Sviluppo dell'Intermodalità - Autostrade del mare 2.0 e combinato marittimo

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SVILUPPO DELL’INTERMODALITAAutostrade del mare 2.0 e combinato marittimo ANDREA APPETECCHIA Roma, 21 luglio 2015

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SVILUPPO DELL’INTERMODALITA’ Autostrade del mare 2.0 e combinato marittimo

ANDREA APPETECCHIA

1 Roma, 21 luglio 2015

• Commercio estero nazionale: orientamenti e modalità di trasporto

• Organizzazione dei flussi degli scambi commerciali: cosa si prevede e cosa sta accadendo

• Le tre dimensioni del combinato marittimo e le vocazioni del sistema portuale italiano

• I tre obiettivi strategici e le quattro azioni di sistema per dare concretezza al quadro strategico definito dal PSNPL nel segmento del combinato marittimo

I PUNTI DEL RAGIONAMENTO

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16%

15%

18%

51%

Interscambio marittimo Italia resto del mondo

Area orientale (AE)

Area occidentale (AO)

Area EuroMediterreanea(EM)

Altri

Fonte: Elaborazione SRM su dati ISTAT Coeweb, 2015

Tre aree raccolgono la metà del commercio marittimo estero italiano AO (USA, Argentina e Brasile) AE (Cina, India, UAE, Qatar e Yemen) EM (Germania, Belgio, Olanda, Spagna, Francia, Turchia e Nord Africa)

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I principali partner commerciali via mare sono Cina e Stati Uniti, ma altri stanno crescendo

I primi 10 partner del commercio marittimo dell’Italia (2014)

Fonte: Elaborazione SRM su dati ISTAT Coeweb, 2015 4

Container LO - LO

Camion - Trailer RO - RO

Turchia, Russia e Spagna rappresentano i principali partner nel comparto marittimo

I primi 5 partner europei del commercio marittimo dell’Italia (2014)

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Direttrici Est-Ovest Lo scambio di merci con la Germania, principale partner dell’Italia avviene per lo più via terra (quote rilevanti via treno)

• Commercio estero nazionale: orientamenti e modalità di trasporto

• Organizzazione dei flussi degli scambi commerciali: cosa si prevede e cosa sta accedendo

• Le tre dimensioni del combinato marittimo e le vocazioni del sistema portuale italiano

• I tre obiettivi strategici e le quattro azioni di sistema per dare concretezza al quadro strategico definito dal PSNPL nel segmento del combinato marittimo

I PUNTI DEL RAGIONAMENTO

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Tab. 2 - Ripartizione del traffico container da e per l’Italia

Flusso import –export Ripartizione delle destinazioni Totale

traffico

Contenitori

nei porti

italiani

East

bound

(Canale

di

Suez)

West

bound

(Stretto di

Gibilterra)

Intra-

Med Totale

Totale traffico

nei porti

italiani

specializzati

in

Transhipment

Traffico di

Transhipment

gestito dai

porti

Gateway

Traffico di

destinazione

finale gestito

dai porti

Gateway

Container pieni pieni vuoti

Volumi

medi

annui

(M TEU)

2,1 1,2 0,6 3,9 3,0 0,6 3,9 7,5 2,5

Fonte: Elaborazioni Isfort su dati Giovani Agenti Marittimi, Assoporti e Stime operatori ed esperti di settore

La merce che arriva o è destinata a Est (AE) e ad Ovest (AO) viaggia all’interno di container, anche se i percorsi sono tortuosi (10 milioni di TEU – 100 milioni di tonn.)

Ripartizione del traffico container in transito nei porti italiani

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Il traffico Ro-Ro assorbe più di 84 milioni di tonn., di cui circa 30 di Short Sea Shipping area EuroMed

Fonte: Elaborazioni Isfort su dati Assoporti a Autorità portuali (2014) 8

Spagna

Nord Africa

Balcani

Grecia, Turchia e

Medio Oriente

Provenienza dei flussi camionistici imbarcati nei Porti turchi e destinati ai Porti italiani

Camion

Varco

doganale

Traghetto

Fonte: Fondazione ITL, Progetto Easyconnecting, Ancona 2 luglio 2015

Con penetrazioni sorprendenti nel quadrante orientale che arrivano fino all’Asia centrale

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Movimenti Ro-Ro e container al netto del traffico dei porti di transhipment (Gioia Tauro, Taranto e Cagliari) e Previsioni 2018 – 2025 (PSNPL prime versioni)

Fonte: Elaborazioni Isfort su dati Assoporti e Ministero Infrastrutture e Trasporti

Nonostante ciò il traffico Ro-Ro è poco considerato…. Se non sottovalutato

Dati aggiornati al 2014 del traffico Ro-Ro già superano le previsioni al 2018

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• Commercio estero nazionale: orientamenti e modalità di trasporto

• Organizzazione dei flussi degli scambi commerciali: cosa si prevede e cosa sta accadendo

• Le tre dimensioni del combinato marittimo e le vocazioni del sistema portuale italiano

• I tre obiettivi strategici e le quattro azioni di sistema per dare concretezza al quadro strategico definito dal PSNPL nel segmento del combinato marittimo

I PUNTI DEL RAGIONAMENTO

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- Cabotaggio, alternativo al tutto strada nelle relazioni Nord – Sud

- Short sea shipping, a supporto dell’import- export delle regioni italiane (soprattutto collocate nel Mezzogiorno)

- Short sea shipping, di transito verso le aree Nord occidentali e Nord orientali del continente

Le tre dimensioni del traffico di rotabili (Ro – Ro)

Da attivare

Da incrementare

Da efficientare

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Corridoio Adriatico 5.049.447 tonn/annue Nord Sud : 2.647.781 Sud Nord 2.401.666

Corridoio Tirrenico 4.286.747 tonn/annue Nord Sud : 2.624.082 Sud Nord: 1.662.665

Fonte: Autostrade del Mare 2.0 Isfort/Confcommercio, 2014

Corridoi trasversali Nord Est - Sud Ovest, Nord Ovest – Sud Est 2.701.258 tonn/annue Nord Sud : 1.589.378 Sud Nord 1.111.880

Il mercato potenziale del combinato marittimo alternativo nazionale oltre 12 milioni di tonn. annue sufficienti per attivare 4 linee Ro-Ro

Soglie di sostenibilità di una linea di combinato marittimo: 500 miglia marine e un milione di tonnellate annue di traffico bilanciato inbound e outbound Fonte: Piano Nazionale della Logistica - approfondimento combinato marittimo

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Aereo 8%

Treno 2%

Nave 30%

Non dich. 22%

Camion 36%

Altri 2%

Aereo 4%

Treno 1%

Nave 58%

Non dich. 14%

Camion 23%

Altri 0%

Commercio estero marittimo: confronto Italia / Mezzogiorno

ITALIA MEZZOGIORNO

Trasporto marittimo principale veicolo del commercio estero del Mezzogiorno

Fonte: Elaborazione SRM su dati ISTAT Coeweb, 2015 14

Collegamenti Ro-Ro internazionali nel Mediterraneo

Fonte, RAM Spa, 2015

Combinato marittimo principale modalità di collegamento con i mercati internazionali per il Mezzogiorno

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Fig. 9 – Destinazione TIR provenienti dalla Grecia e sbarcati nel porto di Ancona (2013)

Porti e rete trasportistica crocevia degli assi di collegamento commerciale EuroMediterranei Provenienza camion con destinazione Grecia, imbarcati nel porto di Ancona (2013)

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Fonte: RFI, 2015

Integrazione tra flussi camionistici provenienti da Sud-Est e Sud-Ovest e La Rete TEN-T che attraversa l’Italia

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• Commercio estero nazionale: orientamenti e modalità di trasporto

• Organizzazione dei flussi degli scambi commerciali: cosa si prevede e cosa sta accadendo

• Le tre dimensioni del combinato marittimo e le vocazioni del sistema portuale italiano

• I tre obiettivi strategici e le quattro azioni di sistema per dare concretezza al quadro strategico definito dal PSNPL nel segmento del combinato marittimo

I PUNTI DEL RAGIONAMENTO

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Coerenza con le azioni previste nel PSNPL

Ma occorre fare qualche sforzo in più……

Azioni previste nell’obiettivo 3: miglioramento accessibilità e collegamenti marittimi terrestri

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1. Attivare servizi stabili di collegamento marittimo tra Porti degli archi settentrionali e meridionali di Tirreno e Adriatico (alternative a tutto strada) da integrare anche con corridoi ferroviari in modo da contenere i 12 milioni di tonnellate che ogni anno si spostano dalle regioni del Nord a quelle del Sud e vice versa lungo la rete stradale;

2. Incrementare accessibilità, efficienza dei porti del Mezzogiorno favorendo l’insediamento di nuove linee marittime di collegamento con i principali mercati di produzione e di consumo per il sostenere lo sviluppo delle regioni più svantaggiate del Paese;

3. Migliorare l’efficacia complessiva dei percorsi di collegamento trasversali dell’area Euromediterranea tramite l’integrazione tra camion, nave e treno al fine di contenere congestione rete trasportistica italiana e accrescerne la sostenibilità ambientale

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Le tre dimensioni del traffico Ro-Ro indicano tre obiettivi strategici

- Promozione di accordi di rete tra aziende di trasporto complementari

Accordi stabili tra imprese di autotrasporto, ferroviarie e marittime per attivare servizi di linea stabili lungo i corridoi di connessione Sud-est / Nord-ovest e Sud-ovest / Nord-est, anche al fine di raccogliere incentivi e contributi per l’implementazione e l’esercizio delle linee - Coordinamento e ottimizzazione degli incentivi In Italia ed in Europa a livello comunitario, nazionale e regionale sono state sperimentate una serie di misure di incentivo che dovrebbero essere, oltre che valorizzate, anche valutate al fine di elaborare strumenti omogenei di sostegno allo sviluppo del trasporto intermodale

Le azioni per raggiungere tali obiettivi (1/2)

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Quadro degli incentivi all’intermodalità italiani e comunitari

Programma

«Marco Polo»

«Ferrobonus» (D.M.

592/2010)

«Ecobonus» (Leggi

265/2002, 244/2007)

Emilia-Romagna

(Legge regionale

10/2014)

Friuli-Venezia-

Giulia (Legge

regionale

15/2004)

Regione

Marche

“bando

intermodalità”

Campania (DGR

1609/2007)

Ambito di

applicazione Europeo Nazionale (Italia) Regionale

Regionale

(specifico

“Interporto di Nola”-

porto di Napoli)

Obiettivo:

Scambio

modale da/a

Da gomma a

ferro/mare Da gomma a ferro Da gomma a ferro Da gomma a ferro

Da gomma a

ferro

Da gomma a

ferro Da gomma a ferro

Attivo Sì NO (2010-2011) NO (2008-2011) Sì NO (2006-2009) NO (2013 +

2014) NO (2008-2011)

Entità dei

contributi

2€ / 500 tonn.*km =

0,004 € / tonn.*km

Programmato: 2€

treno*km sulla rete

ferroviaria nazionale;

Effettivo: ~0,70€

treno*km

231 milioni € (2008-2010) +

60 milioni € (2011)

0,008 €/tonn.* km con

una distanza massima

di 120 km

~32€/ITU con una

distanza massima di

100 km

45€/ITU + 20€/ITU

con origine o

destinazione:

Porto di Ancona/

Interporto di Jesi

da 62 (primo anno) a

11 €/ITU (terzo anno)

in relazione allo

squilibrio tra costi e

ricavi

Fonte: Regione Marche – Tbridge progetto Easyconnecting, Ancona 2 luglio 2015 22

- Ampliamento dell’esperienza dell’Ecobonus Come più volte ricordato si è trattato di un’iniziativa positiva che ha avuto il merito di ridurre il peso del trasporto stradale in favore del trasporto marittimo, ma che tuttavia all’interno del nuovo scenario europeo non potrà essere riproposta così com’era - Potenziamento della Rete Ferroviaria Italiana (ampliamenti di

sagoma e di modulo) Il trasporto ferroviario può rappresentare un utile strumento di contenimento della congestione stradale, ma solo se le caratteristiche della rete ferroviaria consentiranno ai treni di trasportare camion e trailer dai Porti di sbarco oltre le alpi

Le azioni per raggiungere tali obiettivi (2/2)

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P/C 80 consente anche il transito di:

Semirimorchi h=4m su carri P

Autoarticolati e autotreni h=4m su carri ultrabassi

P/C 45 consente il transito di:

Container ISO – High Cube

SEMIRIMORCHI E AUTOSTRADA VIAGGIANTE (PC 80)

HIGH CUBE (PC 45)

CONTAINER 1° E 2° CLASSE UIC (PC 32 – PC25)

CONTAINER 1° CLASSE UIC (PC 22)

Attuale configurazione della rete ferroviaria nazionale al 2015

Fonte: RFI, 2015

Grave criticità lungo la direttrice tirrenica per il transito di treni in grado di trasportare trailer e camion

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Grazie per l’attenzione

[email protected]

Roma, 21 luglio 2015 25