Statale 38, ritardi nei lavori L'apertura slitta ancora · t di accordi con la sinistra, ipotesi...

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La certezza si avrà sola- mente quando sarà convocata la riunione della segreteria tecnica. Ma, giorno dopo giorno, prende sempre più corpo la voce di uno slittamento sino al mese di giugno dei lavori nel cantiere della nuova statale 38. A fare sollevare dubbi sul prolun- gamento dei lavori sono soprattut- to gli scavi all’interno della galleria artificiale (da Selvapiana al Tovate) che sembrano andare a rilento fa- cendo ipotizzare il posticipo del- l’inaugurazione della cosiddetta variante di Morbegno, in particola- re il tratto che dallo svincolo dallo svincolo di Cosio Valtellino porta a quello di Tartano . «Ma la comunicazione spetta ad Anas» dice Francesco Bongio con- sulente tecnico del Comune di Morbegno. GHELFI A PAGINA 24 Mezzo al lavoro sulla nuova statale 38 ARCHIVIO Al palo il progetto per Pianazzola Tempi lunghi per il pro- getto di collettamento delle acque bianche provenienti dalla sponda di Pianazzola. «Purtroppo – spiega il vicesin- daco di Chiavenna Davide Trusso- ni – non abbiamo mai avuto rispo- sta dal ministero e visto il periodo crediamo che non arriveranno tanto presto». Tra elezioni e insediamento del nuovo governo per il 2018 difficil- mente si vedrà la realizzazione del cantiere. Tanto che prudenzial- mente l’amministrazione ha tolto l’intervento dal piano triennale delle opere pubbliche Un problema non di poco conto: il canale di raccolta attualmente non è più sufficiente, anche perché nel corso dei decenni si è costruito molto sulla sponda. Questo aspet- to, unito anche all’abbandono dei terrazzamenti mette la zona a ri- schio. «L’aver realizzato il progetto – conclude Trussoni è comunque molto positivo. Servirà per accede- re a nuove fonti di finanziamento nel caso in cui vengano attivate». PRATI A PAGINA 26 Grosio Morì con le gemelle che portava in grembo Il Pm: «Non ci fu colpa» SERVIZIO A PAGINA 18 Chiesa in Valmalenco Morto nel rogo Domani l’addio SERVIZIO A PAGINA 18 Ponte Rubano sulle tombe Telecamere al cimitero CASTOLDI A PAGINA 19 Prata Camportaccio Investito sulla 36 Sicurezza nel mirino SERVIZIO A PAGINA 26 Finite le vacanze forzate Valmasino torna a scuola Le vacanze forzate per i bambini della Valmasino sono terminate. Suona questa mattina la campanella nella “nuova scuo- la” dei 52 bambini dell’asilo e delle elementari. Lo stabile scolastico di Cata- eggio, dopo la frana di venerdì scorso, resterà chiuso sino al 3 marzo per consentire le opere di messa in sicurezza del versante. Così da oggi i piccoli alunni pren- deranno posto nelle aule del- l’oratorio di Cataeggio e nella sala dei Beni frazionari di San Martino, «grazie al parroco don Umberto Gosparini e al presi- dente dei beni frazionari di San Martino Silvano Fiorelli e a tutti i volontari» dicono il sindaco Si- mone Songini e il suo vice Stefa- no Angileri. Una scelta forzata, dopo il no arrivato dalla Comunità monta- na alla disponibilità di altri sedi «Aspettiamo ancora una comu- nicazione scritta». SERVIZIO A PAGINA 24 La curiosità L’esordio di Delebio Rugby in Valle sempre più rosa Novità importante nel pano- rama sportivo della Valle. Ha fatto il suo debutto, infatti, la squadra femminile di rugby del Delebio. A PAGINA 39 Le rugbiste di Delebio 9 771590 588032 80208 di CARLO LOTTIERI L a sovrapposizione tra le elezioni legislative e il rinnovo del Consiglio regionale lombardo sta oscurando questo secondo appuntamento, che invece merita attenzione. Innanzi tutto, va ricordato come nell’ottobre scorso un consistente afflusso ai seggi abbia dato forza alla richiesta della Regione Lombardia di avviare un processo autonomista, che tenga qui la maggior parte del residuo fiscale (oltre 50 miliardi di euro all’anno), aumenti le competenze locali e, soprattutto, rovesci in senso federale la piramide del potere. Quello che molti lombardi CONTINUA A PAGINA 10 Statale 38, ritardi nei lavori L’apertura slitta ancora A giorni la riunione della segreteria tecnica: fine cantiere forse a giugno LA CONQUISTA TEDESCA DELLE 28 ORE NON CI ILLUDA di ALBERTO KRALI P ossibilità di scegliere un orario di 28 ore di lavoro anziché 35. Questa é la conquista dei sindacati metalmeccanici tedeschi e come dice con enfasi il capo del IG Metall Jörg Hoffman “una pietra miliare sulla strada che conduce ad un mondo del lavoro autogestito”. Di questo si tratta perché al lavoratore è data facoltà di scegliere la settimana con meno ore per due anni e con una retribuzione invero non CONTINUA A PAGINA 10 Filo di Seta Anche Berlusconi a Sanremo. Canta: condono, condono, condono. ANNO 127 . NUMERO 38 • www.laprovinciadisondrio.it GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018 • EURO 1,30 BORMIO «Ciao Egidio. Vola alto sui monti» Grande dimostrazione di gratitudine e affetto quella tributata ieri dai bormini in occasione dei funerali di Egidio Tarantola Peloni, il “signor Braulio”. Coscritti, amici, dipendenti e compagni nelle avventure politiche ma anche atleti della Bormio Ghiaccio, albergatori e imprenditori di tutta la provincia si sono stretti ai familiari per dargli l’ultimo saluto VALZER A PAGINA 22 Duplice incendio nella notte ad Ardenno. Le fiamme hanno inte- ressato il fienile di un edificio in ristrutturazione e un “baitello” poco distante. Sul posto hanno operato una decina di pompieri. Già individuato il responsabile. Si tratta di un parente della famiglia presa di mira che, messo alle strette, ha ammesso le sue re- sponsabilità. Già scattata la denuncia. MARSETTI A PAGINA 25 Ardenno Ruggini tra parenti Di notte dà fuoco a fienile e casolare LOMBARDIA E AUTONOMIA L’OCCASIONE DAL VOTO /ygjpah1i0EhiIwPu2oncrXvn6JM2h2D9CDp+9udNGI=

Transcript of Statale 38, ritardi nei lavori L'apertura slitta ancora · t di accordi con la sinistra, ipotesi...

La certezza si avrà sola-mente quando sarà convocata la riunione della segreteria tecnica.

Ma, giorno dopo giorno, prendesempre più corpo la voce di uno slittamento sino al mese di giugnodei lavori nel cantiere della nuovastatale 38.A fare sollevare dubbi sul prolun-gamento dei lavori sono soprattut-to gli scavi all’interno della galleriaartificiale (da Selvapiana al Tovate)

che sembrano andare a rilento fa-cendo ipotizzare il posticipo del-l’inaugurazione della cosiddetta variante di Morbegno, in particola-re il tratto che dallo svincolo dallosvincolo di Cosio Valtellino portaa quello di Tartano . «Ma la comunicazione spetta ad Anas» dice Francesco Bongio con-sulente tecnico del Comune di Morbegno.GHELFI A PAGINA 24Mezzo al lavoro sulla nuova statale 38 ARCHIVIO

Al palo il progetto per PianazzolaTempi lunghi per il pro-

getto di collettamento delle acquebianche provenienti dalla spondadi Pianazzola.

«Purtroppo – spiega il vicesin-daco di Chiavenna Davide Trusso-ni – non abbiamo mai avuto rispo-

sta dal ministero e visto il periodocrediamo che non arriveranno tanto presto».

Tra elezioni e insediamento delnuovo governo per il 2018 difficil-mente si vedrà la realizzazione delcantiere. Tanto che prudenzial-

mente l’amministrazione ha toltol’intervento dal piano triennale delle opere pubbliche Un problema non di poco conto:il canale di raccolta attualmente non è più sufficiente, anche perchénel corso dei decenni si è costruito

molto sulla sponda. Questo aspet-to, unito anche all’abbandono deiterrazzamenti mette la zona a ri-schio. «L’aver realizzato il progetto – conclude Trussoni è comunque molto positivo. Servirà per accede-re a nuove fonti di finanziamentonel caso in cui vengano attivate».PRATI A PAGINA 26

GrosioMorì con le gemelleche portava in gremboIl Pm: «Non ci fu colpa»SERVIZIO A PAGINA 18

Chiesa in ValmalencoMorto nel rogoDomani l’addioSERVIZIO A PAGINA 18

PonteRubano sulle tombeTelecamere al cimiteroCASTOLDI A PAGINA 19

Prata CamportaccioInvestito sulla 36Sicurezza nel mirinoSERVIZIO A PAGINA 26

Finite le vacanze forzateValmasino torna a scuola

Le vacanze forzate peri bambini della Valmasino sonoterminate. Suona questa mattinala campanella nella “nuova scuo-la” dei 52 bambini dell’asilo edelle elementari.

Lo stabile scolastico di Cata-eggio, dopo la frana di venerdìscorso, resterà chiuso sino al 3marzo per consentire le opere dimessa in sicurezza del versante.Così da oggi i piccoli alunni pren-deranno posto nelle aule del-l’oratorio di Cataeggio e nella

sala dei Beni frazionari di SanMartino, «grazie al parroco donUmberto Gosparini e al presi-dente dei beni frazionari di SanMartino Silvano Fiorelli e a tuttii volontari» dicono il sindaco Si-mone Songini e il suo vice Stefa-no Angileri.Una scelta forzata, dopo il noarrivato dalla Comunità monta-na alla disponibilità di altri sedi«Aspettiamo ancora una comu-nicazione scritta».SERVIZIO A PAGINA 24

La curiositàL’esordio di DelebioRugby in Valle sempre più rosa

Novità importante nel pano-rama sportivo della Valle. Ha fatto il suo debutto, infatti,la squadra femminile di rugbydel Delebio. A PAGINA 39

Le rugbiste di Delebio

9771590

588032

80208

di CARLO LOTTIERI

La sovrapposizione trale elezioni legislative eil rinnovo del Consiglio regionale

lombardo sta oscurando questo secondo appuntamento, che invece merita attenzione.

Innanzi tutto, va ricordatocome nell’ottobre scorso un consistente afflusso ai seggi abbia dato forza alla richiesta della Regione Lombardia di avviare un processo autonomista, che tenga qui la maggior parte del residuo fiscale (oltre 50 miliardi di euro all’anno), aumenti le competenze locali e, soprattutto, rovesci in senso federale la piramide del potere.

Quello che molti lombardiCONTINUA A PAGINA 10

Statale 38, ritardi nei lavoriL’apertura slitta ancoraA giorni la riunione della segreteria tecnica: fine cantiere forse a giugno

LA CONQUISTATEDESCADELLE 28 ORENON CI ILLUDAdi ALBERTO KRALI

Possibilità di scegliereun orario di 28 ore dilavoro anziché 35.Questa é la conquista

dei sindacati metalmeccanici tedeschi e come dice con enfasi il capo del IG Metall Jörg Hoffman “una pietra miliare sulla strada che conduce ad un mondo del lavoro autogestito”. Di questo si tratta perché al lavoratore è data facoltà di scegliere la settimana con meno ore per due anni e con una retribuzione invero non CONTINUA A PAGINA 10

Filo di Seta

Anche Berlusconi a Sanremo. Canta: condono, condono, condono.

ANNO 127 . NUMERO 38 • www.laprovinciadisondrio.it GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018 • EURO 1,30

BORMIO

«Ciao Egidio. Vola alto sui monti»Grande dimostrazione di gratitudine e affetto quella tributata ieri dai bormini in occasione

dei funerali di Egidio Tarantola Peloni, il “signor Braulio”. Coscritti, amici, dipendenti

e compagni nelle avventure politiche ma anche atleti della Bormio Ghiaccio, albergatori

e imprenditori di tutta la provincia si sono stretti ai familiari per dargli l’ultimo saluto

VALZER A PAGINA 22

Duplice incendio nella notte ad

Ardenno. Le fiamme hanno inte-

ressato il fienile di un edificio in

ristrutturazione e un “baitello”

poco distante. Sul posto hanno

operato una decina di pompieri.

Già individuato il responsabile. Si

tratta di un parente della famiglia

presa di mira che, messo alle

strette, ha ammesso le sue re-

sponsabilità. Già scattata la

denuncia. MARSETTI A PAGINA 25

ArdennoRuggini tra parentiDi notte dà fuocoa fienile e casolare

LOMBARDIAE AUTONOMIAL’OCCASIONEDAL VOTO

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2 LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

Il fatto del giorno Verso le elezioni

Condono-lumaca

Nel 2016 erano oltre 5 milionile pratiche ancora da evadere

ROMA

L’eterno duello traSilvio Berlusconi e MatteoSalvini si arricchisce di unnuovo capitolo. Dopo le divi-sioni sull’abolizione o menodella legge Fornero ad allon-tanare di nuovo i due alleati èil condono edilizio.

Ospite di Radio 24, il lea-der di Forza Italia annunciaun «cambio di regole» sul-l’edilizia. «Chi deve costruireuna casa o aprire un’attivitàcommerciale, non dovrà piùaspettare anni per permessi elicenze».

Il Cavaliere non usa in mo-do esplicito la parola condo-no, ma nemmeno nega la pos-sibilità: «Chiamatelo comevolete – dice – l’importante èche si cambino queste regoleattuali».

Immediato il niet del lea-der della Lega: «Dico no, dicofortemente no a ogni ipotesidi condono per abusi edilizi».

Contraria a una sanatoriatout court anche Giorgia Me-loni che però invita a distin-guere «i casi di chi aveva unanecessità da chi non ce l’ave-va e questo vale sia per le car-telle esattoriali che per le ca-se abusive».

Un tema insomma che di-vide i tre leader, tanto da co-stringere l’ex premier a cor-reggere il tiro per evitare chel’immagine di una coalizionespaccata incida sui sondaggiche continuano a dare il cen-

Nel 2016 c’erano ancora più di 5

milioni, per l’esattezza, 5.392.716

pratiche di condono edilizio da

evadere: oltre un terzo della

mole di 15.431.707 domande

presentate a partire dalla legge

47 del 1985. È quanto ricorda un

dossier con i dati aggiornati ad

aprile 2016 elaborato da Sogeea,

che raccoglieva i dati di tutti i

capoluoghi di provincia e di tutti

i Comuni con più di 20 mila abi-

tanti e un campione di quelli più

piccoli. Il totale dei mancati

introiti per le casse pubbliche era

stimabile in 21,7 miliardi di euro:

10,3 miliardi di oblazioni (cifra da

ripartire a metà fra Stato e Co-

muni e a cui vanno aggiunti 160

milioni alle Regioni in base alla

Legge 326/03); 6,7 miliardi di

oneri concessori; 1,5 miliardi di

diritti di segreteria; 2,1 miliardi

di diritti di istruttoria; 1,1 miliardi

di risarcimenti per danno am-

bientale. In testa Roma con circa

800 milioni di euro di mancate

riscossioni. Roma, ovviamente

era nettamente in testa alla

graduatoria sia delle istanze

presentate sia delle pratiche

ancora da terminare.

Berlusconi-SalviniIl duello si accendeanche sul condonoIl centrodestra. Silvio lo rilancia, poi si correggeIl leghista: no ad ogni ipotesi a favore degli abusi edilizi

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi

con il leghista Matteo Salvini FOTO ANSA

zia». Non risparmia critichenemmeno il Movimento Cin-que Stelle che accusa l’ex pre-mier di fare «la costruzioneselvaggia come promessaelettorale. È vergognoso. Cri-tici anche Lega Ambiente e ilCodacons che parla di «pro-posta immorale che mette arischio la vita di milioni dicittadini».

E se l’idea di un condonospariglia gli equilibri all’in-terno del centrodestra, ad al-zare la tensione continua adessere la manifestazione«anti inciucio» organizzatadalla Meloni per il 18 febbra-io.

Invito declinato sia dal lea-der della Lega che dal Cava-liere che anzi boccia l’inizia-tiva perché «dannosa, dareb-be l’impressione ai nostrielettori che ci sia la possibili-tà di accordi con la sinistra,ipotesi che non c’è».

Il segretario del Carroccioin tour per la Toscana (a Fi-renze c’è stata anche un con-tro corteo di protesta) ha pe-rò ribadito che il Carroccionon farà accordi – «chi vota laLega manda a casa Renzi» –alza i toni contro l’Europa at-tirandosi le critiche del capodi Nci Raffaele Fitto («Il cen-trodestra che abbiamo inmente deve proporsi comeforza seria e responsabile digoverno») ma soprattutto silascia andare a un commentochoc alla proposta di iscriver-

si all’anagrafe antifascista diStazzema: «L’anagrafe io lalascerei per l’anagrafe cani-na. Sono contro i regimi, sonopacifico, non violento. Rossi eneri hanno creato abbastan-za disastri, sono stati con-dannati dalla storia. A mefanno ridere e sorridere quel-li che parlano di un pericolodi ritorno fascista: non torne-ranno né il fascismo né il co-munismo. Io voglio vivere inbase alle regole: purtroppo inItalia c’è qualche fenomenodi sinistra che pensa chechiedere regole, limiti, ri-spetto, doveri oltre che dirit-ti, sia fascista. Penso che siasemplicemente buon sensoda padre di famiglia».

trodestra vicino a quota 40%.Berlusconi «non ha parla-

to di un condono, ma di unasemplificazione amministra-tiva per quanto riguarda l’ini-zio dei lavori edilizi», chiari-sce una nota dello staff delleader azzurro.

Ma, la precisazione, nonottiene certo l’effetto spera-to, e contro l’ipotesi di una sa-natoria edilizia insorgono le

n Tensione nella coalizione per la manifestazione «anti inciucio» voluta dalla Meloni

n I Cinque Stellee il Pd all’attacco:una vergognosapromessaelettorale

No di Lega e Fi alla manifestazione «anti inciucio» di Giorgia Meloni

altre forze politiche. MatteoRenzi su Facebook parla di«fantasia al potere. Berlusco-ni – scrive il segretario del Pd– propone un condono edili-zio. E capisci che mancanotre settimane alle elezioni».

Più duro il leader di LeuPietro Grasso secondo cui ilcondono edilizio «non è unacosa consona per la democra-

Il Cavalierevuole tenerele mani libere

L’ANALISI

ANDREA FERRARI

Dicono che GiorgiaMeloni sia irritatis-sima con Silvio Ber-lusconi per il fattoche diserterà la ma-

nifestazione con cui la leaderdi Fratelli d’Italia il 18 febbra-io vorrebbe sancire solenne-mente che il centrodestra maie poi mai farà l’«inciucio» conil Pd, ossia un governo di lar-ghe intese qualora nel prossi-mo Parlamento non ci fosseuna maggioranza chiara.

Dice Berlusconi che una talemanifestazione «confonde-rebbe gli elettori» essendochiaro a tutti che lui vuole un

governo di centrodestra e chese non ci fossero le possibilità,sarebbe meglio andare al voto.«Quando» andare al voto, tut-tavia, Berlusconi non lo speci-fica, come non lo dice MatteoRenzi, concorde in un ricorsoalle urne in assenza di risulta-to elettorale chiaro. In questopercorso però Meloni e MatteoSalvini sospettano la presenzadi porticine segrete che con-ducano ugualmente all’inciu-cio. Se infatti dopo un voto in-certo si dicesse: il presidentedel Consiglio non dimissiona-rio Paolo Gentiloni, in nomedella governabilità, dell’emer-genza, dei mercati, ecc., conti-nui a governare per qualchemese con l’appoggio «tecnico»di parte dell’opposizione, ma-

gari ricontrattando parte delprogramma, le larghe intesesarebbero già realizzate di fat-to.

Il Cavaliere non vuole che isuoi alleati gli leghino le mani,però ha bisogno di potenziareil più possibile la ri-crescitaelettorale di Forza Italia. È perquesta ragione che, dopo i fattidi Macerata, ha lanciato l’ideadell’espulsione coatta e imme-diata addirittura di 600 milaclandestini, così da non sem-brare a rimorchio della Leganel contrasto all’«invasione».Ed è sempre per questa ragio-ne che ha tirato fuori il condo-no edilizio, vecchio cavallo dibattaglia. Il primo a dire «no»alla proposta è stato non a casoproprio Salvini: «L’Italia è già

abbastanza cementificata,non servono condoni, semmaiaboliamo l’Imu».

Come si vede, nel centrode-stra la corsa per il primato sifa più serrata man mano chepassano i giorni e si avvicina iltraguardo del 4 marzo. È veroche Berlusconi considerascontato che sarà comunquelui a scegliere l’eventuale pre-mier e che la scelta cadrà su unesponente di Forza Italia (suquesto si è impegnato perso-nalmente con i capi del partitopopolare europeo che vedreb-bero bene Antonio Tajani, at-tuale presidente del Parla-mento di Strasburgo), ma èanche vero che questa rivendi-cazione deve basarsi anche suun indiscutibile primato di vo-

ti, l’unico che Salvini rispette-rà senza discutere. Dunque,bisogna lavorare perché ForzaItalia sia di gran lunga il primopartito della coalizione.

Il vero ostacolo per raggiun-gere questo obiettivo sonoproprio gli episodi come quellidi Macerata che, facendo veni-re alla luce l’insofferenza divasti segmenti sociali verso iclandestini, premino il partitopiù netto nel chiedere di chiu-dere le porte e rimandare gliimmigrati a casa loro, cioè laLega.

La sondaggista preferita adArcore, Alessandra Ghisleri,ha già chiarito che la Lega daquei fatti inquietanti ha giàguadagnato voti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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LA PROVINCIA 3GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

I precedenti

Due anni fa chiesta la restituzionedi 173 mila euro all’Ukip

La nuova strategia

Renzi in campagna «soft»Pochi comizi, molta squadraCandidato di collegio. Abito scuro e

camicia bianca, senza cravatta,

Matteo Renzi bussa al citofono di

un militante di Firenze. Una decina

di persone in salotto, la tavola

imbandita con dolci, piatti di

plastica, tovaglioli rossi di carta. Da

candidato nell’uninominale di

Firenze per il Senato, inaugura i

suoi aperitivi elettorali: «Anche chi

voterà per Lega o M5S sa che la

situazione è oggettivamente

migliore di quattro anni fa», dice

quasi distaccato. È lo stile «zen»

del segretario: lontana la marato-

na della campagna referendaria,

lontani i tempi della personalizza-

zione e pure i ritmi forsennati del

treno Pd. Niente sovraesposizione:

avanti la squadra e i cento punti di

programma «anche un po’ noiosi».

Al Nazareno aspettano i sondaggi

che nei prossimi giorni daranno un

quadro più chiaro della situazione

con le rilevazioni collegio per

collegio sui nomi dei candidati.

Dal Front national di Marine Le

Pen, all’Ukip di Nigel Farage: sono i

casi più eclatanti – entrambi

riguardanti formazioni politiche

con un alto tasso di euroscettici-

smo – scoperti negli scorsi anni dal

servizio di controllo del Parlamen-

to europeo monitorando i rimbor-

si dell’Eurocamera utilizzati in

maniera impropria ai danni delle

casse di Strasburgo. La vicenda

sollevata da Repubblica sul M5S su

un caso di rimborsi europei, ripor-

ta infatti alla memoria lo scandalo

che ha investito la leader del Front

national, Marine Le Pen.

Nel marzo del 2015 il Parlamento

Ue notificò all’Olaf, l’Ufficio anti-

frode europeo, una sospetta frode

sui portaborse, denunciando

presunti abusi riguardanti suoi

assistenti che avrebbero lavorato

con lei non a Strasburgo o a Bru-

xelles ma a Nanterre in Francia,

nella sede del Front national.

L’altro caso eclatante risale a fine

2016, quando il Parlamento euro-

peo chiese indietro quasi 173 mila

euro di finanziamenti all’Alleanza

per la democrazia diretta in Euro-

pa, il partito dominato dall’Ukip a

Strasburgo.

Rimborsi M5S a StrasburgoÈ bufera. Il Pd va all’attacco Le accuse. «Danno lezioni di moralità ma poi non le applicano»Ma i Cinque Stelle smentiscono l’inchiesta di «Repubblica»

ROMA

M5S nella bufera perle accuse su un caso di rimborsiall’Europarlamento per il qua-le finisce nel mirino la respon-sabile comunicazione a Bru-xelles e nuovo astro dello staffpentastellato, Cristina Belotti.

A scatenare l’ira dei 5 Stelleè un’inchiesta di «Repubblica»che contesta all’addetta stam-pa una serie di richieste di rim-borsi per missioni che non sa-rebbero legate all’attività euro-pea ma quella del candidatopremier Luigi Di Maio in Italia.A sostegno della sua tesi, ilquotidiano di largo Fochettiriporta alcuni carteggi e docu-menti da parte di funzionarieuropei. E il Pd va all’attaccodei 5 Stelle. «L’amministrazio-ne dell’Efdd, la famiglia politi-ca che in Ue riunisce Cinque-stelle e Ukip, ha contestato irimborsi chiesti da CristinaBelotti» scrive il quotidianoche, dopo le proteste del grup-po di Bruxelles, pubblica anchele cosiddette «pezze d’appog-gio», i documenti che prove-rebbero la ricostruzione deifatti riportati.

La funzionaria

Ma il M5S nega e, soprattutto,nega la funzionaria europea,segretario generale del gruppo,Aurelie Laloux, citata dal quo-tidiano e che invece smentisce.Lo fa in una lettera di rispostaagli europarlamentari M5SLaura Agea e Ignazio Corraoche le avevano inviato la loroversione dei fatti chiedendoledi confermarla. «Vi confermola veridicità dei fatti e sono avostra disposizione per tuttele informazioni complementa-ri». Ma non finisce qui. Il caso

Il candidato premier del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio ANSA

riporta a galla un clima tradi-zionalmente non proprio sere-no dentro il gruppo europeodei 5 Stelle.

L’indagine

Tant’è che ora il Movimentovuole vederci chiaro. I verticidel Movimento lasciano filtra-re che «il segretario generaledel gruppo, Aurelie Laloux, harichiesto ufficialmente ai ser-vizi di sicurezza del Parlamen-to europeo, l’apertura di unaindagine per la violazione delsegreto delle comunicazioniinterne e per la pubblicazionedi dati personali senza il con-senso degli interessati».

Soprattutto, però, smenti-scono completamente la ver-

sione del quotidiano. «Lo sco-op di Repubblica è il nulla co-smico» dicono. E aggiungono:«Ad ogni modo il materialedivulgato da Repubblica non faaltro che confermare la nostratesi».

Che è quella sostenuta in uncomunicato ufficiale dell’Efdd.E cioè, le missioni in questione«sono state sottoposte a nor-male verifica interna e giudica-te conformi, tant’è che per nes-suna di quelle è stato chiestoil rimborso». Insomma, sonotutte «illazioni del giornale delPd».

Ma Repubblica confermapunto per punto la sua inchie-sta. «In tre casi documentati –chiarisce il caporedattore poli-

tico del quotidiano, StefanoCappellini – sono state cancel-late le richieste di rimborso perun rientro in Italia che nonaveva niente a che fare con ilsuo ruolo istituzionale al Par-lamento europeo».

Il quotidiano

Dal quotidiano si rileva inoltreche un comunicato attribuitoad Efdd in serata in difesa dellaeuroparlamentare è in realtàla copia di una nota dei 5 Stellediffusa qualche ora prima. Il Pdrincara: «Il M5S anche su que-sto dà lezioni di moralità aglialtri e poi non le applica» pro-testa, tra gli altri dem, il presi-dente dei deputati del Partitodemocratico, Ettore Rosato.

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4 Cronache LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

«paralizzerebbe quello che fac-ciamo», ha sottolineato Mattis, dicendosi quindi «ottimista» per un superamento dell’impas-se alla luce del lavoro fatto a Ca-pitol Hill.

Trump intanto richiamanuovamente l’attenzione sul-l’Fbi e le ombre gettate sull’indi-pendenza del bureau federale, twittando: «I nuovi sms dell’Fbi sono una bomba!». Si tratta di uno scambio di messaggi fra dueagenti dell’Fbi risalente al set-tembre 2016 da cui emergereb-bero presunte pressioni da par-te dell’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama per aggiornamenti sull’inchiesta circa le e mail di Hillary Clinton,allora candidata democratica per la presidenza Usa.

L’accordo – con l’obiettivo ditradurlo in tempi rapidi in testo quindi in legge alla firma del pre-sidente – prevede un aumento dei limiti di spesa in aree ben precise. Stando ai primi dettagli trapelati si tratta 315 miliardi in due anni, fino a tutto il 2019. Di questi, circa 90 miliardi sareb-bero stanziati in aiuti per le vitti-me di disastri naturali, come i re-centi uragani che hanno deva-stato intere aree del Paese. Uno dei capitoli più consistente ri-guarda poi la spesa militare, da cui l’intervento del capo del Pentagono in persona, Jim Mat-tis, chiamato a commentare l’ac-cordo alla Casa Bianca.

Un altro shutdown del gover-no federale «sarebbe molto dan-noso» per i militari americani,

minoranza democratica Chuck Schumer. Un primo passo, ap-punto, che deve tuttavia supera-re il muro alzato alla Camera dall’ala progressista dem guida-ta dalla leader Nancy Pelosi, ma anche da quella conservatrice tra i repubblicani. In particolarela prima chiede un impegno allospeaker, il repubblicano Paul Ryan, per un dibattito volto a sciogliere il nodo sull’immigra-zione. Ovvero i fondi per il «mu-ro» e la sicurezza delle frontiere.

potrebbe scongiurare un’altra paralisi dell’amministrazione federale.

E possibilmente aprire lastrada al superamento dell’im-passe al Congresso che ha inne-scato un braccio di ferro politicofino al coinvolgimento della Ca-sa Bianca e del presidente Do-nald Trump in persona. L’intesaè stata annunciata proprio in questi termini dai leader della maggioranza repubblicana al Senato Mitch McConnell e della

In Senato

Ma i democratici chiedono chiarimenti su immigrazionee sicurezza delle frontiere.Trump: «Sms bomba sull’Fbi»

Con l’ombra di un nuo-vo shutdown del governo fede-rale che incombe su Washin-gton a poco più di 24 ore da una nuova scadenza, il Senato degli Stati Uniti ha raggiunto un ac-cordo bipartisan sul budget che

Usa, un’intesa bipartisanevita il nuovo shutdown

Jim Mattis, segretario alla Difesa

BERLINO

Il rischio di un altro fallimento, a un certo punto, ha fatto tremare il tavolo e chi era seduto intorno. Ma poi l’accor-do sulla Grosse koalition, dopo settimane di estenuanti tratta-tive e una lunghissima marato-na notturna finale, ieri mattina è arrivato.

Il prezzo pagato da AngelaMerkel è stato altissimo: ben seiministeri ai socialdemocratici, di cui tre cruciali, tra cui le Fi-nanze, che andrebbero al sinda-co di Amburgo Olaf Scholz. Mentre l’Spd crollato alle urne ha ribaltato la sua posizione, portando a casa un risultato ec-cezionale. Anche la cancelliera, a rischio fino a qualche ora fa, haesibito il suo trofeo: «La strada èstata lunga, ma ne è valsa la pe-na. Ci sono i presupposti per ungoverno stabile».

In effetti, dopo il flop del ten-tativo «giamaicano» con Verdi eliberali a novembre, non era af-

C’è l’accordo in Germaniasulla Grande coalizioneFumata bianca. Anche le Finanze tra i sei ministeri ai socialdemocraticiMerkel: ora stabilità. Schulz agli Esteri lascia la guida del suo partito

fatto scontato. Ma è stato Mar-tin Schulz a poter rivendicare, proprio al suo fianco, che «nel contratto di coalizione si rico-nosce la mano dei socialdemo-cratici». «E nelle politiche euro-pee ci sarà un cambio di direzio-ne da parte della Germania», hapromesso in conferenza stam-pa. La sua battaglia, da condurreaccanto a Emmanuel Macron.

Parole che tra l’altro hannoavuto un impatto immediato anche in Italia, con lo spread fraBtp e Bund calato a 119 punti ba-se, record minimo dal settem-bre 2016. I giochi per il governoperò non sono ancora fatti. Spetterà alla base dei socialde-mocratici, adesso, la decisione finale.

Neanche la Corte costituzio-nale ha intenzione di fermarli –è di oggi l’annuncio di cinque ri-corsi respinti a Karlsruhe – e i circa 464 mila tesserati vote-ranno dal 20 febbraio al 2 mar-zo. Le fatiche di Schulz non so-no quindi finite, e tutti i sacrificidella Merkel hanno avuto un obiettivo chiaro: aiutarlo a con-vincere i suoi, per evitare di tor-nare al voto. Il programma che promette finanze solide, inve-stimenti, solidarietà europea, un’offensiva sull’istruzione, slancio digitale e più sicurezza dovrà fermare la capacità per-

suasiva di un giovanotto ribelle che si chiama Kevin Kuehnert, il capo dei giovani dell’Spd, co-lui che ha mobilitato migliaia dipersone che si sono iscritte al partito seguendo il suo esplicitoinvito a farlo per votare contro. Ad oggi, quindi, restano tutti sotto tiro.

L’economia si è subito la-mentata della Grosse koalition «più cara» fra quelle guidate da Angela Merkel (sarebbe la terzaquesta per la cancelliera, al quarto mandato). La Confindu-stria locale (Bdi) ha manifestatoforti perplessità. E c’è chi ha ma-lignato dicendo che per poco l’Unione non ci ha rimesso purela cancelleria. I compromessi dolorosi sembrano pesare tutti in campo Cdu. Stando alle indi-screzioni, l’Spd prende i mini-steri di Finanze (Scholz), Esteri(Schulz), Lavoro, Giustizia (al-l’uscente Heiko Maas), Am-biente e Famiglia. La Cdu si ac-contenta dell’Economia (vi è destinato Peter Altmaier), Dife-sa (resta Ursula von der Leyen),Istruzione, Salute e Agricoltu-ra. I falchi della Csu bavarese sono stati tenuti buoni con un ministero dell’Interno ceduto al leader Horst Seehofer, che si occuperebbe personalmente di «valorizzarlo con uno spazio nuovo dedicato alla patria». In

più avranno Trasporti/Digitale ed Economia dello sviluppo.

Nonostante questo successoinsperato, confermato da tanti volti tirati all’Adenauer Haus, Schulz esce dal negoziato moltodebole sul piano personale: si è impuntato sul ministero degli Esteri. Ma ha anche dovuto ce-dere il titolo di vice cancelliere, che spetterebbe a Scholz. Il suo ingresso nel governo ha solleva-to una polemica, molto alta nei media tedeschi per tutta la gior-nata: gli si rinfaccia un po’ ovun-que di aver escluso, da candida-to cancelliere, che sarebbe mai entrato in un gabinetto di Ange-la Merkel. Una contraddizione che i tedeschi non perdonano. Schulz, che lo sa bene, ha prova-to a riparare rendendo noto nelpomeriggio di voler cedere la presidenza del partito ad An-drea Nahles, la pasionaria che ha trainato il congresso di Bonn. «È donna, è più giovane, può rispondere meglio all’esi-genza di rinnovamento del par-tito».

Nahles, già capogruppo par-lamentare, è sembrata coscien-te del peso del compito: «Non certo da sola, ma possiamo far-cela». Cosa sa fare meglio di lui,le hanno chiesto i giornalisti? «Lavorare a maglia», ha rispo-sto.

Il leader dei socialdemocratici Martin Schulz FOTO ANSA

L’imprevisto

Salta il verticecon Gentilonigià a Berlino

Il timing indubbiamente non è

stato dei più fortunati: l’incontro

tra il cancelliere tedsco Angela

Merkel e il premier italiano Paolo

Gentiloni coincide con il raggiungi-

mento di un accordo di governo

arrivato dopo quattro mesi di

estenuanti trattative. E le conse-

guenze quantomeno inconsuete:

bilaterale in Cancelleria saltato,

benché subito riprogrammato per

il 15 febbraio. Che la giornata non

sarebbe stata delle più semplici si

era capito già alla vigilia della

visita del premier, invitato a

Berlino per una Lecture sull’Euro-

pa dall’Università Humboldt. Le

voci insistenti sulla chiusura

dell’accordo avevano già fatto

slittare la conferenza stampa con

Merkel di quattro ore. Poi l’annun-

cio della Grosse koalition e la

programmazione delle conferenze

stampa dei leader. Secondo fonti

diplomatiche, è stata la stessa

Merkel a chiamare Gentiloni, già a

Berlino, chiedendogli di rinviare la

visita di una settimana. E il premier

italiano naturalmente ha compre-

so, anche se la richiesta ha stupito

la delegazione italiana.

n Trovato il punto d’incontrodopo settimane di estenuanti trattative

Il Papa: omelie ben preparate e brevi, non oltre 10 minutiLa catechesi sulla Messa

L’invito di Francesco ai sacerdoti: «Preghiera e studio della Parola di Dio per fareuna sintesi concisa e chiara»

«L’omelia deve essere ben preparata, deve essere breve».È l’invito fatto da Papa Francescodurante l’udienza generale nel-l’Aula Paolo VI, in cui, continuan-do la catechesi sulla Messa, ha in-centrato la sua meditazione sul Vangelo e, appunto, sull’omelia.

«Mi diceva un sacerdote – haraccontato a braccio il Pontefice– che una volta che era andato inun’altra città dove abitavano i ge-nitori, il papà gli aveva detto: “Tusai, io sono contento perché coni miei amici abbiamo trovato unachiesa dove si fa una Messa senzaomelia”». «Quante volte vediamo– ha proseguito – che durante l’omelia c’è chi si addormenta, altrichiacchierano, o si esce fuori a fu-mare una sigaretta. Ecco, tutti losapete. Quindi sia breve l’omelia,sia ben preparata. E come si pre-

para? Con la preghiera, con lo stu-dio della Parola di Dio, e fare unasintesi chiara. E breve. Non deveandare oltre i 10 minuti, no». Peril Papa, inoltre, «la buona notizia,la parola di Dio entra dalle orec-chie, arriva al cuore e poi alle maniper fare le opere buone».

Nella Messa, ha spiegato Fran-cesco, non leggiamo il Vangelo persapere come sono andate le cose,ma per prendere coscienza che ciòche Gesù ha fatto e detto una volta,Egli continua a compierlo e a dirloadesso anche per noi». E per far

giungere il suo messaggio, «Cristosi serve anche della parola del sa-cerdote che, dopo il Vangelo, tienel’omelia». «Raccomandata viva-mente dal Concilio Vaticano II co-me parte della stessa liturgia – haosservato il Pontefice – l’omelia non è un discorso di circostanza,né una conferenza o una lezione,ma “un riprendere quel dialogo che è già aperto tra il Signore e il suo popolo”, affinché trovi compi-mento nella vita».

«La conoscenza della Bibbia –ha detto Bergoglio – favorisce la

partecipazione alla Liturgia dellaParola. Chi non legge abitualmen-te il Vangelo fa più difficoltà ad ascoltare e comprendere le letturedella Messa. Possiamo dire che nella Liturgia della Parola, attra-verso il Vangelo e l’omelia, Dio dia-loga col suo popolo, il quale lo ascolta con attenzione e venera-zione e, allo stesso tempo, lo rico-nosce presente e operante. Se ci mettiamo in ascolto della “buonanotizia”, da essa saremo convertitie trasformati, capaci di cambiarenoi stessi e il mondo».Il Papa all’udienza di ieri ANSA

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LA PROVINCIA

Cronache 5GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

La crisiSettore in crisi anche nel 2017, soffrono i piccoli esercizi.Le famiglie risparmianoe dilaga l’e-commerce

Nessuna ripresa per il commercio tradizionale. Gli ac-quisti nei negozi sono restati al palo anche nel 2017. L’Istat se-gna un magro +0,2%, ma se si to-glie l’effetto dei prezzi si scivola in territorio negativo. Ad accu-sare il colpo sono i piccoli eserci-zi, come le botteghe.

Insomma il cuore pulsantedei centri cittadini. Consumato-ri e imprese puntano il dito con-tro le vendite online, ancora fuo-ri dai radar dell’Istat. Non è peròtutto: in questa fase le famiglie sembrano più interessate a ri-sparmiare che a spendere. A re-gistrare il cambio di rotta è sem-pre l’Istituto di statistica, che tragli italiani vede prevalere «com-portamenti prudenziali». Di certo «il 2017 si chiude con una crescita delle vendite modesta».Alla grande distribuzione non è però poi andata così male, graziealla spinta impressa dai di-scount (+3,2%). La perdita dei piccoli punti vendita (-0,8%) si fa invece ancora più pesante se siguarda a dicembre (-1,7%). Il Natale non ha aiutato. Anzi, nei confronti di novembre, mese delBlackfriday, c’è stato un arretra-mento (-0,3%). Guardando ai di-versi beni, solo gli alimentari si salvano. Ma è solo merito dei rincari, visto che la quantità di merce venduta diminuisce.

«Di questo passo le botteghe ei negozi di quartiere sono desti-nati a scomparire del tutto dalle nostre città, schiacciati dalla concorrenza delle grandi multi-nazionali e del commercio onli-ne», mette in guardia il Coda-cons. «Sono scomparsi altri 10 mila negozi» calcola la Confe-sercenti, che invita il prossimo governo a introdurre il «tax cre-dit, sulla scia di quanto già fatto per le librerie indipendenti».

La visita a RomaIl presidente racconta i colloquicon Mattarella e Gentiloni: «L’Italia proseguirà la missione Nato al confine con la Siria»

Al presidente Sergio Mattarella e al premier Paolo Gentiloni «abbiamo espresso le nostre preoccupazioni riguardo all’Eni» per «le iniziative nel Mediterraneo orientale» su li-cenza del governo di Cipro. «I la-vori (di esplorazione) del gas na-turale in quella regione rappre-sentano una minaccia per CiproNord e per noi».

Di ritorno dalla visita a Roma,dove aveva tenuto la stampa allalarga, il presidente della TurchiaRecep Tayyip Erdogan ha rac-contato i dettagli dei suoi collo-qui con le autorità italiane. A partire dalla cooperazione ener-getica, su cui Ankara gioca un ruolo chiave come crocevia dei flussi. Da Eni è arrivato un «no comment» alle preoccupazioni del leader turco. Secondo indi-screzioni riportate da giornali, perforazioni esplorative effet-tuate da Eni e Total per la ricercadi gas naturale al largo dello co-ste di Cipro hanno dato esiti in-coraggianti. Con l’Italia, ha assi-curato da parte sua Erdogan, so-no in cantiere diversi progetti per trasportare in Europa il gas russo e azero. E nel futuro po-trebbero aggiungersi anche altrigasdotti. Ma rispetto ai suoi in-teressi strategici, Ankara non arretra di un centimetro. Così, Erdogan non ha perso l’occasio-ne per «avvisare» Roma sulle at-tività di esplorazione di Eni in accordo con Nicosia, su cui Ankara vorrebbe la sua fetta.

Nei colloqui è arrivato ancheil via libera al prolungamento fi-no a settembre della partecipa-zione italiana alla missione Na-to «Active Fence» nella provin-cia meridionale turca di Kahra-manmaras, in corso dal giugno 2016 contro possibili attacchi dalla Siria.

ROMA

È una crescita «mo-derata» quella che proseguein Italia, trattenuta dal «limi-tato potenziale» dell’econo-mia. Così il Pil, seppure rivi-sto al rialzo a +1,5% per il2018, resta il più basso d’Eu-ropa se si esclude il RegnoUnito che la Commissione Uemette già fuori dalle tabelle.

Le nuove previsioni econo-miche di Bruxelles, in forma-to ridotto a crescita e inflazio-ne perché «intermedie», ve-dono invece nell’Eurozonanon più solo una ripresa mauna vera e propria «espansio-ne robusta e duratura», che faschizzare il Pil dei 19 a +2,4%,livello mai raggiunto da undecennio.

«Dall’Italia ci aspettiamoche torni a crescere di più», hadetto il commissario agli Af-fari economici Pierre Mosco-vici, che rimanda alla prima-vera per il giudizio complessi-vo sui conti pubblici, quandosi conosceranno anche i datidefinitivi sul deficit e debitodel 2017.

Le previsioni

È infatti con le previsioni dimaggio che si saprà se l’Italiaha centrato lo 0,3% di corre-zione richiesta a novembre,oppure se il nuovo governodovrà, tra i suoi primi atti,mettere in cantiere una ma-novra di primavera. Soprat-tutto se si avvererà, come pre-vede l’Istat, «uno scenario diminore intensità della cresci-ta economica».

Intanto per l’Italia le buo-ne notizie arrivano dall’Ocse:è l’unica tra le sette grandieconomie dove il reddito rea-

Prosegue la crescita, anche se moderata, del Pil rivisto al rialzo a +1,5%

Pochi soldie spese on lineIl commercioresta al palo

Erdogan«L’Eni a Cipro una minacciaper la Turchia»

Cresce il Pil, ma l’Italia resta ultima in Europa I dati economici. Il Prodotto interno lordo rivisto al rialzo dell’1,5%L’Eurozona a +2,4%. L’Ocse: il reddito reale degli italiani è risalito

le per abitante è «fortementerisalito».

Confermando la loro previ-sione di novembre, per i tec-nici europei l’Italia cresce di+1,5% nel 2017. Per il 2018hanno invece aggiornato lastima: da 1,3% a 1,5%. Pil cheriscende a 1,2% nel 2019, an-che a causa dei «venti di pop-pa che si indeboliscono» conla fine del Qe.

La Ue parla di «prospettivemoderate», e di rischi al ribas-so «largamente connessi al-l’ancora fragile stato del set-tore bancario italiano». Sep-pur lenta, insomma, la cresci-ta proseguirà. Posto che, sot-tolinea la Commissione, lepolitiche non cambino, ovve-ro che l’Italia «prosegua con

l’attuazione delle riformepro-crescita già adottate e checontinui politiche di bilancioprudenti».

Il messaggio

Il messaggio potrebbe sem-brare un avvertimento alnuovo governo ma, precisaMoscovici, è semplicementeuna frase standard che descri-ve il «no policy change», cioèil metro con cui Bruxelles va-luta le prospettive future.

Certamente però, ricorda ilcommissario, dall’Italia ci siaspetta che prosegua l’attua-zione delle riforme già adot-tate e che vada avanti con ilconsolidamento dei conti,«necessario quando il debitoè elevato».

Se l’Italia resta indietro, glialtri Paesi dell’Eurozona cor-rono invece più del previsto.Nel 2017 il Pil della Germaniasale a +2,2%, in Spagna a+3,1% e in Francia a 1,8%.

Nel 2018 crescono, rispet-tivamente, di +2,3%, +2,6% e+2%. «L’economia dell’Ue èentrata nel 2018 con una salu-te robusta, la zona euro vedetassi di crescita mai visti pri-ma della crisi, disoccupazio-ne e deficit continuano ascendere e alla fine gli investi-menti stanno risalendo inmodo significativo», ha dettoMoscovici, ricordando che re-stano comunque «i rischi alribasso collegati all’esito in-certo dei negoziati sullaBrexit».

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LA PROVINCIA

Italia 7GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

sitare i feriti del raid in ospedale (ne sono rimasti due). Il Guar-dasigilli spara a zero contro l’au-tore del raid, Luca Traini, «un folle che ha infangato il tricolo-re». Poi va a trovare il presidentedel Tribunale e il procuratore Giovanni Giorgio: ufficialmente«un segno di solidarietà», con l’invito a «lasciar lavorare i ma-gistrati». Ma forse anche un ten-tativo di arginare le indiscrezio-ni sulle indagini, spesso con par-ticolari scabrosi «che offendonola pietà».

Qualche ora dopo, in una cittàblindata, è arrivata CasaPound Itali: era prevista una conferen-za stampa, che poi si è trasfor-mata in un sit-in.

proposta dell’Anpi di una mani-festazione antifascista a livello nazionale – e il vescovo Nazza-reno Marconi, che propone «preghiere individuali e luci a ogni finestra come segno di par-tecipazione civile».

Macerata la tensione è palpa-bile, e non va meglio nel resto delPaese: a Roma, davanti al Colos-seo qualcuno appende a testa in giù un manichino con la croce celtica e uno striscione con la scritta «Minniti e fascisti la vo-stra strategia della tensione nonpasserà». Un gesto rivendicato dal gruppo «Noi Restiamo». A Macerata ieri è stato anche il giorno del ministro della giusti-zia, Andrea Orlando, giunto a vi-

Carancini apprezza la vogliadi molti di «esprimere tanti buo-ni sentimenti generati dalle brutte cose accadute la scorsa settimana», ma in città ci sono ancora smarrimento, paura e dolore, la comunità deve essere «protetta» per poter guarire. A fianco del sindaco si schierano ilministro per le politiche agrico-le e vice segretario del Pd Mauri-zio Martina – che condivide la

al raid xenofobo a colpi di pistoladel 3 febbraio.

Gli organizzatori hanno deci-so «non senza preoccupazione einquietudine» di sospendere l’iniziativa dopo un appello di-sperato («tardivo» secondo le si-gle coinvolte) del sindaco Ro-mano Carancini che aveva chie-sto di azzerare «il rischio di ri-trovarsi dentro divisioni o possi-bili violenze, che non vogliamo».

Alta tensione

La manifestazione antirazzista in programma sabato. Il primo cittadino: «Rischio violenze».Il ministro Orlando in città

Stop alla grande mani-festazione antirazzista e antifa-scista organizzata da Anpi, Libe-ra, Arci e Cgil per sabato 10 feb-braio a Macerata come risposta

Macerata, stop al maxi corteodopo l’appello del sindaco

Polizia in strada a Macerata ANSA

Gli inquirenti escono con il materiale prelevato dallo stabile di via Brioschi, dove è avvenuto il delitto ANSA

«Ho fatto un guaio»Nel suo appartamentouna ragazza uccisa

MILANO

SALVATORE GARZILLO

Uccisa a coltellatedall’uomo che aveva appenarespinto. Ci sarebbe un rifiu-to dietro l’omicidio di JessicaValentina Faoro, la dicianno-venne morta ieri mattina inun appartamento di via Brio-schi, a Milano.

In manette AlessandroGarlaschi, tramviere di 39 an-ni che si sarebbe accanitocontro la giovane dopo avertentato un approccio. «Hofatto un guaio enorme, ho unaragazza morta in casa», le pa-role pronunciate dall’uomo,sotto choc, che avrebbe giàfatto parziali ammissioni. Gliinvestigatori della Squadramobile, coordinati dal pub-blico ministero Cristina Ro-veda, indagano per stabilirecon certezza cosa sia accadu-to. Al vaglio degli inquirentianche la posizione della mo-glie dell’arrestato: al momen-to del delitto non sarebbe sta-ta in casa, ma nessuna ipotesiinvestigativa viene trascuratacome conferma il successivolungo interrogatorio in que-stura della donna.

Milano. Jessica, 19 anni, colpita con un coltello: arrestatoil proprietario dell’abitazione, un collega del padreUn rifiuto possibile causa del gesto. Interrogata la moglie

È pomeriggio inoltratoquando la rabbia dei vicini siscatena contro il conducentedella linea 15. «Vergogna»,«spero marcisca in galera»,sono alcune delle frasi urlatecontro l’uomo mentre la poli-zia lo sta portando via dall’ap-partamento alla periferia Suddi Milano.

La vittima è la figlia di uncollega dell’Atm, l’azienda ditrasporti del capoluogo lom-bardo. Cosa ci facesse nell’ap-partamento al secondo pianoè ancora da chiarire. Secondoalcuni testimoni, la ragazza,un passato difficile alle spalle,faceva le pulizie nella casa diGarlaschi e della moglie.

Una coppia «schiva e sco-stante», come la descrivono ivicini di casa. I due vivevanoda anni nel condominio, pro-

prietà di una cooperativa ditramvieri, ma si erano trasfe-riti da poco nell’alloggio dive-nuto teatro della tragedia, do-po i problemi sorti con una vi-cina, una collega che Garla-schi aveva importunato fino acostringerla a denunciarloper stalking.

«Ho combinato un guaio»,le parole dell’uomo, che inpassato sarebbe stato allonta-nato dalla Atm per le sue in-temperanze, e successiva-mente reintegrato. Con alcu-ni conoscenti, l’uomo si eravantato di quella giovane da-gli occhi blu e dai capelli bion-di che faceva le pulizie in casasua. «Mi aveva fatto vedere lefoto di Jessica sul cellulare,diceva che li aiutava a stirarele camicie. In un certo sensose ne vantava».

Nel grande edificio c’è an-che chi sostiene che fosse solouna copertura per nasconde-re un subaffitto. Sembra cheJessica pagasse una piccolacifra per vivere lì. Era arrivatauna decina di giorni fa da unacomunità per ragazze madri,dopo avere partorito un bim-bo che aveva deciso di dare in

adozione. Su Facebook, Jessi-ca citava Charlie Chaplin:«Un giorno senza sorriso è ungiorno perso...», è uno deisuoi ultimi post. Poco primaun’altra foto e un’altra massi-ma di vita: «Ci sono personecon cui perdi tempo e altrecon cui perdi il senso del tem-po. È solo una questione discelte...». Jessica amava an-che gli animali, i cani in parti-colare: sulla sua bacheca sononumerose le immagini e gliannunci condivisi di cagnoli-ni smarriti. L’ultimo post diJessica, che dichiara sul so-cial di lavorare per FootLoc-ker, è l’invito ad un party, il 15

febbraio ai Magazzini Gene-rali. «Vendo prevendite. Perinfo scrivere in privato», an-nuncia la ragazza per la quale,ora, non ci sarà più nessunafesta.

Sulla sua fine, i punti oscu-ri restano numerosi. Il riser-bo degli inquirenti è massimoanche su un altro particolare,quello secondo cui l’uomoavrebbe tentato di disfarsi delcadavere. E dell’arma del de-litto, un coltello che non è an-cora stato trovato: per tutto ilgiorno, ieri, la polizia scienti-fica ha fatto la spola tra la pa-lazzina e il locale pattumiera,al centro del cortile.

n L’uomo, sotto choc, avrebbe fatto parziali ammissioni. Forse ospitava la giovane in subaffitto

Jessica Valentina Faoro FOTO ANSA

Pretto non è stupito dell’acca-duto, avendo già dovuto gestire casi analoghi in passato. «Sono quasi dei casi di “bullismo alla rovescia” – osserva – dove sono igenitori a esercitare pressioni o obbligare i propri figli a fare ciò che non vogliono». Il problema non è certo quello del velo o del professare una religione diver-sa. Copricapo tradizionali e velo si possono portare anche in clas-se: «Sono assolutamente tolle-rati – spiega il presidente dell’uf-ficio scolastico provinciale An-drea Bergamo – anche quelli checoprono le orecchie».

Alla fine hanno vinto la diplo-mazia e il buonsenso. Dopo una serie di incontri, tentativi di dia-logo e insistenze, la ragazzina è tornata a varcare la soglia del-l’istituto. Come la studentessa «gestisca» la questione velo neppure il preside ora lo sa. «Magari viene a scuola con il ve-lo – ipotizza il dirigente scolasti-co – poi se lo toglie e al termine delle lezioni se lo rimette per farcontenti i genitori. L’importan-te per noi – continua – è che unaragazza così giovane e con l’ob-bligo scolastico non rimanga a casa».

la». Ma alla fine una sedicenne padovana ha vinto la sua batta-glia ed è potuta tornare sui ban-chi dell’Istituto linguistico Scal-cerle di Padova. Gran parte del merito va ai suoi insegnanti che,notata l’assenza prolungata, hanno avvertito il preside, Gian-carlo Pretto, che ha pensato di affrontare la questione con i ge-nitori, musulmani praticanti. «Ho cercato di parlare e spiegareloro che non potevano tenere la figlia a casa – racconta – e poi ho avvisato i Servizi sociali del Co-mune, che hanno avviato l’iter che si utilizza in casi simili».

Padova

La sedicenne si sentiva diversa dalle compagne di classe. I prof hanno poi risolto la situazione ed è tornata alle lezioni

Non voleva andare a scuola con il tradizionale velo islamico che i genitori le voleva-no imporre e che la faceva senti-re diversa dalle sue compagne diclasse.

Litigate quotidiane sino alladecisione definitiva di mamma e papà: «Senza il velo non esci di casa e non vai nemmeno a scuo-

I genitori le impongono il velo, lei non va a scuola

I genitori: «Senza il velo non esci di casa e non vai a scuola»

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8 LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

BULGAROGRASSO

MANUELA CLERICI

Dovrebbe essere stata una reazione durante un’abi-tuale procedura di lavorazione ascatenare l’inferno, ieri pome-riggio, alla “Ecosfera” di via Pi-randello. Azienda che si occupa di trattamento di rifiuti indu-striali e speciali, dove alle 13.56 una tremenda esplosione ha se-minato il terrore non soltanto inazienda, ma anche in tutto l’iso-lato e circondario.

Tanta paura, ingente mobili-tazione e dieci feriti, di cui tre inserie condizioni, ma per fortunanon in pericolo di vita. Fiamme alte una trentina di metri e una densa colonna di fumo nero.

Tratta rifiuti speciali

scluso il pericolo di contamina-zione e di inquinamento am-bientale: non sono state rilevatesostanze tossiche disperse in at-mosfera. «Le cause sono da ap-purare – spiega Luigi Giudice, comandante provinciale dei vi-gili del fuoco – C’è stato uno scoppio con conseguente incen-dio di due evaporatori, ovvero didue serbatoi da 8 metri cubi cia-scuno, dove si stava compiendo una operazione di distillazione di acetone e acetato di etile».

Il boato è stato avvertito achilometri di distanza (segnala-zioni sono arrivate addirittura da Brunate) e molti testimoni hanno raccontato che i muri delle abitazioni hanno tremato, tanto che sulle prime qualcuno

Esplosione in dittaUn inferno di fuococon dieci feritiBulgarograsso. Tre dei dipendenti della “Ecosfera”in gravi condizioni, due ore per domare le fiamme

Le fiamme sono divampate

subito dopo l’esplosione,

pochi minuti prima delle 14

Un vigile del fuoco osserva

l’andamento dell’incendio

FOTOSERVIZIO ANDREA BUTTI

serbatoio interessato dall’esplo-sione, in seguito allo scoppio è volato sul parabrezza di un’auto,sfondandolo. Subito dopo l’al-larme, in prefettura è stato alle-stito il coordinamento della protezione civile.

Sul posto tredici mezzi dei vi-gili del fuoco arrivati da Como, Milano e Varese con 35 uomini, numerose ambulanze con 30 operatori tra Areu, Asst e Arpa, 15 carabinieri, 6 poliziotti, poli-zia locale e protezione civile. In-tervenuta anche l’Unità specia-le grandi emergenze.

Area sotto sequestro

Le fiamme sono divampate per un paio d’ore e soltanto intorno alle 16.30 sono state domate. Poii vigili del fuoco hanno lavorato fino in serata per raffreddare i serbatoi coinvolti nell’incendio e mettere in sicurezza il sito pro-duttivo, dopodiché l’area è stata posta sotto sequestro. Sul posto anche il magistrato di turno.

Nel pomeriggio, prudenzial-mente Areu aveva attivato una Unità di decontaminazione per il rischio chimico: la reazione chimica avrebbe riguardato principalmente acetato di etile-ne. Prima che il rischio contami-nazione fosse scongiurato, a se-guito degli accertamenti tecnici eseguiti da Arpa, i residenti dellequattro villette più vicine al sitoproduttivo erano state fatte eva-cuare mentre la strada provin-ciale è stata chiusa al traffico ve-icolare.

ha pensato al terremoto. Dieci complessivamente le

persone ferite, sulle 33 che si trovavano nell’azienda, con tre ricoveri in codice rosso. Il più grave – 47 anni – è in prognosi riservata: dopo essere stato ini-zialmente trasportato all’ospe-dale di Varese, è stato poi trasfe-rito al Niguarda, dotato di un centro grandi ustionati. Un al-tro dei tre feriti più seri è ricove-rato all’ospedale di Legnano. Il terzo (42 anni di Rovellasca), le cui condizioni sono migliorate nel corso del pomeriggio, è rico-verato all’Ospedale Sant’Anna per ustioni di terzo grado a manie dita e alcune più lievi sul volto e sulla parte anteriore del ginoc-chio.

Altri cinque feriti sono statidirottati a San Fermo: un uomo di 36 anni di Bergamo in codice verde (sospetta inalazione gas tossici), un collega di 42 di Lura-te Caccivio (lesioni a un orec-chio), un trentottenne di Como (trauma colonna vertebrale) e un altro dipendente di 45 anni di Cinisello Balsamo. Uno dei dipendenti dopo controlli sul posto, ha rifiutato il trasporto inospedale.

L’elisoccorso è stato impe-gnato per il trasporto di un codi-ce rosso a Varese e un codice giallo a Lecco. La forte onda d’urto ha danneggiato alcuni fabbricati produttivi adiacenti aEcosfera e anche alcune abita-zioni. Un camino di cento chilo-grammi, che era posto sopra il

Bruno Corda

Primo Piano Incidente sul lavoro nel Comasco

Ha seguito le operazioni di soccorso

Il prefetto dagli addetti Arpa«Non ci sono agenti inquinanti»

Anche il prefetto Bruno Corda ha

seguito praticamente in diretta

l’evolversi del terribile incidente

avvenuto nell’azienda di Bulgaro-

grasso. In contatto costante so-

prattutto per verificare la situazio-

ne ambientale alla luce dell’esplo-

sione e del fumo nero che si è

levato dalla fabbrica e che si vede-

va a chilometri di distanza. In

serata, dopo aver interpellato gli

esperti dell’Arpa, ha rassicurato la

popolazione spiegando che, secon-

do i campionamenti effettuati sul

luogo nell’immediatezza dei fatti,

non è stata registrata la presenza

di agenti inquinanti. La situazione,

naturalmente continuerà ad

essere tenuta sotto controllo

anche nei prossimi giorni. Il prefet-

to, che ha rivolto apprezzamento

per i soccorritori, oggi sarà sul

luogo dell’incidente per verificare

la situazione. M.CLE.

ineludibile – prosegue l’ammi-nistratore delegato – L’inciden-te è avvenuto nel corso di un pro-cedimento che è ripetitivo. Per-seguiamo standard di sicurezza elevati, che hanno evitato la pro-pagazione dell’incendio e il ri-schio di esplosione. Tant’è che l’incendio, dove si è sviluppato, èrimasto circoscritto».

L’amministratore delegato diEcosfera spiega: «Mi sono pre-occupata prima di tutto di since-rarmi delle condizioni dei dieci dipendenti rimasti feriti, poichévicini alla zona dell’incendio. Dai rilievi tecnici non è emerso alcun inquinamento ambienta-le, per cui la cittadinanza può stare tranquilla; non è necessa-ria l’adozione di precauzioni». M. Cle.

procedure di sicurezza che uti-lizziamo scrupolosamente han-no impedito la propagazione dell’incendio agli altri serbatoi. Iserbatoi hanno dei dischi di rot-tura che sono a tutela della pro-pagazione dell’incendio ed evi-tano la proiezione dei serbatoi in ambienti circostanti. Il botto che si è sentito era collegato a uno strumento di sicurezza».

Era in corso una lavorazionedi routine. «In qualsiasi lavora-zione, pur seguendo tutte le cau-tele del caso, il rischio che possa capitare qualche incidente è

L’aziendaL’ad Linda Barri: «Era in corso

una lavorazione di routine

Procedure molto rigide,

intatti gli altri serbatoi»

«Durante il processo produttivo abituale purtroppo si è innestato un incendio che hainteressato un serbatoio». Lo ri-ferisce l’amministratore delega-to di Ecosfera, Linda Barri, sulla base dei primi riscontri. «Nel serbatoio c’era materiale di la-vorazione – aggiunge Barri – Le

«I sistemi di sicurezzahanno evitato altri guai»

contesto residenziale: «Pur-troppo non esiste un rischio ze-ro. Andrà fatta una seria valuta-zione, ma in questo momento è prematuro – afferma Cusini - L’attuale proprietà è sempre sta-ta molto attenta e collaborativa sul fronte della sicurezza; credo che dopo questo incidente, an-che da parte loro faranno un’at-tenta riflessione». Sul posto an-che il sindaco di Cassina Rizzar-di, Paolo De Cecchi: «Ero in Co-mune, quando ho sentito il bot-to. Sono venuto a Bulgarograsso,ma sono stato fermato allo sbar-ramento sulla provinciale. Sono andato al Golf Monticello (con-finante) per avvisare di chiuderetutte le finestre e di non uscire, non potendo escludere il rischiodi sostanze tossiche».

Sono state lasciate nella zona due centraline per proseguire anche nei prossimi giorni il mo-nitoraggio ambientale». Il sin-daco aggiunge: «La macchina dei soccorsi ha funzionano per-fettamente. Sono stato molto contento nel vedere l’estrema efficienza con cui hanno opera-to i vigili del fuoco, in condizionidi rischio anche per loro. Un plauso va all’intera macchina dei soccorsi e della sicurezza». Superata l’emergenza, resta il problema della presenza di un’azienda al alto rischio in un

Le rassicurazioniIl sindaco: «Dalle rilevazioni

dei tecnici di Arpa è emerso

che non ci sono sostanze

tossiche disperse»

«Non sussistono rischiper la popolazione». Le rassicu-razioni del sindaco, Giampaolo Cusini, dopo l’incendio alla Eco-sfera. «Dalle rilevazioni effet-tuate dai tecnici di Arpa Lom-bardia, è emerso che non ci sonosostanze tossiche disperse in at-mosfera – aggiunge il sindaco –

«Non ci sono pericoliper la salute dei cittadini»

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LA PROVINCIA 9GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

BULGAROGRASSO

Momenti drammati-ci dopo il boato che ha messoin allarme l’intero paese. I di-pendenti all’interno del-l’azienda sono subito usciti al-l’esterno, preoccupandosiprima di tutto di mettere insalvo i loro colleghi rimasti fe-riti. Immediatamente sonoscattate le prime procedure diemergenza, con l’attivazionedegli strumenti interni alladitta per spegnere le fiamme,in attesa che sul posto soprag-giungessero i primi mezzi deivigili del fuoco.

Scene da panico, con dipen-denti che uscivano in lacrimee sotto choc, con i volti segnatidalla paura e dall’ansia per lasorte dei colleghi più vicini al-l’area dello scoppio, di cui an-cora non avevano notizie cer-te.

Un via vai nel piazzale del-l’azienda per portare al sicuroi feriti e per contenere le fiam-me minacciosamente vicineanche agli altri cinque serba-toi. Una corsa contro il tempo,per evitare che l’incendio as-sumesse contorni ancora piùdrammatici.

«Ero vicino alla pesa quan-do ho sentito un botto fortis-simo e subito dopo ho visto lefiamme – racconta, ancora vi-sibilmente scosso, un addettodell’azienda – E’ stato unoscoppio violentissimo, tantoche il comignolo che stava sulserbatoio interessato dall’in-cendio è volato nel piazzaledell’azienda vicina, finendosul parabrezza di un’auto».Tra i primi ad accorrere Gae-tano Rogato, che risiede nelle

I danni provocati dall’esplosione

La testimonianza. Il racconto di Gaetano Rogato, che abita vicino all’azienda«Correvano verso l’uscita, alcuni non si reggevano neppure sulle gambe»

vicinanze: «Ero a casa, quan-do ho sentito un botto fortis-simo - ci ha raccontato -Quando ho visto le fiamme e ilfumo provenire da Ecosfera,mi sono precipitato sul posto.Ho aiutato quattro operai auscire dall’azienda. Stavanodefluendo tutti, ma alcuni diloro non si reggevano sullegambe».

E aggiunge, visibilmenteprovato dall’accaduto. «Ne hovisti due che erano piegati perterra, li ho presi e li ho aiutatia uscire dal piazzale, oltre ilcancello, dove nel frattempoerano arrivate le prime ambu-lanze. Avevano del sangue sulvolto e sulle gambe. Erano vi-

sibilmente spaventati, pallidiper la paura, e sotto choc».

In breve tempo, sul postosono accorsi familiari di di-pendenti, preoccupati nel-l’aver appreso dell’esplosione,ma anche tanti residenti e lo-ro parenti per sincerarsi chestessero bene, così come pa-recchi curiosi, alcuni anchearrivati dai paesi vicini.

In serata anche il parroco,don Alessio Bianchi, si è por-tato sul luogo dell’incidenteper esprimere la propria vici-nanza e solidarietà agli operaidell’azienda e alle forze del-l’ordine che hanno portato isoccorsi. Manuela Clerici

«Così ho aiutato due operaicon il terrore negli occhi»

I pompieri nel cortile dell’azienda

Uno dei silos distrutti

Il fumo si vedeva a chilometri di distanza Gaetano Rogato

I numeri dei soccorritoriL’allarme è scattato alle 13.56, il primo mezzo è arrivato alle 14.09. Coinvolti 35 Vigili del fuoco con 13 mezzi, 30 operatori sanitari, Arpa e Ats, 15 carabinieri e 6 poliziotti oltre al personale della Protezione civile e ai vigili urbani

Il bilancio dei feritiNell’azienda, al momento dell’esplosione, si trovavano 33 persone. Dieci i feriti: tre in codice rossi (ricoverati a Como, Legnano e Varese), quattro codici gialli (quattro dei quali al Sant’Anna) e un verde che ha rifiutato il ricovero.

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10 LA PROVINCIAGIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

di CARLO LOTTIERI

sognano è disporre del proprio futuro: sia neirapporti con Roma, sia nei rapporti con Bruxel-les.Anche sulla spinta del voto referendario, ilprossimo Consiglio regionale lombardo potreb-be segnare una svolta, tanto più importantequanto più si considera che difficilmente unodei raggruppamenti in lizza a Roma avrà inumeri per formare un governo. Molti prevedono quindi una fase “belga”, conun’Italia senza esecutivo anche per mesi. Pro-prio in tale quadro, però, sarebbe importanteche la Lombardia sapesse mostrare la propriacapacità d’iniziativa.La nostra regione rappresenta il cuore economi-co dell’Italia intera: ha il diritto e il dovere didiventare, con le proprie istituzioni, un attorefondamentale della scena europea, superandole meschinerie di questa Italia che ormai le èsempre più stretta.Qualche ragione di ottimismo c’è. Molti candidati di vario orientamento hannoormai compreso quanto sia legittima la richiestadi controllare la propria ricchezza e disporre

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LA CONQUISTA DELLE 28 ORE NON CI ILLUDA

delle proprie istituzioni: un’esigenza di libertàche non è in conflitto con le aspirazioni del restodel Paese. Al contrario, c’è un modello lombardoche altri potrebbero emulare, ma solo quandoverrà meno il flusso di risorse che lascia lanostra comunità e alimenta un assistenzialismodistruttivo. L’unitarismo degli ultimi settant’anni è fallito:è il momento di cambiare direzione e questasvolta può venire proprio dalla Lombardia.Mentre nella campagna elettorale per Roma siascoltano solo promesse irragionevoli che nes-suno potrà mantenere, nei territori lombardis’inizia a riflettere – all’interno dei più diversischieramenti – sull’esigenza di rispettare unadelle popolazioni più laboriose di tutta Europa,che oggi però soffre una grave crisi a causa diuna politica nazionale che la penalizza.In Lombardia, l’esito elettorale è aperto. Per giunta, è in un quadro quasi senza partitiideologicamente strutturati – ma con crescentispinte centrifughe – che ci si avvicina a questorinnovo delle istituzioni regionali. Oltre a ciò, a Milano e Venezia è ormai giuntauna prima bozza governativa volta ad avviareil negoziato tra l’Italia e le regioni del Nord.I contenuti sono deludenti e in Veneto, inparticolare, già ci si appresta ad avanzare molteobiezioni. Se a Palazzo Lombardia crescerà il numero diquanti vogliono una Regione capace di ammini-strarsi da sé, anche da Milano verrà la richiestadi ripensare il tutto. E questa battaglia su soldi e competenze po-trebbe essere assai più cruciale, per il nostrodestino, di quella che in queste ore va contrap-ponendo Renzi, Berlusconi e Di Maio.

fondato nel 1892www.laprovincia.it

DIRETTORE RESPONSABILEDIEGO MINONZIO

CAPOREDATTORE CENTRALE FRANCESCO ANGELINIRESPONSABILI DI EDIZIONEVITTORIO COLOMBO (Lecco), LUCA BEGALLI (Sondrio) SOCIETÀ EDITRICE La Provincia di Como S.p.a. EditorialePRESIDENTE MASSIMO CASPANIAMMINISTRATORE DELEGATO MASSIMO CINCERACONSIGLIERI ALBERTO BONAITI, LUCIO CARMINATI, MARIO ROMANO NEGRI, GIULIA PUSTERLA,MARCO SANGALLI.

SEDE LEGALE La Provincia di Como S.p.a. Editoriale,via Pasquale Paoli, 21, - 22100 Como,Tel. 031.582.311 - Fax 031.505.003STAMPA C.S.Q. S.p.A. via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS).

REDAZIONICOMO via Giovanni De Simoni, 6. Tel. 031.582.311 - Fax 031.505.003 - [email protected] via Raffaello, 21. Tel. 0341.357.411- Fax 0341.368.547 - [email protected] via Nazario Sauro, 13. Tel. 0342.535.511 - Fax 0342.535.553 - [email protected]

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PRIVACYRegistrazione Tribunale di Como n.3/49 del 2 febbraio 1949 – Responsabile del trattamento datiD. Lgs. 196/2003: Diego Minonzio [email protected] - fax 031.507.985

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TRIMESTRALE

7 giorni 95 euro solo 1,06 euro a copia

6 giorni 82 euro solo 1,06 euro a copia

DAL VOTO OCCASIONEPER LA LOMBARDIA

Ma i Pooh non lo capiscono che presentando-si divisi faranno vincere Berlusconi in tutti icollegi?#Sanremo2018Marco Bresolin

@marcobreso

Il tweet del giorno

I Pooh “divisi”penalizzati al votoPuntidivista

di ALBERTO KRALI

uguale a quella dei colleghi con 35 ore lavorativema con 100 Euro in più per i mesi di gennaio,febbraio e marzo, un ulteriore bonus del 27,5%di una mensilità, così come a partire dal 2019una tantum di 400 Euro. Il tutto con un incre-mento fisso del 4,3% delle retribuzioni.Per la prima volta la flessibilità non é a discre-zione del datore di lavoro ma del lavoratore.E´un punto qualificante che nasce dal fatto chel´aumento di produttività é demandato allemacchine e ai robot che sostituiscono il lavoroumano. Nel tempo libero il lavoratore puòdedicarsi maggiormente alla famiglia ma vaanche detto che gli asili nido sono stati potenzia-ti sul territorio e le scuole sono a tempo pieno.

segue da pagina 1

aziende che avevano dislocato. E non é stata unapasseggiata visto che parliamo di 15 anni di tagliproduttivi, e di riduzioni delle retribuzioni deilavoratori. I Paesi colpiti dalla crisi a cominciare dall´Italiahanno sempre rimproverato alle autorità tede-sche la ostentata moderazione salariale. E perdue fondati motivi: con la moneta unica sirendevano le merci tedesche molto più competi-tive a danno dei prodotti delle aziende degli altriPaesi europei e poi con bassi salari i lavoratoritedeschi si astenevano dagli acquisti e quindideprimevano la domanda interna tedesca. Tuttoquesto a sua volta si rifletteva negativamentesui mercati degli altri paesi che trovavano inGermania una domanda ridotta e quindi pochepossibilità di fornire prodotti e servizi. Adesso l´austerità è finita perché l´economiatedesca é consolidata e i tassi di crescita per i

prossimi anni assicurati. Come assicurare que-sto momento favorevole? Solo se le economiedei Paesi in difficoltà verranno aiutate con lapossibilità di esportare nuovamente in unaGermania con i consumi in crescita si avrà mododi dare consistenza ai mercati di riferimento perle esportazioni tedesche. Non va infatti dimenti-cato che più del 60% dell´export tedesco ha basein Europa. Qui é il mercato interno sul quale fareaffidamento. Ciò che accade fuori dai confinieuropei è troppo esposto alle variabili dellapolitica. Trump insegna. Questo non deve illudere sulle condizioni italia-ne. Per i tedeschi il benessere acquisito è laconferma che la moderazione, il risparmio paga-no. E per Paesi gravati da forte debito e con unastruttura industriale non adeguata - il 95% delleaziende con meno di dieci addetti-il sogno tede-sco non é dietro l´angolo.

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Ne discende che lo Stato si accolla sempre piùi compiti di educazione e cura della prole elascia ai genitori maggior tempo per se stessi.È la società dell´individualismo che avanza edé nel segno della rivoluzione tecnologica. Una società produttiva moderna si muove inquesta direzione e non é un caso che il segnodella svolta venga dato nel paese più avanzatosul piano industriale. Già si sentono voci in Italia che invocano ilmodello tedesco anche per i lavoratori italiani.Qui é necessario fare alcune precisazioni. Isindacati tedeschi in tutti questi anni ,a partiredall´Agenda 2000 del governo Schröder , hannosempre puntato sulla difesa del posto di lavoroe sulla disponibilità a ridurre i salari in cambiodi riallocazioni delle attività produttive inGermania. Era la mossa dei lavoratori perindurre le imprese a riportare in patrie le

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LA PROVINCIA 11GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

STEFANO BARBUSCA

Valtellina protagoni-sta alla cinquantesima mostra del libro genealogico. Si è tenutanei giorni scorsi la manifesta-zione organizzata da Anarb, l’Associazione nazionale alleva-tori bovini della razza Bruna, in collaborazione con l’Ente Auto-nomo per le Fiere di Verona nel-l’ambito di Fieragricola. La ras-segna nazionale è sempre un ap-puntamento importante e per quanto riguarda l’allevamento della razza bruna Verona rap-presenta l’evento per eccellenzadel territorio italiano. L’iniziati-va ha riservato moltissime sod-disfazioni all’allevamento pro-

Zootecnia in mostraA Fieragricola Valtellina sul podioAgricoltura. Primi posti assoluti per le brune alpinedegli allevamenti della provincia e trofeo per l’Apa«Professionalità e passione le migliori garanzie»

vinciale. Nella città del Veneto erano presenti dodici allevatori di Valtellina e Valchiavenna contrentasette capi.

Sondrio da applausi

L’Associazione provinciale alle-vatori di Sondrio si è aggiudicatail trofeo dei presidenti, quello che nelle competizioni sportive potrebbe essere associato alla classifica per società. Non si tratta di un risultato inedito: è ilterzo successo negli ultimi quattro anni. Al secondo posto si è classificata l’Apa di Brescia eBergamo, al terzo l’associazioneregionale del Veneto. Poi ci sonole affermazioni dei singoli capi. Kiba Darla dell’azienda Barri di Dubino ha vinto il premio «vac-ca dell’anno».

Si tratta del riconoscimentoriservato alla vacca più produt-tiva e con i migliori dati produt-tivi e riproduttivi. Campionessaassoluta fra le manze è Ilaria dell’azienda Maddalena Pedrinidi Dubino.

Per quanto riguarda la mi-glior mammella assoluta della categoria vacche giovani, il suc-cesso è andato a Fiorida Ameri-ca dell’azienda La Fiorida di Mantello. Anche gli allevamentidell’Alta Valtellina si sono fatti valere. La miglior mammella as-soluta fra le vacche adulte è Brooking Bookie dell’azienda Pedrini Pietro di Bormio. È im-portante segnalare che in que-sta edizione si è svolto un con-

corso riservato alle brune a du-plice attitudine, le Original brown o bruna originale.

Anche in questo concorso laprovincia di Sondrio si è fatta va-lere con la vacca Nebbia di SoniaMarioli di Talamona. Il giovane valtellinese Andrea Silvestri ha vinto il premio del Bruna Juniorclub, concorso che premia le ca-pacità di conduzione degli ani-mali e la preparazione per la presentazione alle mostre.

«Garanzia per il futuro»

«Di fronte a questi risultati non mi rimane che esprimere i più sinceri complimenti a nome di tutta l’Apa - sottolinea con sod-disfazione il direttore Gianma-rio Tramanzoli -. Professionali-tà, passione, cura dei particolarie amore per i propri animali al-levati sono la migliore garanzia per il futuro del nostro settore».Da tempo Apa si sofferma sul le-game, indissolubile, fra la quali-tà dei capi e il valore delle produ-zioni per un settore cruciale co-me quello della filiera lattiero-casearia. «La Valtellina è stori-camente una zona culla dell’al-levamento della razza bruna al-pina. I risultati sono la cartina tornasole del valore dell’alleva-mento». Il direttore ribadisce che l’attenzione dell’associazio-ne «è massima per tutte le aziende, non solo le più grandi, ma anche quelle con pochi capi:ogni esperienza è preziosa per ilnostro territorio».

Un settore importante per l’econo-

mia provinciale. È quello dell’alle-

vamento, in cui attualmente le

vacche da latte sono 13.800. Di

queste circa 11.000 sono controlla-

te dai tecnici di Apa, che ha un

organico composto da sedici

dipendenti. All’interno di questo

campione, quelle di razza bruna

alpina sono quasi 5.000, 3.000 le

frisone e circa 2.000 le pezzate

rosse. La differenza è rappresenta-

ta da razze meno diffuse. Per

quanto riguarda la produzione

annua, la media provinciale è di 71

quintali di latte per vacca. Negli

anni 70 era di 38. L’innovazione

non riguarda soltanto il libro

genealogico. L’agricoltura, come

emerso anche in un convegno che

si è tenuto a dicembre alla Camera

di commercio di Sondrio, è uno

degli ambiti nei quali si applica

l’impresa 4.0.

A Verona nei giorni scorsi gli

allevatori hanno osservato alcune

Ilaria, la campionessa assoluta delle manze, alla fiera agricola di Verona

innovazioni. Fra le varie si può

citare MooMonitor+, un collare per

la vacca in grado di effettuare 36

misurazioni al secondo attraverso

un accelerometro, registrando

calori, ruminazioni, tempi impie-

gati per magiare e riposare. Ogni

giorno vengono raccolti 3 milioni

di dati, salvati incloud su un server

della ditta produttrice irlandese,

Dairy master, che vengono elabo-

rati ogni 15 minuti. Ogni anomalia è

segnalata in tempo reale all’alleva-

tore sullo smartphone. Un altro

aspetto centrale è quello del be-

nessere animale. A questa temati-

ca si associa l’introduzione nelle

stalle del robot di mungitura,

diffuso anche in Valtellina. S.BAR.

Allevamenti 4.0

L’innovazione tecnologicaha un ruolo importante

n n I risultatisono la cartinadi tornasoledel valore dell’allevamento

n nPer l’Apaogni esperienzasul territorioè preziosasenza distinzioni

L’Apa provinciale ha ottenuto per la terza volta il trofeo dei presidenti, riservato alle associazioni

«di trasemina e trapianto dispecie vegetali anche di note-vole interesse conservazioni-stico». In particolare, si è in-tervenuti attraverso la rottu-ra del cotico erboso e l’uso distrumenti tradizionali e so-stenibili, quali l’aratro a chio-do trainato da cavalli. Il pro-getto ha inoltre identificatodelle pratiche gestionali che,condivise con gli allevatoridella valle, permetterannouna gestione del pascolo adat-ta alla conservazione dellabiodiversità». Il progetto èstato illustrato mercoledì seraanche in un incontro pubblicorivolto agli operatori e a tuttala popolazione del territoriocoinvolto. Annalisa Acquistapace

Fondazione Fojanini ha illu-strato il contesto in cui si è in-serito il progetto «nell’areadegli alpeggi del Morbegneseche sono il cuore della tradi-zione pastorale valtellinese»,e ha prospettato un futuro che«nonostante l’abbandono de-gli alpeggi cui abbiamo assi-stito negli ultimi decenni, ve-de uno spiraglio positivo nelritorno alle razze autoctonein allevamento e alla crescitadell’interesse da parte dei gio-vani sull’attività zootecnica inmontagna».

Guido Trivellini, biologo ezoologo della cooperativaEliante ha spiegato gli inter-venti fatti, che hanno compre-so anche l’arricchimento flo-ristico attraverso interventi

connessione tra gli alpeggi e leiniziative rivolte agli agricol-tori.

«L’alpeggio è il territoriocaratteristico del Parco - hadetto il presidente Walter Ra-schetti - e fondamentale an-che dal punto di vista econo-mico, per la produzione diprodotti tipici, e del paesag-gio». Anche per questo è statatrovata la collaborazione del-la Comunità montana di Mor-begno «impegnata e attentasul fronte della biodiversitàcosì come del mantenimentodelle tradizioni come oppor-tunità economiche e turisti-che del territorio», ha detto ilpresidente Christian Borro-mini.

Fausto Gusmeroli della

gione - e che è risultata favore-vole al progetto anche per lapresenza di giovani alpeggia-tori, aperti alle opportunitàlegate al progetto».

L’investimento è stato di170mila euro (di cui 100milaassegnati da Fondazione Ca-riplo) su quattro azioni parti-te con l’individuazione del-l’area e proseguite con i lavorisulle aree da strappare al bo-sco e in cui recuperare il pa-scolo, che hanno incluso la

dotto in questi anni dal Parcodelle Orobie Valtellinesi (entecapofila) finanziato dalla fon-dazione Cariplo e che ha coin-volto la fondazione Fojanini,la cooperativa Eliante e l’uni-versità di Pavia.

L’intervento è stato con-dotto su tre alpeggi della ValGerola: Culino, Tagliata e Ola-no. «Un’area che rientra nellaZsc (zona speciale di conser-vazione) - ha spiegato il diret-tore del Parco, Claudio La Ra-

MorbegnoPresentato il risultato

del progetto BioPa

che ha coinvolto

Culino, Tagliata e Olano

Il recupero della ma-trice ambientale dei pascoli eil loro arricchimento floristi-co, ma anche la definizione dilinee guida gestionali per glialpeggi sono gli obiettivi rag-giunti dal progetto BioPa con-

La biodiversità nel pascoloUna realtà in tre alpeggi

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LA PROVINCIA

Sondrio economia 13GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

I relatori presenti alla serata sul turismo a Lanzada

Buglio in Monte

C’è preoccupazione per il futuro fra i 400 lavoratoridella Gabel, storico gruppo tes-sile comasco presente in Val-tellina con lo stabilimento di Buglio in Monte. Secondo quanto sottolineato da Fi-lctem-Cgil e Femca-Cisl, infat-ti, «non si intravedono iniziati-ve di risanamento concrete e strutturali, nonostante i piani industriali presentati al mini-stero del Lavoro e la consisten-te ristrutturazione avviata nel 2013, con pesanti sacrifici dei lavoratori». I sindacati prote-stano perché «l’unica decisio-ne concreta e strategica è il ri-fiuto del confronto per il rinno-vo dell’accordo quadro sul pre-mio variabile». Per lo stabili-mento valtellinese, dove lavo-rano 23 persone, i sindacati hanno comunicato che «ogni lavoratore è disponibile a gesti-re 16 telai e non più 20 come inpassato, è proclamato il blocco degli straordinari e di ogni for-ma di flessibilità e i lavoratori siasterranno da mansioni non attinenti al proprio inquadra-mento contrattuale». Secondo Cgil e Cisl «i lavoratori valtelli-nesi sono esterrefatti dalla po-sizione dell’azienda che sem-bra non lasciare spazio ad alcu-na possibilità di trattativa». S.Bar.

talità, cortesia e qualità dei ser-vizi. Nella comunicazione, il Bernina dovrà diventare il claimdella Valmalenco. Per Michele Rigamonti (Industriali) - che ve-de nel treno il mezzo di traspor-to più intelligente per la provin-cia di Sondrio, che però andreb-be riqualificato - «forse non ce ne rendiamo conto, ma abbiamouno dei territori più belli al mon-do. Dobbiamo però sfruttare di più la nostra autenticità e coor-dinare meglio le potenzialità».

Francesco Comotti, direttoredel Consorzio turistico di Made-simo, ha affermato che «per por-tare più sciatori non dobbiamo farli solo sciare. Il brand Italia è forte, ma non siamo organizzati per sfruttarlo e manca una poli-tica della montagna. e molto na-sce dall’abrogazione del mini-stero del turismo. A livello loca-le, le criticità sono nell’organiz-zazione e nella mancanza di continuità nelle politiche turi-stiche.

Per il sindaco di LanzadaMarco Negrini, la serata è stata «una bella occasione di confron-to e un momento utile perché ciascuno acquisisca consapevo-lezza del proprio ruolo all’inter-no di un sistema che deve co-munque essere sinergico». Riccardo Roversi

commercio di Sondrio, ha posto l’accento sulla eccessiva diversi-ficazione tra soggetti che si oc-cupano di promozione e orga-nizzazione turistica. Servono una forte coesione e una gover-nance a livello provinciale. EnzoCeciliani, direttore della Con-fcommercio di Sondrio ha sotto-lineato l’esigenza di pensare lontano. La criticità del fattore climatico e gli sciatori sempre meno numerosi pongono dei quesiti, ma fortunatamente ab-biamo ancora la montagna e le sue possibilità di sviluppo.

Montagna da preservare

Secondo Andrea Repossini, di-rettore della Coldiretti provin-ciale, è l’agricoltura che, oltre a mantenere il territorio, lo rendebello e attrattivo. In questo sen-so, c’è troppa differenza tra il fondo valle antropizzato e il ter-ritorio in quota, che deve essere preservato il più possibile. Per Giorgio Zini, presidente del Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco lo sci potrà avere difficoltà in futuro, ma è ancora una realtà molto forte. Gli im-pianti di risalita possono essere impattanti, ma permettono di fruire la montagna. Nei prossi-mi dieci anni diverranno fonda-mentali natura, paesaggio, ospi-

LanzadaUnanime valutazione

degli attori economici

riuniti in un convegno

sul futuro del settore

Grande successo per il convegno “Sci, dopo sci e senza sci: quale futuro per il turismo valtellinese?”, organizzato a Lanzada, lunedì scorso. «Se il ri-scontro di un convegno si misu-ra sulla partecipazione e sul coinvolgimento del pubblico - questo il commento di Sandro Faccinelli, organizzatore della serata, in collaborazione con il Comune di Lanzada -, la platea presente, per numero e peso, è forse la migliore testimonianza per l’iniziativa proposta da Val-tellina Turismo Mobile».

Potenzialità immense

Tra i relatori presenti, Sara Bovoha rimarcato l’importanza del trasmettere l’autenticità del proprio territorio, non solo nel-lo sci, ma in tutto quello che gli ruota intorno. I primi comuni-catori devono essere gli abitanti e gli operatori del luogo. L’utiliz-zo dei social, in particolare, devepuntare alla bellezza, non crearenegatività. Marco Bonat, segre-tario generale della Camera di

Il turismo oltre lo sci«Valorizzare il territoriocon azioni coordinate»

Timoriper il futuroScioperoalla Gabel

Non solo sci, nella serata sul turismo tanti i temi approfonditi

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14 LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

verno – ha sorriso Ratti – ci si po-trà tirare le palle di neve.

Design, industria, Milano: unrapporto che è stato esplorato anche nell’affascinante dibatti-to con Stefano Boeri, Fabio No-vembre e Piero Lissoni. Né è fi-nita qui. Perché la terza edizionedel Salone del Mobile.Milano Award sarà una grande festa del design che conquisterà gli spazi di Palazzo Marino. Una grande festa si terrà venerdì 20 aprile durante la quale – si è sottolinea-to - «sarà riconosciuto il grande impegno produttivo e organiz-zativo delle aziende e di tutti quei designer e personaggi che contribuiscono a rendere Mila-no il luogo più interessante e at-trattivo al mondo in quella setti-mana».

«è un appuntamento imperdi-bile per designer e architetti chequi, ogni anno, presentano, stu-diano e anticipano tendenze, con occhio sempre più attento alla sostenibilità».

Un segno tangibile, la grandemostra-installazione che si sof-fermerà sul rapporto tra la natu-ra e l’abitare con una grande mo-stra-installazione. Dal 17 al 29 aprile, in piazza del Duomo, da-vanti a Palazzo Reale, infatti, sa-rà visibile e visitabile sorgerà unpadiglione progettato e svilup-pato insieme allo studio inter-nazionale di design e innovazio-ne Carlo Ratti Associati. Un luo-go che saprà dare preziosi spuntialla progettualità green negli spazi interni delle case. Dove at-traversando la stagione dell’in-

la metropoli e la rassegna – ha ri-cordato Emanuele Orsini - «ini-zia nel 1961, quando una piccola schiera di mobilieri sotto l’egida di FederlegnoArredo decide di dare vita a una fiera senza equi-voci né confusioni. Da allora Mi-lano e il suo Salone hanno finito in fretta per somigliarsi, e insie-me rappresentare il più recente fenomeno continuativo della storia italiana». Questo evento internazionale – ha commenta-to anche il sindaco Beppe Sala -

si svolgerà la premiazione delle aziende (nella seconda edizione lo scorso anno ricevettero gli Awards imprese come Tecno e Fratelli Boffi).

«Bisogna moltiplicare la for-za centripeta e attrattiva del Sa-lone – ha detto Claudio Luti ieri alla presentazione alla Bocconi -e consolidare la città in quel pla-ce to be irrinunciabile per i gran-di brand, i loro progetti, le loro risorse umane ed economiche». Anche perché questa storia tra

Le novitàIl rapporto del mondo

del mobile con Milano

quest’anno sarà

più saldo che mai

Il fermento che carat-terizza la città nella settimana fatidica di aprile si arricchirà di nuovi eventi e sarà visibile in particolare in due momenti: da-vanti a Palazzo Reale e a PalazzoMarino. In quest’ultima cornice

Non soltanto padiglioniEventi anche in centro città

L’architetto Stefano Boeri

MILANO

MARILENA LUALDI

Oltre duemila esposi-tori, il cuore della metropolisempre più coinvolto e un mo-mento economico incorag-giante, con la produzione au-mentata dell’1,5%.

Il Salone del Mobile di Mila-no – in programma a Rho Fieradal 17 al 22 aprile – è stato pre-sentato ieri all’Università Boc-coni. Corredato di una novitàulteriore: ha infatti il suo pri-mo manifesto. Impresa, quali-tà, progetto, sistema, giovani,comunicazione, cultura, Mila-no al centro i punti cardine.

Numeri e occasioni

La prossima edizione – comeha spiegato il presidente del-l’evento, Claudio Luti, accantoal sindaco Giuseppe Sala e sulfinale per lo zoom sul settorecon il presidente di Federle-gnoArredo Emanuele Orsini -si preannuncia ricca di pre-senze e progetti: oltre 205.000metri quadrati di superficienetta espositiva e più di 2milaespositori con un 22% diaziende estere. L’elenco non èstato ancora completato; l’an-no scorso solo le impresebrianzole erano 200 e il nume-ro dovrebbe essere conferma-to in questa cinquantasettesi-ma edizione. Ieri erano pre-senti al lancio diverse societàstoriche. Cinque le manifesta-zioni che si svolgeranno in

Salone del mobileDuemila aziendee 5 maxi eventiLa rassegna. Presentata a Milano l’edizione numero 57Dal 17 al 22 aprile anche le biennali e lo spazio al design

contemporanea, a Rho Fierada martedì 17 a domenica 22aprile con apertura agli opera-tori tutti i giorni dalle 9.30 alle18.30, sabato e domenica an-che al pubblico.

Oltre al Salone del Mobile,torneranno le biennali Euro-Cucina – con l’ evento collate-rale Ftk (Technology For theKitchen) – e Salone Interna-zionale del Bagno. Né si può di-menticare il Salone Satellite,che quest’anno porterà 650designer. Oltre ai numeri del-l’evento principale, va consi-derato il Salone Internaziona-le del Mobile e Salone Interna-zionale del Complementod’Arredo con oltre 1.300 espo-sitori per 148mila metri qua-drati suddivisi in Design, xLuxe classico. Eurocucina porterà111 aziende, di cui il 23% este-re, percentuale quest’ultimache si rafforza con Technologyfor the Kitchen (47 espositori,42% da Paesi stranieri). Per ilSalone del Bagno invece 228realtà, per il 12% da oltre confi-ne. Anche attraverso il Mani-festo del Salone, si è voluto ri-

marcare il ruolo chiave delleimprese, anzi della filiera inte-ra. «Con la capacità di fare ri-cerca – ha osservato il presi-dente dell’evento Claudio Luti– e gli imprenditori che hannovoglia di rischiare, facendo in-novazione e creatività».

Ricetta e successi

La ricetta è chiara, sempre se-condo Luti: «Il successo delSalone del Mobile risiede nel-l’instancabile rete industrialealla sua base – ha precisato - unsistema produttivo nato dal-l’incontro tra imprenditori dipiccole e grandi aziende da unlato, designer e architetti dal-l’altro, che insieme lavoranoper creare e mostrare l’eccel-lenza. Oggi, però, per vincere lasfida globale, dobbiamo fareancora di più: puntare sull’in-novazione e sulla qualità so-stenibile, sulla capacità di faresistema e cultura, sulla volon-tà di condividere informazionie valorizzare le nuove genera-zioni».

Gli fa eco Emanuele Orsini,presidente di FederlegnoAr-redo Eventi: «La forza dellamanifestazione, la solidità del-la Federazione, la vitalità e lacreatività delle imprese sonogli ingredienti di un eventoineguagliabile che, oltre a farcrescere le nostre aziende,rappresenta uno dei momentipiù importanti dello sviluppodel Sistema». Da sinistra: Claudio Luti, Michele Scannavini ed Emanuele Orsini ieri alla presentazione

n Gli espositorisopra quota duemilaIl 22% è stranieroGli stand occupanoduecentomila metri

«Un appuntamento che anticipa le tendenze» Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala sottolinea: «È un appuntamento imperdibile per designer e architetti che qui, ogni anno, presentano, studiano e anticipano tendenze, con occhio sempre più attento alla sostenibilità».

Una storia cominciata nel 1961 Il presidente di FederlegnoArredo Emanuele Orsini ha ricordato: «È una storia che inizia nel 1961, quando una piccola schiera di mobilieri sotto l’egida di FederlegnoArredo decide di dare vita a una fiera senza equivoci né confusioni».

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LA PROVINCIA 15GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

sono partiti da qui e sono arriva-ti al successo internazionale, conquistando anche Compassi d’oro e firmando architetture pluripremiate a Dubai, New York, Pechino, Londra, Sidney, Tokyo, Chicago e tante altre cit-tà del mondo. Ancora, nel Mani-festo compare il richiamo al si-stema. «Fare rete significa inclu-sione di culture ma anche di spa-zi, di esperienze e di nuove for-me di accoglienza». E poi giova-ni, comunicazione, cultura arri-vando fino a Milano, vista come versione 4.0 della “Milano da be-re”.

«Deve essere oggi qualità soste-nibile, che significa controllare tutti i fattori del processo pro-duttivo – dal disegno allo svilup-po industriale, dal piano econo-mico al processo di marketing e di comunicazione fino al servi-zio post vendita».

Quindi il progetto, cuore delfuturo: «I designer e gli architet-ti, attori principali del successo del sistema arredo-casa, insie-me alle imprese, devono la loro notorietà anche in parte al Salo-ne e a una Milano industriale che li ha accolti e ha creduto nel-la loro capacità creativa». Molti

tracciare appunto il Manifesto, con parole che scandiscono l’evento e ciò che rappresenta. La prima non può che essere im-presa. «Dietro all’immagine di stand che sembrano teatri, di al-lestimenti curati nel dettaglio – si ricorda - c’è il lavoro delle fab-briche, della rete produttiva vi-cina (con le imprese della Brian-za) e di quella più lontana, rap-presentata da Veneto, Marche, Toscana e Puglia, ma anche dal-l’eccellenza tedesca, francese, belga, americana e da molte al-tre». Poi la qualità, che si coniu-ga oggi con l’economia circolare:

MilanoLe parole e i significati

del manifesto del salone

che propone al visitatore

anche emozioni

«Non siamo solo una fiera». Dietro il primo Manifestodel Salone del Mobile di Milano c’è questa rivendicazione, o me-glio consapevolezza: quella di essere prima di tutto un’emo-zione e un’esperienza globale, aspetto decisivo in un mondo spalancato come quello di oggi.

Per questo motivo si è voluto

«Un trampolino per grandi architetti e designer»

Emanuele Orsini (a sinistra) e Claudio Luti

MILANO

Adesso la domanda in-terna sospinge di più la produ-zione dei mobili. D’altro canto leaziende continuano a investire sull’export, che sta offrendo cre-scenti soddisfazioni.

Ancora difficile, invece, il re-cupero della Russia, come ha sottolineato ieri il presidente di FederlegnoArredo Emanuele Orsini, ma non ci si arrende. La crescita più evidente è quella della Cina, ha osservato MicheleScannavini, presidente dell’Ice.

Il Centro Studi della Federa-zione ha diffuso i dati del pre-consuntivo. La produzione dellafiliera italiana dell’arredamento ha confermato il trend positivo (26,8 miliardi di euro, +1,5%) continuando la ripresa già respi-rata nel 2015 e capace poi di con-solidarsi l’anno successivo.

Che cosa ha influito su questaperformance? FederlegnoArre-do ha tenuto a indicare lo stimo-lo fornito dall’aumento dei con-sumi interni. Con la maggiore capacità di spesa dei consuma-tori che hanno comprato con ul-teriore convinzione i beni dure-voli come i mobili (17 miliardi dieuro, +2%).

Bonus e agevolazioni

In questo contesto, non poteva non essere citato quello che il comparto continua a ritenere fondamentale per il futuro delleaziende: il bonus mobili, accan-to allo sgravio fiscale relativo al-le ristrutturazioni. Hanno inci-so poi le dinamiche favorevoli del mercato immobiliare; non soltanto le riqualifiche degli edi-fici, bensì le compravendite re-sidenziali, anche se sul fronte

I dati. Per Como e Lecco dati stabili, sale Sondrio. Per Mosca crollo del 23%, Pechino a più 28,3%Federlegno: «Positivo l’aumento dei consumi interni». Merito di bonus mobili e sgravi fiscali

delle nuove costruzioni l’ediliziaè ancora a livelli minimi. Viene menzionato inoltre il clima di fi-ducia, con la ripresa del credito alle famiglie da parte del settore bancario. Con i mezzi offerti perusare gli incentivi, il potenziale di sviluppo della domanda, dopoanni di scarsa liquidità, si è mo-strato più dinamico.

I numeri sulle esportazioni

L’export però è la carta decisiva,quella che funzionava pure neglianni più delicati per il mercato interno. E adesso registra un va-lore di 14,1 miliardi di euro, che significa +1,7%. I primi dieci me-si del 2017 vedono tra i Paesi ri-tenuti clienti più significativi Francia (1,8 miliardi di euro, +5,4%), Germania (1,3 miliardi di euro, 0,8%), Regno Unito (1 miliardo di euro, -1,9%) e Stati Uniti (975 milioni di euro, +5,4%).

Attenti però alla Cina, come siaccennava. Sta viaggiando a una velocità impressionante negli acquisti dei nostri mobili, un +38,5% che significa 408 milionia livello nazionale.

I dati tra gennaio e settembreper le esportazioni vedono Co-mo e Lecco in sostanziale tenutarispetto al 2016 (-0,8% e -0,2%) mentre Sondrio si fa notare con un +16,4%. Monza è invece in ca-lo dell’1,1%, ma continua a man-tenere la quota più elevata di vendite all’estero con 720 milio-ni, seguita dalle aziende della Brianza comasca con 547 milio-ni. Proprio Como ha visto il drammatico crollo della Russia (-23%), con la consolazione del +28,3% cinese. M. Lua.

L’anno scorso il Salone del Mobile

ha registrato 343.602 presenze in

sei giorni. Visitatori provenienti da

165 paesi. Prima nazione rappre-

sentata, la Cina: arrivarono infatti

40mila persone. Questo conferma

la direzione su cui si vuole conti-

nuare a lavorare, dopo aver inve-

stito con successo pure sul Salone a

Shanghai.

Nel rapporto di FederlegnoArredo

aggiornato al 2016, la Cina ha

importato dall’Italia 288 milioni di

euro in arredo (su 1.874 globali),

con +24% rispetto all’anno prima.

Così il nostro Paese si rivelava

primo esportatore in questa terra,

con il 15%, seguono Germania

(12%), Stati Uniti (10%) e Vietnam

(9%). Un altro confronto chiarisce

meglio le idee: nel 2009 i cinesi

occupavano il ventunesimo posto

della classifica mercati, ora sono

saliti al decimo.

Lo scorso novembre, l’edizione di

Shanghai ha visto all’appello più di

50 delle nostre imprese. Ma la

marcia continua anche attraverso

l’apertura di nuovi store e

showroom.

La nota dolente si chiama invece

Russia, come sottolineava ancora

ieri il presidente di FederlegnoAr-

redo Emanuele Orsini. La vicenda

delle sanzioni ha frenato un mer-

cato strategico per le nostre zone.

Ma non per questo si è fatta retro-

marcia: lo testimonia anche l’inve-

stimento continuo sul Salone di

Mosca, con oltre 260 le aziende del

settore presenti nella capitale lo

scorso ottobre, per 30mila visita-

tori. Peraltro, ci sono segnali

contrastanti da questo Paese: se a

Como le vendite sono calate del

23% lo scorso anno, a Monza sono

cresciute del 18%. M. LUA.

Un’immagine dell’edizione 2017 del Salone

Un trend da consolidare

E si continua a lavoraresui rapporti con Shanghai

Export in crescita: è a 41 miliardiBene la Cina, complicata la Russia

L’anno scorso l’evento

di Milano

ha registrato 343mila

presenze

Come raggiungere la mostra

Fermate speciali dei treniCento studenti per l’accoglienza

Dagli aeroporti alle stazioni, pas-

sando per i luoghi strategici di

Milano e del territorio si respirerà

Salone del Mobile dappertutto in

aprile. Il direttore Marco Sabetti ha

ricordato gli sforzi per rendere il

quartiere fieristico accessibile. Tra

questi, la rinnovata collaborazione

con Trenitalia per fermate speciali

dei convogli Freccia ed EuroCity a

Rho Fiera e promozioni commer-

ciali per i soci Cartafreccia.

Anche Italo effettuerà fermate

speciali dei treni Rho Fiera con

tariffe vantaggiose. La parola

passerà poi dai giovani. Si rinnova

infatti per il quinto anno consecuti-

vo il progetto Accoglienza, frutto

della collaborazione con il Comune

di Milano e le principali scuole di

design, Domus Academy, Ied,

Istituto Marangoni, Naba e Politec-

nico di Milano. Saranno cento

studenti a presidiare postazioni a

Fiera Milano, Sea e Atm dislocate

nei punti nevralgici della città per

guidare verso l’evento.

Partner istituzionale è Intesa

Sanpaolo. Oltre alle collaborazioni

confermate, ce ne sono di nuove

come quella di Audemars Piguet.

M. LUA.

Stefano Boeri

Piero Lissoni

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LA PROVINCIA 17GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

Parcheggio selvaggioIn piazza Cavoursempre più furgoni

FRANCESCA BETTINI

Le fioriere hanno ri-solto il problema del transitoper i residenti, ma a quantopare in piazza Cavour il par-cheggio selvaggio è tutt’altroche sparito.

Anzi: furgoni, auto e mezzivari - raccontano gli abitanti -ormai posteggiano diretta-mente nella parte interna del-la piazza, che sarebbe riserva-ta ai pedoni.

La protesta

La segnalazione arriva dai cit-tadini che nelle scorse setti-mane avevano protestato perl’invasione delle auto, ma an-che da esercenti della zona,con un appello a palazzo Pre-torio perché intensifichi i

Il caso. Risolto con le fioriere il problema del transito dei residenti resta il nodo della sosta vietataE i cittadini sollecitano il Comune a maggiori controlli

controlli, ma pure un invito atutti i cittadini: «Il centro sto-rico è una zona da tutelare,serve un pochino di attenzio-ne e di impegno da parte ditutti per aver cura della città».

Della sosta selvaggia inpiazza Cavour, come qualcu-no ricorderà, si era parlatopoche settimane fa, dopo lasegnalazione da parte di ungruppo di cittadini, stanchi ditrovare l’accesso alla piazzabloccato sia durante la gior-nata, sia la sera, nonostante lapresenza della zona a trafficolimitato, con regole ben preci-se anche per il carico e scarico.In seguito il Comune ha in-stallato delle fioriere per ga-rantire che il transito verso ipassi carrai resti sempresgombro, ma a quanto parenon è bastato.

«Tutti dobbiamo lavorare eci sono sicuramente delle esi-genze a cui rispondere - sotto-linea una commerciante dellazona -, ma di fatto qui si vedo-no mezzi nella parte internadella piazza, a tutte le ore delgiorno, mentre la sera spesso

e volentieri ci sono auto po-steggiate in piazza e sull’ac-cesso dal lungo Mallero. In-stallando le fioriere il Comu-ne ha risolto la questione delpassaggio per i residenti, marestano altri problemi».

Le proposte

La presenza di veicoli posteg-giati sulla rampa verso il lun-go Mallero crea anche situa-zioni pericolose per chi deveimmettersi in piazza o uscir-ne sottolinea la commercian-te.

Senza dimenticare un altroaspetto: «I clienti del mercati-no agricolo del venerdì matti-na devono fare lo slalom fra imezzi per arrivare alle banca-relle, e non si tratta dei furgo-ni degli espositori - racconta -,e lo stesso capita ai turisti chearrivano in piazza per pren-dere la salita Ligari. Il centrostorico è una zona particolaree va tutelata con più cura, ma-gari facendo maggiori con-trolli, e servirebbe anche unpo’ di impegno da parte di tut-ti, per rispettare le regole e il

buonsenso, senza piazzareauto dappertutto».

Ben vengano le fioriere, in-somma, ma per migliorare lasituazione ci sarebbe bisognodi altri interventi, con la col-laborazione di tutti. «Si po-trebbe inserire una segnaleti-ca più chiara - propone lacommerciante -, oppure rive-dere un po’ l’organizzazionedelle regole sul carico e scari-co merci. In questa zona ci so-no diverse attività commer-ciali e legittimamente ci sonotante esigenze per le conse-gne, ma ora ci si ritrova in si-tuazioni paradossali, che fini-scono anche per penalizzarealcuni negozi e locali pubbli-ci».

I furgoni parcheggiati in piazza sono sempre più numerosi

I dati

Multe in caloper i passaggidal varco

In piazza Cavour resta il proble-

ma della sosta, ma con il portale

elettronico di piazza Quadrivio i

passaggi non autorizzati nella

zona a traffico limitato sono in

calo. È uno dei dati emersi dalla

relazione dei vigili urbani sull’at-

tività del 2017, in cui è segnalata

una diminuzione del 16% nelle

infrazioni al divieto di transito: le

multe sono passate da quasi

ottocento (788) a 568, prose-

guendo un trend già evidenziato

negli anni scorsi. Il varco con

telecamere posizionato in piazza

Quadrivio, insomma, man mano

sta portando risultati.

L’impianto è attivo 24 ore su 24,

confronta le targhe dei veicoli in

transito con l’elenco di quelle

autorizzate (anche temporanea-

mente) dal comando e in caso di

passaggi irregolari fa scattare

automaticamente la sanzione:

impossibile fare i furbi, insomma.

E il deterrente funziona, a quanto

pare: nel 2015 le multe erano

state 933, poi il numero ha inizia-

to a scendere man mano. F.BET.

n Gli automezziormai si fermanodirettamentenell’area riservataai pedoni

[email protected]. 0342 535511

Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],

Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected]

Open day alla Cocci-nella per le famiglie che voglio-no scoprire spazi e organizza-zione dell’asilo nido comunale.Da fine gennaio infatti è possi-bile iscrivere i bambini alla struttura di via Don Lucchinet-ti, con scadenza delle adesioni fissata al 26 marzo, e come ne-gli ultimi anni il nido ha orga-nizzato una serie di giornate dipresentazione dedicate ai ge-nitori.

Il primo appuntamento èfissato per sabato mattina, dal-le 10 alle 13, con la possibilità per mamme e papà di visitare laCoccinella e incontrare le edu-catrici del nido. Seguiranno poiun altro open day il 26 febbraio,questa volta al pomeriggio (dalle 17 alle 19), per finire poi con un terzo appuntamento il 10 marzo (dalle 10 alle 13). F.Bet.

La Coccinellasi presentaPorte aperteall’asilo nido

gresso dello sportello dellapolizia municipale a palazzoPretorio, nel quadro dellasperimentazione del nuovosistema avviata dal Comune.E non saranno pochi a vederel’avviso, a giudicare dai nu-meri del 2017: lo scorso annoinfatti circa 12mila personesi sono rivolte allo sportellodei vigili urbani in munici-pio, che ha ricevuto anche ol-tre tremila richieste telefoni-che di intervento.

Il “front office” dei vigili sioccupa infatti di molte attivi-tà, dal pagamento delle san-zioni – appunto – alla raccol-ta di denunce, al rilascio deipermessi per il transito nellazona a traffico limitato (1.369nel 2017) e sulle strade agro-silvo-pastorali (434 l’annoscorso). F.Bet.

zioni al codice della stradasono fra i pagamenti che sipossono effettuare tramitequesto sistema - ha spiegatoil comandante Mauro Bra-danini nei giorni scorsi - eprogressivamente puntiamoad escludere del tutto i paga-menti in contanti, per sem-plificare le operazioni per icittadini e snellire le proce-dure organizzative per gli uf-fici. Tramite “PagoPa”, infat-ti, i versamenti si possono ef-fettuare direttamente dalcomputer di casa o anche dal-lo smartphone, oltre che aglisportelli di poste e banche,quindi con maggiore comodi-tà rispetto al pagamento ef-fettuato al nostro ufficio».

Per avvisare i cittadini del-la novità, per intanto, i vigilihanno affisso una serie dicartelli informativi all’in-

L’esortazioneIl comandante dei vigili invita i cittadini ad utilizzare il sistema “PagoPa”

Per i pagamenti del-le multe i vigili urbani voglio-no dire addio ai contanti intempi brevi.

Per ora allo sportello dipiazza Campello è partitauna sperimentazione con larichiesta di effettuare i versa-menti soltanto tramite ban-comat o carte di credito, manei prossimi mesi la poliziamunicipale punta a far cono-scere e utilizzare sempre piùla piattaforma elettronicanazionale “PagoPa”, cui ilComune ha aderito di recen-te.

«Le sanzioni per le viola-

Pagamento delle multe«Addio ai contanti»

Il comando dei vigili urbani vuole dire addio al pagamento in contanti

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18 SondrioLA PROVINCIA

GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

CHIESA IN VALMALENCO

ANTONIA MARSETTI

Si terranno domanimattina alle 10 e 30, i funeralidi Vito Canovo, l’uomo di 76anni morto martedì pomeriggionel rogo che ha interessato lasua abitazione a Primolo. L’ad-dio al pensionato - che ha lavo-rato un vita oltre frontiera comecameriere, prima di ritirarsinella frazione malenca-, saràdato nel Santuario della BeataVergine delle Grazie, con lamessa celebrata da don RenatoCorona.

L’inchiesta

La magistratura ieri ha dato su-bito il via libera alla famiglia perorganizzare i funerali, senza su-bordinarli ad un’eventuale au-topsia. Sulle cause del decessonon ci sono infatti dubbi, men-tre invece sono in corso le inda-gini per stabilire con certezza lecause che hanno innescato ilrogo le cui immagini drammati-che sono immediatamente ap-prodate in rete, e così la tragediamalenca è diventata uno spetta-colo devastante seguito pratica-mente in diretta non solo daicompaesani.

La casa dove abitava il signorVito (ora dichiarata inagibile) siè riempita di rosso fuoco e in unattimo - complici le solette inlegno - il tetto era avviluppatodalle fiamme. Una quindicina i

L’intervento dei pompieri ha impedito che le fiamme si propagassero agli edifici vicini FOTO GIANATTI

Primolo. La magistratura ha dato il via libera per le esequie di Vito CanovoProseguono intanto le indagini per individuare il punto di innesco nella casa

pompieri che si sono alternatisul posto con autobotti e scalema per l’uomo non c’è stato nul-la da fare. Il pensionato è statorinvenuto riverso a terra,schiacciato dalla soletta. Non èstato un incendio di camino adinnescare la tragedia, anche sela fonte è sicuramente da loca-lizzare in cucina (forse un tizzo-ne uscito dalla stufa).

Il sindaco

Anche il sindaco Miriam Lon-ghini ha seguito da vicino lavicenda straziante. Non appena

saputo dell’incendio si è recataa Primolo ed ha incontrato i fra-telli di Vito, Tullio e Luciano ealla cognata Stefania - che abita-va al piano terra - ha subito of-ferto aiuto e ospitalità, ma ladonna ha già trovato una siste-mazione provvisoria in paese.

Il giorno del rogo, la signoraStefania era uscita di casa versole 9 e 30, per recarsi a Chiesa inValmalenco, e poco prima avevaudito i passi di Vito, al piano disopra. Gli ultimi, prima di finireintrappolato in un castello difiamme.

n Il sindaco Miriam Longhini si è recata subito sul luogo della tragedia

BerbennoL’episodio risale alla sera

di domenica scorsa

quando la Polstrada

ha deferito uno straniero

Nel sangue aveva unvalore alcolemico di oltrequattro volte superiore al li-mite consentito per legge. Vada sè che il conducente sotto-posto all’etilometro dagliagenti della Polstrada di Son-drio è stato denunciato a piedelibero per guida in statod’ebrezza, e la sua patente èstata ritirata, mentre l’auto -essendo di sua proprietà - èstata sottoposta a sequestroamministrativo.

L’episodio risale allo scorso4 febbraio, quando gli agentidella Polizia Stradale di Son-drio, verso le 18 e 40 sono statichiamati a intervenire per unincidente stradale che hacoinvolto un cittadino stra-niero residente in provincia -V.S.B. le iniziali - di anni 57.

L’uomo era alla guida di unaOpel Astra, quando lungo lastatale 38 - direzione Morbe-gno –, nel territorio di Berben-no di Valtellina, ha provocatoun incidente stradale che for-tunatamente non ha causatoferiti ma solo danni alle duevetture coinvolte.

Come da prassi gli agentihanno sottoposto ad etilome-tro, sul luogo dell’incidente, iconducenti dei mezzi, uno deiquali - lo straniero, appunto - èrisultato non essere in condi-zione di guidare.

L’appuntamento

Con un incontro nel capoluogo parte ufficialmente la campagna elettorale dei can-didati di InComune a sostegno della corsa di Giorgio Gori per lapresidenza della Regione. Do-mani pomeriggio – appunta-mento all’Hotel della Posta alle 16,30 – l’associazione presente-rà le candidature a consiglieri regionali dei sindaci Guido Pa-telli di Grosotto e Mariuccia Copes di Novate Mezzola, in liz-za nella lista civica “Gori presi-dente”. La scorsa settimana sui nomi valtellinesi nella civica dell’aspirante presidente della Regione c’è stato un vero ribal-tone: in un primo momento è ar-rivato l’annuncio della candida-tura del sindaco di Sondrio Alci-de Molteni, poi in lista è invece entrato Patelli, un passaggio di cui si è molto parlato nel mondopolitico locale. Fatto sta che ora le squadre sono complete e la campagna elettorale entra nel vivo: all’incontro, spiegano da InComune, insieme ai due can-didati parteciperà anche il diret-tivo dell’associazione, «che con-ta tra i suoi iscritti numerosi am-ministratori locali di tutte le zo-ne della nostra Provincia». F.Bet.

L’incontroLa Prefettura si è attivata

per garantire le misure

necessarie ad evitare

eventuali episodi

La situazione valtel-linese non è particolarmentepreoccupante, ma l’attenzio-ne sul problema delle aggres-sioni ai personale dei treni edelle corriere resta elevata.

Ieri se n’è parlato in Prefet-tura a Sondrio, dove si sono in-contrati i rappresentanti delleistituzioni delle forze di poli-zia e delle aziende Trenord,Stps e Perego.

Il prefetto Giuseppe Ma-rio Scalia ha chiesto ai rap-presentanti delle compagniedi segnalare eventuali episodidi inciviltà e vere proprie ag-gressioni per predisporre spe-cifici servizi di controllo, an-che in borghese, sulle tratte enegli orari considerati a ri-schio. Sia nelle stazioni, sia suimezzi. In alcune fasce orarie,non soltanto serali, la presen-za di pochissimi passeggericostituisce una fonte di poten-ziale rischio per autisti e con-trollori. Il copione è spessoidentico: di fronte alla richie-sta di esibire il biglietto, i viag-giatori che non ce l’hanno pro-testano e si rifiutano di scen-dere dal vagone o dall’autobusalla stazione successiva. In al-cuni casi i diverbi sono inevi-tabili ed è fondamentale ilsupporto della polizia o dei ca-rabinieri. S. Bar.

Chiesa sotto choc per il rogoDomani l’addio al pensionato

Guida ubriacoe provoca un incidenteDenunciato

Aggressioni sui treniSondrioè preparata

fia e altri esami. Per i legali «sono state dai sa-

nitari del tutto ignorate le linee guida» di riferimento specificheper questo caso: «Si trattava - si legge in una delle memoria - di emorragia con conseguente shock ipovolemico (con massic-cia diminuzione del volume del sangue in circolo, ndr), colposa-mente non diagnosticati nono-stante il crescente conclamarsi dei segni e dei sintomi».

L’udienza è stata rinviata alprossimo 14 marzo per la discus-sione delle difese.

InComunepresentai candidatialle Regionali

dovuto dare alla luce in una «si-tuazione ad altissimo rischio».

La Procura aveva già chiestoin passato l’archiviazione del ca-so escludendo, anche in base a una consulenza tecnica, il nesso causale tra l’omissione «grave-mente colposa» degli imputati ela morte della paziente con le due bimbe, ma il gip aveva ordi-nato l’imputazione coatta e la conseguente richiesta di rinvio agiudizio.

La Procura di Milano

Il pm nel proporre il prosciogli-mento ha spiegato che per il me-dico è assente il nesso causale mentre per le due ostetriche manca la colpa. Non così per gli avvocati dei familiari della si-gnora, tutti presenti in aula, che tra l’altro, come hanno anche scritto nelle loro memorie depo-sitate, quella mattina «in un drammatico contesto», in quan-to le condizioni della signora erano precipitate, non si proce-dette «quantomeno ad uno stringente monitoraggio di ma-dre e figlie» e la signora, come chiesto dalla ginecologa, non fu nemmeno sottoposta a ecogra-

MilanoMorì alla clinica Mangiagalli

con le due gemelle in grembo

Per il Pm ginecologa

e ostetriche non hanno colpa

Ancora un acceso con-fronto tra Procura di Milano e legali della famiglia di Claudia Bordoni, la donna di 36 anni, ori-ginaria di Grosio, morta il 28 aprile di due anni fa insieme alledue gemelle che portava in grembo. Davanti al gup, il pub-blico ministero ha ribadito la ri-chiesta di non luogo a procedereper non aver commesso il fatto nei confronti di una ginecologa edue ostetriche della Mangiagal-li, accusate di omicidio colposo.

I parenti

Dall’altra parte, gli avvocati dei parenti della signora, che parla-no di «fatti gravissimi» hanno insistito nel chiedere il processoin quanto, a loro avviso, non sa-rebbero stati «posti in essere i doverosi provvedimenti dia-gnostici e terapeutici richiesti» per tutelare la «vita della ma-dre» e dei “gemelli» che avrebbe

Caso BordoniPer la Procuranessun processo

Claudia Bordoni, originaria di Grosio, viveva da tempo a Milano

n nLa donnaera stata ricoverata pochi giorni prima del decesso

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LA PROVINCIA

Sondrio 19GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

PoggiridentiAnche quest’anno il concorso canoro e allegri travestimenti andranno... a braccetto

“Poggino la notizia”.Fa il verso alla nota trasmissio-ne televisiva “Striscia la noti-zia” il titolo della manifesta-zione che l’oratorio San Fedeledi Poggiridenti organizza inoccasione del Carnevale.

Parliamo del “Pogginod’oro” il concorso canoro che èarrivato, quest’anno, alla tredi-cesima edizione. L’appunta-mento con il concorso canoro econ quello delle mascherinepiù belle, sia fra i bambini siafra gli adulti, è in programmadomenica 11 febbraio.

«Anche quest’anno i ragazzidell’oratorio si stanno dandoda fare per offrire un’occasionedi sano svago – afferma Silva-na Paindelli, volontaria del-l’oratorio e della parrocchia -.Le canzoni in gara sono otto,ma i bambini sul palco sarannouna ventina perché si sono for-mati dei gruppi di “canterini”.Nella preparazione dei canti siè messa a disposizione comesempre la maestra Paola Pia-sini, mentre il filo dello spetta-colo sarà tenuto dai ragazzi,coadiuvati da Elia Mora, Cri-stiana Gualteroni e IlariaBordoni. Dopo lo spettacolo èprevisto con il tradizionale rin-fresco».

Il programma prevede il ri-trovo in piazza San Fedele alle14 per le iscrizioni del concorsomascherine bambini e adulti.Dunque nella sala dell’oratorioche, per l’occasione si riempiedi poggini, si alterneranno leesibizioni canore e quelle deitravestimenti di Carnevale. Altermine le premiazioni deicanti e delle maschere. C. Cas.

Poggino d’oroSfida a suondi mascherinee di canzoni

e ha bisogno di uno spazio ade-guato al cimitero».

Interventi alle scuole medie

Restando in tema di opere pub-bliche, il Comune ha stanziatoper il 2018 100mila euro per lamanutenzione straordinariadelle scuole medie, dove si pre-vedono il rifacimento dei con-trosoffitti, pavimentazioni, tin-teggiature e altri adeguamentiche vanno a completare gli in-terventi realizzati nell’ambitodel programma “Scuole sicure”,che ha permesso il rifacimentodi tutti i serramenti. «Manca, insostanza, l’ultimo “colpo” percompletare la sistemazionecomplessiva del fabbricato –conclude Biscotti -. Cerchiamodi mettere insieme tutti i piccoliinterventi che ora servono eche, vista la dimensione del-l’edificio, incidono dal punto divista economico».

Il restyling delle elementari

Una volta che la scuola secon-daria di primo grado sarà a po-sto, una riflessione andrà fattain futuro sulla scuola primaria,costruita negli anni Settanta.«Si era intervenuti con unamessa a norma degli impianti,ma ora sarebbe necessario unrestyling generale», conclude ilsindaco.

CLARA CASTOLDI

L’amministrazione co-munale di Ponte in Valtellinacorre a ripari contro i fenomenidi chi, in questi ultimi anni, harubato i fiori dalle tombe delcimitero senza il minimo sensodi rispetto.

È stato, infatti, installato inquesti giorni un impianto di vi-deosorveglianza al camposantodi Ponte centro per risolvere lasituazione tanto antipaticaquanto deplorevole, visto che vaa offendere il caro estinto e ilfamigliare che si reca alla suatomba per prendersene curatraendone conforto e per prega-re.

«Purtroppo negli anni scorsiè capitato che il cimitero fossestato oggetto di furto dei fioridalle tombe - spiega il sindaco,Franco Biscotti -. Abbiamoraccolto diverse lamentele da

parte della popolazione, per cuiabbiamo deciso di interveniree disposto due telecamere, pro-prio in questi giorni, che speria-mo valgano innanzitutto comedeterrente e, se ciò non bastas-se, come strumento per indivi-duare i responsabili di questoinqualificabile gesto».

Progetto da 100mila euro

Ma ci sono anche altri lavoripubblici che interesseranno,nel 2018, il camposanto: la ma-nutezione nell’area dei loculi e

della camera mortuaria e la co-struzione di nuovi spazi da de-stinare a cellette per le urnecinerarie.

In tutto si parla di un proget-to di 100mila euro, di cui il Co-mune ha già approvato la pro-gettazione esecutiva e che, dun-que, si avvia presto alla realizza-zione.

«L’area dei loculi, che ha frai trentacinque e i cinquant’anni,ha bisogno di essere sistematain particolare per l’impermea-bilizzazione- continua il sinda-co -. L’intenzione è di realizzareanche delle cellette cinerarie. APonte, come anche in altri paesidella provincia, dopo la costru-zione del forno crematorio, c’èstata un’impennata di crema-zioni che dal 5 per cento saran-no passate ormai al 50 per cen-to. Chi non ha la tomba fami-gliare dove tumulare le ceneri

Ladri di fiori al cimiteroPonte corre ai ripari Installate due telecamere

Il cimitero di Ponte: installate due telecamere contro i ladri di fiori

Gli appuntamentiDomenica 11 partenza della sfilata dal piazzale di Busteggia, il 18 invece raduno al park di Sant’Antonio

Il rondò delle feste diCarnevale prosegue domenica18 febbraio con la festa a Tresi-vio. Comune, biblioteca, asso-ciazioni e contradaioli stannolavorando per l’evento chenon sarà soltanto una sfilata dimaschere, ma anche di carriallegorici che sono stati alle-stiti nelle ultime settimane.Nonostante il paese sia picco-lo, si crea un bel movimento ilgiorno di Carnevale con la par-tecipazione anche di carri pro-venienti dai paesi vicini.

Il ritrovo dei partecipanti èin programma alle 13 dal par-cheggio di Sant’Antonio, dove,mezz’ora dopo, partirà la sfila-ta. Il corteo colorato percorre-rà in discesa la strada che dallafrazione porta in paese, of-frendo – come spesso accade –anche chiacchiere e allegria achi si ferma ad osservarlo edapplaudirlo. Dunque la sfilatasi fermerà nel parcheggio difianco alla scuola dell’infanziadove si potranno degustaredolci – le immancabili manzo-le preparate dalle casalinghe–, ghiottonerie salate e bibitecalde. La manifestazione sisvolgerà con qualsiasi condi-zioni atmosferica.

A Piateda, invece, lo ricor-diamo la festa sarà domenica11 febbraio. Il programma pre-vede il ritrovo alle 14 nel piaz-zale della chiesa di Busteggiae, mezz’ora dopo, l’inizio dellasfilata per le vie e le contradeche si concluderà sul sagratodell’oratorio dove ci sarannopremi per le mascherineiscritte e un goloso rinfresco. C. Cas.

CarnevaleInizia PiatedaIl 18 toccheràa Tresivio

n Al camposanto prevista anche la realizzazione di nuovi spazi per le urne cinerarie

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20 SondrioLA PROVINCIA

GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

raggiungere e visitare dapprimail laboratorio di lavorazione ar-tigianale dei laveggi, e poi quellodella lavorazione artistica dellapietra ollare (compreso quellodi Silvio Gaggi), chiudendosi adanello e facendo poi ritorno sul-la piazza principale di Chiesa.

Laboratorio didattico

«Nell’area sottostante la piazza- conclude Saveria Masa - verràallestito uno specifico spaziodidattico, attrezzato anche perla sosta, dove sarà collocato unantico tornio idraulico per lalavorazione della pietra ollare.Appositi pannelli didattici, di-versificati per adulti e bambini,illustreranno la singolare tecni-ca della fabbricazione dei laveg-gi. Ci auguriamo che entrambii percorsi siano visitabili in oc-casione della Giornata naziona-le delle Miniere 2018 che si terràa fine maggio».

e il passo del Muretto. All’altez-za di Chiesa in Valmalenco, dalsentiero Rusca si diparte unsentiero che in pochi minuticonduce al centro del paese, allapiazza dei S.S. Giacomo e Filip-po». Da qui l’itinerario si snodalungo l’antico abitato rurale diChiesa centro e di contrada Sas-so, attraverso un sentiero pedo-nale percorribile agevolmentetra gradinate, antichi passaggicoperti da abitazioni sovrastan-ti, angoli caratteristici, con letipiche fontane lavatoio, i dipin-ti di devozione religiosa sullefacciate delle case e l’originalitàarchitettonica delle antiche abi-tazioni alpine. Lungo il percorsosi possono ammirare alcunedelle sculture in pietra locale,serpentino della Valmalenco,realizzate da artisti di fama in-ternazionale in occasione dellebiennali “I Giorni della pietra”.Il percorso consente infine di

«Quella della pietra ollare èuna tradizione ancora molto vi-vace - prosegue Saveria Masa -;per lunghi secoli ha interessatoi comuni di Chiesa, Lanzada eTorre di S. Maria, soprattuttoper la produzione e il commer-cio dei laveggi, le celebri pentoleutilizzate per la cottura e la con-servazione dei cibi. Una tradi-zione che è andata via via ridu-cendosi nel secolo scorso, mache non è scomparsa; è ancoraattiva e richiesta, con una pro-duzione limitata ma particolar-mente pregiata, in parte lavora-ta a mano con torni meccanici».Anche il percorso tematico dellapietra ollare a Chiesa in Valma-lenco prevede un itinerario te-matico breve per famiglie, per-corribile in ogni stagione:un’agevole passeggiata ad anellolungo le vie del centro storico diChiesa e della contrada di Sasso;da qui, per gli appassionati ditrekking, sarà poi possibile in-traprendere il percorso lungo lecave e gli antichi torni di pietraollare, situati in località Pirlo,Malosse e Ove.

Sul sentiero Rusca

«Il percorso - va più nel detta-glio Saveria Masa - si dirama dalsentiero Rusca, una splendidapista ciclo-pedonale che da Son-drio raggiunge la Valmalenco,per proseguire verso la Svizzeraattraverso la valle di Chiareggio

comprensorio, ha posto l’accen-to Maffezzini, «dai ghiacciai ai boschi, dai fiumi alle cave, dai vi-gneti al fondovalle agricolo. In così poco spazio grande è la va-rietà di paesaggi e di territori abitati dall’uomo». Non in ven-dita, il volume sarà utilizzato, come per la precedente edizio-ne, per scopi istituzionali, «di-stribuito in ogni Comune del comprensorio e nelle bibliote-che, oltre che disponibile onli-ne» sul sito dell’ente compren-soriale. Dieci i capitoli, in cui si articola il volume - sono stati in-vestiti 12mila euro, Iva esclusa - «su uno dei più bei territori dellezone delle Alpi, con la più alta ci-ma di quelle sudorientali, il Ber-nina, che condividiamo con la Svizzera – ha proseguito Della Ferrera -, con ghiacciai e spetta-colari paesaggi». Il fotografo ha rimarcato come a distanza di an-ni notevoli siano stati i cambia-menti - «il ritiro di alcuni ghiac-ciai, la scomparsa di edifici rura-li, fienili, baite». «In modo arti-stico - ha aggiunto il vicepresi-dente della Cm Dario Ruttico, assessore al Turismo – questa riedizione intende testimoniarei lavori più pregnanti e significa-tivi, che dal 2011 la Cm ha realiz-zato. Quando si parla di SentieroRusca si parla di una infrastrut-tura, che è costata sei milioni di euro. Di pregio la Via dei terraz-zamenti fatta congiuntamente alla Società di sviluppo». Daniela Lucchini

La pubblicazioneA distanza di sei anni la Comunità montana ha ripubblicato il volume con foto di Elio Della Ferrera

“Madre Natura. Figlio uomo”, edizione numero due. A distanza di sei anni la Comunitàmontana di Sondrio ha scelto di ripubblicare, aggiornandolo e arricchendolo - da 144 si è passa-ti a 160 pagine –, il volume, che racconta uno spettacolo di pae-saggio “dipinto” da più di 160 fo-tografie scattate da Elio Della Ferrera. Scorci unici, a colori, catturati dal fotografo freelance originario di Chiuro, affermato professionista di fama interna-zionale, per sei volte premiato come “Highly commended” nel Wildlife photographer of the ye-ar. Nella riedizione pubblicata in 1.500 copie sono contemplatenuove opere ed iniziative, primaassenti, come il Sentiero Rusca, la Via dei terrazzamenti ed il Contratto di fiume: «Ci è parso utile aggiornarlo all’attualità - ha spiegato il presidente della Cm Tiziano Maffezzini -, per-ché dal 2011 ad oggi ci sono stati diversi cambiamenti. Una ric-chezza di immagini e contenuti da conoscere e apprezzare con quell’amore, che è la premessa essenziale per ogni progetto di valorizzazione e di tutela del ter-ritorio». Sul valore ambientale di grande pregio, dei territori del

Il volume è stato presentato ieri nella sede dell’ente montano

Silvio Gaggi al lavoro su una scheggia di pietra ollare

Uno spettacolodi paesaggioEcco Madre Natura

Pietra ollareUn percorsotematicoper riscoprirlaIl punto. Quasi ultimato a Chiesal’itinerario pensato dall’Ecomuseoper valorizzare il patrimonio locale

CHIESA IN VALMALENCO

RICCARDO ROVERSI

L’Ecomuseo della Val-malenco sta portando avantiun’iniziativa per la creazione diun percorso tematico della pie-tra ollare a Chiesa in Valmalen-co che sarà pronto in primavera.«In realtà - precisa Saveria Ma-sa, direttore dell’Ecomuseo -stiamo realizzando una iniziati-va analoga anche per Lanzada,il percorso dei torni della pietraollare di Valbrutta, che ci augu-riamo sia pronto a breve e checondurrà il visitatore lungo unpiacevole itinerario, facile daraggiungere e percorribile an-che per famiglie, alla scopertadi un’antica area artigianale, im-mersa in un paesaggio naturaletra i più caratteristici della Val-malenco». Entrambi gli itinera-ri sono realizzati con il sostegnodei rispettivi comuni - Chiesa eLanzada - e contribuiscono avalorizzare questo sapere arti-gianale che costituisce uno degliaspetti più originali del patri-monio culturale della Valma-lenco.

n Analoga iniziativa si sta portando avanti a LanzadaPronti a primavera

studenti dell’indirizzo Turi-smo» pone l’accento il diri-gente scolastico GianmariaToffi.

Domani invece dalle 11 alle13 in cattedra saliranno Lau-ra Rossattini e GiuseppeChiodo, operatori dell’agen-zia di viaggi Sinferie di Son-drio.

«Sono due iniziative - pro-segue il preside Toffi -, confinalità orientative, ma cherientrano nell’alternanzascuola-lavoro. Non dimenti-chiamo, che sottile è il confi-ne tra orientamento e alter-nanza, in quanto fondamen-tale è acquisire conoscenze ecompetenze finalizzate ad uninserimento professionale».Al contempo, però, «anchepromuovere la capacità di

Gli incontriLezioni speciali per gli studenti dell’istituto tecnico del turismo al De Simoni-Quadrio

Settimana all’inse-gna dell’orientamento e del-l’alternanza scuola-lavoro,quella che stanno vivendo glistudenti dell’istituto tecnicodel turismo al De Simoni-Quadrio di Sondrio.

Lunedì hanno incontratogli esperti dell’Internationalacademy of tourism and ho-spitality di Cernobbio, chehanno presentato percorsiIts, di Istruzione tecnica su-periore, post diploma di du-rata biennale, «particolar-mente interessanti per gli

autoprogettazione, attraver-so l’incontro di chi in ambitoturistico già opera». Tant’é.Chiodo e Rossattini affronte-ranno diverse tematiche: dallavoro in agenzia di viaggi al-la progettazione ed imple-mentazione di un pacchettoturistico, alle funzioni svolteda un tour operator.

«Qualificante e fortemen-te orientativo, soprattutto inun’ottica di proseguimentodegli studi - sostiene Toffi -l’incontro con la Iath di Cer-nobbio, che attiva percorsiIts, che riguardano figureprofessionali quali managerdi hotel e ristoranti interna-zionali, digital marketing ecomunicazione per il turi-smo e l’ospitalità».

Altro percorso della dura-ta di due anni, ma interamen-te in inglese, quello di Inter-national hospitality and tou-rism management.

All’incontro con la Iathhanno partecipato gli stu-denti delle classi quarte equinte, mentre domani siuniranno a loro i ragazzi chestanno frequentando la ter-za. D.Luc.

Obiettivo alternarescuola e lavoroE orientare i ragazzi

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LA PROVINCIA 21GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

NoilettoriNumeri utili

Farmacie di turnoSondrio - Quadrio, piazzetta Rusconi, 5Lanzada - Orseniga, via Pizzo Scalino, 60Castione - Comunale, via Nazionale, 30Piateda - Ricetti, via Fabbrica, 19

Traona - Semino, via Valeriana, 65Nuova Olonio - Pighetti, via Spluga, 48Villa di Chiavenna - Internazionale, via Nazionale, 42

Campodolcino - Farmacie Edelweiss, via Don Ballerini, 8/ATirano - Comunale, viale Italia, 57Sondalo - Davolio, via Roma, 18Aprica - Giudicatti, via Roma, 191Bormio - Emmepi, via Roma, 15Livigno - Pedrini succ., via Freita, 1585

OspedaliAzienda Ospedaliera della Valtellina e della ValchiavennaCentr. 0342 521111 - CUP 800.216.128

EmergenzePronto Soccorso 118

Carabinieri 112

Vigili del Fuoco 115

Polizia di Stato 113

Guardia di Finanza 117

Questura 0342 - 2201

Polizia Stradale Sondrio 0342-

545011

Polizia Stradale Mese 0343-42816

Prefettura 0342-532.111

Protezione Civile 0342-532111

Le lettere, firmate con nome, cognome e indirizzo, vanno inviate a:La Provincia di Sondrio, rubrica Le Lettere, via N. Sauro 13, 23100 Sondrio;o al fax 0342-53.55.53; o via mail: [email protected] redazione si riserva il diritto di sintetizzare i testi troppo lunghi.Per veder pubblicato il tuo SMS invialo al numero 331.677.79.56L’invio del messaggio non garantisce la certezza della pubblicazione.

Come partecipare

Le vostre lettere

STRANIERI

Molti episodiignorati a sinistraIn relazione all’ondata di indignazione sollevata dalla sinistra sui due fatti avvenuti dalle nostre parti, ovvero:quella signora che a Cantù la settimana scorsa, rifiutò di farsi visitare dal medico di origine africana; ed il mese scorso l’ interruzione della riunione (pubblica) di aiuto ai migranti a Como da parte di alcuni giovani di estrema destra, la suddetta sinistra “spalancatrice” di frontiere ha montato il penoso caso nazionale che tutti abbiamo visto.Negli stessi giorni a Como sono avvenuti altri fatti che però non hanno avuto nessu-na risonanza, ovvero la rapi-na avvenuta ad Albate il 19 gennaio ai danni di un opera-io ad opera di 5 stranieri; e le minacce di un parcheggiato-re abusivo nigeriano avvenu-te a Como ai danni di un pensionato sessantaquat-trenne.Come mai in questo caso la sinistra anche locale (visto che ad Albate risiede un noto esponente del PD...) non ha detto nulla? Come mai la sinistra si attiva solo quando ci sono (presun-ti e ridicoli) torti verso extra-comunitari e mai quando le vittime sono italiane?In questo periodo poi non passa giorno senza che i “migranti che scappano dalla guerra” ci illustrano la loro

civiltà ed il loro “stile di vita” (Grazie Signora Boldrini), come l’omicidio della povera Pamela Mastropietro effera-to avvenuto il 1 febbraio a Macerata e di cui è sospetta-to uno spacciatore nigeriano.Ringrazio dell’ ospitalità e porgo distinti saluti.

_ ROBERTO CORTI

email

SERVIZI

I ritardidelle PosteArrivo a casa verso le 13 e trovo la cassetta delle lettere “ traboccante “; peso quanto consegnatomi, 3,220 chilo-grammi (!) sicuro che il po-stino si ricorderà di questa mega-consegna, spero sia un’

eccezione; numero degli “ oggetti “ consegnatimi: 48 (!).C’ era di tutto e di più: offer-te per natale, riviste di no-vembre, auguri natalizi (al-meno 10.... ), offerte, ovvia-mente ora scadute, moduli che avrei dovuto rispedire compilati entro il 21 novem-bre 2017, solleciti di abbona-menti a riviste, numero di novembre di un’altra rivista,

altre con scadenze “ mischia-te “, posta da banche spedita-mi, chiaramente, pochi gior-ni fa .... e, cosa incredibile (almeno per me) è che nel frattempo (da novembre ad oggi ) ho ricevuto lettere speditemi da Milano 4-5 giorni prima di essermi con-segnate tempo “normale “ per un povero paese come il nostro, in fin dei conti sono

una quarantina di chilome-tri!). E tutto quanto descritto sopra dove stava nel frattem-po? Non è giusto “ edulcora-re “ troppo gli sfoghi dei cittadini. Se le Poste italiane non vanno bisogna avere il coraggio di dirlo, ovviamente sulla base di validi elementi.

_ GIANNI PROTTI

email

MULTE

La Svizzeraè un Paese civileLa situazione è quella de-scritta da codesto quotidia-no. È sbagliato però prender-sela con i cittadini della vicina Confederazione Elve-tica. Se la civiltà di un Paese si misura anche dalla capacità di far rispettare le leggi che lo stesso si è dato, ebbene la Svizzera è un Paese civile e l’italia non lo è. Perché le autorità del nostro Bel Paese non fanno una rogatoria internazionale per persegui-re gli autori di infrazioni stradali alla guida di veicoli con targa Svizzera ma anche francese o spagnola ?

_ ROMOLO VIVARELLI

email

Dillo con un sms

A MARY

Oggi tocca a te scegliere dove festeggiare il tuo complean-no! Auguri Tommaso e Carlo

A VALENTINA

Buon compleanno da Marisa, Ornella, Mario, nipoti e pro-nipoti

Cara Provincia

Ho letto il vostro articolo riguardante la carenza di medici di Medicina Genera-le. Il problema non è solo locale ma nazionale.Viene da sorridere amara-mente, in quanto lo Stato attuale dimostra la mancata programmazione fatta in passato su questo settore della sanità.Dobbiamo tenere presente che chi si laurea in Medicina e Chirurgia può effettuare la scelta (tramite concorso) di intraprendere un corso di formazione in medicina generale oppure una specia-lità di branca medica o chirurgica. Vi sono almeno

due differenze sostanziali nei due percorsi: 1. La borsa di studio nella medi-cina generale viene pagata la metà di quella delle classiche specialità2. Al termine non si ha un titolo di specialità in medicina gene-rale come invece avviene in altri paesi. Inoltre l’Accordo Collettivo Nazionale della medicina generale non viene ormai rinnovato da anni: con quali prospettive un giovane medico dovrebbe scegliere questa strada?Per concludere: la medicina generale, oltre che di colleghi medici, per sopravvivere avreb-

be la necessità di risorse econo-miche per poter disporre anche di personale infermieristico ed amministrativo oltre chedi un profondo rinnovamento organizzativo che da tempo la nostra categoria ha richiesto a

livello nazionale. Lascio ai vostri lettori questi spunti di riflessione da parte di un medico di “cam-pagna”.

_ MAURO SOMASCHI

Lecco

Sempre meno medici si dedicano alla Medicina generale

Medici di baseServono uominima anche risorse

Ariete Toro Gemelli Cancro VergineLeone

PesciAcquarioCapricornoSagittarioScorpioneBilancia

Lasciate che ci pensi il tempo

a risolvere le vostre ferite. A

volte sedersi e non risolvere

nulla è la migliore soluzione,

anche se può sembrare strano.

Sarà che non vi sentite ancora

del tutto in piena forma, ma la

voglia di dare una sferzata di

novità alla vostra vita non si

ferma. Stop alle scuse.

Molte volte le parole possono

fare più male di uno schiaffo.

State attenti a quello che dite

al partner perché potrebbe

dare un taglio alla storia.

Oggi non avete alcuna voglia

di fare, di parlare con gli altri

o di svegliarvi. Vi piacerebbe

restare chiusi nella corazza in

silenzio.

Questo mese è piuttosto duro.

Sono tanti gli ostacoli così

come gli impegni. Ma le prove

vi rendono più forti e ancora

più determinati.

Siete molto legati alle amicizie

e pensate spesso che siano

quasi meglio di una storia

d’amore. Non appoggiatevi

però troppo su questa teoria.

Spesso molti vi considerano

superficiali. In realtà siete

capaci di leggere nel cuore

della gente e di capire anche

quello che non si vede.

Non sembra, ma come il Leone

anche voi ogni tanto amate

stare al centro dell’attenzione.

Questo è un’ottima arma per

chi desidera conquistarvi.

C’è chi pensa di fare troppo

poco e chi pensa di fare

troppo. Invece di cominciare a

fare brutti pensieri chiedete la

conferma a chi vi è accanto.

Non tutti sanno che spesso

amate prendervi cura del

vostro benessere e non solo

della mente. Oggi dopo il

lavoro concedetevi del relax.

L’Acquario è stanco: stanco

della quotidianità, delle stesse

facce e delle false speranze.

La soluzione è dare un taglio

netto allo stato di malessere.

Siete sempre a caccia di

certezze e di conferme. Di

sicuro non avrete problemi in

amore visto che il partner vi

dimostra quanto ci tiene a voi.

21 MAR - 20 APR

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22 LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

La collegiata di Bormio ieri non è riuscita a contenere le persone che hanno partecipato alle esequie

Tirano e Alta Valle

Una folla per l’addio a TarantolaI funerali. Amici, dipendenti, imprenditori e compagni della politica hanno dato l’ultimo saluto al “signor Braulio”L’ex arciprete Negri: «Egidio ha saputo fare dono di sé nella vita, è stato un esempio cristiano per tutti noi»

un esilio dal Signore, dobbiamo sforzarci di vivere in modo da essere graditi a Dio. Chi, come Egidio, ha saputo nella vita fare dono di sé è un esempio cristia-no per tutti».

Don Giuseppe ha voluto por-tare un suo ricordo privato di Tarantola: «Lo incontravo in viaRoma, quando era al ritorno dalcaffè al Bar Bormio. Era bello sa-lutarsi, guardandosi negli occhi,e poi scambiare qualche parola, che lui pronunciava sempre consobrietà e dolcezza». «Anch’io voglio ricordarlo per gli incontriin via Roma. Talvolta parlava-mo di politica, ma più spesso gliarrivavo alle spalle e gli facevo qualche scherzo. E lui, che per l’età faceva fatica a pensarmi co-me l’arciprete perché potevo es-sere suo figlio, ci stava sempre»,ha aggiunto don Alessandro, ap-pena tornato da un viaggio in Camerun, dove ha raccontato diaver portato in dono una ap-

«Ciao Egidio. Vola al-to sui monti. Va a cercare i fun-ghi, come ti piaceva fare. Maogni tanto, mi raccomando,siediti a riposare, come facevi aLa Sposina». L’addio più com-mosso a Egidio Tarantola è nel-le parole del fratello Giuseppe,

il giudice che nel 1993, col pro-cesso Enimont, aprì la stagionedi Mani Pulite. «Di noi fratelli -ha raccontato - Egidio era il piùgiovane e, a detta di mia madre,anche il più bello. Lui solo, emio padre l’aveva capito, avevala stoffa per continuare a diri-

gere l’azienda di famiglia. Eracaparbio e capace. E sapevaguardare il futuro. L’unico di-fetto che gli rimproveravo erache quando decideva qualcosanon ascoltava il parere degli al-tri, soprattutto quello di noi in-tellettuali che giudicava trop-po poco concreti e quindi inca-paci di capire certe cose. Peròsapeva assumersi i rischi e leresponsabilità delle sue scelte,ed era sempre molto buono.Ultimamente lo prendevo ingiro dicendogli che era diven-tato come quei vecchi borminidi una volta che facevano faticaad andare oltre la frana. Era delresto legatissimo a questa ter-

ra. Io gli devo tanta gratitudineperché quando venivo in va-canza a Bormio sapevo di potercontare su di lui e trovare la ca-sa pronta. Quando ci trovava-mo a pranzo insieme era unospasso vederlo scherzare con lamoglie Valeria, con cui avevasaputo costruire una bella fa-miglia di cui andava molto or-goglioso».

Anche della Bormio Ghiac-cio, che aveva contribuito acreare dopo i Mondiali dell’85,Tarantola andava molto fiero.Davide Pedranzini, ex atletaed allenatore della societàHockey Bormio, ha voluto rin-graziarlo a nome di tutti: «Gra-

zie Egidio. Ci hai regalato la pi-sta del ghiaccio e hai avvicinatotanti giovani a una disciplinasportiva che ci ha forgiato co-me atleti ma anche spronato adessere buoni ragazzi e a colti-vare valori come l’amicizia,l’abnegazione, l’altruismo, il ri-spetto delle regole: valori in cuite abbiamo sempre avutol’esempio». «Una rarità. Un uo-mo d’altri tempi», il ricordo cheha voluto lasciare invece PietroNera, dicendosi però fiduciosoche i giovani eredi dell’aziendasapranno continuare con lastessa passione e competenza,prendendolo come modello.D. Val. Egidio Tarantola Peloni

n nEra bello incontrarloe scambiarsi qualche parola, sempre detta con sobrietà

ne di soccorso nei confronti di Massimiliano Chiodi, rimasto coinvolto suo malgrado in un brutto incidente stradale. Il fat-to risale al 22 giugno del 2015 quando - verso le 17 - il Calvi a bordo di un trattore agricolo si èimmesso sulla carreggiata di corso Roma per poi sterzare bruscamente allo scopo di in-vertire il senso di marcia. L’uo-mo non fece attenzione e so-prattutto non diede la prece-denza. A farne le spese fu il Chio-di che stava viaggiando regolar-mente sulla sua corsia di marcia a bordo di una moto Aprilia. Nonsolo. A quanto pare l’uomo nep-pure si fermò a prestare soccor-so al malcapitato che rimediò fe-rite giudicate guaribili in 20 giorni di prognosi.

La sentenzaL’uomo era accusato di lesioni e di omissionedi soccorso nei confrontidella vittima

Un anno e sei mesi di reclusione oltre alla sospensio-ne della patente per un periodo di cinque anni. Questa la senten-za pronunciata dal giudice An-tonio De Rosa nei confronti di Giambattista Calvi, classe 1950, residente a Edolo, accusa-to di lesioni colpose ed omissio-

Scontro con il trattoreLa pena: 1 anno e 6 mesi

Il Tribunale di Sondrio

Alle 14 al centro anziani diSan Giacomo partirà la sfilatadi Carnevale con i bimbi inmaschera dei due paesi (ancheCastello) che percorrerannocon un colorato corteo le viefino a Nigola.

Alle 14,30 nella corte diGuido Bresesti si terranno igiochi di una volta che, ognianno, appassionano i parteci-panti.

«Speriamo che ci sia unafolta partecipazione di perso-ne - si augura Agnese Brese-sti -. Ogni anno teniamo a ri-cordare questo momento del-la storia di Nigola. Un ringra-ziamento particolare va a tuttiquanti danno una mano perorganizzare la giornata». C. Cas.

a San Giacomo di Teglio, sa-ranno allestite bancarelle convendita e assaggi di cupeta,miele, formaggio e burro diproduzione propria, pezzottid’Arigna di tutte le misure,sculture in legno, vecchi og-getti del passato, gerli, cava-gnin, scialli fatti a mano.

Alle 11 il parroco, don PaoloBettonagli, celebrerà la Mes-sa accompagnata dai canti deicori di San Giacomo e CastelloDell’Acqua e, al termine, saràofferto l’aperitivo dal gruppoalpini.

TeglioLa frazione tellina domenicaospita bancarelledi artigianato e prodotti,sfilata di Carnevale e giochi

L’antico borgo di Ni-gola, con la sua bella chiesettae le sue case che profumanoancora di passato, torna a rivi-vere con la “Fera de santa Pu-lonia”, in programma domeni-ca 11 febbraio.

Dalle 19 alle 18 nelle vie del-la contrada, che si trova vicino

Festa per Santa PuloniaNigola torna a rivivere

BORMIO

DANIELA VALZER

Non è bastata la pur grande chiesa collegiata a con-tenere la dimostrazione di gra-titudine e affetto con cui i bor-mini hanno voluto salutare ieri Egidio Tarantola Peloni, il “si-gnor Braulio”. Coscritti, amici, dipendenti, i compagni nelle av-venture politiche, l’attuale giunta capeggiata dal sindaco Roberto Volpato, gli atleti del-la Bormio Ghiaccio, tanti alber-gatori e imprenditori di tutta la provincia si sono stretti attornoalla signora Valeria e ai figli Edoardo, Attilio e Francesco per l’ultimo saluto a quel “fra-tello” gentile e generoso «che hadonato parte di sé per il bene e lacrescita del paese».

Un esempio cristiano

Così l’ha salutato l’ex arciprete don Giuseppe Negri che, in no-me dell’amicizia che lo lega alla famiglia Tarantola Peloni, ha voluto essere a Bormio per cele-brare la santa messa insieme al-l’arciprete attuale don Alessan-dro Alberti, a don Francesco Marinoni e a don Ottorino Martinelli. «La morte lascia nel cuore di chi resta tanti inter-rogativi ma - ha detto don Negri,parafrasando San Paolo - dob-biamo trovare nella fede la fidu-cia nella Risurrezione. Ricor-dandoci che l’abitare nel corpo è

prezzata bottiglia di Braulio. D’altra parte, non c’è bormi-

no che non metta in valigia quel-l’amaro quando va lontano, per-ché nel suo carattere deciso, amarognolo ma anche dolce, ca-pace sempre di scaldare il cuore,ritrova il profumo di Bormio, quel profumo misterioso come le tredici erbe distillate nelle cantine di via Roma, che Taran-tola ha conosciuto e amato so-pra ogni altra cosa.

Un grande mecenate

L’impegno nella vita pubblica, ilmecenatismo con cui ha soste-nuto manifestazioni e iniziatived’interesse pubblico, la sponso-rizzazione del palaghiaccio, la fondazione della sezione locale del Rotary sono solo alcune pro-ve di come egli abbia saputo mettere il paese sempre davantiai suoi interessi personali. Per questo l’amministrazione co-munale era in procinto di con-segnargli un riconoscimento pubblico che testimoniasse la gratitudine della comunità. Non c’è stato il tempo ma il calo-roso saluto di ieri e quello che il paese farà domani mattina quando le ceneri di Egidio sa-ranno benedette e deposte al ci-mitero, «accanto ai suoi cari concui - ha rassicurato don Giusep-pe - egli ora vive in eterno», avranno sicuramente raggiuntoanche il cielo.

«Caparbio e capace Egidio sapevaguardare al futuro»

Ieri hanno celebrato i funerali l’ex arciprete, Giuseppe Negri, e l’attuale don Alessandro Alberti BORMIPHOTO

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LA PROVINCIA

Tirano 23GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

prescolare sono invitate allatombola “Nati per Leggere”;come avviene per la classicatombola saranno distribuitele cartelle ma, al posto dei nu-meri, i partecipanti troveran-no i titoli di bellissimi libri perbambini.

Per l’occasione la bibliote-ca di Valdisotto metterà a di-sposizione una ricca selezionedi testi che potranno essereconsultati o presi in prestito.Sabato, alle 20,30, la bibliote-ca aprirà eccezionalmente lesue porte alle famiglie perospitare il “BiblioQuiz”, giocoa premi legato al mondo del li-bro. Nel corso degli incontrisaranno illustrati anche iprincipi su cui si fonda il pro-gramma nazionale “Nati perleggere”, attivato nel 1999 pervolontà dell’associazione cul-turale pediatri, dell’associa-zione italiana biblioteche e delCsb (centro per la salute delbambino onlus).

Sorprendenti, infatti, i be-nefici derivanti dalla lettura;leggere con regolarità ai pro-pri figli, sin dai primissimimesi di vita, ne favorisce lo svi-luppo intellettivo, linguistico,emotivo e relazionale e com-porta effetti significativi pertutta la vita adulta. D. Gur.

ValdisottoDa diciannove anniil progetto rivolto dai neonati all’età scolarefa perno sulla biblioteca

Con i libri e la letturasi cresce meglio. Ecco il per-ché di “Crescere Leggendo”, lanuova proposta della bibliote-ca di Valdisotto rivolta ai bam-bini in età prescolare e alle lo-ro famiglie. Promossa in colla-borazione con l’assessoratoalla Cultura del comune diValdisotto e la scuola dell’in-fanzia di Cepina, l’iniziativamira a sensibilizzare le fami-glie sull’importanza dell’abi-tudine alla lettura ad alta vocetra le mura domestiche. A que-sto si aggiunge anche un obiet-tivo molto concreto: dotare lascuola dell’infanzia di Cepinadi una biblioteca con i titolipiù indicati per i bambini inetà prescolare. Ciò consentiràalla scuola e ai bimbi che la fre-quentano, di disporre di libridi qualità che potranno ancheessere portati a casa per unalettura con i genitori.

A tal proposito, due glieventi organizzati alla biblio-teca di Valdisotto nel fine set-timana. Domani, alle 16,30, lefamiglie con bambini in età

obiettivo per il 2018 è quello di riuscire ad assumere a tempo determinato un altro dipen-dente, ma da inserire nel setto-re amministrativo», spiega il sindaco. Per l’operaio comuna-le che rimane c’è la consapevo-lezza che dovrà arrangiarsi da solo. In quanto al festeggiato, è stato felice del fine settimana all’estero dopo tre decenni al lavoro in Comune. Non varcarela porta del municipio ogni mattina gli sembrerà strano, ormai la casa comunale era di-ventata una seconda casa. A 58 anni inizia una nuova vita. P. Ghi.

tina l’amministrazione comu-nale di Lovero guidata dal sin-daco Annamaria Saligari ha omaggiato il concittadino che ora diventa un ex dipendente.

Nella sala consiliare nellaquale sono stati celebrati i mo-menti più solenni del doppio mandato del sindaco Saligari ieri le luci della ribalta si sono accese per l’operaio. Una per-gamena e un viaggio a scelta in una capitale europea sono l’omaggio che l’amministrazio-ne comunale ha dato a Zampat-ti. Ora nel ruolo di operaio restail solo Renato, mentre in ufficioci sono tre impiegati. «Il nostro

LoveroPiccola cerimoniaper Giovanni Zampatti,al quale il sindaco ha regalato una pergamena e un viaggio

Dopo 29 anni di ono-rato servizio, nei quali era statoquotidianamente impeccabile, svolgendo alla perfezione il ruolo assegnatogli, il Comune di Lovero ha messo alla porta un suo operaio. Una soluzione inevitabile, perché anche per Giovanni Zampatti, classe 1960, è giunto il fatidico mo-mento della pensione. Ieri mat-

L’operaio va in pensione, il Comune lo saluta

Il sindaco con Giovanni Zampatti

Crescere leggendoPuro divertimento

9,15 Giuseppe Bufalino par-lerà del coworking, quindi alle10 Stefano Soliano, generalmanager di ComoNext, tratte-rà di giovani e innovazione, in-trodotto da Alfredo Bertoli-ni di Ucid. Si prosegue conesperienze e racconti fino alle12,30 con la premiazione.

Dopo la pausa pranzo, alle14,30 “Lab e speed date” i gio-vani incontrano le imprese delterritorio per proseguire alle17,30 con l’incontro con laguest star Alex Bellini cheparlerà di avventura e impre-sa, introdotto dal sindaco,Franco Spada. A seguire ape-ritivo con musica da vivo. C. Cas.

giornata potranno capire co-me si costruisce un coworkinge ascoltare le storie di succes-so di giovani, innovazione estartup. Inoltre verranno pre-miati i vincitori dei bandi: “Miprendo la briga di fare nuovaimpresa” e “Mi prendo la brigadi costruire un coworking”.

Il programma prevede alle8,30 l’accoglienza e alle 9 lapresentazione del local hub daparte di Valentina Modera-na del progetto Sbrighes, alle

bato 10 febbraio a palazzoFoppoli, il local hub di Tirano,ovvero il “cuore” del progetto“Mi prendo la briga di costrui-re un coworking” all’internodi “Sbrighes!”, il programmafinanziato da Fondazione Ca-riplo e Welfare in azione e pro-mosso da cooperativa socialeIppogrifo, Cm di Tirano, Co-muni e cooperative Ardesia,San Michele e Intrecci.

Ebbene sabato, dalle 8,30alle 19,30 i partecipanti alla

TiranoTanti gli ospitiche interverrannoalla giornata, tra i quali Alex Bellini

Giovani in primo pia-no con la loro voglia di innova-zione e di fare impresa, con-frontandosi con le esperienzedi chi già opera nel settore.

Sarà una giornata interes-sante quella in programma sa-

Il coworking a palazzo FoppoliSabato sarà presentato da Sbrighes!

LIVIGNO

PAOLO GHILOTTI

«Grazie a tutti, ai vi-gili del fuoco che sono interve-nuti, a tutti i volontari che dasabato sera ci stanno dandouna mano, all’amministrazio-ne comunale di Livigno che haaperto un conto bancario innostro favore , grazie a tutti in-distintamente. La vicinanzadei miei compaesani e di tuttala gente che mi ha espresso so-lidarietà e vicinanza ci dà il co-raggio per andare avanti orache io ho perso tutto ed i mieifamiliari hanno subito gravidanni all’abitazione». Parlacol cuore Barbara Silvestri,la psicologa di Livigno, che sa-bato sera ha visto bruciare sot-to i suoi occhi casa e ufficio,nell’incendio che ha distruttoil tetto dell’abitazione plurifa-miliare e ha pure danneggiatogli appartamenti ai piani infe-riori dei suoi fratelli.

Avvertiti da due turisti

Lo fa concedendosi un brevis-simo break in quell’opera dipulizia che è iniziata da quan-do domenica sera i vigili delfuoco hanno spento le fiammedopo un intervento di quasi 24ore. « Stiamo pulendo gli scan-tinati dai danni provocati dal-l’acqua: i volontari continuanoa darci una mano, ci sono an-che donne che cucinano pernoi e ci lavano quello che si èsalvato negli appartamenti deimiei fratelli e sorelle. Io invecenon ho avuto il tempo di salva-

La solida struttura di rivestimento in legno ha retto, ma l’interno della mansarda è devastato

«La vicinanza di tutto il paese mi dà forza»Dopo l’incendio. Barbara Silvestri, psicologa ed ex amministratrice di Livigno, ringrazia per la solidarietà ricevuta«Ho perso tutto e i miei familiari hanno subito danni, ma l’aiuto che stiamo ricevendo anche dal Comune è grande»

re niente, ho indossato unagiaccavento nella fuga e nonmi è rimasto altro». Era un sa-bato sera come tanti altri e Sil-vestri aveva invitato fratelli enipoti nel suo appartamento.stavano cenando nella man-sarda prima che si scatenassel’inferno: «Noi non ci siamoaccorti di nulla, all’improvvisohanno bussato alla porta dueturisti danesi, che ho poi sapu-to essere dei vigili del fuoco-.Loro si erano accorti dellefiamme sul tetto e con periziasono saliti in cima. L’abitazio-ne è stata ristrutturata nel2003, allora non c’erano lecertificazioni, ma il caminonon aveva mai avuto problemied è in mezzo al cemento ar-mato. Chissà cosa è successo,tuttavia è stato impossibiledomare il fuoco nonostante iltempestivo intervento dei vi-

gili del fuoco volontari di Livi-gno».

Dalla finestra di un vicinoSivestri ha visto andare in fu-mo tutto quello che possede-va, appartamento e studio:«Verso le 3 di notte quando or-mai si è capito che sarebbebruciato tutto, i vigili sono riu-sciti a salvare qualcosa dal mioufficio». Non è rimasto nulla.

Il sostegno del sindaco

Ora è lei, psicologa di profes-sione, ad avere bisogno di so-stegno, si trova nel ruolo di vit-tima di un evento pesante dasuperare: «Non abbiamo maitemuto per la nostra incolu-mità e abbiamo lasciato la casasenza spaventare i bambini: cisiamo salvati e questo èl’aspetto più importante, certoho perso tutto, ma ho trovatotanta umanità e solidarietà daparte dei livignaschi delle qua-li non avevo dubbi. Con l’am-ministrazione comunale gui-data da mio cugino DamianoBormolini abbiamo semprebattagliato, ma per questionidi paese, non avevo dubbi sullaloro solidarietà. Ad aiutare frai volontari ho visto anche con-cittadini che certamente nonhanno votato per me , ma la so-lidarietà non ha colore politi-co. Fra una decina di giorni imiei parenti potranno tornarenelle loro case, io dovrò rico-struire tutto, ma la vicinanzadi tutti non mi fa sentire solain un momento obiettivamen-te non facile».

n nPer fortunanon abbiamo rischiato la vitae questo è l’importante

n nL’aiuto ricevutomi sta aiutandoa superare questo momento difficileHo perso tutto

Un momento del lavoro dei vigili domenica tra fuoco e gelo Barbara Silvestri

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24 LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

Nappi presenterà con una se-rie di slide uno tra i più raffina-ti e riusciti prodotti dell’evolu-zione: l’inganno, rappresenta-to dal mimetismo, che nonconsiste soltanto in colorazio-ni poco vivaci per confondersicon l’ambiente, ma anche, alcontrario, in colori fin troppovisibili.

Le strategie mimetiche so-no da tempo note negli anima-li, ma durante la serata verran-no anche esposte le più recentiricerche riguardanti il mondodelle piante, con sorprendentie inaspettati risultati. Il mime-tismo è comunque una strate-gia di sopravvivenza fra le tan-te, non sempre è facile stabili-re cosa sia davvero “mimetico”e bisogna affrontare il proble-ma con metodo scientifico, ol-tre che con tanto senso critico.

«Proprio per questo – dico-no incuriosendo gli organizza-tori- la discussione si conclu-derà parlando non di un natu-ralista, ma di un... pittore. Sco-priremo perché». L’ingresso èlibero. Per ogni informazioneè sufficiente rivolgersi al mu-seo di Morbegno allo 0342612451; oppure [email protected] o visitare il sitointernet www.morbe-gno.gov.it/muse. S.Ghe.

MorbegnoOrganizzato nell’aula magnadel plesso scolasticoun incontro sul mimetismodi piante e animali

Il mimetismo in na-tura: se ne parla con il museodi Morbegno. Torna puntualeanche quest’anno il DarwinDay che in città è stato fissatoper martedì 13 febbraio alle20.45 all’aula magna del com-plesso scolastico di via Ambro-setti 34 .

Il Darwin Day, celebrazioneinternazionale della scienzache si svolge ogni anno a feb-braio per ricordare CharlesDarwin padre della teoria del-l’evoluzione biologica, è fissa-to nell’anniversario della suanascita, il 12 febbraio. Questatradizione è nata in Inghilter-ra e negli Stati Uniti subito do-po la morte di Darwin nel 1882e continua tutt’oggi in tutto ilmondo. Come detto, i DarwinDay vengono organizzati dinorma nel mese di febbraio.Spesso però, grazie ad eventicollaterali come dibattiti econferenze, si protraggono fi-no oltre il mese di aprile.

Nell’aula magna del com-plesso scolastico di via Ambro-setti il naturalista Armando

MORBEGNO

SABRINA GHELFI

L’ufficialità sulle da-te, come annunciato nellescorse settimane, verrà resanota solamente dopo la riunio-ne della segreteria tecnica, mada più parti si sente parlare diun nuovo slittamento, sino almese di giugno, del cantieredella nuova statale 38.

La segreteria tecnica

La novità, che se confermataposticiperebbe di un ulteriorelasso di tempo la messa su stra-da delle automobili, verrà pre-sa in considerazione nei pros-simi giorni dalla segreteriatecnica che viene convocataregolarmente per fare il puntosul cantiere della 38 (la segre-teria è supporto tecnico dele-gato dal Collegio di vigilanzacostituito dai sottoscrittoridell’accordo di programma del2006 in merito agli interventisulla viabilità di accesso allaValtellina) e che è presiedutadalla Regione con il compito dimonitorare le fasi di attuazio-ne dei lavori e ricercare le riso-luzioni delle criticità.

A fare sollevare dubbi sulprolungamento nella tempi-stica dei lavori sono soprattut-to gli scavi all’interno della gal-leria artificiale (da Selvapianaal Tovate) che sembrano anda- Il cantiere della nuova statale: ormai certo un nuovo slittamento deila data di apertura

Morbegno e Bassa Valle

Nuova statale 38, l’apertura si allontanaMorbegno. Potrebbe slittare di alcuni mesi: sembrano procedere a rilento gli scavi della galleria artificialeL’ufficialità si avrà soltanto dopo la riunione della segreteria tecnica convocata per fare il punto sui lavori

re a rilento, facendo ipotizzareil posticipo dell’inaugurazionedella cosiddetta variante diMorbegno, in particolare iltratto che dallo svincolo dallosvincolo di Cosio Valtellinoporta allo svincolo di Tartano .

L’ultima comunicazione

L’ultima comunicazione isti-tuzionale di Anas in occasionedel collegio di Vigilanza delloscorso ottobre parlava della fi-ne dei lavori entro il 31 marzoprossimo con data dell’apertu-ra al traffico “prolungata atempi successivi per le neces-sarie verifiche e collaudi” chesecondo le prime stime si sa-rebbero dovute completare fra

aprile e maggio. I lavori in effetti si sarebbe-

ro già dovuti concludere loscorso dicembre, ma a causadello stop di oltre sei mesi ailavori nel cunicolo della galle-ria Selvapiana, la chiusura delcantiere, è slittata a questa pri-mavera.

Gli altri ritardi

Prima ancora c’erano stati slit-tamenti dovuti al passaggio dimano del cantiere dalla Tec-nis, impresa che ha vinto la ga-ra offrendo un ribasso del 38%sulla base d’asta di 292 milioni,alla Cossi di Sondrio, oggi con-trollata all’80% dal colosso ro-mano di Condotte. Un ritardocomunque contenuto se para-gonato alla prima fetta di nuo-va 38, il tratto Fuentes-CosioValtellino che doveva esserepronto per il 31 agosto 2011 eche, invece, è stato aperto dueanni dopo il 31 luglio 2013.

«Per questo se fosse confer-mato dalla segretaria si tratte-rebbe di uno slittamento mini-mo sino alla fine primavera,ma ovviamente la comunica-zione spetta ad Anas» diceFrancesco Bongio, consulen-te tecnico incaricato dal Co-mune di Morbegno di seguirelo stato di avanzamento dellastrada che sta prendendo for-ma in Bassa Valle.

n «Spetta ad Anasla comunicazione»dice il consulenteincaricatodal Comune

n La fine dei lavoriera prevista a marzopoi sarebbe toccatoai vari collauditra aprile e maggio

sto la chiusura cautelativa del-l’edificio scolastico direttamen-te minacciato da ulteriori movi-menti franosi, come evidenziatonella relazione del geologo inca-ricato. «Per questo abbiamo coinvolto la Comunità montanaproprietaria di una struttura, la Casa delle guide, in totale sicu-rezza rispetto a rischi e fenome-ni di dissesto idrogeologico, in questa stagione chiusa al pub-blico e ritenuta idonea ad acco-gliere attività didattiche, con ap-provazione del provveditore dell’Ufficio scolastico di Son-drio». S.Ghe.

Obiettivo naturaNel segno di Darwin

«Esprimiamo profonda ama-rezza e delusione a nome di tuttoil territorio in merito all’indi-sponibilità di una struttura pub-blica e sicura in loco, in una si-tuazione di emergenza» affer-mano gli amministratori il gior-no dopo l’incontro al quale han-no partecipato il sindaco, il con-sigliere Emanuele Songini il presidente dell’ente montano Christian Borromini e il se-gretario della Cm.

«Restiamo tuttora in attesadi una comunicazione scritta della Cm sulle motivazioni che hanno reso indisponibile la struttura da trasmettere per co-noscenza alla prefettura e all’Uf-ficio scolastico regionale – pro-seguono- a voce il no è stato spie-gato con la non reperibilità del gestore della Casa delle guide perché fuori Italia, e dall’altra parte per la presenza di un im-pianto elettrico non a norma di legge». Di contro a questa situa-zione la Valmasino ha registratola solidarietà dei suoi abitanti, ma anche dei comuni vicini. «Ringraziamo i sindaci di Ar-denno e di Buglio in Monte, di-sponibili nel proporci soluzioni di ospitalità sul loro territorio».

Dopo il crollo del versantenord dello Scaiun, il Comune, inaccordo con il prefetto, ha dispo-

Val MasinoLe lezioni si svolgeranno nell’oratorio di Cataeggioe nella sala dei Beni frazionarisistemati in tempi record

Suona questa mattina la campanella nella “nuova scuola” dei 52 bambini dell’asiloe delle elementari della Valma-sino. Lo stabile scolastico di Ca-taeggio , dopo la frana di venerdìscorso, resterà chiuso sino al 3 marzo per consentire le opere dimessa in sicurezza del versante.

Così da oggi i piccoli alunniprenderanno posto nelle aule dell’oratorio di Cataeggio e nellasala dei Beni frazionari di San Martino, «grazie al parroco don Umberto Gosparini e al presi-dente dei beni frazionari di San Martino Silvano Fiorelli e a tutti i volontari che fra martedì sera e ieri ci hanno dato una ma-no ad allestire gli spazi» dicono ilsindaco Simone Songini e il suovice Stefani Angileri.

Anche perché questi spazi sisono dovuti sistemare in tempi record dopo il no arrivato mar-tedì sera dalla Comunità monta-na che ha negato la disponibilitàdel centro sportivo Casa delle guide per ospitare i bambini e il personale della scuola.

I ragazzi oggi tornano in classe«Ma l’ente montano ci ha deluso»

L’oratorio di Cataeggio ospiterà le lezioni

n n Restiamoancora in attesadi una rispostascritta da partedella Cm

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LA PROVINCIA

Morbegno e bassa valle 25GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

che ha promosso ed è stata im-pegnata nella maratona insiemea Luca Bongio, Paola Mazzel-la, Paolo Chiodo, Barbara Murtas, Gianni Pensini e Gianmario Pedrotti – in fase organizzativa abbiamo pensato ai diversi centri, che hanno dato la loro disponibilità». L’adesio-ne è stata altissima, con bici pre-notate già diversi giorni prima dell’evento e una grande solida-rietà a partire dalle palestre finoagli istruttori che hanno colla-borato. «Di certo la raccolta fon-di era lo scopo primario – dice Mazzoleni – ma per noi è stato importante veicolare il messag-gio della ricerca attraverso l’Ail edell’aiuto concreto alle famiglie dei malati di leucemia ». A.Acq.

po di ciclisti impegnati a pedala-re con l’obiettivo di aiutare l’As-sociazione italiana contro le leu-cemie -linfomi e mieloma e il Comitato Maria Letizia Verga per lo studio e la cura della leuce-mia del bambino.

Sette gli istruttori che hannodato la loro disponibilità a gui-dare i ciclisti che si sono avvicen-dati dalla metà di gennaio fino a sabato nelle palestre Gym Cen-ter di Sondrio, Bormio Fitness, Planet 11 di Tirano e New Sunnyclub di Cosio Valtellino. «Abbia-mo raccolto quasi mille euro du-rante questa iniziativa – spiega Simona Mazzoleni, istruttrice

Cosio ValtellinoUna maratona benefica

per vincere la leucemia

Molti gli sportivi in sella

sulle bici da spinning

Una maratona benefi-ca sulle bici da spinning è l’ini-ziativa che si è conclusa sabato scorso nelle palestre della pro-vincia di Sondrio. Con un calen-dario che ha previsto quattro tappe in altrettante palestre, la “Valtellina che pedala indoor” ha proposto in ogni occasione 90 minuti con gli istruttori che hanno guidato un nutrito grup-

Tutti sui pedali, ha vinto la solidarietà

Gli sportivi che hanno partecipato alla maratona benefica

nuove terapie specifiche perdiverse forme di distrofie deicingoli.

Proprio quest’anno si parti-rà con la sperimentazione suiprimi sei pazienti con distro-fia di tipo 2E a cui verrà iniet-tata la terapia per via sistemi-ca a dosaggi molto alti e andràin tutto il corpo, cuore com-preso. Il traguardo però non èancora stato raggiunto e l’as-sociazione continua a impe-gnarsi per trovare altri finan-ziatori che entrino nella com-pany e per raggiungere un’al-tra importante tappa: portarela terapia anche a Milano nelgiro di pochi anni. S.Ghe.

plicata in maniera analoga allaterapia genica che può ricor-rere agli stessi vettori e aglistessi promotori contro diver-se malattie genetiche rare».

Attualmente i progetti incorso prevedono l’impiegodella terapia genica per il trat-tamento di sette patologie: laSma1, la distrofia muscolare diDuchenne e cinque diverseforme di distrofia muscolaredei cingoli.

Dallo scorso giugno il Gfbonlus non è più il solo finan-ziatore del progetto per la di-strofia dei cingoli 2E, graziealla nascita della CompanyMyonexus, che ha avviato lasperimentazione di cinque

ciazione www.gfbonlus.it. «L’associazione talamone-

se ha organizzato una grandecampagna e ha coinvolto nu-merose altre associazioni –racconta Beatrice Vola, pre-sidente del Gfb –, perché quel-lo che sta succedendo nel cam-po della terapia genica è incre-dibile e ricorda le piattaformemodulari, una delle maggioriinnovazioni tecnologichemesse in campo dall’industriaautomobilistica, che grazie aesse ha potuto ampliare il nu-mero di modelli prodotti uti-lizzando elementi in comune,abbassando i costi e incre-mentando così le vendite. Lastessa filosofia può essere ap-

telefonico 3280075986. Il materiale della campagna

è disponibile e distribuito nel-la sede di Talamona in via Ga-vazzeni 54 tutti i sabati dalle10 alle 12, oltreché i mercoledìdalle 17 alle 19.

Si può seguire l’andamentodella campagna sui socialnetwork, in particolare su Fa-cebook nella pagina gfbonlus,oppure sul sito legato all’asso-

no di chi soffre di distrofia mu-scolare». Per aderirvi è suffi-ciente un sms oppure unachiamata di rete fissa al 45521sino al prossimo 17 febbraio.

In questo modo è possibilesostenere la ricerca scientificaper la cura, attraverso la tera-pia genica della distrofia deicingoli. Chi fosse interessato acollaborare oppure a dare unamano può chiamare il numero

TalamonaNella sede di via Gavazzeni

disponibile il materiale

per conoscere la proposta

oltre che per dare un aiuto

Il Comune invita apartecipare alla campagnasms solidale “Curiamoli 4.0”sostenuta da Gfb onlus di Ta-lamona per «cambiare il desti-

Campagna contro la distrofiaLa Gfb onlus è in prima fila

Ugo Boiani davanti all’edificio che sta ristrutturando dove è stato appiccato il fuoco FOTO GIANATTI

Paura ad Ardennodue roghi nella notteEntrambi dolosi

ARDENNO

ANTONIA MARSETTI

Quando i vigili delfuoco di Morbegno sono statiallertati ieri notte poco dopol’una, si sono subito resi contoche quello scoppiato in via Ca-vour non era un incendio do-vuto a cause accidentali.

Le fiamme hanno infatti in-teressato più o meno contem-poraneamente il fienile situa-to al piano terra di un edificioin ristrutturazione e un “bai-tello” distante circa 150 metri,che un tempo era utilizzato peril ricovero di alcuni animali.

Pompieri impegnati

Notte di fuoco - la definizione èpurtroppo azzeccata - ad Ar-denno dove i pompieri sono ri-masti sino all’alba per domarele fiamme e per mettere in si-curezza la casa e le pertinenze.

A dare l’allarme la famigliadi Ugo Boiani: la vecchia casaun tempo dei suoi bisnonni eoggi in fase di ristrutturazione,è stata interessata da un rogoappiccato al piano terra dove,in un locale senza divisori e ac-cessibile dal cortile, erano sti-pate una quindicina di balle di

L’episodio. In fumo fienile e casolare, ingenti i danniPompieri al lavoro per 4 ore, già preso il responsabileÈ un parente che avrebbe agito per vecchie ruggini

fieno. Tutto in fumo, ma perfortuna i danni all’edificio - do-ve pare viva anche una figliadel Boiani - sono stati conte-nuti.

Le fiamme hanno divorato iltetto e danneggiato anche unacascina situata in una zona col-linare e agricola, poco distane.Il tetto è stato seriamente dan-neggiato e gli attrezzi al suo in-terno sono praticamente in-servibili.

Sul posto hanno operatouna decina di pompieri (5 del

distaccamento di Morbegnopiù i volontari) con due auto-botti. Verso le 4 del mattinol’intervento è stato dichiaratoconcluso ed è con le prime lucidell’alba che il quadro indizia-rio ha preso forma. Nel cortile,infatti, l’Audi del signor Ugo èstata trovata con la carrozzeriatutta rigata: sfregi sulle portie-re e anche sul cofano.

Indagini-lampo

I carabinieri della stazione diArdenno non ci hanno messomolto a risalire all’autore delduplice incendio e dei danneg-giamenti. Pare di tratti di unapersona molto vicina alla fami-glia (un parente) che ha credu-to di dar sfogo alla sua rabbiaper cancellare vecchie rugginie questioni legate all’ereditàevidentemente mai risolte.

Portato in caserma, l’uomo -messo alle strette - avrebbeammesso la sua colpa. Nei suoiconfronti è già scattata la de-nuncia per danneggiamento eincendio doloso.

La vittima - che abbiamoraggiunto a casa - ha preferitoevitare qualsiasi commentosulla vicenda.

n Oltre ai locali è stata danneggiata anche una vetturaparcheggiata in cortile

n Ad appiccare il fuoco è stato un parente stretto della vittimasubito denunciato

Il signor Boiani mostra gli sfregi sulla carrozzeria dell’Audi La cascina andata in fumo

Complementare

Numeri vincenti

PLAYre

3 212

29 3723

2

514408

9

DEL 7 FEBBRAIO

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26 LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

CHIAVENNA

DANIELE PRATI

Giace al ministero e chissà quando arriverà una ri-sposta sull’eventuale finanzia-mento. Incagliato nei palazzi romani il progetto di colletta-mento delle acque bianche pro-venienti dalla sponda di Pia-nazzola.

Un rischio costante

Un’idea che ormai da qualche anno gira sui tavoli dell’ammi-nistrazione comunale, nella consapevolezza che la zona ri-schia grosso. Tanto che già tre anni fa il vicesindaco di Chia-venna Davide Trussoni spie-gava che dal punto di vista delleacque bianche ci sono parecchi problemi per quanto riguarda illoro smaltimento. Il canale di raccolta attualmente non è più sufficiente, anche perché nel corso dei decenni si è costruito molto sulla sponda. Questo unito all’abbandono dei terraz-zamenti mette la zona a rischio.All’inizio del maggio del 2010 addirittura il Comune fu co-stretto a chiudere la strada di accesso alla frazione posta sullasponda destra della valle per unmuro caduto sulla carrozzabile. La sponda di Pianazzola sovrasta l’abitato di Chiavenna

Il caso. Chiavenna attende dal ministero l’ok al finanziamento per il collettamento«Le acque bianche rappresentano un problema. Smottamenti e cedimenti incombono»

A febbraio del 2016 uno smotta-mento, ma sopra l’abitato prin-cipale, aveva messo in pericolo un piccolo crotto. Gli episodi degli scorsi decenni relativi a smottamenti sono tanti. Con il bilancio 2016 l’amministrazio-ne comunale aveva approvato un progetto, con previsione di realizzazione per quest’anno, da poco meno di un milione di euro. Progetto finanziato dal governo, peraltro. Poi per lun-ghi mesi non se ne è saputo più nulla. Nel frattempo sono arri-vati i fondi dalla Regione per la sistemazione idrogeologica dei

versanti di Bette e Loreto, col-piti da incendio e frane, ma per Pianazzola, che sta esattamen-te in mezzo, tutto tace.

Municipio rassegnato

Tanto che prudenzialmente l’amministrazione ha tolto l’in-tervento dal piano triennale delle opere pubbliche: «Pur-troppo – commenta Trussoni –non abbiamo mai avuto rispo-sta dal ministero e visto il perio-do crediamo che non arriveran-no tanto presto». Sicuramente non prima delle elezioni di marzo e probabilmente nem-meno nei prossimi mesi. In-somma per il 2018 difficilmen-te si vedrà la realizzazione del cantiere che dovrebbe consen-tire di raccogliere le acque dellasponda e convogliare attraver-so una nuova canalizzazione verso il greto del Mera nel fon-dovalle. «L’aver realizzato il progetto – conclude Trussoni ècomunque molto positivo. Ser-virà per accedere a nuove fonti di finanziamento nel caso in cuivengano attivate. L’esperienza avuta con il finanziamento del-le opere di messa in sicurezza diBette dimostra che è sempre meglio farsi trovare pronti».

n nL’aver realizzato un progettoci mette però in una posizione di vantaggio

dello Spluga in un tratto privo di illuminazione e spingeva unabicicletta. Secondo quanto ac-certato dai carabinieri del Norm della Compagnia di Chia-venna, l’uomo non indossava indumenti catarifrangenti e sulla vecchia mountain bike non aveva né luci, né efficaci ca-tarifrangenti.

Il conducente della vettura,proveniente da Chiavenna, nonha quindi avuto modo di veder-lo e l’incidente è stato pratica-mente inevitabile. Pochi minu-ti prima dello scontro, secondo

Prata CamportaccioLe notizie che giungono

dal Manzoni di Lecco

non sono confortanti

L’uomo è in prognosi riservata

Restano gravissime le condizioni di K.A., il cittadino indiano di trentadue anni inve-stito da un’auto martedì sera sulla statale a Prata Campor-taccio.

L’uomo, dipendente diun’azienda agricola della zona, stava camminando sulla strada

L’ambulanza al rendez-vous con l’elicottero FOTO LISIGNOLI

nale di operaio edile, idraulicoo elettricista, oltre ad una ade-guata esperienza lavorativamaturata nel settore edile,idraulico o elettrico, il posses-so di patente B. Per essere am-messo a partecipare alla pro-cedura selettiva il concorrentedeve presentare domanda agliuffici di via Ballerini. Informa-zioni e copia integrale del ban-do sono a disposizione all’uffi-cio segreteria del Comune otelefonando al numero0343/50113. I candidati saran-no sottoposti a una prova pra-tica. Chi la supererà dovrà af-frontare anche una selezioneorale. Entrambe si terranno ainizio aprile. D. Pra.

ne guidata dal sindaco EnricaGuanella, che proprio duran-te l’ultimo consiglio comunaledel 2017 aveva sottolineato lasituazione di difficoltà in cui sidibattono gli uffici. In questigiorni il comune della Valle-spluga ha indetto un bando diprocedura selettiva pubblica,per titoli ed esami, per la co-pertura di un posto di catego-ria B3, con profilo professio-nale di operaio specializzato.

I requisiti richiesti sono laqualifica professionale trien-

CampodolcinoLa necessità di poter contare

sulla manutenzione

ha spinto il municipio

a fare un’assunzione

Un bando per avereun operaio che risolva, o alme-no riduca, i problemi che datempo gravano sul territorio.Contratto a tempo pieno e in-determinato, ormai una raritàanche tra i posti pubblici, quel-lo offerto dall’amministrazio-

quanto riferito ai soccorritori da alcuni cittadini, vari auto-mobilisti avevano schivato a fa-tica il ciclista indiano, all’altez-za di San Cassiano. Nei pressi della deviazione per Gordona, purtroppo, è stato travolto.

K.A. è stato subito soccorsodai sanitari del 118 e trasportatoalla piazzola dell’elisoccorso di Mese con un’autoambulanza. Poi è stato caricato sull’eliam-bulanza della base di Villa Guardia in provincia di Como etrasportato all’ospedale di Lec-co. Ieri al “Manzoni” è stato sot-toposto a un delicato interven-to chirurgico. La prognosi ri-mane riservata.

La presenza di cittadini stra-nieri che pedalano, anche nelle ore notturne, sulle principali strade della Valchiavenna per tornare a casa dopo il lavoro rappresenta un reale problema per la sicurezza degli stessi ci-clisti. Non si tratta del primo in-cidente che vede coinvolti lavo-ratori provenienti da Paesi del Sud del mondo.

Basterebbe poco per risolve-re questo problema. In varie province lombarde, da Como a Pavia, alcune associazioni di volontariato si sono date da fareper raccogliere pettorine da consegnare ai ciclisti stranieri, in modo da renderli visibili e contribuire alla riduzione del rischio di incidenti dalle conse-guenze gravissime. Questa vi-cenda, ieri, ha raccolto anche l’attenzione dei rappresentanti territoriali per la sicurezza sul lavoro. S. Bar.

Incidente sulla 36È sempre grave l’indiano investito

Operaio a tempo pienoC’è il bando in Comune

venna”, intera giornata dedicataallo sport e alle famiglie organiz-zata dall’amministrazione co-munale e giunta alla quarta edi-zione. Migliaia le presenze pre-viste in città per la tre giorni di “Week&Festival...non solo Not-te Bianca” in programma da ve-nerdì 1 a domenica 3 giugno. Il programma dettagliato della tregiorni non è ancora arrivato. La notte bianca sarà, ovviamente, quella del sabato. Si chiude il pe-riodo primaverile con l’ormai noto appuntamento con Rezia Cantat. Tre giorni in compagniadel canto corale, anche qui sono previste presenze importanti sul fronte visitatori, in program-ma dall’8 al 10 giugno. D. Pra.

29 aprile si terrà la gara podisti-ca Val Bregaglia Trail, giunta allaterza edizione. Tempo due setti-mane e sabato 12 maggio sarà la volta della 37a edizione della rassegna corale “Le Chiavi d’Ar-gento”, organizzata dal comita-to omonimo. Chiavenna in Fio-re con l’abbinato “Street Food Festival” saranno gli appunta-menti organizzati dalla Prochia-venna e dall’istituto professio-nale Crotto Caurga per sabato 19maggio. Il giorno dopo, domeni-ca 20 maggio, spazio a “Giochia-

Il calendarioDal Val Bregaglia Trail

a Rezia Cantat passando

per i tre giorni

di Week&Festival

Pronte le date per gli appuntamenti primaverili che attendono la città di Chiavenna. Fine settimana “caldi” non solo per l’arrivo della bella stagione ma anche per gli eventi in pro-gramma e, si spera, il ritorno in termini di presenze turistiche. Il

Primavera scoppiettantedi idee e appuntamenti

VerceiaNona edizione

per uno degli

appuntamenti

di maggior seguito

sul territorio

Le associazioni “In-sieme per Yle e Corr” in col-laborazione con il gruppo“Amici di Francesco” hannoaperto le iscrizioni alla cenadi beneficenza, che si terràsabato 10 marzo dopo la mes-sa che verrà celebrata alle 18nella chiesa di Campo Mez-zola.

Il costo per partecipare al-la cena all’hotel Saligari è di25 euro. Il ricavato comesempre sarà utilizzato a favo-re delle popolazioni delle zo-ne del mondo in difficoltà. Inparticolare quelle del Perù edel Nepal. Per informazioni eprenotazioni è possibile con-tattare Nanda al 339.8152205o Alice al 347.2976489. Ledue associazioni, nate per ri-cordare amici che sono pre-maturamente scomparsi,non organizzano solo la cenadi solidarietà durante l’anno.Da segnalare i tornei di calcioe beach volley durante l’esta-te e la partecipazione a diver-se iniziative come i mercatinidi Natale di Novate Mezzolao Passteggiando. D. Pra.

Pianazzola, il versante è a rischio«Ma il progetto è incagliato a Roma»

Valchiavenna

Gli amici di Yle, Corre Francescoinsieme a cena

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LA PROVINCIA 27GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

sindaco Bartesaghi - ed anche per evitare che magari qualche bambino giocando li metta in bocca o li ingerisca».

Al momento il divieto è ri-stretto solo all’area gioco che si apre all’ingresso del parco versoil fronte lago. In futuro il divieto potrebbe essere esteso anche al altre zone.

«E’ un inizio, un po’ comequando sono arrivati i primi di-vieti di fumo sui mezzi pubblici enei ristoranti, la gente si è abi-tuata, e così speriamo che av-venga anche per l’area gioco», conclude il sindaco Bartesaghi.

Tra i divieti estesi a tutto ilparco di Chiesa Rotta c’è quello di accendere fuochi, e di avere comportamenti non decorosi al contesto. P.San.

spazi gioco del paese. Siamo tut-ti comunque consapevoli che non sarà facile fare rispettare quest’ordinanza anche perché non sarà possibile avere un con-tinuo controllo. E’ comunque un passo verso un nuovo senso civico».

Il divieto è stato introdottonel nuovo regolamento del-l’area.

«Si tratta di un luogo all’aper-to, e con questo divieto vorrem-mo fare in modo che i più piccolinon respirino fumo passivo, e che non vengano gettati mozzi-coni in giro per un migliore de-coro dello spazio - prosegue il

Abbadia

Il consiglio comunale ha decisodi regolamentare lo spazioa tutela dei piccoli e allargheràil provvedimento agli altri

Vietato fumare nel-l’area giochi del parco di Chiesa Rotta. Lo ha deciso il consiglio comunale.

«La proposta condivisa datutti nasce a tutela dei più piccoli- dice il sindaco Cristina Barte-saghi -. Al momento è solo per l’area giochi di Chiesa Rotta, poi in futuro vedremo di estendere questo divieto anche agli altri

Il parco giochi è dei bimbi, vietato fumare

L’area giochi del parco di Chiesa Rotta dove il fumo è vietato

di una perquisizione avvenuta appunto l’11 febbraio dell’anno scorso, i carabinieri avevano ri-trovato nella sua casa, nascosti sotto il letto, un chilo e 75 gram-mi di marijuana.

Ieri, davanti al giudice NoraLisa Passoni, il colichese dove-va rispondere della vendita, per la cifra di 10 euro, di due grammidi “erba” a un ragazzo minoren-ne. Circostanza, quella della mi-

specifico marijuana. Con la par-ticolarità che per quella giorna-ta è stato chiamato davanti ai giudici in due processi differen-ti.

Difeso dall’avvocato ElviraBorsani del foro di Milano, Ghioni in precedenza aveva già patteggiata davanti al giudice Salvatore Catalano la pena di due anni di reclusione e 9mila euro di multa perché, nel corso

Colico

Ivano Ghioni 34 anni è statocondannato a due anni e mezzo di reclusione e 10milaeuro di multa per i due reati

Giornata nera quella dell’11 febbraio 2017 per Ivano Ghioni, colichese di 34 anni, fi-nito a processo per detenzione espaccio di stupefacenti, nel caso Ieri il colichese davanti al giudice

MANDELLO

DARIO CERCEK

Rimandata al 31 mag-gio l’apertura del processo per lepresunte vessazioni alla Gilar-doni Raggi X con principali ac-cusati l’ex presidente Maria Cristina Gilardoni, 83 anni, e ildirettore del personale Rober-to Redaelli, 36 anni, che devonorispondere dei reati di maltrat-tamenti e lesioni personali gra-vi. Imputati con loro, anche uno socio di minoranza nonché ni-pote della storica imprenditrice,Andrea Ascani Orsini, 53 an-ni, e i medici aziendali Stefano Marton, 53 anni, e Maria Pa-pagianni, 45 anni.

Ieri, infatti, il giudice NoraLisa Passoni ha preso atto del deposito da parte dell’avvocato Benedetto Tusa (che assiste, sul fronte delle parti lese, due di 29 tra dipendenti ed ex) di citarequale responsabile civile la stes-sa azienda Gilardoni, la quale peraltro è essa stessa parte civilecontro gli imputati.

Mandello. L’avvocato di due dei 29 dipendentichiama a giudizio l’impresa quale responsabile civileDue imputati per maltrattamenti e lesioni personali

La citazione dell’azienda qua-le responsabile civile comporte-rebbe la possibilità che la stessa sia chiamata al risarcimento dei danni alle parti lese in sede civilee nel contempo di essere parte del processo penale a questo punto in doppia veste, appunto quale responsabile civile nei confronti dei dipendenti ma an-che quale danneggiata dal com-portamento degli imputati.

Preso atto della richiesta del-l’avvocato Tusa, il giudice Passo-ni ha fissato l’udienza di apertu-ra del processo per il 31 maggio davanti al giudice Martina Beggio, il nuovo magistrato in arrivo fra breve a Palazzo di giu-stizia.

La vicenda della GilardoniRaggi X, una delle aziende lea-der nel mondo nel settore degli apparecchi per le radiografie e i metald-detector, era esplosa lo scorso anno, quando venne por-tata alla luce una serie di episodidi maltrattamenti cui, nel corso del tempo, sarebbero stati sotto-

posti i dipendenti da parte del-l’ex presidente e del direttore delpersonale. Episodi per cui negli ultimi anni, una novantina di la-voratori dell’azienda mandelle-se aveva rassegnato le dimissio-ni non riuscendo a reggere la pressione.

La vicenda giudiziaria si èsnodata intrecciandosi con quella societaria che ha visto l’estromissione di Maria Cristi-na Gilardoni dall’azienda così come di Roberto Redaelli, i cui ricorsi sono stati respinti dai giudici. Sul versante giudiziario, invece, dopo le indagini condot-te dalla polizia che hanno defini-to il quadro di quello che è stato definito un “mobbing di massa”,la vicenda è stata coordinata dal Sostituto procuratore Silvia Zannini che ha chiesto al giudi-ce per le indagini preliminari Paolo Salvatore il rinvio a giu-dizio tutti e cinque gli imputati chiamati a rispondere ciascuno per le proprie responsabilità nella vicenda. Al 31 maggio.

Il processo della Gilardoni rinviato al 31 maggio

Ex direttore Confindustria

Udienza ComiSi torna in aulafra tre mesi

Accanto al processo per i presun-

ti maltrattamenti alla Gilardoni

Raggi X, c’è anche la vicenda che

riguarda Alberto Comi, già diret-

tore dell’Unione industriali di

Lecco. Una volta andato in pen-

sione, Comi ha fornito alcune

consulenze professionali a Maria

Cristina Gilardoni. Inizialmente,

per lo stesso Comi si ipotizzava

un coinvolgimento negli episodi

contestati all’ex presidente

dell’azienda. Ritenuto estraneo a

quella vicenda, Comi è però stato

rinviato a giudizio perché le

proprie attività di consulenza

non sarebbero state legittime,

non avendo egli un titolo che lo

qualificasse.

E infatti, l’Ordine dei commercia-

listi, affidandosi all’avvocato

Christian Malighetti, ha chiesto

di potersi costituire parte civile

nel processo che vede Comi,

assistito dall’avvocato Marilena

Guglielmana, accusato di eserci-

zio abusivo della professione.

Anche di Comi si sarebbe dovuto

discutere ieri, ma per un difetto

di notifica, la difesa ha chiesto

un rinvio. Si tornerà in aula

anche in questo caso il 31 mag-

gio. D.CER.

ABBADIA

Festa carnevaleall’oratorio

E’ in programma per lunedì12 febbraio, alle 14.30 all’ora-torio Frassati di via alla Qua-dra, la festa di carnevale connonni e nipoti. P. SAN.

VARENNA

A Villa Monasteroarriva la sfilata

Festa di carnevale, sabato 10febbraio, alle 14.30, a villa Monastero. La sfilata muo-verà i passi dall’imbarcade-ro, accompagnata dal corpomusicale di Lierna, e sfileràlungo le vie del centro stori-co per raggiungere villa Mo-nastero. P. SAN.

LIERNA

Concorso studentiprorogato all’11

Prorogato all’11 febbraio il concorso “Liberi di respira-re: via l’amianto e tutti gli al-tri veleni”, organizzato dal-l’associazione LetteLaria-Mente, dedicato agli studen-ti delle scuole medie e dellesuperiori, aperto a tutti gli istituti della provincia.

MANDELLO

Madonne in mostraalla scuola media

Fino al 20 febbraio nell’atriodella scuola media Volta di via Risorgimento resta espo-sta la mostra “Madonne, compiti al femminile nella nostra comunità”, coordina-ta dall’Archivio storico dellamemoria locale. P. SAN.

Processo Gilardonirinviato a fine maggioAzienda citata due volte

Lago

Mandello

Prosegue la rassegna cinematografica invernale al ci-neteatro De André di piazza Le-onardo da Vinci. Rassegna che èuno dei fiori all’occhiello delle attività siglate dalla Proloco, e che porta il patrocinio del Co-mune.

Il biglietto d’ingresso singolocosta 5 euro, e le proiezioni ini-ziano alle 21.

Questa sera, 8 febbraio, verràproiettato “Nove lune e mezza”,ed il 15 febbraio “La ragazza nella nebbia”.

Seguono altri titoli come“Ogni tuo respiro” il 22 febbra-io, l’8 marzo “It”, e “La casa di famiglia” il 15 marzo. Il 29 mar-zo verrà proiettato “l premio” Achiudere il cineforum del giove-dì sera, il 5 aprile, sarà la pellico-la “La ruota delle meraviglie”.

Non mancano le pellicoleper le famiglie, con un occhio diriguardo ai più piccoli, con film di animazione, con doppia pro-grammazione, alle 15 e alle 17, alla domenica. Il 15 febbraio ci saranno “I primitivi”. Il 18 mar-zo “Leo da Vinci: missione Monnalisa”, il 15 aprile “Peter Rabbit” e il 6 maggio “Sherlock Gnomes”. P.San.

nore età dell’acquirente, che ha aggravato la posizione dell’uo-mo. Che peraltro, proprio per problemi di droga, in quel perio-do si trovava in affidamento ai servizi sociali . L’episodio era av-venuto quello stesso 11 febbraio ed era infatti seguendo i movi-menti del giovanissimo che i ca-rabinieri erano arrivati a ritro-vare la marijuana: ottenuta la continuazione del reato, Ghioni ieri ha patteggiato con il pubbli-co ministero Mattia Mascaro ulteriori 6 mesi di reclusione e mille euro di multa, da aggiun-gersi ai precedenti. La pena da scontare sarà dunque due anni emezzo di reclusione e la multa è salita a 10mila euro D.Cer.

Spaccio e detenzione di drogaDoppio processo per colichese

Questa seratornail cinemaal De Andrè

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28 LagoLA PROVINCIA

GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

ABBADIA

PAOLA SANDIONIGI

Il fascino della monta-gna non conosce stagioni. Ai Pia-ni Resinelli la stagione turisticaormai dura tutto l’anno

Nei fine settimana ci sono so-prattutto famiglie e giovani,mentre nel corso della settimanaprotagonisti sono i pensionati.Facile da raggiungere salendo daLecco e da lì da Ballabio, offre lapossibilità di trascorrere unagiornata in montagna a poca di-stanza dalla Brianza e dal mila-nese.

In settimana pensionati

«Gente ce n’è, durante la setti-mana ci sono gruppi di pensiona-ti, ma anche persone che magarihanno un giorno libero e colgonol’occasione per fare un’escursio-ne in montagna - dice MauroCariboni, gestore con Fabio DeRocchi - del rifugio Rocca Loca-telli della Sel, la società escursio-nisti lecchesi-. Noi siamo apertida mercoledì a domenica Nelfine settimana da inizio gennaiofino ad oggi abbiamo avuto sem-pre un buon giro di presenze, equesto fa ben sperare nella sta-gione primaverile ed estiva».

Da Pasqua il rifugio oltre allaristorazione aprirà anche il per-nottamento, considerato che haventiquattro posti letto e un cen-tinaio di posti per pranzare.

Da gennaio Cariboni e De

Escursionisti ai Piani Resinelli, durante l’inverno frequentati soprattutto dagli anziani

Abbadia. La località montana ha ripreso smalto dopo un periodo sottotono, ora è il boomAnche durante l’inverno nel weekend salgono escursionisti, nuovi i gestori al Porta e Sel

Rocchi, guidano il rifugio, e con-siderato che in montagna tutti liconoscono, il successo non man-cherà. Mauro Cariboni ha gestitoper oltre un ventennio il rifugioRosalba in Grignetta, mentre Fa-bio De Rocchi è stato per annicuoco alla trattoria Montalbano,sopra Lecco.

Al rifugio Brioschi del Cai Mi-lano, sulla Grigna settentrionale,territorialmente sotto Pasturo,nel fine settimana gli appassio-nati salgono in vetta.

«Al momento c’è neve - rac-conta il gestore Alex Torricini-, noi siamo aperti nel week-ende le presenze non mancano».

Sono numerose le strutture aipiani Resinelli, tra bed and bre-akfast, case vacanza, e rifugi cheoffrono ospitalità.

Con la primavera la localitàtornerà a fare il pienone. Dopoil boom degli anni Sessanta eSettanta, negli ultimi decennic’era stato un periodo quasi insordina, ma da qualche stagionei Piani Resinelli sono tornati adessere molto gettonati, in tuttele stagioni. E anche i lecchesi conla seconda casa hanno ripreso afrequentarla.

Iniziative in primavera

Nel frattempo il Cai Milano, haaffidato a Nadine Limonta, eMauro Gaddi, la gestione delrifugio Porta. Struttura costruitanel 1911, dispone di 45 posti letto,

e 60 posti a tavola.Con l’arrivo della primavera

fioriranno anche le iniziativegrazie alla collaborazione tra iquattro Comuni territorialmen-te competenti.

Abbadia, Mandello, Lecco eBallabio, che stilano un calenda-rio di proposte per incrementarel’arrivo di turisti. Lo scorso annole iniziative avevano avuto unbuon riscontro.

n Dopo il boom degli anni Sessanta e Settanta, negli ultimi anniera quasi in sordina

re, alla sera del 4 marzo. Una pat-tuglia della polizia di Stato stava effettuando un servizio di con-trollo lungo le strade cittadine diLecco, andando a dare un’oc-chiata soprattutto ai luoghi più defilati. Imbattendosi, in via Ar-lenico, in una Volkswagen Pas-sat station wagon con targa te-desca che, al sopraggiungere deipoliziotti, si è data alla fuga. Ne èseguito un breve inseguimento, al termine del quale gli agenti hanno appunto fermato l’auto

un inseguimento e dopo la per-quisizione nella casa che in quei giorni era punto di riferimento per entrambi, all’epoca dei fatti rispettivamente di 27 e 26 anni: Vasile Ciobanu, moldavo resi-dente a Mantova ma all’epoca domiciliato a Dervio, e Marian Ciprian Antoche, nazionalità romena, nel marzo 2010 ospite di Ciobanu.

Perché occorre appunto risa-lire a quasi otto anni fa, per rico-struire la vicenda. In particola-

DervioUn moldavo e un romenosono stati processati ieriper l’episodio accadutootto anni fa : tre anni e 4 mesi

Tre anni e quattro me-si di reclusione è la pena inflitta ieri a un moldavo e a un romeno per il reato di ricettazione di un ingente quantitativo di merce, lapiù svariata, di provenienza fur-tiva ritrovata dalla polizia dopo

Colico

I nonni non aspettano altro che avere dei nipotini, cosache sembra semplice ma poi allafine qualcosa si sovrappone sempre.

Personaggi bislacchi, situa-zioni tanto incredibili da sem-brare vere, intrighi, sotterfugi inuna vicenda accattivante e mai scontata e prevedibile.

È “La Ghironda”, commediabrillante di Lino Ferrario e Ce-sare Soldarelli che la Compa-gnia teatrale “La Donghese” di Dongo porta in scena sabato 10, alle 21, all’auditorium comunale“Michele Ghisla”, in via alle Tor-ri.È il terzo appuntamento dellaquinta rassegna “Ci vediamo a teatro” organizzata dalla Socie-tà operaia di mutuo soccorso di Colico in collaborazione con il Comune e la Compagnia “I Le-gnonesi”, con ingresso gratuito.

Il 24 febbraio invece la Com-pagnia di Andalo Valtellino “At-tori per caso” presenterà “Vulà l’è util, aterà l’e necessari”, il 10 marzo arriverà la Compagnia teatrale di Traona con “La niif del zio Anselmo” ed il 24 chiude-ranno “I Legnonesi” con “La sposa promessa” scritta da Maurizio Frenquelli. M.Vas.

DorioLa fotografia scattata dall’assessore TengattiniMostra una situazioneallarmante di degrado

Al peggio non c’è mai fine e lo dimostra la fotografia scattata dall’assessore di Dorio Gianpietro Tengattini.

A pochi passi dal lago una di-scarica di rifiuti che vengono gettati dall’alto, da chi passa sul-la Sp 72 ed approfitta delle piaz-zole oppure si accosta quel tem-po che basta per aprire il baule e fare il suo gesto da incivile. E di sotto c’è di tutto, compreso un bel materasso che ovviamente è stato “vandalizzato” da qualche animale e contribuirà con il tempo a sporcare ulteriormentel’area. C’è proprio di tutto, dalle cassette di plastica ai secchi, dai sacchetti pieni di altri rifiuti a pezzi di mobili. Non è questionedi essere ambientalisti a tutti i costi ma di educazione poiché ogni rifiuto si può adeguata-mente smaltire. M.Vas.

Ai Piani Resinelli turisti per tutto l’annoRifugi ottimisti: «In estate sarà pienone»

Rifiuti gettatidalla Sp 72Discaricasul lungolago

Discarica sul lungolago

con i due stranieri a bordo. Nel-l’auto, tra le altre cose vennero anche rinvenuti oggetti ritenuti idonei per lo scasso, due radioli-ne portatili e una torcia elettri-ca.

Dai controlli con la centrale,inoltre, risultò che l’auto era sta-ta rubata qualche tempo prima in Austria.

Ne seguì una perquisizionenella casa di Dervio dove i due al-loggiavano e qui venne ritrovatodi tutto: oltre quattrocento paia di calze, un televisore, una no-vantina di tavolette di cioccola-to. E poi, scarpe, pantaloni, fel-pe, una ventina di paia di panta-loncini, cellulari, fotocamere, un computer portatile, un pro-iettore, cappellini. Tutti oggetti di provenienza furtiva, posta

In casa nascondevano un bazarCondannati per ricettazione

sotto sequestro così come il de-naro contante (diverse centina-ia di euro) ritrovato addosso ai due o nell’abitazione.

Non è stato possibile accerta-re se i due avessero partecipato in prima persona a furti o fosse-ro solo i collettori, il punto di ri-ferimento di ladri che si rivolge-vano a loro per smaltire la mercerubata.

In una precedente udienzaera stata ricostruita la vicenda e il pubblico ministero Pietro Bassi aveva chiesto la condannadei due a quattro anni di reclu-sione.

Ieri è arrivata la sentenza delgiudice Nora Lisa Passoni che ha appunto deciso per i 3 anni e quattro mesi di reclusione e per una multa di 1400 euro. D.Cer.

n Numerose strutture ricettivetra case vacanza, bed and breakfaste rifugi

gione ha stanziato per il pro-getto. Ci siamo presi una set-timana di tempo per fare lenostre valutazioni su quelloche potrebbe essere il mi-glior tracciato. Ci sarà un ul-teriore incontro per analiz-zare nel dettaglio il crono-programma da qui a giugno».

Le ipotesi progettuali tracui operare la scelta sono insostanza tre: c’è il vecchioprogetto della Provincia cheprevede di bucare la monta-gna per superare la linea fer-roviaria in galleria, la costru-

Locatelli, con il presidenteFlavio Polano, il consiglieredelegato ai lavori pubbliciMauro Galbusera ed il re-sponsabile della viabilità An-gelo Valsecchi da una parteed il sindaco Antonio Ru-sconi con l’assessore ai lavo-ri pubblici Piefranco Pan-diani, dall’altra.

Un primo step a cui ne se-guiranno altri nelle prossimesettimane: «Abbiamo fatto ilpunto – riferisce Rusconi – èmesso sul tavolo il contribu-to di 100mila euro che la Re-

BellanoPrimo incontro in Provinciaper valutare come superarel’impasse ferroviarioSul tavolo 100 mila euro

Primo incontro inProvincia per mettere le basiper costruire la soluzione al-l’annoso problema del pas-saggio a livello di Bellano checrea lunghe attese e rischi allavoro dei mezzi di soccorso edi emergenza.

Al tavolo i vertici di Villa

Passaggio a livello, tre progetti al vaglio “La Ghironda”Commediabrillantesabato a teatro

zione di un sovrappasso, an-che questa già avanzata nelpassato, e la terza che consi-ste invece nel raccordale laSp 62 alla Sp 72 mediante unsottopasso.

Com’è noto, a metà delloscorso mese di dicembre, laRegione ha messo a disposi-zione 100mila euro, fondi chearrivano dal Patto per laLombardia, per la progetta-zione definitiva del supera-mento del passaggio a livello,stimando un costo di 3,7 mi-lioni di euro.

Soldi che potrebbero esse-re sufficienti per un progettoma non per un altro, quindi inbase alla scelta si dovrannopoi fare i conti con i finanzia-menti che vanno comunquereperiti.

C’è anche un altro aspettoche potrebbe influire: traqualche mese, a giugno forse,la Sp 62 dovrebbe diventaredi competenza Anas pertantol’azienda potrebbe diventareun determinante interlocu-tore nella fase della progetta-zione e del finanziamento.

Intanto il primo passo èstato fatto con l’incontro traenti, a breve ne seguirannoaltri. M.Vas.

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LA PROVINCIA 29GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

CARLAZZO

GIANPIERO RIVA

Quindici giorni ladottoressa Eva Harmaniako-va, medico di ruolo a Carlazzoe in Cavargna, ha consumatoalcuni giorni di ferie residui enon è più rientrata, trasferen-dosi altrove.

Ma nessuno ha avvisato ipazienti, che hanno continua-to a presentarsi nell’ambula-torio sopra la farmacia di Pia-no Porlezza secondo gli oraristabiliti (lunedì, martedì, gio-vedì e venerdì dalle 10 alle 12 eil mercoledì dalle 17 alle 19)senza più trovare alcun medi-co. Ogni mattina, fino all’altrogiorno, decine e decine di per-sone si affacciavano alla salad’aspetto incredule, interro-gandosi l’un l’altro se il medicodi riferimento fosse in ritardoo ammalato.

Mancano i cartelli

All’entrata è rimasto il solitocartello con gli orari di ambu-latorio della dottoressa Har-maniakova; nessun avviso delsuo trasferimento e dell’arrivodi un sostituto.

Poi la scoperta della presen-za del nuovo medico: «Per piùgiorni siamo stati subissati ditelefonate di cittadini in mu-nicipio – assicura la vicesinda-co del paese, Antonella Maz-za – I pazienti andavano al-l’ambulatorio di Piano Porlez-za e non trovavano il medico,né alcun avviso o comunica-zione all’ingresso. Tra loro c’èanche chi necessitava di impe- Il municipio di Carlazzo

Lago e Valli

Il medico non c’è più, nessuno lo saPazienti (e Comune) contro l’AtsSanità. Monta la protesta dopo il trasferimento della dottoressa di Carlazzo e Val CavargnaMa non era stata data comunicazione ai cittadini che restavano in attesa per ore in ambulatorio

gnative urgenti e rimanevaper ore ad aspettare inutil-mente, fino a telefonare in Co-mune. Allora ci siamo infor-mati, apprendendo che dal 1°febbraio ha preso incarico unnuovo medico, presente peral-tro solo in Val Cavargna».

Stefano D’Onghia, giova-ne medico che ha accettato ditrasferirsi dal Sud Italia nelPorlezzese per sostituire ladottoressa che se n’è andata,

ha dovuto trovarsi una siste-mazione e si è insediato negliambulatori comunali disponi-bili, cioè quelli di San Bartolo-meo e di Cavargna, dove peral-tro i pazienti ereditati sono ri-dotti ai minimi termini.

Il sostituto

Nel paese di gran lunga più po-polato, Carlazzo, i due ambu-latori comunali sono già occu-pati: «La dottoressa Baratelliha sottoscritto con il Comuneun contratto di esclusiva pergli ambulatori comunali delcentro paese e di Piano Porlez-za, versando regolare canoned’affitto – riferisce la vicesin-daco – La sua collega che si ètrasferita esercitava in un lo-cale di Piano Porlezza sopra lafarmacia, affittato da un priva-to. Soltanto ieri (martedì perchi legge, nfr) dall’Ats ci è per-venuta comunicazione che, daquest’oggi (mercoledì per chilegge, ndr), è stato messo a di-sposizione del dottor D’On-ghia un locale a Porlezza, in viaGaribaldi 64, dove sarà pre-sente il lunedì dalle 16.30 alle18.30 e il mercoledì e il venerdìdalle 10 alle 12».

Occorre far notare che Por-lezza ricade in un comprenso-rio diverso, dove operano altrimedici di base; da Carlazzocentro, Piano Porlezza e SanPietro Sovera i pazienti deldottor D’Onghia dovrannoquindi recarsi nel Comune li-mitrofo, ma rispetto a San Bar-tolomeo e Cavargna il tragittoè ben inferiore e più comodo».

n Il vice sindaco:«Subissatidalle telefonateCi sono personecon problemi seri»

n Ricevevanei locali postisopra la farmaciadi Piano Porlezza5 giorni la settimana

va”. Ha garantito la presenzaanche il professor MicheleCorti, docente universitario,tra i massimi esperti del “temalupo”. Germano Mattei, alcu-ni mesi, insieme ad altri 13 col-leghi deputati, aveva chiesto alConsiglio di Stato un “pres-sing” verso Berna per consen-tire l’abbattimento del lupo.

«L’abbattimento è un se-gnale importante che si dà siaverso la specie sia verso alleva-tori ed aziende agricole chesono in grave difficoltà», cosìGermano Mattei in un’inter-vista a Radio3.

Da segnalare che il 24 mar-zo dello scorso anno, il Gover-no di Bellinzona ha autorizza-to l’abbattimento di un esem-plare maschio - denominato“M75” - che in pochi giorni hasbranato 32 capi di bestiame,per gran parte pecore. Dopotale decisione - evidentemen-te fiutando il pericolo immi-nente - “M75” ha fatto perderele proprie tracce, sconfinandopare verso i Cantoni più inter-ni della vicina Confederazio-ne, pronto ad emigrare versoaltri Paesi. Marco Palumbo

glie che la situazione resta dimassima allerta. Da metàmaggio le greggi (le capre, inprimis) torneranno negli al-peggi in quota. Bisogna nonfarsi trovare impreparati. Illupo è diventato ormai unapresenza fissa nelle nostremontagne».

Di sicuro il “tema lupo” ab-braccia i due versanti del con-fine, senza dimenticare la Val-le Albano, in Alto lago. Perquesto, venerdì 23 febbraio siterrà un incontro transfronta-liero a Cusino per fare un pun-to operativo della situazione.Accanto a Francesco Curti sie-derà una delegazione degli al-levatori - della Val Cavargna edella Valle Albano - colpiti oallarmati dagli assalti del lupo.Il predatore è stato immorta-lato per la prima volta nel-l’estate del 2016 nella ticineseValle Morobbia. Da lì ha elettola Val Cavargna, la Valle Alba-no e la Valle del Dosso cometerritorio pardon riserva dicaccia.

La delegazione ticinese saràinvece guidata da GermanoMattei, granconsigliere e re-sponsabile di “Montagna Vi-

tane più conosciute del com-prensorio, con tanto di casci-nali ristrutturati e abitati nel-la stagione estiva, senza di-menticare la tipica Locanda,aperta da maggio a ottobre.

A trovare i resti del caprioloè stato un esperto cacciatoredi Cusino, Ezio Pedrazzani,impegnato nel primo censi-mento 2018 relativo agli ungu-lati. Inequivocabili le impron-te sulla neve lasciate dal lupo,di fatto la firma dell’assalto.

«Il lupo è tornato in Val Ca-vargna o forse non se n’è maiandato. Impronte molto niti-de e tracce del suo passaggiosono state rinvenute anche sulversante di San Bartolomeo -fa notare il sindaco di Cusino,Francesco Curti - Certo, gliungulati rappresentano unanello fondamentale della suacatena alimentare. Ciò non to-

CusinoL’allarme del sindacodopo la scopertain località Malèa quota 1200 metri

Il lupo è tornato acolpire in Val Cavargna. Que-sta volta, data la stagione, nelmirino non sono finite capre(come accaduto, ad esempio,lo scorso agosto all’Alpe diRozzo) o pecore, ma un ca-priolo.

La carcassa, ripulita di tuttopunto (segno inequivocabiledell’attacco da parte del temu-to predatore) è stata indivi-duata domenica in localitàMalé, a quota 1200 metri, nondistante dall’Alpe di Logone,che ricade nel territorio diGrandola ed Uniti.

Malè è tra le frazioni mon-

Val Cavargna, il lupo torna a colpireTrovata la carcassa di un capriolo

Le orme lasciate dal lupo accanto alla carcassa del capriolo

«Abbiamoavvisato»Ma tuttismentiscono

Molti pazienti di Carlazzo han-

no subito un disagio per quasi

due settimane, trovandosi, a

loro insaputa, senza medico di

riferimento. Una vicenda che

ha inevitabilmente scatenato

molte polemiche in tutta la

zona.

L’Amministrazione comunale,

come sottolinea la vicesindaco,

Antonella Mazza, in assenza di

ambulatorio disponibile non è

tenuta a mettere a disposizione

del nuovo medico un locale:

«Non spetta al Comune reperire

un ambulatorio e, oltretutto,

non abbiamo saputo nulla fino

alla comunicazione di ieri (mar-

tedì per chi legge, ndr)».

L’Ats della Montagna, da parte

sua, riferisce invece di aver

provveduto a comunicare

l’avvicendamento del medico:

«C’è stato qualche inconvenien-

te, ma le comunicazioni sono

state fatte, ai Comuni e alle

farmacie dei paesi interessati –

si legge in una nota che è stata

da parte dell’ufficio stampa

dell’Azienda territoriale sanita-

ria di Sondrio – Al nuovo medi-

co abbiamo provveduto a

trovare anche un nuovo ambu-

latorio a valle».

Ma sia la vicesindaco, sia il

titolare della farmacia di Piano

Porlezza, Claudio Benecchi,

ribattono: «Nessuna comunica-

zione è pervenuta fino a marte-

dì 6 febbraio». E la polemica,

con questo botta e risposta, è

destinata ad avere avanti

ancora per molto tempo. G.RIV.

Botta e risposta

Il vice sindaco Antonella Mazza

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30 LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

Università

CHRISTIAN DOZIO

Al Polo di Lecco delPolitecnico di Milano non siformano solo i professionistipiù ambiti dalle aziende, maveri e propri leader nel lavoroe nella vita.

È questo l’obiettivo, perse-guito ormai da anni con unaserie di iniziative propedeuti-che, del nuovo servizio attiva-to in autunno in via Previati, ilCenter for leadership deve-lopment diretto da Alina Cor-dova.

Ruolo centrale

«Da anni il nostro campus get-ta le basi per dare ai ragazzi unruolo centrale per il loro futu-ro, sviluppandone la capacitàdi essere leader – ci ha spiega-to la responsabile -. Una lea-dership che non si esprima so-lo in ambito lavorativo, ma a360 gradi. I nostri studenti,italiani e internazionali, si de-vono confrontare e posiziona-re in un sistema globale, quin-di è importante che siano cit-

tadini del mondo. Sotto questiaspetti, il nostro campus èmolto avanti rispetto a tantialtri in Italia».

L’ufficio Campus life erastato istituito, negli anni scor-si, proprio con questo obietti-vo: far crescere gli studentinon solo sotto il profilo pro-fessionale, proponendo attivi-tà e iniziative di vario genere,dal contesto solidale a quelloaggregativo fino a quello cul-turale. In questo senso, cometanti piccoli tasselli, sono daleggere ad esempio la manife-stazione podistica e la marato-na di danza organizzate in fa-vore dell’associazione Auti-smo Lecco.

«I ragazzi che seguono que-sto percorso si stanno apren-do all’internazionalizzazionee al territorio, grazie ai conte-nuti del progetto. Inizialmen-te c’era qualche perplessità tragli stessi studenti, riguardoquesto genere di proposte, ri-guardo l’attinenza all’attivitàuniversitaria. Ma il messaggio

è passato correttamente, tan-to è vero che abbiamo oltre 90iscritti, quasi la metà dei qualiitaliani. Sono molto soddisfat-ta di questa risposta: le grandiaziende valutano molto questipercorsi di leadership, attivinelle principali università delmondo. Gli head hunters san-no che chi dispone di una cer-tificazione di questo generenon è da formare in tema di ge-stione ottimale di un team, equindi questo percorso puòrealmente fare la differenza».

A disposizione dei gruppi

Di fatto, a titolo volontario, ipartecipanti si mettono in gio-co organizzando ex novo atti-vità attraverso le quali metto-no le loro capacità e compe-tenze a disposizione di gruppi,dentro e fuori il Polo. In que-sto senso sono da leggere i cor-si di yoga, le lezioni di inglese edi Taekwondo, approfondi-menti di “Strutture”, al cam-pus, nelle scuole e negli orato-ri del territorio.

Il gruppo dei ragazzi che ha

cominciato a praticare la corsa

seguendo il progetto che aiuta

a costruire la leadership

FOTO MENEGAZZO

Uno dei corsi avviati nell’ambito del progetto sulla leadership

Il servizio

«Una figura che fa crescere le prestazioni della squadra»

aspetti sulla comunicazione e sull’approccio al mondo del la-voro che altrove non apprendi. Per quanto mi riguarda, sto dando lezioni riguardo l’utiliz-zo di un software che ho studia-to in occasione di un tirocinio aBolzano. In questo senso, vedo già la differenza rispetto a pri-ma, nella capacità di lavorare ingruppo e gestire le situazioni».

Margaret Sisila, invece,

mente i partecipanti e risolven-do gli eventuali problemi. L’ateneo sta ora lavorando con alcune associazioni per aprire la strada in particolare agli stranieri.

Alessio Maffeo, tesista va-resino in Architectural Engi-neering, è tra coloro i quali han-no colto la positività del proget-to. «È una cosa molto utile, chepermette di conoscere anche

Le testimonianzeUna novantinadi ragazzi ha partecipatoal programmadi leadership

Tra la novantina di studenti che hanno scelto di partecipare al programma di trasformational leadership c’è chi ha tenuto 30 ore di incontricon i colleghi per aiutarli a su-perare l’ostico esame in Strut-ture e chi ha presieduto la Poli-gsa gestendo l’organizzazione di eventi e iniziative. È il caso, quest’ultimo, di Mihran Jagh-lassian, che in occasione della cerimonia di proclamazione di dicembre ha ricevuto il primo certificato di leadership.

I ragazzi devono fare tutto incompleta autonomia: ideare l’attività, prendere contatti e svolgerla, guidando gratuita-

Da sin. Sisila, Maffeo e Wechsler con la professoressa Cordova

viene dalla Tanzania ed è al se-condo anno dello stesso corso di studi. «Ho notato che non tanti italiani hanno fluidità e dimestichezza con l’inglese. Quindi ho deciso di mettere a disposizione la mia conoscenzadella lingua e ho preso contatti per tenere lezioni al liceo Leo-pardi, due volte la settimana per un’ora e mezza. Ho preso contatti con una docente ame-ricana che insegna lì e sono sta-ta ad assistere ad alcune lezio-ni. Due volte la settimana, per un’ora e mezza».

Collega della ragazza, il tede-sco Matthias Wechsler si è in-vece “buttato” sullo sport. «In-sieme a Marco Bonfanti e Da-vide Tieghi abbiamo dato vita a un running club. Abbiamo iniziato un paio di settimane fae siamo già alla terza uscita. Hoscoperto da poco la mia passio-ne per la corsa, che è veramentel’ideale come sport da svolgere a Lecco. Stiamo accogliendo tutti i ragazzi che vogliano unirsi a noi in questa attività, che ripartiremo in diversi livel-li a seconda della preparazione di ciascuno». C. Doz.

«Ho capito il lavoro di gruppo e la gestione dei problemi»

no subire? A farsi portavoce delpensiero della maggior parte dei futuri professionisti poli-tecnici è Svoltastudenti, l’asso-ciazione studentesca che ha la propria rappresentanza anche nel campus di via Previati.

«In molti esultano, è una vit-toria per la lingua italiana, per lanostra cultura, dicono. Ma cosaabbiamo vinto effettivamente? Siamo sicuri di non perdere cosìun’opportunità? Iniziamo ad imparare l’inglese alle scuole elementari, proseguiamo in tutto il percorso scolastico a confrontarci con questa lingua, chi più chi meno. Noi imparia-mo l’inglese per comunicare, per conoscere, per informarci, per confrontarci con persone diuna diversa cultura. È quindi usato per creare una persona capace di servire il proprio Pae-se, conoscendo quali sono i pro-blemi degli altri e le soluzioni già trovate nel mondo».

Quello che ormai da anni ha

La sentenzaNon avrà conseguenzesulla didattica a Lecco la decisionedel Consiglio di Stato

Non avrà ripercussio-ni sui corsi attivi al campus di Lecco, ma la decisione del Con-siglio di Stato di vietare i nuovi corsi in lingua inglese voluti dalPolitecnico di Milano continua a far discutere.

La misura riguardava 25 cor-si magistrali e di dottorato: un passo che l’ateneo aveva voluto per lanciare i propri studenti inuna internazionalizzazione a 360 gradi fin dai banchi univer-sitari. L’opposizione di un grup-po – nutrito – di docenti, che nel2013 ha fatto ricorso al Tar con-tro quella decisione, è stata pe-rò vincente.

Ma cosa ne pensano i ragazzi,che questa sentenza la dovran-

Le lezioni in inglese? «È sbagliato vietarle»

Il progetto

Un certificato per il lavoro

Il Center for leadership develop-

ment è un servizio attivato al Polo

di Lecco del Politecnico di Milano

lo scorso ottobre per sviluppare

negli studenti del campus di via

Previati la capacità e l’attitudine

ad essere leader a 360 gradi.

I ragazzi seguono volontariamen-

te una serie di attività organizzate

da loro stessi e rivolte non solo al-

la popolazione dell’ateneo ma an-

che alla comunità lecchese più in

generale.

Al termine, in occasione della ceri-

monia di laurea, ricevono il Lea-

dership certificate da spendere

sul mercato del lavoro.

«Imparare la leadershipPer essere protagonistinel mondo del lavoro»Formazione. Le iniziative che aiutano i ragazzi in una crescita a tutto campoAlina Cordova: «È importante costruire una mentalità aperta alle sfide»

Un nuovo servizio dedicato agli

studenti del Politecnico a Lecco. Si

tratta del Center for leadership

development, attivato al Polo

lecchese in autunno per sviluppare

negli studenti del campus di via

Previati la capacità e l’attitudine ad

essere leader a 360 gradi, non

soltanto a livello professionale.

Il leader, come ha spiegato la

responsabile Alina Cordova, è una

figura di potere trasversale che ha

l’abilità di aiutare gli altri a miglio-

rare le proprie prestazioni e a

raggiungere gli obiettivi. Per

sviluppare questa capacità, i

ragazzi devono organizzare e

gestire in completa autonomia una

serie di attività a scelta, rivolte non

solo alla popolazione dell’ateneo

ma anche alla comunità lecchese

più in generale. Possono essere

corsi di inglese, lezioni di yoga

piuttosto che incontri a supporto

del rendimento scolastico al Poli-

tecnico. Al termine del percorso –

certificato e verificato in ateneo –

durante la cerimonia di laurea i

ragazzi ricevono il Leadership

certificate, elemento di peso

nell’approccio al lavoro.

C. DOZ.

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LA PROVINCIA 31GIOVEDÌ 8 FEBBRAIO 2018

CHRISTIAN DOZIO

Ha preso il via conl’inizio di questa settimana laprima lezione dell’ultimo mo-dulo – il quarto – dell’edizio-ne 2017/2018 della Winterschool “Teodoro Merlini”,che anche quest’anno ha ri-scosso un grandissimo inte-resse tra gli studenti di mezzaRegione.

Sono stati oltre trecento,infatti, i ragazzi del terzo,quarto e quinto anno delle su-periori delle province di Lec-co, Como, Bergamo e Monza eBrianza che si sono iscritti al-le attività proposte dalloscorso autunno al campus divia Previati su una serie di te-matiche differenti.

Alternanza scuola-lavoro

Questa settimana, a tenerebanco è il modulo denomina-to “Ica - Conoscere il rischiosismico è meglio!”, coordina-to dalla docente Monica Pa-pini, che ha incontrato 67studenti di diversi istituti. Ilpercorso precedente, invece,era stato incentrato sul tema“Ipi-Ges – Gestire un’aziendamanifatturiera” ed aveva vi-sto nella seconda metà delmese di gennaio la partecipa-zione di una cinquantina diragazzi.

La Winter school si occupa del rischio sismico

Winter school. È cominciato l’ultimo modulo didatticoNel progetto sono coinvolti gli studenti delle superiori

Tra i compiti del Poli, lo sviluppo della personalità a 360 gradi

Il Consiglio di Stato ha negato la possibilità di tenere corsi in inglese

preso forma al Politecnico, han-no aggiunto, «è uno scenario multietnico, un crogiuolo di culture che lavorano insieme. Che si stimolano a vicenda. Ci sono tantissimi ragazzi che vo-gliono imparare da noi cosa sia-no l’ingegneria, l’architettura e il design. Gli piace il nostro mo-do di insegnare, di stare insie-me, di divertirci. Ognuno di loro

ha una storia da raccontare e noi abbiamo qualcosa da impa-rare. Il primo ostacolo a questo è la comunicazione. Allora per-ché erigere un muro quando si può abbattere questa barriera linguistica? Più in là, saremo chiamati a farlo, nel mondo del lavoro, perché non iniziare ad allenarci da ora?». C. Doz.

Terza edizione. Le iscrizioni alla terza edizio-ne della Polimirun sono appena state aperte, magià si sa che anche quest’anno l’evento sarà ungrande successo (nella foto, il primo da sinistraè il rettore Ferruccio Resta). Un anno fa, la manifestazione podistica organiz-zata dal Politecnico con l’obiettivo di raccoglierefondi con cui supportare – attraverso borse distudio – gli studenti migliori, richiese la riapertu-

ra dei termini. Bruciati in pochi giorni i primi5mila posti disponibili, si riaprì dopo pochi gior-ni e si arrivò quasi a 8mila partecipanti. Dunque,il Polo Sportivo dell’università ha organizzatoper il prossimo 20 maggio la terza Polimirun.Si tratta di una corsa di 10 km, che porterà ipartecipanti a spostarsi dal campus Bovisa alcampus Leonardo, percorrendo le vie cittadine. C. Doz.

Aperte le iscrizioni alla Polimirun

«La Winter School “Teodo-ro Merlini”, che rientra tra leattività alternanza scuola/la-voro, è un’esperienza dal fortecontenuto formativo che pro-pone 4 moduli didattici da 20ore ciascuno – hanno ricorda-to i responsabili del campus -.I moduli, articolati in 10 in-contri pomeridiani suddivisiin lezioni frontali, attivitàpratiche di laboratorio o te-stimonianze di professionistidi settore, tratteranno mate-rie scientifico didattiche checaratterizzano il Polo territo-riale di Lecco e che abbraccia-no tre grandi aree tematiche:ingegneria Edile architettu-ra, Ingegneria Industriale(Meccanica e Gestionale) e

ingegneria Civile e Ambien-tale». Gli studenti, suddivisiin gruppi, sono stati coinvoltiin attività diversificate in re-lazione alla relativa area, po-sti di fronte a casi di studiospecifici: per Edile Architet-tura la progettazione di edifi-ci sostenibili a consumo zero.

Progettazione meccanica

Per Ingegneria Industriale laprogettazione meccanica percomponenti aerospaziali e lagestione di un’azienda mani-fatturiera e, per quanto ri-guarda l’area Civile e Am-bientale, si stanno confron-tando appunto con il rischiosismico e il monitoraggio delterritorio.

Rivolto agli under 35

Un premio di architettura ricorda Claudio De Albertis

EDIFICI SMART IL PROGETTOUn toolkit per misurare, tracciare e migliorare l’efficienza energetica degli edifici. È l’obiettivo del progetto “Heart ( Holistic Energy and Architectural Retrofit Toolkit), coordinato dal Politecnico di Milano nell’ambito di Horizon 2020. Si tratta di un percorso incentrato sul miglioramento dell’efficienza energetica nel settore edilizio e mira a sviluppare un sistema olistico e multi-tecnologico per il totale recupero di edifici residenziali.«Heart – hanno spiegato in ateneo - è un kit di strumenti multifunzionale che comprende diverse componenti che collaborano per trasformare un edificio esistente in un edificio smart. Il nucleo centrale del sistema è una piattaforma web che può essere utilizzata come strumento di supporto sia nella fase decisionale (progettazione dell’intervento) che in fase operativa (gestione energetica dell’edificio e dei suoi sistemi tecnici)». Il progetto promuove il miglioramento dell’efficienza energetica e la diffusione delle energie rinnovabili negli edifici di tutta Europa, con particolare attenzione all’Europa centrale e meridionale, dove i cambiamenti climatici e la transizione energetica hanno aumentato i picchi di consumo di energia elettrica sia durante l’estate che durante l’inverno. C. DOZ.

SI PREPARAL’OPEN DAYL’appuntamento è ormai dietro l’angolo: nel giro di un paio di settimane il Campus di via Previati aprirà i battenti agli studenti, in occasione dell’open day, momento cruciale nel programma di incontri tra l’ateneo e i ragazzi delle scuole superiori. Nella fattispecie, l’evento rappresenta una giornata di orientamento e informazione dedicata agli studenti, che potranno assistere alle presentazioni dei corsi di studio e dei relativi test di ammissione. Dalle 8.45 alle 13 le aule del campus universitario saranno aperte per presentare l’offerta formativa: docenti, studenti e personale saranno a disposizione per rispondere a domande e curiosità. Come anticipato, l’appuntamento è in programma per giovedì 21. Le iscrizioni sono aperte: per partecipare è necessario compilare il modulo online che si può trovare alla pagina www.polo-lecco.polimi.it/eventi. C. DOZ.

Il rischio dei terremotiProgetti di prevenzione

Bacheca

Un nuovo premio per i migliori

giovani architetti del Paese. Il

Comitato Premio Claudio De

Albertis ha istituito quest’anno il

Premio T Young, sezione specia-

le del premio Medaglia d’Oro

all’Architettura Italiana della

Triennale di Milano.

Si tratta di un riconoscimento,

dedicato alla memoria di Claudio

De Albertis, destinato ad archi-

tetti ed ingegneri italiani under

35 che si siano distinti come

promettenti nel panorama

nazionale o internazionale

dell’architettura nel triennio

2015-2017 (compresi interni,

allestimenti, scenografie, re-

stauro e riconversione, paesag-

gi, giardini e materiali).

In palio un riconoscimento

economico veramente interes-

sante: il premio è infatti di

30mila euro, da utilizzare per la

formazione del vincitore o per

progetti. Per partecipare sarà

necessario essere segnalati da

esperti, da associazioni, enti e

fondazioni riconosciute o auto-

candidarsi. Il tutto entro il 28

febbraio.

C. DOZ.

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