STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi...

40
L' articolo su Rizhao che pub- blichiamo in altre pagine del giornale, ci è stato inviato in esclusiva da quella città in virtù dei rapporti che il nostro giorna- le intrattene da oltre due anni. Si tratta di un documento che per i suoi richiami economici e cultu- rali, oltre che storici, appare dav- vero interessante. Rizhao, infat- ti, viene presentata, a giusta ra- gione, una città con delle grandi potenzialità in grado di stabilire relazioni economiche, culturali e di carattere commerciale che ri- guardano tutti i settori sociali, produttivi, di ricerca e di studio a livello universitario. Il "Sole 24 Ore" di martedì, 19 giugno (che pubblichiamo a pa- gina 10) ha dato ampio spazio a Rizhao, per i progetti innovativi che ha adottato per la tutela del- l'ambiente, classificandola fra le tredici migliori città del pianeta. Tutto ciò conferma quanto sia im- portante per Reggio Emilia cer- care di riprendere quel progetto di gemellaggio da tempo auspi- cato. Indipendentemente da even- tuali futuri gemellaggi le autorità cinesi, tramite l’Ambasciatore Zu Qishun si dichiarono pronte allo scambio commerciale con la nostra città. Per Reggio è, senza dubbio, una grande opportunità che non deve cadere nel vuoto. * STAMPA REGGIANA periodico di attualità > cultura > spettacolo > sport Editoriale Teletricolore srl - Direttore Responsabile: Ivano Davoli - Direzione,Redazione e Amministrazione: Via Pasteur, 2 - 42100 Reggio Emilia - Tel. 0522/337665 - Fax 0522/397794 E-mail: [email protected] sito web: www.stampareggiana.it - Pubblicità: PUBLI7 Via Edison 14/a Reggio Emilia Tel.0522/331299 - Fax 0522/392702 Poste italiane spa - spedizione in a. p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art. 1 comma 1, DCB Reggio Emilia - Iscrizione al ROC nr.10590 anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 www.autogepy-chryslergroup.it AutoGepy Euro 2, 00 www.autogepy-chryslergroup.it AutoGepy > TEATRI E CONCERTI Tutti i programmi dell’estate in città e provincia Servizi di Sergio Masini a pagina 28-29 di Alessandro Carri e Morena Conti a pagina 24-25 Il diario di MARIELLA BURANI In anteprima i bozzetti della collezione primavera/estate 2008 a pagina 20 - 21 Con le nuove grandi aree di Parco Ottavi ed ex Reggiane, la città si allarga fino alle vele di Calatrava. In anteprima la riprogettazione di Reggio moderna e tecnologica. a pagina 10-11 L’ASSINDUSTRIA CAMBIA REGISTRO di Dario Caselli Non sappiamo se il Presidente degli industriali, Gianni Borghi, ab- bia lo stesso abile sarto del suo pre- decessore, sappiamo però che alla recente assemblea annuale ha dato del "lei" agli amministratori locali, invece del confidenziale "tu" a cui eravamo abituati. Per la verità il "lei" era giustificato dall'accusa d'immobilismo rispetto alla veloce evoluzione del mondo e dei pro- blemi. Era ora che gli imprenditori riassumessero il loro ruolo, rom- pendo con concertazioni e conso- ciativismi che hanno esaltato una politica fatta di parole e di annun- ci, anziché di fatti. Sono finiti i tem- pi in cui Confindustria era per defi- nizione governativa. Oggi le si chie- de di essere corporativa, di difen- dere gli interessi dei suoi associati, il loro diritto a crescere, pur senza perdere di vista l'interesse genera- le. A Reggio ormai si parla molto di campi nomadi e poco di come la città possa mantenere la sua lea- dership economica, si parla molto di sociale e poco di competizione, si confondono i mercati ambulanti con il mercato globale. Soprattutto si di- fende un sistema pubblico sempre più invasivo, costoso e poco effi- ciente, con il risultato che anche da noi immigrano le persone ed emi- grano le imprese. Il presidente Bor- ghi ha bussato, speriamo che qual- cuno apra. ECCO LA CITTA’ DEL FUTURO CINA: L’INVITO DI RIZHAO AGLI OPERATORI REGGIANI Perchè l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario deve essere chiuso > SPORT Reggiana, un altro anno in purgatorio? di Paolo Borgognone di Ercole Spallanzani a pagina 32-33 a pagina 8-9 servizi da pagina 3 a 7

Transcript of STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi...

Page 1: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

L'articolo su Rizhao che pub-blichiamo in altre pagine delgiornale, ci è stato inviato inesclusiva da quella città in virtùdei rapporti che il nostro giorna-

le intrattene da oltre due anni. Sitratta di un documento che per isuoi richiami economici e cultu-rali, oltre che storici, appare dav-vero interessante. Rizhao, infat-ti, viene presentata, a giusta ra-

gione, una città con delle grandipotenzialità in grado di stabilirerelazioni economiche, culturali edi carattere commerciale che ri-guardano tutti i settori sociali,produttivi, di ricerca e di studioa livello universitario.

Il "Sole 24 Ore" di martedì, 19giugno (che pubblichiamo a pa-gina 10) ha dato ampio spazio aRizhao, per i progetti innovativiche ha adottato per la tutela del-l'ambiente, classificandola fra letredici migliori città del pianeta.Tutto ciò conferma quanto sia im-portante per Reggio Emilia cer-care di riprendere quel progettodi gemellaggio da tempo auspi-cato. Indipendentemente da even-tuali futuri gemellaggi le autoritàcinesi, tramite l’AmbasciatoreZu Qishun si dichiarono pronteallo scambio commerciale con lanostra città. Per Reggio è, senzadubbio, una grande opportunitàche non deve cadere nel vuoto.

*

STAMPA REGGIANAperiodico di attualità > cultura > spettacolo > sport

Editoriale Teletricolore srl - Direttore Responsabile: Ivano Davoli - Direzione,Redazione e Amministrazione: Via Pasteur, 2 - 42100 Reggio Emilia - Tel. 0522/337665 - Fax 0522/397794 E-mail: [email protected] sito web: www.stampareggiana.it - Pubblicità: PUBLI7 Via Edison 14/a Reggio Emilia Tel.0522/331299 - Fax 0522/392702

Poste italiane spa - spedizione in a. p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art. 1 comma 1, DCB Reggio Emilia - Iscrizione al ROC nr.10590

anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007

www.autogepy-chryslergroup.it

AutoGepy

Euro 2,00

www.autogepy-chryslergroup.it

AutoGepy

> TEATRI E CONCERTITutti i programmidell’estate in cittàe provincia

Servizi di Sergio Masini

a pagina 28-29

di Alessandro Carrie Morena Conti

a pagina 24-25

Il diario diMARIELLABURANIIn anteprimai bozzettidella collezioneprimavera/estate 2008

a pagina 20 - 21

Con le nuove grandi aree di Parco Ottavi ed ex Reggiane, la città siallarga fino alle vele di Calatrava. In anteprima la riprogettazionedi Reggio moderna e tecnologica.

a pagina 10-11

L’ASSINDUSTRIACAMBIA REGISTRO

di Dario Caselli

Non sappiamo se il Presidentedegli industriali, Gianni Borghi, ab-bia lo stesso abile sarto del suo pre-decessore, sappiamo però che allarecente assemblea annuale ha datodel "lei" agli amministratori locali,invece del confidenziale "tu" a cuieravamo abituati. Per la verità il"lei" era giustificato dall'accusad'immobilismo rispetto alla veloceevoluzione del mondo e dei pro-blemi. Era ora che gli imprenditoririassumessero il loro ruolo, rom-pendo con concertazioni e conso-ciativismi che hanno esaltato unapolitica fatta di parole e di annun-ci, anziché di fatti. Sono finiti i tem-pi in cui Confindustria era per defi-

nizione governativa. Oggi le si chie-de di essere corporativa, di difen-dere gli interessi dei suoi associati,il loro diritto a crescere, pur senzaperdere di vista l'interesse genera-le. A Reggio ormai si parla molto dicampi nomadi e poco di come lacittà possa mantenere la sua lea-dership economica, si parla molto disociale e poco di competizione, siconfondono i mercati ambulanti conil mercato globale. Soprattutto si di-fende un sistema pubblico semprepiù invasivo, costoso e poco effi-ciente, con il risultato che anche danoi immigrano le persone ed emi-grano le imprese. Il presidente Bor-ghi ha bussato, speriamo che qual-cuno apra.

ECCO LA CITTA’ DEL FUTURO

CINA: L’INVITO DI RIZHAOAGLI OPERATORI REGGIANI

Perchè l’OspedalePsichiatrico Giudiziario deve essere chiuso

> SPORTReggiana,un altro annoin purgatorio?

di Paolo Borgognone di Ercole Spallanzania pagina 32-33

a pagina 8-9

servizi da pagina 3 a 7

Page 2: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007

Page 3: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

Primo Piano >

Proprietario Editore Editoriale Tricolore srl Direttore ResponsabileIvano DavoliArt DirectorRoberta CastagnettiServizi fotograficiStefano RossiMarco Moratti

Sede e RedazioneVia Pasteur 2 - Reggio EmiliaTel. O522.337665 Fax O522.397794PubblicitàEDIT 7 Uff. Commerciali Via Pasteur 2 42100 Reggio Emilia StampaSocietà Editrice Lombarda S.R.L.Via Dè Berenzani 6-26100 Cremona

Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilian. 1093 del 17/03/2003

STAMPA REGGIANAperiodico di attualità cultura spettacolo sport

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 3

di Dario Caselli

Durante l'assemblea degli in-dustriali reggiani è andato inscena un altro atto della disce-sa in politica di Montezemolo.L'attacco senza fronzoli aglisprechi della politica e ad un sin-dacato sempre meno rappre-sentativo dei lavoratori, arroc-cato nella difesa di pensionati epubblici dipendenti, è stato for-te. Peccato che il Presidente neigiorni successivi non abbia com-pletamente tenuto il punto, for-se condizionato dal buonismodel Walter nazionale, impegna-to nel suo tour tra i santuari, perprepararsi alla presa del potere.Non puoi fare il cattivo con i sin-dacati quando hai di frontel'uomo dell'"I care" e dell'"I ha-ve a dream". L'intervento diReggio Emilia ha dato ulteriorealimento ai sospetti sul com-plotto delle tre "M" (Monteze-molo-Monti-Mieli), che avrebbecome obbiettivo la conquista delgoverno attraverso la liquida-zione della vecchia classe politi-ca, disegno, come si vede, nondissimile da quello del Walter.Anche quest'ultimo si apprestaa liquidare o a ridimensionare ivari D'Alema, Fassino, Rutelli e,dulcis in fundo, Prodi. A Mon-tezemolo non resta che lancia-re un'opa sul centrodestra, in-camerando le azioni, cioè i votidi Mastella, Casini e di un vacil-

lante Fini. Il suo problema è con-vincere il maggior azionista,cioè Berlusconi a cedere le suequote. Ad entrambi in questa fa-se serve un governo tecnico chefaccia la riforma elettorale, mo-difichi alcune regole istituzionalie duri il tempo necessario a con-vincere i dubbiosi dei due schie-ramenti. Dopo tante chiacchie-re su primarie e democrazia dalbasso, ancora una volta abbiamocandidature calate dall'alto, eneppure nuove. Veltroni fa po-litica dai tempi dell'asilo e Mon-tezemolo fa il presidente dalleelementari, anche se il fatto diessere nati bene, aiuta entram-bi. Vite parallele che dovrebbe-ro far decollare un partito de-mocratico a sinistra ed uno re-pubblicano a destra. Come si ve-de è una cosa molto trendy, mol-to american style, ed in fondoperché no, moderna. Lascia per-plessi il fatto che dietro ad en-trambi non vi siano idee di go-verno forti, ma slogan, non pro-grammi, ma suggestioni. Lasciapoi ulteriormente perplessi chenon si parli dei compagni di stra-da con cui si intendono realiz-zare questi sogni. Ciò fa emer-gere il cattivo pensiero che, co-me spesso accade nella politicaitaliana, le loro strade non sia-no parallele ma convergenti. Inaltre parole, Veltroni deve libe-rarsi della sinistra alternativa ecerca un'alleanza al centro; og-gi il centro è debole, ma con l'ar-rivo delle tre "M" e di Pezzotta,potrebbe essere abbastanza for-te da stringere quel sodalizio,costringendo Silvio Berlusconi acedere le azioni o a rassegnarsialla marginalità politica.

IL COMPLOTTO DELLE TRE “M”GLI INDUSTRIALI HANNO DATOLA SVEGLIA AI POLITICI REGGIANI

Servizi di Stefano Catellani

Il primo anno di Gianni Borghi,alla guida di Industriali Reggio Emi-lia, si chiude con un bilancio mol-to positivo e, 'il voto', arriva diret-tamente dal 'prof.' più esigente,ovvero "il collega imprenditore".Sono gli imprenditori reggiani checredono nel sistema Confindustriai primi sostenitori della 'linea Bor-ghi' e dello stile che ha portato invia Toschi insieme al direttore ge-nerale Giuseppe Domenichini.

Ecco il quadro che Borghi ha trac-ciato davanti alla platea animatis-sima del teatro Valli per la sua pri-ma assemblea annuale con 'i gal-

loni da presidente'."In meno di sei mesi - ha detto

Borghi - siamo passati, prima, dauna situazione di tracollo, poi, al-la fine dell'emergenza e da ultimo,alla scoperta di cospicue disponi-bilità finanziarie. Se ciò è accadu-to è perché la "manovra" prodot-ta dalla Finanziaria 2007 era ec-cessiva, come abbiamo sostenuto inpiù occasioni. Ebbene, ora, i fatti cihanno dato ragione. Non c'è pro-prio nessun miracolo, ma un solofatto: l'economia italiana ha im-boccato di nuovo la strada dello svi-luppo. Il dato è inequivocabile: dal-lo zero siamo passati a una cresci-ta del PIL pari a due punti percen-tuali.

La lista di chi vanta meriti per que-sto risultato è infinita, perché i suc-cessi hanno sempre molti padri. Mala produzione e l'export dimostra-no che la ripresa è, in gran parte,merito di centinaia di migliaia di

piccoli e medi imprenditori comenoi. Se il Paese ha di nuovo unaprospettiva di sviluppo lo dobbia-mo prima di tutto alle imprese e achi vi lavora. Questa è la verità!

Noi siamo l'Italia che produce,compete e crea ricchezza a van-taggio di tutti.”

RINNOVARSI IN UN MONDO CHE CAMBIA

"Con l'assemblea del 2006 - ha ri-cordato Borghi - avevamo scelto diporre in primo piano la necessità dicompetere in un mondo che cam-bia. Un tema, quello della compe-titività, che abbiamo declinato nonsolo in riferimento alle imprese, maanche e soprattutto, al nostro si-stema territoriale chiamato a mi-surarsi con le grandi trasformazio-ni in atto. Oggi, siamo qui a parla-re di rinnovarsi in un mondo checambia perché auspichiamo che latensione ideale verso il futuro con-tagi la nostra intera comunità.Competitività e rinnovamento nonsono slogan, ma le due facce di unamoneta che ha un valore incalco-labile per il Paese. Come impren-ditori sosteniamo la necessità di rin-novamento, in ogni ambito dellaSocietà, perché in questi anni, dif-ficili e impegnativi, abbiamo ope-

rato per reinventare il sistema in-dustriale locale con l'obiettivo difarne una piattaforma produttivainterconnessa con il mondo. I ri-sultati conseguiti sono incorag-gianti. A Reggio Emilia stabilimen-ti, prodotti, componenti, risorseumane, mercati e clienti inizianoormai a legarsi in una complessa fi-liera globale. Un sistema indu-striale nato dall'intreccio di singo-le volontà aziendali che, nel loro in-sieme, sono riuscite ad agire comeun imprenditore diffuso e sociale.”

IL SISTEMAPRODUTTIVO LOCALE

L'export reggiano è cresciuto nel2006 di quattordici punti percen-tuali e la sua ripartizione pro capi-te ci colloca al primo posto in Ita-lia. Viviamo una vera piena occu-pazione e registriamo indici alli-neati agli obiettivi dell'ambiziosaAgenda di Lisbona. Dati confer-mati, per limitarci a un solo esem-pio, dal tasso di occupazione che aReggio Emilia ha superato la sogliadel settanta percento.

Una situazione consolidata chenel corso degli ultimi dodici mesi ha

segue a pagina 7

Page 4: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007

Page 5: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

Primo Piano >

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 5

Montezemolo è sempre 'sul pez-zo'. E' questa la sintesi dell'ennesi-mo faccia a faccia con tanti im-prenditori reggiani che, per unavolta, hanno lasciato il timone del-l'azienda e hanno raggiunto il Val-li per guardare oltre.. per vederecosa ci sarà dietro la prossima po-lemica da 'italietta' o dietro ilprossimo scenario macro globalche penalizza il made in Italy.Montezemolo coglie al volo l'u-more della platea. Convince a af-fascina. Tende un filo tra 'palco erealtà' (come direbbe Ligabue) e illivello di attenzione non cala maiun attimo.

Tocca, lo ha fatto anche a Reggio,tutti i tasti sensibili e per ogni te-ma non c'è una 'dotta relazione'.C'è una chiave di lettura per leg-gere il presente e per cercare di ri-solvere le tante questioni aperte.

LE IMPRESE "Se la ripresa c'é sta-ta questa dipende fondamental-mente, se non esclusivamente dal-le imprese, eppure il paese fa fati-ca a fare il tifo per le imprese. C'éun'inaccettabile cultura anti indu-striale".

I SINDACATI "Le nostre propostesono più popolari fra i lavoratoriche nel sindacato. Che è sempre piùil sindacato della pubblica ammi-nistrazione e dei fannulloni"

LE TASSE "Le tasse diminuisconoa tre condizioni - ha detto Monte-zemolo scatenando un applausoconvinto- la prima è che le paghi-no tutti, perché chi non le paga faconcorrenza sleale. La seconda ènon pensare a recuperare l'evasio-ne facendo accertamenti solo aquelli che le pagano. La terza, in-fine, è non fare una politica eco-nomica solo con le entrate senza ta-gliare mai la spesa pubblica. In Ita-lia ci sono 18.000 membri di cda disocietà pubbliche. Tagliando la lo-ro spesa si potrebbe reperire de-naro per investimenti".

L'EVASIONE FISCALE Cosa pen-sa il presidente della Confindustria

Luca Cordero di Montezemolo sul-l'allarme lanciato dal ministro del-l'economia Tommaso Padoa-Schioppa sull'evasione fiscale? "Haragione".

LE PENSIONI Le pensioni, secon-do il presidente di Confindustria,Luca Cordero Di Montezemolo,"rischiano di essere una bomba adorologeria".

"Questo Paese - spiega Monteze-molo - rischia di essere tra qualcheanno molto più vecchio, il Paesevecchio d'Europa". "In nessun Pae-se la pensione sta sotto i ses-sant'anni tutti vanno verso i ses-santacinque".

Il 'malcontento'Il presidente di Confindustria ha

puntato di nuovo il dito contro unapolitica "troppo distante dai pro-blemi del paese". "Una politica au-toreferenziale" e dice "il malcon-tento tra la gente è molto più dif-fuso rispetto a quanto appaia". Ildivario tra il paese reale e la poli-tica non è mai stato così grande -ha aggiunto al Valli- la politica par-la un linguaggio proprio. C'é unvuoto molto grosso tra quanto vie-ne chiesto dai cittadini e le rispo-ste che vengono date.

PRODI E LA SUA SQUADRA "C'éuna classe di Governo che ha comemestiere creare problemi agli im-prenditori".

Montezemolo ha cercato di spie-gare il malcontento che c'é in Ita-lia. "La pubblica amministrazione -ha detto - ha più costi di strutturache di servizi; i costi e i tempi di per-correnza delle strade aumentano,e per la burocrazia, se la gente nonne può più, gli imprenditori sonoaddirittura esasperati".

LA SCUOLA "E' dalla scuola - haaggiunto Montezemolo - che si im-para a crescere, ma anche que-st'anno abbiamo visto dei temi al-l'esame di maturità da cui emergeuna cultura anti-industriale".

LE RIFORME La riforma istitu-zionale e quella del sistema elet-torale sono, secondo il presidente

di Confindustria Luca Cordero diMontezemolo, la priorità dell'Italia.

"Abbiamo un'auto vecchia e com-plicata - ha detto Montezemolo at-tingendo ad una metafora di For-mula 1 - qualunque pilota con que-sta auto non vince. Noi non vo-gliamo essere tacciati per qualun-quisti e sostenitori dell'antipolitica.La politica è forte quando forti so-no le sue idee e mobilita le passio-ni. Vogliamo segni di cambiamen-to, ma non possono essere gli im-prenditori a fare il cambiamento".

LA SINISTRA "In Italia serveun'opposizione che faccia menopropaganda e abbia un progettopolitico. A noi non piace vedereshow come quelli delle forze poli-tiche che invadono i banchi del Go-verno". Montezemolo ha pesan-temente criticato il Governo manon ha risparmiato critiche nem-meno alla minoranza.

"Quando il centrodestra era al go-

verno - ha detto al Valli - abbiamosentito tante volte parlare i suoiesponenti del taglio dell'Irap. Nonabbiamo visto un euro di Irap tol-ta. E' necessario tagliare la propa-ganda e avere un progetto politi-co".

MESSAGGIO A TUTTI GLI IM-PRENDITORI "Nel 2004 - ha detto- tutto il mondo cresceva e l'Italiarimaneva ferma. Anche noi aveva-mo delle colpe. Oggi siamo tutticoncentrati e determinati, e ab-biamo il diritto e il dovere di chie-dere alla politica di prendere del-le decisioni. La politica sta ri-schiando che il malcontento dilaghiin Italia, il malcontento è più am-pio, serio e profondo di quanto ap-paia. Ma noi - ha concluso - abbia-mo il dovere di predicare bene erazzolare bene".

LA FERRARI "Sessant'anni sonotanti e sono pochi. E' una giorna-ta straordinariamente importante

e l'abbiamo voluta per sottolinea-re con la presentazione delle tec-nologie Ferrari. Un lavoro continuodi innovazione. Il mio sogno è dipoter essere qui fra 60 anni a fe-steggiare. Penso di poterci essere edi presentare una Ferrari con an-cora più successi". In uno degli ap-puntamenti per il 60/o delle 'rosse',a Maranello, prima di raggiungereil teatro Valli e l'assemblea di In-dustriali Reggio Emilia Luca diMontezemolo ha voluto scherzarema nel giorno in cui è stata svela-ta la 612 Scaglietti "60/o anniver-sario", che sarà prodotta in 60esemplari, ognuno dedicato a unmomento significativo di questi 60anni di storia, è stato presentatoanche il volume "Ferrari: 60 anni diinnovazioni tecnologiche", chevuole raccontare questa epopea.”

S.C.

MONTEZEMOLO CONTRO GOVERNO E “FANNULLONI”

La tavola rotondache ha concluso l'as-semblea al teatro Valliha messo invece a con-fronto quattro testimo-ni portatori di un'espe-rienza emblematica dirinnovamento riferitaalla loro specificarealtà. Il senso di questodibattito, condotto daEdoardo De Biasi, ViceDirettore de Il Sole24Ore, è stato quello di"comunicare" allarealtà locale che il"cambiamento" non so-lo è possibile, ma, mol-to spesso, è l'unica viaper aprire opportunità di cresci-ta economica, sociale e cultura-le.

Hanno certamemente centratoquesto obiettivo, Silvio Barbero,Segretario Generale Slow FoodItalia (un vero fenomeno vin-cente per il made in Italy, tra-

sversale e che muove 'grandi nu-meri', Sergio Chiamparino, Sin-daco di Torino (che ha saputo co-gliere 'al volo' l'opportunità of-ferta dalle Olimpiadi Invernali),Cuno Tarfusser; Procuratore del-la Repubblica di Bolzano; AndreaTomat, Presidente Lotto SportItalia e Fondazione Nord Est.

Il Presidente Confin-dustria, Luca Corderodi Montezemolo haconcluso l'assembleache ha visto anche lapremiazione del vinci-tore del Premio Italianodella Meccatronica, or-ganizzato proprio que-st'anno da IndustrialiReggio Emilia in colla-borazione con L'Impre-sa, rivista di manage-ment de Il Sole 24 Ore,con il Club Meccatroni-ca di Reggio Emilia econ la società di consu-lenza nella comunica-zione Community. Il pri-

mo riconoscimento è andato aAlberto Bombassei (Brembo e Ki-lometro Rosso di Bergamo). Inmolti, uscendo dal Valli, hannovisto una 'staffetta' alla presi-denza di Confindustria tra Bom-bassei e Montezemolo ma c'è an-cora tempo e anche le 'nomina-tion in rosa' (Emma Marcegaglia,Maria Paola Merloni, Anna Ma-ria Artoni) potrebbero avere ungrande peso nella 'Confindu-stria che verrà’.Vale la pena di ri-cordare che nel sistema Confin-dustria non è importante se unimprenditore 'si candida'. E' im-portante se viene scelto dagli as-sociati.

E questo momento è ancoralontano.

Foto in alto: il presidente Borghi pre-mia l’industriale Alberto Bombassei.Conduttrice dell’evento la giornalista diTeletricolore Federica Galli, a fianco i par-tecipanti alla tavola rotonda.

A BOMBASSEI IL PREMIO DELLA MECCATRONICA

Page 6: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007

Page 7: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

Primo Piano >

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 7

AKZO NOBELSIKKENS

PRODOTTI VERNICIANTI

Scotchtint™

perAutoPellicole per il Controllo Solaree la Sicurezza del Vetro

Via U . Degola, 8 (Villaggio Crostolo) - RE - Tel. 0522 921188 - Fax [email protected] - www.autocarrozzeriadallari.it

Diagnosi scocca computerizzataDisbrigo pratiche assicurativee assistenza legaleAuto sostitutiva gratuita

di Dallari N., Zuliani G. e Patacini C.

SPECIALIZZATOAUTORIZZATO

evidenziato due fatti precisi.Il primo, è che siamo di fronte al

rischio di polarizzazione tra le im-prese. Da una parte, quelle che rie-scono a navigare sui mercati mon-diali e ad affermare i propri mar-chi e prodotti. Dall'altra, aziendeche soffrono maggiormente la con-correnza internazionale, ma chestanno accrescendo la loro capacitàcompetitiva perché attive all'inter-no di una filiera organizzata comeuna "rete".

Il secondo dato emergente, è l'af-fermarsi di una nuova regola: piùsono forti le connessioni interna-zionali di un'azienda, più è possi-bile il continuo miglioramento deisuoi prodotti e dei suoi servizi. Suilivelli di internazionalizzazione aReggio registriamo una visibile ac-celerazione: cresce il numero delleaziende reggiane che realizzanounità produttive all'estero. In Cina,in India, nell'Est europeo, negli Sta-ti Uniti o in Sud America, aumen-tano i nuovi insediamenti sostenu-ti da opzioni strategiche di volta involta diverse: il presidio dei mercati,il servizio ai clienti, la riduzione deicosti di produzione e così via. Dob-biamo riflettere su questo proces-so evolutivo e, soprattutto, dob-biamo coglierne le diverse impli-cazioni. La nostra attenzione versola meccatronica nasce dalla consa-pevolezza che essa rappresenta lavia per il rinnovamento e il riposi-zionamento competitivo di un in-tero e vitale settore produttivo. Ciattende, dunque, una profondariorganizzazione industriale che lanostra comunità deve gestire po-nendosi quattro precisi obiettivi.

Il primo, è la capacità di assecon-dare le esigenze poste dalle im-prese senza compromettere la te-nuta sociale che dobbiamo tutela-

re come bene prezioso.Il secondo, è la messa a punto di

innovative politiche rivolte spe-cialmente alle piccole imprese af-finché non subiscano, inerti e iner-mi, l'internazionalizzazione dei lo-ro principali clienti locali.

Il terzo, è il sostegno attivo alleaziende che scelgono di interna-zionalizzarsi.

Il quarto, è l'attrazione di talentie la formazione di risorse umaneadeguate a questa evoluzione pro-duttiva.”

IL BILANCIO SOCIALE DIINDUSTRIALI REGGIO EMILIA

“Confindustria a Reggio - ha ri-badito Borghi- esprime un patri-monio di valori e competenze chearricchisce il sistema territorialenel suo complesso. In tale prospet-tiva siamo particolarmente orgo-gliosi di aver realizzato il BilancioSociale di Industriali Reggio Emilia.Un'iniziativa attraverso cui inten-diamo promuovere la cultura del-la responsabilità sociale a un'ampiaplatea di imprese di ogni dimen-sione. La prima edizione, che si pro-pone di dare conto delle nostre at-tività secondo il loro rilievo socia-

le, nasce in coerenza con la tra-sparenza che abbiamo scelto comestile di lavoro e di relazione con lacomunità. Non solo, i rapporti quo-tidiani con la realtà produttiva e laconoscenza dei temi che riguarda-no il territorio fanno di noi un os-servatorio privilegiato. Per questosiamo consapevoli che i sistemi pro-duttivi come il nostro non possonopiù permettersi di perdere tempose intendono mantenere le posi-zioni raggiunte.”

LA POLITICA REGGIANA“Sono trascorsi ormai più di tre

anni dall'avvio delle nuove Ammi-nistrazioni locali - ha ricordatoBorghi - nella primavera del 2004,in piena campagna elettorale, ave-vamo sottoposto ai diversi schiera-menti alcune indicazioni per la Le-gislatura. Il superamento dellametà della Legislatura ci impone diformulare alcune valutazioni ge-nerali. La prima, è che forse si è per-sa una grande opportunità. All'i-nizio del decennio la nostra realtàha conosciuto un periodo di ela-borazione e proposta che, tra le al-tre cose, pareva potesse dar vita aun coinvolgimento degli attori so-

ciali nella definizione dei progettiterritoriali. Dobbiamo prendere at-to che l'ipotesi di tale "governo"continuativo dello sviluppo si è are-nata tra gli scogli di un consuma-to pragmatismo politico-ammini-strativo e sui veti posti da alcunecomponenti sindacali. Non stupisce,in un simile contesto, il sofferto per-corso che ha portato alla sottoscri-zione del Patto per lo Sviluppo del-la provincia di Reggio Emilia. Undocumento atteso che, seppur tar-divo rispetto l'avvio della Legisla-tura, si propone di mettere a siste-ma e a valore gli orientamenti ge-nerali espressi non solo dalle Am-ministrazioni, ma anche dalle for-ze sociali e dalle Categorie econo-miche.

Ebbene, se sono serviti sei anniper condividere delle linee generali,quanto tempo occorrerà per arri-vare alla definizione del portafo-glio dei progetti e degli strumentiper realizzarli?

Troverà accelerazione il compi-mento di infrastrutture come la Sta-zione mediopadana della TAV, il ca-sello di Caprara, le diverse tangen-ziali, la metropolitana di superficie

o le diverse piattaforme logistiche?Vi è dunque un dato sul quale sia-

mo chiamati a riflettere: il sistematerritoriale reggiano esprime indi-ci da primato e, tuttavia, fatica arinnovare i modi, i tempi e i con-tenuti dell'azione del governo lo-cale. Poi ci sono 'i comitati'. Dal noalle infrastrutture come i termova-lorizzatori alla fontana di fronte alteatro Valli che, nonostante tuttele evidenze, rischia di diventare ilsimbolo di una supposta reggianità.Mai come oggi abbiamo bisogno,anche sul piano locale, di una po-litica alta, capace di rompere glischemi, di rinnovare, di progetta-re e di coinvolgere le energie pro-pulsive e migliori dell'intera società.Per questo invitiamo il comune Ca-poluogo e la Provincia a organiz-zare, entro il prossimo autunno,una Conferenza di Programma fi-nalizzata a dare ordine e gerarchiatanto alle diverse attività in atto,quanto agli obiettivi definiti nel-l'ambito del Patto.”

IL FUTURO“Se dovessimo definire il quadro

generale in una battuta - ha con-cluso Borghi - potremmo afferma-re che l'industria italiana si è mes-sa in movimento e cerca ora di tra-scinare il Paese. Se volessimo rivol-gere un invito ai tanti Enti che ren-dono complicata la vita alle im-prese, cedendo a una presunzioneche non ci appartiene, potremmosostenere: "cercate di lasciarci la-vorare e forse noi possiamo farce-la anche nell'interesse di tutti gliitaliani". Ma siccome scegliamo diparlare ascoltando il cuore diciamo:siamo consapevoli tanto delle cri-ticità, quanto delle capacità dellenostre imprese e siamo preoccupatiperché operiamo in un Paese chenon riesce a rinnovarsi in un mon-do che cambia.”

segue da pagina 3

Page 8: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

> Urbanistica

8 STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007

di Sergio Masini

La città si allarga su due enormiaree di attuale periferia: una anord-est (area Reggiane) e una asud-ovest (parco Ottavi). E’ piùgrande del Centro Storico il conte-sto interessato alla ristrutturazionedei due territori: circa 1.800.000 mq.complessivi, di cui 500.000 mq Par-co Ottavi e 1.300.000 mq l’area va-sta del masterplan “Area Reggia-ne”.

Il nuovo casello autostradale e lastazione TAV, collegati, costituisco-no i nuovi ingressi nella città. Duenuove porte.

Il progetto Calatrava, con le sueenormi "Vele" è nato già con que-sta precisa intenzione e promessa:aprire alla modernità, al futuro, al-la più grande Reggio. Con intelli-gente rispetto per Reggio-memo-ria storica e Reggio decisamente ri-fatta, nelle due zone (Reggiane eOttavi) aperte dentro ad un futurogià scritto nella ineluttabile evolu-zione della città, che si allarga ri-strutturando l'attuale realtà esi-

stente. Le due aree di Reggio at-tualmente hanno la faccia di peri-ferie, sia pure non degradate, ma si-curamente legate alla conservazio-ne e così come sono non hanno nèsegnali urbanistici, nè architettoni-ci nuovi, aperti al domani. E sono"tagliate fuori" dalla città, a sua vol-ta isolata in un suo centro storicotriste e in degrado. Il salto di qua-lità è qui: RIPROGETTARE allargan-dola, la città, con due quartieri as-solutamente nuovi, adue destinazioni di-verse, qualificate e"cucite" integralmen-te col centro Storico.Questo è già in attocon l'apertura dei can-tieri nell'area Ottavi.Questo è già in attocon l'approvazione re-cente del Master Planarea Reggiane, cheapre la strada ad unpercorso progettualedettagliato e operati-vo fino ai cantieri, come già avve-nuto per parco Ottavi. Per l’AreaReggiane sarà necessario un Con-corso Internazionale ad inviti perprecisare alcuni obiettivi delle scel-te strategiche e delle fasi costrutti-ve. Così mentre avanzano i lavori diurbanizzazione a Parco Ottavi si de-finiranno le regole di quantità equalità delle trasformazioni in areaReggiane, tempi, costi, consulta-zioni e verifiche in itinere. Tutto

questo è già nelle ricerche, nei da-ti, nelle relazioni, nei disegni e map-pe, nei modelli plastici e nei filma-ti del masterplan approvato dallagiunta, che ci fa vedere oggi la nuo-va faccia di quella che sarà la futu-ra area Reggiane. Quindi oggi ilMaster Plan ha avuto l'approvazio-ne secondo gli accordi preventivi traProvincia, Proprietà, Costruttori,Assindustria e Sindacati. Nella Saladegli specchi del Teatro Municipa-

le: illustrazione alla città intera epoi…via per il lungo lavoro dei vin-citori che sarà indetto a settembreper portare il progetto fino ai can-tieri. I Master Plan Reggiane e Ot-tavi sono progetti di importanti edagguerrite equipes di architetti didue grandi Centri Studi carichi diesperienze e valori europei. Sonoquesti: Isola Architetti Torino, gui-data dall'Architetto Aimaro Isola eCentro Cooperativo di Progetta-

zione di Reggio Emilia, guidato dal-l'Architetto Antonio Malaguzzi, no-minato anche "project manager"per tutta l'impresa, con compiti dicoordinamento, secondo un proto-collo di lavoro trasparente e parte-cipato in ogni sua fase, che ha por-tato a Reggio consulenti di livellointernazionale quali: il prof. arch. D.Frenchman del Mit di Boston, arch.A. Keepar dello Studio Land di Mi-lano, il prof. Amendola della Facoltà

di Firenze. La Mostra di Par-co Ottavi sta girando l'Italiaper confronti tecnici, ammi-nistrativi e politici con altrecittà, con analoghi problemi.La Mostra è stata richiestaadesso a Pescara ed è gia’stata ospitata al Festival del-l’Architettura di Parma(2004), a San Marino (2004)e al Ministero dei Beni e leAttività Culturali di Roma(2005) e a Rimini (2006).

Area Reggiane e ParcoOttavi hanno il verde al pri-

mo posto. Reggiane: c'è un parcoverde che va dal Centro Interna-zionale dell'Infanzia Malaguzzi fi-no al Rodano. Ottavi: c'è un parcoenorme con una raggiera di viali estrade con tanto verde che disegnaun ambiente superbo. Le comuni-cazioni interne ed esterne sono ca-ratterizzate da nuovi, diversi rac-cordi col Centro Storico che fannoda "cucitura" integrante, in un cor-po unitario, tra l'attuale Centro e le

aree nuove. Reggio così si allargastraordinariamente. Da tutte leparti si arriverà in Piazza Grande incirca quindici minuti, con diversimezzi di trasporto e anche a pie-di.La differenza fra le due aree ègrande. Una è residenziale, preva-lentemente abitativa, l'altra è pre-valentemente di istituzioni culturali,tecniche e scientifiche, detta anche"polo tecnologico". Sono previsteimportanti architetture, così finiscel'epoca degli enormi stucchevoli eultraffollati condomini,delle mar-mellate di laterizi e cementi a fin-ta vista, senza paesaggio, come an-cora si vedono costruire sotto le nu-merose gru piazzate dappertutto. Cisono anche ferrovie intubate in gal-lerie (e una collina su una di esse);ci sono interrate reti elettriche perevitare inquinamenti elettroma-gnetici (tre miliardi di vecchie lireper questo), ci sono soprattutto sno-di e rotonde per il traffico interno,tutto a piedi o in bicicletta. Così ab-biamo ora tutti i documenti che ser-vono per capire la nuova Reggio. Icittadini adesso possono conoscerebene e studiare come stanno le co-se per il futuro della loro città, par-tecipando alle valutazioni che sonoaccettate e sollecitate."La storia diReggio siamo noi" diceva quello. Edè vero. Se noi siamo veri e prepa-rati per il bene della città.

Nella foto al centro: CCDP-Centro Coo-perativo di Progettazione Reggio EmiliaStudio Isolarchitetti Torino

COME SARA’ LA REGGIO DEL FUTURO:

Page 9: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

Urbanistica >

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 9

DA “PARCO OTTAVI” ALL’AREA “REGGIANE”

C’è un maxi intervento urbano, nell’area ex Terrachini.Ha una superficie di 500.000 metri quadrati fra la via Emi-lia, la Roncina e l’Orologio. E’ un complesso residenziale con1.500 alloggi fra appartamenti, villette a schiera e bifamiliari.Ha un polo commerciale, un parco urbano, un laghetto etutti i servizi. Fra un mese sarà posta la prima pietra. Fra dueanni le prime case, nel comparto a ridosso di via Gorizia edei Templari. Sulla Ferrovia Reggio- Ciano, verrà costruito unponte ciclopedonale.<< La dominante è il verde, non il mat-tone, è un progetto di avanguardia in Europa >> dice Al-berto Rebuzzi, presidente del Parco Ottavi SPA, il gruppo dicooperative composto da Coop. Muratori di Reggiolo, Co-nabit e CME, che realizzano l’intervento. Le cifre più signi-ficative che connotano l’intervento urbanistico sono queste:

Un altro maxi intervento urbanistico èquello che trasforma un’area di 1,28 mi-lioni di mq. Tanti quanti quelli del centrostorico. Col quale fa “cucitura”, propo-nendosi come allargamento dello stesso.250.000 mq. sono della Fantuzzi- Reggia-ne, gli altri nella disponibilità pubblica. E’un’area strategica tra vecchia e nuovaidentità urbana. E’ nuovo Centro con la ca-ratteristica di Polo Tecnologico, al serviziodell’economia industriale Reggiana, luogodell’innovazione e dell’evoluzione cultu-rale, tecnica e scientifica, dei progetti dieccellenza legati alla ricerca di livello eu-ropeo, con obiettivi di produzione glo-bale, cioè mondiale. E’ anche luogo di me-

moria storica, coesione sociale e forma-zione dell’identità collettiva. Guarda aigiovani per portarli a livelli di occupazio-ni privilegiate e di valori professionali escientifici di eccellenza. Ovvero di ricerca-tori e imprenditori da far crescere in con-testi di alta qualità di studi ed esperienzein laboratori di avanguardia, ma anche dialta qualità di vita e di servizi. L’area si sal-da bene con l’esistente Università e il Cen-tro Internazionale Malaguzzi, la storia del-le Reggiane. Cinque punti caratterizzanola trasformazione dell’area secondo ilMASTER PLAN.

IL COMPLESSO RESIDENZIALE IL TECNO POLO

I DUE PROGETTI

- 500.000 mq. la superficie dell’area - 300.000 mq. di verde, di cui 200.000 pubblico e 100.000 privato- 90.000 mq. di Parco Urbano al centro- 7.000 mq. di lago con acqua in movimento- 2.100 alberi- 3.100 arbusti- 8 Km. di percorsi pedonali e ciclabili per la mobilità interna- 4 sezioni di scuole dell’infanzia- 15 classi di scuole elementari- 1 palestra- 21.000 mq. di strutture sportive e ricreative- 1 km. di viale alberato- 1 centro direzionale per commerci e servizi- 35 milioni di euro solo per le opere di urbanizzazione- 400 milioni di euro per le case e la parte commerciale- 2.250 euro al mq. i costi prevedibili per acquisti di abitazioni- 1.700 euro al mq. per alloggi in vendita agevolata

Page 10: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

> Esteri

10 STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007

Il Sole-24 OreMartedì 19 Giugno 2007 - N.167

Mr. Yang Jun

"La città è la prima a ricevere laluce del sole", Rizhao è situata nelsud della provincia dello Shan-dong. Si affaccia sulla Corea il Giap-pone attraverso il Mar Giallo versoest. La città ha un'area totale di5310 km quadrati, 100 km di costae una popolazione di 2.82 milionidi abitanti.

Essa ha il distretto di Donggang,il distretto di Lanshan, Ju County,Wulian County, la zona di sviluppoeconomico di Rizhao e la zona tu-ristica Shanbaitian sotto la sua giu-risdizione.

Con una lunga storia e una bril-lante cultura, Rizhao è una impor-tante culla della cultura Longshan"Le Rovine di Liangcheng" era ri-cordata nella "Breve Guida dellaStoria del Mondo" pubblicata dal-la Università inglese di Oxford, co-me la piu' antica città d'Asia. L'ori-ginale scrittura con disegni scavatanelle Rovine di Linghvanghe di JuCountyu era provata essere il piu'antico carattere cinese della Cina,che è in tal maniera 1000 anni piùvecchia dell'oracolo.

La nera terraglia di Rizhao con lasua storia di più di 5000 anni è il te-soro della civilizzazione cinese. I di-pinti folcloristici di Rizhao sonomolto popolari sia in Cina che al-

l'estero. Rizhao con Jinshan Countydella zona di Shanghai e Hu Countydella Provincia Shanxi sono tre del-le più famose città per dipinti fol-cloristici cinesi.

Numerosi famosi personaggi pro-vengono da Rizhao. Rizhao è la pa-tria di Jiang Shang politico-milita-re della Dinastia Zhou dell Est, LiuXie - autore dei primi lavori di let-teratura cinese - "Wen Xin DiaoLong" oltre che il famoso critico diletteratura cinese e DR. Samuel CCTing - il famoso scienziato fisico evincitore del Premio Nobel.

Rizhao ha un piacevole clima. Es-so è non troppo freddo in invernoe non tropo caldo d'estate. Laqualità dell'aria e l'acqua del marevicino alla costa è sopra al primo li-vello dello standard dello Stato. Ne-gli ultimi anni, Rizhao ha ospitatocon successo una serie di importantieventi, come il Campionato nazio-nale di Vela, il Campinato interna-zionale di classe europea e mon-diale, il Campionato Neil Pryde RS:Xe il Campionato mondiale classe470. noi ospiteremo la prima ma-nifestazione di Giochi d'Acqua in Ci-na. La città degli sport acquatici èdiventata l'immagine di Rizhao.

La città di Rizhao sta diventandoil luogo ideale per la scienza e latecnologia R&D, e di scambi di vi-ta.

Rizhao è lo Stato di sviluppo spe-rimentale comunitario, la città tu-ristica migliore della Cina, la cittàpiù pulita della Cina e la città conil miglior paesaggio della Cina edè candidata ad essere la città più af-fascinante della Cina. Il turismo diRizhao gode di un rapido incre-mento. Il numero dei turisti ha su-

perato i 10 milioni nel 2006. il par-co dell'Università di Rizhao conun'area totale di 25 spkm ha 7 uni-versità e un totale di 55.000 stu-denti circa.

Rizhao ha una posizione favore-vole. Ci son due porti aperti di pri-ma classe nella città: il porto di

Rizhao e il porto Lanshan. Il portodi Rizhao è il secondo porto piùgrande per l'esportazione di car-bone in Cina. Il porto Lanshan è ilpiù grande porto di materiali chi-mici liquefatti del nord della Cina.

Ci sono 33 attracchi per l'espor-tazione di carbone, containers, car-

go, e prodotti chimici liquefatti neidue porti, con una capacità annuadi più di 100 milioni di tonnellatenel 2006. con la profondità dell'ac-qua e la visione generale della baia,libera dalla sabbia e dal ghiaccio, idue porti hanno grandi potenzia-lità di sviluppo. Più di 200 attracchipossono essere costruiti nei dueporti con una capacità annua su-periore a 600 milioni di tonnella-te.

Il trasporto a Rizhao è moltoconveniente, Rizhao è la Brid-gehead più a est del Ponte Conti-nentale della nuova Eurasia. Le fer-rovie da Rizhao possono diretta-mente raggiungere i porti deipaesi europei, incluso il porto diRotterdam in Olanda. Le ferroviepossono direttamente collegareBeijing a Shanghai. Sia l'aeropor-to internazionale di Qingdao nel

LE OPPORTUNITA’ CHE LA CITTA’ DI RIZHAO

Page 11: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

Esteri >

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 11

OFFRE AGLI IMPRENDITORI REGGIANI

nord sia l'aeroporto internaziona-le Lianyungang nel sud non dista-no più di 140 km da Rizhao.

Negli ultimi anni Rizhao ha go-duto dei vantaggi dei porti e del-la sua posizione geografica per svi-luppare ampiamente 6 industrie acontatto con il porto: industria me-tallurgica, fabbrica di carta, risorse

di energia, prodotti chimici lique-fatti, lavorazione di cereali e del-l'olio, e macchinari di manifatture.

Le risorse dell'acqua sono ab-

bondanti. Il volume annuale dellerisorse dell'acqua è di 2 bilioni dimetri cubi. Le risorse dell'acqua procapite sono 1.8 volte superiori diquelle della Provincia della Shan-dong. La capacità di fornitura gior-naliera di acqua è 240.000 tonnel-late nell'area urbana. La fornitu-ra di energia della città è suffi-

ciente. La capacità installata aRizhao è 953.000 kw. Lo spazio ver-de nell'area urbana è superiore al41% e lo spazio verde pro capite è

di 20.4 metri quadrati. Ci sono seizone di sviluppo economico di li-vello provinciale con ampie infra-strutture come l'acqua, l'elettricità,le strade, le barche a vapore e le te-lecomunicazioni.

Noi faremo sforzi per costruireRizhao come una città brillante conindustrie sviluppate intorno ai por-ti e turismo costiero. L'aumentodell'industria si concentrerà in que-sti campi: primo, lo sviluppo delleindustrie intorno ai porti come lafabbricazione di ferro e acciaio,prodotti chimici, risorse energeti-che, fabbricazione di carta, lavora-zione di cereali e olio e macchina-ri di manifatture. Secondo, aiutarea sviluppare nuove e grandi indu-strie tecnologiche inclusa la tecno-logia biologica, IT, nuovi materia-li, sviluppo dell'oceano e cosi via.Terzo, sviluppo di industrie di ser-vizi moderni, come il turismo co-stiero, porti logistici, sport e mani-festazioni. Quarto, sviluppo dell'a-gricoltura con prodotti locali, comel'acquacultura, il tè, la seta. Quin-to, lo sviluppo dei processi di im-port-export e il commercio con ric-che forze lavoro e località favore-voli.

Page 12: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007

Page 13: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

L’Opinione >

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 13

s.r.l.

Via Nobel, 11 - SESSO (REGGIO EMILIA) - Tel. 0522/533223 Fax 0522/532257

LATTONERIEINDUSTRIALI E CIVILI

SMALTIMENTO AMIANTO MONTANARI & GRUZZA S.p.A.VILLA GAIDA (RE) - VIA NEWTON, 38

TEL. 0522/944251 - FAX 0522/944129 - www.montanari-gruzza.it

di Sebastiano Simonini

Mi piace la birra. Meglio serossa o doppio malto, possibil-mente di discreta gradazione,bicchiere brinato, quattro chiac-chiere con un amico, un buon li-bro, in poltrona o nella distesaestiva di un bar del centro. Unpiacere enorme, banalizzo an-cora ricordando Philippe De-lerm, che nel suo successo "Laprima sorsata di birra e altri pic-coli piaceri della vita" scriveva:"E' l'unica che conta. Le altre,sempre più lunghe, sempre piùinsignificanti, danno solo un ap-pagamento tiepido, un'abbon-danza sprecata. L'ultima, forse,riacquista, con la delusione difinire, una parvenza di potere…Ma la prima sorsata!".

Detto ciò? Detto ciò rimania-mo sul tema, cercando di af-ferrarlo da un altro punto di vi-sta.

Proprio ieri sera un amico miraccontava di aver parcheggia-to in Piazza della Vittoria, pas-seggia verso San Francesco e ve-de, assiepati sui gradini delTeatro Municipale, una grandequantità di persone sedute abere birra, vede altri gruppettigiungere con sacchetti in pla-stica pieni di bottiglie e lattine,osserva i vuoti abbandonati emalinconici. Stessa situazionesul sagrato del Duomo, così co-

me sulle nuove panchine diCorso Garibaldi, i verdi vuotiHeineken incolonnati su gradi-ni e marciapiedi o semplice-mente gettati nelle aiuole. Sor-volando pietosamente su quan-to avviene in tutte le aree ver-di dell'esagono, abitate dagrandi bevitori di birra attentia tutte le sorsate, tranne la pri-ma e l'ultima.

Beninteso, tutto ciò nulla haa che vedere con quei due o trelocali del centro sui quali già siè scritto molto, nel bene e so-prattutto nel male, ma che nonsono il problema. No, parliamodi una cosa diversa, di un com-portamento che si è stabilmen-te consolidato quale diffusomalcostume.

Non è proprio possibile farequalcosa?

Penso che nessuno possa dis-sentire circa questa evidenza, eche anche senza dover arrivareal limite estremo di vietare ilconsumo di alcolici per strada ocomunque al di fuori degli spa-zi gestiti dai locali pubblici, daparte dell'Amministrazione sa-rebbe normale attendersi qual-che risposta concreta. Almeno cisi provasse…

A chiare lettere il Ministro de-gli Interni ha ammesso che unitaliano su quattro non si sen-te sicuro; non voglio ridurrequesta grave constatazione almarginale "problema birra",ma dobbiamo in ogni caso am-mettere che questo non aiuta arisolvere quel "problema dipercezione" di cui paiono esse-re afflitti i cittadini reggiani.

LA BIRRA E IL MALCOSTUME

di Don Franco Ranza

CANTIERE IN CORSO, o meglio:CANTIERE DI CORSA ESTIVO! In piaz-za della Vittoria ecco le ruspe e i ba-dili….Che cosa stanno facendo? Sichiedono i piu'. Che cosa vuole fa-re Delrio e Spadoni? Qualcuno haconfidato agli amici che il progettodella nuova Piazza si farà!

Ma quanto costerà imbellettarePiazza della Vittoria o Piazza dellasconfitta per tanti cittadini? Chisponsorizza i lavori: l'Amministra-zione comunale o i reggiani?

Mi chiedo ancora e da tempo sec'è ascolto e attenzione alla cittadi-nanza? A che cosa serve raccoglie-re firme, formare comitati, presen-tare esposti, sensibilizzare la gentese poi tutto diventa carta straccia?È vero e perche' negarlo, nella de-mocrazia vince il voto, ma questonon esclude lo spirito stesso delle de-mocrazia.

Una continua arroganza, un'as-senza di ascolto, una furbizia de-moliente, un allontanamento cre-scente dalla politica e dai partiti rea-lizzano una inquietudine delusionemista a tanta amarezza.

Isolare la cittadinanza e' gia' ilnon cercare il bene della polis.

Nelle nostre piazze e nei nostrimercati si sente il polso di una nuo-va poverta' e tanto disagio….tantitirano la cinghia mentre il borselli-no e' sempre piu' vuoto e piange.Arrivare alla fine del mese…e pen-

so ai nostri pensionati, a persone so-le e inferme, a chi non ha lavoro efigli…e' gia' un miracolo.

I privilegi non sono abbandonatie il denaro è sempre piu' forte e pre-potente.

PROPOSTA: il finanziamento Piaz-za della Vittoria ritorni alla gente;qualche soldo in piu' a chi vive lenuove povertà, un dormitorio o unamensa comunale per i nostri nuoviospiti, i marciapiedi nelle strade, ilposteggio-auto in Centro Storico,piu' sicurezza in città, ripuliamo lagalleria Cavour.

Ogni famiglia ha delle priori-ta'…peccato che questo non avvie-ne nell'amministrazione della città.

E' strano che chi mette nel suo pro-gramma il bisognoso, faccia poi scel-te di facciata alla faccia di chi chie-de non il piu' ma il giusto nella di-gnita' della persona.

E' comodo aprire le porte moti-vando il valore umano e cristianodell'accoglienza e della solidarietàma pi ecco violenza, sfruttamento diuna nuova schiavitù, il posto letto-strozzino, la clandestinità, la pro-stituzione nelle strade, il lavoro in

nero.L'ospitalita' implica dividere con

l'altro il mantello nella legalita' e nelbene comune. Ecco perche' Piazzadella Vittoria diventa un segno, unsegno forte di civiltà e onesta'. Nes-suno nega il bisogno di un restau-ro di Pizza della Vittoria che e' e ri-mane anche Piazza della gente, del-la memoria, dell'incontro e lasciamola Fontana nel rispetto del passato,rispettando un mondo lontano e vi-cino. La cittadinanza con i suoi Mo-vimenti ha fatto i suoi passi….maviene ascoltata o derisa?

Ancora risuona una battuta quan-to mai infelice "tutte balle"…nellavoce dei Reggiani c'è tanta verita' e

il desiderio sincero di una citta' rin-novata nei valori e attiva nelle pro-poste.

L'antico isolato S. Rocco e' statodemolito….a noi resta il nome equalche foto ingiallita…in un pro-gramma cittadino, scompare la fon-tana di Piazza della Vittoria, ci sichiede: ma dà tanto fastidio?

Un dormitorio e una mensa co-munale e altro…ecco un dono allacitta'!

ADDIO FONTANA DI PIAZZA VITTORIA

Page 14: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

> Personaggi

14 STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007

di Stefania Rabotti

L'avventura di Luna Rossa si èappena conclusa, amaramente nelsuo epilogo finale visto la brucian-te sconfitta per 0-5 contro i neoze-landesi di New Zealand, ma al tem-po stesso con grande soddisfazionevisto che già il raggiungimento del-la finale della Louis Vitton è un tra-guardo importante.

A bordo della barca italiana piùfamosa, almeno in questo momen-to, c'era Gilberto Nobili, 33enne diVetto innamoratosi quasi per casodella vela e giunto ormai alla suaseconda campagna a bordo di Lu-na Rossa. Gilberto attualmente èancora a Valencia con amici e col-leghi per seguire la finale tra Alin-ghi e New Zealand, ma poi si tra-sferirà in Portogallo dove a fine me-se disputerà i Mondiali Star.

Partiamo dalla fine, da questafinale persa con New Zealand.

<Diciamo che così come il 5-1 chenoi abbiamo inflitto a Oracle (labarca statunitense ndr.) non ri-

specchiava affatto i reali valori trale due barche, altrettanto credo sipossa dire del 5-0 che noi abbiamosubito da New Zealand. Purtropposiamo incappati in una settimana dipoco vento e sapevamo che questeerano le condizioni ideali per loro,ma non certo per noi che preferia-mo il vento forte. La realtà è che lo-ro sono bravissimi, non hanno sba-gliato nulla; noi non abbiamo com-messo grandi errori, ma qualchesbavatura di cui loro hanno saputoapprofittare al meglio>.

Dovesse tracciare un bilanciodi questa Coppa America?

<Certamente positivo. E' ovvioche quando si arriva lì il sogno èsempre quello di fare ancora me-glio, ma già arrivare in finale diLouis Vitton Cup è un ottimo risul-tati: siamo partiti in tanti e sono ar-rivati due e noi c'eravamo>.

Facciamo un passo indietro, cipuò spiegare come un "monta-naro" si è innamorato della ve-la?

<E' successo tutto per caso. Nel2000 a Parma frequentavo Inge-gneria all'Università ed ho incon-trato Romolo Ranieri, che avevapartecipato alla prima campagna diLuna Rossa come grinder. Io prati-cavo canoa fluviale e non ero maisalito su una barca a vela. Ho fattoquattro chiacchiere con lui che miha proposto di inviare un curricu-

lum al team Prada che stava alle-stendo l'equipaggio per la succes-siva esperienza in Coppa Americaper il 2003. Sono stato chiamato aPunta Ala e lì per la prima volta so-no salito a bordo: doveva essereuno stage di due giorni, sono di-ventate due settimane, due mesi edin pratica non sono più sceso>.

Niente gavetta, dunque, maha iniziato dal massimo.

<Direi proprio di sì. Le due gran-di ambizioni per ogni velista sonole Olimpiadi e appunto la CoppaAmerica che si può dire propriorappresenti il massimo: sono duecose completamente diverse, maentrambe rappresentano il massimotraguardo possibile. Mia opinionepersonale, credo che la CoppaAmerica sia il top del top>.

Ma come può un neofita ri-trovarsi nella più importantecompetizione mondiale di vela?

<C'è molta differenza tra anda-re su una vela normale e invece farparte di un equipaggio di CoppaAmerica. Per partecipare a compe-tizione d'alto livello nelle gare, adesempio olimpiche, occorre esserevelisti da una vita, nelle imbarca-zioni di Coppa America, invece esi-stono ruoli fisici e di conseguenzain tutti i team ci sono atleti che pro-vengono dagli sport più svariati>.

Qual'è il suo ruolo a bordo diLuna Rossa?

DOPO LUNA ROSSAI MONDIALI STAR

Il “montanaro” di Vetto, Gilberto Nobili, ci racconta la sua avventura in Coppa America

Nato a Castelnovo ne' Monti, il 29aprile 1974.

E' iscritto al circolo velico CUS Par-ma.

Da sempre grande appassionato disport, si è dedicato allo sci alpino finoall'età di 15 anni e dai 15 ai 17 ha pra-ticato atletica leggera (mezzofondo).Nel 1993 è passato all'acqua e si è but-tato nella canoa fluviale, portacoloridel Canoa Club Val d'Enza. E' istruttorefederale in questa disciplina ed è an-che studente di Ingegneria Elettroni-ca. Alto, atletico, ha il fisico ideale perstare ai verricelli. Arriva alla vela nel-la campagna 2003 proprio con LunaRossa. Inizia a navigare come prodie-re in classe Star laureandosi campio-

ne di distretto a Bracciano. Nel 2005vince la Middle Sea Race a bordo diAtalanta II. Collabora attivamentecon il dipartimento performance nel-lo svilluppo delle soluzioni informati-che legate alla barca a all'analisi dei da-ti di navigazione.

Gilberto è alla seconda Coppa Ame-rica con Luna Rossa, avendo già par-tecipato alla campagna 2003, nellaquale la barca italiana è arrivata finoai quarti di finale della Louis VittonCup.

Nel poco tempo a libero a sua di-sposizione ama ritornare a casa, a Vet-to, dove coltiva alcuni dei suoi hobbycome la canoa, la mountain bike, il po-dismo, lo snowboard, e l'informatica.

CHI E' GILBERTO NOBILI

Page 15: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

Personaggi >

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 15

Il ruolo di Gilberto Nobili:Grinder Randa o Main Grinder

Chi è: ha le mani inchiodate sul coffee grinder del winch (o verri-cello) che controlla la scotta randa in uno dei ruoli più faticosi di bor-do.

Cosa fa: segue le indicazioni del main trimmer o randista, con ilquale deve raggiungere un ottimo livello d'affiatamento. Soprattuttonelle fasi del circling di pre-partenza e in strambata, quando la ran-da deve essere cazzata in fretta al centro, deve mettere tutta l'energiae la potenza che ha per girare le manovelle alla massima velocità.Dibolina può supportare i grinder 1 e 2 per le virate.

Requisiti: forza e potenza.Fatica fisica: elevata.

<Sono Grinder Randa. Grinder in inglese si-gnifica macinino da caffè e il nome prende ori-gine proprio da quello, dal tipo di movimento chedobbiamo compiere. A bordo siamo 4 grinder esiamo addetti ai verricelli, siamo quelli che tira-no e cazzano le vele. Io in particolare mi occupodella randa che è la vela più grossa della barca>.

Quanto tempo trascorre in mare?<Diciamo che in un anno, due terzi dei giorni

li dedico alla vela. E' un lavoro che ti prende al100%. A differenza degli altri sport nei quali tialleni una volta o due al giorno poi hai la gara,noi velisti ci occupiamo anche della manutenzionedello scafo, collaboriamo al lavoro di progetta-zione e questo ti assorbe completamente >.

Com'è stata presa questa sua scelta di vi-ta in famiglia?

<Quando sono partito devo dire che erano unpo' perplessi, poi, soprattutto mio padre si è ap-passionato ed anche adesso è appena stato quia Valencia ed ha assistito ad alcune regate>,

E gli amici?<Con questo lavoro gli amici li senti, ma non

li vedi, se si fa eccezione per quelli che ti vengo-no a trovare come è capitato a me adesso che so-no qui in compagnia di ragazzi delle mie parti.Di amici te ne fai dei nuovi, tra i colleghi, ancheperché il nostro è uno sport in cui l'affiatamen-to è tutto, Ti può capitare di stare una giornataintera attaccato ad un palo solo con un altro....>.

Chiusa questa seconda esperienza con Lu-na Rossa è già pronto per ripartire?

<Molto dipenderà da chi vincerà la Coppa. Sedovesse vincere nuovamente Alinghi, questo si-gnifica che anche la prossima Coppa America saràdisputata nel bacino del Mediterraneo e di con-seguenza tutti riprenderemmo immediatamenteil mare per iniziare a prepararci per la prossimaavventura. Nel caso a vincere fosse invece NewZealand si dovrebbe affrontare tutta una fase dipreparazione logistica che necessita di diversi me-si di lavoro: allestire le basi di lavoro dall'altra par-te del mondo non è una cosa molto semplice>.

Se Luna Rossa proseguirà la sua avventu-ra a caccia della Coppa America, Gilberto No-bili ci sarà?

<Direi proprio di sì, una volta che si è entratiin questo mondo è difficile anche solo pensaredi uscirne>.

1

3

4

5

2

Foto 1: Arrivo vittorioso in porto; Gilberto Nobili è il secondo che saluta da sinistraFoto 2: Una fase della regata contro Oracle; Gilberto Nobili è al centro di spalleFoto 3: Gilberto Nobili (al centro) al lavoro al verricelloFoto 4: Al lavoro su Luna Rossa; Gilberto Nobili si intravede in piedi dietro la velaFoto 5: Una veduta dall'alto; Gilberto Nobili è il primo a destra impegnato con una cima

Page 16: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007

Page 17: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

Economia >

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 17

LA CASSA DI RAVENNA E’ SBARCATA A REGGIO

di Antonio Patuelli

I risultati economici conseguitidal Gruppo Bancario Cassa di Ri-sparmio di Ravenna Spa negli ulti-mi anni hanno consolidato vieppiùpositivamente e concretizzato visi-bilmente gli sforzi tesi ad un'at-tenzione quotidiana ai costi, alla ri-cerca di opportunità di sviluppo esono il frutto di un efficace coor-dinamento di Gruppo volto a va-lorizzare al meglio ogni possibile si-nergia nell'ottica di un continuo mi-glioramento.

Nel 2006, in particolare,l'attività del Gruppo si èconcretizzata nel rafforza-mento patrimoniale dellaSofibar (subholding finan-ziaria del Gruppo per l'ac-quisizione e la gestione dipartecipazioni), nel rag-giungimento di importan-ti alleanze strategiche e dicollaborazioni partecipati-ve e commerciali volte aconsolidare il proprio ruo-lo di Gruppo bancario or-mai interregionale, in unintenso programma di sviluppodella rete commerciale con l'aper-tura di nuovi sportelli ed interven-ti organizzativi finalizzati all'effi-cientamento dei processi.

Nell'ambito del progetto di svi-luppo del Gruppo, assume partico-lare importanza l'acquisizione da

parte di Sofibar Spa della parteci-pazione del 70% della società Ital-credi Spa di Milano, una delle piùvecchie società di credito al consu-mo del Nord Italia, specializzata nelsettore dei prestiti garantiti dallacessione del quinto dello stipendio.

La politica territoriale della Cas-sa è quindi mirata ad accrescere l'o-peratività del Gruppo partendodal cuore della Romagna ed espan-dendosi lungo la via Emilia anchenelle Regioni limitrofe.

In tale ottica riveste per noi unparticolare aspetto strategico la re-cente inaugurazione in Via Batta-glione Toscano della nostra primaFiliale sul territorio di Reggio Emi-lia, centrale nel nostro progetto dicrescita, che con Parma e Milanorappresenta un'avamposto di effi-

cienza e credibilità nel cuore pul-sante della più dinamica economianazionale. Il Gruppo Cassa di Ri-sparmio di Ravenna opera con 142filiali, in nove Regioni: Emilia-Ro-magna, Lombardia, Piemonte, Ve-neto, Trentino Alto Adige, Lazio,Friuli Venezia Giulia, Marche, e To-

scana: 30 province, avvalendosidella collaborazione di 946 dipen-denti, di cui 861 operanti nel set-tore bancario, 27 in quello esatto-riale e 58 in quello finanziario.

Nel 2006 abbiamocompiuto degli impor-tanti passi nella lungi-mirante strategia di do-tare il nostro autonomoed indipendente gruppobancario di servizi e pro-dotti di alta qualità, ef-ficacia ed economicità,realizzando all'esternole economie di scala nonpossibili al nostro inter-no. E' un processo fon-damentale della nostraazienda, che continuia-mo a sviluppare per for-

nire ai clienti prodotti, servizi e re-lazioni assolutamente personaliz-zate, ma a costi competitivi conquelli che possono (o potranno) es-sere forniti da alcuni grossi gruppiconcorrenti. Pertanto, senza alcunaarroganza, riteniamo di poter com-petere (e siamo impegnati a farlo)

in Italia con qualsiasi tipologia ban-caria, indipendentemente da chi nedetiene la proprietà.

Proprio ad evidenziare la naturadella nostra Cassa e le sue peculia-rità, abbiamo aggiunto nel nostrologo, alla dizione "La Cassa - Cas-sa di Risparmio di Ravenna Spa",la emblematica locuzione "privataed indipendente dal 1840", il cheevidenzia chiaramente ciò che sia-mo sia in termini di forma, sia di so-stanza. Siamo convinti che l'auto-nomia sia un modo di essere e dioperare, un valore in più, una ca-ratteristica della nostra impresabancaria che sviluppiamo con tan-ta passione, forte senso del dove-re e della responsabilità.

La forza della nostra Cassa nellezone in cui operiamo sta nella vi-cinanza alle famiglie ed alle picco-le e medie imprese, assi portanti delsistema produttivo locale e nazio-nale. Con il dinamismo della nostragestione e la snellezza dei nostriprocessi decisionali, sappiamo es-sere pronti a venire incontro allepiù diverse esigenze della nostra

clientela ed a cogliere con tempe-stività ogni occasione di sviluppo.La nostra azione è sempre ispira-ta al rispetto dei principi etici edeontologici, operando con pro-fessionalità adeguandosi alle nuo-ve e mutate esigenze della clien-tela. In tal modo vogliamo conti-nuare ad essere protagonisti dellenuove realtà, come fattori e ga-ranzia di concorrenza in un mer-cato ed in una società aperta ecomplessa, consapevoli del ruolocrescente che abbiamo nel merca-to, soprattutto alla luce dei nuovispazi e delle nuove "sfide" che cicompetono in un contesto banca-rio tutt'altro che statico. In questoquadro siamo anche consapevolidegli insegnamenti di tanti Maestridell'economia, fra i quali l'econo-mista e Governatore della Bancad'Italia Luigi Einaudi che ci ha in-segnato che le banche più che perdimensioni andrebbero divise perefficienza: le buone, le mediocri ele cattive. Le buone banche, anchese piccole o non grandi dimensio-nalmente, sono un vantaggio peril cliente. Altrimenti si rischiereb-bero oligopoli e non a caso l'Anti-trust valuta in continuazione lacompetizione nei mercati naziona-li e locali. Se ci sono banche loca-li efficienti, il cliente può benefi-ciare di una concorrenza non solosui tassi e sui costi ma anche suitempi di risposta che è un altro ele-mento importante di valutazione.

Nella foto in alto: un momento del ta-glio del nastro all’inaugurazione: al cen-tro il Direttore della Banca d'italia di Reg-gio, Dott.ssa Maria Cardillo, alla sua sini-stra il Presidente Antonio Patuelli ed allasua destra il Direttore Generale della Cas-sa, Dott. Nicola Sbrizzi. In centro la sededi Reggio Emilia.

Lo sviluppo del gruppo bancario ravennate in un articolo del Presidente Antonio Patuelli

Page 18: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'
Page 19: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

Tempo Libero >

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 19

QUANDO 30ANNI FA SI ANDAVA IN VACANZALa più storica agenzia di viaggi ci racconta come sono cambiati i gusti e le scelte dei reggiani

di Giulio Serri

"Per quest'anno non cambia-re..stessa spiaggia stesso mare". Co-sì un leit-motiv risuonava trent'an-ni fa anche nella nostra città. An-che a Reggio si aspettava l'estateper le "benedette vacanze" magaridopo un lungo anno di lavoro e sa-crifici. Dopo trent'anni il mercatodei viaggi è mutato radicalmentetra "low cost", "last minute", "allinclusive"….

Ma come sono cambiate le abi-tudini estive dei reggiani?.La primaagenzia turistica della nostra cittàfu fondata nel 1921 da Sergio To-relli. Da allora, dopo ben 86 anni la"Torelli Tours" resta il punto dei ri-ferimento per i viaggiatori più lon-gevo della nostra provincia. La si-gnora Betty Chiossi, da oltre 34 an-ni in agenzia e ora direttrice del-l'agenzia ci aiuterà a capire comesono mutate le abitudini di viag-gio della nostra gente.

"Il reggiano ha sempre viaggia-to- esordisce la signora- solo cheuna volta faceva meno vacanze. Lavacanza estiva di trent'anni fa siconcentrava per la maggior partesui litorali italiani e sulle isole e que-sto comportava che a gennaio efebbraio anche nella nostra agen-zia si facesse la fila per prenotarei traghetti soprattutto per la Sar-degna, dei quali aveva l'assoluto

monopolio la Tirrenia".La differenza con il turismo di og-

gi è evidente. "il viaggio intercon-tinentale si effettuava ogni tanto,poiché esistevano solo voli di lineae spesso con uno o due cambi ae-rei oggi invece è diventato abba-stanza comune, con il fatto che esi-stono molti voli diretti.Adesso dun-que la vacanza estiva, che resta ir-rinunciabile , porta però verso me-te straniere visto che un soggior-no nel nostro paese costa di più. InItalia c'è ancora una minore atten-zione verso le famiglie cosa che peresempio Spagna, Grecia e Tunisiapuntano molto riconoscendo, peresempio, la gratuità ai bimbi sinoai 12 anni,alcuni addirittura ai 18anni.

Trent'anni fa l'agenzia Torellifaceva turismo anche per associa-

zioni culturali, club come l'Aci o iLyons. Si trattava di viaggi di grup-po con partenze ogni 2 o 3 mesi chenormalmente abbinavano l'aspet-to culturale e in coda i 2 o 3 cano-

nici giorni di mare.Betty Chiossi ci spiega come an-

che il mestiere dell'agente di agen-zia turistica sia cambiato molto:"l'uso dei computer ancora non c'e-ra: ogni viaggio veniva preparatoconsultando manuali (quasi dei li-broni) calcolando il fuso orario, leore di durata effettiva del volo.Oracon il computer è molto più diffi-cile sbagliare perché essi ti calco-lano le ore di volo, le distanze dal-l'aeroporto al centro città".

Anche sociologicamente il viag-giatore reggiano è cambiato: "30anni fa si era forse meno preparatinelle lingue straniere quindi si cer-cava nella maggior parte di abbi-narsi a tour organizzati dove ci fos-se una presenza di partecipanti ita-liani.Il viaggio intercontinentaleera scelto da persone mature di 40-50 anni con una certa indipenden-za economica. Ora, complice il lowcost e lo studio poliglotta, sonosempre più i giovani a muoversi".

Internet ha cambiato molti stili divita, compresi gli "stili di viaggio:

"con la rete- aggiunge la direttri-ce- il viaggiatore riesce ad andareovunque prenotando con un clickma è chiaro che l'assistenza che tipuò dare l'agenzia è ancora, perfortuna , in molti casi richiesta. Ilviaggio impegnativo infatti ne-cessita di consigli da parte di pro-fessionisti che segnalano la situa-zione climatica, sanitaria, consola-re di quel paese".

La cosa che sorprende è che or-mai le vacanze non hanno più bi-sogno di una motivazione: "non siaspetta più l'anniversario, la laurea,una festa particolare: oggi si viag-gia sempre, soprattutto alla ricer-ca del sole e del relax. L'aspetto cul-turale non è più la valvola stimo-lante".

Dunque i turisti reggiani semprein più in coda per Sharm El Sheick,Maldive, Zanzibar, Ibiza, Mykonos,Formentera, Capoverde dove sen-za dubbio il mare è sovrano ma inpochi vanno a vederne i monu-menti, gli stili, i musei.

"Questo- conclude la signoraChiossi- non è un pregio né un di-fetto, sono solo cambiate le esi-genze e le abitudini".

Chissà se fra 30 anni si potrà pre-notare un viaggio su Marte o sullaLuna….

Foto in alto: una spiaggia della Versi-lia anni 70, al centro: Betty Chiossi diret-trice dell'agenzia, sotto: l’interno di TorelliTour

Page 20: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

20 STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007

IL DIARIO, NON SEGRETO, DI MARIELLA BURANI

IL MARE

Amo il mare ma non d'estate, troppo sole, troppa gen-te, troppe barche, mi piace in autunno e primavera.

La sabbia è pettinata, arriva qualche refolo di vento, po-ca gente, quella che c'è non grida, non corre, le discote-che tacciono, le vacanze stile tintarella non mi piaccio-no, gli alberghi hanno pochi ospiti, qualche famiglia conbimbi.

E' bello al mattino svegliarsi con il profumo del caffè edel giornale fresco di stampa.

Il mormorio del mare ti fa compagnia, la spiaggia è po-co popolata. A primavera hai voglia di mare perché seiuscita dall'inverno, in autunno ne hai voglia perché tut-to è più breve: l'onda del mare, la giornata, il sole che tra-monta.

Amo poco il fine settimana fuori casa, comunque il mioweek - end comincia il venerdì sera e finisce la domeni-ca pomeriggio….e ritorno sempre volentieri.

> Moda

In anteprima i bozzetti della nuova collezione Primavera / Estate 2008

IL SENSO DELLE PAROLE SECONDO ME

Aiuto: cercate di non averne bisogno, potreste rimanere delusi.Ballerine (scarpe) dicono: tomba dell'amore.Corto : più la gonna si accorcia, più si abbassano gli anni di chi la porta: è una

regola direttamente proporzionale.Eroe: è chi si fa guidare dalla passione: è l'unica cosa che fa sopravvivere ( Colin

Farrel)Forse: niente è certo, tutto è forse, bisogna nuotare nel forseGrandi: le piccole felicità.Individuo: sono io e basta.La grazia: non è in vendita forse per questo è merce tanto rara.La luce: Dio creò la luce e fu il primo giorno.L'eleganza: la semplicità è la chiave della vera eleganza.L'indifferenza: si attacca come una malattia, se vivi con un indifferente lo diven-

ti anche tu. Lo stile: la moda passa, lo stile mai…. non è sempre vero.Mattino: tutti i mattini del mondo sono senza ritorno. Moda: la moda è come gli essere umani: nascono nessuno sa quando, come, per-

ché, muoiono e nessuno sa quando, come, perché. (Chelses Dickinson)Oroscopo: non ci credi, ma lo leggi.Pippo Baudo: un po' osannato, poi criticato, poi osannato….come me.Poesia: parole che ti fanno raccontare la parte più intima che c'è in te.Polemiche: discorsi inutili.Proprietà: i figli non sono dei genitori, così come gli sposi non si posseggono vi-

cendevolmente. (Ratzinger)Ricchezza : nessun uomo si dovrebbe richiudere in una gabbia d'oro. (Anna Ach-

matova)Rughe: non mi tolga le rughe, ci ho messo cinquanta anni per averle (Anna Ma-

gnani ad un fotografo).continua….

Page 21: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

CONSIGLI PER L'ESTATE:

Non indossate bustier che tolgono il respi-ro, tacchi vertiginosi (a volte più lunghi del-le nostre gambe), mini borse che contengo-no neanche la chiave di casa, o maxi borseda mal di schiena (io le adoro), non rosola-tevi al sole, troppa abbronzatura invecchia,seguite (se volete) la moda non inseguitela.

Basta un po' d'occhio a conoscere se stes-se, scovare la canotta, il bolero, la giacchettaquadrata che, mescolati a quello che abbia-mo già nell'armadio, possono rinnovare lostile, conservare la sottoveste, l'abito a fio-rellini, la camicia bianca quasi maschile, ipantaloni più corti che lunghi, una gonnazingara.

L'importante è sapersi muovere bene con ciòche si ha addosso, lo stile è avere il propriostile.

Scusate per i consigli, in genere non li doneanche ai miei figli….

LA VACANZA

A fine luglio, andrò in vacanza, al mare.Ho già un nodo in gola, mi fa tristezza la-

sciare la mia casa, il mio paese.In genere arrivo di sera: il buio, la non gen-

te, la stanza silenziosa mi rilassano.Viaggio sempre molto leggera, intendo ab-

bigliamento, tutto nero per abitudine, percomodità, comunque il black look è quasiuna divisa che mi segue ovunque.

Pesano invece i libri tutti gialli, il vange-lo, qualche libretto d'inglese….

La mia non è una vacanza intelligente, nonaccetto inviti, non incollo il naso alle ve-trine, non noleggio barche (non salireineanche su Luna Rossa).

Mi piace alzarmi presto il mattino con ilcaffè e la prima sigaretta, camminare, leg-gere, stare per conto mio, aspetto W.B chequalche fine settimana arriva (per riparti-re il lunedì con il primo aereo…. in azien-da ha sempre qualcosa da fare dice….),

vengono a farmi visita (raramente) Gaia,Gloria, Gabriele, Antonia che mi fanno unagrande compagnia.

Ma che fatica arrivare al quindici di ago-sto, le feste, le luci, la musica, il vestito im-portante (che in genere io non ho, e tutti glianni mi pento).

Diffido comunque di tutto ciò che fa ten-denza, le persone importanti, le barche, levetrine, le cene da Briatore e gli inviti diMarta Marzotto….

Vacanza viene da vuoto, ho l'impressioneche sia tutto troppo pieno: le città, le no-stre case, gli occhi, la mente, sento il biso-gno dell'essenziale.

Arrivederci.

LA VITA DIFFICILE

La vita è difficile perché non sono facili i rapporti con i nostrisimili.

Sul lavoro vorresti essere collega, ma dato che mi chiamo ancheBurani non sarò mai accettata come tale, la cosa più bella che ri-corderò di loro è il mazzetto di viole che trovo sulla scrivania l'ot-to di Marzo ed a Natale.

La famiglia è quello che hai seminato, quello che hai tolleratoper pigrizia, gusti diversi, debolezza o arroganza.

Comunque i miei figli sono e lo saranno sempre i miei figli; conW.B il mio rapporto è più difficile siamo l'uno il contrario del-l'altro, io istintiva lui razionale, lui ama il rischio ed io no, io hobisogno di un po' di tranquillità lui di movimento, io non cono-sco il valore del denaro lui fortunatamente i conti li sa fare.

Per le nuore vorresti essere madre ma loro la madre per fortunace l' hanno.

I miei nipoti sono cinema, televisione, divertimento, lettura, stobene con loro e loro con me.

Qualche amica ce l'ho, ma io non sono donna che ama parlaretroppo, sto bene anche con me stessa…. (chi trova sè stesso tro-va un tesoro).

I miei occhi sono strani, mi dicono velati di malinconia, sorri-dono poco, per gli altri diventa difficile rapportarsi.

Ho bisogno degli altri , spero che anche loro mi accettino per quel-la che sono, con il mio carattere ballerino, malinconico e solita-rio…. l'allegria non è di casa mia.

SOGNO DI FINE PRIMAVERA

Sogno l'infanzia, il cortile assolato, la stufa alegna, il profumo della nafta, il venerdì sera incollegio, il sabato felice perché tornavo, la do-menica sera con il male di pancia, perché dove-vo ritornare a scuola.

L'estate un mese al mare mi scottavo e mi spel-lavo , il rumore degli zoccoli sulle strade…..

Il primo abito da ragazza che non mi piaceva,le gocce per trovare il coraggio di andare a bal-lare, si doveva fare avevo sedici anni, un vesti-to rosso di organza, poi W.B…..

Ho ballato una sola estate.

TIR

Quando viaggio sull' autostrada incontro dei camion.Penso a mio Padre, era un autotrasportatore al tempo in cui non

c'erano l'autostrada, i cellulari e d'inverno cadeva la neve…..Rivedo i suoi occhi in un' attesa spasmodica di uno squillo, di

un rombo….. Aspettava, aspettava, i vetri della cucina si appannavano, sul

fuoco c'era il brodo di carne fumante, perché mio Padre aspetta-va i suoi autisti ragazzi…..

Purtroppo se n'è andato molto presto: era gennaio, ricordo lasua bara coperta di mazzetti di viole mammole, i fiori che lui ama-va….

Moda >

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 21

Page 22: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007

Page 23: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

Personaggi >

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 23

di Romano Pezzi

Affronta per la terza volta la Pa-ris - Brest - Paris, la gara ciclistica piùmassacrante del mondo: 1200 chi-lometri attraverso la splendida maruvida Bretagna, che si ripete ogniquattro anni. Si tratta di RosannaBandieri, ciclista per hobby, che ge-stisce a Correggio il negozio spe-cializzato in abiti da sposa più gran-de della Provincia. E' l'unica don-na in Italia con questo record. Nes-suna rappresentante italiana delgentil sesso, infatti, all'infuori di Ro-sanna, ha partecipato a due edi-zione di questa storica gara ed orasi prepara per affrontarla per la ter-za volta. Ha iniziato nel 1999, as-sieme ad altri tre ciclisti reggiani,Fabio Bisi, Vincenzo Morlini e Gian-carlo Vignali, e nonostante alla fi-ne di questa prima esperienza, do-po 85 ore di sella, si fosse ripro-messa di non tornarci più, Rosannaha ripetuto poi l'impresa quattroanni dopo percorrendo la distanzain 77 ore, e in agosto sarà ancoraal via a questa Randonnèe più mas-sacrante del ciclismo.

Rosanna Bandieri dal canto suo,ha ricevuto in questi giorni l'invitoufficiale dagli organizzatori francesidell'Audax Club Parisienne a pre-sentarsi per il prossimo 15 agosto,col pettorale IT.213 (IT sta come Ita-lia) al via nella Paris - Brest - Paris,che avverrà da Gaiyancourt nel di-

partimento dello Yvelins, nell'areadel Gymnase de Droit de l'Homme,assieme ai 4500 cicloamatori am-messi, provenienti da ogni parte delmondo. Anche in Francia la Ban-dieri è stata premiata in piu' diun'occasione e la sua presenza alRandonneé da Parigi a Brest e ri-torno è un fatto di cronaca.

Per questa donna, minuta, spo-sata da 25 anni con Silvio Carnevali,

un geometra specializzato nellaprogettazione d'impianti sportivi,una figlia Veronica, bellissima ra-gazza di 19 anni che fa da model-la agli abiti nuziali venduti dallamamma, questo terzo invito a par-tecipare al Randonnèe francese, va-le per lei piu' di una vittoria. Il ri-chiamo alla fatica e la voglia di su-perare i propri limiti, hanno avutoinfatti il sopravvento, e cosi la no-stra ciclista, sfiderà per la terza vol-ta la gara della leggenda. Una sor-ta di vittoria personale per Ro-sanna Bandieri, perché ha supera-to brillantemente, in primavera, i

difficili test preliminari consistentiin quattro prove con un crescen-do di difficoltà, tutte valide perl'ammissione al Randonnèe fran-cese. Ha iniziato il 25 marzo scor-so con 200 chilometri disputati aNervino in Lombardia, quindi inaprile a Siena, in Toscana, ha per-corso 300 chilometri nella zona delChianti. Rosanna in seguito, il 27di maggio, ha disputato la terza

prova di 400 chilometripartendo da Reggio eaggirando il Lago diGarda per 400 chilo-metri e 4000 metri didislivello, quindi l'ulti-ma fatica del 2 e 3 giu-gno a Portogruaro, unaprova di 600 chilometriattraverso le regioniche furono teatro del-la Grande Guerra.

Con queste prove laBandieri ha superatose stessa, in quanto sol-tanto due anni fa, la ci-clista correggese, è ri-masta vittima di un ter-ribile incidente che l'a-veva costretta all'im-mobilità per quattro

mesi, rischiando inoltre di non rial-zarsi più e non camminare con leproprie gambe. Rosanna in quel-l'occasione si stava allenando sullenostre colline. Stava percorrendo indiscesa la strada che da Casina por-ta ad Albinea, sennonchè neipressi di San Giovanni di Quercio-la, un'auto che proveniva dalla di-rezione opposta, l'ha investita inpieno scaraventandola a terra. Unurto violento, che ha causato allaciclista le fratture della clavicola edella scapola destra, inoltre la so-spetta frattura di una vertebra. Imedici dell'ospedale di Reggio, in

quell'occasione, hannocompiuto il miracolo edopo mesi di cure Ro-sanna ha potuto rimet-tersi in sella e in virtùdella sua volontà, alle-narsi intensamente epuntare di nuovo aigrandi traguardi.

Non c'è solo la Paris -Brest - Paris infatti negliattuali programmi ago-nistici di Rosanna, ma al-tre fatiche importanti.Sta disputando infattianche la Challenger del-la Gazzetta dello Sportcon tre difficili prove suipercorsi delle corse piùfamose per professioni-

sti, come la Milano - Sanremo, laDolomiti Stars sul tracciato del"tappone" dolomitico dell'ultimoGiro D'Italia e per terminare il pros-simo ottobre, sul percorso del Girodi Lombardia. Inoltre la nostra su-

per ciclista è impegnata nel circui-to delle 9 Gran Fondo del Prestige,che comprende la Nove Colli di Ce-senatico disputata il 20 maggio, laFelice Gimondi, la Dieci Colli di Bo-logna, la Via del Sale a Cervia, laMaratona delle Dolomiti, la Pina-rello a Treviso, la Detzaler in Austriasulle strade del Tirolo, la MarcoPantani col Mortirolo e il Gavia eper concludere con la Deiva Mari-na a settembre. Tutte manifesta-zioni affascinanti per lo scenario incui si svolgono e per l'attenzionedei maggiori quotidiani sportivi chefanno a gara nel raccontare le im-prese dei suoi protagonisti.

Rosanna Bandieri ormai è cono-sciuta in questo contesto, alla paridi quei capitani dell'industria, chesi dedicano vieppiù a queste proveche comportano sacrifici e rinunceper affrontarle: da Carlo Pesenti ilre del cemento a Mauro Benetton,da Mario Greco del gruppo S. Pao-lo Imi ai fratelli Barilla, dallo stes-so Fausto Pinarello costruttore di bi-ci speciali al nostro Giovanni Bura-ni. I motivi perché Rosanna Bandieriaffronta queste fatiche per le qua-li occorre tanta preparazione spe-cifica e abbandonare gli agi, sonocertamente le stesse di questi per-sonaggi citati, che Rosanna incon-tra ogni volta, in occasione dellesue interminabili pedalate. Sembrainfatti che queste Gran Fondo sia-no diventate il terreno di sfida del-la classe dirigente italiana. A suomodo anche Rosanna Bandieri è unmanager che ha scelto questo sportper saggiare i propri limiti.

E' comunque una bella storia delciclismo di oggi, che con la Paris -Brest - Paris si aggancia a quello diieri.

Nella foto al centro: Rosanna nel suonegozio di Correggio tra gli abiti da spo-sa; foto grande a destra: in azione duranteuna Gran Fondo; In basso da sinistra: Ro-sanna durante una sosta nel Sinai in oc-casione della Gran Fondo del Deserto aSharm el Sheikh; sul podio nella Gran Fon-do Selle Italia (1° arrivata) e assieme aMorlini, Bisi e Vignali prima del via alla Pa-ris-Brest-Paris del 1999

Rosanna Bandieri, ciclista per hobby, prenderà il viail prossimo 15 agosto alla gara ciclistica più massacrantedel mondo: la Paris - Brest - Paris di milleduecento km

TRE VOLTE NELLA LEGGENDA

Page 24: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

> Sociale

24 STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007

di Alessandro Carri (*)

Il manicomio giudiziario esiste aReggio Emilia fin dall'Ottocento.Per oltre un secolo ha avuto la suasede in Vicolo dei Servi, occupandoun edificio storico e un'area cir-condata da alte mura, tra la Basili-ca della Ghiara e la Chiesa di S. Ze-none. Da ragazzo frequentavo as-siduamente questa parrocchia, do-ve mi fermavo spesso il pomeriggioa giocare a pallone in una piccolaarea interna. Per venire da casa eritornare ( nei pressi del Gattaglio),dovevo aggirare necessariamentetutte le mura e grande era l'im-pressione nel vedere i militari sul-le garitte per custodire il luogo epoi sentire le "grida" dei ricovera-ti o vedere lo sventolio di qualchefazzoletto fra le inferriate delle fi-nestre piuttosto lontane dalla stra-da.

Ci fu poi un momento in cui sidisse vi fosse ricoverato "Musoli-no", che aveva compiuto diversireati e atroci delitti. Fu allora chechiesi il perché al curato don Cali-ceti, sempre attivo e solerte, pron-to ad ascoltare e comunicare con igiovani. Perché questa gente erareclusa? Di quali gravi peccati si eramacchiata? E come poteva esserecurata ed assistita?

Appresi così della pazzia che po-teva portare ad atti insani, fino aduccidere e chi si macchiava di que-sti delitti veniva arrestato, proces-sato e rinchiuso in manicomio. Ilmanicomio giudiziario però nonera e non poteva essere solo un car-cere, dove vengono rinchiusi colo-ro i quali hanno compiuto consa-pevolmente dei delitti. Abbozzan-do un sorriso mi si disse che quellirinchiusi in manicomio erano tuttosommato "fortunati", perché es-sendo giudicati malati avevanopotuto sfuggire al carcere vero eproprio.

Passarono gli anni, ma al giudi-ziario continuai a pensare e ad in-teressarmene, forse proprio perquesto retaggio lontano. Da de-putato lo visitai e così feci succes-sivamente anche come ConsigliereRegionale.

Naturalmente da tempo mi eroreso conto dell'esistenza di unastruttura anacronistica o, quanto-

meno, inadeguata, non tanto pertutelare i ricoverati, ma per assicu-rare loro la possibilità di recupero,se non di guarigione, del male cheli affliggeva.

Insomma se sono ammalati van-no custoditi in quanto tali e cura-ti! Questa fu la convinzione chesempre più mi feci discutendo e ap-provando poi in sede par-lamentare la legge 180 del1978 per il superamentodei manicomi. Di tutti i ma-nicomi.

Ma da allora passaronoancora tanti anni e mentrea Reggio Emilia si proce-dette allo smantellamentodello psichiatrico "San Laz-zaro", con altrettanta so-lerzia non si procedetteper quello giudiziario.

A un certo punto, è vero,si riconobbe la impossibilitàdi tenere il manicomio giu-diziario in Via dei Servi, inun edificio fatiscente e or-mai al limite del collasso, esi pensò bene di utilizzareil carcere della "Pulce".Questo carcere, dopo lasua costruzione, si giudicòsproporzionato, tantogrande da non poter esse-re del tutto utilizzato, cosìsi disse: "in una parte del carcere sifaccia l'ospedale giudiziario" e co-sì fu.

Qui ha quindi preso dimora il ma-nicomio giudiziario ed è davvero lo-devole e commovente che se ne vo-glia attenuare l'impatto con il car-cere dando vita ad iniziative comequella dei giorni scorsi in Via Set-tembrini, dal titolo: "L'isola che nonc'è". Ben venga il proposito che l'haanimata, ma il manicomio giudi-ziario va chiuso senza appello e, intal senso, tutte le forze politiche de-

mocratiche, le istituzioni locali e ilgoverno debbono operare: hannol'obbligo politico e morale di ope-rare in tal senso.

Del resto il Ministro della Sanità,on. Livia Turco, è stata esplicita nel-l'affermare che queste strutturevanno rapidamente superate, acominciare da quella di Reggio Emi-

lia che, non a caso, si ritiene deb-ba essere la prima da affrontare.

Ora si possono discutere tempi,più o meno brevi, ma non l'ob-biettivo da perseguire, soprattuttose si pensa che esiste da tempo undispositivo di legge chiaro ed ine-quivocabile.

A seguito della 180 del 1978, findal Giugno del 1999 è stato ema-nato un decreto (n.230) di "riordi-no della medicina penitenziaria..".

Con il primo articolo si affermache: "I detenuti e gli internati dei

manicomi giudiziari hanno dirit-to al pari dei cittadini in stato di li-bertà, alle erogazioni delle presta-zioni di prevenzione, diagnosi, cu-ra e riabilitazione, efficaci ed ap-propriate…".

Il decreto stabilisce quindi i com-piti del Servizio Sanitario nazionalee delle Aziende di Unità Sanitaria

locale. A tal fine poi solleci-tava la predisposizione di un"progetto obiettivo" per lasalute in ambito penitenzia-rio.

Per l'abbattimento dei ma-nicomi giudiziari occorrequindi prevedere la istituzio-ne di specifiche comunità,opportunamente vigilate, chepongano alla base della loroattività quella della cura edella riabilitazione degli am-malati ricoverati.

L'AUSL di Reggio Emilianon è stata con le mani in ma-no e ha studiato i provvedi-menti da adottare unitamen-te al Servizio Sanitario Re-gionale. Naturalmente ogniAUSL e Regione devono sa-pere fare altrettanto ed èquello che si auspica sia al piùpresto fatto e concertato fratutti gli Enti. Gli ospedali giu-diziari sono solo sei (Reggio

Emilia, Aversa, Pozzo di Gatto - Si-cilia - , Castiglione delle Stiviere,Montelupo Fiorentino, Sant'Efranodi Napoli) e i ricoverati 1266 fra iquali 1193 maschi e 116 stranieri.L'età media è di 41 anni. La metàdi loro deve scontare una pena di2 anni. Solo il 17% oltre 10 anni.Clinicamente il disturbo di cui sof-frono è per il 70% di schizofrenia.

I ricoverati di Reggio Emilia algiudiziario sono una decina e po-co più del doppio quelli dell'EmiliaRomagna. Per tutta la Regione Emi-

lia Romagna basterebbe quindiuna comunità territoriale, sull'e-sempio di quelle esistenti, e op-portunamente vigilate e custoditeper ricoverare i cittadini della Re-gione e per abolire tutti i manico-mi esistenti occorrerebbe facesseroaltrettanto tutte le Regioni.

Visto nella sua entità e nell'ipo-tesi di soluzione il problema nonappare quindi di impossibile solu-zione. È piuttosto necessario de-terminare quella volontà politicasanitaria della quale sì è fatto, delresto interprete il Ministro e, comeha detto, partire innanzitutto dal-l'abolizione del giudiziario di Reg-gio Emilia.

La nostra città, proprio per que-sto, non può però rimanere indif-ferente a questo problema assurtoanche alle cronache nazionali. "Ilmanifesto" ha parlato de "gli er-gastoli bianchi a Reggio Emilia", ri-levando il modo in cui sono co-stretti a vivere i ricoverati, nono-stante l'impegno di tutti gli ope-ratori, a cominciare dalla direttricedott.ssa Valeria Calevro. Ma si tro-vano pur sempre in un carcere, cheper quanto possa essere masche-rato, tale è agli occhi di chi soffree ha occasione di visitarlo. Tra l'al-tro i ricoverati sono 238 rispettouna capienza massima prevista di190 e questo sovraffollamento nerende difficile la gestione ed au-menta la sofferenza di chi ci vive.

La città deve quindi reagire e sol-lecitare al più presto le soluzioni al-ternative che possono essere per-seguite senza alcuna timidezza perla libertà e il diritto alla salute ditutti.

(*) Presidente del Centro di Documenta-zione di Storia della Psichiatria "San

Lazzaro" di Reggio Emilia

CARRI: “PERCHE’ SONO FAVOREVOLE ALLA CHIUSURA DEL MANICOMIO GIUDIZIARIO”

Page 25: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

Sociale >

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 25

di Morena Conti

Da poco tempo ho appreso la no-tizia della possibile chiusura dell'OPGdi Reggio Emilia e del suo rimpiazzocon una comunità adeguatamente vi-gilata ed idonea per l'accoglienza ela riabilitazione di una parte degli am-malati ricoverati.

Il mio pensiero inevitabilmente è ri-tornato a quando, verso la fine deglianni '70, si decise di fare altrettantocon i manicomi. Nonostante fossi unabambina, ricordo ancora i commen-ti, gli interrogativi, le paure che taleevento aveva suscitato tra la gente co-mune, e non solo.

Oggi a distanza di tanti anni, è pos-sibile toccare con mano le profondetrasformazioni che in questo temposi sono susseguite.

Innanzitutto per la natura e le fun-zioni della psichiatria: un tempo, il suocompito era essenzialmente quello dicustodire ed isolare le persone "pe-ricolose a sé e agli altri". Gli strumentierano i luoghi chiusi, nei quali eranopraticati metodi aberranti e disuma-ni che alimentavano ancora di più lamalattia, riducendo le persone rin-chiuse ad oggetti, senza più dignità.

Anche l'atteggiamento nei con-fronti della malattia psichica è mu-tato. Essa non è più etichettata comeun "male oscuro" e confinata al so-lo dominio della psichiatria. La sua im-magine si è allargata, le forme del di-sagio mentale si sono moltiplicate(dalle forme psicotiche più invalidantialla cosiddetta "infelicità di vivere").Da qui lo spostamento della linea diseparazione tra il normale e il pato-logico, a cui hanno fatto seguito le di-verse modalità di intervento e di pre-venzione delle istituzioni e degli ap-parati della psichiatria. Oggigiorno siè altresì attenuata la discriminazioneverso chi ha problemi psichici.

Anche il rapporto tra la malattiamentale e la giustizia si è andato mo-dificando e così, per fortuna, il desti-no di milioni di persone con disturbomentale.

Il passato ci mostra com'è possibi-le cambiare, nonostante le incertez-ze e le paure che inevitabilmente il"nuovo" porta con sé. Non si può di-menticare, e come c'insegnano le pa-role dell'On. Alessandro Carri, non èpiù ammesso tentennare. Come si fe-ce allora per i manicomi, oggi lo dob-biamo fare con gli OPG di tutta Ita-

lia, per dare agli internati una realepossibilità di guarigione e di rivinci-ta, al pari di coloro, che pur soffren-do di un disturbo mentale, non si so-no macchiati di un reato. È un impe-rativo a protezione di tutti.

Del resto se li abbiamo giudicati in-capaci d'intendere e di volere al mo-mento del fatto-reato, e li abbiamoconsiderati non imputabili, alloraabbiamo anche l'obbligo morale egiuridico di trattarli come malati. Ecome tali vanno ascoltati e soprat-tutto curati.

La mia esperienza all'interno del-l'ospedale psichiatrico di Reggio Emi-lia è durata circa quattro anni e vi pos-so garantire che le condizioni di vita

restano ancora "pesanti": gli uominisono segregati nelle loro celle, tal-volta privati della loro dignità, e ri-dotti ad un sistema talmente irrigiditoin cui trattamento e cura, talvolta,passano in secondo piano, e non cer-tamente per demerito degli "addet-ti ai lavori", ma per l'inadeguatezzadel "regime carcerario", perché perquanto può essere "rimosso", restauguale. Ed allora cercare di aiutarli di-venta ancora più difficile perché ci siaccorge che lo stesso sistema che li staspegnendo, limita le possibilità d'in-tervento. Del resto non si può fare di-versamente. Uscire dagli schemi nonè acconsentito neppure per chi stadall’altra parte. Il rischio che si correè di essere allontanati.

Può sembrare banale, ma la vita làdentro è "dura", e se lo è per chi stafuori, figuriamoci per chi tutti i gior-ni si trova a dover affrontare situa-zioni che richiedono una lucidità eduna preparazione che va al di sopradella "normalità". È difficile mante-nersi in equilibrio, come acrobati sulfilo, e lo è anche per chi come me, hala possibilità di uscirne.

Lavorare con loro significa entrare

in un mondo di pensieri bizzarri, dicaos mentale, di parti dell'io che nontrovando un'adeguata strutturazione,restano come sospesi nell'aria, e incerte circostanze, si adagiano dovetrovano accoglienza, come fantasmiche talvolta terrorizzano. È come sevolessero costruire una casa, utiliz-zando non i mattoni che siamo abi-tuati a vedere, ma agglomerati di es-si, con forme irregolari, alquanto in-solite e fuori del comune. A mano amano che procede, la struttura di-venta sempre più precaria, poi è suf-ficiente un po' di vento per far pre-cipitare il tutto. Ed allora si ritrovano,e tu assieme a loro, a dover ricomin-ciare daccapo, ma con la consapevo-

lezza, almeno per chi ci lavora, chenon è possibile procedere per ordine,perché non esiste.

Allora mi sono chiesta se il controlloesercitato dal sistema detentivo po-tesse servire almeno a questo: a te-nere ordine. Non credo, resta sempreuna maschera, una costruzione an-ch'essa fatiscente, una parvenza die-tro la quale è possibile, se non altro,

difendersi.In questi luoghi non è ammesso

sbagliare, e nello stesso modo non èconcesso di portare con sé il benchéminimo problema, perché se così fos-se, anche in questo caso non solo sicorrerebbe il rischio di essere allon-tanati (quando è possibile farlo), main alcuni casi si scivolerebbe giù, inquel baratro, dove i malati, per pri-mi, sono incappati.

Possono sembrare parole pesantima questa è stata la mia esperienza.Più di una volta mi sono resa conto,con profondo dispiacere, che nessu-no di noi è protetto e immune ri-spetto la sofferenza psichica, anche sein questi casi, si tratta di una "folliapiù dolce" che in ogni modo ti al-

lontana dal buon senso comune e dalprendere decisioni con prudenza e di-ligenza, come si farebbe in un qual-siasi altro contesto, meno gravoso epressante di quello.

Il personale dell'OPG di Reggio Emi-lia è altamente qualificato, ma an-ch'esso non immune, ed è per que-sto che la mia preoccupazione mi por-ta a riflettere anche su questa pro-

blematica, della quale troppo poco siparla, ma anch'essa, secondo il mioumile parere, andrebbe messa in pre-ventivo, per tutelare anche coloro cheper passione e non, vi lavorano.

L'aria che si respira all'interno diquesti luoghi è soffocante. Mi acca-deva che mentre percorrevo quegli in-terminabili corridoi, per giungere nel-le stanze adibite a studio, o nei reparti(troppo affollati), lasciandomi allespalle le innumerevoli enormi portea sbarre che ogniqualvolta automa-ticamente si aprivano e si richiude-vano alle mie spalle, più di una voltami sono chiesta se questa era l'unicavia per giungere a loro, agli interna-ti, che pazientemente aspettavano,talvolta, anche un solo gesto di com-prensione.

Ma allora che differenza esiste trai manicomi di un tempo e questi luo-ghi di imposizione odierni?

Oggi, con estrema serenità e perfortuna, posso dire che esistono altrepossibilità per garantire loro, a quel-li "sfuggiti al carcere", il diritto alladignità, alla salute e alle cure appro-priate, affinché possano un giorno ri-tornare a vivere.

E se oggi, a distanza di tanto tem-po, tutto ciò si sta realizzando, lo dob-biamo all'impegno sia politico chemorale di alcune persone, che per pri-me e coerentemente con il passato,hanno avuto la forza di assumersigrandi responsabilità, ed il coraggiodi guardarsi dentro e di dire basta,una volta per tutte. Del resto ci sonotutte le condizioni favorevoli per an-dare avanti e senza indugi. È la sto-ria che lo insegna. Essa ci ha arricchi-ti di una nuova consapevolezza e se-renità, mostrandoci che la strada in-trapresa è quella più saggia e ragio-nevole per tutti.

Alcune foto in BN scattate 25 anni fa al-l’interno del manicomio criminale in Vicolodei Servi a Reggio

La testimonianza della psicologa-criminologa Morena Conti: “Esistono altre possibilità per garan-tire agli internati il diritto alla dignità, alla salute e alle cure appropriate per ritornare a vivere”

QUATTRO ANNI CURANDO I DETENUTI DELL’OPG

Page 26: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007

Page 27: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

Costume & Società >

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 27

di Riccardo Caselli

Celebre è il detto popola-re secondo cui "gli occhi so-no lo specchio dell'anima".Questo tuttavia, non è sola-mente un modo di dire, inquanto rivela una grande ve-rità scientifica. Gli occhi vei-colano infatti il maggior nu-mero di segnali non verbalial l ' interno del l inguaggiocorporeo. Le pupille risultanospesso essere gli indicatoripiù affidabili delle emozionidi una persona in quantonon control labi l i a l ivel loconscio, mentre l'iride contutto il resto dell'occhio co-stituisce una parte importan-te per codificare la geografiadel volto, insieme con le so-pracciglia.. La frequenza delbattito delle palpebre e imovimenti dei bulbi possono

inviare una miriade di mes-saggi diversi. L'essere umanoè inoltre l'unico a possederela sclera, evolutasi per aiuta-re l'uomo a cogliere i senti-menti dei suoi simili, attra-verso la direzione del lorosguardo. Il contatto ocularesi chiama in questo modoproprio in quanto serve astabilire un "contatto" fra gliesseri umani, e viene mante-nuto per lassi di tempo assaivariabili a seconda del con-testo che vede coinvolti gliindividui.

Tutto questo serve per ca-pire quanto, pur non ren-dendocene conto, ci serviamodegli occhi per ricevere e in-viare messaggi agl i altr i ,comprenderne sentimenti, in-tenzioni e personalità.

Detto questo, noto un fe-nomeno assai strano: il pro-liferare incontenibile di oc-chial i da sole sempre piùgrandi, che coprono porzionidel volto sempre maggiori, esoprattutto indossati in qual-siasi condizione metereolo-gica, specialmente fra i piùgiovani. Intendiamoci, l'oc-chiale da sole è sempre esi-

stito ed ha una sua funzione,ma basta fare una passeg-giata in un giorno di tempovariabile per rendersi contodella nuova moda-mania. Al-cuni lo dichiarano espressa-mente, non vedono l'ora cheesca un mezzo raggio di soleper poter sbattersi in facciagli occhialoni, mentre i piùsfrontati lo fanno in barbaalle nuvole. Il modello del"figo" con l'occhiale alla topgun non è nulla di nuovo nédi sconvolgente, ma forse ce-la qualche bisogno più re-

condito. Sembra quasi chetutti si vogliano mettere unamaschera, probabilmente perrendersi più anonimi, unifor-mi, o forse per rendersi im-permeabil i , imperscrutabil ialla lettura degli altri, e inquesto forse un po' insicuri.Oppure è solo moda, forsecomodità. Ma perché coprirea tutti i costi la parte del cor-po che più ci tiene in contat-to con gli altri?

[email protected]

MODA-MANIA OCCHIALI A TUTTE LE ORE

Page 28: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

28 STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007

di Paolo Borgognone

La provincia reggiana si ap-presta a vivere un'estate piena dimusica. Le stagioni presentate fi-no al momento di andare instampa si segnalano per un ca-lendario di concerto ricco in qua-lità e quantità, con alcune pre-senze eccellenti e molti giovaniemergenti di sicuro talento.

Del tutto nuovo è il cartellone"Estate di note", ideato da Reg-gio Iniziative Culturali, nel qualeconfluiscono anche altri eventiprestigiosi come Albinea Jazz.

Qualche nome celebre: il Quar-tetto d'Archi del Teatro alla Sca-la (S. Donnino di Casalgrande, Vil-la Spalletti, domenica 22 luglio);The Vanguard Jazz Orchestra (17luglio) e Jan Garbarek Group (20luglio), ospiti della ventesimaedizione di Albinea Jazz a VillaArnò; Matteo Setti con la CBBand (Correggio, 29 giugno, Car-pineti, 1 luglio); David Riondino,insieme al chitarrista Claudio Pia-stra (Rocca dei Boiardo di Scan-diano, 29 giugno).

Tra i tanti altri appuntamenti,spicca "Il Trittico" di GiacomoPuccini - Il tabarro, Suor Angeli-ca, Gianni Schicchi - eseguito informa di concerto dagli allievidell'Istituto Superiore Peri (Ca-nossa, Teatro Matilde, lunedì 25giugno).

La rassegna dedica ampio spa-zio alla fisarmonica, strumento digrande tradizione che sta cono-scendo un notevole rilancio: aMirko Ferrarini sono state riser-vate diverse date, a Castellaranoe a Montecchio; sempre a Castel-larano, il 23 giugno alla Torre diMontebabbio, il Duo Novo Mil-lennium, formato dal fisarmoni-cista Lorenzo Munari e dal clari-nettista Andrea Medici; e il 29giugno, ancora a Castellarano, al-la Chiesa di S. Croce, Daniele Do-nadelli e Paolo Gandolfi, allievoe maestro a confronto, in un im-perdibile duo di fisarmoniche.

Altro strumento alla ribalta è lachitarra: oltre al già citato Clau-dio Piastra, la giovane modeneseSimona Boni sarà a Campagnola(5 luglio), Cadelbosco Sopra (10

luglio) e a Rolo (6 settembre) induo con il soprano LyudmilaIvanyuk, e sabato 14 luglio allaRocchetta di Castellarano conl'attrice Antonietta Centoducati.

Un posto ormai inamovibilenel panorama regionale, e anchenazionale, è stato assunto dal fe-stival Mundus. Quest'anno il pro-

gramma si presenta particolar-mente nutrito, con trentaquattrodate spalmate in sette comunidella nostra provincia (Bagnolo,Boretto, Casalgrande, CastelnovoSotto, Correggio, San Martino inRio, Scandiano), in piazza Fonta-nesi a Reggio e a Carpi (Modena)

tra il 27 giugno e il 14 agosto. Iluoghi di provenienza dei musi-cisti sono Italia, Francia, Belgio,Venezuela, USA, Brasile, Israele,Argentina, Spagna, India, Trini-dad e Tobago.

Il festival è organizzato daAter, con la collaborazione dellaProvincia di Reggio, della Regio-

ne Emilia Romagna e di tutti i Co-muni che ospiteranno i concerti.Alla presentazione sono interve-nuti il direttore artistico Ero Ri-ghi, la responsabile provincialedella Cultura Annalisa Masselli el'assessore alla Cultura di Boret-to Massimo Gazza.

Mundus da un lato si muovenel segno della continuità con ilritorno di artisti quali Noa, Ri-chard Galliano, Michel PortalQuartet, dall'altro ospita per laprima volta gruppi prestigiosicome gli Avion Travel, e solisti diqualità come Petra Magoni.

Il Cortile della Rocca dei Boiar-do a Scandiano ospiterà nella se-rata di venerdì 20 luglio la rive-lazione della musica spagnolaBuika che presenterà un reper-torio personale dedicato alla mu-sica del suo paese d'origine.

Tra i ritorni si segnala anche lapresenza di Ludovico Einaudi,che l'anno scorso entusiasmòpiazza Prampolini, e che questavolta sarà a Carpi, giovedì 2 ago-sto in piazza Martiri. La scelta ar-tistica dell'edizione 2007 propo-ne grandi interpreti stranieri deljazz internazionale e italiano con

artisti quali Enrico Rava insiemea Stefano Bollani (12 agosto,Correggio, Cinema estivo), Ja-vier Girotto & Aires Tango (16 lu-glio, Casalgrande, Scuderie diVilla Spalletti), Danilo Rea (14agosto, piazza Fontanesi), FurioDi Castri (11 agosto, Piazza Fon-tanesi) e altri.

La sede di Piazza Fontanesiriappare in altre quattro originaliserate: sabato 4 agosto PetraMagoni e Ferruccio Spinetti in"Musica Nuda"; mercoledì 8 ago-sto Giovanni Guidi Quintet in "InThe Neighborhood" - La Musicadi Tom Waits; sabato 11 agostoFurio Di Castri, Nguyen Le, Ro-berto Gatto in "The Feeling ofRock" e martedì 14 agosto Dani-lo Rea, Enzo Pietropaoli, FabrizioSferra in "Happy Birthday Sgt.Pepper", omaggio ai Beatles.

> Spettacoli

I cartelloni principali della provincia si presentano ricchi di eventi e proposte. Da Noa a Richard Galliano, una parata di big e di giovani talenti emergenti

PER I REGGIANI CHE RIMANGONO IN CITTA’:

Noa

Daniele Donadelli

Jan Garbarek

David Riondino

Page 29: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 29

I reggiani che trascorrono, in-teramente o in parte, l'estate incittà, non avranno modo di an-noiarsi.

Accanto alle diverse manifesta-zioni in provincia, figura infattiun'edizione particolarmente riccadella rassegna cittadina Restate2007, che vede in programma, tragli altri, due premi Oscar - i com-positori Nicola Piovani e Luis Ba-calov - il popolare cantautore Sa-muele Bersani, e l'inedito duo for-mato da Stefano Bollani al pia-noforte e Mauro Bigonzetti per lacreazione coreografica.

Il cartellone è ricchissimo: con-certi di musica classica, pop, rock,jazz, popolare ma anche spettaco-li di danza, teatro, cinema, inizia-tive d'arte e incontri.

Nel segno del rapporto fra lagrande musica e il grande cinemasi colloca la seconda edizione delFestival di musica e cinema OSTOriginal Sound Track, un pro-gramma di concerti, dal 15 luglioal 3 agosto, in Piazza Prampolini,

dedicati alla migliore musica dafilm del presente e del passato. Cin-que gli appuntamenti: Nicola Pio-vani (15 luglio), premio Oscar perla colonna sonora di La vita è bel-la di Roberto Benigni, l'italo-ar-gentino Luis Bacalov (31 luglio), im-pegnato nell'omaggio, doverosonell'anno della sua consacrazionedefinitiva con l'Oscar alla carriera,al maestro dei maestri: Ennio Mor-ricone, Antoine Duhamel (21 lu-glio), la Hollywood Orchestra (3agosto). E poi la compagnia di dan-za Aterballetto diretta da MauroBigonzetti, che si confronta per laprima volta in un emozionante dia-logo artistico con la musica di Ste-fano Bollani (24 luglio). Ost è rea-lizzato con il contributo di Cari-parma. Sponsor tecnici Pro Music eInside s.r.l.

Allo spettacolo d'autore sonodedicati due appuntamenti semprein Piazza Prampolini, organizzati in

collaborazione con Arci: la musicadi Samuele Bersani (4 luglio) e ilteatro di Marco Paolini (10 luglio).

Circa una cinquantina sono gliappuntamenti musicali, articolati indiverse rassegne, realizzate con ilsostegno di Banca Popolare del-l'Emilia Romagna e raccolte sottoil titolo Piazze e Cortili in Musica.Tra queste segnaliamo Sotto la lu-na e le stelle del Jazz, Non solo...asolo, per la direzione artistica diAndrea Talmelli e Claudio Piastra,Le piace Brahms?.

Accanto al pop il jazz, protago-nista nel mese di agosto, in PiazzaFontanesi, di Pjazzafontanesi,Ppromossa da Ater nell'ambito diMundus. La rassegna si apre conMusica Nuda per la voce di PetraMagoni e il contrabbasso virtuosodi Ferruccio Spinetti (4 agosto) e siconclude con l'omaggio ai Beatlesdi Danilo Rea al pianoforte (14agosto).

A ferragosto si farà festa poi conil concerto American Night. Suonie immagini del cinema musicale

americano, un mix di cover bande proiezioni in Piazza Prampolini(organizzato in collaborazione conReporter, 8Ball Agency) e ai Giar-dini Pubblici, con orchestre edanze della tradizione popolare,impegnate nel Taca Dancer, gran fi-nale del Campionato della musicada ballo emiliano romagnola, cu-

rato da Shéhérazade e da SergioStaino. Ai giardini pubblici dal 31luglio al 18 agosto si potrà danza-re sulle note della più classica tra-dizione del ballo popolare.

Tra le iniziative, nel mese di lu-glio, anche spettacoli teatrali: Sa-bato Allegro, a cura del Teatro SanProspero; la rassegna di teatro difigura Fun-tocci, che compie 10 an-ni, al Parco Cervi (ex Parco Tocci),a cura dell'Associazione 5T; il tea-tro popolare in dialetto reggiano,per festeggiare i 25 anni di attivitàdi Antonio Guidetti. Giunge poi al-la 23°edizione lo Stage Interna-zionale di Commedia dell'Arte (27luglio - 23 agosto), diretto da An-tonio Fava. Mentre la danza è discena fino al 17 luglio, in PiazzaFontanesi, con la rassegna Dan-zando, e la Compagnia Aterbal-letto - Fondazione Nazionale del-la Danza, diretta da Mauro Bigon-zetti, fino al 10 luglio, accoglie inFonderia curiosi ed appassionati didanza durante le giornate di lavo-ro in sala.

Una Notte al Museo è il titolo delprogramma, curato dai Musei Civicicon il sostegno di CCPL. Dal 23 giu-gno fino al 31 agosto torna l'a-pertura serale delle collezioni (ore21-24, chiuso il lunedì) e sono inprogramma una nutrita serie diiniziative: l'ottava edizione dellarassegna Cinema fra le Rovine (10

luglio - 1 agosto), un nuovo ciclodi documentari sulla natura (3 - 31luglio), con relatori d'eccezione co-me Giorgio Celli ( 17 luglio), quat-tro serate ispirate alla storia dei co-lori. In programma anche le visiteagli studi degli artisti Franco Guer-zoni, Augusto e Armando Giuffre-di, Angelo Davoli, Daniele Vezza-ni, le serate di performances e de-gustazioni, le passeggiate storicoartistiche nella città storica, e le vi-site guidate alle opere attualmen-te in corso di restauro.

La Biblioteca Panizzi ripropone,con il sostegno di Bipop Carire(sponsor anche della rassegna mu-sicale Sotto la luna e le stelle deljazz e di Ferragosto Live - Ameri-can Night ) dal 26 giugno al 24 lu-glio, nel Cortile di Palazzo SanGiorgio, Sul far della sera. Torna co-sì, il martedì fino al 24 luglio, Sen-tieri di Parole, la rassegna teatra-le per bambini e ragazzi a cura del-l'Associazione culturale "5T" e,novità per quest'anno, il Poco ebuono, una serie di incontri dedi-cati alle forme brevi della lettera-tura; un invito ad abbandonare lavuota retorica per giungere alla so-stanza delle cose. Tra gli altri ap-puntamenti, il laboratorio/perfor-mance di scrittura creativa BaobabLiterary Machine e Le storie sal-vano la vita? (3 luglio) un incontro,che vede tra gli altri la presenza diDacia Maraini, legato al progettodi solidarietà internazionale 'BajoFlores'. Continua anche nei mesiestivi l'importante esperienza diNati per Leggere.

Prosegue il progetto periferica,nato da un'idea di Arci e Teatrodei-nei quartieri con il preciso in-tento di contribuire ad accadimentid'arte e, soprattutto, a favoriresuggestioni per un'arte del vivere.Martedi 19 giugno secondo ap-puntamento per l'insolita propostadi Musei condominiali, visite gui-date inusuali in via D. Fenulli e via

G. Compagnoni tra condomini,oggetti e ricordi personali che siscoprono collettivi. (Partecipazionelimitata - Per prenotazione tel.0522 332336. Martedì 26 giugno iMusei condominiali toccheranno laCircoscrizione 3 con viale Magen-ta e via Gorizia, mentre sabato7 luglio è in programma una let-tura di Paolo Nori.

Quattro appuntamenti sono inprogramma dal 22 giugno al 10agosto nel Parco del Palazzo Du-cale di Rivalta per riscoprire l'ar-chitettura e l'atmosfera di un luo-go storico di grande suggestione.

Zenith, il cielo sopra di noi è il ti-tolo della rassegna organizzatadalla Gabella di Via Roma, con ilcontributo di Cir Cooperativa ita-liana Ristorazione. La creativitàgiovanile trova spazio in questoluogo, palcoscenico e luogo di in-contro dal 20 giugno fino al 25 lu-glio per eventi, esposizioni, pro-getti di cooperazione culturale in-ternazionale.

E infine, dopo il successo delloscorso anno, i Giardini pubblici

ospitano la seconda edizione diL'importante è partecipare, orga-nizzata in collaborazione con le Fe-derazioni sportive aderenti a Coni,Uisp, Csi. Dal 19 giugno fino al 3agosto è in programma una ric-chissima serie di attività sportivecomprendente tornei di calcetto,beach volley e basket, esibizioni diarti marziali insieme a giochi espettacoli, per rivivere i Giardinipubblici attraverso lo sport per tut-ti. Completano la proposta una se-rie di iniziative collaterali com-prendenti le rappresentazioni tea-trali all'Ospedale Psichiatrico giu-diziario, i Caffè letterari dal 21 al29 giugno a cura di La Manica Ta-gliata, eventi con i gruppi musica-li di base, letture in cortile a curadella Libreria Farini, spettacoli diburattini e proiezioni cinemato-grafiche.

UNA LUNGA ESTATE CON ARTISTI DI PRESTIGIOI musicisti Nicola Piovani e Luis Bacalov, premiati con l’Oscar, sono le star di Restate

Nicola Piovani

Luis Bacalov

Samuene Bersani

Stefano Bollani

Spettacoli >

Page 30: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007

IL COLLES U P E R M E R C A T I

ALBINEA (RE): Via XXV Aprile, 1/B • Tel. 0522 347426(ORARIO CONTINUATO 8:30 - 20:00 - MARTEDÌ 8:30 - 14:00)

LE FORCHE PUIANELLO (RE) : Via G. di Vittorio, 39/H • Tel. 0522 885818(APERT. 8:30 - 13:30 • 15:30 - 19:30 - GIOV. 8:30 - 13:30 SAB. CONT. 8:30 - 19:30)

VASTO ASSORTIMENTOPRODOTTI GASTRONOMICI

Chiuso ilmartedì

pomeriggioad Albinea

Chiuso il

giovedì

pomeriggio

a Puianello

Page 31: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 31

Page 32: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

> Sport

32 STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007

FORZA REGIA, CON O SENZA RIPESCAGGIO

di Ercole Spallanzani

Sarà un estate calda, caldissima,non solo meteorologicamente perla Reggiana, tenuta sulla spine diun possibile ripescaggio in C1, do-po che la squadra ha visto sfuma-re la promozione sul campo al 93'a Pagani quando ha subito una re-te sciagurata dalla Paganese, con-segnando così alla società campa-na il lasciapassare per il balzo inavanti. Il sogno svanito nel ritornodella finale play-off non deve peròfarci versare ancora lacrime perquel che non è stato, anche se bi-sogna ripartire da quei play-off perpuntare in alto, dimenticando ilcampionato a luci e ombre.

Ma non è più tempo di pensare alpassato, bisogna guardare al futu-ro, e il futuro, dopo che la dirigenzasocietaria ha deciso di andare avan-ti, non può che essere roseo. Roseoanche sul piano della prospettivadel possibile ripescaggio, perchè laReggiana è al primo posto davan-ti alla Spal, pertanto vista la si-tuazione di alcune società di C1 inbilico e con bilanci disastrati, la pro-mozione a tavolino sembra avereun alto tasso di probabilità, se Le-ga e Covisoc esamineranno le iscri-zioni con il rigore dovuto dal mo-mento dopo quel che è accaduto

nel passato.La società granata come diceva-

mo, non ha aspettato di conosce-re l'esito del possibile ripescaggioper programmare la nuova stagio-ne agonistica: la dirigenza grana-ta si è messa subito confermandoin toto lo staff tecnico da cui ri-partire di slancio. Varini d.s., Lan-cetti team manager e Pane allena-tore, hanno ricevuto un attestatodi stima che servirà a ricaricar lorole batterie aspettando di conosce-re il campionato che dovranno af-frontare.

E stavolta la fiducia nello staff tec-nico è piena ed incondizionata edè il miglior modo per cominciare acamminare sulla strada del futuro,un futuro che si vuole ambiziosopur non conoscendo ancora la ca-tegoria dove si posizionerà l'orga-nico granata. E' chiaro che per po-ter cullare delle ambizioni si dovrà

dare al tecnico un organico ade-guato, un materiale umano che siadegui in fretta al credo calcisticodell'allenatore toscano deciso adimostrare che quel momento ne-

gativo verso la fine della stagionescorsa era stato un episodio dovu-to ad una mancanza di uniformitàdi preparazione iniziale (la par-tenza con Foschi alla guida era sta-ta negativa) e quindi potendo la-vorare sin dall'inizio alla costru-zione della squadra si potrà avereuna regolarità di rendimento e diprestazioni corali. L'importante chesi vada su giocatori giovani, che ab-bianmo una prospettiva davanti dicarriera e che arrivino a Reggio mo-tivati e non per svernare o peerchiudere la loro carriera.

Ho piena fiducia nel lavoro del d.s.Massimo Varini, profondo conosci-tore di giocatori che sono disponi-bili sul mercato, oltre che informa-tissimo sui giovani emergenti, e cheseguendo il budget che la societàgli metterà a disposizione, cercheràdi esaudire le richieste di Pane perevitare conflitti di competenza e

contrasti sulle direttive tecniche.Varini ha già fatto, in altre società,Brescello, Sanremese e Spezia, noz-ze con i fichi secchi, quindi sarà ingrado di presentare, quando ci saràil raduno per iniziare la nuova sta-gione, una squadra che possa con-tinuare il feeling con la tifoseria e

La società granata ha già programmato una stagione ambiziosa. Confermato lo staff tecnico

Page 33: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

Sport >

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 33

gli sportivi reggiani che si è ricrea-to nelle ultime gare dei play-off.Una cosa è certa, sia in C2 che me-glio se in C1, dovremo aspettarciuna Reggiana ambiziosa che sindalle prime battute punterà all'al-ta classifica. Il patrimonio di atte-sa dei tifosi, l'entusiasmo ritrovato

dovranno essere coltivati e ali-mentati a suon di arrivi e poi quan-do si andrà in campo, con delle pre-stazioni all'altezza.

A questo punto, dobbiamo soloaspettare, avere fiducia e un pizzi-co di fortuna sperando nelle di-sgrazie altrui.Negli anni scorsi al-

cuni posti si sono sempre liberatiper dare ingresso alle squadre cheavevano diritto al ripescaggio, il2007 non dovrebbe essere diverso;dai sussurri e dal gossip nelle stan-ze del comando del calcio si parladi tre o più squadre in bilico e per-tanto non ci resta che sperare ed

avere fiducia nella giustizia sporti-va. Stringiamoci dunque al fiancodi società, di tecnici e dei giocato-ri vecchi e nuovi che vestiranno ilcolore granata perchè solo uniti sivince, e noi siamo stanchi di un cal-cio di C2, vorremmo tornare a ri-veder le stelle. Forza Reggiana.

Foto nella pagina di sx: in alto il grup-po dirigente di Iniziativa Tricolore: NinoSpallanzani, Vando Veroni, Ildo Cigarinie Clarfiorello Fontanesi.

Al centro: i tifosi granata schierati sulcampo di Pagani e a fianco l’allenatoreAlessandro Pane.

Foto grande: la squadra schierata al Gi-glio che ha disputato la finale play-off

Page 34: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007

Page 35: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

Arte >

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 35

CENTRO ASSISTENZA PER COMMERCIANTI ED ARTIGIANI

federimpresaASCOMserviziPROVINCIA DI REGGIO EMILIA s.r.l.

DELEGAZIONE DIMONTECCHIO

P.zza della Repubblica, 33 - MONTECCHIO E. (RE) • Tel. (0522) 86.65.49/40 - Fax (0522) 86.43.23

di Corrado Guerra

Alla fine il quadro dello scan-dalo, quel membro maschile ri-prodotto in primissimo piano chetrova riparo tra le amorevoli manidi una misteriosa Salomè, è rima-sto al suo posto, in uno scantina-to della Fondazione Querini Stam-palia. Un fremito di pudore haspinto i curatori della mostra del-l'artista reggiano Omar Galliani,Flavio Caroli e Vincenzo Sanfo, atoglierlo dalle sale espositive pocheore prima dell'inaugurazione. Lon-tano dallo sguardo dei visitatori,ma non degli appassionati estima-tori di Galliani che si sono portativia il catalogo della mostra, dovequel quadro, intitolato Iokanaan,(Giovanni in aramaico) e datato2003: matita su tavola di grandi di-mensioni: 301x185 centimetri c'èed è in bella evidenza.

Dare scandalo alla Biennale diVenezia non fa notizia, anche se lamostra <Omar Galliani. Tra Orien-te e Occidente, il grande disegnoitaliano in Cina>, aperta fino al 16settembre, è inserita tra gli even-ti collaterali della 52esima Esposi-zione internazionale d'Arte dellacittà lagunare. Fa notizia, invece,la censura preventiva, il timore disuscitare scandalo. Galliani ha rea-

gito al ritiro improvviso di una suaopera con una misurata delusione:attento agli sviluppi della propriaimmagine, si è reso subito contoche un colpo di marketing del ge-nere non si ottiene tutti i giorni.Anzi, rafforza la curiosità e l'in-teresse verso quel percorso del-la seduzione e della passione,dell'eterna lotta tra bene e ma-le, tra amore e odio che è il trat-to distintivo della sua ultima ci-fra stilistica.

Un'idea artistica che rimandaalla interpretazione della figu-ra come specchio dell'anima. Ilgioco, anzi la scommessa, anchedi questa mostra veneziana è co-me tradurre su tela l'idea stes-sa di seduzione. Il quadro inquestione, già esposto senzascandalo a Bologna, è una pro-vocazione estrema. Tenta di in-nestare l'idea del rapporto traamore e potere così come la vi-cenda di Salomè da Oscar Wilde

e nelle successive trasposizioni mu-sicali di Strass ci insegna, in un pia-no squisitamente didascalico. Ilfascino è duplice. La storia di Sa-lomè, pur partendo da una corni-ce di riferimento anche religiosa, ci

riconduce ad una lotta di potereper il controllo del mondo: soloquando avrà sul proprio vassoio latesta di Giovanni, Salomè saràsoddisfatta. Ma il capo mozzato esanguinante, come alcune ripro-duzioni un po' forti ci hanno abi-tuato ad immaginare questo scon-tro ciclopico per il controllo del po-tere, è solo una delle possibili tra-sposizioni fisicche di una corona,del comando. Nel mondo contem-poraneo può esserlo anche la sem-plice password che ci permette l'ac-cesso ad una banca dati formida-bile con cui gestire informazioni. O

un giacimento di silicio, neces-sario per la costrizione di com-ponenti elettronici per appa-recchiature sofisticate. A se-conda dell'epoca e delle aree acui si fa riferimento, lo posso-no essere anche il petrolio,l'acqua, il sole, l'ossigeno. In po-che parole l'unità di misura cheintercetta, al livello più alto, ilnostro valore di scambio con-testualizzato.

Galliani è impegnato da an-ni in un percorso artistico che,a fianco delle esperienze avu-te in ripetute frequentazionicon il popolo e la cultura cine-se, tenta la ricostruzione del-l'universale nel particolare. Nonpiù e non solo nel disegno insenso lato ma addirittura nel

segno, quindi nell'unità di misuradella composizione artistica. Sem-plificazione dopo semplificazione,la pulsione emotiva dell'animasceglie i simboli attraverso cui ma-nifestarsi. E l'amore, il controllo delmondo, la storia di Salomè fini-scono per concentrarsi e rappre-sentarsi in una fisicità naturale estorica che il quadro di Gallianistravolge e ribalta.

L'artista reggiano ha scelto di ar-ricchire la sua mostra venezianacon altri quadri, alcuni bellissimi, incui la passione oltre che nel sog-getto si esprime nella tecnica stes-sa.Vere cesellature, ricami, una ric-chezza e una padronanza dei ma-teriali usati che lo iscrivono di di-ritto nella tradizione di una cono-scenza universalistica che mette inrelazione Occidente e Oriente conlo stesso rispetto e ammirazioneche si deve a un pioniere e a un vi-sitatore. Un linguaggio rispettosodelle tradizioni e capace di parla-re oltre i confini. Anche per que-sta ragione l'artista reggiano saràtra gli ambasciatori dell'ars italicaalle Olimpiadi di Pechino.

In alto il pittore Omar Galliani. Sotto:alcuni dei dipinti che sono esposti alla mo-stra “Tra Oriente ed Occidente”. Foto1:Santi 2007 matita su tavola + inchiostripencil on board + ink cm 200x200. Foto2 Nuove anatomie, 2001 matita su tavo-la + pastello

LA SEDUZIONE DI GALLIANIFA SCANDALO ALLA BIENNALE

1

2

Page 36: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

> Arte e Cultura

36 STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007

pagine a cura di Gaetano Montanari

La tecnica di Loretta Costi, chegià si sta limpidamente delinean-do, racchiude, in sé, un delicatosentimento lirico.

Ogni sua foto è cronaca, ricor-do, ritratto: sono attimi colti a ca-so nel torrente del giorno che pas-sa. I paesaggi che ci ha messo sot-to gli occhi, con "FEBBIO 2000", ol-tre a dimostrare una forte attra-zione per la natura, colta nei suoiaspetti più curiosi, rappresentanopersonalissime istantanee di effi-cace e appropriata espressione.Con l'innato fervore che la distin-gue, con la spontaneità e la viva-cità che tutti le riconoscono, affi-dandosi al suo istinto, carica dimolte luci la sua lunga attesa di in-ventare ed esporre la dimensionepiù valida di sé. E' chiaro che nonsi deve confondere e la semplicitàcon l'ingenuità e che una dellefunzioni più importanti della cri-tica è appunto di rivelare quegliaspetti dell'opera che molte vol-te sono ignorati dallo stesso au-tore. La fotografia, come, del re-sto, qualsiasi altra attività libera-le,non è altro che un segmentodell'arte. In più lontani tempi, adesempio, pensare alla fotografiacome ad un'opera d'arte, era con-siderata una vera e propria stor-tura. Bisogna, d'altra parte, os-servare, che, la nostra città, grazieall'impegno dell'assessorato alla

Cultura e del Circolo degli Artisti,è in gran fermento per l'impen-nata registrata in questi ultimissi-mi tempi, dall'interesse per la fo-tografia d'arte. Dotata di unostraripante entusiasmo e stimola-ta dalla veemenza delle cose chegli urgono dentro, Loretta Costi,

per ciò che ha saputo fare sin qui,può considerarsi più che una pro-messa. Ed è ancora abbastanzagiovane da poter attendersi che,impegnandosi sempre di più, diadi sè misura perfetta. Nelle fotoche abbiamo davanti a noi si scor-ge, oltre che una forza inventiva

in movimento e in piena progres-sione, uno spirito vibrante e pie-no di risorse. Di buon impatto, pe-raltro, alcune sue riuscite immaginidi mitici locali parigini (il MoulinRouge; il Casinò; il Lido). Un'ondadi malinconia, invece, aleggia inalcuni scatti eseguiti presso la Ca-

sa di Riposo di un grosso Comunedella bassa, dove l'ombra della so-litudine di una civiltà che prima dimorire si dibatte angosciata e an-cora ha occhi per scrutare se daqualche parte possa giungere lasalvezza. Che un dio misericordio-so ce la mandi buona. Per la Costi,

la fotografia è una fede. Sciolta,leggera, percorre le strade delmondo e vi coglie, al margine, ilfiore dei momenti già trasfigura-ti nella memoria .

Quale sia stata la motivazionedella sua scelta ha scarsa impor-tanza. La vera arte inizia dove l'ar-

tista cessa di imitare qualcuno, eaccende tutto quello che ha im-parato in tutta la sua breve o lun-ga esperienza. Non è sufficiente ri-prendere un oggetto, uomo o al-bero che sia, ma sentirlo e com-prenderne la segreta poesia. E quie' il difficile. Molti sono i giovani

che infondono fiducia nelle sortidella fotografia reggiana e suiquali si puo' puntare. Essa e' fil-trata, come si puo' osservare, at-traverso la lezione degli artisti reg-giani del settore, tra i migliori del-la vecchia generazione. Per stile,preparazione e volontà, per ciò

che ha saputo farci vedere, Loret-ta Costi, raggiungerà traguardiprestigiosi. Un'artista, autentica evolitiva come lei, ha e avrà sem-pre qualche cosa da dire.

In centro alcune foto dell’artista

LORETTA COSTI: FOTOGRAFARE PER RICONOSCERSI

Rosanna Luisa Rossi, premiodella Giuria del Concorso "IlGolfo"- La Spezia, sezione sillogeinedita, per diverse liriche inclusenella presente pubblicazione, èuna delle piu' personali scrittrici epoetesse della nostra terra. Iscrit-ta all'Associazione Scrittori Reg-giani dal 1995, è assidua collabo-ratrice della rivista "Reggio Sto-ria", diretta da Gino Badini. E' no-ta anche in campo nazionale peril genere narrativo culminato nei"Racconti" del 1993. E per le dueraccolte, "Racconti impressionisti-ci" del 1994 e "Ombre e luci" del1998, presentati dal telecronistaFederico Scianò. Dal quotidiano,che è il suo ossigeno, la Rossi hatratto le poesie più belle. In effettisulla sua pagina respiriamo un'a-

ria nuova: ci si stacca da certa poe-sia commerciale che in verità nonè altro che letteratura. Il suo can-to si alimenta al perenne mito del-la giovinezza e all'esplorazione in-stancabile del passato. "Fram-menti di luce" si riassume in uncentinaio di pagine: attraverso laloro lettura, attraverso uno stileterso come un cristallo, attraversol'intensità di certe pause, sentiamovivere qualche cosa, che gia' sipuo' dire arte. Suggestivi sono icanti dedicati ai bambini. Vedia-mo, in sintesi, scorrendone la pri-ma parte, talune caratteristichedel suo linguaggio, della sua chia-ra anima di poetessa. E' un ritor-no all'infanzia, al paradiso perdu-to. E' di molti poeti d'oggi questariscoperta dell'età favolosa. Ma

nelle liriche della nostra poetessa,questo sentimento trova accentimeravigliosi. Si legga "due bam-bini e le nuvole"…..il nonno","Compagno di giochi", "era lassu'tra le nuvole". "nei loro sogni loimmaginavano bimbo", "sull'al-talena" "o sugli alberi a cattura-re cicale".

Poi, le confessioni: il suo cuoremesso a nudo. Creatura agitata dalvento dell'inquietudine. "passeg-giamo nella scia di luci delle ve-trine", "uno accanto all'altro","isolati tra la gente". "parliamo diitinerari spirituali, di civiltà anti-che": "la sua voce profonda ha ri-correnze arcane", "avverto la sen-sazione dolorosa" "di una lacera-zione", "come se i nostri corpi nonesistessero più".

"Solamente suoni dell'anima","La collana" e "Rondini", sono al-cune delle liriche piu' felici: anchein "Il vento nel bosco", cogliamofrizzanti brividi lirici: e quell'ondadi brezza che sembra portarci ilsuono di voci lontane. Echi di espe-rienze di letture ci sono sicura-mente. Ma molto c'è di suo. Vocipersonali che confermano unapoetessa. In particolare, ciò che cipiace rilevare in lei, è la sincerità:la necessità del suo canto. Il catti-vo poeta si rivela subito dal tonodel suo linguaggio: dalla fram-mentarietà del suo mondo. Poesiaè necessità. Miracoloso sforzo diraggiungere un limpido fram-mento di luce. E’ un continuo re-cupero del passato in chiave d’e-mozione, in un andirivieni di sen-

timenti e pensieri, in un rifluire diricordi e immagini. Intrecciati allarealta’ del momento si muovonoi momenti essenziali di una vita.Segnaliamo, in fine, l'acuta pre-sentazione di Mariapia Notari Tre-visani, di cui stralciamo qualchenotazione: "la tavolozza dell'au-trice predilige e dipinge l'elegiadel quotidiano, paesaggi intimi efiabeschi, richiami del passatostruggenti e rivelatori. Infilando aduno ad uno i luoghi della memo-ria come perle di una collana ("Lacollana" è infatti una delle poesiepiù eloquenti dell'opera) l'artistaavverte che tutto il vissuto si ri-concilia in un'armonia d'insieme".

Distinta l'edizione. (AGE, ReggioEmilia).

ROSANNA LUISA ROSSI FRAMMENTI DI LUCE

Page 37: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

Arte e Cultura >

STAMPA REGGIANA > anno V numero 7 > LUGLIO-AGOSTO 2007 37

GIULIANO BAGNOLI

Per noi, Giuliano Bagnoli, non èsolo il pediatra che esercita l'attivitàprofessionale presso l'Azienda Sani-taria di Guastalla, ma, per noi, se nonmutano i termini, rimane un esempiostraordinario per le sue favole am-bientate nella nostra tradizione an-cestrale. Con il suo libro, infatti, "FIA-BE EMILIANE CON GLI ANIMALI",adorno delle splendide illustrazioni acolori, a piena pagina, espressamen-te realizzate da Mario Cavani, e lapresentazione della dottoressa Gio-vanni Giovannini, pediatra di Comu-nità, ci presenta la sua prima espe-rienza di narratore. Fiabe che hannosubito svegliato la nostra curiosità.Avendo anche noi le nostre fasi lunaridi pigrizia, di sfiducia in noi stessi edi abbandono, con inaspettate crisi dientusiasmo e di recupero, ci siamo la-sciati attrarre da queste semplici e de-liziose favole, dove la poesia e' sem-pre mantenuta in un atmosfera dicalma apparente, dove la necessità diesprimere una verità è tonificata dauno stile efficace, autorevole, limpi-do. Una sensibilità pronta e origina-le, la vivezza delle immagini, fannodi questa magnifica pubblicazione,scritta per i piu' piccini, un vero gioiel-lo, capace di persuadere e divertirecome la pennellata di un vero artista,che basta che cada sopra una tela, edè già bella. Scintille, incandescenti, diquella infinita lieve timida poesia del-le cose da nulla. La padronanza del-la materia, il merito di ogni inter-vento di Giuliano Bagnoli, da "La ge-nesi" al "Visibile fantastico", dagli"Insegnamenti morali" a "Il lavoromentale della fantasia", ecc. sono diuna immediatezza che, parlarne, daquesto umile pulpito, ci sembra per-sino inadeguato.

Le fiabe di Topo Martino, del Lu-po Asdrubale, del Gatto Ugo, Galli eGalline, e gli altri animali, hanno, poi,un fascino che rende accattivante la

lettura. Ci sembra, ad onor del vero,di poter affermare che "FIABE EMI-LIANE CON GLI ANIMALI", rappre-senti un'esperienza di grande spes-sore. E anche qualcosa di più. Si puòdire inoltre, che, Giuliano Bagnoli, so-cio effettivo della Deputazione del-la Storia Patria di Reggio Emilia, haconfidenza con l'antica sapienza e lacommovente poesia d'un mondofuori dalla nostra orbita, e, ne por-ti, nell'animo, l'eterno riflesso, come

una luce serena ed uguale. Fedele al-la nostra terra, alle nostre consuetu-dini, alle nostre origini, ci offre uncampionario di racconti di assolutoprim'ordine, sempre e ugualmentebrillanti, arricchiti, in "appendice",dei consigli del pediatra e della psi-cologa diretti a genitori ed insegnantisulle letture dei bambini. E ciascunlettore troverà che questo volume èuna autentica rivelazione.

Nel mare magno del "press'a po-co", ecco qualche cosa di nuovo e diutile. E', quindi, auspicabile, che, que-sto fondamentale contributo, vengaconcretamente apprezzato da tutticoloro che si preoccupano dell'edu-cazione dei figli. Le memorie dell'in-fanzia e delle nostre tradizioni po-polari, grazie a Luciano Bagnoli e aMario Cavani, cantano nei nostri cuo-ri tutta la poesia che possa mai na-

scere dalla vita. Un'estrosità di dise-gno e una facilità di espressione, dan-no, alla superbe illustrazioni a colo-ri, una frizzante tenerezza.

Di Luciano Bagnoli è anche da se-gnalare "IL CARNEVALE IN TERRAREGGIANA”. Rime, tradizioni, ritua-li, significati" Il volume, edito nel2001, quale supplemento a "REGGIOSTORIA" n 90 (1, gennaio-marzo), èampiamente illustrato.

Giuseppe Incerti, che si e' ri-presentato al suo pubblico, inpiazza Prampolini, a due passi dalBattistero, con una interessantis-sima mostra personale, appareancora schiettamente fedele aquella impostazione realistica checostituì il punto di avvio della suapittura, senza, in ogni caso, mo-strarsi condizionato da certi sche-matismi estetici: anzi, i suoi dipinti,rappresentano un notevole esem-pio di come un artista possa rea-lizzare una convincente caricaespressiva, evitando le trappole diun fotografico realismo di manie-ra nonchè le insidiose tentazionidell'illustrazione naturalistica. Unacomposta misura nella distribu-zione dei volumi caratterizza, inol-tre, la sua tavolozza.

Dopo aver dipinto in prevalen-za paesi, nature morte e figure,negli ultimi anni ha trapiantatonelle sue tele anche le streghe delnostro Cinquecento, sfiorandopersino l'arte dei fiamminghi. Dal-la fluida vocazione per la pitturae dalla costante attività, hannoavuto origine i suoi quadri medi-tati e limpidi. Si e' fatto il nome diCarlo Destri, a proposito di Giu-seppe Incerti, e nessuno puo' ne-gare che egli abbia tratto da lui,di cui fu uno degli amici più de-voti, sia nel colore sia nel disegno.E, da tempo, il divertente e car-nevalesco circo della stregoneria,ha avuto il sopravvento, irrag-giando scintille di buon umore, al-legria e satira; riuscendo a combi-nare l'una cosa con l'altra, ma fon-dendone gli elementi con rara pe-rizia e sensibilità. Pittore raffina-to e costante, nei suoi lavori ve-ramente riusciti è artista di straor-dinaria felicità, certamente tra ipiù significativi della sua genera-zione. Introdotta nei meandri mi-steriosi della psiche, l'immagine, èsottoposta a una veloce trasfor-

mazione che la trasferisce, intera-mente revisionata, nella sfera del-la magia. E anche quando la fred-da luce lunare si diffonde nel pae-saggio notturno, quei turbinosigrovigli di streghe che impazzanoin cielo, sembrano sfuggiti a unaremota memoria. Comunque sia, irisultati sono sempre squillanti: in-tese sinfoniche cromatiche, chia-ramente costruite ed equilibrate,in cui si risolve un procedimentopittorico frutto di una lunga e me-ditata esperienza, di un impegnoestremamente serio e profondo, a

dimostrazione che, la sua vera na-tura, è rimasta, per fortuna, sem-pre la stessa: incorrotta, viva e pal-pitante, estranea alle attuali ten-denze artistiche. Un'onda di figu-re ugualmente vive e frementi dicolori, in cui riesce a farsi notareper una vibrante originalità. Giu-seppe Incerti sembra trovare isuoi pretesti pittorici nella vita deinostri giorni, ma, al tocco "magi-co" del suo pennello, il cielo e laterra si trasformano in una giun-gla ossessivamente brulicante distreghe sitibonde di riti satanici.Mentre, gli austeri rappresentan-ti della critica d'arte, invece, assu-mono la parvenza di personaggiusciti da una stralunata accademiadi sofisti.

Magia e Satira di Giuseppe Incerti

FIABE EMILIANE CON GLI ANIMALI

Page 38: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

Foto 1 Domenico Cilloni, Renato Cocchi, Kiracoz Armoian, Corrado De Pietri, Manlio Rossi, Paolo Macrì, Patrizia Bronzino, Patrizia Romani. Foto 2 Tiziana Scolari, GiovanniIori, Corrado De Pietri, Daniela Fantozzi. Foto 3 Mariachiara Grassi, Marco Cavara, Micol Grassi, Maria Ianicella, Lucia Bartoli, Silvia Anelli, Lorella Arati, Elena Gambarelli.Foto 4 Andrea Frassineti, Branislav Stoikov, Kamal Faray. Foto 5 Francesca Piccinini, Martina Simonelli, Nella Bigliardi, Roberto Nasciuti, Isa Cucchi, Paolo Gilioli. Foto 6Elisabetta Tomaselli, Francesco Sirianni, Marilena Uguzzoni, Gari Pergetti, Manuela Marchetti, Corrado De Pietri, Corrado Tinterri, Giovanna Lorenzini. Foto 7 Alberto Boffagni,Annamaria Redeghieri, Alessandro Ruiba, Marcello Lusa, Filippo Ferroni, Valentina Marchionni, Genny Ferrucci. Foto 8 Mauro Ferretti, Maurizio Melli, Giovanni Truppo, SerenaFilippini, Stefania Merusi. Foto 9 Eustachio Fasciani, Maria Raspanti, Pina Sanzone, Kordie Eccada, Roberto Citarella, Annamaria Manzini, Giovanni Moccia. Foto 10 il gruppodel CTR : Maurizio Mell,i Alberto Boffagni, Kirokoz Armoian, Paolo Gilioli, Giovanni Moccia, Roberto Citarella (direttore sanitario), Maria Raspanti, Corrado De Pietri (pres.Consiglio di amministrazione del CTR), Giovanna Lorenzini (responsabile amministrazione).

1 23

4 5 6 7

8 910

Dieci anni di C.TDieci anni di C.T.R..R.

Foto 1 Angelo Davoli e le neo socie Catia Iori e Giovanna Bronzoni. Foto 2: il taglio della torta inaugurale in omaggio al nuovoclub,da sinistra il pres. Andrea Spagna del Rotary Guastalla, pres. Camillo Galaverni del Rotary Reggio Emilia, il pres. GiuseppeAlbertini del Rotary Reggio Emilia Terra di Matilde, il pres. Pier Paolo Veroni del Rotary Reggio Emilia Val di Secchia, il vice pres.Alberto Zanetti del Rotary Brescello Tre Ducati. Foto 3: Foto di gruppo del nuovo club Reggio Emilia Terra di Matilde. Foto 4: inpiedi il pres. del neo nato club Rotary Reggio Emilia Terra di Matilde Giuseppe Albertini ed il Governatore in carica PaoloMargara,seduto il Past Governor Franco Mazza. Foto 5: la consegna del gagliardetto del nuovo club (tratto da un'opera dell'asti-sta Angelo Davoli) da sinistra il Governatore in carica Paolo Margara, il Pres. Camillo Galaverni, il governatore Incoming GianniBassi, il neo pres. Giuseppe Albertini. Foto 6: seduto Franco Mazza, in piedi Giuseppe Albertini e Paolo Margara che mostra la Cartadi Costituzione del nuovo club e Camillo Galaverni, pres. del Rotary Reggio Emilia. Foto 7: i neo soci Stefano Sidoli e signora, CarloFagioli e signora. Foto 8: neo presidente Albertini inaugura la campana con il prefetto del nuovo club Pietro Toscano

4

5 6 7

8

Il Rotary in festa per Il Rotary in festa per “Reggio Emilia T“Reggio Emilia Terra di Matilde”erra di Matilde”

Page 39: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'

Fotoservizio diMarco Moratti

Le nozze di Stefano e MariacaterinaLe nozze di Stefano e MariacaterinaQuesto spazio lo dedichiamo al matrimonio di Stefano

Rossi, il bravissimo autore di tanti servizi fotografici perStampa Reggiana e dell'avvocato Mariacaterina Degl'IncertiTocci. Le nozze sono state celebrate domenica 24 giugno daDon Franco Ranza nella chiesa di San Nicolò gremita di paren-ti e amici. Al termine della cerimonia un ricco ricevimento nelChiostro di San Nicolò e successivamente la cena con il tradi-zionale taglio della torta al ristorante Arti e Mestieri. A Stefanoe a Mariacaterina gli auguri più affettuosi di Stampa Reggiana.

Page 40: STAMPA REGGIANA 07 luglio luglio07.pdf · Ivano Davoli Art Director Roberta Castagnetti Servizi fotografici Stefano Rossi Marco Moratti ... fascina. Tende un filo tra 'palco e realtà'