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241 Stilistica della malinconia: Vita Nova XXIII-XXV e Un dì si venne a me Malinconia NATASCIA TONELLI Università di Siena Nel capitolo ventitreesimo della Vita Nova la prosa racconta di come Dante, dopo nove giorni di malattia che lo hanno costretto a giacere dolente, sia colto dal pensiero della fragilità e caducità della vita umana, la cui conseguenza più drammatica consiste nell’inevitabile destino di morte di Beatrice. Indotto da questa prima angosciante considerazione, sopravviene uno sì forte smarrimento che lo porta a travagliare –che potremmo parafrasare con ‘vaneggiare’- come farnetica persona. Dal paragrafo 4 in poi la descrizione del delirio: visi di donne scapigliate e visi diversi e orribili preannunciano a Dante, poi la danno decisamente per avvenuta, la sua morte: Tu pur morrati, Tu se’ morto. Seguono i segni annunciatori della morte di Beatrice, che sono stati riconosciuti come gli stravolgimenti apocalittici, ovvero facenti parte del «repertorio biblico dei segni della morte di Cristo» 1 : il sole si oscura, le stelle paiono piangere, cadono gli uccelli morti per l’aria, la terra è scossa da grandissimi tremuoti. Cui segue la notizia, proclamata da un amico immaginato: «Or non sai? La tua mirabile donna è partita di questo secolo». Moltitudini d’angeli in canti che scortano verso le paradisiache altezze la nebuletta bianchissima che rappresenta l’anima di Beatrice paiono per un attimo confortare e distogliere Dante dall’orroroso farnetico; ma per poco, giacché all’annuncio della di lei morte è data conferma dalla vista in prima persona del suo morto corpo. A sua volta Dante invoca per sé stesso la morte, dolcissima morte, che, da villana che era (Morte villana e di pietà nemica), dev’esser fatta ormai cosa gentile; e torna poi ad immaginare il mortorio di Beatrice finché il pianto e i singulti e

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Stilistica della malinconia Vita Nova XXIII-XXV e Un digrave si venne a me Malinconia

NATASCIA TONELLI Universitagrave di Siena

Nel capitolo ventitreesimo della Vita Nova la prosa racconta di come Dante dopo nove giorni di malattia che lo hanno costretto a giacere dolente sia colto dal pensiero della fragilitagrave e caducitagrave della vita umana la cui conseguenza piugrave drammatica consiste nellrsquoinevitabile destino di morte di Beatrice Indotto da questa prima angosciante considerazione sopravviene uno sigrave forte smarrimento che lo porta a travagliare ndashche potremmo parafrasare con lsquovaneggiarersquo- sigrave come farnetica persona Dal paragrafo 4 in poi la descrizione del delirio visi di donne scapigliate e visi diversi e orribili preannunciano a Dante poi la danno decisamente per avvenuta la sua morte Tu pur morrati Tu sersquo morto Seguono i segni annunciatori della morte di Beatrice che sono stati riconosciuti come gli stravolgimenti apocalittici ovvero facenti parte del laquorepertorio biblico dei segni della morte di Cristoraquo1 il sole si oscura le stelle paiono piangere cadono gli uccelli morti per lrsquoaria la terra egrave scossa da grandissimi tremuoti Cui segue la notizia proclamata da un amico immaginato laquoOr non sai La tua mirabile donna egrave partita di questo secoloraquo Moltitudini drsquoangeli in canti che scortano verso le paradisiache altezze la nebuletta bianchissima che rappresenta lrsquoanima di Beatrice paiono per un attimo confortare e distogliere Dante dallrsquoorroroso farnetico ma per poco giaccheacute allrsquoannuncio della di lei morte egrave data conferma dalla vista in prima persona del suo morto corpo A sua volta Dante invoca per seacute stesso la morte dolcissima morte che da villana che era (Morte villana e di pietagrave nemica) devrsquoesser fatta ormai cosa gentile e torna poi ad immaginare il mortorio di Beatrice fincheacute il pianto e i singulti e

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il chiamare la morte non provocano la reazione e lrsquointervento delle donne che ne interrompono lrsquoincubo

Di questa descrizione vanno sottolineati gli snodi lunga malattia cui sono dovuti smarrimento e in seguito farnetico e i contenuti del delirio immaginazione della propria morte poi visioni spaventose morte di Beatrice conseguente desiderio di morte Elementi che nella precisa medesima consecuzione si susseguono nella canzone commentata Donna pietosa e di novella etade dopo lrsquoinizio che egrave a ritroso del testo poetico e di fatti egrave Dante stesso che replica pari pari il racconto nei versi alle donne a noi nella prosa Cosigrave come vanno evidenziati i termini utilizzati con ossessiva insistenza a introdurre e circostanziare il racconto e ribaditi ostentatamente in prosa e poesia imaginare accompagnato sia dal sostantivo imaginazione sia usato nominalmente allrsquoinfinito e la variante sostanziale sinonimo di imaginazione fantasia Che valgano come anzi siano effettivamente sinonimi egrave strettamente collegato al loro significato tecnico scientifico si tratta come noto di uno dei sensi interni cioegrave della facoltagrave immaginativa che laquoapud medicos ndashcome dice Vincenzo di Beauvais insieme con la phantasiandash sunt una virtusraquo E San Tommaso pure li usa come assoluti sinonimi corrrispondono allo strumento di elaborazione e di sintesi dei materiali colti dalla percezione e in seguito trasmessi allrsquointelletto nel caso specifico tuttavia non si tratta tanto di imaginatio retentiva quanto piuttosto di imaginatio compositiva2 Che in questo capitolo del libro Dante affronti un argomento col solito piglio tecnico e con un lessico conseguentemente tecnico mi sembra evidente anche dallrsquoesclusivitagrave e quantitagrave delle occorrenze imaginare o imaginazione ricorrono 22 volte nella Vita Nova ndashe non tutte in accezione strettamente psicologicandash 12 delle quali distribuite fra prosa e poesia del ventitreesimo fantasia egrave presente per 9 volte di cui 8 sono concentrate nel ventitreesimo Sono accompagnate dai due soli casi del libello di lsquofarneticorsquo (laquofarnetica personaraquo) farneticare3

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Sia la fantasia sia lrsquoimmaginare e lrsquoimmaginazione per tutto il capitolo sono fortemente ed esclusivamente connotati dalla devianza dal loro essere erronei fin dai primi paragrafi lrsquoavvio del delirio risiede ne lo incominciamento dello errare che fece la mia fantasia La fantasia egrave di poi sempre erronea vana e forte cosigrave come forte egrave lrsquoimaginazione La prosa si concluderagrave con lrsquouscita dal fallace imaginare (par 15) e sul vano imaginare hanno avvio anche i versi delle visioni (v 44) che si acutizzano collrsquoimaginar fallace il quale conduce Dante a veder madonna morta (vv 65- 66) Da questo dipendono i fantasmi gli incubi in stato di semiveglia che caratterizzano conformemente prosa e canzone

Tutto lrsquointero decorso della patologia che dallrsquoinfermitade porta alla visione (o sogno4) vissuta come assolutamente veridica egrave peraltro conforme a quanto descritto nel trattato De somniis di Boezio di Dacia dove appunto si dagrave spiegazione dellrsquoalterarsi dellrsquoimmaginazione e dellrsquoimpossibilitagrave di giudicare correttamente da parte dellrsquoinfermo sulla base proprio della gravitagrave della malattia che determina una condizione analoga a quella del sogno

Et eodem modo [di quanto capita a chi sogna] contingit hominibus infirmis sicut hominibus laborantibus gravibus aegritudinibus propter quas impeditur iudicium rationis

Avviene loro cioegrave che credano come chi sogna dormendo di aver veramente visto i phantasmata res dei loro incubi o anche addirittura di esser stati rapiti da angeli esultanti (cantanti e lsquoche tornano in susorsquo laquocantantes et psallentesraquo come secondo la tradizione β del De somniis)

somniant dormientes se videre loca lucida et angelos cantantes et saltantes [β psallentes] expergefacti iurant se raptos fuisse et angelos secundum veritatem vidisse

Ancor piugrave notevole egrave che i malati senza sognare ma proprio come Dante indotti dalla malattia ad unrsquoerronea immaginazione (laquoinfirmis in organo imaginationisraquo) al momento in cui la loro

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sofferenza e il loro delirio si attenuano dichiarino i contenuti della loro visione a coloro che li circondano

mitigata passione dicunt [i malati] circumstantibus angelos praesentes fuisse vel diabolos et dicunt se multa mirabilia vidisse

Da sottolinare anche come avvenga che i contenuti del pensiero in stato di veglia condizionino poi fortemente secondo Boezio le immagini dei sogni o dei deliri dei malati in particolare di quelli che hanno stretta attinenza con gli eventi futuri (laquoE quando ei pensato alquanto di leihellip dicea fra me medesmo ldquoDi necessitade convene che la gentilissima Beatrice alcuna volta si muoiardquo E perograve mi giunse uno sigrave forte smarrimento che chiusi gli occhi e cominciai a travagliare sigrave come farnetica personahellipraquo)

Alia autem sunt somnia quae sunt causa futurorum Sicut enim homo aliquando vehementer cogitans de aliqua actione in dormiendo memor est illius actionis

Quanto alla mutevolezza di tali immagini che da angeliche e celestiali possono repentinamente trasformarsi in oscure e diaboliche saragrave dovuta allrsquoascendere del nero fumo terrestre che ha il potere di alterare la virtus imaginativa

Et dico quod causa huius est quod ille vapor vel fumus terrestris niger ascendens et movens virtutem imaginativam in suo modo diversimode figuratur5

Impregiudicata rimane in Boezio come in Dante la malattia (infermitade aegritudo ecc) con febbre che induce alle visioni e al vaneggiamento ma credo che giagrave via Aristotele e via Boezio a maggior ragione e soprattutto grazie a Dante stesso si possa giungere a nominarla con qualche speranza di conformarsi alla diagnosi di un eventuale consulto medico adunato attorno al letto del malato in preda al farnetico E infatti corrisponde al fatto che Aristotele attribuisca agli atrabiliari (e a loro in via esclusiva nei suoi tre trattati che riguardano sonno e sogni6) dunque a coloro che sono dominati dallrsquoumor nero i

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malinconici insomma cui egrave dedicato il problema XXX 1 mutevoli e sconvolgenti visioni il riconoscerne la causa da parte di Boezio proprio in quel laquovapor vel fumus terrestris nigerraquo che appunto connota questa particolarissima complessione Conseguentemente a proposito del De divinatione in somniis uno dei commentatori dei problemi aristotelici il medico Davide di Dinant che li traduce pare ad istanza di Federico II cosigrave sottolinea fra lrsquoaltro la predisposizione elettiva dei malinconici alla deriva dellrsquoimmaginazione sia che dormano sia in stato di veglia

Plurime enim et varie sunt in eis ymaginationes tam in dormientibus quam in vigilantibus pro eo quod intra eorum corpus in ipsis instrumenti sensuum fiunt multe alterationes et plurimi fumorum discursus sunt secundum varias lineationes et figuras Fumosior est enim nigra colera quolibet alio humore7

E che di un delirio da malinconia quanto ai signa Dante qui voglia dare non solo corretta ma scientificamente diffusa descrizione credo lo si possa ragionevolmente indurre dai trattati medici che giagrave ho per altri motivi raffrontato ai testi poetici danteschi e cavalcantiani trattati a volte di maestri a lui contemporanei altre testi di studio fondamentali nelle universitagrave del tempo8 Costantino Africano ad esempio fra i vari malinconici che descrive nella sua ampia monografia sulla malinconia annovera coloro che hanno lrsquoimaginazione corrupta (laquoalii corruptam habent imaginationem et rationemraquo9) causa scatenante il loro delirio ovvero intorbidata dai fumi melancolici laquoEx fumo enim melancholico eorum obscuratur imaginatioraquo (p 127) O anche con una delle rare similitudini laquoQuia sicut sol qui lumen est mundi nebula vel fumo interveniente lumen amittit sic et eorum mens cum fumus colerae nigrae ad ipsam ascendit turbida fit et obviatur ei ne splendor eius possit evagari ut videat rem non secundum quod sitraquo (p 108 e si ricordi qui di passaggio la similitudine di Paradiso XXIII 79-81 in cui dati gli stessi agenti sole e nube si illustra lrsquoazione inversa laquoCome a raggio di sol che puro mei per fratta nube giagrave prato di fiori vider coverti drsquoombra li occhi mieiraquo cosigrave come anche egrave proprio a questo laquofumus

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colerae nigraeraquo che credo di poter far risalire lrsquoaccidioso fummo degli iracondi di Inferno VII 123 ma di questo altrove) Secondo Gerardo da Solo che commenta a inizio Trecento il nono libro ad Almansore di Razes una delle piugrave diffuse cause della patologia egrave lrsquoeccesso di umore atrabiliare il quale induce la laquocorruptionem imaginative vel estimativeraquo10 Dei tre gradi di malinconia che affronta il primo egrave contrassegnato da una esplicita laquofalsa imaginatioraquo laquoprimus est falsa imaginatio vel estimatio ut quando estimant quod non est estimandum et imaginantur quod non est imaginandumraquo

Esattamente come per Dante egrave lrsquoimaginar fallace la vana fantasia per i medici egrave la falsa imaginatio che conduce i loro pazienti ad imaginare laquocoram oculis suis [res] quae non sunt vereraquo Sul derivare i sogni tenebrosi dalla condizione del malinconico che dentro di seacute porta il suo male oscuro egrave particolarmente deciso Bartolomeo Anglico nel De proprietatibus rerum

hellipquando aliquod obscurum ut est fumus melancholicus operit cerebrum necesse est ut patiens timeat quia causam unde timeat secum portat et ideo somniat terribilia et tenebrosa et visui pessimahellip11

E in particolare come Dante descrive avvenire a lui stesso nascono le immaginazioni mortuarie che riguardano proprio il soggetto affetto dallrsquoeccesso drsquoumore melancolico (Tu pur morrati Tu sersquo morto) secondo Arnaldo da Villanova fra gli altri signa dalla corrupta imaginatio laquode melancolicis utrum extimenthellip se esse mortuosraquo12 Ma la morte oltre che immaginarla i melancolici possono anche desiderarla auspicarla Avicenna e con lui poi tutti i trattati che gli si ispirano sostiene che laquoquidam eorum sunt qui diligunt mortemraquo13 O ancora secondo Vivaldo Belcalzer che ha reso in volgare mantovano lrsquoenciclopedia di Bartolomeo Anglico laquoAltr melanconich egrave chi cre chrsquoey mora incontanent neacute possa schivar la morthellipAltr melanconich egrave chi ama la mort e desidra quellaraquo14 Non crsquoegrave bisogno di ricordare come certo a causa della vista della morte di Beatrice Dante accusi lo stesso repentino passaggio - e affatto inedito

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a quanto mi consta in letteratura- dal temere la morte anzi dal credersi affatto morto alla piugrave tradizionale invocazione di quella

Timore e tristezza sono le cifre individuanti della malattia (questa la definizione asciutta di Razes laquoCum alicui cogitationes male sine causa acciderit et timor et tristitia in eo prevaluerit melancolie principius in eo estraquo)15 le quali ne condizionano le visioni se non per i visi scarmigliati di donne certo le voci lugubri e i climi apocalittici evocati da Dante trovano riscontro suggestivo nei trattati di medicina Ancora Avicenna ad esempio segnala che i melancolici laquotiment casum celi super se et quidam eorum timent quod terra absorbeat eosraquo ma egrave soprattutto Costantino che dagrave un quadro delle immaginazioni dei melancolici assai pertinente la tipologia esatta di incubo descritto da Dante

Vident enim ante oculos formas terribiles et timorosas nigras et similiahellip Alii audiunt quasi aquas currentes ventos tempestuose moventes voces timorosas et terribiles in auribus suis sonantes sonitus neque die neque nocte desinentes Quae tamen omnia sunt falsa (p 124)

E crsquoegrave infine di loro chi come Dante comprensibilmente piange e secondo Avicenna laquoquidam sunt qui plorant et proprie quorum melancolia est melancolia puraraquo Un ulteriore sintomo a favore dellrsquoindividuazione di questa specifica patologia proviene dallrsquoindicazione del farnetico che Dante non omette di segnalare in apertura e in chiusura del capitolo sia per Gerardo da Solo sia per Costantino una delle cause della malinconia puograve essere la frenesia (puograve infatti avvenire laquopost frenesimraquo) anzi per il concomitare di unrsquoacuta febbre e di frenesia (p 107)

Il quadro clinico che Dante descrive trova nei testi medici un riscontro circostanziato e credo che questi possano dar ragione pure della supposta incongruenza -e in quanto tale evidenziata e indagata dalla critica- fra la ribadita erroneitagrave falsitagrave dellrsquoimmaginazione e il fatto che in realtagrave ciograve che nel capitolo ventitreesimo Dante dagrave come immaginato egrave premonizione del vero16 Di ligrave a poco di ligrave a quattro

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capitoli del libro Beatrice davvero moriragrave Come abbiamo visto la falsa imaginatio egrave tale in quanto produttrice di immagini che non rispondono a realtagrave oggettiva la laquocorrupta imaginatioraquo egrave semplicemente la condizione in cui la virtus imaginativa ha una funzionalitagrave scorretta Certo omnia sunt falsa i fantasmi del delirio malinconico sia nella tradizione scientifica sia nella versione di Dante Ma la misera ed orribile visione che gli ha reso madonna cosigrave morta secondo la formulazione poi petrarchesca viceversa si invera17 Egrave da sapere dunque che forse a compensazione del pessimo carattere e della ineludibile vocazione alla sofferenza i temperamenti malinconici presentano alcune virtugrave specifiche che fin dal problema (pseudo)aristotelico XXX 1 Della malinconia sono loro ben riconosciute Fra le piugrave notevoli e fatali per il destino degli artisti come si sa e come varragrave per epoche letterarie a noi piugrave prossime -da Ficino e Lorenzo sicuramente ma forse a mio parere fin da Petrarca- insieme ad una precipua disposizione allrsquoamore nelle sue forme piugrave eccessive sicuramente lrsquoispirazione poetica la dedizione agli studi lrsquoimpronta della genialitagrave18 Questo riguarda la complessione il temperamento malinconico Cosa resta di questa eccezionalitagrave fin mitologica che gli attribuisce lo pseudo Aristotele nelle forme patologiche affrontate dalla trattatistica medica medioevale della malinconia nei suoi accessi che provocano sogni o deliri e fantasmi dellrsquoimmaginazione Secondo i medici unrsquoinspiegabile capacitagrave profetica Giagrave per Costantino Africano infatti i malinconici laquoad mala futura habent suspicionemraquo (p 127) e per Davide di Dinant laquoPlurimum autem melancolicis accidit vera videre sompniaraquo19 Ma chi piugrave si diffonde e si interroga su questa prerogativa data ormai per scontata egrave Gerardo da Solo

Nota quare melancolici melius predicunt futura nescio causam nisi quia in melancolicis anima est separata a regione corporis et bonorum temporalium ideo non imaginantur circa talia futura et ideo plura habent imaginari quam mola [sic] corporis oppressi et estimant et imaginantur quod non imaginantur alii

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La loro anima dunque separata (si pensi agli spiriti laquoche ciascun giva errandoraquo del verso 38 della canzone o ancora allrsquolaquoanimaraquo che laquofu sigrave smarritaraquo del v 32 e naturalmente non si puograve non ricordare lo spirito peregrino dellrsquoaltra visione della Vita Nova lrsquoultima di Oltre la spera come anche e soprattutto la laquomente nostra peregrina piugrave da la carneraquo del sognovisione dellrsquoinizio del nono canto purgatoriale) separata dalla carne appunto dalla soma del corpo laquomola corporisraquo laquoperegrina piugrave da la carnehellipa le sue visiumlon quasi egrave divinaraquo ha la capacitagrave di intravvedere il futuro Tanto che conclude Gerardo

Et ideo si tales melancolici essent astronomi [cioegrave lsquoastrologirsquo] circa plura melius possent predicere et iudicare quam alii20

Il nome di questa patologia visionaria se la mia interpretazione egrave corretta stava giagrave scritto in quella implosa variazione del capitolo ventitreesimo della Vita Nova che egrave costituita da Un digrave si venne a me Malinconia la malinconia appunto quella specifica greca malinconia patologica si impadronisce di Dante innamorato e gli procura la visione come giagrave nel sonetto aveva fatto non ancora di Beatrice morta ma di Amore che comunque annunciava la morte di nostra donna21 Il rapporto fra i due testi si fa dalle rime sparse al libello a mio vedere piugrave stringente e meno pacifico di quanto la nota di Contini lasciasse supporre (laquoIl contenuto generale del sonetto egrave quello stesso della grande canzone Donna pietosaraquo) Anche una serie di elementi formali inducono a una considerazione del sonetto delle Rime in parallelo a questo e come vedremo al successivo forse ai successivi capitoli della Vita Nova

Nel trattare la medesima materia i testi poetici fanno uso anche di materiali in parte coincidenti Dal punto di vista delle rime tranne la rima B del sonetto altre due sono precisamente duplicate nella canzone la A rima in ndashia corrisponde alla rima D della prima stanza la rima C -ero egrave presente ai vv 30 ss la rima D -ello cambia di genere ai vv 50 ss della canzone Inoltre per quel che puograve valere come motivo di richiamo la trafila in ndashore comunque presente

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internamente al sonetto come Dolore Amore muor egrave esposta in rima nella canzone E per quanto poco valgano in sistemi rimici cosigrave ridotti asfittici quasi qual egrave quello stilnovistico le concordanze o riprese di rime o anche di parole rima22 tuttavia ritengo che in questo caso di condivisione dei lsquocontenutirsquo anche tali aspetti formali piugrave marginali di vicinanza risultino interessanti pensero egrave parola rima comune e direi piugrave significativamente il costrutto lsquopartire viarsquo pagravertiti va via egrave la risposta di Dante a Malinconia fecer lei partir via al v 9 sono le donne che allontanano la pietosa dal letto di Dante Dicevo piugrave significativa questrsquoultima concordanza anche grazie a un terzo testo che viene chiamato in causa in quanto nel sonetto 55 del Fiore dellrsquoAmico allrsquoAmante (E se lla donna prende tursquo presente) il consiglio per fare ingelosire la donna egrave di andarsene senza motivare la partenza laquoE pagravertiti dallei sanrsquo dir niumlenteraquo Il sonetto egrave portatore di una delle due altre occorrenze (la seconda al sonetto 141 8) di malinconia (e in rima) lsquoattribuibilirsquo secondo la formula continiana a Dante anchrsquoessa utilizzata in accezione prettamente scientifica (laquoellrsquoenterragrave in sigrave gran malinconia che non le dimorragrave soprrsquoosso carneraquo) E lrsquoimperativo del verbo laquopagravertitiraquo occorre queste due sole volte in tutte le opere avanti la Commedia (dove peraltro se ne contano solo due casi) del nesso lsquopartire + viarsquo hanno invece lrsquoesclusiva assoluta in tutta lrsquoopera dantesca i due soli luoghi di Un digrave si venne e Donna pietosa che ne risultano dunque indiscutibilmente congiunti

Ma solo voltando pagina per passare da una immaginazione luttuosa ad altra immaginazione di segno affatto opposto il nostro sonetto malinconico pare stringere legami ancor piugrave serrati col sonetto che vi si incontra Si tratta di Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core capitolo 24 altro testo che in qualche modo rimanda laquoallrsquoesperienza scenica e romanzesca del Fioreraquo Certo niente di piugrave antitetico nella descrizione di Amore pur in un medesimo contesto immaginativo eppure segnalata di passaggio la tenue traccia dellrsquoidentica rima ndashia solo invertita di posizione fra A e B laquoIo mi sentirsquo svegliar dentro a lo core uno spirto amoroso che dormiaraquo e la solita diffusa presenza del gruppo ndashore anche qui come nella canzone in rima altri elementi

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congiuntivi si impongono a prima vista Malinconia si reca da Dante laquoio voglio un poco star con tecoraquo nella Vita Nova invece egrave Amore che soggiorna presso di lui laquoe poco stando meco il mio signoreraquo in unrsquoidentica situazione di prosopopea vengono usate le medesime espressioni diciamo lsquofamiliarirsquo Ma egrave in particolare ai versi 7 e 8 il sigillo della loro solidarietagrave stessa struttura sintattica che fa perno sulla coordinazione del gerundio per il verso 7 laquoe ragionando a grandrsquoagio con mecoraquo laquoe poco stando meco il mio signoreraquo identica la modalitagrave dellrsquoagnizione poggiata sul raddoppiamento del verbum videndi che consente la sospensione la suspence infinitesimale che egrave contenuta nello spazio di tempo che intercorre fra il guardare e il vedere la cristallizzazione quasi extratemporale del gesto dello sguardo nei versi 8 del sonetto laquoguardai e vidi Amore che veniaraquo e 8-9 della Vita Nova laquoguardando in quella parte onde venia io vidi monna Vanna e monna Biceraquo versi che hanno fra lrsquoaltro la medesima uscita venia

Egrave la stessa prosa del capitolo 24 che ancor prima della poesia per gli stilemi narrativi che usa e che sono stati segnalati come quelli tipici del Fiore in particolare le consecuzioni di verba videndi caratteristiche dello stile basso comico guardare e vedere ricorda giagrave le visioni e le apparizioni del sonetto successivo e di quello delle Rime23

allora dico che mi giunse una imaginazione drsquoAmore che mi parve vederlo venirehellip (par 2)

E poco dopo queste parolehellip io vidi venire (par 3)

per giungere infine allrsquoarrivo di Beatrice che con la sua persona riempie tutta la scena e la cui epifania provoca appunto il ribadimendo del verbum videndi la sua apparizione necessita di solennitagrave maggiore e dunque dellrsquoapplicazione del completo costrutto

E appresso lei [cioegrave dopo Giovanna] guardando vidi venire la mirabile Beatrice

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Potragrave parere a prima vista strano ma lsquoguardare + vederersquo non compare altrove nella Vita Nova non solo nella poesia ma nemmeno nella prosa Segnatamente manca dove ci aspetteremmo di trovare un tale stilema funzionale alla narrazione nel capitolo 9 ad esempio che accompagna un sonetto per certi aspetti ndash e proprio nella selezione linguistica nellrsquoimpostazione formale narrativo-comica affine a questi Cavalcando lrsquoaltrier per un camino non si va oltre lrsquoarticolazione (ma fra lsquovederersquo e lsquodirersquo) presente non nella prosa ma nel solo sonetto laquoQuando mi vide mi chiamograve per nome e disseraquo (vv 9-10)24 lsquoGuardare + vederersquo insomma affratella strettamente Un digrave si venne e il capitolo 24 prosa e poesia la giuntura non si ritrova altrimenti nella Vita Nova E ancor piugrave notevole mi pare lrsquoassenza della consecuzione lsquovedere + venirersquo (laquovidi venir da lungi Amoreraquo in Io mi sentirsquo svegliar e poi ancora ai vv 9-10 laquoio vidi monna Vanna e monna Bice venireraquo e laquoVidi amore che veniaraquo in Un digrave si venne) lo stilema occorre sei sole volte in tutto il romanzo e tutte e sei le volte appartengono al capitolo 2425 Non che sia molto piugrave frequente nelle Rime peraltro lo si puograve rinvenire in tutta la raccolta rigorosamente una sola volta quella appunto di Un digrave si venne Occorre di nuovo ma nella variante in cui non vi egrave dipendenza del verbo lsquovenirersquo bensigrave sola consecuzione temporale in una sorta di struttura coordinata laquoDi donne io vidi una gentil schiera questrsquoOgni Santi prossimo passato e una ne veniaraquo E questo non egrave un caso giaccheacute il sonetto dellrsquoOgnissanti come si sa egrave strettamente imparentato col nostro della Vita Nova che De Robertis ipotizza essere scritto per la festa complementare del Calendimaggio col quale costituisce un altro dittico cui lo avvicineragrave ancor di piugrave ritengo e insieme lo avvicineragrave anche al nostro lrsquooccorrenza sempre in quel sonetto del nesso che abbiamo verificato essere cosigrave raro dei due verba videndi laquoe io ebbi tanto ardir chrsquoin la sua ciera guardarsquo e vidi un angiol figuratoraquo vv 7-826

Al di lagrave di queste circostanze formali lessicali e sintattiche esistono circostanze strutturali retoriche diciamo che vistosamente reclamano la vicinanza dei due testi I due sonetti sceneggiano entrambi una piccola processione in uno spazio non definito ma che egrave

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gioco forza immaginare cittadino per strada nel primo egrave Malinconia che avanza col suo piccolo compatto schieramento dialoga e precede Amore nel secondo egrave Amore che giunge parla e precede lrsquoarrivo delle donne In nessuno dei due casi egrave esplicitata una causalitagrave fra il primo e il secondo incontro il primo incontro semplicemente col suo verificarsi senza bisogno di dichiarazioni preannuncia il secondo la Malinconia un amore luttuoso Amore allegro seacute stesso incarnato in Beatrice Dante vedendo sia Malinconia sia Amore sa giagrave cosa aspettarsi infatti guarda verso il luogo di provenienza della prima apparizione e quindi vede La dinamica egrave perfettamente ricalcata dallrsquouno allrsquoaltro sonetto lrsquoapparizione di uno (o piugrave personaggi ma in subordine) sollecita il soggetto a compiere unrsquoazione grazie alla quale si produce unrsquoulteriore apparizione Un annuncio egrave dato solo al v 13 di tutti e due i sonetti e in entrambi i testi egrave lo stesso personaggio che lo dagrave Amore una volta annuncia Beatrice morente lrsquoaltra sempre Beatrice ma nellrsquoespressione sua mi pare di massima vitalitagrave e allegria concessale dalla Vita Nova avanzante per strada con lrsquoaltra meraviglia dellrsquoamica Vanna entrambe nominate col familiare ipocoristico Anche la didascalia trova spazio in apertura del medesimo verso 13 (laquoE lui risposeraquo laquoAmor mi disseraquo) cosigrave come la linea melodica dei due versi 14 egrave identica con quella punta dellrsquoaccento di sesta su apocope (e sugravebito accento di settima a provocare lrsquoandamento discendente del secondo emistichio) accento principale che in entrambi i versi e i sonetti fa rintoccare il medesimo gruppo fonico definitivamente oppositivo nel significato muor-amor laquoche nostra donna muor dolce fratelloraquo laquoe quellrsquoha nome Amor sigrave mi somigliaraquo Terza ed ultima proprio ad esaurire le variazioni dantesche su questrsquoimpronta timbrico-sintattico-prosodica in chiusura di componimento si aggrega -mi suggerisce De Robertis- cosigrave consolidando la tenuta del gruppetto intra-extra libello la canzone Donna pietosa il cui explicit appunto suona laquoVoi mi chiamaste allor vostra merzederaquo

Da un lato dunque Un digrave si venne rappresenta una sorta di precipitato contenutistico di quanto distesamente e articolatamente

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prosa e poesia del ventitreesimo capitolo annunciano dove nel sonetto nominare la greca malinconia puntare sulla sua origine umorale e patologica di tradizione filosofica e scientifica egrave sufficiente ad evocare quel complesso di sintomi e quella condizione alienata e delirante che sempre la definiscono nella comune cultura medica del tempo noncheacute nella piugrave comune e diffusa interpretazione che ne danno i testi letterari che la nominano ndashneacute egrave necessario sottolineare quanto la cultura anche medica di Dante fosse affatto fuor del comune Drsquoaltro lato Io mi sentirsquo svegliar sta a Un digrave si venne in una contrapposizione contenutistica al momento stesso in cui ne replica quasi alla lettera la struttura Li si immagini affiancati Costituiscono un dittico modellato sullo stesso stampo strutturale due variazioni contrastive non su tema bensigrave su schema predefinito (lrsquoincontro la processione lrsquoannunciohellip) uno a tinte fosche lrsquoaltro rosee il negativo e il positivo di uno stesso procedimento del discorso lrsquoavvicendarsi su di una medesima scena di personaggi diversi che fanno corte al medesimo protagonista regista annunciatore Amore

Insomma del cap 23 della Vita Nova la sostanza la struttura formale del 24 senza soluzione di continuitagrave riassunte concentrate o per meglio dire implose nella rima sparsa Un digrave si venne E per di piugrave egrave come se fosse dalla sua postazione vitanovistica lo stesso Io mi sentirsquo svegliar a chiamare in causa il suo sonetto lsquogemellorsquo a reclamarlo accanto a seacute anzi precisamente avanti a seacute prima di seacute Infatti al verso 4 si individua una sorta di traccia ndashdiciamo cosigrave lsquorealisticarsquo- di una vicinanza primigenia o almeno di una primogenitura di Un digrave si venne laquovidi venir da lungi Amore allegro sigrave che appena il conosciaraquo Amore si avvicina per la via immaginiamo come Lisetta baldanzosamente con sembianza lieta tanto che Dante stenta a riconoscerlo Ipotizziamo per un attimo che potendone provvisoriamente sostituire non certo il peso lrsquoestensione e lrsquoimportanza ma la funzione diegetica sigrave Un digrave si venne a me Malinconia venga collocato al posto dellrsquointero capitolo 23 ne risulterebbe ben piugrave cogente lrsquoirriconoscibilitagrave di un amore allegro avendolo appena lasciato solo una carta avanti luttuosamente

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addobbato misero pieno di guai e pensieri e soprattutto piangente laquoe certo lacrimava pur di veroraquo Amore egrave chiaro non era mai stato particolarmente lieto fin qui nella Vita Nova ma in Io mi sentirsquo svegliar si parla di una quasi irriconoscibilitagrave se confrontato con un lsquoprimarsquo che Un digrave si venne attualizzerebbe al meglio Ricordiamo che ligrave Amore incontrato guardando e non presente nel cuore come poniamo nella canzone Donna pietosa e cioegrave volutamente personificato aveva un cappello un cappuccio in testa altro segno di lutto come indica il commento Barbi-Maggini27 aveva un drappo nero addosso che lo rivestiva di novo cioegrave leggerei innovativamente stranamente Difficile credere ai propri occhi capacitarsi di un simile cambiamento improvvisamente incontrandolo che rsquon ciascuna parola sua ridiahellip Insomma affrontando i due sonetti non solo avremmo una sorta di retractatio affatto simmetrica speculare ma come si dice per i canzonieri e adattandolo ai numeri lrsquoinsieme della coppia varrebbe molto di piugrave della mera somma dei due singoli individui Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core mi pare che acquisirebbe un di piugrave di significato di significativitagrave nel disegno complessivo del libro

Perseverando ancora in questa ipotetica asteriscata sequenza Un digrave si venne-Io mi sentirsquo svegliar di un percorso vitanovistico indebitamente deprivato della sua canzone come egrave stato detto portante28 e voltando ancora pagina si giunge al capitolo 25 Capitolo di teoria della letteratura e di interpretazioni di allegorie generato dice Dante per tutta la vasta portata dei suoi contenuti dal sonetto del cap 24 Ma qual egrave la spinta a tali riflessioni sulle personificazioni in poesia Percheacute proprio a questo punto Dante si acconcia a dare una spiegazione la cui necessitagrave era stata finora rinviata Egrave pretestuoso o sostanziale lrsquoappicco a Irsquo mi sentirsquo svegliar

Cosigrave esordisce il capitolo venticinquesimo Potrebbe qui dubitare persona degna da dichiararle onne

dubitazione e dubitare potrebbe di ciograve che io dico drsquoAmore come se fosse una cosa per seacute e non solamente sustanzia intelligente ma sigrave come fosse sustanzia corporale [hellip] E che io

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dica di lui come se fosse corpo ancora sigrave come se fosse uomo appare per tre cose che io dico di lui Dico che lo vidi venire onde con ciograve sia cosa che venire dica moto locale e localmente mobile per seacute secondo lo Filosofo sia solamente corpo appare che io ponga Amore essere corpo Dico anche di lui che ridea e anche che parlava le quali cose paiono essere propie dellrsquouomo e spezialmente essere risibile e perograve appare chrsquoio ponga lui essere uomo

Le caratteristiche che individuano Amore in quanto uomo o persona sono il movimento il riso la parola I casi che di seguito Dante fa di prosopopee tratte dai testi classici a rivendicare il diritto dei poeti volgari ad usare di laquoalcuna figura o colore rettoricoraquo mostrano cose inanimate che fra loro parlano cose inanimate che si rivolgono ad animate animate ad inanimate tutto ciograve egrave legittimo anche nella poesia volgare purcheacute sia detto laquocon ragione la quale poi sia possibile drsquoaprire per prosaraquo

Doppiamente pertinente sarebbe stata la disquisizione in presenza della coppia di sonetti ipotizzata il moto da luogo che caratterizza Amore il fatto che parli sono presenti anche in Un digrave si venne in piugrave avrebbe consentito di sottolineare lrsquoaltra caratteristica attribuita ad Amore e che egrave come il riso esclusiva dellrsquouomo di contro agli altri animali quella del pianto (laquoe certo lacrimava pur di veroraquo)

La digressione egrave per intero relativa alla poesia in senso proprio ai versi29 e parte dallrsquoistanza di giustificare laquoli poeteraquo che laquohanno parlato alle cose inanimate sigrave come se avessero senso e ragioneraquo E tutto quanto egrave voluto far dipendere dallrsquointerpretazione del sonetto Io mi sentirsquohellip Ma a ben vedere non egrave certo in quel sonetto che si dagrave lrsquoesempio del poeta che parla alla cosa inanimata quando invece vi egrave unicamente presente Amore che si rivolge al poeta il sonetto del capitolo 24 illustra dunque il solo caso dellrsquoinanimato (Amore) che si rivolge ad animato (Dante)

Che cosa ha in mente Dante quale luogo della sua poesia in cui si dia lrsquoevenienza affrontata in sede teorica Forse la ballata del

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capitolo 12 Ballata irsquo voi che tu ritrovi Amore testo tutto di parole fin dallrsquoincipit dette alle proprie parole ndashma egrave certo un caso assai particolare e non contemplato dal catalogo degli esempi classici presi in esame nella discussione teorica tanto che alla fine della divisione della ballata Dante ne dichiara la peculiaritagrave rinviando per la soluzione delle oscuritagrave laquoin questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo (laquoPotrebbe giagrave lrsquouomo opporre contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda persona perograve che la ballata non egrave altro che queste parole ched io parlo e perograve dico che questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo 12 17) Ma egrave forse lsquopiugrave dubbiosorsquo della ballata il sonetto Io mi sentirsquo svegliar Direi proprio di no presenta infatti una situazione assai diffusa nel libro e cioegrave appunto quella in cui Amore parla al suo fedele Talmente diffusa che non merita di darne esempio Cercheremmo invece inutilmente nella Vita Nova volendo dare esempio dellrsquoinverso vettore nella locuzione non verificandosi mai nelle rime che Dante si rivolga ad Amore Lrsquoessere animato lrsquouomo personaggio Dante che egrave anche il poeta che devrsquoessere se non preventivamente difeso almeno teoricamente sostenuto nelle sue scelte retoriche dal capitolo venticinquesimo non si rivolge mai ad Amore nei testi poetici della Vita Nova (e solo una volta gli parla nella prosa e in sonno ndash sempre nel cap 1230)

Il primo caso ipotizzato nel capitolo 25 e sostenuto con esempi virgiliani egrave quello di esseri inanimati che dialogano fra di loro nemmeno questo egrave mai contemplato nei testi poetici del libro Dove dunque dovrebbe essere il luogo testuale tanto dubbioso cui rimanda la fine del capitolo dodicesimo e che il venticinquesimo poi interpreta

Forse in un lsquonon luogorsquo della Vita Nova cosigrave come la conosciamo che dovrebbe essere perograve compreso fra il capitolo dodicesimo e il venticinquesimo lsquonon luogorsquo che potrebbe corrispondere al nostro Un digrave si venne Proprio questo sonetto guardacaso presenta riunite le due evenienze in cui esseri animati si rivolgono ad inanimati ndashil soggetto a Malinconia (laquoEd io le dissi

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ldquoPagravertiti varsquo viardquoraquo) e ad Amore (laquoEd io li dissi ldquoChe hai tu cattivellordquoraquo)- e viceversa inanimati ad animati Malinconia (laquoUn digrave si venne a me Malinconia e disse ldquoIrsquo voglio un poco star con tecordquoraquo) e Amore al soggetto (laquoE lui risposehellipraquo) in un susseguirsi di battute dialogiche affatto inusitato In piugrave non dialogano esplicitamente ma stanno e si muovono in compagnia fra di loro esseri inanimati personificati e rappresentati con comportamenti se non sentimenti affatto umani laquoUn digrave si venne a me Malinconia hellip e parve a me che la menasse seco Dolore e Ira per suo compagniaraquo Il moto da luogo coinvolge tutti non solo Malinconia tutti sono resi persone e dunque sebbene imperfettamente (ma a che pro ricercare la compagnia drsquoaltri se non per conversare) anche questo piugrave dubbioso caso ndashinanimato con inanimato - vi compare Le tre tipologie ndash una delle quali totalmente assente lrsquoaltra rappresentata una sola volta nella Vita Nova nel cap 12 che viene automaticamente escluso dalle considerazioni dello stesso Dante tipologie comunque mancanti nel sonetto del capitolo 24 tutte e tre raccolte ndash e per i primi due casi con doppia presenza- nel breve giro dei 14 versi di questo sonetto

Non credo si possa con tutto questo proporre illazioni concrete sul rapporto intercorrente fra Un digrave si venne e la formazione della Vita Nova illazioni che temo inevitabilmente correrebbero il rischio di appartenere allrsquoambito della fantafilologia sebbene mi pare ben si sposerebbero con le ipotesi che ripetutamente sono state fatte intorno alla genesi affatto parallela di prosa e canzone del capitolo ventitreesimo intorno allrsquoessere la canzone un tuttrsquouno con la sua prosa senza scollamento cronologico e anche percheacute contemporanee essere in particolare scritte appositamente per il libro della Vita Nova Drsquoaltra parte se le rime (o alcune delle rime) erano prima del libro id est prima delle prose un loro allineamento oltre che la selezione dal carnet disponibile una loro seriazione una loro messa in ordine pure preesistette allrsquoIncipit Vita Nova insomma una volta trascelte Dante le avragrave pur messe in fila ovvero il contrario le avragrave selezionate sulla base appunto se non giagrave di una linea narrativa di una loro consecuzione plausibile Nella sua mente oppure sul suo tavolo rime

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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il chiamare la morte non provocano la reazione e lrsquointervento delle donne che ne interrompono lrsquoincubo

Di questa descrizione vanno sottolineati gli snodi lunga malattia cui sono dovuti smarrimento e in seguito farnetico e i contenuti del delirio immaginazione della propria morte poi visioni spaventose morte di Beatrice conseguente desiderio di morte Elementi che nella precisa medesima consecuzione si susseguono nella canzone commentata Donna pietosa e di novella etade dopo lrsquoinizio che egrave a ritroso del testo poetico e di fatti egrave Dante stesso che replica pari pari il racconto nei versi alle donne a noi nella prosa Cosigrave come vanno evidenziati i termini utilizzati con ossessiva insistenza a introdurre e circostanziare il racconto e ribaditi ostentatamente in prosa e poesia imaginare accompagnato sia dal sostantivo imaginazione sia usato nominalmente allrsquoinfinito e la variante sostanziale sinonimo di imaginazione fantasia Che valgano come anzi siano effettivamente sinonimi egrave strettamente collegato al loro significato tecnico scientifico si tratta come noto di uno dei sensi interni cioegrave della facoltagrave immaginativa che laquoapud medicos ndashcome dice Vincenzo di Beauvais insieme con la phantasiandash sunt una virtusraquo E San Tommaso pure li usa come assoluti sinonimi corrrispondono allo strumento di elaborazione e di sintesi dei materiali colti dalla percezione e in seguito trasmessi allrsquointelletto nel caso specifico tuttavia non si tratta tanto di imaginatio retentiva quanto piuttosto di imaginatio compositiva2 Che in questo capitolo del libro Dante affronti un argomento col solito piglio tecnico e con un lessico conseguentemente tecnico mi sembra evidente anche dallrsquoesclusivitagrave e quantitagrave delle occorrenze imaginare o imaginazione ricorrono 22 volte nella Vita Nova ndashe non tutte in accezione strettamente psicologicandash 12 delle quali distribuite fra prosa e poesia del ventitreesimo fantasia egrave presente per 9 volte di cui 8 sono concentrate nel ventitreesimo Sono accompagnate dai due soli casi del libello di lsquofarneticorsquo (laquofarnetica personaraquo) farneticare3

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Sia la fantasia sia lrsquoimmaginare e lrsquoimmaginazione per tutto il capitolo sono fortemente ed esclusivamente connotati dalla devianza dal loro essere erronei fin dai primi paragrafi lrsquoavvio del delirio risiede ne lo incominciamento dello errare che fece la mia fantasia La fantasia egrave di poi sempre erronea vana e forte cosigrave come forte egrave lrsquoimaginazione La prosa si concluderagrave con lrsquouscita dal fallace imaginare (par 15) e sul vano imaginare hanno avvio anche i versi delle visioni (v 44) che si acutizzano collrsquoimaginar fallace il quale conduce Dante a veder madonna morta (vv 65- 66) Da questo dipendono i fantasmi gli incubi in stato di semiveglia che caratterizzano conformemente prosa e canzone

Tutto lrsquointero decorso della patologia che dallrsquoinfermitade porta alla visione (o sogno4) vissuta come assolutamente veridica egrave peraltro conforme a quanto descritto nel trattato De somniis di Boezio di Dacia dove appunto si dagrave spiegazione dellrsquoalterarsi dellrsquoimmaginazione e dellrsquoimpossibilitagrave di giudicare correttamente da parte dellrsquoinfermo sulla base proprio della gravitagrave della malattia che determina una condizione analoga a quella del sogno

Et eodem modo [di quanto capita a chi sogna] contingit hominibus infirmis sicut hominibus laborantibus gravibus aegritudinibus propter quas impeditur iudicium rationis

Avviene loro cioegrave che credano come chi sogna dormendo di aver veramente visto i phantasmata res dei loro incubi o anche addirittura di esser stati rapiti da angeli esultanti (cantanti e lsquoche tornano in susorsquo laquocantantes et psallentesraquo come secondo la tradizione β del De somniis)

somniant dormientes se videre loca lucida et angelos cantantes et saltantes [β psallentes] expergefacti iurant se raptos fuisse et angelos secundum veritatem vidisse

Ancor piugrave notevole egrave che i malati senza sognare ma proprio come Dante indotti dalla malattia ad unrsquoerronea immaginazione (laquoinfirmis in organo imaginationisraquo) al momento in cui la loro

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sofferenza e il loro delirio si attenuano dichiarino i contenuti della loro visione a coloro che li circondano

mitigata passione dicunt [i malati] circumstantibus angelos praesentes fuisse vel diabolos et dicunt se multa mirabilia vidisse

Da sottolinare anche come avvenga che i contenuti del pensiero in stato di veglia condizionino poi fortemente secondo Boezio le immagini dei sogni o dei deliri dei malati in particolare di quelli che hanno stretta attinenza con gli eventi futuri (laquoE quando ei pensato alquanto di leihellip dicea fra me medesmo ldquoDi necessitade convene che la gentilissima Beatrice alcuna volta si muoiardquo E perograve mi giunse uno sigrave forte smarrimento che chiusi gli occhi e cominciai a travagliare sigrave come farnetica personahellipraquo)

Alia autem sunt somnia quae sunt causa futurorum Sicut enim homo aliquando vehementer cogitans de aliqua actione in dormiendo memor est illius actionis

Quanto alla mutevolezza di tali immagini che da angeliche e celestiali possono repentinamente trasformarsi in oscure e diaboliche saragrave dovuta allrsquoascendere del nero fumo terrestre che ha il potere di alterare la virtus imaginativa

Et dico quod causa huius est quod ille vapor vel fumus terrestris niger ascendens et movens virtutem imaginativam in suo modo diversimode figuratur5

Impregiudicata rimane in Boezio come in Dante la malattia (infermitade aegritudo ecc) con febbre che induce alle visioni e al vaneggiamento ma credo che giagrave via Aristotele e via Boezio a maggior ragione e soprattutto grazie a Dante stesso si possa giungere a nominarla con qualche speranza di conformarsi alla diagnosi di un eventuale consulto medico adunato attorno al letto del malato in preda al farnetico E infatti corrisponde al fatto che Aristotele attribuisca agli atrabiliari (e a loro in via esclusiva nei suoi tre trattati che riguardano sonno e sogni6) dunque a coloro che sono dominati dallrsquoumor nero i

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malinconici insomma cui egrave dedicato il problema XXX 1 mutevoli e sconvolgenti visioni il riconoscerne la causa da parte di Boezio proprio in quel laquovapor vel fumus terrestris nigerraquo che appunto connota questa particolarissima complessione Conseguentemente a proposito del De divinatione in somniis uno dei commentatori dei problemi aristotelici il medico Davide di Dinant che li traduce pare ad istanza di Federico II cosigrave sottolinea fra lrsquoaltro la predisposizione elettiva dei malinconici alla deriva dellrsquoimmaginazione sia che dormano sia in stato di veglia

Plurime enim et varie sunt in eis ymaginationes tam in dormientibus quam in vigilantibus pro eo quod intra eorum corpus in ipsis instrumenti sensuum fiunt multe alterationes et plurimi fumorum discursus sunt secundum varias lineationes et figuras Fumosior est enim nigra colera quolibet alio humore7

E che di un delirio da malinconia quanto ai signa Dante qui voglia dare non solo corretta ma scientificamente diffusa descrizione credo lo si possa ragionevolmente indurre dai trattati medici che giagrave ho per altri motivi raffrontato ai testi poetici danteschi e cavalcantiani trattati a volte di maestri a lui contemporanei altre testi di studio fondamentali nelle universitagrave del tempo8 Costantino Africano ad esempio fra i vari malinconici che descrive nella sua ampia monografia sulla malinconia annovera coloro che hanno lrsquoimaginazione corrupta (laquoalii corruptam habent imaginationem et rationemraquo9) causa scatenante il loro delirio ovvero intorbidata dai fumi melancolici laquoEx fumo enim melancholico eorum obscuratur imaginatioraquo (p 127) O anche con una delle rare similitudini laquoQuia sicut sol qui lumen est mundi nebula vel fumo interveniente lumen amittit sic et eorum mens cum fumus colerae nigrae ad ipsam ascendit turbida fit et obviatur ei ne splendor eius possit evagari ut videat rem non secundum quod sitraquo (p 108 e si ricordi qui di passaggio la similitudine di Paradiso XXIII 79-81 in cui dati gli stessi agenti sole e nube si illustra lrsquoazione inversa laquoCome a raggio di sol che puro mei per fratta nube giagrave prato di fiori vider coverti drsquoombra li occhi mieiraquo cosigrave come anche egrave proprio a questo laquofumus

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colerae nigraeraquo che credo di poter far risalire lrsquoaccidioso fummo degli iracondi di Inferno VII 123 ma di questo altrove) Secondo Gerardo da Solo che commenta a inizio Trecento il nono libro ad Almansore di Razes una delle piugrave diffuse cause della patologia egrave lrsquoeccesso di umore atrabiliare il quale induce la laquocorruptionem imaginative vel estimativeraquo10 Dei tre gradi di malinconia che affronta il primo egrave contrassegnato da una esplicita laquofalsa imaginatioraquo laquoprimus est falsa imaginatio vel estimatio ut quando estimant quod non est estimandum et imaginantur quod non est imaginandumraquo

Esattamente come per Dante egrave lrsquoimaginar fallace la vana fantasia per i medici egrave la falsa imaginatio che conduce i loro pazienti ad imaginare laquocoram oculis suis [res] quae non sunt vereraquo Sul derivare i sogni tenebrosi dalla condizione del malinconico che dentro di seacute porta il suo male oscuro egrave particolarmente deciso Bartolomeo Anglico nel De proprietatibus rerum

hellipquando aliquod obscurum ut est fumus melancholicus operit cerebrum necesse est ut patiens timeat quia causam unde timeat secum portat et ideo somniat terribilia et tenebrosa et visui pessimahellip11

E in particolare come Dante descrive avvenire a lui stesso nascono le immaginazioni mortuarie che riguardano proprio il soggetto affetto dallrsquoeccesso drsquoumore melancolico (Tu pur morrati Tu sersquo morto) secondo Arnaldo da Villanova fra gli altri signa dalla corrupta imaginatio laquode melancolicis utrum extimenthellip se esse mortuosraquo12 Ma la morte oltre che immaginarla i melancolici possono anche desiderarla auspicarla Avicenna e con lui poi tutti i trattati che gli si ispirano sostiene che laquoquidam eorum sunt qui diligunt mortemraquo13 O ancora secondo Vivaldo Belcalzer che ha reso in volgare mantovano lrsquoenciclopedia di Bartolomeo Anglico laquoAltr melanconich egrave chi cre chrsquoey mora incontanent neacute possa schivar la morthellipAltr melanconich egrave chi ama la mort e desidra quellaraquo14 Non crsquoegrave bisogno di ricordare come certo a causa della vista della morte di Beatrice Dante accusi lo stesso repentino passaggio - e affatto inedito

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a quanto mi consta in letteratura- dal temere la morte anzi dal credersi affatto morto alla piugrave tradizionale invocazione di quella

Timore e tristezza sono le cifre individuanti della malattia (questa la definizione asciutta di Razes laquoCum alicui cogitationes male sine causa acciderit et timor et tristitia in eo prevaluerit melancolie principius in eo estraquo)15 le quali ne condizionano le visioni se non per i visi scarmigliati di donne certo le voci lugubri e i climi apocalittici evocati da Dante trovano riscontro suggestivo nei trattati di medicina Ancora Avicenna ad esempio segnala che i melancolici laquotiment casum celi super se et quidam eorum timent quod terra absorbeat eosraquo ma egrave soprattutto Costantino che dagrave un quadro delle immaginazioni dei melancolici assai pertinente la tipologia esatta di incubo descritto da Dante

Vident enim ante oculos formas terribiles et timorosas nigras et similiahellip Alii audiunt quasi aquas currentes ventos tempestuose moventes voces timorosas et terribiles in auribus suis sonantes sonitus neque die neque nocte desinentes Quae tamen omnia sunt falsa (p 124)

E crsquoegrave infine di loro chi come Dante comprensibilmente piange e secondo Avicenna laquoquidam sunt qui plorant et proprie quorum melancolia est melancolia puraraquo Un ulteriore sintomo a favore dellrsquoindividuazione di questa specifica patologia proviene dallrsquoindicazione del farnetico che Dante non omette di segnalare in apertura e in chiusura del capitolo sia per Gerardo da Solo sia per Costantino una delle cause della malinconia puograve essere la frenesia (puograve infatti avvenire laquopost frenesimraquo) anzi per il concomitare di unrsquoacuta febbre e di frenesia (p 107)

Il quadro clinico che Dante descrive trova nei testi medici un riscontro circostanziato e credo che questi possano dar ragione pure della supposta incongruenza -e in quanto tale evidenziata e indagata dalla critica- fra la ribadita erroneitagrave falsitagrave dellrsquoimmaginazione e il fatto che in realtagrave ciograve che nel capitolo ventitreesimo Dante dagrave come immaginato egrave premonizione del vero16 Di ligrave a poco di ligrave a quattro

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capitoli del libro Beatrice davvero moriragrave Come abbiamo visto la falsa imaginatio egrave tale in quanto produttrice di immagini che non rispondono a realtagrave oggettiva la laquocorrupta imaginatioraquo egrave semplicemente la condizione in cui la virtus imaginativa ha una funzionalitagrave scorretta Certo omnia sunt falsa i fantasmi del delirio malinconico sia nella tradizione scientifica sia nella versione di Dante Ma la misera ed orribile visione che gli ha reso madonna cosigrave morta secondo la formulazione poi petrarchesca viceversa si invera17 Egrave da sapere dunque che forse a compensazione del pessimo carattere e della ineludibile vocazione alla sofferenza i temperamenti malinconici presentano alcune virtugrave specifiche che fin dal problema (pseudo)aristotelico XXX 1 Della malinconia sono loro ben riconosciute Fra le piugrave notevoli e fatali per il destino degli artisti come si sa e come varragrave per epoche letterarie a noi piugrave prossime -da Ficino e Lorenzo sicuramente ma forse a mio parere fin da Petrarca- insieme ad una precipua disposizione allrsquoamore nelle sue forme piugrave eccessive sicuramente lrsquoispirazione poetica la dedizione agli studi lrsquoimpronta della genialitagrave18 Questo riguarda la complessione il temperamento malinconico Cosa resta di questa eccezionalitagrave fin mitologica che gli attribuisce lo pseudo Aristotele nelle forme patologiche affrontate dalla trattatistica medica medioevale della malinconia nei suoi accessi che provocano sogni o deliri e fantasmi dellrsquoimmaginazione Secondo i medici unrsquoinspiegabile capacitagrave profetica Giagrave per Costantino Africano infatti i malinconici laquoad mala futura habent suspicionemraquo (p 127) e per Davide di Dinant laquoPlurimum autem melancolicis accidit vera videre sompniaraquo19 Ma chi piugrave si diffonde e si interroga su questa prerogativa data ormai per scontata egrave Gerardo da Solo

Nota quare melancolici melius predicunt futura nescio causam nisi quia in melancolicis anima est separata a regione corporis et bonorum temporalium ideo non imaginantur circa talia futura et ideo plura habent imaginari quam mola [sic] corporis oppressi et estimant et imaginantur quod non imaginantur alii

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La loro anima dunque separata (si pensi agli spiriti laquoche ciascun giva errandoraquo del verso 38 della canzone o ancora allrsquolaquoanimaraquo che laquofu sigrave smarritaraquo del v 32 e naturalmente non si puograve non ricordare lo spirito peregrino dellrsquoaltra visione della Vita Nova lrsquoultima di Oltre la spera come anche e soprattutto la laquomente nostra peregrina piugrave da la carneraquo del sognovisione dellrsquoinizio del nono canto purgatoriale) separata dalla carne appunto dalla soma del corpo laquomola corporisraquo laquoperegrina piugrave da la carnehellipa le sue visiumlon quasi egrave divinaraquo ha la capacitagrave di intravvedere il futuro Tanto che conclude Gerardo

Et ideo si tales melancolici essent astronomi [cioegrave lsquoastrologirsquo] circa plura melius possent predicere et iudicare quam alii20

Il nome di questa patologia visionaria se la mia interpretazione egrave corretta stava giagrave scritto in quella implosa variazione del capitolo ventitreesimo della Vita Nova che egrave costituita da Un digrave si venne a me Malinconia la malinconia appunto quella specifica greca malinconia patologica si impadronisce di Dante innamorato e gli procura la visione come giagrave nel sonetto aveva fatto non ancora di Beatrice morta ma di Amore che comunque annunciava la morte di nostra donna21 Il rapporto fra i due testi si fa dalle rime sparse al libello a mio vedere piugrave stringente e meno pacifico di quanto la nota di Contini lasciasse supporre (laquoIl contenuto generale del sonetto egrave quello stesso della grande canzone Donna pietosaraquo) Anche una serie di elementi formali inducono a una considerazione del sonetto delle Rime in parallelo a questo e come vedremo al successivo forse ai successivi capitoli della Vita Nova

Nel trattare la medesima materia i testi poetici fanno uso anche di materiali in parte coincidenti Dal punto di vista delle rime tranne la rima B del sonetto altre due sono precisamente duplicate nella canzone la A rima in ndashia corrisponde alla rima D della prima stanza la rima C -ero egrave presente ai vv 30 ss la rima D -ello cambia di genere ai vv 50 ss della canzone Inoltre per quel che puograve valere come motivo di richiamo la trafila in ndashore comunque presente

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internamente al sonetto come Dolore Amore muor egrave esposta in rima nella canzone E per quanto poco valgano in sistemi rimici cosigrave ridotti asfittici quasi qual egrave quello stilnovistico le concordanze o riprese di rime o anche di parole rima22 tuttavia ritengo che in questo caso di condivisione dei lsquocontenutirsquo anche tali aspetti formali piugrave marginali di vicinanza risultino interessanti pensero egrave parola rima comune e direi piugrave significativamente il costrutto lsquopartire viarsquo pagravertiti va via egrave la risposta di Dante a Malinconia fecer lei partir via al v 9 sono le donne che allontanano la pietosa dal letto di Dante Dicevo piugrave significativa questrsquoultima concordanza anche grazie a un terzo testo che viene chiamato in causa in quanto nel sonetto 55 del Fiore dellrsquoAmico allrsquoAmante (E se lla donna prende tursquo presente) il consiglio per fare ingelosire la donna egrave di andarsene senza motivare la partenza laquoE pagravertiti dallei sanrsquo dir niumlenteraquo Il sonetto egrave portatore di una delle due altre occorrenze (la seconda al sonetto 141 8) di malinconia (e in rima) lsquoattribuibilirsquo secondo la formula continiana a Dante anchrsquoessa utilizzata in accezione prettamente scientifica (laquoellrsquoenterragrave in sigrave gran malinconia che non le dimorragrave soprrsquoosso carneraquo) E lrsquoimperativo del verbo laquopagravertitiraquo occorre queste due sole volte in tutte le opere avanti la Commedia (dove peraltro se ne contano solo due casi) del nesso lsquopartire + viarsquo hanno invece lrsquoesclusiva assoluta in tutta lrsquoopera dantesca i due soli luoghi di Un digrave si venne e Donna pietosa che ne risultano dunque indiscutibilmente congiunti

Ma solo voltando pagina per passare da una immaginazione luttuosa ad altra immaginazione di segno affatto opposto il nostro sonetto malinconico pare stringere legami ancor piugrave serrati col sonetto che vi si incontra Si tratta di Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core capitolo 24 altro testo che in qualche modo rimanda laquoallrsquoesperienza scenica e romanzesca del Fioreraquo Certo niente di piugrave antitetico nella descrizione di Amore pur in un medesimo contesto immaginativo eppure segnalata di passaggio la tenue traccia dellrsquoidentica rima ndashia solo invertita di posizione fra A e B laquoIo mi sentirsquo svegliar dentro a lo core uno spirto amoroso che dormiaraquo e la solita diffusa presenza del gruppo ndashore anche qui come nella canzone in rima altri elementi

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congiuntivi si impongono a prima vista Malinconia si reca da Dante laquoio voglio un poco star con tecoraquo nella Vita Nova invece egrave Amore che soggiorna presso di lui laquoe poco stando meco il mio signoreraquo in unrsquoidentica situazione di prosopopea vengono usate le medesime espressioni diciamo lsquofamiliarirsquo Ma egrave in particolare ai versi 7 e 8 il sigillo della loro solidarietagrave stessa struttura sintattica che fa perno sulla coordinazione del gerundio per il verso 7 laquoe ragionando a grandrsquoagio con mecoraquo laquoe poco stando meco il mio signoreraquo identica la modalitagrave dellrsquoagnizione poggiata sul raddoppiamento del verbum videndi che consente la sospensione la suspence infinitesimale che egrave contenuta nello spazio di tempo che intercorre fra il guardare e il vedere la cristallizzazione quasi extratemporale del gesto dello sguardo nei versi 8 del sonetto laquoguardai e vidi Amore che veniaraquo e 8-9 della Vita Nova laquoguardando in quella parte onde venia io vidi monna Vanna e monna Biceraquo versi che hanno fra lrsquoaltro la medesima uscita venia

Egrave la stessa prosa del capitolo 24 che ancor prima della poesia per gli stilemi narrativi che usa e che sono stati segnalati come quelli tipici del Fiore in particolare le consecuzioni di verba videndi caratteristiche dello stile basso comico guardare e vedere ricorda giagrave le visioni e le apparizioni del sonetto successivo e di quello delle Rime23

allora dico che mi giunse una imaginazione drsquoAmore che mi parve vederlo venirehellip (par 2)

E poco dopo queste parolehellip io vidi venire (par 3)

per giungere infine allrsquoarrivo di Beatrice che con la sua persona riempie tutta la scena e la cui epifania provoca appunto il ribadimendo del verbum videndi la sua apparizione necessita di solennitagrave maggiore e dunque dellrsquoapplicazione del completo costrutto

E appresso lei [cioegrave dopo Giovanna] guardando vidi venire la mirabile Beatrice

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Potragrave parere a prima vista strano ma lsquoguardare + vederersquo non compare altrove nella Vita Nova non solo nella poesia ma nemmeno nella prosa Segnatamente manca dove ci aspetteremmo di trovare un tale stilema funzionale alla narrazione nel capitolo 9 ad esempio che accompagna un sonetto per certi aspetti ndash e proprio nella selezione linguistica nellrsquoimpostazione formale narrativo-comica affine a questi Cavalcando lrsquoaltrier per un camino non si va oltre lrsquoarticolazione (ma fra lsquovederersquo e lsquodirersquo) presente non nella prosa ma nel solo sonetto laquoQuando mi vide mi chiamograve per nome e disseraquo (vv 9-10)24 lsquoGuardare + vederersquo insomma affratella strettamente Un digrave si venne e il capitolo 24 prosa e poesia la giuntura non si ritrova altrimenti nella Vita Nova E ancor piugrave notevole mi pare lrsquoassenza della consecuzione lsquovedere + venirersquo (laquovidi venir da lungi Amoreraquo in Io mi sentirsquo svegliar e poi ancora ai vv 9-10 laquoio vidi monna Vanna e monna Bice venireraquo e laquoVidi amore che veniaraquo in Un digrave si venne) lo stilema occorre sei sole volte in tutto il romanzo e tutte e sei le volte appartengono al capitolo 2425 Non che sia molto piugrave frequente nelle Rime peraltro lo si puograve rinvenire in tutta la raccolta rigorosamente una sola volta quella appunto di Un digrave si venne Occorre di nuovo ma nella variante in cui non vi egrave dipendenza del verbo lsquovenirersquo bensigrave sola consecuzione temporale in una sorta di struttura coordinata laquoDi donne io vidi una gentil schiera questrsquoOgni Santi prossimo passato e una ne veniaraquo E questo non egrave un caso giaccheacute il sonetto dellrsquoOgnissanti come si sa egrave strettamente imparentato col nostro della Vita Nova che De Robertis ipotizza essere scritto per la festa complementare del Calendimaggio col quale costituisce un altro dittico cui lo avvicineragrave ancor di piugrave ritengo e insieme lo avvicineragrave anche al nostro lrsquooccorrenza sempre in quel sonetto del nesso che abbiamo verificato essere cosigrave raro dei due verba videndi laquoe io ebbi tanto ardir chrsquoin la sua ciera guardarsquo e vidi un angiol figuratoraquo vv 7-826

Al di lagrave di queste circostanze formali lessicali e sintattiche esistono circostanze strutturali retoriche diciamo che vistosamente reclamano la vicinanza dei due testi I due sonetti sceneggiano entrambi una piccola processione in uno spazio non definito ma che egrave

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gioco forza immaginare cittadino per strada nel primo egrave Malinconia che avanza col suo piccolo compatto schieramento dialoga e precede Amore nel secondo egrave Amore che giunge parla e precede lrsquoarrivo delle donne In nessuno dei due casi egrave esplicitata una causalitagrave fra il primo e il secondo incontro il primo incontro semplicemente col suo verificarsi senza bisogno di dichiarazioni preannuncia il secondo la Malinconia un amore luttuoso Amore allegro seacute stesso incarnato in Beatrice Dante vedendo sia Malinconia sia Amore sa giagrave cosa aspettarsi infatti guarda verso il luogo di provenienza della prima apparizione e quindi vede La dinamica egrave perfettamente ricalcata dallrsquouno allrsquoaltro sonetto lrsquoapparizione di uno (o piugrave personaggi ma in subordine) sollecita il soggetto a compiere unrsquoazione grazie alla quale si produce unrsquoulteriore apparizione Un annuncio egrave dato solo al v 13 di tutti e due i sonetti e in entrambi i testi egrave lo stesso personaggio che lo dagrave Amore una volta annuncia Beatrice morente lrsquoaltra sempre Beatrice ma nellrsquoespressione sua mi pare di massima vitalitagrave e allegria concessale dalla Vita Nova avanzante per strada con lrsquoaltra meraviglia dellrsquoamica Vanna entrambe nominate col familiare ipocoristico Anche la didascalia trova spazio in apertura del medesimo verso 13 (laquoE lui risposeraquo laquoAmor mi disseraquo) cosigrave come la linea melodica dei due versi 14 egrave identica con quella punta dellrsquoaccento di sesta su apocope (e sugravebito accento di settima a provocare lrsquoandamento discendente del secondo emistichio) accento principale che in entrambi i versi e i sonetti fa rintoccare il medesimo gruppo fonico definitivamente oppositivo nel significato muor-amor laquoche nostra donna muor dolce fratelloraquo laquoe quellrsquoha nome Amor sigrave mi somigliaraquo Terza ed ultima proprio ad esaurire le variazioni dantesche su questrsquoimpronta timbrico-sintattico-prosodica in chiusura di componimento si aggrega -mi suggerisce De Robertis- cosigrave consolidando la tenuta del gruppetto intra-extra libello la canzone Donna pietosa il cui explicit appunto suona laquoVoi mi chiamaste allor vostra merzederaquo

Da un lato dunque Un digrave si venne rappresenta una sorta di precipitato contenutistico di quanto distesamente e articolatamente

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prosa e poesia del ventitreesimo capitolo annunciano dove nel sonetto nominare la greca malinconia puntare sulla sua origine umorale e patologica di tradizione filosofica e scientifica egrave sufficiente ad evocare quel complesso di sintomi e quella condizione alienata e delirante che sempre la definiscono nella comune cultura medica del tempo noncheacute nella piugrave comune e diffusa interpretazione che ne danno i testi letterari che la nominano ndashneacute egrave necessario sottolineare quanto la cultura anche medica di Dante fosse affatto fuor del comune Drsquoaltro lato Io mi sentirsquo svegliar sta a Un digrave si venne in una contrapposizione contenutistica al momento stesso in cui ne replica quasi alla lettera la struttura Li si immagini affiancati Costituiscono un dittico modellato sullo stesso stampo strutturale due variazioni contrastive non su tema bensigrave su schema predefinito (lrsquoincontro la processione lrsquoannunciohellip) uno a tinte fosche lrsquoaltro rosee il negativo e il positivo di uno stesso procedimento del discorso lrsquoavvicendarsi su di una medesima scena di personaggi diversi che fanno corte al medesimo protagonista regista annunciatore Amore

Insomma del cap 23 della Vita Nova la sostanza la struttura formale del 24 senza soluzione di continuitagrave riassunte concentrate o per meglio dire implose nella rima sparsa Un digrave si venne E per di piugrave egrave come se fosse dalla sua postazione vitanovistica lo stesso Io mi sentirsquo svegliar a chiamare in causa il suo sonetto lsquogemellorsquo a reclamarlo accanto a seacute anzi precisamente avanti a seacute prima di seacute Infatti al verso 4 si individua una sorta di traccia ndashdiciamo cosigrave lsquorealisticarsquo- di una vicinanza primigenia o almeno di una primogenitura di Un digrave si venne laquovidi venir da lungi Amore allegro sigrave che appena il conosciaraquo Amore si avvicina per la via immaginiamo come Lisetta baldanzosamente con sembianza lieta tanto che Dante stenta a riconoscerlo Ipotizziamo per un attimo che potendone provvisoriamente sostituire non certo il peso lrsquoestensione e lrsquoimportanza ma la funzione diegetica sigrave Un digrave si venne a me Malinconia venga collocato al posto dellrsquointero capitolo 23 ne risulterebbe ben piugrave cogente lrsquoirriconoscibilitagrave di un amore allegro avendolo appena lasciato solo una carta avanti luttuosamente

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addobbato misero pieno di guai e pensieri e soprattutto piangente laquoe certo lacrimava pur di veroraquo Amore egrave chiaro non era mai stato particolarmente lieto fin qui nella Vita Nova ma in Io mi sentirsquo svegliar si parla di una quasi irriconoscibilitagrave se confrontato con un lsquoprimarsquo che Un digrave si venne attualizzerebbe al meglio Ricordiamo che ligrave Amore incontrato guardando e non presente nel cuore come poniamo nella canzone Donna pietosa e cioegrave volutamente personificato aveva un cappello un cappuccio in testa altro segno di lutto come indica il commento Barbi-Maggini27 aveva un drappo nero addosso che lo rivestiva di novo cioegrave leggerei innovativamente stranamente Difficile credere ai propri occhi capacitarsi di un simile cambiamento improvvisamente incontrandolo che rsquon ciascuna parola sua ridiahellip Insomma affrontando i due sonetti non solo avremmo una sorta di retractatio affatto simmetrica speculare ma come si dice per i canzonieri e adattandolo ai numeri lrsquoinsieme della coppia varrebbe molto di piugrave della mera somma dei due singoli individui Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core mi pare che acquisirebbe un di piugrave di significato di significativitagrave nel disegno complessivo del libro

Perseverando ancora in questa ipotetica asteriscata sequenza Un digrave si venne-Io mi sentirsquo svegliar di un percorso vitanovistico indebitamente deprivato della sua canzone come egrave stato detto portante28 e voltando ancora pagina si giunge al capitolo 25 Capitolo di teoria della letteratura e di interpretazioni di allegorie generato dice Dante per tutta la vasta portata dei suoi contenuti dal sonetto del cap 24 Ma qual egrave la spinta a tali riflessioni sulle personificazioni in poesia Percheacute proprio a questo punto Dante si acconcia a dare una spiegazione la cui necessitagrave era stata finora rinviata Egrave pretestuoso o sostanziale lrsquoappicco a Irsquo mi sentirsquo svegliar

Cosigrave esordisce il capitolo venticinquesimo Potrebbe qui dubitare persona degna da dichiararle onne

dubitazione e dubitare potrebbe di ciograve che io dico drsquoAmore come se fosse una cosa per seacute e non solamente sustanzia intelligente ma sigrave come fosse sustanzia corporale [hellip] E che io

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dica di lui come se fosse corpo ancora sigrave come se fosse uomo appare per tre cose che io dico di lui Dico che lo vidi venire onde con ciograve sia cosa che venire dica moto locale e localmente mobile per seacute secondo lo Filosofo sia solamente corpo appare che io ponga Amore essere corpo Dico anche di lui che ridea e anche che parlava le quali cose paiono essere propie dellrsquouomo e spezialmente essere risibile e perograve appare chrsquoio ponga lui essere uomo

Le caratteristiche che individuano Amore in quanto uomo o persona sono il movimento il riso la parola I casi che di seguito Dante fa di prosopopee tratte dai testi classici a rivendicare il diritto dei poeti volgari ad usare di laquoalcuna figura o colore rettoricoraquo mostrano cose inanimate che fra loro parlano cose inanimate che si rivolgono ad animate animate ad inanimate tutto ciograve egrave legittimo anche nella poesia volgare purcheacute sia detto laquocon ragione la quale poi sia possibile drsquoaprire per prosaraquo

Doppiamente pertinente sarebbe stata la disquisizione in presenza della coppia di sonetti ipotizzata il moto da luogo che caratterizza Amore il fatto che parli sono presenti anche in Un digrave si venne in piugrave avrebbe consentito di sottolineare lrsquoaltra caratteristica attribuita ad Amore e che egrave come il riso esclusiva dellrsquouomo di contro agli altri animali quella del pianto (laquoe certo lacrimava pur di veroraquo)

La digressione egrave per intero relativa alla poesia in senso proprio ai versi29 e parte dallrsquoistanza di giustificare laquoli poeteraquo che laquohanno parlato alle cose inanimate sigrave come se avessero senso e ragioneraquo E tutto quanto egrave voluto far dipendere dallrsquointerpretazione del sonetto Io mi sentirsquohellip Ma a ben vedere non egrave certo in quel sonetto che si dagrave lrsquoesempio del poeta che parla alla cosa inanimata quando invece vi egrave unicamente presente Amore che si rivolge al poeta il sonetto del capitolo 24 illustra dunque il solo caso dellrsquoinanimato (Amore) che si rivolge ad animato (Dante)

Che cosa ha in mente Dante quale luogo della sua poesia in cui si dia lrsquoevenienza affrontata in sede teorica Forse la ballata del

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capitolo 12 Ballata irsquo voi che tu ritrovi Amore testo tutto di parole fin dallrsquoincipit dette alle proprie parole ndashma egrave certo un caso assai particolare e non contemplato dal catalogo degli esempi classici presi in esame nella discussione teorica tanto che alla fine della divisione della ballata Dante ne dichiara la peculiaritagrave rinviando per la soluzione delle oscuritagrave laquoin questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo (laquoPotrebbe giagrave lrsquouomo opporre contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda persona perograve che la ballata non egrave altro che queste parole ched io parlo e perograve dico che questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo 12 17) Ma egrave forse lsquopiugrave dubbiosorsquo della ballata il sonetto Io mi sentirsquo svegliar Direi proprio di no presenta infatti una situazione assai diffusa nel libro e cioegrave appunto quella in cui Amore parla al suo fedele Talmente diffusa che non merita di darne esempio Cercheremmo invece inutilmente nella Vita Nova volendo dare esempio dellrsquoinverso vettore nella locuzione non verificandosi mai nelle rime che Dante si rivolga ad Amore Lrsquoessere animato lrsquouomo personaggio Dante che egrave anche il poeta che devrsquoessere se non preventivamente difeso almeno teoricamente sostenuto nelle sue scelte retoriche dal capitolo venticinquesimo non si rivolge mai ad Amore nei testi poetici della Vita Nova (e solo una volta gli parla nella prosa e in sonno ndash sempre nel cap 1230)

Il primo caso ipotizzato nel capitolo 25 e sostenuto con esempi virgiliani egrave quello di esseri inanimati che dialogano fra di loro nemmeno questo egrave mai contemplato nei testi poetici del libro Dove dunque dovrebbe essere il luogo testuale tanto dubbioso cui rimanda la fine del capitolo dodicesimo e che il venticinquesimo poi interpreta

Forse in un lsquonon luogorsquo della Vita Nova cosigrave come la conosciamo che dovrebbe essere perograve compreso fra il capitolo dodicesimo e il venticinquesimo lsquonon luogorsquo che potrebbe corrispondere al nostro Un digrave si venne Proprio questo sonetto guardacaso presenta riunite le due evenienze in cui esseri animati si rivolgono ad inanimati ndashil soggetto a Malinconia (laquoEd io le dissi

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ldquoPagravertiti varsquo viardquoraquo) e ad Amore (laquoEd io li dissi ldquoChe hai tu cattivellordquoraquo)- e viceversa inanimati ad animati Malinconia (laquoUn digrave si venne a me Malinconia e disse ldquoIrsquo voglio un poco star con tecordquoraquo) e Amore al soggetto (laquoE lui risposehellipraquo) in un susseguirsi di battute dialogiche affatto inusitato In piugrave non dialogano esplicitamente ma stanno e si muovono in compagnia fra di loro esseri inanimati personificati e rappresentati con comportamenti se non sentimenti affatto umani laquoUn digrave si venne a me Malinconia hellip e parve a me che la menasse seco Dolore e Ira per suo compagniaraquo Il moto da luogo coinvolge tutti non solo Malinconia tutti sono resi persone e dunque sebbene imperfettamente (ma a che pro ricercare la compagnia drsquoaltri se non per conversare) anche questo piugrave dubbioso caso ndashinanimato con inanimato - vi compare Le tre tipologie ndash una delle quali totalmente assente lrsquoaltra rappresentata una sola volta nella Vita Nova nel cap 12 che viene automaticamente escluso dalle considerazioni dello stesso Dante tipologie comunque mancanti nel sonetto del capitolo 24 tutte e tre raccolte ndash e per i primi due casi con doppia presenza- nel breve giro dei 14 versi di questo sonetto

Non credo si possa con tutto questo proporre illazioni concrete sul rapporto intercorrente fra Un digrave si venne e la formazione della Vita Nova illazioni che temo inevitabilmente correrebbero il rischio di appartenere allrsquoambito della fantafilologia sebbene mi pare ben si sposerebbero con le ipotesi che ripetutamente sono state fatte intorno alla genesi affatto parallela di prosa e canzone del capitolo ventitreesimo intorno allrsquoessere la canzone un tuttrsquouno con la sua prosa senza scollamento cronologico e anche percheacute contemporanee essere in particolare scritte appositamente per il libro della Vita Nova Drsquoaltra parte se le rime (o alcune delle rime) erano prima del libro id est prima delle prose un loro allineamento oltre che la selezione dal carnet disponibile una loro seriazione una loro messa in ordine pure preesistette allrsquoIncipit Vita Nova insomma una volta trascelte Dante le avragrave pur messe in fila ovvero il contrario le avragrave selezionate sulla base appunto se non giagrave di una linea narrativa di una loro consecuzione plausibile Nella sua mente oppure sul suo tavolo rime

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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Sia la fantasia sia lrsquoimmaginare e lrsquoimmaginazione per tutto il capitolo sono fortemente ed esclusivamente connotati dalla devianza dal loro essere erronei fin dai primi paragrafi lrsquoavvio del delirio risiede ne lo incominciamento dello errare che fece la mia fantasia La fantasia egrave di poi sempre erronea vana e forte cosigrave come forte egrave lrsquoimaginazione La prosa si concluderagrave con lrsquouscita dal fallace imaginare (par 15) e sul vano imaginare hanno avvio anche i versi delle visioni (v 44) che si acutizzano collrsquoimaginar fallace il quale conduce Dante a veder madonna morta (vv 65- 66) Da questo dipendono i fantasmi gli incubi in stato di semiveglia che caratterizzano conformemente prosa e canzone

Tutto lrsquointero decorso della patologia che dallrsquoinfermitade porta alla visione (o sogno4) vissuta come assolutamente veridica egrave peraltro conforme a quanto descritto nel trattato De somniis di Boezio di Dacia dove appunto si dagrave spiegazione dellrsquoalterarsi dellrsquoimmaginazione e dellrsquoimpossibilitagrave di giudicare correttamente da parte dellrsquoinfermo sulla base proprio della gravitagrave della malattia che determina una condizione analoga a quella del sogno

Et eodem modo [di quanto capita a chi sogna] contingit hominibus infirmis sicut hominibus laborantibus gravibus aegritudinibus propter quas impeditur iudicium rationis

Avviene loro cioegrave che credano come chi sogna dormendo di aver veramente visto i phantasmata res dei loro incubi o anche addirittura di esser stati rapiti da angeli esultanti (cantanti e lsquoche tornano in susorsquo laquocantantes et psallentesraquo come secondo la tradizione β del De somniis)

somniant dormientes se videre loca lucida et angelos cantantes et saltantes [β psallentes] expergefacti iurant se raptos fuisse et angelos secundum veritatem vidisse

Ancor piugrave notevole egrave che i malati senza sognare ma proprio come Dante indotti dalla malattia ad unrsquoerronea immaginazione (laquoinfirmis in organo imaginationisraquo) al momento in cui la loro

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sofferenza e il loro delirio si attenuano dichiarino i contenuti della loro visione a coloro che li circondano

mitigata passione dicunt [i malati] circumstantibus angelos praesentes fuisse vel diabolos et dicunt se multa mirabilia vidisse

Da sottolinare anche come avvenga che i contenuti del pensiero in stato di veglia condizionino poi fortemente secondo Boezio le immagini dei sogni o dei deliri dei malati in particolare di quelli che hanno stretta attinenza con gli eventi futuri (laquoE quando ei pensato alquanto di leihellip dicea fra me medesmo ldquoDi necessitade convene che la gentilissima Beatrice alcuna volta si muoiardquo E perograve mi giunse uno sigrave forte smarrimento che chiusi gli occhi e cominciai a travagliare sigrave come farnetica personahellipraquo)

Alia autem sunt somnia quae sunt causa futurorum Sicut enim homo aliquando vehementer cogitans de aliqua actione in dormiendo memor est illius actionis

Quanto alla mutevolezza di tali immagini che da angeliche e celestiali possono repentinamente trasformarsi in oscure e diaboliche saragrave dovuta allrsquoascendere del nero fumo terrestre che ha il potere di alterare la virtus imaginativa

Et dico quod causa huius est quod ille vapor vel fumus terrestris niger ascendens et movens virtutem imaginativam in suo modo diversimode figuratur5

Impregiudicata rimane in Boezio come in Dante la malattia (infermitade aegritudo ecc) con febbre che induce alle visioni e al vaneggiamento ma credo che giagrave via Aristotele e via Boezio a maggior ragione e soprattutto grazie a Dante stesso si possa giungere a nominarla con qualche speranza di conformarsi alla diagnosi di un eventuale consulto medico adunato attorno al letto del malato in preda al farnetico E infatti corrisponde al fatto che Aristotele attribuisca agli atrabiliari (e a loro in via esclusiva nei suoi tre trattati che riguardano sonno e sogni6) dunque a coloro che sono dominati dallrsquoumor nero i

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malinconici insomma cui egrave dedicato il problema XXX 1 mutevoli e sconvolgenti visioni il riconoscerne la causa da parte di Boezio proprio in quel laquovapor vel fumus terrestris nigerraquo che appunto connota questa particolarissima complessione Conseguentemente a proposito del De divinatione in somniis uno dei commentatori dei problemi aristotelici il medico Davide di Dinant che li traduce pare ad istanza di Federico II cosigrave sottolinea fra lrsquoaltro la predisposizione elettiva dei malinconici alla deriva dellrsquoimmaginazione sia che dormano sia in stato di veglia

Plurime enim et varie sunt in eis ymaginationes tam in dormientibus quam in vigilantibus pro eo quod intra eorum corpus in ipsis instrumenti sensuum fiunt multe alterationes et plurimi fumorum discursus sunt secundum varias lineationes et figuras Fumosior est enim nigra colera quolibet alio humore7

E che di un delirio da malinconia quanto ai signa Dante qui voglia dare non solo corretta ma scientificamente diffusa descrizione credo lo si possa ragionevolmente indurre dai trattati medici che giagrave ho per altri motivi raffrontato ai testi poetici danteschi e cavalcantiani trattati a volte di maestri a lui contemporanei altre testi di studio fondamentali nelle universitagrave del tempo8 Costantino Africano ad esempio fra i vari malinconici che descrive nella sua ampia monografia sulla malinconia annovera coloro che hanno lrsquoimaginazione corrupta (laquoalii corruptam habent imaginationem et rationemraquo9) causa scatenante il loro delirio ovvero intorbidata dai fumi melancolici laquoEx fumo enim melancholico eorum obscuratur imaginatioraquo (p 127) O anche con una delle rare similitudini laquoQuia sicut sol qui lumen est mundi nebula vel fumo interveniente lumen amittit sic et eorum mens cum fumus colerae nigrae ad ipsam ascendit turbida fit et obviatur ei ne splendor eius possit evagari ut videat rem non secundum quod sitraquo (p 108 e si ricordi qui di passaggio la similitudine di Paradiso XXIII 79-81 in cui dati gli stessi agenti sole e nube si illustra lrsquoazione inversa laquoCome a raggio di sol che puro mei per fratta nube giagrave prato di fiori vider coverti drsquoombra li occhi mieiraquo cosigrave come anche egrave proprio a questo laquofumus

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colerae nigraeraquo che credo di poter far risalire lrsquoaccidioso fummo degli iracondi di Inferno VII 123 ma di questo altrove) Secondo Gerardo da Solo che commenta a inizio Trecento il nono libro ad Almansore di Razes una delle piugrave diffuse cause della patologia egrave lrsquoeccesso di umore atrabiliare il quale induce la laquocorruptionem imaginative vel estimativeraquo10 Dei tre gradi di malinconia che affronta il primo egrave contrassegnato da una esplicita laquofalsa imaginatioraquo laquoprimus est falsa imaginatio vel estimatio ut quando estimant quod non est estimandum et imaginantur quod non est imaginandumraquo

Esattamente come per Dante egrave lrsquoimaginar fallace la vana fantasia per i medici egrave la falsa imaginatio che conduce i loro pazienti ad imaginare laquocoram oculis suis [res] quae non sunt vereraquo Sul derivare i sogni tenebrosi dalla condizione del malinconico che dentro di seacute porta il suo male oscuro egrave particolarmente deciso Bartolomeo Anglico nel De proprietatibus rerum

hellipquando aliquod obscurum ut est fumus melancholicus operit cerebrum necesse est ut patiens timeat quia causam unde timeat secum portat et ideo somniat terribilia et tenebrosa et visui pessimahellip11

E in particolare come Dante descrive avvenire a lui stesso nascono le immaginazioni mortuarie che riguardano proprio il soggetto affetto dallrsquoeccesso drsquoumore melancolico (Tu pur morrati Tu sersquo morto) secondo Arnaldo da Villanova fra gli altri signa dalla corrupta imaginatio laquode melancolicis utrum extimenthellip se esse mortuosraquo12 Ma la morte oltre che immaginarla i melancolici possono anche desiderarla auspicarla Avicenna e con lui poi tutti i trattati che gli si ispirano sostiene che laquoquidam eorum sunt qui diligunt mortemraquo13 O ancora secondo Vivaldo Belcalzer che ha reso in volgare mantovano lrsquoenciclopedia di Bartolomeo Anglico laquoAltr melanconich egrave chi cre chrsquoey mora incontanent neacute possa schivar la morthellipAltr melanconich egrave chi ama la mort e desidra quellaraquo14 Non crsquoegrave bisogno di ricordare come certo a causa della vista della morte di Beatrice Dante accusi lo stesso repentino passaggio - e affatto inedito

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a quanto mi consta in letteratura- dal temere la morte anzi dal credersi affatto morto alla piugrave tradizionale invocazione di quella

Timore e tristezza sono le cifre individuanti della malattia (questa la definizione asciutta di Razes laquoCum alicui cogitationes male sine causa acciderit et timor et tristitia in eo prevaluerit melancolie principius in eo estraquo)15 le quali ne condizionano le visioni se non per i visi scarmigliati di donne certo le voci lugubri e i climi apocalittici evocati da Dante trovano riscontro suggestivo nei trattati di medicina Ancora Avicenna ad esempio segnala che i melancolici laquotiment casum celi super se et quidam eorum timent quod terra absorbeat eosraquo ma egrave soprattutto Costantino che dagrave un quadro delle immaginazioni dei melancolici assai pertinente la tipologia esatta di incubo descritto da Dante

Vident enim ante oculos formas terribiles et timorosas nigras et similiahellip Alii audiunt quasi aquas currentes ventos tempestuose moventes voces timorosas et terribiles in auribus suis sonantes sonitus neque die neque nocte desinentes Quae tamen omnia sunt falsa (p 124)

E crsquoegrave infine di loro chi come Dante comprensibilmente piange e secondo Avicenna laquoquidam sunt qui plorant et proprie quorum melancolia est melancolia puraraquo Un ulteriore sintomo a favore dellrsquoindividuazione di questa specifica patologia proviene dallrsquoindicazione del farnetico che Dante non omette di segnalare in apertura e in chiusura del capitolo sia per Gerardo da Solo sia per Costantino una delle cause della malinconia puograve essere la frenesia (puograve infatti avvenire laquopost frenesimraquo) anzi per il concomitare di unrsquoacuta febbre e di frenesia (p 107)

Il quadro clinico che Dante descrive trova nei testi medici un riscontro circostanziato e credo che questi possano dar ragione pure della supposta incongruenza -e in quanto tale evidenziata e indagata dalla critica- fra la ribadita erroneitagrave falsitagrave dellrsquoimmaginazione e il fatto che in realtagrave ciograve che nel capitolo ventitreesimo Dante dagrave come immaginato egrave premonizione del vero16 Di ligrave a poco di ligrave a quattro

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capitoli del libro Beatrice davvero moriragrave Come abbiamo visto la falsa imaginatio egrave tale in quanto produttrice di immagini che non rispondono a realtagrave oggettiva la laquocorrupta imaginatioraquo egrave semplicemente la condizione in cui la virtus imaginativa ha una funzionalitagrave scorretta Certo omnia sunt falsa i fantasmi del delirio malinconico sia nella tradizione scientifica sia nella versione di Dante Ma la misera ed orribile visione che gli ha reso madonna cosigrave morta secondo la formulazione poi petrarchesca viceversa si invera17 Egrave da sapere dunque che forse a compensazione del pessimo carattere e della ineludibile vocazione alla sofferenza i temperamenti malinconici presentano alcune virtugrave specifiche che fin dal problema (pseudo)aristotelico XXX 1 Della malinconia sono loro ben riconosciute Fra le piugrave notevoli e fatali per il destino degli artisti come si sa e come varragrave per epoche letterarie a noi piugrave prossime -da Ficino e Lorenzo sicuramente ma forse a mio parere fin da Petrarca- insieme ad una precipua disposizione allrsquoamore nelle sue forme piugrave eccessive sicuramente lrsquoispirazione poetica la dedizione agli studi lrsquoimpronta della genialitagrave18 Questo riguarda la complessione il temperamento malinconico Cosa resta di questa eccezionalitagrave fin mitologica che gli attribuisce lo pseudo Aristotele nelle forme patologiche affrontate dalla trattatistica medica medioevale della malinconia nei suoi accessi che provocano sogni o deliri e fantasmi dellrsquoimmaginazione Secondo i medici unrsquoinspiegabile capacitagrave profetica Giagrave per Costantino Africano infatti i malinconici laquoad mala futura habent suspicionemraquo (p 127) e per Davide di Dinant laquoPlurimum autem melancolicis accidit vera videre sompniaraquo19 Ma chi piugrave si diffonde e si interroga su questa prerogativa data ormai per scontata egrave Gerardo da Solo

Nota quare melancolici melius predicunt futura nescio causam nisi quia in melancolicis anima est separata a regione corporis et bonorum temporalium ideo non imaginantur circa talia futura et ideo plura habent imaginari quam mola [sic] corporis oppressi et estimant et imaginantur quod non imaginantur alii

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La loro anima dunque separata (si pensi agli spiriti laquoche ciascun giva errandoraquo del verso 38 della canzone o ancora allrsquolaquoanimaraquo che laquofu sigrave smarritaraquo del v 32 e naturalmente non si puograve non ricordare lo spirito peregrino dellrsquoaltra visione della Vita Nova lrsquoultima di Oltre la spera come anche e soprattutto la laquomente nostra peregrina piugrave da la carneraquo del sognovisione dellrsquoinizio del nono canto purgatoriale) separata dalla carne appunto dalla soma del corpo laquomola corporisraquo laquoperegrina piugrave da la carnehellipa le sue visiumlon quasi egrave divinaraquo ha la capacitagrave di intravvedere il futuro Tanto che conclude Gerardo

Et ideo si tales melancolici essent astronomi [cioegrave lsquoastrologirsquo] circa plura melius possent predicere et iudicare quam alii20

Il nome di questa patologia visionaria se la mia interpretazione egrave corretta stava giagrave scritto in quella implosa variazione del capitolo ventitreesimo della Vita Nova che egrave costituita da Un digrave si venne a me Malinconia la malinconia appunto quella specifica greca malinconia patologica si impadronisce di Dante innamorato e gli procura la visione come giagrave nel sonetto aveva fatto non ancora di Beatrice morta ma di Amore che comunque annunciava la morte di nostra donna21 Il rapporto fra i due testi si fa dalle rime sparse al libello a mio vedere piugrave stringente e meno pacifico di quanto la nota di Contini lasciasse supporre (laquoIl contenuto generale del sonetto egrave quello stesso della grande canzone Donna pietosaraquo) Anche una serie di elementi formali inducono a una considerazione del sonetto delle Rime in parallelo a questo e come vedremo al successivo forse ai successivi capitoli della Vita Nova

Nel trattare la medesima materia i testi poetici fanno uso anche di materiali in parte coincidenti Dal punto di vista delle rime tranne la rima B del sonetto altre due sono precisamente duplicate nella canzone la A rima in ndashia corrisponde alla rima D della prima stanza la rima C -ero egrave presente ai vv 30 ss la rima D -ello cambia di genere ai vv 50 ss della canzone Inoltre per quel che puograve valere come motivo di richiamo la trafila in ndashore comunque presente

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internamente al sonetto come Dolore Amore muor egrave esposta in rima nella canzone E per quanto poco valgano in sistemi rimici cosigrave ridotti asfittici quasi qual egrave quello stilnovistico le concordanze o riprese di rime o anche di parole rima22 tuttavia ritengo che in questo caso di condivisione dei lsquocontenutirsquo anche tali aspetti formali piugrave marginali di vicinanza risultino interessanti pensero egrave parola rima comune e direi piugrave significativamente il costrutto lsquopartire viarsquo pagravertiti va via egrave la risposta di Dante a Malinconia fecer lei partir via al v 9 sono le donne che allontanano la pietosa dal letto di Dante Dicevo piugrave significativa questrsquoultima concordanza anche grazie a un terzo testo che viene chiamato in causa in quanto nel sonetto 55 del Fiore dellrsquoAmico allrsquoAmante (E se lla donna prende tursquo presente) il consiglio per fare ingelosire la donna egrave di andarsene senza motivare la partenza laquoE pagravertiti dallei sanrsquo dir niumlenteraquo Il sonetto egrave portatore di una delle due altre occorrenze (la seconda al sonetto 141 8) di malinconia (e in rima) lsquoattribuibilirsquo secondo la formula continiana a Dante anchrsquoessa utilizzata in accezione prettamente scientifica (laquoellrsquoenterragrave in sigrave gran malinconia che non le dimorragrave soprrsquoosso carneraquo) E lrsquoimperativo del verbo laquopagravertitiraquo occorre queste due sole volte in tutte le opere avanti la Commedia (dove peraltro se ne contano solo due casi) del nesso lsquopartire + viarsquo hanno invece lrsquoesclusiva assoluta in tutta lrsquoopera dantesca i due soli luoghi di Un digrave si venne e Donna pietosa che ne risultano dunque indiscutibilmente congiunti

Ma solo voltando pagina per passare da una immaginazione luttuosa ad altra immaginazione di segno affatto opposto il nostro sonetto malinconico pare stringere legami ancor piugrave serrati col sonetto che vi si incontra Si tratta di Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core capitolo 24 altro testo che in qualche modo rimanda laquoallrsquoesperienza scenica e romanzesca del Fioreraquo Certo niente di piugrave antitetico nella descrizione di Amore pur in un medesimo contesto immaginativo eppure segnalata di passaggio la tenue traccia dellrsquoidentica rima ndashia solo invertita di posizione fra A e B laquoIo mi sentirsquo svegliar dentro a lo core uno spirto amoroso che dormiaraquo e la solita diffusa presenza del gruppo ndashore anche qui come nella canzone in rima altri elementi

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congiuntivi si impongono a prima vista Malinconia si reca da Dante laquoio voglio un poco star con tecoraquo nella Vita Nova invece egrave Amore che soggiorna presso di lui laquoe poco stando meco il mio signoreraquo in unrsquoidentica situazione di prosopopea vengono usate le medesime espressioni diciamo lsquofamiliarirsquo Ma egrave in particolare ai versi 7 e 8 il sigillo della loro solidarietagrave stessa struttura sintattica che fa perno sulla coordinazione del gerundio per il verso 7 laquoe ragionando a grandrsquoagio con mecoraquo laquoe poco stando meco il mio signoreraquo identica la modalitagrave dellrsquoagnizione poggiata sul raddoppiamento del verbum videndi che consente la sospensione la suspence infinitesimale che egrave contenuta nello spazio di tempo che intercorre fra il guardare e il vedere la cristallizzazione quasi extratemporale del gesto dello sguardo nei versi 8 del sonetto laquoguardai e vidi Amore che veniaraquo e 8-9 della Vita Nova laquoguardando in quella parte onde venia io vidi monna Vanna e monna Biceraquo versi che hanno fra lrsquoaltro la medesima uscita venia

Egrave la stessa prosa del capitolo 24 che ancor prima della poesia per gli stilemi narrativi che usa e che sono stati segnalati come quelli tipici del Fiore in particolare le consecuzioni di verba videndi caratteristiche dello stile basso comico guardare e vedere ricorda giagrave le visioni e le apparizioni del sonetto successivo e di quello delle Rime23

allora dico che mi giunse una imaginazione drsquoAmore che mi parve vederlo venirehellip (par 2)

E poco dopo queste parolehellip io vidi venire (par 3)

per giungere infine allrsquoarrivo di Beatrice che con la sua persona riempie tutta la scena e la cui epifania provoca appunto il ribadimendo del verbum videndi la sua apparizione necessita di solennitagrave maggiore e dunque dellrsquoapplicazione del completo costrutto

E appresso lei [cioegrave dopo Giovanna] guardando vidi venire la mirabile Beatrice

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Potragrave parere a prima vista strano ma lsquoguardare + vederersquo non compare altrove nella Vita Nova non solo nella poesia ma nemmeno nella prosa Segnatamente manca dove ci aspetteremmo di trovare un tale stilema funzionale alla narrazione nel capitolo 9 ad esempio che accompagna un sonetto per certi aspetti ndash e proprio nella selezione linguistica nellrsquoimpostazione formale narrativo-comica affine a questi Cavalcando lrsquoaltrier per un camino non si va oltre lrsquoarticolazione (ma fra lsquovederersquo e lsquodirersquo) presente non nella prosa ma nel solo sonetto laquoQuando mi vide mi chiamograve per nome e disseraquo (vv 9-10)24 lsquoGuardare + vederersquo insomma affratella strettamente Un digrave si venne e il capitolo 24 prosa e poesia la giuntura non si ritrova altrimenti nella Vita Nova E ancor piugrave notevole mi pare lrsquoassenza della consecuzione lsquovedere + venirersquo (laquovidi venir da lungi Amoreraquo in Io mi sentirsquo svegliar e poi ancora ai vv 9-10 laquoio vidi monna Vanna e monna Bice venireraquo e laquoVidi amore che veniaraquo in Un digrave si venne) lo stilema occorre sei sole volte in tutto il romanzo e tutte e sei le volte appartengono al capitolo 2425 Non che sia molto piugrave frequente nelle Rime peraltro lo si puograve rinvenire in tutta la raccolta rigorosamente una sola volta quella appunto di Un digrave si venne Occorre di nuovo ma nella variante in cui non vi egrave dipendenza del verbo lsquovenirersquo bensigrave sola consecuzione temporale in una sorta di struttura coordinata laquoDi donne io vidi una gentil schiera questrsquoOgni Santi prossimo passato e una ne veniaraquo E questo non egrave un caso giaccheacute il sonetto dellrsquoOgnissanti come si sa egrave strettamente imparentato col nostro della Vita Nova che De Robertis ipotizza essere scritto per la festa complementare del Calendimaggio col quale costituisce un altro dittico cui lo avvicineragrave ancor di piugrave ritengo e insieme lo avvicineragrave anche al nostro lrsquooccorrenza sempre in quel sonetto del nesso che abbiamo verificato essere cosigrave raro dei due verba videndi laquoe io ebbi tanto ardir chrsquoin la sua ciera guardarsquo e vidi un angiol figuratoraquo vv 7-826

Al di lagrave di queste circostanze formali lessicali e sintattiche esistono circostanze strutturali retoriche diciamo che vistosamente reclamano la vicinanza dei due testi I due sonetti sceneggiano entrambi una piccola processione in uno spazio non definito ma che egrave

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gioco forza immaginare cittadino per strada nel primo egrave Malinconia che avanza col suo piccolo compatto schieramento dialoga e precede Amore nel secondo egrave Amore che giunge parla e precede lrsquoarrivo delle donne In nessuno dei due casi egrave esplicitata una causalitagrave fra il primo e il secondo incontro il primo incontro semplicemente col suo verificarsi senza bisogno di dichiarazioni preannuncia il secondo la Malinconia un amore luttuoso Amore allegro seacute stesso incarnato in Beatrice Dante vedendo sia Malinconia sia Amore sa giagrave cosa aspettarsi infatti guarda verso il luogo di provenienza della prima apparizione e quindi vede La dinamica egrave perfettamente ricalcata dallrsquouno allrsquoaltro sonetto lrsquoapparizione di uno (o piugrave personaggi ma in subordine) sollecita il soggetto a compiere unrsquoazione grazie alla quale si produce unrsquoulteriore apparizione Un annuncio egrave dato solo al v 13 di tutti e due i sonetti e in entrambi i testi egrave lo stesso personaggio che lo dagrave Amore una volta annuncia Beatrice morente lrsquoaltra sempre Beatrice ma nellrsquoespressione sua mi pare di massima vitalitagrave e allegria concessale dalla Vita Nova avanzante per strada con lrsquoaltra meraviglia dellrsquoamica Vanna entrambe nominate col familiare ipocoristico Anche la didascalia trova spazio in apertura del medesimo verso 13 (laquoE lui risposeraquo laquoAmor mi disseraquo) cosigrave come la linea melodica dei due versi 14 egrave identica con quella punta dellrsquoaccento di sesta su apocope (e sugravebito accento di settima a provocare lrsquoandamento discendente del secondo emistichio) accento principale che in entrambi i versi e i sonetti fa rintoccare il medesimo gruppo fonico definitivamente oppositivo nel significato muor-amor laquoche nostra donna muor dolce fratelloraquo laquoe quellrsquoha nome Amor sigrave mi somigliaraquo Terza ed ultima proprio ad esaurire le variazioni dantesche su questrsquoimpronta timbrico-sintattico-prosodica in chiusura di componimento si aggrega -mi suggerisce De Robertis- cosigrave consolidando la tenuta del gruppetto intra-extra libello la canzone Donna pietosa il cui explicit appunto suona laquoVoi mi chiamaste allor vostra merzederaquo

Da un lato dunque Un digrave si venne rappresenta una sorta di precipitato contenutistico di quanto distesamente e articolatamente

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prosa e poesia del ventitreesimo capitolo annunciano dove nel sonetto nominare la greca malinconia puntare sulla sua origine umorale e patologica di tradizione filosofica e scientifica egrave sufficiente ad evocare quel complesso di sintomi e quella condizione alienata e delirante che sempre la definiscono nella comune cultura medica del tempo noncheacute nella piugrave comune e diffusa interpretazione che ne danno i testi letterari che la nominano ndashneacute egrave necessario sottolineare quanto la cultura anche medica di Dante fosse affatto fuor del comune Drsquoaltro lato Io mi sentirsquo svegliar sta a Un digrave si venne in una contrapposizione contenutistica al momento stesso in cui ne replica quasi alla lettera la struttura Li si immagini affiancati Costituiscono un dittico modellato sullo stesso stampo strutturale due variazioni contrastive non su tema bensigrave su schema predefinito (lrsquoincontro la processione lrsquoannunciohellip) uno a tinte fosche lrsquoaltro rosee il negativo e il positivo di uno stesso procedimento del discorso lrsquoavvicendarsi su di una medesima scena di personaggi diversi che fanno corte al medesimo protagonista regista annunciatore Amore

Insomma del cap 23 della Vita Nova la sostanza la struttura formale del 24 senza soluzione di continuitagrave riassunte concentrate o per meglio dire implose nella rima sparsa Un digrave si venne E per di piugrave egrave come se fosse dalla sua postazione vitanovistica lo stesso Io mi sentirsquo svegliar a chiamare in causa il suo sonetto lsquogemellorsquo a reclamarlo accanto a seacute anzi precisamente avanti a seacute prima di seacute Infatti al verso 4 si individua una sorta di traccia ndashdiciamo cosigrave lsquorealisticarsquo- di una vicinanza primigenia o almeno di una primogenitura di Un digrave si venne laquovidi venir da lungi Amore allegro sigrave che appena il conosciaraquo Amore si avvicina per la via immaginiamo come Lisetta baldanzosamente con sembianza lieta tanto che Dante stenta a riconoscerlo Ipotizziamo per un attimo che potendone provvisoriamente sostituire non certo il peso lrsquoestensione e lrsquoimportanza ma la funzione diegetica sigrave Un digrave si venne a me Malinconia venga collocato al posto dellrsquointero capitolo 23 ne risulterebbe ben piugrave cogente lrsquoirriconoscibilitagrave di un amore allegro avendolo appena lasciato solo una carta avanti luttuosamente

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addobbato misero pieno di guai e pensieri e soprattutto piangente laquoe certo lacrimava pur di veroraquo Amore egrave chiaro non era mai stato particolarmente lieto fin qui nella Vita Nova ma in Io mi sentirsquo svegliar si parla di una quasi irriconoscibilitagrave se confrontato con un lsquoprimarsquo che Un digrave si venne attualizzerebbe al meglio Ricordiamo che ligrave Amore incontrato guardando e non presente nel cuore come poniamo nella canzone Donna pietosa e cioegrave volutamente personificato aveva un cappello un cappuccio in testa altro segno di lutto come indica il commento Barbi-Maggini27 aveva un drappo nero addosso che lo rivestiva di novo cioegrave leggerei innovativamente stranamente Difficile credere ai propri occhi capacitarsi di un simile cambiamento improvvisamente incontrandolo che rsquon ciascuna parola sua ridiahellip Insomma affrontando i due sonetti non solo avremmo una sorta di retractatio affatto simmetrica speculare ma come si dice per i canzonieri e adattandolo ai numeri lrsquoinsieme della coppia varrebbe molto di piugrave della mera somma dei due singoli individui Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core mi pare che acquisirebbe un di piugrave di significato di significativitagrave nel disegno complessivo del libro

Perseverando ancora in questa ipotetica asteriscata sequenza Un digrave si venne-Io mi sentirsquo svegliar di un percorso vitanovistico indebitamente deprivato della sua canzone come egrave stato detto portante28 e voltando ancora pagina si giunge al capitolo 25 Capitolo di teoria della letteratura e di interpretazioni di allegorie generato dice Dante per tutta la vasta portata dei suoi contenuti dal sonetto del cap 24 Ma qual egrave la spinta a tali riflessioni sulle personificazioni in poesia Percheacute proprio a questo punto Dante si acconcia a dare una spiegazione la cui necessitagrave era stata finora rinviata Egrave pretestuoso o sostanziale lrsquoappicco a Irsquo mi sentirsquo svegliar

Cosigrave esordisce il capitolo venticinquesimo Potrebbe qui dubitare persona degna da dichiararle onne

dubitazione e dubitare potrebbe di ciograve che io dico drsquoAmore come se fosse una cosa per seacute e non solamente sustanzia intelligente ma sigrave come fosse sustanzia corporale [hellip] E che io

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dica di lui come se fosse corpo ancora sigrave come se fosse uomo appare per tre cose che io dico di lui Dico che lo vidi venire onde con ciograve sia cosa che venire dica moto locale e localmente mobile per seacute secondo lo Filosofo sia solamente corpo appare che io ponga Amore essere corpo Dico anche di lui che ridea e anche che parlava le quali cose paiono essere propie dellrsquouomo e spezialmente essere risibile e perograve appare chrsquoio ponga lui essere uomo

Le caratteristiche che individuano Amore in quanto uomo o persona sono il movimento il riso la parola I casi che di seguito Dante fa di prosopopee tratte dai testi classici a rivendicare il diritto dei poeti volgari ad usare di laquoalcuna figura o colore rettoricoraquo mostrano cose inanimate che fra loro parlano cose inanimate che si rivolgono ad animate animate ad inanimate tutto ciograve egrave legittimo anche nella poesia volgare purcheacute sia detto laquocon ragione la quale poi sia possibile drsquoaprire per prosaraquo

Doppiamente pertinente sarebbe stata la disquisizione in presenza della coppia di sonetti ipotizzata il moto da luogo che caratterizza Amore il fatto che parli sono presenti anche in Un digrave si venne in piugrave avrebbe consentito di sottolineare lrsquoaltra caratteristica attribuita ad Amore e che egrave come il riso esclusiva dellrsquouomo di contro agli altri animali quella del pianto (laquoe certo lacrimava pur di veroraquo)

La digressione egrave per intero relativa alla poesia in senso proprio ai versi29 e parte dallrsquoistanza di giustificare laquoli poeteraquo che laquohanno parlato alle cose inanimate sigrave come se avessero senso e ragioneraquo E tutto quanto egrave voluto far dipendere dallrsquointerpretazione del sonetto Io mi sentirsquohellip Ma a ben vedere non egrave certo in quel sonetto che si dagrave lrsquoesempio del poeta che parla alla cosa inanimata quando invece vi egrave unicamente presente Amore che si rivolge al poeta il sonetto del capitolo 24 illustra dunque il solo caso dellrsquoinanimato (Amore) che si rivolge ad animato (Dante)

Che cosa ha in mente Dante quale luogo della sua poesia in cui si dia lrsquoevenienza affrontata in sede teorica Forse la ballata del

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capitolo 12 Ballata irsquo voi che tu ritrovi Amore testo tutto di parole fin dallrsquoincipit dette alle proprie parole ndashma egrave certo un caso assai particolare e non contemplato dal catalogo degli esempi classici presi in esame nella discussione teorica tanto che alla fine della divisione della ballata Dante ne dichiara la peculiaritagrave rinviando per la soluzione delle oscuritagrave laquoin questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo (laquoPotrebbe giagrave lrsquouomo opporre contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda persona perograve che la ballata non egrave altro che queste parole ched io parlo e perograve dico che questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo 12 17) Ma egrave forse lsquopiugrave dubbiosorsquo della ballata il sonetto Io mi sentirsquo svegliar Direi proprio di no presenta infatti una situazione assai diffusa nel libro e cioegrave appunto quella in cui Amore parla al suo fedele Talmente diffusa che non merita di darne esempio Cercheremmo invece inutilmente nella Vita Nova volendo dare esempio dellrsquoinverso vettore nella locuzione non verificandosi mai nelle rime che Dante si rivolga ad Amore Lrsquoessere animato lrsquouomo personaggio Dante che egrave anche il poeta che devrsquoessere se non preventivamente difeso almeno teoricamente sostenuto nelle sue scelte retoriche dal capitolo venticinquesimo non si rivolge mai ad Amore nei testi poetici della Vita Nova (e solo una volta gli parla nella prosa e in sonno ndash sempre nel cap 1230)

Il primo caso ipotizzato nel capitolo 25 e sostenuto con esempi virgiliani egrave quello di esseri inanimati che dialogano fra di loro nemmeno questo egrave mai contemplato nei testi poetici del libro Dove dunque dovrebbe essere il luogo testuale tanto dubbioso cui rimanda la fine del capitolo dodicesimo e che il venticinquesimo poi interpreta

Forse in un lsquonon luogorsquo della Vita Nova cosigrave come la conosciamo che dovrebbe essere perograve compreso fra il capitolo dodicesimo e il venticinquesimo lsquonon luogorsquo che potrebbe corrispondere al nostro Un digrave si venne Proprio questo sonetto guardacaso presenta riunite le due evenienze in cui esseri animati si rivolgono ad inanimati ndashil soggetto a Malinconia (laquoEd io le dissi

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ldquoPagravertiti varsquo viardquoraquo) e ad Amore (laquoEd io li dissi ldquoChe hai tu cattivellordquoraquo)- e viceversa inanimati ad animati Malinconia (laquoUn digrave si venne a me Malinconia e disse ldquoIrsquo voglio un poco star con tecordquoraquo) e Amore al soggetto (laquoE lui risposehellipraquo) in un susseguirsi di battute dialogiche affatto inusitato In piugrave non dialogano esplicitamente ma stanno e si muovono in compagnia fra di loro esseri inanimati personificati e rappresentati con comportamenti se non sentimenti affatto umani laquoUn digrave si venne a me Malinconia hellip e parve a me che la menasse seco Dolore e Ira per suo compagniaraquo Il moto da luogo coinvolge tutti non solo Malinconia tutti sono resi persone e dunque sebbene imperfettamente (ma a che pro ricercare la compagnia drsquoaltri se non per conversare) anche questo piugrave dubbioso caso ndashinanimato con inanimato - vi compare Le tre tipologie ndash una delle quali totalmente assente lrsquoaltra rappresentata una sola volta nella Vita Nova nel cap 12 che viene automaticamente escluso dalle considerazioni dello stesso Dante tipologie comunque mancanti nel sonetto del capitolo 24 tutte e tre raccolte ndash e per i primi due casi con doppia presenza- nel breve giro dei 14 versi di questo sonetto

Non credo si possa con tutto questo proporre illazioni concrete sul rapporto intercorrente fra Un digrave si venne e la formazione della Vita Nova illazioni che temo inevitabilmente correrebbero il rischio di appartenere allrsquoambito della fantafilologia sebbene mi pare ben si sposerebbero con le ipotesi che ripetutamente sono state fatte intorno alla genesi affatto parallela di prosa e canzone del capitolo ventitreesimo intorno allrsquoessere la canzone un tuttrsquouno con la sua prosa senza scollamento cronologico e anche percheacute contemporanee essere in particolare scritte appositamente per il libro della Vita Nova Drsquoaltra parte se le rime (o alcune delle rime) erano prima del libro id est prima delle prose un loro allineamento oltre che la selezione dal carnet disponibile una loro seriazione una loro messa in ordine pure preesistette allrsquoIncipit Vita Nova insomma una volta trascelte Dante le avragrave pur messe in fila ovvero il contrario le avragrave selezionate sulla base appunto se non giagrave di una linea narrativa di una loro consecuzione plausibile Nella sua mente oppure sul suo tavolo rime

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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sofferenza e il loro delirio si attenuano dichiarino i contenuti della loro visione a coloro che li circondano

mitigata passione dicunt [i malati] circumstantibus angelos praesentes fuisse vel diabolos et dicunt se multa mirabilia vidisse

Da sottolinare anche come avvenga che i contenuti del pensiero in stato di veglia condizionino poi fortemente secondo Boezio le immagini dei sogni o dei deliri dei malati in particolare di quelli che hanno stretta attinenza con gli eventi futuri (laquoE quando ei pensato alquanto di leihellip dicea fra me medesmo ldquoDi necessitade convene che la gentilissima Beatrice alcuna volta si muoiardquo E perograve mi giunse uno sigrave forte smarrimento che chiusi gli occhi e cominciai a travagliare sigrave come farnetica personahellipraquo)

Alia autem sunt somnia quae sunt causa futurorum Sicut enim homo aliquando vehementer cogitans de aliqua actione in dormiendo memor est illius actionis

Quanto alla mutevolezza di tali immagini che da angeliche e celestiali possono repentinamente trasformarsi in oscure e diaboliche saragrave dovuta allrsquoascendere del nero fumo terrestre che ha il potere di alterare la virtus imaginativa

Et dico quod causa huius est quod ille vapor vel fumus terrestris niger ascendens et movens virtutem imaginativam in suo modo diversimode figuratur5

Impregiudicata rimane in Boezio come in Dante la malattia (infermitade aegritudo ecc) con febbre che induce alle visioni e al vaneggiamento ma credo che giagrave via Aristotele e via Boezio a maggior ragione e soprattutto grazie a Dante stesso si possa giungere a nominarla con qualche speranza di conformarsi alla diagnosi di un eventuale consulto medico adunato attorno al letto del malato in preda al farnetico E infatti corrisponde al fatto che Aristotele attribuisca agli atrabiliari (e a loro in via esclusiva nei suoi tre trattati che riguardano sonno e sogni6) dunque a coloro che sono dominati dallrsquoumor nero i

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malinconici insomma cui egrave dedicato il problema XXX 1 mutevoli e sconvolgenti visioni il riconoscerne la causa da parte di Boezio proprio in quel laquovapor vel fumus terrestris nigerraquo che appunto connota questa particolarissima complessione Conseguentemente a proposito del De divinatione in somniis uno dei commentatori dei problemi aristotelici il medico Davide di Dinant che li traduce pare ad istanza di Federico II cosigrave sottolinea fra lrsquoaltro la predisposizione elettiva dei malinconici alla deriva dellrsquoimmaginazione sia che dormano sia in stato di veglia

Plurime enim et varie sunt in eis ymaginationes tam in dormientibus quam in vigilantibus pro eo quod intra eorum corpus in ipsis instrumenti sensuum fiunt multe alterationes et plurimi fumorum discursus sunt secundum varias lineationes et figuras Fumosior est enim nigra colera quolibet alio humore7

E che di un delirio da malinconia quanto ai signa Dante qui voglia dare non solo corretta ma scientificamente diffusa descrizione credo lo si possa ragionevolmente indurre dai trattati medici che giagrave ho per altri motivi raffrontato ai testi poetici danteschi e cavalcantiani trattati a volte di maestri a lui contemporanei altre testi di studio fondamentali nelle universitagrave del tempo8 Costantino Africano ad esempio fra i vari malinconici che descrive nella sua ampia monografia sulla malinconia annovera coloro che hanno lrsquoimaginazione corrupta (laquoalii corruptam habent imaginationem et rationemraquo9) causa scatenante il loro delirio ovvero intorbidata dai fumi melancolici laquoEx fumo enim melancholico eorum obscuratur imaginatioraquo (p 127) O anche con una delle rare similitudini laquoQuia sicut sol qui lumen est mundi nebula vel fumo interveniente lumen amittit sic et eorum mens cum fumus colerae nigrae ad ipsam ascendit turbida fit et obviatur ei ne splendor eius possit evagari ut videat rem non secundum quod sitraquo (p 108 e si ricordi qui di passaggio la similitudine di Paradiso XXIII 79-81 in cui dati gli stessi agenti sole e nube si illustra lrsquoazione inversa laquoCome a raggio di sol che puro mei per fratta nube giagrave prato di fiori vider coverti drsquoombra li occhi mieiraquo cosigrave come anche egrave proprio a questo laquofumus

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colerae nigraeraquo che credo di poter far risalire lrsquoaccidioso fummo degli iracondi di Inferno VII 123 ma di questo altrove) Secondo Gerardo da Solo che commenta a inizio Trecento il nono libro ad Almansore di Razes una delle piugrave diffuse cause della patologia egrave lrsquoeccesso di umore atrabiliare il quale induce la laquocorruptionem imaginative vel estimativeraquo10 Dei tre gradi di malinconia che affronta il primo egrave contrassegnato da una esplicita laquofalsa imaginatioraquo laquoprimus est falsa imaginatio vel estimatio ut quando estimant quod non est estimandum et imaginantur quod non est imaginandumraquo

Esattamente come per Dante egrave lrsquoimaginar fallace la vana fantasia per i medici egrave la falsa imaginatio che conduce i loro pazienti ad imaginare laquocoram oculis suis [res] quae non sunt vereraquo Sul derivare i sogni tenebrosi dalla condizione del malinconico che dentro di seacute porta il suo male oscuro egrave particolarmente deciso Bartolomeo Anglico nel De proprietatibus rerum

hellipquando aliquod obscurum ut est fumus melancholicus operit cerebrum necesse est ut patiens timeat quia causam unde timeat secum portat et ideo somniat terribilia et tenebrosa et visui pessimahellip11

E in particolare come Dante descrive avvenire a lui stesso nascono le immaginazioni mortuarie che riguardano proprio il soggetto affetto dallrsquoeccesso drsquoumore melancolico (Tu pur morrati Tu sersquo morto) secondo Arnaldo da Villanova fra gli altri signa dalla corrupta imaginatio laquode melancolicis utrum extimenthellip se esse mortuosraquo12 Ma la morte oltre che immaginarla i melancolici possono anche desiderarla auspicarla Avicenna e con lui poi tutti i trattati che gli si ispirano sostiene che laquoquidam eorum sunt qui diligunt mortemraquo13 O ancora secondo Vivaldo Belcalzer che ha reso in volgare mantovano lrsquoenciclopedia di Bartolomeo Anglico laquoAltr melanconich egrave chi cre chrsquoey mora incontanent neacute possa schivar la morthellipAltr melanconich egrave chi ama la mort e desidra quellaraquo14 Non crsquoegrave bisogno di ricordare come certo a causa della vista della morte di Beatrice Dante accusi lo stesso repentino passaggio - e affatto inedito

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a quanto mi consta in letteratura- dal temere la morte anzi dal credersi affatto morto alla piugrave tradizionale invocazione di quella

Timore e tristezza sono le cifre individuanti della malattia (questa la definizione asciutta di Razes laquoCum alicui cogitationes male sine causa acciderit et timor et tristitia in eo prevaluerit melancolie principius in eo estraquo)15 le quali ne condizionano le visioni se non per i visi scarmigliati di donne certo le voci lugubri e i climi apocalittici evocati da Dante trovano riscontro suggestivo nei trattati di medicina Ancora Avicenna ad esempio segnala che i melancolici laquotiment casum celi super se et quidam eorum timent quod terra absorbeat eosraquo ma egrave soprattutto Costantino che dagrave un quadro delle immaginazioni dei melancolici assai pertinente la tipologia esatta di incubo descritto da Dante

Vident enim ante oculos formas terribiles et timorosas nigras et similiahellip Alii audiunt quasi aquas currentes ventos tempestuose moventes voces timorosas et terribiles in auribus suis sonantes sonitus neque die neque nocte desinentes Quae tamen omnia sunt falsa (p 124)

E crsquoegrave infine di loro chi come Dante comprensibilmente piange e secondo Avicenna laquoquidam sunt qui plorant et proprie quorum melancolia est melancolia puraraquo Un ulteriore sintomo a favore dellrsquoindividuazione di questa specifica patologia proviene dallrsquoindicazione del farnetico che Dante non omette di segnalare in apertura e in chiusura del capitolo sia per Gerardo da Solo sia per Costantino una delle cause della malinconia puograve essere la frenesia (puograve infatti avvenire laquopost frenesimraquo) anzi per il concomitare di unrsquoacuta febbre e di frenesia (p 107)

Il quadro clinico che Dante descrive trova nei testi medici un riscontro circostanziato e credo che questi possano dar ragione pure della supposta incongruenza -e in quanto tale evidenziata e indagata dalla critica- fra la ribadita erroneitagrave falsitagrave dellrsquoimmaginazione e il fatto che in realtagrave ciograve che nel capitolo ventitreesimo Dante dagrave come immaginato egrave premonizione del vero16 Di ligrave a poco di ligrave a quattro

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capitoli del libro Beatrice davvero moriragrave Come abbiamo visto la falsa imaginatio egrave tale in quanto produttrice di immagini che non rispondono a realtagrave oggettiva la laquocorrupta imaginatioraquo egrave semplicemente la condizione in cui la virtus imaginativa ha una funzionalitagrave scorretta Certo omnia sunt falsa i fantasmi del delirio malinconico sia nella tradizione scientifica sia nella versione di Dante Ma la misera ed orribile visione che gli ha reso madonna cosigrave morta secondo la formulazione poi petrarchesca viceversa si invera17 Egrave da sapere dunque che forse a compensazione del pessimo carattere e della ineludibile vocazione alla sofferenza i temperamenti malinconici presentano alcune virtugrave specifiche che fin dal problema (pseudo)aristotelico XXX 1 Della malinconia sono loro ben riconosciute Fra le piugrave notevoli e fatali per il destino degli artisti come si sa e come varragrave per epoche letterarie a noi piugrave prossime -da Ficino e Lorenzo sicuramente ma forse a mio parere fin da Petrarca- insieme ad una precipua disposizione allrsquoamore nelle sue forme piugrave eccessive sicuramente lrsquoispirazione poetica la dedizione agli studi lrsquoimpronta della genialitagrave18 Questo riguarda la complessione il temperamento malinconico Cosa resta di questa eccezionalitagrave fin mitologica che gli attribuisce lo pseudo Aristotele nelle forme patologiche affrontate dalla trattatistica medica medioevale della malinconia nei suoi accessi che provocano sogni o deliri e fantasmi dellrsquoimmaginazione Secondo i medici unrsquoinspiegabile capacitagrave profetica Giagrave per Costantino Africano infatti i malinconici laquoad mala futura habent suspicionemraquo (p 127) e per Davide di Dinant laquoPlurimum autem melancolicis accidit vera videre sompniaraquo19 Ma chi piugrave si diffonde e si interroga su questa prerogativa data ormai per scontata egrave Gerardo da Solo

Nota quare melancolici melius predicunt futura nescio causam nisi quia in melancolicis anima est separata a regione corporis et bonorum temporalium ideo non imaginantur circa talia futura et ideo plura habent imaginari quam mola [sic] corporis oppressi et estimant et imaginantur quod non imaginantur alii

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La loro anima dunque separata (si pensi agli spiriti laquoche ciascun giva errandoraquo del verso 38 della canzone o ancora allrsquolaquoanimaraquo che laquofu sigrave smarritaraquo del v 32 e naturalmente non si puograve non ricordare lo spirito peregrino dellrsquoaltra visione della Vita Nova lrsquoultima di Oltre la spera come anche e soprattutto la laquomente nostra peregrina piugrave da la carneraquo del sognovisione dellrsquoinizio del nono canto purgatoriale) separata dalla carne appunto dalla soma del corpo laquomola corporisraquo laquoperegrina piugrave da la carnehellipa le sue visiumlon quasi egrave divinaraquo ha la capacitagrave di intravvedere il futuro Tanto che conclude Gerardo

Et ideo si tales melancolici essent astronomi [cioegrave lsquoastrologirsquo] circa plura melius possent predicere et iudicare quam alii20

Il nome di questa patologia visionaria se la mia interpretazione egrave corretta stava giagrave scritto in quella implosa variazione del capitolo ventitreesimo della Vita Nova che egrave costituita da Un digrave si venne a me Malinconia la malinconia appunto quella specifica greca malinconia patologica si impadronisce di Dante innamorato e gli procura la visione come giagrave nel sonetto aveva fatto non ancora di Beatrice morta ma di Amore che comunque annunciava la morte di nostra donna21 Il rapporto fra i due testi si fa dalle rime sparse al libello a mio vedere piugrave stringente e meno pacifico di quanto la nota di Contini lasciasse supporre (laquoIl contenuto generale del sonetto egrave quello stesso della grande canzone Donna pietosaraquo) Anche una serie di elementi formali inducono a una considerazione del sonetto delle Rime in parallelo a questo e come vedremo al successivo forse ai successivi capitoli della Vita Nova

Nel trattare la medesima materia i testi poetici fanno uso anche di materiali in parte coincidenti Dal punto di vista delle rime tranne la rima B del sonetto altre due sono precisamente duplicate nella canzone la A rima in ndashia corrisponde alla rima D della prima stanza la rima C -ero egrave presente ai vv 30 ss la rima D -ello cambia di genere ai vv 50 ss della canzone Inoltre per quel che puograve valere come motivo di richiamo la trafila in ndashore comunque presente

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internamente al sonetto come Dolore Amore muor egrave esposta in rima nella canzone E per quanto poco valgano in sistemi rimici cosigrave ridotti asfittici quasi qual egrave quello stilnovistico le concordanze o riprese di rime o anche di parole rima22 tuttavia ritengo che in questo caso di condivisione dei lsquocontenutirsquo anche tali aspetti formali piugrave marginali di vicinanza risultino interessanti pensero egrave parola rima comune e direi piugrave significativamente il costrutto lsquopartire viarsquo pagravertiti va via egrave la risposta di Dante a Malinconia fecer lei partir via al v 9 sono le donne che allontanano la pietosa dal letto di Dante Dicevo piugrave significativa questrsquoultima concordanza anche grazie a un terzo testo che viene chiamato in causa in quanto nel sonetto 55 del Fiore dellrsquoAmico allrsquoAmante (E se lla donna prende tursquo presente) il consiglio per fare ingelosire la donna egrave di andarsene senza motivare la partenza laquoE pagravertiti dallei sanrsquo dir niumlenteraquo Il sonetto egrave portatore di una delle due altre occorrenze (la seconda al sonetto 141 8) di malinconia (e in rima) lsquoattribuibilirsquo secondo la formula continiana a Dante anchrsquoessa utilizzata in accezione prettamente scientifica (laquoellrsquoenterragrave in sigrave gran malinconia che non le dimorragrave soprrsquoosso carneraquo) E lrsquoimperativo del verbo laquopagravertitiraquo occorre queste due sole volte in tutte le opere avanti la Commedia (dove peraltro se ne contano solo due casi) del nesso lsquopartire + viarsquo hanno invece lrsquoesclusiva assoluta in tutta lrsquoopera dantesca i due soli luoghi di Un digrave si venne e Donna pietosa che ne risultano dunque indiscutibilmente congiunti

Ma solo voltando pagina per passare da una immaginazione luttuosa ad altra immaginazione di segno affatto opposto il nostro sonetto malinconico pare stringere legami ancor piugrave serrati col sonetto che vi si incontra Si tratta di Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core capitolo 24 altro testo che in qualche modo rimanda laquoallrsquoesperienza scenica e romanzesca del Fioreraquo Certo niente di piugrave antitetico nella descrizione di Amore pur in un medesimo contesto immaginativo eppure segnalata di passaggio la tenue traccia dellrsquoidentica rima ndashia solo invertita di posizione fra A e B laquoIo mi sentirsquo svegliar dentro a lo core uno spirto amoroso che dormiaraquo e la solita diffusa presenza del gruppo ndashore anche qui come nella canzone in rima altri elementi

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congiuntivi si impongono a prima vista Malinconia si reca da Dante laquoio voglio un poco star con tecoraquo nella Vita Nova invece egrave Amore che soggiorna presso di lui laquoe poco stando meco il mio signoreraquo in unrsquoidentica situazione di prosopopea vengono usate le medesime espressioni diciamo lsquofamiliarirsquo Ma egrave in particolare ai versi 7 e 8 il sigillo della loro solidarietagrave stessa struttura sintattica che fa perno sulla coordinazione del gerundio per il verso 7 laquoe ragionando a grandrsquoagio con mecoraquo laquoe poco stando meco il mio signoreraquo identica la modalitagrave dellrsquoagnizione poggiata sul raddoppiamento del verbum videndi che consente la sospensione la suspence infinitesimale che egrave contenuta nello spazio di tempo che intercorre fra il guardare e il vedere la cristallizzazione quasi extratemporale del gesto dello sguardo nei versi 8 del sonetto laquoguardai e vidi Amore che veniaraquo e 8-9 della Vita Nova laquoguardando in quella parte onde venia io vidi monna Vanna e monna Biceraquo versi che hanno fra lrsquoaltro la medesima uscita venia

Egrave la stessa prosa del capitolo 24 che ancor prima della poesia per gli stilemi narrativi che usa e che sono stati segnalati come quelli tipici del Fiore in particolare le consecuzioni di verba videndi caratteristiche dello stile basso comico guardare e vedere ricorda giagrave le visioni e le apparizioni del sonetto successivo e di quello delle Rime23

allora dico che mi giunse una imaginazione drsquoAmore che mi parve vederlo venirehellip (par 2)

E poco dopo queste parolehellip io vidi venire (par 3)

per giungere infine allrsquoarrivo di Beatrice che con la sua persona riempie tutta la scena e la cui epifania provoca appunto il ribadimendo del verbum videndi la sua apparizione necessita di solennitagrave maggiore e dunque dellrsquoapplicazione del completo costrutto

E appresso lei [cioegrave dopo Giovanna] guardando vidi venire la mirabile Beatrice

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Potragrave parere a prima vista strano ma lsquoguardare + vederersquo non compare altrove nella Vita Nova non solo nella poesia ma nemmeno nella prosa Segnatamente manca dove ci aspetteremmo di trovare un tale stilema funzionale alla narrazione nel capitolo 9 ad esempio che accompagna un sonetto per certi aspetti ndash e proprio nella selezione linguistica nellrsquoimpostazione formale narrativo-comica affine a questi Cavalcando lrsquoaltrier per un camino non si va oltre lrsquoarticolazione (ma fra lsquovederersquo e lsquodirersquo) presente non nella prosa ma nel solo sonetto laquoQuando mi vide mi chiamograve per nome e disseraquo (vv 9-10)24 lsquoGuardare + vederersquo insomma affratella strettamente Un digrave si venne e il capitolo 24 prosa e poesia la giuntura non si ritrova altrimenti nella Vita Nova E ancor piugrave notevole mi pare lrsquoassenza della consecuzione lsquovedere + venirersquo (laquovidi venir da lungi Amoreraquo in Io mi sentirsquo svegliar e poi ancora ai vv 9-10 laquoio vidi monna Vanna e monna Bice venireraquo e laquoVidi amore che veniaraquo in Un digrave si venne) lo stilema occorre sei sole volte in tutto il romanzo e tutte e sei le volte appartengono al capitolo 2425 Non che sia molto piugrave frequente nelle Rime peraltro lo si puograve rinvenire in tutta la raccolta rigorosamente una sola volta quella appunto di Un digrave si venne Occorre di nuovo ma nella variante in cui non vi egrave dipendenza del verbo lsquovenirersquo bensigrave sola consecuzione temporale in una sorta di struttura coordinata laquoDi donne io vidi una gentil schiera questrsquoOgni Santi prossimo passato e una ne veniaraquo E questo non egrave un caso giaccheacute il sonetto dellrsquoOgnissanti come si sa egrave strettamente imparentato col nostro della Vita Nova che De Robertis ipotizza essere scritto per la festa complementare del Calendimaggio col quale costituisce un altro dittico cui lo avvicineragrave ancor di piugrave ritengo e insieme lo avvicineragrave anche al nostro lrsquooccorrenza sempre in quel sonetto del nesso che abbiamo verificato essere cosigrave raro dei due verba videndi laquoe io ebbi tanto ardir chrsquoin la sua ciera guardarsquo e vidi un angiol figuratoraquo vv 7-826

Al di lagrave di queste circostanze formali lessicali e sintattiche esistono circostanze strutturali retoriche diciamo che vistosamente reclamano la vicinanza dei due testi I due sonetti sceneggiano entrambi una piccola processione in uno spazio non definito ma che egrave

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gioco forza immaginare cittadino per strada nel primo egrave Malinconia che avanza col suo piccolo compatto schieramento dialoga e precede Amore nel secondo egrave Amore che giunge parla e precede lrsquoarrivo delle donne In nessuno dei due casi egrave esplicitata una causalitagrave fra il primo e il secondo incontro il primo incontro semplicemente col suo verificarsi senza bisogno di dichiarazioni preannuncia il secondo la Malinconia un amore luttuoso Amore allegro seacute stesso incarnato in Beatrice Dante vedendo sia Malinconia sia Amore sa giagrave cosa aspettarsi infatti guarda verso il luogo di provenienza della prima apparizione e quindi vede La dinamica egrave perfettamente ricalcata dallrsquouno allrsquoaltro sonetto lrsquoapparizione di uno (o piugrave personaggi ma in subordine) sollecita il soggetto a compiere unrsquoazione grazie alla quale si produce unrsquoulteriore apparizione Un annuncio egrave dato solo al v 13 di tutti e due i sonetti e in entrambi i testi egrave lo stesso personaggio che lo dagrave Amore una volta annuncia Beatrice morente lrsquoaltra sempre Beatrice ma nellrsquoespressione sua mi pare di massima vitalitagrave e allegria concessale dalla Vita Nova avanzante per strada con lrsquoaltra meraviglia dellrsquoamica Vanna entrambe nominate col familiare ipocoristico Anche la didascalia trova spazio in apertura del medesimo verso 13 (laquoE lui risposeraquo laquoAmor mi disseraquo) cosigrave come la linea melodica dei due versi 14 egrave identica con quella punta dellrsquoaccento di sesta su apocope (e sugravebito accento di settima a provocare lrsquoandamento discendente del secondo emistichio) accento principale che in entrambi i versi e i sonetti fa rintoccare il medesimo gruppo fonico definitivamente oppositivo nel significato muor-amor laquoche nostra donna muor dolce fratelloraquo laquoe quellrsquoha nome Amor sigrave mi somigliaraquo Terza ed ultima proprio ad esaurire le variazioni dantesche su questrsquoimpronta timbrico-sintattico-prosodica in chiusura di componimento si aggrega -mi suggerisce De Robertis- cosigrave consolidando la tenuta del gruppetto intra-extra libello la canzone Donna pietosa il cui explicit appunto suona laquoVoi mi chiamaste allor vostra merzederaquo

Da un lato dunque Un digrave si venne rappresenta una sorta di precipitato contenutistico di quanto distesamente e articolatamente

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prosa e poesia del ventitreesimo capitolo annunciano dove nel sonetto nominare la greca malinconia puntare sulla sua origine umorale e patologica di tradizione filosofica e scientifica egrave sufficiente ad evocare quel complesso di sintomi e quella condizione alienata e delirante che sempre la definiscono nella comune cultura medica del tempo noncheacute nella piugrave comune e diffusa interpretazione che ne danno i testi letterari che la nominano ndashneacute egrave necessario sottolineare quanto la cultura anche medica di Dante fosse affatto fuor del comune Drsquoaltro lato Io mi sentirsquo svegliar sta a Un digrave si venne in una contrapposizione contenutistica al momento stesso in cui ne replica quasi alla lettera la struttura Li si immagini affiancati Costituiscono un dittico modellato sullo stesso stampo strutturale due variazioni contrastive non su tema bensigrave su schema predefinito (lrsquoincontro la processione lrsquoannunciohellip) uno a tinte fosche lrsquoaltro rosee il negativo e il positivo di uno stesso procedimento del discorso lrsquoavvicendarsi su di una medesima scena di personaggi diversi che fanno corte al medesimo protagonista regista annunciatore Amore

Insomma del cap 23 della Vita Nova la sostanza la struttura formale del 24 senza soluzione di continuitagrave riassunte concentrate o per meglio dire implose nella rima sparsa Un digrave si venne E per di piugrave egrave come se fosse dalla sua postazione vitanovistica lo stesso Io mi sentirsquo svegliar a chiamare in causa il suo sonetto lsquogemellorsquo a reclamarlo accanto a seacute anzi precisamente avanti a seacute prima di seacute Infatti al verso 4 si individua una sorta di traccia ndashdiciamo cosigrave lsquorealisticarsquo- di una vicinanza primigenia o almeno di una primogenitura di Un digrave si venne laquovidi venir da lungi Amore allegro sigrave che appena il conosciaraquo Amore si avvicina per la via immaginiamo come Lisetta baldanzosamente con sembianza lieta tanto che Dante stenta a riconoscerlo Ipotizziamo per un attimo che potendone provvisoriamente sostituire non certo il peso lrsquoestensione e lrsquoimportanza ma la funzione diegetica sigrave Un digrave si venne a me Malinconia venga collocato al posto dellrsquointero capitolo 23 ne risulterebbe ben piugrave cogente lrsquoirriconoscibilitagrave di un amore allegro avendolo appena lasciato solo una carta avanti luttuosamente

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addobbato misero pieno di guai e pensieri e soprattutto piangente laquoe certo lacrimava pur di veroraquo Amore egrave chiaro non era mai stato particolarmente lieto fin qui nella Vita Nova ma in Io mi sentirsquo svegliar si parla di una quasi irriconoscibilitagrave se confrontato con un lsquoprimarsquo che Un digrave si venne attualizzerebbe al meglio Ricordiamo che ligrave Amore incontrato guardando e non presente nel cuore come poniamo nella canzone Donna pietosa e cioegrave volutamente personificato aveva un cappello un cappuccio in testa altro segno di lutto come indica il commento Barbi-Maggini27 aveva un drappo nero addosso che lo rivestiva di novo cioegrave leggerei innovativamente stranamente Difficile credere ai propri occhi capacitarsi di un simile cambiamento improvvisamente incontrandolo che rsquon ciascuna parola sua ridiahellip Insomma affrontando i due sonetti non solo avremmo una sorta di retractatio affatto simmetrica speculare ma come si dice per i canzonieri e adattandolo ai numeri lrsquoinsieme della coppia varrebbe molto di piugrave della mera somma dei due singoli individui Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core mi pare che acquisirebbe un di piugrave di significato di significativitagrave nel disegno complessivo del libro

Perseverando ancora in questa ipotetica asteriscata sequenza Un digrave si venne-Io mi sentirsquo svegliar di un percorso vitanovistico indebitamente deprivato della sua canzone come egrave stato detto portante28 e voltando ancora pagina si giunge al capitolo 25 Capitolo di teoria della letteratura e di interpretazioni di allegorie generato dice Dante per tutta la vasta portata dei suoi contenuti dal sonetto del cap 24 Ma qual egrave la spinta a tali riflessioni sulle personificazioni in poesia Percheacute proprio a questo punto Dante si acconcia a dare una spiegazione la cui necessitagrave era stata finora rinviata Egrave pretestuoso o sostanziale lrsquoappicco a Irsquo mi sentirsquo svegliar

Cosigrave esordisce il capitolo venticinquesimo Potrebbe qui dubitare persona degna da dichiararle onne

dubitazione e dubitare potrebbe di ciograve che io dico drsquoAmore come se fosse una cosa per seacute e non solamente sustanzia intelligente ma sigrave come fosse sustanzia corporale [hellip] E che io

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dica di lui come se fosse corpo ancora sigrave come se fosse uomo appare per tre cose che io dico di lui Dico che lo vidi venire onde con ciograve sia cosa che venire dica moto locale e localmente mobile per seacute secondo lo Filosofo sia solamente corpo appare che io ponga Amore essere corpo Dico anche di lui che ridea e anche che parlava le quali cose paiono essere propie dellrsquouomo e spezialmente essere risibile e perograve appare chrsquoio ponga lui essere uomo

Le caratteristiche che individuano Amore in quanto uomo o persona sono il movimento il riso la parola I casi che di seguito Dante fa di prosopopee tratte dai testi classici a rivendicare il diritto dei poeti volgari ad usare di laquoalcuna figura o colore rettoricoraquo mostrano cose inanimate che fra loro parlano cose inanimate che si rivolgono ad animate animate ad inanimate tutto ciograve egrave legittimo anche nella poesia volgare purcheacute sia detto laquocon ragione la quale poi sia possibile drsquoaprire per prosaraquo

Doppiamente pertinente sarebbe stata la disquisizione in presenza della coppia di sonetti ipotizzata il moto da luogo che caratterizza Amore il fatto che parli sono presenti anche in Un digrave si venne in piugrave avrebbe consentito di sottolineare lrsquoaltra caratteristica attribuita ad Amore e che egrave come il riso esclusiva dellrsquouomo di contro agli altri animali quella del pianto (laquoe certo lacrimava pur di veroraquo)

La digressione egrave per intero relativa alla poesia in senso proprio ai versi29 e parte dallrsquoistanza di giustificare laquoli poeteraquo che laquohanno parlato alle cose inanimate sigrave come se avessero senso e ragioneraquo E tutto quanto egrave voluto far dipendere dallrsquointerpretazione del sonetto Io mi sentirsquohellip Ma a ben vedere non egrave certo in quel sonetto che si dagrave lrsquoesempio del poeta che parla alla cosa inanimata quando invece vi egrave unicamente presente Amore che si rivolge al poeta il sonetto del capitolo 24 illustra dunque il solo caso dellrsquoinanimato (Amore) che si rivolge ad animato (Dante)

Che cosa ha in mente Dante quale luogo della sua poesia in cui si dia lrsquoevenienza affrontata in sede teorica Forse la ballata del

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capitolo 12 Ballata irsquo voi che tu ritrovi Amore testo tutto di parole fin dallrsquoincipit dette alle proprie parole ndashma egrave certo un caso assai particolare e non contemplato dal catalogo degli esempi classici presi in esame nella discussione teorica tanto che alla fine della divisione della ballata Dante ne dichiara la peculiaritagrave rinviando per la soluzione delle oscuritagrave laquoin questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo (laquoPotrebbe giagrave lrsquouomo opporre contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda persona perograve che la ballata non egrave altro che queste parole ched io parlo e perograve dico che questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo 12 17) Ma egrave forse lsquopiugrave dubbiosorsquo della ballata il sonetto Io mi sentirsquo svegliar Direi proprio di no presenta infatti una situazione assai diffusa nel libro e cioegrave appunto quella in cui Amore parla al suo fedele Talmente diffusa che non merita di darne esempio Cercheremmo invece inutilmente nella Vita Nova volendo dare esempio dellrsquoinverso vettore nella locuzione non verificandosi mai nelle rime che Dante si rivolga ad Amore Lrsquoessere animato lrsquouomo personaggio Dante che egrave anche il poeta che devrsquoessere se non preventivamente difeso almeno teoricamente sostenuto nelle sue scelte retoriche dal capitolo venticinquesimo non si rivolge mai ad Amore nei testi poetici della Vita Nova (e solo una volta gli parla nella prosa e in sonno ndash sempre nel cap 1230)

Il primo caso ipotizzato nel capitolo 25 e sostenuto con esempi virgiliani egrave quello di esseri inanimati che dialogano fra di loro nemmeno questo egrave mai contemplato nei testi poetici del libro Dove dunque dovrebbe essere il luogo testuale tanto dubbioso cui rimanda la fine del capitolo dodicesimo e che il venticinquesimo poi interpreta

Forse in un lsquonon luogorsquo della Vita Nova cosigrave come la conosciamo che dovrebbe essere perograve compreso fra il capitolo dodicesimo e il venticinquesimo lsquonon luogorsquo che potrebbe corrispondere al nostro Un digrave si venne Proprio questo sonetto guardacaso presenta riunite le due evenienze in cui esseri animati si rivolgono ad inanimati ndashil soggetto a Malinconia (laquoEd io le dissi

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ldquoPagravertiti varsquo viardquoraquo) e ad Amore (laquoEd io li dissi ldquoChe hai tu cattivellordquoraquo)- e viceversa inanimati ad animati Malinconia (laquoUn digrave si venne a me Malinconia e disse ldquoIrsquo voglio un poco star con tecordquoraquo) e Amore al soggetto (laquoE lui risposehellipraquo) in un susseguirsi di battute dialogiche affatto inusitato In piugrave non dialogano esplicitamente ma stanno e si muovono in compagnia fra di loro esseri inanimati personificati e rappresentati con comportamenti se non sentimenti affatto umani laquoUn digrave si venne a me Malinconia hellip e parve a me che la menasse seco Dolore e Ira per suo compagniaraquo Il moto da luogo coinvolge tutti non solo Malinconia tutti sono resi persone e dunque sebbene imperfettamente (ma a che pro ricercare la compagnia drsquoaltri se non per conversare) anche questo piugrave dubbioso caso ndashinanimato con inanimato - vi compare Le tre tipologie ndash una delle quali totalmente assente lrsquoaltra rappresentata una sola volta nella Vita Nova nel cap 12 che viene automaticamente escluso dalle considerazioni dello stesso Dante tipologie comunque mancanti nel sonetto del capitolo 24 tutte e tre raccolte ndash e per i primi due casi con doppia presenza- nel breve giro dei 14 versi di questo sonetto

Non credo si possa con tutto questo proporre illazioni concrete sul rapporto intercorrente fra Un digrave si venne e la formazione della Vita Nova illazioni che temo inevitabilmente correrebbero il rischio di appartenere allrsquoambito della fantafilologia sebbene mi pare ben si sposerebbero con le ipotesi che ripetutamente sono state fatte intorno alla genesi affatto parallela di prosa e canzone del capitolo ventitreesimo intorno allrsquoessere la canzone un tuttrsquouno con la sua prosa senza scollamento cronologico e anche percheacute contemporanee essere in particolare scritte appositamente per il libro della Vita Nova Drsquoaltra parte se le rime (o alcune delle rime) erano prima del libro id est prima delle prose un loro allineamento oltre che la selezione dal carnet disponibile una loro seriazione una loro messa in ordine pure preesistette allrsquoIncipit Vita Nova insomma una volta trascelte Dante le avragrave pur messe in fila ovvero il contrario le avragrave selezionate sulla base appunto se non giagrave di una linea narrativa di una loro consecuzione plausibile Nella sua mente oppure sul suo tavolo rime

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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malinconici insomma cui egrave dedicato il problema XXX 1 mutevoli e sconvolgenti visioni il riconoscerne la causa da parte di Boezio proprio in quel laquovapor vel fumus terrestris nigerraquo che appunto connota questa particolarissima complessione Conseguentemente a proposito del De divinatione in somniis uno dei commentatori dei problemi aristotelici il medico Davide di Dinant che li traduce pare ad istanza di Federico II cosigrave sottolinea fra lrsquoaltro la predisposizione elettiva dei malinconici alla deriva dellrsquoimmaginazione sia che dormano sia in stato di veglia

Plurime enim et varie sunt in eis ymaginationes tam in dormientibus quam in vigilantibus pro eo quod intra eorum corpus in ipsis instrumenti sensuum fiunt multe alterationes et plurimi fumorum discursus sunt secundum varias lineationes et figuras Fumosior est enim nigra colera quolibet alio humore7

E che di un delirio da malinconia quanto ai signa Dante qui voglia dare non solo corretta ma scientificamente diffusa descrizione credo lo si possa ragionevolmente indurre dai trattati medici che giagrave ho per altri motivi raffrontato ai testi poetici danteschi e cavalcantiani trattati a volte di maestri a lui contemporanei altre testi di studio fondamentali nelle universitagrave del tempo8 Costantino Africano ad esempio fra i vari malinconici che descrive nella sua ampia monografia sulla malinconia annovera coloro che hanno lrsquoimaginazione corrupta (laquoalii corruptam habent imaginationem et rationemraquo9) causa scatenante il loro delirio ovvero intorbidata dai fumi melancolici laquoEx fumo enim melancholico eorum obscuratur imaginatioraquo (p 127) O anche con una delle rare similitudini laquoQuia sicut sol qui lumen est mundi nebula vel fumo interveniente lumen amittit sic et eorum mens cum fumus colerae nigrae ad ipsam ascendit turbida fit et obviatur ei ne splendor eius possit evagari ut videat rem non secundum quod sitraquo (p 108 e si ricordi qui di passaggio la similitudine di Paradiso XXIII 79-81 in cui dati gli stessi agenti sole e nube si illustra lrsquoazione inversa laquoCome a raggio di sol che puro mei per fratta nube giagrave prato di fiori vider coverti drsquoombra li occhi mieiraquo cosigrave come anche egrave proprio a questo laquofumus

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colerae nigraeraquo che credo di poter far risalire lrsquoaccidioso fummo degli iracondi di Inferno VII 123 ma di questo altrove) Secondo Gerardo da Solo che commenta a inizio Trecento il nono libro ad Almansore di Razes una delle piugrave diffuse cause della patologia egrave lrsquoeccesso di umore atrabiliare il quale induce la laquocorruptionem imaginative vel estimativeraquo10 Dei tre gradi di malinconia che affronta il primo egrave contrassegnato da una esplicita laquofalsa imaginatioraquo laquoprimus est falsa imaginatio vel estimatio ut quando estimant quod non est estimandum et imaginantur quod non est imaginandumraquo

Esattamente come per Dante egrave lrsquoimaginar fallace la vana fantasia per i medici egrave la falsa imaginatio che conduce i loro pazienti ad imaginare laquocoram oculis suis [res] quae non sunt vereraquo Sul derivare i sogni tenebrosi dalla condizione del malinconico che dentro di seacute porta il suo male oscuro egrave particolarmente deciso Bartolomeo Anglico nel De proprietatibus rerum

hellipquando aliquod obscurum ut est fumus melancholicus operit cerebrum necesse est ut patiens timeat quia causam unde timeat secum portat et ideo somniat terribilia et tenebrosa et visui pessimahellip11

E in particolare come Dante descrive avvenire a lui stesso nascono le immaginazioni mortuarie che riguardano proprio il soggetto affetto dallrsquoeccesso drsquoumore melancolico (Tu pur morrati Tu sersquo morto) secondo Arnaldo da Villanova fra gli altri signa dalla corrupta imaginatio laquode melancolicis utrum extimenthellip se esse mortuosraquo12 Ma la morte oltre che immaginarla i melancolici possono anche desiderarla auspicarla Avicenna e con lui poi tutti i trattati che gli si ispirano sostiene che laquoquidam eorum sunt qui diligunt mortemraquo13 O ancora secondo Vivaldo Belcalzer che ha reso in volgare mantovano lrsquoenciclopedia di Bartolomeo Anglico laquoAltr melanconich egrave chi cre chrsquoey mora incontanent neacute possa schivar la morthellipAltr melanconich egrave chi ama la mort e desidra quellaraquo14 Non crsquoegrave bisogno di ricordare come certo a causa della vista della morte di Beatrice Dante accusi lo stesso repentino passaggio - e affatto inedito

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a quanto mi consta in letteratura- dal temere la morte anzi dal credersi affatto morto alla piugrave tradizionale invocazione di quella

Timore e tristezza sono le cifre individuanti della malattia (questa la definizione asciutta di Razes laquoCum alicui cogitationes male sine causa acciderit et timor et tristitia in eo prevaluerit melancolie principius in eo estraquo)15 le quali ne condizionano le visioni se non per i visi scarmigliati di donne certo le voci lugubri e i climi apocalittici evocati da Dante trovano riscontro suggestivo nei trattati di medicina Ancora Avicenna ad esempio segnala che i melancolici laquotiment casum celi super se et quidam eorum timent quod terra absorbeat eosraquo ma egrave soprattutto Costantino che dagrave un quadro delle immaginazioni dei melancolici assai pertinente la tipologia esatta di incubo descritto da Dante

Vident enim ante oculos formas terribiles et timorosas nigras et similiahellip Alii audiunt quasi aquas currentes ventos tempestuose moventes voces timorosas et terribiles in auribus suis sonantes sonitus neque die neque nocte desinentes Quae tamen omnia sunt falsa (p 124)

E crsquoegrave infine di loro chi come Dante comprensibilmente piange e secondo Avicenna laquoquidam sunt qui plorant et proprie quorum melancolia est melancolia puraraquo Un ulteriore sintomo a favore dellrsquoindividuazione di questa specifica patologia proviene dallrsquoindicazione del farnetico che Dante non omette di segnalare in apertura e in chiusura del capitolo sia per Gerardo da Solo sia per Costantino una delle cause della malinconia puograve essere la frenesia (puograve infatti avvenire laquopost frenesimraquo) anzi per il concomitare di unrsquoacuta febbre e di frenesia (p 107)

Il quadro clinico che Dante descrive trova nei testi medici un riscontro circostanziato e credo che questi possano dar ragione pure della supposta incongruenza -e in quanto tale evidenziata e indagata dalla critica- fra la ribadita erroneitagrave falsitagrave dellrsquoimmaginazione e il fatto che in realtagrave ciograve che nel capitolo ventitreesimo Dante dagrave come immaginato egrave premonizione del vero16 Di ligrave a poco di ligrave a quattro

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capitoli del libro Beatrice davvero moriragrave Come abbiamo visto la falsa imaginatio egrave tale in quanto produttrice di immagini che non rispondono a realtagrave oggettiva la laquocorrupta imaginatioraquo egrave semplicemente la condizione in cui la virtus imaginativa ha una funzionalitagrave scorretta Certo omnia sunt falsa i fantasmi del delirio malinconico sia nella tradizione scientifica sia nella versione di Dante Ma la misera ed orribile visione che gli ha reso madonna cosigrave morta secondo la formulazione poi petrarchesca viceversa si invera17 Egrave da sapere dunque che forse a compensazione del pessimo carattere e della ineludibile vocazione alla sofferenza i temperamenti malinconici presentano alcune virtugrave specifiche che fin dal problema (pseudo)aristotelico XXX 1 Della malinconia sono loro ben riconosciute Fra le piugrave notevoli e fatali per il destino degli artisti come si sa e come varragrave per epoche letterarie a noi piugrave prossime -da Ficino e Lorenzo sicuramente ma forse a mio parere fin da Petrarca- insieme ad una precipua disposizione allrsquoamore nelle sue forme piugrave eccessive sicuramente lrsquoispirazione poetica la dedizione agli studi lrsquoimpronta della genialitagrave18 Questo riguarda la complessione il temperamento malinconico Cosa resta di questa eccezionalitagrave fin mitologica che gli attribuisce lo pseudo Aristotele nelle forme patologiche affrontate dalla trattatistica medica medioevale della malinconia nei suoi accessi che provocano sogni o deliri e fantasmi dellrsquoimmaginazione Secondo i medici unrsquoinspiegabile capacitagrave profetica Giagrave per Costantino Africano infatti i malinconici laquoad mala futura habent suspicionemraquo (p 127) e per Davide di Dinant laquoPlurimum autem melancolicis accidit vera videre sompniaraquo19 Ma chi piugrave si diffonde e si interroga su questa prerogativa data ormai per scontata egrave Gerardo da Solo

Nota quare melancolici melius predicunt futura nescio causam nisi quia in melancolicis anima est separata a regione corporis et bonorum temporalium ideo non imaginantur circa talia futura et ideo plura habent imaginari quam mola [sic] corporis oppressi et estimant et imaginantur quod non imaginantur alii

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La loro anima dunque separata (si pensi agli spiriti laquoche ciascun giva errandoraquo del verso 38 della canzone o ancora allrsquolaquoanimaraquo che laquofu sigrave smarritaraquo del v 32 e naturalmente non si puograve non ricordare lo spirito peregrino dellrsquoaltra visione della Vita Nova lrsquoultima di Oltre la spera come anche e soprattutto la laquomente nostra peregrina piugrave da la carneraquo del sognovisione dellrsquoinizio del nono canto purgatoriale) separata dalla carne appunto dalla soma del corpo laquomola corporisraquo laquoperegrina piugrave da la carnehellipa le sue visiumlon quasi egrave divinaraquo ha la capacitagrave di intravvedere il futuro Tanto che conclude Gerardo

Et ideo si tales melancolici essent astronomi [cioegrave lsquoastrologirsquo] circa plura melius possent predicere et iudicare quam alii20

Il nome di questa patologia visionaria se la mia interpretazione egrave corretta stava giagrave scritto in quella implosa variazione del capitolo ventitreesimo della Vita Nova che egrave costituita da Un digrave si venne a me Malinconia la malinconia appunto quella specifica greca malinconia patologica si impadronisce di Dante innamorato e gli procura la visione come giagrave nel sonetto aveva fatto non ancora di Beatrice morta ma di Amore che comunque annunciava la morte di nostra donna21 Il rapporto fra i due testi si fa dalle rime sparse al libello a mio vedere piugrave stringente e meno pacifico di quanto la nota di Contini lasciasse supporre (laquoIl contenuto generale del sonetto egrave quello stesso della grande canzone Donna pietosaraquo) Anche una serie di elementi formali inducono a una considerazione del sonetto delle Rime in parallelo a questo e come vedremo al successivo forse ai successivi capitoli della Vita Nova

Nel trattare la medesima materia i testi poetici fanno uso anche di materiali in parte coincidenti Dal punto di vista delle rime tranne la rima B del sonetto altre due sono precisamente duplicate nella canzone la A rima in ndashia corrisponde alla rima D della prima stanza la rima C -ero egrave presente ai vv 30 ss la rima D -ello cambia di genere ai vv 50 ss della canzone Inoltre per quel che puograve valere come motivo di richiamo la trafila in ndashore comunque presente

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internamente al sonetto come Dolore Amore muor egrave esposta in rima nella canzone E per quanto poco valgano in sistemi rimici cosigrave ridotti asfittici quasi qual egrave quello stilnovistico le concordanze o riprese di rime o anche di parole rima22 tuttavia ritengo che in questo caso di condivisione dei lsquocontenutirsquo anche tali aspetti formali piugrave marginali di vicinanza risultino interessanti pensero egrave parola rima comune e direi piugrave significativamente il costrutto lsquopartire viarsquo pagravertiti va via egrave la risposta di Dante a Malinconia fecer lei partir via al v 9 sono le donne che allontanano la pietosa dal letto di Dante Dicevo piugrave significativa questrsquoultima concordanza anche grazie a un terzo testo che viene chiamato in causa in quanto nel sonetto 55 del Fiore dellrsquoAmico allrsquoAmante (E se lla donna prende tursquo presente) il consiglio per fare ingelosire la donna egrave di andarsene senza motivare la partenza laquoE pagravertiti dallei sanrsquo dir niumlenteraquo Il sonetto egrave portatore di una delle due altre occorrenze (la seconda al sonetto 141 8) di malinconia (e in rima) lsquoattribuibilirsquo secondo la formula continiana a Dante anchrsquoessa utilizzata in accezione prettamente scientifica (laquoellrsquoenterragrave in sigrave gran malinconia che non le dimorragrave soprrsquoosso carneraquo) E lrsquoimperativo del verbo laquopagravertitiraquo occorre queste due sole volte in tutte le opere avanti la Commedia (dove peraltro se ne contano solo due casi) del nesso lsquopartire + viarsquo hanno invece lrsquoesclusiva assoluta in tutta lrsquoopera dantesca i due soli luoghi di Un digrave si venne e Donna pietosa che ne risultano dunque indiscutibilmente congiunti

Ma solo voltando pagina per passare da una immaginazione luttuosa ad altra immaginazione di segno affatto opposto il nostro sonetto malinconico pare stringere legami ancor piugrave serrati col sonetto che vi si incontra Si tratta di Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core capitolo 24 altro testo che in qualche modo rimanda laquoallrsquoesperienza scenica e romanzesca del Fioreraquo Certo niente di piugrave antitetico nella descrizione di Amore pur in un medesimo contesto immaginativo eppure segnalata di passaggio la tenue traccia dellrsquoidentica rima ndashia solo invertita di posizione fra A e B laquoIo mi sentirsquo svegliar dentro a lo core uno spirto amoroso che dormiaraquo e la solita diffusa presenza del gruppo ndashore anche qui come nella canzone in rima altri elementi

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congiuntivi si impongono a prima vista Malinconia si reca da Dante laquoio voglio un poco star con tecoraquo nella Vita Nova invece egrave Amore che soggiorna presso di lui laquoe poco stando meco il mio signoreraquo in unrsquoidentica situazione di prosopopea vengono usate le medesime espressioni diciamo lsquofamiliarirsquo Ma egrave in particolare ai versi 7 e 8 il sigillo della loro solidarietagrave stessa struttura sintattica che fa perno sulla coordinazione del gerundio per il verso 7 laquoe ragionando a grandrsquoagio con mecoraquo laquoe poco stando meco il mio signoreraquo identica la modalitagrave dellrsquoagnizione poggiata sul raddoppiamento del verbum videndi che consente la sospensione la suspence infinitesimale che egrave contenuta nello spazio di tempo che intercorre fra il guardare e il vedere la cristallizzazione quasi extratemporale del gesto dello sguardo nei versi 8 del sonetto laquoguardai e vidi Amore che veniaraquo e 8-9 della Vita Nova laquoguardando in quella parte onde venia io vidi monna Vanna e monna Biceraquo versi che hanno fra lrsquoaltro la medesima uscita venia

Egrave la stessa prosa del capitolo 24 che ancor prima della poesia per gli stilemi narrativi che usa e che sono stati segnalati come quelli tipici del Fiore in particolare le consecuzioni di verba videndi caratteristiche dello stile basso comico guardare e vedere ricorda giagrave le visioni e le apparizioni del sonetto successivo e di quello delle Rime23

allora dico che mi giunse una imaginazione drsquoAmore che mi parve vederlo venirehellip (par 2)

E poco dopo queste parolehellip io vidi venire (par 3)

per giungere infine allrsquoarrivo di Beatrice che con la sua persona riempie tutta la scena e la cui epifania provoca appunto il ribadimendo del verbum videndi la sua apparizione necessita di solennitagrave maggiore e dunque dellrsquoapplicazione del completo costrutto

E appresso lei [cioegrave dopo Giovanna] guardando vidi venire la mirabile Beatrice

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Potragrave parere a prima vista strano ma lsquoguardare + vederersquo non compare altrove nella Vita Nova non solo nella poesia ma nemmeno nella prosa Segnatamente manca dove ci aspetteremmo di trovare un tale stilema funzionale alla narrazione nel capitolo 9 ad esempio che accompagna un sonetto per certi aspetti ndash e proprio nella selezione linguistica nellrsquoimpostazione formale narrativo-comica affine a questi Cavalcando lrsquoaltrier per un camino non si va oltre lrsquoarticolazione (ma fra lsquovederersquo e lsquodirersquo) presente non nella prosa ma nel solo sonetto laquoQuando mi vide mi chiamograve per nome e disseraquo (vv 9-10)24 lsquoGuardare + vederersquo insomma affratella strettamente Un digrave si venne e il capitolo 24 prosa e poesia la giuntura non si ritrova altrimenti nella Vita Nova E ancor piugrave notevole mi pare lrsquoassenza della consecuzione lsquovedere + venirersquo (laquovidi venir da lungi Amoreraquo in Io mi sentirsquo svegliar e poi ancora ai vv 9-10 laquoio vidi monna Vanna e monna Bice venireraquo e laquoVidi amore che veniaraquo in Un digrave si venne) lo stilema occorre sei sole volte in tutto il romanzo e tutte e sei le volte appartengono al capitolo 2425 Non che sia molto piugrave frequente nelle Rime peraltro lo si puograve rinvenire in tutta la raccolta rigorosamente una sola volta quella appunto di Un digrave si venne Occorre di nuovo ma nella variante in cui non vi egrave dipendenza del verbo lsquovenirersquo bensigrave sola consecuzione temporale in una sorta di struttura coordinata laquoDi donne io vidi una gentil schiera questrsquoOgni Santi prossimo passato e una ne veniaraquo E questo non egrave un caso giaccheacute il sonetto dellrsquoOgnissanti come si sa egrave strettamente imparentato col nostro della Vita Nova che De Robertis ipotizza essere scritto per la festa complementare del Calendimaggio col quale costituisce un altro dittico cui lo avvicineragrave ancor di piugrave ritengo e insieme lo avvicineragrave anche al nostro lrsquooccorrenza sempre in quel sonetto del nesso che abbiamo verificato essere cosigrave raro dei due verba videndi laquoe io ebbi tanto ardir chrsquoin la sua ciera guardarsquo e vidi un angiol figuratoraquo vv 7-826

Al di lagrave di queste circostanze formali lessicali e sintattiche esistono circostanze strutturali retoriche diciamo che vistosamente reclamano la vicinanza dei due testi I due sonetti sceneggiano entrambi una piccola processione in uno spazio non definito ma che egrave

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gioco forza immaginare cittadino per strada nel primo egrave Malinconia che avanza col suo piccolo compatto schieramento dialoga e precede Amore nel secondo egrave Amore che giunge parla e precede lrsquoarrivo delle donne In nessuno dei due casi egrave esplicitata una causalitagrave fra il primo e il secondo incontro il primo incontro semplicemente col suo verificarsi senza bisogno di dichiarazioni preannuncia il secondo la Malinconia un amore luttuoso Amore allegro seacute stesso incarnato in Beatrice Dante vedendo sia Malinconia sia Amore sa giagrave cosa aspettarsi infatti guarda verso il luogo di provenienza della prima apparizione e quindi vede La dinamica egrave perfettamente ricalcata dallrsquouno allrsquoaltro sonetto lrsquoapparizione di uno (o piugrave personaggi ma in subordine) sollecita il soggetto a compiere unrsquoazione grazie alla quale si produce unrsquoulteriore apparizione Un annuncio egrave dato solo al v 13 di tutti e due i sonetti e in entrambi i testi egrave lo stesso personaggio che lo dagrave Amore una volta annuncia Beatrice morente lrsquoaltra sempre Beatrice ma nellrsquoespressione sua mi pare di massima vitalitagrave e allegria concessale dalla Vita Nova avanzante per strada con lrsquoaltra meraviglia dellrsquoamica Vanna entrambe nominate col familiare ipocoristico Anche la didascalia trova spazio in apertura del medesimo verso 13 (laquoE lui risposeraquo laquoAmor mi disseraquo) cosigrave come la linea melodica dei due versi 14 egrave identica con quella punta dellrsquoaccento di sesta su apocope (e sugravebito accento di settima a provocare lrsquoandamento discendente del secondo emistichio) accento principale che in entrambi i versi e i sonetti fa rintoccare il medesimo gruppo fonico definitivamente oppositivo nel significato muor-amor laquoche nostra donna muor dolce fratelloraquo laquoe quellrsquoha nome Amor sigrave mi somigliaraquo Terza ed ultima proprio ad esaurire le variazioni dantesche su questrsquoimpronta timbrico-sintattico-prosodica in chiusura di componimento si aggrega -mi suggerisce De Robertis- cosigrave consolidando la tenuta del gruppetto intra-extra libello la canzone Donna pietosa il cui explicit appunto suona laquoVoi mi chiamaste allor vostra merzederaquo

Da un lato dunque Un digrave si venne rappresenta una sorta di precipitato contenutistico di quanto distesamente e articolatamente

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prosa e poesia del ventitreesimo capitolo annunciano dove nel sonetto nominare la greca malinconia puntare sulla sua origine umorale e patologica di tradizione filosofica e scientifica egrave sufficiente ad evocare quel complesso di sintomi e quella condizione alienata e delirante che sempre la definiscono nella comune cultura medica del tempo noncheacute nella piugrave comune e diffusa interpretazione che ne danno i testi letterari che la nominano ndashneacute egrave necessario sottolineare quanto la cultura anche medica di Dante fosse affatto fuor del comune Drsquoaltro lato Io mi sentirsquo svegliar sta a Un digrave si venne in una contrapposizione contenutistica al momento stesso in cui ne replica quasi alla lettera la struttura Li si immagini affiancati Costituiscono un dittico modellato sullo stesso stampo strutturale due variazioni contrastive non su tema bensigrave su schema predefinito (lrsquoincontro la processione lrsquoannunciohellip) uno a tinte fosche lrsquoaltro rosee il negativo e il positivo di uno stesso procedimento del discorso lrsquoavvicendarsi su di una medesima scena di personaggi diversi che fanno corte al medesimo protagonista regista annunciatore Amore

Insomma del cap 23 della Vita Nova la sostanza la struttura formale del 24 senza soluzione di continuitagrave riassunte concentrate o per meglio dire implose nella rima sparsa Un digrave si venne E per di piugrave egrave come se fosse dalla sua postazione vitanovistica lo stesso Io mi sentirsquo svegliar a chiamare in causa il suo sonetto lsquogemellorsquo a reclamarlo accanto a seacute anzi precisamente avanti a seacute prima di seacute Infatti al verso 4 si individua una sorta di traccia ndashdiciamo cosigrave lsquorealisticarsquo- di una vicinanza primigenia o almeno di una primogenitura di Un digrave si venne laquovidi venir da lungi Amore allegro sigrave che appena il conosciaraquo Amore si avvicina per la via immaginiamo come Lisetta baldanzosamente con sembianza lieta tanto che Dante stenta a riconoscerlo Ipotizziamo per un attimo che potendone provvisoriamente sostituire non certo il peso lrsquoestensione e lrsquoimportanza ma la funzione diegetica sigrave Un digrave si venne a me Malinconia venga collocato al posto dellrsquointero capitolo 23 ne risulterebbe ben piugrave cogente lrsquoirriconoscibilitagrave di un amore allegro avendolo appena lasciato solo una carta avanti luttuosamente

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addobbato misero pieno di guai e pensieri e soprattutto piangente laquoe certo lacrimava pur di veroraquo Amore egrave chiaro non era mai stato particolarmente lieto fin qui nella Vita Nova ma in Io mi sentirsquo svegliar si parla di una quasi irriconoscibilitagrave se confrontato con un lsquoprimarsquo che Un digrave si venne attualizzerebbe al meglio Ricordiamo che ligrave Amore incontrato guardando e non presente nel cuore come poniamo nella canzone Donna pietosa e cioegrave volutamente personificato aveva un cappello un cappuccio in testa altro segno di lutto come indica il commento Barbi-Maggini27 aveva un drappo nero addosso che lo rivestiva di novo cioegrave leggerei innovativamente stranamente Difficile credere ai propri occhi capacitarsi di un simile cambiamento improvvisamente incontrandolo che rsquon ciascuna parola sua ridiahellip Insomma affrontando i due sonetti non solo avremmo una sorta di retractatio affatto simmetrica speculare ma come si dice per i canzonieri e adattandolo ai numeri lrsquoinsieme della coppia varrebbe molto di piugrave della mera somma dei due singoli individui Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core mi pare che acquisirebbe un di piugrave di significato di significativitagrave nel disegno complessivo del libro

Perseverando ancora in questa ipotetica asteriscata sequenza Un digrave si venne-Io mi sentirsquo svegliar di un percorso vitanovistico indebitamente deprivato della sua canzone come egrave stato detto portante28 e voltando ancora pagina si giunge al capitolo 25 Capitolo di teoria della letteratura e di interpretazioni di allegorie generato dice Dante per tutta la vasta portata dei suoi contenuti dal sonetto del cap 24 Ma qual egrave la spinta a tali riflessioni sulle personificazioni in poesia Percheacute proprio a questo punto Dante si acconcia a dare una spiegazione la cui necessitagrave era stata finora rinviata Egrave pretestuoso o sostanziale lrsquoappicco a Irsquo mi sentirsquo svegliar

Cosigrave esordisce il capitolo venticinquesimo Potrebbe qui dubitare persona degna da dichiararle onne

dubitazione e dubitare potrebbe di ciograve che io dico drsquoAmore come se fosse una cosa per seacute e non solamente sustanzia intelligente ma sigrave come fosse sustanzia corporale [hellip] E che io

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dica di lui come se fosse corpo ancora sigrave come se fosse uomo appare per tre cose che io dico di lui Dico che lo vidi venire onde con ciograve sia cosa che venire dica moto locale e localmente mobile per seacute secondo lo Filosofo sia solamente corpo appare che io ponga Amore essere corpo Dico anche di lui che ridea e anche che parlava le quali cose paiono essere propie dellrsquouomo e spezialmente essere risibile e perograve appare chrsquoio ponga lui essere uomo

Le caratteristiche che individuano Amore in quanto uomo o persona sono il movimento il riso la parola I casi che di seguito Dante fa di prosopopee tratte dai testi classici a rivendicare il diritto dei poeti volgari ad usare di laquoalcuna figura o colore rettoricoraquo mostrano cose inanimate che fra loro parlano cose inanimate che si rivolgono ad animate animate ad inanimate tutto ciograve egrave legittimo anche nella poesia volgare purcheacute sia detto laquocon ragione la quale poi sia possibile drsquoaprire per prosaraquo

Doppiamente pertinente sarebbe stata la disquisizione in presenza della coppia di sonetti ipotizzata il moto da luogo che caratterizza Amore il fatto che parli sono presenti anche in Un digrave si venne in piugrave avrebbe consentito di sottolineare lrsquoaltra caratteristica attribuita ad Amore e che egrave come il riso esclusiva dellrsquouomo di contro agli altri animali quella del pianto (laquoe certo lacrimava pur di veroraquo)

La digressione egrave per intero relativa alla poesia in senso proprio ai versi29 e parte dallrsquoistanza di giustificare laquoli poeteraquo che laquohanno parlato alle cose inanimate sigrave come se avessero senso e ragioneraquo E tutto quanto egrave voluto far dipendere dallrsquointerpretazione del sonetto Io mi sentirsquohellip Ma a ben vedere non egrave certo in quel sonetto che si dagrave lrsquoesempio del poeta che parla alla cosa inanimata quando invece vi egrave unicamente presente Amore che si rivolge al poeta il sonetto del capitolo 24 illustra dunque il solo caso dellrsquoinanimato (Amore) che si rivolge ad animato (Dante)

Che cosa ha in mente Dante quale luogo della sua poesia in cui si dia lrsquoevenienza affrontata in sede teorica Forse la ballata del

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capitolo 12 Ballata irsquo voi che tu ritrovi Amore testo tutto di parole fin dallrsquoincipit dette alle proprie parole ndashma egrave certo un caso assai particolare e non contemplato dal catalogo degli esempi classici presi in esame nella discussione teorica tanto che alla fine della divisione della ballata Dante ne dichiara la peculiaritagrave rinviando per la soluzione delle oscuritagrave laquoin questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo (laquoPotrebbe giagrave lrsquouomo opporre contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda persona perograve che la ballata non egrave altro che queste parole ched io parlo e perograve dico che questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo 12 17) Ma egrave forse lsquopiugrave dubbiosorsquo della ballata il sonetto Io mi sentirsquo svegliar Direi proprio di no presenta infatti una situazione assai diffusa nel libro e cioegrave appunto quella in cui Amore parla al suo fedele Talmente diffusa che non merita di darne esempio Cercheremmo invece inutilmente nella Vita Nova volendo dare esempio dellrsquoinverso vettore nella locuzione non verificandosi mai nelle rime che Dante si rivolga ad Amore Lrsquoessere animato lrsquouomo personaggio Dante che egrave anche il poeta che devrsquoessere se non preventivamente difeso almeno teoricamente sostenuto nelle sue scelte retoriche dal capitolo venticinquesimo non si rivolge mai ad Amore nei testi poetici della Vita Nova (e solo una volta gli parla nella prosa e in sonno ndash sempre nel cap 1230)

Il primo caso ipotizzato nel capitolo 25 e sostenuto con esempi virgiliani egrave quello di esseri inanimati che dialogano fra di loro nemmeno questo egrave mai contemplato nei testi poetici del libro Dove dunque dovrebbe essere il luogo testuale tanto dubbioso cui rimanda la fine del capitolo dodicesimo e che il venticinquesimo poi interpreta

Forse in un lsquonon luogorsquo della Vita Nova cosigrave come la conosciamo che dovrebbe essere perograve compreso fra il capitolo dodicesimo e il venticinquesimo lsquonon luogorsquo che potrebbe corrispondere al nostro Un digrave si venne Proprio questo sonetto guardacaso presenta riunite le due evenienze in cui esseri animati si rivolgono ad inanimati ndashil soggetto a Malinconia (laquoEd io le dissi

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ldquoPagravertiti varsquo viardquoraquo) e ad Amore (laquoEd io li dissi ldquoChe hai tu cattivellordquoraquo)- e viceversa inanimati ad animati Malinconia (laquoUn digrave si venne a me Malinconia e disse ldquoIrsquo voglio un poco star con tecordquoraquo) e Amore al soggetto (laquoE lui risposehellipraquo) in un susseguirsi di battute dialogiche affatto inusitato In piugrave non dialogano esplicitamente ma stanno e si muovono in compagnia fra di loro esseri inanimati personificati e rappresentati con comportamenti se non sentimenti affatto umani laquoUn digrave si venne a me Malinconia hellip e parve a me che la menasse seco Dolore e Ira per suo compagniaraquo Il moto da luogo coinvolge tutti non solo Malinconia tutti sono resi persone e dunque sebbene imperfettamente (ma a che pro ricercare la compagnia drsquoaltri se non per conversare) anche questo piugrave dubbioso caso ndashinanimato con inanimato - vi compare Le tre tipologie ndash una delle quali totalmente assente lrsquoaltra rappresentata una sola volta nella Vita Nova nel cap 12 che viene automaticamente escluso dalle considerazioni dello stesso Dante tipologie comunque mancanti nel sonetto del capitolo 24 tutte e tre raccolte ndash e per i primi due casi con doppia presenza- nel breve giro dei 14 versi di questo sonetto

Non credo si possa con tutto questo proporre illazioni concrete sul rapporto intercorrente fra Un digrave si venne e la formazione della Vita Nova illazioni che temo inevitabilmente correrebbero il rischio di appartenere allrsquoambito della fantafilologia sebbene mi pare ben si sposerebbero con le ipotesi che ripetutamente sono state fatte intorno alla genesi affatto parallela di prosa e canzone del capitolo ventitreesimo intorno allrsquoessere la canzone un tuttrsquouno con la sua prosa senza scollamento cronologico e anche percheacute contemporanee essere in particolare scritte appositamente per il libro della Vita Nova Drsquoaltra parte se le rime (o alcune delle rime) erano prima del libro id est prima delle prose un loro allineamento oltre che la selezione dal carnet disponibile una loro seriazione una loro messa in ordine pure preesistette allrsquoIncipit Vita Nova insomma una volta trascelte Dante le avragrave pur messe in fila ovvero il contrario le avragrave selezionate sulla base appunto se non giagrave di una linea narrativa di una loro consecuzione plausibile Nella sua mente oppure sul suo tavolo rime

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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colerae nigraeraquo che credo di poter far risalire lrsquoaccidioso fummo degli iracondi di Inferno VII 123 ma di questo altrove) Secondo Gerardo da Solo che commenta a inizio Trecento il nono libro ad Almansore di Razes una delle piugrave diffuse cause della patologia egrave lrsquoeccesso di umore atrabiliare il quale induce la laquocorruptionem imaginative vel estimativeraquo10 Dei tre gradi di malinconia che affronta il primo egrave contrassegnato da una esplicita laquofalsa imaginatioraquo laquoprimus est falsa imaginatio vel estimatio ut quando estimant quod non est estimandum et imaginantur quod non est imaginandumraquo

Esattamente come per Dante egrave lrsquoimaginar fallace la vana fantasia per i medici egrave la falsa imaginatio che conduce i loro pazienti ad imaginare laquocoram oculis suis [res] quae non sunt vereraquo Sul derivare i sogni tenebrosi dalla condizione del malinconico che dentro di seacute porta il suo male oscuro egrave particolarmente deciso Bartolomeo Anglico nel De proprietatibus rerum

hellipquando aliquod obscurum ut est fumus melancholicus operit cerebrum necesse est ut patiens timeat quia causam unde timeat secum portat et ideo somniat terribilia et tenebrosa et visui pessimahellip11

E in particolare come Dante descrive avvenire a lui stesso nascono le immaginazioni mortuarie che riguardano proprio il soggetto affetto dallrsquoeccesso drsquoumore melancolico (Tu pur morrati Tu sersquo morto) secondo Arnaldo da Villanova fra gli altri signa dalla corrupta imaginatio laquode melancolicis utrum extimenthellip se esse mortuosraquo12 Ma la morte oltre che immaginarla i melancolici possono anche desiderarla auspicarla Avicenna e con lui poi tutti i trattati che gli si ispirano sostiene che laquoquidam eorum sunt qui diligunt mortemraquo13 O ancora secondo Vivaldo Belcalzer che ha reso in volgare mantovano lrsquoenciclopedia di Bartolomeo Anglico laquoAltr melanconich egrave chi cre chrsquoey mora incontanent neacute possa schivar la morthellipAltr melanconich egrave chi ama la mort e desidra quellaraquo14 Non crsquoegrave bisogno di ricordare come certo a causa della vista della morte di Beatrice Dante accusi lo stesso repentino passaggio - e affatto inedito

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a quanto mi consta in letteratura- dal temere la morte anzi dal credersi affatto morto alla piugrave tradizionale invocazione di quella

Timore e tristezza sono le cifre individuanti della malattia (questa la definizione asciutta di Razes laquoCum alicui cogitationes male sine causa acciderit et timor et tristitia in eo prevaluerit melancolie principius in eo estraquo)15 le quali ne condizionano le visioni se non per i visi scarmigliati di donne certo le voci lugubri e i climi apocalittici evocati da Dante trovano riscontro suggestivo nei trattati di medicina Ancora Avicenna ad esempio segnala che i melancolici laquotiment casum celi super se et quidam eorum timent quod terra absorbeat eosraquo ma egrave soprattutto Costantino che dagrave un quadro delle immaginazioni dei melancolici assai pertinente la tipologia esatta di incubo descritto da Dante

Vident enim ante oculos formas terribiles et timorosas nigras et similiahellip Alii audiunt quasi aquas currentes ventos tempestuose moventes voces timorosas et terribiles in auribus suis sonantes sonitus neque die neque nocte desinentes Quae tamen omnia sunt falsa (p 124)

E crsquoegrave infine di loro chi come Dante comprensibilmente piange e secondo Avicenna laquoquidam sunt qui plorant et proprie quorum melancolia est melancolia puraraquo Un ulteriore sintomo a favore dellrsquoindividuazione di questa specifica patologia proviene dallrsquoindicazione del farnetico che Dante non omette di segnalare in apertura e in chiusura del capitolo sia per Gerardo da Solo sia per Costantino una delle cause della malinconia puograve essere la frenesia (puograve infatti avvenire laquopost frenesimraquo) anzi per il concomitare di unrsquoacuta febbre e di frenesia (p 107)

Il quadro clinico che Dante descrive trova nei testi medici un riscontro circostanziato e credo che questi possano dar ragione pure della supposta incongruenza -e in quanto tale evidenziata e indagata dalla critica- fra la ribadita erroneitagrave falsitagrave dellrsquoimmaginazione e il fatto che in realtagrave ciograve che nel capitolo ventitreesimo Dante dagrave come immaginato egrave premonizione del vero16 Di ligrave a poco di ligrave a quattro

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capitoli del libro Beatrice davvero moriragrave Come abbiamo visto la falsa imaginatio egrave tale in quanto produttrice di immagini che non rispondono a realtagrave oggettiva la laquocorrupta imaginatioraquo egrave semplicemente la condizione in cui la virtus imaginativa ha una funzionalitagrave scorretta Certo omnia sunt falsa i fantasmi del delirio malinconico sia nella tradizione scientifica sia nella versione di Dante Ma la misera ed orribile visione che gli ha reso madonna cosigrave morta secondo la formulazione poi petrarchesca viceversa si invera17 Egrave da sapere dunque che forse a compensazione del pessimo carattere e della ineludibile vocazione alla sofferenza i temperamenti malinconici presentano alcune virtugrave specifiche che fin dal problema (pseudo)aristotelico XXX 1 Della malinconia sono loro ben riconosciute Fra le piugrave notevoli e fatali per il destino degli artisti come si sa e come varragrave per epoche letterarie a noi piugrave prossime -da Ficino e Lorenzo sicuramente ma forse a mio parere fin da Petrarca- insieme ad una precipua disposizione allrsquoamore nelle sue forme piugrave eccessive sicuramente lrsquoispirazione poetica la dedizione agli studi lrsquoimpronta della genialitagrave18 Questo riguarda la complessione il temperamento malinconico Cosa resta di questa eccezionalitagrave fin mitologica che gli attribuisce lo pseudo Aristotele nelle forme patologiche affrontate dalla trattatistica medica medioevale della malinconia nei suoi accessi che provocano sogni o deliri e fantasmi dellrsquoimmaginazione Secondo i medici unrsquoinspiegabile capacitagrave profetica Giagrave per Costantino Africano infatti i malinconici laquoad mala futura habent suspicionemraquo (p 127) e per Davide di Dinant laquoPlurimum autem melancolicis accidit vera videre sompniaraquo19 Ma chi piugrave si diffonde e si interroga su questa prerogativa data ormai per scontata egrave Gerardo da Solo

Nota quare melancolici melius predicunt futura nescio causam nisi quia in melancolicis anima est separata a regione corporis et bonorum temporalium ideo non imaginantur circa talia futura et ideo plura habent imaginari quam mola [sic] corporis oppressi et estimant et imaginantur quod non imaginantur alii

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La loro anima dunque separata (si pensi agli spiriti laquoche ciascun giva errandoraquo del verso 38 della canzone o ancora allrsquolaquoanimaraquo che laquofu sigrave smarritaraquo del v 32 e naturalmente non si puograve non ricordare lo spirito peregrino dellrsquoaltra visione della Vita Nova lrsquoultima di Oltre la spera come anche e soprattutto la laquomente nostra peregrina piugrave da la carneraquo del sognovisione dellrsquoinizio del nono canto purgatoriale) separata dalla carne appunto dalla soma del corpo laquomola corporisraquo laquoperegrina piugrave da la carnehellipa le sue visiumlon quasi egrave divinaraquo ha la capacitagrave di intravvedere il futuro Tanto che conclude Gerardo

Et ideo si tales melancolici essent astronomi [cioegrave lsquoastrologirsquo] circa plura melius possent predicere et iudicare quam alii20

Il nome di questa patologia visionaria se la mia interpretazione egrave corretta stava giagrave scritto in quella implosa variazione del capitolo ventitreesimo della Vita Nova che egrave costituita da Un digrave si venne a me Malinconia la malinconia appunto quella specifica greca malinconia patologica si impadronisce di Dante innamorato e gli procura la visione come giagrave nel sonetto aveva fatto non ancora di Beatrice morta ma di Amore che comunque annunciava la morte di nostra donna21 Il rapporto fra i due testi si fa dalle rime sparse al libello a mio vedere piugrave stringente e meno pacifico di quanto la nota di Contini lasciasse supporre (laquoIl contenuto generale del sonetto egrave quello stesso della grande canzone Donna pietosaraquo) Anche una serie di elementi formali inducono a una considerazione del sonetto delle Rime in parallelo a questo e come vedremo al successivo forse ai successivi capitoli della Vita Nova

Nel trattare la medesima materia i testi poetici fanno uso anche di materiali in parte coincidenti Dal punto di vista delle rime tranne la rima B del sonetto altre due sono precisamente duplicate nella canzone la A rima in ndashia corrisponde alla rima D della prima stanza la rima C -ero egrave presente ai vv 30 ss la rima D -ello cambia di genere ai vv 50 ss della canzone Inoltre per quel che puograve valere come motivo di richiamo la trafila in ndashore comunque presente

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internamente al sonetto come Dolore Amore muor egrave esposta in rima nella canzone E per quanto poco valgano in sistemi rimici cosigrave ridotti asfittici quasi qual egrave quello stilnovistico le concordanze o riprese di rime o anche di parole rima22 tuttavia ritengo che in questo caso di condivisione dei lsquocontenutirsquo anche tali aspetti formali piugrave marginali di vicinanza risultino interessanti pensero egrave parola rima comune e direi piugrave significativamente il costrutto lsquopartire viarsquo pagravertiti va via egrave la risposta di Dante a Malinconia fecer lei partir via al v 9 sono le donne che allontanano la pietosa dal letto di Dante Dicevo piugrave significativa questrsquoultima concordanza anche grazie a un terzo testo che viene chiamato in causa in quanto nel sonetto 55 del Fiore dellrsquoAmico allrsquoAmante (E se lla donna prende tursquo presente) il consiglio per fare ingelosire la donna egrave di andarsene senza motivare la partenza laquoE pagravertiti dallei sanrsquo dir niumlenteraquo Il sonetto egrave portatore di una delle due altre occorrenze (la seconda al sonetto 141 8) di malinconia (e in rima) lsquoattribuibilirsquo secondo la formula continiana a Dante anchrsquoessa utilizzata in accezione prettamente scientifica (laquoellrsquoenterragrave in sigrave gran malinconia che non le dimorragrave soprrsquoosso carneraquo) E lrsquoimperativo del verbo laquopagravertitiraquo occorre queste due sole volte in tutte le opere avanti la Commedia (dove peraltro se ne contano solo due casi) del nesso lsquopartire + viarsquo hanno invece lrsquoesclusiva assoluta in tutta lrsquoopera dantesca i due soli luoghi di Un digrave si venne e Donna pietosa che ne risultano dunque indiscutibilmente congiunti

Ma solo voltando pagina per passare da una immaginazione luttuosa ad altra immaginazione di segno affatto opposto il nostro sonetto malinconico pare stringere legami ancor piugrave serrati col sonetto che vi si incontra Si tratta di Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core capitolo 24 altro testo che in qualche modo rimanda laquoallrsquoesperienza scenica e romanzesca del Fioreraquo Certo niente di piugrave antitetico nella descrizione di Amore pur in un medesimo contesto immaginativo eppure segnalata di passaggio la tenue traccia dellrsquoidentica rima ndashia solo invertita di posizione fra A e B laquoIo mi sentirsquo svegliar dentro a lo core uno spirto amoroso che dormiaraquo e la solita diffusa presenza del gruppo ndashore anche qui come nella canzone in rima altri elementi

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congiuntivi si impongono a prima vista Malinconia si reca da Dante laquoio voglio un poco star con tecoraquo nella Vita Nova invece egrave Amore che soggiorna presso di lui laquoe poco stando meco il mio signoreraquo in unrsquoidentica situazione di prosopopea vengono usate le medesime espressioni diciamo lsquofamiliarirsquo Ma egrave in particolare ai versi 7 e 8 il sigillo della loro solidarietagrave stessa struttura sintattica che fa perno sulla coordinazione del gerundio per il verso 7 laquoe ragionando a grandrsquoagio con mecoraquo laquoe poco stando meco il mio signoreraquo identica la modalitagrave dellrsquoagnizione poggiata sul raddoppiamento del verbum videndi che consente la sospensione la suspence infinitesimale che egrave contenuta nello spazio di tempo che intercorre fra il guardare e il vedere la cristallizzazione quasi extratemporale del gesto dello sguardo nei versi 8 del sonetto laquoguardai e vidi Amore che veniaraquo e 8-9 della Vita Nova laquoguardando in quella parte onde venia io vidi monna Vanna e monna Biceraquo versi che hanno fra lrsquoaltro la medesima uscita venia

Egrave la stessa prosa del capitolo 24 che ancor prima della poesia per gli stilemi narrativi che usa e che sono stati segnalati come quelli tipici del Fiore in particolare le consecuzioni di verba videndi caratteristiche dello stile basso comico guardare e vedere ricorda giagrave le visioni e le apparizioni del sonetto successivo e di quello delle Rime23

allora dico che mi giunse una imaginazione drsquoAmore che mi parve vederlo venirehellip (par 2)

E poco dopo queste parolehellip io vidi venire (par 3)

per giungere infine allrsquoarrivo di Beatrice che con la sua persona riempie tutta la scena e la cui epifania provoca appunto il ribadimendo del verbum videndi la sua apparizione necessita di solennitagrave maggiore e dunque dellrsquoapplicazione del completo costrutto

E appresso lei [cioegrave dopo Giovanna] guardando vidi venire la mirabile Beatrice

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Potragrave parere a prima vista strano ma lsquoguardare + vederersquo non compare altrove nella Vita Nova non solo nella poesia ma nemmeno nella prosa Segnatamente manca dove ci aspetteremmo di trovare un tale stilema funzionale alla narrazione nel capitolo 9 ad esempio che accompagna un sonetto per certi aspetti ndash e proprio nella selezione linguistica nellrsquoimpostazione formale narrativo-comica affine a questi Cavalcando lrsquoaltrier per un camino non si va oltre lrsquoarticolazione (ma fra lsquovederersquo e lsquodirersquo) presente non nella prosa ma nel solo sonetto laquoQuando mi vide mi chiamograve per nome e disseraquo (vv 9-10)24 lsquoGuardare + vederersquo insomma affratella strettamente Un digrave si venne e il capitolo 24 prosa e poesia la giuntura non si ritrova altrimenti nella Vita Nova E ancor piugrave notevole mi pare lrsquoassenza della consecuzione lsquovedere + venirersquo (laquovidi venir da lungi Amoreraquo in Io mi sentirsquo svegliar e poi ancora ai vv 9-10 laquoio vidi monna Vanna e monna Bice venireraquo e laquoVidi amore che veniaraquo in Un digrave si venne) lo stilema occorre sei sole volte in tutto il romanzo e tutte e sei le volte appartengono al capitolo 2425 Non che sia molto piugrave frequente nelle Rime peraltro lo si puograve rinvenire in tutta la raccolta rigorosamente una sola volta quella appunto di Un digrave si venne Occorre di nuovo ma nella variante in cui non vi egrave dipendenza del verbo lsquovenirersquo bensigrave sola consecuzione temporale in una sorta di struttura coordinata laquoDi donne io vidi una gentil schiera questrsquoOgni Santi prossimo passato e una ne veniaraquo E questo non egrave un caso giaccheacute il sonetto dellrsquoOgnissanti come si sa egrave strettamente imparentato col nostro della Vita Nova che De Robertis ipotizza essere scritto per la festa complementare del Calendimaggio col quale costituisce un altro dittico cui lo avvicineragrave ancor di piugrave ritengo e insieme lo avvicineragrave anche al nostro lrsquooccorrenza sempre in quel sonetto del nesso che abbiamo verificato essere cosigrave raro dei due verba videndi laquoe io ebbi tanto ardir chrsquoin la sua ciera guardarsquo e vidi un angiol figuratoraquo vv 7-826

Al di lagrave di queste circostanze formali lessicali e sintattiche esistono circostanze strutturali retoriche diciamo che vistosamente reclamano la vicinanza dei due testi I due sonetti sceneggiano entrambi una piccola processione in uno spazio non definito ma che egrave

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gioco forza immaginare cittadino per strada nel primo egrave Malinconia che avanza col suo piccolo compatto schieramento dialoga e precede Amore nel secondo egrave Amore che giunge parla e precede lrsquoarrivo delle donne In nessuno dei due casi egrave esplicitata una causalitagrave fra il primo e il secondo incontro il primo incontro semplicemente col suo verificarsi senza bisogno di dichiarazioni preannuncia il secondo la Malinconia un amore luttuoso Amore allegro seacute stesso incarnato in Beatrice Dante vedendo sia Malinconia sia Amore sa giagrave cosa aspettarsi infatti guarda verso il luogo di provenienza della prima apparizione e quindi vede La dinamica egrave perfettamente ricalcata dallrsquouno allrsquoaltro sonetto lrsquoapparizione di uno (o piugrave personaggi ma in subordine) sollecita il soggetto a compiere unrsquoazione grazie alla quale si produce unrsquoulteriore apparizione Un annuncio egrave dato solo al v 13 di tutti e due i sonetti e in entrambi i testi egrave lo stesso personaggio che lo dagrave Amore una volta annuncia Beatrice morente lrsquoaltra sempre Beatrice ma nellrsquoespressione sua mi pare di massima vitalitagrave e allegria concessale dalla Vita Nova avanzante per strada con lrsquoaltra meraviglia dellrsquoamica Vanna entrambe nominate col familiare ipocoristico Anche la didascalia trova spazio in apertura del medesimo verso 13 (laquoE lui risposeraquo laquoAmor mi disseraquo) cosigrave come la linea melodica dei due versi 14 egrave identica con quella punta dellrsquoaccento di sesta su apocope (e sugravebito accento di settima a provocare lrsquoandamento discendente del secondo emistichio) accento principale che in entrambi i versi e i sonetti fa rintoccare il medesimo gruppo fonico definitivamente oppositivo nel significato muor-amor laquoche nostra donna muor dolce fratelloraquo laquoe quellrsquoha nome Amor sigrave mi somigliaraquo Terza ed ultima proprio ad esaurire le variazioni dantesche su questrsquoimpronta timbrico-sintattico-prosodica in chiusura di componimento si aggrega -mi suggerisce De Robertis- cosigrave consolidando la tenuta del gruppetto intra-extra libello la canzone Donna pietosa il cui explicit appunto suona laquoVoi mi chiamaste allor vostra merzederaquo

Da un lato dunque Un digrave si venne rappresenta una sorta di precipitato contenutistico di quanto distesamente e articolatamente

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prosa e poesia del ventitreesimo capitolo annunciano dove nel sonetto nominare la greca malinconia puntare sulla sua origine umorale e patologica di tradizione filosofica e scientifica egrave sufficiente ad evocare quel complesso di sintomi e quella condizione alienata e delirante che sempre la definiscono nella comune cultura medica del tempo noncheacute nella piugrave comune e diffusa interpretazione che ne danno i testi letterari che la nominano ndashneacute egrave necessario sottolineare quanto la cultura anche medica di Dante fosse affatto fuor del comune Drsquoaltro lato Io mi sentirsquo svegliar sta a Un digrave si venne in una contrapposizione contenutistica al momento stesso in cui ne replica quasi alla lettera la struttura Li si immagini affiancati Costituiscono un dittico modellato sullo stesso stampo strutturale due variazioni contrastive non su tema bensigrave su schema predefinito (lrsquoincontro la processione lrsquoannunciohellip) uno a tinte fosche lrsquoaltro rosee il negativo e il positivo di uno stesso procedimento del discorso lrsquoavvicendarsi su di una medesima scena di personaggi diversi che fanno corte al medesimo protagonista regista annunciatore Amore

Insomma del cap 23 della Vita Nova la sostanza la struttura formale del 24 senza soluzione di continuitagrave riassunte concentrate o per meglio dire implose nella rima sparsa Un digrave si venne E per di piugrave egrave come se fosse dalla sua postazione vitanovistica lo stesso Io mi sentirsquo svegliar a chiamare in causa il suo sonetto lsquogemellorsquo a reclamarlo accanto a seacute anzi precisamente avanti a seacute prima di seacute Infatti al verso 4 si individua una sorta di traccia ndashdiciamo cosigrave lsquorealisticarsquo- di una vicinanza primigenia o almeno di una primogenitura di Un digrave si venne laquovidi venir da lungi Amore allegro sigrave che appena il conosciaraquo Amore si avvicina per la via immaginiamo come Lisetta baldanzosamente con sembianza lieta tanto che Dante stenta a riconoscerlo Ipotizziamo per un attimo che potendone provvisoriamente sostituire non certo il peso lrsquoestensione e lrsquoimportanza ma la funzione diegetica sigrave Un digrave si venne a me Malinconia venga collocato al posto dellrsquointero capitolo 23 ne risulterebbe ben piugrave cogente lrsquoirriconoscibilitagrave di un amore allegro avendolo appena lasciato solo una carta avanti luttuosamente

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addobbato misero pieno di guai e pensieri e soprattutto piangente laquoe certo lacrimava pur di veroraquo Amore egrave chiaro non era mai stato particolarmente lieto fin qui nella Vita Nova ma in Io mi sentirsquo svegliar si parla di una quasi irriconoscibilitagrave se confrontato con un lsquoprimarsquo che Un digrave si venne attualizzerebbe al meglio Ricordiamo che ligrave Amore incontrato guardando e non presente nel cuore come poniamo nella canzone Donna pietosa e cioegrave volutamente personificato aveva un cappello un cappuccio in testa altro segno di lutto come indica il commento Barbi-Maggini27 aveva un drappo nero addosso che lo rivestiva di novo cioegrave leggerei innovativamente stranamente Difficile credere ai propri occhi capacitarsi di un simile cambiamento improvvisamente incontrandolo che rsquon ciascuna parola sua ridiahellip Insomma affrontando i due sonetti non solo avremmo una sorta di retractatio affatto simmetrica speculare ma come si dice per i canzonieri e adattandolo ai numeri lrsquoinsieme della coppia varrebbe molto di piugrave della mera somma dei due singoli individui Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core mi pare che acquisirebbe un di piugrave di significato di significativitagrave nel disegno complessivo del libro

Perseverando ancora in questa ipotetica asteriscata sequenza Un digrave si venne-Io mi sentirsquo svegliar di un percorso vitanovistico indebitamente deprivato della sua canzone come egrave stato detto portante28 e voltando ancora pagina si giunge al capitolo 25 Capitolo di teoria della letteratura e di interpretazioni di allegorie generato dice Dante per tutta la vasta portata dei suoi contenuti dal sonetto del cap 24 Ma qual egrave la spinta a tali riflessioni sulle personificazioni in poesia Percheacute proprio a questo punto Dante si acconcia a dare una spiegazione la cui necessitagrave era stata finora rinviata Egrave pretestuoso o sostanziale lrsquoappicco a Irsquo mi sentirsquo svegliar

Cosigrave esordisce il capitolo venticinquesimo Potrebbe qui dubitare persona degna da dichiararle onne

dubitazione e dubitare potrebbe di ciograve che io dico drsquoAmore come se fosse una cosa per seacute e non solamente sustanzia intelligente ma sigrave come fosse sustanzia corporale [hellip] E che io

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dica di lui come se fosse corpo ancora sigrave come se fosse uomo appare per tre cose che io dico di lui Dico che lo vidi venire onde con ciograve sia cosa che venire dica moto locale e localmente mobile per seacute secondo lo Filosofo sia solamente corpo appare che io ponga Amore essere corpo Dico anche di lui che ridea e anche che parlava le quali cose paiono essere propie dellrsquouomo e spezialmente essere risibile e perograve appare chrsquoio ponga lui essere uomo

Le caratteristiche che individuano Amore in quanto uomo o persona sono il movimento il riso la parola I casi che di seguito Dante fa di prosopopee tratte dai testi classici a rivendicare il diritto dei poeti volgari ad usare di laquoalcuna figura o colore rettoricoraquo mostrano cose inanimate che fra loro parlano cose inanimate che si rivolgono ad animate animate ad inanimate tutto ciograve egrave legittimo anche nella poesia volgare purcheacute sia detto laquocon ragione la quale poi sia possibile drsquoaprire per prosaraquo

Doppiamente pertinente sarebbe stata la disquisizione in presenza della coppia di sonetti ipotizzata il moto da luogo che caratterizza Amore il fatto che parli sono presenti anche in Un digrave si venne in piugrave avrebbe consentito di sottolineare lrsquoaltra caratteristica attribuita ad Amore e che egrave come il riso esclusiva dellrsquouomo di contro agli altri animali quella del pianto (laquoe certo lacrimava pur di veroraquo)

La digressione egrave per intero relativa alla poesia in senso proprio ai versi29 e parte dallrsquoistanza di giustificare laquoli poeteraquo che laquohanno parlato alle cose inanimate sigrave come se avessero senso e ragioneraquo E tutto quanto egrave voluto far dipendere dallrsquointerpretazione del sonetto Io mi sentirsquohellip Ma a ben vedere non egrave certo in quel sonetto che si dagrave lrsquoesempio del poeta che parla alla cosa inanimata quando invece vi egrave unicamente presente Amore che si rivolge al poeta il sonetto del capitolo 24 illustra dunque il solo caso dellrsquoinanimato (Amore) che si rivolge ad animato (Dante)

Che cosa ha in mente Dante quale luogo della sua poesia in cui si dia lrsquoevenienza affrontata in sede teorica Forse la ballata del

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capitolo 12 Ballata irsquo voi che tu ritrovi Amore testo tutto di parole fin dallrsquoincipit dette alle proprie parole ndashma egrave certo un caso assai particolare e non contemplato dal catalogo degli esempi classici presi in esame nella discussione teorica tanto che alla fine della divisione della ballata Dante ne dichiara la peculiaritagrave rinviando per la soluzione delle oscuritagrave laquoin questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo (laquoPotrebbe giagrave lrsquouomo opporre contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda persona perograve che la ballata non egrave altro che queste parole ched io parlo e perograve dico che questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo 12 17) Ma egrave forse lsquopiugrave dubbiosorsquo della ballata il sonetto Io mi sentirsquo svegliar Direi proprio di no presenta infatti una situazione assai diffusa nel libro e cioegrave appunto quella in cui Amore parla al suo fedele Talmente diffusa che non merita di darne esempio Cercheremmo invece inutilmente nella Vita Nova volendo dare esempio dellrsquoinverso vettore nella locuzione non verificandosi mai nelle rime che Dante si rivolga ad Amore Lrsquoessere animato lrsquouomo personaggio Dante che egrave anche il poeta che devrsquoessere se non preventivamente difeso almeno teoricamente sostenuto nelle sue scelte retoriche dal capitolo venticinquesimo non si rivolge mai ad Amore nei testi poetici della Vita Nova (e solo una volta gli parla nella prosa e in sonno ndash sempre nel cap 1230)

Il primo caso ipotizzato nel capitolo 25 e sostenuto con esempi virgiliani egrave quello di esseri inanimati che dialogano fra di loro nemmeno questo egrave mai contemplato nei testi poetici del libro Dove dunque dovrebbe essere il luogo testuale tanto dubbioso cui rimanda la fine del capitolo dodicesimo e che il venticinquesimo poi interpreta

Forse in un lsquonon luogorsquo della Vita Nova cosigrave come la conosciamo che dovrebbe essere perograve compreso fra il capitolo dodicesimo e il venticinquesimo lsquonon luogorsquo che potrebbe corrispondere al nostro Un digrave si venne Proprio questo sonetto guardacaso presenta riunite le due evenienze in cui esseri animati si rivolgono ad inanimati ndashil soggetto a Malinconia (laquoEd io le dissi

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ldquoPagravertiti varsquo viardquoraquo) e ad Amore (laquoEd io li dissi ldquoChe hai tu cattivellordquoraquo)- e viceversa inanimati ad animati Malinconia (laquoUn digrave si venne a me Malinconia e disse ldquoIrsquo voglio un poco star con tecordquoraquo) e Amore al soggetto (laquoE lui risposehellipraquo) in un susseguirsi di battute dialogiche affatto inusitato In piugrave non dialogano esplicitamente ma stanno e si muovono in compagnia fra di loro esseri inanimati personificati e rappresentati con comportamenti se non sentimenti affatto umani laquoUn digrave si venne a me Malinconia hellip e parve a me che la menasse seco Dolore e Ira per suo compagniaraquo Il moto da luogo coinvolge tutti non solo Malinconia tutti sono resi persone e dunque sebbene imperfettamente (ma a che pro ricercare la compagnia drsquoaltri se non per conversare) anche questo piugrave dubbioso caso ndashinanimato con inanimato - vi compare Le tre tipologie ndash una delle quali totalmente assente lrsquoaltra rappresentata una sola volta nella Vita Nova nel cap 12 che viene automaticamente escluso dalle considerazioni dello stesso Dante tipologie comunque mancanti nel sonetto del capitolo 24 tutte e tre raccolte ndash e per i primi due casi con doppia presenza- nel breve giro dei 14 versi di questo sonetto

Non credo si possa con tutto questo proporre illazioni concrete sul rapporto intercorrente fra Un digrave si venne e la formazione della Vita Nova illazioni che temo inevitabilmente correrebbero il rischio di appartenere allrsquoambito della fantafilologia sebbene mi pare ben si sposerebbero con le ipotesi che ripetutamente sono state fatte intorno alla genesi affatto parallela di prosa e canzone del capitolo ventitreesimo intorno allrsquoessere la canzone un tuttrsquouno con la sua prosa senza scollamento cronologico e anche percheacute contemporanee essere in particolare scritte appositamente per il libro della Vita Nova Drsquoaltra parte se le rime (o alcune delle rime) erano prima del libro id est prima delle prose un loro allineamento oltre che la selezione dal carnet disponibile una loro seriazione una loro messa in ordine pure preesistette allrsquoIncipit Vita Nova insomma una volta trascelte Dante le avragrave pur messe in fila ovvero il contrario le avragrave selezionate sulla base appunto se non giagrave di una linea narrativa di una loro consecuzione plausibile Nella sua mente oppure sul suo tavolo rime

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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a quanto mi consta in letteratura- dal temere la morte anzi dal credersi affatto morto alla piugrave tradizionale invocazione di quella

Timore e tristezza sono le cifre individuanti della malattia (questa la definizione asciutta di Razes laquoCum alicui cogitationes male sine causa acciderit et timor et tristitia in eo prevaluerit melancolie principius in eo estraquo)15 le quali ne condizionano le visioni se non per i visi scarmigliati di donne certo le voci lugubri e i climi apocalittici evocati da Dante trovano riscontro suggestivo nei trattati di medicina Ancora Avicenna ad esempio segnala che i melancolici laquotiment casum celi super se et quidam eorum timent quod terra absorbeat eosraquo ma egrave soprattutto Costantino che dagrave un quadro delle immaginazioni dei melancolici assai pertinente la tipologia esatta di incubo descritto da Dante

Vident enim ante oculos formas terribiles et timorosas nigras et similiahellip Alii audiunt quasi aquas currentes ventos tempestuose moventes voces timorosas et terribiles in auribus suis sonantes sonitus neque die neque nocte desinentes Quae tamen omnia sunt falsa (p 124)

E crsquoegrave infine di loro chi come Dante comprensibilmente piange e secondo Avicenna laquoquidam sunt qui plorant et proprie quorum melancolia est melancolia puraraquo Un ulteriore sintomo a favore dellrsquoindividuazione di questa specifica patologia proviene dallrsquoindicazione del farnetico che Dante non omette di segnalare in apertura e in chiusura del capitolo sia per Gerardo da Solo sia per Costantino una delle cause della malinconia puograve essere la frenesia (puograve infatti avvenire laquopost frenesimraquo) anzi per il concomitare di unrsquoacuta febbre e di frenesia (p 107)

Il quadro clinico che Dante descrive trova nei testi medici un riscontro circostanziato e credo che questi possano dar ragione pure della supposta incongruenza -e in quanto tale evidenziata e indagata dalla critica- fra la ribadita erroneitagrave falsitagrave dellrsquoimmaginazione e il fatto che in realtagrave ciograve che nel capitolo ventitreesimo Dante dagrave come immaginato egrave premonizione del vero16 Di ligrave a poco di ligrave a quattro

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capitoli del libro Beatrice davvero moriragrave Come abbiamo visto la falsa imaginatio egrave tale in quanto produttrice di immagini che non rispondono a realtagrave oggettiva la laquocorrupta imaginatioraquo egrave semplicemente la condizione in cui la virtus imaginativa ha una funzionalitagrave scorretta Certo omnia sunt falsa i fantasmi del delirio malinconico sia nella tradizione scientifica sia nella versione di Dante Ma la misera ed orribile visione che gli ha reso madonna cosigrave morta secondo la formulazione poi petrarchesca viceversa si invera17 Egrave da sapere dunque che forse a compensazione del pessimo carattere e della ineludibile vocazione alla sofferenza i temperamenti malinconici presentano alcune virtugrave specifiche che fin dal problema (pseudo)aristotelico XXX 1 Della malinconia sono loro ben riconosciute Fra le piugrave notevoli e fatali per il destino degli artisti come si sa e come varragrave per epoche letterarie a noi piugrave prossime -da Ficino e Lorenzo sicuramente ma forse a mio parere fin da Petrarca- insieme ad una precipua disposizione allrsquoamore nelle sue forme piugrave eccessive sicuramente lrsquoispirazione poetica la dedizione agli studi lrsquoimpronta della genialitagrave18 Questo riguarda la complessione il temperamento malinconico Cosa resta di questa eccezionalitagrave fin mitologica che gli attribuisce lo pseudo Aristotele nelle forme patologiche affrontate dalla trattatistica medica medioevale della malinconia nei suoi accessi che provocano sogni o deliri e fantasmi dellrsquoimmaginazione Secondo i medici unrsquoinspiegabile capacitagrave profetica Giagrave per Costantino Africano infatti i malinconici laquoad mala futura habent suspicionemraquo (p 127) e per Davide di Dinant laquoPlurimum autem melancolicis accidit vera videre sompniaraquo19 Ma chi piugrave si diffonde e si interroga su questa prerogativa data ormai per scontata egrave Gerardo da Solo

Nota quare melancolici melius predicunt futura nescio causam nisi quia in melancolicis anima est separata a regione corporis et bonorum temporalium ideo non imaginantur circa talia futura et ideo plura habent imaginari quam mola [sic] corporis oppressi et estimant et imaginantur quod non imaginantur alii

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La loro anima dunque separata (si pensi agli spiriti laquoche ciascun giva errandoraquo del verso 38 della canzone o ancora allrsquolaquoanimaraquo che laquofu sigrave smarritaraquo del v 32 e naturalmente non si puograve non ricordare lo spirito peregrino dellrsquoaltra visione della Vita Nova lrsquoultima di Oltre la spera come anche e soprattutto la laquomente nostra peregrina piugrave da la carneraquo del sognovisione dellrsquoinizio del nono canto purgatoriale) separata dalla carne appunto dalla soma del corpo laquomola corporisraquo laquoperegrina piugrave da la carnehellipa le sue visiumlon quasi egrave divinaraquo ha la capacitagrave di intravvedere il futuro Tanto che conclude Gerardo

Et ideo si tales melancolici essent astronomi [cioegrave lsquoastrologirsquo] circa plura melius possent predicere et iudicare quam alii20

Il nome di questa patologia visionaria se la mia interpretazione egrave corretta stava giagrave scritto in quella implosa variazione del capitolo ventitreesimo della Vita Nova che egrave costituita da Un digrave si venne a me Malinconia la malinconia appunto quella specifica greca malinconia patologica si impadronisce di Dante innamorato e gli procura la visione come giagrave nel sonetto aveva fatto non ancora di Beatrice morta ma di Amore che comunque annunciava la morte di nostra donna21 Il rapporto fra i due testi si fa dalle rime sparse al libello a mio vedere piugrave stringente e meno pacifico di quanto la nota di Contini lasciasse supporre (laquoIl contenuto generale del sonetto egrave quello stesso della grande canzone Donna pietosaraquo) Anche una serie di elementi formali inducono a una considerazione del sonetto delle Rime in parallelo a questo e come vedremo al successivo forse ai successivi capitoli della Vita Nova

Nel trattare la medesima materia i testi poetici fanno uso anche di materiali in parte coincidenti Dal punto di vista delle rime tranne la rima B del sonetto altre due sono precisamente duplicate nella canzone la A rima in ndashia corrisponde alla rima D della prima stanza la rima C -ero egrave presente ai vv 30 ss la rima D -ello cambia di genere ai vv 50 ss della canzone Inoltre per quel che puograve valere come motivo di richiamo la trafila in ndashore comunque presente

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internamente al sonetto come Dolore Amore muor egrave esposta in rima nella canzone E per quanto poco valgano in sistemi rimici cosigrave ridotti asfittici quasi qual egrave quello stilnovistico le concordanze o riprese di rime o anche di parole rima22 tuttavia ritengo che in questo caso di condivisione dei lsquocontenutirsquo anche tali aspetti formali piugrave marginali di vicinanza risultino interessanti pensero egrave parola rima comune e direi piugrave significativamente il costrutto lsquopartire viarsquo pagravertiti va via egrave la risposta di Dante a Malinconia fecer lei partir via al v 9 sono le donne che allontanano la pietosa dal letto di Dante Dicevo piugrave significativa questrsquoultima concordanza anche grazie a un terzo testo che viene chiamato in causa in quanto nel sonetto 55 del Fiore dellrsquoAmico allrsquoAmante (E se lla donna prende tursquo presente) il consiglio per fare ingelosire la donna egrave di andarsene senza motivare la partenza laquoE pagravertiti dallei sanrsquo dir niumlenteraquo Il sonetto egrave portatore di una delle due altre occorrenze (la seconda al sonetto 141 8) di malinconia (e in rima) lsquoattribuibilirsquo secondo la formula continiana a Dante anchrsquoessa utilizzata in accezione prettamente scientifica (laquoellrsquoenterragrave in sigrave gran malinconia che non le dimorragrave soprrsquoosso carneraquo) E lrsquoimperativo del verbo laquopagravertitiraquo occorre queste due sole volte in tutte le opere avanti la Commedia (dove peraltro se ne contano solo due casi) del nesso lsquopartire + viarsquo hanno invece lrsquoesclusiva assoluta in tutta lrsquoopera dantesca i due soli luoghi di Un digrave si venne e Donna pietosa che ne risultano dunque indiscutibilmente congiunti

Ma solo voltando pagina per passare da una immaginazione luttuosa ad altra immaginazione di segno affatto opposto il nostro sonetto malinconico pare stringere legami ancor piugrave serrati col sonetto che vi si incontra Si tratta di Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core capitolo 24 altro testo che in qualche modo rimanda laquoallrsquoesperienza scenica e romanzesca del Fioreraquo Certo niente di piugrave antitetico nella descrizione di Amore pur in un medesimo contesto immaginativo eppure segnalata di passaggio la tenue traccia dellrsquoidentica rima ndashia solo invertita di posizione fra A e B laquoIo mi sentirsquo svegliar dentro a lo core uno spirto amoroso che dormiaraquo e la solita diffusa presenza del gruppo ndashore anche qui come nella canzone in rima altri elementi

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congiuntivi si impongono a prima vista Malinconia si reca da Dante laquoio voglio un poco star con tecoraquo nella Vita Nova invece egrave Amore che soggiorna presso di lui laquoe poco stando meco il mio signoreraquo in unrsquoidentica situazione di prosopopea vengono usate le medesime espressioni diciamo lsquofamiliarirsquo Ma egrave in particolare ai versi 7 e 8 il sigillo della loro solidarietagrave stessa struttura sintattica che fa perno sulla coordinazione del gerundio per il verso 7 laquoe ragionando a grandrsquoagio con mecoraquo laquoe poco stando meco il mio signoreraquo identica la modalitagrave dellrsquoagnizione poggiata sul raddoppiamento del verbum videndi che consente la sospensione la suspence infinitesimale che egrave contenuta nello spazio di tempo che intercorre fra il guardare e il vedere la cristallizzazione quasi extratemporale del gesto dello sguardo nei versi 8 del sonetto laquoguardai e vidi Amore che veniaraquo e 8-9 della Vita Nova laquoguardando in quella parte onde venia io vidi monna Vanna e monna Biceraquo versi che hanno fra lrsquoaltro la medesima uscita venia

Egrave la stessa prosa del capitolo 24 che ancor prima della poesia per gli stilemi narrativi che usa e che sono stati segnalati come quelli tipici del Fiore in particolare le consecuzioni di verba videndi caratteristiche dello stile basso comico guardare e vedere ricorda giagrave le visioni e le apparizioni del sonetto successivo e di quello delle Rime23

allora dico che mi giunse una imaginazione drsquoAmore che mi parve vederlo venirehellip (par 2)

E poco dopo queste parolehellip io vidi venire (par 3)

per giungere infine allrsquoarrivo di Beatrice che con la sua persona riempie tutta la scena e la cui epifania provoca appunto il ribadimendo del verbum videndi la sua apparizione necessita di solennitagrave maggiore e dunque dellrsquoapplicazione del completo costrutto

E appresso lei [cioegrave dopo Giovanna] guardando vidi venire la mirabile Beatrice

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Potragrave parere a prima vista strano ma lsquoguardare + vederersquo non compare altrove nella Vita Nova non solo nella poesia ma nemmeno nella prosa Segnatamente manca dove ci aspetteremmo di trovare un tale stilema funzionale alla narrazione nel capitolo 9 ad esempio che accompagna un sonetto per certi aspetti ndash e proprio nella selezione linguistica nellrsquoimpostazione formale narrativo-comica affine a questi Cavalcando lrsquoaltrier per un camino non si va oltre lrsquoarticolazione (ma fra lsquovederersquo e lsquodirersquo) presente non nella prosa ma nel solo sonetto laquoQuando mi vide mi chiamograve per nome e disseraquo (vv 9-10)24 lsquoGuardare + vederersquo insomma affratella strettamente Un digrave si venne e il capitolo 24 prosa e poesia la giuntura non si ritrova altrimenti nella Vita Nova E ancor piugrave notevole mi pare lrsquoassenza della consecuzione lsquovedere + venirersquo (laquovidi venir da lungi Amoreraquo in Io mi sentirsquo svegliar e poi ancora ai vv 9-10 laquoio vidi monna Vanna e monna Bice venireraquo e laquoVidi amore che veniaraquo in Un digrave si venne) lo stilema occorre sei sole volte in tutto il romanzo e tutte e sei le volte appartengono al capitolo 2425 Non che sia molto piugrave frequente nelle Rime peraltro lo si puograve rinvenire in tutta la raccolta rigorosamente una sola volta quella appunto di Un digrave si venne Occorre di nuovo ma nella variante in cui non vi egrave dipendenza del verbo lsquovenirersquo bensigrave sola consecuzione temporale in una sorta di struttura coordinata laquoDi donne io vidi una gentil schiera questrsquoOgni Santi prossimo passato e una ne veniaraquo E questo non egrave un caso giaccheacute il sonetto dellrsquoOgnissanti come si sa egrave strettamente imparentato col nostro della Vita Nova che De Robertis ipotizza essere scritto per la festa complementare del Calendimaggio col quale costituisce un altro dittico cui lo avvicineragrave ancor di piugrave ritengo e insieme lo avvicineragrave anche al nostro lrsquooccorrenza sempre in quel sonetto del nesso che abbiamo verificato essere cosigrave raro dei due verba videndi laquoe io ebbi tanto ardir chrsquoin la sua ciera guardarsquo e vidi un angiol figuratoraquo vv 7-826

Al di lagrave di queste circostanze formali lessicali e sintattiche esistono circostanze strutturali retoriche diciamo che vistosamente reclamano la vicinanza dei due testi I due sonetti sceneggiano entrambi una piccola processione in uno spazio non definito ma che egrave

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gioco forza immaginare cittadino per strada nel primo egrave Malinconia che avanza col suo piccolo compatto schieramento dialoga e precede Amore nel secondo egrave Amore che giunge parla e precede lrsquoarrivo delle donne In nessuno dei due casi egrave esplicitata una causalitagrave fra il primo e il secondo incontro il primo incontro semplicemente col suo verificarsi senza bisogno di dichiarazioni preannuncia il secondo la Malinconia un amore luttuoso Amore allegro seacute stesso incarnato in Beatrice Dante vedendo sia Malinconia sia Amore sa giagrave cosa aspettarsi infatti guarda verso il luogo di provenienza della prima apparizione e quindi vede La dinamica egrave perfettamente ricalcata dallrsquouno allrsquoaltro sonetto lrsquoapparizione di uno (o piugrave personaggi ma in subordine) sollecita il soggetto a compiere unrsquoazione grazie alla quale si produce unrsquoulteriore apparizione Un annuncio egrave dato solo al v 13 di tutti e due i sonetti e in entrambi i testi egrave lo stesso personaggio che lo dagrave Amore una volta annuncia Beatrice morente lrsquoaltra sempre Beatrice ma nellrsquoespressione sua mi pare di massima vitalitagrave e allegria concessale dalla Vita Nova avanzante per strada con lrsquoaltra meraviglia dellrsquoamica Vanna entrambe nominate col familiare ipocoristico Anche la didascalia trova spazio in apertura del medesimo verso 13 (laquoE lui risposeraquo laquoAmor mi disseraquo) cosigrave come la linea melodica dei due versi 14 egrave identica con quella punta dellrsquoaccento di sesta su apocope (e sugravebito accento di settima a provocare lrsquoandamento discendente del secondo emistichio) accento principale che in entrambi i versi e i sonetti fa rintoccare il medesimo gruppo fonico definitivamente oppositivo nel significato muor-amor laquoche nostra donna muor dolce fratelloraquo laquoe quellrsquoha nome Amor sigrave mi somigliaraquo Terza ed ultima proprio ad esaurire le variazioni dantesche su questrsquoimpronta timbrico-sintattico-prosodica in chiusura di componimento si aggrega -mi suggerisce De Robertis- cosigrave consolidando la tenuta del gruppetto intra-extra libello la canzone Donna pietosa il cui explicit appunto suona laquoVoi mi chiamaste allor vostra merzederaquo

Da un lato dunque Un digrave si venne rappresenta una sorta di precipitato contenutistico di quanto distesamente e articolatamente

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prosa e poesia del ventitreesimo capitolo annunciano dove nel sonetto nominare la greca malinconia puntare sulla sua origine umorale e patologica di tradizione filosofica e scientifica egrave sufficiente ad evocare quel complesso di sintomi e quella condizione alienata e delirante che sempre la definiscono nella comune cultura medica del tempo noncheacute nella piugrave comune e diffusa interpretazione che ne danno i testi letterari che la nominano ndashneacute egrave necessario sottolineare quanto la cultura anche medica di Dante fosse affatto fuor del comune Drsquoaltro lato Io mi sentirsquo svegliar sta a Un digrave si venne in una contrapposizione contenutistica al momento stesso in cui ne replica quasi alla lettera la struttura Li si immagini affiancati Costituiscono un dittico modellato sullo stesso stampo strutturale due variazioni contrastive non su tema bensigrave su schema predefinito (lrsquoincontro la processione lrsquoannunciohellip) uno a tinte fosche lrsquoaltro rosee il negativo e il positivo di uno stesso procedimento del discorso lrsquoavvicendarsi su di una medesima scena di personaggi diversi che fanno corte al medesimo protagonista regista annunciatore Amore

Insomma del cap 23 della Vita Nova la sostanza la struttura formale del 24 senza soluzione di continuitagrave riassunte concentrate o per meglio dire implose nella rima sparsa Un digrave si venne E per di piugrave egrave come se fosse dalla sua postazione vitanovistica lo stesso Io mi sentirsquo svegliar a chiamare in causa il suo sonetto lsquogemellorsquo a reclamarlo accanto a seacute anzi precisamente avanti a seacute prima di seacute Infatti al verso 4 si individua una sorta di traccia ndashdiciamo cosigrave lsquorealisticarsquo- di una vicinanza primigenia o almeno di una primogenitura di Un digrave si venne laquovidi venir da lungi Amore allegro sigrave che appena il conosciaraquo Amore si avvicina per la via immaginiamo come Lisetta baldanzosamente con sembianza lieta tanto che Dante stenta a riconoscerlo Ipotizziamo per un attimo che potendone provvisoriamente sostituire non certo il peso lrsquoestensione e lrsquoimportanza ma la funzione diegetica sigrave Un digrave si venne a me Malinconia venga collocato al posto dellrsquointero capitolo 23 ne risulterebbe ben piugrave cogente lrsquoirriconoscibilitagrave di un amore allegro avendolo appena lasciato solo una carta avanti luttuosamente

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addobbato misero pieno di guai e pensieri e soprattutto piangente laquoe certo lacrimava pur di veroraquo Amore egrave chiaro non era mai stato particolarmente lieto fin qui nella Vita Nova ma in Io mi sentirsquo svegliar si parla di una quasi irriconoscibilitagrave se confrontato con un lsquoprimarsquo che Un digrave si venne attualizzerebbe al meglio Ricordiamo che ligrave Amore incontrato guardando e non presente nel cuore come poniamo nella canzone Donna pietosa e cioegrave volutamente personificato aveva un cappello un cappuccio in testa altro segno di lutto come indica il commento Barbi-Maggini27 aveva un drappo nero addosso che lo rivestiva di novo cioegrave leggerei innovativamente stranamente Difficile credere ai propri occhi capacitarsi di un simile cambiamento improvvisamente incontrandolo che rsquon ciascuna parola sua ridiahellip Insomma affrontando i due sonetti non solo avremmo una sorta di retractatio affatto simmetrica speculare ma come si dice per i canzonieri e adattandolo ai numeri lrsquoinsieme della coppia varrebbe molto di piugrave della mera somma dei due singoli individui Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core mi pare che acquisirebbe un di piugrave di significato di significativitagrave nel disegno complessivo del libro

Perseverando ancora in questa ipotetica asteriscata sequenza Un digrave si venne-Io mi sentirsquo svegliar di un percorso vitanovistico indebitamente deprivato della sua canzone come egrave stato detto portante28 e voltando ancora pagina si giunge al capitolo 25 Capitolo di teoria della letteratura e di interpretazioni di allegorie generato dice Dante per tutta la vasta portata dei suoi contenuti dal sonetto del cap 24 Ma qual egrave la spinta a tali riflessioni sulle personificazioni in poesia Percheacute proprio a questo punto Dante si acconcia a dare una spiegazione la cui necessitagrave era stata finora rinviata Egrave pretestuoso o sostanziale lrsquoappicco a Irsquo mi sentirsquo svegliar

Cosigrave esordisce il capitolo venticinquesimo Potrebbe qui dubitare persona degna da dichiararle onne

dubitazione e dubitare potrebbe di ciograve che io dico drsquoAmore come se fosse una cosa per seacute e non solamente sustanzia intelligente ma sigrave come fosse sustanzia corporale [hellip] E che io

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dica di lui come se fosse corpo ancora sigrave come se fosse uomo appare per tre cose che io dico di lui Dico che lo vidi venire onde con ciograve sia cosa che venire dica moto locale e localmente mobile per seacute secondo lo Filosofo sia solamente corpo appare che io ponga Amore essere corpo Dico anche di lui che ridea e anche che parlava le quali cose paiono essere propie dellrsquouomo e spezialmente essere risibile e perograve appare chrsquoio ponga lui essere uomo

Le caratteristiche che individuano Amore in quanto uomo o persona sono il movimento il riso la parola I casi che di seguito Dante fa di prosopopee tratte dai testi classici a rivendicare il diritto dei poeti volgari ad usare di laquoalcuna figura o colore rettoricoraquo mostrano cose inanimate che fra loro parlano cose inanimate che si rivolgono ad animate animate ad inanimate tutto ciograve egrave legittimo anche nella poesia volgare purcheacute sia detto laquocon ragione la quale poi sia possibile drsquoaprire per prosaraquo

Doppiamente pertinente sarebbe stata la disquisizione in presenza della coppia di sonetti ipotizzata il moto da luogo che caratterizza Amore il fatto che parli sono presenti anche in Un digrave si venne in piugrave avrebbe consentito di sottolineare lrsquoaltra caratteristica attribuita ad Amore e che egrave come il riso esclusiva dellrsquouomo di contro agli altri animali quella del pianto (laquoe certo lacrimava pur di veroraquo)

La digressione egrave per intero relativa alla poesia in senso proprio ai versi29 e parte dallrsquoistanza di giustificare laquoli poeteraquo che laquohanno parlato alle cose inanimate sigrave come se avessero senso e ragioneraquo E tutto quanto egrave voluto far dipendere dallrsquointerpretazione del sonetto Io mi sentirsquohellip Ma a ben vedere non egrave certo in quel sonetto che si dagrave lrsquoesempio del poeta che parla alla cosa inanimata quando invece vi egrave unicamente presente Amore che si rivolge al poeta il sonetto del capitolo 24 illustra dunque il solo caso dellrsquoinanimato (Amore) che si rivolge ad animato (Dante)

Che cosa ha in mente Dante quale luogo della sua poesia in cui si dia lrsquoevenienza affrontata in sede teorica Forse la ballata del

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capitolo 12 Ballata irsquo voi che tu ritrovi Amore testo tutto di parole fin dallrsquoincipit dette alle proprie parole ndashma egrave certo un caso assai particolare e non contemplato dal catalogo degli esempi classici presi in esame nella discussione teorica tanto che alla fine della divisione della ballata Dante ne dichiara la peculiaritagrave rinviando per la soluzione delle oscuritagrave laquoin questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo (laquoPotrebbe giagrave lrsquouomo opporre contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda persona perograve che la ballata non egrave altro che queste parole ched io parlo e perograve dico che questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo 12 17) Ma egrave forse lsquopiugrave dubbiosorsquo della ballata il sonetto Io mi sentirsquo svegliar Direi proprio di no presenta infatti una situazione assai diffusa nel libro e cioegrave appunto quella in cui Amore parla al suo fedele Talmente diffusa che non merita di darne esempio Cercheremmo invece inutilmente nella Vita Nova volendo dare esempio dellrsquoinverso vettore nella locuzione non verificandosi mai nelle rime che Dante si rivolga ad Amore Lrsquoessere animato lrsquouomo personaggio Dante che egrave anche il poeta che devrsquoessere se non preventivamente difeso almeno teoricamente sostenuto nelle sue scelte retoriche dal capitolo venticinquesimo non si rivolge mai ad Amore nei testi poetici della Vita Nova (e solo una volta gli parla nella prosa e in sonno ndash sempre nel cap 1230)

Il primo caso ipotizzato nel capitolo 25 e sostenuto con esempi virgiliani egrave quello di esseri inanimati che dialogano fra di loro nemmeno questo egrave mai contemplato nei testi poetici del libro Dove dunque dovrebbe essere il luogo testuale tanto dubbioso cui rimanda la fine del capitolo dodicesimo e che il venticinquesimo poi interpreta

Forse in un lsquonon luogorsquo della Vita Nova cosigrave come la conosciamo che dovrebbe essere perograve compreso fra il capitolo dodicesimo e il venticinquesimo lsquonon luogorsquo che potrebbe corrispondere al nostro Un digrave si venne Proprio questo sonetto guardacaso presenta riunite le due evenienze in cui esseri animati si rivolgono ad inanimati ndashil soggetto a Malinconia (laquoEd io le dissi

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ldquoPagravertiti varsquo viardquoraquo) e ad Amore (laquoEd io li dissi ldquoChe hai tu cattivellordquoraquo)- e viceversa inanimati ad animati Malinconia (laquoUn digrave si venne a me Malinconia e disse ldquoIrsquo voglio un poco star con tecordquoraquo) e Amore al soggetto (laquoE lui risposehellipraquo) in un susseguirsi di battute dialogiche affatto inusitato In piugrave non dialogano esplicitamente ma stanno e si muovono in compagnia fra di loro esseri inanimati personificati e rappresentati con comportamenti se non sentimenti affatto umani laquoUn digrave si venne a me Malinconia hellip e parve a me che la menasse seco Dolore e Ira per suo compagniaraquo Il moto da luogo coinvolge tutti non solo Malinconia tutti sono resi persone e dunque sebbene imperfettamente (ma a che pro ricercare la compagnia drsquoaltri se non per conversare) anche questo piugrave dubbioso caso ndashinanimato con inanimato - vi compare Le tre tipologie ndash una delle quali totalmente assente lrsquoaltra rappresentata una sola volta nella Vita Nova nel cap 12 che viene automaticamente escluso dalle considerazioni dello stesso Dante tipologie comunque mancanti nel sonetto del capitolo 24 tutte e tre raccolte ndash e per i primi due casi con doppia presenza- nel breve giro dei 14 versi di questo sonetto

Non credo si possa con tutto questo proporre illazioni concrete sul rapporto intercorrente fra Un digrave si venne e la formazione della Vita Nova illazioni che temo inevitabilmente correrebbero il rischio di appartenere allrsquoambito della fantafilologia sebbene mi pare ben si sposerebbero con le ipotesi che ripetutamente sono state fatte intorno alla genesi affatto parallela di prosa e canzone del capitolo ventitreesimo intorno allrsquoessere la canzone un tuttrsquouno con la sua prosa senza scollamento cronologico e anche percheacute contemporanee essere in particolare scritte appositamente per il libro della Vita Nova Drsquoaltra parte se le rime (o alcune delle rime) erano prima del libro id est prima delle prose un loro allineamento oltre che la selezione dal carnet disponibile una loro seriazione una loro messa in ordine pure preesistette allrsquoIncipit Vita Nova insomma una volta trascelte Dante le avragrave pur messe in fila ovvero il contrario le avragrave selezionate sulla base appunto se non giagrave di una linea narrativa di una loro consecuzione plausibile Nella sua mente oppure sul suo tavolo rime

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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capitoli del libro Beatrice davvero moriragrave Come abbiamo visto la falsa imaginatio egrave tale in quanto produttrice di immagini che non rispondono a realtagrave oggettiva la laquocorrupta imaginatioraquo egrave semplicemente la condizione in cui la virtus imaginativa ha una funzionalitagrave scorretta Certo omnia sunt falsa i fantasmi del delirio malinconico sia nella tradizione scientifica sia nella versione di Dante Ma la misera ed orribile visione che gli ha reso madonna cosigrave morta secondo la formulazione poi petrarchesca viceversa si invera17 Egrave da sapere dunque che forse a compensazione del pessimo carattere e della ineludibile vocazione alla sofferenza i temperamenti malinconici presentano alcune virtugrave specifiche che fin dal problema (pseudo)aristotelico XXX 1 Della malinconia sono loro ben riconosciute Fra le piugrave notevoli e fatali per il destino degli artisti come si sa e come varragrave per epoche letterarie a noi piugrave prossime -da Ficino e Lorenzo sicuramente ma forse a mio parere fin da Petrarca- insieme ad una precipua disposizione allrsquoamore nelle sue forme piugrave eccessive sicuramente lrsquoispirazione poetica la dedizione agli studi lrsquoimpronta della genialitagrave18 Questo riguarda la complessione il temperamento malinconico Cosa resta di questa eccezionalitagrave fin mitologica che gli attribuisce lo pseudo Aristotele nelle forme patologiche affrontate dalla trattatistica medica medioevale della malinconia nei suoi accessi che provocano sogni o deliri e fantasmi dellrsquoimmaginazione Secondo i medici unrsquoinspiegabile capacitagrave profetica Giagrave per Costantino Africano infatti i malinconici laquoad mala futura habent suspicionemraquo (p 127) e per Davide di Dinant laquoPlurimum autem melancolicis accidit vera videre sompniaraquo19 Ma chi piugrave si diffonde e si interroga su questa prerogativa data ormai per scontata egrave Gerardo da Solo

Nota quare melancolici melius predicunt futura nescio causam nisi quia in melancolicis anima est separata a regione corporis et bonorum temporalium ideo non imaginantur circa talia futura et ideo plura habent imaginari quam mola [sic] corporis oppressi et estimant et imaginantur quod non imaginantur alii

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La loro anima dunque separata (si pensi agli spiriti laquoche ciascun giva errandoraquo del verso 38 della canzone o ancora allrsquolaquoanimaraquo che laquofu sigrave smarritaraquo del v 32 e naturalmente non si puograve non ricordare lo spirito peregrino dellrsquoaltra visione della Vita Nova lrsquoultima di Oltre la spera come anche e soprattutto la laquomente nostra peregrina piugrave da la carneraquo del sognovisione dellrsquoinizio del nono canto purgatoriale) separata dalla carne appunto dalla soma del corpo laquomola corporisraquo laquoperegrina piugrave da la carnehellipa le sue visiumlon quasi egrave divinaraquo ha la capacitagrave di intravvedere il futuro Tanto che conclude Gerardo

Et ideo si tales melancolici essent astronomi [cioegrave lsquoastrologirsquo] circa plura melius possent predicere et iudicare quam alii20

Il nome di questa patologia visionaria se la mia interpretazione egrave corretta stava giagrave scritto in quella implosa variazione del capitolo ventitreesimo della Vita Nova che egrave costituita da Un digrave si venne a me Malinconia la malinconia appunto quella specifica greca malinconia patologica si impadronisce di Dante innamorato e gli procura la visione come giagrave nel sonetto aveva fatto non ancora di Beatrice morta ma di Amore che comunque annunciava la morte di nostra donna21 Il rapporto fra i due testi si fa dalle rime sparse al libello a mio vedere piugrave stringente e meno pacifico di quanto la nota di Contini lasciasse supporre (laquoIl contenuto generale del sonetto egrave quello stesso della grande canzone Donna pietosaraquo) Anche una serie di elementi formali inducono a una considerazione del sonetto delle Rime in parallelo a questo e come vedremo al successivo forse ai successivi capitoli della Vita Nova

Nel trattare la medesima materia i testi poetici fanno uso anche di materiali in parte coincidenti Dal punto di vista delle rime tranne la rima B del sonetto altre due sono precisamente duplicate nella canzone la A rima in ndashia corrisponde alla rima D della prima stanza la rima C -ero egrave presente ai vv 30 ss la rima D -ello cambia di genere ai vv 50 ss della canzone Inoltre per quel che puograve valere come motivo di richiamo la trafila in ndashore comunque presente

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internamente al sonetto come Dolore Amore muor egrave esposta in rima nella canzone E per quanto poco valgano in sistemi rimici cosigrave ridotti asfittici quasi qual egrave quello stilnovistico le concordanze o riprese di rime o anche di parole rima22 tuttavia ritengo che in questo caso di condivisione dei lsquocontenutirsquo anche tali aspetti formali piugrave marginali di vicinanza risultino interessanti pensero egrave parola rima comune e direi piugrave significativamente il costrutto lsquopartire viarsquo pagravertiti va via egrave la risposta di Dante a Malinconia fecer lei partir via al v 9 sono le donne che allontanano la pietosa dal letto di Dante Dicevo piugrave significativa questrsquoultima concordanza anche grazie a un terzo testo che viene chiamato in causa in quanto nel sonetto 55 del Fiore dellrsquoAmico allrsquoAmante (E se lla donna prende tursquo presente) il consiglio per fare ingelosire la donna egrave di andarsene senza motivare la partenza laquoE pagravertiti dallei sanrsquo dir niumlenteraquo Il sonetto egrave portatore di una delle due altre occorrenze (la seconda al sonetto 141 8) di malinconia (e in rima) lsquoattribuibilirsquo secondo la formula continiana a Dante anchrsquoessa utilizzata in accezione prettamente scientifica (laquoellrsquoenterragrave in sigrave gran malinconia che non le dimorragrave soprrsquoosso carneraquo) E lrsquoimperativo del verbo laquopagravertitiraquo occorre queste due sole volte in tutte le opere avanti la Commedia (dove peraltro se ne contano solo due casi) del nesso lsquopartire + viarsquo hanno invece lrsquoesclusiva assoluta in tutta lrsquoopera dantesca i due soli luoghi di Un digrave si venne e Donna pietosa che ne risultano dunque indiscutibilmente congiunti

Ma solo voltando pagina per passare da una immaginazione luttuosa ad altra immaginazione di segno affatto opposto il nostro sonetto malinconico pare stringere legami ancor piugrave serrati col sonetto che vi si incontra Si tratta di Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core capitolo 24 altro testo che in qualche modo rimanda laquoallrsquoesperienza scenica e romanzesca del Fioreraquo Certo niente di piugrave antitetico nella descrizione di Amore pur in un medesimo contesto immaginativo eppure segnalata di passaggio la tenue traccia dellrsquoidentica rima ndashia solo invertita di posizione fra A e B laquoIo mi sentirsquo svegliar dentro a lo core uno spirto amoroso che dormiaraquo e la solita diffusa presenza del gruppo ndashore anche qui come nella canzone in rima altri elementi

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congiuntivi si impongono a prima vista Malinconia si reca da Dante laquoio voglio un poco star con tecoraquo nella Vita Nova invece egrave Amore che soggiorna presso di lui laquoe poco stando meco il mio signoreraquo in unrsquoidentica situazione di prosopopea vengono usate le medesime espressioni diciamo lsquofamiliarirsquo Ma egrave in particolare ai versi 7 e 8 il sigillo della loro solidarietagrave stessa struttura sintattica che fa perno sulla coordinazione del gerundio per il verso 7 laquoe ragionando a grandrsquoagio con mecoraquo laquoe poco stando meco il mio signoreraquo identica la modalitagrave dellrsquoagnizione poggiata sul raddoppiamento del verbum videndi che consente la sospensione la suspence infinitesimale che egrave contenuta nello spazio di tempo che intercorre fra il guardare e il vedere la cristallizzazione quasi extratemporale del gesto dello sguardo nei versi 8 del sonetto laquoguardai e vidi Amore che veniaraquo e 8-9 della Vita Nova laquoguardando in quella parte onde venia io vidi monna Vanna e monna Biceraquo versi che hanno fra lrsquoaltro la medesima uscita venia

Egrave la stessa prosa del capitolo 24 che ancor prima della poesia per gli stilemi narrativi che usa e che sono stati segnalati come quelli tipici del Fiore in particolare le consecuzioni di verba videndi caratteristiche dello stile basso comico guardare e vedere ricorda giagrave le visioni e le apparizioni del sonetto successivo e di quello delle Rime23

allora dico che mi giunse una imaginazione drsquoAmore che mi parve vederlo venirehellip (par 2)

E poco dopo queste parolehellip io vidi venire (par 3)

per giungere infine allrsquoarrivo di Beatrice che con la sua persona riempie tutta la scena e la cui epifania provoca appunto il ribadimendo del verbum videndi la sua apparizione necessita di solennitagrave maggiore e dunque dellrsquoapplicazione del completo costrutto

E appresso lei [cioegrave dopo Giovanna] guardando vidi venire la mirabile Beatrice

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Potragrave parere a prima vista strano ma lsquoguardare + vederersquo non compare altrove nella Vita Nova non solo nella poesia ma nemmeno nella prosa Segnatamente manca dove ci aspetteremmo di trovare un tale stilema funzionale alla narrazione nel capitolo 9 ad esempio che accompagna un sonetto per certi aspetti ndash e proprio nella selezione linguistica nellrsquoimpostazione formale narrativo-comica affine a questi Cavalcando lrsquoaltrier per un camino non si va oltre lrsquoarticolazione (ma fra lsquovederersquo e lsquodirersquo) presente non nella prosa ma nel solo sonetto laquoQuando mi vide mi chiamograve per nome e disseraquo (vv 9-10)24 lsquoGuardare + vederersquo insomma affratella strettamente Un digrave si venne e il capitolo 24 prosa e poesia la giuntura non si ritrova altrimenti nella Vita Nova E ancor piugrave notevole mi pare lrsquoassenza della consecuzione lsquovedere + venirersquo (laquovidi venir da lungi Amoreraquo in Io mi sentirsquo svegliar e poi ancora ai vv 9-10 laquoio vidi monna Vanna e monna Bice venireraquo e laquoVidi amore che veniaraquo in Un digrave si venne) lo stilema occorre sei sole volte in tutto il romanzo e tutte e sei le volte appartengono al capitolo 2425 Non che sia molto piugrave frequente nelle Rime peraltro lo si puograve rinvenire in tutta la raccolta rigorosamente una sola volta quella appunto di Un digrave si venne Occorre di nuovo ma nella variante in cui non vi egrave dipendenza del verbo lsquovenirersquo bensigrave sola consecuzione temporale in una sorta di struttura coordinata laquoDi donne io vidi una gentil schiera questrsquoOgni Santi prossimo passato e una ne veniaraquo E questo non egrave un caso giaccheacute il sonetto dellrsquoOgnissanti come si sa egrave strettamente imparentato col nostro della Vita Nova che De Robertis ipotizza essere scritto per la festa complementare del Calendimaggio col quale costituisce un altro dittico cui lo avvicineragrave ancor di piugrave ritengo e insieme lo avvicineragrave anche al nostro lrsquooccorrenza sempre in quel sonetto del nesso che abbiamo verificato essere cosigrave raro dei due verba videndi laquoe io ebbi tanto ardir chrsquoin la sua ciera guardarsquo e vidi un angiol figuratoraquo vv 7-826

Al di lagrave di queste circostanze formali lessicali e sintattiche esistono circostanze strutturali retoriche diciamo che vistosamente reclamano la vicinanza dei due testi I due sonetti sceneggiano entrambi una piccola processione in uno spazio non definito ma che egrave

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gioco forza immaginare cittadino per strada nel primo egrave Malinconia che avanza col suo piccolo compatto schieramento dialoga e precede Amore nel secondo egrave Amore che giunge parla e precede lrsquoarrivo delle donne In nessuno dei due casi egrave esplicitata una causalitagrave fra il primo e il secondo incontro il primo incontro semplicemente col suo verificarsi senza bisogno di dichiarazioni preannuncia il secondo la Malinconia un amore luttuoso Amore allegro seacute stesso incarnato in Beatrice Dante vedendo sia Malinconia sia Amore sa giagrave cosa aspettarsi infatti guarda verso il luogo di provenienza della prima apparizione e quindi vede La dinamica egrave perfettamente ricalcata dallrsquouno allrsquoaltro sonetto lrsquoapparizione di uno (o piugrave personaggi ma in subordine) sollecita il soggetto a compiere unrsquoazione grazie alla quale si produce unrsquoulteriore apparizione Un annuncio egrave dato solo al v 13 di tutti e due i sonetti e in entrambi i testi egrave lo stesso personaggio che lo dagrave Amore una volta annuncia Beatrice morente lrsquoaltra sempre Beatrice ma nellrsquoespressione sua mi pare di massima vitalitagrave e allegria concessale dalla Vita Nova avanzante per strada con lrsquoaltra meraviglia dellrsquoamica Vanna entrambe nominate col familiare ipocoristico Anche la didascalia trova spazio in apertura del medesimo verso 13 (laquoE lui risposeraquo laquoAmor mi disseraquo) cosigrave come la linea melodica dei due versi 14 egrave identica con quella punta dellrsquoaccento di sesta su apocope (e sugravebito accento di settima a provocare lrsquoandamento discendente del secondo emistichio) accento principale che in entrambi i versi e i sonetti fa rintoccare il medesimo gruppo fonico definitivamente oppositivo nel significato muor-amor laquoche nostra donna muor dolce fratelloraquo laquoe quellrsquoha nome Amor sigrave mi somigliaraquo Terza ed ultima proprio ad esaurire le variazioni dantesche su questrsquoimpronta timbrico-sintattico-prosodica in chiusura di componimento si aggrega -mi suggerisce De Robertis- cosigrave consolidando la tenuta del gruppetto intra-extra libello la canzone Donna pietosa il cui explicit appunto suona laquoVoi mi chiamaste allor vostra merzederaquo

Da un lato dunque Un digrave si venne rappresenta una sorta di precipitato contenutistico di quanto distesamente e articolatamente

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prosa e poesia del ventitreesimo capitolo annunciano dove nel sonetto nominare la greca malinconia puntare sulla sua origine umorale e patologica di tradizione filosofica e scientifica egrave sufficiente ad evocare quel complesso di sintomi e quella condizione alienata e delirante che sempre la definiscono nella comune cultura medica del tempo noncheacute nella piugrave comune e diffusa interpretazione che ne danno i testi letterari che la nominano ndashneacute egrave necessario sottolineare quanto la cultura anche medica di Dante fosse affatto fuor del comune Drsquoaltro lato Io mi sentirsquo svegliar sta a Un digrave si venne in una contrapposizione contenutistica al momento stesso in cui ne replica quasi alla lettera la struttura Li si immagini affiancati Costituiscono un dittico modellato sullo stesso stampo strutturale due variazioni contrastive non su tema bensigrave su schema predefinito (lrsquoincontro la processione lrsquoannunciohellip) uno a tinte fosche lrsquoaltro rosee il negativo e il positivo di uno stesso procedimento del discorso lrsquoavvicendarsi su di una medesima scena di personaggi diversi che fanno corte al medesimo protagonista regista annunciatore Amore

Insomma del cap 23 della Vita Nova la sostanza la struttura formale del 24 senza soluzione di continuitagrave riassunte concentrate o per meglio dire implose nella rima sparsa Un digrave si venne E per di piugrave egrave come se fosse dalla sua postazione vitanovistica lo stesso Io mi sentirsquo svegliar a chiamare in causa il suo sonetto lsquogemellorsquo a reclamarlo accanto a seacute anzi precisamente avanti a seacute prima di seacute Infatti al verso 4 si individua una sorta di traccia ndashdiciamo cosigrave lsquorealisticarsquo- di una vicinanza primigenia o almeno di una primogenitura di Un digrave si venne laquovidi venir da lungi Amore allegro sigrave che appena il conosciaraquo Amore si avvicina per la via immaginiamo come Lisetta baldanzosamente con sembianza lieta tanto che Dante stenta a riconoscerlo Ipotizziamo per un attimo che potendone provvisoriamente sostituire non certo il peso lrsquoestensione e lrsquoimportanza ma la funzione diegetica sigrave Un digrave si venne a me Malinconia venga collocato al posto dellrsquointero capitolo 23 ne risulterebbe ben piugrave cogente lrsquoirriconoscibilitagrave di un amore allegro avendolo appena lasciato solo una carta avanti luttuosamente

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addobbato misero pieno di guai e pensieri e soprattutto piangente laquoe certo lacrimava pur di veroraquo Amore egrave chiaro non era mai stato particolarmente lieto fin qui nella Vita Nova ma in Io mi sentirsquo svegliar si parla di una quasi irriconoscibilitagrave se confrontato con un lsquoprimarsquo che Un digrave si venne attualizzerebbe al meglio Ricordiamo che ligrave Amore incontrato guardando e non presente nel cuore come poniamo nella canzone Donna pietosa e cioegrave volutamente personificato aveva un cappello un cappuccio in testa altro segno di lutto come indica il commento Barbi-Maggini27 aveva un drappo nero addosso che lo rivestiva di novo cioegrave leggerei innovativamente stranamente Difficile credere ai propri occhi capacitarsi di un simile cambiamento improvvisamente incontrandolo che rsquon ciascuna parola sua ridiahellip Insomma affrontando i due sonetti non solo avremmo una sorta di retractatio affatto simmetrica speculare ma come si dice per i canzonieri e adattandolo ai numeri lrsquoinsieme della coppia varrebbe molto di piugrave della mera somma dei due singoli individui Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core mi pare che acquisirebbe un di piugrave di significato di significativitagrave nel disegno complessivo del libro

Perseverando ancora in questa ipotetica asteriscata sequenza Un digrave si venne-Io mi sentirsquo svegliar di un percorso vitanovistico indebitamente deprivato della sua canzone come egrave stato detto portante28 e voltando ancora pagina si giunge al capitolo 25 Capitolo di teoria della letteratura e di interpretazioni di allegorie generato dice Dante per tutta la vasta portata dei suoi contenuti dal sonetto del cap 24 Ma qual egrave la spinta a tali riflessioni sulle personificazioni in poesia Percheacute proprio a questo punto Dante si acconcia a dare una spiegazione la cui necessitagrave era stata finora rinviata Egrave pretestuoso o sostanziale lrsquoappicco a Irsquo mi sentirsquo svegliar

Cosigrave esordisce il capitolo venticinquesimo Potrebbe qui dubitare persona degna da dichiararle onne

dubitazione e dubitare potrebbe di ciograve che io dico drsquoAmore come se fosse una cosa per seacute e non solamente sustanzia intelligente ma sigrave come fosse sustanzia corporale [hellip] E che io

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dica di lui come se fosse corpo ancora sigrave come se fosse uomo appare per tre cose che io dico di lui Dico che lo vidi venire onde con ciograve sia cosa che venire dica moto locale e localmente mobile per seacute secondo lo Filosofo sia solamente corpo appare che io ponga Amore essere corpo Dico anche di lui che ridea e anche che parlava le quali cose paiono essere propie dellrsquouomo e spezialmente essere risibile e perograve appare chrsquoio ponga lui essere uomo

Le caratteristiche che individuano Amore in quanto uomo o persona sono il movimento il riso la parola I casi che di seguito Dante fa di prosopopee tratte dai testi classici a rivendicare il diritto dei poeti volgari ad usare di laquoalcuna figura o colore rettoricoraquo mostrano cose inanimate che fra loro parlano cose inanimate che si rivolgono ad animate animate ad inanimate tutto ciograve egrave legittimo anche nella poesia volgare purcheacute sia detto laquocon ragione la quale poi sia possibile drsquoaprire per prosaraquo

Doppiamente pertinente sarebbe stata la disquisizione in presenza della coppia di sonetti ipotizzata il moto da luogo che caratterizza Amore il fatto che parli sono presenti anche in Un digrave si venne in piugrave avrebbe consentito di sottolineare lrsquoaltra caratteristica attribuita ad Amore e che egrave come il riso esclusiva dellrsquouomo di contro agli altri animali quella del pianto (laquoe certo lacrimava pur di veroraquo)

La digressione egrave per intero relativa alla poesia in senso proprio ai versi29 e parte dallrsquoistanza di giustificare laquoli poeteraquo che laquohanno parlato alle cose inanimate sigrave come se avessero senso e ragioneraquo E tutto quanto egrave voluto far dipendere dallrsquointerpretazione del sonetto Io mi sentirsquohellip Ma a ben vedere non egrave certo in quel sonetto che si dagrave lrsquoesempio del poeta che parla alla cosa inanimata quando invece vi egrave unicamente presente Amore che si rivolge al poeta il sonetto del capitolo 24 illustra dunque il solo caso dellrsquoinanimato (Amore) che si rivolge ad animato (Dante)

Che cosa ha in mente Dante quale luogo della sua poesia in cui si dia lrsquoevenienza affrontata in sede teorica Forse la ballata del

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capitolo 12 Ballata irsquo voi che tu ritrovi Amore testo tutto di parole fin dallrsquoincipit dette alle proprie parole ndashma egrave certo un caso assai particolare e non contemplato dal catalogo degli esempi classici presi in esame nella discussione teorica tanto che alla fine della divisione della ballata Dante ne dichiara la peculiaritagrave rinviando per la soluzione delle oscuritagrave laquoin questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo (laquoPotrebbe giagrave lrsquouomo opporre contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda persona perograve che la ballata non egrave altro che queste parole ched io parlo e perograve dico che questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo 12 17) Ma egrave forse lsquopiugrave dubbiosorsquo della ballata il sonetto Io mi sentirsquo svegliar Direi proprio di no presenta infatti una situazione assai diffusa nel libro e cioegrave appunto quella in cui Amore parla al suo fedele Talmente diffusa che non merita di darne esempio Cercheremmo invece inutilmente nella Vita Nova volendo dare esempio dellrsquoinverso vettore nella locuzione non verificandosi mai nelle rime che Dante si rivolga ad Amore Lrsquoessere animato lrsquouomo personaggio Dante che egrave anche il poeta che devrsquoessere se non preventivamente difeso almeno teoricamente sostenuto nelle sue scelte retoriche dal capitolo venticinquesimo non si rivolge mai ad Amore nei testi poetici della Vita Nova (e solo una volta gli parla nella prosa e in sonno ndash sempre nel cap 1230)

Il primo caso ipotizzato nel capitolo 25 e sostenuto con esempi virgiliani egrave quello di esseri inanimati che dialogano fra di loro nemmeno questo egrave mai contemplato nei testi poetici del libro Dove dunque dovrebbe essere il luogo testuale tanto dubbioso cui rimanda la fine del capitolo dodicesimo e che il venticinquesimo poi interpreta

Forse in un lsquonon luogorsquo della Vita Nova cosigrave come la conosciamo che dovrebbe essere perograve compreso fra il capitolo dodicesimo e il venticinquesimo lsquonon luogorsquo che potrebbe corrispondere al nostro Un digrave si venne Proprio questo sonetto guardacaso presenta riunite le due evenienze in cui esseri animati si rivolgono ad inanimati ndashil soggetto a Malinconia (laquoEd io le dissi

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ldquoPagravertiti varsquo viardquoraquo) e ad Amore (laquoEd io li dissi ldquoChe hai tu cattivellordquoraquo)- e viceversa inanimati ad animati Malinconia (laquoUn digrave si venne a me Malinconia e disse ldquoIrsquo voglio un poco star con tecordquoraquo) e Amore al soggetto (laquoE lui risposehellipraquo) in un susseguirsi di battute dialogiche affatto inusitato In piugrave non dialogano esplicitamente ma stanno e si muovono in compagnia fra di loro esseri inanimati personificati e rappresentati con comportamenti se non sentimenti affatto umani laquoUn digrave si venne a me Malinconia hellip e parve a me che la menasse seco Dolore e Ira per suo compagniaraquo Il moto da luogo coinvolge tutti non solo Malinconia tutti sono resi persone e dunque sebbene imperfettamente (ma a che pro ricercare la compagnia drsquoaltri se non per conversare) anche questo piugrave dubbioso caso ndashinanimato con inanimato - vi compare Le tre tipologie ndash una delle quali totalmente assente lrsquoaltra rappresentata una sola volta nella Vita Nova nel cap 12 che viene automaticamente escluso dalle considerazioni dello stesso Dante tipologie comunque mancanti nel sonetto del capitolo 24 tutte e tre raccolte ndash e per i primi due casi con doppia presenza- nel breve giro dei 14 versi di questo sonetto

Non credo si possa con tutto questo proporre illazioni concrete sul rapporto intercorrente fra Un digrave si venne e la formazione della Vita Nova illazioni che temo inevitabilmente correrebbero il rischio di appartenere allrsquoambito della fantafilologia sebbene mi pare ben si sposerebbero con le ipotesi che ripetutamente sono state fatte intorno alla genesi affatto parallela di prosa e canzone del capitolo ventitreesimo intorno allrsquoessere la canzone un tuttrsquouno con la sua prosa senza scollamento cronologico e anche percheacute contemporanee essere in particolare scritte appositamente per il libro della Vita Nova Drsquoaltra parte se le rime (o alcune delle rime) erano prima del libro id est prima delle prose un loro allineamento oltre che la selezione dal carnet disponibile una loro seriazione una loro messa in ordine pure preesistette allrsquoIncipit Vita Nova insomma una volta trascelte Dante le avragrave pur messe in fila ovvero il contrario le avragrave selezionate sulla base appunto se non giagrave di una linea narrativa di una loro consecuzione plausibile Nella sua mente oppure sul suo tavolo rime

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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La loro anima dunque separata (si pensi agli spiriti laquoche ciascun giva errandoraquo del verso 38 della canzone o ancora allrsquolaquoanimaraquo che laquofu sigrave smarritaraquo del v 32 e naturalmente non si puograve non ricordare lo spirito peregrino dellrsquoaltra visione della Vita Nova lrsquoultima di Oltre la spera come anche e soprattutto la laquomente nostra peregrina piugrave da la carneraquo del sognovisione dellrsquoinizio del nono canto purgatoriale) separata dalla carne appunto dalla soma del corpo laquomola corporisraquo laquoperegrina piugrave da la carnehellipa le sue visiumlon quasi egrave divinaraquo ha la capacitagrave di intravvedere il futuro Tanto che conclude Gerardo

Et ideo si tales melancolici essent astronomi [cioegrave lsquoastrologirsquo] circa plura melius possent predicere et iudicare quam alii20

Il nome di questa patologia visionaria se la mia interpretazione egrave corretta stava giagrave scritto in quella implosa variazione del capitolo ventitreesimo della Vita Nova che egrave costituita da Un digrave si venne a me Malinconia la malinconia appunto quella specifica greca malinconia patologica si impadronisce di Dante innamorato e gli procura la visione come giagrave nel sonetto aveva fatto non ancora di Beatrice morta ma di Amore che comunque annunciava la morte di nostra donna21 Il rapporto fra i due testi si fa dalle rime sparse al libello a mio vedere piugrave stringente e meno pacifico di quanto la nota di Contini lasciasse supporre (laquoIl contenuto generale del sonetto egrave quello stesso della grande canzone Donna pietosaraquo) Anche una serie di elementi formali inducono a una considerazione del sonetto delle Rime in parallelo a questo e come vedremo al successivo forse ai successivi capitoli della Vita Nova

Nel trattare la medesima materia i testi poetici fanno uso anche di materiali in parte coincidenti Dal punto di vista delle rime tranne la rima B del sonetto altre due sono precisamente duplicate nella canzone la A rima in ndashia corrisponde alla rima D della prima stanza la rima C -ero egrave presente ai vv 30 ss la rima D -ello cambia di genere ai vv 50 ss della canzone Inoltre per quel che puograve valere come motivo di richiamo la trafila in ndashore comunque presente

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internamente al sonetto come Dolore Amore muor egrave esposta in rima nella canzone E per quanto poco valgano in sistemi rimici cosigrave ridotti asfittici quasi qual egrave quello stilnovistico le concordanze o riprese di rime o anche di parole rima22 tuttavia ritengo che in questo caso di condivisione dei lsquocontenutirsquo anche tali aspetti formali piugrave marginali di vicinanza risultino interessanti pensero egrave parola rima comune e direi piugrave significativamente il costrutto lsquopartire viarsquo pagravertiti va via egrave la risposta di Dante a Malinconia fecer lei partir via al v 9 sono le donne che allontanano la pietosa dal letto di Dante Dicevo piugrave significativa questrsquoultima concordanza anche grazie a un terzo testo che viene chiamato in causa in quanto nel sonetto 55 del Fiore dellrsquoAmico allrsquoAmante (E se lla donna prende tursquo presente) il consiglio per fare ingelosire la donna egrave di andarsene senza motivare la partenza laquoE pagravertiti dallei sanrsquo dir niumlenteraquo Il sonetto egrave portatore di una delle due altre occorrenze (la seconda al sonetto 141 8) di malinconia (e in rima) lsquoattribuibilirsquo secondo la formula continiana a Dante anchrsquoessa utilizzata in accezione prettamente scientifica (laquoellrsquoenterragrave in sigrave gran malinconia che non le dimorragrave soprrsquoosso carneraquo) E lrsquoimperativo del verbo laquopagravertitiraquo occorre queste due sole volte in tutte le opere avanti la Commedia (dove peraltro se ne contano solo due casi) del nesso lsquopartire + viarsquo hanno invece lrsquoesclusiva assoluta in tutta lrsquoopera dantesca i due soli luoghi di Un digrave si venne e Donna pietosa che ne risultano dunque indiscutibilmente congiunti

Ma solo voltando pagina per passare da una immaginazione luttuosa ad altra immaginazione di segno affatto opposto il nostro sonetto malinconico pare stringere legami ancor piugrave serrati col sonetto che vi si incontra Si tratta di Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core capitolo 24 altro testo che in qualche modo rimanda laquoallrsquoesperienza scenica e romanzesca del Fioreraquo Certo niente di piugrave antitetico nella descrizione di Amore pur in un medesimo contesto immaginativo eppure segnalata di passaggio la tenue traccia dellrsquoidentica rima ndashia solo invertita di posizione fra A e B laquoIo mi sentirsquo svegliar dentro a lo core uno spirto amoroso che dormiaraquo e la solita diffusa presenza del gruppo ndashore anche qui come nella canzone in rima altri elementi

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congiuntivi si impongono a prima vista Malinconia si reca da Dante laquoio voglio un poco star con tecoraquo nella Vita Nova invece egrave Amore che soggiorna presso di lui laquoe poco stando meco il mio signoreraquo in unrsquoidentica situazione di prosopopea vengono usate le medesime espressioni diciamo lsquofamiliarirsquo Ma egrave in particolare ai versi 7 e 8 il sigillo della loro solidarietagrave stessa struttura sintattica che fa perno sulla coordinazione del gerundio per il verso 7 laquoe ragionando a grandrsquoagio con mecoraquo laquoe poco stando meco il mio signoreraquo identica la modalitagrave dellrsquoagnizione poggiata sul raddoppiamento del verbum videndi che consente la sospensione la suspence infinitesimale che egrave contenuta nello spazio di tempo che intercorre fra il guardare e il vedere la cristallizzazione quasi extratemporale del gesto dello sguardo nei versi 8 del sonetto laquoguardai e vidi Amore che veniaraquo e 8-9 della Vita Nova laquoguardando in quella parte onde venia io vidi monna Vanna e monna Biceraquo versi che hanno fra lrsquoaltro la medesima uscita venia

Egrave la stessa prosa del capitolo 24 che ancor prima della poesia per gli stilemi narrativi che usa e che sono stati segnalati come quelli tipici del Fiore in particolare le consecuzioni di verba videndi caratteristiche dello stile basso comico guardare e vedere ricorda giagrave le visioni e le apparizioni del sonetto successivo e di quello delle Rime23

allora dico che mi giunse una imaginazione drsquoAmore che mi parve vederlo venirehellip (par 2)

E poco dopo queste parolehellip io vidi venire (par 3)

per giungere infine allrsquoarrivo di Beatrice che con la sua persona riempie tutta la scena e la cui epifania provoca appunto il ribadimendo del verbum videndi la sua apparizione necessita di solennitagrave maggiore e dunque dellrsquoapplicazione del completo costrutto

E appresso lei [cioegrave dopo Giovanna] guardando vidi venire la mirabile Beatrice

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Potragrave parere a prima vista strano ma lsquoguardare + vederersquo non compare altrove nella Vita Nova non solo nella poesia ma nemmeno nella prosa Segnatamente manca dove ci aspetteremmo di trovare un tale stilema funzionale alla narrazione nel capitolo 9 ad esempio che accompagna un sonetto per certi aspetti ndash e proprio nella selezione linguistica nellrsquoimpostazione formale narrativo-comica affine a questi Cavalcando lrsquoaltrier per un camino non si va oltre lrsquoarticolazione (ma fra lsquovederersquo e lsquodirersquo) presente non nella prosa ma nel solo sonetto laquoQuando mi vide mi chiamograve per nome e disseraquo (vv 9-10)24 lsquoGuardare + vederersquo insomma affratella strettamente Un digrave si venne e il capitolo 24 prosa e poesia la giuntura non si ritrova altrimenti nella Vita Nova E ancor piugrave notevole mi pare lrsquoassenza della consecuzione lsquovedere + venirersquo (laquovidi venir da lungi Amoreraquo in Io mi sentirsquo svegliar e poi ancora ai vv 9-10 laquoio vidi monna Vanna e monna Bice venireraquo e laquoVidi amore che veniaraquo in Un digrave si venne) lo stilema occorre sei sole volte in tutto il romanzo e tutte e sei le volte appartengono al capitolo 2425 Non che sia molto piugrave frequente nelle Rime peraltro lo si puograve rinvenire in tutta la raccolta rigorosamente una sola volta quella appunto di Un digrave si venne Occorre di nuovo ma nella variante in cui non vi egrave dipendenza del verbo lsquovenirersquo bensigrave sola consecuzione temporale in una sorta di struttura coordinata laquoDi donne io vidi una gentil schiera questrsquoOgni Santi prossimo passato e una ne veniaraquo E questo non egrave un caso giaccheacute il sonetto dellrsquoOgnissanti come si sa egrave strettamente imparentato col nostro della Vita Nova che De Robertis ipotizza essere scritto per la festa complementare del Calendimaggio col quale costituisce un altro dittico cui lo avvicineragrave ancor di piugrave ritengo e insieme lo avvicineragrave anche al nostro lrsquooccorrenza sempre in quel sonetto del nesso che abbiamo verificato essere cosigrave raro dei due verba videndi laquoe io ebbi tanto ardir chrsquoin la sua ciera guardarsquo e vidi un angiol figuratoraquo vv 7-826

Al di lagrave di queste circostanze formali lessicali e sintattiche esistono circostanze strutturali retoriche diciamo che vistosamente reclamano la vicinanza dei due testi I due sonetti sceneggiano entrambi una piccola processione in uno spazio non definito ma che egrave

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gioco forza immaginare cittadino per strada nel primo egrave Malinconia che avanza col suo piccolo compatto schieramento dialoga e precede Amore nel secondo egrave Amore che giunge parla e precede lrsquoarrivo delle donne In nessuno dei due casi egrave esplicitata una causalitagrave fra il primo e il secondo incontro il primo incontro semplicemente col suo verificarsi senza bisogno di dichiarazioni preannuncia il secondo la Malinconia un amore luttuoso Amore allegro seacute stesso incarnato in Beatrice Dante vedendo sia Malinconia sia Amore sa giagrave cosa aspettarsi infatti guarda verso il luogo di provenienza della prima apparizione e quindi vede La dinamica egrave perfettamente ricalcata dallrsquouno allrsquoaltro sonetto lrsquoapparizione di uno (o piugrave personaggi ma in subordine) sollecita il soggetto a compiere unrsquoazione grazie alla quale si produce unrsquoulteriore apparizione Un annuncio egrave dato solo al v 13 di tutti e due i sonetti e in entrambi i testi egrave lo stesso personaggio che lo dagrave Amore una volta annuncia Beatrice morente lrsquoaltra sempre Beatrice ma nellrsquoespressione sua mi pare di massima vitalitagrave e allegria concessale dalla Vita Nova avanzante per strada con lrsquoaltra meraviglia dellrsquoamica Vanna entrambe nominate col familiare ipocoristico Anche la didascalia trova spazio in apertura del medesimo verso 13 (laquoE lui risposeraquo laquoAmor mi disseraquo) cosigrave come la linea melodica dei due versi 14 egrave identica con quella punta dellrsquoaccento di sesta su apocope (e sugravebito accento di settima a provocare lrsquoandamento discendente del secondo emistichio) accento principale che in entrambi i versi e i sonetti fa rintoccare il medesimo gruppo fonico definitivamente oppositivo nel significato muor-amor laquoche nostra donna muor dolce fratelloraquo laquoe quellrsquoha nome Amor sigrave mi somigliaraquo Terza ed ultima proprio ad esaurire le variazioni dantesche su questrsquoimpronta timbrico-sintattico-prosodica in chiusura di componimento si aggrega -mi suggerisce De Robertis- cosigrave consolidando la tenuta del gruppetto intra-extra libello la canzone Donna pietosa il cui explicit appunto suona laquoVoi mi chiamaste allor vostra merzederaquo

Da un lato dunque Un digrave si venne rappresenta una sorta di precipitato contenutistico di quanto distesamente e articolatamente

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prosa e poesia del ventitreesimo capitolo annunciano dove nel sonetto nominare la greca malinconia puntare sulla sua origine umorale e patologica di tradizione filosofica e scientifica egrave sufficiente ad evocare quel complesso di sintomi e quella condizione alienata e delirante che sempre la definiscono nella comune cultura medica del tempo noncheacute nella piugrave comune e diffusa interpretazione che ne danno i testi letterari che la nominano ndashneacute egrave necessario sottolineare quanto la cultura anche medica di Dante fosse affatto fuor del comune Drsquoaltro lato Io mi sentirsquo svegliar sta a Un digrave si venne in una contrapposizione contenutistica al momento stesso in cui ne replica quasi alla lettera la struttura Li si immagini affiancati Costituiscono un dittico modellato sullo stesso stampo strutturale due variazioni contrastive non su tema bensigrave su schema predefinito (lrsquoincontro la processione lrsquoannunciohellip) uno a tinte fosche lrsquoaltro rosee il negativo e il positivo di uno stesso procedimento del discorso lrsquoavvicendarsi su di una medesima scena di personaggi diversi che fanno corte al medesimo protagonista regista annunciatore Amore

Insomma del cap 23 della Vita Nova la sostanza la struttura formale del 24 senza soluzione di continuitagrave riassunte concentrate o per meglio dire implose nella rima sparsa Un digrave si venne E per di piugrave egrave come se fosse dalla sua postazione vitanovistica lo stesso Io mi sentirsquo svegliar a chiamare in causa il suo sonetto lsquogemellorsquo a reclamarlo accanto a seacute anzi precisamente avanti a seacute prima di seacute Infatti al verso 4 si individua una sorta di traccia ndashdiciamo cosigrave lsquorealisticarsquo- di una vicinanza primigenia o almeno di una primogenitura di Un digrave si venne laquovidi venir da lungi Amore allegro sigrave che appena il conosciaraquo Amore si avvicina per la via immaginiamo come Lisetta baldanzosamente con sembianza lieta tanto che Dante stenta a riconoscerlo Ipotizziamo per un attimo che potendone provvisoriamente sostituire non certo il peso lrsquoestensione e lrsquoimportanza ma la funzione diegetica sigrave Un digrave si venne a me Malinconia venga collocato al posto dellrsquointero capitolo 23 ne risulterebbe ben piugrave cogente lrsquoirriconoscibilitagrave di un amore allegro avendolo appena lasciato solo una carta avanti luttuosamente

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addobbato misero pieno di guai e pensieri e soprattutto piangente laquoe certo lacrimava pur di veroraquo Amore egrave chiaro non era mai stato particolarmente lieto fin qui nella Vita Nova ma in Io mi sentirsquo svegliar si parla di una quasi irriconoscibilitagrave se confrontato con un lsquoprimarsquo che Un digrave si venne attualizzerebbe al meglio Ricordiamo che ligrave Amore incontrato guardando e non presente nel cuore come poniamo nella canzone Donna pietosa e cioegrave volutamente personificato aveva un cappello un cappuccio in testa altro segno di lutto come indica il commento Barbi-Maggini27 aveva un drappo nero addosso che lo rivestiva di novo cioegrave leggerei innovativamente stranamente Difficile credere ai propri occhi capacitarsi di un simile cambiamento improvvisamente incontrandolo che rsquon ciascuna parola sua ridiahellip Insomma affrontando i due sonetti non solo avremmo una sorta di retractatio affatto simmetrica speculare ma come si dice per i canzonieri e adattandolo ai numeri lrsquoinsieme della coppia varrebbe molto di piugrave della mera somma dei due singoli individui Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core mi pare che acquisirebbe un di piugrave di significato di significativitagrave nel disegno complessivo del libro

Perseverando ancora in questa ipotetica asteriscata sequenza Un digrave si venne-Io mi sentirsquo svegliar di un percorso vitanovistico indebitamente deprivato della sua canzone come egrave stato detto portante28 e voltando ancora pagina si giunge al capitolo 25 Capitolo di teoria della letteratura e di interpretazioni di allegorie generato dice Dante per tutta la vasta portata dei suoi contenuti dal sonetto del cap 24 Ma qual egrave la spinta a tali riflessioni sulle personificazioni in poesia Percheacute proprio a questo punto Dante si acconcia a dare una spiegazione la cui necessitagrave era stata finora rinviata Egrave pretestuoso o sostanziale lrsquoappicco a Irsquo mi sentirsquo svegliar

Cosigrave esordisce il capitolo venticinquesimo Potrebbe qui dubitare persona degna da dichiararle onne

dubitazione e dubitare potrebbe di ciograve che io dico drsquoAmore come se fosse una cosa per seacute e non solamente sustanzia intelligente ma sigrave come fosse sustanzia corporale [hellip] E che io

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dica di lui come se fosse corpo ancora sigrave come se fosse uomo appare per tre cose che io dico di lui Dico che lo vidi venire onde con ciograve sia cosa che venire dica moto locale e localmente mobile per seacute secondo lo Filosofo sia solamente corpo appare che io ponga Amore essere corpo Dico anche di lui che ridea e anche che parlava le quali cose paiono essere propie dellrsquouomo e spezialmente essere risibile e perograve appare chrsquoio ponga lui essere uomo

Le caratteristiche che individuano Amore in quanto uomo o persona sono il movimento il riso la parola I casi che di seguito Dante fa di prosopopee tratte dai testi classici a rivendicare il diritto dei poeti volgari ad usare di laquoalcuna figura o colore rettoricoraquo mostrano cose inanimate che fra loro parlano cose inanimate che si rivolgono ad animate animate ad inanimate tutto ciograve egrave legittimo anche nella poesia volgare purcheacute sia detto laquocon ragione la quale poi sia possibile drsquoaprire per prosaraquo

Doppiamente pertinente sarebbe stata la disquisizione in presenza della coppia di sonetti ipotizzata il moto da luogo che caratterizza Amore il fatto che parli sono presenti anche in Un digrave si venne in piugrave avrebbe consentito di sottolineare lrsquoaltra caratteristica attribuita ad Amore e che egrave come il riso esclusiva dellrsquouomo di contro agli altri animali quella del pianto (laquoe certo lacrimava pur di veroraquo)

La digressione egrave per intero relativa alla poesia in senso proprio ai versi29 e parte dallrsquoistanza di giustificare laquoli poeteraquo che laquohanno parlato alle cose inanimate sigrave come se avessero senso e ragioneraquo E tutto quanto egrave voluto far dipendere dallrsquointerpretazione del sonetto Io mi sentirsquohellip Ma a ben vedere non egrave certo in quel sonetto che si dagrave lrsquoesempio del poeta che parla alla cosa inanimata quando invece vi egrave unicamente presente Amore che si rivolge al poeta il sonetto del capitolo 24 illustra dunque il solo caso dellrsquoinanimato (Amore) che si rivolge ad animato (Dante)

Che cosa ha in mente Dante quale luogo della sua poesia in cui si dia lrsquoevenienza affrontata in sede teorica Forse la ballata del

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capitolo 12 Ballata irsquo voi che tu ritrovi Amore testo tutto di parole fin dallrsquoincipit dette alle proprie parole ndashma egrave certo un caso assai particolare e non contemplato dal catalogo degli esempi classici presi in esame nella discussione teorica tanto che alla fine della divisione della ballata Dante ne dichiara la peculiaritagrave rinviando per la soluzione delle oscuritagrave laquoin questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo (laquoPotrebbe giagrave lrsquouomo opporre contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda persona perograve che la ballata non egrave altro che queste parole ched io parlo e perograve dico che questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo 12 17) Ma egrave forse lsquopiugrave dubbiosorsquo della ballata il sonetto Io mi sentirsquo svegliar Direi proprio di no presenta infatti una situazione assai diffusa nel libro e cioegrave appunto quella in cui Amore parla al suo fedele Talmente diffusa che non merita di darne esempio Cercheremmo invece inutilmente nella Vita Nova volendo dare esempio dellrsquoinverso vettore nella locuzione non verificandosi mai nelle rime che Dante si rivolga ad Amore Lrsquoessere animato lrsquouomo personaggio Dante che egrave anche il poeta che devrsquoessere se non preventivamente difeso almeno teoricamente sostenuto nelle sue scelte retoriche dal capitolo venticinquesimo non si rivolge mai ad Amore nei testi poetici della Vita Nova (e solo una volta gli parla nella prosa e in sonno ndash sempre nel cap 1230)

Il primo caso ipotizzato nel capitolo 25 e sostenuto con esempi virgiliani egrave quello di esseri inanimati che dialogano fra di loro nemmeno questo egrave mai contemplato nei testi poetici del libro Dove dunque dovrebbe essere il luogo testuale tanto dubbioso cui rimanda la fine del capitolo dodicesimo e che il venticinquesimo poi interpreta

Forse in un lsquonon luogorsquo della Vita Nova cosigrave come la conosciamo che dovrebbe essere perograve compreso fra il capitolo dodicesimo e il venticinquesimo lsquonon luogorsquo che potrebbe corrispondere al nostro Un digrave si venne Proprio questo sonetto guardacaso presenta riunite le due evenienze in cui esseri animati si rivolgono ad inanimati ndashil soggetto a Malinconia (laquoEd io le dissi

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ldquoPagravertiti varsquo viardquoraquo) e ad Amore (laquoEd io li dissi ldquoChe hai tu cattivellordquoraquo)- e viceversa inanimati ad animati Malinconia (laquoUn digrave si venne a me Malinconia e disse ldquoIrsquo voglio un poco star con tecordquoraquo) e Amore al soggetto (laquoE lui risposehellipraquo) in un susseguirsi di battute dialogiche affatto inusitato In piugrave non dialogano esplicitamente ma stanno e si muovono in compagnia fra di loro esseri inanimati personificati e rappresentati con comportamenti se non sentimenti affatto umani laquoUn digrave si venne a me Malinconia hellip e parve a me che la menasse seco Dolore e Ira per suo compagniaraquo Il moto da luogo coinvolge tutti non solo Malinconia tutti sono resi persone e dunque sebbene imperfettamente (ma a che pro ricercare la compagnia drsquoaltri se non per conversare) anche questo piugrave dubbioso caso ndashinanimato con inanimato - vi compare Le tre tipologie ndash una delle quali totalmente assente lrsquoaltra rappresentata una sola volta nella Vita Nova nel cap 12 che viene automaticamente escluso dalle considerazioni dello stesso Dante tipologie comunque mancanti nel sonetto del capitolo 24 tutte e tre raccolte ndash e per i primi due casi con doppia presenza- nel breve giro dei 14 versi di questo sonetto

Non credo si possa con tutto questo proporre illazioni concrete sul rapporto intercorrente fra Un digrave si venne e la formazione della Vita Nova illazioni che temo inevitabilmente correrebbero il rischio di appartenere allrsquoambito della fantafilologia sebbene mi pare ben si sposerebbero con le ipotesi che ripetutamente sono state fatte intorno alla genesi affatto parallela di prosa e canzone del capitolo ventitreesimo intorno allrsquoessere la canzone un tuttrsquouno con la sua prosa senza scollamento cronologico e anche percheacute contemporanee essere in particolare scritte appositamente per il libro della Vita Nova Drsquoaltra parte se le rime (o alcune delle rime) erano prima del libro id est prima delle prose un loro allineamento oltre che la selezione dal carnet disponibile una loro seriazione una loro messa in ordine pure preesistette allrsquoIncipit Vita Nova insomma una volta trascelte Dante le avragrave pur messe in fila ovvero il contrario le avragrave selezionate sulla base appunto se non giagrave di una linea narrativa di una loro consecuzione plausibile Nella sua mente oppure sul suo tavolo rime

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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internamente al sonetto come Dolore Amore muor egrave esposta in rima nella canzone E per quanto poco valgano in sistemi rimici cosigrave ridotti asfittici quasi qual egrave quello stilnovistico le concordanze o riprese di rime o anche di parole rima22 tuttavia ritengo che in questo caso di condivisione dei lsquocontenutirsquo anche tali aspetti formali piugrave marginali di vicinanza risultino interessanti pensero egrave parola rima comune e direi piugrave significativamente il costrutto lsquopartire viarsquo pagravertiti va via egrave la risposta di Dante a Malinconia fecer lei partir via al v 9 sono le donne che allontanano la pietosa dal letto di Dante Dicevo piugrave significativa questrsquoultima concordanza anche grazie a un terzo testo che viene chiamato in causa in quanto nel sonetto 55 del Fiore dellrsquoAmico allrsquoAmante (E se lla donna prende tursquo presente) il consiglio per fare ingelosire la donna egrave di andarsene senza motivare la partenza laquoE pagravertiti dallei sanrsquo dir niumlenteraquo Il sonetto egrave portatore di una delle due altre occorrenze (la seconda al sonetto 141 8) di malinconia (e in rima) lsquoattribuibilirsquo secondo la formula continiana a Dante anchrsquoessa utilizzata in accezione prettamente scientifica (laquoellrsquoenterragrave in sigrave gran malinconia che non le dimorragrave soprrsquoosso carneraquo) E lrsquoimperativo del verbo laquopagravertitiraquo occorre queste due sole volte in tutte le opere avanti la Commedia (dove peraltro se ne contano solo due casi) del nesso lsquopartire + viarsquo hanno invece lrsquoesclusiva assoluta in tutta lrsquoopera dantesca i due soli luoghi di Un digrave si venne e Donna pietosa che ne risultano dunque indiscutibilmente congiunti

Ma solo voltando pagina per passare da una immaginazione luttuosa ad altra immaginazione di segno affatto opposto il nostro sonetto malinconico pare stringere legami ancor piugrave serrati col sonetto che vi si incontra Si tratta di Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core capitolo 24 altro testo che in qualche modo rimanda laquoallrsquoesperienza scenica e romanzesca del Fioreraquo Certo niente di piugrave antitetico nella descrizione di Amore pur in un medesimo contesto immaginativo eppure segnalata di passaggio la tenue traccia dellrsquoidentica rima ndashia solo invertita di posizione fra A e B laquoIo mi sentirsquo svegliar dentro a lo core uno spirto amoroso che dormiaraquo e la solita diffusa presenza del gruppo ndashore anche qui come nella canzone in rima altri elementi

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congiuntivi si impongono a prima vista Malinconia si reca da Dante laquoio voglio un poco star con tecoraquo nella Vita Nova invece egrave Amore che soggiorna presso di lui laquoe poco stando meco il mio signoreraquo in unrsquoidentica situazione di prosopopea vengono usate le medesime espressioni diciamo lsquofamiliarirsquo Ma egrave in particolare ai versi 7 e 8 il sigillo della loro solidarietagrave stessa struttura sintattica che fa perno sulla coordinazione del gerundio per il verso 7 laquoe ragionando a grandrsquoagio con mecoraquo laquoe poco stando meco il mio signoreraquo identica la modalitagrave dellrsquoagnizione poggiata sul raddoppiamento del verbum videndi che consente la sospensione la suspence infinitesimale che egrave contenuta nello spazio di tempo che intercorre fra il guardare e il vedere la cristallizzazione quasi extratemporale del gesto dello sguardo nei versi 8 del sonetto laquoguardai e vidi Amore che veniaraquo e 8-9 della Vita Nova laquoguardando in quella parte onde venia io vidi monna Vanna e monna Biceraquo versi che hanno fra lrsquoaltro la medesima uscita venia

Egrave la stessa prosa del capitolo 24 che ancor prima della poesia per gli stilemi narrativi che usa e che sono stati segnalati come quelli tipici del Fiore in particolare le consecuzioni di verba videndi caratteristiche dello stile basso comico guardare e vedere ricorda giagrave le visioni e le apparizioni del sonetto successivo e di quello delle Rime23

allora dico che mi giunse una imaginazione drsquoAmore che mi parve vederlo venirehellip (par 2)

E poco dopo queste parolehellip io vidi venire (par 3)

per giungere infine allrsquoarrivo di Beatrice che con la sua persona riempie tutta la scena e la cui epifania provoca appunto il ribadimendo del verbum videndi la sua apparizione necessita di solennitagrave maggiore e dunque dellrsquoapplicazione del completo costrutto

E appresso lei [cioegrave dopo Giovanna] guardando vidi venire la mirabile Beatrice

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Potragrave parere a prima vista strano ma lsquoguardare + vederersquo non compare altrove nella Vita Nova non solo nella poesia ma nemmeno nella prosa Segnatamente manca dove ci aspetteremmo di trovare un tale stilema funzionale alla narrazione nel capitolo 9 ad esempio che accompagna un sonetto per certi aspetti ndash e proprio nella selezione linguistica nellrsquoimpostazione formale narrativo-comica affine a questi Cavalcando lrsquoaltrier per un camino non si va oltre lrsquoarticolazione (ma fra lsquovederersquo e lsquodirersquo) presente non nella prosa ma nel solo sonetto laquoQuando mi vide mi chiamograve per nome e disseraquo (vv 9-10)24 lsquoGuardare + vederersquo insomma affratella strettamente Un digrave si venne e il capitolo 24 prosa e poesia la giuntura non si ritrova altrimenti nella Vita Nova E ancor piugrave notevole mi pare lrsquoassenza della consecuzione lsquovedere + venirersquo (laquovidi venir da lungi Amoreraquo in Io mi sentirsquo svegliar e poi ancora ai vv 9-10 laquoio vidi monna Vanna e monna Bice venireraquo e laquoVidi amore che veniaraquo in Un digrave si venne) lo stilema occorre sei sole volte in tutto il romanzo e tutte e sei le volte appartengono al capitolo 2425 Non che sia molto piugrave frequente nelle Rime peraltro lo si puograve rinvenire in tutta la raccolta rigorosamente una sola volta quella appunto di Un digrave si venne Occorre di nuovo ma nella variante in cui non vi egrave dipendenza del verbo lsquovenirersquo bensigrave sola consecuzione temporale in una sorta di struttura coordinata laquoDi donne io vidi una gentil schiera questrsquoOgni Santi prossimo passato e una ne veniaraquo E questo non egrave un caso giaccheacute il sonetto dellrsquoOgnissanti come si sa egrave strettamente imparentato col nostro della Vita Nova che De Robertis ipotizza essere scritto per la festa complementare del Calendimaggio col quale costituisce un altro dittico cui lo avvicineragrave ancor di piugrave ritengo e insieme lo avvicineragrave anche al nostro lrsquooccorrenza sempre in quel sonetto del nesso che abbiamo verificato essere cosigrave raro dei due verba videndi laquoe io ebbi tanto ardir chrsquoin la sua ciera guardarsquo e vidi un angiol figuratoraquo vv 7-826

Al di lagrave di queste circostanze formali lessicali e sintattiche esistono circostanze strutturali retoriche diciamo che vistosamente reclamano la vicinanza dei due testi I due sonetti sceneggiano entrambi una piccola processione in uno spazio non definito ma che egrave

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gioco forza immaginare cittadino per strada nel primo egrave Malinconia che avanza col suo piccolo compatto schieramento dialoga e precede Amore nel secondo egrave Amore che giunge parla e precede lrsquoarrivo delle donne In nessuno dei due casi egrave esplicitata una causalitagrave fra il primo e il secondo incontro il primo incontro semplicemente col suo verificarsi senza bisogno di dichiarazioni preannuncia il secondo la Malinconia un amore luttuoso Amore allegro seacute stesso incarnato in Beatrice Dante vedendo sia Malinconia sia Amore sa giagrave cosa aspettarsi infatti guarda verso il luogo di provenienza della prima apparizione e quindi vede La dinamica egrave perfettamente ricalcata dallrsquouno allrsquoaltro sonetto lrsquoapparizione di uno (o piugrave personaggi ma in subordine) sollecita il soggetto a compiere unrsquoazione grazie alla quale si produce unrsquoulteriore apparizione Un annuncio egrave dato solo al v 13 di tutti e due i sonetti e in entrambi i testi egrave lo stesso personaggio che lo dagrave Amore una volta annuncia Beatrice morente lrsquoaltra sempre Beatrice ma nellrsquoespressione sua mi pare di massima vitalitagrave e allegria concessale dalla Vita Nova avanzante per strada con lrsquoaltra meraviglia dellrsquoamica Vanna entrambe nominate col familiare ipocoristico Anche la didascalia trova spazio in apertura del medesimo verso 13 (laquoE lui risposeraquo laquoAmor mi disseraquo) cosigrave come la linea melodica dei due versi 14 egrave identica con quella punta dellrsquoaccento di sesta su apocope (e sugravebito accento di settima a provocare lrsquoandamento discendente del secondo emistichio) accento principale che in entrambi i versi e i sonetti fa rintoccare il medesimo gruppo fonico definitivamente oppositivo nel significato muor-amor laquoche nostra donna muor dolce fratelloraquo laquoe quellrsquoha nome Amor sigrave mi somigliaraquo Terza ed ultima proprio ad esaurire le variazioni dantesche su questrsquoimpronta timbrico-sintattico-prosodica in chiusura di componimento si aggrega -mi suggerisce De Robertis- cosigrave consolidando la tenuta del gruppetto intra-extra libello la canzone Donna pietosa il cui explicit appunto suona laquoVoi mi chiamaste allor vostra merzederaquo

Da un lato dunque Un digrave si venne rappresenta una sorta di precipitato contenutistico di quanto distesamente e articolatamente

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prosa e poesia del ventitreesimo capitolo annunciano dove nel sonetto nominare la greca malinconia puntare sulla sua origine umorale e patologica di tradizione filosofica e scientifica egrave sufficiente ad evocare quel complesso di sintomi e quella condizione alienata e delirante che sempre la definiscono nella comune cultura medica del tempo noncheacute nella piugrave comune e diffusa interpretazione che ne danno i testi letterari che la nominano ndashneacute egrave necessario sottolineare quanto la cultura anche medica di Dante fosse affatto fuor del comune Drsquoaltro lato Io mi sentirsquo svegliar sta a Un digrave si venne in una contrapposizione contenutistica al momento stesso in cui ne replica quasi alla lettera la struttura Li si immagini affiancati Costituiscono un dittico modellato sullo stesso stampo strutturale due variazioni contrastive non su tema bensigrave su schema predefinito (lrsquoincontro la processione lrsquoannunciohellip) uno a tinte fosche lrsquoaltro rosee il negativo e il positivo di uno stesso procedimento del discorso lrsquoavvicendarsi su di una medesima scena di personaggi diversi che fanno corte al medesimo protagonista regista annunciatore Amore

Insomma del cap 23 della Vita Nova la sostanza la struttura formale del 24 senza soluzione di continuitagrave riassunte concentrate o per meglio dire implose nella rima sparsa Un digrave si venne E per di piugrave egrave come se fosse dalla sua postazione vitanovistica lo stesso Io mi sentirsquo svegliar a chiamare in causa il suo sonetto lsquogemellorsquo a reclamarlo accanto a seacute anzi precisamente avanti a seacute prima di seacute Infatti al verso 4 si individua una sorta di traccia ndashdiciamo cosigrave lsquorealisticarsquo- di una vicinanza primigenia o almeno di una primogenitura di Un digrave si venne laquovidi venir da lungi Amore allegro sigrave che appena il conosciaraquo Amore si avvicina per la via immaginiamo come Lisetta baldanzosamente con sembianza lieta tanto che Dante stenta a riconoscerlo Ipotizziamo per un attimo che potendone provvisoriamente sostituire non certo il peso lrsquoestensione e lrsquoimportanza ma la funzione diegetica sigrave Un digrave si venne a me Malinconia venga collocato al posto dellrsquointero capitolo 23 ne risulterebbe ben piugrave cogente lrsquoirriconoscibilitagrave di un amore allegro avendolo appena lasciato solo una carta avanti luttuosamente

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addobbato misero pieno di guai e pensieri e soprattutto piangente laquoe certo lacrimava pur di veroraquo Amore egrave chiaro non era mai stato particolarmente lieto fin qui nella Vita Nova ma in Io mi sentirsquo svegliar si parla di una quasi irriconoscibilitagrave se confrontato con un lsquoprimarsquo che Un digrave si venne attualizzerebbe al meglio Ricordiamo che ligrave Amore incontrato guardando e non presente nel cuore come poniamo nella canzone Donna pietosa e cioegrave volutamente personificato aveva un cappello un cappuccio in testa altro segno di lutto come indica il commento Barbi-Maggini27 aveva un drappo nero addosso che lo rivestiva di novo cioegrave leggerei innovativamente stranamente Difficile credere ai propri occhi capacitarsi di un simile cambiamento improvvisamente incontrandolo che rsquon ciascuna parola sua ridiahellip Insomma affrontando i due sonetti non solo avremmo una sorta di retractatio affatto simmetrica speculare ma come si dice per i canzonieri e adattandolo ai numeri lrsquoinsieme della coppia varrebbe molto di piugrave della mera somma dei due singoli individui Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core mi pare che acquisirebbe un di piugrave di significato di significativitagrave nel disegno complessivo del libro

Perseverando ancora in questa ipotetica asteriscata sequenza Un digrave si venne-Io mi sentirsquo svegliar di un percorso vitanovistico indebitamente deprivato della sua canzone come egrave stato detto portante28 e voltando ancora pagina si giunge al capitolo 25 Capitolo di teoria della letteratura e di interpretazioni di allegorie generato dice Dante per tutta la vasta portata dei suoi contenuti dal sonetto del cap 24 Ma qual egrave la spinta a tali riflessioni sulle personificazioni in poesia Percheacute proprio a questo punto Dante si acconcia a dare una spiegazione la cui necessitagrave era stata finora rinviata Egrave pretestuoso o sostanziale lrsquoappicco a Irsquo mi sentirsquo svegliar

Cosigrave esordisce il capitolo venticinquesimo Potrebbe qui dubitare persona degna da dichiararle onne

dubitazione e dubitare potrebbe di ciograve che io dico drsquoAmore come se fosse una cosa per seacute e non solamente sustanzia intelligente ma sigrave come fosse sustanzia corporale [hellip] E che io

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dica di lui come se fosse corpo ancora sigrave come se fosse uomo appare per tre cose che io dico di lui Dico che lo vidi venire onde con ciograve sia cosa che venire dica moto locale e localmente mobile per seacute secondo lo Filosofo sia solamente corpo appare che io ponga Amore essere corpo Dico anche di lui che ridea e anche che parlava le quali cose paiono essere propie dellrsquouomo e spezialmente essere risibile e perograve appare chrsquoio ponga lui essere uomo

Le caratteristiche che individuano Amore in quanto uomo o persona sono il movimento il riso la parola I casi che di seguito Dante fa di prosopopee tratte dai testi classici a rivendicare il diritto dei poeti volgari ad usare di laquoalcuna figura o colore rettoricoraquo mostrano cose inanimate che fra loro parlano cose inanimate che si rivolgono ad animate animate ad inanimate tutto ciograve egrave legittimo anche nella poesia volgare purcheacute sia detto laquocon ragione la quale poi sia possibile drsquoaprire per prosaraquo

Doppiamente pertinente sarebbe stata la disquisizione in presenza della coppia di sonetti ipotizzata il moto da luogo che caratterizza Amore il fatto che parli sono presenti anche in Un digrave si venne in piugrave avrebbe consentito di sottolineare lrsquoaltra caratteristica attribuita ad Amore e che egrave come il riso esclusiva dellrsquouomo di contro agli altri animali quella del pianto (laquoe certo lacrimava pur di veroraquo)

La digressione egrave per intero relativa alla poesia in senso proprio ai versi29 e parte dallrsquoistanza di giustificare laquoli poeteraquo che laquohanno parlato alle cose inanimate sigrave come se avessero senso e ragioneraquo E tutto quanto egrave voluto far dipendere dallrsquointerpretazione del sonetto Io mi sentirsquohellip Ma a ben vedere non egrave certo in quel sonetto che si dagrave lrsquoesempio del poeta che parla alla cosa inanimata quando invece vi egrave unicamente presente Amore che si rivolge al poeta il sonetto del capitolo 24 illustra dunque il solo caso dellrsquoinanimato (Amore) che si rivolge ad animato (Dante)

Che cosa ha in mente Dante quale luogo della sua poesia in cui si dia lrsquoevenienza affrontata in sede teorica Forse la ballata del

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capitolo 12 Ballata irsquo voi che tu ritrovi Amore testo tutto di parole fin dallrsquoincipit dette alle proprie parole ndashma egrave certo un caso assai particolare e non contemplato dal catalogo degli esempi classici presi in esame nella discussione teorica tanto che alla fine della divisione della ballata Dante ne dichiara la peculiaritagrave rinviando per la soluzione delle oscuritagrave laquoin questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo (laquoPotrebbe giagrave lrsquouomo opporre contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda persona perograve che la ballata non egrave altro che queste parole ched io parlo e perograve dico che questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo 12 17) Ma egrave forse lsquopiugrave dubbiosorsquo della ballata il sonetto Io mi sentirsquo svegliar Direi proprio di no presenta infatti una situazione assai diffusa nel libro e cioegrave appunto quella in cui Amore parla al suo fedele Talmente diffusa che non merita di darne esempio Cercheremmo invece inutilmente nella Vita Nova volendo dare esempio dellrsquoinverso vettore nella locuzione non verificandosi mai nelle rime che Dante si rivolga ad Amore Lrsquoessere animato lrsquouomo personaggio Dante che egrave anche il poeta che devrsquoessere se non preventivamente difeso almeno teoricamente sostenuto nelle sue scelte retoriche dal capitolo venticinquesimo non si rivolge mai ad Amore nei testi poetici della Vita Nova (e solo una volta gli parla nella prosa e in sonno ndash sempre nel cap 1230)

Il primo caso ipotizzato nel capitolo 25 e sostenuto con esempi virgiliani egrave quello di esseri inanimati che dialogano fra di loro nemmeno questo egrave mai contemplato nei testi poetici del libro Dove dunque dovrebbe essere il luogo testuale tanto dubbioso cui rimanda la fine del capitolo dodicesimo e che il venticinquesimo poi interpreta

Forse in un lsquonon luogorsquo della Vita Nova cosigrave come la conosciamo che dovrebbe essere perograve compreso fra il capitolo dodicesimo e il venticinquesimo lsquonon luogorsquo che potrebbe corrispondere al nostro Un digrave si venne Proprio questo sonetto guardacaso presenta riunite le due evenienze in cui esseri animati si rivolgono ad inanimati ndashil soggetto a Malinconia (laquoEd io le dissi

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ldquoPagravertiti varsquo viardquoraquo) e ad Amore (laquoEd io li dissi ldquoChe hai tu cattivellordquoraquo)- e viceversa inanimati ad animati Malinconia (laquoUn digrave si venne a me Malinconia e disse ldquoIrsquo voglio un poco star con tecordquoraquo) e Amore al soggetto (laquoE lui risposehellipraquo) in un susseguirsi di battute dialogiche affatto inusitato In piugrave non dialogano esplicitamente ma stanno e si muovono in compagnia fra di loro esseri inanimati personificati e rappresentati con comportamenti se non sentimenti affatto umani laquoUn digrave si venne a me Malinconia hellip e parve a me che la menasse seco Dolore e Ira per suo compagniaraquo Il moto da luogo coinvolge tutti non solo Malinconia tutti sono resi persone e dunque sebbene imperfettamente (ma a che pro ricercare la compagnia drsquoaltri se non per conversare) anche questo piugrave dubbioso caso ndashinanimato con inanimato - vi compare Le tre tipologie ndash una delle quali totalmente assente lrsquoaltra rappresentata una sola volta nella Vita Nova nel cap 12 che viene automaticamente escluso dalle considerazioni dello stesso Dante tipologie comunque mancanti nel sonetto del capitolo 24 tutte e tre raccolte ndash e per i primi due casi con doppia presenza- nel breve giro dei 14 versi di questo sonetto

Non credo si possa con tutto questo proporre illazioni concrete sul rapporto intercorrente fra Un digrave si venne e la formazione della Vita Nova illazioni che temo inevitabilmente correrebbero il rischio di appartenere allrsquoambito della fantafilologia sebbene mi pare ben si sposerebbero con le ipotesi che ripetutamente sono state fatte intorno alla genesi affatto parallela di prosa e canzone del capitolo ventitreesimo intorno allrsquoessere la canzone un tuttrsquouno con la sua prosa senza scollamento cronologico e anche percheacute contemporanee essere in particolare scritte appositamente per il libro della Vita Nova Drsquoaltra parte se le rime (o alcune delle rime) erano prima del libro id est prima delle prose un loro allineamento oltre che la selezione dal carnet disponibile una loro seriazione una loro messa in ordine pure preesistette allrsquoIncipit Vita Nova insomma una volta trascelte Dante le avragrave pur messe in fila ovvero il contrario le avragrave selezionate sulla base appunto se non giagrave di una linea narrativa di una loro consecuzione plausibile Nella sua mente oppure sul suo tavolo rime

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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congiuntivi si impongono a prima vista Malinconia si reca da Dante laquoio voglio un poco star con tecoraquo nella Vita Nova invece egrave Amore che soggiorna presso di lui laquoe poco stando meco il mio signoreraquo in unrsquoidentica situazione di prosopopea vengono usate le medesime espressioni diciamo lsquofamiliarirsquo Ma egrave in particolare ai versi 7 e 8 il sigillo della loro solidarietagrave stessa struttura sintattica che fa perno sulla coordinazione del gerundio per il verso 7 laquoe ragionando a grandrsquoagio con mecoraquo laquoe poco stando meco il mio signoreraquo identica la modalitagrave dellrsquoagnizione poggiata sul raddoppiamento del verbum videndi che consente la sospensione la suspence infinitesimale che egrave contenuta nello spazio di tempo che intercorre fra il guardare e il vedere la cristallizzazione quasi extratemporale del gesto dello sguardo nei versi 8 del sonetto laquoguardai e vidi Amore che veniaraquo e 8-9 della Vita Nova laquoguardando in quella parte onde venia io vidi monna Vanna e monna Biceraquo versi che hanno fra lrsquoaltro la medesima uscita venia

Egrave la stessa prosa del capitolo 24 che ancor prima della poesia per gli stilemi narrativi che usa e che sono stati segnalati come quelli tipici del Fiore in particolare le consecuzioni di verba videndi caratteristiche dello stile basso comico guardare e vedere ricorda giagrave le visioni e le apparizioni del sonetto successivo e di quello delle Rime23

allora dico che mi giunse una imaginazione drsquoAmore che mi parve vederlo venirehellip (par 2)

E poco dopo queste parolehellip io vidi venire (par 3)

per giungere infine allrsquoarrivo di Beatrice che con la sua persona riempie tutta la scena e la cui epifania provoca appunto il ribadimendo del verbum videndi la sua apparizione necessita di solennitagrave maggiore e dunque dellrsquoapplicazione del completo costrutto

E appresso lei [cioegrave dopo Giovanna] guardando vidi venire la mirabile Beatrice

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Potragrave parere a prima vista strano ma lsquoguardare + vederersquo non compare altrove nella Vita Nova non solo nella poesia ma nemmeno nella prosa Segnatamente manca dove ci aspetteremmo di trovare un tale stilema funzionale alla narrazione nel capitolo 9 ad esempio che accompagna un sonetto per certi aspetti ndash e proprio nella selezione linguistica nellrsquoimpostazione formale narrativo-comica affine a questi Cavalcando lrsquoaltrier per un camino non si va oltre lrsquoarticolazione (ma fra lsquovederersquo e lsquodirersquo) presente non nella prosa ma nel solo sonetto laquoQuando mi vide mi chiamograve per nome e disseraquo (vv 9-10)24 lsquoGuardare + vederersquo insomma affratella strettamente Un digrave si venne e il capitolo 24 prosa e poesia la giuntura non si ritrova altrimenti nella Vita Nova E ancor piugrave notevole mi pare lrsquoassenza della consecuzione lsquovedere + venirersquo (laquovidi venir da lungi Amoreraquo in Io mi sentirsquo svegliar e poi ancora ai vv 9-10 laquoio vidi monna Vanna e monna Bice venireraquo e laquoVidi amore che veniaraquo in Un digrave si venne) lo stilema occorre sei sole volte in tutto il romanzo e tutte e sei le volte appartengono al capitolo 2425 Non che sia molto piugrave frequente nelle Rime peraltro lo si puograve rinvenire in tutta la raccolta rigorosamente una sola volta quella appunto di Un digrave si venne Occorre di nuovo ma nella variante in cui non vi egrave dipendenza del verbo lsquovenirersquo bensigrave sola consecuzione temporale in una sorta di struttura coordinata laquoDi donne io vidi una gentil schiera questrsquoOgni Santi prossimo passato e una ne veniaraquo E questo non egrave un caso giaccheacute il sonetto dellrsquoOgnissanti come si sa egrave strettamente imparentato col nostro della Vita Nova che De Robertis ipotizza essere scritto per la festa complementare del Calendimaggio col quale costituisce un altro dittico cui lo avvicineragrave ancor di piugrave ritengo e insieme lo avvicineragrave anche al nostro lrsquooccorrenza sempre in quel sonetto del nesso che abbiamo verificato essere cosigrave raro dei due verba videndi laquoe io ebbi tanto ardir chrsquoin la sua ciera guardarsquo e vidi un angiol figuratoraquo vv 7-826

Al di lagrave di queste circostanze formali lessicali e sintattiche esistono circostanze strutturali retoriche diciamo che vistosamente reclamano la vicinanza dei due testi I due sonetti sceneggiano entrambi una piccola processione in uno spazio non definito ma che egrave

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gioco forza immaginare cittadino per strada nel primo egrave Malinconia che avanza col suo piccolo compatto schieramento dialoga e precede Amore nel secondo egrave Amore che giunge parla e precede lrsquoarrivo delle donne In nessuno dei due casi egrave esplicitata una causalitagrave fra il primo e il secondo incontro il primo incontro semplicemente col suo verificarsi senza bisogno di dichiarazioni preannuncia il secondo la Malinconia un amore luttuoso Amore allegro seacute stesso incarnato in Beatrice Dante vedendo sia Malinconia sia Amore sa giagrave cosa aspettarsi infatti guarda verso il luogo di provenienza della prima apparizione e quindi vede La dinamica egrave perfettamente ricalcata dallrsquouno allrsquoaltro sonetto lrsquoapparizione di uno (o piugrave personaggi ma in subordine) sollecita il soggetto a compiere unrsquoazione grazie alla quale si produce unrsquoulteriore apparizione Un annuncio egrave dato solo al v 13 di tutti e due i sonetti e in entrambi i testi egrave lo stesso personaggio che lo dagrave Amore una volta annuncia Beatrice morente lrsquoaltra sempre Beatrice ma nellrsquoespressione sua mi pare di massima vitalitagrave e allegria concessale dalla Vita Nova avanzante per strada con lrsquoaltra meraviglia dellrsquoamica Vanna entrambe nominate col familiare ipocoristico Anche la didascalia trova spazio in apertura del medesimo verso 13 (laquoE lui risposeraquo laquoAmor mi disseraquo) cosigrave come la linea melodica dei due versi 14 egrave identica con quella punta dellrsquoaccento di sesta su apocope (e sugravebito accento di settima a provocare lrsquoandamento discendente del secondo emistichio) accento principale che in entrambi i versi e i sonetti fa rintoccare il medesimo gruppo fonico definitivamente oppositivo nel significato muor-amor laquoche nostra donna muor dolce fratelloraquo laquoe quellrsquoha nome Amor sigrave mi somigliaraquo Terza ed ultima proprio ad esaurire le variazioni dantesche su questrsquoimpronta timbrico-sintattico-prosodica in chiusura di componimento si aggrega -mi suggerisce De Robertis- cosigrave consolidando la tenuta del gruppetto intra-extra libello la canzone Donna pietosa il cui explicit appunto suona laquoVoi mi chiamaste allor vostra merzederaquo

Da un lato dunque Un digrave si venne rappresenta una sorta di precipitato contenutistico di quanto distesamente e articolatamente

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prosa e poesia del ventitreesimo capitolo annunciano dove nel sonetto nominare la greca malinconia puntare sulla sua origine umorale e patologica di tradizione filosofica e scientifica egrave sufficiente ad evocare quel complesso di sintomi e quella condizione alienata e delirante che sempre la definiscono nella comune cultura medica del tempo noncheacute nella piugrave comune e diffusa interpretazione che ne danno i testi letterari che la nominano ndashneacute egrave necessario sottolineare quanto la cultura anche medica di Dante fosse affatto fuor del comune Drsquoaltro lato Io mi sentirsquo svegliar sta a Un digrave si venne in una contrapposizione contenutistica al momento stesso in cui ne replica quasi alla lettera la struttura Li si immagini affiancati Costituiscono un dittico modellato sullo stesso stampo strutturale due variazioni contrastive non su tema bensigrave su schema predefinito (lrsquoincontro la processione lrsquoannunciohellip) uno a tinte fosche lrsquoaltro rosee il negativo e il positivo di uno stesso procedimento del discorso lrsquoavvicendarsi su di una medesima scena di personaggi diversi che fanno corte al medesimo protagonista regista annunciatore Amore

Insomma del cap 23 della Vita Nova la sostanza la struttura formale del 24 senza soluzione di continuitagrave riassunte concentrate o per meglio dire implose nella rima sparsa Un digrave si venne E per di piugrave egrave come se fosse dalla sua postazione vitanovistica lo stesso Io mi sentirsquo svegliar a chiamare in causa il suo sonetto lsquogemellorsquo a reclamarlo accanto a seacute anzi precisamente avanti a seacute prima di seacute Infatti al verso 4 si individua una sorta di traccia ndashdiciamo cosigrave lsquorealisticarsquo- di una vicinanza primigenia o almeno di una primogenitura di Un digrave si venne laquovidi venir da lungi Amore allegro sigrave che appena il conosciaraquo Amore si avvicina per la via immaginiamo come Lisetta baldanzosamente con sembianza lieta tanto che Dante stenta a riconoscerlo Ipotizziamo per un attimo che potendone provvisoriamente sostituire non certo il peso lrsquoestensione e lrsquoimportanza ma la funzione diegetica sigrave Un digrave si venne a me Malinconia venga collocato al posto dellrsquointero capitolo 23 ne risulterebbe ben piugrave cogente lrsquoirriconoscibilitagrave di un amore allegro avendolo appena lasciato solo una carta avanti luttuosamente

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addobbato misero pieno di guai e pensieri e soprattutto piangente laquoe certo lacrimava pur di veroraquo Amore egrave chiaro non era mai stato particolarmente lieto fin qui nella Vita Nova ma in Io mi sentirsquo svegliar si parla di una quasi irriconoscibilitagrave se confrontato con un lsquoprimarsquo che Un digrave si venne attualizzerebbe al meglio Ricordiamo che ligrave Amore incontrato guardando e non presente nel cuore come poniamo nella canzone Donna pietosa e cioegrave volutamente personificato aveva un cappello un cappuccio in testa altro segno di lutto come indica il commento Barbi-Maggini27 aveva un drappo nero addosso che lo rivestiva di novo cioegrave leggerei innovativamente stranamente Difficile credere ai propri occhi capacitarsi di un simile cambiamento improvvisamente incontrandolo che rsquon ciascuna parola sua ridiahellip Insomma affrontando i due sonetti non solo avremmo una sorta di retractatio affatto simmetrica speculare ma come si dice per i canzonieri e adattandolo ai numeri lrsquoinsieme della coppia varrebbe molto di piugrave della mera somma dei due singoli individui Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core mi pare che acquisirebbe un di piugrave di significato di significativitagrave nel disegno complessivo del libro

Perseverando ancora in questa ipotetica asteriscata sequenza Un digrave si venne-Io mi sentirsquo svegliar di un percorso vitanovistico indebitamente deprivato della sua canzone come egrave stato detto portante28 e voltando ancora pagina si giunge al capitolo 25 Capitolo di teoria della letteratura e di interpretazioni di allegorie generato dice Dante per tutta la vasta portata dei suoi contenuti dal sonetto del cap 24 Ma qual egrave la spinta a tali riflessioni sulle personificazioni in poesia Percheacute proprio a questo punto Dante si acconcia a dare una spiegazione la cui necessitagrave era stata finora rinviata Egrave pretestuoso o sostanziale lrsquoappicco a Irsquo mi sentirsquo svegliar

Cosigrave esordisce il capitolo venticinquesimo Potrebbe qui dubitare persona degna da dichiararle onne

dubitazione e dubitare potrebbe di ciograve che io dico drsquoAmore come se fosse una cosa per seacute e non solamente sustanzia intelligente ma sigrave come fosse sustanzia corporale [hellip] E che io

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dica di lui come se fosse corpo ancora sigrave come se fosse uomo appare per tre cose che io dico di lui Dico che lo vidi venire onde con ciograve sia cosa che venire dica moto locale e localmente mobile per seacute secondo lo Filosofo sia solamente corpo appare che io ponga Amore essere corpo Dico anche di lui che ridea e anche che parlava le quali cose paiono essere propie dellrsquouomo e spezialmente essere risibile e perograve appare chrsquoio ponga lui essere uomo

Le caratteristiche che individuano Amore in quanto uomo o persona sono il movimento il riso la parola I casi che di seguito Dante fa di prosopopee tratte dai testi classici a rivendicare il diritto dei poeti volgari ad usare di laquoalcuna figura o colore rettoricoraquo mostrano cose inanimate che fra loro parlano cose inanimate che si rivolgono ad animate animate ad inanimate tutto ciograve egrave legittimo anche nella poesia volgare purcheacute sia detto laquocon ragione la quale poi sia possibile drsquoaprire per prosaraquo

Doppiamente pertinente sarebbe stata la disquisizione in presenza della coppia di sonetti ipotizzata il moto da luogo che caratterizza Amore il fatto che parli sono presenti anche in Un digrave si venne in piugrave avrebbe consentito di sottolineare lrsquoaltra caratteristica attribuita ad Amore e che egrave come il riso esclusiva dellrsquouomo di contro agli altri animali quella del pianto (laquoe certo lacrimava pur di veroraquo)

La digressione egrave per intero relativa alla poesia in senso proprio ai versi29 e parte dallrsquoistanza di giustificare laquoli poeteraquo che laquohanno parlato alle cose inanimate sigrave come se avessero senso e ragioneraquo E tutto quanto egrave voluto far dipendere dallrsquointerpretazione del sonetto Io mi sentirsquohellip Ma a ben vedere non egrave certo in quel sonetto che si dagrave lrsquoesempio del poeta che parla alla cosa inanimata quando invece vi egrave unicamente presente Amore che si rivolge al poeta il sonetto del capitolo 24 illustra dunque il solo caso dellrsquoinanimato (Amore) che si rivolge ad animato (Dante)

Che cosa ha in mente Dante quale luogo della sua poesia in cui si dia lrsquoevenienza affrontata in sede teorica Forse la ballata del

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capitolo 12 Ballata irsquo voi che tu ritrovi Amore testo tutto di parole fin dallrsquoincipit dette alle proprie parole ndashma egrave certo un caso assai particolare e non contemplato dal catalogo degli esempi classici presi in esame nella discussione teorica tanto che alla fine della divisione della ballata Dante ne dichiara la peculiaritagrave rinviando per la soluzione delle oscuritagrave laquoin questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo (laquoPotrebbe giagrave lrsquouomo opporre contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda persona perograve che la ballata non egrave altro che queste parole ched io parlo e perograve dico che questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo 12 17) Ma egrave forse lsquopiugrave dubbiosorsquo della ballata il sonetto Io mi sentirsquo svegliar Direi proprio di no presenta infatti una situazione assai diffusa nel libro e cioegrave appunto quella in cui Amore parla al suo fedele Talmente diffusa che non merita di darne esempio Cercheremmo invece inutilmente nella Vita Nova volendo dare esempio dellrsquoinverso vettore nella locuzione non verificandosi mai nelle rime che Dante si rivolga ad Amore Lrsquoessere animato lrsquouomo personaggio Dante che egrave anche il poeta che devrsquoessere se non preventivamente difeso almeno teoricamente sostenuto nelle sue scelte retoriche dal capitolo venticinquesimo non si rivolge mai ad Amore nei testi poetici della Vita Nova (e solo una volta gli parla nella prosa e in sonno ndash sempre nel cap 1230)

Il primo caso ipotizzato nel capitolo 25 e sostenuto con esempi virgiliani egrave quello di esseri inanimati che dialogano fra di loro nemmeno questo egrave mai contemplato nei testi poetici del libro Dove dunque dovrebbe essere il luogo testuale tanto dubbioso cui rimanda la fine del capitolo dodicesimo e che il venticinquesimo poi interpreta

Forse in un lsquonon luogorsquo della Vita Nova cosigrave come la conosciamo che dovrebbe essere perograve compreso fra il capitolo dodicesimo e il venticinquesimo lsquonon luogorsquo che potrebbe corrispondere al nostro Un digrave si venne Proprio questo sonetto guardacaso presenta riunite le due evenienze in cui esseri animati si rivolgono ad inanimati ndashil soggetto a Malinconia (laquoEd io le dissi

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ldquoPagravertiti varsquo viardquoraquo) e ad Amore (laquoEd io li dissi ldquoChe hai tu cattivellordquoraquo)- e viceversa inanimati ad animati Malinconia (laquoUn digrave si venne a me Malinconia e disse ldquoIrsquo voglio un poco star con tecordquoraquo) e Amore al soggetto (laquoE lui risposehellipraquo) in un susseguirsi di battute dialogiche affatto inusitato In piugrave non dialogano esplicitamente ma stanno e si muovono in compagnia fra di loro esseri inanimati personificati e rappresentati con comportamenti se non sentimenti affatto umani laquoUn digrave si venne a me Malinconia hellip e parve a me che la menasse seco Dolore e Ira per suo compagniaraquo Il moto da luogo coinvolge tutti non solo Malinconia tutti sono resi persone e dunque sebbene imperfettamente (ma a che pro ricercare la compagnia drsquoaltri se non per conversare) anche questo piugrave dubbioso caso ndashinanimato con inanimato - vi compare Le tre tipologie ndash una delle quali totalmente assente lrsquoaltra rappresentata una sola volta nella Vita Nova nel cap 12 che viene automaticamente escluso dalle considerazioni dello stesso Dante tipologie comunque mancanti nel sonetto del capitolo 24 tutte e tre raccolte ndash e per i primi due casi con doppia presenza- nel breve giro dei 14 versi di questo sonetto

Non credo si possa con tutto questo proporre illazioni concrete sul rapporto intercorrente fra Un digrave si venne e la formazione della Vita Nova illazioni che temo inevitabilmente correrebbero il rischio di appartenere allrsquoambito della fantafilologia sebbene mi pare ben si sposerebbero con le ipotesi che ripetutamente sono state fatte intorno alla genesi affatto parallela di prosa e canzone del capitolo ventitreesimo intorno allrsquoessere la canzone un tuttrsquouno con la sua prosa senza scollamento cronologico e anche percheacute contemporanee essere in particolare scritte appositamente per il libro della Vita Nova Drsquoaltra parte se le rime (o alcune delle rime) erano prima del libro id est prima delle prose un loro allineamento oltre che la selezione dal carnet disponibile una loro seriazione una loro messa in ordine pure preesistette allrsquoIncipit Vita Nova insomma una volta trascelte Dante le avragrave pur messe in fila ovvero il contrario le avragrave selezionate sulla base appunto se non giagrave di una linea narrativa di una loro consecuzione plausibile Nella sua mente oppure sul suo tavolo rime

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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Potragrave parere a prima vista strano ma lsquoguardare + vederersquo non compare altrove nella Vita Nova non solo nella poesia ma nemmeno nella prosa Segnatamente manca dove ci aspetteremmo di trovare un tale stilema funzionale alla narrazione nel capitolo 9 ad esempio che accompagna un sonetto per certi aspetti ndash e proprio nella selezione linguistica nellrsquoimpostazione formale narrativo-comica affine a questi Cavalcando lrsquoaltrier per un camino non si va oltre lrsquoarticolazione (ma fra lsquovederersquo e lsquodirersquo) presente non nella prosa ma nel solo sonetto laquoQuando mi vide mi chiamograve per nome e disseraquo (vv 9-10)24 lsquoGuardare + vederersquo insomma affratella strettamente Un digrave si venne e il capitolo 24 prosa e poesia la giuntura non si ritrova altrimenti nella Vita Nova E ancor piugrave notevole mi pare lrsquoassenza della consecuzione lsquovedere + venirersquo (laquovidi venir da lungi Amoreraquo in Io mi sentirsquo svegliar e poi ancora ai vv 9-10 laquoio vidi monna Vanna e monna Bice venireraquo e laquoVidi amore che veniaraquo in Un digrave si venne) lo stilema occorre sei sole volte in tutto il romanzo e tutte e sei le volte appartengono al capitolo 2425 Non che sia molto piugrave frequente nelle Rime peraltro lo si puograve rinvenire in tutta la raccolta rigorosamente una sola volta quella appunto di Un digrave si venne Occorre di nuovo ma nella variante in cui non vi egrave dipendenza del verbo lsquovenirersquo bensigrave sola consecuzione temporale in una sorta di struttura coordinata laquoDi donne io vidi una gentil schiera questrsquoOgni Santi prossimo passato e una ne veniaraquo E questo non egrave un caso giaccheacute il sonetto dellrsquoOgnissanti come si sa egrave strettamente imparentato col nostro della Vita Nova che De Robertis ipotizza essere scritto per la festa complementare del Calendimaggio col quale costituisce un altro dittico cui lo avvicineragrave ancor di piugrave ritengo e insieme lo avvicineragrave anche al nostro lrsquooccorrenza sempre in quel sonetto del nesso che abbiamo verificato essere cosigrave raro dei due verba videndi laquoe io ebbi tanto ardir chrsquoin la sua ciera guardarsquo e vidi un angiol figuratoraquo vv 7-826

Al di lagrave di queste circostanze formali lessicali e sintattiche esistono circostanze strutturali retoriche diciamo che vistosamente reclamano la vicinanza dei due testi I due sonetti sceneggiano entrambi una piccola processione in uno spazio non definito ma che egrave

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gioco forza immaginare cittadino per strada nel primo egrave Malinconia che avanza col suo piccolo compatto schieramento dialoga e precede Amore nel secondo egrave Amore che giunge parla e precede lrsquoarrivo delle donne In nessuno dei due casi egrave esplicitata una causalitagrave fra il primo e il secondo incontro il primo incontro semplicemente col suo verificarsi senza bisogno di dichiarazioni preannuncia il secondo la Malinconia un amore luttuoso Amore allegro seacute stesso incarnato in Beatrice Dante vedendo sia Malinconia sia Amore sa giagrave cosa aspettarsi infatti guarda verso il luogo di provenienza della prima apparizione e quindi vede La dinamica egrave perfettamente ricalcata dallrsquouno allrsquoaltro sonetto lrsquoapparizione di uno (o piugrave personaggi ma in subordine) sollecita il soggetto a compiere unrsquoazione grazie alla quale si produce unrsquoulteriore apparizione Un annuncio egrave dato solo al v 13 di tutti e due i sonetti e in entrambi i testi egrave lo stesso personaggio che lo dagrave Amore una volta annuncia Beatrice morente lrsquoaltra sempre Beatrice ma nellrsquoespressione sua mi pare di massima vitalitagrave e allegria concessale dalla Vita Nova avanzante per strada con lrsquoaltra meraviglia dellrsquoamica Vanna entrambe nominate col familiare ipocoristico Anche la didascalia trova spazio in apertura del medesimo verso 13 (laquoE lui risposeraquo laquoAmor mi disseraquo) cosigrave come la linea melodica dei due versi 14 egrave identica con quella punta dellrsquoaccento di sesta su apocope (e sugravebito accento di settima a provocare lrsquoandamento discendente del secondo emistichio) accento principale che in entrambi i versi e i sonetti fa rintoccare il medesimo gruppo fonico definitivamente oppositivo nel significato muor-amor laquoche nostra donna muor dolce fratelloraquo laquoe quellrsquoha nome Amor sigrave mi somigliaraquo Terza ed ultima proprio ad esaurire le variazioni dantesche su questrsquoimpronta timbrico-sintattico-prosodica in chiusura di componimento si aggrega -mi suggerisce De Robertis- cosigrave consolidando la tenuta del gruppetto intra-extra libello la canzone Donna pietosa il cui explicit appunto suona laquoVoi mi chiamaste allor vostra merzederaquo

Da un lato dunque Un digrave si venne rappresenta una sorta di precipitato contenutistico di quanto distesamente e articolatamente

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prosa e poesia del ventitreesimo capitolo annunciano dove nel sonetto nominare la greca malinconia puntare sulla sua origine umorale e patologica di tradizione filosofica e scientifica egrave sufficiente ad evocare quel complesso di sintomi e quella condizione alienata e delirante che sempre la definiscono nella comune cultura medica del tempo noncheacute nella piugrave comune e diffusa interpretazione che ne danno i testi letterari che la nominano ndashneacute egrave necessario sottolineare quanto la cultura anche medica di Dante fosse affatto fuor del comune Drsquoaltro lato Io mi sentirsquo svegliar sta a Un digrave si venne in una contrapposizione contenutistica al momento stesso in cui ne replica quasi alla lettera la struttura Li si immagini affiancati Costituiscono un dittico modellato sullo stesso stampo strutturale due variazioni contrastive non su tema bensigrave su schema predefinito (lrsquoincontro la processione lrsquoannunciohellip) uno a tinte fosche lrsquoaltro rosee il negativo e il positivo di uno stesso procedimento del discorso lrsquoavvicendarsi su di una medesima scena di personaggi diversi che fanno corte al medesimo protagonista regista annunciatore Amore

Insomma del cap 23 della Vita Nova la sostanza la struttura formale del 24 senza soluzione di continuitagrave riassunte concentrate o per meglio dire implose nella rima sparsa Un digrave si venne E per di piugrave egrave come se fosse dalla sua postazione vitanovistica lo stesso Io mi sentirsquo svegliar a chiamare in causa il suo sonetto lsquogemellorsquo a reclamarlo accanto a seacute anzi precisamente avanti a seacute prima di seacute Infatti al verso 4 si individua una sorta di traccia ndashdiciamo cosigrave lsquorealisticarsquo- di una vicinanza primigenia o almeno di una primogenitura di Un digrave si venne laquovidi venir da lungi Amore allegro sigrave che appena il conosciaraquo Amore si avvicina per la via immaginiamo come Lisetta baldanzosamente con sembianza lieta tanto che Dante stenta a riconoscerlo Ipotizziamo per un attimo che potendone provvisoriamente sostituire non certo il peso lrsquoestensione e lrsquoimportanza ma la funzione diegetica sigrave Un digrave si venne a me Malinconia venga collocato al posto dellrsquointero capitolo 23 ne risulterebbe ben piugrave cogente lrsquoirriconoscibilitagrave di un amore allegro avendolo appena lasciato solo una carta avanti luttuosamente

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addobbato misero pieno di guai e pensieri e soprattutto piangente laquoe certo lacrimava pur di veroraquo Amore egrave chiaro non era mai stato particolarmente lieto fin qui nella Vita Nova ma in Io mi sentirsquo svegliar si parla di una quasi irriconoscibilitagrave se confrontato con un lsquoprimarsquo che Un digrave si venne attualizzerebbe al meglio Ricordiamo che ligrave Amore incontrato guardando e non presente nel cuore come poniamo nella canzone Donna pietosa e cioegrave volutamente personificato aveva un cappello un cappuccio in testa altro segno di lutto come indica il commento Barbi-Maggini27 aveva un drappo nero addosso che lo rivestiva di novo cioegrave leggerei innovativamente stranamente Difficile credere ai propri occhi capacitarsi di un simile cambiamento improvvisamente incontrandolo che rsquon ciascuna parola sua ridiahellip Insomma affrontando i due sonetti non solo avremmo una sorta di retractatio affatto simmetrica speculare ma come si dice per i canzonieri e adattandolo ai numeri lrsquoinsieme della coppia varrebbe molto di piugrave della mera somma dei due singoli individui Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core mi pare che acquisirebbe un di piugrave di significato di significativitagrave nel disegno complessivo del libro

Perseverando ancora in questa ipotetica asteriscata sequenza Un digrave si venne-Io mi sentirsquo svegliar di un percorso vitanovistico indebitamente deprivato della sua canzone come egrave stato detto portante28 e voltando ancora pagina si giunge al capitolo 25 Capitolo di teoria della letteratura e di interpretazioni di allegorie generato dice Dante per tutta la vasta portata dei suoi contenuti dal sonetto del cap 24 Ma qual egrave la spinta a tali riflessioni sulle personificazioni in poesia Percheacute proprio a questo punto Dante si acconcia a dare una spiegazione la cui necessitagrave era stata finora rinviata Egrave pretestuoso o sostanziale lrsquoappicco a Irsquo mi sentirsquo svegliar

Cosigrave esordisce il capitolo venticinquesimo Potrebbe qui dubitare persona degna da dichiararle onne

dubitazione e dubitare potrebbe di ciograve che io dico drsquoAmore come se fosse una cosa per seacute e non solamente sustanzia intelligente ma sigrave come fosse sustanzia corporale [hellip] E che io

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dica di lui come se fosse corpo ancora sigrave come se fosse uomo appare per tre cose che io dico di lui Dico che lo vidi venire onde con ciograve sia cosa che venire dica moto locale e localmente mobile per seacute secondo lo Filosofo sia solamente corpo appare che io ponga Amore essere corpo Dico anche di lui che ridea e anche che parlava le quali cose paiono essere propie dellrsquouomo e spezialmente essere risibile e perograve appare chrsquoio ponga lui essere uomo

Le caratteristiche che individuano Amore in quanto uomo o persona sono il movimento il riso la parola I casi che di seguito Dante fa di prosopopee tratte dai testi classici a rivendicare il diritto dei poeti volgari ad usare di laquoalcuna figura o colore rettoricoraquo mostrano cose inanimate che fra loro parlano cose inanimate che si rivolgono ad animate animate ad inanimate tutto ciograve egrave legittimo anche nella poesia volgare purcheacute sia detto laquocon ragione la quale poi sia possibile drsquoaprire per prosaraquo

Doppiamente pertinente sarebbe stata la disquisizione in presenza della coppia di sonetti ipotizzata il moto da luogo che caratterizza Amore il fatto che parli sono presenti anche in Un digrave si venne in piugrave avrebbe consentito di sottolineare lrsquoaltra caratteristica attribuita ad Amore e che egrave come il riso esclusiva dellrsquouomo di contro agli altri animali quella del pianto (laquoe certo lacrimava pur di veroraquo)

La digressione egrave per intero relativa alla poesia in senso proprio ai versi29 e parte dallrsquoistanza di giustificare laquoli poeteraquo che laquohanno parlato alle cose inanimate sigrave come se avessero senso e ragioneraquo E tutto quanto egrave voluto far dipendere dallrsquointerpretazione del sonetto Io mi sentirsquohellip Ma a ben vedere non egrave certo in quel sonetto che si dagrave lrsquoesempio del poeta che parla alla cosa inanimata quando invece vi egrave unicamente presente Amore che si rivolge al poeta il sonetto del capitolo 24 illustra dunque il solo caso dellrsquoinanimato (Amore) che si rivolge ad animato (Dante)

Che cosa ha in mente Dante quale luogo della sua poesia in cui si dia lrsquoevenienza affrontata in sede teorica Forse la ballata del

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capitolo 12 Ballata irsquo voi che tu ritrovi Amore testo tutto di parole fin dallrsquoincipit dette alle proprie parole ndashma egrave certo un caso assai particolare e non contemplato dal catalogo degli esempi classici presi in esame nella discussione teorica tanto che alla fine della divisione della ballata Dante ne dichiara la peculiaritagrave rinviando per la soluzione delle oscuritagrave laquoin questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo (laquoPotrebbe giagrave lrsquouomo opporre contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda persona perograve che la ballata non egrave altro che queste parole ched io parlo e perograve dico che questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo 12 17) Ma egrave forse lsquopiugrave dubbiosorsquo della ballata il sonetto Io mi sentirsquo svegliar Direi proprio di no presenta infatti una situazione assai diffusa nel libro e cioegrave appunto quella in cui Amore parla al suo fedele Talmente diffusa che non merita di darne esempio Cercheremmo invece inutilmente nella Vita Nova volendo dare esempio dellrsquoinverso vettore nella locuzione non verificandosi mai nelle rime che Dante si rivolga ad Amore Lrsquoessere animato lrsquouomo personaggio Dante che egrave anche il poeta che devrsquoessere se non preventivamente difeso almeno teoricamente sostenuto nelle sue scelte retoriche dal capitolo venticinquesimo non si rivolge mai ad Amore nei testi poetici della Vita Nova (e solo una volta gli parla nella prosa e in sonno ndash sempre nel cap 1230)

Il primo caso ipotizzato nel capitolo 25 e sostenuto con esempi virgiliani egrave quello di esseri inanimati che dialogano fra di loro nemmeno questo egrave mai contemplato nei testi poetici del libro Dove dunque dovrebbe essere il luogo testuale tanto dubbioso cui rimanda la fine del capitolo dodicesimo e che il venticinquesimo poi interpreta

Forse in un lsquonon luogorsquo della Vita Nova cosigrave come la conosciamo che dovrebbe essere perograve compreso fra il capitolo dodicesimo e il venticinquesimo lsquonon luogorsquo che potrebbe corrispondere al nostro Un digrave si venne Proprio questo sonetto guardacaso presenta riunite le due evenienze in cui esseri animati si rivolgono ad inanimati ndashil soggetto a Malinconia (laquoEd io le dissi

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ldquoPagravertiti varsquo viardquoraquo) e ad Amore (laquoEd io li dissi ldquoChe hai tu cattivellordquoraquo)- e viceversa inanimati ad animati Malinconia (laquoUn digrave si venne a me Malinconia e disse ldquoIrsquo voglio un poco star con tecordquoraquo) e Amore al soggetto (laquoE lui risposehellipraquo) in un susseguirsi di battute dialogiche affatto inusitato In piugrave non dialogano esplicitamente ma stanno e si muovono in compagnia fra di loro esseri inanimati personificati e rappresentati con comportamenti se non sentimenti affatto umani laquoUn digrave si venne a me Malinconia hellip e parve a me che la menasse seco Dolore e Ira per suo compagniaraquo Il moto da luogo coinvolge tutti non solo Malinconia tutti sono resi persone e dunque sebbene imperfettamente (ma a che pro ricercare la compagnia drsquoaltri se non per conversare) anche questo piugrave dubbioso caso ndashinanimato con inanimato - vi compare Le tre tipologie ndash una delle quali totalmente assente lrsquoaltra rappresentata una sola volta nella Vita Nova nel cap 12 che viene automaticamente escluso dalle considerazioni dello stesso Dante tipologie comunque mancanti nel sonetto del capitolo 24 tutte e tre raccolte ndash e per i primi due casi con doppia presenza- nel breve giro dei 14 versi di questo sonetto

Non credo si possa con tutto questo proporre illazioni concrete sul rapporto intercorrente fra Un digrave si venne e la formazione della Vita Nova illazioni che temo inevitabilmente correrebbero il rischio di appartenere allrsquoambito della fantafilologia sebbene mi pare ben si sposerebbero con le ipotesi che ripetutamente sono state fatte intorno alla genesi affatto parallela di prosa e canzone del capitolo ventitreesimo intorno allrsquoessere la canzone un tuttrsquouno con la sua prosa senza scollamento cronologico e anche percheacute contemporanee essere in particolare scritte appositamente per il libro della Vita Nova Drsquoaltra parte se le rime (o alcune delle rime) erano prima del libro id est prima delle prose un loro allineamento oltre che la selezione dal carnet disponibile una loro seriazione una loro messa in ordine pure preesistette allrsquoIncipit Vita Nova insomma una volta trascelte Dante le avragrave pur messe in fila ovvero il contrario le avragrave selezionate sulla base appunto se non giagrave di una linea narrativa di una loro consecuzione plausibile Nella sua mente oppure sul suo tavolo rime

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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gioco forza immaginare cittadino per strada nel primo egrave Malinconia che avanza col suo piccolo compatto schieramento dialoga e precede Amore nel secondo egrave Amore che giunge parla e precede lrsquoarrivo delle donne In nessuno dei due casi egrave esplicitata una causalitagrave fra il primo e il secondo incontro il primo incontro semplicemente col suo verificarsi senza bisogno di dichiarazioni preannuncia il secondo la Malinconia un amore luttuoso Amore allegro seacute stesso incarnato in Beatrice Dante vedendo sia Malinconia sia Amore sa giagrave cosa aspettarsi infatti guarda verso il luogo di provenienza della prima apparizione e quindi vede La dinamica egrave perfettamente ricalcata dallrsquouno allrsquoaltro sonetto lrsquoapparizione di uno (o piugrave personaggi ma in subordine) sollecita il soggetto a compiere unrsquoazione grazie alla quale si produce unrsquoulteriore apparizione Un annuncio egrave dato solo al v 13 di tutti e due i sonetti e in entrambi i testi egrave lo stesso personaggio che lo dagrave Amore una volta annuncia Beatrice morente lrsquoaltra sempre Beatrice ma nellrsquoespressione sua mi pare di massima vitalitagrave e allegria concessale dalla Vita Nova avanzante per strada con lrsquoaltra meraviglia dellrsquoamica Vanna entrambe nominate col familiare ipocoristico Anche la didascalia trova spazio in apertura del medesimo verso 13 (laquoE lui risposeraquo laquoAmor mi disseraquo) cosigrave come la linea melodica dei due versi 14 egrave identica con quella punta dellrsquoaccento di sesta su apocope (e sugravebito accento di settima a provocare lrsquoandamento discendente del secondo emistichio) accento principale che in entrambi i versi e i sonetti fa rintoccare il medesimo gruppo fonico definitivamente oppositivo nel significato muor-amor laquoche nostra donna muor dolce fratelloraquo laquoe quellrsquoha nome Amor sigrave mi somigliaraquo Terza ed ultima proprio ad esaurire le variazioni dantesche su questrsquoimpronta timbrico-sintattico-prosodica in chiusura di componimento si aggrega -mi suggerisce De Robertis- cosigrave consolidando la tenuta del gruppetto intra-extra libello la canzone Donna pietosa il cui explicit appunto suona laquoVoi mi chiamaste allor vostra merzederaquo

Da un lato dunque Un digrave si venne rappresenta una sorta di precipitato contenutistico di quanto distesamente e articolatamente

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prosa e poesia del ventitreesimo capitolo annunciano dove nel sonetto nominare la greca malinconia puntare sulla sua origine umorale e patologica di tradizione filosofica e scientifica egrave sufficiente ad evocare quel complesso di sintomi e quella condizione alienata e delirante che sempre la definiscono nella comune cultura medica del tempo noncheacute nella piugrave comune e diffusa interpretazione che ne danno i testi letterari che la nominano ndashneacute egrave necessario sottolineare quanto la cultura anche medica di Dante fosse affatto fuor del comune Drsquoaltro lato Io mi sentirsquo svegliar sta a Un digrave si venne in una contrapposizione contenutistica al momento stesso in cui ne replica quasi alla lettera la struttura Li si immagini affiancati Costituiscono un dittico modellato sullo stesso stampo strutturale due variazioni contrastive non su tema bensigrave su schema predefinito (lrsquoincontro la processione lrsquoannunciohellip) uno a tinte fosche lrsquoaltro rosee il negativo e il positivo di uno stesso procedimento del discorso lrsquoavvicendarsi su di una medesima scena di personaggi diversi che fanno corte al medesimo protagonista regista annunciatore Amore

Insomma del cap 23 della Vita Nova la sostanza la struttura formale del 24 senza soluzione di continuitagrave riassunte concentrate o per meglio dire implose nella rima sparsa Un digrave si venne E per di piugrave egrave come se fosse dalla sua postazione vitanovistica lo stesso Io mi sentirsquo svegliar a chiamare in causa il suo sonetto lsquogemellorsquo a reclamarlo accanto a seacute anzi precisamente avanti a seacute prima di seacute Infatti al verso 4 si individua una sorta di traccia ndashdiciamo cosigrave lsquorealisticarsquo- di una vicinanza primigenia o almeno di una primogenitura di Un digrave si venne laquovidi venir da lungi Amore allegro sigrave che appena il conosciaraquo Amore si avvicina per la via immaginiamo come Lisetta baldanzosamente con sembianza lieta tanto che Dante stenta a riconoscerlo Ipotizziamo per un attimo che potendone provvisoriamente sostituire non certo il peso lrsquoestensione e lrsquoimportanza ma la funzione diegetica sigrave Un digrave si venne a me Malinconia venga collocato al posto dellrsquointero capitolo 23 ne risulterebbe ben piugrave cogente lrsquoirriconoscibilitagrave di un amore allegro avendolo appena lasciato solo una carta avanti luttuosamente

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addobbato misero pieno di guai e pensieri e soprattutto piangente laquoe certo lacrimava pur di veroraquo Amore egrave chiaro non era mai stato particolarmente lieto fin qui nella Vita Nova ma in Io mi sentirsquo svegliar si parla di una quasi irriconoscibilitagrave se confrontato con un lsquoprimarsquo che Un digrave si venne attualizzerebbe al meglio Ricordiamo che ligrave Amore incontrato guardando e non presente nel cuore come poniamo nella canzone Donna pietosa e cioegrave volutamente personificato aveva un cappello un cappuccio in testa altro segno di lutto come indica il commento Barbi-Maggini27 aveva un drappo nero addosso che lo rivestiva di novo cioegrave leggerei innovativamente stranamente Difficile credere ai propri occhi capacitarsi di un simile cambiamento improvvisamente incontrandolo che rsquon ciascuna parola sua ridiahellip Insomma affrontando i due sonetti non solo avremmo una sorta di retractatio affatto simmetrica speculare ma come si dice per i canzonieri e adattandolo ai numeri lrsquoinsieme della coppia varrebbe molto di piugrave della mera somma dei due singoli individui Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core mi pare che acquisirebbe un di piugrave di significato di significativitagrave nel disegno complessivo del libro

Perseverando ancora in questa ipotetica asteriscata sequenza Un digrave si venne-Io mi sentirsquo svegliar di un percorso vitanovistico indebitamente deprivato della sua canzone come egrave stato detto portante28 e voltando ancora pagina si giunge al capitolo 25 Capitolo di teoria della letteratura e di interpretazioni di allegorie generato dice Dante per tutta la vasta portata dei suoi contenuti dal sonetto del cap 24 Ma qual egrave la spinta a tali riflessioni sulle personificazioni in poesia Percheacute proprio a questo punto Dante si acconcia a dare una spiegazione la cui necessitagrave era stata finora rinviata Egrave pretestuoso o sostanziale lrsquoappicco a Irsquo mi sentirsquo svegliar

Cosigrave esordisce il capitolo venticinquesimo Potrebbe qui dubitare persona degna da dichiararle onne

dubitazione e dubitare potrebbe di ciograve che io dico drsquoAmore come se fosse una cosa per seacute e non solamente sustanzia intelligente ma sigrave come fosse sustanzia corporale [hellip] E che io

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dica di lui come se fosse corpo ancora sigrave come se fosse uomo appare per tre cose che io dico di lui Dico che lo vidi venire onde con ciograve sia cosa che venire dica moto locale e localmente mobile per seacute secondo lo Filosofo sia solamente corpo appare che io ponga Amore essere corpo Dico anche di lui che ridea e anche che parlava le quali cose paiono essere propie dellrsquouomo e spezialmente essere risibile e perograve appare chrsquoio ponga lui essere uomo

Le caratteristiche che individuano Amore in quanto uomo o persona sono il movimento il riso la parola I casi che di seguito Dante fa di prosopopee tratte dai testi classici a rivendicare il diritto dei poeti volgari ad usare di laquoalcuna figura o colore rettoricoraquo mostrano cose inanimate che fra loro parlano cose inanimate che si rivolgono ad animate animate ad inanimate tutto ciograve egrave legittimo anche nella poesia volgare purcheacute sia detto laquocon ragione la quale poi sia possibile drsquoaprire per prosaraquo

Doppiamente pertinente sarebbe stata la disquisizione in presenza della coppia di sonetti ipotizzata il moto da luogo che caratterizza Amore il fatto che parli sono presenti anche in Un digrave si venne in piugrave avrebbe consentito di sottolineare lrsquoaltra caratteristica attribuita ad Amore e che egrave come il riso esclusiva dellrsquouomo di contro agli altri animali quella del pianto (laquoe certo lacrimava pur di veroraquo)

La digressione egrave per intero relativa alla poesia in senso proprio ai versi29 e parte dallrsquoistanza di giustificare laquoli poeteraquo che laquohanno parlato alle cose inanimate sigrave come se avessero senso e ragioneraquo E tutto quanto egrave voluto far dipendere dallrsquointerpretazione del sonetto Io mi sentirsquohellip Ma a ben vedere non egrave certo in quel sonetto che si dagrave lrsquoesempio del poeta che parla alla cosa inanimata quando invece vi egrave unicamente presente Amore che si rivolge al poeta il sonetto del capitolo 24 illustra dunque il solo caso dellrsquoinanimato (Amore) che si rivolge ad animato (Dante)

Che cosa ha in mente Dante quale luogo della sua poesia in cui si dia lrsquoevenienza affrontata in sede teorica Forse la ballata del

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capitolo 12 Ballata irsquo voi che tu ritrovi Amore testo tutto di parole fin dallrsquoincipit dette alle proprie parole ndashma egrave certo un caso assai particolare e non contemplato dal catalogo degli esempi classici presi in esame nella discussione teorica tanto che alla fine della divisione della ballata Dante ne dichiara la peculiaritagrave rinviando per la soluzione delle oscuritagrave laquoin questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo (laquoPotrebbe giagrave lrsquouomo opporre contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda persona perograve che la ballata non egrave altro che queste parole ched io parlo e perograve dico che questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo 12 17) Ma egrave forse lsquopiugrave dubbiosorsquo della ballata il sonetto Io mi sentirsquo svegliar Direi proprio di no presenta infatti una situazione assai diffusa nel libro e cioegrave appunto quella in cui Amore parla al suo fedele Talmente diffusa che non merita di darne esempio Cercheremmo invece inutilmente nella Vita Nova volendo dare esempio dellrsquoinverso vettore nella locuzione non verificandosi mai nelle rime che Dante si rivolga ad Amore Lrsquoessere animato lrsquouomo personaggio Dante che egrave anche il poeta che devrsquoessere se non preventivamente difeso almeno teoricamente sostenuto nelle sue scelte retoriche dal capitolo venticinquesimo non si rivolge mai ad Amore nei testi poetici della Vita Nova (e solo una volta gli parla nella prosa e in sonno ndash sempre nel cap 1230)

Il primo caso ipotizzato nel capitolo 25 e sostenuto con esempi virgiliani egrave quello di esseri inanimati che dialogano fra di loro nemmeno questo egrave mai contemplato nei testi poetici del libro Dove dunque dovrebbe essere il luogo testuale tanto dubbioso cui rimanda la fine del capitolo dodicesimo e che il venticinquesimo poi interpreta

Forse in un lsquonon luogorsquo della Vita Nova cosigrave come la conosciamo che dovrebbe essere perograve compreso fra il capitolo dodicesimo e il venticinquesimo lsquonon luogorsquo che potrebbe corrispondere al nostro Un digrave si venne Proprio questo sonetto guardacaso presenta riunite le due evenienze in cui esseri animati si rivolgono ad inanimati ndashil soggetto a Malinconia (laquoEd io le dissi

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ldquoPagravertiti varsquo viardquoraquo) e ad Amore (laquoEd io li dissi ldquoChe hai tu cattivellordquoraquo)- e viceversa inanimati ad animati Malinconia (laquoUn digrave si venne a me Malinconia e disse ldquoIrsquo voglio un poco star con tecordquoraquo) e Amore al soggetto (laquoE lui risposehellipraquo) in un susseguirsi di battute dialogiche affatto inusitato In piugrave non dialogano esplicitamente ma stanno e si muovono in compagnia fra di loro esseri inanimati personificati e rappresentati con comportamenti se non sentimenti affatto umani laquoUn digrave si venne a me Malinconia hellip e parve a me che la menasse seco Dolore e Ira per suo compagniaraquo Il moto da luogo coinvolge tutti non solo Malinconia tutti sono resi persone e dunque sebbene imperfettamente (ma a che pro ricercare la compagnia drsquoaltri se non per conversare) anche questo piugrave dubbioso caso ndashinanimato con inanimato - vi compare Le tre tipologie ndash una delle quali totalmente assente lrsquoaltra rappresentata una sola volta nella Vita Nova nel cap 12 che viene automaticamente escluso dalle considerazioni dello stesso Dante tipologie comunque mancanti nel sonetto del capitolo 24 tutte e tre raccolte ndash e per i primi due casi con doppia presenza- nel breve giro dei 14 versi di questo sonetto

Non credo si possa con tutto questo proporre illazioni concrete sul rapporto intercorrente fra Un digrave si venne e la formazione della Vita Nova illazioni che temo inevitabilmente correrebbero il rischio di appartenere allrsquoambito della fantafilologia sebbene mi pare ben si sposerebbero con le ipotesi che ripetutamente sono state fatte intorno alla genesi affatto parallela di prosa e canzone del capitolo ventitreesimo intorno allrsquoessere la canzone un tuttrsquouno con la sua prosa senza scollamento cronologico e anche percheacute contemporanee essere in particolare scritte appositamente per il libro della Vita Nova Drsquoaltra parte se le rime (o alcune delle rime) erano prima del libro id est prima delle prose un loro allineamento oltre che la selezione dal carnet disponibile una loro seriazione una loro messa in ordine pure preesistette allrsquoIncipit Vita Nova insomma una volta trascelte Dante le avragrave pur messe in fila ovvero il contrario le avragrave selezionate sulla base appunto se non giagrave di una linea narrativa di una loro consecuzione plausibile Nella sua mente oppure sul suo tavolo rime

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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prosa e poesia del ventitreesimo capitolo annunciano dove nel sonetto nominare la greca malinconia puntare sulla sua origine umorale e patologica di tradizione filosofica e scientifica egrave sufficiente ad evocare quel complesso di sintomi e quella condizione alienata e delirante che sempre la definiscono nella comune cultura medica del tempo noncheacute nella piugrave comune e diffusa interpretazione che ne danno i testi letterari che la nominano ndashneacute egrave necessario sottolineare quanto la cultura anche medica di Dante fosse affatto fuor del comune Drsquoaltro lato Io mi sentirsquo svegliar sta a Un digrave si venne in una contrapposizione contenutistica al momento stesso in cui ne replica quasi alla lettera la struttura Li si immagini affiancati Costituiscono un dittico modellato sullo stesso stampo strutturale due variazioni contrastive non su tema bensigrave su schema predefinito (lrsquoincontro la processione lrsquoannunciohellip) uno a tinte fosche lrsquoaltro rosee il negativo e il positivo di uno stesso procedimento del discorso lrsquoavvicendarsi su di una medesima scena di personaggi diversi che fanno corte al medesimo protagonista regista annunciatore Amore

Insomma del cap 23 della Vita Nova la sostanza la struttura formale del 24 senza soluzione di continuitagrave riassunte concentrate o per meglio dire implose nella rima sparsa Un digrave si venne E per di piugrave egrave come se fosse dalla sua postazione vitanovistica lo stesso Io mi sentirsquo svegliar a chiamare in causa il suo sonetto lsquogemellorsquo a reclamarlo accanto a seacute anzi precisamente avanti a seacute prima di seacute Infatti al verso 4 si individua una sorta di traccia ndashdiciamo cosigrave lsquorealisticarsquo- di una vicinanza primigenia o almeno di una primogenitura di Un digrave si venne laquovidi venir da lungi Amore allegro sigrave che appena il conosciaraquo Amore si avvicina per la via immaginiamo come Lisetta baldanzosamente con sembianza lieta tanto che Dante stenta a riconoscerlo Ipotizziamo per un attimo che potendone provvisoriamente sostituire non certo il peso lrsquoestensione e lrsquoimportanza ma la funzione diegetica sigrave Un digrave si venne a me Malinconia venga collocato al posto dellrsquointero capitolo 23 ne risulterebbe ben piugrave cogente lrsquoirriconoscibilitagrave di un amore allegro avendolo appena lasciato solo una carta avanti luttuosamente

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addobbato misero pieno di guai e pensieri e soprattutto piangente laquoe certo lacrimava pur di veroraquo Amore egrave chiaro non era mai stato particolarmente lieto fin qui nella Vita Nova ma in Io mi sentirsquo svegliar si parla di una quasi irriconoscibilitagrave se confrontato con un lsquoprimarsquo che Un digrave si venne attualizzerebbe al meglio Ricordiamo che ligrave Amore incontrato guardando e non presente nel cuore come poniamo nella canzone Donna pietosa e cioegrave volutamente personificato aveva un cappello un cappuccio in testa altro segno di lutto come indica il commento Barbi-Maggini27 aveva un drappo nero addosso che lo rivestiva di novo cioegrave leggerei innovativamente stranamente Difficile credere ai propri occhi capacitarsi di un simile cambiamento improvvisamente incontrandolo che rsquon ciascuna parola sua ridiahellip Insomma affrontando i due sonetti non solo avremmo una sorta di retractatio affatto simmetrica speculare ma come si dice per i canzonieri e adattandolo ai numeri lrsquoinsieme della coppia varrebbe molto di piugrave della mera somma dei due singoli individui Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core mi pare che acquisirebbe un di piugrave di significato di significativitagrave nel disegno complessivo del libro

Perseverando ancora in questa ipotetica asteriscata sequenza Un digrave si venne-Io mi sentirsquo svegliar di un percorso vitanovistico indebitamente deprivato della sua canzone come egrave stato detto portante28 e voltando ancora pagina si giunge al capitolo 25 Capitolo di teoria della letteratura e di interpretazioni di allegorie generato dice Dante per tutta la vasta portata dei suoi contenuti dal sonetto del cap 24 Ma qual egrave la spinta a tali riflessioni sulle personificazioni in poesia Percheacute proprio a questo punto Dante si acconcia a dare una spiegazione la cui necessitagrave era stata finora rinviata Egrave pretestuoso o sostanziale lrsquoappicco a Irsquo mi sentirsquo svegliar

Cosigrave esordisce il capitolo venticinquesimo Potrebbe qui dubitare persona degna da dichiararle onne

dubitazione e dubitare potrebbe di ciograve che io dico drsquoAmore come se fosse una cosa per seacute e non solamente sustanzia intelligente ma sigrave come fosse sustanzia corporale [hellip] E che io

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dica di lui come se fosse corpo ancora sigrave come se fosse uomo appare per tre cose che io dico di lui Dico che lo vidi venire onde con ciograve sia cosa che venire dica moto locale e localmente mobile per seacute secondo lo Filosofo sia solamente corpo appare che io ponga Amore essere corpo Dico anche di lui che ridea e anche che parlava le quali cose paiono essere propie dellrsquouomo e spezialmente essere risibile e perograve appare chrsquoio ponga lui essere uomo

Le caratteristiche che individuano Amore in quanto uomo o persona sono il movimento il riso la parola I casi che di seguito Dante fa di prosopopee tratte dai testi classici a rivendicare il diritto dei poeti volgari ad usare di laquoalcuna figura o colore rettoricoraquo mostrano cose inanimate che fra loro parlano cose inanimate che si rivolgono ad animate animate ad inanimate tutto ciograve egrave legittimo anche nella poesia volgare purcheacute sia detto laquocon ragione la quale poi sia possibile drsquoaprire per prosaraquo

Doppiamente pertinente sarebbe stata la disquisizione in presenza della coppia di sonetti ipotizzata il moto da luogo che caratterizza Amore il fatto che parli sono presenti anche in Un digrave si venne in piugrave avrebbe consentito di sottolineare lrsquoaltra caratteristica attribuita ad Amore e che egrave come il riso esclusiva dellrsquouomo di contro agli altri animali quella del pianto (laquoe certo lacrimava pur di veroraquo)

La digressione egrave per intero relativa alla poesia in senso proprio ai versi29 e parte dallrsquoistanza di giustificare laquoli poeteraquo che laquohanno parlato alle cose inanimate sigrave come se avessero senso e ragioneraquo E tutto quanto egrave voluto far dipendere dallrsquointerpretazione del sonetto Io mi sentirsquohellip Ma a ben vedere non egrave certo in quel sonetto che si dagrave lrsquoesempio del poeta che parla alla cosa inanimata quando invece vi egrave unicamente presente Amore che si rivolge al poeta il sonetto del capitolo 24 illustra dunque il solo caso dellrsquoinanimato (Amore) che si rivolge ad animato (Dante)

Che cosa ha in mente Dante quale luogo della sua poesia in cui si dia lrsquoevenienza affrontata in sede teorica Forse la ballata del

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capitolo 12 Ballata irsquo voi che tu ritrovi Amore testo tutto di parole fin dallrsquoincipit dette alle proprie parole ndashma egrave certo un caso assai particolare e non contemplato dal catalogo degli esempi classici presi in esame nella discussione teorica tanto che alla fine della divisione della ballata Dante ne dichiara la peculiaritagrave rinviando per la soluzione delle oscuritagrave laquoin questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo (laquoPotrebbe giagrave lrsquouomo opporre contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda persona perograve che la ballata non egrave altro che queste parole ched io parlo e perograve dico che questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo 12 17) Ma egrave forse lsquopiugrave dubbiosorsquo della ballata il sonetto Io mi sentirsquo svegliar Direi proprio di no presenta infatti una situazione assai diffusa nel libro e cioegrave appunto quella in cui Amore parla al suo fedele Talmente diffusa che non merita di darne esempio Cercheremmo invece inutilmente nella Vita Nova volendo dare esempio dellrsquoinverso vettore nella locuzione non verificandosi mai nelle rime che Dante si rivolga ad Amore Lrsquoessere animato lrsquouomo personaggio Dante che egrave anche il poeta che devrsquoessere se non preventivamente difeso almeno teoricamente sostenuto nelle sue scelte retoriche dal capitolo venticinquesimo non si rivolge mai ad Amore nei testi poetici della Vita Nova (e solo una volta gli parla nella prosa e in sonno ndash sempre nel cap 1230)

Il primo caso ipotizzato nel capitolo 25 e sostenuto con esempi virgiliani egrave quello di esseri inanimati che dialogano fra di loro nemmeno questo egrave mai contemplato nei testi poetici del libro Dove dunque dovrebbe essere il luogo testuale tanto dubbioso cui rimanda la fine del capitolo dodicesimo e che il venticinquesimo poi interpreta

Forse in un lsquonon luogorsquo della Vita Nova cosigrave come la conosciamo che dovrebbe essere perograve compreso fra il capitolo dodicesimo e il venticinquesimo lsquonon luogorsquo che potrebbe corrispondere al nostro Un digrave si venne Proprio questo sonetto guardacaso presenta riunite le due evenienze in cui esseri animati si rivolgono ad inanimati ndashil soggetto a Malinconia (laquoEd io le dissi

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ldquoPagravertiti varsquo viardquoraquo) e ad Amore (laquoEd io li dissi ldquoChe hai tu cattivellordquoraquo)- e viceversa inanimati ad animati Malinconia (laquoUn digrave si venne a me Malinconia e disse ldquoIrsquo voglio un poco star con tecordquoraquo) e Amore al soggetto (laquoE lui risposehellipraquo) in un susseguirsi di battute dialogiche affatto inusitato In piugrave non dialogano esplicitamente ma stanno e si muovono in compagnia fra di loro esseri inanimati personificati e rappresentati con comportamenti se non sentimenti affatto umani laquoUn digrave si venne a me Malinconia hellip e parve a me che la menasse seco Dolore e Ira per suo compagniaraquo Il moto da luogo coinvolge tutti non solo Malinconia tutti sono resi persone e dunque sebbene imperfettamente (ma a che pro ricercare la compagnia drsquoaltri se non per conversare) anche questo piugrave dubbioso caso ndashinanimato con inanimato - vi compare Le tre tipologie ndash una delle quali totalmente assente lrsquoaltra rappresentata una sola volta nella Vita Nova nel cap 12 che viene automaticamente escluso dalle considerazioni dello stesso Dante tipologie comunque mancanti nel sonetto del capitolo 24 tutte e tre raccolte ndash e per i primi due casi con doppia presenza- nel breve giro dei 14 versi di questo sonetto

Non credo si possa con tutto questo proporre illazioni concrete sul rapporto intercorrente fra Un digrave si venne e la formazione della Vita Nova illazioni che temo inevitabilmente correrebbero il rischio di appartenere allrsquoambito della fantafilologia sebbene mi pare ben si sposerebbero con le ipotesi che ripetutamente sono state fatte intorno alla genesi affatto parallela di prosa e canzone del capitolo ventitreesimo intorno allrsquoessere la canzone un tuttrsquouno con la sua prosa senza scollamento cronologico e anche percheacute contemporanee essere in particolare scritte appositamente per il libro della Vita Nova Drsquoaltra parte se le rime (o alcune delle rime) erano prima del libro id est prima delle prose un loro allineamento oltre che la selezione dal carnet disponibile una loro seriazione una loro messa in ordine pure preesistette allrsquoIncipit Vita Nova insomma una volta trascelte Dante le avragrave pur messe in fila ovvero il contrario le avragrave selezionate sulla base appunto se non giagrave di una linea narrativa di una loro consecuzione plausibile Nella sua mente oppure sul suo tavolo rime

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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addobbato misero pieno di guai e pensieri e soprattutto piangente laquoe certo lacrimava pur di veroraquo Amore egrave chiaro non era mai stato particolarmente lieto fin qui nella Vita Nova ma in Io mi sentirsquo svegliar si parla di una quasi irriconoscibilitagrave se confrontato con un lsquoprimarsquo che Un digrave si venne attualizzerebbe al meglio Ricordiamo che ligrave Amore incontrato guardando e non presente nel cuore come poniamo nella canzone Donna pietosa e cioegrave volutamente personificato aveva un cappello un cappuccio in testa altro segno di lutto come indica il commento Barbi-Maggini27 aveva un drappo nero addosso che lo rivestiva di novo cioegrave leggerei innovativamente stranamente Difficile credere ai propri occhi capacitarsi di un simile cambiamento improvvisamente incontrandolo che rsquon ciascuna parola sua ridiahellip Insomma affrontando i due sonetti non solo avremmo una sorta di retractatio affatto simmetrica speculare ma come si dice per i canzonieri e adattandolo ai numeri lrsquoinsieme della coppia varrebbe molto di piugrave della mera somma dei due singoli individui Io mi sentirsquo svegliar dentro a lo core mi pare che acquisirebbe un di piugrave di significato di significativitagrave nel disegno complessivo del libro

Perseverando ancora in questa ipotetica asteriscata sequenza Un digrave si venne-Io mi sentirsquo svegliar di un percorso vitanovistico indebitamente deprivato della sua canzone come egrave stato detto portante28 e voltando ancora pagina si giunge al capitolo 25 Capitolo di teoria della letteratura e di interpretazioni di allegorie generato dice Dante per tutta la vasta portata dei suoi contenuti dal sonetto del cap 24 Ma qual egrave la spinta a tali riflessioni sulle personificazioni in poesia Percheacute proprio a questo punto Dante si acconcia a dare una spiegazione la cui necessitagrave era stata finora rinviata Egrave pretestuoso o sostanziale lrsquoappicco a Irsquo mi sentirsquo svegliar

Cosigrave esordisce il capitolo venticinquesimo Potrebbe qui dubitare persona degna da dichiararle onne

dubitazione e dubitare potrebbe di ciograve che io dico drsquoAmore come se fosse una cosa per seacute e non solamente sustanzia intelligente ma sigrave come fosse sustanzia corporale [hellip] E che io

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dica di lui come se fosse corpo ancora sigrave come se fosse uomo appare per tre cose che io dico di lui Dico che lo vidi venire onde con ciograve sia cosa che venire dica moto locale e localmente mobile per seacute secondo lo Filosofo sia solamente corpo appare che io ponga Amore essere corpo Dico anche di lui che ridea e anche che parlava le quali cose paiono essere propie dellrsquouomo e spezialmente essere risibile e perograve appare chrsquoio ponga lui essere uomo

Le caratteristiche che individuano Amore in quanto uomo o persona sono il movimento il riso la parola I casi che di seguito Dante fa di prosopopee tratte dai testi classici a rivendicare il diritto dei poeti volgari ad usare di laquoalcuna figura o colore rettoricoraquo mostrano cose inanimate che fra loro parlano cose inanimate che si rivolgono ad animate animate ad inanimate tutto ciograve egrave legittimo anche nella poesia volgare purcheacute sia detto laquocon ragione la quale poi sia possibile drsquoaprire per prosaraquo

Doppiamente pertinente sarebbe stata la disquisizione in presenza della coppia di sonetti ipotizzata il moto da luogo che caratterizza Amore il fatto che parli sono presenti anche in Un digrave si venne in piugrave avrebbe consentito di sottolineare lrsquoaltra caratteristica attribuita ad Amore e che egrave come il riso esclusiva dellrsquouomo di contro agli altri animali quella del pianto (laquoe certo lacrimava pur di veroraquo)

La digressione egrave per intero relativa alla poesia in senso proprio ai versi29 e parte dallrsquoistanza di giustificare laquoli poeteraquo che laquohanno parlato alle cose inanimate sigrave come se avessero senso e ragioneraquo E tutto quanto egrave voluto far dipendere dallrsquointerpretazione del sonetto Io mi sentirsquohellip Ma a ben vedere non egrave certo in quel sonetto che si dagrave lrsquoesempio del poeta che parla alla cosa inanimata quando invece vi egrave unicamente presente Amore che si rivolge al poeta il sonetto del capitolo 24 illustra dunque il solo caso dellrsquoinanimato (Amore) che si rivolge ad animato (Dante)

Che cosa ha in mente Dante quale luogo della sua poesia in cui si dia lrsquoevenienza affrontata in sede teorica Forse la ballata del

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capitolo 12 Ballata irsquo voi che tu ritrovi Amore testo tutto di parole fin dallrsquoincipit dette alle proprie parole ndashma egrave certo un caso assai particolare e non contemplato dal catalogo degli esempi classici presi in esame nella discussione teorica tanto che alla fine della divisione della ballata Dante ne dichiara la peculiaritagrave rinviando per la soluzione delle oscuritagrave laquoin questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo (laquoPotrebbe giagrave lrsquouomo opporre contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda persona perograve che la ballata non egrave altro che queste parole ched io parlo e perograve dico che questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo 12 17) Ma egrave forse lsquopiugrave dubbiosorsquo della ballata il sonetto Io mi sentirsquo svegliar Direi proprio di no presenta infatti una situazione assai diffusa nel libro e cioegrave appunto quella in cui Amore parla al suo fedele Talmente diffusa che non merita di darne esempio Cercheremmo invece inutilmente nella Vita Nova volendo dare esempio dellrsquoinverso vettore nella locuzione non verificandosi mai nelle rime che Dante si rivolga ad Amore Lrsquoessere animato lrsquouomo personaggio Dante che egrave anche il poeta che devrsquoessere se non preventivamente difeso almeno teoricamente sostenuto nelle sue scelte retoriche dal capitolo venticinquesimo non si rivolge mai ad Amore nei testi poetici della Vita Nova (e solo una volta gli parla nella prosa e in sonno ndash sempre nel cap 1230)

Il primo caso ipotizzato nel capitolo 25 e sostenuto con esempi virgiliani egrave quello di esseri inanimati che dialogano fra di loro nemmeno questo egrave mai contemplato nei testi poetici del libro Dove dunque dovrebbe essere il luogo testuale tanto dubbioso cui rimanda la fine del capitolo dodicesimo e che il venticinquesimo poi interpreta

Forse in un lsquonon luogorsquo della Vita Nova cosigrave come la conosciamo che dovrebbe essere perograve compreso fra il capitolo dodicesimo e il venticinquesimo lsquonon luogorsquo che potrebbe corrispondere al nostro Un digrave si venne Proprio questo sonetto guardacaso presenta riunite le due evenienze in cui esseri animati si rivolgono ad inanimati ndashil soggetto a Malinconia (laquoEd io le dissi

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ldquoPagravertiti varsquo viardquoraquo) e ad Amore (laquoEd io li dissi ldquoChe hai tu cattivellordquoraquo)- e viceversa inanimati ad animati Malinconia (laquoUn digrave si venne a me Malinconia e disse ldquoIrsquo voglio un poco star con tecordquoraquo) e Amore al soggetto (laquoE lui risposehellipraquo) in un susseguirsi di battute dialogiche affatto inusitato In piugrave non dialogano esplicitamente ma stanno e si muovono in compagnia fra di loro esseri inanimati personificati e rappresentati con comportamenti se non sentimenti affatto umani laquoUn digrave si venne a me Malinconia hellip e parve a me che la menasse seco Dolore e Ira per suo compagniaraquo Il moto da luogo coinvolge tutti non solo Malinconia tutti sono resi persone e dunque sebbene imperfettamente (ma a che pro ricercare la compagnia drsquoaltri se non per conversare) anche questo piugrave dubbioso caso ndashinanimato con inanimato - vi compare Le tre tipologie ndash una delle quali totalmente assente lrsquoaltra rappresentata una sola volta nella Vita Nova nel cap 12 che viene automaticamente escluso dalle considerazioni dello stesso Dante tipologie comunque mancanti nel sonetto del capitolo 24 tutte e tre raccolte ndash e per i primi due casi con doppia presenza- nel breve giro dei 14 versi di questo sonetto

Non credo si possa con tutto questo proporre illazioni concrete sul rapporto intercorrente fra Un digrave si venne e la formazione della Vita Nova illazioni che temo inevitabilmente correrebbero il rischio di appartenere allrsquoambito della fantafilologia sebbene mi pare ben si sposerebbero con le ipotesi che ripetutamente sono state fatte intorno alla genesi affatto parallela di prosa e canzone del capitolo ventitreesimo intorno allrsquoessere la canzone un tuttrsquouno con la sua prosa senza scollamento cronologico e anche percheacute contemporanee essere in particolare scritte appositamente per il libro della Vita Nova Drsquoaltra parte se le rime (o alcune delle rime) erano prima del libro id est prima delle prose un loro allineamento oltre che la selezione dal carnet disponibile una loro seriazione una loro messa in ordine pure preesistette allrsquoIncipit Vita Nova insomma una volta trascelte Dante le avragrave pur messe in fila ovvero il contrario le avragrave selezionate sulla base appunto se non giagrave di una linea narrativa di una loro consecuzione plausibile Nella sua mente oppure sul suo tavolo rime

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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dica di lui come se fosse corpo ancora sigrave come se fosse uomo appare per tre cose che io dico di lui Dico che lo vidi venire onde con ciograve sia cosa che venire dica moto locale e localmente mobile per seacute secondo lo Filosofo sia solamente corpo appare che io ponga Amore essere corpo Dico anche di lui che ridea e anche che parlava le quali cose paiono essere propie dellrsquouomo e spezialmente essere risibile e perograve appare chrsquoio ponga lui essere uomo

Le caratteristiche che individuano Amore in quanto uomo o persona sono il movimento il riso la parola I casi che di seguito Dante fa di prosopopee tratte dai testi classici a rivendicare il diritto dei poeti volgari ad usare di laquoalcuna figura o colore rettoricoraquo mostrano cose inanimate che fra loro parlano cose inanimate che si rivolgono ad animate animate ad inanimate tutto ciograve egrave legittimo anche nella poesia volgare purcheacute sia detto laquocon ragione la quale poi sia possibile drsquoaprire per prosaraquo

Doppiamente pertinente sarebbe stata la disquisizione in presenza della coppia di sonetti ipotizzata il moto da luogo che caratterizza Amore il fatto che parli sono presenti anche in Un digrave si venne in piugrave avrebbe consentito di sottolineare lrsquoaltra caratteristica attribuita ad Amore e che egrave come il riso esclusiva dellrsquouomo di contro agli altri animali quella del pianto (laquoe certo lacrimava pur di veroraquo)

La digressione egrave per intero relativa alla poesia in senso proprio ai versi29 e parte dallrsquoistanza di giustificare laquoli poeteraquo che laquohanno parlato alle cose inanimate sigrave come se avessero senso e ragioneraquo E tutto quanto egrave voluto far dipendere dallrsquointerpretazione del sonetto Io mi sentirsquohellip Ma a ben vedere non egrave certo in quel sonetto che si dagrave lrsquoesempio del poeta che parla alla cosa inanimata quando invece vi egrave unicamente presente Amore che si rivolge al poeta il sonetto del capitolo 24 illustra dunque il solo caso dellrsquoinanimato (Amore) che si rivolge ad animato (Dante)

Che cosa ha in mente Dante quale luogo della sua poesia in cui si dia lrsquoevenienza affrontata in sede teorica Forse la ballata del

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Il primo caso ipotizzato nel capitolo 25 e sostenuto con esempi virgiliani egrave quello di esseri inanimati che dialogano fra di loro nemmeno questo egrave mai contemplato nei testi poetici del libro Dove dunque dovrebbe essere il luogo testuale tanto dubbioso cui rimanda la fine del capitolo dodicesimo e che il venticinquesimo poi interpreta

Forse in un lsquonon luogorsquo della Vita Nova cosigrave come la conosciamo che dovrebbe essere perograve compreso fra il capitolo dodicesimo e il venticinquesimo lsquonon luogorsquo che potrebbe corrispondere al nostro Un digrave si venne Proprio questo sonetto guardacaso presenta riunite le due evenienze in cui esseri animati si rivolgono ad inanimati ndashil soggetto a Malinconia (laquoEd io le dissi

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ldquoPagravertiti varsquo viardquoraquo) e ad Amore (laquoEd io li dissi ldquoChe hai tu cattivellordquoraquo)- e viceversa inanimati ad animati Malinconia (laquoUn digrave si venne a me Malinconia e disse ldquoIrsquo voglio un poco star con tecordquoraquo) e Amore al soggetto (laquoE lui risposehellipraquo) in un susseguirsi di battute dialogiche affatto inusitato In piugrave non dialogano esplicitamente ma stanno e si muovono in compagnia fra di loro esseri inanimati personificati e rappresentati con comportamenti se non sentimenti affatto umani laquoUn digrave si venne a me Malinconia hellip e parve a me che la menasse seco Dolore e Ira per suo compagniaraquo Il moto da luogo coinvolge tutti non solo Malinconia tutti sono resi persone e dunque sebbene imperfettamente (ma a che pro ricercare la compagnia drsquoaltri se non per conversare) anche questo piugrave dubbioso caso ndashinanimato con inanimato - vi compare Le tre tipologie ndash una delle quali totalmente assente lrsquoaltra rappresentata una sola volta nella Vita Nova nel cap 12 che viene automaticamente escluso dalle considerazioni dello stesso Dante tipologie comunque mancanti nel sonetto del capitolo 24 tutte e tre raccolte ndash e per i primi due casi con doppia presenza- nel breve giro dei 14 versi di questo sonetto

Non credo si possa con tutto questo proporre illazioni concrete sul rapporto intercorrente fra Un digrave si venne e la formazione della Vita Nova illazioni che temo inevitabilmente correrebbero il rischio di appartenere allrsquoambito della fantafilologia sebbene mi pare ben si sposerebbero con le ipotesi che ripetutamente sono state fatte intorno alla genesi affatto parallela di prosa e canzone del capitolo ventitreesimo intorno allrsquoessere la canzone un tuttrsquouno con la sua prosa senza scollamento cronologico e anche percheacute contemporanee essere in particolare scritte appositamente per il libro della Vita Nova Drsquoaltra parte se le rime (o alcune delle rime) erano prima del libro id est prima delle prose un loro allineamento oltre che la selezione dal carnet disponibile una loro seriazione una loro messa in ordine pure preesistette allrsquoIncipit Vita Nova insomma una volta trascelte Dante le avragrave pur messe in fila ovvero il contrario le avragrave selezionate sulla base appunto se non giagrave di una linea narrativa di una loro consecuzione plausibile Nella sua mente oppure sul suo tavolo rime

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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capitolo 12 Ballata irsquo voi che tu ritrovi Amore testo tutto di parole fin dallrsquoincipit dette alle proprie parole ndashma egrave certo un caso assai particolare e non contemplato dal catalogo degli esempi classici presi in esame nella discussione teorica tanto che alla fine della divisione della ballata Dante ne dichiara la peculiaritagrave rinviando per la soluzione delle oscuritagrave laquoin questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo (laquoPotrebbe giagrave lrsquouomo opporre contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda persona perograve che la ballata non egrave altro che queste parole ched io parlo e perograve dico che questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora in parte piugrave dubbiosaraquo 12 17) Ma egrave forse lsquopiugrave dubbiosorsquo della ballata il sonetto Io mi sentirsquo svegliar Direi proprio di no presenta infatti una situazione assai diffusa nel libro e cioegrave appunto quella in cui Amore parla al suo fedele Talmente diffusa che non merita di darne esempio Cercheremmo invece inutilmente nella Vita Nova volendo dare esempio dellrsquoinverso vettore nella locuzione non verificandosi mai nelle rime che Dante si rivolga ad Amore Lrsquoessere animato lrsquouomo personaggio Dante che egrave anche il poeta che devrsquoessere se non preventivamente difeso almeno teoricamente sostenuto nelle sue scelte retoriche dal capitolo venticinquesimo non si rivolge mai ad Amore nei testi poetici della Vita Nova (e solo una volta gli parla nella prosa e in sonno ndash sempre nel cap 1230)

Il primo caso ipotizzato nel capitolo 25 e sostenuto con esempi virgiliani egrave quello di esseri inanimati che dialogano fra di loro nemmeno questo egrave mai contemplato nei testi poetici del libro Dove dunque dovrebbe essere il luogo testuale tanto dubbioso cui rimanda la fine del capitolo dodicesimo e che il venticinquesimo poi interpreta

Forse in un lsquonon luogorsquo della Vita Nova cosigrave come la conosciamo che dovrebbe essere perograve compreso fra il capitolo dodicesimo e il venticinquesimo lsquonon luogorsquo che potrebbe corrispondere al nostro Un digrave si venne Proprio questo sonetto guardacaso presenta riunite le due evenienze in cui esseri animati si rivolgono ad inanimati ndashil soggetto a Malinconia (laquoEd io le dissi

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ldquoPagravertiti varsquo viardquoraquo) e ad Amore (laquoEd io li dissi ldquoChe hai tu cattivellordquoraquo)- e viceversa inanimati ad animati Malinconia (laquoUn digrave si venne a me Malinconia e disse ldquoIrsquo voglio un poco star con tecordquoraquo) e Amore al soggetto (laquoE lui risposehellipraquo) in un susseguirsi di battute dialogiche affatto inusitato In piugrave non dialogano esplicitamente ma stanno e si muovono in compagnia fra di loro esseri inanimati personificati e rappresentati con comportamenti se non sentimenti affatto umani laquoUn digrave si venne a me Malinconia hellip e parve a me che la menasse seco Dolore e Ira per suo compagniaraquo Il moto da luogo coinvolge tutti non solo Malinconia tutti sono resi persone e dunque sebbene imperfettamente (ma a che pro ricercare la compagnia drsquoaltri se non per conversare) anche questo piugrave dubbioso caso ndashinanimato con inanimato - vi compare Le tre tipologie ndash una delle quali totalmente assente lrsquoaltra rappresentata una sola volta nella Vita Nova nel cap 12 che viene automaticamente escluso dalle considerazioni dello stesso Dante tipologie comunque mancanti nel sonetto del capitolo 24 tutte e tre raccolte ndash e per i primi due casi con doppia presenza- nel breve giro dei 14 versi di questo sonetto

Non credo si possa con tutto questo proporre illazioni concrete sul rapporto intercorrente fra Un digrave si venne e la formazione della Vita Nova illazioni che temo inevitabilmente correrebbero il rischio di appartenere allrsquoambito della fantafilologia sebbene mi pare ben si sposerebbero con le ipotesi che ripetutamente sono state fatte intorno alla genesi affatto parallela di prosa e canzone del capitolo ventitreesimo intorno allrsquoessere la canzone un tuttrsquouno con la sua prosa senza scollamento cronologico e anche percheacute contemporanee essere in particolare scritte appositamente per il libro della Vita Nova Drsquoaltra parte se le rime (o alcune delle rime) erano prima del libro id est prima delle prose un loro allineamento oltre che la selezione dal carnet disponibile una loro seriazione una loro messa in ordine pure preesistette allrsquoIncipit Vita Nova insomma una volta trascelte Dante le avragrave pur messe in fila ovvero il contrario le avragrave selezionate sulla base appunto se non giagrave di una linea narrativa di una loro consecuzione plausibile Nella sua mente oppure sul suo tavolo rime

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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ldquoPagravertiti varsquo viardquoraquo) e ad Amore (laquoEd io li dissi ldquoChe hai tu cattivellordquoraquo)- e viceversa inanimati ad animati Malinconia (laquoUn digrave si venne a me Malinconia e disse ldquoIrsquo voglio un poco star con tecordquoraquo) e Amore al soggetto (laquoE lui risposehellipraquo) in un susseguirsi di battute dialogiche affatto inusitato In piugrave non dialogano esplicitamente ma stanno e si muovono in compagnia fra di loro esseri inanimati personificati e rappresentati con comportamenti se non sentimenti affatto umani laquoUn digrave si venne a me Malinconia hellip e parve a me che la menasse seco Dolore e Ira per suo compagniaraquo Il moto da luogo coinvolge tutti non solo Malinconia tutti sono resi persone e dunque sebbene imperfettamente (ma a che pro ricercare la compagnia drsquoaltri se non per conversare) anche questo piugrave dubbioso caso ndashinanimato con inanimato - vi compare Le tre tipologie ndash una delle quali totalmente assente lrsquoaltra rappresentata una sola volta nella Vita Nova nel cap 12 che viene automaticamente escluso dalle considerazioni dello stesso Dante tipologie comunque mancanti nel sonetto del capitolo 24 tutte e tre raccolte ndash e per i primi due casi con doppia presenza- nel breve giro dei 14 versi di questo sonetto

Non credo si possa con tutto questo proporre illazioni concrete sul rapporto intercorrente fra Un digrave si venne e la formazione della Vita Nova illazioni che temo inevitabilmente correrebbero il rischio di appartenere allrsquoambito della fantafilologia sebbene mi pare ben si sposerebbero con le ipotesi che ripetutamente sono state fatte intorno alla genesi affatto parallela di prosa e canzone del capitolo ventitreesimo intorno allrsquoessere la canzone un tuttrsquouno con la sua prosa senza scollamento cronologico e anche percheacute contemporanee essere in particolare scritte appositamente per il libro della Vita Nova Drsquoaltra parte se le rime (o alcune delle rime) erano prima del libro id est prima delle prose un loro allineamento oltre che la selezione dal carnet disponibile una loro seriazione una loro messa in ordine pure preesistette allrsquoIncipit Vita Nova insomma una volta trascelte Dante le avragrave pur messe in fila ovvero il contrario le avragrave selezionate sulla base appunto se non giagrave di una linea narrativa di una loro consecuzione plausibile Nella sua mente oppure sul suo tavolo rime

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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ancora non legate epperograve non piugrave sparse certo lrsquouna avragrave preceduto lrsquoaltra che so ad esempio A ciascunrsquoalma saragrave certo venuta prima di Morte villanahellip Ebbene lrsquoipotesi che un momento precedente il ne varietur drsquoautore o almeno il momento della selezione dei testi che andranno a costituire il romanzo potesse annoverare piuttosto Un digrave si venne a me Maliconia che la canzone Donna pietosa e di novella etate verrebbe a corroborare le convergenti interpretazioni di De Robertis e Baldelli31 percheacute in una fase molto vicina alla stesura ultima il sonetto poi scartato non poteva piugrave soddisfare alle esigenze del libro che erano venute via via crescendo ben altro era il peso da attribuire a quel passaggio profetico grande invenzione narrativa che rimarragrave tappa insostituibile di ogni canzoniere drsquoamore e morte

Voglio perciograve di nuovo sottolineare lrsquoammicco del solare sonetto accolto -laquoallegro sigrave che appena il conosciahellipraquo - accettato nel regno esclusivo del racconto a quel fratello cupo in parte irrisolto certo dubbioso laquoma non sanza ragione alcunaraquo Probabilmente scartato anche percheacute colpevole di una densitagrave e di unrsquooscuritagrave conformi alla nigredo cui egrave intitolato e che proprio col suo incipit sa perograve dare un nome a piugrave solenni e controllati dispiegamenti di sintomi Nella speranza di avere in qualche misura laquodenudate le sue paroleraquo col riavvicinargli quelle prose forse da lui stesso ispirate e di cui non venne poi ritenuto degno ma grazie alle quali laquosia ndashtuttavia- possibile drsquoaprireraquo anche le sue ragioni

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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NOTE 1 Cosigrave D De Robertis nel suo commento ad locum di Dante Alighieri Vita nuova in D A Opere minori t I p I a cura di D De Robertis e G Contini Milano-Napoli Ricciardi 1984 da cui anche per comoditagrave si trae il testo dantesco (ed Barbi) sempre presente per il nuovo titolo del libello e per il commento lrsquoed a cura di G Gorni Torino Einaudi 1996 2 Si veda il volume del Lessico Intellettuale Europeo dedicato a Phantasia-Imaginatio Atti del Vdeg Colloquio Internazionale Roma 9-11 gennaio 1986 Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1988 in part i saggi di R Busa (De phantasia et imaginatione iuxta S Thomam pp 135-52) e di J Hamesse (Imaginatio et phantasia chez les auteurs philosophiques du 12e et du 13e siegravecle pp 153-184 la cit dal De Beauvais a p 172) da ricordare anche MD Chenu Imaginatio Note de lexicographie meacutedieacutevale [1946] in Id Studi di lessicografia filosofica medievale a c di G Spinosa Firenze Olschki 2001 pp 127-36 3 Sottolinea la natura tecnicistico-medica di tali termini I Baldelli Visione immaginazione e fantasia nella Vita nuova in I sogni nel Medioevo Seminario internazionale Roma 2-4 ottobre 1983 a c di T Gregory Roma Edizioni dellrsquoAteneo 1985 pp 1-10 poi piugrave circostanziatamente quanto a farneticare P Bertini Malgarini Linguaggio medico e anatomico nelle opere di Dante in laquoStudi Danteschiraquo LXI (1989) pp 29-107 p 50 4 Molto si egrave discusso intorno alla qualitagrave delle immaginazioni della Vita Nova si trattasse di sogni ovvero di visioni in stato di veglia oltre al giagrave citato studio di Baldelli si veda DS Cervigni Dantersquos Poetry of Dreams Firenze Olschki 1986 part pp 39-70 giagrave per Aristotele egrave tuttavia laquochiaro hellip che la facoltagrave che produce in noi nello stato di veglia le illusioni quando siamo malati egrave la stessa a produrre durante il sonno lrsquoimpressione del sognoraquo (De insomniis 458b) poi secondo il trattato di Boezio di Dacia De somniis la qualitagrave e il procedimento che portano alla creazione di immagini non differiscono affatto si tratti di sogni veri e propri ovvero di deliri indotti dalla malattia ma di questo piugrave oltre 5 Il testo del De somniis (in Boethii Daci Opera Topica-Opuscula vol VI p II a c di NG Green-Pedersen Haun GEC-Gad 1976 pp 381-91 (le citt alle pp 388-89) si puograve leggere anche in traduzione italiana Boezio di Dacia Sui sogni a c di M Sannelli Genova il melangolo 1997 Quanto alla spegravecificitagrave scientifica di tale trattatello si veda G Fioravanti La scientia somnialis di Boezio di Dacia in laquoAtti della Accademia delle Scienze di Torino IIraquo 101 (1966-67) pp 329-69 sullrsquoinfluenza del Boezio linguista sulla struttura stessa del De Vulgari e in genere

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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sul pensiero dantesco ha particolarmente insistito M Corti Dante a un nuovo crocevia Firenze Le Lettere 1982 6 Cfr De insomniis 461a De divinatione per somnum 463b 464a 7 Il testo (parziale) dei problemi e del trattatello aristotelico in Davidis de Dinanto Quaternulorum fragmenta ed Marian Kurdziałek in laquoStudia Mediewistyczneraquo 3 1963 (Warszawa) pp IV-LX 1-108 p 7 8 Si vedano i miei De Guidone de Cavalcantibus physico (con una noterella su Giacomo da Lentini ottico) in Per Domenico De Robertis Studi offerti dagli allievi fiorentini Firenze Le Lettere 2000 pp 459-508 e Fisiologia dellrsquoamore doloroso in Cavalcanti e in Dante fonti mediche ed enciclopediche in cds in laquoDonna me pregaraquo Guido Cavalcanti e le origini della poesia europea (Atti del Convegno di Barcellona 16-20 ottobre 2001) a c di R Arqueacutes Alessandria Ed dellOrso 2003 9 Constantini Africani Medici De Melancholia libri duo a cura di K Garbers Hamburg Buske 1977 la cit a p 120 10 Gerardi de Solo Commentum super nonum Almansorishellip Venetiis per Bonetum Locatellum 1505 cap XIII De melancolia f 31v 11 Lo cito dalla ristampa Minerva di Frankfurt a M 1964 Bartholomaei Anglici De genuinis rerum coelestium terrestrium et inferarum proprietatibus Libri XVIIIhellip cui accessit liber XIX De variarum rerum accidentibus Francofurti per Wolfgangum Richterum 1601 p 113 12 Arnaldo da Villanova De parte operativa in Arnaldi de Villanova medici acutissimi Opera nuperrime revisa Huyon Lugduni 1520 ai ff 123-130 13 Liber Canonis Avicenne ristampa anastatica Olms Hildesheim 1964 delledizione di Venezia Paganino de Paganini 1507 f 188v 14 Il capitolo sulla malinconia egrave edito da G Ghinassi Nuovi studi sul volgare mantovano di Vivaldo Belcalzer in laquoStudi di Filologia Italianaraquo XXIII (1965) pp 19-172 (testo pp 163-72 il Capitol de la melanconia alle pp 165-68) 15 In Gerardi de Solohellipcit f 31v 16 Si veda la nota di Gorni a laquofantasiaraquo nella sua ed cit p 125 17 Lo stesso come noto avverragrave nella lsquonarrazionersquo petrarchesca dei Rvf dove ad una premonizione di morte di Laura (dovuta a sogni e visioni) seguono testi lsquosviantirsquo di vario argomento poi lrsquoannuncio dellrsquoeffettiva e avvenuta morte di lei per una lettura dei sonetti della premonizione in chiave dantesco-malinconica vedi il mio Fisiologia e patologia nel Canzoniere in cds in Petrarca e la medicina Atti del convegno di Messina-Capo drsquoOrlando 27-28 giugno 2003

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

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18 Il rinvio drsquoobbligo egrave allrsquoancor oggi insostituito R Klibansky E Panofsky F Saxl Saturno e la melanconia trad it Torino Einaudi 1983 19 Che peraltro continua laquoet non solum vera ymo etiam et non veraraquo (ed cit p 7) 20 Da Gerardi de Solohellipcit c 31v 21 Per lrsquointerpretazione di questo testo delle Rime rinvio al mio Fisiololgiahellipcit 22 Si veda la bella relazione tenuta da Andrea Afribo (A rebours Il Duecento visto dalla rima) nellrsquoambito del convegno su Guido Guinizelli (Padova-Monselice) del maggio 2002 e ora in corso di stampa 23 Ha per primo posto attenzione a tali modalitagrave sintattiche della narrazione che avvicinano Fiore a Vita Nova (e poi a Commedia) Domenico De Robertis Il libro della ldquoVita nuovardquo Firenze Sansoni 1961 poi accresciuta 1970 ridiscutendoli in La traccia del ldquoFiorerdquo [1997] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante Firenze Le Lettere 2001 pp 47-62 part 49-52 24 Da segnalare nel capitolo 35 il solo laquovolsi li occhi e vidiraquo (par 1) 25 In veritagrave cinque volte occorre nel cap 24 e una nel cap 25 proprio lagrave dove viene citato il capitolo precedente (laquoDico che lo [Amore] vidi venireraquo par 2) il che mi pare valga da conferma 26 Si veda D De Robertis La forma dellrsquoevento una (quasi) datazione dantesca [1981] in Id Dal primo allrsquoultimo Dante cit pp 91-102 le citt dei sonetti da Dante Alighieri Rime a c di D De Robertis Firenze Le Lettere 2002 27 In Dante Alighieri Rime della laquoVita Nuovaraquo e della giovinezza a c di M Barbi e F Maggini Firenze Le Monnier 1956 pp 273-74 28 Da ricordare lrsquointerpretazione datane da Singleton e poi sempre via via confermata dalla critica ChS Singleton Saggio sulla laquoVita nuovaraquo [1949] Bologna il Mulino 1979 pp 28-38 29 Si poneva domande simili alle mie in particolare relativamente al rapporto fra giustificazione teorica del capitolo 25 e le prose del libello Corrado Calenda Memoria e autobiografia nella Vita Nuova in laquoQuaderni di retorica e poeticaraquo 2 1 (1986) pp 47-53 30 Parole rivolte direttamente ad esseri inanimati personificati sono le sole invocazioni alla morte 31 Ampia la bibliografia relativa alla canzone al nodo del suo rapporto con la prosa che lrsquoaccompagna e conseguentemente con il libro in fieri a partire dal Libro della laquoVita Nuovaraquo di De Robertis (cit pp 152-56) ha corso lrsquoipotesi sopra accennata che poi Ignazio Baldelli ha corroborato nei paragrafi 30-32 del suo Lingua e stile delle opere in volgare di Dante in Enciclopedia Dantesca Appendice Roma 1978 pp 81-83 la

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)

Natascia TONELLI Stilistica della malinconia Vita Nova XXIII-XXV e

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riprende per estenderla ad altri testi R Leporatti Ipotesi sulla laquoVita Nuovaraquo (con una postilla sul laquoConvivioraquo) in laquoStudi Italianiraquo 7 (1992) pp 5-36 e da ultimo con significative obiezioni M Santagata Donne pietose in Id Amate e amanti Figure della lirica amorosa fra Dante e Petrarca Bologna il Mulino 1999 pp 113-139 il quale pure ipotizza che Un digrave si venne a me Malinconia laquopotrebbe essere il primo abbozzo dellrsquoidea della canzoneraquo (p 128) poi unico componimento in morte scartato in quanto privo di una serie di elementi (laquoa partire dal nomeraquo) individuati come decisivi (in Il lutto del poeta ivi p 81)