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scoprire la propria dignità. La Pasqua ci invita a credere nella speranza, a prendere atto che la morte, il dolore, le macerie dei vari disastri non sono l’ultima parola. La parola definitiva è la vittoria pasquale di Cristo. In questo periodo sono davan- ti a noi le immagini di morte nei vari disastri naturali, le scene drammatiche dell’Abruzzo, di Haiti, del Cile, le tante ferite provocate dalle varie guerre. Nel- lo stesso tempo emerge l’impegno e la solidarietà di tanti che dalle macerie fa rinascere la vita, la forza di ricostruire non solo le case, ma soprattutto le trame della solidarietà, la consapevolezza di essere una sola grande comunità di battezzati, associati alla vittoria del Risorto. È il frutto e la conseguenza della Pasqua, del passaggio dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita, dalla schiavitù alla libertà. È la consapevolezza di essere diventati Marzo 2010 n. 17 IN QUESTO NUMERO: ATTUALITA’ 4 450 anni dei Gesuiti in Sardegna SPAZIO ASSOCIAZIONI 6 La Protezione Civile di Oliena in udienza dal papa 13-14-15 Le fotografie dei presepi realizzati nei vari rioni SPECIALE PRESEPI SU PATIU RAGAZZI 7-10 Interessanti testimonianze dai campi, giochi, curiosità SPAZIO GIOVANI 16 Avvento di Carità - Nov. - Clan Gruppo Scout BUONA PASQUA Nella luce e nella pace di Cristo E sulti il coro egli angeli, esulti l’assemblea celeste: un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto. Gioisca la terra inondata da così grande splendore; la luce del Re eterno ha vinto le tenebre del mondo. Gioisca la madre Chiesa, splendente della gloria del suo Signore, e questo tempio tutto risuoni per le acclamazioni del popolo in festa. Il solenne annuncio pasquale si fa interprete della gioia e dell’esultanza di tutta la Chiesa. Il motivo di questa gioia è la Risurrezione di Gesù Cristo, la sua vittoria sul peccato e sulla morte. È Lui la luce nuova che ha vinto le “tenebre del mondo”. Per i cristiani è allora normale fare festa, assaporare la vita nuova, ri- creature nuove nel battesimo. “Nel Batte- simo il Signore entra nella vostra vita per la porta del vostro cuore. Noi non stiamo più uno accanto all’altro o uno contro l’altro. Egli attraversa tutte queste porte. È questa la realtà del Battesimo: Egli, il Risorto, viene, viene a voi e congiunge la vita sua con quella vostra, tenendovi dentro al fuoco aperto del suo amore… I credenti non sono mai totalmente estranei l’uno all’altro. Siamo in comunione a causa della nostra identità più profonda: Cristo in noi. Così la fede è una forza di pace e di riconciliazione nel mondo: è superata la lontananza, nel Signore siamo diventati vicini” (Benedetto XVI).Con questi sentimenti ci sentiamo vicini a tutta la comunità per augurare pienezza di luce e di pace e per annunciare e testimoniare che: “Il Signore è veramente risorto”. Buona Pasqua! Don Giuseppe Mattana Don Luciano Monni Don Tomaso Puddu

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Notiziario della Parrocchia Sant'Ignazio di Loyola di Oliena - Marzo 2010

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scoprire la propria dignità. La Pasqua ci invita a credere nella speranza, a prendere atto che la morte, il dolore, le macerie dei vari disastri non sono l’ultima parola. La parola definitiva è la vittoria pasquale di Cristo. In questo periodo sono davan-ti a noi le immagini di morte nei vari disastri naturali, le scene drammatiche dell’Abruzzo, di Haiti, del Cile, le tante ferite provocate dalle varie guerre. Nel-lo stesso tempo emerge l’impegno e la solidarietà di tanti che dalle macerie fa rinascere la vita, la forza di ricostruire non solo le case, ma soprattutto le trame della solidarietà, la consapevolezza di essere una sola grande comunità di battezzati, associati alla vittoria del Risorto. È il frutto e la conseguenza della Pasqua, del passaggio dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita, dalla schiavitù alla libertà. È la consapevolezza di essere diventati

Marzo 2010 n. 17

IN QUESTO NUMERO:

ATTUALITA’ 4 450 anni dei Gesuiti in Sardegna

SPAZIO ASSOCIAZIONI 6 La Protezione Civile di Oliena in udienza dal papa

13-14-15 Le fotografie dei presepi realizzati nei vari rioni SPECIALE PRESEPI

SU PATIU RAGAZZI7-10 Interessanti testimonianze dai campi, giochi, curiosità

SPAZIO GIOVANI 16 Avvento di Carità - Nov. - Clan Gruppo Scout

BUONA PASQUANella luce e nella pace di Cristo

Esulti il coro egli angeli, esulti l’assemblea celeste: un inno di gloria saluti il trionfo

del Signore risorto. Gioisca la terra inondata da così grande splendore; la luce del Re eterno ha vinto le tenebre del mondo. Gioisca la madre Chiesa, splendente della gloria del suo Signore, e questo tempio tutto risuoni per le acclamazioni del popolo in festa.

Il solenne annuncio pasquale si fa interprete della gioia e dell’esultanza di tutta la Chiesa. Il motivo di questa gioia è la Risurrezione di Gesù Cristo, la sua vittoria sul peccato e sulla morte. È Lui la luce nuova che ha vinto le “tenebre del mondo”. Per i cristiani è allora normale fare festa, assaporare la vita nuova, ri-

creature nuove nel battesimo. “Nel Batte-simo il Signore entra nella vostra vita per la porta del vostro cuore. Noi non stiamo più uno accanto all’altro o uno contro l’altro. Egli attraversa tutte queste porte. È questa la realtà del Battesimo: Egli, il Risorto, viene, viene a voi e congiunge la vita sua con quella vostra, tenendovi dentro al fuoco aperto del suo amore… I credenti non sono mai totalmente estranei l’uno all’altro. Siamo in comunione a causa della nostra identità più profonda: Cristo in noi. Così la fede è una forza di pace e di riconciliazione nel mondo: è superata la lontananza, nel Signore siamo diventati vicini” (Benedetto XVI).Con questi sentimenti ci sentiamo vicini a tutta la comunità per augurare pienezza di luce e di pace e per annunciare e testimoniare che: “Il Signore è veramente risorto”. Buona Pasqua! Don Giuseppe Mattana Don Luciano Monni Don Tomaso Puddu

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Cronaca di Vita Parrocchiale - Quinquelibri

NOTIZIARIO dellaParrocchia Sant’Ignazio di Loyola - OLIENA

Direttore Responsabile:GIUSEPPE MATTANA

Gruppo Redazione:LUCIANO MONNIANTONELLO PULIGHEDDUPEPPINO NIEDDUFRANCO GARDUANNA FRANCA PAU

Stampa: SERISTAMPA - OLIENA

Marzo 2010 - n. 17Iscrizione Reg. G. e P. N. del Trib. di Nuoro n. 03/2004del 20 Ottobre 2004

Avvenimenti vissuti nella nostra comunità dal 5 Ottobre 2009 al 5 Marzo 2010

Avviso ai lettori: Ai sensi della legge D.Lgs 30.6.2003 n. 196 per la tu-tela dei dati personali, comunichiamo che gli indirizzi di quanti ricevono questo periodico fanno parte dell’archivio della Parrocchia S. Ignazio di Loyola in Oliena e sono utilizzati esclusivamente per l’invio del predetto periodico o di altre comunicazioni sulle nostre attività.

- Il 5 ottobre si riunisce il Con-siglio Pastorale parrocchiale. All’ordine del giorno c’è la pro-grammazione dell’anno pastora-le, la lettura del Comodato tra il Comune di Oliena e la Parrocchia in ordine ai locali dell’ex Colle-gio, con l’allegato della lettera del Parroco.

- L’11 ottobre si svolge l’annuale cavalcata al Monte Corrasi, con la celebrazione della S. Messa nel luogo dove è stato collocato il Crocifisso ligneo.

- Il 19 ottobre viene ripristinato l’orologio nella Chiesa di S. Ma-ria da parte della Ditta Angius.

-Il 21 ottobre si svolge l’incontro con i genitori degli alunni della prima elementare per impostare gli incontri di catechismo.

-Il 24 ottobre il Consiglio Comu-nale di Oliena, guidato dal Sinda-co Rag. Francesco Capelli, con il Parroco Don Giuseppe Mattana e una nutrita rappresentanza di

cittadini, fa visita al Comune di Samassi per ricordare Tiziano Cocco. Calorosa accoglienza da parte del Sindaco di Samassi, del Parroco e di tutta la comunità. Commovente l’incontro con i genitori e i familiari di Tiziano Cocco. Al termine dell’incontro e della seduta congiunta dei due Consigli Comunali, c’è stata la celebrazione dell’Eucaristia, presieduta da Don Giuseppe Mat-tana, nella Chiesa Parrocchiale.

-Il 31 ottobre, nella Biblioteca Comunale, viene presentato il libro: “Oliena, storia, cultura, ambiente e tradizione”.

- Il 4 novembre, con la presenza del Sindaco e dell’amministra-zione Comunale, viene celebrata la S. Messa per ricordare i caduti di tutte le guerre.

- Il 18 novembre si riunisce il Comitato N.S. di Monserrata per il consuntivo dell’anno e per l’elezione del nuovo Presidente. Vengono eletti Francesco e Pie-

trina Fele.- In questo periodo continuano i vari incontri di catechesi incen-trati sul Vangelo di Luca e sulla “Lettera ai cercatori di Dio”.- Il Parroco Don Giuseppe Mat-tana partecipa alla inaugurazione e benedizione della Chiesa di S. Leone Magno a Tiana, progetta-ta dall’Arch. Graziano Chironi e realizzata da maestranze di Oliena.

- Dal 22 al 27 novembre il Par-roco partecipa agli Esercizi spiri-tuali per i sacerdoti a Foligno.

- Il 28 novembre viene inaugura-

ta la Piazza dedicata a Peppeddu Palimodde.

- Il 3 dicembre si riunisce il Comitato di Monserrata per ac-cogliere le nuove coppie: Ignazia e Pasquale Ticca, Giovanna e Nicola Goddi. È l’occasione per leggere e presentare il regola-mento, la natura e le finalità del Comitato.

- Il 12 dicembre viene celebrato il “Natale degli uomini” con una grande e significativa partecipa-zione.

- Il 15 dicembre si svolge la Celebrazione comunitaria della penitenza in preparazione al Natale.- In questi giorni di dicembre viene collocato il nuovo portone nella Chiesa di N.S. di Itria, of-ferto dalle prioresse e realizzato da Lussorio Zedda.

- Il 22 dicembre il gruppo Scout - Noviziato Clan, organizza la cena per gli ospiti della mensa Caritas.

Il 23 dicembre si riunisce il Comitato di Monserrata per lo scambio degli auguri di Natale.

- Il 27 dicembre, Festa della san-ta Famiglia, con la celebrazione dell’Eucaristia alla quale parteci-pano le coppie che si sono unite in matrimonio nel corso dell’an-no, insieme a tutti i componenti dei gruppi coppie.

- IL 31 dicembre solenne cele-

Sono Stati Battezzati in Cristo

Giobbe Aurora (28/12/2008)Monni Pietro

Secchi LorenzoGoddi Luca

Mastroni Nicolà RosaCorrias Sofia

Vargiu Pier FrancescoCanudu Andrea

Columbu FrancescoPiga BenedettaTilocca Antonio

Mereu GiuliaSedda AlessandroPuggioni Giuseppe

Forcinetti Eleonora Maria Grazia

Carrus Irene

INDIRIZZI e NUMERI TELEFONICIParrocchia Sant’Ignazio di LoyolaPiazza Collegio, 7 - 08025 OLIENA (Nu)Tel. e Fax 0784.285655Indirizzo e-mail: [email protected]

Don Mattana tel. 0784.285655 - 340.7661593Don Luciano tel. 338.3310434Don Puddu tel. 0784.288707Suore tel. 0784.287555

Per le vostre eventuali offerte: Conto Corrente Postale n. 13151071intestato a: Parrocchia S. Ignazio di Loyola - Oliena

Si sono uniti in matrimonio

Maricosu Michele e Melis RobertaPicca Francesco e Cappai LorenaCasula Pino e Congiu Marinella

Muscas Pier Paolo e Musu CinziaPulloni Cosimo e Lippi Sebastiana

Corrias Giovanni Antonio Francesco e Carroni Simona

brazione di Ringraziamento, con l’Eucaristia, i Vespri e il canto del Te Deum.

- Il 4 gennaio si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchia-le, con all’ordine del giorno la presentazione dei bilanci, dal 2007 al 2009, il programma per le celebrazioni ignaziane, in occasione dei 450 anni dalla venuta in Sardegna dei gesuiti, la

La nuova piazza intitolata a Peppeddu Palimodde

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Sono ritornati alla casa del Padre

Bellodi Walter (il 9 settembre 2009)Boi Giovanni Stefano

Piras MariantoniaCugusi Antonio Francesco

Spina MichelaPuligheddu Giacobbe

Carboni PietrinaRicci Renata

Mureddu Anna RitaManca Giovanna

Pinna Bianca MariaSanna MicheleCurreli Enrico

Pulloni CarminaPalimodde Basilio Salvatore

Nastro AlfonsoCorbeddu Sebastiana

Congiu GiuseppePiga Maria

Salis AntonioFadda SebastianCongiu Giovanni

Puligheddu MicheleCabboi Pietro

Sanna GiuseppeBardeglinu Francesca

Boi PalmiraCatte Francesca Raimonda

Moro FrancescoMaisola Sebastiana

Nonne SalvatorePuligheddu Antonianna

Mulas MichelaFarina Luigi Ruggero

Murgia EmiliaBoier GiuseppeSanna Francesca

Palimodde Giovanni AngeloLoi Gian Paolo Benedetto

Secchi FrancescaSerra Sebastiana

Bardeglinu Antonio FrancescoRomano PietroGiobbe Maria

Salis SebastianaSerra Giovanna

Cronaca di Vita Parrocchiale

mostra di quadri per finanziare il proseguo dei lavori nella Chiesa di S. Anna e le varie iniziative per la Quaresima.

- Il 9 gennaio inizia il Corso di preparazione al matrimonio.

- Il 10 gennaio si svolge la que-stua per il Santuario di N.S. di Monserrata.- Il 13 gennaio viene a Oliena il Comitato per le celebrazioni ignaziane guidato da P. Enrico Deidda, con incontri in Parroc-chia e in Comune.

- Il 14 gennaio si riunisce il Co-mitato N.S. di Monserrata per esaminare il programma delle attività per il nuovo anno.- La Commissione regionale per il Progetto Kirova viene a Oliena per il collaudo della Chiesa di S. Francesco, della Chiesa di S. Giovanni e della Pietà.

- Il 17 gennaio tiene l’incontro per la preparazione al matrimo-nio Don Giampiero Piras.

- Il 28 gennaio si svolge la ri-unione di tutte le prioresse dei vari oratori.

- Il 31 gennaio si svolge a Or-gosolo la tradizionale “Giornata della pace” da parte dell’ACR con la partecipazione congiunta del gruppo di Oliena.

- Il 5 febbraio si svolge presso i locali della Pinacoteca parroc-chiale l’incontro con il gruppo vincenziano di Nuoro e la rela-zione di P. Franco Rana.

- Il 16 febbraio si svolge nel Palazzo Comunale l’incontro per esaminare il progetto inerente il cortile della Chiesa di S. Maria.

- Dal 17 febbraio, dopo la ce-lebrazione delle Ceneri, fino

Campanile della chiesa di S. Maria

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al 21 febbraio, il Parroco Don Giuseppe Mattana è ad Ars, in Francia, per guidare gli Esercizi spirituali degli alunni del Semi-nario Vescovile.

- Il 19 febbraio si svolge la Via Crucis nella zona di P.zza S. Giorgio e dell’antico centro storico.

- Il 26 febbraio si svolge a Fonni l’incontro tra i sacerdoti della Forania “N.S. dei Martiri”.

- Il 26 febbraio si svolge la Via Crucis da Via Nuoro per proseguire in Via Norgheri, Via Buggerru e Via Caprera.

- Il 28 febbraio si svolge la que-stua da parte del Comitato di S. Giovanni.- Il 3 marzo si riunisce il Comi-tato N.S. di Monserrata.

- Il 5 marzo la Via Crucis si svol-ge nella Via Lanusei, Via Nuoro e Via Ozieri.

Anche quest’annosi rinnova l’appuntamento per la

PASQUA degli UOMINISabato 27 Marzo

dalle ore 18.30 - Confessioni • ore 20.30 - Santa Messa

NON MANCARE!!!

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1559-2009: Quattrocentocinquanta anni dei Gesuiti in SardegnaOliena è stata in questa pluri centennale esperienza una delle tappe più feconde e significative

1559 – 2009 Quattrocentocinquanta anni della presenza dei gesuiti in Sardegna, una storia tra-volgente e ricca di frutti.E una delle tappe più gloriose e feconde è stata la città di Oliena!Qui infatti l’incontro tra le attività apostoliche del-la Compagnia di Gesù (predicazione del Vangelo, promozione della cultura specialmente attraverso le scuole, incremento delle caratteristiche loca-li…) e la popolazione è stato particolarmente pro-fondo, incisivo e affettivamente ricco.Il senso di un avvenimento della memoria ha sem-pre come risvolto centrale un rinvigorimento della fiducia nel futuro.Ricordare per sperare; è questo il messaggio che anche Mosé, a nome di Dio, dava al popolo di Israele, soprattutto nei momenti di difficoltà, attra-verso tre parole ripetute con profetica insistenza:

ATTUALITA’

ricorda – riconosci – custodisci nel cuore. Infatti, Dio è fedele e non lascia mai di ac-compagnare chi si affida a Lui.E noi vorremmo custodire e ravvivare più che mai nel cuore i segni tipici della spiri-tualità e del passaggio della Compagnia di Gesù: la centralità di Gesù Cristo e la de-dizione ai fratelli, la forza dell’interiorità e della cultura, l’impegno a riconoscere le im-pronte di Dio nella vita quotidiana, l’espe-rienza degli esercizi spirituali e il ricorso alla Madonna.Che il missionario martire, gloria di Olie-na, P.Juan Antonio Solinas, interceda per la “sua” città e per tutti noi e ci accompagni.

P.Enrico Deidda s.j.

2’ TAPPA: Nuoro e Oliena(24-25 aprile 2010)

Programma previsto per il 24/04/2010: ore 7,00 Ritrovo dei partecipanti in Piazza Yenne e Partenza in autobus per Nuoro ore 9,00 Breve sosta a Busachi e visita del Complesso Cul-legiu (ex convento dei Gesuiti).ore 9,30 Proseguimento per Nuoro ore 10,30 Visita di Nuoro: visita guidata Chiesa di Ns. Si-gnora delle Grazie nel rione Seuna e, a seguire, itinerario nel centro storico (Museo Deleddiano, Museo Etnografico ecc.) ore 13, 30 Pranzo a Nuoro ore 15,30 Seminario di approfondimento dal tema “La Mis-sionarietà nella Compagnia di Gesù” presso l’Auditorium del Museo Etnografico. - Apertura dei lavori: saluti del Direttore dell’I.S.R.E. Paolo Piquereddu e del Sindaco di Nuoro e breve presentazione introduttiva con richiamo all’occasione (Padre Enrico Deid-da); - Intervento sulla presenza dei Gesuiti in Sardegna e nel ter-ritorio oggetto di visita; - Proiezione di contributi fumati con interviste ad alcuni ge-suiti sardi in missione nel mondo. - intervento di Padre Raimondo Turtas dal titolo “Gesuiti sardi in terra di missione tra ‘600 e ‘700”. La sala attigua all’Auditorium ospiterà la Mostra “450 anni dei Gesuiti in Sardegna” ore 18,30 Messa nella Chiesa di Ns. Signora delle Grazie animata con musiche barocche del compositore gesuita Pa-dre Domenico Zipoli ore 20,00 Cena a Nuoro ore 21,00 Proiezione del film “Mission” presso Auditorium del Museo Etnografico, a seguire pernottamento a Nuoro.

Programma previsto per il 25/04/2010: ore 8.00 — 8.30 Colazione e Partenza per Oliena ore 9.00 Visita guidata della Chiesa parrocchiale di Sant’Igna-zio e dell’ex Collegio Gesuitiore 10.00 Visita del Museo del Fazzoletto e del Costume ore 11.00 Messa nella Chiesa di Sant’Ignazio ore 12.00 Visita alla Cantina sociale di Oliena con aperitivo ore 13.30 Pranzo ore 16.00 Visita della Casa natale di Padre Solinas e della Mostra “450 anni dei Gesuiti in Sardegna” - intervento sull’opera missionaria di Padre Juan Antonio So-linas SJ. ore 17,30 Seminario di approfondimento dal tema “Valoriz-zazione del territorio e delle risorse naturali nella Compagnia di Gesù” presso la sede della Biblioteca Comunale - Apertura dei lavori: saluti del Sindaco e breve presentazione introduttiva con richiamo all’occasione; - intervento sull’opera dei Gesuiti ad Oliena del Prof. Marco Vargiu; - proiezione di video con contenuti etnografici al fine di met-tere in risalto ed illustrare le attività introdotte sul territorio dai Gesuiti: allevamento dei bachi da seta, concerie, olivicol-tura ecc. ore 20,00 Partenza per Cagliari

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VITA PARROCCHIALE

NASCE IL “CENTRO STUDIPADRE G. A. SOLINAS”

con il proposito di incrementare, sostenere e valorizzare il nostro patrimonio culturale

Il giorno 11 del Mese di Marzo si è legalmente costituita l’Associazio-

ne culturale “Centro Studi, Ricerche e Documentazione Padre G. A. Solinas” , essa nasce per volontà di alcune persone di mettersi al servizio della comunità con il proposi-to di incrementare, sostenere e valorizzare le conoscenze e la salvaguardia del nostro pa-trimonio culturale.Il “Centro Studi Padre Soli-nas” si propone quale punto di riferimento, assistenza e guida a tutte quelle perso-ne che vogliono impegnarsi nella ricerca, nello studio e nell’approfondimento dei di-versi ambiti di interesse spe-cifico e di interesse comune valorizzando le ricerche an-che mediante la “Rivista del Centro Studi Padre Solinas”.

costruire occasioni di scam-bio e di comune interesse. La dedica del “Centro Studi” a Padre G. A. Solinas nasce dalla volontà di ricordare un nostro illustre concittadino che, molto tempo fa, spinto dal desiderio di mettersi al servizio degli altri, ricco della sua fede, affrontò con onore l’estremo sacrificio. E’ desiderio dell’Associazio-ne percorrere la nuova strada con l’aiuto di tutti e con la segreta speranza di dare un apporto positivo alla nostra collettività.

Il Centro Studi si propone di collaborare con tutte le asso-

ciazioni presenti nella nostra comunità con la volontà di

Relazione Annuale sulle attività della Caritas Parrocchiale nell’anno 2009 La caritas parrocchiale nasce circa 13 anni or sono, su suggerimento del sottoscritto e con l’approvazione dell’allora parroco don Salvatore Fancello, del suo vice don G.M.Chessa e con l’approvazione unanime del consiglio pastorale di allo-ra, affidando al sottoscritto l’onore e l’onere di organizzarla e successivamente dirigerla. Da ciò si evince molto chiaramente come “anche la caritas è parrocchia”ma il parroco che è il capo della parrocchia, chiama un laico a dirigerla e lo investe di tut-te le responsabilità che gravitano su di essa. Il direttore deve rispondere al parroco delle sue azioni nella conduzione della Caritas, di conseguenza il direttore è tenuto all’osservanza di tutte le regole interne ed anche quelle che gli vengono impo-ste dagli organismi istituzionali fornitori di generi alimentari. L’osservanza di queste regole, per il sottoscritto, non si discu-tono nemmeno;esse ci sono e vanno osservate ,in primis dallo stesso direttore, fino all’ultima persona che a vario titolo inte-ragisce nella struttura. Approfitto dell’ospitalità del periodico “”Su Patiu”” per invia-re un cordiale ed affettuosissimo saluto a tutte quelle persone che in questi 13 anni hanno avuto modo di avere contatti con la nostra struttura e con le persone in essa impegnate, assicurando di aver nutrito nei confronti di tutti un forte senso di solidarietà e di affetto che continuerò a nutrire,fino a quando il buon Dio mi donerà il respiro. Siate sempre sereni e sicuri che la Caritas parrocchiale di Oliena, sarà sempre al vostro fianco. Nell’anno appena trascorso la Caritas parrocchiale ha distri-buito: 184 quintali di generi alimentari,provenienti nella sua qua-si totalità dalla fornitura accordataci dal Banco Alimentare nazionale e dalla agenzia europea A.G.E.A con i quali ogni anno,abbiamo stipulato una apposita convenzione. Inoltre circa 10 quintali di generi alimentari provenienti dal

cesto per la solidarietà e dalla colletta comunitaria,sono stati in parte consumati per i pasti quotidiani nella mensa e parte distribuiti nei pacchi viveri alle famiglie. Nella attività della mensa,sono stati preparati e serviti a tavo-la nell’anno circa 2500 pasti. Per qualcuno che non conosce bene l’organizzazione della caritas parrocchiale, faccio presente che,per quanto attiene alle forniture di viveri provenienti dalla convenzione con i predetti enti,la caritas parrocchiale ha istituito dei registri di carico e scarico dove vanno annotate tutte le bollette di accompagno forniteci dagli enti al momento della consegna dei viveri e bol-lette in uscita per i quantitativi di pacchi viveri distribuiti e firmati uno ad uno dalle famiglie assistite . Alla fine di ogni anno vengono chiusi i dati contabili sui registri,annotando tutte le rimanenze che vanno ad essere cari-cate sul registro dell’anno successivo. Tutte queste attività di carico e scarico, sono soggette a con-trolli da parte di ispettori sia del Banco Alimentare Nazionale che della agenzia Agea. Tutte le spese necessarie il ritiro dei generi alimentari dal depo-sito di Cagliari,quelle per mandare avanti la mensa,pagamento a famiglie povere di bollette della luce,acquisto bombole ecc. sono tutte a carico della parrocchia ,mentre il direttore si è vo-lontariamente accollato per tutti i 13 anni, le spese inerenti il movimento della macchina personale e le spese telefoniche inerenti la propria attività nella Caritas, come sono sempre sta-te a carico dei vari volontari le spese carburanti per la distribu-zione dei pacchi a domicilio. Tutto ciò per la dovuta chiarezza ed in risposta alle insinuazioni circolanti in alcuni, sia pur li-mitatissimi, ambienti della comunità.Oliena 3 gennaio 2010 Camillo Cammillucci

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SPAZIO ASSOCIAZIONI

Il giorno 06 marzo 2010 il Santo Padre Be-nedetto XVI ha convocato in udienza presso l’Aula Paolo VI in Vaticano, i volontari della Protezione Civile italiana che hanno operato in Abruzzo nelle zone colpite dal terremoto. L’incontro è stata l’occasione per fare un resoconto delle iniziative svolte dalla Protezione Civile nell’ultimo decennio; ne citiamo solo alcune per motivi di spazio:• l’organizzazione della Giornata Mondiale della Gioventù nell’anno del Grande Giubi-leo del 2000, quando circa 2 milioni e mezzo di giovani provenienti da tutto il mondo in-contrarono l’indimenticabile Papa Giovanni Paolo II nella spianata di Tor Vergata;• gli interventi nei vari eventi calamitosi ve-rificatisi a livello locale (vedi alluvione del 2004 di Galtellì e Villagrande), regionale (Alluvione di Capoterra), nazionale (Sisma Abruzzo 2009) ed internazionale (Terremoto Haiti). All’udienza ha partecipato anche una delegazione della Protezione Civile di Oliena (P.C.O.) accompagnata dalla respon-sabile provinciale della Protezione Civile la Signora Mirella Tatti. I volontari che hanno preso parte all’incontro con il Pontefice sono stati: Pi-sanu Giovanni, Massaiu Marco, Gessa Ales-sandro, Paba Cristiano, Fiori Franco, Pali-

modde Pietro e Pinna Giulia. Questo incontro ha rappresentato per noi volontari il giusto riconoscimento per tuttele attività che la nostra Associazione ha svol-to in appena un anno e mezzo di vita:• campagna antincendi 2008;• alluvione Capoterra dell’Ottobre 2008;• contributo dato per la buona riuscita di varie manifestazioni sociali e religiose, tra cui ricordiamo l’appoggio logistico fornito all’associazione Asterix in occasione della manifestazione sportiva per ragazzi diversa-mente abili organizzata allo stadio Quadrivio di Nuoro;• la giornata del 2 giugno 2009, nella quale la P.C.O ha contribuito alla buona riuscita dei convegni dell’A.C.R. e dell’AUSER;

• partecipazione ad operazioni di ricerca per-sone disperse. Tra tutte le attività svolte spicca per importanza e durata l’emergenza del Sisma Abruzzo durante la quale la nostra associazio-ne ha garantito la presenza dei suoi volontari nei campi di Aragno e Camarda (Frazioni di L’Aquila) da luglio ad ottobre (chiusura ten-

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LA PROTEZIONE CIVILE DI OLIENAIN UDIENZA DAL PAPA

L’incontro ha rappresentato il giusto riconoscimento per le attività svolte fin’ora

dopoli e rientro in Sardegna della Colonna Mobile Regionale) con turni di 3 volontari per volta della durata di 10 giorni ciascuno. Adesso siamo stati messi in pre-al-larme per il Terremoto di Haiti ed, a livello locale, ci apprestiamo ad affrontare la cam-pagna antincendi 2010. Le parole usate dal Santo Padre sono state le stesse che usò quando andò a visitare le tendopoli di L’Aquila:<< Grazie per quello che avete fatto e soprat-tutto per l’amore con cui l’avete fatto >>. Per noi volontari della P.C.O. è stata una delle esperienze più emozionanti della nostra vita e vogliamo condivederla con l’in-tera comunità olianese.

I volontari della P.C.O.

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Su Patiu - Marzo 2010 - n. 17 pag. 7

SU PATIUragazzi INSERTO A “SU PATIU” PARROCCHIALE a cura di don Peppe e don Luzianu

N. 4Marzo 2010

Happy Easter (Inglese)

Joyeuse Pasques (Francese)

Frohe Ostern (Tedesco)

Felices Pascuas (Spagnolo)

Fouai Hwo Gie Quai le (Cinese)

Eeid -Foss’h M

ubarak (Arabo)

Sretun Uskrs (Croato)

Gezuar Pashk

en (Albanese)

Paste Fericit (Rum

eno)

Vesele Velikonoce (Ceco)

Sreken Veligden (M

acedone)

Souk S

an Van Easter (Laotiano)

Veselá velká

noc ( S

lovacca)

Boa

Pascoa (Portoghese)

Kalo Paska(Greco)

Zalig Paa

sfeest (Olandese)

Scha

stilvoi Paschi (Russo)

Giad Pàsk (Svedese)

Srecan Uskrs (Serbo)

Vrolijke pasen (Neerlandese)

God pasque (Danese)

Bon fiesse-d’joyeuse pôque (Vallone)

Felician Paskon en K

risto Resurektinta (

Esperanto)

Shnorhavor surb

zatik (Arm

eno)

A fraylekhn Pesah

(Yiddish)

Gofúkkatsu O

médetoo ( G

iapponese)

Ieasika

Elihle (Zulù) per

tutt

i:

Surr

exit

Domi

nus

vere

, alle

luia

!!!

(latin

o)

Concorso a PremiREGOLAMENTO: fai una fotocopia di questa pagina e spediscila in busta chiusa con i tuoi dati a: Redazione “Su Patiu” - Piazza Collegio 7 - 08025 OlienaVerranno premiati i primi 3 classificati ad estrazione.

1° c

lass

ifica

to: M

assa

iu G

ianc

arlo

2° c

lass

ifica

to: S

anna

seba

stia

no3°

cla

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cato

: Tic

ca a

nton

io

Oriz

zont

ali

2. N

é tu

o né

suo

. – 3

. Fig

ura

n. 1

– 5

. Com

e po

i – 7

. Prim

a do

nna

– 8.

Fig

ura

n. 2

– 1

1. H

a la

cr

una

– 12

. L’u

nità

di m

isur

a è

il ch

ilogr

amm

o –

13. C

i tra

mon

ta il

sole

– 1

4. L

o è

ques

to –

18.

Fi

gura

n. 3

– 2

0. In

siem

e di

not

e –

23. E

lem

enta

re o

med

ia –

25.

Il p

rimo

num

ero

– 26

. La

prim

a m

età

dell’

anno

– 2

7. Il

pad

re d

el p

adre

– 2

8. H

a il

cuor

e co

me

sim

bolo

– 2

9. T

essu

to e

stiv

o –

30.

Li h

anno

sia

il di

to c

he il

topo

– 3

1. Il

dop

pio

del 2

5 or

izzo

ntal

e –

32. I

l 31

oriz

zont

ale

più

uno

– 33

. Nep

pure

una

vol

ta –

34.

Le

barc

he a

mot

ore

ne h

anno

una

.Ve

rtica

li1.

Fig

ura

n. 4

– 4

. L’u

omo

del 7

oriz

zont

ale

– 6.

C

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dopo

– 9

. Fig

ura

n. 5

– 1

0. A

ll’op

post

o de

l 13

oriz

zont

ale

– 11

. Nel

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e c’

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nta

– 15

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ento

del

mar

e –

16. P

iace

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ane

– 17

. Il

prim

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orno

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ana

– 19

. Scr

ivon

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ibri

– 20

. La

più

picc

ola

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un

cent

esim

o –

21. D

onne

che

han

no fa

tto m

iraco

li –

22. Q

uello

d’

Italia

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i Mam

eli –

24.

Si a

ccen

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on l’

in-

terr

utto

re.

INDO

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1• N

on h

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a né

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a qu

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____

____

____

____

____

____

____

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__

2 • U

n pa

rroc

o co

n su

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rella

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otto

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o ot

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ranc

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ce n

e m

angi

ano

due

cias

cuno

, ma

ne re

sta-

no d

ue. S

ai sp

iega

re il

mot

ivo?

____

____

____

____

____

____

____

____

____

__

Page 8: Su Patiu n. 17

pag. 8 Su Patiu - Marzo 2010 - n. 17

2

GIORNATA D’INCONTRI E AMICIZIA

Domenica 15 novem

bre 2009, abbiamo fatto una giornata al Santuario di M

onser-

rata per conoscere tutti i bambini che hanno aderito quest’anno all’A.C.R.

Prima di tutto abbiam

o ascoltato la messa delle 9.30 e dopo siam

o partiti a piedi

per il Santuario.

Dopo pranzo i ragazzi sono stati impegnati in una caccia al tesoro, che aveva com

e

tema: incontro, conoscenza, am

icizia e condivisione.

I ragazzi sono stati divisi per squadre di diverso colore e solo dopo aver finito tutte

le tappe della caccia, si arrivava a un tesoro virtuale (dolcetti), da condividere fra

tutti, bambini e educatori, per giungere a trovare il vero tesoro che è DIO, incon-

trandolo alla fine della caccia dentro la chiesa.

Quale occasione m

igliore per fare Pace con i nostri vicini di Orgosolo?

Il 31/01/2010, abbiamo accettato con gioia l’invito di ospitarci a casa loro, per festeggiare il m

ese della pace.O

ltre agli Orgolesi, ad accoglierci abbiam

o trovato anche la neve.Per noi la festa e’ iniziata a O

liena, perché, partire con 107 ragazzi {elementari) è sicuram

ente una festa.La giornata riprendeva il tem

a dell’anno A.C

.R. “Siam

o in onda”.A

bbiamo colorato le strade di O

rgosolo già dalla mattina, andando in processione alla Parrocchia

(San Pietro Apostolo), dove ad accoglierci c’erano i carissim

i Don M

ichele e Don A

ntonello, è stato em

ozionante vedere una chiesa stracolma di bam

bini.A

ll’uscita dalla messa sono stati consegnati dei m

essaggi di Pace, preparati in precedenza dai ragaz-zi.V

isti i grossi numeri di B

ambini, ci siam

o dovuti dividere per archi 6-8 / 9 -11 / 12 - 14; così divisi abbiam

o pranzato e proseguito il pomeriggio con giochi e canti ispirati allo slogan datoci dal papa

Benedetto X

VI “SE V

UO

I CO

STRU

IRE LA

PAC

E CU

STOD

ISCI IL C

REATO

”.A

ll’imbrunire abbiam

o fatto una fiaccolata per le vie di Orgosolo cantando e urlando a gran voce

VIVA

LA PA

CE.

Q

uasi buio è infreddoliti siamo rientrati a casa.

A

tutti gli organizzatori di Orgosolo vada il nostro grazie augurandoci a “m

edas annos”.

Dopo queste poche righe vada il nostro im

menso grazie all’instancabile don Luciano.

Le Educatrici

GENNAIO M

ESE DELLA

PACE

7

VITA da PRETESe il prete ha un volto giovanile, è un ingenuo;

se è pensoso, è un eterno insoddisfatto.se è bello: “Perché non si è sposato?”se è brutto: “Nessuno l’ ha voluto!”

Se va al bar, è un beone;se sta in casa, è un asociale.

Se veste in borghese, è un uomo di m

ondo;se veste con la tonaca è un conservatore.

Se parla con i ricchi, è un capitalista;se sta con i poveri, è un com

unista.Se è grasso, non si lascia m

ancare niente;se è m

agro, è un avaro.Se cita il concilio, è un prete m

oderno;se parla di catechism

o, è un tridentino.Se il prete predica a lungo, è noioso;se alla predica alza la voce, grida;

se parla normale non si capisce niente.

Se possiede una bella macchina, è m

ondano;se non ne possiede, non è al passo con i tem

pi.Se visita i parrocchiani, ficca il naso nelle loro cose;

se sta in sagrestia, non va mai a visitare i suoi parrocchiani.

Se chiede delle offerte, è avido di denaro;se non organizza delle feste, la parrocchia è m

orta.Se trattiene i penitenti a lungo in confessionale,

dà scandalo o è noioso; se nel confessionale è svelto, non ascolta i penitenti.

Se incomincia puntuale la M

essa,il suo orologio è avanti;

se incomincia più tardi, fa perdere il tem

po a tutti.Se fa restaurare la chiesa, fa spreco di denaro.

Se è giovane, è senza esperienza;se è vecchio, è ora che se ne vada in pensione.

E…. se va altrove, in m

issione o se muore:Chi lo potrà sostituire ?

Tante volte è facile criticare, parlare male dei sacerdoti

Ma quanti preghiam

o almeno qualche volta per loro?

ANNO SACERDOTALE: riflettiamo insieme!!!

Page 9: Su Patiu n. 17

Su Patiu - Marzo 2010 - n. 17 pag. 9

6

Vita

di G

iova

nni-M

aria

Via

nney

oss

ia il

San

to C

urat

o d’

Ars.

Na

to l’

8 m

aggio

1786

a D

ardi

lly, v

icino

a L

yon,

(Fra

ncia

)in u

na fa

mi-

glia

di a

grico

ltori,

Gio

vann

i-Mar

ia V

iann

ey e

bbe

un’in

fanz

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egna

ta

dal f

ervo

re e

dall’

amor

e dei

suoi

gen

itori.

La

Rivo

luzio

ne fr

ance

se in

-flu

enze

rà be

n pr

esto

, tut

tavi

a, la

sua f

anciu

llezz

a e ad

olesc

enza

: far

à la

prim

a co

nfes

sione

ai p

iedi d

el gr

ande

oro

logio

, nell

a sa

la c

omun

e de

lla s

ua c

asa

nata

le e

non

nella

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esa

del v

illag

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ad

impa

rtire

l’a

ssolu

zion

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à un

pre

te «

cland

estin

o ».

Due a

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iù ta

rdi a

rriv

erà i

l mom

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della

prim

a com

unio

ne, q

uest

a vo

lta in

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gran

aio,

dura

nte

una

Mes

sa c

land

estin

a, ce

lebra

ta d

a un

pr

ete

« ref

ratta

rio »

(che

non

ave

va g

iura

to fe

deltà

alla

Riv

oluzi

one)

. A

17 a

nni G

iova

nni-M

aria

dec

ide

di r

ispon

dere

alla

chi

amat

a di

Dio

: « V

orre

i gua

dagn

are

delle

ani

me

al B

uon

Dio

», co

nfide

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lla m

adre

, M

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Bélu

ze. M

a per

due a

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uo pa

dre s

i opp

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ques

to pr

oget

to :

c’è b

isogn

o di

bra

ccia

per

man

dare

avan

ti il

lavor

o de

i cam

pi.

Co

sì è a

20

anni

che G

iova

nni-M

aria

com

incia

a pr

epar

arsi

al sa

cerd

o-zio

, pre

sso l

’abbé

Bal

ley, p

arro

co d

’Écu

lly. l

e diffi

coltà

che i

ncon

tra

cont

ribui

scon

o a fa

rlo cr

esce

re: p

assa

da

llo s

cora

ggia

men

to a

lla s

pera

nza,

si re

ca in

pell

egrin

aggio

a la

Lou

vesc

, sul

la to

mba

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ranc

esco

gis. È

anc

he o

bblig

ato

a di

sert

are q

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o gli

giun

ge la

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mat

a al

le ar

mi,

per c

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ttere

nell

a gu

erra

di

Spa

gna.

E tu

ttavi

a l’a

bbé

Balle

y no

n m

anca

cos

tant

emen

te d

i sos

tene

rlo in

tutti

que

gli a

nni d

i pro

ve.

Ordi

nato

pre

te n

el 18

15, v

iene i

nvia

to co

me v

icario

ad

Écul

ly.

Nel 1

818

vien

e m

anda

to a

d Ar

s. Là

risv

eglia

la fe

de d

ei pa

rroc

chia

ni co

n la

sua

pred

icazio

ne, m

a so

prat

-tu

tto a

ttrav

erso

la p

regh

iera

e il s

uo st

ile d

i vita

. Si s

ente

pov

ero d

i fro

nte a

lla m

issio

ne d

a co

mpi

ere,

ma

si la

scia

affe

rrar

e da

lla m

iseric

ordi

a di

Dio

. Res

taur

a ed

abb

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chi

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fond

a un

orfa

notr

ofio

(“La

Pr

ovvi

denz

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si p

rend

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a de

i più

pov

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M

olto

pres

to la

sua

fam

a di

con

fess

ore

attir

a da

lui n

umer

osi p

elleg

rini c

he c

erca

no il

per

dono

di D

io e

la

pac

e de

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re. A

ssal

ito d

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olte

prov

e e

com

batti

men

ti sp

iritu

ali,

cons

erva

il s

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uore

ben

radi

cato

ne

ll’am

ore

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dei

frat

elli.

La s

ua u

nica

pre

occu

pazio

ne è

la s

alve

zza

delle

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me.

Le s

ue le

zioni

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cate

chism

o e

le su

e om

elie

parla

no s

opra

ttutto

dell

a bo

ntà

e de

lla m

iseric

ordi

a di

Dio

. Sac

erdo

te c

he s

i co

nsum

a d’a

mor

e dav

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antis

simo

Sacr

amen

to, s

i don

a in

tera

men

te a

Dio

, ai s

uoi p

arro

cchi

ani e

ai

pelle

grin

i. M

uore

il 4

ago

sto 1

859,

dop

o ess

ersi

vota

to fi

no in

fond

o all’A

mor

e. La

sua

pove

rtà

era

since

ra

e re

ale.

Sape

va c

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n gio

rno

sare

bbe

mor

to c

ome

“prig

ioni

ero

del c

onfe

ssio

nale”

. Per

tre

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ave

va

tent

ato d

i fug

gire d

alla

sua p

arro

cchi

a, rit

enen

dosi

inde

gno d

ella m

issio

ne di

parr

oco e

pens

ando

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sere

pi

ù un

impe

dim

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alla

Bon

tà d

i Dio

che u

no st

rum

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del

suo A

mor

e. L’u

ltim

a volt

a fu

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o di s

ei an

ni

prim

a de

lla m

orte

. Fu

ripre

so n

el m

ezzo

dell

a no

tte d

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arro

cchi

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veva

no fa

tto s

uona

re le

ca

mpa

ne a

mar

tello

. Rito

rnò

allor

a al

la su

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iesa

e rip

rese

a co

nfes

sare

, fin

dall’

una

del m

attin

o. Di

rà il

gio

rno d

opo:

“son

o sta

to u

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mbi

no”.

Alle

sue e

sequ

ie c’e

rano

più

di m

ille p

erso

ne e

tra

esse

il v

esco

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tutti

i pr

eti d

ella

dioc

esi,

venu

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ono

rare

colu

i che

cons

ider

avan

o già

il lo

ro m

odell

o.

Beat

ifica

to l’

8 ge

nnai

o 19

05, n

ello

stes

so a

nno

vien

e dich

iara

to “p

atro

no d

ei pr

eti f

ranc

esi”.

cano

nizz

ato

nel 1

925

da P

io X

I (lo

stes

so an

no di

San

ta T

eres

ina d

el Ba

mbi

no G

esù)

, nel

1929

sarà

proc

lam

ato “

patr

o-no

di t

utti

i par

roci

del m

ondo

”. Il

papa

Gio

vann

i Pao

lo II

è ven

uto

ad A

rs n

el 19

86.

Og

gi Ar

s ac

cogli

e og

ni a

nno

450.

000

pelle

grin

i e il

San

tuar

io p

ropo

ne d

iver

se a

ttivi

tà. N

el 19

86 è

sta

to

aper

to u

n se

min

ario

, che

form

a i f

utur

i pre

ti al

la sc

uola

di G

iova

nni-M

aria

Via

nney

.

Perc

hé là

dov

e pas

sano

i sa

nti,

Dio

pass

a as

siem

e a lo

ro!

Il San

to Cu

rato

d’Ars

3Il 31

gen

naio

201

0, l’

A.C

.R. d

i Olie

na d

ecid

e di

tras

corre

re la

gio

rnat

a de

lla p

ace

con

un a

ltro

grup

po A

.C.R

. di u

n al

tro p

aese

…O

rgos

olo!

Che

gio

rnat

a ra

gazz

i! Po

ssia

mo

dire

da

sbal

lo?

Se n

on fo

sse

per l

a pi

oggi

a ch

e ci

ha

impe

dito

di f

are

le n

ostre

atti

vità

all’a

per-

to. O

vvia

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te n

oi s

iam

o in

AC

R e

non

ci a

rrend

iam

o pe

r du

e go

cce

d’ac

qua…

la

fest

a co

nti-

nua!

Ci d

ivid

iam

o pe

r ar-

chi d

i età

6/8

, 9/1

1, 1

2/14

. I b

ambi

ni e

rano

ta

nti,

sia

quel

li di

Olie

na c

he q

uelli

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rgos

olo,

per

ciò

ci si

amo

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visi

in g

rupp

i e

ci s

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mo

sist

emat

i in

var

i sa

loni

.Il

tem

a d

ell

’an

no

“sia

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in

onda

” ci

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r-m

esso

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div

ers

i gi

ochi

le

gati

alla

com

u-ni

cazi

one,

al

si

nton

izza

r-si

con

gli

altri

, ce

rcan

do d

i ca

pire

co

n il

gioc

o i

pro-

ble-

mi

e i

mot

ivi

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crea

no

osta

colo

al

co

mun

icar

e e

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ompr

en-

dere

l’al

tro.

A fin

e gi

orna

-ta

prim

a di

par

tire

abbi

amo

fatto

la

mar

cia

della

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e pe

r le

vie

del p

a-es

e. U

na lu

nga

cate

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bini

e ra

gazz

i per

corre

va

le s

trade

vuo

te

del p

aese

con

can

zoni

e p

regh

iere

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pace

. Er

ano

loro

i v

eri

prot

agon

isti

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gio

rnat

a ch

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ando

e

diffo

nden

do la

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e!

Dop

o av

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alut

ato

il gr

uppo

AC

R d

i Org

osol

o, c

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i ha

acco

lto

calo

rosa

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el lo

ro p

aese

, in

tard

a se

rata

sia

mo

rient

rati

a O

liena

.

Una

Edu

catri

ce

Il 31

gen

naio

l’A.C

.R. d

i Olie

na h

a fe

steg

giat

o la

gio

rnat

a de

lla p

ace,

face

ndo

un g

emel

-la

ggio

con

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osol

o.Tu

tti in

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e si

amo

parti

ti co

n i p

ullm

an, q

uand

o si

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arriv

ati i

raga

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i Org

osol

o ci

ha

nno

acco

lto m

olto

ben

e; p

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i han

no fa

tto a

ppog

giar

e gl

i zai

ni e

sia

mo

anda

ti al

la

mes

sa e

il p

rete

ci h

a pa

rlato

del

mur

o di

Ber

lino

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divi

deva

in d

ue p

arti

la G

erm

a-ni

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ques

to m

uro

era

ed è

anc

ora

un p

o’ p

rese

nte

fra i

due

paes

i e a

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fra

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oi.

Alla

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del

la m

essa

si

amo

anda

ti a

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giar

e,

dopo

dich

è ci

han

no

divi

si in

gru

ppi a

sec

onda

de

ll’età

; ab

biam

o fa

tto s

varia

ti gi

ochi

com

e qu

ello

del

gio

rnal

e e

insi

eme

ci s

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o di

verti

ti m

olto

!!! A

bbia

mo

an-

che

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to e

can

tato

con

il

Kara

oke

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la fi

ne

abbi

amo

cam

min

ato

per l

e vi

e de

l pae

se fa

cen-

do u

na fi

acco

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pag. 10 Su Patiu - Marzo 2010 - n. 17

4

GIO

RNAT

A d

el PENSIE

RO

Ogni anno c’è la G

iornata del Pensiero dove tutti i gruppi scout della zona in una determ

inata località della provincia di Nuoro. Noi scout attendiamo

questo avvenimento per poter conoscere altra gente o incontrare nuovam

en-te persone che già conosciam

o.Questo anno la giornata del pensiero si è svolta a Nuoro, dove abbiam

o par-lato di un grande problem

a che è presente in tutto il mondo, soprattutto in

Africa. È il problema dello sfrut-

tamento del terzo m

ondo da par-te delle M

ultinazionali, sul qua-le abbiam

o fatto un gioco che ci ha fatto capire com

e si sentono e cosa provano coloro che sono le vittim

e di questo problema. M

i sono divertita m

olto e ho impa-

rato molte cose a cui non avevo

fatto caso.Inoltre la giornata era dedicata ai 100 anni di vita delle G

uide (le mi-

gliori), un motivo in più per fe-

steggiare.

Sara

Ciao a tutti, siamo tre G

uide del reparto “Androm

eda” del gruppo scout O

liena 1.Dom

enica 28 febbraio il reparto, assiem

e al branco e al noviziato-clan si è recato a Nuoro per la giornata del pensiero.durante questa giornata abbiam

o fatto un gioco che riguardava il commer-

cio Equo e Solidale. Siamo stati divisi in pattuglie e ogni pattuglia rappre-

sentava una famiglia del Sudam

erica. Queste dovevano coltivare i loro pro-dotti (banane, cacao, caffé, canna da zucchero, cotone), con olio di gom

ito e fatica. Dopodichè abbiamo venduto i

prodotti ricavati agli “strozzini”, dai quali abbiamo avuto

pochissimo. Questo ci ha fatto capire quanto sia ve-

ramente triste lavorare tanto e guadagnare poco. Questa

esperienza inoltre, è stata un modo per confrontarci con

altri gruppi della provincia di Nuoro.

Elisa, Francesca e M

arta 5

Il 28 febbraio a Nuoro si è tenuta la giornata del pensiero: il tem

a di quest’anno era il com

mercio equo e solidale. Eravam

o divisi in tante famiglie e ogni fam

iglia coltivava un frutto diverso io facevo parte della fam

iglia Cortés e coltivavamo l’ananas giallo. Il gioco che a m

io parere era m

olto divertente serviva a farci capire come, per i contadini del terzo m

ondo sia difficile vendere il proprio prodotto a buon prezzo; infatti i poveri agricoltori vengono pagati solo pochi centesim

i, mentre le grandi m

ultinazionali lo rivendono a prezzi 10 volte superiori. Per fortuna esiste il com

mercio equo e solidale che perm

ette ai produttori di vendere i loro prodotti al giusto prezzo. Al pom

eriggio, prima della m

essa abbiamo visto un video e abbiam

o ascoltato le parole di don Pietro, un sacerdote del Congo che ci ha spiegato che quello che noi avevam

o fatto per gioco è una realtà che esiste veram

ente nel mondo. È stata una bellissim

a esperien-za, m

i sono divertita molto e ho capito che nel

mondo m

olta gente viene sfruttata ma che noi

la possiamo aiutare col com

mercio equo e so-

lidale che paga il lavoro di queste persone nel m

odo che meritano per perm

ettergli una vita m

igliore!!!

Annarita

Dom

enica 28 febbraio siamo an-

dati con gli scout a Nuoro per ricordare “la giornata del pensiero”. C’eravam

o noi, scout di Oliena, gli scout di Nuoro e quelli di Siniscola e Ulassai; m

i sono divertito m

olto e ho conosciuto molti bam

bini, con i quali ho trascorso una giornata allegra. Confrontarsi con altri scout di paesi diversi è sem

pre un’esperienza interessante. Mi è piaciuto

molto il gioco sui m

ercati equo-solidali, che abbiamo fatto divisi in gruppi: io ero nel gruppo

del caffè giallo. Di pomeriggio il nostro vescovo ha celebrato la m

essa nella Cattedrale: dopo siam

o tornati a Oliena. È stata davvero una giornata emozionante!!!

Alessio

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Su Patiu - Marzo 2010 - n. 17 pag. 11

NOTE STORICHE

1)-Non ci sono oratori privati, ma ve ne sono due pubblici.Il primo è la confraternita dei Discipli-nanti, detto comunemente di Santa Cro-ce, perché ha la sede in tale chiesa.Fu fondata, questa confraternita il 16 giu-gno 1580 (1), con licenza dell’illustrissi-mo e reverendissimo Don Francesco de Val, su petizione del reverendissimo ca-nonico Antonio Sanna, vicario di questo vescovado, che riscattò il SantoCristo,(2) che è di una meravigliosa per-fezione e che si conserva in detto orato-rio del valore oltre cento ducati.Il secondo è quello della Vergine d’Itria, in precedenza chiamata chiesa di San Bernardino, dove, per esserci la cappelladella stessa Vergine d’Itria, l’oratorio è così chiamato. Questa confraternita fu fondata il 28 maggio 1613, con licenza e approvazione del reverendissimo ca-nonico Antonio Sanna, vicario di questo vescovado, come delegato dell’illustris-simo e reverendissimo Francesco Esqui-val, arcivescovo di Cagliari, su istanza e petizione di Antonio Tolo Pirella di Olie-na.I confratelli di entrambi gli oratori fanno le loro riunioni e funzioni nelle sacrestie degli stessi.2)-L’oratorio di Santa Croce ha di censo 49 scudi, un possedimento in sa Vadde dessa Figu, un lascito donato da un cer-to Pietro Antonio Carrus, per la cera del Miserere nei mercoledì di Quaresima e un cortile accanto alla chiesa, che ogni

anno si dà in affitto..Si celebra messa ogni giorno di festa e si officia la Vergine.L’oratorio è guidato da un sacerdote con quattro collaboratori, quattro sacrestani della stessa confraternita e una priores-sa con quattro sacrestane. Queste ogni settimana fanno le pulizie della chiesa e chiedono nel paese l’elemosina per l’ora-torio.3)-L’oratorio della Ver-gine d’Itria incassa ogni anno, due libbre da un censo di 10 scudi che donò una certa Giovan-na Rosa Solinas, l’offer-ta, per i defunti quando i confratelli li portano nel cimitero, così come per le sacrestane.Questo oratorio è retto da un sacerdote col titolo di priore, da un amministra-tore, un sindaco, da colla-boratori, da sacrestani, da una amministratrice delle sacrestane.Ogni giorno di festa si celebra la Messa e si offi-cia la Vergine e si chiede l’elemosina per le case del paese.4)-Ciò che incassano le suddette confraternite si spende per l’acquisto di ceri, parte per addobbare

gli altari e parte, se necessario, per la ma-nutenzione delle chiese. Inoltre ognuna di queste due chiese paga ogni anno due libbre d’oro e otto soldi per donativo alla Parrocchia(3). Amministrano questi beni i suddetti governatori e danno il resocon-to al reverendo Vicario foraneo, alla fine del mandato e spesso quando il suddetto Vicario fa la visita.

Alcune note storiche a cura di P.Nieddu

1)-Una relazione redatta dal Teol. Giuseppe Fele in occasione della visita Pastorale nella Parroc-chia di Oliena del 1904, recita:A proposito della fondazione della confraternita di S.Croce, si legge che nella Sacrestia si trova una tavola (oggi scomparsa) con su critto:Catalugu de sos frades de sa Confradia de Santa Rughe de Oliana, primu fundatore su Rev.mu Canonicu Antoni Sanna vicariu de Cartelli e Commissa-riu de su Santu Offiziu cum lissenzia de su Ill.mu e Rev.mu Signore Don Franciscu de Vaill

archiep.V.Calaritanu et Uniones, in sos XVI de su mese de juniu de s’annu MDLXXX (1580)2)-Quando chi scrive, negli anni 50, faceva parte della Confraternita di S.Rughe, in qualità di “cof-fariu” gli anziani ammirando con rispetto e timore il maestoso Cristo ligneo nella croce, raccontava-no di un certo ciu Effas, depositario dell’Orato-rio e per mestiere impagliatore di sedie,il quale , si era messo in testa di ravvivare, in occasione dell’imminente Pasqua, le ferite del Cristo e che per dare inizio a tale” opera”, in una splendida giornata di sole, si era chiuso nella chiesa, quan-do un fragoroso tuono, lo aveva depositato nella

piazzetta con pennelli e vernice a dare spiegazio-ni ai numerosi vicini accorsi al frastuono. Dopo tali fatti il Cristo in questione era conosciuto come “il cristo che tuona” e non veniva nemme-no spolverato se non con l’ausilio di panni issati su dei bastoni e con esplicita autorizzazione del Parroco. Di tali fatti, testimonia ancora oggi la Sig.ra Giovanna Palimodde( meglio conosciuta come Juvanna Vreagliu) residente nelle adiacen-ze della chiesa medesima. 3)-per Parrocchia deve intendersi quella di Santa Maria.

QUESTIONARIO CORONGIU - terza parteContinua la pubblicazione di un vecchio documento in lingua spagnola, datato 1777 noto come “questionario Corongiu” dal nome del Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Cagliari che a suo tempo aveva formulato un questionario sulla consistenza delle parrocchie e chiese dei villaggi e delle risposte scritte dal Vicario perpetuo Salvatore Lovico riguardante la villa (villaggio) di Oliena.Libera traduzione dallo spagnolo del Prof. Stefano Deledda

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Intitolata a “Mario Ciusa Romagna” la nuova biblioteca comunaleUomo di notevole spessore culturale che ha donato 3500 volumi al Comune di Oliena.

Negli ultimi mesi del 2009 ad Oliena abbiamo assistito a una forte ripre-sa di attività culturali che sono culminate con l’inaugurazione della nuova biblio-teca comunale intitolata a Mario Ciusa Romagna. Grazie all’impegno del Sinda-co e dell’assessore Pier Paolo Mazzella il nostro paese potrà contare finalmente su un centro culturale di prim’ordine che comprende anche un auditorium. Più che doverosa l’intitolazione a Mario Ciusa Romagna, un atto di gratitudine nei con-fronti di un uomo di notevole spessore culturale che ha donato 3500 volumi al Comune di Oliena. I volumi, già intera-mente catalogati, comprendono opere di vario genere, tra cui vere e proprie rarità, come le prime edizioni di alcune opere di Grazia Deledda e di Sebastiano Satta. Occupano uno spazio a parte, arredato grazie alla consulenza della figlia Maria Elvira, architetto che vive a Roma. Con Oliena, il paese di sua madre Veronica Romagna, donna di raffinata bellezza e rara intelligenza, ha sempre mostrato di avere un rapporto molto speciale. La ma-dre rimarrà per Mario un punto di riferi-mento affettivo e umano molto profondo, che lo porterà ad aggiungere al cognome paterno quello di Romagna. Da ragazzo era solito trascorrere le vacanze a Oliena: un periodo per lui indimenticabile e che sarà al centro di molti dei suoi raccon-ti. ”Nella sua narrativa – ha scritto la figlia Maria Elvira nella parte intro-duttiva della monografia a lui dedicata – il paesaggio delle vallate di Oliena e le

storie degli uomini che le avevano abita-te, affioreranno sempre come linfa vitale inesauribile”. Il convegno di inaugurazione è stato aperto con il taglio del nastro da parte delle autorità e dell’Assessore Regiona-le alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Maria Lucia Baire. Tra le testimonianze più significative, oltre a quella, commos-sa, della figlia, di particolare interesse e ricca di gustosi aneddoti, è stata quella di Monsignor Ottorino Alberti, ex Arci-vescovo di Cagliari, che ha voluto ren-dere omaggio al suo vecchio professore di Lettere del Liceo Asproni di Nuoro. Ha aperto i lavori Romano Cannas, di-rettore della Sede Rai della Sardegna e autore dell’ultima, bellissima intervista all’intellettuale nuorese: Mario Ciusa Romagna testimone di tre secoli. Il fil-mato dell’intervista, proiettato nel corso della serata, è stato accolto da un lungo applauso da parte del numeroso pubblico presente, che ha potuto conoscere più da vicino e apprezzare le notevoli doti uma-ne e affabulatorie del grande uomo di cultura scomparso nel 2006 all’età di 97 anni. Il video è stato donato alla Biblio-teca comunale di Oliena, insieme con le centinaia di ore di radio e tv dell’Archi-vio Rai. La parte più strettamente “scientifica” del convegno è stata affidata a Maria Lu-isa Frongia, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Ca-gliari che ha anche curato un’antologia di scritti di Ciusa Romagna pubblicata da Èthos Edizioni dal titolo “Mario Ciu-sa Romagna Arte e cultura con gli occhi di un intellettuale interprete della Sar-degna”. Assemblati cronologicamente

secondo tagli tematici individuati negli ambiti dei percorsi d’arte, della criti-ca storico-letteraria e del racconto sono un’antologia dei suoi scritti più signifi-cativi pubblicati soprattutto sulle pagi-ne culturali de “L’Unione Sarda”. “Gli interventi raccolti – ha scritto la prof.ssa Frongia nell’introduzione al volume – costituiscono una fonte imprescindi-bile per chiunque si occupi di cultura in Sardegna: a percorrerne le pagine si ha la sensazione di essere accompagnati dallo stesso autore in avventurose ricognizioni che sollecitano a inserire avvenimenti e protagonisti nel contesto storico e socia-

le dove essi sono stati prodotti, rivelando inattese relazioni con la storia del costume e delle idee. Offrono, inoltre, stimolanti con-tatti con artisti che hanno segna-to un’epoca, invitando, al tempo stesso, ad approfondire argomenti dell’arte alcuni che ancora pulsa-no di vitalità, altri nascosti nelle pieghe della memoria o, persino, dimenticati.”

Bastiano Catte

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SPECIALE PRESEPI

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AVVENTO di CARITA’Testimonianza del Noviziato Clan del Gruppo Scout Oliena 1

Il Natale è passato da poco,spente le luminarie. Le vetrine dei negozi in centro già da un po’ hanno cambiato

scenario,via i presepi,ecco le maschere,le compagnie dei giovani in paese si ani-mano per preparare la sfilata dei carri allegorici,tutti indaffarati a costruire il carro più originale e divertente.In tutta questa frenesia,noi ragazzi del noviziato/Clan vorremmo soffermarci un attimo a raccontarvi le attività vissute du-rante il periodo dell’Avvento,esperienze che ci hanno dato modo di crescere e confrontarci con situazioni che normal-mente non viviamo,nella speranza di riu-scire a trasmettervi le emozioni presenti nel nostro cuore. All’inizio dell’Avvento i nostri capi ci hanno proposto un’uscita di Servizio ad Iglesias, nella comunità di recupero “Emmaus”. Quando siamo arrivati avevamo una cer-ta ansia perché non sapevamo cosa ci aspettasse, non sapevamo l’atmosfera che si sarebbe creata e come avrebbero reagito i ragazzi ospiti della comunità alla nostra presenza.“Cosa siete venuti a fare qui?”, è stata la domanda che ci ha rivolto Fabrizio, uno degli educatori responsabili della struttu-ra, dopo l’accoglienza.Abbiamo vissuto questa esperienza cer-cando una risposta a quella domanda, mentre nella nostra mente si affacciava il pensiero che nessuno di noi in realtà si era mai accorto di quanto potesse es-sere difficile l’esistenza per alcune per-sone. Il sabato sera abbiamo pregato as-

sieme nella Santa Messa celebrata nella cappella della comunità; la domenica ci è stata data la possibilità di affiancare i ragazzi nelle attività di cui si occupano quotidianamente, come la cura degli ani-mali, delle serre, la pulizia dei locali, la mensa. Mentre erano assorti nello svolgere con estrema cura i loro compiti, racconta-vano con naturalezza la storia della loro vita, i loro fallimenti,la loro rabbia, i loro tentativi di risalire dal fondo , cercando di costruire un futuro sereno e dignito-so, sforzandosi, con grande fatica, di non commettere gli errori commessi in pas-sato.Siamo rientrati a Oliena con la nuova consapevolezza di quanto la nostra esi-stenza sia fortunata e allo stesso tempo di quanto sia facile perdersi. Questi pensieri sono stati confermati quando, pochi gior-ni prima di Natale, ci siamo uniti a tutte le persone che abitualmente frequentano la mensa della Caritas del nostro paese per una cena comunitaria . Persone di cui solitamente ignoriamo ogni cosa, ma che quella sera abbiamo conosciuto da una diversa prospettiva: abbiamo cucinato per loro, giocato,cantato,ascoltato i loro racconti e le loro poesie. Senza fermar-ci alle apparenze, ci siamo resi conto di quanto si possa soffrire quotidianamen-te senza però perdere la voglia di vivere né la speranza di una vita migliore. Un grazie speciale ai nostri sacerdoti,al sig.Camillo, alle suore, a Mario e Tore per la grossissima mano d’aiuto ai fornelli!!!Con la route di Dicembre,svoltasi a Mon-

tes , abbiamo chiuso il 2009.Il tema proposto dai capi era strettamente legato al periodo liturgico: “In cammino con i re Magi”….e veramente è stato un cammino duro e faticoso, tra freddo, in-terminabili salite e con il peso degli zaini sulle spalle. Meta ultima della route era il pa-ese di Orgosolo, meglio, la chiesa parrocchiale,meglio ancora,il Bambinel-lo avvolto in fasce.Anche noi, come i re Magi, abbia-mo portato i nostri umili doni a Gesù Bambino,il poco che abbiamo: la nostra disponibilità, la spensieratezza, i sogni, i timori,le incertezze, i ricordi legati alle persone incontrate lungo il nostro vaga-re nelle strade del mondo, quest’anno, in particolare,i giovanissimi ragazzi cono-sciuti nella comunità “Emmaus”, i loro sentimenti di sfiducia e delusione. A loro auguriamo “BUONA STRADA”. nella speranza possano vincere la loro batta-glia .Concedeteci infine un GRAZIE DI CUO-RE a tutte quelle persone che ad Orgoso-lo ci hanno fatto dono del loro sorriso e della loro ospitalità, don Luciano, splen-dido padrone di casa, i suoi numerosissi-mi compari, in particolare Clelia, Nicola e tutta la loro famiglia: Dio vi ricompensi con ogni bene!

SPAZIO GIOVANI - Associazioni