Stefania Marengo Medicina Interna AO Ordine Mauriziano Torino · - AO Ordine Mauriziano Medicina...
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Fisica degli Ultrasuoni ed impostazione dell’ecografo Stefania Marengo
Medicina Interna
AO Ordine Mauriziano Torino
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Il sottoscritto Stefania Marengo ai sensi dell’art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell’Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario
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● L’ecografia è una tecnica diagnostica per immagini basata sugli echi prodotti da un fascio di ultrasuoni che attraversa un organo o un tessuto
● L’ecografia viene utilizzata in ambito diagnostico e terapeutico; la sua diffusione è favorita dalla innocuità, dalla economicità, dalla ripetibilità e soprattutto dalla sensibilità diagnostica per patologie di molti organi e tessuti.
● Il limite principale è che è un esame operatore dipendente: affinchè le informazioni ecografiche siano correttamente interpretate si richiedono particolari doti di manualità, capacità di osservazione, cultura dell’immagine, esperienza clinica
Ecografia: caratteristiche
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La natura ha ispirato la prima applicazione degli ultrasuoni. Spallanzani nel 1794 dimostrò che i pipistrelli usavano gli ultrasuoni per orientarsi nel volo notturno, successivamente si vide che anche molti cetacei usavano gli ultrasuoni per localizzare ostacoli o catturare prede.
La prima applicazione pratica degli ultrasuoni è stata militare: il SONAR (Sound Navigation and Raging ) negli anni 30 iniziò ad essere utilizzato per visualizzare sottomarini o mine
Ultrasuoni in natura
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Le prime segnalazioni sull’utilizzo degli ultrasuoni come diagnostica sono degli anni 50 ma è intorno al 1970 che inizia il loro utilizzazione in ambito medico
Ecografia con apparecchio Panscanner anni 50.
La sonda ruota intorno al paziente immerso nell’acqua
Allora NON era un esame facile…
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Le onde sonore sono radiazioni di natura meccanica e hanno bisogno di un mezzo per propagarsi.
Gli ultrasuoni sono onde sonore di altissima frequenza e non sono udibili dall’orecchio umano che è in grado di percepire suoni tra i 20 e i 20.000 Herz.
Sotto i 20 Herz non ci sono suoni e sopra i 20.000 non sono udibili dagli umani ma da molti animali (il cane può udire fino a 100.000 Herz).
Le onde sonore
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Per avere un’idea:
● la voce di un uomo ha una frequenza intorno ai 100 Hz
● La voce di una donna sui 200 Hz
● Il la del diapason 440 Hz
L’Hertz è l’unità di misura della frequenza di fenomeni a carattere ciclico ed è pari a un ciclo al secondo
Fisica Ultrasuoni: frequenze
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Gli ultrasuoni come tutte le onde sonore possono essere descritte come dei fenomeni di compressione e rarefazione della materia ovvero su un asse cartesiano con un sinusoide i cui picchi positivi corrispondono alla massima compressione e quelli negativi alla rarefazione
Fisica Ultrasuoni
Lunghezza d’onda
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Di un’onda sonora possiamo quindi definire:
● la frequenza (numero di cicli completi al secondo: in Hertz)
● la lunghezza (distanza in metri tra due picchi di compressione o rarefazione: in cm)
● la velocità di propagazione (frequenza x lunghezza d’onda = metri/secondo)
● l’intensità (ampiezza: watt/cm2, in decibel)
● il periodo (tempo che intercorre tra il passaggio di due fronti d’onda nello stesso punto)
Fisica Ultrasuoni
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Gli ultrasuoni utilizzati in diagnostica hanno frequenze elevatissime (milioni di Herz) e di conseguenza lunghezza d’onda cortissima (frazioni di millimetro).
Maggiore è la frequenza, minore è la lunghezza d’onda e maggiore è la risoluzione spaziale dell’immagine ottenibile
Fisica Ultrasuoni
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● La velocità di propagazione di un onda sonora dipende dalle
proprietà del mezzo che attraversa ed è proporzionale alla densità del mezzo attraversato; viene espressa in metri/secondo.
Le onde sonore si propagano più velocemente nei liquidi e i nostri organi intra addominali (fegato, milza, reni) sono ricchi di acqua e ideali da esaminare.
Tuttavia ogni mezzo oppone una resistenza alla propagazione dell’onda sonora che si definisce Impedenza.
● L’impedenza rappresenta una proprietà della materia ed è direttamente
proporzionale alla densità del tessuto e alla velocità del suono; la sua misura è il Rayl .
Formula dell’impedenza: Z = P (densità del tessuto) x C (velocità del suono)
Fisica Ultrasuoni
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Durante l’attraversamento dei tessuti l’intensità degli ultrasuoni si attenua per:
►Riflessione
►Trasmissione
►Rifrazione
Trasmissione
Riflessione
Rifrazione
Fisica Ultrasuoni
Per la formazione dell’immagine sono importanti solo gli echi che
tornano verso la sonda: gli ultrasuoni residui
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L’onda incidente viene «riflessa» incontrando un’interfaccia: a seconda dell’interfaccia ci sono diversi coefficienti di riflessione: ● Interfaccia acqua/grasso 3.5 %
● Interfaccia acqua/aria 100 %
Mezzo 1
Mezzo 2
Interfaccia
Onda incidente Onda riflessa
Riflessione
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Dispersione in tutte le direzioni (a 360°) quando il fascio US incontra un tessuto costituito da particelle più piccole della sua lunghezza d’onda.
Diffusione
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Deviazione di una porzione del fascio US non riflessa: trasmissione non assiale, le cui cause possono essere: diversa velocità di propagazione nei tessuti o angolo di incidenza.
Mezzo 1
Mezzo 2
Onda incidente
Onda trasmessa
Rifrazione
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L ‘apparecchio ecografico presenta uno strumento detto trasduttore o sonda che è deputato alla produzione e alla ricezione degli echi.
Nella sonda sono presenti cristalli piezoelettrici che hanno la proprietà di vibrare se sottoposti a tensione elettrica e quindi di tornare alla forma originale; questo repentino ritorno elastico fa entrare in risonanza i cristalli, determinando vibrazioni che generano ultrasuoni. Gli stessi cristalli investiti dagli ultrasuoni di ritorno dai tessuti si deformano generando una piccola corrente elettrica.
Ecografia: le sonde
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La sonda trasmette « pacchetti» di ultrasuoni per l’1% del tempo (1-2 milionesimi di sec.): FASE DI EMISSIONE. Nel restante 99% la sonda resta in attesa degli echi di ritorno: FASE DI ASCOLTO.
Gli echi di ritorno deformando i cristalli piezezolettrici provocando segnali elettrici che consentono la formazione dell’immagine. A seconda del ritardo con cui gli echi arrivano alla sonda vengono disposti nella matrice dell’immagine: più precoci le zone superficiali e tardive le profonde).
Il passaggio tra due tessuti è segnato da interfacce acustiche.
Sonde: trasmissione e ricezione
Formazione degli echi Attenuazione degli US
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Sonda Lineare 7,5 MHz (6 – 13 MHz)
alta risoluzione = bassa penetrazione
Sonde
Applicazioni: organi superficiali
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Sonda Convex 3,5 MHz (3 – 6 MHz)
media risoluzione = media penetrazione
Applicazioni: addome e torace
Sonde
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Sonde
Sonda Settoriale 2,5 MHz (2 – 3 MHz)
bassa risoluzione = alta penetrazione
Applicazioni: cuore
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A
B
C
D
E
Orientamento della sonda
E
D : Sonda E : Piano di scansione
A : rotazione B : basculamento C : inclinazione
B C
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TESTA
ANTERIORE
POSTERIORE
Scansione longitudinale
TESTA
TESTA
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DESTRA
ANTERIORE
POSTERIORE
DESTRA
Aorta
Scansione trasversale
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Gli echi prodotti dagli ultrasuoni una volta raggiunta la sonda possono essere visualizzati con diverse modalità.
Le principali sono :
● A mode (Amplitude mode)
● B mode (Brigthtness mode)
● B mode real time (B mode dinamico)
● M mode o TM mode (Time Motion mode)
A mode
B mode
Modalità visualizzazione
M mode
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La modalità B mode Real Time è quella che abitualmente viene utilizzata per l’esame ecografico addominale.
► Per vedere le strutture profonde dobbiamo utilizzare basse frequenze (sonde da 3,5 MHz spesso convex con cristalli disposti in modo da realizzare un’immagine più ampia possibile con buona visione laterale).
► Per le parti superficiali le sonde ad alta frequenza (da 7 MHz in su); più la frequenza è alta più si osserveranno solo le parti superficiali
Il segnale analogico viene trasferito in digitale con 256 livelli di grigio.
Ecografia B mode real time
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Cono d’ombra
Rinforzo
Anecogena
Attenuazione
Ipercogena
Iperecogena
Il tessuto ha proprietà di riflettere le onde ultrasonore e produce un’ immagine bianca sullo schermo
Anecogena
Il tessuto ha proprietà di trasmettere le onde ultrasonore e produce un’ immagine nera sullo schermo
Ecogena
Il tessuto ha proprietà sia di trasmettere, sia di riflettere le onde US e produce una immagine grigia sullo schermo la cui tonalità dipende dalla prevalenza dell’una o dell’altra proprietà
Ecogenicità immagine
Ecogena
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Immagini di parete IPERECOGENE
Riflessione
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Immagini di parenchima ECOGENE
Diffusione
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Immagini di «vuoto» ANECOGENE
Non interazioni con US
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Anecogeno
Ipoecogeno
Ecogeno
Iperecogeno
Ecogenicità
Scala dei
Grigi
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Interfaccia speculare
1 cm
1 cm
1 cm
1 cm
Artefatti ecografici
Riverberi Riflessioni speculari multiple
Torace: linee A
Linee iperecogene
multiple e parallele
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Artefatti ecografici
Altri Riverberi
Torace: linee B Colecisti: code di cometa
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Tessuti molli
Riflessioni multiple di tipo diffuso tra il trasduttore e le strutture presenti nel tragitto compiuto dagli ultrasuoni prima di
giungere alla raccolta liquida
Versamento pleurico
Effetto pioggia (plus)
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Gli echi riflessi tra una superficie riflettente speculare curva e una struttura vicina allungano il tempo per tornare alla sonda, ciò è interpretato come maggiore distanza percorsa.
Effetto specchio (plus)
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Attraverso una struttura liquida gli echi sono quasi interamente trasmessi, mentre nei tessuti intorno subiscono attenuazione.
Posteriormente il fascio arriva dotato di maggiore intensità rispetto ai tessuti vicini
Rinforzo posteriore (plus)
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1. per assorbimento: neoplasia
2. per riflessione più assorbimento: calcificazioni (osso e calcoli)
3. per riflessione: aria
Nodulo calcifico polmonare aria
neoplasia
Cono d’ombra posteriore (minus) 1
2 3
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L’immagine ecografica è il risultato della elaborazione degli echi che tornano alla sonda e va interpretata.
L’ecografo non è intelligente… L’operatore dovrebbe essere intelligente
Artefatti
Grazie