STORIA DEI GIARDINI - Florart Imola

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“PAESAGGIO E GIARDINI NELLE SCUOLE” STORIA DEI GIARDINI Istituto Tecnico Agrario “G. Scarabelli” – Imola Anno scolastico 2013/2014 A cura di Carlo Carcangiu Franca Palanchetti Laura Zaccherini

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“PAESAGGIO E GIARDINI NELLE SCUOLE”

STORIA DEI GIARDINI

Istituto Tecnico Agrario “G. Scarabelli” – Imola Anno scolastico 2013/2014

A cura di Carlo Carcangiu Franca Palanchetti Laura Zaccherini

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Storia dei giardini

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IL GIARDINO ANTICO

il mondo antico documentato

• EGITTO • MESOPOTAMIA • ROMA

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IL GIARDINO ANTICO

Giglio Mandorlo Rosa Melograno Fico

Melo Olivo Cedro

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IL GIARDINO ANTICO

Cipresso

Quercia Vite

Carrubo Palma

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IL GIARDINO ANTICO - EGITTO

Il giardino serviva per: • fornire frutti commestibili • fornire legno utile • fare ombra

Caratteristiche dei giardini: • bacini geometrici d’acqua e canali popolati da pesci e uccelli acquatici • orti legati alle case • recinto

Sacralità del Nilo

Giardino di un alto funzionario di Amenofi III, Tebe

• filare di alberi per ombra • frutteto: vigna • viali di alberi: sicomori, palme, tamerici, datteri, fichi, carrubi, salici, giuggioli • disegno simmetrico del giardino • residenza nascosta dagli alberi

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IL GIARDINO ANTICO - MESOPOTAMIA

Il giardino pensile = ziggurat + florida vegetazione. Furono voluti da Nabucodonosor nel VI sec. A. C. per la regina Semiramide.

Caratteristiche: • terrazze degradanti, appoggiate su un sistema costruttivo voltato, percorso da una rete di canali per lo scorrimento dell’acqua • alberi in filari: cedri, bossi, alberi da frutto, ginepri, mancanza di fiori.

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IL GIARDINO ANTICO - ROMA

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Funzione del giardino: • meditazione discreta e isolata • cornice per incontri conviviali • immagine del benessere della famiglia

La casa italica

ingresso

atrio: spesso scoperto, pavimentato con funzione di impluvio

Vasca centrale: raccolta acqua piovana, convogliata verso una cisterna sotterranea

Tablinio: ambiente di rappresentanza

Hortus: terreno coltivato per il fabbisogno familiare

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IL GIARDINO ANTICO - ROMA

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La casa pompeiana

Peristilium: cortile porticato maggiore, situato nella parte interna dell’abitazione

Euripo: canale d’acqua, a volte così ampio da divenire l’elemento dominante della composizione

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IL GIARDINO ANTICO - ROMA

Pitture parietali che riproducevano scene di viridari con siepi, alberature e pergole. Piante rappresentate: • oleandro • melograno • mirto • lauro • viburno • rose • margherite • gigli • papaveri • edera • palma da datteri

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IL GIARDINO ANTICO – ROMA Villa Adriana – Tivoli (118 – 138 d.C.): costituita da una serie di edifici disposti assecondando la morfologia del luogo (teatri, biblioteche, terme, ninfei, giardini, ippodromo)

Pecile: piazzale alberato con piscina centrale, è un ginnasio

Canopo: canale limitato da un colonnato con al termine un ninfeo circolare a esedra

Alcune zone evocano luoghi dell’impero e momenti della vita dell’Imperatore Adriano.

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IL PAESAGGIO ANTICO – L’IMPERO ROMANO E LA CENTURIAZIONE

I terreni da coltivare erano suddivisi in centuriae; la centuria era la quantità di terreno necessaria a soddisfare le esigenze di 100 uomini. Le centurie venivano poi suddivise in lotti e assegnate ai coloni.

200 iugera (50 ettari)

20 actus (708 metri)

centuria centuria centuria

centuria centuria centuria

centuria centuria centuria

centuria

Decumani (est-ovest)

Kardines (nord-sud)

Grandi opere di rilevamento compiute dagli agrimensori romani.

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IL GIARDINO MEDIOEVALE – IL GIARDINO MONASTICO Con la caduta dell’Impero Romano (476 d.C.) si ha un generale degrado della civiltà, delle ville e dei giardini; anche il paesaggio subisce un processo di inselvatichimento. Dal IV sec. si ha un progressivo recupero, prima dal punto di vista agronomico, poi farmacologico e infine estetico, a partire dai monasteri.

Abbazia di San Gallo (Svizzera, IX sec.) • giardino claustrale: il centro, segnato da un’aiuola a forma quadrata, ospita un albero.

• frutteto che serve anche da cimitero

• giardino dei semplici per le erbe medicinali, composto da una doppia fila di aiuole rettangolari; a fianco delle specie officinali, ci sono anche piante ornamentali

• Hortus: vi sono 18 aiuole di forma rettangolare, divise da un percorso centrale, in cui vengono coltivate molte specie orticole.

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IL GIARDINO MEDIOEVALE – L’HORTUS CONCLUSUS Hortus i giardini hanno le caratteristiche di un orto fecondo di frutta, ortaggi e aromatiche Conclusus è uno spazio protetto e separato fisicamente da un muro dall’ambiente circostante.

Caratteristiche del giardino medioevale

• semplicità di forma, modesto per superficie e protetto da un muro o un alto recinto

• all’interno i viali hanno un disegno geometrico e, dove si intersecano, formano piazzole

• al centro vi è un pozzo o una fontana da cui derivano canaletti che irrigano i prati

• le superfici a prato hanno forma rettangolare e accolgono fiori

• in luoghi appartati vi sono piante medicinali, alberi da frutto (pomario) o piante sempreverdi (viridario)

• funzione dei giardini come luoghi conviviali, in cui si passeggiava, si cantava, si suonava, si danzava e si intrecciavano giochi d’amore.

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IL GIARDINO MEDIOEVALE – USO DELLE PIANTE E SIMBOLISMO CRISTIANO

Il giardino e l’hortus sono intesi come paradisus claustralis, manifestazione terrena dell’Eden

• le rose simboleggiano la Vergine Maria e spesso ricoprono spalliere o recinti. Nel paradiso terrestre sono immaginate senza spine.

• i gigli bianchi rappresentano la purezza della fede, ma anche la povertà • il trifoglio simboleggia la Trinità • la mela e la melagrana sono simbolo dell’unità della Chiesa • la palma simboleggia la giustizia, il limone la purezza, il fico la dolcezza, l’ulivo la misericordia e il rovo la sottomissione

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IL GIARDINO MEDIOEVALE – USO DELLE PIANTE E SIMBOLISMO CRISTIANO

• il giardino claustrale è spesso quadripartito con un albero al centro, protetto da un‘aiuola quadrata, rimanda alla simbologia cristologica del numero quattro, come i fiumi del paradiso, le virtù cardinali, gli evangelisti, i profeti e i padri della Chiesa.

• il cimitero pomario simboleggia le virtù della vita e anche la rigenerazione della morte • la piantumazione di cipressi lungo le strade indica il percorso mistico che conduce al monastero e ai luoghi di sepoltura;questo albero simboleggia l’immortalità.

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IL GIARDINO ISLAMICO NEL MEDITERRANEO

Nel 712 i Mori conquistano Cordova e Siviglia, inizia la dominazione araba in Spagna.

Giardino arabo metafora del Paradiso (Corano)

Caratteristiche del giardino islamico • presenza dell’acqua in vasche, fontane, rigagnoli, cascate; la terra si riscatta dall’aridità del deserto, l’acqua disseta e incanta la vista.

• vengono usate piante sempreverdi, secondo il Corano niente deve mutare

• la composizione è definita secondo un impianto geometrico • armonia dei 4 elementi: terra, aria, fuoco e acqua.

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IL GIARDINO ALL’ITALIANA Situazione generale Nel ‘300 si assiste ad una forte crisi agricola e alla diffusione della peste nera che colpisce l’Europa dimezzandone la popolazione. Dopo il 1450 si ha un’inversione di tendenza demografica, l’agricoltura riprende vigore, l’Italia raggiunge un periodo di floridezza economica e sociale che si riflette sulle arti: nasce nelle città italiane il Rinascimento. Il modo di vivere si riflette nei giardini Le ville signorili della Toscana, del Lazio e del Veneto, sono testimonianza di un vivere colto, raffinato e sereno, create in perfetta armonia con l’ambiente circostante

Giardino di Boboli - Firenze

Villa Lante - Bagnaia

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IL GIARDINO ALL’ITALIANA Caratteristiche della villa e dei giardini • la villa non è più separata dall’ambiente circostante come l’hortus conclusus, il giardino diventa una terrazza aperta • tendenza a fondere insieme gli spazi aperti, quelli della casa con quelli circostanti del paesaggio, naturale e antropizzato. La casa è posta in una posizione sopraelevata. • il giardino si articola spesso in una serie di terrazze • la sistemazione della villa è guidata da un ordine prospettico e da regolari assi di simmetria ortogonali tra loro

Villa Aldobrandini - Frascati

Parco di Pratolino Firenze

Villa medicea - Fiesole

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IL GIARDINO ALL’ITALIANA Caratteristiche architettoniche delle ville toscane del Rinascimento: • viale di accesso con ponti, muri, edicole, ecc.. • pilastri e opere murarie elaborate e decorate, che sorreggono il cancello d’ingresso • muri che sostengono le terrazze del giardino decorati Giardino Garzoni - Pistoia

• scale ad una o due rampe che collegano i diversi livelli del giardino • le fontane e le vasche assumono forme varie, corredate da opere idrauliche e da veri e propri giochi d’acqua • i pozzi sono dotati di parapetti o arricchiti da elementi architettonici per la presa dell’acqua • ninfei realizzati in forma di caverna.

Grotta degli animali – Villa di Castello, Firenze

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IL GIARDINO ALL’ITALIANA Caratteristiche botaniche del giardino rinascimentale: • utilizzo delle essenze sempreverdi per conservare il giardino nell’immutabilità, spesso riunite in boschetti di pini o abeti rossi, ma non mancavano quelli di piante da frutto • nascita dell’ars topiaria che si traduce in verdi labirinti, aiuole delimitate da basse siepi di bosso, mirto, alloro

Vignanello – Palazzo Ruspoli

Villa Pisani - Venezia

• il limite del giardino poteva essere segnato da elementi verdi come siepi di alloro, leccio, agrifoglio, biancospino, bosso, ginepro, da muri sui quali crescevano rampicanti come edera, gelsomino, vite, o ancora vi potevano essere alberi da frutto e agrumi allevati a spalliera • i “quadri” erano definiti dai percorsi ortogonali in ghiaia o sabbia, formati da alberelli coltivati a spalliera con arbusti profumati, come mirto, lavanda, salvia, rosmarino, bosso o piantati a erbacee basse come viole, narcisi e garofani. I quadri potevano essere a loro volta ripartiti in forme ovali, triangolari, a losanga, ecc.. • alcuni percorsi erano caratterizzati da gallerie verdi costituite da piante vive

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IL GIARDINO ALL’ITALIANA

• la collezione di agrumi andava di moda nel rinascimento, un’intera parte del giardino era dedicata a questi frutti: la limonaia, costituita da locali coperti nei quali le piante in vaso venivano ricoverate nei mesi più freddi • componenti essenziali dei giardini erano gli scherzi d’acqua, repentini spruzzi che provenivano da statue raffiguranti figure mitologiche, animali o sembianze umane; gli automi emettevano anche suoni • nei boschetti si trovavano teatrini di verzura, spazi scenici creati con essenze vegetali, quinte vegetali destinate a ospitare rappresentazioni ed

esibizioni

Limonaia di Boboli - Firenze

Teatro di verzura – Villa Reale di Marlia

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ORTI BOTANICI

Le famiglie più abbienti diventano grandi collezionisti di piante esotiche e rare. In Italia si sviluppa un forte interesse per gli studi botanici, nasce una nuova forma di spazio verde, legato allo studio delle specie vegetali: il giardino botanico. I primi giardini sono quelli di Pisa e Padova. Inizialmente gli orti ospitavano piante medicinali provenienti dai territori del Mediterraneo. Con la scoperta dell’America, giunsero anche piante esotiche come la patata, il mais, il pomodoro, ecc.. Seguirono poi le spezie provenienti dai paesi asiatici.

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IL GIARDINO BAROCCO E ROCOCO’ Situazione generale: Il ‘600 è caratterizzato dall’assolutismo nazionale, di cui la maggior espressione si trova in Francia. L’assolutismo politico si lega indissolubilmente all’assolutismo intellettuale, che tende a negare il naturalismo e il razionalismo rinascimentale. La ricerca del bello passa per un artificio complessivo e sovraordinato che dà vita alla cultura barocca che si estende in tutte le corti d’Europa.

I primi elementi del barocco si ritrovano nelle città (Francia – inizio 1600): • creazione delle piazze – giardino (es. Place Royal a Parigi) • creazione della promenade (boulevards) parigina (Champs – Elysées e Cours – la - Reine)

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IL GIARDINO BAROCCO E ROCOCO’ Nel XVII secolo i nobili si sono impoveriti e vivono come parassiti della corte, le ricchezze sono accumulate da alti funzionari di corte, che si costruiscono dimore sfarzose, ma il giardino che più rappresenta il barocco francese è il giardino della Reggia di Versailles vicino a Parigi, fatto costruire da Re Luigi XIV da architetti famosi come Le Notre, Le Vau e Le Brun.

La Reggia di Versailles – Versailles 1662 circa Il giardino viene realizzato per celebrare il potere e l’immagine del Re Sole ed era concepito come una grande scena in cui regnava l’ordine, così come lo era l’organizzazione del suo stato. I tre elementi, città, castello e parco sono uniti dall’asse trionfale che introduce al castello e prosegue nel giardino attraverso le numerose vasche d’acqua.

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IL GIARDINO BAROCCO E ROCOCO’ La Reggia di Versailles, caratteristiche: • nasce come una tenuta di caccia di Luigi XIII • il naturale declivio del terreno viene sfruttato e sistemato a terrazze • l’asse del giardino è lungo 12 km • il castello domina l’intera composizione del giardino • l’asse centrale del giardino è in realtà una lunga via d’acqua, disseminata da fontane che richiamano a Dei greci; a queste segue il Tapis Vert (Tappeto verde), infine vi è il Grand Canal

Reggia di Caserta

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IL GIARDINO BAROCCO E ROCOCO’ La Reggia di Versailles, caratteristiche: • creazione di giardini pensili come quello posto sopra all’Orangerie, l’”Arancera” che, posto a sud, richiama il caldo meridione del mondo • il parterre a nord invece è segnato da temi freschi e silvani, formato da due quadri con al centro una fontana, arricchita da giochi d’acqua. Il viale d’acqua circondato da boschetti arriva fino al bacino del Nettuno

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IL GIARDINO BAROCCO E ROCOCO’ La Reggia di Versailles, caratteristiche: • non mancano boschi con alberi ad alto fusto che nascondono fontane e piazzette • nel giardino del Trianon venivano coltivate belle fioriture

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IL GIARDINO BAROCCO E ROCOCO’ La Reggia di Versailles, caratteristiche: • nel XVIII secolo, con Luigi XVI, si fece largo il gusto del giardino all’inglese, che si orientava verso una rappresentazione selvaggia della natura, arricchita con rocce, cascate e cespugli. L’aspetto rustico è sottolineato dalla costruzione di un villaggio artificiale con le casette con i tetti di paglia, le Hameau de Trianon.

• nel 1774 il parco venne progressivamente trasformato in giardino all’inglese, l’Hameau de Trianon ospitava una vera e propria fattoria in cui Maria Antonietta amava passare il tempo.

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IL PAESAGGISMO INGLESE Situazione generale: nel XVII sec. in Inghilterra divenne di fondamentale importanza lo sviluppo del territorio agricolo. Si passa dalla presenza dei common comuni a quelli privati.

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Capitali venivano investiti nelle campagne, dove le proprietà fondiarie si estendevano e nascevano grandi residenze.

Si verifica un mutamento del gusto nell’arte dei giardini con il rifiuto dello stile geometrico dei giardini italiani e francesi. Si riscoprono le civiltà classiche con le opere di Palladio. Il Palladianesimo, con il richiamo alla Roma antica, ben si sposava con la sensibilità inglese.

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IL PAESAGGISMO INGLESE Caratteristiche generali: • il giardino “romantico” nasce dalla sensibilità dell’aristocrazia anglosassone che si occupava direttamente dei suoi possedimenti terrieri • nel giardino inglese regnava l’aspetto rupestre della campagna a cui spesso si contrapponeva una geometria regolare fatta di viali e prospettive • il paesaggio del giardino aveva un aspetto “naturale”, spesso i giardini stessi erano costruiti come “stretta imitazione della natura” – (giardino paesaggistico), venivano creati boschi ad alto fusto, enormi distese di prato intervallate da sentieri sinuosi • presenza di bacini d’acqua di grandi dimensioni con la presenza di ponticelli “pittoreschi” • presenza di tempietti, finte rovine che dovevano simulare scene ispirate all’antica Roma e ai classici

Stouhead House – veduta del lago con il Tempio di Flora e il ponte

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IL PAESAGGISMO INGLESE • parterre cinti dallo ha-ha, un fossato asciutto senza recinzioni che perimetrava l’area in cui gli animali pascolavano

Stowe Garden

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NASCITA DEL PARCO PUBBLICO (1700) Nel XVI sec alcuni giardini aristocratici erano aperti al pubblico: Villa Medici e Villa Borghese a Roma, in Inghilterra vennero aperte le residenze di caccia di Hyde Park e St Jame’s Park. I parchi pubblici venivano usati dagli aristocratici per migliorare la loro visibilità durante le lunghe passeggiate.

Il verde pubblico urbano nasce quando si passa dalle manifestazioni individuali di ricchezza alla definizione di un contesto pianificato con finalità di tipo collettivo estetico – sociale. Nasce anche come esigenza per migliorare la salubrità della città (polmone verde), doveva contenere spazi per l’esercizio fisico e il riposo. Con la prima rivoluzione industriale si creano nelle città sovvrapopolazione, inquinamento, carenza di infrastrutture: il verde diviene quindi elemento di risanamento urbano, ogni progettazione del verde deve avere una valenza pubblica (cimiteri, arboreti, abitazioni)

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NASCITA DEL PARCO PUBBLICO Il verde pubblico poteva nascere in diversi modi: • apertura alla collettività dei parchi privati • come sviluppo degli spazi verdi ad uso collettivo • rinverdimento delle mura cittadine (Lucca) • trasformazione delle mura in boulevards (Parigi) • creazione di piazze urbane (squares) • creazione di verde e proprie città - giardino

I boulevards nascono in Francia per volere di Luigi XIV che fece avviare i lavori di sostituzione delle mura della capitale con un sistema di bastioni verdi che sorreggevano una passeggiata larga più di 30 metri e divisa dalle alberature in tre parti: • viale centrale per le carrozze • due controviali ombreggiati per i pedoni Gli squares inglesi nacquero dapprima come piazze-giardino ad uso esclusivo dei residenti delle case circostanti, realizzate da speculatori per valorizzare l’insieme; man mano che si diffondevano, divenivano dei veri e propri giardini articolati. Un esempio a grande scala dello squares è Regent Park a Londra.

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NASCITA DEL PARCO PUBBLICO (1700 - 1800)

Central Park New York (1858) Frederick Law Olmsted

Le caratteristiche dei nuovi parchi pubblici seguivano quindi le nuove esigenze di chi fruiva dei frondosi percorsi lineari al di sopra delle mura: avevano un carattere aperto, lineare e geometrico, ben adatto all’uso sociale.

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I parchi di quartiere e alcuni parchi pubblici hanno le seguenti caratteristiche: • il perimetro è sottolineato da una cintura di alberi • l’interno del parco è percorso da viali sinuosi e caratterizzato da vaste distese erbose • i prati sono interrotti da macchie arbustive o arboree e punteggiati da alberi isolati • il punto focale è rappresentato da un bacino d’acqua i cui contorni sono fortemente irregolari

NASCITA DEL PARCO PUBBLICO (1700 - 1800)

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La creazione delle città – giardino è un fenomeno che si è diffuso in America e in Europa a partire dalla seconda metà dell’800 per combattere il degrado delle città. Il movimento per la garden city propugnava il modello di una città diffusa nel verde.

NASCITA DEL PARCO PUBBLICO

Garden city progettata da Ebenezer Howard (1902)

Giardino centrale

Edifici commerciali

Case e giardini

Verde agricolo

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Alcuni esempi di città – giardino in Italia sono il quartiere della Garbatella a Roma e la città giardino Aniene. L’esempio più fantasioso di quartiere giardino è il Parque Güell a Barcellona, creato da Antonio Gaudí, nato da un’iniziativa imprenditoriale volta a dare alle classi medio alte della città la possibilità di risiedere nel verde. Dell’intero complesso che doveva contenere 60 alloggi, ne venne costruito solo il parco.

NASCITA DEL PARCO PUBBLICO

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Il concetto di “naturalizzare” la città fa il suo ingresso in Europa nel primo dopoguerra. I parchi contemporanei sono caratterizzati da: • semplicità stilistica e tipologica • necessità di garantire un’adeguata quantità di spazi verdi pubblici • diversificazione al suo interno in base agli usi (gioco, sport, quiete e riposo) • vicinanza alle residenze.

I PARCHI CONTEMPORANEI

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I PARCHI CONTEMPORANEI

Sempre più spesso i parchi pubblici contemporanei nascono dall’esigenza di riqualificare aree urbane degradate, vecchi stabilimenti industriali e commerciali come il Parc Citroên, La Villette e il Parc de Bercy a Parigi, dove caratteristica comune dei progetti è quella di “valorizzare la memoria dei luoghi” attraverso le linee, le superfici e i volumi. Un esempio di parco pubblico italiano nato dalla riqualificazione di un’area industriale è il Parco San Donato a Firenze.