Supply chain e IT, binomio di eccellenza

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74 SETTEMBRE 2012 Alessandro Amadio Supply chain e IT, binomio di eccellenza N el presente contesto industriale il mondo sta assistendo a una profonda trasformazione delle dinamiche del business che sta progressivamente spostando il proprio baricentro degli interessi economici e commerciali dall’Atlantico al Pacifico. La grande metamorfosi è riconducibile a una serie di variabili apparentemente isolate ma certamente tra loro tendenzialmente correlabili. Prima tra tutte l’ingresso nel mercato di economie che fino alla metà degli anni Ottanta non avevano mai partecipato, se non in misura estremamente marginale, alle attività economiche internazionali e che ne stanno divenendo invece attori protagonisti, andando a modificarne in misura sostanziale l’equilibrio non solo economico ma significativa l’incremento di competitività delle nostre imprese nei mercati internazionali? Quali sono i modelli di gestione e le soluzioni tecnologiche a supporto della logistica in grado di incrementare la nostra competitività industriale? Di questo si è discusso nell’ambito del convegno “It Solution e Supply Chain, Strumenti tecnologici al servizio della Supply Chain in un binomio di eccellenza e di efficienza” organizzato dal ClubTi Marche e tenutosi ad Ancona. Incrementare l’efficienza Giuseppe Visaggio, docente dell’Università di Bari, ha messo in luce i problemi, i cambiamenti di prospettiva e loro conseguenze, le necessità e l’impatto sul sistema produttivo con cui oggi la logistica si deve confrontare. I problemi più emergenti nell’ambito In un contesto di evoluzione dinamica del mercato ci si interroga su come le imprese potranno avviare una competizione su scala globale e su come e quanto la logistica potrà contribuire a potenziare la loro competitività. anche quello sociale globale. Un secondo elemento in qualche modo riconducibile al primo, è costituito da un’evidente crisi che ha pervaso i mercati mondiali. L’obiettivo di tutte le aziende è sviluppare precise visioni strategiche al fine di concretizzare una riduzione di costi per unità di prodotto e servizio ottimizzando tutti i processi della catena del valore anche attraverso una maggiore visibilità delle informazioni di filiera. In quest’ottica si pone quindi l’esigenza di poter gestire la catena del valore attraverso soluzioni metodologiche e tecnologiche in un’ottica di efficienza al fine di garantire la competitività sul mercato per mezzo della fidelizzazione del cliente attraverso un servizio eccellente a un costo sostenibile. Può, dunque, la logistica favorire in misura della logistica sono riconducibili: all’elevato numero di attori dei canali di distribuzione che contribuiscono a degradare il livello di servizio e incrementare i costi; alla crescente riduzione del lotto medio di fornitura che rende più difficoltosa la razionalizzazione delle spedizioni e dei costi; allo scarso ricorso all’intermodalità e all’ICT. I cambiamenti di prospettiva della logistica amplificano ulteriormente queste criticità. Da un lato, i consumatori sono sempre più esigenti e la gamma dei prodotti sempre più ampia dall’altro; il global sourcing induce l’estensione delle distanze tra luogo fisico di produzione e luogo di consumo. In questo contesto le innovazioni delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione devono essere integrate nella catena del valore non

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Articolo a cura di Alessandro Amadio in collaborazione con Silvia Conti, tratto dalla rivista Logistica edita da Tecniche Nuove, sull'evento IT Solutions & Supply Chain organizzato da ClubTi Marche e tenutosi ad Ancona il giorno

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2012

ICT

Alessandro Amadio

Supply chain e IT, binomio di eccellenza

Nel presente contesto industriale il mondo sta

assistendo a una profonda trasformazione delle dinamiche del business che sta progressivamente spostando il proprio baricentro degli interessi economici e commerciali dall’Atlantico al Pacifi co. La grande metamorfosi è riconducibile a una serie di variabili apparentemente isolate ma certamente tra loro tendenzialmente correlabili. Prima tra tutte l’ingresso nel mercato di economie che fi no alla metà degli anni Ottanta non avevano mai partecipato, se non in misura estremamente marginale, alle attività economiche internazionali e che ne stanno divenendo invece attori protagonisti, andando a modifi carne in misura sostanziale l’equilibrio non solo economico ma

signifi cativa l’incremento di competitività delle nostre imprese nei mercati internazionali? Quali sono i modelli di gestione e le soluzioni tecnologiche a supporto della logistica in grado di incrementare la nostra competitività industriale? Di questo si è discusso nell’ambito del convegno “It Solution e Supply Chain, Strumenti tecnologici al servizio della Supply Chain in un binomio di eccellenza e di effi cienza” organizzato dal ClubTi Marche e tenutosi ad Ancona.

Incrementare l’effi cienzaGiuseppe Visaggio, docente dell’Università di Bari, ha messo in luce i problemi, i cambiamenti di prospettiva e loro conseguenze, le necessità e l’impatto sul sistema produttivo con cui oggi la logistica si deve confrontare. I problemi più emergenti nell’ambito

In un contesto di evoluzione dinamica del mercato ci si interroga su come le imprese potranno avviare una competizione su scala globale e su come e quanto la logistica potrà contribuire a potenziare la loro competitività.

anche quello sociale globale. Un secondo elemento in qualche modo riconducibile al primo, è costituito da un’evidente crisi che ha pervaso i mercati mondiali. L’obiettivo di tutte le aziende è sviluppare precise visioni strategiche al fi ne di concretizzare una riduzione di costi per unità di prodotto e servizio ottimizzando tutti i processi della catena del valore anche attraverso una maggiore visibilità delle informazioni di fi liera. In quest’ottica si pone quindi l’esigenza di poter gestire la catena del valore attraverso soluzioni metodologiche e tecnologiche in un’ottica di effi cienza al fi ne di garantire la competitività sul mercato per mezzo della fi delizzazione del cliente attraverso un servizio eccellente a un costo sostenibile. Può, dunque, la logistica favorire in misura

della logistica sono riconducibili: all’elevato numero di attori dei canali di distribuzione che contribuiscono a degradare il livello di servizio e incrementare i costi; alla crescente riduzione del lotto medio di fornitura che rende più diffi coltosa la razionalizzazione delle spedizioni e dei costi; allo scarso ricorso all’intermodalità e all’ICT. I cambiamenti di prospettiva della logistica amplifi cano ulteriormente queste criticità. Da un lato, i consumatori sono sempre più esigenti e la gamma dei prodotti sempre più ampia dall’altro; il global sourcing induce l’estensione delle distanze tra luogo fi sico di produzione e luogo di consumo. In questo contesto le innovazioni delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione devono essere integrate nella catena del valore non

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solo concentrata nella catena di internal supply chain ma e soprattutto a livello di network. A tale scopo, Visaggio parla di “Ecosistema Digitale di Imprese” (Digital Business Ecosystem, DBE), e in particolare come opera un DBE, mettendo in evidenza la sua caratteristica di rendere fl uida la collaborazione tra le imprese, anche quando sono concorrenti tra loro. La sua realizzazione richiede la reingegnerizzazione dell’organizzazione delle imprese e una piattaforma software che supporti la gestione dei fl ussi di lavoro e di informazioni nel lavoro. Il Cloud Computing è il paradigma utilizzabile per rendere disponibili tale piattaforma e gli eventuali sistemi informatici complementari di cui ogni singola impresa deve disporre. A tale scopo si è dato vita a DAISY-Net, con l’obiettivo di trasferire innovazione ICT per rafforzare le imprese, impegnandosi nella realizzazione del DBE con le imprese sue socie e di servirlo attraverso il Cloud Computing in un progetto di ricerca chiamato LOGistica INtegrata (LOGIN) in cui questi due paradigmi sono sperimentati nel settore della logistica integrata.

Un’effi cace metodologiaAlessandro Amadio, supply chain manager del Gruppo Scandolara, chiarisce qual è l’impatto che può avere la nuova dinamica del mercato sempre più globale e ricco di criticità fi nanziarie sulla supply chain e come

e quanto può contribuire un’effi cace metodologia gestionale in generale, e logistica in particolare, associata alla tecnologia dell’informazione in termini di sostenibilità economica e fi nanziaria e di eccellenza nel servizio al mercato. Il fl usso del business evidenzia una situazione molto critica per le aziende occidentali che già oggi vivono in un contesto di sofferenza fi nanziaria e vanno incontro a una signifi cativa contrazione dei margini di contribuzione. Il mercato, inoltre, è molto diverso dal passato poiché i consumi sono molto volatili, dispersi e sempre più spesso orientati dai trend e dalle mode. Di fronte a tali criticità dei mercati internazionali il sistema industriale può reagire caratterizzando il prodotto e fornendo un servizio sempre più personalizzato ed eccellente, a un costo comunque sostenibile, rendendo i processi e i fl ussi sempre più effi cienti, riducendo le dispersioni, dunque i costi di gestione. Tutto ciò può essere realizzato utilizzando le nuove possibilità fornite dalla tecnologia informatica collegando effi cacemente le aziende in ottica di fi liera, pianifi cando scientifi camente la domanda, sincronizzando i processi di pianifi cazione, monitorando sia i processi sia tutti i percorsi di fi liera attraverso le nuove tecnologie dell’informazione. Creare il “fl usso del valore” vuol dire mettere in trazione la catena dal mercato in

assenza di patologiche ineffi cienze logistiche. Le ineffi cienze possono essere riconducibili a prezzi di acquisto non ottimizzati, stock patologici o superfl ui, scorte di transito eccessive, fl ussi low mooving e ridondanti, percorsi ineffi caci e trasporti insaturi, lead time di consegna eccessivi. Il fl usso del valore, dunque, può essere creato grazie allo sviluppo delle sinergie tra le nuove soluzioni ICT e la gestione logistica integrata, che allo stato attuale non può ancora essere ritenuta suffi cientemente intelligente, visibile e interconnessa ma troppo legata alla tradizione. Per concludere, Amadio spiega l’importanza di tracciare i materiali durante le movimentazioni e i trasferimenti: vuol dire avere l’opportunità di disporre della piena visibilità dei fl ussi nonché di pianifi care, prevenire, razionalizzare, monitorare, e correggere i processi e i percorsi in tempo reale durante il loro accadimento e disporre di una storia dettagliata utile ad analisi ed elaborazioni future.

OttimizzarePer rispondere alle richieste di aziende, e in particolare di supply chain manager, circa la creazione di una sinergia tra soluzioni ICT e gestione integrata della logistica, Marco Abbate, IBM Global Business Services Supply Chain Strategy & Optimization, ha introdotto un concetto importante, Supply Chain Optimization. Ottimizzare la logistica signifi ca creare i migliori programmi possibili per pianifi care il business, esplorando le alternative in relazione ai trade off disponibili, per rispondere ai frequenti e complessi cambiamenti nelle operazioni di business. La pianifi cazione della supply chain basata sull’ottimizzazione opera attraverso modelli matematici che analizzano la migliore combinazione possibile partendo da variabili, vincoli e obiettivi in ottica di sales & operation management. Il Sales & Operation Planning, spiega Tiziano Brandi di

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Var Group, è un processo che integra le informazioni tra tutti i piani per il business (vendite, marketing, produzione, magazzino e finanza) al fine di ottenere le performance desiderate. L’utilizzo di un algoritmo per la pianificazione della produzione in logica di ottimizzazione permette di bilanciare la domanda con la capacità, tenendo conto del profitto, e dei costi di produzione. La soluzione offerta da IBM per questo scopo si chiama ILOG, un motore di ottimizzazione che alloca le risorse in ottica di profitto e riduzione dei costi. I benefici del Sales & Operation

Planning si basano su un’analisi predittiva di causa ed effetto e cosa potrà succedere, sull’ottimizzazione dei target, sulla pianificazione fino a giungere all’analisi what-if che permette di simulare gli effetti di scenari sul patrimoniale e sul conto economico. L’analisi what-if è stata utilizzata dall’azienda marchigiana Fiorini Industrial Packaging al fine di progettare uno strumento che, recuperando i dati presenti sul sistema gestionale, permetta di simulare vari scenari, attraverso la modifica dei dati di budget o di distinta base, valutando il loro impatto sul conto economico.

A tal scopo hanno optato per il software IBM Cognos.

Tracciabilità lungo la filieraRoberto Martini, Country Manager Opticon Italia, e Roberto Mariani, Direttore della Customer Service del Gruppo InFarma di Macrosoft, hanno presentato Check&Trace, un sofisticato sistema di controllo e tracciabilità della merce e dei documenti lungo tutta la filiera che si avvale di particolari hardware e di un software integrato in grado di monitorare le fasi del percorso che la merce compie dal momento in cui esce dal magazzino sino a quando viene consegnata al punto

vendita, dando indicazione su cosa, quando e dove consegnare, e sul percorso di ritorno al magazzino, a garanzia di un’esatta corrispondenza dell’ordine ricevuto e di un completo monitoraggio e ottimizzazione delle risorse.Il sistema risulta di facile applicazione a vari settori merceologici, oltre ad avere ampi margini di evoluzione in relazione all’ottimizzazione del percorso e dei mezzi di trasporto, all’utilizzo di una fotocamera e del vocale. K

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Si ringrazia il servizio stampa del clubTi Marche - Silvia Conti

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