Teatro Parioli Peppino De Filippo - stagione 2012/2013

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a r m a n d o c u r c i o s y n e r g i e t e a t r a l i v a l e r i a c i a n g o t t i n i g a i a d e l a u r en t i n c h l i b e r o s a n s a v i n i t i t o m a c c i o p l o g l i o m a r co m l i a m s h a k e s p e a r e g i o r g i o a l b a r g u e r ite y o u r c e n a r m a r i n a s t a g i o n e 2 0 1 2 2 0 1 3

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Brochure della stagione del Teatro Parioli Peppino De Filippo

Transcript of Teatro Parioli Peppino De Filippo - stagione 2012/2013

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Cari spettatori,e dico “cari” perchè so che come me amate il Teatro capace di comunicare belle emozioni.Per il secondo anno assumo la Direzione artistica del Teatro Parioli che ho dedicato ad un grande artista: mio padre Peppino De Filippo.Bilanci del primo anno, per ora, non ne faccio.Abbiamo seminato bene ed ora speriamo di raccogliere bene.Speriamo che gli abbonati accorrano numerosi a sostenere le nostre scelte artistiche.Con l’aiuto e l’impegno validissimo di mia moglie Laura, del Dottor Filippo Vacca, direttore orga-nizzativo del Teatro Parioli Peppino De Filippo, e di tutto lo Staff dei nostri Uffici, offriamo al nostro pubblico un interessante ventaglio di proposte.Potranno scegliere tra il teatro dei De Filippo, di Scarpetta, di Shakespeare, di Goldoni, di Moliére, Yourcenar, Plauto, Neil Simon, A. Curcio o novità italiane come quella di Daniele Falleri. Assieme a

me saranno protagonisti artisti come Giorgio Albertazzi, Maurizio Scaparro, Debora Caprioglio, Marco Messeri, Corinne Clery, Franco Oppini, Domenico Pantano, Gaia De Laurentiis, Valeria Ciangottini, Stefano Artissunch, Andrea Roncato, Monica Scattini, Pia Engleberth, Roberta Giarrusso, Mario Zucca e Marina Thovez. Ci sarà il Teatro per bambini, concerti, l’evento-spettacolo del Burlesque, il tango argentino dei Los Hermanos Macana.Teatro per tutti i gusti e tutte le tasche.Per me, De Filippo, non è solo importante far bene il Teatro, ma è anche importante far bene il mestie-re di uomo, e io lo faccio attraverso il Teatro perchè è l’unica cosa che so fare bene.

Una delle più divertenti commedie del grande Eduardo Scarpetta, ancora di sorprendente attua-lità e che conferma ancora una volta la validità del teatro di grande tradizione napoletana.In un momento come quello che viviamo, nel quale il matrimonio fra i giovani è in crisi, questa commedia racconta con umorismo ed ironia di un’ anziana coppia di coniugi costretti, loro mal-grado, a fi ngersi in chiassosa lite per mostrare alla fi glia, da poco sposata e sempre in confl itto col marito, quanto sia dannoso e pericoloso litigare a causa dell’eccessiva gelosia.Luigi De Filippo, regista ed interprete oramai affermato come una delle personalità più rappre-sentative ed autorevoli del teatro napoletano, è un protagonista di eccezionale misura comica; una compagnia di dodici giovani attori lo affi anca validamente.Uno spettacolo da non perdere! (Luigi De Filippo)

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25 ottobre > 18 novembre 2012

Cani e gatti (marito e moglie)LUIGI DE FILIPPO di Eduardo Scarpettacon (in ordine di apparizione) Fabiana RussoVincenzo De Luca, Roberta MisticoneRiccardo Feola, Gennaro Di BiaseMichele Sibilio, Feliciana TufanoLuca Negroni, Stefania AluzziStefania Ventura, Marianna MercurioPaolo Pietrantonioriduzione e regia Luigi De Filippo

I DUE DELLA CITTÀ DEL SOLE SRLCompagnia di Teatro Luigi De Filippo

La commedia, da cui è tratto l’omonimo fi lm con Robert Redford e Jane Fonda, racconta la storia di Paul e Corie Bratter, appena sposati e reduci da un’appassionata luna di miele trascor-sa tra le lussuose pareti dell’Hotel Plaza di New York. La loro vita coniugale inizia con l’ingresso nella loro prima casa, piccola e spoglia. La scomoda sistemazione e la presenza nelle loro vite di Ethel, madre di Corie e dell’eccentrico Velasco, inquilino della mansarda sopra l’appartamen-to, mettono a dura prova la serenità matrimoniale e fanno emergere le loro differenze caratte-riali: Paul è serio e prevedibile, Corie vitale e appassionata. In una serata a quattro vengono ben presto a crearsi strane alleanze: Corie e Velasco s’intendono alla perfezione mentre Ethel e Paul subiscono le stravaganze dei loro “antagonisti”. Come spesso accade, i folli e gli incassatori fi niscono per compensarsi e rimettere il bilancio della vita in pari. Le storie e i personaggi che si incontrano e si scontrano sono esempi di vita vissuta raccontati con battute irresistibili, episodi spassosi, in una lucida disamina della nevrosi dell’uomo contemporaneo, solo e fragile nella gestione dei rapporti che lo circondano. (Stefano Artissunch)

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22 novembre > 2 dicembre 2012

GAIA DE LAURENTIIS, VALERIA CIANGOTTINISTEFANO ARTISSUNCH, LIBERO SANSAVINIdi Neil Simontraduzione Maria Teresa Petruzzi con Federico Fioresiregia Stefano Artissunch

DANILA CELANI PER SYNERGIE TEATRALI46°FESTIVAL TEATRALE DI BORGIO VEREZZIin collaborazione con TEATRO VENTIDIO BASSO

A piedi nudi nel parco

Nella commedia appare il personaggio di Rosaura, il capostipite di una schiera di personaggi femminili scaltri e intraprendenti, che popoleranno i futuri lavori dell’autore. Goldoni si sforzò di far digerire ai suoi contemporanei il fatto che una donna, fi glia di lavandaia, potesse esser tanto evoluta e scaltra, da potersi far gioco di tutti gli uomini in cui s’imbatte. Ma questa fatica consegnò all’autore un personaggio che non scade ancora oggi. La modernità del personaggio di Rosaura ci appare nella trama che è la seguente: una giovane conosce a Pavia uno studente con cui ha un “fi larino”; il ragazzo dopo un po’ si stufa e interrompe la relazione, la giovane si reca allora a Bologna dove risiede la famiglia del fedifrago (Florindo) e si fa prendere a servizio dal padre di lui, una sorta di Pantalone, con l’intento di vendicarsi in qualche modo. Nella ver-sione attuale, un po’ “snellita” rispetto all’originale, è stato dato molto rilievo al racconto di una famiglia borghese, i cui membri sono posseduti da vizi e manie incontrollabili. Una famiglia che sta in equilibrio fi no a quando non arriva Rosaura a metterla in crisi, con esiti spassosissimi per gli spettatori. (Emanuele Barresi)

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4 > 9 dicembre 2012

La donna di garbo

DEBORA CAPRIOGLIO, MARCO MESSERIdi Carlo Goldonielaborazione di Marco Messeri e Emanuele Barresicon Antonella Piccolo, Emanuele Barresi Cristina Cirilli, Riccardo De Francesca Fabrizio Brandi, Eleonora Zacchiscene Emidio Boscocostumi Adelia Apostolicolight designer Massimo Corsiregia Emanuele Barresi

FONDAZIONE TEATRO GOLDONICOMPAGNIA DEGLI ONESTI - MOLISE SPETTACOLI

Solo Molière, lo scrittore che era riuscito a mettere in ridicolo il formalismo di una cultura barocca, poteva smascherare l’ipocrisia del costume clericale. Ma si trattò di combattere una vera lunga guerra, che, iniziata nel 1664, data della prima messa in scena, si concluse 5 anni dopo, quando il Re volle dare un segno di magnanima onnipotenza, concedendo il permesso di rappresentazione.In realtà quella guerra non ebbe mai fi ne poiché i tanti “galantuomini”, con in testa la Regina madre e l’Arcivescovo di Parigi, formarono una imponente coalizione contro Molière che mai gli perdonarono tanto ardimento. L’opera ebbe comunque, decine di repliche e un successo senza precedenti. Molta acqua è passata sotto i ponti da allora e la commedia di Molière oggi si cari-ca di nuovo e più profondo signifi cato. Per smascherare i Tartufi e liberare i loro succubi dovun-que l’incontriamo, la nostra coscienza democratica non può aspettare che un principe illuminato venga a fugare le tenebre dell’impostura. Al mito del Re Sole si va sostituendo la realtà di una luce equamente diffusa in tutte le coscienze degli uomini liberi. I quali per defi nizione sono colo-ro che non si lasciano tartufare. (Giovanni Anfuso)

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11 > 21 dicembre 2012

TartufoFRANCO OPPINI, CORINNE CLERYDOMENICO PANTANOdi Molièrescene Alessandro Chiticostumi Cabiria D’Agostinomusiche originali Luciano Francisci e Stefano Contiregia Giovanni Anfuso

C.T.M. Centro Teatrale Meridionalein collaborazione con XLVI FESTIVAL TEATRALE DI BORGIO VEREZZIe PALINURO TEATRO FESTIVAL

Un mondo sempre più retrò!Il ritorno alla cultura retrò e vintage proclama la rinascita del Burlesque diventato oramai uno spettacolo d’intrattenimento di fama internazionale che ha per protagonista assoluta la donna. Dall’ottocento ad oggi, dall’Europa agli Stati Uniti, quest’arte ha avuto diverse regine e ha saputo rappresentare stili diversi: dal Vaudeville alla Fan-dance, dall’ Exotica al Bump & Grind, da Gypsy Rose Lee a Sally Rand senza dimenticare l’infl uenza da una prospettiva europea con soubrettes come Mistinguett e Josephine Baker. Questo ultimo decennio ha visto l’Italia e l’Inghilterra condividere in gran parte la scena euro-pea. Voodoo De Luxe, l’agenzia italiana pioniera dello spettacolo Burlesque & Cabaret, riesce con successo da anni a dar nuova luce a questa arte. Les Follies Burlesque accentua e valoriz-za non solo la bellezza, ma anche la bravura e il prestigio di artiste internazionali come la britan-nica Polly Rae e l’americana Perle Noire.Il pubblico è invitato ad interpretare il proprio personaggio in maniera elegante e bizzarra, per divenire parte integrante di questa atmosfera da favola. A voi tutti, un gradito benvenuto nel mondo Burlesque!(Virgil Riccomi)

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22 > 23 dicembre 2012

POLLY RAE, PERLE NOIRE, LAURIE HAGENJANET FISCHIETTO, DOLLY LAMOURSIN SARA BIN direzione artistica Virgil Riccomi assistente alla direzione artistica e coreografa Milena Bisaccodirettore tecnico e luci Rafael Decubacostumista Sara Costantini e Elena Petraccaro

PRODUCED AND DIRECTED BY VOODOO DE LUXE

Les follies burlesque

Protagonisti indiscussi dei festival di tango in tutti i continenti, i fratelli Macana (Enrique e Guillermo De Fazio) sono considerati una delle coppie di ballerini più talentuose del panorama “tanguero” internazionale. Oggetto della più sbalordita ammirazione per le loro straordinarie doti e per l’inconsueta particolarità di esibirsi in coppia, Los Hermanos Macana, rievocano le origini del tango come i “compadritos” (i guappi dell’epoca) che, per carenza di donne, erano costretti ad allenarsi e ballare tra di loro mostrando le loro abilità virili. Magrissimi, altissimi, eleganti, ironici e anche un po’ sbruffoni, Los Hermanos Macana, ci sorprendono, catturandoci con grinta e mascolinità in interpretazioni uniche, con passi impeccabili e velocissimi, uniti a tanto diverti-mento. L’originalità del loro stile li consacra come una coppia unica capace di miscelare talento, divertimento, energia e grande rispetto per la magnifi ca arte del tango. Oramai famosi in tutto il mondo, vantano prestigiose partecipazioni con Francis Ford Coppola, Le Cirque Du Soleil, Placido Domingo e Mikhail Baryshnikov.

Il marito di mio fi glio è una moderna commedia degli equivoci che affronta con ironia un attualis-simo tabù: il matrimonio gay. Domani Michael e George si sposano. Presi all’ultimo momento da uno scrupolo di coscienza, decidono di riunire i rispettivi genitori per comunicare loro l’imminente cerimonia. Ma la rive-lazione crea uno scompiglio che va oltre le previsioni dei due futuri sposi. Le nozze saltano a colpi di sessualità confuse, amanti inaspettati e relazioni segrete che non risparmiano neanche i genitori della neo-scoppiata coppia.L’autore si diverte a mettere in scena tutti i più diffusi pregiudizi sui gay, giocando argutamen-te con i vari cliché per poi demolirli implacabilmente ad uno ad uno. Le famiglie di Michael e George avrebbero potuto viaggiare per sempre lungo i binari di rapporti falsi e apparentemente immutabili, ma la comparsa dell’elemento imprevisto obbliga tutti a riesaminare ex novo il mon-do che li circonda e che davano per scontato. Il cast, composto da fuoriclasse della comicità, diverte e commuove il pubblico fi no alle lacrime. Lo spettacolo verrà rappresentato il prossimo anno negli Usa e vanta già la traduzione in Inglese e Francese. (Daniele Falleri)

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3 > 13 gennaio 2013

ANDREA RONCATO e MONICA SCATTINIe con (in ordine alfabetico) Domenico Balsamo, Pietro De SilvaPia Engleberth, Lodovico FremontRoberta Giarrussotesto e regia Daniele Falleri

I DUE DELLA CITTA’ DEL SOLE SRLZEN PROJECT

Il marito di mio figliouna commedia brillante a tinte comiche

ARIA PAESANAIn un paese di campagna, non lontano da Napoli, un giovane nipote di benestanti agricoltori, sogna un lavoro ed un avvenire a Napoli o in una grande città del Nord. Il giorno della partenza arriva, ed il giovane lascerà il suo paese con tante belle speranze, ma abbandonando i vecchi zii nel rammarico per la sua partenza.Una storia commovente ma pervasa da quella ironia e comicità propria di Peppino De Filippo che sapeva mostrare, anche fra le lacrime, la risata della commedia umana.

QUALE ONORE!Un modesto impiegato, sperando in un avanzamento, invita a cena il suo Direttore. Un vicino di casa gli fa credere che la sua abitazione è troppo modesta per l’occasione. In pochi minuti ren-de la casa sontuosa, suscitando, però, il sospetto del Direttore, che ordina una severa inchiesta.

Questi due atti unici sono due classici esempi del grande Teatro umoristico dei De Filippo, mae-stri nell’Arte di far ridere rifl ettendo. (Luigi De Filippo)

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Spettacolo in due atti unici

LUIGI DE FILIPPO di Peppino De Filippoe con 9 attoriregia Luigi De Filippo

I DUE DELLA CITTÀ DEL SOLE SRLCompagnia di Teatro Luigi De Filippo

17 > 27 gennaio 2013

Peppino, quante belle risate

Con Romeo e Giulietta, Shakespeare porta in scena la più suprema indagine poetica sulla vera natura dell’Amore. Un amore “nato sotto cattiva stella” che, al suo primo apparire, incontra l’ombra della morte, perché soltanto la morte e la tragedia (per due adolescenti che adeguano il loro sentimento a un codice iperletterario - il Libro - in cui rovinosamente inciampano) attendono e ispirano una passione talmente pura e assoluta da non sospettare neppure la possibilità del calcolo, del compromesso, della convenienza. La morte, dunque, è presente e operosa in que-sta prima vera tragedia di Shakespeare e rivela sin da subito qual è l’oggetto preferito del suo assalto: i giovani, fi ori prematuramente recisi nel loro desiderio erotico più intenso, nel pieno del loro tumulto ormonale, nel più dilagante trionfo di vita, di passione, di sensi.Romeo e Giulietta potranno fi nalmente stare insieme, ma soltanto in una cripta, in una sorta di macabro legame eterno, “premiato” dalle insulse statue d’oro che la dabbenaggine del Potere e degli Adulti erigerà a loro ricordo. (Giuseppe Marini)

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1 > 10 febbraio 2013

Romeo e Giulietta

di William Shakespearetraduzione Massimiliano Palmesecon Fabio Bussotti, Mauro ConteRiccardo Francia, Fabio FuscoSerena Mattace Raso, Fiorenza Pieri Simone Pieroni, Nicolò ScarparoFrancesco Wolf, Lucas Waldem Zanforliniscene Alessandro Chiticostumi Mariano Tufanomusiche originali Marco Poddaluci Vincenzo Lazzaromaestro d’armi Francesco Zanettiregia Giuseppe Marini

SOCIETÀ PER ATTORI

C’è una frase di Flaubert che spiega il fascino immortale del protagonista: «Quando gli déi non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo». Adriano è più di un uomo, è il “ritratto” di ciò che noi siamo oggi, nelle sue parole ritroviamo le radici della nostra storia. In un mondo dove i fondamentalismi e l’ignoranza seminano morte e distruzione, le parole di Adriano assumono un signifi cato nuovo indicandoci, forse, uno spiraglio di speranza: «non tutti i nostri libri periranno... altre cupole sorgeranno dalle nostre cupole… e se i Barbari s’impadro-niranno mai dell’impero del mondo, saranno costretti ad adottare molti nostri metodi; e fi niranno per rassomigliarci».Ascoltare Giorgio Albertazzi recitare nella cornice magica di Villa Adriana, sfi orati dai fantasmi di quell’epoca lontana, ci ha spinto a portare questo spettacolo dal 1989 ad oggi in tante città d’Italia e d’Europa e a riproporlo al Teatro Parioli che riapre a nuova vita. Signifi cativamente a Roma, che con la Spagna e la Grecia, sono state le Patrie di Adriano e sono ancora oggi culla della civiltà occidentale e mediterranea. (Maurizio Scaparro)

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Memorie di Adriano

19 febbraio > 17 marzo 2013

GIORGIO ALBERTAZZIdi Marguerite Yourcenar - Jean Lunaytraduzione di Lidia Storoni Mazzolaniregia Maurizio Scaparro

SOLEMIO SRL

Casina è l’ultima commedia di Plauto, è l’opera in cui la maturità consacrata del poeta ci regala una ricchezza umana che trae forza dalle passioni e dai sentimenti. Storie di infedeltà coniuga-le, rivalità tra servi, tra genitori e fi gli, invidie tra amiche, piccoli dispetti e grandi scherzi segna-no il trionfo del difetto umano. Ma alla fi ne il gran da fare che si danno tutti esplode come una bolla di sapone nello sberleffo più grosso, ed è uno squarcio su un pentimento intimo e sincero. Sul palco due attori si alternano a coprire tutti i ruoli. Rimasti soli per un artifi zio che si svelerà, entrano ed escono dai personaggi sotto gli occhi del pubblico, sudano, si strappano i vestiti e la parte, pedine di un gioco più grande di loro: il teatro nel teatro. Gli attori sono gli ultimi due personaggi plautini post litteram, pieni di difetti, egocentrici e bugiardi, malati per la risata, ma in fondo eroi, animati dalla stessa voglia di far teatro che portò Plauto ragazzino a cercare fortuna a Roma. 2200 anni fa con Plauto in Italia nacque il Teatro. Fu un trionfo senza pari, perché allora, chi si distingueva per la sua cultura, contava qualcosa. (Marina Thovez)

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Casina

19 > 24 marzo 2013

MARINA THOVEZ, MARIO ZUCCAda Tito Maccio Plautoscene Nicola Rubertellidi e regia Marina Thovez

LUDUS IN FABULA

Andata in scena per la prima volta nel 1940 al Teatro Quirino di Roma, fu una delle più diverten-ti commedie che resero celebri i grandi fratelli De Filippo, Eduardo e Peppino.Interpretata, questa volta, da Luigi De Filippo e la sua Compagnia di Teatro, racconta le vicende del marchese Eduardo Parascandoli che, diventato serenamente povero, da ricco che era, è un seguace accanito della fi losofi a stoica. Insegna il disprezzo per i beni materiali a Vincenzino Esposito, che è il suo più fedele seguace. Eduardo Parascandoli fa credere a tutti, compreso l’ ingenuo Vincenzino, che quest’ultimo ha ereditato una cospicua somma di danaro.Il suo scopo però, è dimostrare che i quattrini non servono a nulla, e che basta la fama della ricchezza per procurarsi crediti da tutti.Infatti, attraverso comiche situazioni, ci riesce ed anzi, dimostra che per guadagnare del danaro non occorre né lavorare, né disporre di capitali, ma basta essere furbi.Con la sua comicità ironica ed amara Luigi De Filippo, considerato ormai fra i più autorevoli rap-presentanti del Teatro di grande tradizione napoletana, è l’ interprete ideale per questa famosa commedia che ancor oggi diverte e fa rifl ettere.(Luigi De Filippo)

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4 > 21 aprile 2013Commedia in due atti

LUIGI DE FILIPPO di Armando Curcioriduzione di Peppino De Filippocon (in ordine di apparizione) Fabiana Russo Stefania Ventura, Riccardo Feola Paolo Pietrantonio, Gennaro Di BiaseVincenzo De Luca, Michele SibilioStefania Aluzzi, Roberta MisticoneMarisa Carluccio scene Luigi Ferrignomusiche e regia Luigi De Filippo

I DUE DELLA CITTÀ DEL SOLE SRLCompagnia di Teatro Luigi De Filippo

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Per realizzare una rassegna teatrale dedicata alle scuole materne ed elementari, il Teatro Parioli Peppino De Filippo, si avvale della collaborazione del Teatro San Carlino, fondato a Torino nel 1979 da Vera Zamuner e Michele Vitiello e presente a Roma dal 2004, a Villa Borghese. Il San Carlino conserva ancora la sua antica gestione familiare con la direzio-

LE FAVOLE DEL MATTINOil Parioli dei piccoli

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spettacolo teatrale con musica dal vivo ispirato alla favola dei Fratelli Grimm con le musiche di Pjotr Iljitsch Tchaikovski drammaturgia e regia Caterina Vitielloattori burattinai Giada ParlantiManuela Ciofi, Caterina Vitiellodirezione musicale Maurizio Ponzianiscenografie e luci Manuel Reimann e Mariano Lucciburattini e costumi Vera Zamuner

TEATRO SAN CARLINO

21 e 28 novembre 2012 - h10.00

La bella addormentata nel bosco

È uno spettacolo divertente ed emozionante con attori, burattini e pupazzi e musica dal vivo. I burattini e le attrici del Teatro San Carlino raccontano la fi aba della principessa Aurora e la musica di Tchaikovsky, suonata dal vivo al pianoforte, accompagna il pubblico in un’atmosfera sognante. Il prologo è affi dato a Pulcinella (interpretato da un’attrice) che prendendo spunto dalle più celebri versioni della fi aba, primo fra tutti C. Perrault, ma anche Giambattista Basile e i F.lli Grimm, riscriverà insieme ai bambini, un racconto nuovo e senza tempo. Aiutati da Pulcinel-la i bambini daranno i nomi a tutti i personaggi della fi aba che rappresentati metaforicamente da piccoli fi li di lana verranno messi su un arcolaio, pronti per essere fi lati durante l’evolversi dello spettacolo. La strega cattiva (interpretata da un’attrice) verrà sconfi tta da Pulcinella con l’aiuto dei bambini e la principessa sarà risvegliata dal suo lungo sonno da un principe, scelto tra i pic-coli spettatori.

Tecnica attori, burattini e musica dal vivo

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spettacolo teatrale con musica dal vivo ispirato al racconto di E. Theodor Amadeus Hoffmann con le musiche di Pjotr Iljitsch Tchaikovskidrammaturgia e regia Caterina Vitielloattori burattinai Manuela Ciofi Caterina Vitiello, Lodovico BrukmannFrancesco Picciottidirezione musicale Maurizio Ponzianiscenografie e luci Manuel Reimann e Mariano Lucciburattini e costumi Vera Zamuner e Lina Corsaro

TEATRO SAN CARLINO

12 e 19 dicembre 2012 - h10.00

Lo schiaccianoci

Lo spettacolo è ispirato alla fi aba originale “Lo schiaccianoci e il re dei topi” di Teodor Hoffman ma prende spunto anche dal balletto che in molti conoscono ed è realizzato in uno scenario che è a metà tra sogno e realtà. Durante tutto lo spettacolo si alternano parti narrate a parti danzate. E’ la vigilia di Natale e Clara come ogni sera vorrebbe ascoltare una storia ma la sua mamma è troppo indaffarata per i preparativi natalizi. Così Clara decide di leggere da sola “Lo schiac-cianoci e il Re dei Topi”, una storia bellissima ed inquietante che la fa sognare ma, ad inter-rompere il sogno, arriva il padrino Drosselmaier che elargirà doni ai bambini della casa. A Clara dona uno schiaccianoci e al pubblico un bellissimo teatro di burattini in cui prendono vita alcune scene musicali con Arlecchino e Pulcinella. La narrazione è costantemente accompag-nata dalle celebri melodie di P. I. Tchaikovsky (Suite Schiaccianoci per pianoforte op. 73) e alla fi ne un bambino fra gli spettatori sarà coinvolto per donare allo Schiaccianoci una spada nuova per combattere con il Re dei Topi, mettendo fi ne all’incantesimo e dando inizio all’epilogo della storia.

Tecnica attori, burattini e musica dal vivo

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favola teatrale con musica dal vivo ispirata all’omonima favola dei fratelli Grimmdrammaturgia e regia Caterina Vitielloattori burattinai Caterina Vitiello, Marco Ceccottidirezione musicale Maurizio Ponzianiscenografie e luci Manuel Reimann e Mariano Lucciburattini e costumi Vera Zamuner

TEATRO SAN CARLINO

23 e 30 gennaio 2013 - h10.00

Cappuccetto rosso

Cappuccetto rosso è forse una delle prime fi abe raccontate ai bambini di tutto il mondo, con-osciutissima da tutti quindi, tranne che da “Frank Fantasio” (interpretato da un attore) novelliere che gira il mondo raccontando ai bambini storie strampalate e confuse. Sarà lui a dare inizio allo spettacolo ma, interrotto ripetutamente dai bambini che in fatto di favole la sanno lunga, sarà presto costretto a lasciare la scena ai burattini, facendo ritorno solo alla fi ne quando, proverà a raccontare il vero fi nale della fi aba ma, ancora una volta, sarà costretto a far scegliere ai bam-bini il modo per terminare lo spettacolo. Elemento fondamentale è la musica, suonata dal vivo al pianoforte, che accompagnerà gli spettatori in questo simpatico viaggio arricchito dalla presen-za di personaggi buffi e insoliti, di nuova ideazione, presumibilmente incontrati da Cappuccetto rosso durante la passeggiata nel bosco. Lo spettacolo dinamico e dal ritmo incalzante permette ai bambini di partecipare, intervenendo spesso nel vivo della storia per allertare cappuccetto rosso dalla presa del Lupo che a tratti temibile a tratti comico regala momenti di divertimento e rifl essione ai bambini.

Tecnica attori, burattini e musica dal vivo

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Hansel e Gretel

27 febbraio 2013 - h10.00

spettacolo musicale con attori e burattinidrammaturgia e regia Caterina Vitielloattori burattinai Caterina VitielloMarco Ceccotti, Francesca Villadirezione musicale Maurizio Ponzianiscenografie e luci Manuel Reimann e Mariano Lucciburattini e costumi Vera Zamuner

TEATRO SAN CARLINO

Tre Pulcinella in scena (un attore e due burattini) danno inizio allo spettacolo con una narrazi-one suggestiva e allo stesso tempo divertente. La voce del cantastorie si sovrappone a quella di Pulcinella lasciando spazio al canto e alla musica che allevierà la tensione, data dall’intensità della fi aba, in più momenti durante la drammatizzazione. Hansel e Gretel, la mamma e il papà sono rappresentati dai burattini, mentre la strega cattiva, da un’attrice. Una storia senza tempo in cui i bambini vengono coinvolti, per l’identifi cazione con i personaggi più deboli, fi no al mo-mento del complotto per liberarsi della strega. Una storia che parla ai bambini della loro straor-dinaria capacità di uscire vittoriosi da un’avventura negativa, che parla agli adulti del bisogno costante che hanno i bambini di non essere abbandonati durante la loro crescita. La presenza di Pulcinella smorza i toni severi del racconto, i burattini parlano diretti al cuore dei bambini e la musica, eseguita dal vivo, li fa sognare.

Tecnica attori, burattini, pupazzi e musica dal vivo

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