TARIFFE CHIARE - SCONTI CERTI - I MIGLIORI SERVIZI · SOMMARIO 8 PERIODICO dell’ASSOCIAZIONE...

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SOMMARIO PERIODICO dell’ASSOCIAZIONE LAVORATORI COMUNALI - Numero 23 - Dicembre 2004 - copia omaggio P a g . 3/4/5/6 GAZZETTINO LIVORNESE: La quarta settimana Pag.1/2 “Confronti” sull’Arte alla Bottega del Caffè Pag.8 Bottega del Caffè: convenzioni ed altre notizie I marmi dimenticati di Villa Fabbricotti - Camp Darby, 52 anni fa - L’Artusi a Livorno Notizie, convenzioni, iniziative alla Bottega del Caffè www.comune.livorno.it link associazione lavoratori comunali (segue a pag. 2) No, non è il solito “reality show”, dove donne e uomini più o meno conosciuti o in cer- ca di notorietà estremizzano i propri caratteri per strappare qualche apparizione televisiva. Questa nuova reality – se qualcuno decidesse di farla – non si svolgerebbe su una ca- raibica “isola dei famosi”, o nella finta casa del “grande fra- tello”. Il titolo potrebbe esse- re: “La quarta settimana” e come sottotitolo “come vivere oggi con 1000 euro al mese”. Pensate: un gruppo di vip del- la politica e dell’economia, che per tre o quattro mesi (non siamo così crudeli da far dura- re di più questa reality) dovreb- bero vivere con uno stipendio, che gli studiosi di statistica definiscono ai confini della povertà. E con questo, mangia- re, pagare bollette, tasse e af- fitto. Vince chi riesce a supe- rare indenne la “quarta setti- mana” del mese che, ci dicono ancora gli esperti di statistica, essere la settimana in cui gran parte degli stipendi medio bas- si sono ormai prosciugati. Vivere cioè la vita di quei tan- ti italiani che negli ultimi anni si sono sempre più impoveriti e che devono fare i salti mor- tali per arrivare alla fine del mese. Roba da Nobel per l’economia. A partecipare a questo reali- ty show dovrebbero essere per- sone abituate a vivere con alti redditi (che di per sé non è una colpa) e che ritengono che i “poveri” ed i “nuovi poveri” sono tali per colpa loro “per- ché non fanno niente per ele- varsi economicamente e non sanno organizzare le loro spe- se”. La vita, i pensieri quotidiani, che a volte non ti fanno dor- mire, il mangiare, il curarsi e la paura di non poterlo fare, far crescere e far studiare i figli, il lavoro difficile e precario, la pensione che verrà, se verrà; vivere direttamente questa re- altà anche se per pochi mesi, cambierebbe il loro modo di valutare le cose e dare giudi- zi? Chissà! Di una cosa siamo: certi che non ci sarà la fila ai provini per partecipare allo show. Sarà dura mettere in piedi “La quarta settimana”, forse im- possibile, perché qui non si di- venterebbe famosi e poi - non scherziamo - una cosa è parte- cipare ad un gioco televisivo da raccontare in qualche salot- to, altra cosa è vivere la realtà vera … o si dice reality. m.m. Prosegue con il proget- to dal titolo “Confronti”, l’impe- gno dell’Associazione Lavoratori Comunale nel settore culturale. Con questo progetto l’Associa- zione intende infatti caratterizzar- si in qualsiasi suo intervento cul- turale, come catalizzatore di opi- nioni, interessi e passione. A partire dal settore dell’arte. E’ già avvenuto in occasione del- l’incontro con il libro e l’artista Sandro Martini (novembre scor- so); lo sarà con l’iniziativa “Ide- aloghi2005” che partirà a gen- naio, sempre nel 2005 - con una retrospettiva dedicata al pittore Pietro Addobbati, uno dei fonda- tori del movimento artistico Por- tofranco, sviluppatosi nella Li- vorno degli anni Ottanta. Come corollario di queste ini- ziative è prevista una program- mazione dedicata ad artisti e mo- vimenti da tempo operanti o che hanno operato a Livorno; in que- ste occasioni verranno presenta- te monografie e affrontati dibat- titi inerenti alle tematiche artisti- che coinvolte. Tutte le iniziative del progetto “Confronti”, promosse e sostenu- te dall’Associazione, avranno “Confronti” sull’Arte nella Bottega del Caffè Luca Barontini Pag.7 A Teatro Un Campus universitario internazionale, dove le più presti- giose università italiane, europee e mondiali collaborano per la realizzazione e lo svolgersi di corsi umanistici e scientifici di primo livello sui temi della coesistenza pacifica tra le na- zioni e la salvaguardia ambientale del nostro pianeta. (segue a pag. 4-5) Campus Darby

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S O M M A R I O

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P E R I O D I C O d e l l ’ A S S O C I A Z I O N E L AV O R AT O R I C O M U N A L I - N u m e r o 23 - Dicembre 2004 - c o p i a o m a g g i o

Pag.3/4/5/6 GAZZETTINO LIVORNESE:

La quartasettimana

Pag.1/2 “Confronti” sull’Arte alla Bottega del Caffè

Pag.8 Bottega del Caffè: convenzioni ed altre notizieI marmi dimenticati di Villa Fabbricotti - Camp Darby, 52 anni fa - L’Artusi a Livorno

Notizie, convenzioni,iniziative alla

Bottega del Caffèwww.comune.livorno.it

link associazione lavoratori comunali

Uso della salaUn pomeriggio (circa 3 o 4

ore): soci e familiari euro 120iva compresa; non soci euro144 iva compresa.

(segue a pag. 2)

COMMERCIANTI, ARTIGIANI, PROFESSIONISTI

che hanno fatto un patto con la nostra Associazione:

TARIFFE CHIARE - SCONTI CERTI - I MIGLIORI SERVIZI

per i soci dell’Associazione Lavoratori comunali.

Elenco Convenzioni con l’Associazione Lavoratori Comunali

ASSICURAZIONI e FINANZIARIEAlleanza, Aurora, Il Duomo, La Fondiaria, Ina/Assitalia, Nanni-pieri, Unipol, Vullo/Winterthur per la Responsabilità Civile Auto( v. la Sasa/Sai) con sconti tariffari e rateizzazioni. EuroPrestiticon trattenute sullo stipendio (Via Montegrappa 6).

ASSOCIAZIONIArci, Agorà (corsi di lingue straniere:10% di sconto), Coop To-scana Lazio (buoni acquisto rateizzabili in tre rate), Sadhana (10%su iscrizione annuale e quota mensile).

CARTOLERIECarraresi/Buffetti (10% di sconto medio su tutti gli articoli), Car-totecnica (20% idem).

CICLI E MOTOCICLICarmilla (5% su tutti gli articoli), Plebe (10% cicli, 10% acces-sori, 15% abbigliamento, 5% ciclomotori, 20% Mtb, 20% noleg-gio).

COMUNICAZIONISimple Spa (tariffe telefoniche agevolate).

LIBRERIEGaia Scienza-Marcovaldo (5% testi scolastici, 15% cartoleria,10% libri vari), Matteucci (5% testi scolastici, 10% cancelleria,10% dizionari e atlanti), Raugi (6% testi scolastici, 10% atlanti).

OTTICIBolaffi (10% su tutti gli articoli), Mugnai (25% occhiali da vi-sta,15% occhiali da sole), Scolari (25% occhiali da vista e lenti acontatto, 15% occhiali da sole).

SPETTACOLOCel-Teatro di Livorno e Gestione Teatri Lippi (prenotazioni per ab-bonamenti e biglietti per singolo spettacolo riferiti alle stagioni teatrali e musi-cali programmate, sconti e rateizzazioni annualmente convenute).

SPORT (impianti, attrezzature, abbigliamento)Accademia dello Sport ( promozione: bonus di 12 accessi gratui-ti in palestra, altre convenzioni in via di definizione), GiacomelliSport (shopping card), Livorno Sport (10% nuoto individuale,20% corsi vari).

TURISMOCral A.T.L (gite organizzate nell’ambito di una collaborazioneda anni consolidata, che comprende anche l’ospitalità alla mensadi detto circolo con buoni pasto Passfood), Litoralsind Agenzia Viag-gi (dal 4% al 20% di sconto sui pacchetti turistici).

VARIEDolci Tentazioni (pasticceria fresca dolce e salata) e lo Spuntino(colazioni e merende): prezzi ‘genuini’ come il prodotto che viene offerto!, Parrucchiere Luigi & Ticla (15% di media su trattamenti vari).

PER I PAGAMENTI IN CONTANTE E’ INDISPENSABILE ESSERE MUNITI DELLA TESSERA DELL’ASSOCIAZIONE;PER I PAGAMENTI RATEALI OCCORRE COMPILARE GLI APPOSITI MODULI TRAMITE L’UFFICIO DI SEGRETERIA.

La Segreteria del-l’Associazione La-voratori Comunali(viale Caprera n°

35) è aperta dal martedì alvenerdì dalle 15.00 alle18.00. Tel. 0586/894228 -0586/820663.

Associazione Lavoratori ComunaliBottega del Caffè

viale Caprera / via delle Acciughe

Videoproiezione della partita di calcioCampionato nazionale di Serie A

A disposizione degli “spettatori” anche il servizio di bar.E’ richiesto un contributo “volontario” di 1 Euro e 50cent., per spese del personale del bar.Per informazioni su date ed orari delle partite rivolgersi al-l’ufficio di segreteria dell’Associazione.

No, non è il solito “realityshow”, dove donne e uominipiù o meno conosciuti o in cer-ca di notorietà estremizzano ipropri caratteri per strapparequalche apparizione televisiva.Questa nuova reality – se

qualcuno decidesse di farla –non si svolgerebbe su una ca-raibica “isola dei famosi”, onella finta casa del “grande fra-tello”. Il titolo potrebbe esse-re: “La quarta settimana” ecome sottotitolo “come vivereoggi con 1000 euro al mese”.Pensate: un gruppo di vip del-

la politica e dell’economia,che per tre o quattro mesi (nonsiamo così crudeli da far dura-re di più questa reality) dovreb-bero vivere con uno stipendio,che gli studiosi di statisticadefiniscono ai confini dellapovertà. E con questo, mangia-re, pagare bollette, tasse e af-fitto. Vince chi riesce a supe-rare indenne la “quarta setti-mana” del mese che, ci diconoancora gli esperti di statistica,essere la settimana in cui granparte degli stipendi medio bas-si sono ormai prosciugati.Vivere cioè la vita di quei tan-

ti italiani che negli ultimi annisi sono sempre più impoveritie che devono fare i salti mor-tali per arrivare alla fine delmese. Roba da Nobel perl’economia.A partecipare a questo reali-

ty show dovrebbero essere per-sone abituate a vivere con altiredditi (che di per sé non è una

colpa) e che ritengono che i“poveri” ed i “nuovi poveri”sono tali per colpa loro “per-ché non fanno niente per ele-varsi economicamente e nonsanno organizzare le loro spe-se”.La vita, i pensieri quotidiani,

che a volte non ti fanno dor-mire, il mangiare, il curarsi ela paura di non poterlo fare, farcrescere e far studiare i figli,il lavoro difficile e precario, lapensione che verrà, se verrà;vivere direttamente questa re-altà anche se per pochi mesi,

cambierebbe il loro modo divalutare le cose e dare giudi-zi? Chissà! Di una cosa siamo:certi che non ci sarà la fila aiprovini per partecipare alloshow.Sarà dura mettere in piedi “La

quarta settimana”, forse im-possibile, perché qui non si di-venterebbe famosi e poi - nonscherziamo - una cosa è parte-cipare ad un gioco televisivoda raccontare in qualche salot-to, altra cosa è vivere la realtàvera … o si dice reality.

m.m.

P r o s e g u econ il proget-to dal titolo “Confronti”, l’impe-gno dell’Associazione LavoratoriComunale nel settore culturale.Con questo progetto l’Associa-zione intende infatti caratterizzar-si in qualsiasi suo intervento cul-turale, come catalizzatore di opi-nioni, interessi e passione.A partire dal settore dell’arte.

E’ già avvenuto in occasione del-l’incontro con il libro e l’artistaSandro Martini (novembre scor-so); lo sarà con l’iniziativa “Ide-aloghi2005” che partirà a gen-naio, sempre nel 2005 - con unaretrospettiva dedicata al pittorePietro Addobbati, uno dei fonda-tori del movimento artistico Por-tofranco, sviluppatosi nella Li-vorno degli anni Ottanta.Come corollario di queste ini-

ziative è prevista una program-mazione dedicata ad artisti e mo-vimenti da tempo operanti o chehanno operato a Livorno; in que-ste occasioni verranno presenta-te monografie e affrontati dibat-titi inerenti alle tematiche artisti-che coinvolte.Tutte le iniziative del progetto

“Confronti”, promosse e sostenu-te dall’Associazione, avranno

“Confronti” sull’Arte nella Bottega del Caffè

Luca Barontini

Pag.7 A Teatro

Un Campus universitario internazionale, dove le più presti-giose università italiane, europee e mondiali collaborano perla realizzazione e lo svolgersi di corsi umanistici e scientificidi primo livello sui temi della coesistenza pacifica tra le na-zioni e la salvaguardia ambientale del nostro pianeta.

(segue a pag. 4-5)

Campus Darby

Alla Bottega del Caffè

dal 10 al 15 gennaioesposizione giochi d’epocaa cura dell’Associazione

Lavoratori Comunali

e Book & Company

(editore in Livorno)

Nell’occasione sarà possibile acquistare il libro“Livorno 1930 - 1960

giochi poveri e semplici svaghi”a cura di Ugo Canessa e Luciano Sanquinetti.

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Tutti al Teatro

BANCA DAL 1472

MONTEDEI PASCHIDI SIENA

TASSO CREDITORE* 0.854%

TASSO DEBITORE**: 4,204%

SPESE DI TENUTA CONTO:

Euro 2,58 trimestrali fino a 51 operazioni, oltre, Euro 0,52 unitarie

SPESE DI LIQUIDAZIONI : esenti

CARTA DI CREDITO “M’HONEY CARD” : gratuita per il

primo anno, successivamente euro 15,00 ad anno.

Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Agenzia M.d.P.S. c/o il Palazzo Portuali di Via S. Giovannie presso segreteria Associazione Lavoratori Comunali

* Pari alla media mensile delle Eurobor a 3 mesi diminuito del’1,25%. - **maggiorato di 2.10

Convenzione economica stipulata con

l’Associazione Lavoratori Comunali

(marzo 2004)

PICCOLI PRESTITI tasso 6,125%24 mesi:su importo euro 1000,00 rata mensile euro 44,4936 mesi:su importo euro 1000,00 rata mensile euro 30,5548 mesi:su importo euro 1000,00 rata mensile euro 23,5960 mesisu importo euro 1000,00 rata mensile euro 19,43senza altre spese aggiuntive

I soci A.L.C. in quiescenza possonoavvalersi della convenzione

Palcoscenico Livorno 2005

Teatro Goldoni

Brevi

Stagione Lirica

(segue da pag. 1 - Confronti sull’Arte)

periodico dell’Associazione Lavoratori Comunali

Numero 23Dicembre 2004

Direttore ResponsabileMaurizio Mini

Redazione:Antonello Battaglia, Ugo Canessa,Effe Scaccino, Francesca Marini,Riccardo Ciorli, Donatella Ferrini,

Marina Pieri ButiLuca Barontini(vignette),

Emiliano Mini ‘Job - Dv’ (fotografo)

Redazione e AmministrazioneViale Caprera 35 - Via delle Acciughe

57100 LivornoTel. e Fax 0586 894228www.comune.livorno.it

(link associazione lavoratori comunali)

Grafica e ComposizioneNET Group Communication

di Roberto CioniStampa

NEOGRAF di Tofani StefanoLivorno

Finito di stampare il 20 Dicembre

Registrazione Tribunale di Livornon° 632 del 27 Marzo 1998

Sped. abb. post. n° 125

La sede dell’Avis EntiLocali (Palazzo comuna-le piano terra) è aperta ilmartedì e il giovedì dalle9,00 alle 11.00.

luogo negli spazi della Bottegadel Caffè, vero porto franco, luo-go naturale di incontro e di con-fronto di idee.

Ma cos’è “Idealoghi2005”?Dallo scorso ottobre si sono

svolte alla Bottega del Caffè unaserie di riunioni promosse dal-l’Associazione e dal Gruppo Artedella stessa associazione, allequali hanno partecipato attiva-mente giovani artisti livornesi edEnzo Neri quale coordinatore ar-tistico di questa iniziativa.A fine novembre è stato elabo-

rato il documento, che di segui-to riportiamo in cui sono sinte-tizzati i motivi e i programmi diquesta iniziativa.

Lo scorso novembre si sono svolte le elezioni per la eleggere inuovi rappresentanti sindacali delle lavoratrici e dei lavoratori delComune.Hanno votato 1.019 dipendenti su 1.478 aventi diritto; 980 i votivalidi. Questi i risultati: Cgil 596 voti (60,82%); Sincobas 154voti (15,71%); Uil 111 voti (11,33); Cisl 61 voti (6,22%); Diccap(vigilanza urbana) 58 voti (5,92%).Sono stati eletti per la Cgil 14 rappresentanti: Daniela Garofani,Marisa Lecconi, Nadia Magagnini, Simonetta Scaffai, Antonio Ste-fanini, Tatiana Provetti, Giampaolo Repetti, Massimo Fanucchi,Mario Conflitto, Licia Gorlei, Clelia De Memme, Fabio Innocen-ti, Stefano Marconi, Massimo Petagna. Quattro per i Sincobas:Nedo Pieri, Silvestro Labate, Alessandro Marconi, AnnamariaBernieri; tre per la Uil: Luca Conti, Ennio Weatherford, MarcoIacoponi; due per la Cisl: Nella Benfatto, Paolo Morelli; Uno peril Diccap: Fulvio Cancelli.

La sede di via del Consiglio del Comitato d’Ente delle PariOpportunità è aperta il mercoledì dalle ore 10 alle ore 12.

Graziella Pierfederici è stata eletta Presidente della Commis-sione Provinciale per le Pari Opportunità.

Sabato 29 (ore 20.30) edomenica 30 gennaio (ore 16.30)La GiocondaMelodramma in quattro atti diAmilcare Ponchielli

Stagione di prosa,comici, danza e concerti

Denso ed interessante il program-ma previsto da gennaio a febbra-io (inizio degli spettacoli alle ore21.00).

ProsaI monologhi della vagina (gio-vedì 24 febbraio); Questi fanta-smi di Eduardo De Filippo, con

Silvio Orlando (martedì 8 mar-zo); B.B.B. Becht - Beatles –Bussotti (Giovedì 17 marzo); Lagatta sul tetto che scotta di Ten-nessee Williams (giovedì 24 mar-zo).

ComiciBollito misto con mostarda,Daniele Luttazzi (giovedì 10 feb-braio); Predisporsi al micidiale(parte prima: l’inaudito), Ales-sandro Bergonzoni (venerdì 18febbraio); Jovinelli varietà, Se-

rena Dandini e Francesco Paolan-toni. (sabato 26 febbraio); Primopiano, Banda Osiris e StefanoBollani (giovedì 3 marzo);Ognuno è libero, MaurizioCrozza (martedì 22 marzo); Ser-gio Sgrilli recital (sabato 2 apri-le).

DanzaMomix in Sun Flower Moon(martedì 1 e mercoledì 2 febbra-io); la Compagnia Cristina Hoyosin A tempo y a compàs – Fla-

Gtl Gestione Teatri Lippi

Martedì 11,mercoledì 12 egiovedì 13gennaioIl fantasmadell’operaDal romanzo diGaston Leroux

Teatrola Gran Guardia

ore 21,00La prima “installazione” di Idealoghi2005. Nella foto i igovani artisti e i dirigenti dell’A.L.C.

Logo realizzato dallo Studio Sergio Tani

“Dialogare, comunicare idee èil comune denominatore che uni-sce 22 artisti livornesi fautori diun evento espositivo che li vedràimpegnati a partire da gennaio2005, ospiti dei locali della Bot-

tega del Caffè.Estremamente rilevante ap-

pare la compartecipazione diun così elevato numero digiovani artisti, che consentedi osservare da vicino le piùrecenti tendenze dell’artecontemporanea, con ambitidi sperimentazione che infor-mano la video-arte, il lin-guaggio della performance,la fotografia, fino alle arti pit-toriche sostenute, sovente, davere e proprie installazioni.Tali invasioni, perché di

vere e proprie invasioni si tratta,all’interno di uno spazio apparen-temente così lontano dalle articontemporanee, si snoderanno inpercorsi singoli o duali con l’in-tento di proporre per ogni rasse-gna un motivo di dialogo, scatu-rigine di un’idea primaria.Da qui il suggerimento di fon-

dere due vocaboli apparentemen-te distanti: l’idea, etimologica-mente intesa come aspetto, appa-renza di una forma distintiva, e ildialogo ovvero discorso che sicompie attraverso due termini di

confronto.Idee e dialoghi saranno condi-

vise da Anonymousartstudio eKoroo; i due gruppi presenteran-no un progetto che andrà ad in-dagare, con l’ausilio di installa-zioni interattive, il concetto dimacchia, di peccato, con conse-guente metaforico lavaggio; LisaDoveri e Fabrizio del Moro dia-logheranno, invece, per mezzo di

video proiezioni sostenute da in-stallazioni collocate nello spaziodel luogo; Katia Alicante ed Eri-ca Sagona dialogheranno sulletestimonianze del tempo tra pit-tura ed installazioni; il progettodi Ilaria Giaconi coinvolgerà, fa-cendoli interagire, persone edambiente sul tema della “Passio-ne/Tempesta”, mentre SandroBottari proporrà un’installazio-ne “pittorico-statica” negli spaziinteressati.Idee di percorsi urbani saranno

proposte da Cecco Ragni e JariBiscard. Federica Casarosa dia-logherà “Senza Parole”; ErikoFurukawa intesserà un percorsoideale tra pittura-ideogramma eperformance ambientale; le “Di-latazioni” fotografiche di Simo-ne Perini dialogheranno in so-spensione, mentre Lorenzo Ghe-lardini indagherà il tema del-

l’icona-volto con la serie degli“Xerox paints”; Riccardo Rubertici condurrà nell’esplorazione diriflessi acquatici e le loro formedi vita primigenie.Dialoghi pittorici saranno af-

frontati da Piero Rolla, AndreaLuschi, Francesco Baratta, Bar-bara Bargagna, Maurizio Fonta-nelli, Tiziano Angri e NicolaVukic” .

“Idealoghi2005”, vedrà coin-volti gli artisti in mostre-eventidella durata di circa dieci giorniciascuna, e sarà affiancata e so-stenuta dall’Associazione Cultu-rale “Il Grande Rettile”, promo-trice e fautrice dell’Archivio Gio-vani Artisti di Livorno. ■

Martedì 18, mercoledì 19 e gio-vedì 20 gennaioGianburrasca Musical

Martedì 8 e mercoledì 9 febbraioFootlooseCon i ragazzi della trasmissio-ne “Amici”

Mercoledì 16 e giovedì 17 feb-braioNapoli hotel excelsiorDi Raffaele Viviani, con TatoRusso

Mercoledì 9 egiovedì 10 marzoA time for dirty dancingCon Michele Canfora

Mercoledì 30 egiovedì 31 marzoIl berretto asonagliDi LuigiPirandel loconSebastianoLo Monaco

menco (domenica 27 febbraio);Grazia Galante in Bolero daGhershwin a Ravel (sabato 19marzo).

ConcertiORT Orchestra della Toscana:(venerdì 4 febbraio) dirige Chri-stopher Hogwood; (venerdì 11febbraio) al pianoforte MicheleCampanella. Sharon Isbin, clas-sici per chitarra dell’ 800 e del‘900 (martedì 22 febbraio); ilpianista Alexander Lonquich(mercoledì 2 marzo);‘Le ottostagioni’ Gruppo strumentale“G. Malipiero”, musiche di Vi-valdi e Piazzola (sabato 12 mar-zo); The Genius in Jazz, tributoa Ray Charles, (venerdì 1 apri-le).

CEL Teatro di LivornoTeatro di Pisa,

Teatro del Giglio di Lucca,

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TERZA PAGINAC U L T U R A E A L T R O

3GAZZETTINO LIVORNESE

GAZZETTINO LIVORNESE

Cronache Livornesi

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Poesia e Classici“Passeggiando nel tempo” con Rossano Vittori

L’Artusi a Livorno“Mi trovavo a Livorno altempo delle bagnature l’annodi grazia 1855. […] Un saba-to sera entro in una trattoria edimando: Che c’è di mine-stra? - Il minestrone, - mi furisposto. - Ben venga il mine-

strone, - diss’io. Pranzai e, fat-ta una passeggiata, me ne an-dai a dormire. Avevo preso al-loggio in Piazza del Voltone in

una palazzina tutta bianca enuovissima tenuta da un certoDomenici; ma la notte comin-ciai a sentirmi una rivoluzio-ne in corpo da fare spavento;[…] - Maledetto minestrone,non mi buscheri più! - andavospesso esclamando pieno dimal animo. […] Fatto giornoe sentendomi estenuato, presila corsa del primo treno escappai a Firenze ove mi sen-tii subito riavere. Il lunedìgiunge la triste notizia che ilcolera è scoppiato a Livornoe per primo n’è stato colpito amorte il Domenici. - Altro cheminestrone!”Questo aneddoto fa da pre-

messa alla quarantasettesimaricetta della Scienza in cucinae l’arte di mangiar bene di Pel-legrino Artusi, il manuale pereccellenza della cucina italia-na.Ma non era la prima volta che

l’Artusi, nato a Forlimpopolinel 1820 e figlio di un botte-gaio benestante, soggiornava aLivorno: vi aveva addiritturaabitato per quasi due anni dal1841 al 1842, giuntovi col de-siderio di far tirocinio da mer-cante in una grande città dimare. Il giovane Pellegrinoviene raccomandato a Giacin-to Micali, che in via Grandegestiva un negozio di antichi-

tà e che gli trovò un posto dalcognato Enrico Gebhard, tede-sco d’origine e commerciantedi generi coloniali. Micali eGebhard avevano sposato duesorelle del conte Pietro Basto-

gi, a quel tempo mazziniano esuccessivamente, nelle fila del-la destra storica, ministro del-le Finanze dell’Italia unita. DaLivorno Pellegrino intrattienerapporti commerciali con lecittà della penisola, in un cli-ma di apertura e di scambioche nella maturità gli permet-terà di delineare scientifica-mente i tratti della tradizionegastronomica del popolo italia-no.In seguito Artusi convincerà

tutta la famiglia a trasferirsi aFirenze abbandonando Forlim-popoli dopo il tragico episodiodella notte del 25 gennaio1851: la banda del Passatore

prende in ostaggio i notabilidel paese che si trovano a tea-tro, comparendo sulla scenacoi fucili spianati all’alzarsidel sipario all’inizio del secon-do atto. La casa degli Artusi èsaccheggiata dai briganti pro-babilmente guidati da un pre-te. La sorella preferita Geltru-de subisce violenza ed in se-

guito impazzirà.Artusi pubblicò La scienza in

cucina nel 1891 a proprie spe-se. Un illustre professore deltempo sentenziò: “Questo è unlibro che avrà poco esito”; edue forlimpopolesi, vinto ilvolume ad una lotteria di be-neficenza, sentendosi presi ingiro corsero a rivenderlo ad untabaccaio. Ma il successo nontardò ad arrivare, Artusi morìfamoso nel 1911 e La scienzain cucina diventò, assieme aiPromessi sposi e a Pinocchio,uno dei libri che non potevamancare nelle case del Regnod’Italia.

a.b.

Nel mese di novembre ha preso il via, in To-scana, lo screening di massa dei neonati. Unagoccia di sangue prelevata nelle prime ore divita consentirà di scoprire patologie gravi e rare.La decisione della regione Toscana è molto im-

portante ed interessa tutti noi, ma soprattuttochi è coinvolto nella “spirale” di una malattiarara sia a livello familiare o anche perché im-pegnato in specifiche associazioni di sensibi-lizzazione.E’ il caso di un nostro collega Marco Pagani,

presidente dell’associazione di volontariato sul-la sindrome di Klinefelter, una malattia a base

I marmi dimenticati

Il 23 aprile del 1701 la comu-nità Armena consacrò a SanGregorio illuminatore una pro-pria chiesa. Il fatto è riportatonelle antiche guide della cittàche la descrivono come “rico-perta di splendidi marmi e bel-lissime sculture” e così dove-va essere a giudicare dalla pe-rizia con cui i membri dellacomunità si erano attivati percoinvolgere i migliori architet-ti, scultori e scalpellini del ter-ritorio.Nei carteggi, un tempo con-

servati nella sacrestia dellachiesa, si faceva riferimento aGiovanni Del Fantasia per lafase progettuale, mentre il car-

Carità tutt’oggi visibili sullafacciata.Giovanni Baratta realizzò

invece le imponenti statuedelle Virtù riportate dallefonti a corredo di ogni alta-re.In particolare l’altare mag-

giore doveva essere di gran-de impatto con la sua formaa tempio, con quattro colon-ne agli angoli e sormontatoda un frontale in marmo conraggiera dorata sul modellodi quella delle chiese roma-ne. Purtroppo gran parte diqueste opere, assieme a nu-merose tele e opere pittori-

che, andarono perdute durantei bombardamenti aerei dellaseconda Guerra Mondiale, ma

Passeggiando nel tempo (Edi-zioni del Leone, 2004) è l’ultimolibro, in ordine di tempo, scrittodallo scrittore e poeta livorneseRossano Vittori.

Laureato in lettere moderne, cri-tico cinematografico, saggista eregista, Vittori ha pubblicato li-bri di poesie e saggi su Luigi Pi-randello e Ettore Scola. Come re-gista ha realizzato special televi-sivi, allestimenti teatrale e corto-metraggi. Ultima in ordine ditempo la regia del backstage delfilm di Carlo Lizzani “Le cinque

giornate di Milano”.Nell’ultimo suo libro l’autore

riporta il rapporto tra natura e sto-ria agli aspetti della propria quo-tidianità, mantenendo la poesiasospesa tra realtà e finzione; la-sciando che, alla fine di ogni pos-sibile disagio, sofferenza e disin-ganno che la vita ci fa sperimen-tare, si imponga un senso dellecose positivo e aperto.

Da Passeggiando nel tempo:“Al molo novo”.Remare / fra i torpidi gabbiani

/ che osservano sul molo / duebambinelle illuse / e, sotto / neivortici disfatti / veder liete e soa-vi / gonfiarsi le meduse.

Lo scorso 5 novembre si è svolto alla Bottega del Caffèuno spettacolo di poesia scritte dalle nostre colleghe AnnaMaria Bernieri, Antonella Cagnolini, Laura Cucciolini eDonatella Ferrini, e recitate da Antonella Cenci e Paola Pa-squi. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Lavo-ratori Comunali e dal Comitato Pari Opportunità.La nota attrice livornese Anna Ciucci, presente all’iniziati-

va, si è complimentata con le autrici e le interpreti.L’iniziativa è di buon auspicio per una collaborazione du-

ratura fra l’Associazione e il Comitato Pari Opportunità eper la costituzione nell’ambito dell’Associazione Lavorato-ri Comunali di un Gruppo “poesia e narrativa”, aperto - comeè nostro costume - a poeti e scrittori esterni, livornesi e nonsolo.

e’ successo .... in Bottega

un esiguo campionario di ma-teriali lapidei fu recuperato edimenticato (è il caso di dire)nei giardini di Villa Fabbricottie che invece dovrebbero tro-vare una collocazione più de-gna.Dispiace dover costatare che

non si tratta di un caso isolatoperché, passeggiando per i via-li del parco, è facile imbattersiin manufatti artistici anche dipregio che potrebbero avereuna collocazione senz’altro piùadeguata.E’ il caso dei busti granduca-

li un tempo a corredo del Pa-lazzo Balbiani nella via Ferdi-nanda (oggi via Grande) e oggiposti su colonnine nel viale diaccesso alla villa. Opere chenecessiterebbero di una mag-giore cura.

m.p.b.

Nella foto: l’ingresso della Chiesa degliArmeni di via della Madonna. Foto tratta dalvolume “La presenza Armena a Livorno”(Quaderni della Labronica).

Comune di Livorno - Ars nova e Associazione Lavoratori Comunali

OdisseaLettura antologica

Fino al 26 febbraio, musica, voci ed immagini alla Bottega del Caffè(9 e 16 dicembre, 27 gennaio, 3 e 17 febbraio)

e al Nuovo Teatro delle Commedie (13 e 20 gennaio – 10 e 26 febbraio)

Una vecchia trattoria di Livorno

Piazza della Repubblica alla fine dell’800

Sindrome di Klinefelter

genetica che prende il nome dal suo scopritoree che può comportare per il soggetto che ne èaffetto danni biologici (diabete, disfunzione ti-roidea ecc.) e psichici.Questa associazione promuove un informazio-

ne capillare su tutto il territorio nazionale.

Chiunque fosse interessato ad essere informatosulla sindrome Klinefelter può contattare MarcoPagani al numero di cellulare 335/7763387 oppure0586/401493 - Web www.klinefelter.it. [email protected]

d.f.

rarese Andrea Vaccà si cimen-tò nelle monumentali sculturedel Santo, della Fede e della

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54 GAZZETTINO LIVORNESE GAZZETTINO LIVORNESE

Era il 14 dicembre 1947, quan-do in ottemperanza alle disposi-zioni del trattato di pace, si pro-cede alla evacuazione dell’ulti-mo scaglione di truppe america-ne di stanza nel nostro paese.Il transatlantico “Admiral

Sims”, alla fonda nel porto la-bronico, è pronto a trasportarenegli Stati Uniti 2000 soldati epersonale del comando.

Al suono di “Stars and Stripes”,viene ammainata la bandiera sta-tunitense che da 42 mesi sven-tolava sul porto di Livorno.Alle ore 13,52, i reparti ameri-

cani sfilano in parata dinanzi alleautorità (tra l’altro sono presen-ti il Prefetto, il Sindaco e il Ve-scovo) e quindi si imbarcano.Sono le 14,21 quando “L’Ad-

miral Sims” salpa dalla banchi-na, mentre la fanfara militare ita-liana intona “Angelina”.Stante il deteriorarsi, nel secon-

do dopoguerra, della situazioneinternazionale, gli americani ri-tornano in Italia dopo pochi anni.Agli inizi dell’estate del 1951,

comincia a circolare a Livornola voce che gli americani aveva-no intenzione di installare unabase logistica, a servizio delletruppe di stanza in Austria ed inGermania, proprio nella nostracittà, memori del fatto che du-rante il secondo conflitto mon-diale e nell’immediato dopo-guerra, il territorio livornese siera rivelato per la sua posizionee per la presenza di infrastruttu-re intermodali (porto, viabilitànazionale, ferrovia, grandi spa-zi pianeggianti e nelle adiacen-ze un ottimo aeroporto) una basemilitare strategica di prim’ordi-ne.

L’ accordo tra l’Italia e gli StatiUniti fu sottoscritto nel giugno1951 dal Ministro della Difesa,Randolfo Pacciardi, dal Ministrodegli Affari Esteri, Carlo Sfor-za, e dall’Ambasciatore ameri-cano James Dunn. Gli america-

ni si adope-rarono subi-to per ren-dere funzio-nale l’in-stallazionedella pro-g e t t a t astruttura, al-lora chia-mata Cen-tro Sbarchi,e, in parti-

colare, per l’uso esclusivo dellaCalata Assab (successivamenterichiesero anche la Calata Car-rara, ma in seguito l’istanza ven-ne meno) e il potenziamento delnodo ferroviario del Calambro-ne. Le cose all’inizio, però, nonfilarono lisce, e sul porto e nellacittà si crearono tensioni e pre-occupazioni.La difficile situazione dipende-

va dal fatto che il comandantedel 75-76 Logistical Command,Colonnello Normann H. Visse-ring, aveva reso noto che perquanto riguardava il personaleda utilizzare non sarebbero statiassunti “membri di organizza-zioni contrarie alla politica de-gli Stati Uniti”.Si preannunciava l’esclusione

della Compagnia Portuale dalleoperazioni connesse alla mani-polazione delle merci, privando-la del privilegio di effettuare inesclusiva il lavoro di carico escarico sulle banchine del por-to. Si accese, pertanto, una fati-cosa controversia, che vedeva daun lato il Colonnello Vissering,reduce da importanti incarichiconnessi al conflitto coreano, in-flessibile sostenitore dei princi-pi americani, e dall’altra il Con-sole della Compagnia On.VascoJacoponi (affettuosamente chia-

mato dai suoi portuali “bulone”),un uomo temprato da una vita dilotte a difesa degli interessi deilavoratori, e che rivendicava ildiritto dei portuali a operare sullebanchine.La vertenza, grazie al realismo

e all’intelligenza di Jacoponi, sirisolse con un rispettabile com-promesso.Si addivenne, infatti, alla costi-

tuzione di una apposita sezionedella Compagnia Portuale, com-posta di lavoratori portuali diruolo, graditi agli americani, ediscritti in una speciale rubricacon gestione amministrativa econtabile distinta, dedicataesclusivamente ai lavori per ilCentro Sbarchi.Si scongiurava così l’interfe-

renza di estranei nella movimen-tazione dei materiali sul porto.Il giornalista Luigi Pilo, allora

cronista del quotidiano cittadi-no “Il Tirreno”, che seguì da vi-cino la vicenda, rese noto a di-stanza di quasi quarant’anni, cheil Colonnello Vissering gli con-fidò, “off the cuff” (da non pub-blicare), che di Jacoponi “avevaavuto modo di apprezzare lacompetenza e la rapidità di ri-flessi”.In seguito si

verificò un calonei traffici dipertinenza delCentro Sbarchiper cui, a manoa mano, i dipen-denti della Se-zione Specialerientrarono neiranghi dellaCompagnia.Nel 1968 il

Centro Sbarchicessava di fun-zionare e le ban-chine militariz-zate restituitealle autorità civi-li.Nel frattempo

gli americani,

Cosa c’era nella zona dove oggisi trova Camp Darby e nelle sueimmediate vicinanze ? Facciamoun passo indietro di qualche cen-tinaio di anni.Per secoli Livorno è stata rap-

presenta come una “città senzaterritorio” in quanto il suo Capi-tanato era completamente circon-dato da zone paludose o così den-se di vegetazione da essere impra-ticabili. Le ampie paludi che esi-stevano a nord della città dovesecondo gli storici si trovava unodegli accessi al porto pisano, era-no il frutto del progressivo avan-zamento della linea di costa pro-vocato dall’estuario del vecchiotracciato del fiume Arno.In epoca rinascimentale la zona

è quindi semispopolata e solo inprossimità della via Regia Pisanasi sviluppa il borgo di Stagno.Noto fin dal medioevo come sededi un ospedale, quello di S. Leo-nardo, il piccolo abitato di pesca-tori è formato di alcune case e ca-

panne immerse nel verde o sper-dute nella palude.Con la nascita della città nuova

il porto di Livorno diviene cen-tro degli interessi granducali lacui vitalità è mantenuta dai traf-fici che si potevano garantire at-traverso il percorso dei canali. Inquesta maniera la zona di Stagno,quella del grande lago e della la-guna, diviene con la dinastia Me-dicea oggetto di lavori di bonifi-ca.Sul litorale, ancora nel 1700 la

situazione ambientale è inveceimmutata in quanto questo trattodi territorio tra la zona di Torret-ta e il fiume Ugione viene utiliz-zato per secoli come riserva dicaccia e pesca lasciando quasi in-contaminato tutto l’ambiente. Ecosì rimane fino a quando nel 18°secolo la città, che si presenta an-cora racchiusa dentro le sue muracinquecentesche, è costretta a ri-trovare degli spazi dove avviareun ampliamento urbanistico.Il governo della città avvertita

l’esigenza di affrontare il proble-ma. Sollecitato anche dal timoreche si creino problemi sanitariderivanti dal sovraffollamentopropone di realizzare una serie diprogetti con lo scopo di dare re-spiro all’urbanistica cittadina. Trai progetti c’è quello sostenuta dalgovernatore Carlo Ginori e rea-lizzato dall’architetto pistoiese

Romualdo Cilli che propone unimpianto urbanistico darealizzare nella zona diSan Jacopo. La secon-da ipotesi è quella so-stenuta dal Richecourtche prevede la costru-zione di un borgo nellazona a ponente dellacittà, presso la torre delMarzocco (verso Tom-bolo). L’idea è di duegrandi progettisti: l’in-gegnere militare Odo-ardo Warren e il prov-veditorato alle fortifi-cazioni Giuseppe DeBaillon.L’impianto ha qualco-

sa di moderno e avve-niristico: una scacchie-ra modulare, doveavrebbero dovuto tro-vare posto due schieredi 11 casette, ciascunadisposte sui lati lunghi,contenenti ciascunadue appartamenti. Ivani di ciascun appar-tamento (quattro) sonodisposti su due pianicollegati con scala in-terna. Sul retro un ortoo un grande giardino.Sembra quasi di leggere la tipo-logia dei fabbricati appena co-struiti in un moderno quartiere sa-tellite di Livorno.

Gli isolati sono se-parati da larghi cana-li creando un sugge-stivo ambiente lagu-nare e permettendol’accesso al cuore delborgo, dove si trovauna grande piazza,anche di chiatte piùgrandi e forse di qual-che piccola nave. Ilconcetto era quello dicreare una rete di viedi comunicazione flu-viale che permettesseil trasporto delle mer-ci e delle persone sen-za intasare le banchi-

Tombolo e dintorniprima di Camp Darby

ne del porto. La “nuova Venezia”(che non era quella attuale) ipo-tizzata dai suoi progettisti sareb-be stata costituita da 1200 abita-zioni che potevano ospitare, se-

condo gli standard abitativi deltempo, non meno di 6000 perso-ne. Sebbene il governo lorenesesi fosse dimostrato consenzientenel promuovere tra i due progettiquello riguardante la zona di SanJacopo, perché più economico,il “concorso” non ebbe seguito.E ancora per tutto l’Ottocento

la zona intorno al Marzocco nonviene urbanizzata, e solo agli inizidel 20° secolo vi vengono costru-ite alcune attrezzature per i ba-gni di mare la cui notorietà saràviva fino agli ultimi episodi del-l’ultimo conflitto mondiale.Dopo la fine della guerra, sia-

mo nei primi anni ’50, nell’areadi Tombolo, tra il Calabrone, Tir-renia, Stagno e Coltano sorgeCamp Darby.

r.c.

Camp Darbytra Pisa e Livorno dal 1952

che all’inizio avevano collocatoi loro materiali all’interno di fab-briche dismesse e in locali prov-visori, una volta completata lastruttura sorta nella pineta diTombolo, trasferirono qui la lorobase logistica e gli uffici del Co-mando, ospitati in un primo tem-po presso il “Nobile Interrompi-mento” (il palazzo situato al cen-tro della piazza Grande).La struttura è inaugurata uffi-

cialmente il 15 novembre 1952.Il Campo militare statunitense

realizzato tra Livorno e Pisa saràdedicato al Generale WilliamOrlando Darby, comandante del-la 10° Divisione di Montagna,caduto in combattimento neipressi del Lago di Garda, il 30aprile 1945.

u.c.

Camp Darby: ingresso

Da “La Domenica del Corriere” (luglio 1946), dalla matita di WalterMolino: sparatoria nella pineta di Tombolo tra Military Police emilitari alleati disertori.

In alto l’area paludosa dell’estuario dell’Arno tra Livorno ePisa tra il XVII e XVIII secolo.

Una cartografia del 1700, dove sono evidenziate la grande palude e la strada maestra che da Livorno va a Pisa,che costeggia la macchia di Tombolo.

Un Campus, tra Livorno e Pisa,che gradatamente riconverta labase militare americana di CampDarby, lì da 52 anni.Un sogno? Una utopia? In fin

dei conti dobbiamo essere ottimi-sti e pensare ad un mondo più pa-cifico, dove al posto delle basi mi-litari sorgano centri culturali e dipensiero, veri antidoti contro laguerra.

(segue da pag. 1 - Campus Darby)Camp Darby è una delle più

grandi e importanti basi ameri-cane in territorio non america-no (vi lavorano 1000 militariamericani, tra professionisti edella guardia nazionale, e 600dipendenti civili). Sorge suun’area di circa mille ettari si-tuata proprio nel mezzo tra Pisa,Livorno. In questo numero ri-cordiamo i motivi del suo inse-diamento.

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54 GAZZETTINO LIVORNESE GAZZETTINO LIVORNESE

Era il 14 dicembre 1947, quan-do in ottemperanza alle disposi-zioni del trattato di pace, si pro-cede alla evacuazione dell’ulti-mo scaglione di truppe america-ne di stanza nel nostro paese.Il transatlantico “Admiral

Sims”, alla fonda nel porto la-bronico, è pronto a trasportarenegli Stati Uniti 2000 soldati epersonale del comando.

Al suono di “Stars and Stripes”,viene ammainata la bandiera sta-tunitense che da 42 mesi sven-tolava sul porto di Livorno.Alle ore 13,52, i reparti ameri-

cani sfilano in parata dinanzi alleautorità (tra l’altro sono presen-ti il Prefetto, il Sindaco e il Ve-scovo) e quindi si imbarcano.Sono le 14,21 quando “L’Ad-

miral Sims” salpa dalla banchi-na, mentre la fanfara militare ita-liana intona “Angelina”.Stante il deteriorarsi, nel secon-

do dopoguerra, della situazioneinternazionale, gli americani ri-tornano in Italia dopo pochi anni.Agli inizi dell’estate del 1951,

comincia a circolare a Livornola voce che gli americani aveva-no intenzione di installare unabase logistica, a servizio delletruppe di stanza in Austria ed inGermania, proprio nella nostracittà, memori del fatto che du-rante il secondo conflitto mon-diale e nell’immediato dopo-guerra, il territorio livornese siera rivelato per la sua posizionee per la presenza di infrastruttu-re intermodali (porto, viabilitànazionale, ferrovia, grandi spa-zi pianeggianti e nelle adiacen-ze un ottimo aeroporto) una basemilitare strategica di prim’ordi-ne.

L’ accordo tra l’Italia e gli StatiUniti fu sottoscritto nel giugno1951 dal Ministro della Difesa,Randolfo Pacciardi, dal Ministrodegli Affari Esteri, Carlo Sfor-za, e dall’Ambasciatore ameri-cano James Dunn. Gli america-

ni si adope-rarono subi-to per ren-dere funzio-nale l’in-stallazionedella pro-g e t t a t astruttura, al-lora chia-mata Cen-tro Sbarchi,e, in parti-

colare, per l’uso esclusivo dellaCalata Assab (successivamenterichiesero anche la Calata Car-rara, ma in seguito l’istanza ven-ne meno) e il potenziamento delnodo ferroviario del Calambro-ne. Le cose all’inizio, però, nonfilarono lisce, e sul porto e nellacittà si crearono tensioni e pre-occupazioni.La difficile situazione dipende-

va dal fatto che il comandantedel 75-76 Logistical Command,Colonnello Normann H. Visse-ring, aveva reso noto che perquanto riguardava il personaleda utilizzare non sarebbero statiassunti “membri di organizza-zioni contrarie alla politica de-gli Stati Uniti”.Si preannunciava l’esclusione

della Compagnia Portuale dalleoperazioni connesse alla mani-polazione delle merci, privando-la del privilegio di effettuare inesclusiva il lavoro di carico escarico sulle banchine del por-to. Si accese, pertanto, una fati-cosa controversia, che vedeva daun lato il Colonnello Vissering,reduce da importanti incarichiconnessi al conflitto coreano, in-flessibile sostenitore dei princi-pi americani, e dall’altra il Con-sole della Compagnia On.VascoJacoponi (affettuosamente chia-

mato dai suoi portuali “bulone”),un uomo temprato da una vita dilotte a difesa degli interessi deilavoratori, e che rivendicava ildiritto dei portuali a operare sullebanchine.La vertenza, grazie al realismo

e all’intelligenza di Jacoponi, sirisolse con un rispettabile com-promesso.Si addivenne, infatti, alla costi-

tuzione di una apposita sezionedella Compagnia Portuale, com-posta di lavoratori portuali diruolo, graditi agli americani, ediscritti in una speciale rubricacon gestione amministrativa econtabile distinta, dedicataesclusivamente ai lavori per ilCentro Sbarchi.Si scongiurava così l’interfe-

renza di estranei nella movimen-tazione dei materiali sul porto.Il giornalista Luigi Pilo, allora

cronista del quotidiano cittadi-no “Il Tirreno”, che seguì da vi-cino la vicenda, rese noto a di-stanza di quasi quarant’anni, cheil Colonnello Vissering gli con-fidò, “off the cuff” (da non pub-blicare), che di Jacoponi “avevaavuto modo di apprezzare lacompetenza e la rapidità di ri-flessi”.In seguito si

verificò un calonei traffici dipertinenza delCentro Sbarchiper cui, a manoa mano, i dipen-denti della Se-zione Specialerientrarono neiranghi dellaCompagnia.Nel 1968 il

Centro Sbarchicessava di fun-zionare e le ban-chine militariz-zate restituitealle autorità civi-li.Nel frattempo

gli americani,

Cosa c’era nella zona dove oggisi trova Camp Darby e nelle sueimmediate vicinanze ? Facciamoun passo indietro di qualche cen-tinaio di anni.Per secoli Livorno è stata rap-

presenta come una “città senzaterritorio” in quanto il suo Capi-tanato era completamente circon-dato da zone paludose o così den-se di vegetazione da essere impra-ticabili. Le ampie paludi che esi-stevano a nord della città dovesecondo gli storici si trovava unodegli accessi al porto pisano, era-no il frutto del progressivo avan-zamento della linea di costa pro-vocato dall’estuario del vecchiotracciato del fiume Arno.In epoca rinascimentale la zona

è quindi semispopolata e solo inprossimità della via Regia Pisanasi sviluppa il borgo di Stagno.Noto fin dal medioevo come sededi un ospedale, quello di S. Leo-nardo, il piccolo abitato di pesca-tori è formato di alcune case e ca-

panne immerse nel verde o sper-dute nella palude.Con la nascita della città nuova

il porto di Livorno diviene cen-tro degli interessi granducali lacui vitalità è mantenuta dai traf-fici che si potevano garantire at-traverso il percorso dei canali. Inquesta maniera la zona di Stagno,quella del grande lago e della la-guna, diviene con la dinastia Me-dicea oggetto di lavori di bonifi-ca.Sul litorale, ancora nel 1700 la

situazione ambientale è inveceimmutata in quanto questo trattodi territorio tra la zona di Torret-ta e il fiume Ugione viene utiliz-zato per secoli come riserva dicaccia e pesca lasciando quasi in-contaminato tutto l’ambiente. Ecosì rimane fino a quando nel 18°secolo la città, che si presenta an-cora racchiusa dentro le sue muracinquecentesche, è costretta a ri-trovare degli spazi dove avviareun ampliamento urbanistico.Il governo della città avvertita

l’esigenza di affrontare il proble-ma. Sollecitato anche dal timoreche si creino problemi sanitariderivanti dal sovraffollamentopropone di realizzare una serie diprogetti con lo scopo di dare re-spiro all’urbanistica cittadina. Trai progetti c’è quello sostenuta dalgovernatore Carlo Ginori e rea-lizzato dall’architetto pistoiese

Romualdo Cilli che propone unimpianto urbanistico darealizzare nella zona diSan Jacopo. La secon-da ipotesi è quella so-stenuta dal Richecourtche prevede la costru-zione di un borgo nellazona a ponente dellacittà, presso la torre delMarzocco (verso Tom-bolo). L’idea è di duegrandi progettisti: l’in-gegnere militare Odo-ardo Warren e il prov-veditorato alle fortifi-cazioni Giuseppe DeBaillon.L’impianto ha qualco-

sa di moderno e avve-niristico: una scacchie-ra modulare, doveavrebbero dovuto tro-vare posto due schieredi 11 casette, ciascunadisposte sui lati lunghi,contenenti ciascunadue appartamenti. Ivani di ciascun appar-tamento (quattro) sonodisposti su due pianicollegati con scala in-terna. Sul retro un ortoo un grande giardino.Sembra quasi di leggere la tipo-logia dei fabbricati appena co-struiti in un moderno quartiere sa-tellite di Livorno.

Gli isolati sono se-parati da larghi cana-li creando un sugge-stivo ambiente lagu-nare e permettendol’accesso al cuore delborgo, dove si trovauna grande piazza,anche di chiatte piùgrandi e forse di qual-che piccola nave. Ilconcetto era quello dicreare una rete di viedi comunicazione flu-viale che permettesseil trasporto delle mer-ci e delle persone sen-za intasare le banchi-

Tombolo e dintorniprima di Camp Darby

ne del porto. La “nuova Venezia”(che non era quella attuale) ipo-tizzata dai suoi progettisti sareb-be stata costituita da 1200 abita-zioni che potevano ospitare, se-

condo gli standard abitativi deltempo, non meno di 6000 perso-ne. Sebbene il governo lorenesesi fosse dimostrato consenzientenel promuovere tra i due progettiquello riguardante la zona di SanJacopo, perché più economico,il “concorso” non ebbe seguito.E ancora per tutto l’Ottocento

la zona intorno al Marzocco nonviene urbanizzata, e solo agli inizidel 20° secolo vi vengono costru-ite alcune attrezzature per i ba-gni di mare la cui notorietà saràviva fino agli ultimi episodi del-l’ultimo conflitto mondiale.Dopo la fine della guerra, sia-

mo nei primi anni ’50, nell’areadi Tombolo, tra il Calabrone, Tir-renia, Stagno e Coltano sorgeCamp Darby.

r.c.

Camp Darbytra Pisa e Livorno dal 1952

che all’inizio avevano collocatoi loro materiali all’interno di fab-briche dismesse e in locali prov-visori, una volta completata lastruttura sorta nella pineta diTombolo, trasferirono qui la lorobase logistica e gli uffici del Co-mando, ospitati in un primo tem-po presso il “Nobile Interrompi-mento” (il palazzo situato al cen-tro della piazza Grande).La struttura è inaugurata uffi-

cialmente il 15 novembre 1952.Il Campo militare statunitense

realizzato tra Livorno e Pisa saràdedicato al Generale WilliamOrlando Darby, comandante del-la 10° Divisione di Montagna,caduto in combattimento neipressi del Lago di Garda, il 30aprile 1945.

u.c.

Camp Darby: ingresso

Da “La Domenica del Corriere” (luglio 1946), dalla matita di WalterMolino: sparatoria nella pineta di Tombolo tra Military Police emilitari alleati disertori.

In alto l’area paludosa dell’estuario dell’Arno tra Livorno ePisa tra il XVII e XVIII secolo.

Una cartografia del 1700, dove sono evidenziate la grande palude e la strada maestra che da Livorno va a Pisa,che costeggia la macchia di Tombolo.

Un Campus, tra Livorno e Pisa,che gradatamente riconverta labase militare americana di CampDarby, lì da 52 anni.Un sogno? Una utopia? In fin

dei conti dobbiamo essere ottimi-sti e pensare ad un mondo più pa-cifico, dove al posto delle basi mi-litari sorgano centri culturali e dipensiero, veri antidoti contro laguerra.

(segue da pag. 1 - Campus Darby)Camp Darby è una delle più

grandi e importanti basi ameri-cane in territorio non america-no (vi lavorano 1000 militariamericani, tra professionisti edella guardia nazionale, e 600dipendenti civili). Sorge suun’area di circa mille ettari si-tuata proprio nel mezzo tra Pisa,Livorno. In questo numero ri-cordiamo i motivi del suo inse-diamento.

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TERZA PAGINAC U L T U R A E A L T R O

3GAZZETTINO LIVORNESE

GAZZETTINO LIVORNESE

Cronache Livornesi

6

Poesia e Classici“Passeggiando nel tempo” con Rossano Vittori

L’Artusi a Livorno“Mi trovavo a Livorno altempo delle bagnature l’annodi grazia 1855. […] Un saba-to sera entro in una trattoria edimando: Che c’è di mine-stra? - Il minestrone, - mi furisposto. - Ben venga il mine-

strone, - diss’io. Pranzai e, fat-ta una passeggiata, me ne an-dai a dormire. Avevo preso al-loggio in Piazza del Voltone in

una palazzina tutta bianca enuovissima tenuta da un certoDomenici; ma la notte comin-ciai a sentirmi una rivoluzio-ne in corpo da fare spavento;[…] - Maledetto minestrone,non mi buscheri più! - andavospesso esclamando pieno dimal animo. […] Fatto giornoe sentendomi estenuato, presila corsa del primo treno escappai a Firenze ove mi sen-tii subito riavere. Il lunedìgiunge la triste notizia che ilcolera è scoppiato a Livornoe per primo n’è stato colpito amorte il Domenici. - Altro cheminestrone!”Questo aneddoto fa da pre-

messa alla quarantasettesimaricetta della Scienza in cucinae l’arte di mangiar bene di Pel-legrino Artusi, il manuale pereccellenza della cucina italia-na.Ma non era la prima volta che

l’Artusi, nato a Forlimpopolinel 1820 e figlio di un botte-gaio benestante, soggiornava aLivorno: vi aveva addiritturaabitato per quasi due anni dal1841 al 1842, giuntovi col de-siderio di far tirocinio da mer-cante in una grande città dimare. Il giovane Pellegrinoviene raccomandato a Giacin-to Micali, che in via Grandegestiva un negozio di antichi-

tà e che gli trovò un posto dalcognato Enrico Gebhard, tede-sco d’origine e commerciantedi generi coloniali. Micali eGebhard avevano sposato duesorelle del conte Pietro Basto-

gi, a quel tempo mazziniano esuccessivamente, nelle fila del-la destra storica, ministro del-le Finanze dell’Italia unita. DaLivorno Pellegrino intrattienerapporti commerciali con lecittà della penisola, in un cli-ma di apertura e di scambioche nella maturità gli permet-terà di delineare scientifica-mente i tratti della tradizionegastronomica del popolo italia-no.In seguito Artusi convincerà

tutta la famiglia a trasferirsi aFirenze abbandonando Forlim-popoli dopo il tragico episodiodella notte del 25 gennaio1851: la banda del Passatore

prende in ostaggio i notabilidel paese che si trovano a tea-tro, comparendo sulla scenacoi fucili spianati all’alzarsidel sipario all’inizio del secon-do atto. La casa degli Artusi èsaccheggiata dai briganti pro-babilmente guidati da un pre-te. La sorella preferita Geltru-de subisce violenza ed in se-

guito impazzirà.Artusi pubblicò La scienza in

cucina nel 1891 a proprie spe-se. Un illustre professore deltempo sentenziò: “Questo è unlibro che avrà poco esito”; edue forlimpopolesi, vinto ilvolume ad una lotteria di be-neficenza, sentendosi presi ingiro corsero a rivenderlo ad untabaccaio. Ma il successo nontardò ad arrivare, Artusi morìfamoso nel 1911 e La scienzain cucina diventò, assieme aiPromessi sposi e a Pinocchio,uno dei libri che non potevamancare nelle case del Regnod’Italia.

a.b.

Nel mese di novembre ha preso il via, in To-scana, lo screening di massa dei neonati. Unagoccia di sangue prelevata nelle prime ore divita consentirà di scoprire patologie gravi e rare.La decisione della regione Toscana è molto im-

portante ed interessa tutti noi, ma soprattuttochi è coinvolto nella “spirale” di una malattiarara sia a livello familiare o anche perché im-pegnato in specifiche associazioni di sensibi-lizzazione.E’ il caso di un nostro collega Marco Pagani,

presidente dell’associazione di volontariato sul-la sindrome di Klinefelter, una malattia a base

I marmi dimenticati

Il 23 aprile del 1701 la comu-nità Armena consacrò a SanGregorio illuminatore una pro-pria chiesa. Il fatto è riportatonelle antiche guide della cittàche la descrivono come “rico-perta di splendidi marmi e bel-lissime sculture” e così dove-va essere a giudicare dalla pe-rizia con cui i membri dellacomunità si erano attivati percoinvolgere i migliori architet-ti, scultori e scalpellini del ter-ritorio.Nei carteggi, un tempo con-

servati nella sacrestia dellachiesa, si faceva riferimento aGiovanni Del Fantasia per lafase progettuale, mentre il car-

Carità tutt’oggi visibili sullafacciata.Giovanni Baratta realizzò

invece le imponenti statuedelle Virtù riportate dallefonti a corredo di ogni alta-re.In particolare l’altare mag-

giore doveva essere di gran-de impatto con la sua formaa tempio, con quattro colon-ne agli angoli e sormontatoda un frontale in marmo conraggiera dorata sul modellodi quella delle chiese roma-ne. Purtroppo gran parte diqueste opere, assieme a nu-merose tele e opere pittori-

che, andarono perdute durantei bombardamenti aerei dellaseconda Guerra Mondiale, ma

Passeggiando nel tempo (Edi-zioni del Leone, 2004) è l’ultimolibro, in ordine di tempo, scrittodallo scrittore e poeta livorneseRossano Vittori.

Laureato in lettere moderne, cri-tico cinematografico, saggista eregista, Vittori ha pubblicato li-bri di poesie e saggi su Luigi Pi-randello e Ettore Scola. Come re-gista ha realizzato special televi-sivi, allestimenti teatrale e corto-metraggi. Ultima in ordine ditempo la regia del backstage delfilm di Carlo Lizzani “Le cinque

giornate di Milano”.Nell’ultimo suo libro l’autore

riporta il rapporto tra natura e sto-ria agli aspetti della propria quo-tidianità, mantenendo la poesiasospesa tra realtà e finzione; la-sciando che, alla fine di ogni pos-sibile disagio, sofferenza e disin-ganno che la vita ci fa sperimen-tare, si imponga un senso dellecose positivo e aperto.

Da Passeggiando nel tempo:“Al molo novo”.Remare / fra i torpidi gabbiani

/ che osservano sul molo / duebambinelle illuse / e, sotto / neivortici disfatti / veder liete e soa-vi / gonfiarsi le meduse.

Lo scorso 5 novembre si è svolto alla Bottega del Caffèuno spettacolo di poesia scritte dalle nostre colleghe AnnaMaria Bernieri, Antonella Cagnolini, Laura Cucciolini eDonatella Ferrini, e recitate da Antonella Cenci e Paola Pa-squi. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Lavo-ratori Comunali e dal Comitato Pari Opportunità.La nota attrice livornese Anna Ciucci, presente all’iniziati-

va, si è complimentata con le autrici e le interpreti.L’iniziativa è di buon auspicio per una collaborazione du-

ratura fra l’Associazione e il Comitato Pari Opportunità eper la costituzione nell’ambito dell’Associazione Lavorato-ri Comunali di un Gruppo “poesia e narrativa”, aperto - comeè nostro costume - a poeti e scrittori esterni, livornesi e nonsolo.

e’ successo .... in Bottega

un esiguo campionario di ma-teriali lapidei fu recuperato edimenticato (è il caso di dire)nei giardini di Villa Fabbricottie che invece dovrebbero tro-vare una collocazione più de-gna.Dispiace dover costatare che

non si tratta di un caso isolatoperché, passeggiando per i via-li del parco, è facile imbattersiin manufatti artistici anche dipregio che potrebbero avereuna collocazione senz’altro piùadeguata.E’ il caso dei busti granduca-

li un tempo a corredo del Pa-lazzo Balbiani nella via Ferdi-nanda (oggi via Grande) e oggiposti su colonnine nel viale diaccesso alla villa. Opere chenecessiterebbero di una mag-giore cura.

m.p.b.

Nella foto: l’ingresso della Chiesa degliArmeni di via della Madonna. Foto tratta dalvolume “La presenza Armena a Livorno”(Quaderni della Labronica).

Comune di Livorno - Ars nova e Associazione Lavoratori Comunali

OdisseaLettura antologica

Fino al 26 febbraio, musica, voci ed immagini alla Bottega del Caffè(9 e 16 dicembre, 27 gennaio, 3 e 17 febbraio)

e al Nuovo Teatro delle Commedie (13 e 20 gennaio – 10 e 26 febbraio)

Una vecchia trattoria di Livorno

Piazza della Repubblica alla fine dell’800

Sindrome di Klinefelter

genetica che prende il nome dal suo scopritoree che può comportare per il soggetto che ne èaffetto danni biologici (diabete, disfunzione ti-roidea ecc.) e psichici.Questa associazione promuove un informazio-

ne capillare su tutto il territorio nazionale.

Chiunque fosse interessato ad essere informatosulla sindrome Klinefelter può contattare MarcoPagani al numero di cellulare 335/7763387 oppure0586/401493 - Web www.klinefelter.it. [email protected]

d.f.

rarese Andrea Vaccà si cimen-tò nelle monumentali sculturedel Santo, della Fede e della

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72

Tutti al Teatro

BANCA DAL 1472

MONTEDEI PASCHIDI SIENA

TASSO CREDITORE* 0.854%

TASSO DEBITORE**: 4,204%

SPESE DI TENUTA CONTO:

Euro 2,58 trimestrali fino a 51 operazioni, oltre, Euro 0,52 unitarie

SPESE DI LIQUIDAZIONI : esenti

CARTA DI CREDITO “M’HONEY CARD” : gratuita per il

primo anno, successivamente euro 15,00 ad anno.

Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Agenzia M.d.P.S. c/o il Palazzo Portuali di Via S. Giovannie presso segreteria Associazione Lavoratori Comunali

* Pari alla media mensile delle Eurobor a 3 mesi diminuito del’1,25%. - **maggiorato di 2.10

Convenzione economica stipulata con

l’Associazione Lavoratori Comunali

(marzo 2004)

PICCOLI PRESTITI tasso 6,125%24 mesi:su importo euro 1000,00 rata mensile euro 44,4936 mesi:su importo euro 1000,00 rata mensile euro 30,5548 mesi:su importo euro 1000,00 rata mensile euro 23,5960 mesisu importo euro 1000,00 rata mensile euro 19,43senza altre spese aggiuntive

I soci A.L.C. in quiescenza possonoavvalersi della convenzione

Palcoscenico Livorno 2005

Teatro Goldoni

Brevi

Stagione Lirica

(segue da pag. 1 - Confronti sull’Arte)

periodico dell’Associazione Lavoratori Comunali

Numero 23Dicembre 2004

Direttore ResponsabileMaurizio Mini

Redazione:Antonello Battaglia, Ugo Canessa,Effe Scaccino, Francesca Marini,Riccardo Ciorli, Donatella Ferrini,

Marina Pieri ButiLuca Barontini(vignette),

Emiliano Mini ‘Job - Dv’ (fotografo)

Redazione e AmministrazioneViale Caprera 35 - Via delle Acciughe

57100 LivornoTel. e Fax 0586 894228www.comune.livorno.it

(link associazione lavoratori comunali)

Grafica e ComposizioneNET Group Communication

di Roberto CioniStampa

NEOGRAF di Tofani StefanoLivorno

Finito di stampare il 20 Dicembre

Registrazione Tribunale di Livornon° 632 del 27 Marzo 1998

Sped. abb. post. n° 125

La sede dell’Avis EntiLocali (Palazzo comuna-le piano terra) è aperta ilmartedì e il giovedì dalle9,00 alle 11.00.

luogo negli spazi della Bottegadel Caffè, vero porto franco, luo-go naturale di incontro e di con-fronto di idee.

Ma cos’è “Idealoghi2005”?Dallo scorso ottobre si sono

svolte alla Bottega del Caffè unaserie di riunioni promosse dal-l’Associazione e dal Gruppo Artedella stessa associazione, allequali hanno partecipato attiva-mente giovani artisti livornesi edEnzo Neri quale coordinatore ar-tistico di questa iniziativa.A fine novembre è stato elabo-

rato il documento, che di segui-to riportiamo in cui sono sinte-tizzati i motivi e i programmi diquesta iniziativa.

Lo scorso novembre si sono svolte le elezioni per la eleggere inuovi rappresentanti sindacali delle lavoratrici e dei lavoratori delComune.Hanno votato 1.019 dipendenti su 1.478 aventi diritto; 980 i votivalidi. Questi i risultati: Cgil 596 voti (60,82%); Sincobas 154voti (15,71%); Uil 111 voti (11,33); Cisl 61 voti (6,22%); Diccap(vigilanza urbana) 58 voti (5,92%).Sono stati eletti per la Cgil 14 rappresentanti: Daniela Garofani,Marisa Lecconi, Nadia Magagnini, Simonetta Scaffai, Antonio Ste-fanini, Tatiana Provetti, Giampaolo Repetti, Massimo Fanucchi,Mario Conflitto, Licia Gorlei, Clelia De Memme, Fabio Innocen-ti, Stefano Marconi, Massimo Petagna. Quattro per i Sincobas:Nedo Pieri, Silvestro Labate, Alessandro Marconi, AnnamariaBernieri; tre per la Uil: Luca Conti, Ennio Weatherford, MarcoIacoponi; due per la Cisl: Nella Benfatto, Paolo Morelli; Uno peril Diccap: Fulvio Cancelli.

La sede di via del Consiglio del Comitato d’Ente delle PariOpportunità è aperta il mercoledì dalle ore 10 alle ore 12.

Graziella Pierfederici è stata eletta Presidente della Commis-sione Provinciale per le Pari Opportunità.

Sabato 29 (ore 20.30) edomenica 30 gennaio (ore 16.30)La GiocondaMelodramma in quattro atti diAmilcare Ponchielli

Stagione di prosa,comici, danza e concerti

Denso ed interessante il program-ma previsto da gennaio a febbra-io (inizio degli spettacoli alle ore21.00).

ProsaI monologhi della vagina (gio-vedì 24 febbraio); Questi fanta-smi di Eduardo De Filippo, con

Silvio Orlando (martedì 8 mar-zo); B.B.B. Becht - Beatles –Bussotti (Giovedì 17 marzo); Lagatta sul tetto che scotta di Ten-nessee Williams (giovedì 24 mar-zo).

ComiciBollito misto con mostarda,Daniele Luttazzi (giovedì 10 feb-braio); Predisporsi al micidiale(parte prima: l’inaudito), Ales-sandro Bergonzoni (venerdì 18febbraio); Jovinelli varietà, Se-

rena Dandini e Francesco Paolan-toni. (sabato 26 febbraio); Primopiano, Banda Osiris e StefanoBollani (giovedì 3 marzo);Ognuno è libero, MaurizioCrozza (martedì 22 marzo); Ser-gio Sgrilli recital (sabato 2 apri-le).

DanzaMomix in Sun Flower Moon(martedì 1 e mercoledì 2 febbra-io); la Compagnia Cristina Hoyosin A tempo y a compàs – Fla-

Gtl Gestione Teatri Lippi

Martedì 11,mercoledì 12 egiovedì 13gennaioIl fantasmadell’operaDal romanzo diGaston Leroux

Teatrola Gran Guardia

ore 21,00La prima “installazione” di Idealoghi2005. Nella foto i igovani artisti e i dirigenti dell’A.L.C.

Logo realizzato dallo Studio Sergio Tani

“Dialogare, comunicare idee èil comune denominatore che uni-sce 22 artisti livornesi fautori diun evento espositivo che li vedràimpegnati a partire da gennaio2005, ospiti dei locali della Bot-

tega del Caffè.Estremamente rilevante ap-

pare la compartecipazione diun così elevato numero digiovani artisti, che consentedi osservare da vicino le piùrecenti tendenze dell’artecontemporanea, con ambitidi sperimentazione che infor-mano la video-arte, il lin-guaggio della performance,la fotografia, fino alle arti pit-toriche sostenute, sovente, davere e proprie installazioni.Tali invasioni, perché di

vere e proprie invasioni si tratta,all’interno di uno spazio apparen-temente così lontano dalle articontemporanee, si snoderanno inpercorsi singoli o duali con l’in-tento di proporre per ogni rasse-gna un motivo di dialogo, scatu-rigine di un’idea primaria.Da qui il suggerimento di fon-

dere due vocaboli apparentemen-te distanti: l’idea, etimologica-mente intesa come aspetto, appa-renza di una forma distintiva, e ildialogo ovvero discorso che sicompie attraverso due termini di

confronto.Idee e dialoghi saranno condi-

vise da Anonymousartstudio eKoroo; i due gruppi presenteran-no un progetto che andrà ad in-dagare, con l’ausilio di installa-zioni interattive, il concetto dimacchia, di peccato, con conse-guente metaforico lavaggio; LisaDoveri e Fabrizio del Moro dia-logheranno, invece, per mezzo di

video proiezioni sostenute da in-stallazioni collocate nello spaziodel luogo; Katia Alicante ed Eri-ca Sagona dialogheranno sulletestimonianze del tempo tra pit-tura ed installazioni; il progettodi Ilaria Giaconi coinvolgerà, fa-cendoli interagire, persone edambiente sul tema della “Passio-ne/Tempesta”, mentre SandroBottari proporrà un’installazio-ne “pittorico-statica” negli spaziinteressati.Idee di percorsi urbani saranno

proposte da Cecco Ragni e JariBiscard. Federica Casarosa dia-logherà “Senza Parole”; ErikoFurukawa intesserà un percorsoideale tra pittura-ideogramma eperformance ambientale; le “Di-latazioni” fotografiche di Simo-ne Perini dialogheranno in so-spensione, mentre Lorenzo Ghe-lardini indagherà il tema del-

l’icona-volto con la serie degli“Xerox paints”; Riccardo Rubertici condurrà nell’esplorazione diriflessi acquatici e le loro formedi vita primigenie.Dialoghi pittorici saranno af-

frontati da Piero Rolla, AndreaLuschi, Francesco Baratta, Bar-bara Bargagna, Maurizio Fonta-nelli, Tiziano Angri e NicolaVukic” .

“Idealoghi2005”, vedrà coin-volti gli artisti in mostre-eventidella durata di circa dieci giorniciascuna, e sarà affiancata e so-stenuta dall’Associazione Cultu-rale “Il Grande Rettile”, promo-trice e fautrice dell’Archivio Gio-vani Artisti di Livorno. ■

Martedì 18, mercoledì 19 e gio-vedì 20 gennaioGianburrasca Musical

Martedì 8 e mercoledì 9 febbraioFootlooseCon i ragazzi della trasmissio-ne “Amici”

Mercoledì 16 e giovedì 17 feb-braioNapoli hotel excelsiorDi Raffaele Viviani, con TatoRusso

Mercoledì 9 egiovedì 10 marzoA time for dirty dancingCon Michele Canfora

Mercoledì 30 egiovedì 31 marzoIl berretto asonagliDi LuigiPirandel loconSebastianoLo Monaco

menco (domenica 27 febbraio);Grazia Galante in Bolero daGhershwin a Ravel (sabato 19marzo).

ConcertiORT Orchestra della Toscana:(venerdì 4 febbraio) dirige Chri-stopher Hogwood; (venerdì 11febbraio) al pianoforte MicheleCampanella. Sharon Isbin, clas-sici per chitarra dell’ 800 e del‘900 (martedì 22 febbraio); ilpianista Alexander Lonquich(mercoledì 2 marzo);‘Le ottostagioni’ Gruppo strumentale“G. Malipiero”, musiche di Vi-valdi e Piazzola (sabato 12 mar-zo); The Genius in Jazz, tributoa Ray Charles, (venerdì 1 apri-le).

CEL Teatro di LivornoTeatro di Pisa,

Teatro del Giglio di Lucca,

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S O M M A R I O

8

P E R I O D I C O d e l l ’ A S S O C I A Z I O N E L AV O R AT O R I C O M U N A L I - N u m e r o 23 - Dicembre 2004 - c o p i a o m a g g i o

Pag.3/4/5/6 GAZZETTINO LIVORNESE:

La quartasettimana

Pag.1/2 “Confronti” sull’Arte alla Bottega del Caffè

Pag.8 Bottega del Caffè: convenzioni ed altre notizieI marmi dimenticati di Villa Fabbricotti - Camp Darby, 52 anni fa - L’Artusi a Livorno

Notizie, convenzioni,iniziative alla

Bottega del Caffèwww.comune.livorno.it

link associazione lavoratori comunali

Uso della salaUn pomeriggio (circa 3 o 4

ore): soci e familiari euro 120iva compresa; non soci euro144 iva compresa.

(segue a pag. 2)

COMMERCIANTI, ARTIGIANI, PROFESSIONISTI

che hanno fatto un patto con la nostra Associazione:

TARIFFE CHIARE - SCONTI CERTI - I MIGLIORI SERVIZI

per i soci dell’Associazione Lavoratori comunali.

Elenco Convenzioni con l’Associazione Lavoratori Comunali

ASSICURAZIONI e FINANZIARIEAlleanza, Aurora, Il Duomo, La Fondiaria, Ina/Assitalia, Nanni-pieri, Unipol, Vullo/Winterthur per la Responsabilità Civile Auto( v. la Sasa/Sai) con sconti tariffari e rateizzazioni. EuroPrestiticon trattenute sullo stipendio (Via Montegrappa 6).

ASSOCIAZIONIArci, Agorà (corsi di lingue straniere:10% di sconto), Coop To-scana Lazio (buoni acquisto rateizzabili in tre rate), Sadhana (10%su iscrizione annuale e quota mensile).

CARTOLERIECarraresi/Buffetti (10% di sconto medio su tutti gli articoli), Car-totecnica (20% idem).

CICLI E MOTOCICLICarmilla (5% su tutti gli articoli), Plebe (10% cicli, 10% acces-sori, 15% abbigliamento, 5% ciclomotori, 20% Mtb, 20% noleg-gio).

COMUNICAZIONISimple Spa (tariffe telefoniche agevolate).

LIBRERIEGaia Scienza-Marcovaldo (5% testi scolastici, 15% cartoleria,10% libri vari), Matteucci (5% testi scolastici, 10% cancelleria,10% dizionari e atlanti), Raugi (6% testi scolastici, 10% atlanti).

OTTICIBolaffi (10% su tutti gli articoli), Mugnai (25% occhiali da vi-sta,15% occhiali da sole), Scolari (25% occhiali da vista e lenti acontatto, 15% occhiali da sole).

SPETTACOLOCel-Teatro di Livorno e Gestione Teatri Lippi (prenotazioni per ab-bonamenti e biglietti per singolo spettacolo riferiti alle stagioni teatrali e musi-cali programmate, sconti e rateizzazioni annualmente convenute).

SPORT (impianti, attrezzature, abbigliamento)Accademia dello Sport ( promozione: bonus di 12 accessi gratui-ti in palestra, altre convenzioni in via di definizione), GiacomelliSport (shopping card), Livorno Sport (10% nuoto individuale,20% corsi vari).

TURISMOCral A.T.L (gite organizzate nell’ambito di una collaborazioneda anni consolidata, che comprende anche l’ospitalità alla mensadi detto circolo con buoni pasto Passfood), Litoralsind Agenzia Viag-gi (dal 4% al 20% di sconto sui pacchetti turistici).

VARIEDolci Tentazioni (pasticceria fresca dolce e salata) e lo Spuntino(colazioni e merende): prezzi ‘genuini’ come il prodotto che viene offerto!, Parrucchiere Luigi & Ticla (15% di media su trattamenti vari).

PER I PAGAMENTI IN CONTANTE E’ INDISPENSABILE ESSERE MUNITI DELLA TESSERA DELL’ASSOCIAZIONE;PER I PAGAMENTI RATEALI OCCORRE COMPILARE GLI APPOSITI MODULI TRAMITE L’UFFICIO DI SEGRETERIA.

La Segreteria del-l’Associazione La-voratori Comunali(viale Caprera n°

35) è aperta dal martedì alvenerdì dalle 15.00 alle18.00. Tel. 0586/894228 -0586/820663.

Associazione Lavoratori ComunaliBottega del Caffè

viale Caprera / via delle Acciughe

Videoproiezione della partita di calcioCampionato nazionale di Serie A

A disposizione degli “spettatori” anche il servizio di bar.E’ richiesto un contributo “volontario” di 1 Euro e 50cent., per spese del personale del bar.Per informazioni su date ed orari delle partite rivolgersi al-l’ufficio di segreteria dell’Associazione.

No, non è il solito “realityshow”, dove donne e uominipiù o meno conosciuti o in cer-ca di notorietà estremizzano ipropri caratteri per strapparequalche apparizione televisiva.Questa nuova reality – se

qualcuno decidesse di farla –non si svolgerebbe su una ca-raibica “isola dei famosi”, onella finta casa del “grande fra-tello”. Il titolo potrebbe esse-re: “La quarta settimana” ecome sottotitolo “come vivereoggi con 1000 euro al mese”.Pensate: un gruppo di vip del-

la politica e dell’economia,che per tre o quattro mesi (nonsiamo così crudeli da far dura-re di più questa reality) dovreb-bero vivere con uno stipendio,che gli studiosi di statisticadefiniscono ai confini dellapovertà. E con questo, mangia-re, pagare bollette, tasse e af-fitto. Vince chi riesce a supe-rare indenne la “quarta setti-mana” del mese che, ci diconoancora gli esperti di statistica,essere la settimana in cui granparte degli stipendi medio bas-si sono ormai prosciugati.Vivere cioè la vita di quei tan-

ti italiani che negli ultimi annisi sono sempre più impoveritie che devono fare i salti mor-tali per arrivare alla fine delmese. Roba da Nobel perl’economia.A partecipare a questo reali-

ty show dovrebbero essere per-sone abituate a vivere con altiredditi (che di per sé non è una

colpa) e che ritengono che i“poveri” ed i “nuovi poveri”sono tali per colpa loro “per-ché non fanno niente per ele-varsi economicamente e nonsanno organizzare le loro spe-se”.La vita, i pensieri quotidiani,

che a volte non ti fanno dor-mire, il mangiare, il curarsi ela paura di non poterlo fare, farcrescere e far studiare i figli,il lavoro difficile e precario, lapensione che verrà, se verrà;vivere direttamente questa re-altà anche se per pochi mesi,

cambierebbe il loro modo divalutare le cose e dare giudi-zi? Chissà! Di una cosa siamo:certi che non ci sarà la fila aiprovini per partecipare alloshow.Sarà dura mettere in piedi “La

quarta settimana”, forse im-possibile, perché qui non si di-venterebbe famosi e poi - nonscherziamo - una cosa è parte-cipare ad un gioco televisivoda raccontare in qualche salot-to, altra cosa è vivere la realtàvera … o si dice reality.

m.m.

P r o s e g u econ il proget-to dal titolo “Confronti”, l’impe-gno dell’Associazione LavoratoriComunale nel settore culturale.Con questo progetto l’Associa-zione intende infatti caratterizzar-si in qualsiasi suo intervento cul-turale, come catalizzatore di opi-nioni, interessi e passione.A partire dal settore dell’arte.

E’ già avvenuto in occasione del-l’incontro con il libro e l’artistaSandro Martini (novembre scor-so); lo sarà con l’iniziativa “Ide-aloghi2005” che partirà a gen-naio, sempre nel 2005 - con unaretrospettiva dedicata al pittorePietro Addobbati, uno dei fonda-tori del movimento artistico Por-tofranco, sviluppatosi nella Li-vorno degli anni Ottanta.Come corollario di queste ini-

ziative è prevista una program-mazione dedicata ad artisti e mo-vimenti da tempo operanti o chehanno operato a Livorno; in que-ste occasioni verranno presenta-te monografie e affrontati dibat-titi inerenti alle tematiche artisti-che coinvolte.Tutte le iniziative del progetto

“Confronti”, promosse e sostenu-te dall’Associazione, avranno

“Confronti” sull’Arte nella Bottega del Caffè

Luca Barontini

Pag.7 A Teatro

Un Campus universitario internazionale, dove le più presti-giose università italiane, europee e mondiali collaborano perla realizzazione e lo svolgersi di corsi umanistici e scientificidi primo livello sui temi della coesistenza pacifica tra le na-zioni e la salvaguardia ambientale del nostro pianeta.

(segue a pag. 4-5)

Campus Darby

Alla Bottega del Caffè

dal 10 al 15 gennaioesposizione giochi d’epocaa cura dell’Associazione

Lavoratori Comunali

e Book & Company

(editore in Livorno)

Nell’occasione sarà possibile acquistare il libro“Livorno 1930 - 1960

giochi poveri e semplici svaghi”a cura di Ugo Canessa e Luciano Sanquinetti.