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Se l’intento è offensivo è reato dare del gay a qualcuno. La Cassazione (10248/2010) ha bollato come ingiuria il contenuto di una lettera. «Ti faccio vedere i sorci verdi» entra nel pantheon delle frasi sdoganate dai giudici della Cassazione per i quali l’espressione non costituisce una minaccia (sentenza 8006/2010). Attenzione, durante una lite condominiale, a definire «vigliacchi» i vicini. La Cassazione (sentenza 5413/2010) rileva che il termine, anche se di uso diffuso, è pur sempre un’offesa. Meglio lasciar perdere il vicino che non controlla le proprie eruzioni gastriche. Secondo la Cassazione (16262/2010) il termine «mailae» è un’ingiuria. Non è diffamazione definire «compagno di merende» l’avversario politico. Una definizione pesante per la Cassazione (41551/2009), ma nei limiti posti per il diritto di critica. Anche la frase di cattivo gusto può portare a una condanna per ingiuria. È successo a un uomo che aveva augurato a due persone, padre e figlia, di morire di cancro (Cassazione, 32978/2008). CHE TI VENGA... MAIALE SORCI VERDI VIGLIACCO GAY MERENDE

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Page 1: sulprestitoallaGrecia L’auladelSenatoalvoto L ... · 2011-2012 da 26-28 miliardi, la quale,tral’altro,sicandidaaipo-tecare pesantemente l’attività parlamentareneiprossimimesi

Il Sole-24 Ore

Lunedì24 Maggio 2010 - N.141 Politica e società 15

Provvedimento N. N. atto Scad. Stato dell’iterSostegno alleattività produttivee ai consumi

40 S 2165 25 mag 7 Approvatodefinitivamente

Sospensione dellesentenze di demolizionedi immobili abusiviin Campania

62 S 2144 28 giu All’esame dellacommissioneTerritorio del Senato

Immunità di Statiesteri dallagiurisdizioneitaliana ed elezionedegli organismirappresentativi degliitaliani all’estero

63 C 3443 28 giu 7 All’esamedell’assembleadella Camera

Misure urgenti inmateria di spettacoloe attività culturali

64 S 2150 29 giu All’esame dellacommissioneIstruzione delSenato

Prestito alla Grecia 67 S2171 9 lug All’esame dellacommissioneBilancio del Senato

Roberto TurnoLaleggecontrole intercetta-

zioni, che mette il bavaglio all’in-formazione,ormaiallebattutede-cisive. Le norme anti-corruzioneche formalmente camminano inparallelo, ma che in realtà vannoavanti ben più lentamente. Il pia-no nazionale contro le mafie checerca di farsi largo. Il "collegatolavoro"chepotrebbefareunnuo-vopassoindietroetornaredalSe-nato alla Camera. Il decreto chestanzia i fondi per il prestito allaGrecia verso il primo giro di boa.I tagliallospettacolo, sempreperdecreto legge, ancora fermi incommissione.

Tra Camera e Senato iniziadaoggiunasettimanaparlamen-tare complessa e politicamenteaccesissima. Giustizia, lavoroed economia saranno gli argo-menti forti. In attesa che a stret-to giro di posta sbarchi in Parla-mento la manovra estiva per il

2011-2012 da 26-28 miliardi, laquale, tra l’altro, sicandidaa ipo-tecare pesantemente l’attivitàparlamentare neiprossimi mesie con ogni probabilità a ridurrele chancedimolti provvedimen-ti ormai giunti, o attesi a breve,al voto delle due Camere.

Èsui lavoridelSenato,soprat-tutto nelle commissioni, che siconcentra il dibattito politico eparlamentare. Sulle intercetta-zioni la commissione Giustizia èchiamata dal Governo e dallasua maggioranza ad accelerare ilavoriper portare prestissimo inaula un testo che, nonostantequalche passo indietro della set-timanascorsa,è contestatodalleopposizioni. La stessa commis-sione,insiemeallaAffaricostitu-zionali, riparte con la discussio-ne del Ddl anti-corruzione, cheperaltro è spinto a marciare dal-le inchieste giudiziarie.

E sempre a palazzo Madama,in aula, sono attesi al primo votofin da domani il Dl 67 sul prestitoallaGrecia e il Dl62sullasospen-sione delle demolizioni dispostedall’autorità giudiziaria in Cam-pania. Ma presto saranno calen-darizzati per l’assemblea anchela riforma universitaria (di cui lacommissione Istruzione ha con-clusol’esame)eil"collegatolavo-

ro"(insettimanacisaràilvotode-gli emendamenti) alla Finanzia-riaper il 2009.

Un calendario settimanale inapparenza meno impegnativoquellodellaCamera.Ilpianoanti-mafie(commissione Giustizia)deve essere licenziato per l’aula,così come (commissione Affarisociali) la governance sanitaria:

entrambi i provvedimenti sonoattesialvotodelledueassembleeentrogiugno.Altrettantoèprevi-stoperlaCartadelleautonomieeper la Carta dei doveri della Pa.Medesimo programma ancheper i due test politici più insidio-si:ildirittodicittadinanza(possi-bileunrinvio)e ilbiotestamento.

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Sel’intentoèoffensivoèreatodaredelgayaqualcuno.LaCassazione(10248/2010)habollatocomeingiuriailcontenutodiunalettera.

Saperi da riorganizzare

«Tifacciovedereisorciverdi»entranelpantheondellefrasisdoganatedaigiudicidellaCassazioneperiqualil’espressionenoncostituisceunaminaccia(sentenza8006/2010).

Attenzione,duranteunalitecondominiale,adefinire«vigliacchi»ivicini.LaCassazione(sentenza5413/2010)rilevacheiltermine,anchesediusodiffuso,èpursempreun’offesa.

Lettere

Il dizionariodell’ingiuria

Megliolasciarperdereilvicinochenoncontrollaleproprieeruzionigastriche.SecondolaCassazione(16262/2010)iltermine«mailae»èun’ingiuria.

Nonèdiffamazionedefinire«compagnodimerende»l’avversariopolitico.UnadefinizionepesanteperlaCassazione(41551/2009),maneilimitipostiperildirittodicritica.

Anchelafrasedicattivogustopuòportareaunacondannaperingiuria.Èsuccessoaunuomocheavevaauguratoaduepersone,padreefiglia,dimoriredicancro(Cassazione,32978/2008).

CHE TI VENGA...

C = atto Camera; S = atto Senato

Non solo parolacce

di Mauro Ceruti

È oggi indispensabile col-locare qualsiasi rifles-sione o intervento sul-

l’educazione e sulla scuola en-troilquadrodellestraordinarietrasformazioniche hanno cam-biato radicalmente la vita delpianeta:accelerazione,globaliz-zazioneeimprevedibilitàcarat-terizzano non solo la produzio-ne, il mercato, la politica, i con-testi sociali, ma anche i saperi ele conoscenze.

Un paradosso contraddistin-gue le attuali istituzioni educati-ve: continuano a essere organiz-zatesecondoprincipichesepara-no i saperi e le modalità della lo-ro trasmissione e che tendono adiffonderneunarappresentazio-ne statica. La tradizione di pen-sierochehaispiratolaformazio-nehadasempreperseguitoilme-todo che riduce il complesso alsemplice, che separa ciò che èstrutturalmente interconnesso.Oggi invece i saperi proliferanoe si diversificano con ritmi sem-pre più accelerati, ma secondomodalità che mostrano e richie-donounasempremaggioreinter-dipendenza tra loro. Per uscireda questo paradosso è necessa-rioripensarenonsoloicontenu-ti specifici dei curricula scolasti-ci,masoprattuttol’organizzazio-ne (il paradigma) delle relazionifraquestisaperi.L’obiettivoèfa-voriresial’acquisizionediunme-tododiapprendimento(appren-dereadapprendere)sialacapaci-tàdiformulareproblemisensati.

Le recenti «Indicazioni per ilsecondociclodiistruzione»mo-

strano,purtroppo,diiscriversiintutt’altroorizzonte.Innanzituttosono il segnale del prevalere diun’attitudine contenutistica eprescrittiva:leindicazionimeto-dologiche,ineliminabiliperlaco-struzionedisolideorganizzazio-ni dei saperi, sono praticamenteassenti dal testo. Questa scelta,oltrechecontroproducente,con-trastaprofondamentecon il lun-go processo di consolidamentodell’autonomiadellascuola,poi-ché intervieneindebitamente sufinalità,obiettiviecontenutispe-cifici.Inquestosenso,piùoppor-tuno sarebbe stato chiamare"programmi" queste indicazio-ni.Compitodellapoliticaèinfat-tiquellodiindividuareestabilirecriteri di garanzia, indicando te-mi imprescindibili e generali,per assicurare un insegnamentoilpiù possibile corretto e di vastiorizzonti:nonècertosuocompi-todefinirei"sillabari"dellacultu-radeicittadini.

L’impostazione curricolaredelprimobiennio,inoltre,nonaf-fronta in termini di unitarietà ilpercorso obbligatorio dai 6 ai 16anni, finendo per eludere la que-stionedell’integrazionedeisiste-mi di istruzione. E invece di pre-sentare forti tratti comuni per ilprimo biennio, l’impostazionesembra favorire una gerarchiatra differenti tipologie di scuola(fraliceieistitutitecnicieprofes-sionali) e anche entro differentiindirizzi delle stesse. Sul pianospecifico dei contenuti, per dipiù,questeIndicazionimostranodi non riconoscere l’importanzadellecompetenzeculturalidaac-quisire,alcentrodellariflessione

epistemologica, critica e didatti-ca degli ultimi decenni. Su temiquali laricomposizionedegliog-getti del sapere, la ridefinizionedeiconfinidisciplinariindirezio-ne di forme rinnovate di interdi-sciplinarità e transdisciplinarità,la molteplicità dei linguaggidell’apprendimento, l’impattodelle nuove tecnologie sui sape-ri, le Indicazioni tacciono, con-centrando l’attenzione su prassitrasmissive e sequenziali dellesingoledisciplineormaidatate.

È tempo invece di andare alcuoredelproblemadellaforma-zione e dell’educazione, e diproporre una vera riforma epi-stemologicadeisaperi.Si impo-ne una riforma che costituiscaun mutamento di paradigma,coinvolgendo non solo i conte-nuti dei saperi, ma anche e so-prattutto la loro organizzazio-ne e le loro relazioni. Le finalitàdel progetto educativo dellascuola dovrebbero riguardarein primo luogo la comprensio-ne della condizione umana el’educazione a una nuova citta-dinanza planetaria: l’insegna-mento interdisciplinare e tran-sdisciplinaredituttociòcheog-giènecessariopervivereilcon-tinuo incontro con la diversitàdeisaperiedelleculture.Inque-staprospettiva sidelinea il pro-getto di un umanesimo che, le-gandoinmodofecondolacultu-ra umanistica e quella scientifi-ca, sappia promuovere formeinnovative di cittadinanza, ingradodi integraree valorizzarele diversità umane e culturali,individuali e collettive.

*Università di Bergamo

MAIALE

SORCI VERDI

VIGLIACCO

GAY

MERENDE

Il project managere la ricercaHoletto l’articolo «Esperimenticomplicatidi burocrazia» sulSole24Ore del 10 maggioe allaluce dellamia esperienzaventennalenella ricerca(in unistitutoprivato)ritengo didovermettere inevidenzaalcuniaspetti relativialnostromondoche è,effettivamente,molto complessopartendo daunpresupposto: «ognuno devefareil proprio mestiere».Lecoseraccontate dallaricercatriceElena Cattaneosonodel tutto vere: i progettifinanziatidalla Ue,sianellafasedi elaborazione dellapropostache nellafase diesecuzionee di ricerca e poidiverifica sonorealizzati conilsupportodi procedurepiuttostorigide chediventanocomplessesenon vengonopraticateda personespecializzate.Laricercafinanziata confondi

pubblici richiedeil lavorocongiuntodi figureprofessionalimolto diverse traloro,che corrispondonoaprecisiprofili professionali,tutti indispensabili perraggiungeregliobiettivi posticonlerisorse messeadisposizione, manoninterscambiabili.Il ricercatore devesvolgereattivitàdi ricerca e risponderedellaqualità scientificadelproprio lavoro, il responsabileamministrativodeveoccuparsidi budget, rendicontazioni,proceduree il coordinatore, ilproject manager,deverisponderedellagestione delprogettonelsuo insieme.Il lavorodi ricerca,comequalunquealtro, vaorganizzato e gestitosullabasedi semplicicriteridi logica erazionalitàaltrimenti i tempi eicostivanno fuoricontrollo ed irisultatipotrebberocorre deiseripericoli. Invece,alle

defaillancedeterminate dallagestione"non manageriale"dellaricerca, spesso si supplisceaumentandola quantitàdi orelavorativechenon sonomaiunagaranziadi qualità, masempredi disfunzioniorganizzative.Larisposta atuttociò stanellaconsapevolezzache la gestionedellaricerca competeal projectmanager,vera e propria figuraprofessionaleche si basasu unaformazionespecifica e anchesudati caratterialiparticolari.

MariellaMelchiorri

Project manager Icie

L’affanno dei magistratiLa soglia "di affanno" deimagistrati di sorveglianzanon è di 300 (come scritto loscorso 17 maggio) ma di 600procedimenti/anno e vale perla sola attività svolta pressola Sorveglianza distrettuale.Ci scusiamo per l’inesattezza.

LeultimedellaCassazionesull’usoditermininonintrinsecamenteoffensivi

7 Novità rispetto alla settimana precedente

INTERVENTO

L’agenda del Parlamento. In commissione Giustizia pressing sulle intercettazioni

L’aula del Senato al votosul prestito alla GreciaMontecitoriopreparail piano antimafieper l’assemblea

Non si può dire «vaffa...» aldirimpettaio, ma si può daredel «compagno di merende»all’avversariopolitico.LaCas-sazione risente dei cambia-menti culturali e li condizio-na,analizza il linguaggiodegliitaliani e decide quali sono leparole da liberalizzare e qualiquelle da censurare. Tante,forse troppe, le cause in cui igiudici sono costretti a inte-ressarsi del turpiloquio degliitaliani. I risultati sono a voltesorprendenti.LaCortesdoga-na il termine «cazzate» dettonel corso di un’assemblea dicondominio, spiegando cheperquanto«volgareeirrispet-toso» il termine non fa scatta-re il reato. Restando all’inter-no di un palazzo diventa peròprioritaria la tutela dei buonirapporti con gli altri inquilini.Infrange il codice penale dichi offende il vicino dandoglidel «vigliacco». Spostandosiin ufficio, il bon ton della Cas-sazione prevede la possibilitàdi dare del «pazzo» al capo –perché il termine, al pari dicretino e scemo, è ormainell’uso comune –, ma proibi-sce di definire i colleghi dei«lecca c...», meglio chiamarli«yesman».

Risente dell’evoluzione delcostume anche il trattamento

che è lecito riservare ai politi-ci, che, al pari deipartecipantiai reality, godono di una scar-sa protezione. Tramontati iconfronti "in doppio petto"delletribunepoliticheinbian-coeneroc’èundecisovialibe-raalcolore,soprattuttonellin-guaggio. Al rappresentante diuno schieramento avverso sipuò dire che è un «rimbambi-to», esercitando legittima-menteildirittodicritica,obol-larlocome«compagnodime-rende» se è provato un lega-me di questo con personaggiequivoci. Piuttosto indulgen-te con i maleducati, la Cassa-zione è però intransigentecon gli educatori. Condannacosì la preside che dà dell’in-competente alla prof davantiagli allievi e per diffamazioneanche la maestra che chiama«bestia»un alunno.

Maglie strette contro il raz-zismo,conuna pronunciacheapre la strada al processo an-che senza querela, nei con-fronti di chi dimostra odio et-nico. Così usando l’espressio-ne «sporca marocchina» siunisce all’ingiuria l’aggravan-te del disprezzo razziale, cherende inevitabile il rinvio agiudizio.

Patrizia [email protected]

I decreti legge in lista d’attesa

DALLA PRIMA

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VAI SUBITO IN BANCA E SOTTOSCRIVI L'AUMENTO DI CAPITALEDI TELECOM ITALIA MEDIA.Telecom Italia Media, la società che opera nei Media con LA7 e MTV Italia e fornisce servizi innovativiper Digitale Terrestre, Satellite, Web e Mobile, ha deliberato un aumento di capitale di 240 milioni di europer rafforzare la struttura patrimoniale, mediante la riduzione dell’indebitamento finanziario infragruppo,e sostenere lo sviluppo e le strategie di crescita della Società delineate nel Piano Industriale2010-2012. Gli azionisti interessati ad esercitare il proprio diritto di opzione e sottoscrivere l’aumentodi capitale o a cedere il proprio diritto possono contattare la banca dove hanno in deposito le azioniTelecom Italia Media e dare le relative istruzioni, verificando l’ultima data utile per esercitare i diritti.Le azioni potranno essere sottoscritte dal 24/05/2010 all'11/06/2010. I diritti di opzione sarannonegoziabili in Borsa dal 24/05/2010 al 04/06/2010.

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