Sviluppo locale e saper fare

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Sviluppo locale e saper fare: una prospettiva per il Mediterraneo? Everardo Minardi 1

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Sviluppo locale e saper fare:una prospettiva

per il Mediterraneo?

Everardo Minardi

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Page 2: Sviluppo locale e saper fare

Le opzioni per lo sviluppo locale• Dal locale al globale al … “glocale”• La reinvenzione del “locale”• Fare sviluppo, a partire dal “glocale”• I fattori dello sviluppo locale: tecnologie,

talenti, (tolleranza), tradizioni• Gli attori dello sviluppo: i patti tra i partner

locali (partenariati sociali)• I percorsi dello sviluppo locale: bottom – up• I territori dello sviluppo: dai luoghi ai milieu

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I saperi e i talenti

• Sapere (knowledge) come valore della memoria e della ricerca

• Saper essere: culture, rappresentazioni sociali, interazioni e comunicazioni

• Saper fare: combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti, competenze, professionalità (talenti)

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La metamorfosi dei mestieri e delle professioni

• I saperi della memoria hanno la memoria corta! I documentalisti e i trasmettitori

• I saperi riconosciuti e variabili– Nei mestieri (variazione delle competenze)– Nelle professioni

• La metamorfosi delle professioni per lo sviluppo– I concertatori e costruttori dei partenariati– Gli applicatori (pianificatori)– I gestori dei progetti

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Il Mediterraneo come territorio• Le radici storiche di un sistema di interazioni

culturali, economiche, socio politiche • Il nodo delle identità plurime e della loro mobilità (un territorio liquido)

• Le diversità e la differenziazione nel Mare Nostrum (cioè di tanti punti di vista)

• Il meticciato diffuso di etnie, culture e pratiche sociali nel medio periodo

• Le dicotomie persistenti – Culture del Nord e culture del Sud– Razionalità vs tradizione

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Il saper fare come risorsa strategica

• La ricerca di nuovi cluster per lo sviluppo dei territori (il caso dell’asse adriatico): possibili i distretti del gusto

• I saperi pratici dei territori: le città di antica produzione ceramica (una inattesa leadership europea per le faience italiane)

• Il recupero e la ricostruzione consapevole di luoghi e spazi della memoria per una nuova pratica collettiva: i borghi, i castelli, le residenze

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Alla ricerca delle differenzenel Mediterraneo

• Il caso dell’Euro regione Adriatica– Le trasformazioni nell’asse adriatico– I cambiamenti socio-politici ed economici nella

costa orientale

Il caso dell’artigianato artistico– Un’arte popolare e aristocratica: la ceramica

artistica

Il caso delle produzioni tipiche– Le produzioni agricole tra vecchio e nuovo

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Lo sviluppo locale del saper fare 1

• i vuoti e le cadute della modernizzazione industriale– Nascita e morte dei poli industriali: cicli senza successo– La rinuncia alla pianificazione del territorio e le incursioni

speculative senza modernizzazione

• La persistenza delle culture e delle prassi della tradizione– I valori non riconosciuti delle aree interne– La mobilità sociale e territoriale come diffusione di saperi

e pratiche diverse (meticciamento allargato)

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Lo sviluppo locale del saper fare 2

• Le tecnologie povere ma diffuse con un know how condiviso

• L’attenzione al territorio, alla sua memoria, alle sue risorse riconosciute

• La eco sostenibilità intrinseca alle culture e alle pratiche di fruizione dei territori

• Il riconoscimento delle componenti simboliche del territorio (beni culturali, eventi storici, identità linguistiche)

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Uno sviluppo locale del saper fareper il Mediterraneo?

• Reinventare un immaginario per il Mediterraneo contemporaneo: pluralità, diversità, mobilità,

• Cogliere le opportunità di un territorio “liquido” in senso fisico e sociale: vincere le separatezze

• Riconoscere gli attori dello sviluppo e costruire processi networking

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