Stampa PRIMO PIANO - utifar.it · diurna, pallore, ittero, iperprolattinemia ed epatosplenomegalia....

6
32 nuovo Collegamento UN DEBOLE PER TE astenia di Chiara Chiodini farmacista PRIMO PIANO astenia normale per esercitare una determi- nata quantità di forza, ma la forza muscolare reale è normale, come avviene nel caso della sindrome da affaticamento cronico. Spesso, tale senso di debolezza, che non ha nessun riscontro ogget- tivo dal punto di vista neuromusco- lare, appare inspiegabile; e, se da un lato porta il medico a formulare diverse ipotesi, dall’altro, induce il paziente alla snervante attesa di una diagnosi definitiva. I pazienti affetti da astenia eviden- “Astenos”, per gli antichi greci, era la condizione di essere “senza forza”. Oggi, l’astenia può essere suddivisa in due stati più specifici: l’astenia vera e l‘astenia percepita. L’astenia vera, o neuromuscolare, è caratterizzata da una condizione in cui la forza esercitata dai muscoli è inferiore a quella prevista, come è possibile osservare in presenza di distrofia muscolare. L’astenia percepita, invece, descri- ve una particolare condizione dove il soggetto accusa più fatica del Un senso di debolezza generalizzato appare tra le sintomatologie più comuni lamentate dai pazienti che si rivolgono al medico di base o al farmacista.

Transcript of Stampa PRIMO PIANO - utifar.it · diurna, pallore, ittero, iperprolattinemia ed epatosplenomegalia....

32nuovo

Collegamento

UN DEBOLE PER TE

astenia

di Chiara Chiodinifarmacista

PRIMOPIANO

astenia

normale per esercitare una determi-nata quantità di forza, ma la forzamuscolare reale è normale, comeavviene nel caso della sindrome daaffaticamento cronico. Spesso, tale senso di debolezza,che non ha nessun riscontro ogget-tivo dal punto di vista neuromusco-lare, appare inspiegabile; e, se daun lato porta il medico a formularediverse ipotesi, dall’altro, induce ilpaziente alla snervante attesa diuna diagnosi definitiva. I pazienti affetti da astenia eviden-

“Astenos”, per gli antichi greci, erala condizione di essere “senzaforza”. Oggi, l’astenia può esseresuddivisa in due stati più specifici:l’astenia vera e l‘astenia percepita.L’astenia vera, o neuromuscolare, ècaratterizzata da una condizione incui la forza esercitata dai muscoli èinferiore a quella prevista, come èpossibile osservare in presenza didistrofia muscolare. L’astenia percepita, invece, descri-ve una particolare condizione doveil soggetto accusa più fatica del

Un senso di debolezza

generalizzato appare

tra le sintomatologie

più comuni lamentate

dai pazienti che si

rivolgono al medico

di base o

al farmacista.

nuovoCollegamento 33

ziano episodi di sonnolenza e svo-gliatezza durante il giorno, problemilegati ai movimenti e alla coordina-zione, mancanza di energie, diappetito e di memoria. General-mente l’astenia è destinata a risol-versi in due o tre settimane con unasemplice rassicurazione e senza lanecessità di intervenire farmacolo-gicamente; in alcuni casi, però,l’astenia può rappresentare un sin-tomo iniziale di molte malattieanche gravi. E’ pertanto correttocercare subito di escluderne l’even-tuale presenza.

I perché dellastanchezza

Diverse sono le cause responsabilidell’astenia, fra queste si ricordanole cause fisiologiche, patologiche epsicologiche.

Cause fisiologiche e psicologicheLe cause fisiologiche rappresentanouna naturale difesa dell’organismoda stress molto elevati a cui esso èsottoposto. Si possono osservare,ad esempio, nei pazienti che nonriposano a sufficienza: la mancanzatotale o parziale di sonno, infatti,debilita completamente il corpo e lamente. Anche i soggetti sottoposti astress lavorativi molto intensi posso-no manifestare episodi prolungati diastenia. È la cosiddetta “sindromedel burn out”, che rappresenta unavera e propria forma di esaurimentoo logorio derivante dalla natura dialcune mansioni professionali. Que-sta sindrome è stata osservata per laprima volta negli Stati Uniti in perso-ne che svolgevano diverse profes-sioni d’aiuto, quali infermieri, medici,insegnanti, assistenti sociali, poli-ziotti, operatori di ospedali psichiatri-ci, operatori per l’infanzia. Da ultimo,anche la cosiddetta “sindrome della

primavera” si manifesta con stan-chezza, mancanza di forze e indo-lenza. Se l’astenia, però, dura da piùdi due mesi, non diminuisce col ripo-so, non aumenta con lo sforzo e nelcorso della giornata, potrebbe rap-presentare una forma di ansia,depressione o somatizzazione.

Cause patologiche: una visione d’insiemeLe cause patologiche dell’asteniasono molteplici e si distinguono in:infettive, neurologiche, endocrine,infiammatorie, reumatologiche,genetiche, metaboliche, causateda uno squilibrio elettrolitico oindotte dall’utilizzo di diverse classifarmacologiche. Nella popolazione adulta, alcunecondizioni, come l’abuso di alcoll’utilizzo di alcuni farmaci, la pre-senza di infezioni o la comparsa didisordini neurologici rappresentanouna causa comune di astenia.Tra i farmaci, va evidenziato comel’utilizzo di steroidi possa determina-re una debolezza muscolare diffusa.Anche le infezioni sono una causaimportante di debolezza. Gli agentiinfettivi associati maggiormenteall’instaurarsi dell’astenia includonoil virus influenzale e il virus diEpstein-Barr. La sindrome da immu-nodeficienza umana, o HIV, è, inve-ce, una causa poco comune didebolezza generalizzata, ma la suaimportanza aumenta considerevol-mente in pazienti che ne presenta-no la sintomatologia o fattori dirischio associati. Le condizioni neurologiche chepossono favorire una notevole affa-ticabilità includono le malattie cere-brovascolari, come l’ischemia e lapresenza di ematomi subdurali oepidurali, i disordini della mielina,quali la sclerosi multipla e la sindro-me di Guillain-Barré e i disordinineuromuscolari, quali la miasteniagravis e il botulismo. Miopatie meno comuni includono le

PRIMOPIANO astenia

patologie determinate da sindromiendocrine, infiammatorie, reumato-logiche ed elettrolitiche. Fra le sindromi endocrine, la malat-tia tiroidea rappresenta la causa piùfrequente di astenia. Tra i disordini reumatologici checausano debolezza, ricordiamo illupus sistemico e l’artrite reumatoi-de, che possono manifestarsi insoggetti di ogni fascia di età. Squilibri nella concentrazione ema-tica di potassio rappresentano,invece, la causa più comune dimiopatie elettrolitiche.Infine, cause più rare di debolezzamuscolare includono miopatiegenetiche (distrofie muscolari emiotoniche) e metaboliche (difettimitocondriali).

CAUSE DETERMINANTI L’ASTENIA

Malattia di AddisonAnemiaAnsiaChemioterapiaSindrome dell’affaticamento cronicoDolore cronico Stile di vita sedentarioDisidratazione e disordini elettroliticiDepressioneDiabeteFibromialgiaMalattie cardiacheIpotiroidismoInfezioni (quali influenza,

virus di Epstein-Barr, HIV, epatite C, tubercolosi)

MedicineNarcoticiSindrome paraneoplasticaGravidanza/PostpartumMalattie polmonariMalattie renaliDisordini del sonno

34nuovo

Collegamento

L’astenia comesintomoCome precedentemente descritto,l’astenia generale può essere un sin-tomo di diverse malattie cronichelogoranti. Fra queste si ricordano:

Insufficienza cardiacaL’astenia può essere la primaespressione di uno scompenso car-diaco. Quando la pompa cardiacanon funziona in modo fisiologico,infatti, il sangue che fornisce nutrien-ti ed ossigeno non circola comedovrebbe nel corpo e, di conseguen-za, l’organismo appare astenico.

Neoplasie Un’astenia inspiegabile, con man-canza di appetito che giunge all’ano-ressia nasconde spesso una neopla-sia, una leucemia o un linfoma.

AnemiaL’anemia è una delle cause più fre-quenti di astenia e colpisce ledonne in età mestruale, dopo unparto, oppure i soggetti affetti daperdite ematiche croniche dal tubodigerente. L’anemia, inoltre, simanifesta spesso anche neipazienti affetti da tumore. Anchel’insufficienza renale provoca ane-mia attraverso la diminuzione del-l’eritropoiesi e la riduzione dellasopravvivenza dei globuli rossi,causate, a loro volta, dalla ridottaproduzione di eritropoietina.

Compromissione delle ghiandolesurrenaliLa compromissione di tali ghiando-le determina una forte astenia ed èspesso causata da malattie infettivesoprattutto virali.

Diabete mellitoL’astenia è il sintomo principale deldiabete mellito. Nelle persone affetteda diabete, il pancreas produce una

quantità insufficiente di insulina, nonla produce affatto, oppure le cellulenon rispondono all’insulina prodottadal pancreas. Come conseguenza,la concentrazione del glucosio nelsangue aumenta al di sopra dei livel-li normali; inoltre, questo zuccheroviene filtrato dai reni ed eliminato dal-l’organismo. Il corpo perde in questomodo la sua principale fonte di ener-gia, pur essendoci paradossalmenteun eccesso di glucosio nel sangue.

Astenia e depressioneLa depressione e l’astenia sonospesso parte di un circolo vizioso e sialimentano a vicenda, rendendo diffi-cile determinare dove l’una finisca el’altra incominci. Gli stati depressivi,infatti, sono molto frequenti nellapopolazione; la maggior parte di essiè mascherato e si manifesta sempli-cemente con qualche sintomo comu-ne all’astenia, quale senso di debo-lezza diffusa, intorpidimento, disturbidel sonno e svogliatezza.

Sebbene i ricercatoriabbiano a lungosospettato che ladepressione e l’asteniasiano condizioni fra loro associate, la natura del lororapporto non è stata,ad oggi, del tuttochiarita

Un recente studio compiuto dal-l’OMS su 3200 pazienti, monitoratiper un anno, e pubblicato sulla rivi-sta Psychosomatic Medicine, hadimostrato come i soggetti affetti da

CAUSE INFETTIVE E NEUROLOGICHE DETERMINANTI DEBOLEZZA MUSCOLARE

INFETTIVE

Virus di Epstein-Barr

HIV

Influenza

Malattia di Lyme

Meningite

(scatenata da molteplici agenti)

Poliomielite

Rabbia

Sifilide

Toxoplasma

NEUROLOGICHE

SLA

Disordini cerebrovascolari

Infarto

Ematomi subdurali/epidurali

Disordini della mielina

Sindrome di Guillain-Barré

Sclerosi multipla

Neoplasie

Disordini neuromuscolari

Botulismo

Sindrome miastenica

di Lambert-Eaton

Miastenia gravis

Intossicazione da organofosfati

Radiculopatie

Spondilosi cervicale

Malattia degenerativa del disco

Danni alla colonna vertebrale

Atrofia muscolare spinale

depressione abbiano una probabili-tà quattro volte maggiore di svilup-pare episodi di astenia e i soggettiche soffrono di eccessivo affatica-mento presentano il triplo di possi-bilità in più di sviluppare statidepressivi. Tale studio suggerisceche astenia e disordini psicologicilegati a un evento depressivo siano,almeno parzialmente, sovrapponi-bili e manifestino differenti fattori dirischio.

“Si può forsecomprendere comeuna persona stancapossa, con il tempo,sentirsipsicologicamente indifficoltà a causa dellasua condizione, mentreil contrario appare piùdifficile da spiegare”,scrive il ricercatorePertos Skapinakis,direttore medicopresso l’Università di Ioannina in Grecia

Esaminando il ruolo dell’attività fisi-ca, i ricercatori sostengono comel’esercizio fisico possa essere unfattore importante nel contribuire aspiegare l’associazione tra le duecondizioni. “E’ ormai universalmen-te riconosciuto come l’attività fisicaabbia un effetto protettivo sulladepressione”, scrive Skapinakis. “E’stato anche suggerito come l’inatti-vità possa avere un ruolo fonda-mentale nel determinare l’insorgen-za di astenia cronica”.Infine, l’astenia appare come unsintomo molto pronunciato anche

Se l’astenia si manifestacome sintomo di unamalattia maggiore, qualsiasitentativo d’intervento perridurla apparirà solamentecome un palliativo; iltrattamento della patologiamaggiore permetterà la curaanche della sintomatologiaastenica ad essa correlata.

CURARE L’ASTENIA COME SINTOMO

L’astenia evidenzia episodi

di sonnolenza e svogliatezza

durante il giorno,mancanza di energie, di appetito

e di memoria. Da ultimo anche

la cosiddetta“sindrome della

primavera”

FARMACI E NARCOTICI CHE POTREBBERO CAUSARE DEBOLEZZA MUSCOLARE

Amiodarone Agenti antitiroidei:

metimazolo, propiltiouracileFarmaci antiretrovirali:

zidovudina, lamivudinaAgenti chemioterapiciCimetidinaCocainaCorticosteroidiDerivati dell’acido fibrico:

gemfibrozilInterferoneLeuprolide acetatoAntinfiammatori non steroideiPenicillinaSulfonammidiStatine

38nuovo

Collegamento

nelle meteoropatie. Il fenomenodella sensibilità ai cambiamenti deltempo, infatti, è caratteristico deisoggetti ansiosi e labili sottol’aspetto neurovegetativo.

L’astenia comeeffetto collateraleL’astenia appare anche come uneffetto indesiderato comune adiverse classi di farmaci. La tabellaa lato riassume i principali farmaci enarcotici responsabili dell’insorgen-za dell’astenia. Fra essi ricordiamol’interferone, utilizzato per la terapiadi alcune malattie virali e tumorali, icorticosteroidi, farmaci ad azioneantiinfiammatoria, aritipiretica eimmunosoppressiva, e le penicilli-ne, antibiotici in grado di inibire lacrescita dei batteri interferendo conla sintesi della loro parete.

Riconoscerel’asteniaLa diagnosi è susseguente a una visi-ta molto accurata. Il medico deve dap-prima valutare se il disturbo astenicopeggiora con l’attività e migliora colriposo, evenienza possibile nellecause organiche; se, viceversa, leforze non mancano nel movimento enella ricreazione della mente, allora sipuò ipotizzare una causa di pertinen-za psichiatrica o psicologica. Nel-l’anamnesi devono essere presi inconsiderazione la presenza di febbre,un eventuale calo ponderale, dispnea,dolori, disturbi del sonno, sonnolenzadiurna, pallore, ittero, iperprolattinemiaed epatosplenomegalia.L’anamnesi farmacologica è tesa avalutare l’eventuale assunzione daparte del paziente di psicofarmaci,antistaminici, analgesici, diuretici eipotensivanti in genere.

40nuovo

Collegamento

Occorre indagare, inoltre, su possibilie pregresse malattie virali o su repen-tini cambiamenti nello stile di vita del-l’individuo. È opportuno, inoltre, evi-denziare eventuali disturbi nutrizionali:bulimia, anoressia, dimagrimenti. Èinoltre auspicabile osservare se ilpaziente manifesta segni riconducibilia una sindrome depressiva.Il medico richiederà generalmentealcuni esami strumentali, quali unaradiografia del torace e un ECG, ediversi esami ematochimici, quali lamisurazione di VES, transferrina,emocromo, sideremia, calcemia e gli-cemia, un test sulla funzionalità rena-le e sull’HIV. Infine, per la diagnosi didiverse miopatie è consigliabile effet-tuare una biopsia. La valutazionepatologica del tessuto muscolare sifocalizza su analisi istologiche, isto-chimiche, biochimiche e genetiche.

Curare lo stresscon l’omeopatiaSolo se l’astenia è effettivamentepriva di cause organiche è possibilecurarla con gli oligoelementi o conl’omeopatia. Per stabilire la terapia

più valida, il medico omeopata deveconoscere l’orario in cui si presentala stanchezza, i fattori climatici sca-tenanti ed i fattori emotivi che lamigliorano o la peggiorano. In generale, il medico prescriverà labrionia in caso di stanchezza mattuti-na, o l’arsenico album, nel caso taleaffaticabilità sia accompagnata daangoscia o stati ansiosi. La sulfur èinvece indicata per la stanchezzapomeridiana, spesso associata aduna sensazione di vuoto allo stomaco.Infine, il natrum muriaticum è utile aisoggetti che presentano stanchezzaserale e parallela incapacità ad addor-mentarsi a causa di cattivi pensieri.

I rimedi fitoterapiciNumerose sono le piante considerate,dalla tradizione erboristica, come effi-caci rimedi antistanchezza. In partico-lare, si ricorda l’eleuterococco, chia-mato anche ginseng siberiano. Si trat-ta di una pianta adattogena, antistresse defatigante, utile nell’astenia, duran-te la convalescenza, nell’esaurimentopsico-fisico e nello stress. A dosieccessive, l’assunzione di tale rime-dio può dar luogo a diversi effetti col-laterali, quali cefalea, tensione einsonnia. È consigliabile non utilizzare

In presenza di sindrome da “burnout” e di stanchezza dovuta alcambio di stagione appare utilemantenere orari lavorativiragionevoli e concedersinumerose pause durante losvolgimento della propria attività.Altrettanto utile appare coricarsi esvegliarsi sempre nei medesimi

COSA FARE IN CASO DI STRESS LAVORATIVO E CAMBI DI STAGIONE?

l’eleuterococco nelle patologie acute,in presenza di febbre, nelle terapiecon anticoagulanti e in caso di diabe-te. Per questi motivi, prima della som-ministrazione, è auspicabile il consi-glio del medico o del farmacista.Anche il ginseng è una pianta anti-stress, in grado di stimolare l’attivitàdelle ghiandole surrenali e riequili-brare il sistema nervoso. La sommi-nistrazione di dosaggi consideratiterapeutici per lunghi periodi puòdare luogo ad effetti simili a quellidati da una dose eccessiva di cor-ticoidi; per questo motivo, in genereil ginseng viene somministrato perbrevi periodi ed a intervalli regolari.Infine, il fieno greco appare comeun tonico e un ricostituente naturale,utilizzato soprattutto in caso di ane-mia e nei periodi di convalescenza.Nelle donne gravide, però, puòaumentare le contrazioni uterine.

orari per mantenere un buon ritmocircadiano, concedersi pasti seralifrugali, in modo da nonappesantire la digestione, edevitare l’assunzione di caffè oalcolici nel dopocena. Dedicarsi ahobbies gratificanti e momenti diautentica libertà aiutano a evitareepisodi acuti di stanchezza.