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pag. 1 di 27 Svolgimento guidato dell’esercitazione BUSINESS PLAN “LA FORNERIA S.R.L.” Il Business Plan “La Forneria S.r.l.” presenta un progetto d’ impresa per la produzione di cracker biologici. Per la sua stesura è stato preso a riferimento il Business Plan del Caso BERCIOLA. Il progetto d’impresa Il progetto d’impresa è stato descritto secondo lo stesso percorso seguito per il Caso Berciola. Nella parte introduttiva è stata presentata la descrizione dell’idea imprenditoriale, con una breve analisi del mercato e del territorio in cui realizzare il progetto. Nella parte successiva, più tecnica, sono stati descritti il prodotto, il processo produttivo, l’organizzazione e gli investimenti richiesti per la realizzazione dell’attività e il finanziamento necessario. La presentazione è essenziale ma completa. Singole classi e docenti potranno arricchirla di documentazione allegata, come elaborazioni statistiche di analisi di mercato o documenti notarili. Il bilancio previsionale Per l’elaborazione quantitativa dei dati è stato utilizzato il modello Excel sottostante al Caso Berciola (allegato allo stesso come modello vuoto). Il modello è organizzato in fogli, ognuno dei quali corrisponde a un Piano del Business Plan. Questa suddivisione è stata scelta per consentire l’immissione graduale dei dati, seguendo passo passo la descrizione del progetto a partire dal Piano delle Vendite. I dati dei piani settoriali confluiscono, in automatico, nei prospetti riepilogativi finali di Stato patrimoniale, Conto economico, Rendiconto finanziario e Indici. Dal punto di vista didattico questa impostazione consente di dedicare tempo a riflettere sulle scelte inerenti ai singoli aspetti del progetto (volume di produzione, prezzo di vendita, scorte, forme di finanziamento, ammortamento beni strumentali ecc.) potendolo risparmiare sui calcoli, laboriosi, dei riepiloghi finali. La rapidità con cui è possibile ottenere il ricalcolo dei valori del bilancio di previsione permette anche di procedere alla stesura del Business Plan per gradi, simulando più ipotesi fra loro alternative, per meglio motivare la scelta finale.

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Svolgimento guidato dell’esercitazione

BUSINESS PLAN “LA FORNERIA S.R.L.”

Il Business Plan “La Forneria S.r.l.” presenta un progetto d’ impresa per la produzione di cracker biologici. Per la sua stesura è stato preso a riferimento il Business Plan del Caso BERCIOLA. Il progetto d’impresa

Il progetto d’impresa è stato descritto secondo lo stesso percorso seguito per il Caso Berciola.

Nella parte introduttiva è stata presentata la descrizione dell’idea imprenditoriale, con una breve analisi del mercato e del territorio in cui realizzare il progetto.

Nella parte successiva, più tecnica, sono stati descritti il prodotto, il processo produttivo, l’organizzazione e gli investimenti richiesti per la realizzazione dell’attività e il finanziamento necessario.

La presentazione è essenziale ma completa. Singole classi e docenti potranno arricchirla di documentazione allegata, come elaborazioni statistiche di analisi di mercato o documenti notarili. Il bilancio previsionale Per l’elaborazione quantitativa dei dati è stato utilizzato il modello Excel sottostante al Caso Berciola

(allegato allo stesso come modello vuoto).

Il modello è organizzato in fogli, ognuno dei quali corrisponde a un Piano del Business Plan. Questa suddivisione è stata scelta per consentire l’immissione graduale dei dati, seguendo passo passo la descrizione del progetto a partire dal Piano delle Vendite.

I dati dei piani settoriali confluiscono, in automatico, nei prospetti riepilogativi finali di Stato patrimoniale, Conto economico, Rendiconto finanziario e Indici. Dal punto di vista didattico questa impostazione consente di dedicare tempo a riflettere sulle scelte inerenti ai singoli aspetti del progetto (volume di produzione, prezzo di vendita, scorte, forme di finanziamento, ammortamento beni strumentali ecc.) potendolo risparmiare sui calcoli, laboriosi, dei riepiloghi finali.

La rapidità con cui è possibile ottenere il ricalcolo dei valori del bilancio di previsione permette anche di procedere alla stesura del Business Plan per gradi, simulando più ipotesi fra loro alternative, per meglio motivare la scelta finale.

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La guida allo svolgimento

Per chi volesse svolgere ex-novo l’esercitazione partendo dal modello Excel vuoto del Business Plan, il testo che segue descrive, passo passo, la procedura di compilazione dei vari piani del modello.

Nei casi in cui si renda necessario far precedere la compilazione dei piani a semplici adattamenti del foglio, come l’inserimento di righe o l’aggiornamento di qualche indirizzo di cella, la descrizione del come procedere viene integrata con la riproduzione di videate che mostrano i risultati dopo l’intervento o le formule aggiornate.

Prima di passare allo svolgimento dell’esercitazione, due suggerimenti di tipo operativo:

1. lavorare su un file Excel duplicato, conservando il modello per la generazione di altre copie;

2. per ogni foglio, visualizzare la griglia e le intestazioni di riga e colonna .

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PIANO DELLE VENDITE Nella tabella PREZZI inserire prezzo di vendita di 7,00 euro al kg, senza sconto.

Nella tabella QUANTITÀ immettere:

nella colonna vendite la quantità (in Kg) che si prevede di vendere in ognuno dei tre anni, rispettivamente Kg 45.000, 57.000 e 69.000;

nella colonna rimanenze finali le quantità di prodotto finito che si prevede di avere in magazzino alla fine di ogni anno, pari rispettivamente a Kg 600, 760 e 920. Tali quantitativi dovrebbero garantire la copertura di 4 giorni di vendite; il loro ammontare, infatti, è stato calcolato sulla base di un volume di vendita giornaliero medio di 150 Kg per il 1° anno, 190 Kg per il secondo e 230 Kg per il terzo, determinato dividendo il totale delle vendite per una media di 300 giorni lavorativi.

Sulla base di tali dati si ottiene:

nella stessa tabella, il calcolo del volume di produzione (vendite + rimanenze finali – esistenze iniziali) e la ripresa delle esistenze iniziali negli anni successivi al primo;

nella tabella RICAVI il calcolo del ricavo di vendita totale di ognuno dei tre anni

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PIANO DEGLI INVESTIMENTI Nella parte superiore del foglio immettere l’elenco dei beni strumentali, materiali e immateriali, che si prevede di acquistare, con il relativo costo storico e l’indicazione del settore di destinazione:

Aggiornare poi le tabelle di ammortamento sottostanti inserendo:

nome del bene strumentale o del costo pluriennale; aliquota di ammortamento.

Avendo scelto di utilizzare le aliquote fiscali, in particolare per quanto riguarda gli impianti e macchinari specifici per panificazione, e di applicare l’ammortamento anticipato solo il primo anno, si immettono le aliquote: impastatrice 12,5%apparecchiatura di controllo lievitazione 12,5%sfogliatrice e formatrice 12,5%forno 14,0%confezionatrice 9,0%attrezzature magazzino 20,0%mobili 12,0%hardware 20,0%software 1/3costi d'impianto 20,0% Per i beni destinati alla PRODUZIONE si utilizzano tre tabelle. L’ impastatrice e l’ apparecchiatura di controllo lievitazione vengono unite in un’unica tabella in quanto sono assoggettabili a una stessa aliquota di ammortamento, e presentano inoltre una certa omogeneità di costo. Per la sfogliatrice e formatrice e per il forno vengono utilizzate tabelle separate. Dopo l’inserimento dei dati controllare o, dove necessario, ricreare, i collegamenti con i costi storici immessi nella tabella iniziale.

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Completate le operazioni, risulterà la seguente situazione:

l’utilizzo degli indirizzi assoluti non è indispensabile, ma consente di copiare il collegamento in orizzontale

Si ripete l’operazione per i beni destinati al MAGAZZINO, con l’inserimento della denominazione e dell’aliquota di ammortamento. Anche in questo caso controllare, ed eventualmente aggiornare, i collegamenti con i costi storici della tabella iniziale. Dopo l’inserimento, risulterà la seguente situazione:

Per i beni utilizzati per l’attività di AMMINISTRAZIONE occorre invece inserire 18 righe (dalla 48 alla 65), perché quelle disponibili sono poche e le differenti procedure di ammortamento dei beni non consentono di unire più voci.

Nota

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Nel nuovo spazio, per accelerare l’inserimento dei dati, copiare una zona già compilata e adattarla con interventi di correzione: • copiare la zona B18:E35, corrispondente alle tre tabelle dei beni strumentali della produzione,

per utilizzarne le formule e la formattazione; • aggiornare il tutto inserendo il nome del bene, il collegamento al costo storico e l’aliquota

di ammortamento

Per ultimo, aggiornare la tabella con i dati relativi ai Costi d’ impianto:

Per concludere, aggiornare i collegamenti del totale ammortamenti e del RIEPILOGO per settore. Per quest’ultimo sarà necessario inserire prima le righe mancanti.

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PIANO DI PRODUZIONE Nel Piano di Produzione vanno inseriti i dati relativi a: • materia prima • mano d’opera diretta • costi diretti di produzione (ammortamento, energia ecc.). MATERIA PRIMA Trattandosi di un prodotto realizzato utilizzando diversi componenti (vedi di seguito la Distinta Base), si è stabilito di considerare come costo della materia prima la somma dei costi dei componenti necessari per produrre un Kilogrammo di prodotto finito. La Distinta Base di produzione di 1 Kg di cracker prevede l’impiego di: Kg 0,680 di farina, per un costo di 0,24 euro; Kg 0,160 di fiocchi di cereali, per un costo di 0,34 euro; Kg 0,160 di olio, per un costo di 0,84 euro; più una quantità minima di sale e lievito, per un costo globale di 0,02 euro. Prima di immettere i dati quantitativi, modificare i campi descrittivi di intestazione delle colonne della tabella, che non risultano adeguati per il nuovo prodotto: costo materia prima per unità di prodotto diventa : distinta base componenti diventa : quantità per Kg/prodotto (in Kg) costo totale unitario diventa : costo per kg/prodotto (cella a sin.) Sotto l’intestazione Distinta Base digitare l’elenco dei relativi componenti.

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Compilare quindi la riga di ogni componente con la quantità per Kg /prodotto e il relativo costo.

I consumi sono indicati in automatico e la loro quantità corrisponde al volume di produzione dello stesso periodo. Il dato da immettere è invece quello relativo alle rimanenze finali. Per evitare interruzioni della produzione a seguito di ritardi nella consegna da parte dei fornitori, per sicurezza immettiamo la quantità normalmente utilizzata in quattro giorni di produzione: Kg 600, 760 e 920 rispettivamente per l’anno 1, l’anno 2 e l’anno 3. MANO D’OPERA DIRETTA Per l’attività di produzione il Business Plan prevede l’impiego di due dipendenti: uno, con maggiore esperienza e inquadrato contrattualmente come operaio specializzato, con un compenso lordo annuo di 30.000 euro, e l’altro, meno esperto e inquadrato come operaio generico, con un compenso lordo annuo di 20.000 euro. I contributi previdenziali sono stimati nella misura di un 30% totale. Immettendo i dati della retribuzione lorda si ottiene, in automatico, la stima del costo totale per addetto, comprensivo degli oneri sociali e della quota di trattamento di fine rapporto (per la procedura di calcolo del TFRL vedi la nota nella cella indennità TFR del foglio).

I dati di questa tabella vengono utilizzati per calcolare, in automatico, anche l’importo dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali del mese di dicembre.

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Tali importi, sommati a quelli del personale dipendente impiegato nelle altre attività dell’impresa, corrispondono al totale del Debito v/Istituti previdenziali e del Debito per ritenute fiscali da versare compresi nei Debiti a breve della Situazione patrimoniale al 31/12:

COSTI INDIRETTI DI PRODUZIONE Nei costi indiretti di produzione inserire il compenso concordato per il socio Dognazzi, per la sua attività di organizzazione e supervisione del settore produttivo, e gli ammortamenti dei beni utilizzati per la produzione. Immettere il compenso del socio Dognazzi nei costi di LAVORO INDIRETTO

Nella tabella dei COSTI FISSI DIRETTI inserire l’elenco dei beni utilizzati per la produzione, attribuendo a tutti un coefficiente di imputazione del 100%. Immettendo il coefficiente di imputazione si ottiene il calcolo dell’ammortamento. In questa prima tabella non dovrebbe essere necessario aggiornare i collegamenti al Piano Investimenti, perché per i beni destinati alla produzione sono state utilizzate le stesse celle del caso di riferimento (caso Berciola). Controllare comunque che non ci siano errori andando a visualizzare, per ogni bene, il collegamento alla cella ammortamento del foglio PIANO INVESTIMENTI

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Dopo l’inserimento dei dati precedenti rimane una riga vuota. Si può ignorarla perché, in mancanza di un coefficiente di imputazione, non crea interferenza nei calcoli finali

Da ultimo inserire il costo per consumo di energia, stimato in 10.000 euro per il primo anno, 13.000 euro per il secondo e 15.000 euro per il terzo:

Dopo il completamento dell’inserimento dei dati , sarà possibile conoscere il costo di produzione per Kg di prodotto, calcolato come somma dei costi di materia prima, mano d’opera diretta e costi indiretti di ammortamento, di supervisione e di energia, ripartiti sulla quantità prodotta. Il costo di produzione viene utilizzato per la valutazione delle Rimanenze Finali di prodotto, come indicato nell’ ultima tabella:

Nota

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MARGINE LORDO INDUSTRIALE Prima di proseguire con l’inserimento dei dati relativi ai costi commerciali e amministrativi, è interessante verificare come si presenta il Margine Lordo Industriale. Il valore positivo di questo margine fin dal primo anno è un dato sicuramente incoraggiante:

L’altro dato interessante da determinare è il livello di Break even point. Per calcolare il break even point dell’anno 1 e rappresentarlo graficamente si deve utilizzare la tabella presente nella parte inferiore del foglio MARGINE LORDO INDUSTRIALE, nella zona con nome dati_grafico. Per il calcolo del livello di break-even sia a quantità che a valore non è richiesto alcun intervento, le celle dati e di risultato della tabella che contiene i dati di origine del grafico sono già state aggiornate in automatico grazie ai collegamenti. Per la rappresentazione del break-even mediante grafico occorre invece aggiornare, nella tabella dei dati, la colonna delle quantità. Avendo già verificato, dal risultato presente in testa alla tabella, che la quantità di break-even è di 15.540 Kg, possiamo inserire una serie di quantità da 0 a 30.000 con intervallo 150.

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Dopo l’inserimento, è opportuno cancellare eventuali dati rimasti nella parte inferiore della tabella per evitare interferenze nella generazione del grafico

Dopo l’inserimento dei nuovi dati di quantità, il grafico risulta aggiornato per quanto riguarda le rette dei costi totali e dei ricavi totali. Rimane da intervenire manualmente su due aspetti: • la scala dell’asse delle quantità prodotte.

Nel caso in esame è stato attribuito il valore 30 all’opzione : numero di categorie tra le etichette di graduazione;

• i valori indicati nel callout e la posizione dello stesso. Il callout (rettangolo che indica il BEP) deve indicare il punto di intersezione delle rette e i valori da scrivere al suo interno sono: quantità 15.540 Kg e valore 108.781 euro.

Il rettangolo che indica il BEP (callout) non è un elemento indispensabile all’interno del grafico, ma riteniamo che ne migliori l’informazione. C’è da considerare anche che il calcolo del break-even point non è immediatamente visibile altrove in quanto è

collocato in una zona nascosta del foglio precedente (MARGINE LORDO INDUSTRIALE ), non visualizzata nell’anteprima di stampa in quanto esclusa di default dall’area di stampa. La zona è comunque raggiungibile con il nome di zona o con lo scorrimento del foglio, e in ogni momento è possibile ottenerne la stampa annullando la selezione della zona di stampa nella funzione di Imposta pagina.

Nota

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PIANO DEI FINANZIAMENTI Nel foglio relativo vanno inseriti, nei relativi campi a fondo bianco: Capitale Sociale per 150.000 euro. Mutuo per euro 200.000 - durata in anni: 10 tasso: 5,07 (tasso nominale annuo dato da un Euribor semestrale del 3,57 % + 1,5%) n. rate all’anno 12 (rata mensile).

Sulla base di questi dati verranno calcolati: N. totale RATE : 120 RATA COSTANTE : 2.128 TOTALE INTERESSI : 55.379 Il Piano di Ammortamento viene generato in automatico, ma richiede alcune modifiche per quanto riguarda il numero di righe per anno (nel nostro caso sono 12) e il calcolo dei sub-totali annui. Il piano di ammortamento risulta infatti generato sulla struttura del modello base che ipotizzava una periodicità trimestrale. Per prima cosa occorre rimuovere i subtotali rimasti dal modello base : • selezionare la tabella comprendendo le intestazioni di colonna (rata n. , debito, quota interessi

ecc.); • dal menù Dati selezionare Subtotali, quindi cliccare sul pulsante Rimuovi tutti.

Il passaggio successivo consiste nell’ aggiungere righe alla tabella fino ad arrivare alla rata 36 (ipotizzando 3 anni interi di mutuo). L’aggiunta si fa copiando per trascinamento, in modo da ottenere, contemporaneamente, la copiatura delle formule e l’aggiornamento del piano di ammortamento.

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Completata la tabella con 36 rate, si procede al reinserimento dei subtotali ogni 12 rate, per ottenere il calcolo dei progressivi annui di capitale rimborsato, interessi e rate pagate. Per reinserire i subtotali: • nella colonna a sinistra delle rate inserire l’anno di appartenenza delle stesse: anno 1 in

corrispondenza delle prime 12 rate, anno 2 dalla 13 alla 24 e anno 3 dalla 25 alla 36; • selezionare tutta la tabella del Piano di Ammortamento, comprendendo, come in precedenza,

la riga di intestazione delle colonne; • selezionare da menù Dati l’opzione Subtotali; • selezionare l’esecuzione della funzione somma a ogni cambiamento nella colonna A,

chiedendo che vengano aggiunti i subtotali a : quota capitale, quota interessi e rata costante (ed eventualmente disattivando, se presente, l’opzione per la colonna del Debito residuo).

(vedi di seguito, a titolo di esempio, i primi due anni)

Per migliorare la leggibilità della tabella, si può poi intervenire per mettere in risalto le celle di risultato, in modo da poterle catturare più agevolmente al momento della redazione dei prospetti di riepilogo.

Il modello base prevede la possibilità di inserire due mutui. Il secondo può essere, indifferentemente, cancellato o ignorato

Nota

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COSTI COMMERCIALI La prima tabella del foglio contiene le formule per il calcolo delle provvigioni degli agenti sul fatturato. L’ammontare delle vendite è già indicato in quanto proveniente dal foglio del Piano delle Vendite, per ottenere il calcolo è sufficiente immettere una percentuale di provvigione. Nel caso che si sta trattando non è previsto il ricorso ad agenti nei primi tre anni di attività, per cui la tabella non viene utilizzata. MANO D’OPERA DIRETTA Per l’attività commerciale è previsto l’utilizzo di 1 impiegato/a a tempo pieno, con un compenso di 26.000 euro lordi l’anno. I contributi previdenziali sono stimati nella misura del 30%. Con l’immissione dei dati della retribuzione lorda si ottiene, in automatico, la stima del costo totale per addetto, comprensivo degli oneri sociali e del trattamento di fine rapporto.

Come già visto a proposito dei costi di Produzione, separatamente verrà calcolato, in automatico, l’importo dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali del dipendente del mese di dicembre. Tali importi vengono utilizzati, all’interno del modello, per la compilazione dello Stato patrimoniale al 31/12.

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MARKETING Nella sezione relativa al Marketing immettere la spesa per la partecipazione a fiere di settore, stimata in 10.000 euro per il primo e il secondo anno e in 15.000 per il terzo. Per la pubblicità la previsione è di 10.000 euro il primo e il secondo anno e di 7.500 per il terzo. Poiché nel business plan è stato stimato un importo totale, non suddiviso per manifestazione, nella tabella immettere una quantità 1 sia per le fiere che per la campagna pubblicitaria.

AMMORTAMENTI Per quanto riguarda invece l’attribuzione di costi di ammortamento, inserire nei costi commerciali gli ammortamenti relativi alla confezionatrice e alle attrezzature per il magazzino per l’intero importo, mentre per quanto riguarda i mobili l’imputazione è del 50%, in quanto un altro 50% deve essere inserito come costo amministrativo, così come indicato nel Piano degli Investimenti. Poiché la tabella del modello base contiene solo una riga, inserire altre due righe, immettere le descrizioni e le percentuali di imputazione, infine aggiungere, o correggere, i collegamenti alla tabella del Foglio Piano Investimenti.

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COSTI AMMINISTRATIVI E GENERALI La compilazione di questo foglio è molto simile a quella del foglio precedente (costi commerciali). I primi dati da immettere sono i costi per il personale dipendente. L’ipotesi di assunzione per questo settore è di un contabile (uomo/donna) part-time, che si dovrà far carico di fornire dati e documenti contabili allo Studio di Consulenza Commerciale incaricato dalla società della tenuta della Contabilità Generale e Fiscale. Lo stipendio lordo di questo dipendente è previsto in 15.000 euro, più oneri previdenziali del 30%.

Per quanto riguarda invece l’attribuzione dei costi di ammortamento, si attribuiscono ai costi amministrativi e generali gli ammortamenti relativi a una parte dei mobili (50%), alle apparecchiature informatiche dell’ufficio (hardware) e ai relativi programmi (software), oltre ai costi d’impianto. Poiché la tabella del modello base contiene solo due righe, inserire altre due righe, immettere le descrizioni e le percentuali di imputazione, infine aggiungere o correggere i collegamenti alla tabella del Foglio Piano Investimenti.

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Da ultimo, nella tabella Altri costi Generali, inserire: • i compensi del socio Nicolini; • i costi per telefono, utenze e servizi vari; • il costo della consulenza del dottore commercialista; • il canone di locazione del capannone.

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IVA, CLIENTI E FORNITORI In questo foglio vengono calcolati i totali fatture acquisto e vendita di tutto l’anno e l’ammontare residuo di credito/debito da iscrivere nello Stato patrimoniale a fine anno. Per ottenere l’ammontare stimato dei crediti e dei debiti a Bilancio al 31/12 occorre immettere i termini medi di dilazione. Inserire 60 giorni per i clienti, mentre per i fornitori è corretto diversificare: 30 giorni per i servizi e 60 giorni per gli acquisti di materia prima. Per l’acquisto di beni strumentali si sceglie di digitare zero giorni di dilazione per due motivi:

1) perché, trattandosi di forniture una tantum, si può ritenere che siano state regolate prima del 31/12, e si vuole quindi evitare di comprenderne l’importo nei debiti a Bilancio

2) perché nel calcolo dell’IVA si considera l’ IVA su questi acquisti già detratta e versata in corso d’anno, entro il 30/11 (vedi nota nel foglio).

Per tutti l’ IVA è ordinaria al 20%.

Nell’anno 1 è necessario aggiungere alcuni collegamenti, per la precisione quattro, nella cella del totale acquisti dell’anno delle immobilizzazioni: ….+ 'PIANO INVESTIMENTI'!C49 +'PIANO INVESTIMENTI'!C55 +'PIANO INVESTIMENTI'!C61 +'PIANO INVESTIMENTI'!C67

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In base a questi dati viene calcolato l’importo della liquidazione IVA del mese di dicembre:

STATO PATRIMONIALE Tutti i fogli dei diversi Piani sono collegati allo Stato patrimoniale, che risulta pertanto compilato in automatico. Per lo svolgimento dell’esercitazione sono state aggiunte alcune righe di dati in più di un foglio del modello base, per cui a questo punto, è necessario aggiornare i collegamenti relativi. PIANO INVESTIMENTI Nel Piano Investimenti sono state aggiunte diverse righe, per cui occorre procedere a un controllo accurato di tutti i collegamenti, che dovranno risultare quelli sotto elencati. Immobilizzazioni immateriali

software + costo d’impianto 'PIANO INVESTIMENTI'!C65+'PIANO INVESTIMENTI'!C71

Immobilizzazioni materiali produzione

impastatrice e apparecchiatura di controllo lievitazione sfogliatrice e formatrice forno

'PIANO INVESTIMENTI'!C23 + 'PIANO INVESTIMENTI'!C29 + 'PIANO INVESTIMENTI'!C35

Immobilizzazioni materiali commerciali confezionatrice attrezzature magazzino mobili (50%)

'PIANO INVESTIMENTI'!C41 + 'PIANO INVESTIMENTI'!C47 + ('PIANO INVESTIMENTI'!C53 *0,5)

Immobilizzazioni materiali amministrazione mobili (50%) hardware

('PIANO INVESTIMENTI'!C53 * 0,5) + 'PIANO INVESTIMENTI'!C59

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Dopo l’aggiornamento, anche della parte descrittiva, risulteranno i seguenti valori:

PIANO FINANZIAMENTI Anche i collegamenti relativi al valore del Mutuo devono essere rivisti, in quanto l’aver cambiato il numero di rate per anno (da 4 a 12 ) ha modificato l’indirizzo del totale Debito residuo di ogni anno. La procedura più semplice da seguire è quella di: • eliminare i collegamenti al secondo piano di ammortamento (che nel foglio del Piano

Finanziamenti è già stato cancellato); • aggiornare i collegamenti alle nuove celle di Debito residuo dopo l’ultima rata di ogni anno Formule celle C30, D30, E30

UTILE/PERDITA ESERCIZIO PRECEDENTE Sulla destinazione dell’utile o la copertura della perdita occorre intervenire manualmente. La perdita del primo anno viene portata a nuovo collegando la cella dell’ “utile/perdita esercizio precedente” dell’anno 2 alla cella Utile/perdita d’esercizio dell’anno 1: D35 = C36 L’ utile del secondo anno viene reinvestito per la parte che eccede la perdita. Collegare quindi la cella delle “Riserve” dell’anno 3 alla cella Utile/perdita d’esercizio dell’anno 2, sottraendo la perdita dell’anno1: E34= =D36+D35 Dopo l’ aggiornamento risulterà la situazione che segue:

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mentre lo Stato Patrimoniale risulterà il seguente:

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CONTO ECONOMICO Come per lo Stato patrimoniale, anche per il Conto economico è necessario ricontrollare che tutti i collegamenti ai fogli dei diversi Piani siano corretti. AMMORTAMENTI Le celle delle quote di ammortamento devono essere collegate alle corrispondenti celle del Totale ammortamenti del foglio PIANO INVESTIMENTI:

INTERESSI PASSIVI MUTUO Analogamente a quanto è avvenuto per l’importo del residuo debito, anche per gli interessi sul mutuo le modifiche apportate nel foglio del Piano Finanziamenti, relativamente alla eliminazione di un secondo finanziamento e al cambio del numero delle rate dell’anno, obbligano ad aggiornare i collegamenti di cella. Le celle degli interessi passivi devono essere collegate alle corrispondenti celle di Quota interessi di ogni anno del foglio PIANO FINANZIAMENTI:

IMPOSTE DELL’ESERCIZIO

Per il calcolo delle imposte d’esercizio è necessario intervenire manualmente:

1. inserire il coefficiente ipotizzato nella cella della “aliquota media applicata”; 2. nella cella dell’anno 1 immettere la formula di calcolo dell’imposta in caso di risultato positivo

= utile; 3. nella cella dell’anno 2 immettere la formula di calcolo della imposta come prodotto

dell’aliquota media per l’utile dell’anno al netto della perdita dell’anno precedente; 4. nella cella dell’anno 3 immettere la formula di calcolo dell’imposta come prodotto dell’aliquota

media per l’utile lordo dello stesso anno, detratte eventuali perdite riportate dagli esercizi precedenti

In tutti questi collegamenti di cella occorre prestare attenzione ai segni. I valori di queste celle devono essere sottratti da quelli delle celle che li precedono; pertanto tutti i collegamenti devono essere introdotti dal segno meno (-)

Nota

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Aggiornati i collegamenti, il Conto Economico risulterà il seguente:

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RENDICONTO FINANZIARIO Le scelte relative agli investimenti in immobilizzazioni e al finanziamento mediante mutuo si ripercuotono anche sul Rendiconto Finanziario. Anche in questo prospetto vanno rivisti i collegamenti relativi agli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali, che si riflettono sul “Flusso monetario da investimenti”, e all’aumento o al rimborso di passività consolidate, all’interno del “Flusso monetario da finanziamenti”. INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI Gli investimenti in immobilizzazioni, sia materiali che immateriali nel caso considerato riguardano solo l’anno 1. I collegamenti si riferiscono tutti al Piano Investimenti, e più precisamente alle celle dei costi storici dei beni acquistati o dei costi pluriennali sostenuti. Investimenti in immobilizzazioni materiali - ('PIANO INVESTIMENTI'!C19 + 'PIANO INVESTIMENTI'!C25 + 'PIANO INVESTIMENTI'!C31 + 'PIANO INVESTIMENTI'!C37 + 'PIANO INVESTIMENTI'!C43 + 'PIANO INVESTIMENTI'!C49 + 'PIANO INVESTIMENTI'!C55 ) Investimenti in immobilizzazioni immateriali - ('PIANO INVESTIMENTI'!C61 + 'PIANO INVESTIMENTI'!C67 ) DEBITI A MEDIA/LUNGA SCADENZA L’ aumento dei debiti a media/lunga scadenza riguarda solo il primo anno, nel quale viene ottenuto il mutuo. Il collegamento della cella relativa è al Piano di Finanziamento, dove risulta il valore nominale del debito

Il rimborso di passività consolidate presenta un valore in tutti e tre gli anni. L’importo corrisponde al totale delle quote di rimborso capitale di ogni anno, così come risultano dal Piano Finanziamenti

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DISTRIBUZIONE UTILI Poiché l’ipotesi formulata Piano è quella di non distribuire utili nei primi tre esercizi, anche dopo aver coperto la perdita del primo anno, in queste celle digitare 0 (zero). Completato l’aggiornamento, nel Rendiconto Finanziario risulteranno i seguenti valori:

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INDICI DI BILANCIO Il calcolo degli Indici di bilancio non richiede nessun intervento in quanto le formule sono collegate ai prospetti di Stato patrimoniale e Conto economico che non hanno subito alcuna modifica di indirizzo.