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  • Capitolo 23.La diligenza si ferm, scricchiolando e gemendo, nel cortile della stazione di

    posta. I cavalli avevano viaggiato tutta la notte, e non ce la facevano pi. Ilpostiglione scese dal posto di guida, non senza aver tirato gi un altro sorsodella asca, e si avvicino alla porta sprangata della locanda. Con il manico diottone della frusta cominci a tempestare il legno.

    Allora ! Svegliatevi ! Servizio postale del Re !Dovette continuare un bel po' prima che dai vetri sporchi delle nestre della

    locanda si scorgesse il tremolante chiarore di un lume a olio.Allora ! Vi decidete a aprire o no ? Non che possiamo stare qui ad

    aspettare che sorga il sole. Io ho un orario da rispettare, e se non cambio icavalli, con il cavolo che arrivo a Ludgate in tempo. E se non arrivo in tempolo scerio si incazza. E se si incazza ve lo mando qui, e poi lo sentite voi !

    Arrivo, arrivo ! fece una voce lontana e rauca da dietro la portaEra ora, per Dio! Dopo un furioso armeggiare di chiavistelli la porta si apr, e un grassone in

    camicia da notte di lana, o quella che era stata una camicia, mise fuori naso elume ad olio; Sembr riconoscere il postiglione

    Ma che ti pare questa l'ora di venire a rompere i coglioni a gente che halavorato al banco no a tardi ?

    Senti imbecille fece il postiglione con un ghigno non te l'ha chiesto nes-suno di orirti per tenere una stazione di cambio per la diligenza postale del Re.E visto che per questo servizio ti prendi dei bei soldi, vedi di muovere il culo.Chiama un garzone che ci dia da bere, e datti da fare per cambiare i cavalli

    Calma, sbruone rispose l'oste non sei il Re, n lo scerio. Fai entrarecinque minuti i tuoi passeggeri, che si sgranchiscano, cambino l'acqua al canarinoe bevano un po' di birra. Il garzone con il cambio dei cavalli l'ho gi mandatonella scuderia. Come ho sentito il casino del tuo carro da morto, ho capitosubito che eri tu che venivi a rompere le palle. E chi altro, a quest'ora ?

    Che pazienza ci vuole con te, Dio mi testimone ! fece il postiglionealzando gli occhi al cielo, e inlatasi la frusta nella cintura si avvicin alladiligenza, aprendo la porta laterale

    Signori, siamo all'ultima stazione di cambio. Tra un'ora saremo a Ludgatese questo disgraziato. . . lanci uno sguardo di disprezzo verso la porta dellalocanda, dalla quale l'oste si era gi prontamente ritirato, ...si sbriga a cambiarei cavalli. Intanto potete entrare tre minuti nella locanda, al caldo, eventualmentea liberarvi, certamente a bere un po' di birra

    Gli occupanti della diligenza emisero rumori sordi di risveglio e poi, uno allavolta, scesero. L'unico abbastanza sveglio era un uomo alto, dall'aspetto tristee serio, tutto imbacuccato nel mantello nero, che entr alla svelta nella locandae si mise subito a parlare con l'oste

    Che sai di Londra, oste, come va l'epidemia ?Beh, si sta attenuando, che io sappia, signore disse quello armeggiando

    con le carae di birra ormai un po' di giorni che non sento parlare di nuovi

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  • casi da chi passa da questa stazione di cambio. Volesse il Signore che fosse nitaanche questa volta. Volete della birra ?

    Si, un po' di birra mi dar vigore gettando un penny sul banco credi chepotr trovare una carrozza quando arrivo a Ludgate ?

    Francamente ne dubito, signore. Arriverete molto presto e a quell'ora c'poca gente in giro che pu aver bisogno di una carrozza. I pochi postiglioni,con tanti che la peste se ne portati via, entrano in servizio pi tardi. Ma dovedovete andare, se non sono indiscreto ?

    A EastcheapEastcheap ?Si, Eastcheap. Che sei, sordo ?No, che un signore come voi. . . a Eastcheap. . . Capisco. E' che io sono un dottore, e devo andare l per lavoroAh, allora. . . L'oste, apparentemente era poco convinto della giusti-

    cazione. Si domandava chi ci fosse, in quel buco fetido di Eastcheap, che potessepermettrsi uan visita domiciliare di un dottore distinto come quello. Ma allane non era aar suo

    Ecco la birraPPP prese il boccale e and a sedersi in un angolo. Gli altri passeggeri

    stavano arrivando e si avvicinavano al banco.La diligenza ora lava con meno scossoni sulla strada, decisamente meno

    sconnessa. Si vede che si stavano avvicinando alla citt. PPP guardava lacampagna scorrere davanti ai suoi occhi nel chiarore dell'alba. Ancora troppopresto perch ci fossero troppe persone in vista. Si vedevano animali al pas-colo, recinti, granai, campi di rape e di patate. Gi, le patate erano arrivaterelativamente da poco, nelle isole britanniche, dalle colonie americane, come iltacchino, il tabacco, e chiss quali e quante altre cose. Ma le patate si eranosubito ambientate. E gli stomaci degli inglesi anche.

    Improvvisamente il suo naso colse qualcosa di diverso. E spiacevole. Un sen-tore pungente, non forte, ma una diversit perfettamente percepibile rispettoal vento umido dal sentore di eno che entrava dal nestrino sconnesso delladiligenza. Per un attimo non cap bene. Era stato troppo lontano, dall'altraparte del mare, e soprattutto sul mare, nel vento salmastro dell'Atlantico, esi era disabituato. Ma lentamente si ricord. Quel sentore pungente, ora ap-pena apprezzabile, era solo la timida avanguardia del puzzo ammorbante dellacapitale dell'impero, di Londra.

    Gi dal Medioevo i viaggiatori riferivano che si riusciva ad annusare Londrada oltre 20 miglia, se tirava il vento giusto. E negli ultimi secoli non proprioche le cose fossero migliorate. Oltre 400.000 persone (anche considerando le70-80.000 che la peste si era appena portato via) che liberavano i propri riutie escrementi all'aperto, senza un serio sistema fognario e senza acqua corrente,come secoli prima sapevano fare i Romani. . . Che schifo, e che tristezza che sipotesse arretrare tanto nella civilt.

    Ma quell'odore, almeno, era il segno che si stavano veramente avvicinandoalla meta, pens PPP. Tra poco sarebbero stati a Londra. La diligenza si sarebbefermata a Ludgate. Non avrebbe avuto il tempo di fermarsi alla Royal, e neanche

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  • dai suoi amici. Da l arrivare a Eastcheap sarebbe stata una bella camminata,ma era troppo ansioso di sapere, e avrebbe volato. Gli torn in mente tuttoquello che sapeva di Eastcheap: le sue osservazioni del quartiere, le sue indagini,la sua scoperta, i suoi accordi, le sue speranze. . . e poi quella notizia incredibile:non poteva, non voleva crederci.

    Si tir il mantello stretto addosso, avvolgendoselo bene intorno al collo.Il freddo dell'alba di settembre era proprio pungente.O era stato un brivido di paura ?

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