TALITA KUM · Preghiamo: Ascoltaci, Signore! Indiazioni dal Deposito agagli In questo periodo di...

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TALITAKUM Segreteria SANTA MARIA DEL BUON CONSIGLIO: Dal lun a sab: 9.00 - 11.00 Tel. 02.33220207 Segreteria SANTI GIOVANNI E PAOLO: Dal lun a ven: 17.00 - 18.30 Tel. 02.375701 ORATORIO SAN LUIGI: dal martedì alla domenica Dalle 16.00 alle 19.00 Tel. 02.36555385 7 Giugno 2020 Un virus, il più piccolo degli organismi presenti nella natura, ha imposto un freno drammatico a un mondo che si compiaceva della propria onnipotenza. Nessuno po- teva immaginare qualcosa di più sconvolgente. Papa Francesco, in quella straordinaria preghiera nel silenzio e nel vuoto di piazza san Pietro, ha detto: «avidi di guadagno ci siamo lasciati assorbire dalle cose e fra- stornare dalla frettanon ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planeta- rie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri e del nostro pianeta gravemente am- malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato». Ecco qual è stata la nostra illusione: crederci sani e onnipotenti in un mondo malato. Questo virus sconosciuto ci dà loccasione per stendere un rap- porto sullo stato di salute dellumanità, ma non solo dal punto di vista epidemiologi- co, anche dal punto di vista della nostra salute interiore, spirituale. Ora che è iniziata la fase 2 e con essa il clima estivo, il rischio che corriamo è quello di perdere la me- moria: se, quando il virus se ne sarà andato, tireremo soltanto il fiato e brinderemo alla nostra vita, che potrà riprendere come prima, metteremo alle spalle una brutta esperienza, ma non ci sarà servita a nulla. Dobbiamo invece ricordare che la nostra fragilità è stata messa a nudo, e dobbiamo farne tesoro. Non dobbiamo dimenticare lo spirito di abnegazione del personale sani- tario, dei volontari e degli operatori della carità che non si sono fermati nel periodo dellemergenza, per sostenere e soccorrere chi era malato, o viveva momenti di gra- ve difficoltà. Molti giornalisti hanno usato la metafora della guerra per descrivere l e- mergenza che abbiamo vissuto e che in parte viviamo ancora: medici e infermieri sono diventati soldati al fronte”; i malati che morivano sono stati definiti caduti”. Se utilizziamo questa immagine, occorre però riconoscere che accanto alla trincea sanitaria, si apre ora anche una trincea sociale, in cui la perdita del lavoro e la po- vertà diventano endemiche e rischiano di produrre devastazioni inimmaginabili. È questo più che mai il momento della solidarietà e dellattenzione agli altri: i gesti di bontà, di aiuto, di attenzione sono un bene prezioso, che può aiutarci a uscire dalle nostre angosce, ma soprattutto che può essere il vero vaccino per sconfiggere quel male che ha fatto ammalare di egoismo e di delirio di onnipotenza la nostra società e il mondo. Stiamo vivendo un tempo davvero particolare, in cui è presente una sfida: siamo chiamati a essere cristiani del qui e ora”, dobbiamo cercare, attraverso le dif- ficoltà, la via per rinnovare e rendere più viva e presente la nostra fede. La sofferen- za appartiene alla vicenda umana. Nel salmo 86 il salmista si rivolge al Signore con queste parole: «Tu ci nutri con pane di lacrime». Non dobbiamo maledire il dolore, ma chiedere la grazia di vivere anche il tempo della prova come unopportunità di conversione; è una grazia da chiedere e un impegno da vivere. don Renato

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TALITA’ KUM

Segreteria SANTA MARIA DEL BUON CONSIGLIO: Dal lun a sab: 9.00 - 11.00 Tel. 02.33220207

Segreteria SANTI GIOVANNI E PAOLO: Dal lun a ven: 17.00 - 18.30 Tel. 02.375701 ORATORIO SAN LUIGI: dal martedì alla domenica Dalle 16.00 alle 19.00 Tel. 02.36555385

7 Giugno 2020

Un virus, il più piccolo degli organismi presenti nella natura, ha imposto un freno drammatico a un mondo che si compiaceva della propria onnipotenza. Nessuno po-teva immaginare qualcosa di più sconvolgente.

Papa Francesco, in quella straordinaria preghiera nel silenzio e nel vuoto di piazza san Pietro, ha detto: «avidi di guadagno ci siamo lasciati assorbire dalle cose e fra-stornare dalla fretta… non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planeta-rie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri e del nostro pianeta gravemente am-malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato». Ecco qual è stata la nostra illusione: crederci sani e onnipotenti in un mondo malato. Questo virus sconosciuto ci dà l’occasione per stendere un rap-porto sullo stato di salute dell’umanità, ma non solo dal punto di vista epidemiologi-co, anche dal punto di vista della nostra salute interiore, spirituale. Ora che è iniziata la fase 2 e con essa il clima estivo, il rischio che corriamo è quello di perdere la me-moria: se, quando il virus se ne sarà andato, tireremo soltanto il fiato e brinderemo alla nostra vita, che potrà riprendere come prima, metteremo alle spalle una brutta esperienza, ma non ci sarà servita a nulla.

Dobbiamo invece ricordare che la nostra fragilità è stata messa a nudo, e dobbiamo farne tesoro. Non dobbiamo dimenticare lo spirito di abnegazione del personale sani-tario, dei volontari e degli operatori della carità che non si sono fermati nel periodo dell’emergenza, per sostenere e soccorrere chi era malato, o viveva momenti di gra-ve difficoltà. Molti giornalisti hanno usato la metafora della guerra per descrivere l’e-mergenza che abbiamo vissuto e che in parte viviamo ancora: medici e infermieri sono diventati “soldati al fronte”; i malati che morivano sono stati definiti “caduti”. Se utilizziamo questa immagine, occorre però riconoscere che accanto alla trincea sanitaria, si apre ora anche una trincea sociale, in cui la perdita del lavoro e la po-vertà diventano endemiche e rischiano di produrre devastazioni inimmaginabili. È questo più che mai il momento della solidarietà e dell’attenzione agli altri: i gesti di bontà, di aiuto, di attenzione sono un bene prezioso, che può aiutarci a uscire dalle nostre angosce, ma soprattutto che può essere il vero vaccino per sconfiggere quel male che ha fatto ammalare di egoismo e di delirio di onnipotenza la nostra società e il mondo. Stiamo vivendo un tempo davvero particolare, in cui è presente una sfida: siamo chiamati a essere cristiani del “qui e ora”, dobbiamo cercare, attraverso le dif-ficoltà, la via per rinnovare e rendere più viva e presente la nostra fede. La sofferen-za appartiene alla vicenda umana. Nel salmo 86 il salmista si rivolge al Signore con queste parole: «Tu ci nutri con pane di lacrime». Non dobbiamo maledire il dolore, ma chiedere la grazia di vivere anche il tempo della prova come un’opportunità di conversione; è una grazia da chiedere e un impegno da vivere.

don Renato

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MESE DI GIUGNO Data COMUNITA’ PASTORALE In evidenza

7 Domenica Ore 8.15 e ore 10.15 messa in SGP in streaming

Ore 9.15, ore 11.00 e ore 18.00 messa in SMBC

Alle 15.00 e alle 15.40 battesimi in SMBC

8 Lunedì Ore 8.00 messa in SMBC Ore 18.00 messa in SGP

Ore 18.00 messa in streaming in SL

9 Martedì Ore 8.00 messa in SMBC Ore 18.00 messa in SGP

Ore 18.00 messa in streaming in SL

10 Mercoledì Ore 8.00 messa in SMBC Ore 18.00 messa in SGP

Ore 18.00 messa in streaming in SL 20.45 CPCP IN ZOOM

11 Giovedì Ore 8.00 messa in SMBC Ore 18.00 messa in SGP

Ore 18.00 messa in streaming in SL

12 Venerdì Ore 8.00 messa in SMBC Ore 18.00 messa in SGP

Ore 18.00 messa in streaming in SL

13 Sabato Ore 17.15 messa vigiliare in SMBC Ore 18.15 messa vigiliare in SGP

14 Domenica Ore 8.15 e ore 10.15 messa in SGP in streaming

Ore 9.15, ore 11.00 e ore 18.00 messa in SMBC

15 Lunedì Ore 8.00 messa in SMBC

Ore 18.00 MESSA SOSPESA in SGP Ore 18.00 messa in streaming in SL

Ore 19.00 messa per i defunti in SGP

16 Martedì Ore 8.00 messa in SMBC Ore 18.00 messa in SGP

Ore 18.00 messa in streaming in SL

17 Mercoledì Ore 8.00 messa in SMBC Ore 18.00 messa in SGP

Ore 18.00 messa in streaming in SL 21.00 CAE in Via Ricotti

18 Giovedì Ore 8.00 messa in SMBC Ore 18.00 messa in SGP

Ore 18.00 messa in streaming in SL

19 Venerdì Ore 8.00 messa in SMBC Ore 18.00 messa in SGP

Ore 18.00 messa in streaming in SL

20 Sabato Ore 17.15 messa vigiliare in SMBC Ore 18.15 messa vigiliare in SGP

21 Domenica Ore 8.15 e ore 10.15 messa in SGP in streaming

Ore 9.15, ore 11.00 e ore 18.00 messa in SMBC

Da lunedì 25 maggio ha ripreso il servizio dei volontari nelle segreterie parrocchiali, nei giorni e negli orari abituali, ma su appuntamento.

SANTA MARIA DEL BUON CONSIGLIO - 02 33220207 - Da lunedì a sabato dalle 9 alle 11

SANTI GIOVANNI E PAOLO - 02 375701 - Da lunedì a venerdì dalle 17 alle 18.30

Chi desidera indicare le intenzioni delle Messe, ritirare certificati, avere informazioni, deve telefonare: potrà così indi-care telefonicamente le intenzioni per le Messe o richiedere i certificati. Verrà quindi fissato l’appuntamento per il ritiro dei certificati, o per consegnare le eventuali offerte per le intenzioni delle Messe. La consegna avverrà attraverso la finestra in Santa Maria del buon consiglio e al portoncino di ingresso in Santi Giovanni e Paolo. A chi si presenterà senza appuntamento, non verrà aperto.

Per poter assistere alle Celebrazioni: feriale delle ore 18.00 in SL e festiva delle ore 10.15 in SGP occorre collegarsi al CANALE YOUTUBE che si raggiunge dal sito www.comunitapastoralegesubuonpastore.it

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7 Giugno 2020: SANTISSIMA TRINITA’

Sac. Al nostro Dio, che è comunità d’amore, Padre, Figlio e Spirito, presentiamo le nostre invocazioni. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, Signore!

Per la Chiesa, sia testimone dell’Amore circolare della Trinità, di Dio che ci è Padre, ci è fratello nel Figlio Gesù e compagno di vita nello Spirito Santo. Preghiamo: Ascoltaci, Signore!

Per tutti coloro che rivestono ruoli di grande responsabilità: non temano di seguire il vero bene, ma si affidino alla saggezza dello Spirito per discernere con coraggio e fedeltà. Preghiamo: Ascoltaci, Signore!

Per coloro che sono lontani dalla Fede e non si sentono amati: riescano a percepire che l’amore di Dio non è solo per alcuni privilegiati, ma è dono per ogni uomo e ogni donna. Preghiamo: Ascoltaci, Signore!

Per i giovani che sentono nel cuore il desiderio di donare totalmente la propria vita a Dio e ai fratelli: rispondano con generosità, affidandosi non tanto alle loro forze, ma come Mosè si abbandonino alla potenza dello Spirito. Preghiamo: Ascoltaci, Signore!

Indicazioni dal Deposito Bagagli

In questo periodo di coronavirus, potete accedere al vostro bagaglio SOLO su prenotazione telefonica al n° 3516406220

ESCLUSIVO PER IL DEPOSITO BAGAGLI

Vi chiediamo di telefonare SOLO se avete veramente bisogno del bagaglio, tenendo presente che NESSUN BAGAGLIO VERRA’ ELIMINATO FINO ALLA FINE DELL’EMERGENZA CORONAVIRUS.

LA PROCEDURA ATTUALE E’ LA SEGUENTE: TELEFONARE AL NUMERO 3516406220

ESCLUSIVAMENTE DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ DALLE 10.00 ALLE 11.30 A PARTIRE DAL 3 GIUGNO

La persona che risponderà vi fisserà un appuntamento per un giorno e un’ora precisa A PARTIRE DALL'8 GIUGNO

VI DOVRETE PRESENTARE CON LA MASSIMA PUNTUALITA’ (in via Adelina Patti, cancello a destra della Chiesa dei San-ti Giovanni e Paolo), MUNITI DI MASCHERINA E GUANTI; UNA VOLTA PRESO IL BAGAGLIO E PORTATO ALL’ESTERNO DEL DEPOSITO, SE VOLETE LASCIARLO ANCORA NEL DEPOSITO, AVRETE 10-15 MINUTI DI TEMPO PER RIPORLO NUOVAMENTE SULLO SCAFFALE E USCIRE DAL DEPOSITO.

IL SERVIZIO SARA’ EROGATO FINO A FINE GIUGNO; PRIMA DI FINE GIUGNO DAREMO INFORMAZIONI PER LUGLIO E SUL PERIODO DI CHIUSURA ESTIVA.

QUANTO SOPRA AVRA’ VALORE SALVO MODIFICHE GOVERNATIVE

Estate 2020: CE LA FAREMO! Ce la faremo?

Ci teniamo ad aggiornarvi sull’attuale situazione riguardo alla possibilità di fare una proposta durante l’e-state per i ragazzi. Certamente tutti sapete che quest’anno la presenza di adulti in oratorio è NECESSARIA per adempiere a tutte le disposizioni che abbiamo ricevuto. Attualmente l’80% delle famiglie che hanno compilato il que-stionario manderebbero i figli in oratorio, nonostante le tante restrizioni. Abbiamo diffuso anche il questionario per i volontari, pur sapendo che in questo momento non tutti possono dare la propria disponibilità a causa degli impegni lavorativi. Purtroppo le risposte dei volontari, ad oggi, ci permettono di aprire l’oratorio nelle settimane dal 22 giu-gno al 3 luglio, solo nel pomeriggio, per un gruppo di 7 ragazzi. Il servizio di cui abbiamo più bisogno è la presenza dell’adulto nel mattino e nel pomeriggio nell’affiancare i piccoli gruppi di ragazzi.

Il nostro quartiere ha sempre risposto con generosità e passione alle iniziative proposte per i più piccoli! Negli ultimi anni la presenza dei volontari è stata di grande aiuto e sostegno per il buon funzionamento del Grest: proprio grazie a questa disponibilità siamo riusciti ad accogliere oltre i 340 ragazzi nel 2019.

Confidiamo in altre adesioni al più presto attraverso il questionario che trovate sul sito! Un grazie sincero

a tutta la Comunità Educante che ha a cuore il presente e il futuro dei nostri ragazzi.

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Info dalle missioni Alotau, Natale 2019

Carissimo Franco ed Amici/che del Gruppo Missionario, approfitto di questo mio passaggio dalla città di Alotau per riprendere i contatti con voi attraverso queste due lettere circolari che vi allego, in modo da mantenerci reciprocamente aggiornati. Spero di poter ricevere, durante questa mia permanenza, anche qualche vostra notizia e nel frattempo auguro a voi tutti ed alle vostre famiglie delle serene festività natali-zie. Con un cordiale saluto, ROBERTO

Ecco la prima lettera circolare.

LETTERA CIRCOLARE POST-CICLONE

Alotau, 17/9/2019 Carissimi, approfitto di un altro breve passaggio in città per riprendere i contatti con voi, dopo un’altra lunga pausa di diversi mesi, per fare un po’ il punto della situazione, dopo il ciclone che ha colpito la nostra missione di Wa-tuluma verso la metà di marzo. Purtroppo, non mi è stato possibile farmi vivo prima, per “cause di forza maggiore” (come si suol dire), perché il servizio telefonico sull’isola è ancora interrotto e, dopo quasi sei mesi di speranzosa attesa, non si sa anco-ra se riusciranno a ripristinarlo. Vorrei incominciare esprimendo tutta la nostra gratitudine per gli aiuti che ci sono arrivati tempestivamente e da varie direzioni, in modo particolare dal nostro istituto PIME, che ha da su-bito approvato un progetto d’emergenza complessivo per un doppio intervento, sia per fornire cibo alle circa 1,500 famiglie che gravitano attorno alla missione di Watuluma (visto che i loro orti erano stati seriamente danneggiati), che per la ricostruzione o la riparazione di ciò che era stato distrutto (case od edifici). La situazione alimentare dopo questi lunghi mesi rimane ancora un po’ precaria dal punto di vista dei prodotti agricoli locali, che non solo si fanno fatica a trovare, ma il cui prezzo è anche salito esponenzialmente, dovute alle diverse speculazioni del mercato (poca disponibilità e molta richiesta). Ci vorrà, a mio avviso, ancora del tempo prima che la situazione torni a regime e che gli orti possano ripren-dere la loro normale produzione, per cui nel frattempo l’emergenza di questi mesi è stata tamponata con pa-recchio riso acquistato in città ed una riduzione forzata dei consumi alimentari dettata dalle circostanze. Dal punto di vista dei lavori, invece, è stata completata la ri-elettrificazione di tutta la missione ed in modo particolare della nostra scuola professionale, che ne era rimasta sprovvista in un primo momento, non aven-do avuto a disposizione pali elettrici a sufficienza per ripristinare quelli che erano stati abbattuti dal ciclone. Anche la riparazione dei tetti delle nostre aule è giunta al termine di recente, ma è occorso più tempo del pre-visto, perché, oltre alle lamiere, si è resa necessaria anche la sostituzione di alcune capriate danneggiate dal-la caduta degli alberi. Nonostante questo, con qualche arrangiamento al nostro interno, siamo riusciti a riprendere le lezioni già all’i-nizio del secondo trimestre e sono andate avanti regolarmente sino adesso, per cui l’anno scolastico non è stato compromesso più di tanto. Attualmente siamo giunti a tre quarti del nostro cammino, cioè alla fine del terzo trimestre e, se non ci saranno intoppi di sorta, a metà dicembre chiuderemo nuovamente i battenti. Pur se permane la crisi del lavoro a livello generale nel paese, quest’anno nelle nostre officine siamo stati particolarmente impegnati con i lavori di ricostruzione e qualche saltuario lavoro di riparazione per le varie istituzioni della missione, quindi, tutto sommato, direi che ce la siamo cavata abbastanza bene, anche se le preoccupazioni per un prossimo futuro rimangono. Dal punto di vista climatico, infine, ci troviamo ora in piena siccità e siamo in attesa delle piogge, che possano far rifiorire i nostri orti e mantenere viva la speranza della gente. A tutti voi giunga un cordiale ringraziamento unito ad un ricordo nelle nostre preghiere,

ROBERTO