STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II ....

31
ISTITUTO COMPRENSIVO DI ARBORIO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI BURONZO ISTITUTO COMPRENSIVO LANINO DI VERCELLI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “S. PERTINI” RENZO E LUCY’S STORY PARODIA DE “I PROMESSI SPOSI” DI A. MANZONI CLASSI TERZE ANNO SCOLASTICO 2014 - 2015

Transcript of STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II ....

Page 1: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ARBORIO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI BURONZO

ISTITUTO COMPRENSIVO LANINO DI VERCELLI

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “S. PERTINI”

RENZO E LUCY’S

STORY PARODIA DE “I PROMESSI SPOSI”

DI A. MANZONI

CLASSI TERZE

ANNO SCOLASTICO 2014 - 2015

Page 2: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

2

“La scrittura è un’ esplorazione.

Inizi dal nulla e impari man mano che avanzi”

Edgar Lawrence Doctorow

Page 3: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

3

Ringraziamenti

Un grazie speciale

Alla prof.ssa P. Balocco e agli alunni: Merlano, Morello,

Rosso, Vallino della classe terza A, per le fotografie fatte in vari

luoghi.

Alla prof.ssa P. Viazzo per la gentile concessione della fotografia

di “Prada”.

Al fotografo Ivan Brotto per la gentile concessione delle fotografie

del cap. 8°.

Page 4: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

4

Premessa

La parodia “Renzo e Lucy’s Story”, elaborata nel laboratorio di scrittura

creativa, è stata sviluppata dalle classi III A e III B della Scuola Secondaria di

primo grado di Buronzo, che hanno scritto “Caro Manzoni.... il romanzo che

verrà” e la prosa degli otto capitoli;

e dalla classe III B della Scuola Secondaria di primo grado “S. Pertini” di

Vercelli, che ha scritto gli intermezzi in rima.

La collaborazione tra le classi di Istituti diversi ha permesso un confronto

fruttuoso che ha stimolato la fantasia e la creatività dei ragazzi.

Le prof.sse di Lettere

Dellarole – Prando – Teppa

Page 5: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

5

Il romanzo che verrà …

Caro Manzoni,

ti scrivo, così mi distraggo un po'

e siccome sei molto “lontano”

una lunga lettera ti scriverò...

Da quando hai scritto i PROMESSI SPOSI

c'è una grossa novità

le classi TERZE hanno incominciato ormai

a scrivere una nuova storia

che, con il tuo permesso, pubblicheranno

e al CONCORSO parteciperanno...

In classe... qualcosa non va;

si scrive SEMPRE

compreso quando è festa

e dei compagni hanno messo anche

un po' di colla

sulla sedia della Professoressa …

Caro Manzoni,

ti ripeto, in classe tutti si danno

da fare

e poco tempo rimane...

Caro amico Alessandro

i nostri PROMESSI SPOSI

porteranno una trasformazione

che dei trentotto capitoli otto ne usciranno!

Lucia e Renzo finalmente a Buronzo si sposeranno

ed anche l' Innominato sarà invitato

e Don Abbondio una bella festa farà

e Fra Cristoforo al pranzo canterà!

Vedi, caro amico,

cosa si deve inventare

per continuare a scrivere

e l' italiano imparare...

Vedi, amico mio, come diventa

importante

la tua opera studiare

e non solo alle canzoni pensare...

e l'anno bene terminare.

Grazie amico mio

ed ora in allegria

ascolta la nostra parodia...

I ragazzi di Buronzo

Page 6: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

6

Introduzione

Caro Manzoni,...

Caro Manzoni,

altro che venticinque lettori…

noi abbiamo battuto ogni record… quanta gente… tutti hanno onorato il nostro lavoro… il

sindaco, sig. Emiliano Giordano, la dirigente, dott.ssa Adriana Barone, la nostra fiduciaria,

prof.ssa Paola Viazzo e le altre prof. qui presenti… c’è pure Prada! Forse qualcuno si

chiederà chi è Prada… La stilista? No! E’ il cane della prof. Viazzo! Anche lei è venuta alla

serata affinché non si dica che nemmeno un cane ha letto la nostra parodia.

Page 7: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

7

Capitolo I

Un incontro particolare

Il paese di Buronzo, illuminato dal sole autunnale

e coronato dalle risaie che sono una distesa dorata,

sprigiona una magia e una bellezza particolari,

capaci di affascinare chiunque.

Dall’alto del castello Lucia, detta dalle amiche

Lucy, e Lorenzo, che tutti chiamano Renzo,

ammirano il paesaggio: in lontananza si vede la

mietitrebbia dello sposo e dei suoi amici

agricoltori, che tagliano il riso prima dell’argine

alto del Garabione, al di qua del fiume Cervo.

«Che panorama fantastico!», esclama Lucy che, pur lavorando a Buronzo alla riseria Merlano,

non era mai salita nella parte alta del castello.

Renzo scende al piano terra e controlla attentamente se le

sale sono abbastanza grandi da ospitare gli invitati al

pranzo di nozze, organizzato dal catering del ristorante La

Bettola.

Lucia, poi, richiama Renzo di sopra, i due innamorati si

danno un bacio e si fanno un selfie con l’iPhone sullo

sfondo delle risaie dorate.

Ad un tratto, Lucia esclama: «Guarda, come si vede bene

la chiesa! Speriamo che la signora Carla l’addobbi con i

fiori che ho scelto… non ti dico quali: deve essere una

sorpresa!».

Renzo allora, che ha il braccino corto, borbotta: «Povri i me’ sold! Speriamo non costino una

fortuna!».

Ma Lucia, che già conosce il suo ‘pollo’, fa finta di niente e cambia discorso: «Che

combinazione! Non ci avevo mai pensato! La casa di Don Abbondio è proprio vicino alla

chiesa di Sant’ Abbondio: particolarmente comodo, se decidessero di farlo santo! Non

dovrebbero nemmeno cambiare il nome alla chiesa!».

Page 8: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

8

Proprio in quel momento, Renzo dice: «Guarda

guarda… sta uscendo! Chissà dove sta

andando!?»

«Ma dove vuoi che vada? Lo sanno tutti: a

quest’ora fa la solita passeggiata sul sentiero

dietro il castello e poi, affamato com’è, torna a

casa per la cena. Povera Perpetua! Deve

sempre cucinare! Don Abbondio è una buona

forchetta!» e Renzo aggiunge: «Alla festa del

riso ha mangiato mezzo chilo di acciughe,

cinque piatti di panissa, tre piatti di fritto misto,

il bönet, la frutta, il caffè e l’amaro… due

volte!»

«A proposito!… Dai Renzo, dobbiamo ancora

andare al Crocicchio a scegliere la torta

nuziale! Io la voglio di cinque piani, tutta ricoperta di pasta di zucchero, i fiori che scendono a

cascata e io e te che balliamo in cima: la voglio come quelle del Boss delle Torte»

«Ohhh! Cala, cala! Facciamo due piani con gli sposini di plastica in cima.»

«A tè l’solit tirchiun rancin!»

Mentre i due innamorati partono per andare al Crocicchio, Don Abbondio ‘bel bello’ si

incammina nel viottolo che porta alla Madonna del Grappa e vede ciò che proprio non

s’aspetta e che non avrebbe voluto vedere: vicino alla cappelletta c’erano due cattivi, i ‘bravi’,

che bravi non erano, anzi erano due bulli supercattivi! Avevano i jeans strappati, con tanto di

catene e cinghie, dalle tasche uscivano grossi coltelli, indossavano una felpa larga strappata

con un teschio nero e, in testa, una bandana rossa con vistose borchie, da cui usciva un ciuffo

di capelli, che parevano leccati da una mucca.

Ad un tratto uno urla in malo modo: «Dove va di bello Don Abbondio?»

Don Abbondio tremolante e impaurito risponde: «Mi perdonino, lor signori: non ‘di bello’ ma

‘bel bello’. Ad ogni modo, cosa comanda?»

I due bulli ridacchiano e si guardano complici, poi quello più alto dice: «Dobbiamo darti una

bella notizia: il matrimonio tra Renzo e Lucia non si fa! Altrimenti chiamiamo il Montella e ti

facciamo un bel funerale!» e l’altro: «uomo avvisato, mezzo salvato… Così dice Rodry! Lo

conosci, vero? E’ padrone di mezzo paese!»

«Ma io… non ho capito bene… ma come faccio a…» balbetta Don Abbondio con la voce

Page 9: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

9

rotta, «ho già fissato la data… è domenica prossima… come faccio? Son loro che si vogliono

spo… spo… mica io, co’ centr mi?… Mi sag nen!»

I due ridacchiano divertiti: «Don don… din don dan… se non hai capito, ascolta il messaggio

sulla segreteria telefonica della parrocchia! E pensaci! Ciao prete coraggioso! E saluta anche

Perpetua! Arvze!».

Il povero Don Abbondio, che non era un cuor di leone, sudava freddo e non riusciva a tornare

a casa: era paralizzato dal terrore.

Don Rodrigo

Cara Lucia,

Ti ho vista per la via

Uscir dalla Merlano Riseria.

Non sei una meraviglia

Ma comunque nel mio cuor è scoppiata la scintilla

E la mente mi devasti.

Tu non mi consideri

Ma io, stasera, mi voglio buttare..

E allora mi butto, mi butto con te.

E faccio letteralmente di tutto per stare con te.

Quante scommesse con Attilio…io credevo che…

E invece no, invece no.

Ho deciso comunque che mi butterò

E qualche cosa combinerò.

I miei bravi da don Abbondio manderò

E il matrimonio impedirò.

Ma devi fare qualcosa anche tu

Questa volta non ci sono se,

Io non parlo, adesso tocca a te.

Page 10: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

10

Capitolo II

Matrimonio all’aria!

Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi… per il risotto che

comincia a “fare le corna”.

Dopo una mezz’oretta Perpetua prende il cellulare e inizia a chiamare tutti quelli che conosce,

ma nessuno l’aveva visto; sta per chiamare il dott. Bergando, quando vede arrivare Don

Abbondio.

«Perpetua! Perpetua! Sto male!»

«Cos’ha Don Abbondio?»

«Niente! Niente!»

«Come niente? Ha la faccia che sembra un funerale!»

«Non dire quella parola!»

«Quale? Funerale? Perché? E’ mica morto nessuno!»

«Il mio funerale! Il Montella m’aspetta.»

«Ma che dice? Lei è sano come un pesce!»

«Come un pesce nella rete!… Non mi faccia parlare, Perpetua! Che è peggio ancora!»

«Ma su, racconti! Di me si può fidare! Mi dis nenti, parl ansema gnun!»

E Don Abbondio tra sé e sé: «Le ultime parole famose!»

Alla fine Don Abbondio, tremolante, cede e racconta tutto a Perpetua:

«Andavo ‘bel bello’ per il paese quando ho incontrato i bulli di Rodry che mi hanno

minacciato e mi hanno detto di ascoltare il messaggio sulla segreteria...»

«Scultuma alura...» disse Perpetua. «Questa è la segreteria di Don Abbondio: lasciate il vostro

peccato dopo il segnale acustico... biiip... Questa è una telefonata anonima: il matrimonio di

Renzo e Lucy ‘non s'ha da fare’ altrimenti ti facciamo il funerale».

Don Abbondio è sempre più in preda al panico e, tremando, dice a Perpetua:

«Vedi che gente?! Cosa dirò a quei due, domani?»

«Bah, mi sac nen» risponde lei.

«Quando vengono a fare le prove...dirò...dirò che il Rodry... oh Signur... che mal la pansa!»

«Vai a letto!» lo rimprovera lei, «Prenditi un bel sonnifero, di quelli potenti, che a quei due ci

penso io».

Don Abbondio va a dormire e fa sogni strani: i bulli, gli sposi all'altare, la sua epigrafe al

cimitero... di tutto e di più, non si fa mancare neanche il signor Rodry inferocito che lo

Page 11: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

11

insegue con il fucile da caccia... Oh mamma, che paura!

DON ABBONDIO

MA CHE BELLA GIORNATA!

Buona notte, Perpetua!

Ma che bella giornata!

Durante il ritorno sento gridare

Qualcuno mi dice: “ Non devi sposare!”

In cinque minuti questa minaccia

Mi fa irrigidire il corpo e la faccia.

Mentre tranquillo tornavo bel bello

Buttando un occhio oltre il castello…

Ma che bella giornata!

Arrivo in canonica e sono distrutto,

La mia Perpetua mi guarda di brutto;

Mi fa sedere e mi chiede di tutto….

Io cerco invano di tergiversare,

Ma quella è decisa a farmi parlare.

Poi ci sono quei due che proprio domenica

Hanno deciso ad unire i destini.

Come farò ad evitare la festa

Senza che Renzo la metta in protesta,

O peggio del peggio mi rompa la testa?

Ma che bella giornata!

Vogliamoci bene, si dicono tutti

Ma poi domani ci saranno più lutti!

Per Renzo e Lucia, un tempo miei amici

Prevedo ben poche serate felici!

Ora, distrutto, mi infilo nel letto

E dico a me stesso che forse domani

Non sarò più lo stesso…

E il sonno che arriva mi porti conforto

Perché adesso invece che vivo mi sento morto!

Ma che bella giornata!

Page 12: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

12

Il giorno dopo Renzo trova i suoi amici fuori dal bar Cavour, uno di loro gli grida dietro:

«Dove vai così di fretta?»

«Vado in chiesa per organizzare le prove del matrimonio, poi vi raggiungo e ci beviamo

qualcosa».

E gli amici ridendo tra loro: «Ultime ore di libertà... corri, corri! Ti t’sè nen cot aspecia! Poi

Lucy ti metterà in riga».

Dopo aver lasciato la compagnia, si affretta verso la chiesa, inciampando e sporcando il

vestito di “pauta”. Quando arriva, bussa alla porta.

Dall'altra parte, senza aprire, Perpetua chiede: «Chi è?»

E Renzo: «Sono io, ‘il promesso sposo’, posso entrare?»

La porta si apre e Perpetua si avvicina a Renzo e, guardandolo con gli occhi strabiliati, dice:

«Wow, che bel matalin, tè propi bel! Vuoi che ti prepari un piat d’panisa o di sausisa con dei

puvrun?”

«No, grazie. Sono venuto per

parlare con Don Abbondio».

«Oh ma che fretta! Il don non sta

bene»

«Su Su! Senza tante storie, che

dopo devo tornare con Lucy per

fare le prove del matrimonio»

«Matrimonio?! Nessun

matrimonio! Il don è malato: è a

letto, ha la febbre!»

«E cos’ha?»

«Haaaa... il morbillo!»

«Il morbillo?! Alla sua età?»

«Ehm... nooo... volevo dire l’orticaria! Cioè no: ha mangiato troppo! Sai com’è fatto!»

«Beh dategli una purga! E che per domani sia in piedi!»

«Ma... ma...» balbetta Perpetua.

A quel punto Don Abbondio, che stava origliando dalla porta della sua camera, sbuca fuori,

tenendosi un fazzoletto sul naso e tossendo vistosamente.

«Che tosse, Don Abbondio!» dice Renzo

«Un’influenza così, caro Renzo, sapessi...»

«Ma non avevi fatto indigestione?» urla Renzo inviperito.

Don Abbondio finge di non sentire e cambia argomento: «No! Sai… è che ho controllato le

Page 13: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

13

carte e manca un certificato, un bollo, una roba... insomma bisogna rimandare; e coi tempi

della bureaucracy e poi con la storia di ‘sto welfare e del jobs act...»

«Don Abbondio! Forse cerchi di imbrogliarmi con le lingue straniere? Parla come mangi!

Pensi che abbia studiato a Londra? Io non speak ingleis!»

Renzo sbatte la porta e se ne va, urlando ancora che questa storia finirà di certo su Facebook e

raccoglierà così tanti ‘like’ che Don Abbondio dovrà sposarli, almeno per la vergogna!

PERPETUA

Le mie amiche dicon tutte

Che non mi vuol nemmen un can!

Ma, si sa, sono galline

Tiran fuori solo panzane.

Io posso anche giurare

Che di morosi ne avevo tanti

Belli giovani e importanti.

Il lunedì c’era Costanzo

Che invitavo sempre a pranzo

Poi nel giorno del bollito,

All’istante mi è sparito

Così gli ho dato il benservito!

Il martedì c’era Fernando

Che arrivava fischiettando.

Gli preparavo il fritto misto

E le trofie con il pesto.

Un giorno l’ho atteso per sei ore

Ma non s’è fatto più vedere!

Il mercoledì il mio Claudiano,

Camminando piano piano

Arrivava a casa mia

Per portarmi l’allegria.

Preparavo il caffè e latte

Perché ero stanca di pignatte

Per due mesi abbiam flirtato

Poi però s’è dileguato

Quando il latte è terminato.

Il giovedì, Carlo Giovanni

Il solo in là negli anni

Ma ancora ben prestante

Lui era cacciatore

E arrivava a strane ore.

Una sera gli ho preparato

Un fagiano pasticciato!

Ma Carlin non l’ha apprezzato

Me l’ha tutto vomitato

Poi impettito se n’è andato

E io non l’ho più voluto.

Così con gli uomini ho finito

Ma lo stesso il buon partito

Ho cercato e l’ho trovato

Nelle vesti di un curato

don Abbondio nominato

che il mio cibo finalmente

apprezza e non avanza niente!

Page 14: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

14

Capitolo III

Azzeccagarbugli

Parcheggiando, Renzo

sente la sua bella Lucy e le

sue amiche che si stanno

scatenando in uno sfrenato

addio al nubilato.

Frettolosamente si mette a

cercare le chiavi di casa

nel borsellino che ha a

tracolla ma, preso

dall’agitazione, gli cadono

nel tombino! Allora inizia

a urlare a Lucy di aprirgli

la porta. Il vicinato, già

furibondo per il volume della musica della festa di Lucy, è ormai quasi in sommossa e, alla

fine, i vicini chiamano i carabinieri! Dopo un’ora, Lucy sente le urla del fidanzato, scende le

scale e, un po’ brilla, apre la porta. La prim a cosa che Renzo vede sono le birre sugli scalini,

poi, le amiche che ballano alle sue spalle.

«Lucia!», urla Renzo, «Don Abbondio non vuole sposarci!»

Ma Lucia non capisce: «Ehilà Renzo! Unisciti a noi! Festeggiamo!»

«Lucia! Lucia!» insiste Renzo «il prete non ci sposa, perché dice che ci sono problemi con

non so quali carte: Jobs Act o welfare! Chi lo capisce quello con tutto il suo inglese?!».

A quel punto Lucia capisce: «Quel brutto disgraziato! Ma se lo becco!».

Renzo allora dice: «Vabbè! Non te la prendere! Lo svergogno su Twitter e la prossima

settimana ci sposa!»

Lucia sapeva di non avere un fidanzato particolarmente furbo, ma non immaginava così poco!

«Ma no! Che dici?» urla furiosa, «il problema non sono le carte inglesi! Ma non capisci? E’

quel bullo di don Rodrigo che ha minacciato il prete!»

«Chi?»

«Don Rodrigo, Rodry! Quello che ti ha rigato la macchina lo scorso anno!»

«Ah!» Renzo, imbambolato, la guarda a bocca aperta, senza capire.

Lucy continua: «Quello, tutte le volte che torno da lavorare, si piazza all’angolo! E vuole

Page 15: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

15

accompagnarmi a casa e…»

«Beh, è gentile!» dice Renzo, che non capisce!

Lucy, viola per la rabbia: «Ma insomma! Ci sei o ci fai? Quello fischia e mi fa proposte

oscene!»

Lucy prosegue: «Rodry mi manda Whatsapp in continuazione; mi ha anche invitata ad andare

con lui alle terme e mi ha promesso che, se esco con lui, mi paga una plastica per aumentare il

decolté!»

Renzo, ormai furibondo, inizia a imprecare: «Ma va a quel pais, pistola! I pens mi! Mi lu

mas!»

Renzo ha già sfoderato il coltello ma, per fortuna, in quel momento arriva la vecia Agnès che

lo blocca: «Calmo bocia, calmo!» e propone: «Andiamo dall’Azzeccagarbugli! Lui col suo

inglese e i suoi paroloni troverà la soluzione! In un paese democratico, mica si può minacciare

la gente così! Bisogna, però, trovare qualcosa da portargli, all’Azzeccagarbugli! Con la crisi

che c’è il vostro stipendio non basta e la mia pensione, neppure!»

Renzo e Lucia si guardano: hanno avuto la stessa splendida idea! Ma…

Lucia interviene: «Non ti preoccupare, mamma, cominciate ad andare poi qualcosa

troveremo…» E intanto si lanciava occhiatine d’intesa con Renzo!

Quest’ultimo dice: «Agnès, hai da fare la spesa, mentre andiamo dall’Azzeccagarbugli?»

«Va ben! Anduma!»

Entrano in macchina e vanno al Carrefour di Vercelli. Terminata la super spesa Renzo e Agnès

si dirigono dal principe del foro, che ha lo studio in piazza Cavour, in centro città. Dopo

cinque minuti di viaggio, il navigatore inizia a dire cose strane: «Proseguire dritto in direzione

Milano»… «Fare inversione a “U”, quando potete». A questo punto, Renzo spegne il

congegno malefico, che gli ha fatto sprecare cinquanta euro di benzina, e inizia a chiedere

informazioni in giro.

Raggiunto finalmente l’ufficio dell’avvocato, Renzo e Agnese vengono accolti da uno strano

individuo in costume da bagno che sventola un grande ventaglio, il quale, scusandosi, afferma

di avere molto caldo nonostante sia già iniziato l’autunno.

Entrati nell’ufficio vedono sparse sulla scrivania varie pillole sospette. Nonostante ciò, Renzo

decide di spiegare la situazione all’avvocato che si era velocemente messo l’accappatoio.

«Un maniaco sta perseguitando la mia ragazza stupefacente. Voglio denunciare Don Rodrigo

per stalking!» e aggiunge: «Non ho molto per pagare la parcella, ma le posso offrire la mia

futura suocera come colf: pulisce una meraviglia! Pavimenti, vetri, piatti…»

Agnese sgrana gli occhi: «Ohhh! Ma cosa?! Scherzi?» sussurra rivolta a Renzo e, tirandogli

un calcio, accenna un sorriso ad Azzeccagarbugli.

Page 16: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

16

«Come?! Ti hanno denunciato per stalking e per gli stupefacenti? Don’t worry, be happy! Non

ti preoccupare: sei nel posto giusto! Sei un amico di Rodry? Ti difendo io! E’ il mio

business». Poi, dando un’occhiata ad Agnese, con l’aria terrorizzata, rifiuta la colf: «Noooo!

Grazie!»

Azzeccagarbugli si dimostra molto ben disposto nei confronti di Renzo, convinto che sia un

bravo di Don Rodrigo:

«Ti difendo io! Se è solo un problema di money, ci penserà il nostro Rodry!» e dandogli una

pacca sulla spalla, incalza: «Tu dimmi solo who, when, what, where, why…»

Renzo, un po’ confuso, allora gli spiega di nuovo come stanno le cose in maniera

dettagliata; al termine del racconto, Azzeccagarbugli ha finalmente capito!

«Vattene!» urla «Tu e tua suocera! Non voglio avere niente a che fare con voi!».

Chiama due bravacci, che stavano facendo la sauna nella stanza a fianco, e li fa cacciare

fuori in malo modo, concludendo: «Non fatevi più vedere in giro o vi faccio spezzare le

braccine!»

IL DOTTOR AZZECCAGARBUGLI

Con tutti i miei clienti sono tremendo

Li prendo quando voglio poi li confondo,

Con quella parlantina intorto chi voglio

E se malauguratamente prendo un abbaglio,

Urlo a squarciagola e in english raglio

E faccio credere al cliente che suo è lo sbaglio.

Così è successo a Renzo, quello stordito

Che nel mio studio arriva tutto impettito.

Racconta una storiella che mi fa pensare

Che lui avesse tutto da guadagnare

Nel tener ben nascosto il misfatto

Che io credevo avesse fatto.

Ma quando il nome di Rodri ho sentito

Non ho più mosso un solo dito.

Fuori ho buttato Renzo, Lucia, Agnese…

Al diavolo tutte le spese!

Page 17: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

17

Capitolo IV

Fra Cristoforo, pensaci tu!

Renzo e Agnese, dopo l’incontro con Azzeccagarbugli, sono furibondi! I ricchi e i potenti han

sempre ragione e loro, che non sanno l’inglese, son sempre fregati. Renzo, però, è anche

arrabbiato con se stesso: se fosse stato attento alle lezioni della prof. Viazzo, ora saprebbe

come rispondere per le rime a Don Abbondio e Azzeccagarbugli!

Tornati a casa e riferito l’accaduto a Lucy, si siedono intorno al tavolo e pensano al da farsi:

Renzo impreca, come sempre! Agnese, invece, propone le soluzioni più strampalate: fare una

telefonata a Papa Francesco – che risponde a tutti -, denunciare Rodry all’ONU, chiamare

Barbara D’Urso... o Ballarò... Quando, finalmente, a Lucy viene un’idea: mandare un sms a

Fra Cristoforo.

«Quello sì che è uno in gamba!» esclama Agnese.

«E’ vero: ha una marcia in più» aggiunge Renzo, come la sua mitica Torpedo blu. In gioventù

sulla sua Torpedo blu ha fatto di tutto e di più e ha capito molte cose della vita e, alla fine, si è

pure convertito, aiutando la povera gente e chi è in difficoltà come noi.

Prende il telefono e lo chiama, ma nulla: non risponde; dopo il quinto tentativo, Fra Cristoforo

manda un sms: “Sto pregando! Cosa c’è?”

Allora Renzo scrive: “Rodry vuole Lucy a tutti i costi e non ci lascia sposare. Cosa facciamo?

[faccina disperata]”.

Fra Cristoforo risponde: “Ok! Ci penso io! [faccina sorridente]”.

«Speriamo! Qui c’è bisogno di un miracolo: cal ciel an juta» esclama mamma Agnese.

Renzo, rosso in viso, inizia a imprecare, invocando tutti i santi: «Rodry! Tu e il tuoi soldi:

vengo nel tuo villone e ti ammazzo, ti butto nella fontana! ‘Sto …..biiiip…»

Lucy, preoccupata, dice: «Non ci provare! Mi fai paura!» e Agnese: «Calma, calma, calma…»

Dopo un paio d’ore, arriva Fra Cristoforo con un occhio nero e zoppicando.

«Che ti è successo? Sei forse caduto dalla bici? Volevi imitare don Matteo?» ridacchia Lucy.

«Ragazzi… è peggio di quello che pensavo! Sono stato al villone di Rodry e i suoi scagnozzi

bulli mi hanno fatto nero. Voi due correte un grave pericolo, soprattutto tu, Lucy! Rodry vuole

che tu esca con lui a tutti i costi: è meglio che tagli la corda da Buronzo!»

«Ma dove andiamo?» chiedono i tre in coro.

Fra Cristoforo, stravolto, si siede sul divano e, mentre Agnese va a prendere del ghiaccio da

mettergli sull’occhio, dice: «Lasciatemi pensare a chi telefonare!»

Page 18: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

18

Intanto Renzo gli passa l’iPad, che ha un abbonamento internet flat: «Dai Fra, navighi senza

pagare un centesimo!»

Su Trivago trovano posto in bed and breakfast a Vercelli, a Biella, a Oropa, a Venezia, a

Barcellona, a Oslo …

Renzo dice: «Nooo, cerca qualcosa di più vicino!»

E Fra Cristoforo: «Dove? A Milano? In Costa Azzurra?… Non vedo nulla di interessante»

«E questo a Monza? Guardate! Ha la piscina, l’idromassaggio ed è all inclusive»

«Carino!» dice Lucy «Ma è un bed and blessing!»

«E cos’è?» chiede Renzo «La colazione te la danno?»

«Ma certo» spiega Fra Cristoforo: «Sono degli alberghi gestiti dalle monache e questo è nella

zona di Monza, conosco la badessa!»

«La badante?» chiede Renzo.

«No! La badessa, quella che dirige il convento. Ha solo camere singole con bagno e alcune

sono libere subito. Ragazzi confermiamo subito: la mia amica vi accoglierà a braccia aperte».

Felici per la gita fuori programma a Monza, Renzo e Lucy vanno a prepare i trolley.

FRA’ CRISTOFORO:

VENGO A PRENDERTI STASERA

SULLA MIA TORPEDO BLU

Vengo a prenderti stasera

Sulla mia Torpedo blu,

L’automobile sportiva

Che mi dà un tocco di gioventù.

Jessica, già ti vedo elegantissima

Come al solito sei tu!

Sembrerai una velina

Sulla mia Torpedo blu.

Con un colpo di clacson scendi giù.

Ma che fai? Scendi le scale, esci di corsa

Mentre io faccio una manovra

E finisci stesa sulla strada!

Non sei più tu, sembri una sogliola,

Sotto la mia Torpedo blu!

Io, ora sono solo senza di te;

Ti ho stirato senza un perché.

Mi sento in colpa, voglio espiare

Mentre preparo il tuo funerale!

Poi ho trovato la soluzione,

Mi è venuta la vocazione!

Vestito del saio, con il bordone,

Sempre e solo in bici, su e giù,

Perché ho venduto la mia Torpedo blu!!!!!

Page 19: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

19

Capitolo V

Addio risaie! La monaca ci aspetta!

Nonostante la bella gita inaspettata Renzo,

come tutti gli agricoltori, nel partire guarda con

nostalgia e preoccupazione le risaie di Buronzo,

mentre si reca a casa dell’amico Domenico,

detto Menico, per partire alla volta di Monza,

sulla mitica cinquecento gialla.

Mentre Lucy si ritoccava il trucco, Renzo

continuava ad osservare le ultime risaie che

dovevano essere tagliate; in lontananza si

vedeva una mietitrebbia immersa nella paglia

dorata; dagli alberi cadevano le prime foglie

rossastre e si adagiavano lievemente a terra.

Ad un tratto Menico propone: «Ci fermiamo a mangiare dui bulè cun la pulenta? O vicino a

Monza, iè ‘l salam d’oca?».

E Lucy: «Ma voi pensate sempre solo a mangiare? Io poi come faccio a entrare nel vestito?»

Dopo due ore di viaggio e tre tappe culinarie, giungono a Monza al bed and breakfast

“Armonie in convento”.

«Il nome è tutto un programma» esclama Menico. Saluta gli amici e, con una sgommata, gira

la sua spider e se ne va a casa.

Renzo e Lucy bussano con irruenza al portone perché le monache non sentono il campanello,

visto che ascoltano Radio Maria a tutto volume. Alla fine viene ad aprir loro la portinaia, una

monaca gentile, avanti negli anni ma ancora attiva, che immediatamente li accompagna dalla

badessa Sister Act Gertrude, soprannominata la “Monaca” di Monza.

All'aprirsi della porta appare ai giovani una donna formosa, sulla trentina, bella nei

lineamenti, labbra carnose, filo di rossetto, fard sulle guance.

I due giovani si guardano con sospetto, mentre la badessa in tono scherzoso dice: “Qui si sta

in forma e si beve “Acqua Della Fonte” che fa fare tanta PLIN PLIN! E si elimina la cellulite.

Page 20: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

20

La monaca poi si rivolge a Renzo dicendo che non può rimanere perché gli uomini non

sposati non vengono alloggiati e che deve andare in cerca di una camera negli agriturismi

della zona, elencati su un depliant “Suora tour” che prontamente gli consegna. “Non fare il

turista fai da te” gli dice una sorella “Ma vai al bed and breakfast di San Nazzaro Sesia: c'è

pure la fermata del pullman comoda...”. Renzo, sbuffando, saluta Lucia e se ne va dicendo che

le avrebbe poi comunicato con un sms l'indirizzo preciso dell'agriturismo.

Lucia è incuriosita dall'aspetto e dai modi della badessa un po’ troppo sbarazzina e la osserva

attentamente.

Dopo poco tempo, Renzo manda un messaggio a

Lucia dicendole di aver trovato un agriturismo poco

costoso ma carino. Lucy, però, non lo legge perché

sta pranzando con le altre monache e con la badessa,

con la quale dialoga per tutta la durata del pasto,

raccontandole la sua vicenda e le minacce di Rodry,

vecchio amico della badessa.

Terminato il pranzo, Gertrude chiede a Lucy se quel

pomeriggio vuole accompagnarla a Milano per fare shopping: «In fondo, dai, cosa c'è di male,

siamo giovani!».

Lucia rimane sorpresa dalla proposta ma accetta, dal momento che ha bisogno svagarsi.

Arrivate a Milano, Lucia e la monaca, ringalluzzite più che mai, vanno a bersi un buon caffè

in Galleria, al Bistrot Da Egidio.

Lucy rimane incantata a vedere tutta “la

Milano da bere” che prende l'aperitivo con

tartine, caviale, salatini, frutta e stuzzichini

vari, alla faccia della Baraggia! Tutti

chiacchierano e fanno il brunch, il lunch e

organizzano il week-end in una splendida

location in stile EXPO.

Quando arriva Egidio, bello come un tronista,

Page 21: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

21

invita calorosamente Geltry a fermarsi un po’ a fare due parole, mentre Lucy fa nuove

amicizie e si informa su dove andare a comprare vestiti trendy: da Zara o HM o Brany, per

l’imminente viaggio di nozze.

Egidio continua a parlare amabilmente con Geltry e poi, con la scusa di aiutarla a sistemare il

velo e un ciuffo di capelli mesciati che escono, si apparta con lei, mettendola a conoscenza dei

piani di Rodry e dell'Innominato, che vogliono rapire Lucy. In nome della vecchia amicizia,

Geltry, ancora innamorata di Egidio, accetta di aiutare i vecchi amici: dopo qualche giorno, la

monaca avrebbe dovuto mandare Lucia a Milano da Egidio a ritirare gli abiti.

Dopo un pomeriggio di shopping in negozi fashion, tornano in convento a Monza e durante il

viaggio, Geltrude confida a Lucy di aver accettato di diventare suora perché fin da piccola le

compravano le Barbie vestite da suora e guardava sempre “Sister Act” e Sofia Ricci in “Che il

cielo ci aiuti” e tutti i parenti le ripetevano sempre «Che bella suora! Che brava suora!» e così,

alla fine «Mi sono decisa – dice – anche se ero poco convinta, e la cerimonia della Vestizione

è stata trasmessa sul canale diocesano».

LA MONACA DI MONZA

Ad Egidio

Mi hai detto: “Vieni su da me!

L’inverno è caldo su da me!

Non senti il freddo che fa

Nel chiostro di questa città?

Perché non vieni su da me

Saremo soli io e te!

Lontani da occhi indiscreti

Di suore e anche di preti.

Ti posso offrire un buon caffè…

In fondo, che male c’è?”

Ma, Egidio, cos’hai messo nel caffè

Che ho bevuto su da te?

C’è qualche cosa di diverso adesso in me!

Se c’è un veleno morirò,

Ma questo velo proprio no,

L’abito nero, le scarpe senza tacco, no, no, no…

Voglio la vita, quella vera, accanto a te.

Cos’hai messo in quel caffè?

Non so più che giorno è

So che voglio solo te.

Non m’interessa il sacrificio,

Il digiuno, recitar l’ufficio…

Ma tutti i giorni son da te

A sorseggiare un buon caffè!

È un’abitudine, una droga ormai

Che non so perder più, lo sai!

È così dolce star con te

Anche se mi chiedi troppo, dai!

Quella povera Lucia,

La devo lasciar sola per la via

E dai bravi farla rapir e portar via

Per favorir i luridi disegni

Di quel Rodri, amico tuo.

Che brutta cosa farmi ricattare

Quando io nella mia vita vorrei solo amare!

Però ti ubbidirò senza fiatare

Perché voglio tornare su da te

A sorseggiare un buon caffè!

Page 22: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

22

Capitolo VI

Il bisbetico domato, ossia l'Innominato.

Alcuni giorni dopo Rodry, l'Innominato ed Egidio decidono il momento più opportuno per

rapire Lucia.

Geltry, informata sul da farsi, chiede gentilmente a Lucia se può recarsi a Milano per ritirare

degli abiti in lavanderia e da TIFFANY, in via della Spiga.

Lucia accetta l'incarico ed è contenta di andare per negozi, perché spera di fare altri acquisti,

approfittando dei saldi invernali.

Arrivata a Milano Lucia, camminando lentamente, si dirige verso il centro, quando viene

bloccata da due uomini e una donna di mezza età.

Lucia, spaventata, inizia ad urlare: «Cosa volete? Lasciatemi andare...Lasciatemi andare!».

La donna cerca di tranquillizzarla e rassicurarla, dicendole: «Nessuno ti farà del male! Non

avere paura, non siamo delinquenti! Lucia calmati!». Ma, mentre la trascinano via, Lucia urla:

«Come fate a conoscere il mio nome? Siete

delle spie? E' un film di 007?»

«Vieni, non fare storie, nessuno ti torcerà un

capello, nessuno vuole farti del male...

abbiamo l'ordine di trattarti bene e di

portarti da una persona che ti darà delle

spiegazioni».

«Povera me, povera me», continua a urlare

Lucia, «dove mi portate?».

Subito è trascinata di peso sopra un

KANGOO verde dai vetri oscurati. La povera Lucia viene così condotta vicino a Rho, nel

villone dell'Innominato.

Entrati nel parco della mega villa, Lucia sempre più spaventata, sgrana gli occhi nel vedere

tanta ricchezza.

Viene portata piangendo in un grande salone, dove incontra un signore di mezza età, chiamato

da tutti Innominato. Quando Lucy lo sente parlare, capisce che si tratta di una persona

malvagia che non ha scrupoli, ma un cuore di pietra che non si intenerisce facilmente.

L'Innominato, infatti, dopo averla squadrata dall'alto in basso, sbotta dicendo: «Tutto qui? Il

Page 23: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

23

mio amico Rodry ora sarà

contento, anche se io continuo

a non capirci niente del vostro

amore, siete proprio dei

provinciali, dei sentimentali!

Io, invece, soprannominato da

tutto il paese “Cattivissimo

Me” non sono dello stesso

parere: per me esistono solo i

soldi, rapire per soldi e le

regole sono un optional. Quindi

rassegnati, domani arriveranno Rodry ed Egidio a prenderti! L'hai capito, adesso, il motivo

del rapimento? Non ti preoccupare, il mio amico Rodry vuole portarti a fare un bel viaggetto,

altro che Varazze, dove ti avrebbe portato in viaggio di nozze Renzo! Non guardarmi così!

Siediti su quel divano e taci!»

Lucia, disperata, inizia invece a parlare a macchinetta, invitandolo a non essere più così bullo

e ad andare da un bravo psicologo, quindi gli consiglia, per cambiare personalità, di fare

sportello d'ascolto con la sua amica, la Dott.ssa Tamiati.

L'Innominato la guarda con gli occhi sgranati e si fa una gran risata: «Io dallo strizza

cervelli?! Questa è proprio buona!»

Lucia però non s'arrende e gli consiglia caldamente anche una terapia di gruppo con l'amico

Rodry, Egidio, i vari bulli (i Bravi che bravi non sono!) ma lui, con una risata di scherno,

risponde: «Dormici su, povera illusa!».

Lucia, allora, tutta la notte prega affinché un miracolo o, meglio, una telefonata di papa

Francesco la salvi, visto che le vie del Signore sono infinite!

Al mattino, Lucia è stravolta, mentre l'Innominato non vede l'ora di incontrare Rodry per farsi

due risate e prendere i soldi. Mentre passeggia nel parco, gli squilla il telefono, il numero è

sconosciuto ma presenta una sigla, Vatic2: «Il solito scocciatore!» esclama.

Dall'altro capo del ricevitore sente una voce che dice: «Buongiorno, sono Papa Francesco

volevo parlare con lei!»

«Bello scherzo! Sono su 'Scherzi a parte'?»

«Sono proprio Papa Francesco e voglio proprio parlare con te!»

«Santità, è proprio sicuro di volermi parlare? Sa quanti delitti ho commesso?»

«Ma certo, è proprio per questo che ti telefono: Dio mi ha suggerito di riportarti all'ovile, sei

la mia pecorella smarrita preferita. Se vuoi salvarti, seguimi e canta con me 'Laudato sii mio

Page 24: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

24

Signore per la povera Lucia e per Renzo...', e convertiti e cambia vita come San Francesco. La

predica è finita, a buon intenditor poche parole, e adesso scusa ma ho altre telefonate da fare».

Page 25: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

25

Capitolo VII

La nuova peste: la perdita della memoria

Lucia, finalmente liberata dall'Innominato, che si era ravveduto dopo aver ricevuto la

telefonata di Papa Francesco, può chiamare sul cellulare Renzo affinché venga a prenderla nel

villone vicino a Rho. Renzo, però, non capisce più niente, va in tilt non sapendo perché Lucy

non è più nel convento ma si trova in quel posto.

Dopo aver impostato il navigatore, l’amore di Lucia parte da Buronzo un po' stralunato come

altri abitanti del paese, avendo contratto una strana sindrome virale, detta 'la peste

smemorina', che non solo faceva perdere la memoria ma cambiava anche la personalità del

malato. Perfino al TG3 Piemonte avevano trasmesso un'edizione straordinaria sul paese di

Buronzo, dove in pochi giorni la strana malattia aveva contagiato le menti e le bocche degli

abitanti e si estendeva all'intera provincia di Vercelli. Nessuno più riconosceva il carattere e il

modo di fare dei propri famigliari e dei propri compaesani e il sindaco Emiliano Giordano

stava per fare un'ordinanza per dichiarare la calamità naturale.

Dopo aver sbagliato strada un po' di volte, nonostante avesse impostato il navigatore, Renzo

finalmente arriva da Lucia la quale, pur essendo felice di vederlo, lo trova molto più dolce del

solito e si chiede se abbia combinato qualcosa (lei non sa ancora della febbre smemorina!) e

lo informa nei minimi dettagli di quanto era accaduto.

In giardino incontrano l'Innominato soddisfatto e santificato, che chiede umilmente scusa più

volte ai due ragazzi e propone di aiutarli nell'organizzazione del nuovo matrimonio e di

pagare loro un viaggio di nozze, non

a Varazze, ma una bella crociera

Costa. Ma soprattutto promette

solennemente di convincere l'amico

Rodry a lasciarli in pace.

Renzo, stranamente, nel sentire

quest'offerta, si commuove e anche

lui promette a Lucia di fare le cose

in grande, al punto che Lucy, che

non aveva visto il TG e letto i giornali, pensa che sia impazzito ed esclama: «Hai forse la

febbre a 40°!? Stai bene? Non sei mai stato così generoso!»

«In questi giorni mi sento un po' strano: sarà colpa della peste smemorina, che in paese ha

Page 26: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

26

contagiato tutti e nessuno più è se stesso! Pensa che l'altro giorno, spinto dalla generosità,

sono andato a mettere le aragoste nel menu e a farti fare una torta di dodici piani con noi due

sopra a grandezza naturale! »

Lucia esclama: «Esagerato! Per fortuna paga l'Innominato, altrimenti altro che carattere

cambiato! Con i nostri stipendi avremmo dovuto fare un mutuo!».

Renzo quel pomeriggio, mentre prendevano l’aperitivo a bordo piscina, era sempre più strano

agli occhi di Lucia: le proponeva abiti di Pignatelli o Valentino, Enzo Miccio come wedding

planner, le diceva parole dolci (cosa mai capitata prima!), al punto che Lucy pensava: «Non ci

posso credere, speriamo che la peste duri a lungo!»

L’Innominato, stranamente tranquillo, sembrava il Bisbetico Domato ed era un’altra persona e

tutti gli amici capiscono immediatamente che da quel momento si sarebbero annoiati a morte:

più niente rapine, rapimenti, estorsioni ecc. Bontà a go-go!

Proprio in quel momento arrivano Egidio e Don Rodrigo i quali, aanch’essi colpiti dalla peste

smemorina, erano bianchi in volto ma teneri come due vecchie zie, pieni di premure per i

Promessi Sposi a tal punto che avevano portato i pasticcini e lo spumante per brindare al

matrimonio.

Cenano così tutti insieme e la serata trascorre, per la prima volta, piacevole a tal punto che

tutti comprendono che è meglio vedere con gli occhi del cuore piuttosto che agire con

violenza.

Il mattino seguente Renzo e Lucy, carichi dei regali dell’Innominato (una lista nozze da

sogno!) e con le lacrime agli occhi, salutano i nuovi amici. Il padrone di casa chiede se può

essere loro testimone di nozze e Renzo e Lucy accettano emozionati pensando che al loro

matrimonio avranno i vecchi amici di Buronzo e i nuovi amici, che il destino ha messo sulla

loro strada.

Partiti dal villone dell’Innominato, eccitati dai nuovi avvenimenti, decidono di passare anche

da Monza e invitare la monaca Geltry, che sicuramente la peste aveva cambiato. Infatti, al

convento tirava un’aria celestiale, fin da fuori si sentivano le lodi e le preghiere e non più

Sister Act. Trovarono la monaca in ginocchio nella cappella a pregare e chiedere perdono per

la sua vita passata; quando li vide, saltò loro al collo e non finiva più di ringraziare il Signore

e di far loro le feste. Quando la invitarono al matrimonio e le dissero che l’Innominato era

loro testimone, cominciò a cantare lodi a squarciagola come una brava suorina.

Page 27: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

27

Amici forever

Un tempo ti credevi la più desiderabile

E uscita dalla Merlano Riseria

Non mi filavi e scappavi via.

Io ti guardavo intensamente

E ti amavo prepotentemente.

Ti avrei voluta nel mio villone

Che con te avrebbe fatto sensazione

Ma tu no, rigida, superba

Camminavi a tre metri sopra l’erba.

Testa china, occhi bassi…

Ed io ad aspettare come un UTU che passassi.

Ora sai che ti dico?

La nuova peste mi ha rinsavito!

Oggi al tuo matrimonio esigo l’invito

E in chiesa verrò pentito

E insieme ai bravi convertito,

Dimenticando il male che in passato ho ordito.

Ora da te vorrò solo perdono e tenerezza

E al tuo pranzo di nozze farò il cameriere

In cambio di una carezza.

Con cuore sincero, brinderò alla vostra felicità

E alla nostra ritrovata serenità.

Viva gli sposi Renzo e Lucia!

Che questa festa tutto l’odio porti via!

Con affetto, Rodry

Page 28: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

28

Capitolo VIII

…e vissero felici e contenti.

Finalmente, Renzo e Lucia iniziano i

preparativi del matrimonio, fissato per il

giorno di San Valentino – 14 febbraio 2015 –

nella chiesa di Buronzo.

A causa della peste smemorina, Renzo,

divenuto più generoso, ha progettato in

grande e così alla fine decide di portare Lucia

a Milano da Enzo Miccio per scegliere l’abito

da sposa, che aveva sempre sognato, senza

indossare quello della suocera, sistemato dalle sartine del paese.

Arrivata a Milano, Lucia rimane incantata da un vestito che vede in vetrina: corpino di pizzo e

ampia gonna da principessa con tanto di strascico e velo lungo e importante, raccolto da una

coroncina di perle, che fa piangere mamma Agnese, ancor prima di entrare in negozio.

Scelto l’abito, tocca alla torta che decidono di

far fare ad una nota pasticceria di Torino, alta

dodici piani e decorata con due simpatici

sposini.

Vista la generosità dell’Innominato, il catering

della Bettola allestisce nel castello di Buronzo il

pranzo con numerose portate.

La mattina del fatidico giorno, Lucia si alza

prestissimo agitata ed emozionata, perché aspetta l’arrivo delle amiche, della pettinatrice e

della fiorista Carla con lo splendido bouquet impreziosito con le perle, come la coroncina del

velo. Tutto il paese è in fibrillazione per il

matrimonio dell’anno e per conoscere i mitici

sponsor di Milano.

Verso le 11 del mattino, giunge nel cortile della

casa di Lucia la Balilla nera, guidata da

un’autista d’eccezione, Fra Cristoforo, il quale

avendo nostalgia della sua Torpedo Blu, guidata

in gioventù, voleva provare l’emozione di

Page 29: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

29

portare Lucia in chiesa. Lei esce di casa tra gli applausi della gente e, mentre saluta la folla

come una regina, inciampa nel velo e per poco

non rovina il vestito, facendo drizzare i pochi

capelli rimasti in testa a Enzo Miccio.

Renzo l’attende, elegante, sulla porta della chiesa

addobbata a festa con molte rose bianche. Don

Abbondio, per l’occasione, si era pure fatto

prestare da Fra Cristoforo il tappeto rosso. Non

appena Lucia inizia a percorrerlo, la monaca di

Monza e l’autista Gilberto con la corale di

Buronzo, diretta dal maestro Battagion, attaccano

a gorgheggiare come fringuelli l’Ave Maria di

Schubert, mentre l’Innominato e Rodry si

commuovono (anche se le malelingue sostengono

che versassero lacrime su tutti i soldi spesi!).

Don Abbondio celebra il matrimonio insieme a

Fra Cristoforo ma, nonostante la peste

smemorina, ha sempre un po’ di tremarella nel vedere Rodry e i bravi in prima fila e ogni

tanto li guarda con sospetto, facendo facce strane.

Dopo lo scambio degli anelli, mentre gli sposi romanticamente si guardano negli occhi,

Agnese scoppia in una risata dicendo: «L’era ura, iuma faglia!».

Terminata la cerimonia, un lungo applauso liberatorio accompagna l’uscita degli sposi dalla

chiesa, che presto vengono sommersi da tutto il riso della Baraggia, lanciato dagli amici

agricoltori di Renzo, da tutto il paese

e soprattutto dai Bravi, che sono

diventati “bravi” e hanno deciso di

mettere i fiori nei loro cannoni!

Il fotografo Brotto fa numerose foto di

rito, ma… tutti – soprattutto Don

Abbondio – si stanno già precipitando

al pranzo nelle sale splendidamente

addobbate del castello.

Per tutto il paese invitato al

matrimonio iniziano i festeggiamenti, che si protraggono fino a tarda sera tra cantate e bevute,

mentre le pettegole del paese si mordono le unghie dall’invidia non potendo trovare difetti,

Page 30: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

30

vista la bellezza dei centrotavola e la ricchezza principesca del menu.

A far stupire tutti è la torta arrivata da Torino con un trasporto eccezionale: ben otto piani di

dolcezza e decorazioni, cosa mai vista in tutta la Baraggia!

Ma le sorprese non sono finite: a servire la torta c’è Rodry e i bravi, in grembiule bianco e

farfallino, mentre la Monaca di Monza porta, su un vassoio d’argento, le chiavi della casa nel

centro storico di Buronzo, che è stata regalata agli sposi dall’Innominato.

Alla fine della festa, gli sposi se ne vanno nel tramonto sulla loro spider rossa a cui gli amici

avevano attaccato i barattoli di latta e il cartello “just married”.

Page 31: STORY - icarborio.gov.its_story.pdf · Io non parlo, adesso tocca a te. 10 . Capitolo II . Matrimonio all’aria! Perpetua, non vedendo arrivare Don Abbondio, inizia a preoccuparsi…

31

RENZO A LUCIA

CANTO D’AMORE FINALE

O dolce Lucia, col bene che ti voglio

Lo so ritornerai!

Un giorno m’ha fatto una promessa

Che certo manterrai!

Ricordi: in riva al Garabione, tempo fa;

Dicesti: “Renzo, questa separazione,

Ci servirà di lezione,

Sarà il coronamento

Del nostro sentimento!”

Poi, a Monza ti ho lasciata

Dalla monaca sciagurata

Che a Milano ti ha perduta

E ai bravi ti ha ceduta….

Dall’Innominato sei finita

Ma da lui poi sei partita.

La nuova peste tutto ha sistemato

E gli uomini ha cambiato

E il lieto fine ha decretato.

La monaca di Monza

Ha pregato e cantato,

Don Abbondio ci ha sposato

Rodry al pranzo è stato invitato

E poi l’innominato il conto ha pagato.

Tu la torta a molti piani hai tagliato

E tutta Buronzo ha festeggiato!