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ANNO XLIV – N. 5 – Mensile delle Missioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orientale Maggio 2018 CHF 1,20 AZB 9494 SCHAAN FL Prego segnalare cambiamenti d’indirizzo / Bitte Adressänderungen mitteilen / Svp. signaler changements d’adresse Comunità – Reberastrasse 1 – 9494 Schaan FL comunità Maria, donna dei nostri giorni Come la nostra mamma di casa. Preghiera alla Vergine per il mese di maggio Maria, vogliamo sentirla così: di ca- sa, dentro la cronaca paesana, con gli abiti del nostro tempo. Che non mette soggezione a nessuno. Che si guada- gna il pane come le altre. Donna di ogni età: a cui tutte le figlie di Eva, quale che sia la stagione della loro vi- ta possano sentirsi vicine. Interna ai nostri problemi ma contenta anche di condividere la nostra vita. Maria la vogliamo sentire così: sempre pronta a darci una mano. A contagiarci della sua speranza. A farci sentire, con la sua struggente purezza, il bisogno di Dio. E a spartire con noi momenti di festa e di lacrime. Santa Maria, donna dei nostri gior- ni, vieni ad abitare in mezzo a noi. Fa’ che possiamo sentirti vicina, non come Signora che viene da lontano a sbrogliare i nostri problemi con la po- tenza della sua grazia, ma come una che li vive sulla sua pelle. Santa Maria, donna dei nostri giorni, liberaci dal pericolo di pensare che le esperienze vissute da te duemila anni fa siano improponibili oggi per noi, figli di una civiltà che, dopo essersi proclamata postmoderna, postindu- striale e postnonsoché, si qualifica anche come postcristiana. Facci com- prendere che la modestia, l’umiltà, la purezza sono frutti di tutte le stagioni, sono valori che tengono ancora e che non andranno mai in disuso. Santa Maria, donna dei nostri giorni, mettiti accanto a noi e ascoltaci men- tre ti confidiamo le nostre ansie quo- tidiane che assillano la nostra vita mo- derna: lo stipendio che non basta, la stanchezza da stress, l’incertezza del futuro, la paura di non farcela, la so- litudine interiore, l’usura dei rapporti, l’instabilità degli affetti, l’educazione difficile dei figli, l’incomunicabili- tà persino tra le persone più care, il capogiro delle tentazioni, la tristezza delle cadute, la noia del peccato. Facci sentire la tua rassicurante presenza, o coetanea dolcissima di tutti noi. Don Tonino Bello. Da “Maria, donna dei nostri giorni”, Edizioni San Paolo.

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ANNO XLIV – N. 5 – Mensile delle Missioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orientale Maggio 2018 CHF 1,20

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Comunità – Reberastrasse 1 – 9494 Schaan FLcomunitàMaria, donna dei nostri giorniCome la nostra mamma di casa. Preghiera alla Vergine per il mese di maggio

Maria, vogliamo sentirla così: di ca-sa, dentro la cronaca paesana, con gli abiti del nostro tempo. Che non mette soggezione a nessuno. Che si guada-gna il pane come le altre. Donna di ogni età: a cui tutte le figlie di Eva, quale che sia la stagione della loro vi-ta possano sentirsi vicine. Interna ai nostri problemi ma contenta anche di condividere la nostra vita. Maria la vogliamo sentire così: sempre pronta a darci una mano. A contagiarci della sua speranza. A farci sentire, con la sua struggente purezza, il bisogno di Dio. E a spartire con noi momenti di festa e di lacrime.Santa Maria, donna dei nostri gior-ni, vieni ad abitare in mezzo a noi. Fa’ che possiamo sentirti vicina, non come Signora che viene da lontano a sbrogliare i nostri problemi con la po-tenza della sua grazia, ma come una che li vive sulla sua pelle.Santa Maria, donna dei nostri giorni, liberaci dal pericolo di pensare che le esperienze vissute da te duemila anni fa siano improponibili oggi per noi, figli di una civiltà che, dopo essersi proclamata postmoderna, postindu-striale e postnonsoché, si qualifica anche come postcristiana. Facci com-prendere che la modestia, l’umiltà, la purezza sono frutti di tutte le stagioni, sono valori che tengono ancora e che non andranno mai in disuso.

Santa Maria, donna dei nostri giorni, mettiti accanto a noi e ascoltaci men-tre ti confidiamo le nostre ansie quo-tidiane che assillano la nostra vita mo-derna: lo stipendio che non basta, la stanchezza da stress, l’incertezza del futuro, la paura di non farcela, la so-litudine interiore, l’usura dei rapporti, l’instabilità degli affetti, l’educazione

difficile dei figli, l’incomunicabili-tà persino tra le persone più care, il capogiro delle tentazioni, la tristezza delle cadute, la noia del peccato. Facci sentire la tua rassicurante presenza, o coetanea dolcissima di tutti noi.

Don Tonino Bello. Da “Maria, donna dei nostri giorni”, Edizioni San Paolo.

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2comunitàMaggio 2018 Indirizzi utili

IMPRESSUM

Anno XLIV– N. 5 Maggio 2018 – Mensile delle Mis-

sioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orientale.

Aderente alla Federazione Unitaria della Stampa

Italiana all’Estero (FUSIE).

Direzione-Redazione: Don Egidio Todeschini (det).

Email: [email protected]

Amministrazione e indirizzi:

Reberastrasse 1 – 9494 Schaan FL

Redazioni locali: MCI San Gallo, MCI Wil,

MCI Schaan

Tipografia: La Buona Stampa (TBS) – Via Fola 11,

6963 Pregassona

Abbonamento: CHF 12 annuo

Consegna del materiale da pubblicare entro il gior-

no 15 di ogni mese

SOMMARIO

pag. 4-7 San Gallo-Rorshach

pag. 8-11 Wil–Herisau

pag. 12-15 Schaan–Marbach

pag. 16-17 Servizi Speciali

pag. 18 Patronato Acli

Chi non riceve il giornale, chi non lo vuole, chi riceve

più copie, chi cambia indirizzo, è pregato di comuni-

carlo alla propria Missione.

ANNO XLIV – N. 5 – Mensile delle Missioni Cattoliche Italiane della Svizzera Orientale Maggio 2018 CHF 1,20

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Comunità – Reberastrasse 1 – 9494 Schaan FLcomunità

Maria, donna dei nostri giorniCome la nostra mamma di casa. Preghiera alla Vergine per il mese di maggio

Maria, vogliamo sentirla così: di ca-sa, dentro la cronaca paesana, con gli abiti del nostro tempo. Che non mette soggezione a nessuno. Che si guada-gna il pane come le altre. Donna di ogni età: a cui tutte le figlie di Eva, quale che sia la stagione della loro vi-ta possano sentirsi vicine. Interna ai nostri problemi ma contenta anche di condividere la nostra vita. Maria la vogliamo sentire così: sempre pronta a darci una mano. A contagiarci della sua speranza. A farci sentire, con la sua struggente purezza, il bisogno di Dio. E a spartire con noi momenti di festa e di lacrime.Santa Maria, donna dei nostri gior-ni, vieni ad abitare in mezzo a noi. Fa’ che possiamo sentirti vicina, non come Signora che viene da lontano a sbrogliare i nostri problemi con la po-tenza della sua grazia, ma come una che li vive sulla sua pelle.Santa Maria, donna dei nostri giorni, liberaci dal pericolo di pensare che le esperienze vissute da te duemila anni fa siano improponibili oggi per noi, figli di una civiltà che, dopo essersi proclamata postmoderna, postindu-striale e postnonsoché, si qualifica anche come postcristiana. Facci com-prendere che la modestia, l’umiltà, la purezza sono frutti di tutte le stagioni, sono valori che tengono ancora e che non andranno mai in disuso.

Santa Maria, donna dei nostri giorni, mettiti accanto a noi e ascoltaci men-tre ti confidiamo le nostre ansie quo-tidiane che assillano la nostra vita mo-derna: lo stipendio che non basta, la stanchezza da stress, l’incertezza del futuro, la paura di non farcela, la so-litudine interiore, l’usura dei rapporti, l’instabilità degli affetti, l’educazione

difficile dei figli, l’incomunicabili-tà persino tra le persone più care, il capogiro delle tentazioni, la tristezza delle cadute, la noia del peccato. Facci sentire la tua rassicurante presenza, o coetanea dolcissima di tutti noi.

Don Tonino Bello. Da “Maria, donna dei nostri giorni”, Edizioni San Paolo.

MISSIONI CATTOLICHE ITALIANE–SVIZZERA ORIENTALE

San Gallo–Rorschach:Missionario:

Rorschacherstr. 105, 9000 S. GalloDon Piero Corea

Tel. 071 244 59 29Tel. 079 847 04 41

Wil–Herisau:Missionario:Missionario emerito:

Lerchenfeldstrasse 5, 9500 WilDon Alfio BordigaDon Peppino Salvadè

Tel. 076 740 21 10Tel. 071 911 58 51

Schaan–Marbach:Missionario:

Reberastrasse 1, 9494 SchaanDon Egidio Todeschini

Tel. 00423 2322922

Rapperwil–Jona:Missionario:

Herrenberg 53, 8640 RapperswilP. Giulio De Zulian

Tel. 055 210 52 63

Coordinazione delle MCI:Coordinatore Nazionale:

Brauerstr. 101,8004 ZürichDon Carlo De Stasio

Tel. 044 240 51 25

CONSOLATO GENERALE D’ITALIA – ZURIGOTödistrasse 65 – 8002 Zurigo

Tel. 044 286 61 11 – Fax 044 201 16 11 Email: [email protected]

Ufficio Passaporti Tel. 044 286 62 03 Carte d’identità Tel. 044 286 62 03 Ufficio notarile Tel. 044 286 62 29 Polisportello Tel. 044 286 62 50

Orario di apertura al pubblico:

Lunedì – Mercoledì – Venerdì 9.00–12.00 Martedì – Giovedì 9.00 –12.00; 14.30 – 16.30

PATRONATO ACLI – SERVIZI FISCALI E PREVIDENZIALIPratiche pensionistiche e fiscali svizzere e italiane

Operatori: Romeo Bertone, Matteo Di Gennaro, Jessica Dimasi

San Gallo Heimatstrasse 13,9008 San GalloTel. 071 244 81 01/04Cell. 076 280 22 80Email: [email protected]

LunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdì

9.00-12.009.00-12.00; 14.30-18.309.00-12.009.00-12.00; 14.30-18.309.00-12.00; 14.30-18.00

Kreuzlingen presso il Circolo ACLI, Bärenstrasse 32. 2° e 4° lunedi, ore 15.30-18.30

Marbach presso la Missione Cattolica Italiana, Staatstrasse 58. 1° e 3° lunedi, ore 15.30-18.00

Buchs presso la sala della parrocchia, Pfrundgutstrasse 5. Ogni mercoledi, ore 15.30-18.00

Wil Scheibenbergstrasse 14, 9500 Wil. Ogni martedì: ore 19.30–21.00Operatore: Calludrini Franco, tel. 071 393 24 57

Weinfelden presso il Circolo Acli, Weststrasse 14, ogni mercoledi, ore 18.30-21.00

Frauenfeld presso il Pfarreizentrum, Klösterliweg 6, 2° e 4° mercoledi, ore 16.30 - 18.30

Winterthur presso la Missione Cattolica Italiana, Sanktgallerstrasse 18.Lunedi e venerdi ore 15.00-18.00, martedi ore 15.00-19.00.

PATRONATO ITAL-UIL A WIL

Wil Hörnlistrasse 19, 9500 WilOperatore: Leo Caruso Telefono 071 220 96 22

LunedìMartedìMercoledì

9.30-12.30; 14.00-17.309.30-12.30; 14.00-17.309.30-12.30; 14.00-17.30

PERMANENZA CONSOLARE – SAN GALLONella sede del Centro Socio-Culturale – Unter Graben 1, 9000 San Gallo

Tel. 071 223 76 93 – Email: [email protected] permanenza consolare ha luogo il martedi dalle 12.30 alle 18.00

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3comunitàMaggio 2018 Editoriale

Prima i poveri e sempre tra la genteCinque anni di un intenso pontificato. Il 21 giugno papa Francesco in missione di pace a Ginevra

A cinque anni dall’elezione di Pa-pa Francesco (13 marzo 2013) non è impresa da poco cercare di fare il punto su un intenso pontificato: ventidue viaggi internazionali, due Encicliche, due Sinodi e un terzo in arrivo, un Anno Santo dedicato alla Misericordia, sono soltanto al-cuni passaggi del grande cammino percorso. Con un proprio stile e un programma: una “Chiesa in uscita”, la Misericordia evangelica verso gli uomini e le donne ferite del nostro tempo, la novità di una Enciclica che parla della difesa del creato e lo sforzo, nel solco tracciato dai suoi predecessori, di andare incontro ai fratelli di altre Chiese cristiane. Si potrebbe parlare di molto altro, an-che di temi difficili: le relazioni con la Cina, la complessa gestione dei casi di pedofilia, la riforma della Cu-ria romana ancora in atto. Ma questo “molto altro” è fatto di problemi che necessitano di tempo.Intanto però papa Francesco chiede una Chiesa che accoglie, che cam-mina con tutti, una Chiesa a servizio dell’uomo, con lo sguardo rivolto alle periferie. E va tra la gente a confor-tare, sorreggere e, se occorre, anche ammonire. Come ha fatto, il 17 mar-zo scorso, andando a Pietrelcina, in provincia di Benevento (Campania), luogo di nascita di Padre Pio, poi a San Giovanni Rotondo (Puglia) ove è sepolto il Santo che vedeva “nei poveri la carne del Signore”. Motivo per cui il Pontefice Gli è molto de-voto. Sentimento che lo aveva spin-to a sceglierlo come testimone del Giubileo straordinario della Miseri-cordia, facendone portare il corpo nella Basilica di San Pietro a Roma e garantendo che sarebbe andato a vi-sitare le sue terre. Promessa mante-nuta, nel cinquantenario della morte di Padre Pio, primo Papa a recarsi a Pietrelcina dove il Cappuccino è nato e ha ricevuto le stimmate, terzo

ad andare a San Giovanni Rotondo, dopo Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.A Pietrelcina, città natale del Santo, è entrato in Cappella a pregare, pri-ma d’incontrare la comunità dei suoi Confratelli ed i fedeli (più di 20mila). Ai quali ha detto, riferendosi ai dis-sidi tra cittadini, che “un paese che litiga… non cresce”, invitando tutti alla pace. Nella Piana Romana do-ve Padre Pio ricevette le stimmate, ricordando che era stato tentato dal demonio, ha chiesto: “Secondo voi il diavolo esiste?” per poi affermare: “Esiste, viene dentro di noi, ci ingan-na, e Padre Pio aveva paura che il demonio lo assalisse, lo spingesse al peccato. A San Giovanni Rotondo, dopo aver visitato il reparto di pe-diatria oncologica di Casa Sollievo della Sofferenza, fondato dal Cap-puccino, e celebrato la Messa nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, ha reso omaggio al corpo del Santo con una preghiera, quindi baciato il Crocifisso ligneo davanti al quale Padre Pio aveva ricevuto le stimmate il 20 settembre di 100 anni fa. Papa Francesco è ritornato al Sud in Puglia, il 20 aprile, nel 25.mo anni-versario della morte di don Tonino Bello, prete, scrittore e poeta, non-

ché Presidente di Pax Christi, movi-mento cattolico internazionale per la pace, fondato in Francia nel 1945. Nato il 18 marzo 1935 ad Alessano (Lecce) e morto a Molfetta (Bari) il 20 aprile 1993. Figlio di un carabiniere e di una casalinga, nel 1959, conseguì la licenza in Sacra Teologia. Parroco a Tricase, si occupò degli indigenti e a favore dei bisognosi. Nominato Vescovo il 10 agosto 1982 da Gio-vanni Paolo II fece creare le Caritas in tutte le parrocchie della diocesi. Anche da Vescovo, si fece sempre chiamare don Tonino, fu servitore di una “Chiesa del grembiule”, un “so-gnatore di Dio”, cioè di una “Chiesa che si fa missionaria, della famiglia umana che vive nella giustizia, nella pace, nel servizio ai poveri”. Prossimamente, il 21 giugno, Papa Francesco sarà a Ginevra, su invito del Consiglio Ecumenico delle Chie-se. Una visita legata al progetto di pace promossa dal CEC, organo che si occupa del dialogo fra le differen-ti Chiese cristiane nel mondo. Una missione di pace, la sua, di cui, però, non si conoscono ancora i particola-ri. Nell’attesa auguro a tutti voi una serena e Santa Pasqua.

Don Egidio Todeschini

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4comunitàMaggio 2018 San Gallo • Rorschach

LA MISSIONEMissionario: Don Piero CoreaRorschacherstrasse 105, 9000 St. Gallenemail: [email protected]

Collaboratore: Sig. Antonio LatinoPer comunicazioni alla segreteria o per ri-chieste di documenti, S. Messe, benedizioni delle Case, richiesta di appuntamenti per Confessioni o dialoghi spirituali si prega di telefonare allo 071 244 59 29 oppure al numero di cellulare: 079 847 04 41. Email: [email protected] Ufficio di Missione:Lunedì/Martedì/Giovedì: 8:30 - 12:00Mercoledì: 8:30 - 12:30/ 13:30 - 16:30

SS. MESSEMesse ferialiRorschach: ogni lunedì e ogni venerdì alle ore 19:00 presso la Seelenkapelle;San Gallo: ogni mercoledì e ogni giovedì alle ore 18:30 presso la Chiesa parroc-chiale di St. Fiden.

Prefestive:Rheineck: chiesa parrocchiale ore 17:00

Festive San Gallo:Cappella degli Angeli: ore 9:30St. Martin in Bruggen: ore 18:15

Festive Rorschach: Chiesa di St. Kolumban: ore 11:00

ALTRI SERVIZIConfessioni: tutte le domeniche mezz’ora prima di ogni Santa Messa.Corso prematrimoniale: da gennaio a maggio di ogni anno. Si prega di preno-tarsi presso la segreteria della Missione.Battesimi: per i battesimi si prega di an-nunciarsi e concordare con il Missionario.Cresime adulti: per la preparazione della Cresima prendere contatto con il Mis-sionario.

DATE CORSO PREMATRIMONIALESiamo lieti di annunciare l’inizio del cor-so prematrimoniale 2018. Le date da mettere in agenda sono le seguenti:2 Febbraio 2018 ore 20:00 presso la Sa-la Parrocchiale di St. Fiden, Greithstr. 7 9000 Sankt Gallen;2 Marzo 2018 ore 20:00 - sala S. Giovan-ni Bosco a Rorschach (ritrovo alle 19:45 davanti la chiesa S. Kolumban)20 Aprile 2018 ore 20:00 - St. Fiden4 Maggio 2018 ore 20:00 - St. Fiden25 Maggio 2018 ore 20:00 - St. Fiden

per iscrizioni telefonare o scrivere in se-greteria

50° Fogolar Furlan di San Gallo1968 - 2018

Raccontare cinquant’anni di storia, qual-siasi storia, significa ripercorrere un trat-to importante di vita; rivivere momenti belli emomenti meno entusiasmanti, ri-cordare le persone e i fatti che, tutti assie-me, hanno contribuito a “fare” la storia. È così anche per i cinquant’ani del Fogolar Furlan di San Gallo.Anni decisamente intensi, che comincia-no con i pionieri che, nel lontano 31 mar-zo 1968, gettarono il seme e continuano con tutti quelli che, in questi decenni, hanno contribuito a far crescere la pianta del Fogolar

Furlan di San Gallo. Li abbiamo ricordati in occasione del quarantennale, dieci an-ni fa, e li ricordiamo anche adesso, con la responsabilità di non disperdere il loro in-segnamento edi far crescere ancora di più forte l’Associazione.Dare testimonianza della nostra storia si-gnifica anche non dimenticare le nostre origini, per non disperderne, nel futuro, i valori fondanti. Ecco allora che la storia serve anche per vivere il presente e proiet-tarsi nel futuro.

Richiamare alla memoria i personaggi che han-no fatto la storia dell’Associazione significa far memoria dell’impegno allora profuso per far nascere il Fogolar. Tempi nonf acili, carenti di risorse, ma ricchi di valori. E sono stati proprio questi valori, la solidarietà, la disponibilità, il volontariato, la generosità, uniti all’entusiasmo di creare qualcosa di utile per la società, a get-tare basi solide dell’Associazione. Proprio come dimostrano questi cinquant’anni di vita.

Se oggi guardiamo al presente e soprattutto al fu-turo, con questa storia alle spalle, non possiamo esimerci dal rilevare che, a fronte di mezzi impo-nenti che la società odierna ci mette a disposizio-ne rispetto a mezzo secolo fa, facciamo tanta fatica per trovare forze nuove per l’Associazione.È questo l’augurio per i prossimi cinquant’anni dell’Associazione, unito al più sentito ringrazia-mento a tutti coloro che hanno contribuito al suc-cesso delle manifestazioni e che contribuisocono alla vita dell’Associazione.Non ultimi, ovviamente, l’attuale comitato con Luciano Job (vice-presidente), Adelchi Sabbadini (cassiere), Luciano Vasellari (segretario), Giuseppina Merlin (verbalista), Maria Furlan, MIchela La-vanga, Erika Aebischer, Gino Bortolusso ed io come presidente siamo orgogliosi di rappresentare l’Associazione e di festeggiare questo cinquantesimo anniversario.

La presidente Anna-Rosa Brocchetto

1982 - Festa estiva al Grotto Ticinese

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5comunitàMaggio 2018 San Gallo • Rorschach

L’EVENTO

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6comunitàMaggio 2018 San Gallo • Rorschach

DAL PRANZO DI SOLIDARIETÀ 18.3.18 - GRUPPO "GEPI"

CONCERTO PER IL 60° DI FONDAZIONE DELLA CORALE SANTA CECILIA

Con il fondatore della Corale Santa Cecilia P. Albino MichelinUn momento della rappresentazione "Don Camillo e Peppone"

Chiesa di St. Fiden piena per il concerto celebrativo

FLASH DELLA SETTIMANA SANTA

Benedizione dei ramoscelli d'Ulivo I "12" Apostoli della MCI Cattedrale di San Gallo

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7comunitàMaggio 2018 San Gallo • Rorschach

Date importanti• Domenica 6 Maggio: alle ore 16:30 presso la sala parroc-

chiale di St Fiden, concerto di Solidarietà. Per tale motivo la Santa Messa delle ore 18:15 non avrà luogo.

• Da Mercoledì 9 Maggio a Lunedì 14 Maggio tutte le Sante Messe e gli incontri sono sospesi: la Missione Cattolica Italiana sarà come tradizione in viaggio dell’Ascensione.

• Martedì 15 Maggio, ore 12:30 il gruppo Anziani “Amici del tempo libero” di San Gallo organizza il pranzo della Festa della mamma. Per prenotare un posto telefonare alla segreteria della MCI. Posti limitati

• Venerdì 18 Maggio la Santa Messa delle 19:00 non avrà luogo.

• Sabato 26 Maggio la Messa delle 17:00 a Rheineck non avrà luogo per dare la possibilità a tutti di partecipare alla tradizio-nale processione della Madonnina ( Vedi il programma sopra)

• Domenica 27 Maggio le Sante Messe delle 9:30 e delle 11:00 non avranno luogo. La Missione Cattolica Italia-na di San Gallo Rorschach celebrerà la mattina una sola messa bilingue presso la parrocchia di Wittenbach. Vi aspetto per questo evento di grazia.

• Domenica 3 Giugno la Santa Messa delle 9:30 non avrà luogo nella Cappella degli Angeli, bensì celebreremo il Corpus Do-mini con la parrocchia del Duomo a San Gallo. Inizio Santa Messa ore 9:00 a seguire processione del Corpus Domini.Alle ore 11:00 sarà celebrata una liturgia della Parola presso la Chiesa di S. Koluban a Rorschach.

COMUNICATO

Associazione Aiuto AnzianiLa AAA ha il piacere di comunicare che in primavera 2018 nella Pfle-gheim di Heiligkreuz di San Gallo verrà inaugurato il reparto medi-terraneo. Nella suddetta casa per anziani già d’ora il personale si sta specializzando nella lingua italiana e nei diversi menu del giorno viene offerto anche quello mediterraneo. L’augurio della AAA è che Il reparto mediterraneo possa rendere serena la permanenza nella Pfegheim di Heligkreuz a tutti I connazionali che ne faranno uso in particolar modo a chi non ha avuto la possibilità di integrazione e imparare la lingua tedesca . I connazionali che vorranno informazio-ni a rigurdo sono pregati di rivolgersi al seguente indirizzo:

AAA Associazione Aiuto AnzianiUnterer Graben 1, 9000 St. Gallen

Tel. 079 677 46 27 oppure 079 395 60 37 Per il direttivo

Rosalba Moretti ( Presidente )

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8comunitàMaggio 2018 Wil • Herisau

LA MISSIONEUfficio: Missione Cattolica ItalianaLerchenfeldstrasse 5, 9500 WilTel. 076 740 21 10Missionario: Don Alfio BordigaMail: [email protected] emerito: Don Peppino SalvadèTel. 071 911 58 51La Missione comprende i Decanati di Appen-zell, Gossau, Wil-Wattwil

UFFICIOPer ogni necessità, per la celebrazione dei Sa-cramenti, per documenti, per incontri di dire-zione spirituale o Confessione, per segnalare un ammalato in ospedale, chiamate pure al mio numero di cellulare 076 740 21 10. Se non rispondo subito, state certi che vi richiamerò.

SANTE MESSE DECANATO DI APPENZELL:Herisau: la seconda, la quarta e la quinta do-menica del mese alle ore 11.30.Bühler/Teufen: la terza domenica del mese al-le ore 17. Sospesa nel mese di Luglio.Appenzell: la prima domenica del mese alle ore 17. Sospesa nel mese di Agosto.

DECANATO DI GOSSAU:Gossau: la seconda e la quarta domenica del mese alle ore 10.15.Flawil : la seconda, la quarta e la quinta do-menica del mese alle ore 09.00.Oberuzwil: il secondo sabato del mese alle ore 18.00. Sospesa nel mese di Agosto.Degersheim : il terzo sabato del mese alle ore 17.00.

DECANATO DI WIL/WATTWIL:Wil: la prima e la terza domenica del mese, ore 11.15. Con Don Peppino la seconda e la quarta domenica del mese alle ore 11.15.Wattwil: la prima e la terza domenica del me-se, ore 9.15.Bütschwil: il primo sabato del mese alle ore 19.00. Sospesa Luglio/Agosto.Bazenheid: con Don Peppino la terza domenica del mese ore 10.00. Sospesa Luglio/Agosto.Ebant Kappel: la seconda domenica del mese, ore 18.00. Sospesa Luglio/Agosto.

PATRONATO ACLIScheibenbergstrasse 14, 9500 WilMartedì: 19.30-21.00Operatori: Calludrini Franco Tel. 071 393 24 57 coadiuvato da Loccisano Graziella.

PATRONATO ITAL-UILHörnlistrasse 19, 9500 WilLunedì: 09.30-12.30/14.00-17.30Martedì: 09.30-12.30/14.00-17.30Mercoledì: 09.30-12.30/14.00-17.30Operatore: Leo CarusoTel. 071 220 96 22

Carissimi, vi scrivo al culmine del-la gioia pasquale, opera di salvezza, che Gesù ha realizzato mediante la sua morte e risurrezione. Vale la pena ricordare che Gesù ha vissuto, come Dio, in un corpo come il nostro e ha così preso su di sé tutto quanto appar-tiene al nostro corpo. Vivendo il cor-po rivestito della sua divinità ha dato a noi la certezza che il corpo, se dentro di noi abita la fede e con la fede, Dio stesso, è capace di cose che, senza Dio, sarebbero impossibili. Il nostro corpo è capace di azioni belle e di azioni cat-tive.Quelle belle sono state rivestite di una valenza divina ed eterna come il dare da bere un bicchier d’acqua a uno di questi piccoli e credere che lo abbiamo offerto a Cristo.Quelle brutte possono essere cancel-late e perdonate con la stessa certezza ricevuta dalla donna peccatrice con quel “Neanch’io ti condanno. Va e non peccare più!” Ma credo che la gioia pa-squale sia la pace interiore di sapersi abitati dall’Amore di Dio, dal ricono-scere che tutto il bene che abbiamo compiuto è la vera realizzazione di noi stessi sia nella dimensione familiare che professionale, sia in quella uma-na che spirituale. La gioia pasquale è sentirsi abitati da Dio, amati da Cristo,

sorretti dalla Chiesa che cammina con noi nella storia di oggi. È una gioia che ci viene ogni volta che alziamo il no-stro sguardo alla croce di Cristo e verso quel sepolcro vuoto che ci dona la cer-tezza di non essere più orientati verso una tomba, ma verso una vita eterna, come è eterno Dio.Quest’ultima certezza ci riveste di spe-ranza. Sarebbe infatti povero e depri-mente vivere per finire in una tomba o in un pugno di cenere deposto in un’urna.La speranza pasquale è essere certi che la nostra vita ha un arco eterno alla cui base è posto il Battesimo e dall’altro capo ha la contemplazione della gloria di Dio.Durante l’arco della vita il battezzato, colto dalla gioia pasquale, non fa altro che compiere il bene, quasi volesse tra-piantare il Paradiso sulla terra, ancora prima di poterlo contemplare. La gioia pasquale, per concludere, effonde nel cuore dei credenti la certezza di essere amati da Dio. La certezza dell’amore di Dio accompagna il battezzato nella dif-ficoltà di diffondere il Vangelo e nella fatica di andare contro corrente in una civiltà lontana dal Cristo.A tutti, in questo tempo di Pasqua, au-guro una profonda gioia pasquale!

Don Alfio

LA VOCE DEL MISSIONARIO

Come in cielo così in terra

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9comunitàMaggio 2018 Wil • Herisau

I giovani, tutti ne parlano pochi li aiutanoUn Sinodo indetto da papa Francesco. Educare alla vita ma con l’esempio

Subito dopo la sua elezione Papa Francesco ha voluto affrontare i pro-blemi più urgenti del nostro tempo: la bellezza della fede e dell’amore cristiano, il rispetto del creato, la mi-sericordia e, con il coinvolgimento di tutto l’Episcopato mondiale, il fon-damentale problema della famiglia. A quest’ultimo grosso problema ha dedicato un Sinodo biennale dei Ve-scovi e, appena concluso, ha subito annunciato la convocazione di un Si-nodo mondiale sui giovani e sui pro-blemi giovanili di oggi. Ogni giorno sui giovani si sentono le idee più disparate: qualcuno ne parla bene, ma molti attribuiscono ai giovani la responsabilità di tanti di-fetti della società attuale. Non passa giornata senza sentire diverse perso-ne che mi parlano male dei giovani. Forse potrebbe anche essere vero che hanno tanti limiti o difetti ma dobbiamo anche chiederci: perché sono così? Io uso dire che i giovani non sono la causa di questa realtà, ma sono le vittime di una società, perso-

ne mature e vecchie, che non hanno saputo dare loro i valori fondamen-tali per capire il senso della vita e il senso della comunità. Quante volte ho sentito persone adulte affermare che non volevano che i loro figli pro-vassero certe privazioni che li ave-vano aiutati, però a formarsi quella “ossatura” che ha loro permesso di affrontare e affermarsi nella vita. Co-sì abbiamo fatto crescere dei giovani fragili, incapaci di reagire di fronte alle prime difficoltà e insuccessi, ra-gazzi, specialmente studenti, che, secondo le ricerche psicologiche na-zionali, a 34/35 anni, per certi aspet-ti, sono rimasti infantili. Abbiamo privato i bambini ed i ragazzi di u-na attività fondamentale: “giocare” e abbiamo affidato la loro educazione alla baby sitter “televisione”. Quante ore il papà e la mamma trascorrono ogni giorno con i loro figli? E se non stiamo con loro come possiamo dire di averli educati bene? Molti mi dico-no che il papà e la mamma debbono lavorare perché oggi ci sono molte

esigenze, ed è vero; però dobbiamo riconoscere che stiamo preferendo le cose ed i soldi alle persone, ai fi-gli. Così crescono privi di affettività, di amore, di esempi, di insegnamen-ti positivi, ecc. Li stiamo rendendo ricchi di soldi e di cose, ma restano poveri di valori. Lo ripeto ancora u-na volta: per una persona è molto più importante “essere” che “avere”. Si potrebbero dire ancora altre cose ma, concludendo, dobbiamo ricono-scere che non sono i giovani la causa dei malanni di questo mondo carico di furti, di delitti, di tradimenti, di fal-sità, di disonestà, ecc. Di tutto que-sto la causa è di quegli anziani che hanno mancato a un grave dovere: educare ai valori, educare alla fede, educare alla vita, dare l’esempio. So che molti pensano che la fede non serve per guadagnare soldi e per arricchire, ma senza la fede non si può comprendere neppure il valore della vita: della nostra vita e di quella degli altri che dobbiamo imparare a rispettare e ad amare.

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10comunitàMaggio 2018 Wil • Herisau

Festa della mamma: ecco perché

La si festeggia ogni seconda domenica di maggio con regali, fiori e cioccolatini, torte pannose e bigliettini allegri e pieni di cuoricini. Ma la Festa della Mamma è nata oltre un secolo fa in America per un motivo ben poco festoso e nient’affatto commerciale: era una giornata di lutto pensata in onore delle madri che avevano perso i loro figli in guerra.A sancirla come ricorrenza fu Anna Jarvis nel 1908, dopo molti anni di tentativi e di battaglie burocratiche. Anna desiderava dedicarla a sua madre Ann Jarvis Reeves, che per tutta la vita si era impegnata socialmente sotto diversi aspetti, ma tutti in un certo senso “materni” di cura e tutela di donne e bambini. Fu particolarmente attiva nella lotta alle malattie e alla mortalità infantile, così come al mi-glioramento delle condizioni igieniche. Durante la Guerra civile americana (insieme a molte altre donne) si era presa cura dei soldati feriti e a guerra di Secessione finita si im-pegnò a promuovere il Mother’s Friendship Day (le “Gior-nate dell’amicizia tra madri”) per favorire la riconciliazione tra le madri del Nord con quelle del Sud, ex nemiche. Un intento nobile e un inno alla pace, alla vita… Alle madri.Ma Anna Jarvis capì che questo successo si stava trasfor-mando rapidamente in un fallimento sociale: la festa della Mamma era diventata un pretesto commerciale per ven-dere dolciumi, regali costosi, fiori… Lottò contro la deriva consumistica che la Festa della Mamma stava prendendo e che tutt’ora non ha perso (anzi). Fondò la Mother’s Day International Association per riprendere il controllo delle celebrazioni, organizzò boicottaggi e cause legali contro chiunque approfittasse di quella ricorrenza in cui aveva tan-to creduto almeno fino agli anni Quaranta. Nel 1948 morì, da sola, a 84 anni, in una casa di riposo a Philadelphia.

Mamma: le canzoni più belle per lei

Da “Madre” presente nel recente album di Gianlu-ca Grignani a “Mother” di John Lennon. Passando per “I’m sorry Mum di Eminem” e” Thinking of you” di Lenny Kravitz. Una rassegna di canzoni per tutti i gusti. Brani allegri, teneri, romantici e... Una canzone per celebrare in musica la Festa della Mam-ma? Ce ne sono tante, di epoche diverse. E quindi la scelta è davvero molto ampia. Dai brani sul rapporto madre-fi-glio scritti da autori italiani a quelli messi a punto da autori e stranieri. Obiettivo: un 8 maggio in musica!Da Madre, tra le tracce inserite da Gianluca Grignani nel suo ultimo album, appena uscito, e intitolato Una strada in mezzo al cielo, a No! Mamma, No! di Renato Zero, comtenuto nel suo disco d’esordio del 1973.Da Mother di John Lennon a Le mie madri di Nada, passando per In Bianco e Nero di Carmen Consoli. E an-cora, da Mamma di Claudio Villa a Tired of Sleeping di Suzanne Vega, da Mother Love dei Queen a Le Tasche Piene di Sassi di Jovanotti, da I’m Sorry Mama di Emi-nem a Sono Un Ribelle, Mamma degli Skiantos, da De-ar Mama di 2Pac a Thinking of You di Lenny Kravitz.Scegliere una canzone emblema non è certo facile e, co-munque, è anche giusto che ce ne siano tante perché tante sono le mamme. Con personalità diverse, caratteri diversi, approcci alla maternità differenti. Insomma, ce n’è per tutti i gusti e di tutti i generi e va detto che non tutti i brani sono allegri e positivi. Molti motivi denunciano il conflitto che spesso si crea nel legame tra madri e figli, altre ricordano madri che non ci sono più.Se volete ascoltare alcune fra le più belle canzoni per la Mamma andate su questo sito del Corriere della Sera:http://www.iodonna.it/attualita/famiglie/gallery/festa-del-la-mamma-le-25-canzoni-piu-belle/?img=1

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11comunitàMaggio 2018 Wil • Herisau

RICORDIAMO I NOSTRI DEFUNTISILVIA FORMISANOnata il 27.06.1937deceduta a Wil il 07.03.2018funerata a Wil il 13.03.2018

CINZIA SALISnata il 29.09.1987deceduta a Zurigo il 12.03.2018funerata a Wil il 21.03.2018

LUIGINO NOFERInato il 21.03.1935deceduto a San Gallo il 17.03.2018funerato a Gossau il 22.03.2018

SACRIFICIO QUARESIMALE FASTENOPFER 2018A tutti gli uomini e donne di buon cuore giunga il ringraziamen-to Pasquale per la generosa raccolta del sacrificio quaresimale pari a 2.500,00 CHF.GRAZIE !

MCI WIL/WATTWIL, APPENZELL UND GOSSAUMESE DI MAGGIO 2018

Wil: “Apertura Mese di Maggio” venerdì 28 aprile ore 18,30 presso il Santuario di Maria Drei Brunnen Lichtprozession / pro-cessione delle luci.

Gossau: recita del S Rosario ogni martedì alle ore 19,00 nella cappellina Schönstattkapelle Friedberg Gossau.

Herisau: recita del Santo Rosario ogni mercoledì alle ore 19,00 presso la cappellina della Missione Italiana.

Oberuzwil: recita del santo Rosario sempre prima della S Mes-sa mensile alle 18,30.

N/O Uzwil: venerdì 25 maggio ore 18 Pellegrinaggio alla grotta di Lourdes di Niderglatt ore 18,00.Recita del Santo Rosario alla grotta e S. Messa nella chiesina.

Bütschwil: recita del Santo Rosario prima della S Messa mensi-le ore 18,30

Appenzell: domenica 06 maggio ore 16 Santo Rosario e Santa Messa presso la Lourdes Kapelle in Appenzell.

Nelle altre Comunità recita del Santo Rosario prima della S Messa.

NOSTRI BATTESIMIADRIAN BEHAJfiglio di Vilson e di Suzana Marku nato a Wil il 28.01.2018 battezzato a Wil il 08.04.2018

CHIARA DE SIMONEfiglia di Elesio e di Viktoria Bocale – De Simone nata a Wil il 08.10.2017 battezzata a Wil il 15.04.2018

NATHAN MATTEO DA SILVA PINTOfiglio di Artur e di Simona Da Silva Pinto nato a Herisau il 13.09.2017 battezzato a Herisau il 22.04.2018

CRISTIAN PEDONEfiglio di Paulo e di Maria Pedonenato a Herisau il 15.12.2017 battezzato a Herisau il 22.04.2018

Ministri straordinari della Comunione Mentre vi scrivo queste poche righe già vi immagino con il

passo svelto nell’atto di raggiungere le case degli ammalati per portare loro Gesù Eucaristia nel giorno del Signore. Immagino la commozione che vi prende sapendo che portate Gesù e che andate a servire Gesù nel volto di chi soffre. Penso alla gioia che vi assale sapendo che è grande il Mistero posto tra le vostre mani.Grazie! Grazie per la vostra disponibilità, per il tempo che dedi-cherete alla formazio-ne, necessaria per un servizio più attento e appassionato. Grazie per l’amore che river-serete alle persone che soffrono e a quel-le che vivono da sole. Quando vi recherete nelle loro case non abbiate premura! Non lasciatevi prendere dalla frenesia di finire il giro nel minor tempo possibile. Vi accompagni uno sguardo contemplativo sapendo che in quella persona c’è Cristo, ai piedi

di quei crocifissi vi è l’icona più fede-le del Crocifisso.Voi siete chiamati Ministri straordi-nari. Straordinari non solo perché dopo un po’ di tempo dovrete la-sciare spazio ad altri, ma straordinari nell’entusiasmo, nell’impegno, nella generosità. Straordinari nell’amore all’eucaristia, nell’attenzione al vasto mondo della sofferenza. Straordinari nel ricordare a tutta la comunità che Gesù non è presente solo nel Taber-nacolo, ma è presente in chi è piaga-to dal dolore. Voi siete espressione di una comunità parrocchiale, ma

siete anche segno all’interno di una comunità che i malati non possono continuare a rimanere ai margini. Come ministri straor-dinari siete chiamati a svolgere un servizio di animazione per accendere nel cuore di tutti l’a-more per chi soffre.Non vi rubo altro tempo. Vi im-magino già lì con la teca che stringete tra le mani...vi rinnovo il mio grazie e vi assicuro tutta la mia preghiera. Alle persone che incontrate portate il mio saluto e chiedete una preghiera anche per me e per le nostre Comunità: l’offerta della loro vita è gradita agli occhi di Dio! “Come sono belli sui monti i piedi del mes-saggero di lieti annunci”...come sono belli, in mezzo alle nostre comunità, i piedi di coloro che portano Gesù!All’inizio di questo Mandato e per tutto il tempo in cui lo vivrete a servizio della Chiesa vi benedico di cuore.

Don Alfio

Concetta Colanero e Fernando Pelusi - Oberuzwil

Adriano Greco - Gossau

Nicola Mangiacapra - Herisau

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12comunitàMaggio 2018 Schaan • Marbach

LA MISSIONEComprende il Principato del Liechten-stein e tre zone del cantone di San Gallo: Werdenberg, Sarganserland, Rheintal.Missionario: Don Egidio Todeschini, Reberastrasse 1, 9494 Schaan. Tel. 00423-2322922; Fax 00423-2322919; Email:[email protected].

LA MESSASabato: Marbach (Missione) primo del mese ore 18.00; Au (parrocchia) se-condo del mese ore 17.00; Diepoldsau (parrocchia) terzo del mese ore 17.00; St. Margrethen (parrocchia) quarto del mese ore 17.00.Domenica: Buchs (parrocchia) ogni do-menica ore 9.00; Lüchingen (parrocchia) prima del mese ore 10.30; Heerbruch (parrocchia) terza del mese ore 10.30; Balgach (Frongarten) ore 10.30 ogni al-tra domenica e festa di precetto; Schaan (S. Pietro) ogni domenica ore 11.00; Mels (Cappuccini) ore 18.00 eccetto la pri-ma del mese; Flums (Justuskirche) ore 18.00 la prima del mese.

INFORMAZIONEComunità: è il mensile delle Missioni di San Gallo-Rorschach, Wil-Herisau, Schaan-Marbach. Siete pregati di co-municare i vostri cambiamenti di indi-rizzo. Per chi non lo riceve, basta scri-vere o telefonare.Internet: il sito www.donegidio.com contiene informazioni sulla Missione di Schaan-Marbach.

CONSOLATOSchaan: lunedì ore 18.00–19.30 alla Mis-sione (Reberastrasse 1). Operatore so-ciale: Egidio Stigliano.Buchs: Mercoledì ore 15.30-18.00 nell’aula sotto la chiesa cattolica. Ope-ratore sociale: Matteo Di Gennaro.Marbach: mercoledì ore 18.00-19.30 alla Missione (Staatstrasse 58). Operatore sociale: Teo Palmisano.

PATRONATOBuchs: ogni mercoledi, ore 15.30-18.00.Marbach: 1° e 3° lunedi del mese, 15.30-18.00.

UFFICIO LEGALESchaan: secondo sabato del mese o-re 15-00-17.00 alla Missione (Rebera-strasse 1). Operatore: avv. Vito Maida.Marbach: primo sabato del mese ore 15.30-17.00 alla Missione (Staatstrasse 58). Operatore: avv. Valeria Zimotti.

Così titolo e domanda iniziale della catechesi tenuta dal Santo Pa-dre Francesco.“La celebrazione domenicale dell’Eucaristia è al centro della vita della Chiesa”, ha risposta il Pontefi-ce spiegando in seguito non solo il significato, ma anche la storia della domenica come giorno festivo.Mentre per gli ebrei la domenica era il primo della settimana, i romani la chiamavano “giorno del sole” “per-ché in quel giorno Gesù era risorto dai morti ed era apparso ai disce-poli, parlando con loro, mangian-do con loro, donando loro lo Spiri-to Santo (cfr Mt 28,1; Mc 16,9.14; Lc 24,1.13; Gv 20,1.19)”. Papa Francesco ha ribadito: “Per queste ragioni, la domenica è un giorno santo per noi, santificato dalla celebrazione euca-ristica, presenza viva del Signore tra noi e per noi. È la Messa, dunque, che fa la domenica cristiana!”A riguardo il Santo Padre ha ricor-dato le comunità cristiane che non possono partecipare alla Messa o-gni domenica e le società secolariz-zate che “hanno smarrito il senso cristiano della domenica illuminata dall’Eucaristia” definendo l’ultimo atteggiamento come peccato. Dun-que il Pontefice ha esortato a “recu-perare il significato della festa, della gioia, della comunità parrocchiale,

Perchè andare a messa la domenica?

della solidarietà, del riposo che ri-stora l’anima e il corpo” riferendosi al Concilio Vaticano II.Di seguito, Papa Francesco ha par-lato del lavoro domenicale sottoli-neando come l’astensione domeni-cale dal lavoro sia “un apporto spe-cifico del cristianesimo”. “Fu il sen-so cristiano del vivere da figli e non da schiavi, animato dall’Eucaristia, a fare della domenica – quasi uni-versalmente – il giorno del riposo.”Infine, il Santo Padre ha affrontato un problema comune: “Cosa pos-siamo rispondere a chi dice che non serve andare a Messa, nem-meno la domenica, perché l’im-portante è vivere bene, amare il prossimo?” Papa Francesco ha spiegato che non si va a Messa “per dare qualcosa a Dio, ma per riceve-re da Lui ciò di cui [si ha] davvero bisogno”. Il Santo Padre ha con-cluso la Sua catechesi ribadendo: “Noi cristiani abbiamo bisogno di partecipare alla Messa dome-nicale perché solo con la grazia di Gesù, con la sua presenza vi-va in noi e tra di noi, possiamo mettere in pratica il suo coman-damento, e così essere suoi testi-moni credibili.”

Papa Francesco in occasione dell’Udienza Generale del 13 Dicembre 2017

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13comunitàMaggio 2018 Schaan • Marbach

La Pasqua ogni domenica

Ogni domenica, andando alla Messa, noi riviviamo la Pasqua, cioè la morte e risurrezione di Gesù.Ma perché Gesù morto e risorto ci riguarda tanto ma tanto di più di qualunque persona risuscita-ta da lui, Lazzaro per esempio (Vangelo di Giovanni, 11)?Lazzaro, il figlio della Vedova di Nain (Luca 7,12-15) e altri ripor-tati in vita da Gesù tornano al-la loro vita precedente. Ma poi, dopo qualche tempo, sono morti di nuovo e questa volta defini-tivamente. Viceversa Gesù risor-to resta vivo per sempre, come scriveva già San Paolo (Lettera ai Romani 6,9): “Cristo risorto dai morti non muore più, la morte non ha più potere su di lui”.Sicuramente, se pensiamo a Laz-zaro dopo la sua risurrezione, lo immaginiamo nella vita quoti-

diana, rintracciabile da chiunque gli sta vicino. Gesù risorto, quan-do si mostra ai discepoli, mangia con loro (Luca 24,41-42; Giovan-ni 21,9-13), parla con loro, si fa toccare, cammina con loro (Luca 24,13-35). Ma il Risorto talvolta appare poi scompare, i momenti nei quali si fa vedere sono ecce-zioni.Inoltre, le persone risuscitate da Gesù sono tornate alla vita sotto gli occhi di tutti. Lui no, tanto è vero che non riescono a suppor-re altro se non che qualcuno ab-bia portato via il corpo (Maria di Magdala, Giovanni 20,15).

Ancora: chiunque conosceva Lazzaro, o il figlio della vedova o la figlia del capo della sinagoga (Marco 5,35-43) non avrà avuto problemi a riconoscerli dopo il loro ritorno alla vita. Ma Gesù? Maria Maddalena, che lo cono-sceva bene, se lo trova di fron-te dopo la sua risurrezione e lo prende per il giardiniere. Lo riconosce solo dopo che Gesù la chiama per nome (Giovanni 20,13-18). I discepoli di Emmaus parlano con lui stesso, che li ac-compagna per ore, ma lo rico-noscono solo al momento della cena, nell’atto dello “spezzare il pane”.Anche noi la domenica, andan-do alla Messa, possiamo incon-trare Gesù nell’Eucarestia nella quale ricordiamo, celebriamo e riviviamo la morte e risurre-zione di Gesù. “Senza a Messa non possiamo vivere” dicevano i primi cristiani, i quali doveva-no affrontare pericoli e persecu-zioni per ritrovarsi in preghiera. E noi, cristiani tiepidi del terzo millennio?

Marc Chagall, Morte e Risurrezione, Paris, Centre Pompidou.

La Missione Cattolica Italiana

organizza

FESTA DELLA MAMMA

sala parrocchiale di Buchs

Sabato 5 maggio 2018

Ore 19.00 apertura sala

Ballo e musica

con Tony Onda

Servizio bar e cucina

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14comunitàMaggio 2018 Schaan • Marbach

Il 5.11.2017 è morto a Rovetta (Bergamo) Amadio Savol-delli. Era nato il 15 novem-bre 1932. Dopo la morte del-la moglie Antonia, nel 2012 da Balgach era rientrato in Italia. Lo ricordano fratelli e amici.

I NOSTRI DEFUNTI

BATTESIMISabato 10 marzo nella chiesa parrocchiale di Au è stata battezzata Emilia Xuan Mai Na-vatta (nella foto), nata il 13.6.2017 a Heiden, figlia di Navatta Domenico e di Navatta Mai Lan. Padrini: Francesco Damiano Navatta e Mai Linn Phan.

Domenica 18 marzo nella chiesa di San Pietro a Schaan è stata battezzata Malia Scarlino, nata il 21. 10.2017, figlia di William Scarlino e di Maria Sergi. Padrini: Giovanni Iozzo e Thi Anh Hong Sergi.

Nella Veglia pasquale del Sabato Santo, 31 marzo 2018, è stata battezzata Azzurra An-gela Fersini, nata il 20.oi.2018, figlia di Ro-berto Fersini e di Claudia Ruberti. Padrini: Antonio De Sabato e Valentina Pizzolante.

Il 7.03.2018 all’ospedale di Coira è morto Donato Pol-verino. Era nato a Savia-no (Napoli) il 22 settembre 1941. I funerali sono stati celebrati a Schaan. Lascia la moglie Liliana, i figli Danie-le e Michele con le rispettive famiglie.

DALLA VITA DELLA COMUNITÀ

Il 20.03.2018 all’ospedale di Walenstadt è morto Felice Vitale. Era nato a Quindici (Avellino) il 19.01.1938. I fu-nerali si sono svolti a Flums, dove ora riposa. Lascia la moglie Carolina, le figlie Te-resa e Fiorita con i loro mari-ti e nipoti.

Il 16 marzo 2018 all’ospedale di San Gallo è morto Paolo Letizia. Era nato a San Cle-mente (Caserta) il 1.10.1941. I funerali si sono svolti a St. Margrethen, dove abitava e ora riposa. Lascia la moglie Ines. Riposi in pace.

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15comunitàMaggio 2018 Schaan • Marbach

La Missione Cattolica e la Comunità PortogheseDie katholische Mission und die portugiesische Gemeinschaft

celebrano / feiern

MADONNADI

FATIMAMarbach: Sabato 19 maggio 2018 Samstag, 19. Mai 2018

• Ore 18.00 Santo Rosario con processione 18 Uhr Rosenkranz mit Prozession• Segue S. Messa nella chiesa parrocchiale Im Anschluss Heilige Messe in der Kirche

Segue nel Centro Italiano / anschliessend im Centro Italiano

Servizio cucine e bevande / Verpflegung und GetränkeSiete tutti invitati / Alle sig eingeladen

FESTADELLA

MAMMA

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16comunitàMaggio 2018 Servizi speciali

Il ritorno di papa Giovanni a Bergamo

Bergamo si prepara a celebrare un evento che ha del mira-coloso, tanto atteso quanto inaspettato: il rientro, nella terra che tanto ha amato, delle sante Spoglie del santo papa Gio-vanni XXIII. Un grande dono di Papa Francesco alla Diocesi di Bergamo, che si prepara ad accogliere l’arrivo dell’urna: rimarrà in terra bergamasca dal 24 maggio al 10 giugno 2018. Non è un fatto comune che la salma di un Pontefice esca da San Pietro per viaggiare. Pochi i precedenti: le reliquie di Pio IX traslate nel 2001 a Senigallia e, prima ancora, nel 1960, proprio Papa Giovanni concesse che il corpo di Pio X fosse portato a Venezia.Il Vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, ha commentato: Ringraziamo Papa Francesco per questo gesto di amore paterno nei confronti della nostra Diocesi di Berga-mo. È per noi una gioia grande e una grazia speciale. Pensa-re al santo Papa Giovanni XXIII che torna nella sua terra, mi ha fatto ricordare quanto lui disse, pochi mesi dopo l’elezione a Pontefice, in un’udienza ad un gruppo di bergamaschi: “Vi esorto a progredire sempre nella bontà, nella virtù, nel-la generosità, affinché i Bergamaschi siano sempre degni di Bergamo”.L’evento si carica di molti significati, per i diversi appunta-menti con la storia: Papa Roncalli torna a Bergamo nel ses-santesimo anniversario della sua elezione al Soglio di San Pietro (28 ottobre 1958), nel cinquantacinquesimo anniversa-rio dell’Enciclica Pacem in Terris (11 aprile 1963) e della sua morte (3 giugno 1963). La diocesi di Bergamo ricorda poi il cinquantesimo “compleanno” del nuovo Seminario Vescovi-le, intitolato proprio a Papa Giovanni: da lui voluto e soste-nuto, Papa Giovanni ne seguì personalmente la costruzione tramite il bergamasco cardinale Gustavo Testa. Il nutrito programma predisposto dalla Diocesi di Bergamo propone una peregrinatio spirituale per cogliere alcuni tratti della profonda relazione che Angelo Giuseppe Roncalli ha vissuto profondamente con la terra bergamasca, la sua prima “patria”: Si incomincia dalla terra in cui son nato, e poi si prosegue sino al punto di congiungimento con la terra dei vi-venti. Scorrono, nella memoria ancora viva di molti, i luoghi che lo hanno visto crescere e vivere e che Angelo Giuseppe Roncalli ha percorso sin da bambino, nei quali si è formato, tanto alla “scuola del cortile” della piccola comunità conta-dina di Sotto il monte, quanto in seminario; un viaggio nei rapporti con familiari, amici e confratelli nel sacerdozio; un insieme di situazioni dalle quali emerge, in modo particolare, il forte senso di appartenenza di papa Giovanni alla storia del popolo e della Chiesa di Bergamo. La peregrinatio è ripartita in due momenti: i primi quattro giorni sono caratterizzati da eventi simbolici, distribuiti in alcuni luoghi significativi della città e della provincia, attraverso i quali vengono declinati alcuni aspetti del messaggio giovanneo; nei rimanenti quat-

tordici giorni, l’urna rimarrà a Sotto il Monte, dove saranno messi in evidenza gli aspetti connessi alla venerazione dei pellegrini. Più precisamente, le sante Spoglie giungeranno a Bergamo giovedì 24 maggio, accolte dalle autorità cittadine (Figli di Bergamo, fatevi coraggio, fatevi onore!): dopo una visita al carcere di Bergamo (Ho messo i miei occhi nei vostri occhi), saranno portate dapprima in Seminario (Un sacerdote non si improvvisa, una vocazione non si fa da sé), quindi nella Cattedrale di Bergamo (Questa Chiesa di Bergamo che amo. La Cattedrale si è mostrata incanto di bellezza e splen-dore. Domani diventerà rinnovato Cenacolo). Domenica 27 maggio, dalla Cattedrale l’urna raggiungerà nella mattinata il nuovo ospedale di Bergamo (Diletti figli e figlie ammalati, quante volte ho sentito il desiderio di trovarmi in mezzo a voi: siete tra i più vicini al mio spirito), nel pomeriggio il Santuario della Cornabusa, in Valle Imagna (Cornabusa, veramente è bello stare qui), infine, prima di raggiungere la destinazione finale di Sotto il Monte (La popolazione di Sotto il Monte si allieti), si fermerà a Baccanello (Niente fu dolce e delizioso

L’urna con il corpo del santo dal 24 maggio al 10 giugno nei luoghi della nascita

Giovanni XXIII, allora Patriarca di Venezia, in preghiera al santuario della Cornabusa pochi giorni prima della sua e-lezione al Soglio di San Pietro.

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17comunitàMaggio 2018 Servizi speciali

alla mia anima come tornare a Baccanello). A Sotto il Monte rimarrà sino al 10 giugno, quando l’urna con le sante Spoglie del santo Papa Giovanni XXIII farà ritorno a Roma, nella Ba-silica di San Pietro.La mobilitazione di popolo destinata a caratterizzare l’evento, di cui si odono già le prime avvisaglie, costituisce il segnale più evidente del radicato sentimento di pietà popolare che la memoria di Papa Giovanni è ancora in grado di suscitare. In Valle Imagna, ad esempio, le comunità dei vari villaggi, attraverso le principali istituzioni, hanno elaborato un pro-gramma condiviso di accoglienza. Il Centro Studi Valle Ima-gna pubblica il volume di Roberto Belotti Tornando a casa. Elegia per la traslazione delle sante spoglie di Papa Giovanni XXIII: l’opera letteraria, costituita da ventiquattro capitoli, brevi ma intensi, fluidi e scorrevoli – un concentrato di “sa-pienza” giovannea - corredati da una nutrita raccolta di foto-grafie, nasconde una complessa e costante orditura di riferi-

menti alla Fonte principale, riconducibile al pensiero e agli scritti di Papa Giovanni, che l’autore ben conosce, ha studiato e sedimentato da anni, e che, nel succedere delle varie vicen-de narrate, si trasformano in parole, visioni, convincimenti personali autorevoli e in linea con la dottrina. Ventiquattro “meditazioni, ventiquattro preghiere per Papa Giovanni. Il ritorno a Bergamo delle spoglie di papa Giovanni stimola la formazione di album di ricordi, rianima persone, azioni e sentimenti di terra, di casa, di famiglia. La storia si confonde con una nostalgica – per tratti anche disperata – rievocazione dei sentimenti universali pace, fraternità e bontà, dei quali tanto oggi abbiamo bisogno.

Antonio Carminati Direttore del Centro Studi Valle Imagna

www.centrostudivalleimagna.it [email protected]

Cordoglio per la morte di mons. Lino BelottiAncora un lutto che ci addolora nell’ambito della pastorale migratoria con gli italiani.

È morto all’età di 87 anni, il vescovo mons. Lino Belotti, ausiliare emerito di Bergamo e già Direttore Generale, Presidente della Fondazione Migrantes e della Commissione CEI per le Migrazioni, missionario a La Chaux De Fonds e Delegato nazionale per le MCI in Svizzera.

“Il Vangelo racconta che Gesù, quando sente vicina la sua passione, chiama a stringersi attorno a sé i suoi discepoli, li invita a sedersi accanto a lui per condividere la sua vita nel pane spezzato e per lavare loro i piedi in un testamento di amore. In questa luce, nella prossimità dei giorni della morte e risurrezione di Gesù, vedo la chiamata del Signore a Mons. Lino: lo ha chiamato alla vita, al sacerdozio, alla missione, all’episcopato, ora l’ultima vocazione è a stare accanto a lui”, dice il vescovo di Bergamo, mons. Francesco Beschi. Come motto episcopale Mons. Belotti aveva scelto le parole conclusive del Te Deum “in te Domine speravi”: così ha vissuto, così è spirato, come un uomo di speranza che traspariva dai suoi occhi brillanti, dal suo sorriso luminoso, dalla sua voce squillante. Lui – ricorda ancora mons. Beschi - che da questa terra di Bergamo è nato, sia ora il chicco di grano che tornando alla terra, morendo, produce molto frutto, facendo germogliare nuove vocazioni per questa Chiesa che tanto ha amato. In cielo sarà accolto da tanti sacerdoti bergamaschi e missionari che lui ha servito, da tanti laici che lui ha amato, ma soprattutto dal Beato martire don Sandro Dordi, suo compagno e amico, con cui ha condiviso la speranza del Vangelo e ora potrà vivere la gioia di quel Signore che ha annunciato, celebrato, vissuto”.

I funerali sono stati celebrati nel Duomo di Bergamo, lunedì 26 marzo. Invito tutte le missioni a ricordare Mons. Belotti nelle celebrazioni eucaristiche per elevare al Signore per lui preghiere di rendimento di grazie e di suffragio.

Carlo de Stasio Coordinatore nazionale MCLI in Svizzera

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18comunitàMaggio 2018 Patronato ACLI

Interagire col Patronato Acli tramite portale webIl nuovo portale web delle ACLI della Svizzera Centro Orientale, www.aclisco.ch, mette a

disposizione sulla propria piattaforma informazioni su tutte le sedi di Patronato ACLI presenti sul nostro territorio e su tutte le attività di cui si occupa. Attraverso i moduli di contatto si ha la possibilità di conoscere tutti i servizi offerti dal Patronato Acli di San Gallo, di individuare la sede piu’ vicina e di interagire immediatamente con l’operatore di patronato, indicando il tipo di

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Heimatstrasse 139008 San Gallo (SG)[email protected]

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FINANZIAMENTO DEL GIORNALE “COMUNITÀ”– 2017

Il Giornale “Comunità”, Bollettino delle delle Missioni Cattoliche Italiane di San Gallo-Rorschach, Schaan-Mar-bach, Wil-Wattwil, è finanziato, in parte, dalle rispettive Kirchgemeinden che contribuiscono, a seconda del numero di copie inviate agli Italiani residenti nel loro territorio. Le altre entrate provengono dalle offerte che spontaneamente fanno coloro che ricevono il giornale, dalla pubblicità e dal Contributo dello Stato Italiano.

19comunitàMaggio 2018 Servizi speciali

COSTI

Tipografia: “La Buona Stampa” 41'410.00

Posta: spedizione giornale 16’478.80

Tasse e permessi vari (Wemf) 918.00

Costi esercizio (spese bancarie) (Gestione indirizzario, spese segreteria, varie, ecc.)

1’143.401’085.00

TOTALE 61’035.20

CONTRIBUTI KIRCHGEMEINDEN

San Gallo: Abtwil, Engelburg, Wittenbach 5‘050.80

Rorschach: Rorschacherberg, Goldach, Rheineck, Thal, Heiden, Staad, Steinach,Walzenhausen, Tübach, Wolhalden, Mörschwil, Oberegg, Lutzenberg, Untereggen

4‘494.20

Marbach/Schaan: Altstätten, Au, Berneck, Diepoldsau, Heerbrugg, Kriessern, Lüchingen, Montlingen, Oberriet, Rebstein, Sennwald, Widnau, St. Margrethen, Balgach

3‘992.80

Wil/Wattwil: Herisau, Speicher, Teufen-Bühler Appenzell, Urnäsch, Gonten 6’657.00

Offerte con i vaglia inseriti nel giornale 18’643.00

Entrate 2016 dopo il 01.02.2017 2’009.50

Entrate dalla pubblicità sul giornale 3’230.00

Entrate dal Contributo dello Stato Italiano arretrati anno 2016 17’397.40

TOTALE ENTRATE 61'474.70

Differenza (attiva) tra Entrate e Uscite 439.50

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PARTENZE SVIZZERA: San Gallo tutti venerdi sera luglio e agosto PARTENZE ITALIA : Taurisano tutti sabato sera luglio e agosto

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