa, la 37esima carta è un 8 di cuori. Quali carte

vengono dopo la 37esima??

Vediamo: aGo (sul capezzolo di eVa), poi l’accappatoio NeRo che se lo pulisci ci trovi Julia

Roberts, poi cambiamo stanza e troviamo sul comodino NoDo e NuBe, poi papà che invece è brad

pitt leggendo vicino alla abat - jour, poi sul letto un MaTto che tiene per mano Jhonny Depp, poi

il cuscino trafitto dal RaSoio tenuto dalla mamma di Biancaneve, poi c’è Gesù che va a fare la

DoCcia e lo sostituisce il principe Carlo, poi infine guardo fuori e sulla piramide vedo un Re che

mi proclama cavaliere.

Signore e signori, questo è tutto.

Se mi avete seguito fin qua non avrete difficoltà a ricordare tutto il mazzo. Né a ripeterlo

all’inverso. Né ad individuare una qualunque carta in una qualunque posizione. Certo, vi

renderete conto che alcune associazioni sono molto potenti: probabilmente non dimenticherete

mai vostra MaMma mentre cucina una MuCca tutta intera, o eVa nuda sotto la doccia che ha un

aGo infilato in un capezzolo. Mentre altre associazioni vi creeranno un pochino di difficoltà in più,

in quanto non precisamente ben riuscite. Forse per esempio le NoZze celebrate sulla bilancia,

con gli sposi che mettono le aLi non è stato proprio il massimo. Anche questo è normale.

Prima di mettere giù per iscritto l’intera sequenza infatti ho memorizzato il mazzo a una

velocità di circa tre secondi per carta, e ho voluto riprodurre esattamente le associazioni che ho

fatto io in quel momento, in maniera tale da darvi un esempio il più reale possibile. L’unico

momento in cui ho “barato” è stato nel sostituire il Jack di quadri con il tonno. Ho preferito infatti

fare voi cavalieri, e congelare il tonno, mentre nella sequenza originaria era al contrario.

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Mi sono anche reso conto che alcune scelte sono un po’ da ripulire a affinare, perché creano

alcuni possibili disturbi nel ricordo. Per esempio, il fatto che la parola doccia sia

contemporaneamente un loco e una carta ( il 6 di quadri) andrebbe cambiato. Vi suggerisco di

cambiare il loco. Anche la presenza contemporanea di eVa e GNoCca potrebbe darvi qualche

problema, se non distinguete bene le due immagini ( e quindi, se volete tenere eVa immaginatela

per esempio con una mela in mano). Il bello però è che proprio analizzando eventuali problemi

di memorizzazione come confusione fra le immagini e lentezza nell’associazione, o peggio

inversione dell’ordine di alcuni loci, sarete in grado di affinare la vostra macchina.

Comunque, siate felici e celebrate: la vostra prima macchina è costruita e funzionante; con

un po’ di manutenzione, potrà fare cose sempre più grandi , e sempre più velocemente!

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Conclusione

Caro lettore, come sempre è stato un piacere scrivere per te. Questo manuale è breve, ma

i soldi che paghi non comprano solo le pagine che ho scritto, ma anche il tempo che ho dedicato

ad imparare queste tecniche e a trovare la maniera di renderne la spiegazione il più semplice

possibile.

Come sempre, spero che la lettura ti abbia appassionato, e come sempre puoi scrivere al

mio indirizzo [email protected] per eventuali dubbi, osservazioni e critiche.

Se il libro ti è piaciuto, non dimenticarti poi di lasciarmi una recensione positiva su Amazon!

Puoi anche visitare il mio blog gliaudacidellamemoria.com

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Un saluto e grazie.

Armando,