Teatro di Katane

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CONTESTO TERRITORIALE

DATI IDENTIFICATIVI

insediamento storico: Kataneinsediamento attuale: Cataniadatazione: fineV sec. a.C.( fase greca);seconda metà II sec.d.C.(fase romana) ubicazione: urbanaquota altimetrica: mt. 38orientamento: Suddiametro cavea: mt. 97diametro orchestra: mt. 29

UBICAZIONE

L’edificio si trova addossato sul pendiodel colle dell’antica acropoli della città; inorigine si apriva con la cavea sul mare,oggi non più visibile a causa dell’ingloba-mento in area urbana (1- 2).

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Catania - F° 270 IV S. E.

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REALTÀ FORMALE

La cavea, di forma perfettamente semi-circolare, si compone di 9 cunei e 8 scale(scalaria) di collegamento.Orizzontalmente è suddivisa in tresezioni (maeniana) da due ambulacri(praecinctiones) che definiscono la caveainferiore (ima cavea) con 21 gradinate ecavea media e superiore (summa cavea)probabilmente in numero di 12.Dalla parte superiore della cavea si arri-va direttamente all’esterno attraversoun ambulacro voltato in origine, proba-bilmente, coronato da un portico contempietto al centro (porticus in summacavea).

MATERIALI E TECNICHE COSTRUTTIVE

La cavea, secondo i ritrovamenti di alcu-ni blocchi di calcare, individuati in prossi-mità del basamento, sembra risalire ori-ginariamente ad un impianto greco; nellaparte inferiore le gradinate sono diretta-mente appoggiate al pendio naturale,mentre la parte superiore è parzialmen-te costruita su camere radiali a volta, checostituivano anche un sistema di corri-doi e scale di collegamento.I due corridoi inferiori, consentivano,tramite scalette (vomitoria), l’accesso allagradinate, mentre superiormente, unterzo corridoio si apriva all’esterno,verso la parte alta della città, attraversoporte e finestre ad arco (1-2).Le strutture murarie sono in opera lista-ta (opus vittatum) con i paramenti realiz-zati con blocchi di pietra lavica e talvoltaricorsi di mattoni (opus vittatum mixstum)(3); negli intradossi delle volte, in operacementizia (opus cementicium), sonostate impiegate ammorsature con anellilaterizi. Le gradinate nella parte inferioredella cavea, in origine dovevano avere isedili in pietra calcarea rivestiti conlastre marmoree (4), gli altri ordini disedute erano costruiti in opera incerta(opus incertum), anch’essi rivestiti inmarmo.Al centro di ogni cuneo si trovava unsedile d’onore posto su una piattaforma.Le scale, con due alzate per ogni ordinedi seduta, sono realizzate con blocchi dipietra lavica (5).

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REALTÀ FORMALE

Conserva inalterata l’originaria formasemicircolare, con l’asse di simmetriacoincidente con il V cuneo centrale ed ilfronte del palcoscenico (pulpitum)posto al limite del diametro della cir-conferenza.L’orchestra (conistra) non è attualmenteancora del tutto scavata, poiché moltedalle stratificazioni edilizie insistonoancora ad occultarla, non permettendoquindi di leggere bene la sua reale confi-gurazione.L’accesso all’orchestra avveniva, attraver-so passaggi scoperti (aditus), che tagliava-no sul lato esterno i gradini inferioridella cavea; tramite i passaggi coperti avolta (confornicationes) si giungeva alleaule (versurae) poste lateralmente all’edi-ficio scenico.

MATERIALI E TECNICHE COSTRUTTIVE

L’orchestra in origine era pavimentatacon lastre di marmo (opus sectile), edattualmente si conservano soltanto alcu-ni lacerti molto fratturati e lacunosi.La pavimentazione ha una partizionegeometrica a modulo reticolare a magliaquadrata, con dei cerchi iscritti all’inter-no (1-2-3); il riconoscimento e la pro-venienza dei marmi originari è statofinora riferito alle porzioni superstiti rin-venute, che videro impiegati in largamisura il pavonazzetto e la pietra lavica.Molto probabilmente in età tardo impe-riale fu adibita a colimbetra per gli spet-tacoli acquatici (naumachie o tetimimi),infatti nel tratto mediano dell’ambulacrosono stati rinvenuti lacerti di intonacoidraulico; per consentire l’allagamento èstato addirittura ipotizzato che venisse-ro convogliate le acque del fiume Ame-nano, essendo la sua falda d’acqua posi-zionata sopra il livello del piano dell’or-chestra.Alla fine del V sec. d.C. vennero costrui-te modeste casupole, muretti e stalle,direttamente sulla pavimentazione mar-morea (4).

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ORCHESTRA

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REALTÀ FORMALE

Il fronte scena (scaena frons), secondoaccreditate ipotesi di ricostruzione, siarticolava in tre livelli; la maestosa scenadoveva essere arricchita da nicchie,colonne corinzie e sculture.Agli estremi del prospetto, si disponeva-no simmetricamente le due porte latera-li (valvae hospitales) ed al centro l’impo-nente porta regia (valva regiae).Il fronte del palcoscenico (pulpitum) eraornato da nicchioni semicircolari, conmotivi vegetali stilizzati.

MATERIALI E TECNICHE COSTRUTTIVE

Attualmente sulle strutture dell’edificioscenico, purtroppo quasi del tutto per-duto, insistono costruzioni settecente-sche (1), ma dai numerosi frammenti,rinvenuti nel corso dei diversi scaviarcheologici, si è potuto desumere che itre livelli architettonici avessero fregi-architravi con decorazioni differenti e lecolonne che fiancheggiavano le tre ported’accesso, fossero rudentate in marmobianco, poste su piedistalli di due tipi esostenute da un podio in mattoni.La tecnica costruttiva utilizzata è inparte opera cementizia (opus caementi-cium), costituita da pietrame e malta erivestimento in marmo, e in parte operalaterizia (opus latericium) con cortina dimattoni (2).Il fronte del palcoscenico, con nicchie ecornici, è rivestito con lastre in marmopentelico, conservato maggiormentenella parte orientale (3).L’accesso centrale del portico, sul latoposteriore dell’edificio scenico (porticuspost scaenam), oggi si trova in corrispon-denza dell’attuale cancello d’ingressoall’area archeologica su via Vittorio Ema-nuele (4).

SCENA

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Alcuni dei resti degli apparati decoratividella scena sono attualmente custoditipresso l’annesso Antiquarium, dove tro-viamo musealizzati diversi elementi mar-morei, quali: iscrizioni, rilievi del fronte-scena, capitelli, frammenti di statuaria(1-2). Sul piano dell’edificio scenicosono adagiati fusti di colonne marmoreelisce appartenenti agli ordini architetto-nici del frontescena (3).La parete frontale del pulpito conserva irivestimenti marmorei e nicchie chedovevano ospitare delle sculture, fra cuiuna figura femminile acefala, conservatanell’Antiquarium.Nel lato orientale dell’ambulacro inferio-re sono invece custoditi, seppur inmaniera poco idonea, cornici ed elemen-ti erratici di vario genere (4).Nel tempo, in seguito ai diversi interven-ti di liberazione e demolizione dellesuperfetazioni, che occultavano le strut-ture del teatro, molti elementi decorati-vi vennero utilizzati nella costruzione diedifici cittadini; ad esempio alcune colon-ne in granito della scena sono state col-locate sul prospetto del Duomo e moltialtri elementi architettonici vennero afar parte della collezione Biscari, poi rac-colta al Museo Civico di Castel Ursino.Sul lato orientale dell’edificio scenicotroviamo una porta fiancheggiata dacolonne; quella posta a sinistra possiedeun piedistallo arricchito con bucrani eghirlande.

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APPARATI DECORATIVI ED ELEMENTI ERRATICI

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Fra le prime valutazioni sul rischio stati-co-strutturale riguardanti il manufatto,emerge una osservazione, in merito aduna pericolosità idrogeologica potenzial-mente in atto, riferita al piano dell’orche-stra.Trovandosi questa ad una quota altime-trica inferiore alla falda idrica, che ali-menta il fiume Amenano, che scorresotto la città antica, viene sottoposta adoccasionali fenomeni di allagamenti sta-gionali, quando si verificano variazionidel livello di portata d’acqua (1): condi-zione questa, poco idonea alla conserva-zione e fruizione del bene.La pericolosità sismica che caratterizza ilterritorio etneo, sposta e concentra l’at-tenzione verso quelle porzioni murariepiù vulnerabili perchè vetuste, scarsa-mente concatenate o caratterizzate davaste discontinuità; ed ancora le struttu-re verticali e voltate, della parte superio-re dell’emiciclo, o l’elevazioni settecen-tesche edificate sulle strutture del teatro(2-3), che in occasione di eventi sismicipotrebbero rovinare, se sottoposte adintense sollecitazioni.In prossimità della piattaforma del cuneocentrale e nella parte inferiore occiden-tale della cavea (4), si osservano localiz-zate instabilità della struttura muraria esconnessioni delle gradinate (5).Il rivestimento marmoreo dei sedili, allabase della cavea, risulta lacunoso e frat-turato (6-7), e le malte di allettamentosono alquanto decoese (8).

RISCHIO STATICO-STRUTTURA-

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Essendo il manufatto inserito in un con-testo urbano, su quasi tutta la superficiesono presenti annerimenti e depositiinquinanti da residui carboniosi e solfo-rosi, derivati dal traffico veicolare e daicamini da riscaldamento; in aree menodilavate sono localizzate delle crostenere (1).L’estrema vicinanza con il vulcano Etna,costituisce un rischio indiretto, in quan-to provoca frequentemente accumuli dipolveri vulcaniche, trasportate dalle cor-renti eoliche.Strettamente legato alle pericolositàambientali, è inoltre l’orientamento dellesuperfici che può, favorire o meno, lo svi-luppo di agenti biodeteriogeni.Tale crescita si può rilevare sulle gradina-te della cavea nel quadrante di Nord-Ovest (2) che, scarsamente soleggiato, èquasi uniformemente attaccato damuschi e licheni di diversa specie.La crescita di vegetazione, infestante,come si osserva tra le commettituredelle sedute (3) o sui paramenti vertica-li delle strutture murarie dell’emiciclo,svolge l’azione di solubilizzazione, deimateriali litici e delle malte, a causa delrilascio di sostanze e di disgregazioneprovocata dagli apparati radicali (4).Sulle superfici interne dell’ambulacro delprimo livello sono presenti efflorescenzesaline, causate da infiltrazioni localizzatesu archivolti (5), ricorsi di mattoni inlaterizi (6) e sulle superfici intradossali(7) in opera cementizia.

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RISCHIOAMBIENTE-ARIA

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La fruizione turistica e lo svolgimento dieventi e manifestazioni artistiche, ancherecenti, sottopongono l’edificio a fortipressioni antropiche, che aggravano le vul-nerabilità intrinseche, ed il manifestarsi difenomeni di usura ed invecchiamentonelle aree maggiormente fruite.Analogamente altri fattori, quali restauri,riusi, abbandoni, contribuiscono nellevalutazioni del rischio antropico, perchèimprimono notevoli trasformazioni.Il teatro venne messo in luce, negli anni1950-1970 a cura della SoprintendenzaArcheologica della Sicilia orientale ed imaggiori interventi di restauro neltempo, hanno riguardato l’esecuzionedei lavori di liberazione degli ambulacri edella rimanente struttura dagli interra-menti, causati dai crolli di un eventosismico nel 1693 e dalle stratificazioniedilizie settecentesche (1).In seguito alle ultime campagne di scavovenne allestito, nel piano terra di un edifi-cio costruito sui resti dell’edificio scenico,l’Antiquarium con la biglietteria che con-sente l’ingresso all’area archeologica; nel1955 venne messo in luce la pavimenta-zione in opus sectile dell’orchestra, e furo-no subito attivati degli interventi di pron-to intervento in seguito al verificarsi, subi-ti dopo gli scavi, di un allagamento causa-to dalla risalita delle acque della falda idri-ca suddetta (2).Gli interventi di restauro sulla cavea,soprattutto nella parte alta, hanno riguar-dato la ricostruzione volumetrica dellegradinate con pietrame e malta (3).Le strutture verticali, oltre ai consolida-menti strutturali (4), sono state integrate,nei rivestimenti lacunosi, con l’ inserimen-to di nuovi blocchi lavici (5); nelle partilacunose di intradossi, archivolti e ricorsisono stati utilizzati mattoni in laterizio(6).

RISCHIOANTROPICO

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INGRESSO ALL’AREA, RECINZIONI,SISTEMI DI PROTEZIONE

L’intera area archeologica è all’internodel centro storico; l’accesso, da via V.Emanuele II è dotato di biglietteria e diimpianto di video sorveglianza.Il sito è delimitato da ringhiere e da vec-chi edifici; è in corso di definizione ilpiano di acquisizione per favorire unintervento di restauro complessivo dellacavea.

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ACCESSI

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PERCORSI, AREE DI SOSTA, DISSUA-SORI, BARRIERE ARCHITETTONICHE

I percorsi realizzati sono di svariate tipo-logie; sono dotati di tabelle segnaletichedi indicazione.Barriere architettoniche sono rappre-sentate da scale di comunicazione tra idue ambulacri.Dissuasori in metallo sono posizionatidavanti a zone dove è vietato l’accesso oil transito.Attualmente al teatro si acce-de soltanto da Corso Vittorio Emanuele,in quanto gli altri varchi sono stati chiusial pubblico con una cancellata; l’accessoalla summa cavea è possibile dalla scala aridosso dell’odeon, ma è precluso alpubblico.

PERCORSI

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SISTEMAZIONE A VERDE DELL’AREA

Addossata al pendio del colle dell’anticaacropoli, oggi in pieno centro storico,l’area non presenta alcun tipo di vegeta-zione naturale; alcune piante in vaso o inpiccole aiuole adornano gli spazi comuni:un rampicante adorna le parti ruderalidel percorso che taglia trasversalmenteil palcoscenico e l’orchestra.

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PIANTUMAZIONI;SUPPORTI DIDATTICI

PANNELLI DIDATTICI E DIVULGATIVI

Strumenti didattici e divulgativi a dispo-sizione degli utenti sono garantiti dallapresenza di un antiquarium, allestitoall’interno di un edificio, costruito suiresti di abitazioni sovrapposte alle strut-ture romane.Sono disponibili depliant che garantisco-no quel minimo di presentazione di unsito culturale, sempre auspicabile al finedi una rappresentazione sintetica manecessaria ad una diffusione mirata aivisitatori È in corso d’opera un progetto esecuti-vo per la valorizzazione dell’intera areaarcheologica finalizzato anche alla frui-zione.

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ALLESTIMENTO PALCOSCENICO

Sul piano dell’orchestra in opus sectile èadagiato un palcoscenico in legno.

SISTEMI DI SEDUTA, SCALE DI ACCES-SO, PERCORSI DIVERSIFICATI

Nella cavea alcune lacune delle gradinatevengono integrate con elementi reversi-bili realizzati in legno necessari a creareposti altrimenti non fruibili; le scale inpietra lavica in parte sono reintegrate,altre sono realizzate in metallo e pedatain legno ad integrazione degli elementioriginari.

STRUTTURE DI SERVIZIO E IMPIANTISTICA

Il teatro viene dotato di un impianto diilluminazione molto precario, che siestende ai corridoi interni, e di tabelleper le uscite di emergenza.

L’edificio non è attualmente sede dieventi culturali in quanto sono in corsolavori di restauro; l’allestimento attualesi riferisce alle manifestazioni organiz-zate negli anni precedenti.

ATTIVITÀ TEATRALE

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BIBLIOGRAFIAESSENZIALE

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- Autori dei testi: CONOSCENZA - Lucia Ventura Bordenca; FRUIZIONE - Angela La Placa