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14 nuovo Collegamento raramente dal dentista. Così afferma Attila Kiss, titolare della HoliDent, una delle associazioni che organizzano viaggi di cure dentali in Ungheria: “Per questi utenti la possi- bilità di ricorrere alle cure all’estero costituirebbe un rimedio economica- mente raggiungibile, per poi farsi seguire dai dentisiti italiani conven- zionati con la stessa HoliDent”. HoliDent è un’agenzia italo-unghe- rese nata nel 2005, operante nel settore del turismo dentale, conven- zionata con dentisti ungheresi e ita- TURISMO DENTALE cure odontoiatriche Internet rimane il più utilizzato e il più valido strumento di informazio- ne e orientamento, ma molto gioca- no il passaparola e le testimonianze di persone che hanno già affrontato personalmente questa esperienza. Il ricorso all’estero per le cure den- tali è un fenomeno da non vedere solo con ostilità, se si considera che in certi casi recupererebbe quella fascia di pazienti con situa- zioni già molto compromesse che per timore, difficoltà finanziarie o trascuratezza non sono mai state o PRIMO PIANO cure odontoiatriche di Cristiana Vianello giornalista L’obiettivo di questo articolo è focalizzare un fenomeno in crescita che coinvolge varie fasce di utenti: recarsi all’estero per risparmiare sugli interventi dentali. Le spese dentistiche costano e, soprattutto nel caso di famiglie numerose, molti pazienti non sono in grado di sostenere spese così elevate. Premettiamo che l’unico strumento valido per debellare il rischio di interventi costosi e cure prolungate è la giusta prevenzione. Secondo una ricerca riportata da Altroconsumo (febbraio 2011) su un campione di duemila intervistati, la percentuale di italiani che si reca dal dentista solo quando ha un problema è il 32%, denunciando le tariffe come ostacolo principale (38%).

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raramente dal dentista.Così afferma Attila Kiss, titolare dellaHoliDent, una delle associazioni cheorganizzano viaggi di cure dentali inUngheria: “Per questi utenti la possi-bilità di ricorrere alle cure all’esterocostituirebbe un rimedio economica-mente raggiungibile, per poi farsiseguire dai dentisiti italiani conven-zionati con la stessa HoliDent”.HoliDent è un’agenzia italo-unghe-rese nata nel 2005, operante nelsettore del turismo dentale, conven-zionata con dentisti ungheresi e ita-

TURISMODENTALE

cure odontoiatriche

Internet rimane il più utilizzato e ilpiù valido strumento di informazio-ne e orientamento, ma molto gioca-no il passaparola e le testimonianzedi persone che hanno già affrontatopersonalmente questa esperienza.Il ricorso all’estero per le cure den-tali è un fenomeno da non vederesolo con ostilità, se si considerache in certi casi recupererebbequella fascia di pazienti con situa-zioni già molto compromesse cheper timore, difficoltà finanziarie otrascuratezza non sono mai state o

PRIMOPIANO

cureodontoiatriche

di Cristiana Vianellogiornalista

L’obiettivo di questo articolo èfocalizzare un fenomeno increscita che coinvolge variefasce di utenti: recarsiall’estero per risparmiare sugliinterventi dentali. Le spesedentistiche costano e,soprattutto nel caso difamiglie numerose, moltipazienti non sono in grado disostenere spese così elevate. Premettiamo che l’unicostrumento valido perdebellare il rischio diinterventi costosi e cureprolungate è la giustaprevenzione. Secondo unaricerca riportata daAltroconsumo (febbraio 2011)su un campione di duemilaintervistati, la percentuale diitaliani che si reca daldentista solo quando ha unproblema è il 32%,denunciando le tariffe comeostacolo principale (38%).

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liani che praticano servizi di chirur-gia, implantologia, igiene, protesi ecure conservative in generale. AttilaKiss, ungherese di nascita, ma inItalia da 30 anni, dichiara: “Consta-tando l’alta professionalità presentein Ungheria, con l’aiuto di professio-nisti italiani, ho pensato di iniziarequesta rete di contatto tra dentistiitaliani e ungheresi”.Dovendo infatti scegliere a qualiorganizzazioni affidarsi, sottolineia-mo l’importanza di individuare quel-

le che garantiscono assistenza inItalia dopo il primo interventoall’estero. Sottolinea infatti Kiss: “Aipazienti che decidono di affidarsialle cure all’estero per interventicostosi, e che potrebbero aver biso-gno successivamente di piccoliaggiustamenti in garanzia oppure diulteriori cure, tra cui pulizie e control-li periodici, garantiamo una rete didentisti italiani convenzionati conHoliDent”. In Italia centri HoliDent sitrovano a Milano, Roma e Bologna.“Interessandomi a questo problemami sono reso conto che in Ungheriac’erano moltissimi pazienti prove-nienti da Inghilterra, Svizzera, Ger-mania e Austria, per il fatto che nellacultura di questi Paesi sono suffi-cienti un semplice sito Internet ed unprezzo conveniente, per convincerei pazienti a spostarsi. Invece sonoconvinto che una figura di riferimen-to locale e la collaborazione di den-tisti italiani siano elementi necessariper un servizio completo e sicuro”.

Ridurre i costi

Ma come variano le tariffe? Premes-so che tutte le spese sono detraibilidalle tasse, come per tutti i Paesidella Comunità Europea, la differen-za importante nei costi sostenuti daipazienti è determinata dal diversopeso della manodopera e degli altricosti locali (affitti, assistenti, etc.),con un risparmio che può raggiunge-re anche il 70-80% rispetto alle tariffeitaliane. Per quanto riguarda i mate-riali, a parità di marchio, spiega Kiss,il prezzo dei fornitori è circa il 10% inmeno in Ungheria, e su questoaspetto i margini sono inferiori. Com-plessivamente il risparmio generaleè intorno al 50%, se si consideranoanche le spese del viaggio. Gli inter-venti di implantologia e protesi fissasono i più praticati, invece per cureeconomicamente di costo minorenon è conveniente recarsi all’estero.Per la protesi fissa (corone e ponti), il

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Per verificare se il proprio è unvero dentista abilitato e non untruffatore l’ANDI mette adisposizione dei cittadini italianiil proprio numero verde:800.911.202.

Chiamando dalle ore 9 alle 13 edalle 14, 30 alle 18 dal lunedì alvenerdì sarà possibile verificarese il proprio dentista è iscrittoall’Ordine professionale.

Gli operatori verificherannoattraverso il sito dellaFNOMCeO se il dentistasegnalato è abilitato adesercitare la professioneindicando anche se questo èiscritto o meno all’ANDI.

“Questo ulteriore impegnodell’Associazione – spiega ilpresidente nazionale ANDIGianfranco Prada – verso laconcreta lotta all’abusivismovuole agevolare tutte le personeche non hanno la possibilità diconnettersi ad internet peraccedere al portale dellaFederazione oppure nonriescono a reperire il numerodell’Ordine dei medici della loroprovincia. È fondamentaleessere certi che chi vi mette lemani in bocca non è untruffatore che si spaccia perdentista”. (dal sito dell’ANDI)

INFORMAZIONIUTILI

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risparmio è particolarmente signifi-cativo, perché il materiale gravamolto meno e molto di più la mano-dopera.E il viaggio, quanto incide? “Per gliinterventi costosi sono anche neces-sari più viaggi, ma in ogni caso il tra-sferimento continua a non essere unaspetto così influente (mediamente il5-7%). Spieghiamo inoltre nell’interes-se dei pazienti, che in misura precau-zionale è sempre meglio riservarsi inUngheria uno o due giorni di sosta inpiù del necessario per far fronte adeventuali problemi post intervento.Cerchiamo di organizzargli anchequalche momento di vacanza, convisite consigliate o guidate”.

La risposta deidentisti italiani

Un business a tutto tondo, insom-ma, di cui non si conoscono conprecisione le cifre.Ma come viene visto questo feno-meno dall’Associazione NazionaleDentisti Italiani?Gianfranco Prada, presidente diANDI (Associazione NazionaleDentisti Italiani), dichiara che ilfenomeno è sotto stretta osserva-zione. Secondo l’Andi non ci sonodati certi ed anche i 20mila pazien-ti stimati che si rivolgono ogni annoal turismo dentale all’estero è undato del tutto approssimativo pereccesso, indubbiamente da teneremolto più sotto controllo nelle cittàdi confine, come Friuli VeneziaGiulia o Trentino, dove lo sposta-mento è reso più semplice dallapossibilità di utilizzare l’auto. Maanche i viaggi low cost hannoaumentato il business del turismodentale. “I problemi principali rica-dono sui pazienti, molto più che

sui dentisti – precisa –. Infatti alto èil numero di coloro che, dopo que-sti interventi, con bocche grave-mente compromesse, sonocostretti a tornare dal proprio den-tista con maggiori costi causati dascelte terapeutiche sbagliate eirreversibili. Spesso non si cono-sce il livello di preparazione deldentista a cui ci si rivolge e non vatrascurato nemmeno l’aspettolegale: se non va a buon fine unimpianto fatto in Ungheria bisognafare un viaggio di ritorno, perchérisponde il territorio di competen-za, in questo caso quello unghere-se. In Italia, il medico è rispondedirettamente delle proprie azioni”.Secondo un recente articolo pub-blicato all’inizio di marzo sul “Cor-riere dell’Alto Adige”, una pazientedi Bolzano è finita in ospedaledopo il ritorno da un intervento inUngheria, essendosi imbattuta inun dentista che esercitava abusi-vamente la professione che leavrebbe provocato lesioni gravi.Ma il ricorso alle cure all’estero èda sconsigliarsi anche nel caso in

Dal 1981, ogni anno nel mesedi ottobre ANDI (AssociazioneNazionale Dentisti Italiani)istituisce, in collaborazione conMentadent, il mese dellaprevenzione dentale. L’iniziativaoffre alle famiglie la possibilitàdi effettuare gratuitamente unavisita odontoiatrica di controllo.Rispetto alla prima edizione,alla quale avevano aderito 860dentisti italiani, oggi lamanifestazione consente dieffettuare il controllo gratuitopresso 13mila dentisti.In tre decenni, il mese dellaprevenzione dentale hacontribuito a determinare unimportante cambio di rotta nellaconsapevolezza dell’importanzadella prevenzione. Negli annisettanta, non erano molti adeffettuare regolari visite dicontrollo e si ricorreva aldentista solo a scopo curativo.Oggi questa tendenza è statainvertita, ma c’è ancora moltolavoro da fare affinché laprevenzione divenga ilprincipale strumento per lasalute della bocca.

30 ANNI DIPREVENZIONE

TARIFFE AGEVOLATE PER I PAZIENTI MENO ABBIENTI

L’accordo sull’odontoiatria sociale garantisce ai cittadini che appartengo-no alle fasce sociali più deboli di usufruire di alcune tariffe agevolate pres-so gli oltre 5mila dentisti che hanno sottoscritto l’intesa siglata da ANDI(Associazione Nazionale Dentisti Italiani) e Oci (Odontoiatri Cattolici Italia-ni) da una parte e Ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali dall’altra.

Cinque le prestazioni offerte:1) visita odontoiatrica, ablazione del tartaro e insegnamento dell’igieneorale a 80 euro;2) sigillatura dei solchi molari e premolari a 20 euro l'una;3) estrazione dei denti compromessi e non più curabili a 60 euro l’una;4) protesi parziale a 550 euro per arcata;5) protesi totale a 800 euro per arcata. A beneficiarne sono quattro categorie di cittadini:1) coloro che hanno un reddito Isee annuo non superiore a ottomila euro;2) coloro che godono della esenzione dai ticket sanitari ed hanno unreddito Isee non superiore a diecimila euro;3) tutte le donne incinte limitatamente alla visita e all'ablazione del tartaro;4) le fasce che posseggono la social card.

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cui le strutture coinvolte garanti-scano un ipotetico proseguo clini-co con dentisti italiani in Italia?Precisa il presidente Prada: “Alcunidi questi tour operator garantisco-no di disporre di questo servizio,ma in realtà, nel caso di problemiseri, bisogna tornare in Ungheria,con tutti i costi supplementari.Esattamente come un paziente ita-liano non andrebbe all’estero perinterventi chirurgici importanti, allostesso modo bisognerebbe esserecauti nella possibilità di ricorrerealle cure dentistiche. Il problema èche spesso il dentista è visto comeuna figura che risolve il problema,non che cura nel tempo una patolo-gia. Molte malattie del cavo oralederivano da una scarsa prevenzio-ne. Seguire una giusta prevenzione

permetterebbe di risparmiare”.Secondo una ricerca condotta nelmese della prevenzione dentale,progetto attivo da 30 anni, si è vistaun’attenzione crescente dei cittadi-ni: prendendo come indicatorialcune patologie più frequenti, si èvisto che la salute dei denti è moltomigliorata, lo stesso “Osservasalu-te” ha rilevato che la fascia di italia-ni che non si rivolgono al dentistaalmeno una volta all’anno era nel2010 il 9%, contro il 14% del 2009.Quali misure sono state adottatedall’ANDI per incoraggiare i cittadi-ni a recarsi dal dentista?Premettendo che gli interventi den-tistici non sono supportati dalsistema sanitario nazionale, vaperò precisato che alcune regionisono attrezzate e forniscono ad

alcune particolari categorie dipazienti cure a prezzi ridotti: inassenza di risorse è giusto selezio-nare quali tipologie di pazienti faci-litare. In generale ANDI si è mossacon molte iniziative: tra le principa-li, il mese della prevenzione denta-le che dedica ogni anno un mesecon una visita gratuita di preven-zione. Da cinque anni è stataavviata un’iniziativa, l’Oral CancerDay, per individuare il tumore delcavo orale, in crescita ma che puòessere sconfitto se diagnosticatoall’inizio. ANDI ha anche aderito aduna proposta del Ministero dellaSalute che prevede la sommini-strazione di 5 prestazioni odontoia-triche a prezzi calmierati ai cittadi-ni al di sotto della fascia di redditodi otto mila euro.

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