SUPERFICIE DI IMPRONTA,SUPERFICIE LUCIDA E SUPERIFICIE DI OCCLUSIONE

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Capitolo 7 SUPERFICIE DI IMPRONTA, SUPERFICIE LUCIDA E SUPERIFICIE DI OCCLUSIONE La prima, quella d'implonta, se registt4ta coEettamentenella ef- fettuazionedelle impronte plimarie e secondarie garantisce la stabilità ai corpi protesici e quindi la funzionaìità, La seconda, quella lucida, se eseguita in modo ottimale, sia nelle fasi di modellazione chenelle fasi di tasformazione dei corpi protesici contribuiscealla funzione di stabilizzazione e determinain modo am- pio la buonariuscitadel risultatoestetico. La terza, quella di occlusione, che assicura alla protesi la funzione masticatofia, la stabilità e i rapporti estetici, richiederebbe un'ampia tt^tt^ziot\e che uscirebbedalla finalità di questo lavoro, (F ice. 7 1 -7 2-7 3 -7 4 -7 5 -7 6') Casieseguiti in colaborazione con Dott. R. Mazzanti e Od. A. Olivieri. Fis. 71 - Paziente palzialmenteedentulo di classe I con di- minuzione della dimensione verticale dr occlusione e man- canzadei settori latero-posteriori. Fig. 72 - Situazione dento occlusale prima del ttattamento 43

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Articolo di Alberto Olivieri

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Capitolo 7SUPERFICIE DI IMPRONTA,SUPERFICIE LUCIDAE SUPERIFICIE DI OCCLUSIONE

La prima, quella d'implonta, se registt4ta coEettamente nella ef-fettuazione delle impronte plimarie e secondarie garantisce la stabilitàai corpi protesici e quindi la funzionaìità,

La seconda, quella lucida, se eseguita in modo ottimale, sia nellefasi di modellazione che nelle fasi di tasformazione dei corpi protesicicontribuisce alla funzione di stabilizzazione e determina in modo am-pio la buona riuscita del risultato estetico.

La terza, quella di occlusione, che assicura alla protesi la funzionemasticatofia, la stabilità e i rapporti estetici, richiederebbe un'ampiatt^tt^ziot\e che uscirebbe dalla finalità di questo lavoro,

(F ice. 7 1 -7 2-7 3 -7 4 -7 5 -7 6')

Casi eseguiti in colaborazione con Dott. R. Mazzanti e Od.A. Olivieri.

Fis. 71 - Paziente palzialmente edentulo di classe I con di-minuzione della dimensione verticale dr occlusione e man-canza dei settori latero-posteriori.

Fig. 72 - Situazione dento occlusale prima del ttattamento

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Fì9. 73 - Vie e esee"ita la yotzsi totalz sspeîiorc coxtlo daibite-bbk iíleioîi st nta rxooa dinensione oetticale di occlu-

Fie 74 - Raryoúo dE dénti a$liciali cor lz hbbu, Si /1otail sostew del bagto-as.ilga dzl l^bbrc s*pe|ioft.

Fig 75 - Pszieite potesizzata flbìto dopo lz estnzioni.

CONCLUSIONE

Dai vari argomenti descritti nel presente quaderno pensiamo chesia emerso un concetto basilare che orienta tutti i piani di fiattamentoda noi effettuati: Iz collaborazioze fta Ie dle coflponertì, quell4 odo,t-toiaîàca e qaella odofltoteaúca,

Del resto questo basilate insegnamento è stato ed è la strada cheil Dott. Augusto Biaggi, fondatore della nostra Associazione ci ha in-dicata.

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Fig. 76 - Pazieîîte al pirno ricotlttolla.