Strumenti di inserimento lavorativo - unica.it · Esercitazione: DA COSA DIPENDE PER LA SINGOLA...

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

I servizi di orientamento dell’Agenzia Regionale per il lavoro. Gli strumenti di inserimento nel mercato del

lavoro.

Seminario di Orientamento al lavoro, UNICA 2007


AGENZIA REGIONALE PER IL LAVORO


Il Sistema Regionale dei Servizi per il Lavoro (L.R.20/2005)




Orientamento

Legge Regionale 20/2005

“Norme in materia di promozione dell'occupazione, sicurezza e qualità del

lavoro. Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Abrogazione della legge

regionale 14 luglio 2003, n. 9, in materia di lavoro e servizi all’impiego”

REGIONE AUTONOMADELLA SARDEGNA

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Cagliari, 2007 Orientamento

Normativa abrogata dalla L.R 20/2005:

L.R 9/2003

(Recepiva il Decreto legislativo n°180 del 2001 che delega alle Regioni le funzioni e i compiti

in materia di politiche attive del lavoro e collocamento )


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COME SPIEGARE BREVEMENTE LA L.R. 20/2005? RISPONDENDO AI SEGUENTI QUESITI:

1) Che cosa disciplina la L.R 20/2005?

2) Che ruolo stabilisce la L.R. 20/2005 per l’Agenzia per il lavoro? E quali cambiamenti determina rispetto al passato?

3) In base a quali principi?

4) Che cosa sono i Centri per l’impiego?

5) Che cosa sono i CESIL?


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Qual è l’obiettivo della Legge 20/2005?

L’obiettivo è quello di realizzare un efficace sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro

nell’ambito di una strategia rivolta a promuovere la piena occupazione, la regolarità, sicurezza e

qualità del lavoro attraverso la realizzazione di un

Sistema dei servizi per il lavoro.


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Che cos’è il Sistema dei servizi per il lavoro?

Comprende tutte le “attività di informazione,

orientamento, consulenza, aiuto volte a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro,

l’accesso alla formazione, la promozione

dell’imprenditorialità, la promozione culturale e formativa della persona e tutte le iniziative mirate

allo sviluppo dell’occupazione e della imprenditorialità”


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Chi fa parte del Sistema dei servizi per il lavoro?

E’ istituito dalla Regione e dalle province ed è realizzato dalla rete dei soggetti istituzionali e privati.

I soggetti istituzionali sono i Centri dei Servizi per il Lavoro e l’Agenzia Regionale per il Lavoro.

I soggetti privati devono essere appositamente accreditati.


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Nel rispetto di quali principi?

• Principio di sussidiarietà tra Regione e Province,

comuni e altri Enti locali ( le attività amministrative dovrebbero essere svolte al livello

più vicino ai cittadini).

• Concertazione con i sindacati, le imprese e il

terzo settore.


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Che cosa sono i Centri per l’Impiego?

A livello provinciale…..

I centri per l’impiego, istituiti con la L/R 9/2003 e consolidati dalla L/R 20/2005 come centri dei servizi

per il lavoro, sono le strutture che a seguito della

riforma del mercato del lavoro hanno sostituito gli Uffici di Collocamento con nuovi compiti di

progettazione e sperimentazione.


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Che cosa sono i CESIL?

A livello comunale…..

I Cesil (Centri di inserimento lavorativo dei soggetti

svantaggiati) sono ospitati presso gli Enti Locali. Sono finanziati dalla misura 3.4 del P.O.R. Sardegna

e hanno come obiettivo quello diffondere la cultura dell’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati,

migliorandone la capacità di inserimento

professionale e rafforzando i canali di incontro tra domanda e offerta di lavoro.


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Osservatorio del mercato del lavoroFormazione

CSL




www.regione.sardegna.it


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Link SardegnaLavoro � Orientamento


Alcuni esempi

• Svolgere attività di tutoraggio a chi è impegnato in percorsi formativi

• Promuovere l’incontro domanda/offerta attraverso l’ausilio si specifiche banche dati

• Fornire informazioni sulle possibilità provenienti dal mondo del lavoro e aiutare a decifrare

• Promuovere strumenti di inserimento al lavoro

Cagliari, 2007 13Orientamento




Quali sono gli obiettivi dell’Orientamento?

• Favorire lo sviluppo di abilità di base (es. abilità sociali per imparare a interagire con gli altri, adattarsi alle continue trasformazioni e in generale capire meglio il funzionamento della società in vista del raggiungimento dell’obiettivo professionale)

• Far acquisire consapevolezza all’individuo delle proprie capacità per poter effettuare una scelta

• Superare le situazioni di transizione

• Aiutare l’individuo a prendere una decisione

• Far emergere nell’individuo l’esigenza di trovare un obiettivo coerente con la propria vita






E’ necessario cercare un lavoro che piaccia, che E’ necessario cercare un lavoro che piaccia, che

sia in armonia con quello che si sa fare ora sia in armonia con quello che si sa fare ora

(capacità), con ciò che si ha studiato (capacità), con ciò che si ha studiato

(conoscenze) e con quello che è importante per (conoscenze) e con quello che è importante per

la persona (i valori).la persona (i valori).






Alcuni servizi di Orientamento

•Colloquio di accoglienza e prima informazione•Incontri informativi in gruppi•Ricerca attiva del lavoro•Seminari•Servizi di auto-orientamento•Colloquio di orientamento•Bilancio di competenze



Bilancio di Competenze

E’ un percorso che ha lo scopo di aiutare l’individuo a far emergere capacità acquisite, esperienze maturate, interessi, attitudini, aspirazioni inespresse al fine di arrivare a definire un obiettivo professionale.

L’individuo seppur guidato è il protagonista del percorso.

Lo scopo del percorso è favorire maggior consapevolezza.

• A chi si rivolge?• Come si svolge?Si rivolge a tutti coloro che hanno necessità di definire o ridefinire il proprio obiettivo professionale.Si svolge in gruppi di 8-10 persone.







Riflessione sulle

potenzialità

Esperienze passate

Atteggiamenti verso il lavoro

Valori e desideri

professionali

Caratteristiche personali

Motivazione al lavoro

Competenze ed abilità

Bilancio personalee professionale





Esercitazione:

DA COSA DIPENDE PER LA SINGOLA PERSONA LA POSSIBILITA’ DI TROVARE UN LAVORO?

Provate a rispondere a questa domanda cercando di formulare delle risposte legate ad azioni pratiche. Ad esempio: “parlare bene” non va bene ma “far bene i colloqui di lavoro si”.




Quanto evidenziato è riconducibile a tre aspetti fondamentali da curare

Ampliare la rete dei contatti. In che modo? Inviando molti curriculum

a possibili datori di lavoro con allegate lettere di presentazione,

utilizzando il passaparola (far sapere che si sta cercando lavoro)

Cercare occasioni di auto valorizzazione. In molte professioni per

ottenere la preparazione necessaria non basta avere un titolo, è

necessario ricorrere a corsi di formazione, tirocini, pip ma anche

imparando da soli in maniera informale. Applicare strategie di

auto valorizzazione significa imparare per desiderio personale,

per migliore il proprio valore sul mercato.

Cercare più informazioni possibili su un settore o su una professione. Reperire più informazioni possibili su un settore e

su tutte le professioni ad esso collegate utilizzando, ad esempio,

internet (es. www.professioni.info) e conoscere il contesto in cui

si vive per capire cosa offre in uno specifico campo il mercato del

lavoro locale o del contesto che a noi interessa.




In che modo l’Agenzia per il lavoro ha svolto attività di orientamento?

• Promuovendo progetti di politica attiva del lavoro

• Attività di front office

• Attivando strumenti di inserimento al lavoro





TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO

• Che sono?

• Quali sono le finalita’?

• Quali sono gli attori coinvolti?

• Ruolo dell’Agenzia?

• Quali sono gli aspetti da curare per un buon esito

del T.F.O.?


Orientamento




Che cos’è e quali sono le finalità?

Strumento di inserimento lavorativo disciplinato dall’art. 18 della L. 196/1997 e dal D.M 142/1998 che offre la possibilità:

1. al tirocinante di entrare in contatto con il mondo del lavoro e orientare le sue scelte future.

2. al soggetto ospitante di conoscere e formare nuove risorse da inserire nel proprio organico, per un determinato periodo, senza ricorrere ad un contratto di lavoro.

• La finalità principale è quella di potenziare l’occupabilità di un soggetto, dandogli l’opportunità di apprendere competenze e conoscenze tipiche di attività lavorative riconducibili ad un determinato profilo professionale





ATTORI COINVOLTI

3 Attori principali:

• Tirocinanti

• Soggetti Ospitanti

• Soggetti Promotori


Orientamento



Attivazione del Tirocinio

In quanto soggetto promotore l’Agenzia si occupa di:

• Stipulare convenzioni con i soggetti ospitanti

• Assistenza in caso di necessità nella stesura del progetto di T.F.O. tra soggetto ospitante e tirocinante

• Garantisce la copertura delle assicurazioni INAIL e RC

• Monitoraggio dell’andamento del tirocinio




Attività Di SperimentazioneIn questi anni, l’Agenzia ha avuto una ricca attività

di sperimentazione dello strumento di tirocinio.

Si sono infatti messi in atto differenti progetti sperimentali di inserimento lavorativo rivolti a

diversi target di utenti con esigenze eterogenee e

specifiche.• Controvento

• Spot• Accordi con le Asl 1 e Asl 8, rivolti a pazienti in

carico ai centri di salute mentale e al Ser.t .




Aspetti da curare per un buon esito del T.F.O.

• Chiarezza della natura dello strumento

• Realizzare uno scambio effettivo di esperienze e benefici fra i due

attori coinvolti

• Ruolo attivo del tirocinante nelle varie fasi dell’ esperienza

Alcuni consigli:1. Non accettate mai passivamente nessun compito2. Chiedete spiegazioni sui compiti assegnati (senza essere insistenti)3. Cercate di imparare dai colleghi4. Imparate a contenere le ansie che derivano dagli errori legati

all’inesperienza.5. Se qualcosa non va bene durante il TFO fatelo presente al tutor del

Soggetto Promotore.




E’ uno strumento di inserimento che NON costituisce rapporto di lavoro ed è finalizzato a migliorare l’occupabilità.

Prevede un inserimento in azienda per 6 mesi per un totale di 960 ore con una indennità mensile di circa 620 €

Gli inserimenti avvengono a livello provinciale per il tramite delle Associazioni provinciali di categoria che incrociano domanda e offerta fra i giovani e le aziende iscritte.


PIP (Piano di inserimento professionale)

CHE COSA E’ IL PIP ?


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IN CHE COSA CONSISTE IL PIP?

PIP ≠ Tirocinio

Il PIP prevede una attività formativa e una attività lavorativa

Il 50% dell’attività lavorativa + l’attività formativa sono finanziate dall’Agenzia

Il restante 50% dell’attività lavorativa è finanziato dall’azienda





Beneficiari:

Giovani residenti in Sardegna, disoccupati e qualificati

Limiti di età:

18 - 25 anni compiuti se in possesso di diploma o qualifica

18 - 29 anni compiuti se in possesso di diploma di laurea

Il giovane non deve avere prestato attività lavorativa nell’azienda o associazione ospitante


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Soggetti utilizzatori:Aziende iscritte ad una delle Associazioni di

categoria convenzionate nonché le stesse

AssociazioniLimiti :Le aziende devono avere in organico almeno un

dipendente assunto a tempo indeterminato e non

devono avere avuto rapporti professionali con il

giovane beneficiario


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Ruolo dell’Agenzia per il lavoro

• L’Agenzia riceve i progetti e li istruisce.

• Svolge una funzione di tutoraggio e monitoraggio sul corretto utilizzo dello strumento

• Fornisce assistenza alle associazioni per la compilazione del progetto


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A cosa serve fare un TFO o un PIP?

1. Mettersi alla prova: sperimentare le proprie conoscenze e

sviluppare competenze nella pratica di un esperienza in un

contesto lavorativo, rafforzarle e aumentarne così la

consapevolezza.

2. Verificare sul campo i propri punti di forza e di debolezza

3. Rafforzare, ridefinire, e rivedere i propri interessi

4. Acquisire maggiore consapevolezza delle proprie motivazioni

5. Cercare di conoscere e farsi conoscere in un contesto con il quale

si vorrebbe stabilire una collaborazione

6. Mettersi a confronto, relazionarsi con gli altri, imparando a

lavorare in squadra

7. Allenarsi a risolvere efficacemente dai piccoli ai più complessi

problemi

8. Imparare a organizzare efficacemente il proprio lavoro

9. Saper cogliere il clima aziendale, rispettandone le regole

10. Arricchire il proprio curriculum


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