STORIA · 2020-06-14 · e piscine per purificarsi granai e case con cortile centrale Le due città...

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GIARDINO – CLASSE QUARTA STORIA Care bambine e cari bambini, in questa nuova settimana (dal 27 aprile al 2 maggio), per quanto riguarda storia, affrontiamo lo studio di una nuova civiltà: GLI INDI. Prima di conoscere questo popolo, però, dobbiamo fare la verifica sugli Egizi. Per svolgere la verifica (che vi allego), potete procedere in 2 modi: 1- ricopiare gli esercizi e le domande sul quaderno (scrivendo in alto “Verifica di storia”, mettendo la data e il vostro nome e cognome), rispondere in modo ordinato (in modo da farmi capire qual è la risposta per ogni domanda) e poi inviarmi le foto delle pagine del quaderno alla mia mail ([email protected]); 2- svolgere la verifica direttamente al computer, inviandomi poi il file (in formato word o pdf) come allegato alla mia mail ([email protected]). Spero che la formattazione della verifica che vi ho preparato non si alteri! Cercate di lavorare in modo autonomo e serio, come se fossimo in aula. Ci tengo molto! Iniziamo, ora, a studiare la civiltà degli Indi. Con questo popolo ci spostiamo dall’Egitto ai territori degli attuali Stati dell’India e del Pakistan. Più precisamente, questa civiltà si sviluppa a sud della catena montuosa dell’Himalaya, lungo i fiumi Gange e Indo (anche gli Indi, infatti, sono una civiltà fluviale e il nome “Indi” deriva proprio dal nome del fiume Indo). Si tratta di un popolo che, per molti aspetti, assomiglia alle popolazioni mesopotamiche e agli Egizi: anche gli Indi, infatti, praticavano l’agricoltura, l’allevamento, l’artigianato, il commercio e impararono a costruire opere idrauliche per contenere e controllare le piene dei fiumi. Per quanto riguarda la loro organizzazione sociale, anche gli Indi erano suddivisi in classi sociali che, però, non vengono più chiamate con questo nome, ma vengono definite caste.

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GIARDINO – CLASSE QUARTA

STORIA

Care bambine e cari bambini,

in questa nuova settimana (dal 27 aprile al 2 maggio), per quanto riguarda storia,

affrontiamo lo studio di una nuova civiltà: GLI INDI.

Prima di conoscere questo popolo, però, dobbiamo fare la verifica sugli Egizi.

Per svolgere la verifica (che vi allego), potete procedere in 2 modi:

1- ricopiare gli esercizi e le domande sul quaderno (scrivendo in alto “Verifica di storia”,

mettendo la data e il vostro nome e cognome), rispondere in modo ordinato (in modo da

farmi capire qual è la risposta per ogni domanda) e poi inviarmi le foto delle pagine del

quaderno alla mia mail ([email protected]);

2- svolgere la verifica direttamente al computer, inviandomi poi il file (in formato word o

pdf) come allegato alla mia mail ([email protected]). Spero che la

formattazione della verifica che vi ho preparato non si alteri!

Cercate di lavorare in modo autonomo e serio, come se fossimo in aula. Ci tengo molto!

Iniziamo, ora, a studiare la civiltà degli Indi.

Con questo popolo ci spostiamo dall’Egitto ai territori degli attuali Stati dell’India e del

Pakistan.

Più precisamente, questa civiltà si sviluppa a sud della catena montuosa dell’Himalaya,

lungo i fiumi Gange e Indo (anche gli Indi, infatti, sono una civiltà fluviale e il nome “Indi”

deriva proprio dal nome del fiume Indo).

Si tratta di un popolo che, per molti aspetti, assomiglia alle popolazioni mesopotamiche e

agli Egizi: anche gli Indi, infatti, praticavano l’agricoltura, l’allevamento, l’artigianato, il

commercio e impararono a costruire opere idrauliche per contenere e controllare le piene

dei fiumi.

Per quanto riguarda la loro organizzazione sociale, anche gli Indi erano suddivisi in classi

sociali che, però, non vengono più chiamate con questo nome, ma vengono definite caste.

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Una casta è un gruppo sociale molto rigido, inflessibile ed ereditario: ciò significa che una

persona che nasce, ad esempio, contadino, non ha la possibilità di modificare la sua

posizione sociale e cambiare il suo ruolo nella società; anche i suoi figli, in seguito,

diventeranno contadini, così come succederà ai suoi nipoti e via dicendo.

Perciò, non si poteva passare da una casta all’altra e le persone potevano sposarsi solo con

altri membri della propria casta.

Oggi, in India, il sistema delle caste ufficialmente non esiste più perchè è stato abolito (cioè

eliminato) nel 1950, ma purtroppo influenza ancora alcuni meccanismi sociali come la

suddivisione dei lavori, chi ha più potere...

Per quanto riguarda le città, invece, esse erano divise in due livelli: la parte alta e la parte

bassa.

La parte alta era circondata da mura difensive e al suo interno si trovavano gli edifici più

importanti, i bagni pubblici e le piscine dove purificarsi.

Nella parte bassa, che si trovava fuori dalle mura, c’erano, invece, i quartieri con

botteghe, magazzini, granai e case con un cortile centrale.

Le due città più importanti di questa civiltà erano Harappa e Mohenjo-Daro.

Infine, per quanto riguarda la religione, anche gli Indi erano politeisti, e la religione da loro

praticata fu portata all’interno della società dal popolo degli Arii e si chiama induismo.

L’induismo è una religione ancor oggi praticata e che ha alcune particolarità: ve le spiego

nello schema/riassunto intitolato “La religione” che poi ricopierete nel quaderno.

Mi rendo conto che alcune parti di questa civiltà possono risultare per voi forse un pochino

complicate, ma spero che dopo aver studiato dal libro e dagli schemi che vi propongo, sia

tutto più chiaro!

Come sempre, di seguito vi lascio, nell’ordine da seguire, le indicazioni su come dovete

procedere per affrontare lo studio di questa civiltà:

1- leggere bene e con attenzione pagine 68-69-70 del sussidiario, prestando attenzione

anche alle immagini e alle didascalie scritte sotto a queste ultime;

2- sottolineare le informazioni principali;

3- svolgere i seguenti esercizi:

• “imparo e capisco” (azzurro) di pag. 68 del sussidiario;

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• “imparo e capisco” (rosa) di pag. 68 del sussidiario;

• “imparo e capisco” (arancione) di pag. 69 del sussidiario (di questo esercizio fare

solo il primo punto);

4- studiare queste pagine (68-69-70) e ripeterle tante volte ad un adulto (provate a farvi

interrogare, chiedendo a qualcuno di farvi delle domande);

5- sul quaderno, a pagina nuova, scrivere in grassetto e in rosso il titolo “Gli Indi”;

6- sotto il titolo, copiare gli schemi intitolati “Gli Indi”, “L’organizzazione sociale”, “Le

città” e “La religione”;

7- fare pagina 71 del sussidiario;

8- fare pagine 129 e 130 del sussidiario;

9- svolgere la scheda intitolata “Il popolo degli Indi”;

10- sul quaderno rispondere a questa domanda: “Secondo te è giusto il sistema delle caste?

Perchè?”.

IMPORTANTE: trovate la scheda sugli Indi qui sotto, dopo gli schemi; chi non dovesse

riuscire a stamparla, copi e svolga sul quaderno l’esercizio proposto.

Come sempre, infine, vi chiedo di inviarmi via mail il lavoro eseguito, in modo che ve lo

correggo. Grazie!

Buon lavoro e un abbraccio a tutti!

maestra Isabella

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GLI INDI

• QUANDO dal 3.000 a.C. al 1.500 a.C. ; verso il 1.800 a.C. = invasione degli

Arii

• DOVE lungo i fiumi Indo e Gange, a sud della catena montuosa

dell’Himalaya (attuali India e Pakistan)

• CHI civiltà agricola

• ATTIVITA’: - agricoltura (scoperta del cotone)

- allevamento

- artigianato

- commercio con i sigilli venivano registrare le merci scambiate

- costruzione di opere idrauliche (dighe, bacini, canali)

L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE La civiltà degli Indi era suddivisa in caste, ovvero gruppi sociali molto rigidi e non

flessibili.

Non si poteva passare da una casta all’altra e i matrimoni avvenivano solo tra membri

della stessa casta.

Dopo l’arrivo degli Arii, si formarono 4 caste (da quella ritenuta più importante a quella

considerata meno importante):

1- SACERDOTI

2- NOBILI E GUERRIERI

3- UOMINI LIBERI: mercanti, contadini e artigiani

4- SERVI: erano al servizio delle caste superiori

Fuori dalle caste c’erano i senza casta o paria, cioè persone che svolgevano lavori umili e

che venivano chiamati “intoccabili” perchè si pensava che bastasse toccarli per venir

contaminati da loro.

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LE CITTA’ erano

divise su 2 livelli

PARTE ALTA PARTE BASSA

- circondata da mura difensive - fuori dalle mura

- edifici importanti, bagni pubblici - quartieri con botteghe, magazzini,

e piscine per purificarsi granai e case con cortile centrale

Le due città più importanti erano Harappa e Mohenjo-Daro.

LA RELIGIONE Gli Indi erano politeisti.

Al loro arrivo, gli Arii portarono nella società una nuova religione ancora oggi praticata:

l’induismo.

La divinità principale della religione induista è Brahma, il creatore dell’universo.

Le altre divinità sono Visnù (conservatore del mondo) e Shiva (distruttore del mondo).

L’induismo si basa su quattro libri considerat sacri, i Veda, e sostiene che lo scopo di ogni

persona è il raggiungimento della conoscenza di se stessi attraverso la meditazione (yoga).

Per questa religione, inoltre, ogni essere vivente, dopo la morte, torna a vivere in forma

animale o vegetale attraverso la reincarnazione.

Intorno al 500 a.C., poi, si diffuse anche un’altra religione, il Buddismo, fondata da un

principe di nome Siddharta che diceva di aver visto, mentre meditava, una grande luce.

Per questo motivo egli venne chiamato “Buddha”, che significa “illuminato”.

Egli sosteneva che per raggiungere la felicità e il nirvana (cioè la beatitudine) non

bisognava desiderare ricchezze e potere.

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