SULLE ALI DEL CUORE (estratto)

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Poesie di Bruna Zanardo.

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Proprietà letteraria riservataBruna Zanardo, Sulle ali del cuore © 2010

Prodotto da Spazio SputnikRedazione: Enrico Lucchese e Mirko VisentinGrafi ca e impaginazione: Mirko Visentinwww.spaziosputnik.it

Finito di stampare nel mese di settembre 2010 presso Andersen Spa di Boca (NO)per conto di MiMiSol Edizioni – www.mimisol.it

BRUNA ZANARDO

Sulle ali del cuorePENSIERI IN VERSI

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Fino al Cielo

Scende la sera.Lentamente la stanza s’avvolgenell’oscurità e nel silenzio.Le membra stanche e dal dolor provateora cercano riposo.Ma ecco, dalla fi nestra entra un pallido raggio di lunae da lontano brilla una stella.È bastato quel tenue chiarorper rompere il torporalleviar il dolore lo spirito risvegliar.Ora il pensiero va verso quel raggio di lunaverso quella stella che brilla.Fino al Cielo saliràe Dio ringrazierà.

1966

6

Autunno

L’autunno tinge il bosco e la campagnadi rosso e di giallo.Il cielo di serasi fa corallo.Fugge la lepreverso il boschetto:il cacciator la vedee preme il grilletto.L’odor del mostoe del novello vinorallegrano il contadino.Il contadinodopo tanto lavorofi niti i raccoltisi mette a riposo.E quando piovee soffi a il vento,dentro la sua casalui sta contentofumando la pipadavanti al camino.

7

Mangiando polenta e salsicciae bevendo vino.

1968

8

La pioggia

Quando cade la pioggiae la senti battere sui tetti,se è da tanto che l’aspettiquel rumoreè musica per i tuoi orecchi.Se poi cade lenta lentapar che baci ed accarezziogni cosa ed ogni pianta.Ad esse par che dica:«Vi porto ristoro e vita».Ora la naturasi riprende dall’arsurae con rigogliosa fi orituraringrazia chi ci ha creatoper averci, con la pioggia, dissetato.

1968

9

Sorte avversa

Sorte avversacredi di abbattermied il mio spirito opprimere,ma non ci riuscirai.Perché con la luce della fedela mia vita illumineròe da te,sorte avversa,mai oppressa resterò.

1968

10

Viole

Viole, violettesiete belle e profumate.Quando al tiepido sole di primavera sbocciateil grigio e freddo invernodimenticar voi fate.

1970

11

Mare blu

Mare blu, quanti segreti nascondi laggiù!Tu richiamitu invitie tu tradisci.Mentre ti guardoil sole al tramontova tingendoti di rosso.All’orizzonteil triste volo di un gabbianova perdendosi lontano.Il mio pianto,o mare blu,in te si perde laggiù.

1972

12

Rondini

Non vedo più rondini volar nel cieloe sento già il freddo e il gelo.Ora il triste inverno dovrà passarprima che le rondini io veda ritornar.Ma quanta gioia a primaveraquando nel cielo rivedrò volaruna rondinella nera.

1980

13

Pasqua Pasquetta

Pasqua Pasquettaverde è l’erbettafi orito il giardino.Tintinna l’agnelloil suo campanello.Sul ramo cinguettanoarmoniosi gli uccellini.Nel prato corronogioiosi i bambini.

1982

14

Maschere

Oh! Che belle mascherine!Sono allegre e birichine.Pantalone brontolone.Pulcinella che saltella.Colombina è carina.Arlecchino burattino.Ma che bella compagnia!Evviva l’allegria!E così, tra burle e balli, salti e canti,ci siamo trovati tutti quantitra coriandoli e stelle fi lanti.

1982

15

Fermo i miei pensieri

Fermo i miei pensieri e la mia menteper non pensare a nienteper non voler soff rirepensando all’avvenire.Un avvenir senza consorte:sarebbe triste la mia sorte.Sarebbe triste restar solasenza lui che mi aiuta e mi consola.Per questofermo i miei pensierie libero la mia mentesoltanto alla preghieraaffi nché Diomi aiuti a vivere serena.

1985

16

La mia casa

La mia casa con amor l’ho costruita,con amor la curoe mai la trascuro.E per il tempo che ad essa ho dedicatomi ha sempre ripagato.Son più che mai certaquando il male mi ha colpitaper essa sono guarita.Tanto pregai il Signorche mi aiutasse a non morirperché la mia casa volevo fi nir.Da allora tanto tempo è passato.Il Signor la mia preghiera ha esaudito.E se ora incontro chi mi diceche per la casa son patita,io rispondo: Oh no! Per la mia casa non sono patitama guarita.

1985

Questo libro è stato composto in carattere Adobe Gara-mond (corpo 14 su 17 punti per il testo). Il Garamond è uno dei migliori caratteri a stampa mai incisi, disegnato a Parigi a metà Cinquecento dallo stampatore Claude Ga-ramond (1480-1561) perfezionando i primissimi modelli di carattere romano sviluppati in Italia (e specialmente a Venezia, da Nicolas Jenson e Francesco Griff o) tra la fi ne del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento.