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COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE

STUDIO SULL'EVOLUZIONE

DELLA CONCENTRAZIONE

NEL SETTORE DEl DETERSIVI

PER USO DOMESTICO

IN ITALIA DAL 1968 AL 197 5

Dicembre 1977

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Il presente volume esamina l'evoluzione della concentrazione in Italia nel settore dei detersivi per uso domestico nel periodo dal 1968 al 1975, con delle indicazioni sulle parti di mercato, sulle strategie delle imprese, le spese e investimenti pubblicitari, i prezzi e i circuiti di distribuzione.

Delle ricerche parallele sono realizzate pure in altri paesi membri della Comunità. L'analisi che segue si situa in un complesso di analisi settoriali e di mercato, previste dal programma di ricerche della Commissione delle Comunità europee.

Per quanto riguarda il programma, i criteri, gli obiettivi e i principali risultati delle ricerche sulla concentrazione nei paesi della Comunità, si rinvia al volume della Com­missione "Méthodologie de l'analyse de la concentration appliquée à l'étude des sec­teurs et des marchés"- (N° cat. 8756, septembre 1976) già pubblicato in due versioni (francese, inglese).

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COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE

~TUDIO SULL'EVOLUZIONE

DELLA CONCENTRAZIONE

NEL SETTORE DEl DETERSIVI

PER USO DOMESTICO

IN ITALIA DAL 1968 AL 197~

ISVET l .. s!ituto per gli studi sullo sviluppo economico e il progresso tecnico

Manoscritto terminato in dicembre 1977

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©Copyright CECA- CEE- CEEA, Bruxelles e Lussemburgo, 1977 Printed in Belgium

Gli articoli ed i testi che compaiono in questa pubblicazione possono essere riprodotti, integralmente od in parte, con citazione della fonte.

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PREFAZIONE

Questo volume costituisce parte di una serie di studi settoriali concernenti l'evolu­zione della concentrazione nei differenti paesi membri della Comunità europea.

l rapporti sono stati preparati dai differenti istituti ed esperti nazionali, incaricati dalla Commissione di realizzare il programma di studi settoriali in parola.

Poichè si è tenuto conto dell'interesse specifico e generale di tal i rapporti nonchè degli impegni assunti dalla Commissione nei confronti del Parlamento europeo, si è ritenuto di pubblicarli integralmente nella loro stesura originale.

In proposito, la Commissione, mentre si astiene da ogni commento, tiene a precisare che la responsabilità circa l'esattezza dei dati e la fondatezza delle conclusioni che figurano in ogni rapporto incombe esclusivamente sull'istituto o sull'esperto che ne è autore.

Man mano che - in esecuzione del programma settoriale ancora in corso- altri rapporti saranno consegnati alla Commissione, si procederà alla loro pubblicazione.

Parimenti la Commissione provvederà a pubblicare una serie di documenti e di tabelle di sintesi, allo scopo di fornire alcune indicazioni che permettano di effet­tuare un'analisi comparativa dell'evoluzione della concentrazione nei differenti paesi membri della Comunità.

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INDAGINE SVOLTA PER INCARICO DELLA

COMMISSIONE DELLE.COMUNITA' EUROPEE

Gruppo di lavoro:

Guglielmo Comoglio

Dante Pierezza

La parte statistica ed i grafici sono stati. curati da Giuseppe Giampieri e Alva~o GUido; la segreteria diri­cerca e l'editing dalla sig.na Adriana Salvatore.

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I N D I_ C E

STUDIO SULL'EVOLUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE NEL SETTORE DEI

DETERSIVI PER USO DOMESTICO IN ITALIA DAL 1968 AL 1975

P A R T E I

STUDIO DEL SETTORE DEI DETERSIVI SINTETICI

1 IL SETTORE DEI UETERSIVI·

2

3

4

5

6

MATERIE PRIME • .•.•.

SETTORI DI DESTINAZIONE

STRUTTURA DELL'OFFERTA.

DIMENSIONE DELLE IMPRESE, ADDETTI, UNITA~ LOCALI

PRODUZIONE· DI DETERSIVI SINTETICI

~ 11

13

15

16

18

21

27

7 COMMERCIO CON L 1 ESTERO . . . . . . . . 30

8 CONSUMO GLOBALE DI DETERSIVI PER USO DOMESTICO 39

9 PREZZI DEI DETERS!VI PER USO DOMESTICO 46

10 PUBBLICITA'. . . • . . . . . . . . . . . . . 58

11 SPESA PUBBLICITARIA DELLE PRINCIPALI AZIENDE DEL SETTORE • 62

P A R T E II

ANALISI DEI PRINCIPALI JvERCATI DEI DETERSIVI PER USO DOME STTCO. . 77

1

1 1

1 2'

, 3

MERCATO ITALIANO DEI DETERSIVI PER BUCATO A MANO ..

I produttori e i prodotti . . .

Le caratteristiche generali del comparto

I tipi di detersi vi . . . . .

1 4 La strategia delle imprese ..

1 5 Le quote di mercato ed i prodotti "cipizzati" · · · ·

, 6

1 7

1 8

La di stri l::uz ione

Le caratteristiche di consumo .•.

Gli investimenti pubblicitari ..

,

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2 MERCATO ITALIANO DEI DETERSIVI PER LAVATRICE •.

2 1 I produttori e i prodotti • . . . . . . . . , . 2 2 Le caratteristiche generali del comparto .

2 3

2 4

2 5

2 6

3

3

3 2

3 3

3 4

3 5

3 6

La strategia delle imprese

La di stri buz ione •••.•••

Le caratteristiche di consumo •.

Gli investimenti pubblicitari.

MERCATO ITALIANO DEI DETERSIVI PER IL LAVAGGIO

STOVIGLIE. . . . . . . I produttori e i prodotti . . Le caratteristi che generali del comparto . La strategia del l e imprese

La distribuzione . . . . . . . Le carat:teristiche di consumo . . . . . . Gli investimenti pubblicitari . . . .

.

.

.

.

DELLE

. .

4 MERCATO ITALIANO DEI DETERSIVI PER LANA, S~TA, FIBRE

SINTETICHE . . . . . . . . . . . . . . 4 1 I produttori ed i prodotti

4 2 Le caratteristiche del comparto

4 3 La strategia delle imprese . . . . 4 4 La di str i buz ione . . . . . . . . . 4 5 Le caratteristi che di consumo. . . . . . 4 6 Gli in ves t imen t i pubblici t ari

5 MERCATO ITALIANO DEI DETERSIVI ABRASIVI ••

5 I produttori e i prodotti ••••••

5 2

5 3

Le caratteristiche del comparto

Le quote di mercato delle diverse marche .

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6

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7 6

La distr;i.buzione ••.•.•• •

Le caratteristiche di consumo

Gli investimenti pubblicitari

MERCATO ITALIANO rni DETERSIVI - . -- --- .

I produttori e -i prodotti. . . . Le caratteristi eh e del comparto

PER PAVIMENTO

.

. Le quote di mercato delle diverse marche· . . La distribuzione . . . . . . . . . . . . . . . Le caratteristiche di con~umo

Gli investimenti pubblicitari .

.

. . . . . . . . .

. . . . .

MERCATO ITALIANO DEI PRODOTTI DETERSIVI AMMORBJDENTI

I produttori e i prodotti . . . . Le caratteristiche del comparto . . Le quote di mercato delle diverse marche . La distri hlzione . . . . . . . . . . . Le caratteristiche di consumo . Gli investimenti pubblicitari •• . .

P A R T E III

ANALISI QUANTITATIVA DELLA CONCENTRAZIONE NEL SETTORE DEI

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Pag.

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DETERSIVI PER USO DOMESTICO . . • • • • 157

PREMESSA. 1

2

3

4

INDICI DI LINDA DI EQUILIBRIO OLIGOPOLISTICO

TASSI DI RENDIMENTO DELLE IMPRESE DEL CAMPIONE

RITMO DI CRESCITA DELLE IMPRESE DEL CAMPIONE • • •

.=.=.=.=.=.=.=.=. Allegato 1-Schede relative alle principali aziende del

Allegato 2-Tariffa doganale .

Allegato 3-Ta.vole . . . . . Allegato 4-Grafici . . . . . . . .

settore

. . . .

159

162

163

164

167

187

197

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P A R T E I

STUDIO DEL SETTORE DEI DETERSIVI SINTETICI

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1 IL SETTORE DE I DETERSIVI

L'industria dei detersivi sintetici ha incominciato a

rappresentare una componente importante nel panorama industria

le italiano verso la fine degli anni cinquanta.

In quegli anni infatti vennero introdotti nel settore

della detergenza i tensioattivi di sintesi a parziale sostitu­

zione dei grassi precedentemente usati: questo fatto provocò

una sostanziale modificazione nella struttura dell'industria

della detergenza. Prima infatti le aziende che operavano nel

settore della detergenza erano integrate verticalmente, cioè

producevano esse stesse anche le materie prime necessarie trat­

tando grassi di origine animale o vegetale.

Con la progressiva sostituzione dei prodotti di origine

animale con i tensioattivi di sintesi si è venuta delineando

sempre più chiaramente la struttura del settore che::attualmen­

te si può ripartire in tre grandi comparti:

a) aziende produttrici di materie prime;

b) aziende formulatrici di detersivi;

c) aziende per la distribuzione dei prodotti sul mercato.

La suddivisione tra i tre settori inizialmente era net-

ta ma con il passare del tempo si sono verificati degli scon­

finamenti di un settore nell'altro.

Così alcune aziende operanti prima solo nel settore

delle materie prime hanno iniziato a produrre anche detersi­

vi secondo formulazioni proprie e a fornire parte della pr~

duzione ad imp~se operanti nel secondo settore1quello della

formulazione.

Inoltre alcune aziende commerciali utilizzano questi

produttori di detersivi per realizza~e le ~oro linee di prodo!

ti e in questo caso il fabbricante di materie prime, oltre al

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la formulazione realizza anche il confezionamento del prodotto

con il marchio del committente.

Un altro interessante fenomeno è stata l'entrata

nel terzo settore, quello della commercializzazione-, di azien

de appartenenti ai formulatori che, con nome affine al loro od

anche completamente diverso, commercializzano i prodotti deter­

genti dei grandi produttori. In alcuni casi queste imprese co~

merciali agiscono come imprese autonome, in altri come sempli

ci commissionarie.

Questo comportamento delle principali aziende del set­

tore è seguito ad una fase temporale in cui le grandi aziende

chimiche avevano tentato di trovare uno sbocco sul mercato ac­

corgendosi però presto che una cosa era produrre migliaia di

tonnellate di prodotto, un'altra distribuire questo prodotto

su un mercato altamente competitivo dove il budget pubblicita­

rio è dell'ordine di decine di miliardi e dove le tecniche di

introduzione sono altamente sofisticate.

Da qui l 'esigenza di lasciare ad altri questo "mestie­

re" e, quindi, la costituzione di società commerciali a valle

dei grandi produttori di detersivi.

I detergenti sintetici stanno gradualmente sostitue~

do i saponi e nessuna massaia ritorna al vecchio prodotto: que­

sta progressiva conquista del mercato non è però aliena da in­

convenienti di tipo soprattutto ecologico dovuti ad un inquin~

mento sempre più esteso dei corsi d'acqua.

Il problema della biodegradabilità è stato però affron

tato, e in parte risolto, in questi ultimi anni con la commer­

cializzazione di prodotti degradabili all'SO%.

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2 MATERIE PRIME

Il tensioattivo impiegato da solo, anche prescindendo

da problemi di costo, fornirebbe dei detersivi con caratteri­

stiche detergenti incomplete: di qui la necessità di integrare

il tensioattivo con altre sostanze di non secondaria importanza

sia per le quantità in gioco sia per i loro positivi effetti

sul processo di lavaggio.

Le principali materie prime che concorrono a coPtituire

un moderno detersivo sono, oltre al tensioattivo, vari sali di

sodio (polifosfato, silicato, solfato, perborato) che globalme~

te rappresentano, in peso, circa il 90% seguite dalla C.M.C.,

(Carbossimetilcellulosa) sbiancanti ottici e profumi.

Le materie prime necessarie per confezionare i deter­

genti sono prodotte dalle grandi industrie chimiche Montedison,

Sir, Liquichimica, Anic, Solvay ma anche da alcune di più mode­

ste dimensioni quali la Marchon, la Tessilchimica, la Benckiser,

la Lamberti, ecc.

Il principale tensioattivo utilizzato fino a qualche

anno fa era il dodecilbenzensolfonatosodico nella versione rami­

ficato: ora che la legge ha imposto di impiegare materiali bio­

degradabili si è diffuso il tipo lineare, il solo prodotto negli

impianti di recente costruzione. Tra gli altri componenti di un

detersivo i polifosfati hanno molta importanza in quanto ~volgo

no la funzione di addolcenti delle acque e indirettamente con­

sentono agli altri componenti di aumentare la loro efficacia

lavante; il perborato di sodio esplica la ben nota azione

sbiancante, particolarmente attiva alle alte temperature usate

nel lavaggio a macchina, assumendo il ruolo che nel bucato a ma

no viene affidato alla comune candeggina; il silicato di sodio

aggiunto al tensioattivo per la sua azione anticorrosiva sui me

talli, e il solfato di sodio che funge da semplice carica passi

va, cioè svolge la funzione di diluente in polvere.

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3 SET~GRl BI riESl'JNAgiONE

I principali sotto-settori di destinazione dei deter~i

vi, cui corrispondono altrettante classi di prodotti con carat­

teristiche differenziate, possono essere ricondotti a tre:

-detersivi per uso domestico: che rappresentano oltre l'BO%

del consumo totale, sono destinati all'uso nelle famiglie

per il bucato a mano ed in lavatrice, per il lavaggio dei piat­

ti sia a mano che in lavastoviglie, per le superfici dure ed i

pavimenti, per il lavaggio di lana, seta e nylon e per ammorbi-

dire i tessuti nel risciacquo, ecc.;

- detersivi per comunità: gli impieghi sono praticamente gli stes­

si di quelli riscontrati nell'uso domestico, ma vengono u~ati

da comunità religiose e laiche, enti pubblici, o~pedali, alber-

ghi, ecc ••

I prodotti, sia liquidi che in polvere, differiscono oltre

che per la confezione nwtevolmente più grande anche per la quali­

tà che di solito è migliore, questi detersivi sono cioè dotati

di un potere lavante più elevato.

I prodotti derivano o da quelli per uso domestico oppor­

tunamente potenziati, o da prodotti per uso industriale confezio­

nati per questo impiego.

Il consumo non è molto rilevante e ~i può stimare che

non arrivi neppure al 10% del totale. Nel settore operano alcune

delle grandi aziende produttrici con apposite linee di prodotto

ma la necessità di soddisfare esigenze di lavaggio specifiche e

il fatto che la commercializzazione possa prescindere sia dall'or-

ganizzazione di una rete commerciale a livello nazionale sia da

onerosi investimenti pubblicitari lascia largo spazio alle picco

le e medie aziende che riescono a coprire oltre il 60% del merca­

to;

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detersivi per uso industriale: si intendono compresi in questa

classificazione i detersivi utilizzati dalle industrie quali ma - . . -

teriali di consu~o per- i proceBsi produttivi, escludendo perciò

tutti i detersivi impieg~ti per usi di pulizia generale.

Per questo secondo impiego le industrie usano infatti i

prodotti destinati alle grandi comunità.

I prodotti per-gli impieghi industriali sono prevalente­

mente liquidi con alto potere detergente e trovano impiego nel-

l'industria tessile, meccanica, conciaria, cartaria, ceramica,

ecc ••

A questi impieghi tradizionali si devono aggiungere il

lavaggio dei mezzi di trasporto, terrestre (tram, treni e auto­

bus) ed aereo, che ha assunto di importanza in questi ultimi an­

ni e il lavaggio delle autovetture private con gli impian~i auto­

matici che sta diventando sempre più diffuso.

La produzione di detersivi per U30 industriale non rap­

presenta comunque una quota molto importante della produzione

globale (poco più del lO%) e a causa delle molteplicità di impie­

ghi e quindi della differenziazione richieste alle caratteristi­

che dei prodotti è frazionata tra moltissimi piccoli produttori,

capaci di produrre prodotti ".su misura" per un mercato molte volte

soltanto locale.

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4 STRUTTU.RA DELL'OFFERTA

In Italia la struttura produttiva nel settore dei

detersivi per uso domestico ha un aspetto abbastanza singolare,

difatti ad una osservazione a livello nazionale, la concentra­

zione di questo settore appare notevolmente alta (le otto gra~

di aziende presenti sul mercato controllano secondo stime atten­

dibili circa il 90% del mercato) mentre se si passa ad una compa

razione a livello internazion~le il settore in Italia si presen­

ta con una concentrazione molto più bassa.

Negli altri Paesi europei generalmente operano di­

fatti non più di una o due aziende di grandissime dimensioni.

Abbiamo detto che operano in Italia in questo set­

tore otto grandi aziende, di cui quattro appartenenti a gruppi

multinazionali. Appartengono a società multinazionali la

Procter e Gamble dell'omonimo Gruppo americano

- Henkel dell'omonimo gruppo tedesco

- Unil-it della Unilever olandese e inglese

Colgate-Palmolive della Colgate americana.

Sono invece società italiane:

- Mira Lanza di Genova

- Annunziata di Frosinone

Snia-Casa di Roma

- Panigal di Bologna.

Queste aziende coprono con i loro prodotti tutti

i comparti in cui è stato diviso il mercato dei detersivi per

uso domestico: non tutte però sono presenti in tutti i comparti.

Alcuni mercati sono infatti esclusivi di poche aziende mentre in

altri dove dominano uno a due grandi nomi le restanti società,

pur essendo presenti con dei prodotti per completezza di linea,

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hanno una piccolissima quota di mercato e a poco valgono le

azioni promoziQnali tendenti ad accrescerla.

La tavola che segue riepiloga la situazione attua-

le dei prodotti offerti sul mercato dalle diverse case produttrici.

Si può notare la presenza di tutte le principali otto case nei

primi tre mercati e la più alta specializzazione nei successivi

sei mercati.

Un altro aspetto importante che si può osservare

dalla tavola è la presenza di diverse marche (anche 3-4) di uno

stesso produttore nei comparti più importanti. QUesta tecnica

permette di creare una maggiore parcellizzazione del mercato e,

sfruttando la concorrenza interna tra marche proprie, consente

al produttore di aumentare la sua quota di mercato a danno dei

concorrenti.

Per quanto riguarda la ripartizione del mercato si

può fornire una stima globale della sua ripartizione tra le

principali case:

Mira Lanza 20%

Procter & Gamble 20%

Henkel 16%

Colga te 11%

Lever 1 O%

Annunziata 6%

Snia Casa 4%

Pani gal 3%

Totale 90%

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- 21-

5 DIMENSIONE DELLE IMPRESE, ADDETTI, UNITA' LOCALI

In Italia, come sappiamo, il settore dei detersivi è

abbastanza caratteristico: è infatti l'unico Paese Europeo in

cui operano diverse imprese di grandi dimensioni con uno o due

stabilimenti di notevole capacità produttiva.

Lo studio della distribuzione delle unità locali e

degli addetti per classe dimensionale può essere condotto solo

sui dati del censimento industriale ·.del '71, in quanto i dati

dei censimenti precedenti non sono omogenei con quelli dell'ul

timo. Il censimento '61 riporta infatti i dati relativi ai de­

tersivi aggregati con quelli dei saponi e della profumeria.

I dati del censimento '71 sono invece relativi ai soli deter­

sivi, per "uso non industriale": in tale suddivisione sono qui~

di compresi, oltre ai detersivi per uso domestico, anche quelli

per grandi comunità mentre sono esclusi quelli per uso indu­

striale.

I dati infatti rilevati dal censimento sono sensi­

bilmente più bassi di quelli stimati dall'Aschimici nel suo

compendio statistico del '71 (12.500 addetti secondo la stima

Aschimici contro 7.582 rilevati dal censimento industriale

del '71) e relativi a tutto il settore.

La serie degli addetti al settore dei detersivi

secondo l'Aschimici è infatti la seguente:

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- 22-

Settore Detersivi - Addettì

Anno Addetti N° indice 1971 = 100

19 71 1 2. 500 100

1972 1 2. 500 100

1973 1 2. 500 100

1974 11 • 000 88

19 75 11 • 000 88

19 76 11 • 000 88

Fonte: Aschimici - Milano.

Il settore dei detersivi non solo non ha fatto regi­

strare, negli ultimi anni, una espansione, anche se lieve, nel

l'occupazione, ma si è avuta invece una certa contrazione, cui

però è seguita una più marcata qualificazione della mano d'ope­

ra in quanto gli impianti produttivi sono per la maggior par­

te relativamente recenti e molto automatizzati.

L'utilità dei dati censuari consiste comunque princi­

palmente nel fornire una precisa indicazione nel tessuto pro­

duttivo italiano in questo settore nel '71, tessuto che non

cambia m~lto anche se si inseriscono i dati relativi alla pro­

duzione di detersivi per uso industriale - che come sappiamo

è di poco superiore al 10% del totale - e che pur potendo aver

subìto delle modificazioni dal '71 ad oggi è ancora di questo

rappresentativo.

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- 23-

UNITA' LOCALI, ADDETTI PER CLASSI DIMENSIONALI

Valori assoluti e percentuali nel l 71

Valori assoluti fino 9 10-49 50-199 oltre TOTALE

200

Unità locali 370 61 9 8 448

Addetti 1 1 1 4 1108 732 4628 7582

Dimensione media 3 18 81 57 8 17

Valori percentuali

Unità locali 8 2, 6 13,6 2,0 1 '8 100' o Addetti 14,7 14,6 9,7 61,0 100' o

Fonte ISTAT- PCensimento generale dell'Industria e del Commercio

ottobre 1971 - Elaborazione ISVET.

L'esame della tavola permette di osservare l'elevata. con­

centrazione del settore: oltre il 60% della forza lavoro trova

impiego in meno del 2% degli impianti (8 su 448 in totale) con

una incidenza media di circa 600 addetti per impianto a fronte di

una dimensione media del settore di 17 addetti per unità produttiva.

Esistono inoltre una miriade di piccole imprese (oltre l'BO% del-

le unità locali) con il 15% degli occupati con dimensione media

di soli 3 addetti.

Dall'analisi dei dati ISTAT 1971, si nota che ben il 76%

degli occupati nella produzione dei"detersivi per uso non indu­

striale" era concentrato nel nord ed in particolare nelle cinque

aziende con oltre 200 addetti, mentre per quanto riguarda il cen­

tro Italia, questo occupava il 20% degli addetti del settore,

due terzi dei quali nelle tre aziende con oltre 200 addetti. Per

quanto riguarda il Sud e le Isole si può osservare che l'occupa­

zione nel settore della produzione di detersivi era a livelli co-

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- 24-

sì bassi da notersi considerare praticamente inesistente.

Quanto alla distribuzione delle unità produttive nel

'71 per zone geografiche si rileva che nell'Italia nord-orien

tale e centrale erano accentrate le unità di grosse dimensioni,

mentre nell'Italia nord-occidentale predominavano quelle di

medie dimensioni. Le unità produttive di piccole dimensioni

si ritrovano essenzialmente nelle zone nord-orientali e cen­

trali del Paese, mentre compaiono in questa fascia dimension~

le gli unici centri di produzione dell'Italia meridionale e

insulare.

Un'analisi di grande interesse si sarebbe potuta fa­

re se fossero stati disponibili i dati relativi alle imprese

nel settore dei detersivi: purtroppo l'ISTAT fornisce tale da­

to solo a livello più aggregato per cui non è stato possibile

effettuare nessun confronto tra la distribuzione delle unità

locali e quella delle imprese.

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- 26-

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE DELLE UNITA' LOCALI E DEGLI ADDETTI E NUMERO MEDIO DI ADDETTI PER UNITA' LOCALI

NEL SETTORE DEl DETERSIVI PER USO NON INDUSTRIALE

Unltà Locali Addetti Numero medio di Addetti

per Unità Locali

PIEMONTE 12.1 3 .o 4.1 VALLE D'AOSTA .. .. 4.0 LOMBARDIA 25.7 39.3 25.9 TRENTINO-ALTO ADIGE 2.2 1 .8 14.0 VENETO 7 .1 20.2 47.8 FRIULI-VENEZIA GIULIA 1 .1 0.4 6.6 L IGUR lA 7.6 5.6 12.5 EMILIA ROMAGNA 15.7 5.8 6.7

NORD 70.7 76.2 18.2

TOSCANA 11 .8 2.1 3.0 UMBRIA .. .. 2.5 MARCHE 0.7 0.3 8.0 LAZIO 7.1 17.9 42.0

CENTRO 20.1 20.2 17 .o ABRUZZI 0.7 .. 3 .o CAMPANIA 2.7 0.9 5.8 PUGLIA 1 .3 1 .4 17.3 CALABRIA 1 .6 0.3 2.2 SICILIA 2.5 0.4 3 .o SARDEGNA .. .. 18.5

SUD-ISOLE 9.2 3.6 6.5

ITALIA 1 oo.o 1 oo.o 16.9

FONTE: ISTAT- 5° Censimento gener~le dell'industria e del commercio, ot~obre 1971 -Elab~razio~e ISVET

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- 27-

6 PRODUZIONE DI.DETERSIVI SINTETICI

Già si è detto della incidenza modesta sia del consu­

mo delle grandi comunità, sia del settore industriale (circa

10% cadauno); in un capitolo successivo si illustrerà pure la

scarsa rilevanza dell'interscambio (pochi percento del consumo).

La tavola che segue offre una visione immediata dei da

ti più significativi relativi ai detersivi sintetici negli anni

dal 1 971 al 1 97 6.

DETERSIVI SINTETICI

Add. Fatt. V .A. Produz. f Consumo Cons. n. miliar miliar migli aia l appare!l pro-capi - -

di di tonn. te mi- te Kg/ aE_ · gliaia no di tonn.

1971 12500 196 - 548 569 10.3

1972 12500 230 58 571 599 11 • o

197 3 12500 252 75 607 627 11 • 5

197 4 11000 360 86 654 672 1 2. 1

1975 11000 420 - 602 607 10.8

1976 11000 525 - - 705 1 2. 6

Fonte - Aschimici

Per gli ultimi due anni è inoltre possibile utilizzare

dei dati di fonte A .• I. s. che forniscono una ripartizione per

categorie di impiego dei prodotti e per caratteristiche di sta­

to polveri o liquidi.

I dati totali coincidono con quelli citati precedente­

mente essendo la fonte la medesima.

Dall'analisi della tavola si vede come l'interscambio

derivi quasi totalmente dal comparto dei detersivi per tessuti

e la ripartizione del consumo pro-capite evidenzia sia la anco­

ra scarsa presenza dei detersivi liquidi nel consumo delle fami

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- 28-

glie italiane, sia le piccole quote pro-capite dei tipi di de­

tersivi diversi da quelli per il bucato.

La diminuzione dei dati pro-capite del 1975 rien­

tra nella normalità se si considera che in questo anno si è toc­

cato il punto di minimo del ciclo congiunturale.

E' interessante comunque notare come i detersivi

liquidi abbiano continuato la loro avanzata anche nel 1975 pas­

sando da 1,64 Kg./anno pro-capite a 1,76.

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- 30-

7 COMMERCI O CON L·, ESTERO

Le caratteristiche peculiari dei detersivi, tra cui

possiamo citare il basso valore dei prodotti e l'elevata co~

centrazione delle aziende e la loro multinazionalità, influi­

scono in maniera notevole sull'andamento del commercio con

l'estero, nel senso di ridurre al minimo la tendenza agli

scambi.

Per le esportazioni, infatti, il flusso è a livelli

del tutto trascurabile, aggirandosi il volume delle merci e­

sportate, nel 1976, sul 2,5% della produzione italiana. Per

le importazioni, anche se abbastanza limitate rispetto a quel

le di altri settori dell'industria chimica secondaria, si è

manifestato un movimento di prodotti che è passato dal 9,2%

del consumo nazionale nel 1973 al 4,3% nel 1975, anno di di­

chiarata crisi, per poi collocarsi nel 1976 di nuovo su va­

lori più vicini al "trend" manifestato negli anni precedenti.

Percentuali delle importazioni rispetto al consumo

nazionale e delle esportazioni rispetto alla produzione nazio-

nale per gli anni 71 + 76

1971 1972 1973 1974 1975 1976

% Imp. 8,7 9,6 9,2 10,8 4,3 6,5

% Esp. 2,4 2,3 2,2 2,8 3,3 2,5

QUanto alle esportazioni comunque, lo sviluppo mani­

festatosi hell 'arco di tempo compreso tra il 1968 ed il 1976

si può considerare "contenuto" rilevando che queste sono pas­

sate da un valore complessivo di 2 miliardi e 800 milioni a

11 miliardi circa. Molto più consistente è stata invece la

tendenza all'aumento registrata nelle importazioni, che nello

stesso arco di tempo sono passate dal valore di 9 miliardi

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- 31-

circa a quello di 47 miliardi con un calo considerevole, come

già detto, solo nel 1975 in occasione di una accentuata situa­

zione di crisi interna.

Il saldo dell'interscambio si mantiene negativo per

tutto il periodo preso in considerazione dalla presente inda­

gine; tale saldo negativo è in costante aumento, passando da

un disavanzo di 6 miliardi a circa 35 miliardi.

Contemporaneamente il saldo delle quantità è passato

da un valore di meno 14 mila tonnellate a circa meno 28 mila

tonnellate. Si può rilevare che mentre il disavanzo delle

quantità nel periodo esaminato si è solo raddoppiato, quello

dei valori si è sestuplicato - in accordo con una elevata dina

mica dei prezzi dovuta soprattutto a fenomeni inflattivi.

Se si analizza l'interscambio per classi di prodotti,

oltre alla costanza del segno del saldo dell'interscambio, si

può rilevare che il disavanzo in lire correnti è maggiore per

i prodotti organici tensioattivi mentre si mantiene costante

sia per le preparazioni tensioattive che per le preparazioni

per liscivie. Negli ultimi due anni considerati, si è regi­

strata una inversione di tendenza del saldo "a valore" mentre

non essendo disponibili le quantità sia esportate che importa­

te è impossibile una analisi più approfondita.

L'andamento delle quantità importate non risulta

costante nell'arco di tempo considerato, comunque, le prepa­

razioni per liscivie, rappresentano le quantità maggiori, se­

guite dai prodotti organici tensioattivi.

L'esame delle aree di mercato delle correnti èi import

ed export, evidenzia che i Paesi dai quali provengono le im­

portazioni dei prodotti del settore sono essenzialmente costi

tuiti da Paesi membri della CEE mentre per le esportazioni, i

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- 32-

produttori italiani privilegiano Paesi al di fuori dell'area

CBE.

Una delle ragioni dell'insufficiente penetrazione del

le produzioni nazionali sui mercati europei potrebbe essere i~

dicata nella scarsa sofisticazione dei prodotti italiani, me~

tre invece si acquistano all'estero quantitativi importanti,

di. prodotti più qualificati.

Un'altra conferma del fatto che una considerevole par­

te delle importazioni è costituita da prodotti qualitativamen­

te superiori a quelli esportati, è fornita dal confronto tra

i prezzi medi unitari delle importazioni e delle esportazioni,

da cui si rileva che i prezzi dei prodotti esportati sono in

media inferiori del 30% a quelli dei prodotti importati.

In allegato riportiamo la tariffa doganale, attual­

mente operante, che permette di individuare l'aggregazione dei

prodotti importati ed esportati utilizzata nelle statistiche

ufficiali.

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39

Page 38: STUDIO SULL'EVOLUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE NEL …aei.pitt.edu/41833/1/A5976.pdf · Il presente volume esamina l'evoluzione della concentrazione in Italia nel settore dei detersivi

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Page 39: STUDIO SULL'EVOLUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE NEL …aei.pitt.edu/41833/1/A5976.pdf · Il presente volume esamina l'evoluzione della concentrazione in Italia nel settore dei detersivi

- 39-

8 CONSUMO GLOBALE DI DETERSIVI PER USO DOMESTICO

I dati relativi al consumo dei detersivi per u~o domesti­

co in Italia in quantità e valore suddivisi per comparti proven­

gono da una fonte diversa da quella dei dati di proruzione e non

sono pertanto con questi esattamente comparabili.

L'ordine di grandezza è comunque coerente con i totali

di produzione anche se il singolo dato, a volte, si disco~ta un

pò.

Fatta questa precisazione metodologica possiamo studiare

l'andamento dei consumi in Italia dal 1971 al 1976 sia in quanti­

tà che in valore.

La tavola dei numeri indice della produzione in quantità

permette di osservare l'andamento sia del settore nel suo comples­

so sia quello dei singoli comparti. Nel periodo considerato il

settore aumenta solo del 20% mentre alcuni comparti fanno registra­

re incrementi assai più consistenti, in particolare quello del

lavaggio dei piatti con un aumento del 62% per i piatti a mano

e del 50% per la lavastoviglie, per non parlare degli ammorbiden­

ti che - con un numero indice di 360 - presentano un incremento

di ben il 260%.

Tutti i comparti sono stati in espansione tranne quello

del bucato a mano che è calato di ben un quarto, non tanto a cau­

sa della maggior diffusione delle lavatrici, ma soprattutto per

l'erosione della sua quota di mercato da parte di detersivi pi~

specializzati, in particolare per piatti a mano e per i pavime~

ti.

L'andamento globale in quantità del settore, riflette

quello del suo più importante comparto - bucato in lavatrice -

che aumenta circa allo stesso tasso e mantiene perciò inalte­

rata la sua incidenza sul totale. Questo mercato molto grosso,

rappresenta infatti circa il 40% del consumo, è seguito dal bu

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- 40-

cato a mano e dai piatti a mano con un valore circa pari al

16-17% cadauno ma con una sostanziale diversità: mentre il

primo è in regresso il secondo non solo è in fa~e di co stante

aumento in tutto il periodo ma ha superato ~enza danni

perfino la recessione del '75.

Ancora piccoli , e per di più stabili sia come quo­

ta che come tonnellaggio, i mercati del detersivo per lava­

stoviglie - meno del 2% -, e quello del detersivo per fibre

delicate - circa il 4% - mentre una buona dinamica può e~se­

re notata per gli ammorbidenti passati da 0,9% a 2,7 e il co

stante aumento dei detersivi per pavimento pa~sati dal 6 al

10% del mercato con un incremento costante nel periodo.

L'analisi dei dati in valore presenta delle dinami­

che temporali assai più spinte in particolare per alcuni com

parti specializzati. A fronte infatti di oltre un raddoppio

del fatturato globale (aumento del 117%)si può notare un au

mento di oltre tre volte (+ 242%) del fatturato di detersi­

vi per pavimenti che passano da 14 a 48 miliardi e di ben 5

volte (+ 400%) degli ammorbidenti che da 3 miliardi salgo­

no a 15.

Studiando le ripartizioni del mercato in valore si ri

trova, come per le quantità, che circa il 40% del fatturato è

da addebitarsi al comparto del bucato in lavatrice mentre as­

sai diverse risultano le quote "a valore" rispetto a quelle

"a quantità" per i mercati più piccoli e specializzati nei

quali le I?Plitiche del prezzo e l 'azione concorrenziale pos­

sono giocare un ruolo determinante.

Volendo esemplificare, per i detersivi abrasivi si

trova infatti che a fronte di una incidenza "in quantità" di

circa il 10% presentano meno del 7% in valore, segno questo

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- 41-

di bassi prezzi, mentre in situazione opposta troviamo i deter­

sivi per lavastoviglie ed ancora più quelli per fibre delicate,

che rappresentano in quantità meno del 2% il primo e meno del

4% il secondo mentre salgono, se considerati in valore, a circa

il 3% e 1'8% rispettivamente.

1971

BUCATO A MANO 147

LAVATRICE 215

PIATTI A MANO 69

LAVASTOV l GLI E 8

F l BRE DELICATE 25

ABRASIVI 54

PAVIMENTI 34

AMMOOBIDENT l 5

TOTALE 557

FONTE: New Mark- Milano-

DETERSIVl PER USO DOMESTICO CONSUMO IN QUANTITA 1 DAL 1971 AL 1976

1972 1973

137 128

230 246

79 97

10 12

27 29

55 58

37 44

8 13

583 627

(Migliaia di tonnellate)

1974 1975 1976

123 113 11 o

270 230 255

107 106 112

13 12 12

31 25 26

70 67 67

56 59 66

14 16 18

684 628 666

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1971

BUCATO A MArJO 100

LAVATRICE 100

PIATTI A MANO 100

LAVASTOV l GLI E 100

FIBRE DELICft.TE 100

ABRASIVI 100

PAVIMENTI 100

AMMORBIDErJT l 100

TOTALE 100

- 42-

DETERSIVI PER USO DOMESTICO CONSUMO IN QUANTITA' DAL 1971 AL 1976

Numeri indici. (171=100)

1972 1973 1974

93 87 84

107 114 126

114 141 155

125 150 163

108 116 124

102 107 130

109 129 164

160 260 280

105 113 123

FONTE: New Mark- Milano- Elaborazione ISVET

1 971

BUCATO A MANO 26.4

LAVATRICE 38.6

P IATT! A MANO 12.4

LAVASTOVIGLIE 1 .4

F l BRE DELICATE 4.5

ABRASIVI 9.7

PAVIMENTI 6 .1

AMMORB IDENT l 0.9

TOTALE 1 oo.o

DETERSIVI PER USO DOMESTICO CONSUMO IN QUANTITA' DAL 1971 AL 1976

Ripartizione percentuale tra i comparti

1972 1973

23.5 20.4

39.5 39.2

13.6 15.5

1 .7 1 .9

4.6 4.6

9.4 9.3

6.3 7 .o

1 .4 2.1

100 .o 1 oo.o

FONTE: New Mark - Milano - Elaborazione ISVET

1975 1976

77 75

107 119

154 162

150 150

100 104

124 124

174 194

320 360

113 120

1974 1975 1976

18.0 18.0 16.5

39.6 36.6 3.8.3

15.6 16.9 16.8

1 .9 1 .9 1 .8

4.5 4.0 3.9

10.2 10.7 1 o .1

8.2 9.4 9.9

2 .o 2.5 2.7

1 oo.o 1 oo.o 100.0

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1971

BUCATO A MAtJO 23.4

LAVATRICE 42 .o

P l A TT l A MA N O 10.8

LAVASTOV IGL l E 2.6

F l BRE DELICATE 8.2

ABRASIVI 6.7

PAVIMENTI 5.2

AMMDRB lDENT l 1 .1

TOTALE 100 .o

- 43-

DETERSIVI PER USO DOMESTICO

CONSUMO IN VALORE DAL 1971 AL 1976

Ripartizione percentuale tra i comparti

1972 1973 1974

21 .3 19.2 18.3

42.3 41 .3 40.6

11 .3 12.5 13.3

2.7 3 .o 2,9

8.6 8.7 9.0

6.9 7.2 6 .9

5.5 6 .o 6.9

1 .4 2.1 2.1

1 oo.o 1 oo.o 1 oo.o

FONTE: New Mark -Milano - Elaborazione ISVET

1971

BUCATO A MANO 63

LAVATRICE 113

P IATT l A MANO 29

LAVASTOVIGLIE 7

F l BRE DELICATE 22

ABRASIVI 18

PAVIMENTI 14

AMMORBIDENTI 3

TOTALE 269

FO~TE: New· Mark - Mi lane -

DETERSIVI PER USO DOMESTICO

CONSUMO lN VALORE DAL 1971 Al 1976

1972 1973

62 64

123 138

33 42

8 10

25 29

20 24

16 20

4 7

291 334

1974

77

170

56

12

38

29

29

9

420

1975 1976

20.0 18.8

37 .. 8 39.2

15.0 14 .o

2.5 2.6

8 .o 7.9

7 .o 6 .7

7.4 8 .. 2

2.3 2.6

1 oo.o 1 oo.o

(Miliardi di lire)

1975 1976

97 11 o

184 229

73 82

12 15

39 46

34 39

3A 48

11 15

486 584

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1971

BUCATO A MANO 100

LAVATRICE 100

P IATT l A MANO 100

LAVASTOV !GLIE 100

F l BRE DELICATE 100

ABRAS IV l 100

PAVIMENTI 100

AMMORB IDENT l 100

;mALE 1 0(}

-44-

DETERSIVI PER USO DOMESTICO CONSUMO IN VALORE DAL 1971 AL 1976

Numer1 i n di ci (71-1 00)

1972 1973 1974

98 102 122

109 122 150

114 145 193

114 143 171

114 132 173

111 133 161

114 143 207

133 233 300

108 124 156

FONTE: New Mark -Milano - Elaborazione ISVET

1975 1976

154 175

163 203

252 283

171 214

177 209

189 217

257 342

367 500

181 -217

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- 45-

9 PREZZI DEI DETERSIVI PER USO DOMESTICO

L'analisi dell'andamento dei prezzi dei detersivi è sta­

ta condotta utilizzando due diversi approcci.

Il primo è stato lo studio delle serie storiche, dal '71

al '76, dei prezzi unitari per i diversi comparti (e subcom­

parti) in cui è stato diviso il mercato dei detersivi. Il se­

condo trae origine da una indagine di campo relativa ai prezzi

e ai margini commerciali di prodotti alimentari e per la casa

effettuata presso dei punti di vendita al dettaglio e all'in­

grosso di una grande città italiana in due periodi del '77 (geE

naio e luglio); enucleando da questa vasta rilevazione (oltre

600 prodotti) i detersivi, si è potuto disporre di dati signl

ficativi sull'andamento dei prezzi nel primo semestre '77.

In relazione all'approccio del primo tipo, la prima del­

le due tavole che seguono offre una visione riepilogativa del

livello dei prezzi unitari (L/Kg) nei diversi comparti dal '71

al '76.

I prezzi medi sono stati calcolati rapportando tra di lo­

ro i dati globali di valore e di quantità di ciascun comparto

e verificando, mediante interviste dirette agli esperti del

settore, la rappresentatività del dato così ottenuto e la sua

congruità rispetto al livello medio dei prezzi sul mercato.

Si può notare, osservando i dati, una notevole disparità

di livello di prezzi che si mantiene invariata nei diversi an­

ni del periodo. Si passa infatti da valori minimi, nel '71, di

335 lire/kg. per gli abrasivi a 900 lire/kg. dei prodotti per

tessuti delicati mentre i prodotti dei mercati più importanti

oscillano sulle 400-500 lire/kg.

Questo rapporto di circa 3 volte tra i prezzi minimi e i

massimi si mantiene per tutto il periodo: infatti nel '76 tro

viamo che a fronte di un prezzo di circa 600 lire/kg. degli

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- 46-

abrasivi, i detersivi per fibre delicate sono saliti a 1.750

lire/kg. mentre il grosso del mercato si colloca sulle 900-

1.000 lire/kg.

Volendo analizzare più a fondo la dinamica dei prezzi

nel periodo riesce più utile osservare la seconda tavola;

in questa infatti, dopo aver posto uguale a 100 i prezzi del

'71, si sono calcolati i numeri indice dei prezzi fino al

'7 6.

Il prodotto che ha fatto registrare il maggior incremen­

to (+ 132%) è stato quello per bucato a mano che, partito da

livelli di prezzo assai inferiori a quelli del detersivo per

lavatrice, grazie ai tassi di aumento più sostenuti, ha rag­

giunto nell'ultimo anno un prezzo superiore a quello di que­

st'ultimo.

Come vedremo in un successivo capitolo attinente al co~

parto bucato a mano, la domanda di questo mercato è stata in

costante diminuzione quantitativa nel periodo e la concomita~

za di un forte aumento di prezzo potrebbe dimostrare che da

parte delle aziende del settore si intende sfruttare al massi­

mo la redditività d_i questo prodotto evitando di sostenerne

la domanda con una politica di bassi prezzi.

Inoltre si vedrà che la concorrenza a questo mercato non

proviene tanto dal comparto lavatrice, che ha prezzi pressoc­

chè analoghi, ma da mercati specializzati sui quali è possi­

bile spuntare prezzi più elevati. A conferma di questa ipote­

si si può rilevare dalla stessa tavola che i due mercati che

presentano il maggior tasso di incremento, dopo il bucato a

mano, sono proprio i mercati sostitutivi di questo, cioè il

mercato dei prodotti per fibre delicate (+ 94%) e per pavi­

mento (+ 86%).

Tutti gli altri comparti hanno avuto aumenti abbastanza

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- 47-

omogenei, intorno al 75%, e solo i prodotti per lavastoviglie

sono aumentati di meno (50%), nonostante una posizione di qu~

si monopolio di una azienda sul mercato, forse anche a causa

di una scarsa domanda dovuta alla lentezza con cui questo e­

lettrodomestico si diffonde nelle famiglie italiane.

Il secondo approccio al problema dei prezzi dei detersi

vi si riallaccia, come abbiamo detto all'inizio di questo c~

pitolo, ad una rilevazione sui prezzi al dettaglio e all'in

grosso, effettuata a Torino su un campione di punti di vendl

ta al dettaglio e su 6 grossisti. Sono stati inclusi nel cam

pione 40 punti di vendita con una stratificaziore bas~ta su

tre criteri:

-importanza commerciale dell'area di ubicazione;

-natura commerciale dell'area di ubicazione;

- tecniche di vendita e dimensioni.

a) Importanza commerciale dell'area di ubicazione.

In primo luogo, si è considerata l'importanza commer­

ciale dell'area di ubicazione dei punti di vendita, nella

ipotesi che questa condizionasse sia la tipologia dell'o!

ferta che il livello di concorrenzialità. Si è pertanto

preferita ad una ripartizione puramente geografica della lo

calizzazione un'articolazione sui quattro livelli rispetto

ai quali sono classificabili gli addensamenti commerciali

nell'area metropolitana di Torino.

Nel caso di Torino, si assiste all'addensarsi nel cen

tro storico di una pluralità di punti di vendita idonei

a soddisfare le esigenze di "beni a domanda rara" provenie~

ti dalla popolazione metropolitana e regionale.

Gli addensamenti commerciali situati nelle "barrie­

re" registrano presenze meno numerose e con qua;Lificazione

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-~-

leggermente più bassa. Questi addensamenti, nella loro carat­

terizzazione più specifica, si rivolgono ad una popolazione

di 200-300 mila abitanti e possono essere considerati alla

stregua del centro di una città di dimensioni analoghe.

Tra il centro principale, gli addensamenti delle bar­

riere e l'estrema periferia, sono sorti addensamenti ancora

più elementari che commisurano la loro offerta sulla base di

una popolazione di circa 50 mila abitanti. I beni di domanda

più consueta si trovano, invece, in piccoli addensamenti - di

vicinato - che hanno un raggio di influenza intorno ai 300 me­

tri ed una popolazione gravitante di circa 1.000 abitanti.

La suddivisione della città in zone così definite ha un

suo preciso valore urbanistico ed altrettanta rilevanza eco-

nemica.

b) La natura giurid~o~inistrativa dei punti di vendita.

Il secondo criterio di selezione è costituito dalla na­

tura giuridico -amministrativa dei punti di vendita, distin­

guendosi il commercio indipendente a gestione privatistica

del commercio associato e/o cooperativo.

c) Le tecniche di vendita e le dimensioni •

All'interno delle due ripartizioni descritte, è stata

praticata un'ulteriore suddivisione a seconda delle tecni­

che di vendita utilizzate e delle dimensioni, distinguendo:

-negozio tradizionale (privo di libero servizio);

- superettes (superficie compresa tra 120 e 400 mq.);

- supermercato (superficie da 400 mq. e oltre);

- discount ambulante.

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- 49-

Il campione dei punti di ven:iita è stato, pertanto, co­

sì dimensionato:

DIMENSIONI mq. 0-80 81-1 50 151-399 oltre Totale

Tipol. e mq. mq. mq. 399 mq.

localizzazione

CENTRO 13

G .D. - - 1 1 Indip. Tradiz. 2 - - -Gruppi d'acquisto 2 2 2 -Unioni volontarie 2 1 - -INTERMED. 13

G.D. - - 1 1 Indip. Tradiz. 2 - - -Gruppi d'acquisto 2 2 1 -Unioni volontarie 2 1 1 -PERIF'ER. .14

G.D. - - - -Indip. Tradiz. 2 - - 1 Gruppi d'acquisto 2 2 1 1 Unioni volontarie 2 1 1 1

TOTALE 18 9 8 5 40

Successivamente sono stati raggruppati i punti del campione

in sole cinque classi rappresentative di altrettante tipologie

distributive diverse. Si è ottenuta la seguente distribuzione:

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Tipologia del punto di vendi t a

-50-

Supermercati IV e III livello

Supermercati II e I livello

Superettes

Tradizionali indipende.nti

Tradizionali associati

TOTALE

Numero punti rile­vati

2

3

8

6

21

40

Con questa classificazione sono state effettuate tutte

le successive elaborazioni.

Per quanto attiene alla rilevazione dei mark-up.altre ri

levazioni precedenti avevano messo in luce la estrema difficol

tà di ottenere risultati significativi con l'indagine diretta

per tutta una serie di motivi connessi con le diverse modali­

tà di approvvigionamento e di gestione degli stocks.

Si è visto infatti come la sola sfasatura temporale negli

approvvigionamenti possa stravolgere, in tempi di inflazione,

qualsivoglia interpretazione del meccanismo di formazione del

prezzo. Per ovviare a questi inconvenienti si è scelto un pr~

cedimento consistente nel condurre due indagini separate: una

sul dettaglio, una sull'ingrosso •

. Simultaneamente al riferimento dei prezzi di vendita dei

prodotti in questione, sono stati rilevati i costi dell'approy

vigionamento presso le strutture "grossiste".

Si è già osservato in precedenza come, data la pluralità

di fornitori cui i punti di vendita, soprattutto quelli tradi

zionali o associati, fanno ricorso, sia difficile definire e­

sattamente i grossisti di riferimento. Di conseguenza, si è

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-51-

preferito, anzichè tentare di collegare ciascun punto di ven­

dita con un grossista specifico, fissare un "polo" all' ingro~

so a cui rapportare i prezzi delle aziende dettaglianti e si

è individuato tale polo nella media dei prezzi di vendita pr~

ticati da varie tipologie di grossisti (grossisti tradiziona­

li, cash and carry, centri di approvvigionamento di gruppi

di acquisto e di unioni volontarie).

Per la definizione del polo occorreva inoltre scegliere

una data di riferimento del prezzo all'ingrosso: si è scelto

lo stesso periodo di rilevazione dei prezzi al dettaglio nel

l'ipotesi teorica che alla vendita di un determinato prodotto

corrispondesse un contemporaneo acquisto del prodotto medesi-

mo.

Lo scarto tra il prezzo di vendita ed il prezzo all'in­

grosso così calcolato viene quindi a costituire un "margine

di ricostituzione standard". Anche con questo approccio, sono

emerse complicazioni derivanti dalla~:commercializzazione, da

parte delle grandi aziende e dei gruppi associstivi di prodot­

ti di marca propria (e quindi non reperibili nella generali­

tà dei centri all'ingrosso), mentre presso i punti di vendi­

ta tradizionali si è riscontrata sovente la presenza di mar­

che industriali minori la cui commercializzazione avviene

tramite collegamento diretto tra produttore e dettagliante

(saltando la fase dell'ingrosso organizzato).

Definito in questo modo il polo, si è proceduto ad un

confronto comparato dei margini commerciali "standard" per

comparto e per tipologia di vendita.

Come risultato delle considerazioni precedenti si è

ritenuto opportuno distin~ere l'esame dei risultati otte­

nuti in due fasi:

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-52-

la prima, relativa all'esame dei prezzi di vendita al det­

taglio permette un confronto intertemporale sia per quanto

concerne i prezzi assoluti che le loro variazioni;

-la seconda, relativa all'analisi dei margini commerciali,

che assume come "mark-up" la differenza tra il prezzo me­

dio al dettaglio e il prezzo medio di vendita dei 6 gros­

sisti - il polo -.

La tavola che segue riepiloga per i cinque comparti ri­

levati i prezzi massimi, minimi e medi a gennaio e luglio '77.

Si può notare nel periodo un aumento abbastanza signifi­

cativo dei prezzi medi di putti i comparti, tranne che nel

comparto lavatrice nel quale la più accanita concorrenza pr~

voca una diminuzione del prezzo. Il prezzo medio indicato

non è la media tra il prezzo massimo e il minimo ma la me­

dia "vera" dei prezzi rilevati.

Per quanto riguarda ilricarico percentuale, nel periodo

si nota una generale riduzione accompagnata, cane abbiamo

detto, da una sensibile lievitazione dei prezzi unitari di

vendita al dettaglio. Questa concomitanza di fattori opposti

si può attribuire ad una politica di prezzi crescenti da

parte dei grossisti cui si oppone una azione di contenimento

degli aumenti da parte dei dettaglianti.

La valutazione della variabilità dei prezzi per tipolo­

gia di vendita, illustrata nella tavola successiva, conferma

la generale diminuzione, nel periodo, del prezzo del deter­

sivo per lavatrice e l'aumento, salvo pochissime eccezioni,

di tutti gli altri prodotti.

La tavola che segue permette invece di evidenziare che:

a) il ricarico più elevato viene praticato dal commercio in­

dipendente, seguito in generale, dai tradizionali associati;

b) i ricarichi assoluti di luglio sono, tranne poche eccezio

ni, assai più ridotti di quelli di gennaio.

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-53-

Pare comunque che la tendenza all'aumento dei prezzi

abbia raggiunto un punto di inversione e che prossimamente

si possa assistere ad una diminuzione dei prezzi dei deter­

sivi per uso domestico abbastanza estesa.

1971 ...

BUCATO A MANO 429

LAVATRICE 525

P IATT l A MANO 416

LAVASTOV IGL lE 790

F l BRE DELICATE 900

ABRASIVI 335

PAVIMENTI 400 *

AMMOOB IDENT l 500

*Valore stimato

FONTE: New Mark - Milano

DETERSIVI PER USO DOMESTICO PREZZI MEDI AL CONSUMO

1972 1973

453 500

536 560

417 434

795 830

920 1 .ooo

360 405

420 * 450 *

500 536

(11 re/kg .)

1974 1975 1976

623 861 995

630 800 900

527 690 738

885 1.020 1 .21 o

1.250 1 .550 1 .750

415 493 580

518 61 o 742

606 700 800

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1971

BUCATO A MANO 100

LAVATRICE 100

P l ATTI A MANO 100

LAVASTOVIGLIE 100

FIBRE DELICATE 100

ABRASIVI 100

PAVIMENTI 100

AMMORBIDENTI 100

-54-

DETERSIVI PER USO DOMESTICO PREZZI MEDI AL CONSUMO

Numeri indice (171=100)

1972 1973

106 117

102 107

100 104

101 105

102 111

107 121

105 113

100 107

FONTE: New Mark - Milano - Elaborazione ISVET

1974 1975 1976 . -

145 201 232

120 152 171

127 166 177

112 129 153

139 172 194

124 147 173

130 153 186

121 140 160

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1

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.590

1

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1

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4.8

22.4

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.024

40

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12.1

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16.9

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24.4

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1.

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35.3

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22.5

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-

21.5

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0 10

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10

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4

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-58-

1 0 PU BBL I CITA '

Lo studio degli investimenti pubblicitari riveste una

notevole importanza nel settore dei detersivi per uso domesti

co. Non ~ stato purtroppo possibile avere dalle aziende del

campione dei dati relativi alla spesa per questa particolare

voce e si~ pertanto dovuto aggirare l'ostacolo mediante del­

le stime fatte analizzando gli "spazi" occupati dalle diverse

case sui più comuni "media".

In Italia sono rilevati in modo sistematico e pubblici~

zati con frequenza mensile a cura di un'azienda milanese gli

spazi occupati da ciascun prodotto sui quotidiani, periodici,

radio e televisione. Di questi spazi pubblicitari ~ anche cal

colato dalla stessa azienda l'ammontare in valore.

Per poter risalire alla spesa sostenuta dalle singole

aziende occorreva però aggiungere le spese di produzione del

messaggio che variano moltissimo sia in relazione al "media.",

sia in relazione al tipo del comunicato.

Si ~ potuti arrivare a valutare dei coefficienti di ri­

carico da applicare al puro costo-spazio, grazie alla colla­

borazione di alcune agenzie pubblicitarie che, in base alla

loro esperienza, sono state in grado di fornirci i rapporti

tra il costo totale di uria inserzione sulla stampa e di un

comunicato radio o televisivo e il costo del puro spazio. Que­

sti coefficienti variano dall'anno 73 in relazione al passag­

gio dal regime fiscale IGE a quello IVA.

Diamo qui di seguito la tavola dei coefficenti per­

centuali di ricarico utilizzati nel periodo 70-76.

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-59-

MEDIA ANNI

Q p R TV

1970 10 10 30 70

1971 10 10 30 70

1972 10 10 30 70

1973 1 5 5 20 50

1974 1 5 5 20 50

1975 1 5 5 20 50

1976 1 5 5 20 50

I dati originali sono relativi a ciascun prodotto: non

potendo scendere nella parte generale dello studio ad una ana

lisi così spinta si è provveduto all'aggregazione nelle neve

classi di prodotto previste. I dati così ottenuti rappresenta

no la quota principale dell'investimento pubblicitario delle

aziende del settore: ne rimangono escluse la pubb1 ici tà cine­

matografica, le affissioni murali, i concorsi a premio, le a­

zioni prcmozional i tipo buoni sconto e tutta la pubblicità ef

fettuata sul punto di vendita (espositori, locandine ecc.).

L'insieme di queste spese non dovrebbe comunque, a parere de­

gli esperti, superare il 15% del totale per cui i dati ottenu

ti rappresenterebbero circa 1'85%.

Ma l'importanza dei dati così ottenuti va molto al di

là della rappresentatività statistica della spesa totale in

quanto, data la loro attendibilità, permettono di effettuare

uno studio comparato nel tempo tra le diverse aziende, i di­

versi "media" e i diversi comparti: individuano cioè uno sp~

zio pluridimensionale di analisi (a 4 dimensioni) di grande

significati vi tà.

Osservando le tavole allegate l'aspetto che balza su-

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-60-

bito all'occhio è l'assenza di pubblicità ~ui quotidiani; la

televisione e i periodici assorbono le quote più consistenti

della spesa pubbli~itaria. - 42% e 34% rispettivamente - la

prima per la sua forte capacità di dimostrazione e di convin­

cimento, i secondi per il particolar~ tipo di pubblico a cuisi

rivolgono. Anche la radio rappresenta un "media." importante

perchè permette di raggiungere la vasta massa delle casa­

linghe durante le ore del mattino, quelle di più intenso la­

voro; in quelle ore la proposta di un detersivo dalle doti mi

racolose pub fare molta breccia nell'animo, il pi~ delle vol­

te esasperato, delle donne di casa.

L'an al i si a l i vello d i cie.scun comparto non offre par-

ti col ari s.pun t i di commento in quanto i da t i percentuali par­

ziali rispetto ai "media" non si discostano molto da quelli

globali tranne che per i settori lavastoviglie e lana-~eta che

puntano pi~ sui periodici che sulla radio e televisione; è in

vece molto significativa nell'ambito di ciascun "media" perchè

permette di evidenziare la composizione della spesa che afflui

sce a ciascuno. Circa il 50% della spesa globale infatti riguar­

da i prodotti per lavatrice mentre distanziati~simi seguono

iJ bucato a mano (11,9%) e i piatti a mano (11,6%).

La ripartizione della spesa per comparto e per ciascun

"media"non si discosta molto da quella del totale: solo per il

settore "lavatrici" si riscontra una certa prevalenza alla TV

(56.5%) rispetto ai periodici (43.3%) e radio (46.2%) e, al

contrario, per i prodotti per pavimento una prevalenza dei pe­

riodici rispetto alla TV che presentano un valore del 14.7% con

tro una media nazionale del 9.7%.

Per quanto riguarda la spesa affrcn tata. dal l e impreE:e

del campione la tavola riepilogati va del 1976 offre un quadro

completo. Presenza massiccia di tutte le case nel. settore lavà­

trice con quote di spesa pubbJ icitaria oscillanti dal 50 al 60%

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- 61-

del budget globale: l'incidenza minima in '.questo comparto è

della Snia.-Casa (13.9%), la massima di Panigal (82,8%).

Modesta la presenza di quasi tutte le imprese nei com­

parti bucato a mano- tranne per Colgate con 30.3%- e piatti

a mano - tranne Snie. Casa con 3 5. 3%.

Nei restanti comparti sono presenti sul piano pubblic~

tario solo poche imprese (3-4) e solitamente una presenta una

spesa che prevale nettamente sulle altre. A conferma si può o~ser­

vare che il comparto lavastoviglie è dominato da So il ax con 1 3~­

mil ioni, 1 an a e seta da Mira Lanz a con circa 600 m il ioni, gli

abrasivi da Colgate con oltre 400 milioni, i detersivi per pa­

vimento da Lever con oltre 800 milioni e gli ammorbidenti da

Henkel con oltre mezzo miliardo.

Dall'osservazione delle successive tavole relative alle

serie storiche per cj a~ cuna impre:-::.a dal '70 . al '7 6 .=i può os­

servare una certa specie.l izzazione del mercato per i comparti

più piccoli e la presenza di praticamente tutte le sette case

nei tre mercati più grossi, bucato a mano, lavatrice e piatti

a mano. Da osservare la totale assenza di Annunziata: la poli­

tica commerciale di questa casa pre~cinde infatti da qualsiasi

fcrrru; di pubblicità e punta tutto sul prez:?.O. E' una politica che

ha già dato i suoi frutti permettendo alla casa di Ceccano di

acquif:.:ire una· solida posizione .sul mercato e del l e rilevanti

quote senza gravare il predetto di alcun onere pubblicitario.

Un 'analisi più attenta delle nove tavole aziendali al­

legate permette pure èi individuare il cambiamento nel tempo

delle politiche pubblicitarie delle diverse ca~.e che .spostano

i loro "budget" tra i diversi "media" in funzione de11a redditi­

vità presunta e delle politiche messe in atto dai concorrenti.

Non riteniamo sia necessario approfondire troppo l'ana-

lisi in questa direzione in quanto ci porter·ebbe troppo lon­

tano; le tavole, inoltre, con la loro chiarezza illustrano me­

glio di qualunque discorso questi fenomeni.

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- 62-

SPESA PUBBLICITARIA NEL 1976 PER l DETERSIVI PER USO DOMESTICO DELLE 9 PRINCIPALI AZIENDE DEL SETTORE

R1part1z1one per 0med1a" e per d1mens1one d1 1mp1ego

(Valor1 1n m111on1)

Q p R TV Totale

BUCATO A MANO - 865 856 840 2.561

LAVATRICE 26 3.207 2.338 5.133 10.704

P l A TT l A MA N O 2 728 697 1 .059 2.486

LAVASTOVIGLIE 1 226 - 24 251

LANA E SETA - 664 180 193 1 .037

ABRASIVI - 258 335 363 956

PAVIMENTO - 1 .085 426 576 2.087

AMMORB IDENT l - 264 204 750 1 .218

DECALC l F l CANT l - 95 27 142 264

TOTALE 29 7.392 5.063 9.080 21 .564

FONTE: P. Res Editor1ale- Mllano- Elaborazioni ISVET

dati sono stat1 r1valutat1 secondo 1 seguent1 coeff1cienti: quot1 d1 an1 1 .15 peri od1 c1 1 .1 o radio 1 .20 televis1one 1 .50

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- 63-

SPESA PUBBLICITARIA NEL 1976 PER l DETERSIVI PER USO DOMESTICO DELLE

PRINCIPAli 9 AZIENDE DEL SETTORE Valori percentuali per"media"

Q p R TV Totale -

BUCATO A MANO - 11 .7 16.9 9.3 11 .9

LAVATRICE 89.7 43.4 46.2 56.5 49.6

P !ATTI A MANO 6.9 9.8 13 .a 11 .6 11 .6

LAVASTOV IGL l E 3.4 3 .o - 0.3 1 .2

LANA E SETA - 9.0 3.6 2.1 4.8

ABRASIVI - 3.5 6.6 4.0 4.4

PAVIMENTO - 14.7 8.4 6.3 9.7

AMMORB IDENT l - 3.6 4.0 8.3 5.6

DECALCIFICANTI - 1 .3 0.5 1 .6 1 .2

TOTALE 1 oo.o 1 oo.o 1 oo.o 100.0 1 oo.o

FONTE: P. Res Editoriale-Milano -Elaborazioni ISVET

SPESA PUBBLICITARIA NEL 1976 PER l DETERSIVJ PER USO DOMESTICO DELLE PRINCIPALI 9 AZIENDE DEL SETTORE

Valori percentuali per comparto

Q p R TV Totale

BUCATO A MANO - 33.8 33.4 32.8 "1 oo.o

LAVATRICE 0.2 30.0 21 .a 48.0 100.0

PIATTI A MANO .. 29.3 28.0 42.7 1 oo.o

LAVASTOV l GLI E 0.4 90.0 - 9.6 1 oo.o

LANA E SETA - 64.0 17.4 18.6 1 oo.o

ABRASIVI - 27 .o 35.0 38.0 1 oo.o

PAV l MENTO - 52.0 20.4 27.6 1 oo.o

AMMORB IDENT l - 21 .7 16.7 61 .6 1 oo.o

DECALCIFICANTI - 36 .o 10.2 53 .a 100.0

TOTALE 0.1 34.3 23.5 42.1 100.0

FONTE: P. Res Edltoriale- Milano- Elaborazioni ISVET

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- 64-

SPESA PUBBLICITARIA DELLE IMPRESE DEL CAMPIONE NEL 1976

(Milioni di lire)

AZIENDE < N oe < a:: :z C/) LLI

:5 a:: LLI < -l C/) LL1 LLI ...J ~ u < - >< LLI a:: ~ -l LLI < (.!:! :::..::: < -l LLI < ~~ :::..::: (.!:! < - u -l <

è: a:: = ...J - = = ~

COMPART l - a:: < LLI o :z < LLI o o -l ::::E: O- (.!:! ::c u C/) c.. CD C/) ~

BUCATO A MANO 369 490 710 133 ì23 - 136 - - 2.561

LAVATRICE 2.780 1 .851 2.254 2.203 605 206 654 151 - 10.704

P IATT l A MANO 61 o 744 - 355 255 522 - - - 2.486

LAVASTOV l GLI E 1 - - 134 - - - 50 66 251

LANA E SETA 162 573 - 137 - 165 - - - 1 .037

ABRASIVI 139 343 - - 438 36 - - - 956

PAV l MENTO 802 - 635 - 362 288 - - - 2.087

AMMORBIOENT l - 296 196 543 - - - 183 - 1 .218

DECALCIFICANTI - - - - - 263 - 1 - 264

TOTALE 4.863 4.297 3.795 3.505 2.383 1 .480 790 385 66 21 .564

FONTE: P. Res Editoriale- Milano- Elaborazione ISVET

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- 65-

SPESA PUBBLICITARIA DELLE IMPRESE DEL CAMPIONE NEL 1976

Ripartizione percentuale tra i comparti

AZIENDE <C N .,.., <C 0::: ::2: Cl') LJ...J <C 0::: LJ...J <C .....J Cl') .....J LJ...J LJ...J .....J 1- u <C - >< LJ...J

0::: 1- .....J LJ...J <C ~ ::::.::::: <C .....J LJ...J <C ~~ ::::.::::: C!:! <C u .....J <C > 0::: ::2: c5 - = = 1-

COMPARTI LJ...J - 0::: <C LJ...J = <C LJ...J o o .....J ~ a.. C!:! ::I: u Cl') a.. CD Cl') 1-

BUCATO A MANO 7.5 11 .4 18.7 3.8 30.3 - 17.2 - - 11 .9

LAVATRICE 57.2 43.1 59.4 62.9 25.4 13.9 82.8 39.2 - 49.6

P IATT l A MANO 12.6 17.3 - 1 o .1 10.7 35.3 - - - 11 .6

LAVASTOV l GLI E - - - 3.8 - - - 13 .o 100.0 1 .2

LANA E SETA 3.3 13.3 - 3.9 - 11 .1 - - - 4.8

ABRASIVI 2.9 8.0 - - 18.4 2.4 - - - 4.4

PAVIMENTO 16.5 - 16.7 - 15.2 19.5 - - - 9.7

AMMORB IDENT l - 6.9 5.2 15.5 - -· - 47.5 - 5.6

DECALCIFICANTI - - - - - 17.8 - 0.3 - 1 .2

TOTALE 100.0 100.0 1 oo.o 1 oo.o 100.0 1 oo.o 100.0 1 oo.o 100.0 100.0

FONTE: P. Res Editoriale Milano- Elaborazione ISVET

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- 66-

11 SPESA PUBBLICITARIA DAL 1970 AL 1976 DELLE 9 PRINCIPALI AZIENDE DEL SETTORE'

Ripartizione per "media" e per

destinazione di impiego

(valori in milioni)

Codice "media" Q quotidiani

P periodici

R radio

TV televisione

Fonte: P. Res Editoriale - Milano

Elaborazioni ISVET

Lever Mira Lanza Procter & Gamble Henkel Colga te Snia Casa Pani gal Benckiser Soilax

I dati P. Res sono stati rivalutati secondo i seguenti coefficien

ti di ricarico

Q p R TV

Anni '70-'71-'72 1 • t0 1 • 1 o 1 • 30 1 • 70

" '73-'74-'75-'76 1.15 1.05 1.20 1.50

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L E V E R (M1llan1 d1 l1re)

BUCATO LAVATRICE

PIATTI LA VASTO- LANA E ABRAS lVI PAVIMENTO

AMMOOBI- DECALCI-TOTALE

A MNO A MANO V !GLIE SETA DENTI F l CANTI

Q - - - - - ... - - - -p 377 255 - 121 - 440 - - - 1 .193

1970 R 346 190 - 61 .. 107 .. .. - 704 TV 282 333 - - - - - - - 615 TOTALE 1.005 778 .. 182 .. 547 - - - 2.512

Q 28 39 - 6 - 14 .. .. - 87 p 258 247 - 80 214 399 .. .. - 1.198

1971 R 296 245 .. 43 83 78 - .. 13 758 TV 313 257 - - 48 63 - .. .. 681 TOTALE 895 788 - 129 345 554 - - 13 2.724

Q - - - - .. - .. .. - -p - 8 - .. 47 51 74 - - 180

1972 R 536 365 - .. 108 173 91 - - 1 .273 TV 240 485 - - 49 154 - .. .. 928 TOTALE 776 858 - - 204 378 165 - .. 2.381

Q .. - - - - - - .. 2 2 p 85 26 23 - 133 11 o 90 - - 467

1973 R 608 485 205 - 60 151 92 - - 1 .601 TV 354 961 293 - 109 311 - - - 2.028 TOTALE 1.047 1.472 521 - 302 572 182 - 2 4.098

Q - - - - - - .. - - .. p 32 3 27 - - - - ... - 62

1974 R 316 381 224 - 151 255 126 - - 1.453 TV 368 713 282 - 92 353 - - - 1.808 TOTALE 716 1.097 533 .. 243 608 126 .. - 3.323

Q .. .. - .. - .. .. .. - -p 39 - - - - .. 84 - - 123

! 975 R 262 158 209 - 1~2 201 189 .. - 1 .161 TV 356 699 313 - - 313 344 - ... 2.025 TOTALE 657 857 522 - 142 514 617 .. - 3.309

Q - 5 - 1 - - - - .. 6 p 101 792 166 - 101 75 479 - - 1 .714

1976 R 78 589 123 - 61 - 207 - - 1.058 TV 190 1.394 321 - - 64 116 - - 2.085 TOTALE 369 2.780 61 o 1 162 139 802 - - 4.863

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M l R A L A N Z A (Milioni di lire)

BUCATO LAVATRICE PIATTI LA VASTO- LANA E ABRASIVI PAVIMENTO AMMORB 1- DECALCI-

TOTALE A MMO A MANO V l GLI E SETA DENTI FICANTI

Q - - - - - - - - - -p 154 5 - - 1 83 - - - 243

1970 R 94 78 61 - - 47 5 - - 285

TV 219 224 41 - - 34 - - - 518

TOTALE 467 307 102 - 1 164 5 - - 1.046

Q - - - - - - - - - -p 2 68 65 - 143 59 21· - - 358

1971 R 5 134 44 - 127 13 - - - 323

TV 92 140 65 - 180 24 - - - 501

TOTALE 99 342 174 - 450 96 21 - - 1 .182

Q - - - - - - - - - -p - 135 151 - 9 - - - - 295

1972 R 3 242 108 - 25 35 - - - 413

TV 91 169 183 - 29 51 - - - 523

TOTALE 94 546 442 - 63 86 - - - 1 .2.31

Q - - - - 3 - - - - 3

p - 171 - - 254 31 - - - 456

1973 R - 137 - - 158 22 - - - 317

TV 18 314 - - 206 49 - - - 587

TOTALE 18 622 - - 621 102 - - - 1 .363

Q - - - - - - - - - -p 45 104 32 - 150 62 - - - 393

1974 R 71 76 91 - 34 30 - - - 302

TV 192 226 173 - - 117 - - - 708

TOTALE 308 406 296 - 184 209 - - - 1.403

Q - 2 - - - - - - - 2

p 47 119 90 - - - - 147 .. 403

1975 R 79 316 167 - 134 123 - ·- - 819

TV 73 567 327 - - 43 - 163 - 1 .173

TOTALE 199 1.004 584 - 134 166 - 31 o - 2.397

Q - - - - - - - - - -p 146 648 267 - 304 147 - 175 - 1 .687

976 R 235 380 153 - 119 172 - - - 1.059

TV 109 823 324 - 150 24 - 121 - 1 .551

TOTALE 490 1 .851 744 - 573 343 - 296 - 4.297

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P R 0-C T E R & G A M a L E (Milioni di lire)

BUCATO PIATTI LA VASTO- LANA E ABRASIVI PAVIMENTO AMMORBI- OECALC~- TOTALE

A MANO LAVATRICE A MANO V l GLI E SETA DENTI FICANTI

Q ~ - - - - - - - - -p - - - - - - 96 - - 96

1970 R 257 450 - - - .. 79 10 .. 796 TV 197 427 .. - - - 77 71 - 772

TOTALE 454 877 - - - - 252 81 - 1.664

Q - 13 - ~ - - - - - 13 p 198 166 - - - - 112 - - 476

1971 R 192 405 - - - .. 129 t .. 727

TV 207 470 - - - .. 157 29 - 863

TOTALE 597 1.054 - - - - 398 30 - 2.079

Q 1 10 .. - - - - - - 11 p 327 612 - - - - 221 - - 1 .160

1972 R 91 456 - - - - 165 5 - 717 TV 95 542 - - .. - 252 .. - 889 TOTALE 514 1 .620 - .. .. - 638 5 - 2.777

Q - - .. - .. - - - - -p 379 665 - - - - 302 2 - 1 .348

1973 R 91 573 - - .. .. 177 - - 841

TV 162 841 .. - .. - 243 - - 1 .246 TOTALE 632 2.079 - - - - 722 2 - 3.435

Q - - - - - - - - - -p 327 502 - - - .. 226 - - 1.055

1974 R 120 531 .. .. - .. 281 .. .. 932 TV 214 858 - - - - 51 o - - 1 .582 TOTALE 661 1 .891 - - - - 1 .017 .. - 3.569

Q - - - - - - - - - -p 209 481 - - .. - 171 154 - 1 ~_015

1975 R 130 650 - .. - .. 246 129 - 1 .155 TV 236 993 .. .. - - 345 258 - 1 .832 TOTALE 575 2.124 - - - - 762 541 - 4.002

Q - - .. .. - - - - - -p 333 781 - - - - 244 - - 1 .358

1976 R 99 468 .. - - - 93 - .. 660 TV 278 1.005 - - - - 298 196 - 1 .777 TOTALE 710 2.254 - .. .. .. 635 196 - 3.795

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HENKEL (M1llon1 d1 llre)

BUCATO LAVATRICE

PIATTI LA VASTO- LANA E ABRASIVI PAV l MENTO

AMMORBI- DECALCI-TOTALE

A MANO A MANO V l GLI E SETA DENTI FICANTI

Q - 1 - - - - - - - 1 p 275 505 - - - - - 235 - 1 .015

1970 R 204 313 - - - - - 131 - 648 TV 206 369 - - - - - 218 - 793 TOTALE 685 1 .188 - - - - - 584 - 2.457

Q - 2 - - - - - - - ·2 p 15 80 48 57 90 - - 34 - 324

1971 R 42 305 17 - 27 - - 116 - 507 TV - 369 27 - 103 - - 292 - 791 TOTALE 57 756 92 57 220 - .. 442 - 1 .624

Q - 87 - - - .. - - - 87 p - 480 129 .. 13.0 .... -- 128 - 867

1972 R 18 486 147 .. 79 - .. 139 - 869 TV - 414 51 - - .. .• 110 - 575 TOTALE 18 1.467 327 - 209 - - 377 - 2.398

Q - 1 - - - - - - - 1 p 118 320 196 158 157 - - 192 - 1 .141

1973 R 102 430 95 - 102 - - 158 - 887 TV 14 648 94 34 120 - - 165 - 1 .075 TOTALE 234 1.399 385 192 379 - - 515 - 3.104

Q - - - - - - - - - --p - 224 9 23 - - - 143 - 399

1974 R - 576 - - - - - 54 - 630 TV - 588 - - .. .. - 387 - 975 TOTALE - 1.388 9 23 - - - 584 - 4~004

Q - - 1 - - - - - - 1 p - 5 - - 23 .. - - - 28

1975 R - 506 - - 47 - - 141 - 694 TV - 657 .. - 61 - - 263 - 981 TOTALE - '1 .168 1 - 131 - - 404 - 1 .704

Q .. 17 .. - - - - - .. 17 p .. 420 222 134. 1'!J - - - - 913

1976 R 133 628 61 - - - - 170 - -.Q92

TV - 1 .138 72 - - - - 373 - 1.583 TOTALE 133 2.203 355 134 137 - - 543 - 3.505

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.c O L G A T E (M\11on1 di lire)

BUCATO LAVATRICE PIATTI LA VASTO- LANA E ABRASIVI PAVIMENTO AMMORBI- DECALCI-TOTALE A MANO A MANO VIGLIE SETA DENTI FICANTI

a - - - - - - - - - -p - 548 - 71 235 386 - - - 1.240

1970 R 208 516 - - - 130 - - .. 854 TV 257 554- - - - - - - - 811 TOTALE 465 1.618 - 71 235 516 - - - 2.905

a - - - - - - - - - -p 140 247 - 3 309 177 - - - 876

1971 R 288 319 95 - 44 326 - - - 1.072 TV 79 491 - - - - - - - 570 TOTALE 507 1.057 95 3 353 503 - - - 2.51~

a - - - - - - - - .. -p - - 229 - 129 89 314 - .. 761

1972 R 230 487 212 - 130 102 250 - .. 1 .411 TV - 297 - - 98 184 - - - 579 TOTALE 230 784 441 - 357 375 564 - - 2.751

Q - - - - - - - - - -p 287 299 139 - 208 131 190 115 - 1 .369

1973 R 165 227 100 - 104 128 171 34 - 929 TV 240 48 - - 3 79 - 202 - 572 TOTALE 692 574 239 - 315 338 361 351 - 2.870

Q - - - - - - - - - -p 69 120 - - 129 - - 54 - 372

1974 R 164 146 - - 79 25 87 - - 501 TV 145 282 - - 89 34 - 275 - 825 TOTALE 378 548 - - 297 59 87 329 - 1 .698

Q - - - - - - - - - -p - 277 277 - 109 235 - 79 - 977

1975 R 165 143 66 - - 50 154 - - 578 TV 149 287 268 - - 94 117 134 - 1 .049 TOTALE 314 707 611 - 109 379 271 213 - 2 .601+

Q - 3 - - - - - .. - 3 p 285 221 - - - - 236 - - 742

1976 R 250 144 107 - - 163 80 - - 744 TV 188 237 148 - .. 275 46 - - 894 TOTALE 723 605 255 - - 438 362 - - 2.383

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S N l A C A S A

(Milioni di lire)

BUCATO LAVATRICE PIATTI LA VASTO- LANA E

ABRASIVI PAVIMENTO AMMORBI- DECALCI- TOTALE

A MANO A MANO V l GLI E SETA DENTI FICANTI

Q - - - - .. - .. - - -p - - 90 2 133 - - - - 225

1970 R - - .. - 90 .. .. - - 90 TV - - .. .. 63 .. .. .. .. 63 TOTALE - - 90 2 286 .. - - - 378

Q - - - - - 1 - - - 1 p - - 149 2 53 45 - - - 249

1971 R ·- - 139 - 69 - - - - 208 TV .. .. 209 - 50 55 - .. - 314 TOTALE - - 497 2 172 101 - - - 772

Q - - - - - - - - .. -p - - 50 - 179 47 68 - .. 344

1972 R .. - 198 - 52 - - - - 250 TV - - 210 - 64 52 69 - - 395 TOTALE - - 458 - 295 99 137 - - 989

Q - - - - - .. - - - -p - 83 247 - 140 65 98 - - 633

1973 R - 81 121 - 118 20 - - - 340 TV - 202 162 - 8 25 89 - - 486 TOTALE - 366 530 - 266 11 o 187 - - 1.459

Q - - - - - .. - - .. -p - 17 - .. .. - 146 - - 163

1974 R - 229 241 - - .. 42 - - 512 TV - 251 282 - .. - 250 - - 783 TOTALE - 497 523 - .. - 438 - - 1.458

Q .. - - - - .. - - - .. p - 153 .. .. - - 238 13 - 404

1975 R - 220 .. - - - - - .. 220 TV - 453 119 - - .. 137 - - 709 TOTALE .. 826 119 - - - 375 13 - ~ .333

Q - 1 2 - - - - - - 3 p - 84 73 - 122 36 126 - 94 535

1976 R - - 253 - - - 46 - 27 326 TV - 121 194 - 43 - 116 .. 142 616 TOTALE - 206 522 - 165 36 288 - 263 ~ .480

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P A N l G A L (Mllioni di lire)

BUCATO PIATTI LA VASTO- LANA E ABRAS IV l PAVIMENTO AMMORBI- DECALC 1- TOTALE A MANO

LAVATRICE A MANO VIGLIE SETA DENTI FICANTI

Q - - - - - - - .. 10 10 p - - 55 .. - - - - 51 106

1970 R - - 39 .. .. .. - .. 43 82 TV - - 26 - .. 17 - .. - 43 TOTALE - - 120 - - 17 - - 104 241

Q - .. 11 - .. - - .. - 11 p - - 201 - - - - 35 .. 236

1971 R - - 113 - - .. - 114 - 227 TV - - 116 - - - - 292 .. 408 TOTALE - .. 441 .. - - - 441 - 882

Q 39 31 - - - - - - - 70 p - - 292 - - - - - - 292

1972 R - - 105 - - - .. - - 105 TV - - 152 - - - - - .. 152 TOTALE 39 31 549 - - - - - .. 619

Q - - - - - - - - - -p - - 198 - - - - - - 198

1973 R - - 84 - - - - - - 84 TV - - 256 - - - - - - 256 TOTALE - - 538 - - - - - - 538

Q - .. - - - - - - - -p - - 12 .. - .. - - - 12

1974 R .. 66 41 - - - - - - 107 TV - 145 134 - - - ... - - 279 TOTALE - 211 187 - - - - - - 398

Q - - - - - - - - - -p - 242 230 - - - - - - 472

1975 R - 72 45 - - - - - - 117 TV - 271 91 - - - - - - 362 TOTALE - 585 366 ... .. - - .. - 951

Q - - - - - - - - - -p - 169 - - - - - - - 169

1976 R 61 107 - - - - - - - 168 TV 75 378 - - - - - - - 453 TOTALE 136 654 - - - - - - - 790

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- 74-

B E N C K l S E R (Milioni di lire)

BUCATO LAVATRICE

PlATI l LA VASTO- LANA E ABRAS IV l PAVIMENTO

AMMORBI- OECALCI-TOTALE

A MANO A MANO V l GLI E SETA DENTI FICANTI

Q - - - - - - - - - -p - - - - .. - - - - -

1970 R - - - - - - - - 20 20 TV - .. - - - - - - 14 14 TOTALE - - - - - - - - 34 34

Q - - - - - - - - 1 1 p - - - - - .. - - 32 32

1971 R - - - - - .. .. - 8 8 TV - .. .. - - - - .. 36 36 TOTALE .. - - .. .. - .. - 77 77

Q - - - 2 - - - .. 5 7 p - - - 57 - - - - 105 162

1972 R - - - 4 - - - .. 8 12 TV - .. .. 22 - - - - 47 69 TOTALE .. - - 85 - - - - 165 250

Q - - - - - - - - - -p - 108 - 84 - .. - - - 192

1973 R - 18 - - - - - 22 - 40 TV - 79 - 35 - - - 6 - 120 TOTALE - 205 - 119 - - - 28 - 352

Q - .. - - - - - - - -p - 90 - 124 - - - - - 214

1974 R - 27 - - - - - - - 27 TV - 58 - 34 - - - - - 92 TOTALE - 175 - 158 - - - - - 333

Q - - - - - - - - - -p - - - - - - - - - -

1975 R - - - - - - - - - -TV - - - - - - - - - -TOTALE - - - - - - - - - -Q - - - - - - - - - -p - 92 - 50 - - - 89 1 232

1976 R - 22 - - - - - 34 - 56 TV - 37 - - - - .. 60 - 97 TOTALE .. 151 - 50 - - - 183 1 385

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- 75-

SOILAX

(Mllioni di lire)

BUCATO LAVATRICE

PIATTI LA VASTO- LANA E ABRAS IV l PAV l MENTO

AMMORBI- OECALCI-TOTALE

A MANO A MANO V l GLIE SETA DENTI FICANTI

Q .. .. .. .. .. .. - - .. .. p .. .. .. 76 102 .. - .. - 178

1970 R - .. - 5 35 - - - - 40 TV - - - 58 70 .. .. - - 128 TOTALE .. - - 139 207 - - - - 346

Q - - - .. - - .. - - -p - - .. 136 - .. .. - - 136

1971 R .. .. - 39 - .. - - - 39 TV .. - - 212 .. - .. - - 212 TOTALE .. .. - 387 - - .. .. - 387

Q .. .. - - - - - - - .. ·P - - - 120 - .. - 11 - 131

1912 R .. .. .. 25 .. .. .. .. .. 25 TV - .. - 118 - - .. - - 118 TOTALE - - .. 263 .. .. - 11 .. 274

Q - - .. .. - .. - - - -p - - - 213 - .. - - - 213

1973 R .. - - 22 - - - - - 22 TV - - - 154 .. - - - - 154 TOTALE - - - 389 .. - - - - 389

Q - - - - - - .. - - -p .. - - 58 - - .. - .. 58

1974 R .. - - 90 - - - - .. 90 TV .. - - -· - - .. - - -TOTALE - - - 148 - .. - .. - 148

Q .. - - - .. .. .. - - -p - - - 44 - - .. .. - 44

1975 R - - - 22 .. - - - - 22 TV - - - 67 .. - .. - - 67 TOTALE - - - 133 - - .. - - 133

Q - - - - - - - - - .. p - .. - 42 - - - - - 42

1976 R - .. - - - - - - - -TV - - - 24 - - - - .. 24 TOTALE - - - 66 ... - - - - 66

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P A R T E II

ANALISI DEI PRINCIPALI MERCATI DEI DETERSIVI

PER USO DOMESTICO

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- 79-

MERCATO ITALIANO DEI DETERSIVI P§R BUCATO A MANO

1 1 I produttori e i prodotti. . . . • • • . . • • . . . • . . · · • • · · 80

1 2 Le caratteristiche generali del comparto. . . . . 80

1 3 I tipi di detersivi . . . . . . . . . . . 84

1 4 La strategia delle imprese . . . . . 83

1 5 Le quote di rrercato ed i prodotti "cipizzati"· . . . . . 83

1 6 La di str i l::uz ione . . . . . . . . 85

1 7 Le caratteristiche di consumo 87

1 8 Gli investimenti pubblicitari . . . . 88

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- 80-

1 1 I produttori ,e i prodotti

Tutte le principali aziende del settore sono presenti

in questo comparto che come vedremo segna un costante regres-

so.

I principali produttori italiani, e i loro prodotti, so

no pertanto:

- Colgate Palmolive S.p.A. - Milano

- Unil-It S.p.A. - Milano

- Henkel Italiana S.p.A. - Milano

- Annunziata S.p.A. - Ceccano (Fr)

- Mira Lanza S.p.A. - Genova

- Panigal S.p.A. - Bologna

- Procter & Gamble S.p.A. - Roma

- Snia-Casa S.p.A. - Roma

Olà, Bingo

Bio Presto, Orno

Ondaviva, Henko

Scala

Ava, Biol

Scudo, Sole Bucato

Ariel, Tide, Ies

Lift

mentre del tutto irrilevante è l'interscambio.

1 2 Le caratteristighe gen~rali ~el co~parto t. \ '

Come si può vedere dai dati esposti nella tavola sotto

stante, il mercato è in costante regresso.

1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 Quantità

Tonn. (000) 157 147 137 128 123 113 11 o Var.% - -6.4 -6.8 -6 .6 -3.9 -8 .1 -2.7

Va l ore {a l consurn.o)

Miliardi 64 63 62 64 77 97 11 o Var. % - -1 .6 -1 .6 +3 .2 +20.3 +26 .o +13 .4

Prezzo --Lire/Kg. 407 429 453 500 623 861 996

FONTE: Newmark - Mtlano

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- 81-

Dal 1970 al 1976 infatti si può parlare di un tasso

medio annuo di diminuzione del 5,7% calcolato sulla quanti­

tà. L'incremento del valore è pertanto solo dovuto alla lie

vitazione dei prezzi.

Le previsioni degli operatori, inoltre, stimano che

anche per il futuro, àlmeno al medio termine, il tasso di di

minuziore si manterrà sui valori precedenti (cioè tra il 5%

ed il 6% circa), anche se il minor decremento che si è veri­

ficato nel 1976 potrebbe correggerequesta previsione: in ef­

fetti il 1976 "recupera" un pò rispetto alla maggior caduta

verificatasi nel 197 5, che ha segnato l'anno di "minima" qua­

si in tutti i settori dei beni di largo consumo.

Questa tendenza negativa del mercato è dovuta non tan

to allo sviluppo del comparto lavatrice, che appare come di­

retto concorrente, il cui sviluppo, come si vedrà analizzan­

do quel mercato tende ormai a rallenta·re, quanto all'amplia!_

si del settore dei detergenti specifici per piatti.

In altre parole i detergenti per bucato a mano, del

tipo tradizionale,. venivano usati per una molteplicità di im­

pieghi oltrechè specificamente per lavare la biancheria. Tra

questi molteplici usi, la lavatura delle stoviglie è natural­

mente uno degli impieghi più importanti.

Sviluppandosi quindi la domanda di detergenti specifi­

ci per la rigovernatura, è naturale che il settore dei deter­

genti generici, definiti per bucato a mano, accusi un pro­

gressivo calo di domanda.

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- 82-

1 3 I tipi di detersivi

Il comparto del bucato a mano può essere suddiviso in

quattro tipologie, per prezzi e caratteristiche, di cui si è

stimato anche la ripartizione percentuale nell'ultimo anno.

SUDDIVISIONE DEL MERCATO A QUANTITA' PER TIPOLOGIA

Tradizionali a basso prezzo

Tradizionali a prezzo medio

Biologici

Altri

Fonte: New mark - Milano.

1976

16

32

35

17

100

I tipi sul quale incide maggiormente la caduta della

domanda è, all'interno di questo comparto, quello dei tradi­

zionali, a basso e a me~io prezzo. QUesti costituiscono insie

me una quota di circa il 50% del mercato in quantità ed è

quindi ovvio che un loro forte regresso si ripercuota su tut­

to il mercato.

A fronte di questo calo vi sono però i detergenti bio­

logici - esplicano la loro azione prevalentemente nella fase

dell'ammollo- che presentano una dinamica in sviluppo e poi­

chè il loro peso percentuale è di circa il 35% del mercato

dalla somma tra le due tendenze opposte risulta un mercato to­

tale calante, ma non in modo disastroso.

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- 83-

1 1,. La strate;gia de;lle imprese ( .

La strategia delle maggiori Case è stata di immettere

sul mercato, per compen~are il naturale calo dei detersivi

tradizionali, i detergenti biologici e di appoggiarne la p~

netrazione presso il consumatore.

Al di là inoltre dell'aspetto involutivo, i prodotti

tradizionali mostravano ormai ben poca affezione alla marca

e ben poca reattività all'azione pubblicitaria per quanto ri­

guarda la competizione tra le varie marche. L'insieme di que­

sti elementi porta necessariamente alla scelta, da parte del­

impresa, di strategie alternative:

• rallentare, per quanto riguarda i prodotti tradizionali, la

caduta della domanda e attuare la competizione tra le mar­

che affidandosi alla pura azione commerciale, con spinte

promozionali, escludendo in pratica la pubbliòità sui "mass

media";

• introdurre nuovi prodotti meglio qualjf icabil i anche agli

occhi del consumatore (come appunto i prodotti biologici)

per i quali attuare una politica di marketing in gran parte

affidata alla comunicazione pubblicitaria effettuata tramite

i "mass media".

1 5 Le quote di mercato ed i prodotti "cipizzati"

Nella situazione attuale, che vede appunto la mesco­

lanza di prodotti tradizionali e ai prodotti biologici, il

mercato è sufficientemente spartito tra i maggiori produttori

di detergenti.

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-84-

QUOTE DI MERCATO nel '75-'76 relativa alle quantit~

Colgate

Mira

Lever

Annunziata

Procter & Gamble

Henkel

Detersivi CIP

Altre marche

Fonte: New mark - Milano.

1975

14.0

20.7

23.7

6.5

10.8

1 .8

17.0

5.5

100.0

1976

18.5

18.0

24.0

6.5

11 • 5

1 • 8

16.5

3.2

100.0

Se si corisiderano invece .solo i biologici, la sparti­

zione del mercato riguarda in pratica tre aziende: Lever

(Bio Presto), Mira Lanza ( Biol.), Procter & Gambl e (Ariel).

Una quota di mercato valutata in un 16-17% circa ri­

guarda i prodotti venduti a prezzo imposto (concordato con

il C.I.P.) e per questo comunemente noti come detersi vi "ci

pizzati" o a "formula unificata".

Nonostante l'indubbio vantaggio di prezzo questa qu~

ta non tende ad aumentare. Ciò è dovuto a due cause princi­

pali:

- la scarsa distribuzione. Si calcola infatti che il prodot­

to sia distribuito solo in circa il 60% dei punti di ven­

dita che trattano detersivi;

-la scarsa informazione. Il pubblico in genere non sa che

si tratta di prodotti analoghi, anche se le case lo smen­

tiscono, a quelli della marca "nota" e appoggiata pubbli­

citariamente e promozionalmente, cosicchè si rivolge di

preferenza a questi ultimi.

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- 85-

Non a caso il maggior consumo dei "cipizzati" è concen­

trato:

nei centri maggiori

presso le classi di reddito più qualificate

in al tre parole, là dove si è "più informati", e ci si può

meglio appoggiare al proprio giudizio.

Il concorso di questi due fattori rende scarsamente ope

rativo il provvedimento che si era preso con l'introduzione di

questo tipo di prodotti diversi solo per quanto riguarda con­

fezionamento, pubblicità e promozione, tanto da giustificare

un prezzo inferiore.

Pur essendo presenti tutte le marche nel settore dei ci­

pizzati, la metà di questi è venduta dalla Mira Lanza, che al

contrario delle marche concorrenti, ne cura attentamente la di

str i ruz ione.

1 6 La di str i buz ione

I negozi che trattano detergenti per bucato a mano sonc

in Italia circa 230.000; la ripartizione per tipologia merceo­

logica è la seguente:

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alimentaristi

drogrerie

salumerie

frutta/verdura

altri alimentari

tabaccherie

mercerie casalinghi

- 86-

altri (compresa grande distribuzione)

Fonte: New mark - Milano.

% 56.6

5.3

5.7

8.3

4.4

5.3

9.6

4.8

100.0

Le quote trattate pre~entano una struttura ben diversa,

e come si vede dalla tavola allegata, il grande dettaglio, che

numericamente è inferiore al 4,8% assorbe ben il 25% del consu

mo di questi prodotti.

SUDDIVISIONE DEL MERCATO A QUANTITA' PER CANALE:

Direttamente al dettaglio

Al dettaglio tramite grossista

Grande distribuzione

Altri 0ooperative, catene volontarie)

%

20

40

25

1 5

100.0

Parallelamente a questa tavola, si può analizzare la

struttura del prezzo: fatto 100 il prezzo di vendita al con­

sumatore si può stimare in 80 il prezzo al dettagliante e 70

quello al grossista.

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- 87-

1 7 Le caratteristiche di consumo

Il consumo dei detergenti per bucato a mano riguarda

1'89,3% delle famiglie italiane, secondo la seguente .freque~

za di acquisto

almeno 1 volta la settimana

almeno volta al mese

almeno 1 volta ogni 2/3 mesi

. ' raramente Pl.U

mai o quasi mai

Fonte: New mark - Milano.

18. 1

49.5

13.0

8.7

10.7

100.0

La ripartizione delle famiglie consumatrici secondo gli

altri principali parametri è la seguente:

grandi ripartizione geografiche

Nord Ovest

Nord Est

Centro

Sud + Isole

classe socio-economica

superiore-medio superiore

media

media inferiore-inferiore

famiglie consumatrici

%

30.7

19. 1

19.0

31. 2

100.0

famiglie consumatrici

% 8.0

43.2

48.8

100.0

famiglie esistenti

% 30. 1

17.9

19. 1

3 2. 9

100.0

famiglie esistenti

%

7.6

37.9

54,5

100.0

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- 88-

grandezza di centro famiglie famiglie consumatrici esistenti

fino a 30.000 abitanti

da 30.000 a 100.000 abitanti

oltre 100.000 abitanti

%

53' 5

1 5' 8

30,7

100.0

%

53,7

1 5' 7

30,6

100.0

Come ovvio, la popolazione consumatrice si dispone in modo ana­

logo a quella esistente.

1 8 Gli investimenti pubblicitari(*)

Elaborando i dati forniti dalla P.RES mediante adatti

coefficienti si è ottenuta una stima della spesa pubblici t.a-

r i a su i "mass-media" negli ultimi tre anni.

1974

19 75

1976

milioni di lire

2. 001

2. o 11

2.927

var.%

+ o, 5

+45,6

Gli investimenti sono risultati così suddivisi tra i di-

versi "media":

Quotidiani

Periodici

Radio

Televisione

1974 %

21.6

34. 1

44.3

100.0

1975 %

1 5. 1

32.2

52.7

100.0

1976 %

41 • 8

27.2

31. o

100.0

(*) Fonte P.RES. Editoriale- i dati sono stati rivalutati se­condo i seguenti coefficienti:

-quotidiani periodi.ci radio televisione

1 .1 5 1 • 05 1. 20 1 • 50

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1974

Q

p R

TV

To

tale

AR l E

L -

235

122

206

563

OLA'

-63

16

7 14

0 37

0

B l O

PRES

TO

--

205

300

505

OMO

-30

-

-30

BIOL

-

41

72

185

298

AVA

--

--

-SO

LE

--

--

-ON

DAVIV

A -

--

--

LANS

ETIN

A -

--

--

T ID

E -

61

--

61

ALTR

I -

--

--

TOTA

LE

-43

0 56

6 83

1 1.

827

FONT

E: P.

RES.

, M

ilano

-El

abor

azio

ne I

SVET

SPES

A PU

BBLI

CITA

RIA

PER

l DE

TERS

IVI

PER

BUCA

TO A

MAN

O

(Mili

oni)

1975

%

Q

p R

TV

To

tale

%

28.2

-

209

132

233

574

28.7

18.5

-

-16

8 14

7 31

5 15

.6

25.3

-

39

180

351

570

28.5

1 o.o

--

87

258

345

17.3

14.9

-

48

81

71

200

9.9

--

--

--

--

--

--

--

--

--

--

--

--

--

--

3.1

--

--

--

--

--

--

-1 o

o.o

-29

6 64

8 1

.060

2.

004

100.

0

1976

Q

p R

TV

To

tale

%

-33

4 10

1 27

4 70

9 24

.2

-34

6 -

268

614

21 .o

-28

6 17

6 -

462

11 .a

-10

0 79

18

5 36

4 12

.5

-54

15

6 10

7 31

7 1 o

.a

-92

83

-

175

6 .o

--

63

74

137

4.7

-10

-

, ... 10

4.

6

--

--

-0.

4

--

--

--

--

--

--

-1

.222

79

4 90

8 2.

924

100.

0

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- 91-

2 MERCATO IT~IANO DEI DETERSIVI PW{ LAVATRI.CE

2 1 I produttori e i prodotti .•..

2 2 Le caratteristiche generali del comparto.

2 3

2 4

2 5

2 6

La strategia delle imprese

La distribuzione • . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Le caratteristiche di consumo

Gli investimenti pubblicitari

92

93

94

97

98

100

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- 92-

2 1 I produttori e ,i prqdotti

I produttori di detersivi per lavatrice sono al­

l'incirca una quarantina, ma la produzione in pratica è

coperta dalle seguenti grandi firme con i prodotti a i

fianco elencati:

- Henkel Italiana S.p.A. -

Milano

- Procter e Gamble S.p.A. -

Pomezia (Roma)

- Mira Lanza S.p.A. - Genova

- Lever div. Unil-It S.p.A. -

Milano

- Colgate Palmolive S.p.A. -

Milano

- Snia Casa S.p.A. - Roma

- Annunziata S.p.A. - Cecca-

no (Fr)

Dixan, Henko

Dash, Ies

Ava, Biol, Lanza

All, Bio Presto, Vispo

Dinamo, Bingo, Gamma

Super Lauril, Lift

Scala, Buono

Relativamente alla produzione si dispone solo dei

dati relativi all'ulti~o triennio '74-'76.

PRODUZIONE

tonn. (000)

1974

280

1975

220

Per quanto riguarda il commercio estero.

1976

260

Il dato ISTAT non è disaggregabile alla voce spe­

cifica. Le valutazioni degli operatori del settore lo sti­

mano scarsamente rilevante e comunque relativo al solo flus

so di import.

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- 93-

2 2 Le caratteristiche genera~i del cqmparto t

Fino al 1976, come si rileva dalla tavola sottostan­

te, il mercato dei detergenti per lavatrice ha avuto un ritmo

di accrescimento dapprima sostenuto, poi rallentatosi negli

ultimi due anni, con la "caduta" del 1975. Per tutto il pe­

riodo si può valutare un saggio medio annuo di incremento

del 2, B% riferì t o alla quantità, essendosi dilatato il va­

lore del mercato soprattutto a causa della lievitazione dei

prezzi.

MERCATO

1971 1972 1973 1974 1975 1976

guantità tonn. ( 000) 21 5 230 246 270 230 255

var.% - +6.9 +7.0 +9.7 -14.8 +10.9

Valore al COQ.-

sumo miliardi 112.9 1 23.3 137.8 1 70. 1 184.0 229.5

var.% - +9. 2 +11.7 +23.4 +8.2 +24. 7

Prezzo

Lire/Kg 525 536 560 630 800 900

Fonte New mark - Milano.

Nonostante quindi il recupero del 1976 (che riporta ai va­

lori 1973 più che ~ quelli 1974, come del resto accade

per molti mercati di beni di largo consumo) le previsio­

ni sono per un m9desto sviluppo dell'1,5-1,6% di incre-

mento annuo.

Due fattori concorrono a questo tipo di previsione:

• il parco delle lavabiancheria ha già raggiunto quasi

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- 94-

l'SO% delle famiglie italiane*, e non ci si a~petta

più una rapida espansione, dato il rallentato anda­

mento della domanda anche nel settore degli elettro­

domestici (del resto, anche nelle classi di reddito mag­

giori, secondo la citata indagine della Banca d'Italia,

gli acquisti del 1975 sono ~tati per il 35-50% di "pri

mo impianto": ovvio quindi l'ulteriore rallentamento

del "primo impianto" nelle classi di reddito minore).

Sembra vi sia una tendenza ad un più cauto uso delle

lavabiancheria da parte della massaia, con un minor

ritmo quindi di consumo dei detergenti specifici.

Senza quindi parlare di flessione, è corretto atten

der si un appiattimento del l a curva di espansione dei consu

mi di questi prodotti.

2 3 La strategia delle, imprese

Nonostante che tutte le Case produttrici di deter­

genti siano presenti in questo mercato, la quota maggiore

(più del 50%) è .spart;ita tra due sole marche: tutto il re­

sto si polverizza tra tutte le altre marche presenti.

In realtà il mercato si presenta quasi in termini

di duopolio: due aziende che "fanno il mercato" e le altre

che, in pratica, lo subiscono:

(*) al 1975: 76,2% delle famiglie, in base all'indagine de~la Banca d'Italia su reddito, risparmio e strut­tura della ricchezza delle famiglie italiane.

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- 95-

QUOTE DI MERCATO a quantità - % composizione

1974 1975 1976

Dash 26.1 27-28 28.0

Dix an 22-23 24-25 25.0

Ava 7-6 6.0 6.5

Bio l 5.0 5.0 5.0

Dinamo 5.5 5-6 6.0

Al l 6.0 6.5 6.5

Su per Lauril 3.5 4.0 4.0

Detersivi cipizzati 8-9 7-8 8.0

Altri 17-15 1 5-13 11. o

100 100 100

Fonte: New mark - Milano.

Da un punto di vista tecnologico non vi è pratica­

mente nulla di nuovo in questo mercato, almeno fin dal mo­

mento in cui l'efficienza del prodotto lanciato non ha ga­

rantito la posizione di leadership ad Hepkel (Dixan) e a

Procter & Gamble (Dash).

In realtà gli altri produttori non si sono accorti

a tempo che il consumatore italiano, via via che si orien­

tava verso le lavatrici, acquistava quelle automatiche, sal­

tando lo stadio intermedio delle manuali o semi manuali.

Aveva quindi bisogno del prodotto adatto {a schiuma frenata).

Ed è stata la tempestiva entrata di Henkel in questa dire­

zione, immediatamente seguita da Procter & Gamble, a costi­

tuire la base di affermazione dei prcrlotti di queste due Case.

L'aspetto per altro peculiare del mercato dei deter­

genti per lavatrici è dato dal fatto che, per quanti sforzi

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- 96-

facciano, le altre marche non riescono a scalfire la posi­

zione di leadership di Henkel e di Procter & Gamb~e.

Al contrario cioè di quanto è avvenuto in altri mer­

cati di prodotti per la casa, e sopra4~utto nel settore dei

detergenti, in questo caso si è sviluppata, accanto ad una ;

elevata "brand consciousness" un'altrettanto elevata "fe-

del tà di marca".

QUalsiasi iniziativa concorrenziale, sia sul piano

della promozione vendita che su quello ampio della comunica­

zione pubblicitaria attraverso i mass-media, può essere per

ora facilmente ed efficacemente contrastato dalle due marche

leader, così che anche il concorrente più minaccioso (Mira

Lanza) non riesce ad avvicinare Henkel e Procter & Gamble

neppure sommando la quota dei suoi due prodotti Ava e Biol.

Per quanto riguarda il mercato istituzionale questo

viene stimato ad un livello del 10% circa di quello familia-

re.

E' stato pure possibile ottenere la suddivisione del

mercato relativa alle confezioni e come si vede, il fustino

rappresenta la quota più rilevante ed è inoltre in aumento.

SUDDIVISIONE DEL MERCATO PER FORMATO

1975 1976

Fustini compresi tra 1,5 e 5 Kg 70-75 75-80

Formato 5 50-600 gr 25-20 19-14

Altri formati (oltre 5 Kg.

280/300 gr.) 5 6

100 100

Fonte: New mark - Milano.

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- 97-

2 4 La dj_ str i puz ion~

La distribuzione avviene attraverso cifca 200.000

punti di vendita che commercializzano, secondo le quote

riportate nel paragrafo precedente, le diverse marche dei

detergenti per lavatrice.

Anche in questo comparto sono presenti i prodotti 'L

"cipizzati" con una piccola quota di mercato. Tenuto conto

di quanto detto a riguardo di questa classe di prodotti

parlando dei detersivi per bucato a mano, è ovvio che la

situazione sia ancora più negativa nel caso dei detersivi

per lavatrice, data la "fedeltà di marca" già precedente­

mente ricordata.

Per quanto riguarda i canali utilizzati la tavola

seguente illustra chiaramente le modalità distributive del

comparto detersivi per lavatrice.

% Direttamente al dettaglio 20

Al dettaglio tramite grossista 45

Grande distribuzione 25

Altrè cooperative, catene volontarie ecc. 10

100

Fonte: New mark - Milano.

In relazione alla struttura del prezzo questo non si \

discosta molto da quanto già visto per i detersivi per buca-

to a mano

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STRUTTURA DEL PREZZO

Al consumatore

Al dettagliante

Al grossista

Fonte: New mark - Milano.

- 98-

2 5 Le caratteristiche di consumo

100

80-82

70-72

Il consumo dei detergenti per lavatrici riguarda il

70% circa delle famiglie italiane.

Di queste solo il 30% sono forti coqsumatrici, che uti \

lizzano cioè il prodotto 3 o più volte la settimana.

La distribuzione delle famiglie consumatrici per i

principali parametri è la seguente:

grandi 1ipartiz~oni geo graf ich,e

Nord Ovest

Nord Est

Centro

Sud

Isole

famiglie consumatrici

%

33.5

19.6

19. 1

18.0

9.8

100.0

famiglie esistenti

%

30.1

17.9

19. 1

21.7

11 • 2

100.0

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classe spcio-economica

Superiore - Medio Superi~

re

Media

Media Inferiore

Inferiore

ampiezza di centro

fino a 10.000 abitanti

10-30.000 abitanti

30-100.000 abitanti

100-250.000 abitanti

oltre 250.000 abitanti

- 99-

famiglie consuma tr ici

%

10.5

47.1

36.0

6.4

100.0

famiglie consumatrici

%

30.5

17.0

17.2

8.7

26.6 -----

100.0

famiglie esistenti

%

7.6

37.9

39.3

1 5. 2

100.0

famiglie esistenti

%

36.0

17.7

15.7

7.7

2"2.9

100.0

In questo caso le famiglie consumatrici mostrano cer­

te concentrazioni caratteristiche nel Nord (il possesso di

lavabiancheria è dell'82,1% nel Nord e Centro contro un

64,0% nel Sud e Isole) nelle classi dalla media in su e nel­

le classi superiori di ampiezza del centro urbano.

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- 100-

2 6 Gli investim.enti pubblici t ari,_(*)

Per il comparto dei detersivi per lavatrice negli ul­

timi tre anni le spese di pubblicità sui "mass-media" hanno

fatto registrare il seguente andament_o:

Gli

1974

1975

1976

in v est iment i globali

i diversi "media":

Quotidiani

Periodici

Radio

Televisione

milioni

6.058

7.783

10.745

sono risultati

1974 %

17.8

33. 5

48.7

100.0

' COS1

1975 %

o .1

18.2

29.0

52.7

100.0

var.%

+28.5

+ 38. 1

suddivisi tra

1976 %

0.2

29. 1

24.2

46.5

100. o

(~) Fonte P.RES. Editoriale - i dati sono stati rivalutati .. secondo i seguenti coefficienti:

quotidiq.ni periodici radio televisione

1 • 15 1. 05 1. 20 1 • 50

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1974

Q

p R

TV

To

tale

%

DASH

-

457

540

825

1 .8

22

30.1

DIXA

N -

204

585

565

1.35

4 22

.4

ALL

-3

387

686

1.07

6 11

.a

DINAM

O -

11 o

14

7 27

3 53

0 8.

8

LA UR

l L LA

V A T •

-16

23

3 24

2 49

1 8.

1

SOLE

BIA

NCO

-19

3 67

14

0 40

0 6.

6

AVA

-4

5 13

7 14

6 2.

4

BIOL

-

59

36

33

128

2:.1

LIP

LAVA

T. -

31

25

48

104

1.7

BIO

PRES

TO

4lt

-

--

--

GAMM

A -

--

--

-DA

TO

--

--

-..

TOTA

LE

-1.

077

2.02

5 2.

949

6.05

1 1 o

o.o

FSNT

E: P.

RES.

; M

ilano

-El

abor

azio

ni

ISVET

SPES

A PU

BBLI

CITA

RIA

PER

DETE

RSIV

I PE

R LA

VATR

ICE

(M11

1 on

1)

1975

Q

p R

TV

To

tale

%

-48

1 66

0 97

9 2.

120

27.3

-6

514

649

1 .1

69

16 .o

--

281

690

971

12.6

-15

3 22

3 44

7 82

3 10

.6

-11

3 18

6 41

7 71

6 9.

2

-24

1 74

26

8 58

3 8.

6

-14

3 58

22

6 42

7 6.

6

3 17

9 37

15

3 37

2 4.

7

-99

10

9 13

1 33

9 4.

4

--

--

--

--

--

--

--

--

--

3 1.

415

2.14

2 3.

960

7.52

0 1 o

o.o

1976

Q

p R

-78

2 47

6

17

340

523

-18

1 -

--

-2

84

--

169

11 o

-27

6 20

7

-84

33

1

-29

0 87

4 61

3 59

8

4 22

2 14

6

-81

11

5

27

3.12

2 2.

593

TV

Tota

le

986

2.24

4

726

1 .6

06

296

477

--

119

205

370

649

476

959

225

640

105

482

1 .0

69

2.28

4

230

602

389

585

4.99

1 10

.733

%

20.9

15.0

4.4 - 1 .9

6.0

8.9

6.0

4.5

21 .3

5.6

5.5

1 oo.o

-Q -

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3

3

3

3

3

- 103-

3 MERCATO ITALIANO DEI DETERSIVI PER IL LAVAGGIO DELLE

STOVIGLIE

I produttori e i prodotti . . . . . . . • . .

2 Le caratteri st ich e generali del comparto · . . . . . .

3 La strategia delle imprese

4 La distribuzione . . . . . . . . . . . . 5 Le caratteristiche di consumo . . . . .

3 6 Gli investimenti pubblicitari

. . . . . . .

~

104

105

110

112

113

115

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- 104-

3 1 I produttori e i prodotti

Due sono gli impieghi di questo detergente

- per lavaggio a mano

- per lavaggio in lavastoviglie

e, limitatamente, al primo impiego si possono ulteriormente in

dividuare due tipi

- in polvere

- liquidi.

I produttori più importanti sono gli stessi degli altri

comparti. Non tutti però sono presenti nel sub-comparto del la

vaggio a macchina.

Principali produttori di detersivi per lavaggio rli piatti a

mano e nomi dei prodotti

Mira Lanza S.p.A. - Genova

Snia-Casa S.p.A. - Roma

Colgate-Palmolive S.p.A. - Milano

Annunziata S.p.A. - Ceccano (Fr)

Panigal S.p.A. - Bologna

Henkel Italiana S.p.A. - Milano

Lever - div. Unil-It. S.p.A. -Milano

Lanza piatti

Las t

Lemon Brisk

Scala Piatti

Sol e Piatti

Dix i,

Svelto al Limone.

Principali produttori di detersivi per lavaggio di piatti in

lavastoviglie e nomi dei prodotti

Mira Lanza S.p.A. - Genova

Soilax S.p.A. - Milano

Henkel Italiana S.p.A. - Milano

Lever - div. Unil-It. S.p.A. - Milano

Kop

Finish

Soma t

Al l

A questi ultimi si deve aggiungere la Benckiser s.r.l.

di Bolzano che importa la polvere dalla Germanja e la confe­

ziona in Italia distribuendola col marchio Neophos.

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- 105-

Il commercio estero, a parte questo esempio, è pratic~

mente irrilevante.

2 Le caratteristiche generali del comparto

Lo sviluppo sostenuto di questo mercato può essere va­

lutato in un 10,2% di saggio medio di incremento annuo nel p~

riodo 1971-1976.

Anche in questo caso il 1975 ha rappresentato una fles­

sione, sufficientemente contenuta però (-2,3% rispetto al 1974).

Ed il 1976 in ogni caso ha riguadagnato, superando il livello

del 1974.

MERCATO (globale)

1971 197 2 1973 1974 1975 1976

guantità tonn. (000) 76.9 89.0 108. 5 1 20. 1 117. 3 1 24. 5 var.% +15.7 + 21 • 9>- +10.7 -2 •. ) +5.5

Incremento medio annuo: + 10.0%

Valore (al consumo) miliardi di lire 3 5. 1 41. o 51.6 68.0 84.7 97.7 var.% +16.8 +25 .9 + 31 .8 +24.5 +14.5

Incremento medio annuo: + 22.6%

Prezzo l ire/Kg 456 461 475 566 722 785

Fonte: New mark - Milano.

L'andamento crescente è dovuto però soprattutto allo svi­

luppo del prodotto liquido per piatti a mano, come si vede chia

ramente dalla tabella che segue, relativa alla distribuzione pe~

centuale tra i vari prodotti nei successivi anni.

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- 106-

QUesto prodotto infatti proprio nel 1975, anno di crisi,

ha affermato la propria posizione che nel 1976 registra un al-

tro decisivo progresso.

19 71 197 2 1973 1974 1975 1976 % % % % % %

a mano polvere 70.9 68.0 68.2 69.4 68.0 64.6

a mano liquido 18.2 20.4 21. 2 19.7 22.2 25.5

a macchina 1 o. 9 11 • 6 10.6 10.9 9.8 9.9

100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 1 oo.o

Fonte: New mark - Milano.

Per quanto riguarda il prodotto per lavastoviglie, si

registra un notevole saggio di accrescimento: + 9,5% circa al

l'anno.

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- 107-

SUDDIVISIONE DEL MERCATO A QUANTITA' E A VALORE PER UTILIZZO

1971 1972 1973 1974 1975 1976

v .A. % V .A. % V .A. % V .A. % V .A. % v .A. % Lava2gio a macchina (solo polvere)

Quantità

Tonnellate (000) 8.4 10.9 10.3 11 .6 11 .5 1 o .6 13.1 10.9 11 .5 9.8 12.3 9.9 Incremento medio annuo + 9.5%

Valore (al consumo)

Miliardi di lire 6.6 8.2 9.5 11 .6 11 .7 14.9 Incremento medio annuo +17 .5%

Prezzo

Li re/Kg. 790 795 830 885 1 .020 1 .21 o

Lavaggio a mano (in polvere e liquido)

Quantità

Tonnellate (000) 68.5 89.1 78.7 88.4 97 .o 89.4 107 .o 89.1 105.8 90.2 112.2 90.1 Incremento medio annuo +1 0.2%

Valore (al consumo)

M il i ardi di 11 re 28.5 32.5 42.1 56.4 73.0 82.8 Incremento medio annuo +23 .6%

Prezzo

L i re/Kg. 416 417 434 527 690 738

TOTALE 1 oo.o 1 oo.o 1 oo.o 1 oo.o 1 oo.o 1 oo.o

FONTE: Newmark - Milano

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- 108-

Questo sviluppo del mercato coincide praticamente con lo

incremento del parco della macchina lavastoviglie.

Occorre però osservare che:

- tale parco ha ancora una limitata penetrazione nelle fami­

glie (al 1975: 12,3% secondo l'indagine della Banca d'Ita­

lia su reddito, risparmio e struttura delle ricchezze delle

famiglie italiane), nè si può prevedere una sua rapida esp~

sione ( 1);

-dopo la caduta del 1975 (-12,2% rispetto al 1974) il 1976 ha

segnato una ripresa sufficientemente modesta, arrivando a

valori di poco superiori a quelli del 1973. Anche in questo

caso cioè sembra confermarsi la tendenza ad un maggior conte

nimento dell'uso degli elettrodomestici più "ricchi";

- in questo senso ha un ruolo senz'altro importante anche il

prezzo che, per quanto riguarda i detersivi per lavastovi­

glie è

1,5 volte il prezzo del detergente a mano in polvere

2,4 volte il prezzo del detergente a mano liquido.

Per quanto riguarda i detergenti a mano in polvere la lo

ro espansione, sostenuta sino al '73-'74 si è bloccata con la

affermazione nel '75-'76 dei detergenti a mano liquidi.

(1) La penetrazione delle lavastoviglie presso le famiglie ita liane è stata la seguente (in valori percentuali):

1969

4.7

1971

7.2

1973

1 o. 1

1975

12.3

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- 109-

SUDDIVISIONE DEL MERCATO LAVAGGIO A MANO PER TIPO

1971 1972 1973 1974 1975 1976

v .A. % v .A. % V .A. % v .A. % V .A. % V .A. %

tn ,polvere

Tonnellate (000) 54.5 79.6 60.5 76.9 74.0 76.3 83.4 77.9 79.8 75.4 80.5 71 .7

Incremento medio annuo + 8.0%

Mlli ardi di li re 24.5 27.5 35.2 47.1 61 .o 66.8

Incremento medio annuo + 22.1%

li re/Kg. 449 454 476 565 764 830

li guidi

Tonnellate (000) 14.0 20.4 18.2 23.1 23.0 23.7 23.6 22.1 26 .o 24.6 31 .7 28.3

Incremento medio annuo + 17.6%

Miliardi di lire 4.0 5.3 6.9 9.3 12.0 16 .o Incremento medio annuo + 31 .6%

l i re/Kg. 285 289 300 395 460 505

TOTALE 1 oo.o 1 oo.o 100.0 100.0 1 oo.o 100.0

FONTE: Newmark -Milano

Per quanto riguarda i detergenti a mano liquidi, la pra­

ticità d'uso ed il prezzo giustificano ampiamente il loro suc­

cesso, appunto a partire soprattutto dal 1975.

Se nel 1974 infatti il prezzo dei liquidi era inferiore

a quello dei prodotti in polvere di un 30% circa, questo van­

taggio sale al 40% nel 1975 e nel 1976.

Di qui anche il successo nei confronti dei prodotti "al l

purpose" quali i detergenti per bucato a mano che devono la lo­

ro contrazione in gran parte all'azione concorrenziale sviluppa

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- IlO-

ta nel settore "lavaggio stoviglie" dai detergenti specifici

liquidi.

3 3 La strategia delle imprese

E' chiaro che il settore offre campo per inizia t i ve pr~

mozionali, pubblicitarie e marginalmente innovative del prodot­

to.

Marginalmente innovativa perchè si tratta soprattutto di

"richiami" emozionali: come il limone, quale peculiare ingre­

diente "sgrassante". Innovazioni che vengono portate soprattut­

to sul piano pubblicitario e promozionale.

Il mercato si caratterizza per altro secondo due diverse

direzioni

• da un lato i detergenti per lavastoviglie dove esiste un do­

minatore (Finish, della Soilax) e le altre marche si sperdo­

no con piccole quote.

QUOTE DI MERCATO A QUANTITA'

Composizione percentuale

Finish ( Soilax)

Kop

Neophos (Benckiser)

cipizzati

al tre m arche

Somat (Henkel)

Fonte: New mark - Milano.

Totale

1975

65

8/9

3/4

9/10

13/9

2/3

100

1976

68/70

6/7

5/6

8/9

9/5

5

100

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- 111-

Si riproduce, con una maggior accentuazione in senso monopo­

listico, la situazione dei detergenti per lavabiancheria •

• dall'altro i detergenti per lavaggio a mano dove l'elemento

prezzo gioca un ruolo assai importante, sia per i prodotti

in polvere, sia (e soprattutto) per i prodotti liquidi.

QUOTE DI :r--E RCATO A QUANTIT A' : composizione %

1975 1976

lavaggio a mano - Prodotti in polvere

Last (Snia Casa)

Kop (Mira Lanza)

Scala (Annunziata)

Sole Piatti (Panigal)

Svelto (Lever)

Lemon (Palmolive)

cipizzati

al tre marche

Totale

lavaggio a mano - Prodotti liquidi

Sole Piatti

Dix i

cipizzati

altri

Fonte: New mark - Milano.

20

20/21

10

5/6

6/7

7

n.d.

30/28

100

34

9

n.d.

57

100

21

20/21

9/10

6/7

6/7

5

22/24

9/5

100

31

10

35

24

100

Si vedono così comparire in posizione rilevante anche

marche che negli altri settori hanno quote minime. E si vede

anche l'affermazione sufficientemente importante di prodotti

cipizzati (22-24% tra le polveri e 35% tra i liquidi), che fo~

se è frenato, anche se in misura minore, da quegli stessi a-

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-112_;.

spetti di disinformazione e ai non completa distribuzione che

agiscono negativamente anche per gli altri detergenti.

Anche in questo caso Mira Lanza ha la quota più impor­

tante dei prodotti cipizzati.

La struttura del prezzo può essere rilevata solo in mo­

do estremamente indicativo, stante l'eterogeneità dei prodotti

e l'ampia escursione nel comportamento delle singole aziende:

- al consumatore 100

- al dettagliante 78

- al grossista 68

3 4 La distribuzione

I punti di vendita che trattano detersivi per lavasto­

viglie sono stimati in 80/100.000 mentre i punti di vendita

totali superano i 200.000.

Per quanto riguarda i canali utilizzati si può ritene­

re valida la seguente ripartizione calcolata nelle quantità:

SUDDIVISIONE DEL MERCATO A QUANTITA' AL CONSUMO PER CANALE:

direttamente al dettaglio

al dettaglio tramite grossista

gran de d i str i buz ione

Fonte: New mark - Milano.

1976

%

25/30

45/50

20

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- 113-

3 5 Le caratteristiche di consumo

I detergenti per stoviglie sono usati:

dal 10,5% delle famiglie italiane, per quanto rig1arda le la

vastoviglie

dall'BB,5% delle famiglie italiane, per quanto rig1arda il la

vaggio a mano.

In entrambi i casi la frequenza d'uso è elevata: massi­

ma nel secondo caso (87,4%), ma ormai importante anche nel

primo (71,2%), per quanto riguarda l'uso del prodotto "tutti

i giorni o quasi".

La distribuzione delle famiglie consumatrici è la se­

guente:

grandi ripartizioni geografiche

Nord Ovest

Nord Est

Centro

Sud

Isole

famiglie co~ sumatrici de tergenti per lavastoviglie

%

34.2

16.8

24.8

1 5. 4

8.8

100.0

Fonte: New mark - Milano.

famiglie co~

sumatrici de tergenti per lavaggio a mano

%

30.3

1 8. 2

19.3

21 • 1

1 1 • 1

100.0

famiglie esisten­ti

%

30.1

17.9

19. 1

21.7

11 • '2

100.0

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classe socio-economica

Superiore-Medio Sup.

Media

Media Inferiore

Inferiore

Am;eiezza di centro

- 10.000 abitanti

10-30.000 abitanti

30-100.000 abitanti

100-250.000 abitanti

oltre 250.000 abitanti

- 114-

famiglie CO!!_

sumatrici de tergenti per lavastoviglie

% 39.9

46.9

1 o. 9

2.3

100.0

19.0

13.0

19.4

1 2. 1

36.5

100.0

famiglie coE_ sumatrici de tergent i per lavaggio a mano

% 7.4

39. 1

39.7

13.8

100.0

3 4.8

1 7. 8

16.4

7.8

23.2

100.0

famiglie esisten­ti

% 7.6

37.9

39.3

1 5. 2

100.0

36.0

17.7

1 5. 7

7.7

22.9

100.0

Una ulteriore analisi del consumo è possibile a livello

territoriale secondo le quattro grandi ripartizioni geografi­

che e fornisce, oltre alla scontata conferma della maggiore

penetrazione degli elettrodomestici di avanguardia in Piemonte,

Liguria e Lombardia, come unico dato interessante il maggior

peso nel "Centro" del lavaggio a macchina dovuto sicuramente al

peso preponderante della Capitale.

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- 115-

CONSUMO:

Grandi ripartizioni geografiche

a mano a macchina

% % Nord Ovest 30.2 34.2

Nord Est 1 8. 3 16.8

Centro 19.3 24.8

Sud/Isole 32.2 24.2

100.0 100.0

3 6 Gli investimenti pubblici t ari ( *)

Negli ultimi tre anni le spese di pubblicità sui"mass­

media" hanno fatto registrare il seguente andamerrt o::

1974

1975

1976

Piatti a mano

milioni

1.522

2.458

2.486

Var.%

+61. 5

+1,2

Lavastoviglie

milioni

307

134

252

var.%

-56.2

Gli investimenti sono risultati così suddivisi tra i di-

versi media:

(*) Fonte P.RES. Editoriale - i dati sono stati rivalutati se­sondo i seguenti coefficienti:

_quotidiani perio_dici radio televisione

1 • 1 5 1 .o 5 1. 20 1 • 50

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- 116-

Piatti a mano Lavastoviglie

1974 1975 1976 1974 1975 1976

% % % % % %

QUotidiani 0.1 0.1 o. 1 0.3

Periodici 4.8 24.4 29.4 60.6 33.0 90.3

Radio 39.9 27.7 28.6 17. 5

Televisione 55.2 4 7. 8 41.9 39.4 49.5 9.4

100.0 100.0 100.0 100.0 100.0 100.0

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1974

Q

p R

TV

To

tale

KOP

-29

92

16

6 28

7

DIX

l -

--

--

LAST

-

-24

4 21

1 51

5

SOLE

-

10

43

130

183

SVEL

TO

-24

22

8 27

1 52

3

PALM

OL IV

E -

--

--

TOTA

LE

-63

60

7 83

8 1

.508

FONT

_E:

P.RE

S, M

ilano

-E

labo

razi

oni

ISVET

SPES

A PU

BBLI

CITA

RIA

PER

DETE

RSIV

I PE

R LA

VAGG

IO A

MANO

DEL

LE S

TOVI

GLIE

(M

ilion

i)

1975

%

Q

p R

TV

To

tale

%

Q

19.0

-

90

170

322

582

23.8

-

--

--

--

--

34.2

-

-18

3 18

9 37

2 15

.2

-12

.1

-22

9 46

91

36

6 14

.9

-34

.7

--

212

309

521

21 .

2 -

~

-27

7 67

26

5 60

9 24

.. 9

-.

100.

0 -

596

678

1 .1

76

2.45

0 10

0.0

-

1976

p R

TV

To

tale

%

268

157

318

743

30.0

--

·--

-73

25

8 19

0 52

1 21

.1

222

62

70

354

14.2

165

124

315

604

24.3

- -

-10

9 14

7 25

6 10

.4

-l

l

728

71 o

1

.040

2.

478

100.

0

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1974

Q

p R

SOMA

T

-21

-

FINI

SH

-53

-

NEOP

HOS

-11

3 -

TOTA

LE

-18

7 -

SPES

A PU

BBLI

CITA

RIA

PER

DETE

RSIV

I PE

R LA

VAGG

IO A

MACC

HINA

DELL

E ST

OVIG

LIE

(M11

1on1

) 1975

TV

Tota

le

%

Q

p R

TV

To

tale

%

Q

-21

6

.a -

--

--

--

88

141

45.7

-

44

23

67

134

100.

0 -

33

146

47.5

-

--

--

--

121

308

100.

0 -

44

23

67

134

1 oo.o

-

FONT

E: P.

RES,

Mlla

no-

Elab

oraz

ioni

ISV

ET

1976

p R

TV

134

-· -

42

-24

50

--

226

-24

Tota

le

134 66

50

250

%

53.6

26.5

19.9

1 oo.o

~

~

QQ

l

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- 119-

SPESA PUBBLICITARIA PER DETERSIVI "CIPIZZATI" PER LAVAGGIO DELLE STOVIGLIENEL 1975~ (M il i ani)

MARCHE Q p R TV Totale %

IES (Procter & Gamble) - 36 - - 36 22.7

VISPO (Unil-lt) - 34 - - 34 20.9

HENKO (Henke l) - 29 - - 29 18.1

BINGO (Palmolive) - 25 - - 25 15.5

LIFT (Snia Casa) - 22 - - 22 13.8

LANZA (Mira Lanza) - 14 - - 14 9.0

TOTALE - 160 - - 160 1 oo.o

FONTE: P.RES., Milano- Elaborazioni ISVET

* E1 questo 11unico anno in cui è stata fatta pubblicità sui mass media per questi prodotti •

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4

4

4

4

4

4

- 121-

4 MERCATO ITALIANO DEJ DETERSIVI PER LANA, SETA, FIBRE

SINTETICHE

I produttori ed i prodotti . . . . . . . 2 Le caratteristiche del comparto . . . . 3 La strategia delle imprese . . . . . . . . . . . 4 La distribuzione . . . . . 5 Le caratteristi che di consumo

6 Gli investimenti pubblicitari . . . . .

. . . . . . 122

. . . . . 123

125

127

. . . . 128

. . . 138

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- 122-

4 1 I produttori ed i prodotti

In questo comparto sono presenti la maggior parte delle

grandi case produttrici con in più qualche produttore di

minori dimensioni.

Produttori

- Colgate Palmolive S.p.A. -

Milano

- Lever - div. Unil-It S.p.A.

Milano

- Henkel Italiana S.p.A. -

Milano

- Mira Lanza S.p.A. - Genova

- Snia Casa S.p.A. - Milano

- Soilax S.p.A. - Milano

- Zampoli e Brogi S.p.A. -

Firenze

Prodotti

Soflan (Soflan lavatrici)

Coral (liquido)

Dato (Perlana*)

Lip (Nix**) (Lip lavatri­

ce)

Lauril (Lauril lavatrice)

El an

Bimbo mio*** - Shampoo

della lana

L'offerta proviene quasi totalmente dai produttori nazio­

nali, essendo molto modesta l'importazione e praticamente nul

la l'esportazione.

(*)

(**) (***)

Perlana liquido e in polvere è uscito nel 1976. Esiste anche per lavatrice olt~e che liquido e in polvere. Nix dal 1976 non è più presente sul mercato. Bimbo mio e Shampoo della lana sono sul mercato dal 1976.

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- 123-

4 2 Le caratteristiche del comparto

Quantità

Il mercato di questi prodotti si è praticamente ferma

to, dopo una fase di sviluppo durata sino al 1974. Dal 1970

al 1974 infatti il saggio medio di accrescimento a quantità

è stato del 9,5% mentre per l'intero periqdo 1970-1976 è va­

lutabile in un 3,5% soltanto.

1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976

V .A. % V .A. % V .A. % V .A. % V .A. % V .A. % V .A.

in polvere

Tonnellate (000) 17.6 82.6 20.5 83.7 22.8 84.4 24.7 85.2 26.7 87 .o 22.2 88.1 22.4

Var. % +16 .5 +11 .2 + 8.3 + 8.1 -16.8 + 0.9

L i guidi

Tonnellate (000) 3.7 17.4 4.0 16 .3 4.2 15.6 4.3 14.8 4.0 13 .o 3.0 11 .9 3.7

Var.% + 8.1 + 5.0 + 2.4 - 7 .o -25.0 +23 .3

TOTAL l 21 .3 100 .o 24.5 100 .o 27 .o 1 oo.o 29.0 100.0 30.7 100 .o 25.2 100 .o 26 .1 Var.% ·15.0 +1 0.2 + 7.4 + 5.9 -17.9 + 3.6

Valore totale (al consumo)

Miliardi di l i re 18 .o 22.0 24.8 29.0 38.3 39.0 45.7 Var.% +22 .2 +11 .7 +16 .9 +32 .1 + 1 .8 +17 .2

Prezzo

Lire/Kg. 845 900 920 1 .000 1 .250 1 .550 1 .750

FONTE: Newmark- Milano

Dopo la netta caduta del 1975 infatti il 1976 non è

riuscito a recuperare neppure i livelli di consumo del 1973,

e gli operatori non si aspettano alcuna inversione di ten­

denza per quanto riguarda il futuro.

La ragione, secondo gli operatori, sta nel prezzo

particolarmente elevato di questi prodotti.

%

85.8

14.2

100.0

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- 124-

La situazione relativa all'andamento dei prezzi dal

'71 al '76 e i rapporti tra detersivi per tessuti comuni e

detersivi per fibre delicate è sintetizzata nella tabella

che segue:

A

Detersivi comuni per bucato a ma­no

1971

1976

1976 1971

429

996

2.3

B

Detersivi comu­ni per lavatri­ce

525

900

1 • 7

Fonte: New mark - Milano.

c

Detersivi per fibre delicate

900

1 • 750

1 • 9

c A

c B

2.1 1.7

1.7 1.9

Da questa tabella si vede come i rapporti non siano

molto mutati e come gli incrementi, almeno nei casi B e C

siano sufficientemente allineati.

Per al tra

• nel caso dei prodotti per bucato a mano, se si eccettuano

i biologici, nonostante le loro ampie possibilità di im­

piego, c'è una flessione della domanda

• nel caso di detergenti per lavatrici, c'è un appiattimen­

to degli incrementi, nonostante la loro importanza nella

economia domestica, ed il loro prezzo è inferiore a quel­

lo degli altri due tipi di detergente

• nel caso dei detergenti per fibre delicate (che ha un uso

più specifico e "sofisticato") il prezzo è nettamente su­

periore agli altri. Ovvio quindi ~he si mantenga su un con

sumo altamente selettivo.

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- 125-

Gli operatori stimano esista per questo prodotto una

curva di domanda formata da due tratti: sufficientemente ri

gida al di sotto di un certo prezzo, perchè appunto si in­

dirizza ad un consumo "qualificato"; sufficientemente ela­

stica al di sopra di quel prezzo, perchè anche il consumo

"qualificato" può trovare soluzioni alternative, anche at­

traverso i detersivi "all purpose", che giustificano l'abba,!!

dono (o comunque l'uso più ridotto) di questi prodotti spe-

cifici.

4 3 La stra~egia delle imprejse

QUesta situazione di carattere generale non si modi­

fica nemmeno in base alla variante di prodotto introdotta

dal detersivo in polvere ~

a quello liquido ~ a mano

a quello in polvere per lavatrice

e c'è comunque un forte trascinamento della marca, in base

alla sua "anzianità" di presenza sul mercato.

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- 126-

QUOTE DI MERCATO A QUANTITA':

In polvere

Lip

Soflan (Soflan lavatrice)

Lip lavatrice

Dato (Dato lavatrice)

Coral

Lauril (Lauril lavatrice)

N ix

Altri (Elan, Bimbo mio, ecc.)

Liquidi

So flan

Altre (Elan ecc.)

Fonte: New mark - Milano.

Totali

(88%)

( 1 2%)

1975 1976

% %

34.0

1 5. o 11 • 5

11 • o 5 .o

5.0

1 • o

5.5

(85.8%)

35.0

14.0

13.0

10.0

5.3

5.0

3.5

(14.2%)

7.0 ?.2

5.0 ?.O

100.0 100.0

QUesto almeno è quanto testimonia Lip della Mira Lanza che,

nelle due versioni, a mano e per lavatrice, concentra circa

il 48% del mercato.

Non ha avuto la stessa fortuna Lauril (Snia Casa) che, per

altro, continua ad avere un 5% del mercato, in gran parte do­

vuto alla sua notorietà, dato un impatto distributivo infe­

riore a quello dei suoi concorrenti ed una storia aziendale

alle spalle piuttosto travagliata.

Data questa caratteristica del mercato (limitata am­

piezza, basso sviluppo, opposizione al prezzo, fedeltà alla

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- 127-

marca) è ovvio che le imprese appoggino ben poco questo ti­

po di prodotti con particolari azioni promozionali o pubbli

ci t arie.

Il prodotto rappresenta un completamento di gamma,

ma non fornisce alcuna alternativa come nuovo sbocco sul

mercato dei detergenti.

Anche i prodotti più recenti rappresentati dai de­

tersivi per fibre delicate per lavatrice sono riusciti ad

acquisire solo il 30% del mercato.

4 4 La distri.buzione

La distribuzione si fa ovviamente più selezionata: l

in questo caso si scende a 180/190.000 punti di vendita,

ma quelli che effettivamente fanno il mercato possono es­

sere stimati in un 40-50.000 circa. Ed è ovvio quindi che

sia più elevata, rispetto agli altri detergenti, la quota

che viene canaljzzata direttamente al dettaglio, lasciando

il resto al grossista e alla grande distribuzione che, in

questo caso, ha un ruolo meno importante di quello relati­

vo agli altri detergenti di più largo consumo.

SUDDIVISIONE DEL MERCATO A QUANTITA' AL CONSUMO PER CANALI:

1976 %

grande distribuzi~ne 10

al dettagliante tramite grossista 50

direttamente al dettaglio 40

Totale 100

Fonte: New mark - Milano.

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- 128-

Per quanto riguardala struttura del pr~zzo questa non

si discosta molto da quella consueta.

STRUTTURA DEL PREZZO:

al consumatore 100

al dettagliante 80

al grossista 68

Fonte: New mark - Milano.

4 5 Le caratteri§tiche di çonsumo

Il consumo di detersivi per indumenti delicati rigu~

da il 76,6% delle famiglie.

Di queste solo il 30,7% ha una elevata frequenza di

uso (3 o più volte la settimana).

La distribuzione delle famiglie consumatrici è la

seguente:

grandi ripartizioni geogr~fiche famiglie famiglie consuma- esistenti triei

% %

Nord Ovest 32.9 30. 1

Nord Est 1 B. 7 17.9

Centro 18.7 19. 1 .

Sud 19.5 21.7

Isole 10.2 11 • 2

100.0 100.0

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..,. -

- 129-

classe rocio-econom~ca

Superiore - Medio Superiore

Media

Media Inferiore

Inferiore

ampiezza di centro

fino a 10.000 abitanti

10-30.000 abitanti

30-100.000 abitanti

100-250.000 abitanti

oltre 250.000 abitanti

Fonte: New mark - Milano.

famiglie consuma-triei

%

8.9

42.0

38.8

1 o. 3

1 oo.o

f1amigl ie

consuma-triei

%

33.4

17.5

16.8

8.6

20.7

100.0

famiglie esistenti

%

'7 .6

3 7.9

39.3

15.2

1 oo. o

famiglie esistenti

%

36.0

17.7

15.7

7.7

2'2.9

100.0

Soprattutto a livello di classe sociale si sottolinea il

carattere selettivo di questo consumo, se si calcolano

difatti gli indici della propensione al consumo, cioè il

rapporto tra le percentuali di famiglie consumatrici di

uno strato e quelle esistenti nello strato stesso ottenia

mo i valori di 117 per le classi socio-economiche supe­

riore-medio superiore e 112 per la classe media •

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Ripartizione geograf icat

Nord Ovest

Nord Est

Centro

Sud + Isole

- 130-

Classi d; età ~ell5 donna di gasa l

15-24 anni

25-35 anni

35-44 anni

45-54 anni

55-64 anni

oltre i 64 anni

Classi socio-economiche

superiore - medio/superiore

media

medio/inferiore

inferiore

ITALIA

Fonte: New mark - Milano.

propensione al consumo indice

109

104

97

90

107

109

106

105

96

76

1 1 7

11 2

99

69

100

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- 131-

4 6 Gli inv;estimenti pupblici!ar:L.,_ (*)

Negli ultimi tre anni le spese di pubblicità sui

mass-media hanno fatto registrare il seguente andamento:

1974

1975

1976

Gli investimenti

versi media:

Quotidiani

Periodici

Radio

Televisione

sono risultati

1974 %

34.5

34.5

22.4

100.0

milioni

841

539

1 • 218

var.%

- 35.9

+125.9

così suddivisi tra i

197 5 1976 % %

27.7 64.1

61 • 1 15.2

11 • 2 20.7

100. o 100.0

di-

(*) Fonte P.RES. Editoriale - i dati sono stati rivalutati secondo i seguenti coefficienti:

qoot.idiani periodici radio televisione

1 • 1 5 1. 05 1 • 20 1 • 50

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1974

Q

p R

TV

SOFL

AN

-11

8 81

86

C OR

AL

--

153

89

LIP

-13

6 -

-BIM

BO M

IO -

100

21

13

DATO

-

--

-LA

UR IL

-

--

-AL

TRI

-8

l5

-TO

TALE

-

362

290

188

FONT

E: P.

RES.

, M

llano

-El

abor

azio

ni

ISVET

SPES

A PU

BBLI

CITA

RIA

PER

DETE

RSIV

I PE

R LA

NA S

ETA

E FI

BRE

SINTE

TICH

E (M

il i a

ni) 19

75

Tota

le

%

Q

p R

TV

To

tale

%

285

33.9

-

109

--

109

20.3

242

28.9

-

-14

4 -

144

26.7

136

16.2

-

-13

6 -

136

25.3

134

15.9

-

--

--

--

--

24

49

60

133

24.7

--

--

--

--

43

5.1

-16

-

-16

3.

0

840

100.

0 -

149

329

60

538

100.

0

1976

Q

p R

TV

-75

-

64

-10

1 63

-

-30

5 12

1 14

7

--

--

-13

8 -

--

122

-42

-39

-

--

780

184

253

Tota

le

139

164

573 - 138

164 39

1 .2

17

%

11.4

13.5

47.1

- 11 .3

13.5

3.2

1 oo.o

-~ ~ l

Page 133: STUDIO SULL'EVOLUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE NEL …aei.pitt.edu/41833/1/A5976.pdf · Il presente volume esamina l'evoluzione della concentrazione in Italia nel settore dei detersivi

- 133-

5 MERCATO ITALIANO DEI DETERSIVI ABRASIVI

5 1

5 2

5 3

5 4

5 5

I produttori e i prodotti .••••

Le caratteristiche del comparto .•

Le quote di mercato delle diverse marche

La distribuzione . . . . . . . . Le caratteristiche di consumo ••

5 6 Gli investimenti pubblicitari.

Pag.

134

134

135

137

137

138

Page 134: STUDIO SULL'EVOLUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE NEL …aei.pitt.edu/41833/1/A5976.pdf · Il presente volume esamina l'evoluzione della concentrazione in Italia nel settore dei detersivi

- 134-

5 1 I produ5~ori e i prodotti

Cinque grosse aziende operano nel comparto dei dete~

sivi abrasivi, suddividendosi il 95% circa del mercato.

I prodotti e le case produttrici qui di seguito ri­

portate rappresentano la quasi totalità dell'offerta italia­

na nel comparto dei detergenti abrasivi.

- Lever-div. Unil-It S.p.A. -

Milano

- Colgate-Palmolive S.p.A. -

Milano

- Mira Lanza S.p.A. - Genova

- Snia Casa S.p.A. - Roma

- Annunziata S.p.A. - Cecca-

no (Fr)

Vim, Vim Clorey

Cif ammoniaca!

Lemmon Aiax, Aiax Clo

rosan

Calinda extra al limo­

ne, Calinda Clorat

Last Cucina

Scala casa, Len Clo­

ratt ivo

Anche per quanto riguarda questo comparto c •è da ri­

levare che il commercio con l'estero è inesistente o comun­

que a livelli trascurabili.

5 2 Le caratteristiche del comparto

Il volume della produzione, e conseguentemente il

fatturato appaiono, nel comparto in esame, di dimensioni ab

bastanza piccole a confronto con gli altri comparti del set­

tore.

Va rilevato comunque che il mercato dei prodotti in

esame ha fatto registrare una continua espansione, anche se

limitata, dal 1970 al 1974.

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- 135-

Negli ultimi due anni invece, tale comparto ha SMbi­

to un regresso dei livelli produttivi e l'aumento del fattu­

rato va attribuito unicamente all'aumento del prezzo dei pr~

dotti, che come si può vedere dalla tavola è stato molto ele

va t o.

Mercato

QUantità tonn. ( 000)

var.%

Valore (al consumo) miliardi

var.%

Prezzo

lire/Kg

1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976

50.0 53.9 55.4 57.5 69.8 67.0 67.0

+7.8 +2.8 +3.8 +19.8 -4.0

15.0 18.0 20.1 23.5 29.0 33.5 38.9

+20.0 +11.7 +16.9 +23.4 +15.5 +16.1

300 335 360 405 415 493 580

Fonte - New mark - Milano.

5 3 Le guote di mercato delle diverse marche

L'84% del mercato dei detersivi abrasivi è suddiviso

tra Lever, Colgate e Mira Lanza; cioè dimostra l'elevata co~

centrazione produttiva del comparto stesso, ancora più ele­

vata se si considera che la Lever assorbe da sola ben il 40%

del consumo nazionale di detergenti abrasivi.

Va rilevato inoltre che la ripartizione del mercato

in esame non ha subito variazioni negli ultimi anni; questo

deriva forse dal fatto che si tratta di un comparto di picc~

le dimensioni e quindi poco appetibile per la ricerca di nuo

vi spazi da parte delle aziende concorrenti.

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- 136-

QUOTE DI MERCATO

1975 1976

Vim ~ 40 40 Vim Clorex

Calinda Extra 22 22

Aia x Lemon + Cloro san 22 22

Las t cucina 5 5

Scala 5 6

Altre 6 5

100 100

Fonte: New mark, Milano.

Anche in questo caso l'azienda con la maggiore quo­

ta di mercato (Lever)è quella che presenta il maggior budget

sia assoluto che percentuale per la promozione e la pubbli­

cità dei suoi prodotti (Vim- Vim Clorex).

Per quanto riguarda la sUddivisione del mercato ri­

spetto ai tipi di abrasivi prodotti (normali o clorati), que­

sta non ha subito variazioni dal 1974 al 1976, si è cioè regi­

strata una stazionarietà nei consumi dei due diversi tipi di

prodotti esistenti sul mercato.

SUDDIVISIONE DEL MERCATO A QUANTITA' PER TIPI

normali

clorati

Fonte: New mark - Milano.

1974 %

40

60

100

1976 %

40

60

100

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- 137-

5 4 La distribuzione

I punti di vendita ere tr!attano detergenti abrasivi

sono in Italia 100.000 circa.

La suddivisione di tali punti per quantità e per ti

po di canale distributivo risulta essere la seguente:

grossista

al dettaglio, dir:ettamente

dal produttore

grande distribuzione

Fonte: New mark - Milano.

5 5 Le caratteristiche di consumo

1976 % 40

40

20

100

La ripartizione geografica dei consumi, si presenta

come qui di seguito riportato.

RIPARTIZIONE GEOGRAFICA

Nord

Centro

Sud/Isole

Fonte: New mark - Milano.

40

1 5

45

100

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- 138-

5 6 Gli investimenti pubblici tar i *

Negli ultimi tre anni le spese di pubblicità sui

"mass-media" hanno fatto registrare il seguente andamen-

to:

197 4

1975

19 76

Gli investimenti

i di versi m ed i a:

QUotidiani

Periodici

Radio

Televisione

Lire (milioni)

1. 028

1. 1 20

1 • 13 o

' sono risultati COSl.

1974 1975

% %

5,9 21 'o 40,5 36,6

53,6 42,4

100,0 1 oo, o

var

+ 8,9

+ o, 1

suddivisi

1976

%

32,7

50,4

16,9

100,0

tra

* Fonte P.RES. Editoriale - i dati sono stati rivalutati secondo i seguenti coefficienti:

quotidiani periodici radio televisione

1 • 1 5 1 .o 5 1 • 20 1 • 50

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1974

Q

p R

TV

T

otal

e

A IA

X CL

OROS

AN

--

48

33

81

CALI

NDA

CLOR

AT

-61

30

11

2 20

3

FORN

ET

--

79

66

145

V l M

CL OR

EX

--

259

340

599

CANO

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-

--

--

TOTA

LE

-61

41

6 55

1 1

.028

FONT

E:

P.R

ES

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labo

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oni

ISVE

T

SPES

A PU

BBLI

CITA

RIA

PER

DETE

RSIV

I AB

RASI

VI

{Mi 1

1 an

i) 1975

%

Q

p R

TV

T

otal

e

7.8

-23

5 50

93

37

8

19.8

-

-12

4 '~

2 16

6

14.2

-

-32

30

62

58.2

-

-201

1-31

o

514

--

--

--

1 oo.o

-

235

41 o

47

5 1

.120

1976

%

Q

p R

TV

T

otal

e %

33.8

-

-16

5 -

165

14.6

14.8

-

147

175

24

346

30.6

5.6

--

34

39

73

6.4

45.8

-

187

196

127

51 o

45

.2

--

36

--

36

3.2

100.

0 -

370

570

190

1 .1

30

1 00

.. 0

Page 140: STUDIO SULL'EVOLUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE NEL …aei.pitt.edu/41833/1/A5976.pdf · Il presente volume esamina l'evoluzione della concentrazione in Italia nel settore dei detersivi
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- 141-

6 MERCATO ITALIANO DEI DETERSIVI PER PAVIMENTO

6 1 I produttori e i prodotti ~ ••••

6 2 Le caratteristiche del comparto

6 3 Le quote di mercato dellediverse marche

6 4 La distribuzione •

6 5 Le caratteristiche di consumo

6 6 Gli investimenti pubblicitari

. . .. .

Pag.

. . . . 142

142

144

145

146

147

Page 142: STUDIO SULL'EVOLUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE NEL …aei.pitt.edu/41833/1/A5976.pdf · Il presente volume esamina l'evoluzione della concentrazione in Italia nel settore dei detersivi

- 142-

6 1 I produttori e i prodotti

Operano nel comparto "detersivi per pavimenti" tutte

le grandi aziende del settore ad esclusione della Henkel e

dell'Annunziata.

I principali produttori italiani, ed i loro prodotti,

sono infatti:

- Procter & Gamble S.p.A. -

Pomezia (Roma)

- Mira Lanza S.p.A. - Genova

- Colgate Palmolive S.p.A. -

Milano

- Lever - div. Unil-It S.p.A. -

Milano

- Soilax S.p.A. - Milano

- Salcim - Brill S. p. A. -

Nova Milanese (MI)·

- Snia Casa S.p.A. - Roma

Spie Span

Kop pavimenti

Aia x

Vim

Pulitutto

F'or Vincisporco

Last Milleusi,

Tot Verde

Il commercio con l'estero di tali prodotti sembra col­

locarsi su livelli bassissimi e pertanto trascurabili.

6 2 Le caratteristiche del comparto

L/andamento del mercato dei detersivi per pavimenti,

nell'arco di tempo considerato, risulta essere abbastanza

buono. Per verificare quanto detto è sufficiente analjzzare

la tavola appresso riportata che evidenzia anche altre carat

teristiche interessanti del comparto considerato.

Page 143: STUDIO SULL'EVOLUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE NEL …aei.pitt.edu/41833/1/A5976.pdf · Il presente volume esamina l'evoluzione della concentrazione in Italia nel settore dei detersivi

- 143-

MERCATO 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976

Quantità in polvere

Tonnellate 6.100 6.500 6.900 7.200 9.300 8.500 9.200

Var.% + 6.6 + 6 .1 • 1 o.a + 29.1 - 8.6 • a.o

Li guidi

Tonnellate 21 .ooo 27 .. 000 30.100 37 .ooo 47 .ooo 50 .. 000 57 .ooo Var.% +28.6 +11 .5 + 22.9 + 27 .o + 6.4 +14.0

Totale 27 .1 00 33.500 37 .ooo 44.200 56.300 58.500 66 .200

Var.% +23.6 +10.4 +19 .5 + 27.4 + 3.9 +13 .2

Valore in ~olvere

Miliardi n .d. n .d. n .d. n .d. 6.5 6 .a 8.7

Var.% + 4.6 +27 .9

Li guidi

Mll i ardi n .d. n .d. n .d. n .d. 22.0 29.2 38.9

Var.% +32 .7 +33.2

Prezzo medio/Kg. M polvere n .d. n .d. n .d. n .d. iOO 810 940 Il Il Il -liquidi n .d. n .d. n .d. n .d. 470 584 860

FONTE: Newmark, Milano

Dall'analisi dei dati emerge infatti che l'andamento

del comparto è stato più favorevole ai detersivi liquidi che

non a quelli in polvere. Anche l'incremento del valore, conse­

guentemente, è risultato superiore per i primi. Va rilevato

inoltre che nel 1975, anno di crisi del settore, i detersi-

vi liquidi per pavimenti hanno fatto registrare un incremento

produttivo pari al 6,4% che sebbene contenuto denota lo sta­

to di buona dinamica del comparto.

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- 144-

SUDDIVISIONE DEL MERCATO A QUANTIT A' PBR TIPI

1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976

in polv~

re % 22.5 19.4 18.6 16.9 1 5. 5 14.5 13.9

li qui-

di % 77.5 80.6 81.4 8 3. 1 84.5 88.5 86.1

100 100 100 100 100 100 100

Fonte: New mark- Milano.

6 3 Le guote di mercato delle diverse ma!'che

Le quote di mercato 0ei prodotti di questo comparto

sono distribuite in modo nettamente diverso tra liquidi e

polvere: per i detersivi liquidi, infatti, queste sono ab­

bastanza ripartite tra le maggiori aziende produttrici, me~

tre per i detersivi in polvere, la Procter e Gamble risul

ta possedere la maggior penetrazione nel mercato italiano,

fornendo ben l'BO% del consumo di detersivi in polvere per

pavimenti (Spie Span). QUesta altissima quota di mercato

viene difesa con dei forti investimenti pubblicitari; in­

fatti nel 74 l'investimento pubblicitario per Spie e Span

rappresentava ben il 60,8% della spesa globale del compar­

to, per poi scendere al 37% nel '75 e al 27% nel '76.

Anche sui valori assoluti si nota un calo dell'in­

vestimento, non però rapido come quello delle percentuali,

segno che il prodotto "tiene" da solo.

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- 145-

QUOTE DI MERCATO a quantità 1975 1976

% %

in polvere

Spie Span 80 80

Kop Pavimenti 10 10

Al tre marche 10 10

100 100

Liquidi

Aia x 1 5 16

Vim 1 2 1 2

Las t 7 7

For 5 5

Poli tutto 5 5

Al tre marche 56 56

100 100

Fonte: Newmark - Milano.

6 4 La distribuzione

I punti di vendita che trattano i detersivi per pavi

menti sono in Italia circa·2oo.ooo. Il grosso di tali punti

è costituito prevalentemente da drogherie.

Comunque la suddivisione delle quantità distribuite per i di

versi canali risulta essere:

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- 146-

direttamente al dettaglio

al dettaglio tramite grossista

gruppi di acquisto, cooperative ecc.

grande distribuzione

Fonte: New: marlt- Milano.

1976

%

37

41

7

1 5

100

La struttura del prezzo, è all'incirca la solita;

fatto 100 il prezzo di vendita al consumatore, si può sti

mare in 80 il prezzo al dettagli ante e in 7 2 quello del gro~

sista.

6 5 Le car9tteristiche di copsumo

L'analisi territoriale dei consumatori fornisce que­

sta distribuzione: %

Nord ovest 35,4

Nord est 20,5

Centro 19,5

Sud-Isole 24,6

100,0

Fonte: New mark- Milano.

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- 147-

6 6 Gli investimenti pubblicitari (*)

Negli ultimi tre anni le spese di pubblicità sui mass~

media hanno fatto registrare il seguente andamento:

• Lire (milioni)

1974

1975

1976

Gli in ves t imen t i sono

diversi media:

1974 %

QUotidiani

Periodici 20,8

Radio 33,8

Televisione 45,4

100,0

1. 616

2.022

2.314

risultati ' COSJ.

1975 %

24,4

29' 6

46,0

100,0

Var %

+25' 1

+14,4

suddivisi tra

1976 %

4 7, o 1 8, 7

34,3

1 oo, o

(*) Fonte P.RES. Editoriale - i dati sono stati rivalutati secondo i seguenti coefficienti:

quo,'b±di an i 1 • 1 5 periodici 1.05 radio 1.20 televisione 1.50

i

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1974

Q

p R

TV

AIAX

TOR

NADO

BIA

NCO

--

90

-LA

ST

--

-18

TOT

Verd

e 13

2 43

22

2 -

Gia

llo

SPIC

SPA

N -

205

285

492

VIM

--

129

-CI

F -

--

-AI

AX P

INO

--

-..

CAND

OSAN

-

--

-TO

TALE

-

337

547

732

.FONT

E: P .

RES .

, M

ilano

-El

abor

azio

ni

ISVET

SPES

A PU

BBLI

CITA

RIA

PER

DETE

RSIV

I PE

R PA

VIME

NTO

(Mili

oni)

1975

Tota

le

%

Q

p R

TV

To

tale

90

5.6

--

157

115

272

18

1 .. 1

-

--

51

51

397

24.6

-

238

-85

32

3

982

60.8

-

172

249

340

761

129

7.9

--

123

129

252

--

-84

69

21

o

363

--

--

--

..

--

--

--

-1

.616

1 o

o .. o

-49

4 59

8 93

0 2.

022

%

Q

p

13.4

-

-2.

5 -

-16

.o

-12

7

37 .. 6

-

244

12.4

-

233

18.1

-

247

--

237

--

-1 o

o.o

-1

.088

1976

R

TV

81

90

--

-11

5

94

294

21 o

.. 54

• -

60

-18

0

48

-43

3 79

3

Tota

le

171 - 242

632

497

307

417 48

2.31

4

%

7.3 - 10.4

27.3

21 .

5

13.2

18.2

2.1

100

.. 0

-~ =

l

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- 149-

7 MERCATO ITALIANO DEI PRODOTTI DETERSIVI AMMORBIDENTI pag.

7 1 I produttori e i prodotti . . . . . . . . . . . . . . . . 150

7 2 Le caratteristiche del comparto . . . . 151

7 3 Le quote di mercato delle diverse marche . . . . 152

7 4 La di str i buz ione . . . . . . . . . . . . . 153

7 5 Le caratteristiche di consumo . . . . . . . . . . 154

7 6 Gli investimenti pubblici tar i. . . . . 155

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- 150-

7 1 I produttori e i prodotti

Molto elevata appare la concentrazione produttiva

nel comparto in esame.

I più importanti produttori operanti in tale com­

parto sono infatti sei e si ripartiscono il 91% circa del

totale del mercato.

Va rilevato inoltre che aziende della grande di­

stribuzione, quali Standa, Coop, ecc., vendono con marchio

proprio prodotti di altre aziende (Tilco, ecc.).

I principali produttori del comparto analizzato

sono:

Produttori

- Colgate Palmolive S.p.A. - Milano

- Procter e Gamble Italia S.p.A. -

(Roma)

- Henkel Italiana S.p.A. - Milano

- Mira Lanza S.p.A. - Genova

- Benkiser Italiana S.r.l. - Bol-

zano

- Guaber - Fumo di Argelato (BO)

Prodotti

(Curamorbido)

(Lenor)

(Vernel)

(Molfin)

(Quanto)

(Soft)

L'interscambio anche per questo comparto è di dimen

sioni irrilevanti.

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7 2

- 151-

Le caratteristiche generali del comparto \ i

Il mercato dei prodotti in esame presenta, come si

può vedere dalla tabella sottostante, delle discontinuità

nell'andamento della domanda che si sono ripercosse su!

la produzione del comparto. L'incremento, infatti, sia del

la produzione che del fatturato si colloca dal 1971 al 1973

su valori molto alti (60% circa con punte del 68%), per poi

scendere dal 1974 al 1976 a livelli di incremento relativa-

mente contenuti, a causa della generale situazione di cri­

si dell'industria in quegli anni.

Si è registrato comunque nel 1976 un recupero, ab­

bastanza sensibile della produzione del comparto. Un incre­

mento molto più consistente si è avuto sui dati in valore,

ma è da attribuirsi alla lievitazione dei prezzi che negli

ultimi anni hanno fatto registrare considerevoli aumenti.

MERCATO 19 71 1972 1973 1974 1975 1976

guantità 5.0 8.0 1 2. 5 14.0 1 5. 5 18.3 tonn. ( 000)

var. % +60.0 +56.3 +12. o +10.7 +18. 1

incremento me-dio annuo: + 30.0%

Valore al consumo miliardi di lire 2.5 4.0 6.7 8.5 10.9 1 ~-. 6 var.% +60.0 +67.5 +26.9 +28. 2 +33.9

incremento me-dio annuo: + 42 .o%

Prezzo Lire/Kg 500 500 536 606 700 800

Fonte: New mark - Milano.

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- 152-

La suddivisione del mercato per formati si presenta

in questo comparto abbastanza "normale" volendo esprimere

con tale termine la tendenza dei consumatori a privilegia-

re i formati "medi" rispetto ai "piccoli" e ai "grandi".

SUDDIVISIONE DEL MERCATO A QUANTITA' PER FORMATI

1975 1976 % %

gr. 3 50-400 (piccolo) 30 27

gr. 800-900 (medio) 43 45

gr. 2.000 (grande) 25 26

gr. 5.000 (extra) 2 2

Totale 100 100

Fonte: New mark - Milano.

7 3 Le quote di mercato delle diverse marche

Tra le aziende produttrici la Henkel Italiana appare

la più introdotta nel mercato: copre infatti attualmente il

43% del consumo nazionale degli ammorbidenti.

Tale egemonia sembra comunque destinata a subire ul­

teriori flessioni (nel 1975 la Henkel forniva il 47% degli

ammorbidenti consumati in Italia) ad opera delle altre azien

de produttrici, che stanno cercando spazio in questo mercato.

Questa ipotesi trova conferma anche dall'analisi delle spese

per la pubblicità sostenuta dai produttori del comparto. La

azione promozionale dei concorrenti, infatti, negli ultimi

due anni è divenuta più incisiva e le nuove marche lanciate

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- 153-

sul mercato hanno sottratto alcuni punti alle quote di mer-

cato della casa "leader".

QUOTE DI MERCATO A QUANTIT A'

Vernel

Curamorbido

Lenor

Quanto

Molfin

Al tre marche

Totale

Fonte: New mark - Milano.

7 4 La distribuzione

1975 1976 % %

47 43 .o 1 5 1 5. o 1 1 11 • o

6 8.4

4/5 7.5

17/16 1 5. 1

100 100

I punti di vendita che trattano i prodotti in esame

sono in Italia 150.000 circa.

La ripartizione tra i diversi canali di vendita fat­

ta in base alle quantità trattate è la seguente:

1975 1976 % %

al dettaglio - direttamente dal pro-duttore 35 35

al dettaglio - tramite grossista 40 40 supermarkets 10 10 consumi i st i tuz io n al i 10 10 gruppi d'acquisto, catene ecc. 5 5

100 100

Fonte: New mark - Milano.

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- 154-

Come si vede le quote trattate dai diversi canali

distributivi non hanno subito in questi ultimi due anni

variazioni sensibili.

La struttura del prezzo ripete anche per questo

comparto, lo schema noto con poche varianti e cioè con

siderando 100 il prezzo di vendita al consumatore si può

stimare in 82 il prezzo al dettagliante, con un ricarico

quindi del 22% e in 70 quello del grossista, con un rica

rico del 17%.

7 5 Le caratteristiche di consumo

La ripartizione percentuale rispetto all'area ge~

grafica dei consumi di ammorbidenti è la seguente:

Zona geo S!::af i ca

Nord Ovest 34

Nord Est 29

Centro 20

Sud/Isole 26

100

Ripartendo invece i consumi per classi di età dei

consumatori si ottiene:

Classi di età % fino a 35 anni 27

35/50 anni 21

oltre 50 anni 52

100

Fonte: New mark - Milano.

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- 155-

7 6 Gli investimenti pubblicitari (*)

Per il comparto degli ammorbidenti negli ultimi tre

anni la spesa pubblici t aria sui "mass-media" ha fatto regi­

strare il seguente andamento.

milioni Var. %

1974 882

197 5 1. 59 2 +80,4

1976 1 • 2 51 -21 '4

Gli investimenti globali si sono così ripartiti tra

i diversi "media":

1974 1975 1976

Quotidiani

Periodici 21 ' 5 23,8 21 '2

Radio 6,2 17,2 16,5

Televisione 72,3 59,0 6,3

100 100 100

(*) Fonte P.RES. Editoriale - i dati sono stati rivalutati secondo i seguenti coefficienti:

quotidiani periodici radio televisione

1 • 1 5 1 • 05 1. 20 1 • 50

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1974

Q

p R

TV

T

otal

e %

CURA

MO

RB 1

00

-52

-

265

317

35.9

LENO

R -

2 -

-2

0.2

VERN

EL

-13

6 55

37

2 56

3 63

.9

MOL

FIN

--

--

--

QUAN

TO

--

--

--

TOTA

LE

-19

0 55

63

7 88

2 10

0.0

FONT

E:

P.R

ES

., M

ilan

o-

Ela

bora

zion

i IS

VET

SPES

A PU

BBLI

CITA

RIA

PER

PROD

OTTI

AM

MOR

BIDE

NTI

(Mili

on

i)

1975

Q

p R

TV

T

otal

e %

-79

-

132

211

13.2

-15

4 13

2 38

7 67

3 42

.3

--

142

259

401

25.2

-14

7 -

160

307

19.3

--

--

--

-38

0 27

4 93

8 1

.592

10

0.0

1976

Q

p R

TV

T

otal

e %

--

-45

45

3,

5

--

-19

2 19

2 15

.3

--

172

366

538

43.2

-17

5 -

118

293

23.4

-90

35

58

18

3 14

.6

-26

5 20

7 77

9 1

.251

10

0.0

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P A R T E III

ANALISI QUANTITATIVA DELLA CONCENTRAZIONE

NEL SETTORE DEI DETERSIVI PER USO DOMESTICO

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- 159-

1 PREMESSA

La misura della concentrazione nell'inèustria italia

na dei detersivi per uso domestico dovrebbe essere definita,

com'è consuetudine nell'ambito del programma di studi CEE

sulla concentrazione nei settori industriali, in base ad un

duplice approccio.

Da un lato si procede alla quantificazione del grado

di concentrazione relativo al complesso del settore utilizzan

do indici e coefficienti di concentrazione relativa e di disu

guaglianza nella distribuzione,vale a dire il coefficiente di

variazione, l'indice di Gini, l'indice Herfindahl-Hirschmann

e quello di Entropia (1), applicati alle variabili fattura­

to, addetti e massa salariale per le quali hanno un senso e

conomico i dati relativi all'intero settore preso in esame.

D'altro lato, definito un campione costituito dalle

principali imprese del settore in termini di fatturato - nel

caso dell'industria dei detersivi pari alle prime 10 imprese -

si applica ad esso il sistema di indici di equilibrio oligopo­

listico di Linda (1) mettendo a fuoco la disuguaglianza oligo

polistica ed i rapporti di forza che intercorrono tra le im­

prese maggiori. In questo caso la disponibilità di dati disa~

gregati permette di ampliare il ventaglio delle variabili, in­

eludendovi oltre a quelle già considerate, anche l'utile o

perdita, il cash-flow, gli investimenti ed i capitali propri.

(1) - Per una esposizione dettagliata del sistema degli indi ci e della relativa metodologia cfr.: Linda-Soris "I processi di concentrazione industriale", Franco Angeli Ed. 1976 •

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- 160-

I due momenti dell'in0agine trovano successivamente un elemen­

to di raccordo nella definizione dei rapporti di concentrazio­

ne, cioè nella-misura dell'incidenza del campione sul settore

in relazione alle variabili fatturato, addetti e massa salaria

le che compaiono nell'una e nell'altra fase.

Nel caso particolare dei detersivi non è stato possibi­

le il primo tipo di approccio perchè non si è riusciti ad ave­

re le serie complete delle prime tre variabili - fatturato, ad

detti, massa salariale - per il settore,ma solo -limitatamente

alle prime due- stime molto approssimate forniteci dalla asso­

ciazione di categoria. Un altro motivo per cui non si è rite­

nuto opportuno introdurre nell'elaborazione automatica i dati

di settore, anche se si sarebbe potuto tenere conto della scar­

sa affidabilità per le variabili fatturato e addetti e rico­

struire con delle acconce ipotesi la serie della massa salaria­

le, deriva dall'avere incontrato delle insormontabili difficol-

tà nel rilevare i dati dell'UAE (Unita di Attività Economica)

per le principali aziende del settore. Nessun aiuto infatti è

venuto dalle aziende, che sono state estremamente chiuse, Mira

Lanza esclusa, perfino sui dati ufficiali di bilancio, peral-

tro pubblici, oltre a rifiutare qualsiasi effettiva collabora­

zione alla ricerca. Non disponendo pertanto dei dati per le

U.A.E., cioè per la quota di azienda che produce detersivi,

ma solo dei dati aziendali globali, non è stato possibile af­

frontare il confronto con il settore. La somma dei fatturati delle

8-1 O principali aziende supera infatti il fatturato ·totale del

settore detersivi perchè quasi tutte operano anche in altri set­

tori affini(ad esempio, saponi, cosmetici, dentifrici)e alcune

anche in settori diversi come ad esempio i surgelati e le be­

vande.

In questa situazione, introducendo i dati di settore

nel modello econometrico si correva il rischio di ottenere pèr

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- 161-

le quote coperte dal campione per le diverse variabili valori

superiori al 100%, cioè le prime 8-10 aziende avrebbero rap­

presentato in termini di fatturato e addetti ecc. oltre il

100% del campione.

Il non aver potuto fornire al modello econometrico que­

sti dati ha notevolmente limitato la disponibilità dei dati e­

laborati. Manca infatti sulla tavola numero 1 la colonna rela-

tiva ai rapporti di concentrazione che indica l'incidenza, per

ciascuna variabile, e per ogni anno del campione sul totale del

l'universo; manca inoltre totalmente la tavola numero 2 che rie

piloga i diversi indici di concentrazione, per gli anni del pe­

riodo in esame, calcolati secondo le formule e con le metodolo­

gie proposte dai diversi autori Gini, Herfindahl-Hirschmann, ecc.

Anche la tavola n. 3 è priva dei valori CR, cioè dei rap

porti di concentrazione che sono calcolati per ciascuna varia­

bile e per ogni anno per numero di imprese crescente cioè, nel

nostro caso, per le prime 4, le prime 8 e le prime 10 imprese

del campione.

Le tavole 3 e 3 bis riportano invece gli indici di Linda

o indici di equilibrio oligopolistico e la tavola 4 il valore mi

nimo L* dell'indice di Linda e il numero di imprese corrispon­n m

denti e la media aritmetica degli indici L. a partire da L2

fi-. J.

no a L * compreso, indicata con L che esprime il grado di e-n m s

quilibrio e di concentrazione tra le prime n imprese del set­*m

tore.

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- 162-

2 INDICI DI LINDA. DI EQUILIBRIO OLIGOPOLISTICO

(Cfr. tableau n. 3-4 e grafici)

L'esame dei valori assunti da L in funzione del cre­

scere di n consente di osservare (cfr. tavole allegate) come:

- per la variabile fatturato il minimo della funzione è re­

gistrato per il valore n=5 per tutti gli anni, eccettuato

il '?4,anno nel quale passa alla posizione successiva (n=6).

Si individua così una arena oligopolistica tra le prime

5 imprese del settore con una netta prevalenza dei rapporti di

forza delle prime due rispetto alle 3 successivei

per la variabile addetti la posizione del minimo si mantiene

costante sul valore n=6 per i primi 6 anni del periodo e sale

al valore n=? per gli ultimi 2 anni. Anche per questa varia­

bile si può così individuare un'arena oligopolistica all'in­

circa coincidente con quella della precedente variabile.

- per la variabile massa salariale lorda dal •69 il valore del

minimo si stabilizza per tutto il periodo su n=3.

Nell'ambito dell'arena oligopolistica così individuata

è però necessario osservare come i valori di L calcolati per

n=4,8,10 pongano in rilievo i mutamenti nei rapporti di forza

interni alle imprese del campione.

Dalle tavole allegate si rileva una sensibile diminuzio­

ne della concentrazione del fatturato nel periodo '68-'75 in cor

rispondenza delle prime 4 imprese del campione (il valore di

L passa da 0.43 a 0.37) mentre a livello delle prime 8 imprese

la diminuzione diventa più consistente~(il valore scende da 0.98

a 0.35).

Per la variabile addetti la diminuzione è meno accentua

ta a livello delle prime quattro imprese (L scende da 0.57 a 4

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- 163-

0.52 toccando anche il valore 0.50) mentre per le prime 8 im

prese del campione il valore dell'indice scende da L8c = 0.71

del 68 a meno della metà L =0.35 nel 75. 8

Un comportamento quasi inverso presenta l'indice L re-·

lativo alla concentrazione della massa salariale lorda che au-

menta per le prime 4 imprese passando da L =0. 57 nel '68 a 4

L =0.61 nel '75 dopo avere toccato 0.65 nel '73. Se si consi-4

dera questo indice a livello di 8 imprese il suo andamento se-

gue invece quello delle prime due variabili, favturato e ad­

detti, e anche L8

relativo alla massa salariale lorda passa

da 0.95 del '68 a 0.41 del '75 con una diminuzione regolare

di anno in anno.

3 TASSI DI RENDIMENTO DELLE IMPRESE DEL CAMPIONE

(Cfr. tableau n. 5)

I dati di impresa raccolti per la costituzione del

campione base di calcolo per gli indici di Linda, di cui ai

paragrafi precedenti) permettono di stabilire una graduato­

ria delle imprese in questione in base al rendimento (1).

In questo caso sono stati calcolati per ciascuna delle

imprese facenti parte del campione i seguenti rapporti:

Utile netto 100 = x

Fatturato·

Utile netto 100 = x

Capitali propri

Cash-flow 100 = Fatturato

x

Cash-flow 100 = x

Capitali propri

( 1) - Cfr. Linda - Soris, "I processi di concentrazione indu striale", Franco Angeli Editore, Milano 1976, pagg.37-39.

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- 164-

che sono esposti, unitamente all'indicazione del rango che

ciascuna impresa occupa nella graduatoria dei valori asso­

luti delle quattro variabili in questione nei tabulati in

allegato.

L'esame di questi tabulati suggerisce le seguenti os

servaz ioni:

in relazione al livello di utili conseguito si può notare

che il rapporto rispetto al fatturato presenta valori mal

to modesti e che tendono a peggiorare nel tempo. Le medie

oscillano infatti intorno a valori di 1-2% e in alcuni an

ni perfino negative. Bisogna però ricordare che i dati di

bilancio non si riferiscono al fatturato detersivi ma a

tutto il fatturato dell'azienda che può finanziare setto­

ri in perdita con il ricavo dei detersivi;

- i l rapporto tra l 'utile e capi tali propri presenta nel p~

riodo valori molto variabili da elevati valori positivi

(+63%) a valori negativi anche più alti, situazione questa

normale per industrie a bassa intensità di capitale. I va­

lori delle medie si mantengono comunque positivi - intorno

al 10-12%- per tutti gli anni del periodo tranne per il

'70 e il '74, anni in cui la media scende a -24 % ed a

circa 1% rispettivamente.

4 RITMO DI CRESCITA DELLE IMPRESE DEL CAMPIONE

(Cfr. tableau n. 6)

In base ai dati di impresa a disposizione si può co­

struire, oltre alla graduatoria dei tassi di rendimento di

cui al paragrafo precedente, una ulteriore graduatoria delle

imprese fondate sul "ritmo di crescita" ed elaborare l'indi-

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ce 'd' (indice di dinamismo) che permette di cogli~re imo!

teplici aspetti della dinamica delle imprese in relazione

alle diverse variabili studiate (1).

L'esame dei tabulati, di cui in allegato, suscita le

seguenti considerazioni:

- i ritmi di crescita delle singole imprese in relazione al­

le diverse variabili non sono sincroni e cioè non si pre­

senta una corrispondenza quantitativa tra lec":differenze

delle variabili considerate presso ciascuna impresa;

- non si riscontrano relazioni sistematiche tra i ritmi di

crescita mostrati per le diverse variabili da ciascuna im­

presa e la dimensione in termini di fatturato: le grandi

imprese del campione si avvicendano alla rinfusa con

quelle di minori dimensioni.

- per le variabili "fatturato", "addetti" e "massa salaria­

le" si riscontra uno scarso dinamismo che sottolinea la

rigidità strutturale del settore in esame per tutti gli

anni del periodo tranne il '74 che presenta indici molto

elevati dovuti sicuramente al ristagno economico del '73

cui è seguita una ripresa abbastanza vivace nell'anno sue-·

cessivo;

- la variabile "capitali propri" fa registrare un dinamismo

leggermente superiore che diventa molto elevato per le va­

riabili "investimenti" e "cash-flow" mentre per la varia­

bile "utile" si ha addirittura iper-dinamismo.

(1) -Cfr. Linda-Soris, op. cit., pagg. 40-45.

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ALLEGATO 1

Schede relative alle principali aziende operanti in Italia

nel settore dei detersivi

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MIRA LANZA S.p.A.

La società fu costituita il 24.5.1924 dalla fusione tra

l'UNIONE STEARINERIE LANZA e la FABBRICA CANDELE STEARICHE DI

MIRA con capitale sociale di 1.000.000 e sede a Milano (1).

Il capitale viene aumentato dopo due mesi a E. 40.000.000 e

la sede viene trasferita a Mira (VE).

Attraverso vari aumenti il capitale viene portato nel

1969 a 4 miliardi e 50 milioni fino a giungere a 5 miliardi e

775 milioni nel 1976.

Il Consiglio di Amministrazione propone nel 1976 di por­

tare il capitale a 6 miliardi e 160 milioni.

CAMPI DI ATTIVITA'

Detergenti per bucato a mano

" " " in lavatrice

" " stoviglie (polvere e liquidi) a mano • " " lavastoviglie

" " indumenti fini (polvere e

saponi da bucato

" " toeletta

abrasivi

ammorbidenti

detergente liquido per indumenti di lana

dentifrici

carta igienica

rotoli di carta per cucina

liquidi)

(*) L'oggetto sociale è la fabbricazione e commercio di pro­dotti dell'industria saponiera, stearica e di industrie affini.

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b) Prodotti per uso industriale ----------------------------glicerine

stearine

oleine

saponi

acidi grassi distillati

ausiliari tessili

c) Prodotti per enti e comunità ----------------------------

CONSOCIATE

COMMERCIALE MIRA LANZA S.p.A., fondata il 26/10/1949. A questa

società la Mira Lanza affida la promozione e la commercializza­

zione di tutti i suoi prodotti. Il 95% delle azioni sono di pr2

prietà della Mira Lanza;

IMMOBILIARE AGRICOLA VITTORIA S.p.A., che nel 1973 incorpora

mediante fusione due società agricole e la concentrazione delle

aziende agricole della Saffa S.p.A •• Il 31,8% delle azioni 'sono

di proprietà della Mira Lanz a;

CONSORZIO ITALIANO PER IL COMMERCIO ESTERO (C.I.C.E.), costitui­

ta il 27/5/1930 con capitale iniziale E. 500.000 passato nel

1962 a 390 milioni e con oggetto sociale servizi e attività com-

mercial i;

SOCJETA' PER AZIONI AFRICANE RIUNITE (S.A.A.R.), costituita il

29/10/1929 con oggetto sociale gestione di depositi di olii

vegetali e di materie grasse. La Mira. Lanza possiede il 50% del-

le azioni;

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LAVANDERIE VENUTI S.p.A., costituita nel 1969 con_capitale so­

ciale E. 1.050.000. Tale capitale è stato aumentato nel marzo

1970 a 240 milioni. Il 100% delle azioni sono della Mira Lanza;

INVEST INTERNATIONAL CAPITAL CORPORATION S.A. HOLDING, che nel

1975 ha incorporato la Beni Immobili International Real Estate

Corp. La Mira Lanza possiede il 19,76% delle azioni;

INTERNATIONAL DETERGENT CO., costituita sul finire del 1972;

MIRAROM S.p.A., sciolta nel 1972;

MIRA LANZA INTERNATIONAL SA., il 99,89% delle azioni sono del­

la Mira Lanza;

BENI IMMOBILI ITALIA S.p.A., costituita il 29/3/1918 con capita­

le E. 46.000 portato nel 1967 a 2 miliardi e con oggetto socia­

le compravendita e gestione di beni immobili. Il 26,96% delle

azioni sono della Mira Lanza;

SOCIETA' APPROVVIGIONAMENTI INDUSTRIE SAPONI SA. (S.A.I.S.), che

è stata liquidata definitivamente nel 1976.

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PROCTER E GAMBLE ITALIA S.p.A.

La società è nata il 30.5.1956 con un capitale di 15 mi

lioni e sede in Roma. Partecipano alla società la "THE PROCTER

& GAMBLE COMPANY" dell'CHIO, con 1490 azioni, rappresentata

dal Sig. K.Y. SIDDAL; il Sig. W. LINGLE, con 5 azioni e il

Sig. K. Y. SIDDAL con 5 az ioni.

La durata della società è fissata, dall'atto costituti­

vo, fino al 30.6.2000. Nel 1957 il capitale viene aumentato

a 50 milioni e nel 1958 a 250 milioni.

Nel 1961 la sede sociale viene trasferita a POMEZIA (Roma)

e contemporaneamente il capitale viene portato a un miliardo.

Nel 1971 il capitale sociale viene elevato a 3 miliardi.

CAMPI DI ATTIVITA'

Acqu.istare,

vendere,

confezionare,

fabbricare e generalmente trattare prodotti,

sostanze e materiali di ogni specie nei campi dei prodotti

alimentari,

prodotti di chimica organica ed inorganica,

saponi,

prodotti saponosi,

articoli e preparazioni da toeletta,

cosmetici,

profumi,

detergenti,

polveri da toeletta,

acqua da toeletta,

olii e grassi idrogenati e trattati diversamente e loro derivati,

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semi oleosi,

farine di semi oleosi,

fibre di semi,

cellulosa,

candele,

stearine,

acido stearico,

glicerine,

silicato di soda,

- 173-

soda caustica e prodotti e sottoprodotti simili o affini,

incluso qualsiasi prodotto o sostanza che possa sostituire

qualsiasi dei prodotti o derivati sopra menzionati.

SOCIETA' CONTROLLATE

PROCTER & GAMBLE S.p.A. con capitale di 300 milioni e sede a

POMEZIA (Roma) e oggetto sociale la produzione di saponi e

prodotti saponosi. La società è stata costituita il 28.6.1968

con un capitale di un milione.

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UNIL.-IT. S.p.A.

Nata il 24.10.1966 dalla fusione tra la "LEVER GIBBS"

S.p.A. (con capitale E. 2.500.000.000) con sede a Milano e

la "VAN DENBERGH" S.p.A. (con capitale E. 2.100.000.000) con

sede pure a Milano.

La denominazione è "UNIL-IT" S.p.A. e il capitale

E. 4.6oo.ooo.ooo suddiviso in 4.600.000 azioni. La durata

della società è fissata dall'atto costitutivo al 31.12.2050.

Nel 1965 la società ''VAN DEN BERGH" aveva incorporato le so­

cietà "ALTHEA" S.p.A. con capitale E. 200 milioni e sede a

San Lazzaro (PR) e "SAVOR" S.p.A. con capitale E. 100 milio­

ni e sede a Milano. Con l'assemblea del 14.1.1969 la società

UNIL-IT incorpora la società "CARTITALIA" S.p.A. con sede

in Ospitale di Bollate (MI) e capitale E. 480 milioni, e au­

menta il proprio a 5 miliardi e 80 milioni. Il 9.12.1969 vie­

ne assorbita la società "J. e E. ATKIN SON" S.p.A. con capita­

le E. 150 milioni e sede in Milano; di conseguenza il capita­

le della UNIL-IT viene portato a 5 miliardi e 230 milioni.

Nel 1975 il capitale viene aumentato a E. 6 miliardi.

CAMPI DI ATTIVITA'

Produzione e commercio di tutti i prodotti dell'industria

alimentare, chimica e dei prodotti da toeletta. Con l'assem­

blea del 27.4.1970 l'oggetto sociale della società si inte­

gra con produzione e commercio dei prodotti dell'industria

cartaria, cartotecnica e tipografica, servizi meccanografici

nonchè ricerche di mercato.

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HENKEL SUD S.p.A.

Costituita 1'11.9.1970 con sede a FERENTINO (FR) e ca

pitale E. 1.000.000 interamente versato e così ripartito:

E. 800.000 da parte della HENKEL ITALIANA pari a 8 azioni

E. 200.000 da parte del Dr. ERMENEGILDO SNOZZI pari a 2 azioni.

La durata della società è fissata, all'atto costituti­

vo, fino al 31.12.2000. Il 10.11.1970 il capitale viene aumen­

tato a un miliardo e mezzo.

La HENKEL SUD e la HENKEL CHIMICA, con la HENKEL ITALIA­

NA formano il "GRUPPO HENKEL ITALIA".

La società è legata alla capogruppo da un rapporto con­

trattuale di vendita di tutti i suoi prodotti detersivi dome­

stici e industriali, cosmetici e di igiene personale. La so­

cietà, invece, fornisce alla HENKEL ITALIANA la sub-licenza

dei marchi e brevetti avuti, a sua volta, dalla HENKEL & C.E.I.

G.m.b.H. di DUSSELDORF.

CAMPI DI ATTIVITA'

Produzione e commercio di sapone,

detersivi,

prodotti cosmetici,

igienici,

chimici e affini in genere per uso domestico e industriale.

SOCIETA' COLLEGATE

- HENKEL ITALIANA S.p.A. capogruppo

- HENKEL CHIMICA S.p.A.

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COLGATE PALMOLIVE S.p.A.

La società fu costituita il 9.4.1927 con denominazione

"PALMOLIVE", capitale sociale E. 1.000.000 e sede a Milano.

La durata della società è fissata al 31.12.1995.

Nel 1930 il capitale viene aumentato a E. 4.000.000, ma

nel 1933 è abbassato a E. 3.000.000.

Nel giugno 1956 la società si fonde con la "V.E.L.A.

VENDITA ESSENZE LAVANTI AFFINI- S.r.l.", società costituita

il 25.11.1950, e la denominazione resta invariata. Nel 1957

il capitale è di E. 2.500.000.000 che aumenta, nel 1959, a

E. 3.200.000.000.

Con l'assemblea del 7.11.1963 la denominazione viene

modificata nell'attuale e il capitale resta invariato.

Il 31.12.1969 la società si fonde ed integra la "LOM­

BARDI SOCIETA' ITALIANA LAVORAZIONI ALIMENI'ARI- S.I.L.A.

S.p.A.", società costituita il 2. 2.1960 e con un capitale di

E. 1.267.550.000.

Nel 1976, la società incorpora la "PERENNIA S.p.A." di

Milano, di cui possedeva già il 100% delle azioni.

CAMPI DI ATTIVIT A'

Fabbricazione di saponi,

d et ergenti,

prodotti di bellezza,

articoli di toeletta e affini,

articoli per l'igiene e la pulizia della casa,

prodotti farmaceutici e chimici,

prodotti alimentari,

conteni tori,

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utensili e oggetti per la casa e per la famiglia,

articoli sportivi e di abbigliamento,

prodotti per comunità e alberghi.

Inoltre si occupa dell'approvvigionamento in Italia degli

olii solfurati e altre materie prime occorrenti per la fab­

bricazione dei prodotti succi t ati. Svolge anche atti vi tà

di rappresentante e commissionaria per l'acquisto e la ven­

dita dei prodotti sopra indicati. Tra le attività si pub ci­

tare poi la produzione di mangimi composti integrati, cerot­

ti preparati, pannolini per bambini, oggetti per l'arreda­

mento, giocattoli. Dal 1976, inoltre, la Colgate-Palmolive

fornisce prestazioni di servizi tecnici, elettrocontabili e

meccanografici per conto terzi.

SOCIETA' COLLEGATE

METROCOM S.r.l. di TRESIGALLO di cui la COLGATE PALMOLIVE

possiede il 100% delle azioni.

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HENKEL ITALIANA S.p.A.

La società fu costituita il 9.9.1933 con denominazione

"SOCI ETA' ITALIANA PERSIL", capi tal e soci al e E. 100.000 e se­

de a Milano. La durata della società è fissata dall'atto co­

stitutivo fino al 31.12.1964.

Nel 1946 il capitale viene aumentato a E. 750.000 con

emissione di 27.500 nuove azioni. L'assemblea del 29.4.19Lr9

delibera di adottare un nuovo statuto più aggiornato e più

consono ai tempi trasformandosi in S.p.A. a tutti gli effetti.

Nel 1955 il capitale è di E. 300 milioni. Nel 1960 viene

deliberata una svalutazione a E. 6 milioni e un aumento a

f.. 5 milioni mediante rivalut azione ed incremento.

Nell'assemblea del 14.10 dello stesso anno il capitale

viene portato a E. un miliardo e la durata della. società vie­

ne fissata al 31.12.2000. Nel 1965 la denominazione viene mo­

dificata nell'attuale con capitale invariato.

Nel 1967 la società incorpora la "F.I.L.A.M. -FABBRICA­

ZIONE E INDUSTRIA LITOGRAFICA ARTICOLI METALLICI - S.p.A." as­

sumendone tutte ie attività.

Nel 1970 viene fondata una nuova società, la "HENKEL SUD

S.p.A." con sede a FERENTINO (FR) e capitale E. 1 milione sot­

toscritto per la quasi totalità dalla HENKEL ITALIANA che nel

1974 vende tutte le azioni. Nel 1976 il capitale è di 6 milio­

ni totalmente versato.

CAMPI DI ATTIVITA'

Fabbricazione,

commercio,

importazione e esportazione di saponi,

detersivo per uso domestico e industriale,

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prodotti chimici,

prodotti cosmetici e igienici,

colle diverse,

prodotti affini.

SOCIETA' COLLEGATE

HENREL SUD S.p.A. con sede a FERENTINO (FR) controllata dalla

HENKEL ITALIANA tramite un contratto di commissione. Tale so­

cietà, infatti, è la commissionaria di vendita della HENKEL

ITALIANA per tutti i prodotti detersivi, domestici e indu­

striali, cosmetici e d'igiene personale.

HENKEL CHIMICA S. p. P .• con sede a BOLOGNA e capi tale, nel 197 5,

di B. 350 milioni interamente versato. Precedentemente la so­

cietà aveva come denominazione "RENO" che venne cambiata nel­

l'attuale nel 1971•

DIPENDENTI

I dipendenti negli anni dal 1966 al 1971 sono stati:

n.

1966

810

1967

862

1968

912

1969 1970 1971

999 1.038 1.068

In questi ultimi anni si stima una forza lavoro di

1100 unità.

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ANNUNZIATA S.p.A.

La società è stata costituita il 7.12.1938 con denomina­

zione "SOCIE T A 1 ANONIMA sr ABILI MENTI ANNUNZIATA - S.p.A." con

sede a ROMA e capitale sociale di 250 mila lire. Nel 1948 il

capitale viene aumentato a 4 milioni e la denominazione viene

modificata nell'attuale; nello stesso anno lo statuto viene

modificato per aggiornarlo e la durata della società viene poE

tata a 20 anni, mentre nel 1956 viene nuovamente prorogata fi­

no al 31.12.1999.

Nel 1966 il capitale è di un miliardo, interamente versa­

to, e la sede viene spostata a CECCANO (FR).

CAMPI DI ATTIVITA'

Olii,

saponi,

glicerine ed affini,

detersivi.

DIPENDENTI

I dipendenti erano 517 nel 1969, 564 nel 1970, salgono

a 854 nel 1971 e si stima che successivamente siano cresciuti

di poco fino ad un valore attuale di circa 900 unità.

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SN IA 'CA SA S. p • A.

E' stata costituita il 5.12.1973 con un capitale di un

milione e sede sociale a CASTELLACCIO DI PALIANO (FR). Nel

1974 il capitale viene aumentato a 5 miliardi.

La società è una controllata della SNIA-VISCOSA e della

MONTEDI SON che detengono ciascuna il 50% delle az ioni.

CAMPI DI ATTIVITA'

Produzione e vendita di prodotti chimici e loro affini e deri­

vati,

prodotti cosmetici e prodotti tessili chimici per uso domesti­

co, personale, igienico, sanitario.

SOCIETA' COLLEGATE

SN IA VISCOSA - SOCIETA' NAZIONALE INDUSTRIA APPLICAZIONI

VISCOSA- con capitale E. 64.107.750.000 e sede a Milano, so­

cietà controllante.

MONTEDISON - con capitale E. 749.000.000.000 e sede a Milano,

società controllante.

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P AN I GAL S. p • A.

Costituita il 19.11.1931 con denominazione "SOCIETA' BOLOGNE­

SE INDUsrRIA SAPONI E CANDELE L. VIGEVANI e C." società in

A.S. con capitale E. 536.000 e sede a BOLOGNA.

Nel 1932 la società cambia denominazione in "SOCIETA'

ANONIMA VI GEV ANI e C.""; viene fissata la durata della socie­

tà fino al 31.12.1950 e il capitale viene portato a E. 840.000

interamente versato.

N el 1938 la denominazione v iene cambiata in "SOCI ETA 1

ANONIMA SAPONERIE ITALIANE- S.A.S.I."

Nel 1942 l'assemblea del 6 febbraio proroga la durata

della società fino al 31.12.1980.

Nel 1952 la società acquista dalla ditta "MALMUSI e

GENTILI" tutti gli impianti industriali relativi alla produ­

zione del sapone ed eleva il capitale sociale a 42 milioni.

L'assemblea del 20.12.1956 proroga la durata della so­

cietà al 31.12.2000.

Il 2.2.1966 l'assemblea cambia la denominazione

"SAPONERIE IT ALTANE - PANI GAL".

Il 4.7.1967 la società si fonde con la "CONSERVE PE­

CORI S.p.A." di BOLOGNA con capitale 68 milioni e la nuova

denominazione è "PANI GAL s.P.A." con capitale sociale di 514

milioni. Nel 1975 il capitale viene aumentato a 700 milioni

interamente versato.

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CAMPI DI ATTIVITA'

Lavorazione e commercio dei grassi,

olii animali e vegetali e loro derivati e sottoprodotti;

produzione e commercio di candele, saponi da bucato, da

toeletta ed industriali, detergenti e articoli affi-

ni;

produzione e èommercio dei conservati e dei prodotti ali­

mentari in genere.

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SOILAX S.p.A.

La società è stata costituita il 25.10.1963, tra la

società canadese "ECONOMICA LABORATORI L.T.D." e il Sig.

Avv. ALBERTO DE LIBERO, con capitale di 30 milioni e sede

a Milano.

Nel 1967 la società assorbe la "F.A.T.A.- FABBRICA

AUSILI.ARI TESSILI AFFINI - S.r.l." assorbendo tutti i campi

di attività di quest'ultima. Nel 1969 il capitale viene au­

mentato a 100 milioni e la durata della società viEne fissa­

ta al 31.12.2000. Nel 1973 avviene la fusione tra la SOILAX

e la "SOCIETA' PRODILAC S.p.A." di LASTRA A SIGNA (FI), me­

diante l'incorporazione di quest'ultima nella prima. Nel

1975, con procedura di vendita di vecchie azioni ed emissio­

ne di nuove, di proprietà della "ECONOMICS LABORATORIES INC."

e "ECONOMICS LABORATORIES INTERNATIONAL L. T. D.", il capi tale

viene por ato a 330 milioni interamente versato.

CAMPI DI ATTIVITA'

Attività commerciali ed industriali;

produzione,

acquisto,

vendita,

importazione, per conto proprio o terzi, di prodotti chimici;

saponi,

detergenti,

prodotti di profumeria e simili.

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CONSOCIATE

ECONOMICS LABORATORIES INC. - MINNESOTA (U.S.A.), Società

controllante.

ECONOMICS LABORATORIES INTERNATIONAL L.T.D. - DELAWARE

(U.S.A.), società controllata.

DIPHNDENTI

L'andamento della forza lavoro dal '70 al '75 è stata

l a seguente:

1970

128

1971

1 26

1972

144

1973

346

1974

356

1975

349

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ALLEGATO 2

TARIFFA DOGANALE IN VIGORE NELL'ANNO 1977

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TARIFFA DOGANALE IN VIGORE NELL'ANNO 1977

Note esp 11 cati ve

CAPITOLO 34

SAPONI, PRODOTTI ORGANICI TENSIOATTIVI, PREPARAZIONE PER LISCIVIE, PREPARAZIONI LUBRIFICANTI, CERE ARTIFICIALI, CERE PREPARATE, PRODOTTI PER PULIRE E LUCIDARE,

CANDELE E PROOOTT l S l M l LI, PASTE PER MODELLI E "CERE PER OOONTO l ATR l A"

32-02- PRODOTTI ORGANICI TENSIOATTIVI; PREPARAZIONI TE~SIOATTIVE E PREPARAZIONI PER LISCIVIE, CONTENENTI E NON SAPONE

Numero della

Tariffa

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34.02-150 34.02-1 90

34.02-500

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DENOMINAZIONE DELLE MERCI

Prodotti organici tensioattivi; preparazioni prepar~

zioni tensioattive e preparazioni per liscivie, con­tenenti o non sapone

A. Prodotti organi ci tenzi oaHi vi:

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B. Preparazioni tensioattive

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I. - PRODOTTI ORGANICI TENSIOATTIVI (DIVERSI DAL SAPONE)

I prodotti organici tensioattivi di questa voce sono

composti di composizione chimica non definita che possiedono

uno o più gruppi funzionali idrofili e idrofobi, in un rap­

porto che li renda solubili in acqua. Essi sono suscettibili

d'essere assorbiti in una interfaccia e, in questo stato, es­

si manifestano un insieme di proprietà fisico-chimiche, spe­

cialmente una attività di superficie, donde il nome di agen­

ti di superficie col quale sono spessissimo designati.

Gli agenti di superficie sono i seguenti:

1) Gli anionici che si ionizzano in soluzione acquosa per

fornire ioni organici carichi negativamente e responsabi­

li dell'attività di superficie (esempi: i solfati e i

solfonati di grassi, di oli vegetali (trigliceridi) e di

acidi resinici; i solfati e solfonati d'alcoli grassi, i

solfonati di petrolio (compresi quelli concernenti una

certa percentuale d'olio di petrolio); gli alchilpolial­

colsolfati; gli alchilsolfonati o alchilfeniletersolfona­

ti; gli alchilsolfati, gli alchilarisolfonati (specialmen

te, i dodecilbenzensolfonati tecnici).

QUesti agenti di superficie possono contenere, in

piccole quantità, come impurezze provenienti dalla fabbri

cazione, alcoli grassi, alchilati o altre materie prime

idrofobe sfuggite alla solfatazione e alla solfonazione.

Essi possono anche racchiudere piccole quantità di solfa­

to di sodio o d'altri sali minerali residui, in una per­

centuale non oltrepassante generalmente il 15%, espressa

in sal i anidri.

2) I cationici che si ionizzano in soluzione acquosa per foE

nire ioni organici carichi positivamente e responsabili

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dell'attività di superficie (esempi: i sali di ammine gras­

se e di basi di ammonio quaternarie).

3) I non ionici che non danno origine a ioni in soluzione ac­

quosa. La solubilità in acqua degli agenti di superficie

non ionici è dovuta alla presenza, nelle loro molecole, di

gruppi funzionali aventi una forte affinità per l'acqua

(esempi: i condensati di alcoli grassi, d'acidi grassi o

d'alchilfenoli con l'ossido di etilene; i condensati di

alchilenossido con gli acil-, alchil- o alchilolamminopo­

liglicol-eteri).

4) Gli altri prodotti tensioattivi e, in particolare, gli anfo­

liti che possono, secondo le condizioni del mezzo, ioniz­

zarsi in soluzione acquosa, conferendo al composto il ca­

rattere di prodotto tensioattivo anionico o cationico.

Questo comportamento ionico è analogo a quello dei

composti anfoteri nel senso più generale. Si tratta qui, per

esempio, di proteine alchilbetainiche o solfobetainiche, dei

prodotti della loro decomposizione e dei composti di sosti­

tuzione degli acidi ammina-carbossilici, ammino-solfonici,

ammino-solforic1 e ammina-fosforici.

II. - PREPARAZIONI TENSIOATTIVE E PREPARAZIONI PER LISCIVIE,

CONTENENTI O NON SAPONE

Questo gruppo comprende due categorie di prepara-

zioni:

A. Le preparazioni tensioattive propriamente dette.

Queste preparazioni comprendono specialmente:

1) I prodotti tensioattivi della precedente parte I in miscela

tra loro: per esempio, miscugli di solforicinati con alchi­

naftaline solfonate o con alcoli grassi solfati.

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2) Le soluzioni o dispersioni di prodotti tensioattivi del­

la suddetta parte I in un solvente organico: per esempio,

soluzione di un alcole grasso solfato in ciclo-esanolo

o in tetraidronaftalina.

3) Gli altri miscugli a base di un prodotto tensioattivo del­

la suddetta parte I: ad esempio, quelli contenenti una cer­

ta percentuale di sapone, quale la alchilbenzene solfonato

con lo stearato di sodio.

4) Le soluzioni o dispersioni di saponi in certi solventi or­

ganici come il cicloesanolo. (Le soluzioni di sapone nel­

l'acqua, talvolta addizionate di piccole quantità (che non

superano generalmente il 5%) di alcole e/o di glicerina,

sono saponi liquidi della voce 34.01).

Le preparazioni tensioattive sono utilizzate per

numerosi scopi industriali, specialmente come:

1°) Agenti detergenti per l 'industria tessile, che servono a

eliminare le materie grasse e le macchie di sporco duran­

te la fabbricazione e il fissaggio dei tessili.

2°) Agenti ammorbidenti emulsionanti, coadiuvanti di follatu­

ra e d'avvivaggio nell'industria tessile.

3°) Ausiliari per pelli, cuoi e pellicce, (agenti di rinverdi­

mento, per pelli gregge, agenti di sgrassamento, emmollienti

per la tintura, egualizzanti, prodotti per la sfumatura,

ecc.).

4°) Materie di base per le preparazioni per liscivie, descrit­

te alla seguente parte II-B (esempio: preparazioni tensio­

attive anidriche che possono contenere, sia come residui,

sia come componenti aggiunti di proposito, quantità note­

voli di solfato di sodio o di altri sali minerali del gene­

re di quelli derivanti dal processo di fabbFicazione dello

agente di superficie).

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5°) Coadiuvanti per l'industria della carta e della gomma sin­

tetica.

6°) Prodotti di flottazione per l'industria mineraria.

7°) Agenti tensioattivi per la preparazione di prodotti farma­

ceutici e di cosmetici.

B. Le preparazioni per liscivie.

Si classificano in questa categoria le preparazioni

per lavare, le preparazioni ausiliarie per lavare e alcune pre­

parazioni per pulire. Queste differenti preparazioni sono, per

regola generale, costituite di componenti essenziali e d'uno

o più componenti complementari la cui presenza permette special­

mente di distinguerle dalle preparazioni tensioattive descritte

nel precedente paragrafo A.

I componenti essenziali consistono sia in prodotti

organici tensioattivi sintetici, sia anche in un miscuglio di

questi prodotti.

I componenti complementari sono costituiti da:

1) coadiuvanti (esempi: polifosfati, carbonato, silicato o bo­

rato di sodio, sali dell'acido nitrilotriacetico (NTA);

2) rinforzatori (esempi: alcanolammidi, ammidi d'acidi grassi,

ossidi di ammine);

3) cariche (esempi: solfato e/o cloruro di sodio);

4) additivi (esempi: agenti d'imbianchimento chimico o ottico,

agenti antirideposizione, inibitori di corrosione, agenti

antielettrostatici, coloranti, profumi, battericidi, enzi­

mi).

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- 194-

QUeste preparazioni esercitano la loro azione sulle

superfici, provocando il passaggio in soluzione o in dispeE

sione della sporcizia che le macchia.

Le preparazioni per liscivie a base di prodotti te~

sioattivi sono anche designate con la denominazione di de­

tergenti. Questo tipo di preparazione è anche utilizzato per

lavare le stoviglie e gli utensili da cucina.

Esse si presentano in forma liquida, polverulenta o

pastosa e sono impiegate per usi domestici e industriali.

I prodotti per toletta e per lavare presentati in

barre, in pezzi o soggetti ottenuti a stampo o in pani, rien

trano tuttavia nella voce n. 34.01.

Le preparazioni ausiliarie per lavare sono impiegate

per l'ammollo (prelavaggio), la risciacquatura e l'imbianchi­

mento della biancheria.

Le preparazioni per pulire sono destinate alla manu

tenzione dei pavimenti, dei vetri e d'altre superfici, e de­

gli impianti sanitari. Quelle specialmente studiate per que­

st'ultimo uso hanno un carattere acido o alcalino per la pre­

senza di prodotti quale il bisolfato di sodio o di un miscu­

glio d'ipoclorito di sodio o d'ortofosfato trisodico. Esse

possono contenere quantità assai piccole di sostanze odori­

fere.

Sono parimenti classificati in questa voce:

1°) I fogli, libretti e simili, di carta o di ovatta di cel­

lulosa, impregnati o spalmati di detergenti, purchè non

costituiscano prodotti di toletta preparati della vo-

ce n. 33 .06.

2°) Le preparazioni per sgrassare o per pulire utilizzate

particolarmente nell'industria del latte o della birra,

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a base:

- sia di sostanze alcaline come il carbonato di sodio

o la soda caustica;

- sia di solventi e di emulsionanti;

e addizionate, se del caso, con un sapone o altro age~

te di superficie.

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ALLEGATO 3

T A V O L E

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ALLEGATO 4

G R A F I C I

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Anno 1973

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Settore: detersivi per uso domestico Anno: 1969

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INDICI DI LINDA DI EQUILIBRIO OLIGOPOLISTICO

Settore: detersivi per uso domAstico anno: 1971

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INDICI DI LINDA DI EQUILIBRIO OLIGOPOLISTICO

Settore: detersivi per uso domestico Anno: 1973

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INDICI DI LINDA DI EQUILIBRIO OLIGOPOLISTICO

Settore: detersivi per uso domestic0 Anno: 1975

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