STUDIO DI FATTIBILIT À:

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STUDIO DI FATTIBILITÀ: COME COSTRUIRE UN PERCORSO FINALIZZATO ALLA COSTITUZIONE DI GESTIONI ASSOCIATE

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STUDIO DI FATTIBILIT À: COME COSTRUIRE UN PERCORSO FINALIZZATO ALLA COSTITUZIONE DI GESTIONI ASSOCIATE. FINALIT À. STUDIO DI FATTIBILIT À COME STRUMENTO NECESSARIO PER: avere una "fotografia" chiara delle caratteristiche istituzionali e funzionali degli enti interessati; - PowerPoint PPT Presentation

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STUDIO DI FATTIBILITÀ:

COME COSTRUIRE UN PERCORSO

FINALIZZATO ALLA COSTITUZIONE DI

GESTIONI ASSOCIATE

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FINALITÀ

STUDIO DI FATTIBILITÀ COME STRUMENTO NECESSARIO PER:

• avere una "fotografia" chiara delle caratteristiche istituzionali e funzionali degli enti interessati;

• focalizzare i punti di attenzione in base ai quali ponderare la scelta associativa;

• valutare il valore aggiunto per gli enti e i cittadini della scelta associativa e del suo sviluppo;

• avere un quadro esaustivo di elementi valutativi di natura tecnica che, insieme ad altri elementi di opportunità e fattibilità di natura politica, sostenga le scelte da adottare.

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FASI DELLO STUDIO DI FATTIBILITÀ

1. Individuare l’ambito territoriale in cui il servizio associato può essere costituito

2. Istituire un gruppo di lavoro intercomunale

3. Individuare i bisogni e le priorità

4. Definire il quadro delle funzioni in ogni comune e scegliere quelle da associare

5. Programmare la nuova gestione delle gestioni associate

6. Costituzione delle gestioni in forma associata

7. Start up e adozione di sistemi di controllo

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1. INDIVIDUARE L’AMBITO TERRITORIALE IN CUI IL SERVIZIO ASSOCIATO PUÒ

ESSERE COSTITUITOIn attesa della definizione da parte delle Regioni degli ATO, esaminare gli ambiti delle collaborazioni sovracomunali esistenti:

∙Dimensione territoriale e demografica ∙Istituzioni sovracomunali (provincia, area metropolitana, comunità montana)∙Piani di zona∙Distretti scolastici∙Compartecipazioni societarie in aziende e consorzi∙Sistemi economico-produttivi presenti (agricolo, industriale, terziario, artigianale)∙Attrattività turistica dei territori∙Sistema culturale

L’INDIVIDUAZIONE DELL’AMBITO, E QUINDI DEI COMUNI CON CUI GESTIRE INSIEME FUNZIONI E SERVIZI, È INDISPENSABILE

PER PROCEDERE VERSO LE OPERAZIONI SUCCESSIVE

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2. ISTITUIRE UN GRUPPO DI LAVORO INTERCOMUNALE

È necessario che le analisi e le attese siano condivise tra i comuni che intendono associare le funzioni.

Una volta individuato l’ambito, è opportuno istituire da subito un gruppo di lavoro intercomunale che elabori i contenuti dello studio di fattibilità, composto da: - i segretari comunali;- i responsabili di servizio;- gli amministratori.

Il gruppo di lavoro aiuta a rilevare in modo omogeneo tra i Comuni lo stato economico, finanziario, patrimoniale e organizzativo delle

funzioni da associare. Diversamente, ogni Comune potrebbe produrre uno studio di fattibilità che non dialoga con l’altro, perché basato su

indicatori e parametri diversi.

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3. INDIVIDUARE I BISOGNI E LE PRIORITÀ

1. Costituire un sistema di attese minimo che ci si attende e/o si deve garantire: obiettivi che la funzione associata deve perseguire per il proprio successo nel contesto di riferimento.

2. Analizzare i punti di forza e di debolezza dell’organizzazione esistente relativamente alle funzioni da associare.

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4. DEFINIRE IL QUADRO DELLE FUNZIONI IN OGNI COMUNE E SCEGLIERE QUELLE DA

ASSOCIARE

Occorre delineare nel dettaglio ogni funzione, analizzando anche l’insieme dei servizi che la costituiscono.

Decidere le funzioni da associare, quindi rilevare i servizi offerti dettagliandone lo stato economico, finanziario, patrimoniale e organizzativo con definizione di: - costi (intesi come costi diretti di produzione, indiretti e generali)- personale (organizzazione, potenziale, motivazione, turnover, contratti decentrati)- uniformità e funzionalità degli strumenti informativi- uniformità degli strumenti legislativi (statuti, regolamenti, codifiche di bilancio)- strumentazione- qualità erogata (disservizi, errori, customer satisfaction)- benchmarking (confronti con amministrazioni omogenee)

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STRUMENTI OPERATIVI – VALUTARE IL CONTESTO

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STRUMENTI OPERATIVI – VALUTARE IL CONTESTO

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5. PROGRAMMARE LA NUOVA GESTIONE DELLE FUNZIONI ASSOCIATE

Elaborare la proposta di attuazione della

nuova funzione associata con dettaglio

preventivo di:

•costi complessivi•organizzazione del personale •uniformità degli strumenti informativi•condivisione della strumentazione•qualità attesa

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STRUMENTI OPERATIVI – CALCOLARE I COSTI

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STRUMENTI OPERATIVI – CALCOLARE I COSTI

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STRUMENTI OPERATIVI – CALCOLARE I COSTI

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STRUMENTI OPERATIVI – CALCOLARE I COSTI

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6. COSTITUZIONE DELLE FUNZIONI IN FORMA ASSOCIATA

Predisporre le CONDIZIONI GIURIDICHE affinché la funzione associata con i relativi servizi possa avere il suo start up: •atto di convenzione

•strumenti legislativi (statuti, regolamenti, codifiche di bilancio)•sistemi di valutazione•piani di formazione •contratti decentrati e fondo di produttività•accordi sindacali (se si procede al trasferimento del personale)•relazioni sindacali in genere

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7. START UP E ADOZIONE DI SISTEMI DI CONTROLLO

1. Effettuare lo start up della funzione e avviare i sistemi di controllo necessari (controllo di gestione e controllo di qualità).

2. Effettuare a cadenze periodiche lo stato del servizio e provvedere ad eventuali ritarature dei modelli organizzativi gestionali.