Sviluppo delle raccolte Gestire le collezioni di una biblioteca … · 2012. 2. 15. · le.7 Questa...

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41 Sviluppo delle raccolte Biblioteche oggi gennaio-febbraio 2007 1. Il contesto Il tema della gestione delle colle- zioni è largamente documentato in letteratura, ma non sono frequenti le biblioteche le cui collezioni so- no indirizzate a otto facoltà e a venti corsi di laurea molto diversi tra loro. La Biblioteca del Polo scientifico-didattico di Rimini sup- porta la didattica e la ricerca delle facoltà di Chimica industriale, Economia, Farmacia, Lettere (con corsi di laurea e un master in mo- da), Medicina, Scienze della for- mazione, Scienze motorie e Scien- ze statistiche. Le facoltà sono state istituite in momenti diversi: Economia risale a una ventina di anni fa; di pochi anni successiva è Scienze statisti- che, mentre tra il 2001-2002 e il 2006-2007 sono stati avviati i corsi di laurea delle altre facoltà. Cia- scuna ha corsi di laurea fortemen- te differenziati per quanto riguar- da i bisogni informativi. Ad esem- pio, Medicina ha un corso di lau- rea in Infermieristica (dal 2001- 2002) e uno in Tecniche di radio- logia medica, per immagini e ra- dioterapia (dal 2005-2006). Anche per le facoltà esistenti da anni so- no stati recentemente istituiti nuo- vi corsi di laurea, con esigenze differenti rispetto a quelle dei cor- si già esistenti. Un contesto che evolve così rapi- damente, un ambiente che in let- teratura verrebbe definito mutevo- le o turbolento, 2 ma direi anche ricco e dinamico, richiede un’ac- curata definizione delle policies di gestione delle collezioni 3 e un do- cumento attuativo che definisca obiettivi a breve e lungo termine, da rivedersi ogni anno e modifi- carsi, nel caso venga istituito un nuovo corso di laurea o cambino i bisogni informativi. 4 Come osser- va Solimine, è necessario colloca- re la gestione delle collezioni “nel progetto di servizio che la biblio- teca si è data, il che equivale a di- re che bisogna prefigurare l’intero ciclo di vita dei documenti e le di- verse funzioni che essi assume- ranno nell’attività della struttura”. 5 Per far questo è necessario tenere in considerazione in primo luogo la mission della biblioteca e gli utenti cui si rivolge, 6 partendo dalle facoltà e dai corsi di studio, per analizzare con maggior detta- glio la domanda reale e potenzia- le. 7 Questa riflessione condivisa tra componente tecnica e scientifi- ca della biblioteca sarà anche la premessa per la redazione della carta delle collezioni, per “rende- re noti al pubblico i principi che guidano la biblioteca nella costru- zione, gestione e sviluppo delle raccolte”. 8 2. L’utenza e i suoi bisogni Le facoltà con vent’anni di storia annoverano un numero molto ele- vato di studenti e docenti (fino a 2.500 studenti); quelle di recente istituzione, come Lettere, fanno conto su un migliaio di studenti, mentre altre, come Chimica indu- striale, ne hanno una settantina. Salvo i libri in programma d’esa- me, trattati successivamente, è molto diversa la tipologia della do- manda in facoltà che hanno lau- reandi, dottorandi e master, rispet- to a quelle di recente o recentissi- ma istituzione, che nei primissimi anni necessitano di documentazio- ne per la didattica e di alcuni testi fondamentali di approfondimento. L’utenza dei corsi di laurea in Eco- nomia è molto variegata: studenti, ricercatori, docenti (di cui quaran- ta incardinati e trentatré non incar- dinati), una sessantina di tutor, ma anche professionisti e piccoli indu- striali (operatori delle industrie al- berghiere). Le esigenze variano quindi dal bisogno di approfondi- mento degli studenti alle necessità didattiche e di ricerca dei docenti. Sia pure in modo schematico, pos- siamo ritenere che i docenti incar- dinati abbiano necessità didattiche e di ricerca in proporzioni uguali, mentre i docenti non incardinati probabilmente hanno soprattutto Gestire le collezioni di una biblioteca universitaria multidisciplinare Come la Biblioteca del Polo scientifico-didattico di Rimini ha definito policy e strategie d’intervento in un contesto di particolare complessità Alessandra Citti Silvio Partisani Alessandra Mariani 1 Biblioteca del Polo scientifico-didattico di Rimini Università degli studi di Bologna [email protected]

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    Sviluppo delle raccolte

    Biblioteche oggi – gennaio-febbraio 2007

    1. Il contesto

    Il tema della gestione delle colle-zioni è largamente documentato inletteratura, ma non sono frequentile biblioteche le cui collezioni so-no indirizzate a otto facoltà e aventi corsi di laurea molto diversitra loro. La Biblioteca del Poloscientifico-didattico di Rimini sup-porta la didattica e la ricerca dellefacoltà di Chimica industriale,Economia, Farmacia, Lettere (concorsi di laurea e un master in mo-da), Medicina, Scienze della for-mazione, Scienze motorie e Scien-ze statistiche. Le facoltà sono state istituite inmomenti diversi: Economia risalea una ventina di anni fa; di pochianni successiva è Scienze statisti-che, mentre tra il 2001-2002 e il2006-2007 sono stati avviati i corsidi laurea delle altre facoltà. Cia-scuna ha corsi di laurea fortemen-te differenziati per quanto riguar-da i bisogni informativi. Ad esem-pio, Medicina ha un corso di lau-rea in Infermieristica (dal 2001-2002) e uno in Tecniche di radio-logia medica, per immagini e ra-dioterapia (dal 2005-2006). Ancheper le facoltà esistenti da anni so-no stati recentemente istituiti nuo-vi corsi di laurea, con esigenzedifferenti rispetto a quelle dei cor-si già esistenti.

    Un contesto che evolve così rapi-damente, un ambiente che in let-teratura verrebbe definito mutevo-le o turbolento,2 ma direi anchericco e dinamico, richiede un’ac-curata definizione delle policies digestione delle collezioni3 e un do-cumento attuativo che definiscaobiettivi a breve e lungo termine,da rivedersi ogni anno e modifi-carsi, nel caso venga istituito unnuovo corso di laurea o cambinoi bisogni informativi.4 Come osser-va Solimine, è necessario colloca-re la gestione delle collezioni “nelprogetto di servizio che la biblio-teca si è data, il che equivale a di-re che bisogna prefigurare l’interociclo di vita dei documenti e le di-verse funzioni che essi assume-ranno nell’attività della struttura”.5

    Per far questo è necessario tenerein considerazione in primo luogola mission della biblioteca e gliutenti cui si rivolge,6 partendodalle facoltà e dai corsi di studio,per analizzare con maggior detta-glio la domanda reale e potenzia-le.7 Questa riflessione condivisatra componente tecnica e scientifi-ca della biblioteca sarà anche lapremessa per la redazione dellacarta delle collezioni, per “rende-re noti al pubblico i principi cheguidano la biblioteca nella costru-zione, gestione e sviluppo delleraccolte”.8

    2. L’utenza e i suoi bisogni

    Le facoltà con vent’anni di storiaannoverano un numero molto ele-vato di studenti e docenti (fino a2.500 studenti); quelle di recenteistituzione, come Lettere, fannoconto su un migliaio di studenti,mentre altre, come Chimica indu-striale, ne hanno una settantina. Salvo i libri in programma d’esa-me, trattati successivamente, èmolto diversa la tipologia della do-manda in facoltà che hanno lau-reandi, dottorandi e master, rispet-to a quelle di recente o recentissi-ma istituzione, che nei primissimianni necessitano di documentazio-ne per la didattica e di alcuni testifondamentali di approfondimento. L’utenza dei corsi di laurea in Eco-nomia è molto variegata: studenti,ricercatori, docenti (di cui quaran-ta incardinati e trentatré non incar-dinati), una sessantina di tutor, maanche professionisti e piccoli indu-striali (operatori delle industrie al-berghiere). Le esigenze varianoquindi dal bisogno di approfondi-mento degli studenti alle necessitàdidattiche e di ricerca dei docenti.Sia pure in modo schematico, pos-siamo ritenere che i docenti incar-dinati abbiano necessità didattichee di ricerca in proporzioni uguali,mentre i docenti non incardinatiprobabilmente hanno soprattutto

    Gestire le collezionidi una biblioteca universitaria

    multidisciplinareCome la Biblioteca del Polo scientifico-didatticodi Rimini ha definito policy e strategie d’interventoin un contesto di particolare complessità

    Alessandra CittiSilvio Partisani

    Alessandra Mariani1

    Biblioteca del Polo scientifico-didattico di RiminiUniversità degli studi di Bologna

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    richieste di tipo didattico, dato cheper lo più svolgono attività di ri-cerca in altra sede. I tutor hannobisogno in particolare di appro-fondimento degli argomenti ogget-to dei corsi di studio. Gli operato-ri di settore e i professionisti nonsono numerosi, ma le loro richie-ste sono molto diverse: dai codicicommentati ad articoli specifici,pubblicazioni di settore, prevalen-temente nell’ambito del turismo.La Facoltà di Economia ha cinquecorsi di laurea triennali (Economiadei mercati e dei sistemi turistici;Economia del turismo; Economia eamministrazione delle imprese;Economia e gestione dei servizi tu-ristici; Economia e management) edue specialistici (Amministrazionee revisione aziendale; Economia epolitica dei mercati). Per Economia sono stati individua-ti alcuni filoni prioritari, tra i qualiricordiamo ad esempio turismo,micro e macroeconomia, bench-marking, gestione e diritto, che so-no stati a loro volta segmentati,per individuare obiettivi specifici;il primo, ad esempio, comprende,tra gli altri, gli ambiti del turismosostenibile e solidale. I bisogni in-formativi nel settore del turismosono legati alla presenza di trecorsi di laurea con esigenze speci-fiche e un rapporto di forte colla-borazione con il territorio. Nel di-ritto viene monitorato tutto quantoviene pubblicato in lingua italiana:diritto amministrativo, civile, com-merciale, penale, del lavoro, del-l’ambiente, del turismo. Viene pre-stata attenzione sistematica ad al-cune collane. Scienze statistiche ha due corsi dilaurea triennali (Finanza e assicu-razioni; Statistica e informatica perl’azienda) e uno specialistico (Si-stemi informativi aziendali). Ancheper questa disciplina sono stati de-finiti obiettivi specifici, rappresen-tati da ambiti e loro suddivisioni inrelazione alla domanda. La Facoltà di Lettere offre un cor-

    Sono presenti circa 700 documen-ti, ma in questo ambito l’aggiorna-mento avviene soprattutto me-diante la letteratura periodica, di-sponibile in larga parte in formatoelettronico. Gli utenti delle tre facoltà di Medi-cina, Scienze motorie e Scienzedella formazione sono in preva-lenza studenti che cercano mate-riale di studio e approfondimento,anche se non esclusivamente.Scienze della formazione e Scien-ze motorie avranno laureandi soloa partire dall’anno accademico2007-2008.Per motivi puramente gestionali,suddivideremo l’offerta in tre macro-categorie:– monografie di approfondimentoe di supporto alla ricerca;– libri di testo;– periodici.

    3. Le monografiedi approfondimentoe di supporto alla ricerca

    La nostra riflessione si basa sull’a-nalisi delle collezioni effettuata afine novembre 2005, all’inizio del-l’anno accademico 2005-2006, mo-mento annuale di verifica degliobiettivi dell’anno precedente e diconferma/ridefinizione di quelliper l’anno successivo. È stata rea-lizzata una “fotografia” dell’offertadocumentale, segmentandola perfacoltà, date le differenze significa-tive, per capire quali obiettivi rag-giungere per quale domanda, inche modo e quali strumenti utiliz-zare per verificarne il raggiungi-mento. La tabella 1 riporta il mate-riale su supporto cartaceo e digita-le locale, non le risorse elettroni-che ad accesso remoto, acquisite egestite a livello di ateneo e analiz-zate con diversi strumenti, ma chenon sono oggetto del presente ar-ticolo.10 Condividiamo infatti l’af-fermazione di S. Michael Malinco-nico e Patricia Henderson che “gli

    so di laurea triennale (Culture etecniche del costume e della mo-da), una laurea specialistica (Siste-mi e comunicazione della moda) eil master in Produzione e culturadella moda – Collection productmanagement. Ha quindi bisognodi materiale di studio per gli stu-denti, ma anche di ricerca per dot-torandi, tutor, ricercatori e docenti.Non secondario il rapporto con glioperatori del settore, che si desi-dera ampliare, coinvolgendo an-che la biblioteca.I bisogni informativi dei corsi dilaurea in moda comprendono: ma-teriali sugli stilisti, storia del costu-me, storia, economia della moda,architettura, design e grafica, abbi-gliamento, accessori, tessuti e ma-nuali tecnici di sartoria. Estrema-mente importante la documenta-zione che gli studiosi della disci-plina definiscono “visual”, vale adire materiale iconografico cherappresenta tessuti, abiti (ad esem-pio, le sfilate) e accessori, fonte diispirazione per i “creativi”.9 I corsidi laurea sono stati istituiti nell’an-no accademico 2001-2002, quindile collezioni sono inevitabilmenteesigue. Anche a una rapida analisia scaffale è risultata evidente la ne-cessità di interventi mirati. L’utenza dei corsi di laurea diChimica industriale e Farmacia èsimile, sia pur con proprie specifi-cità. È rappresentata da studenti elaureandi, ma anche da studiosiche si occupano di chimica del-l’ambiente e di smaltimento rifiuti:per l’affinità delle discipline, nellatabella 1 i corsi sono stati conside-rati unitariamente. I rapporti conaziende che operano sul territorio,e in generale con quelle che trat-tano tematiche ambientali e dismaltimento rifiuti, sono importan-ti e vanno tenuti in considerazionenello sviluppo delle raccolte.Le necessità informative si riferi-scono alla chimica e alle sue sud-divisioni, alla chimica industriale,impianti chimici, farmacologia ecc.

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    utenti sono del tutto indifferenti alcontenitore in cui è distribuita l’in-formazione di cui hanno biso-gno”.11 Le collezioni indirizzate aciascuna facoltà sono state seg-mentate per classi Dewey, comerisulta dalla tabella 1.12 È inevitabi-le che alcune classi di documentisiano destinate a utenti di due opiù facoltà: un libro di legislazioneambientale interessa agli studiosidi diritto, ma anche ai chimici in-dustriali. In questi casi il numerodei documenti presenti nella se-zione è stato attribuito alle diversefacoltà con percentuali che cerca-no di rappresentarne la richiesta:ad esempio, la sezione 305 è stataattribuita al 30% a Scienze dellaformazione e al 70% a Lettere, per-ché la richiesta dei documenti èstata espressa dai docenti di Let-tere e la maggior parte dei prestitiè stata effettuata da studenti di Let-tere. In alcuni casi, una classe è daconsiderarsi principalmente indi-rizzata a una facoltà, ad esempiola classe 300 è di sicuro interesseper Economia, ma alcune dellesotto-classi o divisioni sono in totoo in parte di interesse specificoper altre facoltà. Per conteggiarel’offerta documentale per Econo-mia, in questo caso sono stati sot-tratti dal totale dei libri della 300 ledivisioni e sezioni 391 (costume) e338.47687 (produzione, abbiglia-mento e accessori) attribuiti a Lette-re; 363.7 (inquinamento), 333.7 (e-conomia ambientale) e 344.45046(legislazione ambientale) sono sta-ti collocati sotto Chimica industria-le ecc. Mappare la documentazione perfacoltà ha consentito di verificarese i diversi bisogni venivano rag-giunti, e valutare quali “strategie”successive adottare. La diversa età delle collezioni spie-ga le significative differenze di co-pertura nei vari ambiti: nel 2005Economia rappresentava oltre il66% dell’intera offerta, mentre fa-coltà di recente istituzione aveva-

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    no una disponibilità documentalemolto inferiore, come evidenzia latabella 1.I criteri per l’analisi sono molto di-versi a seconda della consistenzadelle raccolte. Per collezioni di800-2.000 pezzi si può effettuareun’analisi diretta. In questi casi, lacrescita è stata progettata indivi-duando alcune priorità: si è decisodi procedere all’acquisto di operedi base e di alcuni titoli di appro-fondimento, prevedendo tuttaviadi intervenire in maniera sistemati-ca nei diversi filoni della discipli-na, eventualmente scaglionandonegli anni gli acquisti. L’analisi diuna collezione più consistente, co-me quella di Economia, presuppo-ne l’uso di strumenti più sofisticati.L’analisi delle sotto-collezioni indi-rizzata alle diverse facoltà è partitada una riflessione insieme allacomponente scientifica13 sull’offer-ta documentale e sulla presenza/assenza di documenti in relazioneagli ambiti didattici e di ricerca af-frontati. Alcune facoltà hanno invi-tato il personale della biblioteca al-le riunioni di definizione degliobiettivi didattici e scientifici, pre-cisando le iniziative e quanto siaspettavano dalla biblioteca. Dal manuale Conspectus sono sta-te desunte alcune indicazioni perindividuare punti di forza e debo-lezza delle collezioni: metodi quan-titativi, qualitativi e di campiona-mento. Il criterio non è stato tutta-via completamente adottato, poi-ché esso si basa, come è noto, sul-la classificazione della Library ofCongress, mentre la Biblioteca delPolo di Rimini utilizza la Dewey, egli strumenti gestionali consento-no estrazioni e analisi con questosistema anche a un elevato livellodi dettaglio. Si è quindi deciso diprocedere per analogia con Con-spectus, ma utilizzando le classiDewey.Difficile stabilire quale debba esse-re la dimensione ottimale per unabiblioteca universitaria. Interessanti

    le indicazioni suggerite da McInnis,anche se la formula da lui propostadifficilmente può essere applicataalla lettera, ma indica come è costi-tuita la domanda e quindi comeprogettare la crescita.14 Analoga-mente, i parametri suggeriti dallebiblioteche di ricerca americane so-no più adeguati per biblioteche dicampus americane, ove “la residen-zialità di docenti e studenti fa sì chele biblioteche interne dell’ateneosiano la principale se non l’unicafonte bibliografica per la ricerca eper la didattica”.15 Nel nostro casoè bene tenere presente che l’offer-ta documentale si inserisce nel con-testo del Polo bolognese: libri la cuiconsultazione è occasionale posso-no essere richiesti in prestito inter-bibliotecario dalle biblioteche delPolo bolognese o romagnolo, edessere disponibili in pochi giornilavorativi.16

    Un esame dell’indice di circolazio-ne è soddisfacente e dimostra chei documenti in gran parte corri-spondono alla domanda, ma alcu-

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    Tab. 1 – Mappatura delle collezioni in funzione delle facoltà e delle classi Dewey nel 2005, con indicazionedi ECS (consistenza attuale) e CCI (impegno corrente di acquisizione dal punto di vista della copertura)

    Facoltà Classi N. Totale Prestiti Indice di ECS CCIlibri 2005 circolazione2005

    001.422-001.433 Statistica 62 65 1,05 4 4003 Operatori matematici statistica 29 19 0,66 4 4330 Economia 5.458 1.831 0,34 4 4

    338.4791 Beni e servizi. Turismo 1.181 962 0,81 4 4340 Diritto 2.975 1.133 0,38 3 3

    344.4509 Legisl. ambient. (al 50% con Chimica I) 49 26 0,53 3 3350 Amm. pubblica 280 69 0,25 3 3380 Commercio, comunicazioni, trasporti 417 142 0,34 3 3519 Statistica 431 321 0,74 4 4640 Economia domestica 226 118 0,52 3 3657 Contabilità 552 584 1,06 4 4658 Gestione 1.859 1.674 0,90 4 4659 Pubblicità e relazioni pubbliche 63 52 0,83 3 3910 Geografia e viaggi 841 135 0,16 3 3

    Subtot. 14.423 7.131 0,49

    070 Giornalismo 27 10 0,37 3 3305 Giovani (al 50% con Sc. formazione) 67 27 0,40 3 3306 Cultura e istituzioni (al 50% con Sc. 162 116 0,72 3 3

    formazione)338.47687 Produzione. Abbigliamento e accessori 26 103 3,96 3 3

    391 e sudd. Costume 254 461 1,81 3 4Altro della 390 Usi e costumi, galateo e folklore 25 38 1,52 3 3

    677 Tecnol. fibre tessili 18 51 2,83 3 3700 Le arti. Belle arti e arti decorative 422 376 0,89 3 3710 Urbanistica e paesistica 103 28 0,27 3 3720 Architettura 42 175 4,17 3 3730 Arti plastiche. Scultura 25 5 0,20 3 3

    746.* Arti tessili (stilisti) 157 271 1,73 2 4Altro della 74*. Disegno e arti decorative 113 110 0,97 3 3

    750 Pittura 104 35 0,34 3 3770 Fotografia 39 154 3,95 2 4

    Altro della 700 Le arti. Belle arti e arti decorative 223 118 0,53 3 3800 Letteratura 144 138 0,96 3 3900 Storia e geografia (tranne 910) 354 213 0,60 3 3

    Subtot. 2.305 2.429 1,06

    333.7 Economia ambientale (al 50% con 114 50 0,44 3 4Economia)

    344.4509 Legisl. ambientale (al 50% con 29 101 3,48 3 3Economia)

    363.7 Inquinamento 78 23 0,29 3 4530 Fisica 30 30 1,00 3 3540 Chimica 175 204 1,17 3 3570 Biologia biochimica (al 50% con Medic.) 74 55 0,74 3 3580 Piante 24 33 1,38 3 3615 Farmacologia 129 125 0,97 3 4628 Tecnologie controllo inquinamento 40 29 0,73 3 4

    Altro della 620 Ingegneria e attività affini 35 20 0,57 3 3660 Impianti chimici 42 21 0,50 3 3

    Altro della 600 10 10 1,00 3 3Subtot. 780 701 0,90

    Note

    4 per ambiti micro e macroeconomia, gestione, contabilità.

    Per i libri in lingua italiana si mira al livello 5.

    Monitorare con attenzione Diritto del turismo.

    Esclusi dalla 300 e ricollocati altrove

    305 Giovani --> lett 70%/Sc.F.30%

    306 Cultura e istituzioni --> Lettere 70% Sc.Formazione 30%

    333.7 Ec. Amb. 50% Ec / 50% Ch.I.

    344.4509 Legisl. ambientale 50% Ec / 50% Ch.I.

    363.7 Inquinamento a Chimica industriale 370 (educazione)

    I titoli presenti sono di qualità ma insuff. numericamente.

    I titoli presenti sono di qualità ma insuff. numericamente.

    Ambito da arricchire.

    I titoli presenti sono di qualità, ma insuff.numericamente. Ambito importante da arricchire.

    Ambito da arricchire.

    ECO

    NO

    MIA

    E S

    TATIS

    TIC

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    ECH

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    E F

    ARM

    ACIA Ambito importante da monitorare.

    Ambito importante.

    Ambito importante.

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    570 Biologia biochimica (al 50% con Ch.ind.) 74 55 0,74 3 3610 Scienze mediche. Medicina 156 97 0,62 3 3611 Anatomia, citologia, istologia umana 41 23 0,56 3 3612 Fisiologia umana 42 30 0,71 3 3613 Promozione della salute 42 4 0,10 3 3614 Incidenza e prevenzione delle malattie 22 33 1,50 3 3615 Farmacologia e terapeutica 129 125 0,97 3 3616 Malattie 117 90 0,77 3 3617 Chirurgia e altri rami della medicina 9 8 0,89 3 3618 Ginecologia e altri rami della medicina 17 22 1,29 3 3796 Sport 90 20 0,22 3 3

    Subtot. 739 507 0,69

    150 Psicologia 104 21 0,20 3 3Altro della 100 Filosofia e psicologia 27 87 3,22 3 3

    305 Giovani (al 50% con Lettere) 29 11 0,38 3 3306 Cultura e istituzioni (al 50% con Lettere) 162 116 0,72 3 3360 Problemi e servizi sociali: associazioni 339 140 0,41 3 3370 Pedagogia 180 71 0,39 3 3

    Subtot. 841 446 0,53

    Generalità: encicl. gen., informatica, 830 0,78 3 3Altro della 000 biblioteconomia 1.060

    174 Etica delle attività 73 40 0,55 3 3400 839 648 0,77 3 3

    Altro della 510 Matematica 249 250 1,00 3 3Altro della 500 55 10 0,18 3 3

    Subtot. 2.276 1.778 0,78

    Facoltà Classi N. Totale Prestiti Indice di ECS CCIlibri 2005 circolazione2005 Note

    MED

    ICIN

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    ESC

    IEN

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    NE

    CO

    MU

    NI

    Economia e Statistica; 14.423; 67%

    Lettere; 2.305; 11%

    Scienze della formazione; 841; 4%

    Chimica industriale e Farmacia; 780; 4%

    Medicine e Scienze motorie; 739; 3%

    Comuni; 2.276; 11%

    TOTALI 21.364 12.992 0,61

    Escludere da 000

    001.422-001.433 inserito in statistica 62

    070 inserito in Lettere 27

    003 inserito in Statistica 29

    118

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    ne sezioni sembrano sottodimen-sionate. Purtroppo il programmadi gestione dei prestiti consente divisualizzare le prenotazioni in cor-so, ma non mantiene traccia dello“storico”. Di conseguenza possonoessere usati solo quei dati per va-lutare se il numero delle copie deilibri è sufficiente, ma non è possi-bile vedere tutte le prenotazionieffettuate sui titoli, ricostruendo ilquadro completo della domanda.La tabella 1 evidenzia per ciascunafacoltà e, all’interno per ciascunaclasse Dewey (o sotto-classe), iprincipali ambiti di copertura, indi-cando numero dei pezzi, prestitinel 2005, indice di circolazione,17

    consistenza attuale (ECS) e impe-gno corrente di acquisizione dalpunto di vista della copertura(CCI).18 La diversa domanda perfacoltà, e per sotto-ambiti, com-porta diversi livelli di copertura (“Ilivelli di copertura adottati dallabiblioteca riprendono, per como-dità e consuetudine professionale,quelli prodotti in ambiente profes-sionale nordamericano e diffusi daqualche anno anche nella lettera-tura professionale italiana”).19

    Il livello di copertura 3, “Livello disostegno all’istruzione: una raccol-ta adatta ad essere di supporto al-l’istruzione universitaria”,20 è daintendersi raggiunto anche nel ca-so di una copertura non elevatissi-ma, se adeguata alla domanda. Adesempio nel caso di corsi di laureaistituiti da un anno o due può es-sere sufficiente la documentazionenecessaria alla preparazione degliesami e qualche testo di approfon-dimento. Tuttavia per mantenere illivello 3 anche negli anni successi-vi quando verrà richiesta la docu-mentazione per la preparazionedelle tesi di laurea sarà necessarioarricchire l’offerta.Non viene precisata la coperturalinguistica per i singoli ambiti: da-to che l’intera collezione della bi-blioteca è in lingua italiana e in-glese, viene acquisito solo qualche

    quantitativamente la biblioteca hauna buona copertura.Una verifica analoga è stata fattaanche interrogando la Library ofCongress. Pur essendo una biblio-teca pluridisciplinare, rappresentauna ricchissima collezione con ol-tre 29.000.000 di volumi, con unalto obiettivo di specializzazione. Per un ambito come il turismo, siè rilevato che la nostra bibliotecapossiede circa 1.960 libri, mentre ilPolo bolognese ne ha 4.520 e laLibrary of Congress 9.840.22

    Metodi di campionatura e di con-trollo per liste di titoli sono statiutilizzati soprattutto per le sezioninumericamente più significative edi maggiore rilievo per l’utenza. Per Economia gli ambiti già indivi-duati corrispondevano agli interes-si, si è deciso quindi di conferma-re la politica già avviata, poten-ziando in particolare il settore delturismo, della micro e macroeco-nomia e del diritto. Tra i metodiqualitativi suggeriti da Conspectus,si è proceduto da un lato ad ana-lizzare le diverse sezioni con do-centi della materia, dall’altro a ve-rificare se alcune collane scientifi-camente rimarchevoli per la disci-plina erano adeguatamente rap-presentate. La sotto-collezione di Lettere è vi-stosamente sottodimensionata: l’a-nalisi della domanda ha evidenzia-to la necessità di studi di storia(940-990), storia del costume (390),materiale iconografico relativo adabbigliamento e accessori (391), ealla loro produzione (338.47687),documentazione sugli stilisti(746.92092), fotografia (770). I da-ti mostrano che queste classi sonomolto ridotte ed estremamente uti-lizzate. Si è quindi deciso di pro-cedere per progetti tematici. Unambito indispensabile è la docu-mentazione sugli stilisti. La 746comprende 157 titoli, ma ad unaverifica della presenza di titoli suspecifici stilisti si è rilevata la ne-cessità di interventi mirati. È stata

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    Biblioteche oggi – gennaio-febbraio 2007

    singolo titolo in altre lingue, quan-do è particolarmente rilevante perla disciplina.Analizzando le sezioni di Econo-mia si rileva complessivamente unalto indice di circolazione. I titolisembrano quindi di interesse. Perragioni di sintesi sono state pre-sentate per lo più classi o divisio-ni o sezioni, e solo in rari casi diparticolare rilievo classificazionipiù dettagliate. Per progettare isingoli interventi, si è ovviamenteproceduto a un livello di analisipiù approfondito: ad esempio ledivisioni 330 e 340 e le sezioni657, 658 ecc. devono essere seg-mentate per poter intervenire, an-che perché di notevole importanzaper le attività di studio e di ricercadel Polo. Si è comunque indicatauna classificazione con maggiorelivello di dettaglio nel caso di turi-smo (338.4791) poiché come risul-ta dai numeri e dai prestiti, ma an-che dall’attività di ricerca, dai rap-porti con il territorio e dalla pre-senza di tre corsi di laurea, è unambito rilevante, nel quale si miraa un’ottima copertura. Uno dei fat-tori di complessità nell’applicazio-ne di Conspectus è legato alla na-tura delle classificazioni, ossia “al-cuni soggetti attuali sono rappre-sentati in modo inadeguato, altrisono stati esclusi e altri ancora so-no sparpagliati fra i diversi settoridella classificazione”.21 Nel casodel turismo, è stata fatta una ricer-ca delle classi, divisioni e sezioni oulteriori suddivisioni rilevanti, perpoter analizzare l’ambito nei diver-si aspetti, ricostruendo la situazio-ne illustrata nella tabella 2.Per effettuare una misurazionequantitativa della collezione è sta-ta misurata la biblioteca e con-frontata con biblioteche specializ-zate che si focalizzano ciascunasu uno degli ambiti sopracitati.Trattandosi di biblioteche specia-lizzate di dimensioni consistenti,si può ritenere che una propor-zione favorevole significhi che

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    redatta dai docenti una lista di cir-ca 250 stilisti italiani e stranieri, esi utilizzerà un finanziamento adhoc di circa 10.000,00 euro per in-crementare al più presto quell’am-bito della collezione. Anche la se-zione fotografi è troppo ridotta. Adun’analisi più approfondita si rile-va che devono essere presenti al-cuni titoli di almeno una quaranti-na di fotografi. Nel 2005 eranopresenti 39 titoli, ovviamente in-sufficienti. Un ulteriore ambito og-getto di intervento è stato quellodei manuali tecnici di sartoria, di-segno degli abiti, taglio e cucito.Sono stati individuati e acquistatisul mercato antiquario manualiche documentano tale produzioneletteraria dalla fine dell’Ottocentoad oggi. Analogamente si procedeper altri ambiti.La sotto-collezione indirizzata aChimica industriale e Farmacia e lealtre sotto-collezioni per Medicina,Scienze motorie e Scienze della for-mazione vengono analizzate congli stessi criteri. Si è quindi decisodi potenziare singoli ambiti nel-

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    l’immediato e si sono pianificatiinterventi a lungo termine. Una volta individuati gli obiettivi equantificata l’utenza reale e poten-ziale, si è definito il budget suddi-videndo le risorse disponibili perfacoltà. È stata stabilita una sogliaminima da destinare in modouguale a tutte le facoltà, affinchéanche se alcune di queste hannopochi iscritti possano avere la do-cumentazione necessaria, e unaquota in funzione del numero de-gli studenti. Una percentuale an-nuale viene riservata a singoli pro-getti di crescita delle collezioni ospecifici interventi.Il vaglio delle soluzioni da adotta-re ha richiesto tempi diversi perogni facoltà. Una valutazione saràquindi possibile solo quando i ti-toli ordinati saranno disponibili inbiblioteca da almeno alcuni mesi.I dati raccolti ad oggi si riferisconoinoltre a dieci mesi e sono quindisolo in parte paragonabili conquelli del 2005, che si riferisconoall’intero anno. Per Economia è stata confermata

    la politica di acquisizioni già im-postata, ma numerosi titoli di inte-resse sono stati individuati tra lu-glio e ottobre, quindi molti nonsono ancora presenti in biblioteca.Per Chimica industriale e Farmacia,Scienze della formazione, Scienzemotorie e Medicina sarà possibilemisurare l’impatto sull’indice dicircolazione alcuni mesi dopo l’ar-rivo dei documenti. Per la sotto-collezione di Lettere ègià possibile rilevare qualche risul-tato almeno indicativo, perché unapercentuale sia pur ridotta dei libriordinati è già pervenuta in biblio-teca – anche se solo da pochi gior-ni o settimane – ed è disponibile aprestito, e in parte già prestata. So-no state fatte delle misure a cam-pione su alcune sezioni particolar-mente importanti per la disciplina,anche se dati più rappresentatividovranno essere rilevati dopo unanno circa dall’arrivo dei docu-menti in biblioteca (tabella 3). È evidente che le sezioni riportatein tabella hanno subito un incre-mento numerico nel 2006, e quasi

    Tab. 2

    N. pezzi Prestiti 2005338.4791* BENI E SERVIZI. Turismo (e suddivisioni) 1.181 962343.4507891* REGOLAMENTAZIONE DEL TURISMO. Italia (e suddivisioni) 71343.4407891 DIRITTO IN MATERIA INDUSTRIALE. TURISMO. FRANCIA 1343.07891 REGOLAMENTAZIONE DELL’INDUSTRIA SECONDARIA E DEI SERVIZI. Turismo 13380.1459104 COMMERCIO. Turismo 8647.94* GESTIONE DI ABITAZIONI MULTIPLE PER RESIDENZE BREVI (e suddivisioni) 144657.837 CONTABILITÀ PER IMPRESE OPERANTI IN SPECIFICI CAMPI DI ATTIVITÀ. Alberghi e ristoranti 15658.* (solo i titoli strettamente pertinenti per il turismo) 10720.103 ARCHITETTURA. Effetti delle condizioni e dei fattori sociali 1796.54* CAMPEGGIO (e suddivisioni) 6914.* 510

    1.960

    Tab. 3

    Classe N. pezzi Prestiti Indice di N. pezzi Prestiti gennaio Indice di2005 circolazione 2005 -ottobre 2006 circolazione 10 mesi 2006391.* 254 422 1,66 502 712 1,41746.* 157 271 1,72 299 263 0,88770.* 39 154 3,94 181 133 0,73

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    tutti i pezzi sono già stati prestati,alcuni nei giorni immediatamentesuccessivi alla loro disponibilità ascaffale. L’indice di circolazione,che nel caso della sezione 770 eratroppo alto, si è abbassato. Quan-do i titoli ordinati per queste se-zioni saranno disponibili, si sperain una diminuzione delle richiestedi prestito interbibliotecario.

    4. La gestione dei libri di testo:problemi e possibili soluzioni

    La gestione dei libri di testo23 nel-le biblioteche universitarie e le cri-ticità ad essa collegate non sonoun tema molto frequentato nellaletteratura specialistica. Riteniamoche valga la pena affrontarlo, perle specificità che offre e perchépuò costituire un’importante occa-sione per incrementare la qualitàdei servizi di una biblioteca.I libri di testo, a differenza degli al-tri tipi di materiale bibliografico,non richiedono una definizionedei criteri di scelta; i problemi po-sti dal loro trattamento sono di tut-t’altra natura, come sa ogni biblio-tecario. Si va dall’esigenza di pos-sederne più copie (dato l’alto nu-mero di richieste di prestito cui so-litamente tali libri sono soggetti),alla necessità – complementare al-la precedente – di porre delle re-strizioni alla loro circolazione, pro-prio per favorirne la fruizione daparte del maggior numero di uten-ti possibile, fino alla loro colloca-zione in una sezione particolaredella biblioteca. Peraltro, ogni sin-gola biblioteca modulerà questeesigenze in base ai propri specificiobiettivi: ad esempio, il numerodelle copie possedute per ciascunlibro di testo può essere molto va-riabile, giacché dipende da un latodal numero di studenti che preve-dibilmente potranno richiedere undeterminato titolo in un dato lassodi tempo, dall’altro dalla valutazio-ne della biblioteca relativamente

    alla qualità del servizio che si in-tende fornire.L’esigenza di gestire in modo effi-ciente i libri di testo, e di trovarestrumenti il più possibile efficaciper ottimizzare tale attività, è par-ticolarmente sentita da una biblio-teca come quella del Polo scienti-fico-didattico di Rimini, che si tro-va a dover gestire testi adottati peruna pluralità di corsi di laurea an-che molto diversi l’uno dall’altro.Per l’anno accademico 2006-2007sono attivati presso il Polo rimine-se venti corsi di laurea (per ottofacoltà), per un totale di oltre tre-cento insegnamenti, a ciascunodei quali sono legati uno o più li-bri di testo. Attualmente, il nume-ro dei libri di testo correnti dellanostra biblioteca si aggira intornoai 970 titoli, ciascuno posseduto inpiù copie. Per gestire al meglioquesto materiale, la biblioteca delPolo riminese ha messo a puntouna serie di procedure, avvalendo-si, da un lato, degli strumenti cheil sistema gestionale Sebina mettea disposizione dei bibliotecari (co-me la possibilità di creare sezioniad hoc e di monitorare il numerodi prestiti e prenotazioni cui van-

    no soggetti determinati documen-ti), dall’altro, dell’uso di un data-base dei libri di testo che, consen-tendo l’inserimento di informazio-ni che non sarebbe possibile gesti-re in Sebina, permette di incre-mentare, ci auguriamo, la qualitàdell’offerta. Oltre a ciò, è stata sti-pulata una convenzione con la Bi-blioteca civica Gambalunga, percui quest’ultima, utilizzando fondidell’università, si impegna a mette-re a disposizione dei suoi utentiuna copia dei libri di testo adotta-ti presso il Polo, aumentando cosìla loro offerta complessiva nellebiblioteche del territorio.24

    Il database dei libri di testo (d’orain poi, DBLT) si compone di unaserie di tabelle collegate tra loro inmodo relazionale, così da gestireun insieme di informazioni che daun lato sono frutto di uno scaricodi dati bibliografici da Sebina (de-scrizione ISBD, collocazione, nu-mero di copie), dall’altro sono re-lative ai corsi di laurea, agli inse-gnamenti, ai docenti che adottanociascun libro, all’anno accademicoin relazione al quale viene effet-tuata l’adozione, nonché al nume-ro degli studenti iscritti ai singolicorsi. Attraverso il DBLT possiamoricavare rapidamente una serie diinformazioni utili per integrarequanto è ricavabile dal sistema ge-stionale Sebina. Alcune sono di ca-rattere essenzialmente statistico, al-tre hanno un’impronta più praticae permettono il reperimento di li-bri in base a molteplici criteri, altreancora sono utilizzabili come stru-menti per ottimizzare le accessionie le dismissioni dei libri di testo. In primo luogo, il DBLT permettedi sapere se un libro è stato ricon-fermato, per quante volte e perquali corsi di laurea e facoltà. Que-sta informazione, oltre ad avere unvalore statistico, rende possibilecalcolare il volume effettivo dei li-bri di testo correnti per una datafacoltà, al di là delle acquisizionieffettuate nel corso di un anno ac-

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    cademico. Spieghiamoci con un e-sempio: supponiamo che la Facol-tà di Economia, per l’anno accade-mico corrente, riconfermi l’80% deilibri di testo adottati nell’anno ac-cademico precedente, mentre laFacoltà di Statistica ne riconfermisolo il 20%. Ovviamente i testi ri-confermati non devono essere ri-acquistati, pertanto, considerandosolo il modulo acquisizioni, risulte-rà una sproporzione tra il denaroimpegnato per i libri di testo diEconomia e quello impegnato perStatistica. Questa sproporzione po-trebbe essere interpretata, erronea-mente, come un disequilibrio tra leesigenze delle due facoltà, e riper-cuotersi in negativo sulle assegna-zioni di budget per gli anni suc-cessivi. La disponibilità del dato suilibri riconfermati permette di spie-gare tale sproporzione, ed even-tualmente investire il denaro nonspeso per i libri riconfermati nel-l’acquisto di altro materiale di inte-resse della medesima facoltà.Il DBLT permette inoltre di saperequanti sono gli studenti potenzial-mente interessati a un determinatolibro nel corso di un dato anno ac-cademico, e viceversa quali sono ilibri sui quali “gravitano” più stu-denti. Questo è un punto di parti-colare importanza, perché consen-te di calibrare le acquisizioni sullereali esigenze degli utenti. Tramiteil database possiamo anche sapereda quali docenti, e per quali inse-gnamenti, è stato adottato un cer-to testo: questo dato, permettendodi individuare i libri di interesse“trasversale”, in quanto adottati dapiù docenti o per più corsi, è unulteriore aiuto per una program-mazione delle acquisizioni orienta-ta alle esigenze degli utenti, anchein mancanza del dato relativo alnumero di studenti. Infatti, è abba-stanza intuitivo che un libro avrà,tendenzialmente, tante più richie-ste di prestito quanti più sono gliinsegnamenti che lo citano e i do-centi che ne richiedono lo studio.

    Un’altra importante informazionericavabile dal DBLT è di tipo cro-nologico: la possibilità, cioè, di sa-pere a partire da quale anno acca-demico è stato adottato un libro,da quando non è più stato ricon-fermato, e quindi qual è la duratamedia “in carica” di un libro di te-sto e quale la percentuale di titoliriconfermati e di titoli nuovi (ingenerale o per singola facoltà osingolo corso di laurea). Questodato permette di fare interessantistatistiche sul “ciclo di vita”, se co-sì si può dire, di tali documenti, ilche può essere utile anche perprogrammazioni di lungo periodorelative ai fondi da destinare perl’acquisto dei libri di testo per i di-versi corsi di laurea. Si può infattirendersi conto che alcuni corsi dilaurea tendono a una forte stabili-tà riguardo ai testi adottati, e quin-di ci si può spesso limitare al soloaggiornamento delle edizioni,mentre altri tendono a rinnovarecompletamente le proprie biblio-grafie quasi ogni anno.Infine, il DBLT consente di saperequali volumi sono entrati a far par-te dei libri di testo da una certa da-ta in poi. Si noti che non parliamosolo di libri “acquistati” a partireda una certa data, ma anche diopere che, essendo eventualmentegià nel posseduto della biblioteca,da un certo momento cambianostatus e diventano libri di testo,senza che ciò comporti alcun nuo-vo acquisto. Questo dato può ave-re diverse ricadute di ordine prati-co, ad esempio consentendo difornire ai nostri partner (come laBiblioteca Gambalunga) liste ag-giornate dei volumi in adozione. Soffermiamoci ora su due aspetticritici della gestione dei libri di te-sto, cioè il momento dell’acquisi-zione e quello della dismissione.Vediamo quali sono le difficoltànelle quali ci si imbatte comune-mente nel corso di queste opera-zioni, per poi proporre alcunestrategie di supporto, che indivi-

    duiamo con un uso incrociato deidati ricavabili dal DBLT da un lato,e dal sistema gestionale Sebinadall’altro.Per quanto riguarda l’acquisizionedei libri di testo, ci si può chiede-re innanzitutto quali fonti utilizza-re per decidere se e quando unvolume va considerato libro di te-sto. Lo strumento fondamentale,oltre alle segnalazioni dirette daparte di singoli docenti, o in certicasi degli studenti stessi, è costitui-to dai programmi degli insegna-menti pubblicati su web e dalla bi-bliografia in essi riportata. A que-sto proposito è in corso di defini-zione un progetto per consentirealle biblioteche l’accesso ai data-base che gestiscono i programmidei docenti dell’ateneo di Bolo-gna, così da poter scaricare in mo-do automatico informazioni ag-giornate sulle bibliografie relativeagli esami. Peraltro, la casistica delle adozioniè piuttosto varia, e rimane sempreun certo margine lasciato all’inizia-tiva del bibliotecario. L’esperienzamaturata in quest’ambito suggeri-sce di suddividere le indicazioni bi-bliografiche presenti nei program-mi d’esame in tre grandi tipologie: 1) libri obbligatori, cioè la cui co-noscenza è richiesta in modo ob-bligatorio (anche se non integrale:infatti spesso vengono indicati sin-goli capitoli da studiare) per il su-peramento dell’esame; 2) libri opzionali, cioè facenti par-te di una lista di due o più titoli,all’interno della quale lo studentedeve scegliere un testo da studiareobbligatoriamente; 3) libri facoltativi, cioè libri nonobbligatori ma indicati dal docen-te come letture utili per un appro-fondimento della materia, oppureletture complementari tra cui lostudente è chiamato a scegliere al-l’interno di una rosa piuttosto am-pia, indicativamente formata dauna decina o più di titoli. Fatta questa distinzione, possiamo

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    stabilire il seguente modus ope-randi: i volumi che rientrano nel-la prima categoria faranno senz’al-tro parte dei libri di testo; quellidella terza categoria ne sarannosenz’altro esclusi, mentre in dub-bio rimangono quelli della catego-ria di mezzo, che bisognerà esami-nare caso per caso, per deciderese includerli o no tra i libri di te-sto. Un criterio potrebbe esserequello della tipologia dei testi op-zionali: se si tratta di manuali spe-cifici sulla materia d’esame, po-tranno essere inclusi; se invece sitratta di letture evidentemente“collaterali”, essendo un altro ilmanuale specifico per quel deter-minato insegnamento, si potrà de-cidere di escluderli. Una soluzionedi compromesso potrebbe esserequella di includere tra i libri di te-sto anche i libri opzionali, acqui-standoli però in una sola copia (enon in due o più come negli altricasi), confidando nel fatto che co-munque, essendo opzionali, avran-no un numero di richieste di pre-stito più limitato. La gestione delle acquisizioni deilibri di testo comporta anche unacorretta formazione e gestione delbudget relativo a tale materiale.Infatti, se è vero che la composi-zione del bilancio “dovrebbe ... te-nere conto degli obiettivi che sonostati individuati”,25 allora prima diformulare una previsione di spesadobbiamo chiederci quali sono gliobiettivi che ci proponiamo conquell’acquisizione. E sostanzialmen-te dovrebbero essere i seguenti: daun lato l’acquisizione di almenouna copia di tutti i libri di testo pertutti gli insegnamenti che gravita-no sulla biblioteca; dall’altro l’ac-quisizione, per ciascun libro, di unnumero di copie congruo con leesigenze dell’utenza. Possiamo de-finire il primo come obiettivo mi-nimo (infatti non avrebbe sensodiscriminare tra i libri di testo, pri-vilegiando l’acquisto di alcuni adiscapito degli altri), il secondo

    come obiettivo massimo, da rag-giungersi solo se la disponibilità fi-nanziaria lo consente. Pertanto, insede di formazione del budget daassegnare ai libri di testo, si dovràtenere conto da un lato dellaquantità di libri di testo nuovi(cioè non riconfermati dall’annoprecedente) che è necessario ac-quistare, dall’altro del livello quali-tativo del servizio che si vuole rag-giungere tramite la disponibilità dicopie aggiuntive. Comunque, an-che qualora si decidesse – per mo-tivi di ristrettezze economiche oaltro – di tenere un “basso profilo”nell’acquisizione di copie ulteriori,si dovrà prevedere la necessità disostituire quelle deteriorate osmarrite, così come l’acquisto diedizioni aggiornate di una certaquota di libri di testo posseduti inedizione “superata”.Volendo invece porsi un obiettivopiù alto, si dovrà affrontare il pro-blema di quella che, in termini tec-nici, viene definita la disponibilitàdel materiale librario, ovvero l’e-quilibrio tra domanda e offerta,26

    con riferimento a quel tipo specifi-co costituito dai libri di testo, inparticolare considerando l’adegua-tezza del numero di copie dispo-nibili rispetto alle esigenze dell’u-tenza. In altre parole, si tratta distabilire dei criteri oggettivi perpianificare l’acquisto di copie ag-giuntive dei libri di testo possedu-ti dalla biblioteca. Ora, riteniamoche tali criteri possano essere indi-viduati nell’utilizzo incrociato deidati ricavabili dal modulo prestitodi Sebina e dal DBLT.Per quanto riguarda Sebina, il mo-dulo prestito ci consente di moni-torare il numero di prestiti e pre-notazioni in corso totalizzato daun documento in un determinatoperiodo di tempo. Pertanto, ese-guendo un’estrazione dei prestitisulla sezione libri di testo nel cor-so di un trimestre, e dividendo ilnumero di prestiti per il numerodelle copie disponibili, si ottiene

    un utile indicatore sul tasso di ade-guatezza del numero di copie ri-spetto alle esigenze dell’utenza.Ad esempio, supponendo che undocumento, posseduto dalla bi-blioteca in tre copie tutte disponi-bili al prestito, abbia avuto nel cor-so di un trimestre 36 prestiti, tro-viamo che ogni copia totalizza36/3=12 prestiti. Considerando cheil prestito di un libro di testo durasette giorni, e che un trimestre ècomposto da 12-13 settimane, con-cludiamo che le tre copie disponi-bili sono quasi continuamente fuo-ri dalla biblioteca. Si può supporreche esista una parte di richieste diprestito che non possono esseresoddisfatte perché il documentonon è mai disponibile, e pertantoconcludere che le tre copie posse-dute rappresentano un’offerta ina-deguata, che va incrementata di al-meno una unità. La nostra suppo-sizione può essere corroborata – osmentita – da un monitoraggio del-le prenotazioni: se risulterà che ef-fettivamente il documento, nelmedesimo periodo, ha molte pre-notazioni che non si riescono asoddisfare, questo confermerà lanostra ipotesi sulla necessità di ac-quistare una copia ulteriore.Potremmo definire questo tipo dicontrollo una verifica “dal basso”,basata cioè sull’effettivo comporta-mento degli utenti. Questo criteriopuò essere proficuamente incrocia-to con una programmazione “dal-l’alto”, ovvero basata su una previ-sione oggettiva del numero di stu-denti potenzialmente interessati aun determinato libro di testo. Taledato può essere estratto dal DBLT:occorre conoscere il numero deglistudenti iscritti a ogni corso di lau-rea per ciascun anno (dato posse-duto dalle segreterie e di solito di-sponibile on-line sul sito delle sin-gole facoltà), e inserire questo da-to in una tabella “Studenti”, speci-ficando l’anno accademico di rife-rimento. Mettendo in relazionequesta tabella con le altre del data-

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    base, possiamo ottenere una queryche dà come risultato il numero distudenti potenzialmente interessatia un determinato libro di testo.Una successiva elaborazione per-mette di estrarre la descrizione deilibri su cui gravitano più studenti el’indicazione del numero di copieattualmente possedute dalla bi-blioteca. A questo punto, se ad e-sempio si individua come sogliacritica il possesso di almeno unacopia di un libro di testo ogni 100studenti, è sufficiente dividere ilnumero degli studenti per il nu-mero delle copie possedute perverificare quali libri potrebbero es-sere acquistati in copie ulteriori. Lapresenza dell’indicazione del prez-zo di copertina permette anche difare una stima dei costi da affron-tare. Si veda nella figura 1 unesempio del risultato finale di que-sta elaborazione.Passiamo ora all’altro momento cri-tico, quello cioè delle dismissionidei libri di testo. Il problema delladismissione dei libri di testo è, percerti versi, analogo al più generaleproblema della revisione del pos-seduto della biblioteca, mentre peraltri se ne distingue. La revisione27

    è quell’operazione durante la qua-le ci si interroga sul valore dei do-cumenti posseduti, si valuta se es-si riflettano gli orientamenti dellabiblioteca, ed eventualmente siprovvede a togliere dalle collezio-ni di una biblioteca quelli divenu-ti inutili. Nel caso della revisione

    dei libri di testo non parleremo didocumenti “inutili”, ma di docu-menti che hanno esaurito la lorofunzione di testi d’esame e chepertanto vanno spostati in un’altrasezione della biblioteca, cambian-do contestualmente tipo di circola-zione e continuando ad essere uti-li in altro modo.28 E proprio quitocchiamo il nocciolo della que-stione: come individuare il mo-mento in cui un libro di testo ces-sa di essere tale? Anche in questocaso, come per le accessioni, siimpone l’esigenza di stabilire crite-ri oggettivi per pianificare la di-smissione dei libri di testo. E, ana-logamente a quanto abbiamo e-sposto riguardo alle acquisizioni,anche nel caso della revisione deilibri di testo è utile incrociare duecriteri: il controllo “dal basso”, im-perniato sul comportamento realedegli utenti, e quello “dall’alto”,basato su una pianificazione me-diante database.Iniziamo da quest’ultimo punto(vedremo poi in che modo un con-trollo sul campo può servire a cor-reggere le indicazioni fornite daldatabase). È evidente che un libroche, nel corso dell’anno accademi-co corrente, non viene riconferma-to da nessun docente, cessa di es-sere un libro di testo. Il DBLT per-mette di estrarre questo dato conuna semplice query. Tuttavia saràopportuno stabilire un ragionevoleintervallo di tempo durante il qua-le un libro, una volta inserito tra i

    libri di testo, debba rimanervi, ri-confermato o no che sia. A nostroparere l’intervallo ottimale deve es-sere di tre anni accademici, peruna serie di motivi:1) se un libro non viene riconfer-mato per tre anni accademici con-secutivi, ci sono buone probabilitàche non lo sarà mai più: ora, es-sendo tra l’altro l’operazione discollocazione e ricollocazione diun libro piuttosto gravosa, è me-glio farla quando si è ragionevol-mente certi di non doverla ripete-re, a breve, per il medesimo titolo;2) un certo numero di studenti,vuoi perché legati a vecchi pianidi studio, vuoi per altri motivi,continuano a cercare libri di testorelativi ad anni accademici pre-gressi; una certa stabilità, pertanto,superiore alla misura del singoloanno accademico, è un modo pervenire incontro alle loro esigenze;3) anche se si pone ogni cura nel-l’evitare errori, c’è sempre una cer-ta percentuale di adozioni chesfugge al controllo del biblioteca-rio, vuoi per ritardi nella pubblica-zione dei programmi da parte deidocenti, vuoi per errori e dimenti-canze da parte del bibliotecariostesso. Pertanto, prima di stabilireche un libro di testo cessa di esse-re tale, è meglio aspettare la provadel tempo: se trascorsi tre anni ac-cademici si conferma la mancataadozione di un testo, si può esse-re ragionevolmente certi che nonsi tratta di un errore.

    Sviluppo delle raccolte

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    Fig. 1 - Risultato della query relativa al numero di studenti potenzialmente interessati a un determinato libro di testo

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    Stabilito quindi l’intervallo di tre an-ni accademici, possiamo compiereuna query che ci consente di indi-viduare i libri non riconfermati nelperiodo di tempo considerato, e diprocedere pertanto alla loro espun-zione dalla sezione libri di testo.Il DBLT è uno strumento insosti-tuibile per eseguire una selezionedi questo genere, ma da solo ri-schia di essere un mezzo tropporigido: infatti non permette di te-nere conto di errori, omissioni, ealtre variabili imprevedibili. Per-tanto va integrato, come dicevamoprima, con un controllo “dal bas-so”, ovvero realizzato sulla basedelle richieste di prestito da partedegli utenti, ricavabili dal moduloprestito di Sebina. La procedura èla seguente: dopo avere estrattodal database la lista dei libri di te-sto non riconfermati – operazioneda farsi preferibilmente al terminedi un anno accademico o primadell’inizio del successivo – si e-strae da Sebina il numero di pre-stiti incidenti su ogni singolo libronel corso dell’ultimo anno accade-mico. Se il numero di prestiti risul-terà comparabile a quello di unnormale libro della biblioteca (nondi testo), allora questo costituirà laverifica del fatto che il documentoin questione ha effettivamente ces-sato la sua “carriera” come libro ditesto e può essere tolto dalla se-zione. Se, viceversa, ci si imbatte-rà in un documento con un nume-ro di prestiti insolitamente alto, al-lora ci si dovrà domandare se nonsi tratti di un libro la cui riconfer-ma è sfuggita a tutti i controlli; unesame più approfondito del data-base o una breve indagine tra glistudenti o i docenti interessati per-metterà di verificare tale ipotesi. Ingenerale, in caso di dubbio se to-gliere o no un documento dai libridi testo, l’esame del numero deiprestiti recenti costituisce un otti-mo criterio di discrimine. I prestiti– e naturalmente anche le preno-tazioni – ci danno il “polso” della

    situazione di un documento, e, seben analizzati, permettono di rico-struire la storia della circolazionedi un libro, ovviando all’inevitabi-le schematicità del database.

    5. La gestione della sezioneperiodici

    Prima di scendere nel particolaredelle operazioni condotte nella se-zione periodici della nostra biblio-teca è necessario sottolineare chetali attività di gestione si riferisco-no al patrimonio cartaceo. All’inter-no dell’ateneo bolognese, infatti,le scelte relative all’acquisizioneconsortile di banche dati e alla sti-pulazione di contratti con gli edi-tori per l’accesso alla versione elet-tronica delle riviste vengono attua-te dal Sistema bibliotecario di ate-neo (SBA) in stretta collaborazionecon le strutture. In senso macro-scopico, pertanto, la gestione deiperiodici è delineata da questo or-gano di coordinamento. Dal Cen-tro interbibliotecario dipende, in-vece, l’unitaria adesione delle bi-blioteche dell’Alma Mater Studio-rum a ACNP e lo sviluppo del soft-ware di gestione amministrativadei periodici BASIS Techlib. LaBiblioteca centralizzata del Poloscientifico-didattico di Rimini si in-serisce dunque nel contesto di co-operazione instaurato e promossodallo SBA, aderendo agli acquisticonsortili e contribuendo in talsenso anche al perseguimento diun’economia di scala.L’attuale patrimonio consta di 546riviste, di cui 255 attive e 164 –prevalentemente nell’ambito dellamoda e del turismo – al momentopossedute solo dalla nostra biblio-teca.29 Esso è collocato in un’unicaserie, secondo un’indicizzazioneDewey sommaria basata sulle pri-me tre cifre cui viene abbinato unnumero di catena progressivo. Lanostra sala riviste accoglie solol’annata corrente delle testate atti-

    ve, l’ultimo fascicolo delle quali èdisposto verticalmente nei trenta-sei metri lineari di scaffalatura di-sponibili.30 Molti fascicoli si pre-sentano parzialmente sovrappostie scarsamente visibili proprio acausa della sproporzione tra il nu-mero delle testate e le dimensionidella sala, e questo induce la scor-retta collocazione con conseguen-te difficoltà di reperimento. L’at-tuale esiguità degli spazi è ancheall’origine del mancato rispettodello standard che vorrebbe diret-tamente accessibili al pubblico leultime cinque annate delle riviste,ovvero quelle che tendono a sod-disfare il 90% delle richieste infor-mative;31 pertanto l’organizzazionedegli spazi nella nuova sede dellabiblioteca cercherà di ovviare a en-trambi questi inconvenienti.Le operazioni condotte sulla sezio-ne periodici sono: acquisizione,gestione e scarto.

    5.1. Acquisizione

    La crescita della raccolta è dovutaad acquisti, omaggi e donazioni.L’acquisto dei periodici, così comequello delle monografie, si inseri-sce all’interno del piano di svilup-po delle collezioni già delineatonei paragrafi precedenti. L’analisidella raccolta ci ha pertanto porta-to a individuare lacune legate al-l’attivazione di nuovi corsi di lau-rea, e ad acquisire ex novo talunetestate nell’intento di colmarle: è ilcaso di “Waste Management World”(ed. James & James), le cui tema-tiche sono di forte interesse per ilcorso di laurea in Tecnologie chi-miche per l’ambiente e per la ge-stione dei rifiuti istituito nel 2001.La medesima analisi ci ha d’al-tronde portato anche a potenziareil grado di copertura di materieche già da tempo risultano di par-ticolare interesse per la nostrautenza istituzionale: l’acquisizionedi “Piccola industria” (ed. CNA),periodico a diffusione gratuita

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    (ma su richiesta) dedicato all’eco-nomia e all’imprenditoria dellaProvincia di Rimini, si inserisce difatto in questo contesto. Sonoinoltre state individuate altre testa-te già in abbonamento per le qua-li si è giudicato opportuno incre-mentare il posseduto della biblio-teca acquisendo le annate man-canti. Tali valutazioni sono statecondotte sulla scorta di varie mo-tivazioni. Anzitutto del vasto inte-resse dimostrato dall’utenza neiconfronti dei seriali in questione:è questo il caso di alcuni periodi-ci di tematica economica fra cui,ad esempio, “Turistica” (ed.Mercury), rivista da noi possedutadal 2002 e che attualmente nonprevede alcuna possibilità di ac-cesso on-line al full text degli arti-coli, ma per la quale ricevevamonumerose richieste di consultazio-ne e DD relative anche ad annateprecedenti. Si è pertanto deciso diacquistare le annate pregresse1992-2001 in modo da ampliare ilnostro posseduto a tutto il pubbli-cato. In secondo luogo, quelloche ci ha indotto ad acquisire leannate mancanti di alcune rivisteè stata una valutazione di naturapiù squisitamente biblioteconomi-ca, mirata cioè a perseguire lacompletezza delle collezioni che,come ben evidenzia Solimine,32

    non è affatto secondaria. È questoil caso di riviste come “FashionTheory” (ed. Berg) o “V Man” (ed.Visionaire), entrambe di recentepubblicazione e per le quali ab-biamo inoltre appurato di esserefra i pochi possessori in Italia. Allaluce di tale considerazione la de-cisione di acquistare rispettiva-mente i primi cinque e i primi treanni di pubblicazione di queste ri-viste ha assunto un ruolo di docu-mentazione di rilevanza nazionaleche va persino oltre gli obiettivi dicompletezza della nostra collezione.La biblioteca riceve anche alcuneriviste in omaggio. Esse pongonol’esigenza di mantenere i rapporti

    con gli enti pubblici e gli editoricommerciali, soprattutto se localie/o minori, e di riconfermare, an-nualmente, l’interesse a ricevere latestata. In assenza di questa mani-festazione di interesse può, infatti,venire sospeso l’invio di fascicoliche sarebbe in seguito difficile po-ter recuperare (casi occorsi anchepresso la nostra biblioteca e chel’analisi diretta della sala periodicie il confronto tra gli abbonamentiomaggio che risultavano attivi e ifascicoli effettivamente ricevuti ciha permesso di rintracciare e di sa-nare per tempo). Le donazioni rappresentano un’ul-teriore modalità di crescita dellaraccolta che per la nostra bibliote-ca si è rivelata particolarmente pre-ziosa. In alcuni ambiti, ad esempioin quello della moda, gli abbona-menti a periodici decorrono dal2002, anno di istituzione del corsodi laurea: mancava quindi un mini-mo di copertura storica, almenoper alcune testate essenziali. Percolmare tali lacune, sono state ac-quisite delle donazioni, una dellequali consta degli ultimi vent’annidi riviste scientificamente impor-tanti per la disciplina.33

    5.2. Gestione

    La gestione delle raccolte prevedenon solo il loro incremento, maanche una serie di operazioni diconservazione e manutenzionepreziose al fine di garantire, da unlato, la fruibilità dei documenti,dall’altro, l’organicità e la coerenzadella raccolta. Soprassedendo sulleoperazioni di spolveratura, rilega-tura e restauro da svolgersi perio-dicamente anche sulla collezionedi periodici, vorremmo soffermarcisul controllo che abbiamo effettua-to sulle collocazioni delle riviste at-tive per offrire un calzante esem-pio di come un’operazione mera-mente manutentiva possa trasfor-marsi in uno strumento di riflessio-ne e gestione a tutto tondo. I risul-

    tati di questo controllo si sono in-fatti concretizzati innanzitutto nelrilevare e correggere alcuni erroridi duplicazione, laddove una stes-sa collocazione era stata inavverti-tamente attribuita a due riviste. Ilriordino così avviato ci ha però in-dotto anche a riconsiderare lo sta-tus quo e ad operare cambiamentimiranti a rendere più coerente lasequenza delle collocazioni. Si èpertanto deciso di avvicinare edi-zioni in lingua diversa della stessarivista che, essendo state ingressa-te in biblioteca in momenti distinti,avevano finito col vedersi attribuitinumeri di catena anche molto di-stanti. Queste inversioni di colloca-zione, onerose dal punto di vistamateriale, agevolano notevolmentela fruizione del materiale docu-mentale da parte di un’utenza co-me la nostra avvezza alla ricerca “ascaffale”. Grazie a questa inversio-ne, oggi, nove edizioni di “Vogue”(ed. Condé Nast) da noi possedutesono collocate in serie ravvicinata.

    5.3. Scarto

    Tra le attività di gestione di una rac-colta quella della revisione è sen-z’altro la meno praticata. Agisconoda deterrente non solo le praticheamministrative da svolgere, ma an-che un frainteso spirito bibliofiloproprio del personale bibliotecarioper il quale, nella generalità dei ca-si, la crescita della biblioteca siidentifica con l’incremento numeri-co del patrimonio, senza tener con-to che un aumento abnorme è deltutto non funzionale. L’aver rivistola raccolta, prendendo atto dellesue lacune e dei punti di forza, ciha indotto allo scarto di quelle ri-sorse che si sono rivelate inadegua-te alla raccolta stessa e al soddisfa-cimento dei bisogni informativi del-l’utenza. D’altronde alla base dellanostra scelta di procedere allo scar-to ci sono diverse motivazioni. Al-cune riviste sono state eliminate acausa della sporadica ricezione che

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    rendeva fortemente lacunoso il no-stro posseduto, dopo esserci accer-tati che l’interesse documentale erascarso e che non era quindi oppor-tuno cercare di colmare tali lacune.Di altri periodici ricevuti in omag-gio e fino ad oggi conservarti si èinvece verificato lo scarso interessealla conservazione presso la biblio-teca del Polo. È il caso de “La ras-segna dell’avvocatura dello stato”(ed. Istituto Poligrafico e Zecca del-lo Stato), di limitato interesse per icorsi attivati presso la sede diRimini e già ampiamente documen-tata presso altre biblioteche dell’a-teneo. Prima dell’eliminazione fisi-ca dei fascicoli si è comunque prov-veduto a contattare tali biblioteche(individuate tramite il catalogoACNP) per sincerarci del loro even-tuale interesse a recepirli. Di ulte-riori riviste omaggio si è appuratal’estraneità rispetto al patrimonio ealle finalità della biblioteca. Questomateriale, che secondo il canoneSMUSI34 possiamo definire inappro-priato vista la tematica locale, siconfigurava, invece, di probabileinteresse per le biblioteche pubbli-che. Perciò, nell’ottica di una profi-cua collaborazione non solo con lebiblioteche del Polo bolognese, maanche con le altre realtà biblioteca-rie del territorio, prima dell’elimina-zione di testate come “La piazzadella Provincia” (ed G.S. Card) e“Ariminum” (ed. Rotary Club Rimi-ni), sono stati presi contatti con laBiblioteca civica Gambalunga chesi sono rivelati proficui. Infine, par-ticolare è il caso dell’eliminazionedelle Bozze dell’Assemblea generaleordinaria dei partecipanti (ed.Banca d’Italia), che vengono an-nualmente inviate dalla Bancad’Italia in attesa della pubblicazio-ne della relazione annuale. Vista laloro natura “temporanea”, in accor-do col direttore della biblioteca, siè deciso di conservarle solo per ladurata della loro effettiva validità edi smaltirle all’arrivo dell’edizionedefinitiva.

    Note

    1 Alessandra Citti ha redatto i paragra-fi 1-3; Alessandra Mariani il paragrafo5; Silvio Partisani il paragrafo 4.2 L’espressione è largamente utilizzatanell’ambito della gestione aziendale,dal classico T. BURNS – G.M. STALKER,Direzione aziendale e innovazione,ed. italiana a cura di Emanuele Inver-nizzi, Milano, Franco Angeli, 1974, aG. COSTA – P. GUITTA, Organizzazioneaziendale: mercati, gerarchie e con-venzioni, Milano, McGraw-Hill, 2004,p. 77-81.3 Si veda sull’evoluzione da “sviluppodelle raccolte” a “gestione delle raccol-te”, R. MORRIELLO, Sviluppo delle rac-colte: passato, presente, futuro prossimo,“Biblioteche oggi”, 23 (2005), 8, p. 9-18.4 L’ALA (American Library Association)definisce i “collection policy state-ments”: “documents that define thescope of a library’s existing collection,plan for the further development ofresources, identify the strenghts ofcollections, and describe the institu-tions’ selection philosophy, goals, andcriteria” (G.S. MCGUIGAN – G.W.WHITE, Subject-specific policy state-ments: a rationale and framework forcollection development, in D.C. MACK,Collection development policies: newdirections for changing collections,Binghamton, The Haworth Informa-tion Press, 2003, p. 16). Si veda la ri-flessione sul senso delle policies disviluppo delle collezioni e sui fattoriche le costituiscono F. HOFFMAN – R.J.WOOD, Library collection developmentpolicies: academic, public, and speciallibraries, Lanham (Maryland), TheScarecrow Press, 2005. Stimolanti le ri-flessioni di Johnson sui diversi tipi dipolicies da adottarsi in relazione a di-versi obiettivi (cfr. P. JOHNSON, Funda-mentals of collection development man-agement, Chicago, American LibraryAssociation, 2004, p. 65-100).5 G. SOLIMINE, Le raccolte delle bibliote-che: progetto e gestione, Milano, Editri-ce Bibliografica, 1999 (“Bibliografia ebiblioteconomia”; 55), p. 50. A tale te-sto si farà costante riferimento nel cor-so di questo articolo.6 Come osserva Lancaster, difficilmen-te potrebbe essere rilevato un outcomedel tipo “to improve the quality ofteaching and research within the insti-

    tution” (F.W. LANCASTER, If you want toevaluate your library, London, TheLibrary Association, 1988, p. 3), anchese è certamente il fine ultimo dell’isti-tuzione università e quindi anche del-la biblioteca, pertanto ci proporremodi rilevare input e output (documentiacquisiti da un lato, prestiti e indici dicircolazione dall’altro).7 G.E. Gorman e B.R. Howes descri-vono con chiarezza queste fasi di pia-nificazione che comprendono un “gen-eral policy statement” costituito da“A. Introduction – establishes policyframework and scope; B. Statement ofphilosophy – purpose of institutionand library, overview of needs andpriorities; C. Objectives of the library– user groups, programmes and re-quirements, general subject bounda-ries, inclusions and exclusions gener-ally, cooperative arrangements” e suc-cessivamente “statement of collectionlevels” (G.E. GORMAN – B.R. HOWES,Collection development for libraries,London (etc.), Bowker-Saur, 1989,p. 29 s.).8 A.M. BRANDINELLI, Carta delle collezio-ni: l’esperienza di Sala Borsa, in Cur-rent issues in collection development:Italian and global perspectives, Atti delconvegno internazionale sullo sviluppodelle raccolte a cura di AIB, Bologna,Editrice Compositori, 2006, p. 32.9 Termine tecnico che in questo casodesigna coloro che operano nell’am-bito della moda.10 Analoga la riflessione sui metodi disviluppo delle collezioni condotta daLaura Collodel a proposito di SalaBorsa, ma molteplici sono le differen-ze legate alla diversa mission e uten-za della biblioteca e alla natura dellecollezioni; cfr. L. COLLODEL, La misuradelle raccolte: Sala Borsa: primi mate-riali per una riflessione su criteri e me-todi di sviluppo delle collezioni, “Bi-blioteche oggi”, 21 (2003), 10, p. 28-32; si veda anche A. AGUSTONI, Stru-menti quantitativi per la gestione del-le raccolte: una proposta per i Sistemibibliotecari della Provincia di Milano,in Current issues in collection develop-ment…, cit., p. 79-93.11 S.M. MALINCONICO – P. HENDERSON, Ilnuovo ruolo del responsabile delle rac-colte nell’età del digitale, in N. BENVE-NUTI – R. MORRIELLO, Gestione delleraccolte e cooperazione nella bibliote-

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    ca ibrida, Atti del convegno, Firenze,13 ottobre 2005, Firenze, Firenze Uni-versity Press, 2006, p. 8.12 Per ragioni di sintesi, la tabella 1comprende per ogni facoltà le classi osotto-classi o divisioni. Non si è rite-nuto in questa sede di indicare ambi-ti più specifici, anche se vengono mo-nitorati in maniera sistematica.13 La componente scientifica della com-missione biblioteca comprende un do-cente per ciascuna facoltà.14 La formula suggerita è V = F+E+H+U+M+D+K (ove F = numero dei mem-bri della facoltà x 100; E = numerocomplessivo degli studenti iscritti x 12;H = numero degli studenti dei primianni x 12; U = numero delle disciplinedei primi anni x 335; M = numero deisettori di master x 3.050; D = numerodei settori di dottorato x 24.500; K =50.750 (cfr. G. SOLIMINE, Le raccolte del-le biblioteche…, cit., p. 75-77). Si tengain considerazione che la bibliotecaanalizzata ha in tutto 24.000 pezzi.15 Ibidem, p. 77.16 Interessante anche il metodo utiliz-zato da OCLC (http://www.oclc.org/collectionanalysis/) che consente di e-saminare e valutare il proprio catalogocon Worldcat per settori disciplinari,sotto-settori, anno e lingua, ma anchedi raffrontarlo con quelli di altre bi-blioteche affini (si veda a questo pro-posito anche l’intervento di M. GUERRI-NI, Saluto, in N. BENVENUTI – R. MORRIEL-LO, Gestione delle raccolte e coopera-zione nella biblioteca ibrida, cit., p. 5).Pur non avendo adottato soluzioni diquesto tipo, si è cercato di procedereanalogamente, effettuando raffronti acampione con biblioteche di ricerca si-mili e di segmentare il posseduto inmaniera analoga.17 La biblioteca è a scaffale aperto enon viene tenuta traccia delle consul-tazioni, pertanto l’indice di circolazio-ne tiene conto solo dei prestiti e nondelle consultazioni, come suggerireb-be l’indicatore di prestazione 4 in:IFLA, Section of university librariesand other general research libraries.Measuring quality: international guide-lines for performance measurement inacademic libraries, edited by RoswithaPoll and Peter te Boekhorts, Mün-chen, Saur, 1996; cfr. anche E. PILIA,La misurazione dei servizi delle biblio-teche universitarie, “Bollettino AIB”,

    37 (1997), 3, p. 281-324.18 ASSSOCIATION OF RESEARCH LIBRARIES,Manuale Conspectus, Roma, Bibliote-ca nazionale centrale, 1993, p. 21.19 Riprendiamo l’ottima formulazionedi Sala Borsa che, sia pure in una bi-blioteca con obiettivi diversi, corri-sponde anche alla nostra (cfr. , p. 12): 0, indi-cherà quindi fuori ambito; 1, livellominimale; 2, livello di documentazio-ne di base (“Una raccolta di base nonè così fornita da poter essere di sup-porto a corsi avanzati universitari”,ASSOCIATION OF RESEARCH LIBRARIES, Ma-nuale Conspectus, cit., p. 21); 3, livel-lo di sostegno all’istruzione (“raccoltaadatta ad essere di supporto all’istru-zione universitaria”, ibidem, p. 22); 4,livello di ricerca (“raccolta che includele fonti necessarie a tesi di laurea e al-la ricerca indipendente”, ibidem, p.22); 5, livello onnicomprensivo.20 Ibidem, p. 22.21 Ibidem, p. 19.22 Perché i risultati fossero comparabi-li, la ricerca di libri sul turismo nellaLibrary of Congress è stata ristretta allelingue italiana e inglese, dato che lenostre raccolte comprendono con largaprevalenza libri in queste due lingue.23 Ricordiamo che per libri di testo siintendono i supporti bibliografici cita-ti dai docenti nei rispettivi programmid’esame e richiesti per la preparazio-ne dell’esame stesso. 24 Cfr. in proposito: ALESSANDRA CITTI,Con le convenzioni più opportunità perstudenti e cittadini. Il caso della Biblio-teca del Polo scientifico-didattico di Ri-mini e della Biblioteca Gambalunga,“Biblioteche oggi”, 24 (2006), 10, p. 00.25 Cfr. G. SOLIMINE, Le raccolte delle bi-blioteche…, cit. p. 93 s.26 Cfr. INTERNATIONAL FEDERATION OFLIBRARY ASSOCIATIONS AND INSTITUTIONS,Linee guida per la valutazione dellebiblioteche universitarie, Roma, AIB,1999, p. 97 s.27 Cfr. L. VACCANI, Revisione delle rac-colte, Roma, AIB, 2005, p. 5 s.28 Si potrà approfittare di questo mo-mento per valutare se dismettere una opiù copie del titolo, mantenendo quel-la/quelle meglio conservate, poichénon trattandosi più di libri di testo èmeno necessario averne più esemplari. 29 Dati ACNP al 30 novembre 2006.

    30 L’ampiezza della scaffalatura verràincrementata nella nuova sede dellabiblioteca, arrivando a settanta metrilineari. 31 C.P. BOURNE, Some user requirementsstated quantitatively in terms of 90% li-brary, in Electronic information handl-ing, edited by A. Kent and O. E. Taul-bee, Washington D.C., 1965, p. 93-110.32 “… una raccolta di periodici si qua-lifica per la sua consistenza e la suacontinuità, per cui una collezione ca-suale e lacunosa, sviluppatasi ‘a pelledi leopardo’, fatta di abbonamenti sot-toscritti e interrotti nel giro di pochianni, sarà del tutto inutile e darà dellabiblioteca un’immagine di inaffidabili-tà: quando un utente è interessato aduna rivista di solito segue nel tempo lasua pubblicazione e desidera disporredi più annate” (G. SOLIMINE, Le raccol-te delle biblioteche…, cit., p. 135).33 Cfr. A. CITTI – A. MARIANI – D. ROSSI,Le donazioni Munno e Testoni e il fon-do Vestis, “Biblioteche oggi”, 25 (2007),1, p. 00.34 C. CAROTTI, Gli acquisti in biblioteca,Milano, Editrice Bibliografica, 1989,p. 139-145.

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    Collection management in anAcademic library for 8 different faculties is a burdensome task. Inthe very rapidly changing environ-ment of academic libraries, it isnecessary to define a collectionpolicy and to revise it each yearto ensure it adequacy to the con-text. Monitoring user needs anddifferent requirements for eachfaculty is a crucial step. Actionshave been planned after analysingcollections with techniques adop-ted from the Conspectus metho-dology. The textbook section re-quires careful management andweeding to offer a quality service.Techniques adopted to define thenumber of copies to hold andother management criteria areoutlined. Management of serialssection has also been out-lined:acquisition, management andweeding are described.

    Abstract