Tav.5 - Rel Cantierizzazione
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OPERE DI DIFESA ALL’APICE DEL CONOIDE SUL TORRENTE LESINA NEI COMUNI DI DELEBIO E ANDALO VALTELLINO – RELAZIONE DI CANTIERIZZAZIONE
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1 UBICAZIONE DEL CANTIERE..................................................................................................................................2
2 VIA LUNGO LESINA – VIA FANFULLA DA LODI............ ....................................................................................3
3 IN ALVEO NELLA GOLA A MONTE DI TORRAZZA............ ...............................................................................4
4 BILANCIO STERRI/RIPORTI.....................................................................................................................................5
5 PRESCRIZIONI DURANTE I LAVORI .....................................................................................................................6
6 DURATA DEI LAVORI.................................................................................................................................................6
OPERE DI DIFESA ALL’APICE DEL CONOIDE SUL TORRENTE LESINA NEI COMUNI DI DELEBIO E ANDALO VALTELLINO – RELAZIONE DI CANTIERIZZAZIONE
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1 UBICAZIONE DEL CANTIERE
Il cantiere necessario alla realizzazione delle opere di difesa sul Torrente Lesina sarà ubicato
completamente sul territorio comunale di Delebio, con accesso dei mezzi pesanti dalla SS38
utilizzando via Lungo Lesina.
Le aree di cantiere saranno due:
− in corrispondenza dell’attuale passerella pedonale che collega via Lungo Lesina e via
Fanfulla da Lodi;
− in alveo, all’interno della gola a monte di Torrazza.
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2 VIA LUNGO LESINA – VIA FANFULLA DA LODI
Per realizzare il nuovo ponte carrabile e relative opere di ripristino sottoservizi e rilevati arginali
previste nel progetto sarà necessario realizzare una struttura metallica in corrispondenza
dell’intradosso del ponte sia per sostenere l’opera in fase di getto che per sostenere le due passerelle
laterali a monte e a valle del ponte utilizzate come piani di lavoro.
Le passerelle in legno e i casseri del ponte saranno sostenuti da travi in legno parallele al ponte
stesso, appoggiate su travi in acciaio perpendicolari; tali travi in acciaio in parte sono in aggetto ed in
parte appoggiate a due travature reticolari in acciaio collegate tra loro da diagonali di controvento.
La struttura reticolare, in sponda destra verrà appoggiata ad una platea di fondazione in c.a. in
sponda sinistra invece verrà appesa all’argine esistente mediante una mensola in acciaio provvista di
opportuni tiranti di appensione.
Le operazioni concernenti la preparazione, l’assemblaggio, la movimentazione, il montaggio e lo
smontaggio dovranno essere eseguite da personale adeguatamente formato e sotto il diretto
controllo di un preposto di cantiere, il quale:
− dovrà assicurarsi che le suddette operazioni vengano effettuate a regola d’arte, ed in
condizioni di sicurezza rispetto ai disegni esecutivi, osservando le norme del DPR
164/56 (quando applicabili) ;
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− deve verificare che gli apparecchi di sollevamento dedicati alla movimentazione ed al
trasporto con i relativi accessori da utilizzare per la movimentazione ed il
posizionamento delle strutture, siano idonei allo scopo;
− verificare la portata dei piani di appoggio, prima del posizionamento delle strutture.
Tutti gli elementi costituenti le strutture e le attrezzature devono essere controllati prima del loro
impiego allo scopo di eliminare quelli che per la presenza di rotture, deformazioni, corrosioni, non
presentino sufficiente garanzia di stabilità.
Nel corso della realizzazione delle opere dovranno essere predisposti i sistemi di ancoraggio e/o di
controventatura riportate nei disegni esecutivi.
Nel corso dell’uso e del montaggio dovranno essere costantemente controllati:
− l’esatto posizionamento delle strutture;
− le quote previste nel progetto;
− la corretta messa in opera dei dispositivi di ancoraggio, delle controventature, e dei
parapetti;
− la regolare verticalità e l’assenza di cedimenti o di allentamenti delle connessioni.
In seguito ad eventi meterologici di particolare rilievo, il capocantiere effettuerà un controllo teso alla
verifica della stabilità delle strutture, degli ancoraggi e dei controventi.
Per la costruzione della struttura in oggetto sarà possibile procede in completa sicurezza attraverso
l’assemblaggio a piè d’opera, essa verrà poi collocata nella posizione opportuna con l’impiego di
opportuno mezzo meccanico.
Il collegamento tra i vari elementi dovrà essere effettuato sempre attraverso l’impiego degli appositi
connettori o appositi giunti.
Tutti gli oneri relativi alle occupazioni temporanee di cantiere saranno a carico dell’Appaltatore.
3 IN ALVEO NELLA GOLA A MONTE DI TORRAZZA
All’interno della gola a monte di Torrazza gli interventi di progetto prevedono la realizzazione di una
briglia selettiva con relativo selciatone e controbriglia a valle, una pista di manutenzione e accesso
all’alveo, il cui muro di sostegno funge da arginatura in sinistra idraulica, e il ripristino della presa
idrica in sinistra.
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Particolare perizia andrà prestata durante le lavorazioni in alveo in relazione alla presenza d’acqua.
Negli oneri a carico dell’Appaltatore riportati nel capitolato speciale di appalto e considerati
compensati dai prezzi applicati nel computo metrico estimativo sono compresi:
− le deviazioni provvisorie e tutti gli apprestamenti che si renderanno necessari per
mantenere le aree di intervento, ed in particolare le fasi di getto, all’asciutto;
− la cura di mantenere mezzi e materiali al di fuori delle aree di possibile inondazione anche
durante le ore di assenza del personale al lavoro;
− l’onere per mantenersi sempre perfettamente informati sulle previsioni meteorologiche e
sulle stime di pioggia e adottare di conseguenza tutte le precauzioni previste dal PSC e
impartite dalla D.L..
Le lavorazioni andranno effettuate durante il periodo di magra dell’alveo e al momento della
demolizione dell’attuale muro deflettore presso la sezione 6 di progetto della pista, dovranno già
essere state realizzate le opere di ripristino del canale di presa e tutte le opere murarie fino alla
sezione 6 compresa, per garantire la sicurezza idraulica all’abitato di Delebio.
Gli scavi per la realizzazione della pista in corrispondenza del conoide di detrito (da sez. 10 circa a
fine intervento) andranno effettuati a settori e gli scavi aperti andranno protetti con appositi teli per
evitare scoscendimenti dovuti a dilavamenti prodotti dalle acque piovane.
4 BILANCIO STERRI/RIPORTI
Le lavorazioni contemplate dal progetto comportano i seguenti volumi di materiale (deducibili dalle
quantità riportate nel computo metrico estimativo):
Sterro
− Scavi di sbancamento: 968.0 mc;
− Scavi a sezione ristretta: 759.7 mc;
− Sbancamento in roccia: 143.7 mc;
− Scavo per realizzazione delle opere di stabilizzazione al piede del rilevato arginale:
117.7 cm;
− Movimenti terra negativi: 509.6 mc;
Riporto
− Riempimenti: 562.9 mc
− Movimenti terra positivi: 192.5 mc;
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Il totale della volumetria di sterro è di 2948.7 mc, il totale dei riporti è di 755.4 mc, si ha quindi un
disavanzo di materiale di circa 1750 mc che non verrà riutilizzato nell’ambito del cantiere.
Sarà onere dell’Appaltatore trasportare e conferire a discarica autorizzata il materiale in eccedenza,
adempiendo a tutte le disposizioni contenute nel DLgs 152/2006 e nel DLgs 4/2008.
5 PRESCRIZIONI DURANTE I LAVORI
Durante i lavori andranno:
− limitati i sollevamenti di polveri provvedendo alla bagnatura delle piste di cantiere, al
lavaggio delle ruote degli automezzi, all’umidificazione dei materiale da scavo, all’utilizzo
di teli di copertura;
− ottimizzati l’uso dei mezzi meccanici e di tutti i mezzi di trasporto al fine di ridurre
l’inquinamento acustico;
− prestata cura durante le lavorazioni in alveo per evitare intorbidamenti delle acque e
inondazioni eccezionali a seguito di piogge intense;
− tutelate sia le acque superficiali che sotterranee dal rischio di scarichi accidentali.
In generale le lavorazioni dovranno rispettare i contenuti delle vigenti normative in materia di
sicurezza e ambiente e tutti i contenuti del Piano di Sicurezza e Coordinamento.
6 DURATA DEI LAVORI
Le fasi di lavoro per la realizzazione delle opere di difesa all’apice del conoide sono le seguenti:
1. Installazione del cantiere
2. Interventi in alveo:
− Ripristino canale di presa (pista sez. 1 – sez.6);
− Arginatura (da sez. 6 a fine intervento): murature, reinterri, pavimentazione definitiva
pista;
− Movimenti terra in alveo;
− Nuova Briglia;
3. Ponte carrabile:
− Deviazioni provvisorie sottoservizi;
− Demolizioni;
− Rifacimento recinzioni private;
− Fondazioni;
− Montaggio e posa struttura provvisionale;
− Posa predalles, armature, casseri;
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− Getti, disarmo;
− Tesatura cavi da precompressione;
− Ripristino sottoservizi: acquedotto e fognatura;
− Ripristini arginali;
− Rimozione e smontaggio struttura provvisionale;
− Opere di completamento;
4. Asfaltatura aree di cantiere;
5. Smobilizzo del cantiere.
La durata complessiva dei lavori è di 240 giorni naturali e consecutivi come riportato per esteso in
riferimento ad ogni singola fase nel cronoprogramma di progetto.