Studio di fattibilità del circolo rurale dellAppennino Bolognese Principali risultati.
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Studio di fattibilità del circolo rurale dell’Appennino Bolognese
Principali risultati
VERIFICARE LA FATTIBILITA’ DI UNA STRUTTURA DI COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI DELL’APPENNINO
BOLOGNESE GESTITA IN MANIERA ASSOCIATA DA IMPRENDITORI AGRICOLI E DI ALTRI SETTORI
(artigiani, commercianti, ecc)
OBIETTIVI
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Studio fattibilità Circolo Rurale Appennino Bolognese
1. QUADRO CONOSCITIVO
2. QUADRO DI RIFERIMENTO
3. BUSINESS PLAN
STRUTTURA INDAGINE
Produzioni, mercati e canali delle aziende Grado di interesse verso iniziativa
Proposta su organizzazione e strategie commerciali
Conto economico previsionale del Circolo
INDAGINE DICAMPO
TRAMITE INTERVISTE
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Studio fattibilità Circolo Rurale Appennino Bolognese
AREA GALN. Aziende: 3.072SAU media: 12,4 (42% < 5 ha)Indirizzo produttivo: seminativi (64%)Az. con vendita diretta: 1.443 (47%)Az. agrituristiche: 112 (3,4%)Fonte: ISTAT Censimento Agricoltura 2010
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Studio fattibilità Circolo Rurale Appennino Bolognese
INDAGINE DI CAMPO: AZIENDE INTERVISTATE
AZIENDE AGRICOLE N. aziende SAU SAU mediaCampione 180 7.356 40,9Universo aziende area GAL 3.072 37.951 12,4Provincia BO 10.790 173.224 16,1Emilia Romagna 73.466 1.064.213 14,5Italia 1.620.884 12.856.047 7,9
Fonte: Censimento Istat, 2010
Campione totale di aziende intervistate: 216 - di cui 60 incontrate direttamente
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Studio fattibilità Circolo Rurale Appennino Bolognese
E’ stata effettuata un’analisi per comparto produttivo dalla quale è emerso che:
•c’è una prevalenza di aziende con limitate capacità produttive
•il comparto più importante in termini produttivi e di valore è quello vitivinicolo (42% del valore totale del campione) seguito dal lattiero-caseario e dallo zootecnico da carne
•nei comparti vitivinicolo, caseario e zootecnico sono presenti le imprese con le maggiori capacità produttive
•la provincia di Bologna è il principale mercato di vendita per oltre l’80% delle aziende e su questo territorio la vendita diretta è il principale canale commerciale
•le principali difficoltà nella vendita dei prodotti sono:produzioni quantitativamente insufficienti assenza di persone con adeguata professionalità nella commercializzazione
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QUADRO CONOSCITIVO – IMPRESE AGRICOLE
Studio fattibilità Circolo Rurale Appennino Bolognese
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QUADRO CONOSCITIVO – AGRITURISMIDelle 180 aziende 73 svolgono attività agrituristica (65% degli agriturismi dell’area GAL).
•Capacità del servizio di ospitalità limitata (N. posti letto medio per agriturismo 14)
• Il servizio prevalente è quello dell’ospitalità e della somministrazione pasti (55% del totale)
•Per il 68% delle imprese oltre l’80% del fatturato è rappresentato da clientela nazionale
• Spesa media annua per attività di promozione: 1.000 €
•le principali difficoltà nella vendita del servizio agrituristico sono:Marketing e promozioneFragilità dell’offerta agrituristica e del territorio
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QUADRO CONOSCITIVO – ALTRI SETTORI
6 forni/pasticcerie2 macellerie1 caseificio1 pasta fresca/gastronomia1 mulino1 prodotti a base di soia
3 ortofrutticole2 lattiero casearie1 distribuzione alimentare1 apicoltori1 prodotti del bosco1 vitivinicola
4 alimentari2 gastronomie2 ristoranti1 macelleria
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Studio fattibilità Circolo Rurale Appennino Bolognese
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GASSono stati intervistati 6 GAS dei 17 operanti in provincia di Bologna.
I prodotti acquistati da aziende agricole dell’Appennino bolognese sono prevalentemente lattiero-caseari e carne.
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GAS ISCRITTIN. FAMIGLIE
(con acquisto ogni 2 settimane)
QUANTITATIVI ORDINATI AL MESE PER FAMIGLIA (Kg)
ORTOFRUTTA CARNEGAS Loiano 20 40 7GABOTTO di Marzabotto 100 30 - -GAS-Baz di Bazzano 50 20 16 5-7Gas di Pianoro 130 40 14 7-10GAS di Baricella 20 40 -GAS di Castel S. Pietro Terme 30 - -
Ipotizzando che ciascun dei 17 GAS abbia un nucleo di circa 30 famiglie, con una spesa media mensile per prodotti alimentari di 90 € al mese, il giro di affari dei GAS della provincia di Bologna ammonta a circa 500.000 €.
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GAS – DISPONIBILITA’
I GAS hanno espresso incertezza verso una partecipazione all’iniziativa in qualità di eventuali soci.
Tuttavia ritengono interessante l’iniziativa in quanto il Circolo potrebbe rappresentare:
1) un potenziale fornitore di prodotti;
2) una base logistica utile a facilitare le operazioni di raccolta dei prodotti ordinati
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QUADRO CONOSCITIVO – INTERESSE VERSO INIZIATIVA
SI % sul totaleRitiene interessante l'iniziativa progettuale 126 59%
Sarebbe disposto ad aderire 60 28%Sarebbe disposto a sostenere economicamente la struttura con una % sul venduto 32 15%
Sarebbe disposto a sostenere economicamente la struttura con una quota di capitale sociale 18 8%
Totale intervistati 213 100%
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N.B. : La disponibilità ad aderire è da considerarsi orientativa vista l’impossibilità al momento dell’intervista di dettagliare la proposta progettuale
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QUADRO DI RIFERIMENTO
Per definire una proposta organizzativa per il Circolo Rurale è stato effettuato:
- Focus sulle 51 aziende agricole disponibili
- Analisi di case history di aggregazioni di imprenditori del settore a livello nazionale di cui:
• 4 aggregazioni per la commercializzazione di prodotti agricoli• 1 aggregazione per la promozione e commercializzazione del servizio agrituristico
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FOCUS AZIENDE AGRICOLE DISPONIBILI Produzioni
N° az. disponibili
q.li az.
disponibili
N° az. totali q.li totali
Incidenza % az.
disponibili su totale
Incidenza % produzione
az. disponibili su totale
Valore produzione
az. disponibili
€
Ciliegie 9 194 31 967 29% 20%Albicocche 7 437 22 2.701 32% 16%
Pesche 5 90 15 1.882 33% 5%Susine/prugne 8 181 20 1.569 40% 12%
Marroni 9 207 28 1.367 32% 15%Comparto frutticolo 19 1.108 60 8.485 32% 13% 195.972
Orticole 6 146 23 1.096 26% 13%Patate 2 1.030 10 2.621 20% 39%
Comparto orticolo 8 1.176 31 3.717 26% 32% 121.643Comparto carne 13 1.704 34 3.048 38% 56% 977.955
Comparto lattiero caseario 6 3.560 20 5.518 30% 65% 1.139.097Comparto viticolo 15 7.890 54 20.387 28% 39% 1.513.408TOTALE 51 15.438 180 41.115 28% 38% 3.948.075
Le aziende con le produzioni maggiori sono quelle dei comparti:carne, lattiero-caseario, vitivinicolo e orticolo 13
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FOCUS AZIENDE AGRICOLE DISPONIBILI – Mercati e Canali
La provincia di Bologna è il mercato principale
Solo 15 aziende vendono in province limitrofe a Bologna
Il canale prevalente nella provincia di Bologna è quello della vendita diretta
Ho.Re.Ca. e dettaglio tradizionale sono canali poco praticati
Scarsi rapporti commerciali con le aziende agrituristiche
14
46
114 4 1
41
3 48 7 7 3
Fatturato medio 2011: 95.000 €
Gruppo sostanzialmente omogeneo con prevalenza di aziende con un volume di affari piuttosto ridotto
FOCUS AZIENDE AGRICOLE DISPONIBILI – Fatturato
9 con < 10.000 €7 con 10- 20.000 €10 con 20- 50.000 €
15
26
711
52
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FOCUS AZIENDE AGRICOLE DISPONIBILI - Agriturismi
• N. posti letto totali: 211• N. posti a sedere: 885
• N. posti letto medio per agriturismo: 12• N. posti a sedere medio per agriturismo: 52
26% del campione
capacità ricettiva nella media
Agriturismi disponibili ad aderire: 17 su 73 intervistati
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Localizzazioneaziende1,2…: n. az. agricole1.2…: n. cooperative1,2…: n. artigiani1,2…: n. commercianti
10
3
3
1
13
1
24 1
1
3
3
31
25
2
2
1
1
1
1 1
1
1
2
AZIENDE DISPONIBILI AD ADERIRELOCALIZZAZIONE
17
TOT. 18
TOT. 17
TOT. 4
TOT. 21
1
Studio fattibilità Circolo Rurale Appennino Bolognese
QUADRO DI RIFERIMENTO – PROPOSTA
Si propone una struttura di commercializzazione che operi con un approccio Business to Business
Il Circolo dovrebbe agevolare l’accesso ai canali meno praticati dalle aziende viste le loro limitate dimensioni produttive.
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Considerando:
• la progressiva marginalizzazione del canale del DETTAGLIO TRADIZIONALE: -13% del valore delle vendite in Emilia-Romagna nel periodo 2006-2011 (stime Agri2000 su dati Osservatorio Nazionale del Commercio)
• i costi fissi e di gestione di un punto vendita
• le numerose iniziative di vendita diretta da parte di agricoltori sorte nella provincia di Bologna
• la diffusione della vendita diretta fra le aziende dell’area GAL
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1. AGRIRISTORO DEI CONTADINI BOLOGNESI
2. BUONGUSTO VENETO
3. ENOARKE’
4. PRODUTTORI AGRICOLI PARCO DEL TICINO
5. CONSORZIO AGRITURISTICO MANTOVANO
QUADRO DI RIFERIMENTO – CASE HISTORYAspetti analizzati: •Anno di costituzione•N. imprese aderenti•Forma aggregativa•Obiettivi aggregazione•Mercati e canali commerciali•Attività di promozione•Organizzazione interna •Partner iniziativa•Pricing •Obblighi dei soci
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•Anno di costituzione•N. imprese aderenti•Forma aggregativa•Obiettivi aggregazione•Attività di promozione•Organizzazione interna •Partner iniziativa•Obblighi dei soci
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AGRIRISTORO DEI CONTADINI BOLOGNESISCHEDA SINTETICA
RAGIONE SOCIALE Agriristoro dei contadini bolognesi
ANNO DI COSTITUZIONE 2011
OBIETTIVO Supporto alla commercializzazione
OBBLIGHI SOCIALI Esclusiva merceologica
PARTNER-FORNITORI (LOGISTICA, VENDITA, ECC..)Operatore CAAB, Organizzazione
professionale
FORMA SOCIETARIA Consorzio con attività esterna
N. SOCI 21
ORGANIZZAZIONE
Assemblea, Consiglio Direttivo,
responsabile commerciale, e
amministrativo presso organizzazione
professionale
MERCATI-CANALI
Mercato provincia Bologna e province
limitrofe, ristoranti, mense, DO,
agriturismi 20
SCHEDA SINTETICA
RAGIONE SOCIALE Buongusto Veneto
ANNO DI COSTITUZIONE 2012
OBIETTIVOPromozione prodotti agroalimentari veneti
sul mercato nazionale e internazionale
OBBLIGHI SOCIALI
Condivisione di informazioni, rimborso a
carico del socio per spese sostenute da Rete
a suo favore, impegno a non sottoscrivere
altri contratti di rete in concorrenza
PARTNER-FORNITORI (LOGISTICA, VENDITA, ECC..)Impresa logistica, Banca Antonveneta,
Gardacqua, Abano Thermalcare
FORMA SOCIETARIA Contratto di rete
N. SOCI 14
ORGANIZZAZIONEAssemblea, Consiglio Direttivo, Presidente,
Manager di rete
MERCATI-CANALIMercato regionale e nazionale,
estero/Ho.Re.Ca., GD
BUONGUSTO VENETO
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SCHEDA SINTETICA
RAGIONE SOCIALE Enoarkè
ANNO DI COSTITUZIONE 2010
OBIETTIVO Commercializzazione congiunta
OBBLIGHI SOCIALIVersamento di una quota sociale di
costituzione
PARTNER-FORNITORI (LOGISTICA, VENDITA, ECC..) Ufficio amministrativo esterno
FORMA SOCIETARIA s.r.l.
N. SOCI 4
ORGANIZZAZIONELogistica centralizzata, migliori
agenti vendita
MERCATI-CANALI Mercato regionale, Ho.Re.Ca, GDO
ENOARKE’
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SCHEDA SINTETICA
RAGIONE SOCIALE Consorzio Produttori agricoli Parco Ticino
ANNO DI COSTITUZIONE 2009
OBIETTIVO Promozione e commercializzazione
OBBLIGHI SOCIALI
Certificazione Parco Ticino – produzione
controllata
Versamento di una quota sociale di
costituzione
PARTNER-FORNITORI (LOGISTICA, VENDITA, ECC..) Azienda logistica di Milano
FORMA SOCIETARIA Società consortile s.c.a.r.l.
N. SOCI 17
ORGANIZZAZIONELogistica affidata a soci più strutturati,
azienda specializzata di Milano
MERCATI-CANALIMercato regionale, ingrosso, mense, vendita
diretta negozio al dettaglio, porta a porta
CONSORZIO PRODUTTORI PARCO DEL TICINO
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CONSORZIO AGRITURISTICO MANTOVANOSCHEDA SINTETICA
RAGIONE SOCIALEConsorzio Agrituristico Mantovano verdi
Terre d’Acqua
ANNO DI COSTITUZIONE 2005
OBIETTIVO
Commercializzazione servizio agrituristico e
prodotti dei consorziati (vendita on line e
mercati contadini)
OBBLIGHI SOCIALIVersamento di una quota sociale di
costituzione
PARTNERGAL, Provincia Mantova; Regione Lombardia,
CCIAA Mantova
FORMA SOCIETARIA Consorzio con attività esterna
N. SOCI 250
ORGANIZZAZIONE
Assemblea, Consiglio Direttivo, Presidente,
Gruppo operativo di 7 persone per:
amministrazione, gestione portale e ufficio
stampa
Dall’analisi dei casi studio è emerso che i fattori critici di successo per una struttura di commercializzazione gestita in forma associata sono:
• presenza di un gruppo di soci motivato e con propensione alla condivisione delle scelte strategiche e operative e disponibilità ad investire tempo e risorse per lo sviluppo di una iniziativa collettiva
• reperimento di figure con competenze ed esperienza nella funzione commerciale (gestione clienti e ordinativi) e a partner per la logistica • abbattimento dei costi fissi per struttura e personale
• commercializzazione di prodotti caratterizzati da un forte legame territoriale
• gestione della struttura e delle relazioni con i soci in modo da ottenere un ottimo rapporto qualità-prezzo
FATTORI CRITICI DI SUCCESSO
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Studio fattibilità Circolo Rurale Appennino Bolognese
L’attività di vendita dei prodotti del Circolo può essere integrata e trarre vantaggi competitivi dalla promozione dell’offerta agrituristica del territorio.
I fattori critici di successo per l’attività di promozione dell’offerta agrituristica sono: • offerta collettiva del servizio di ospitalità e di tutte le attività svolte dagli agriturismi (attività didattica, degustazioni, ecc)
• organizzazione di eventi comuni per promuovere il territorio e attrarre i clienti
• ricorso a figure con competenze e conoscenze nel campo della comunicazione e della promozione turistica
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FATTORI CRITICI DI SUCCESSOStudio fattibilità Circolo Rurale Appennino Bolognese
PROPOSTA PER LA CREAZIONE DEL CIRCOLO
RURALE
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QUADRO DI RIFERIMENTO – FORMA AGGREGATIVA
Si propone come forma giuridica il CONSORZIO CON ATTIVITÀ ESTERNA
Motivazioni alla base di questa scelta:
- più facile gestione dei rapporti fra l’imprenditore e la struttura associativa (i costi di funzionamento per l’attività del consorzio sono in genere determinati in base a una percentuale sul prezzo di vendita e quindi in misura proporzionale al beneficio ottenuto)
- minori costi di gestione (no obbligo di bilancio) rispetto alle società di capitali, compresa la cooperativa
- possibilità di optare, in merito al potere decisionale dei consorziati, fra voto capitario e voto pro-quota (sul fatturato o sul capitale sociale).
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Studio fattibilità Circolo Rurale Appennino Bolognese
QUADRO DI RIFERIMENTO – PROPOSTE LOGISTICO DISTRIBUTIVE
Non sono stati trovati, all’interno del panel di imprese intervistate, soggetti sufficientemente strutturati cui affidare la logistica dei prodotti del Circolo.
Si propone dunque l’utilizzo delle imprese operanti presso il C.A.A.B come punto di stoccaggio e consegna/ritiro prodotti.
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Studio fattibilità Circolo Rurale Appennino Bolognese
QUADRO DI RIFERIMENTO – MECATI DI RIFERIMENTO E CANALI PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DEI
PRODOTTIMERCATI DI RIFERIMENTO: PROVINCE LIMITROFE A QUELLA DI BOLOGNA
CANALI COMMERCIALI:
• GAS
• Mense
• Dettaglio specializzato (gastronomie, negozi prodotti qualità)
• Ho.Re.Ca.
• Piccola distribuzione di prossimità
• Agriturismi 30
Studio fattibilità Circolo Rurale Appennino Bolognese
Azioni specifiche che il Circolo potrà svolgere a favore degli agriturismi aderenti potranno essere:
• organizzare un’offerta comune del servizio di ospitalità per agriturismi dello stesso territorio
• organizzare eventi e manifestazioni presso gli agriturismi associati alla promozione e vendita dei prodotti del Circolo Rurale
• negoziare condizioni più favorevoli presso operatori specializzati nell’incoming
• creazione di un sito web 31
QUADRO DI RIFERIMENTO – PROPOSTA PER AGRITURISMI
Studio fattibilità Circolo Rurale Appennino Bolognese
SCELTE OPERATIVE – PRODOTTI E MERCATO DI RIFERIMENTO
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Prodotti principali del Circolo: Pignoletto, carne bovina, prodotti lattiero-caseari, ecc
I mercati di riferimento sono la provincia di Bologna e le province e regioni limitrofe.
La proposta del Circolo per i clienti di questi mercati si articola nei seguenti punti:
• gamma di prodotti ampia e gestibile attraverso un unico fornitore
• prodotti caratterizzati da un buon rapporto qualità-prezzo
• prodotti tradizionali provenienti da zone di collina e montagna
• prodotti provenienti da una filiera agricola locale caratterizzata da una elevata sostenibilità ambientale
Studio fattibilità Circolo Rurale Appennino Bolognese
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SCELTE OPERATIVE – PREZZO E COMUNICAZIONELa strategia di prezzo dovrebbe puntare al contenimento dei prezzi grazie alla razionalizzazione dei costi logistici
La strategia di comunicazione del Circolo dovrebbe essere basata sulla provenienza dall’Appennino bolognese, facendo leva su:
• salubrità e qualità organolettica dei prodotti
• produzioni ottenute da piccole aziende agricole
• filiera locale e di montagna
• sostenibilità ambientale dei processi produttivi
LOGO UNICO DEI PRODOTTI DEL CIRCOLO ASSOCIATO AD UN REGOLAMENTOPER IL SUO UTILIZZO
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SCELTE OPERATIVE – PERIODO DI START UP
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Come le case history hanno dimostrato, è necessario preventivare un periodo di start-up, prima della costituzione formale del Circolodurante il quale è fondamentale individuare: • un gruppo di 5 -10 fondatori con predisposizione al lavoro comune
• i prodotti del Circolo e le quantità disponibili
• un professionista con ruolo di commerciale
• una struttura di supporto per la logistica
• le strutture di supporto per la gestione del Circolo.
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BUSINESS PLAN
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Fatturato e costi attribuiti in base a risultati economici delle case history analizzate
CONTO ECONOMICO PREVISIONALE
1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO
Ricavi 100.000 100 200.000 100 300.000 100Costi logistici 7.500 7,5 10.000 5 15.000 5Costi del personale commerciale 7.500 7,5 15.000 7,5 22.500 7,5Costi amministrativi 2.000 2 2.000 1 2.000 1Costi totali 17.000 17 27.000 13,5 39.500 13,5Costi di comunicazione 3.000 3 4.000 2,5 5.000 2Margine netto distribuito ai consorziati
80.000 80 169.000 84 255.500 84,5
% ricavi trattenuta per attività del consorzio
20 16 15
Studio fattibilità Circolo Rurale Appennino Bolognese
CONCLUSIONILo studio ha evidenziato che:
• prevalgono aziende di ridotte dimensioni e con un limitato giro di affari a dimostrazione della fragilità del tessuto produttivo agricolo dell’area
• a causa delle limitate produzioni e della mancanza di risorse organizzative e gestionali, la vendita diretta rappresenta la principale strategia commerciale
• il 28% delle aziende (pari a 60) ha manifestato un interesse ad ampliare i propri canali di vendita attraverso una struttura di commercializzazione gestita in maniera associata.
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Studio fattibilità Circolo Rurale Appennino Bolognese
CONCLUSIONIElementi per la fattibilità del Circolo Rurale
• Il Circolo avrà la mission di facilitare il contatto business to business delle aziende aderenti con nuovi clienti localizzati nella provincia di Bologna e nelle province/regioni limitrofe.
Fattori critici di successo: Presenza di un gruppo di promotori dell’iniziativa motivati e disponibili a investire tempo e risorse per la messa a punto del progetto
Capacità di questo gruppo di individuare un professionista con esperienza commerciale specifica
Creazione di una offerta integrata prodotti-territorio e definizione di strumenti di comunicazione (trade e consumatori)
Scelta del partner per la logistica
Estrema attenzione ai costi, con riduzione al minimo di quelli fissi. 37
Studio fattibilità Circolo Rurale Appennino Bolognese
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Grazie per l’attenzione
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