STUDI DI COORTE - unicas.it · Studio caso-controllo •Uno studio epidemiologico in cui, piuttosto...
Transcript of STUDI DI COORTE - unicas.it · Studio caso-controllo •Uno studio epidemiologico in cui, piuttosto...
STUDI DI COORTE
Studi di coorte
Il termine “Coorte” deriva dalle coorti romane…
t1
t2
Coorte esposta
Coorte non esposta
Coorte esposta
Coorte non esposta Effetto
Effetto
Effetto
Studio di coorte: caratteristiche
• Le coorti sono definite in base ad i valori della variabile di esposizione
• Alla fine del follow-up, l’occorrenza della malattia viene confrontata tra le coorti
• Si possono calcolare il rischio o il tasso di incidenza
Studio di coorte: caratteristiche
• Sono utili a valutare gli effetti di esposizioni rare
– È possibile infatti osservare nel tempo l’esperienza di coorti di individui esposti a situazioni infrequenti (ad es. militari esposti ad uranio impoverito nelle zone di guerra)
• Si possono misurare una varietà di outcome
• Possono essere prospettici o retrospettivi
Studi di Coorte Malati
Non malati
Malati
Non malati
Malati
Non malati
Malati
Non malati
Esposti
Non esposti
Prospettici
Esposti
Non esposti
Storici
Passato Presente Futuro
Uno studio di coorte
Coorti all’inizio del follow-up
Esposti
Non esposti
ΔT
Casi incidenti
Uno studio di coorte
Rischio tra gli esposti = 5/18 = 0.28 =28%
Casi incidenti
ΔT
Uno studio di coorte
Casi incidenti
ΔT
Rischio tra i non esposti = 3/36 = 0.08 =8%
Uno studio di coorte
Rapporto di rischio (RR) = 28%/8% = 3.3
Rischio tra gli esposti=
5/18 = 0.28 =28%
Rischio tra i non esposti =
3/36 = 0.08 =8%
Vantaggi
• Permettono di misurare l'incidenza e la storia naturale di una malattia
• È chiara la sequenza temporale esposizione-effetto
• Esposti e non esposti sono liberi dall'evento all'inizio dello studio
• Utili nella valutazione di molteplici esiti in seguito ad un'esposizione
• Studio di esposizioni rare
Svantaggi
• Non sono adatti per esiti rari o per esiti che richiedono molto tempo per accadere
• Grandi studi di coorte richiedono notevoli risorse
• Perdita di soggetti al follow-up
• Modifica nello stato di esposizione nel tempo
Studio di coorte: come ridurre i costi
• Utilizzare sistemi di monitoraggio esistenti
• Realizzare studi retrospettivi
• Utilizzare la popolazione generale come gruppo di confronto
• Condurre uno studio caso controllo “nested” (letteralmente annidato)
Studio di coorte: un esempio
Esempio di studio di coorte
• È stato condotto uno studio per valutare la relazione tra esposizione durante il primo trimestre di una gravidanza a farmaci ACE inibitori e frequenza di malformazioni congenite
• È stata studiata una coorte di 29,507 neonati nati tra il 1985 ed il 2000 arruolati nel programma Tennesse Medicaid
• Sono stati identificati 209 neonati le cui madri erano state esposte ad ACE inibitori durante il primo trimestre e 29,096 neonati le cui madri non erano state esposte ad alcun farmaco anti-ipertensivo
• L’occorrenza di malformazioni alla nascita è stata identificata collegando diversi archivi di dati e attraverso la revisione delle cartelle cliniche
Esempio di studio di coorte
Nessun farmaco anti-ipertensivo
(n=29,096) ACE Inibitori
(n=209)
N° neonati con malformazioni 834 18
% neonati con malformazioni 2.6% 7.1%
RR 1 2.71
STUDI CASO-CONTROLLO
Studi caso-controllo
Studio caso-controllo
• Uno studio epidemiologico in cui, piuttosto che misurare l’esperienza di un’intera popolazione per ottenere il tasso (o il rischio) di incidenza di un evento, alcuni soggetti (controlli) sono selezionati dall’intera popolazione che dà origine ai casi, consentendo una stima del rischio relativo
• Ogni studio caso-controllo può essere immaginato come uno studio di coorte in cui: – Vengono studiate le caratteristiche dei soggetti affetti dalla
malattia • È il gruppo dei casi
– Al posto di seguire nel tempo l’intero gruppo di soggetti a rischio, ne viene selezionato un campione • È il gruppo dei controlli
Identificazione dei casi
• I casi di malattia possono provenire da:
– Uno studio case-series
– Registri di popolazione
– Studi di coorte
– Studi trasversali
• L’ideale sarebbe identificare tutti i nuovi casi che si verificano nella popolazione in esame
Scelta dei controlli
• I controlli devono essere scelti senza riguardo alla loro esposizione
• In alcuni studi, i controlli sono reclutati per appaiare I casi (matching) – ad es. Se una donna di 53 anni è selezionata come caso, il
ricercatore recluterà un controllo di uguale o simile età
• L’obiettivo è cercare differenze nell’esposizione nell’esperienza di casi e controlli – Se l’esposizione è una causa della malattia, essa sarà più
comune tra i casi rispetto ai controlli – Se l’esposizione protegge dalla malattia, essa sarà meno
comune nei casi rispetto ai controlli
Studi Caso-Controllo
Esposti
Non esposti
Esposti
Non esposti
Malati
Non malati
Retrospettivi
Passato Presente Futuro
CHD C
C
C
C
C
Exposure ?
Exposure?
CHD
CHD
CHD
C
CHD
CHD
now
past
future
Raj Bhopal. Concepts of Epidemiology: Integrating the Ideas, Theories, Principles and Methods of Epidemiology. Oxford University Press 2008
Past Now
CHD
Seek differences in exposure and other aspects of past natural history
CHD
CHD
Disease is known, exposure unknown
C
C
C
C
C
CHD
CHD
Raj Bhopal. Concepts of Epidemiology: Integrating the Ideas, Theories, Principles and Methods of Epidemiology. Oxford University Press 2008
Studio caso-controllo
• Lo studio caso-controllo è l’unico disegno utile a valutare le cause di malattie rare: in tali circostanze, infatti, uno studio di coorte dovrebbe reclutare un numero elevatissimo di soggetti
Casi Controlli
Uno studio di coorte
Coorti all’inizio del follow-up
Esposti
Non esposti
ΔT
Casi incidenti
Uno studio caso-controllo
Casi
Controlli
Uno studio caso-controllo
Casi
Controlli
Uno studio caso-controllo
Casi
Controlli
• L’odd dell’esposizione nel gruppo dei casi sarà confrontato con quello dei controlli, attraverso il calcolo dell'Odds Ratio
Odds dell’esposizione tra i casi = 5/3
Odds dell’esposizione tra i controlli = 2/4
Rapporto di odds (OR) = 5/3/2/4 = 3.3
Esempio di studio caso-controllo
• Adenocarcinoma della vagina in bambine e giovani donne ed esposizione a dietilstilbestrolo (DES) in utero
• Lo studio (Herbst 1971) ha evidenziato una forte associazione tra uso di DES nel primo trimestre di gravidanza e malattia nelle figlie
– In 7 degli 8 casi le madri avevano fatto uso di DES, a confronto con 0 su 32 controlli
Esempio di studio caso-controllo
• È stato condotto uno studio per valutare se il tumore della vescica urinaria fosse associato ad esposizione a trialomentani (THM), sottoprodotti della colorazione dell’acqua, attraverso l’ingestione di acqua, l’inalazione e l’assorbimento trans-cutaneo durante la doccia, il bagno ed il nuoto in piscina
• Sono state raccolte informazioni sul consumo di acqua e sulle abitudini correlate all’acqua per 1,219 casi e 1,271 controlli. Sono inoltre stati misurati i livelli di THM nelle aree in esame
Esempio di studio caso-controllo
Concentrazione media THM (μg/l) Casi Controlli ORadj
<8 137 172 1
8-26 140 158 1.53
26-49 183 160 2.34
>49 158 180 2.53
STUDI SPERIMENTALI
Studi sperimentali
Il metodo sperimentale
• La validità nel metodo sperimentale risiede nel controllo diretto da parte del ricercatore sulla assegnazione dei soggetti ai gruppi di studio
• Negli studi osservazionali, invece, il ricercatore accetta essenzialmente la situazione così come si presenta
Epidemiologia sperimentale
• Trial clinici
– Rappresentano il “gold standard”, ossia la standard di riferimento, nella valutazione di efficacia di un intervento sanitario, sia esso di carattere preventivo, terapeutico, o riabilitativo
Il trial clinico
• Qualsiasi esperimento programmato che riguarda pazienti e che ha lo scopo di mettere in evidenza il trattamento più appropriato per futuri pazienti con una data condizione clinica
– Inferenza: vogliamo utilizzare i risultati provenienti da un campione limitato di pazienti per identificare qual è il miglior trattamento per la popolazione generale di pazienti che richiederanno un trattamento in futuro
Sperimentazione controllata
• E’ possibile sperimentare:
– farmaci
– tecniche chirurgiche
– vaccini
– misure di sanità pubblica (es. screening)
• Gli individui sono assegnati a due gruppi:
– gruppo sperimentale
– gruppo di controllo
Aspetti etici
• Dichiarazione di Helsinki (1960) • Non è etico condurre una ricerca che è mal
programmata od eseguita – Confronta il trattamento A con il trattamento B solo se
si è realmente indecisi su quale sia l’intervento migliore
• Non è etico condurre un trial che ha scarse possibilità di raggiungere una qualsiasi conclusione – Bassa numerosità – Disegno dello studio carente
Sperimentazione controllata
• Cosa differenzia i due gruppi (“braccia”)? – Gruppo sperimentale
• viene effettuato l’intervento – es. viene somministrato il farmaco in esame
– Gruppo di controllo • non viene effettuato l’intervento, o viene effettuato
uno pseudo-intervento, o comunque non si fa nulla di nuovo – es. viene somministrato il farmaco in uso nella pratica
corrente, o un placebo (sostanza inerte come una pillola di zucchero o soluzione fisiologica)
Sperimentazione controllata
Valutazione degli effetti dell’intervento
non intervento
intervento
Fasi di un RCT
• Selezionare i partecipanti
• Effettuare misurazioni baseline
• Randomizzare (ad 1 o a più trattamenti)
• Effettuare l’intervento
• Follow-up—misurare l’outcome
Trial Clinico Controllato Randomizzato
Time 1 / Shortly
Time 2 / Future
CHD
CHD
CHD CHD
CHD
Time 0 / Now
now
I I
I I
I
I
I I
I
I
I
I
I
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
randomly allocate
Control group
Intervention group
future
Raj Bhopal. Concepts of Epidemiology: Integrating the Ideas, Theories, Principles and Methods of Epidemiology. Oxford University Press 2008
Randomizzazione
• La randomizzazione è uno strumento con cui il ricercatore evita di introdurre distorsioni (bias) consce ed inconsce nel processo di assegnazione degli individui ai gruppi sperimentali e di controllo, aumentando il grado di confrontabilità
Randomizzazione
• Semplice – Lista di numeri casuali con probabilità del 50% (sono 2 trattamenti)
di essere assegnati ad A o B
• es. A se 0-4, B se 5-9 – 0 5 2 7 8 4 3 7 4 1
– A B A B B A A B A A
– Problema: è possibile uno sbilanciamento tra i gruppi
• A blocchi a permutazione randomizzata – Per evitare lo sbilanciamento ogni numero casuale non assegna il
trattamento ad un solo paziente, ma ad un blocco (es una coppia)
• es. AB se 0-4, BA se 5-9 – 0 5 2 7 8 4 3 7 4 1
– AB BA AB BA BA AB AB BA AB AB
Tabella dei numeri casuali
Cecità e placebo
• Tre sono gli attori che potrebbero condizionare il loro atteggiamento nei confronti dello studio alla conoscenza del regime di trattamento:
– Il paziente (Singolo cieco)
– L’ equipe di trattamento (Doppio cieco)
– Il valutatore (“Triplo” cieco o cecità parziale)
Svantaggi degli RCT
• Costosi
• Lunga durata
• Possono rispondere ad una sola domanda
52
Abstract (1)
Abstract (2)
Alternative RCT designs: Cross-over
• Nel disegno “classico” del RCT il confronto è tra pazienti diversi (es. Quelli sottoposti ad A e B)
• Nello studio cross-over, il confronto è invece realizzato tra gli stessi pazienti
Cross-over designs
• Entrambi i trattamenti sono somministrati successivamente a tutti i soggetti
• Ogni soggetto agisce da controllo di sè stesso, in ordine casuale
• Diuretici vs. beta-bloccanti per l’ipertensione arteriosa
– 1/2 assumono diuretici ed in seguito beta-bloccanti
– 1/2 assumono beta-bloccanti ed in seguito diuretici
Cross-over assumptions/limitations
• Solo variabili continue
• Nessun effetto carry-over
• Necessità di una risposta rapida ed altrettanto rapida risoluzione
• Periodo di “wash out” utile
Altri RCT
• Studio randomizzato a coppie appaiate (Matched pairs randomized)
– Un elemento di ogni coppia viene assegnato ad ogni trattamento
• es. I due occhi di un individuo (uno ad ogni trattamento) – Diabetic Retinopathy study
TRIAL DI COMUNITÀ
Community intervention trial
• Nei trial di comunità, interi aggregati di individui sono assegnati al trattamento sperimentale o al trattamento di controllo – L’unità di osservazione non è il singolo individuo
ma il gruppo
• Sono spesso studi quasi-sperimentali – La randomizzazione è difficile da realizzare
• Fluorazione dell’acqua e prevenzione della carie
Esercitazione Il disegno dello studio
Esercitazione
• L'esercitazione sarà svolta attraverso un lavoro di gruppo
– Ogni gruppo avrà il compito di scegliere e definire il disegno dello studio più adatto per lo studio di un determinato problema (ca. 45')
• Al termine del lavoro, ogni gruppo sarà chiamato ad esporre al resto della classe il disegno dello studio prescelto (ca. 10'), che sarà quindi discusso dagli altri gruppi (ca. 10')
Compito
• Definizione del disegno dello studio – Studio trasversale, caso-controllo, coorte, trial
clinico randomizzato
• Definizione del campione
• Definizione delle fonti dei dati
• Definizione della variabile di esposizione e della/e variabili d'effetto
• Definizione delle misure di frequenza e/o misure di effetto
Gli argomenti dell'esercitazione
1. È meno doloroso se un cerotto viene rimosso lentamente o rapidamente?
2. Qual è la posizione migliore (prona o supina) da assumere per un bambino affetto da insufficienza respiratoria acuta?
3. L’esercizio fisico è utile per prevenire le cadute negli anziani?
4. Quali sono i fattori di rischio per le cadute negli anziani? 5. Qual è la prevalenza delle infezioni respiratorie inferiori
nei pazienti ricoverati nell’ospedale di Cassino? 6. La vaccinazione anti-epatite B è una causa della sclerosi
multipla?