TERRITORIALIT À EVOLUZIONE E NOVIT À DEGLI STUDI DI SETTORE 2007
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TERRITORIALIT À EVOLUZIONE E NOVIT À DEGLI STUDI DI SETTORE 2007. Analisi della Territorialità. LE DIFFERENZE CHE CONNOTANO L’AMBIENTE ECONOMICO INFLUENZANO. Le caratteristiche della domanda finale di beni e/o servizi destinati alla persona. Il bisogno di ricorrere a servizi professionali. - PowerPoint PPT Presentation
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Diapositiva 1TERRITORIALITÀ
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
Analisi della Territorialità
LE DIFFERENZE CHE CONNOTANO L’AMBIENTE ECONOMICO INFLUENZANO
Le caratteristiche della domanda finale di beni e/o servizi destinati alla persona
Il bisogno di ricorrere a servizi professionali
Le condizioni in cui l’impresa svolge la propria attività
I margini di profittabilità e di redditività
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
Le nuove territorialità verranno applicate agli studi di settore con effetto dal periodo d’imposta 2007.
Aggiornamento delle analisi della territorialità
Oggetto di aggiornamento
la territorialità del commercio
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
L’aggiornamento delle territorialità determina, nella maggior parte dei casi, una condizione di maggior favore per il contribuente.
Aggiornamento delle analisi della territorialità
Gli studi di settore aggiornati, anche a seguito della sola revisione delle analisi territoriali, possono essere utilizzati dal contribuente, ove più favorevoli, in sede di contraddittorio.
la territorialità generale
la territorialità del commercio
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
Aggiornamento della territorialità generale
grado di sviluppo dei servizi (credito, logistica, etc.)
Ridefinizione delle aree territoriali, omogenee in termini di grado di benessere e di sviluppo socio-economico
Assegnazione di Comuni, Provincie e Regioni all’area omogenea
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
INDICATORI UTILIZZATI
FONTE
CERVED 2006
CERVED 2006
CERVED 2006
CERVED 2006
CERVED 2006
CERVED 2006
FONTE
ACI 2005
Censimento ISTAT
La territorialità generale a livello regionale
Versione precedente
(in vigore dal 2007)
GRUPPO 1 - AREE CON LIVELLO DI BENESSERE ELEVATO, ISTRUZIONE SUPERIORE, SISTEMA ECONOMICO LOCALE ORGANIZZATO
GRUPPO 2 - AREE CON LIVELLO DI BENESSERE NON ELEVATO, BASSA SCOLARITÀ, SISTEMA ECONOMICO LOCALE POCO SVILUPPATO E BASATO PREVALENTEMENTE SU ATTIVITÀ COMMERCIALI
GRUPPO 3 - AREE AD ELEVATA URBANIZZAZIONE CON NOTEVOLE GRADO DI BENESSERE, ISTRUZIONE SUPERIORE E CARATTERIZZATE DA SISTEMI LOCALI CON SERVIZI TERZIARI EVOLUTI
GRUPPO 4 - AREE CARATTERIZZATE DALLA PRESENZA DI PICCOLI COMUNI CON ORGANIZZAZIONE SPICCATAMENTE ARTIGIANALE DELL’ATTIVITÀ PRODUTTIVA E LIVELLO MEDIO DI BENESSERE
GRUPPO 5 - AREE DI MARCATA ARRETRATEZZA ECONOMICA, BASSO LIVELLO DI BENESSERE E SCOLARITÀ POCO SVILUPPATA
A livello regionale non sono subentrate modifiche rispetto alla precedente versione dello studio territoriale
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
Versione precedente
(in vigore dal 2007)
GRUPPO 1 - AREE CON LIVELLO DI BENESSERE ELEVATO, ISTRUZIONE SUPERIORE, SISTEMA ECONOMICO LOCALE ORGANIZZATO
GRUPPO 2 - AREE CON LIVELLO DI BENESSERE NON ELEVATO, BASSA SCOLARITÀ, SISTEMA ECONOMICO LOCALE POCO SVILUPPATO E BASATO PREVALENTEMENTE SU ATTIVITÀ COMMERCIALI
GRUPPO 3 - AREE AD ELEVATA URBANIZZAZIONE CON NOTEVOLE GRADO DI BENESSERE, ISTRUZIONE SUPERIORE E CARATTERIZZATE DA SISTEMI LOCALI CON SERVIZI TERZIARI EVOLUTI
GRUPPO 4 - AREE CARATTERIZZATE DALLA PRESENZA DI PICCOLI COMUNI CON ORGANIZZAZIONE SPICCATAMENTE ARTIGIANALE DELL’ATTIVITÀ PRODUTTIVA E LIVELLO MEDIO DI BENESSERE
GRUPPO 5 - AREE DI MARCATA ARRETRATEZZA ECONOMICA, BASSO LIVELLO DI BENESSERE E SCOLARITÀ POCO SVILUPPATA
LODI sale dal cluster 1 al cluster 3.
COMO, CREMONA, LECCO, VARESE, BIELLA E CUNEO scendono dal cluster 3 al cluster 1.
BRINDISI scende dal cluster 2 al cluster 5.
La territorialità generale a livello provinciale
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità generale a livello comunale
Nella nuova versione della territorialità generale, circa 250 comuni di piccole dimensioni sono stati riclassificati nel gruppo 4 (aree caratterizzate da un livello medio di benessere).
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità generale a livello comunale
Nella riclassificazione dei comuni del Nord-Ovest (circa 150 comuni di piccole dimensioni sono stati riclassificati nel gruppo 4) si è tenuto conto delle considerazioni degli Osservatori Provinciali.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità generale a livello comunale
Nel Nord-Est aumentano i comuni classificati nel gruppo 1 e nel gruppo 4 della territorialità generale.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità generale a livello comunale
Nel Centro Italia aumentano i comuni classificati nel gruppo 2 della territorialità generale (Aree con livello di benessere non elevato e sistema economico locale poco sviluppato).
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità generale a livello comunale
I comuni del Sud e delle Isole mantengono caratteristiche di basso benessere e di marcata arretratezza economica.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
Aggiornamento della territorialità del commercio
INDICATORI AGGIORNATI
grado di copertura dei servizi di prossimità,
grado di sviluppo socio-economico,
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
INDICATORI UTILIZZATI
Indicatori generali
CERVED 2006
CERVED 2006
CERVED 2006
CERVED 2006
Censimento ISTAT
FONTE
Unità locali del commercio in sede fissa alimentare per 1.000 abitanti
Banca Dati Studi di Settore 2006
Unità locali del commercio in sede fissa non alimentare per 1.000 abitanti
Banca Dati Studi di Settore 2006
Giornate di attività del commercio ambulante per 1.000 abitanti
Banca Dati Studi di Settore 2006
Supermercati e ipermercati per 1.000 abitanti
NIELSEN 2008
NIELSEN 2008
MINISTERO INDUSTRIA 2000
MINISTERO INDUSTRIA 2000
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
Cluster 1 - Aree con livelli di benessere e scolarizzazione molto bassi ed attività economiche legate prevalentemente al commercio di tipo tradizionale
Cluster 2 - Aree con elevata dotazione di servizi commerciali specialmente tradizionali; livello di benessere medio
Cluster 3 - Aree ad alto livello di benessere, con un tessuto produttivo industriale e una rete commerciale prevalentemente tradizionale
Cluster 4 - Aree a basso livello di benessere, minor scolarizzazione e rete distributiva tradizionale
Cluster 5 - Aree con benessere molto elevato, in aree urbane e metropolitane fortemente terziarizzate e sviluppate, con una rete distributiva molto evoluta
Cluster 6 - Aree di medio-piccole dimensioni con una marcata presenza di grandi superfici commerciali, con alto livello di benessere e un sistema economico-produttivo evoluto
Versione precedente
A livello regionale non sono subentrate modifiche rispetto alla precedente versione dello studio territoriale
La territorialità generale del commercio a livello regionale
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
Cluster 1 - Aree con livelli di benessere e scolarizzazione molto bassi ed attività economiche legate prevalentemente al commercio di tipo tradizionale
Cluster 2 - Aree con elevata dotazione di servizi commerciali specialmente tradizionali; livello di benessere medio
Cluster 3 - Aree ad alto livello di benessere, con un tessuto produttivo industriale e una rete commerciale prevalentemente tradizionale
Cluster 4 - Aree a basso livello di benessere, minor scolarizzazione e rete distributiva tradizionale
Cluster 5 - Aree con benessere molto elevato, in aree urbane e metropolitane fortemente terziarizzate e sviluppate, con una rete distributiva molto evoluta
Cluster 6 - Aree di medio-piccole dimensioni con una marcata presenza di grandi superfici commerciali, con alto livello di benessere e un sistema economico-produttivo evoluto
Versione precedente
(in vigore dal 2007)
BENEVENTO scende dal cluster 4 al cluster 1. BARI passa dal cluster 2 al cluster 4.
La GDO conquista le province di CUNEO, VARESE, SONDRIO, PAVIA, BOLZANO, AREZZO, VERBANO-CUSIO-OSSOLA, MANTOVA, TRIESTE, PIACENZA, FORLI’-CESENA, ROMA.
La territorialità del commercio a livello provinciale
450.unknown
449.unknown
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità del commercio a livello comunale
Nella nuova versione della territorialità del commercio, circa 600 comuni sono stati riclassificati nel gruppo 6 a seguito dell’espansione della Grande Distribuzione Organizzata (GDO).
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità del commercio a livello comunale
Nella riclassificazione dei comuni del Nord-Ovest (circa 150 comuni di piccole dimensioni sono stati riclassificati nel gruppo 7) si è tenuto conto delle considerazioni degli Osservatori Provinciali.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità del commercio a livello comunale
Nella Nord-Est si rafforza la grande Distribuzione Organizzata che conquista altri 150 comuni.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità del commercio a livello comunale
Anche nel Centro si assiste ad una forte espansione della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), che oggi è presente in un numero doppio di comuni.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità del commercio a livello comunale
I comuni del Sud e delle Isole mantengono caratteristiche di basso benessere e di marcata arretratezza economica. La GDO avanza solo nei comuni con elevata dotazione di servizi commerciali.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
NUOVI INDICATORI TERRITORIALI PER IL COMMERCIO AL DETTAGLIO
Le novità degli Studi di Settore 2007
IL LIVELLO DI CONCORRENZA CON LA GDO
è stato misurato sulla base delle superfici dei grandi magazzini e dei supermercati alimentari.
IL LIVELLO DI CONCORRENZA NEL SETTORE è stato misurato con un indicatore sintetico del mercato potenziale nel settore, dato dal numero di abitanti per impresa.
IL LIVELLO DEGLI AFFITTI DEGLI IMMOBILI commerciali è correlato con la più importante componente di “costo fisso” per le imprese del settore.
Gli indicatori sono definiti a livello comunale, ogni comune assume uno specifico valore.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
I nuovi indicatori territoriali nel commercio al dettaglio
IL LIVELLO DEGLI AFFITTI DEGLI IMMOBILI COMMERCIALI
Forte incidenza sul livello dei prezzi e dei margini di ricarico.
Elemento di differenziazione del coefficiente di regressione relativo al costo del venduto
Differenziazione più marcata del risultato di congruità in relazione al Comune di svolgimento dell’attività
Maggior rappresentatività ed equità dello Studio a livello territoriale
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
Il livello degli affitti degli immobili commerciali
ESEMPIO DI APPLICAZIONE
Studio di Settore UM05U – Commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature
CLUSTER 7 – NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO SPORTIVO-CASUAL
Livello degli affitti degli immobili commerciali Coefficiente relativo al costo del venduto
PORTOFINO 1,0000 1,3617
VENEZIA 0,6340 1,3007
MILANO 0,5663 1,2894
ENNA 0,0751 1,2075
L’indicatore è stato calcolato, per ogni comune, secondo le seguenti modalità:
in ogni comune è stato calcolato il valore mediano dei canoni di affitto di beni immobili per metro quadrato relativamente al comparto del commercio al dettaglio;
la distribuzione di tali valori è stata successivamente standardizzata a valori compresi nell’intervallo da 0 (il comune con il più basso livello degli affitti) ad 1 (il comune con il più alto livello).
Il coefficiente di regressione presenta un differenziale
pari a 0,1542 tra Enna e Portofino.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
ESEMPIO DI UTILIZZO DELLE TARIFFE:
LO STUDIO UM02U – COMMERCIO AL DETTAGLIO DI CARNI
…sempre sulla territorialità
Su indicazione delle Associazioni di Categoria è stato inserito nel quadro Z del modello SM02U l’informazione relativa al “Prezzo per kg (IVA compresa) delle fettine del quarto posteriore di vitellone di 1a qualità”, in quanto significativo per il settore sull’intero territorio nazionale.
La rilevazione dei prezzi con il modello dello studio di settore ha permesso di costruire una specifica territorialità, a livello provinciale, per il settore del commercio al dettaglio di carni.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
L’UTILIZZO DELLE TARIFFE NELLE ATTIVITA’ DEI SERVIZI
…sempre sulla territorialità
Nell’ambito degli studi di settore dei servizi, al fine di cogliere le differenze legate alla fascia qualitativa del servizio offerto e le differenze connesse all’ubicazione dell’esercizio, sono state utilizzate, per la stima dei ricavi, le tariffe e i prezzi applicati, rilevati con i questionari predisposti per l’evoluzione degli studi.
TG33U – Istituti di bellezza;
TG36U - Servizi di ristorazione;
UG44U - Alberghi e affittacamere;
UG67U - Lavanderie, servizi delle lavanderie a secco, tintorie.
Il livello delle tariffe applicate dal singolo barbiere/parrucchiere o dalla singola lavanderia per i principali servizi, il livello del prezzo del caffè al bancone per i bar ed il livello dei prezzi delle portate principali per i ristoranti, raffrontati con i valori di riferimento individuati per il relativo settore, hanno permesso di individuare dei correttivi da applicare ai coefficienti delle funzioni di regressione.
05001.0001.5002.0002.5003.000
NOTEVOLE GRADO DI BENESSERE, ISTRUZIONE
SUPERIORE E CARATTERIZZATE DA SISTEMI LOCALI
CON SERVIZI TERZIARI EVOLUTI
ELEVATO, ISTRUZIONE SUPERIORE, SISTEMA
PRESENZA DI PICCOLI COMUNI CON ORGANIZZAZIONE
SPICCATAMENTE ARTIGIANALE DELL’ATTIVITÀ
GRUPPO 2 - AREE CON LIVELLO DI BENESSERE NON
ELEVATO, BASSA SCOLARITÀ, SISTEMA ECONOMICO
LOCALE POCO SVILUPPATO E BASATO
PREVALENTEMENTE SU ATTIVITÀ COMMERCIALI
SCOLARITÀ POCO SVILUPPATA
Versione precedenteVersione aggionata
NOTEVOLE GRADO DI BENESSERE, ISTRUZIONE
SUPERIORE E CARATTERIZZATE DA SISTEMI LOCALI
CON SERVIZI TERZIARI EVOLUTI
ELEVATO, ISTRUZIONE SUPERIORE, SISTEMA
PRESENZA DI PICCOLI COMUNI CON ORGANIZZAZIONE
SPICCATAMENTE ARTIGIANALE DELL’ATTIVITÀ
GRUPPO 2 - AREE CON LIVELLO DI BENESSERE NON
ELEVATO, BASSA SCOLARITÀ, SISTEMA ECONOMICO
LOCALE POCO SVILUPPATO E BASATO
PREVALENTEMENTE SU ATTIVITÀ COMMERCIALI
SCOLARITÀ POCO SVILUPPATA
Versione precedenteVersione aggionata
Cluster 1
Cluster 1
urbane e metropolitane fortemente terziarizzate e
sviluppate, con una rete distributiva molto evoluta
Gruppo 6 - Aree di medio-piccole dimensioni con una
marcata presenza di grandi superfici commerciali, con
alto livello di benessere e un sistema economico-
produttivo evoluto
Gruppo 3 - Aree ad alto livello di benessere, con un
tessuto produttivo industriale e una rete commerciale
prevalentemente tradizionale
commerciali specialmente tradizionali; livello di
benessere medio
Gruppo 7 - Aree con livello medio di benessere, con un
sistema produttivo prevalentemente industriale e con
una rete distributiva poco modernizzata
Gruppo 4 - Aree a basso livello di benessere, minor
scolarizzazione e rete distributiva tradizionale
Gruppo 1 - Aree con livelli di benessere e
scolarizzazione molto bassi ed attività economiche
legate prevalentemente al commercio di tipo
tradizionale
PER GRUPPI DELLA TERRITORIALITA' DEL COMMERCIO
Versione precedenteVersione aggiornata
NOTEVOLE GRADO DI BENESSERE, ISTRUZIONE
SUPERIORE E CARATTERIZZATE DA SISTEMI LOCALI
CON SERVIZI TERZIARI EVOLUTI
ELEVATO, ISTRUZIONE SUPERIORE, SISTEMA
PRESENZA DI PICCOLI COMUNI CON ORGANIZZAZIONE
SPICCATAMENTE ARTIGIANALE DELL’ATTIVITÀ
GRUPPO 2 - AREE CON LIVELLO DI BENESSERE NON
ELEVATO, BASSA SCOLARITÀ, SISTEMA ECONOMICO
LOCALE POCO SVILUPPATO E BASATO
PREVALENTEMENTE SU ATTIVITÀ COMMERCIALI
SCOLARITÀ POCO SVILUPPATA
Versione precedenteVersione aggionata
urbane e metropolitane fortemente terziarizzate e
sviluppate, con una rete distributiva molto evoluta
Gruppo 6 - Aree di medio-piccole dimensioni con una
marcata presenza di grandi superfici commerciali, con
alto livello di benessere e un sistema economico-
produttivo evoluto
Gruppo 3 - Aree ad alto livello di benessere, con un
tessuto produttivo industriale e una rete commerciale
prevalentemente tradizionale
commerciali specialmente tradizionali; livello di
benessere medio
Gruppo 7 - Aree con livello medio di benessere, con un
sistema produttivo prevalentemente industriale e con
una rete distributiva poco modernizzata
Gruppo 4 - Aree a basso livello di benessere, minor
scolarizzazione e rete distributiva tradizionale
Gruppo 1 - Aree con livelli di benessere e
scolarizzazione molto bassi ed attività economiche
legate prevalentemente al commercio di tipo
tradizionale
PER GRUPPI DELLA TERRITORIALITA' DEL COMMERCIO
Versione precedenteVersione aggiornata
urbane e metropolitane fortemente terziarizzate e
sviluppate, con una rete distributiva molto evoluta
Gruppo 6 - Aree di medio-piccole dimensioni con una
marcata presenza di grandi superfici commerciali, con
alto livello di benessere e un sistema economico-
produttivo evoluto
Gruppo 3 - Aree ad alto livello di benessere, con un
tessuto produttivo industriale e una rete commerciale
prevalentemente tradizionale
commerciali specialmente tradizionali; livello di
benessere medio
Gruppo 7 - Aree con livello medio di benessere, con un
sistema produttivo prevalentemente industriale e con
una rete distributiva poco modernizzata
Gruppo 4 - Aree a basso livello di benessere, minor
scolarizzazione e rete distributiva tradizionale
Gruppo 1 - Aree con livelli di benessere e scolarizzazione
molto bassi ed attività economiche legate
prevalentemente al commercio di tipo tradizionale
DISTRIBUZIONE DEI COMUNI ITALIANI
Versione precedenteVersione aggiornata
NOTEVOLE GRADO DI BENESSERE, ISTRUZIONE
SUPERIORE E CARATTERIZZATE DA SISTEMI LOCALI
CON SERVIZI TERZIARI EVOLUTI
ELEVATO, ISTRUZIONE SUPERIORE, SISTEMA
PRESENZA DI PICCOLI COMUNI CON ORGANIZZAZIONE
SPICCATAMENTE ARTIGIANALE DELL’ATTIVITÀ
GRUPPO 2 - AREE CON LIVELLO DI BENESSERE NON
ELEVATO, BASSA SCOLARITÀ, SISTEMA ECONOMICO
LOCALE POCO SVILUPPATO E BASATO
PREVALENTEMENTE SU ATTIVITÀ COMMERCIALI
SCOLARITÀ POCO SVILUPPATA
Versione precedenteVersione aggionata
NOTEVOLE GRADO DI BENESSERE, ISTRUZIONE
SUPERIORE E CARATTERIZZATE DA SISTEMI LOCALI
CON SERVIZI TERZIARI EVOLUTI
ELEVATO, ISTRUZIONE SUPERIORE, SISTEMA
PRESENZA DI PICCOLI COMUNI CON ORGANIZZAZIONE
SPICCATAMENTE ARTIGIANALE DELL’ATTIVITÀ
GRUPPO 2 - AREE CON LIVELLO DI BENESSERE NON
ELEVATO, BASSA SCOLARITÀ, SISTEMA ECONOMICO
LOCALE POCO SVILUPPATO E BASATO
PREVALENTEMENTE SU ATTIVITÀ COMMERCIALI
SCOLARITÀ POCO SVILUPPATA
Versione precedenteVersione aggionata
Cluster 1 (2)
Cluster 2 (1)
Cluster 3 (4)
Cluster 4 (5)
Cluster 5 (4)
Cluster 6 (4)
urbane e metropolitane fortemente terziarizzate e
sviluppate, con una rete distributiva molto evoluta
Gruppo 6 - Aree di medio-piccole dimensioni con una
marcata presenza di grandi superfici commerciali, con
alto livello di benessere e un sistema economico-
produttivo evoluto
Gruppo 3 - Aree ad alto livello di benessere, con un
tessuto produttivo industriale e una rete commerciale
prevalentemente tradizionale
commerciali specialmente tradizionali; livello di
benessere medio
Gruppo 7 - Aree con livello medio di benessere, con un
sistema produttivo prevalentemente industriale e con
una rete distributiva poco modernizzata
Gruppo 4 - Aree a basso livello di benessere, minor
scolarizzazione e rete distributiva tradizionale
Gruppo 1 - Aree con livelli di benessere e
scolarizzazione molto bassi ed attività economiche
legate prevalentemente al commercio di tipo
tradizionale
PER GRUPPI DELLA TERRITORIALITA' DEL COMMERCIO
Versione precedenteVersione aggiornata
urbane e metropolitane fortemente terziarizzate e
sviluppate, con una rete distributiva molto evoluta
Gruppo 6 - Aree di medio-piccole dimensioni con una
marcata presenza di grandi superfici commerciali, con
alto livello di benessere e un sistema economico-
produttivo evoluto
Gruppo 3 - Aree ad alto livello di benessere, con un
tessuto produttivo industriale e una rete commerciale
prevalentemente tradizionale
commerciali specialmente tradizionali; livello di
benessere medio
Gruppo 7 - Aree con livello medio di benessere, con un
sistema produttivo prevalentemente industriale e con
una rete distributiva poco modernizzata
Gruppo 4 - Aree a basso livello di benessere, minor
scolarizzazione e rete distributiva tradizionale
Gruppo 1 - Aree con livelli di benessere e
scolarizzazione molto bassi ed attività economiche
legate prevalentemente al commercio di tipo
tradizionale
PER GRUPPI DELLA TERRITORIALITA' DEL COMMERCIO
Versione precedenteVersione aggiornata
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
Analisi della Territorialità
LE DIFFERENZE CHE CONNOTANO L’AMBIENTE ECONOMICO INFLUENZANO
Le caratteristiche della domanda finale di beni e/o servizi destinati alla persona
Il bisogno di ricorrere a servizi professionali
Le condizioni in cui l’impresa svolge la propria attività
I margini di profittabilità e di redditività
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
Le nuove territorialità verranno applicate agli studi di settore con effetto dal periodo d’imposta 2007.
Aggiornamento delle analisi della territorialità
Oggetto di aggiornamento
la territorialità del commercio
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
L’aggiornamento delle territorialità determina, nella maggior parte dei casi, una condizione di maggior favore per il contribuente.
Aggiornamento delle analisi della territorialità
Gli studi di settore aggiornati, anche a seguito della sola revisione delle analisi territoriali, possono essere utilizzati dal contribuente, ove più favorevoli, in sede di contraddittorio.
la territorialità generale
la territorialità del commercio
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
Aggiornamento della territorialità generale
grado di sviluppo dei servizi (credito, logistica, etc.)
Ridefinizione delle aree territoriali, omogenee in termini di grado di benessere e di sviluppo socio-economico
Assegnazione di Comuni, Provincie e Regioni all’area omogenea
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
INDICATORI UTILIZZATI
FONTE
CERVED 2006
CERVED 2006
CERVED 2006
CERVED 2006
CERVED 2006
CERVED 2006
FONTE
ACI 2005
Censimento ISTAT
La territorialità generale a livello regionale
Versione precedente
(in vigore dal 2007)
GRUPPO 1 - AREE CON LIVELLO DI BENESSERE ELEVATO, ISTRUZIONE SUPERIORE, SISTEMA ECONOMICO LOCALE ORGANIZZATO
GRUPPO 2 - AREE CON LIVELLO DI BENESSERE NON ELEVATO, BASSA SCOLARITÀ, SISTEMA ECONOMICO LOCALE POCO SVILUPPATO E BASATO PREVALENTEMENTE SU ATTIVITÀ COMMERCIALI
GRUPPO 3 - AREE AD ELEVATA URBANIZZAZIONE CON NOTEVOLE GRADO DI BENESSERE, ISTRUZIONE SUPERIORE E CARATTERIZZATE DA SISTEMI LOCALI CON SERVIZI TERZIARI EVOLUTI
GRUPPO 4 - AREE CARATTERIZZATE DALLA PRESENZA DI PICCOLI COMUNI CON ORGANIZZAZIONE SPICCATAMENTE ARTIGIANALE DELL’ATTIVITÀ PRODUTTIVA E LIVELLO MEDIO DI BENESSERE
GRUPPO 5 - AREE DI MARCATA ARRETRATEZZA ECONOMICA, BASSO LIVELLO DI BENESSERE E SCOLARITÀ POCO SVILUPPATA
A livello regionale non sono subentrate modifiche rispetto alla precedente versione dello studio territoriale
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
Versione precedente
(in vigore dal 2007)
GRUPPO 1 - AREE CON LIVELLO DI BENESSERE ELEVATO, ISTRUZIONE SUPERIORE, SISTEMA ECONOMICO LOCALE ORGANIZZATO
GRUPPO 2 - AREE CON LIVELLO DI BENESSERE NON ELEVATO, BASSA SCOLARITÀ, SISTEMA ECONOMICO LOCALE POCO SVILUPPATO E BASATO PREVALENTEMENTE SU ATTIVITÀ COMMERCIALI
GRUPPO 3 - AREE AD ELEVATA URBANIZZAZIONE CON NOTEVOLE GRADO DI BENESSERE, ISTRUZIONE SUPERIORE E CARATTERIZZATE DA SISTEMI LOCALI CON SERVIZI TERZIARI EVOLUTI
GRUPPO 4 - AREE CARATTERIZZATE DALLA PRESENZA DI PICCOLI COMUNI CON ORGANIZZAZIONE SPICCATAMENTE ARTIGIANALE DELL’ATTIVITÀ PRODUTTIVA E LIVELLO MEDIO DI BENESSERE
GRUPPO 5 - AREE DI MARCATA ARRETRATEZZA ECONOMICA, BASSO LIVELLO DI BENESSERE E SCOLARITÀ POCO SVILUPPATA
LODI sale dal cluster 1 al cluster 3.
COMO, CREMONA, LECCO, VARESE, BIELLA E CUNEO scendono dal cluster 3 al cluster 1.
BRINDISI scende dal cluster 2 al cluster 5.
La territorialità generale a livello provinciale
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità generale a livello comunale
Nella nuova versione della territorialità generale, circa 250 comuni di piccole dimensioni sono stati riclassificati nel gruppo 4 (aree caratterizzate da un livello medio di benessere).
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità generale a livello comunale
Nella riclassificazione dei comuni del Nord-Ovest (circa 150 comuni di piccole dimensioni sono stati riclassificati nel gruppo 4) si è tenuto conto delle considerazioni degli Osservatori Provinciali.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità generale a livello comunale
Nel Nord-Est aumentano i comuni classificati nel gruppo 1 e nel gruppo 4 della territorialità generale.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità generale a livello comunale
Nel Centro Italia aumentano i comuni classificati nel gruppo 2 della territorialità generale (Aree con livello di benessere non elevato e sistema economico locale poco sviluppato).
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità generale a livello comunale
I comuni del Sud e delle Isole mantengono caratteristiche di basso benessere e di marcata arretratezza economica.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
Aggiornamento della territorialità del commercio
INDICATORI AGGIORNATI
grado di copertura dei servizi di prossimità,
grado di sviluppo socio-economico,
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
INDICATORI UTILIZZATI
Indicatori generali
CERVED 2006
CERVED 2006
CERVED 2006
CERVED 2006
Censimento ISTAT
FONTE
Unità locali del commercio in sede fissa alimentare per 1.000 abitanti
Banca Dati Studi di Settore 2006
Unità locali del commercio in sede fissa non alimentare per 1.000 abitanti
Banca Dati Studi di Settore 2006
Giornate di attività del commercio ambulante per 1.000 abitanti
Banca Dati Studi di Settore 2006
Supermercati e ipermercati per 1.000 abitanti
NIELSEN 2008
NIELSEN 2008
MINISTERO INDUSTRIA 2000
MINISTERO INDUSTRIA 2000
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
Cluster 1 - Aree con livelli di benessere e scolarizzazione molto bassi ed attività economiche legate prevalentemente al commercio di tipo tradizionale
Cluster 2 - Aree con elevata dotazione di servizi commerciali specialmente tradizionali; livello di benessere medio
Cluster 3 - Aree ad alto livello di benessere, con un tessuto produttivo industriale e una rete commerciale prevalentemente tradizionale
Cluster 4 - Aree a basso livello di benessere, minor scolarizzazione e rete distributiva tradizionale
Cluster 5 - Aree con benessere molto elevato, in aree urbane e metropolitane fortemente terziarizzate e sviluppate, con una rete distributiva molto evoluta
Cluster 6 - Aree di medio-piccole dimensioni con una marcata presenza di grandi superfici commerciali, con alto livello di benessere e un sistema economico-produttivo evoluto
Versione precedente
A livello regionale non sono subentrate modifiche rispetto alla precedente versione dello studio territoriale
La territorialità generale del commercio a livello regionale
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
Cluster 1 - Aree con livelli di benessere e scolarizzazione molto bassi ed attività economiche legate prevalentemente al commercio di tipo tradizionale
Cluster 2 - Aree con elevata dotazione di servizi commerciali specialmente tradizionali; livello di benessere medio
Cluster 3 - Aree ad alto livello di benessere, con un tessuto produttivo industriale e una rete commerciale prevalentemente tradizionale
Cluster 4 - Aree a basso livello di benessere, minor scolarizzazione e rete distributiva tradizionale
Cluster 5 - Aree con benessere molto elevato, in aree urbane e metropolitane fortemente terziarizzate e sviluppate, con una rete distributiva molto evoluta
Cluster 6 - Aree di medio-piccole dimensioni con una marcata presenza di grandi superfici commerciali, con alto livello di benessere e un sistema economico-produttivo evoluto
Versione precedente
(in vigore dal 2007)
BENEVENTO scende dal cluster 4 al cluster 1. BARI passa dal cluster 2 al cluster 4.
La GDO conquista le province di CUNEO, VARESE, SONDRIO, PAVIA, BOLZANO, AREZZO, VERBANO-CUSIO-OSSOLA, MANTOVA, TRIESTE, PIACENZA, FORLI’-CESENA, ROMA.
La territorialità del commercio a livello provinciale
450.unknown
449.unknown
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità del commercio a livello comunale
Nella nuova versione della territorialità del commercio, circa 600 comuni sono stati riclassificati nel gruppo 6 a seguito dell’espansione della Grande Distribuzione Organizzata (GDO).
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità del commercio a livello comunale
Nella riclassificazione dei comuni del Nord-Ovest (circa 150 comuni di piccole dimensioni sono stati riclassificati nel gruppo 7) si è tenuto conto delle considerazioni degli Osservatori Provinciali.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità del commercio a livello comunale
Nella Nord-Est si rafforza la grande Distribuzione Organizzata che conquista altri 150 comuni.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità del commercio a livello comunale
Anche nel Centro si assiste ad una forte espansione della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), che oggi è presente in un numero doppio di comuni.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
La territorialità del commercio a livello comunale
I comuni del Sud e delle Isole mantengono caratteristiche di basso benessere e di marcata arretratezza economica. La GDO avanza solo nei comuni con elevata dotazione di servizi commerciali.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
NUOVI INDICATORI TERRITORIALI PER IL COMMERCIO AL DETTAGLIO
Le novità degli Studi di Settore 2007
IL LIVELLO DI CONCORRENZA CON LA GDO
è stato misurato sulla base delle superfici dei grandi magazzini e dei supermercati alimentari.
IL LIVELLO DI CONCORRENZA NEL SETTORE è stato misurato con un indicatore sintetico del mercato potenziale nel settore, dato dal numero di abitanti per impresa.
IL LIVELLO DEGLI AFFITTI DEGLI IMMOBILI commerciali è correlato con la più importante componente di “costo fisso” per le imprese del settore.
Gli indicatori sono definiti a livello comunale, ogni comune assume uno specifico valore.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
I nuovi indicatori territoriali nel commercio al dettaglio
IL LIVELLO DEGLI AFFITTI DEGLI IMMOBILI COMMERCIALI
Forte incidenza sul livello dei prezzi e dei margini di ricarico.
Elemento di differenziazione del coefficiente di regressione relativo al costo del venduto
Differenziazione più marcata del risultato di congruità in relazione al Comune di svolgimento dell’attività
Maggior rappresentatività ed equità dello Studio a livello territoriale
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
Il livello degli affitti degli immobili commerciali
ESEMPIO DI APPLICAZIONE
Studio di Settore UM05U – Commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature
CLUSTER 7 – NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO SPORTIVO-CASUAL
Livello degli affitti degli immobili commerciali Coefficiente relativo al costo del venduto
PORTOFINO 1,0000 1,3617
VENEZIA 0,6340 1,3007
MILANO 0,5663 1,2894
ENNA 0,0751 1,2075
L’indicatore è stato calcolato, per ogni comune, secondo le seguenti modalità:
in ogni comune è stato calcolato il valore mediano dei canoni di affitto di beni immobili per metro quadrato relativamente al comparto del commercio al dettaglio;
la distribuzione di tali valori è stata successivamente standardizzata a valori compresi nell’intervallo da 0 (il comune con il più basso livello degli affitti) ad 1 (il comune con il più alto livello).
Il coefficiente di regressione presenta un differenziale
pari a 0,1542 tra Enna e Portofino.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
ESEMPIO DI UTILIZZO DELLE TARIFFE:
LO STUDIO UM02U – COMMERCIO AL DETTAGLIO DI CARNI
…sempre sulla territorialità
Su indicazione delle Associazioni di Categoria è stato inserito nel quadro Z del modello SM02U l’informazione relativa al “Prezzo per kg (IVA compresa) delle fettine del quarto posteriore di vitellone di 1a qualità”, in quanto significativo per il settore sull’intero territorio nazionale.
La rilevazione dei prezzi con il modello dello studio di settore ha permesso di costruire una specifica territorialità, a livello provinciale, per il settore del commercio al dettaglio di carni.
EVOLUZIONE E NOVITA’ DEGLI STUDI DI SETTORE
L’UTILIZZO DELLE TARIFFE NELLE ATTIVITA’ DEI SERVIZI
…sempre sulla territorialità
Nell’ambito degli studi di settore dei servizi, al fine di cogliere le differenze legate alla fascia qualitativa del servizio offerto e le differenze connesse all’ubicazione dell’esercizio, sono state utilizzate, per la stima dei ricavi, le tariffe e i prezzi applicati, rilevati con i questionari predisposti per l’evoluzione degli studi.
TG33U – Istituti di bellezza;
TG36U - Servizi di ristorazione;
UG44U - Alberghi e affittacamere;
UG67U - Lavanderie, servizi delle lavanderie a secco, tintorie.
Il livello delle tariffe applicate dal singolo barbiere/parrucchiere o dalla singola lavanderia per i principali servizi, il livello del prezzo del caffè al bancone per i bar ed il livello dei prezzi delle portate principali per i ristoranti, raffrontati con i valori di riferimento individuati per il relativo settore, hanno permesso di individuare dei correttivi da applicare ai coefficienti delle funzioni di regressione.
05001.0001.5002.0002.5003.000
NOTEVOLE GRADO DI BENESSERE, ISTRUZIONE
SUPERIORE E CARATTERIZZATE DA SISTEMI LOCALI
CON SERVIZI TERZIARI EVOLUTI
ELEVATO, ISTRUZIONE SUPERIORE, SISTEMA
PRESENZA DI PICCOLI COMUNI CON ORGANIZZAZIONE
SPICCATAMENTE ARTIGIANALE DELL’ATTIVITÀ
GRUPPO 2 - AREE CON LIVELLO DI BENESSERE NON
ELEVATO, BASSA SCOLARITÀ, SISTEMA ECONOMICO
LOCALE POCO SVILUPPATO E BASATO
PREVALENTEMENTE SU ATTIVITÀ COMMERCIALI
SCOLARITÀ POCO SVILUPPATA
Versione precedenteVersione aggionata
NOTEVOLE GRADO DI BENESSERE, ISTRUZIONE
SUPERIORE E CARATTERIZZATE DA SISTEMI LOCALI
CON SERVIZI TERZIARI EVOLUTI
ELEVATO, ISTRUZIONE SUPERIORE, SISTEMA
PRESENZA DI PICCOLI COMUNI CON ORGANIZZAZIONE
SPICCATAMENTE ARTIGIANALE DELL’ATTIVITÀ
GRUPPO 2 - AREE CON LIVELLO DI BENESSERE NON
ELEVATO, BASSA SCOLARITÀ, SISTEMA ECONOMICO
LOCALE POCO SVILUPPATO E BASATO
PREVALENTEMENTE SU ATTIVITÀ COMMERCIALI
SCOLARITÀ POCO SVILUPPATA
Versione precedenteVersione aggionata
Cluster 1
Cluster 1
urbane e metropolitane fortemente terziarizzate e
sviluppate, con una rete distributiva molto evoluta
Gruppo 6 - Aree di medio-piccole dimensioni con una
marcata presenza di grandi superfici commerciali, con
alto livello di benessere e un sistema economico-
produttivo evoluto
Gruppo 3 - Aree ad alto livello di benessere, con un
tessuto produttivo industriale e una rete commerciale
prevalentemente tradizionale
commerciali specialmente tradizionali; livello di
benessere medio
Gruppo 7 - Aree con livello medio di benessere, con un
sistema produttivo prevalentemente industriale e con
una rete distributiva poco modernizzata
Gruppo 4 - Aree a basso livello di benessere, minor
scolarizzazione e rete distributiva tradizionale
Gruppo 1 - Aree con livelli di benessere e
scolarizzazione molto bassi ed attività economiche
legate prevalentemente al commercio di tipo
tradizionale
PER GRUPPI DELLA TERRITORIALITA' DEL COMMERCIO
Versione precedenteVersione aggiornata
NOTEVOLE GRADO DI BENESSERE, ISTRUZIONE
SUPERIORE E CARATTERIZZATE DA SISTEMI LOCALI
CON SERVIZI TERZIARI EVOLUTI
ELEVATO, ISTRUZIONE SUPERIORE, SISTEMA
PRESENZA DI PICCOLI COMUNI CON ORGANIZZAZIONE
SPICCATAMENTE ARTIGIANALE DELL’ATTIVITÀ
GRUPPO 2 - AREE CON LIVELLO DI BENESSERE NON
ELEVATO, BASSA SCOLARITÀ, SISTEMA ECONOMICO
LOCALE POCO SVILUPPATO E BASATO
PREVALENTEMENTE SU ATTIVITÀ COMMERCIALI
SCOLARITÀ POCO SVILUPPATA
Versione precedenteVersione aggionata
urbane e metropolitane fortemente terziarizzate e
sviluppate, con una rete distributiva molto evoluta
Gruppo 6 - Aree di medio-piccole dimensioni con una
marcata presenza di grandi superfici commerciali, con
alto livello di benessere e un sistema economico-
produttivo evoluto
Gruppo 3 - Aree ad alto livello di benessere, con un
tessuto produttivo industriale e una rete commerciale
prevalentemente tradizionale
commerciali specialmente tradizionali; livello di
benessere medio
Gruppo 7 - Aree con livello medio di benessere, con un
sistema produttivo prevalentemente industriale e con
una rete distributiva poco modernizzata
Gruppo 4 - Aree a basso livello di benessere, minor
scolarizzazione e rete distributiva tradizionale
Gruppo 1 - Aree con livelli di benessere e
scolarizzazione molto bassi ed attività economiche
legate prevalentemente al commercio di tipo
tradizionale
PER GRUPPI DELLA TERRITORIALITA' DEL COMMERCIO
Versione precedenteVersione aggiornata
urbane e metropolitane fortemente terziarizzate e
sviluppate, con una rete distributiva molto evoluta
Gruppo 6 - Aree di medio-piccole dimensioni con una
marcata presenza di grandi superfici commerciali, con
alto livello di benessere e un sistema economico-
produttivo evoluto
Gruppo 3 - Aree ad alto livello di benessere, con un
tessuto produttivo industriale e una rete commerciale
prevalentemente tradizionale
commerciali specialmente tradizionali; livello di
benessere medio
Gruppo 7 - Aree con livello medio di benessere, con un
sistema produttivo prevalentemente industriale e con
una rete distributiva poco modernizzata
Gruppo 4 - Aree a basso livello di benessere, minor
scolarizzazione e rete distributiva tradizionale
Gruppo 1 - Aree con livelli di benessere e scolarizzazione
molto bassi ed attività economiche legate
prevalentemente al commercio di tipo tradizionale
DISTRIBUZIONE DEI COMUNI ITALIANI
Versione precedenteVersione aggiornata
NOTEVOLE GRADO DI BENESSERE, ISTRUZIONE
SUPERIORE E CARATTERIZZATE DA SISTEMI LOCALI
CON SERVIZI TERZIARI EVOLUTI
ELEVATO, ISTRUZIONE SUPERIORE, SISTEMA
PRESENZA DI PICCOLI COMUNI CON ORGANIZZAZIONE
SPICCATAMENTE ARTIGIANALE DELL’ATTIVITÀ
GRUPPO 2 - AREE CON LIVELLO DI BENESSERE NON
ELEVATO, BASSA SCOLARITÀ, SISTEMA ECONOMICO
LOCALE POCO SVILUPPATO E BASATO
PREVALENTEMENTE SU ATTIVITÀ COMMERCIALI
SCOLARITÀ POCO SVILUPPATA
Versione precedenteVersione aggionata
NOTEVOLE GRADO DI BENESSERE, ISTRUZIONE
SUPERIORE E CARATTERIZZATE DA SISTEMI LOCALI
CON SERVIZI TERZIARI EVOLUTI
ELEVATO, ISTRUZIONE SUPERIORE, SISTEMA
PRESENZA DI PICCOLI COMUNI CON ORGANIZZAZIONE
SPICCATAMENTE ARTIGIANALE DELL’ATTIVITÀ
GRUPPO 2 - AREE CON LIVELLO DI BENESSERE NON
ELEVATO, BASSA SCOLARITÀ, SISTEMA ECONOMICO
LOCALE POCO SVILUPPATO E BASATO
PREVALENTEMENTE SU ATTIVITÀ COMMERCIALI
SCOLARITÀ POCO SVILUPPATA
Versione precedenteVersione aggionata
Cluster 1 (2)
Cluster 2 (1)
Cluster 3 (4)
Cluster 4 (5)
Cluster 5 (4)
Cluster 6 (4)
urbane e metropolitane fortemente terziarizzate e
sviluppate, con una rete distributiva molto evoluta
Gruppo 6 - Aree di medio-piccole dimensioni con una
marcata presenza di grandi superfici commerciali, con
alto livello di benessere e un sistema economico-
produttivo evoluto
Gruppo 3 - Aree ad alto livello di benessere, con un
tessuto produttivo industriale e una rete commerciale
prevalentemente tradizionale
commerciali specialmente tradizionali; livello di
benessere medio
Gruppo 7 - Aree con livello medio di benessere, con un
sistema produttivo prevalentemente industriale e con
una rete distributiva poco modernizzata
Gruppo 4 - Aree a basso livello di benessere, minor
scolarizzazione e rete distributiva tradizionale
Gruppo 1 - Aree con livelli di benessere e
scolarizzazione molto bassi ed attività economiche
legate prevalentemente al commercio di tipo
tradizionale
PER GRUPPI DELLA TERRITORIALITA' DEL COMMERCIO
Versione precedenteVersione aggiornata
urbane e metropolitane fortemente terziarizzate e
sviluppate, con una rete distributiva molto evoluta
Gruppo 6 - Aree di medio-piccole dimensioni con una
marcata presenza di grandi superfici commerciali, con
alto livello di benessere e un sistema economico-
produttivo evoluto
Gruppo 3 - Aree ad alto livello di benessere, con un
tessuto produttivo industriale e una rete commerciale
prevalentemente tradizionale
commerciali specialmente tradizionali; livello di
benessere medio
Gruppo 7 - Aree con livello medio di benessere, con un
sistema produttivo prevalentemente industriale e con
una rete distributiva poco modernizzata
Gruppo 4 - Aree a basso livello di benessere, minor
scolarizzazione e rete distributiva tradizionale
Gruppo 1 - Aree con livelli di benessere e
scolarizzazione molto bassi ed attività economiche
legate prevalentemente al commercio di tipo
tradizionale
PER GRUPPI DELLA TERRITORIALITA' DEL COMMERCIO
Versione precedenteVersione aggiornata