STAMPA REGGIANA · Il mio impegno per la lotta al crimine Isabella Fusiello. 3 ... p. 38 e 39 –...

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periodico di attualità > cultura > spettacolo > sport - anno XII numero 9 > NOVEMBRE-DICEMBRE 2014 € 2,00 STAMPA REGGIANA EXPO 2015 A Reggio cresce l’attesa EMERGENZA P O La piena del Grande Fiume GHIARA Nuova luce per il Museo Intervista a tutto campo al nuovo Questore Il mio impegno per la lotta al crimine Isabella Fusiello

Transcript of STAMPA REGGIANA · Il mio impegno per la lotta al crimine Isabella Fusiello. 3 ... p. 38 e 39 –...

periodico di attualità > cultura > spettacolo > sport - anno XII numero 9 > NOVEMBRE-DICEMBRE 2014 € 2,00

STAMPA REGGIANA

EXPO 2015A Reggio cresce

l’attesa

EMERGENZA PO La piena del

Grande Fiume

GHIARANuova luce

per il Museo

Intervista a tutto campo al nuovo Questore

Il mio impegno per la lotta al crimine

Isabella Fusiello

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SOMMAR

IORUBRICHEp. 5 – PRIMO PIANO Tempo di test di Dario Casellip. 7 – SOTTOSOPRA Il buonismo fa male ai più deboli di Enrico Pirondini

SERVIZI - ATTUALITA’p. 8-13 - NEWS DALL’ESAGONO e non solop. 14-17 – Dall’anonima sequestri alla lotta al crimine a Reggio. Intervista al Questore Isabella Fusiello di Isabella Trovato e Simona Onnibonip. 18 e 19 - SETA “sorvegliato speciale”, sanzioni ad ogni disservizio di Isabella Trovatop. 20 e 21 – La grande paura di Antonio Leccip. 22 e 23 – Notte in questura per due bottiglie fotografate di Isabella Trovatop. 26 e 27 – Expo 2015: Reggio si prepara per l’Esposizione Universale di Isabella Trovatop. 28-31 – Riaperto lo scrigno dei tesori della città di Giulia Mistip. 32 e 33 – Un’associazione in memoria di Jessica Filianti di Simona Onniboni

ECONOMIAp. 25 - XXI Gioranta Nazionale Orientagiovani. Come fabbricarsi il futuro

REGGIO CITTA’: STORIE, EVENTI, COSTUMEp. 34 e 35 – A San Polo un rifugio per gli animali selvaticip. 36 – REGGIANI ALL’ESTERO It’s not luck, it’s GOOGLE di Riccardo Casellip. 37 – Alberto Barbieri. Vi presento il mio cinema multisensorialep. 46 – Emozione pura al Teatro Valli di Marcello Mazzolip. 47 – Una ventata di cultura italiana di Otello Incerti

ARTE E CULTURAp. 44 – La luce come patrimonio genetico di Emanuele Filinip. 45 – Una poetica dell’inquietudine di Monica Baldi

TERRITORIOp. 38 e 39 – Ottobre rosa. Grande show per le donne in cura di Enrico Pirondinip. 41 – Non si può morire in bici a 11 anni di Antonio Leccip. 42 e 43 - Salvaterra di Casalgrande di Danilo Morini

SPORTp. 52 e 53 – Grissin Bon, la meglio gioventù di Lorenzo Marcaccip. 54 e 55 – Aeronautica. E il “macchino” tornò a volare di Romano Pezzi

SALUTE, PASSIONI, BENESSERE

p. 48 e 49 – MUSICA. I Migliori anni con Radioerre di Luigi Cocconcellip. 50 e 51 – SALUTE E PREVENZIONE. Asma bronchiale: Reggio è centro regionale e nazionale di Simona Onnibonip. 56 – MODA. Tendenza fourrure di Biancamaria Tirellip. 57 – LA RICETTA DEL MESE a cura di Paolo Bragliap. 58 e 59 – VERDE E DINTORNI Hydrangea di Giuseppe Baldip. 60 e 61 – ESCURSIONISMO L’Alpinismo giovanile del CAI a cura del CAIp. 63 – IL RACCONTO DEL MESE Superstizioso? di Franco Zanichellip. 64-66 – AGENDA Appuntamenti dedicati ai più piccolip. 67-73 – AGENDA Appuntamenti in città, a Teatro e nelle Galleria d’Artep. 74-82 – EVENTI IN CTTA’

STAMPA REGGIANADirettore responsabile: GIOVANNI MAZZONIProprietà: Editoriale Tricolore s.r.l. -Editore: Editoriale Tricolore srl, via Pasteur, 2 - 42122 Reggio Emilia

Direzione e Redazione: via Pasteur 2 - 42122 Reggio Emilia Tel. 0522.557893 Fax 0522.557825 e-mail: [email protected] ISSN 2239-5946Pubblicità: Rete 7 e Editoriale Tricolore Tel. 0522.557893 - fax 0522.557825

Progetto grafico: Corbelli Tiziana - Foto: Stefano Rossi di Foto Artioli - Editoriale Tricolore srl - Stampa: BERTANI & C. - CAVRIAGO (RE)Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n. 1157 del 14/02/2006Poste italiane spa - spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art. 1 comma 1, DCB Reggio Emilia - Iscrizione ROC nr. 4492 del 4/4/1997

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di DarioCaselli

primo piano n

BancheTempo di test

La BCE ha bocciato 25 istituti. Favorite le Banche del Nord

Anche questa è andata! Gli stress test sulle maggiori banche del-l’Unione sono passati e in Italia hanno lasciato diversi feriti e due

caduti: Mps e Carige.

Ora, prima di parlare di casa nostra, è opportuno vedere come sono stati fatti questi test. Il metodo era di mi-surare gli attivi rischiosi (Rwa) e calcola-re su di essi il fabbisogno di capitale, ma non tutti gli attivi sono rischiosi allo stes-so modo, infatti nella composizione del-l’Rwa, il credito pesa per l’ 80%, i rischi di mercato per il 6% e quelli operativi per l’11%. Il Sole 24 ore fa qualche esempio: Deu-tsche ha Rwa per appena il 22% del suo bilancio di ben 1.580 mld, Commerzbank per il 38%, Credit Agricole per il 40%, mentre la miglior banca Italiana, Intesa, pur avendo un’eccedenza di capitale di oltre 10 miliardi, presenta un attivo a ri-schio del 60%. Questo perché i test hanno punito le banche commerciali, che fanno più crediti e hanno più sofferenze, in par-ticolare le italiane e risparmiato le grandi banche d’affari, che hanno alti rischi di mercato, nei loro immensi portafogli, fatti di bund, ma anche di azioni, strutturati, cds, derivati, futures. Solo Deutsche ha titoli illiquidi, cioè sen-za prezzo di mercato, 30 mld contro un capitale di 47. Mentre Eba e Bce valutano tutti i crediti e le sofferenze, chi stabi-lisce il valore degli assets finanziari? La banca stessa, con validazione della banca centrale del Paese di residenza, in questo caso Bundesbank.

Il metodo ha vergognosamente favo-rito le banche del nord, in particolare francesi e tedesche, che erano già state salvate dallo Stato nelle crisi precedenti,

la Germania ha im-piegato più di 200 mld di euro per sal-vare le sue banche e l’Italia 4 mld, mentre i francesi hanno sal-vato Dexia per ben tre volte e le banche spagnole sono state ricapitalizzate con i soldi del fondo sal-va Stati per quasi il 20% versati dall’Ita-lia. Se Renzi cerca-va una ragione per cambiare verso al-l’Europa, questa era eccellente, ma dubi-tiamo si sia accorto di ciò che è succes-so. Comunque, non tutto il male viene per nuocere, grazie a questa operazio-ne le banche italia-ne si rafforzeranno patrimonialmente e faranno pulizia, per quanto possibile di sofferenze e incagli, infatti diverse hanno superato l’asticella di poco. Una banca in salute come il Credem, ha già collocato sul mercato primario, quello degli investitori istituzionali, un bond da 700 milioni di euro, segno di preveggenza e prudenza e molte altre la seguiranno, attraverso questa e altre forme, come aumenti di capitale, dismissioni di assets e fusioni.

Tutto bene, dunque? No. Restano i problemi di due banche importanti distrutte dalla mala gestione di ri-stretti gruppi di potere, alleati o su-balterni alla politica: Mps e Carige, in entrambe era socia la cooperazione ros-sa, il che porta a pensare che quantome-no porti sfortuna, in entrambe la politica la faceva da padrone e il management faceva gli affari propri, nel senso letterale del termine, come dimostrano indagini e sentenze. Il caso più grave è Mps, la più antica ban-ca italiana è di fronte all’alternativa della vendita, magari a pezzi o alla nazionaliz-

zazione, ipotesi che considero sciagura-ta, vorrebbe dire riconfermare la politica sulla plancia di comando e, visti i risultati, sarebbe un’autentica follia. Il ventre mol-le del sistema è però rappresentato dalle banche di piccole e medie dimensioni, la cui vigilanza è rimasta alla Banca d’Italia, tra di loro diverse sono commissariate de jure o de facto: Cassa di Ferrara, Banca Marche, Popolare dell’Etruria, Marostica, ecc.., più uno stormo di rurali.

La buona notizia è che la nostra “spazzatura” è ben visibile, mentre le grandi banche del nord, alla pros-sima crisi finanziaria scopriranno che i tappeti non bastano a nascondere la sporcizia, ma purtroppo se non paghe-ranno gli Stati, pagheranno i clienti e i risparmiatori. Insomma, in questo caso l’Europa ha cambiato verso e Renzi è contento, anche se non è quello giusto. n

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Via Alberto Pansa, 142124 Reggio EmiliaT +39 0522 516251F +39 0522 [email protected]

“La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie”J. M. Keynes (Economista, XX secolo)

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sottosopra n

Emergenza clandestini

di Enrico Pirondini

Il buonismo fa maleai più deboli

L’eccessiva tolleranza alla lunga procura grandi disagi

I centomila che sono scesi in piazza a Milano giorni fa alla manifestazione della lega contro l’emergenza sbarchi porta ad al-

cune considerazioni.

l L’Italia è un paese molto tollerante e compassionevole. Ma talvolta, come sostiene Francesco Alberoni, queste qua-lità entrano in conflitto con la giustizia e producono danni. In questi casi non si deve parlare di bontà ma di “buonismo”. Esempi: a Napoli la gente aiuta a scap-pare i ladruncoli che rubano in macchina o ti strappano l’orologio per strada. Sulle spiagge molti proteggono gli ambulanti irregolari. Se una famiglia extracomuni-taria si dimentica di pagare l’affitto, vie-ne giustificata dai più. Se un poliziotto tocca un immigrato e costui dice che il poliziotto lo ha picchiato,la maggioranza de noantri crede all’immigrato. Dalle mie parti almeno è così. La lista buonista è parecchio lunga. Si tollera lo studente violento e fancazzista, l’ubriaco che star-nazza alla movida, lo zingaro che entra in casa tua e rubacchia quel che trova, il drogato disteso sotto i portici o davanti alla discoteca, chi va sui mezzi pubblici e non paga il biglietto. Se il controllore lo becca, il controllore passa un brutto quarto d’ora.

l A Milano, in piazza Duomo il nige-

riano Toni Iwobi (responsabile per la Lega dei problemi legati alla immigra-zione) ha detto dal palco: “La clan-destinità è un reato in tutto il mon-do, ma non in Italia”. E poi: “Io sono leghista perché la Lega è l’unico partito che difende la legalità”. Matteo Salvini, che era al suo fianco, per poco non vien preso da un coccolone. Ma si è ripreso subito, urlando: “Difesa dei confini, ba-sta alla operazione Mare Nostrum, diamo lavoro agli italiani, mai una moschea in Italia per chi seppellisce le donne sotto il velo”. Poi ha detto che si farà aiutare da Marine Le Pen ad abolire il trattato di Schengen. Salvini è matto? No, interpre-ta un sentimento popolare che va sem-pre più diffondendosi. Sottovalutarlo è una pessima idea.

l Il sistema in cui siamo calati fin qua è “lasso” come dicono molti sociologi. Cioè allentato, rilassato, mollaccione. Incline al compromesso anche su valori che non sono negozia-bili. Ecco, un sistema così può andare bene là ove esiste un forte senso civico e a deragliare sono in pochi. Ma un si-stema lasso diventa pericoloso quando è la maggioranza che deraglia. Perché? Perché la gente ha paura di rimprovera-re coloro che deviano. Ed allora la gente è portata o ad ignorarli o a giustificarli. Non è lontano il giorno in cui le stesse

forze dell’ordine, per non apparire impo-polari, rinunceranno a fare il loro dovere. Segnali (inquietanti) in tal senso ci sono già, a dar retta almeno a taluni telegior-nali.

l Nelle città si stanno formando aree degradate, contenitori riempiti con le migliaia di persone salvate dal mare. Sono le nuove favelas europee. In Francia non si contano più. In Germania e Svizzera invece tutto è sotto controllo. Ma i tedeschi hanno l’Angelina Merkel, noi la Rosy Bindi. Ed allora? Allora biso-gna riflettere su questa nostra eccessiva tolleranza perché procura grandi disagi ai vecchi, agli ammalati, a tutti i deboli che invece rispettano la legge.

l Il buonismo favorisce i prepotenti, i falsi, i menzogneri, i gruppi orga-nizzati che vanno nelle piazze e nei talk show a strillare al sopruso. Co-loro invece che hanno realmente bi-sogno non hanno voce, non riescono a farsi sentire, vengono irrisi e cal-pestati. Per uscirne occorrono forze dell’ordine rafforzate, pagate meglio, più preparate e istruite, più attrezza-te. E magari pure con una età media più in linea con il nuovo mansionario. Molti paesi democratici si stanno già organizzando in questa direzione. I più deboli vanno aiutati. O no? n

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Elezioni Regionali 2014

San Prospero 2014Tre giorni di iniziative in cittàIl 24 novembre si celebra la Festa di San Prospero, patrono di Reggio Emilia, uno degli appuntamenti più attesi e vissuti della città e del suo centro storico in partico-lare. Una festa all’insegna delle tradizioni, che da sempre è occasione per la comu-nità di incontrarsi, vivere le strade e le piazze del centro tra musica, aromi e sapori d’autunno. Ampio è l’impegno della città per la festa del patrono. Oltre al Comune, alla Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla e ai custodi della Basilica di San Prospero, sono coinvolte istituzioni e organizzazioni culturali e del commercio, come emerge dal programma che ha il suo culmine proprio nella giornata del 24 novembre, ma offre iniziative fin da sabato 22 novembre quando in piazza Martiri del 7 Luglio si svolgerà ‘Nevic@Re’, l’Appennino scende in città con i suoi luoghi, la sua gente, i suoi prodotti. Dalle ore 10 alle 19 le stazioni sciistiche di Febbio, Cerreto Laghi e Ventasso si presentano ai reggiani; inoltre stand di prodotti tipici della nostra monta-gna. Nell’atrio del Teatro Valli, dalle ore 11 alle 15.30, l’associazione Scrittori reggiani presenta L’Appennino Reggiano e la sua strada, immagini e letture dal libro “SS63”. Alle 17.30 nel porticato del Teatro Valli il concerto acustico del gruppo ‘Lassociazio-ne’. Sempre nella giornata di sabato, in piazza Prampolini, ‘Creare con arte’ con il Circolo degli Artisti di Reggio Emilia. Domenica 23 novembre invece le associazioni “Reggio in Rosa è!” e “ViaRomaViva” inizieranno ad animare le vie Roma, Guidelli e i portici di San Pietro con spettacoli e artigianato in strada. Alla Biblioteca Panizzi, alle ore 11, letture e narrazioni per bambini e adulti. Nella Sala degli Specchi del Tea-tro Valli, alle ore 11, l’attore e regista Sergio Rubini legge Stoner di John E.Williams; mentre, alle ore 16 e alle 17.45, al Teatro Ariosto va in scena lo spettacolo Storie di elfi e folletti della compagnia “La Baracca Testoni Ragazzi”.Lunedi’ 24 novembre, nella Basilica di San Prospero, si terranno i due momenti tra i più attesi dalla città, il Concerto di campane (ore 10.30) e la Messa Solenne (ore 11), presieduta dal vescovo Massimo Camisasca. Alle ore 21 la Cattedrale di Santa Maria Assunta (piazza Prampolini) risuonerà delle note del violinista Fabio Biondi in occasione del Concerto per San Prospero.Nella giornata del patrono, inoltre, tradizione e folklore si fonderanno in suoni, aromi e colori, trasformando le piazze e le vie del centro in un grande mercato all’aper-to che da piazza San Prospero attraverserà via Roma, via Guidelli, portici di San Pietro, corso Garibaldi e piazza 24 Maggio con oltre 500 banchi. Tra i banchi non mancheranno le occasioni per partecipare alle attività promozionali e alle raccolte fondi promossi da circa 60 soggetti tra associazioni, scuole e parrocchie.

Si vota domenica 23 novembre Nella sola giornata di domenica 23 novembre si vota per l’elezione del presidente e per il rinnovo dell’As-semblea legislativa della Regione Emilia-Romagna: i seggi sono aperti dalle ore 7 alle 23. Sei i can-didati presidenti: Maurizio Mazzanti collegato alla lista Liberi Cittadini; Stefano Bonaccini, collegato alle liste PD, Sel, Emilia Romagna Civi-ca, Democrazia Solidale; Alan Fabbri, collegato a Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia; Maria Cristina Quintavalle, collegata a L’altra Emilia Romagna; Giulia Gibertoni collegata a Movimento 5 Stelle, Alessandro Rondoni collegato a Nuovo Centro Destra (L’ordine dei candidati alla presidenza rispecchia quello sorteggiato in Corte d’appello a Bologna). 507 i candidati consiglieri in corsa per i 50 seggi dell’Assemblea legi-slativa: di questi 265 sono uomini (il 52,3%) mentre 242 sono le donne (47,7%) ed hanno una età media di 45,5 anni (46,6 gli uomini e 44,3 le donne). Online è possibile trovare le liste ed i manifesti dei candidati di ciascuna Circoscrizione, i fac-simili delle schede elettorali per ogni pro-vincia della regione, la composizione del corpo elettorale suddiviso per comuni delle nove province emiliano romagnole, le informazioni e le cir-colari ministeriali relative al voto, le leggi che regolano la consultazione elettorale nonché la banca dati dei risultati delle precedenti tornate. Sul sito http://www.regione.emilia-romagna.it/, anche il manuale di “Istru-zioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione”. L’elettore deve presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l’ha smarrita può richiederla all’ufficio elettorale del comune di residenza.

Creare imprese e territori vincenti con H2020Si è svolto venerdì 7 novembre al Tecnopolo di Reggio Emilia l’Assemblea annuale del Club Digitale di Unin-dustria Reggio Emilia. Tema centrale dell’incontro è stato “Horizon 2020”: il nuovo Programma del sistema di finanziamento integrato destinato alle attività di ricerca della Commissione europea. L’incontro si è aperto con il saluto di Mauro Severi, Presidente Unindustria Reggio Emilia, che ha offerto alcuni spunti di riflessione alla platea, dicendo: “Il digitale deve sempre più entrare nelle imprese produttive: queste, infatti, avranno la possibilità di recuperare quelle conoscenze e quegli strumenti che permetteranno loro di capire come creare e produrre il proprio valore digitale aggiunto, allo scopo di aumentare l’innovazio-ne, la produttività e l’efficienza aziendale. L’ICT si conferma al primo posto nelle domande di finanziamento avanzate dalle pmi per progetti innovativi previsti dal maxi programma UE, e solo per il prossimo anno, complessivamente, nel programma Horizon 2020 i fondi previsti per il settore digitale sono pari a 1.704,31 milioni di euro”.L’assemblea è proseguita con la relazione di Luca Torri, Presidente Club Digitale Unindustria Reggio Emilia, che – a margine - ha detto: “Abbiamo affron-tato l’argomento in modo ampio, coerentemente con le ricadute dell’impatto di H2020 su asset quali sviluppo del territorio, crescita dell’occupazione, sostegno alla nascita di nuova imprenditoria, ottimizzazione della ricerca. L’obiettivo del Club Digitale è stato confrontarsi con esperti di respiro europeo su quello che può essere il decalogo del progetto vincente: quali informazioni occorrono per una proposta efficace, il fattore tempo, la necessità di idee realmente innovative e la comprensione di come si organizza e si struttura una proposta – spiega ancora Torri, che aggiunge - Abbiamo dato messaggi concreti e pratici, presentando alcune case history di piccole e medie realtà ICT attive nella progettazione verso H2020”.Successivamente si è tenuto l’intervento di Serena Foracchia, Assessore alla Progettazione europea per le strategie di sviluppo del Comune di Reggio Emilia, sul tema: “Il ruolo delle istituzioni: Agenzia Europea per la città di Reggio Emilia.L’Assemblea ha ospitato quindi Leonardo Piccinetti, socio di Europe for Business Ltd, e Ivan Pilati, Strategy & Business Development Executive di “Trento Rise/Istituto Bruno Kessler”.

Club Digitale al Tecnopolo

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CREDEM50 milioni di euro per assistere i territori colpiti dall’alluvioneIl Gruppo Credem ha stanziato un plafond di 50 milioni di euro per assistere le popolazioni delle province colpite dal-l’alluvione di ottobre 2014. Tale iniziativa è in linea con la stra-tegia del gruppo di sostegno e vicinanza al territorio. In particolare, il plafond è destinato a sostenere le famiglie e le imprese nella gestione dell’emergenza attraverso finanzia-menti sia a breve sia a medio termine a tassi agevolati. Inoltre le imprese potranno finanziare la sostituzione dei macchinari danneggiati anche attraverso operazioni di leasing. Le ri-chieste potranno essere presentate entro il 27 febbraio 2015 presso le filiali e i centri imprese del territorio. Le province coinvolte nell’iniziativa sono quelle maggior-mente colpite dall’alluvione di ottobre 2014: Parma, Genova, Padova, Rovigo, Verona, Alessandria, Verbania, Trieste, Pia-cenza, Grosseto, Pisa, Pistoia e Livorno. Con questa iniziativa il Gruppo Credem intende essere vici-no al territorio con iniziative concrete per dare assistenza alle persone ed alle imprese colpite dagli eventi calamitosi. Le filiali, i centri imprese e tutta la rete locale, sono a disposizione per fornire le informazioni e l’assistenza necessaria.

Giorgio Ferrari - Presidente Credem

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Elia Minari di Cortocircuito sarà premiato a FirenzeSi terrà il 22 novembre nel-lo storico palazzo “Spedale del Bigallo” di Bagno a Ripoli sulle colline di Firenze, il 20° Vertice Nazionale Antima-fia dove verrà premiato Elia Minari della web-tv Cor-tocircuito di Reggio Emilia per l’impegno di denuncia e approfondimento, attraverso diverse video-inchieste e cortometrag-gi, sulla criminalità organizzata di stampo mafioso in Emilia. Si chiama “Premio Scomodo 2014 e viene consegnato ogni anno a quelle perso-nalità che si sono distinte per il proprio coraggio nel sollevare vicende scomode legate alle mafie.Il premio sarà consegnato alla presenza di Pietro Grasso, presidente del Senato e di Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia, che recentemente è stato ospite di un’iniziativa organizzata da Cortocircuito nella Sala del Consiglio Comunale di Reggio Emilia.Insieme a Elia Minari verrano premiati Renato Scalia, ex ispettore capo della Direzione Investigativa Antimafia e Paolo Borrometi, giornalista si-ciliano sotto scorta, che parteciperanno all’iniziativa insieme a Catello Maresca, sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e Paola Di Nicola, giudice del Tribunale di Roma.

Antimafia

Nominati dal Presidente i consiglieri delegatiSono sei i consiglieri delegati che accom-pagneranno il presidente della Provincia Giammaria Manghi nella guida dell’en-te: si tratta di 5 sindaci e un consigliere comunale, tutti componenti dell’attuale consiglio provinciale che avranno una funzione di collaborazione e di appoggio alla Presidenza nel lavoro dell’ente, che si trova in una delicata fase di passaggio. Così come il Presidente Manghi, il quale presta il suo servizio di Presidente della Provincia senza ricevere alcuna indenni-tà, i consiglieri non percepiranno alcun compenso per il lavoro svolto.Ilenia Malavasi, classe 1971, è sindaco di Correggio da giugno 2014. Assessore provinciale all’Istruzione nella precedente legislatura provinciale, è stata nominata vicepresidente della Provincia di Reggio. Enrico Bini, classe 1955, è sindaco di Ca-stelnovo ne’ Monti da maggio 2014. Già presidente della Camera di Commercio di Reggio e della Cna provinciale avrà le seguenti deleghe: Lavoro e Legalità.Paola Casali, classe 1950, è sindaco di Bagnolo dal 2009. Assessore alla Cultura nel Comune di Bagnolo fino al 1999, dieci anni dopo ne è diventata Sindaco avrà le deleghe per Welfare, Sanità, Casa e Pari opportunità.Alessio Mammi, classe 1980, è sindaco di Scandiano dal 2009 avrà le deleghe per Pianificazione territoriale e Agricoltura. Pierluigi Saccardi, classe 1963, è consigliere comunale a Reggio Emilia da maggio 2014 avrà le deleghe per Promozione del ter-ritorio, Attività produttive, Caccia e pesca, Europa. Andrea Tagliavini, classe 1976, è sindaco di Quattro Castella dal 2009 e avrà le deleghe per Infratrutture e mobilità, Sport. Al Presidente, che ai sensi della nuova legge Delrio, è l’unico a «sovrintendere al funzionamento dei servizi e degli uffici e all’esecuzione degli atti», restano in capo le funzioni degli Affari generali, la Programmazione delle Risorse umane e finanziarie, la Protezione civile, l’Ambiente e la Cultura.

Provincia

CNANuova sede per le postazioni CoworkingSono state inaugurate alla fine di ottobre al Centro Direzionale “Il Volo” le nuove posta-zioni coworking targate CNA. Dopo lo spazio coworking nella nuova filiale del centro storico - sotto la Galleria Cavour, CNA raddoppia e mette a disposizione di professionisti e imprenditori postazioni di lavoro at-trezzate con WiFi, banda larga, dehor, stampanti, sale riunioni, aree ristoro e tutto quello che serve per il “professionista dell’era digitale”.12 postazioni di lavoro in due locali per un totale di 250 mq aperti 24 ore al giorno, 7 giorni su 7.“Siamo stati i primi a Reggio Emilia ad aprire postazioni coworking - ha detto Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA - perché cre-diamo che la condivisione di spazi fisici e attrezzature e soprattutto lo scambio di idee, conoscenze, contatti, professionalità, sia un primo passo per conciliare il mondo produttivo tradizionale con nuove mo-dalità operative. CNA vuole essere parte di questo “ecosistema” che valorizza creatività, innovazione e la creazione di reti d’impresa con progetti concreti che abbiamo intenzione di estendere anche in altri punti della provincia”. “Una forma di partecipazione attiva disponibile a favore di tutta la cittadinanza - conclude il Presidente Dallari - e di tutti coloro che vogliono sperimentare e co-progettare con noi, una forma diversa di lavoro e di network fra professionisti, aziende e cittadinanza”.

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Vaccini

SanitàIl nuovo acceleratore arriva a ReggioAl Santa Maria Nuova è in fase di assemblag-gio il nuovo accelera-tore lineare destinato al miglioramento della assistenza ai malati on-cologici.Il nuovo acceleratore li-neare per terapia con fo-toni True Beam STx 2.0, in funzione dal prossimo gennaio nella Radiotera-pia Oncologica dell’IRC-CS di Reggio Emilia, è il primo modello di questo genere presente in Italia ed è il più avanzato oggi sul mercato mondiale e tra i primi esemplari installati in Europa.Prodotto dalla californiana Varian Medical System, l’acceleratore è arrivato all’Ospedale lo scorso 20 Ottobre e da allora i tecnici specializzati sono all’opera per il suo assemblaggio. L’apparecchiatura, il cui costo complessivo è di 3,6 milioni di euro, è stata acquisita con il contributo fondamentale della Fondazione Manodori, che ha erogato 1,5 milioni di euro nel corso dell’ultimo triennio, e di Ascmad Pro-ra, la Onlus che ha sostenuto il progetto di rinnovamento tecnologico con una raccolta fondi pari a 0,5 milioni di euro.Come ha spiegato il Direttore della Radioterapia Oncologica e vice Presidente Ascmad-Pro.ra. Cinzia Iotti “La nuova macchina utilizza fasci radianti altamente performanti che consentono di completare i trattamenti in tempi brevi”Grazie alle potenzialità dei sistemi di acquisizione e visualizzazione delle immagini di cui è dotato, il True Beam è in grado di effettuare te-rapie sia su bersagli statici che su bersagli mobili, rendendo possibile sincronizzare i fasci radianti con l’atto respiratorio del paziente. “È questo un requisito fondamentale per le neoplasie soggette al movimento quali sono quelle che interessano il polmone e l’addome superiore” ha detto la dott.ssa Iotti.

Circolo del CasinoL’assemblea straordinaria dei Sociha votato l’aumento di capitale Gli azionisti del Circolo del Ca-sino hanno risposto numerosi all’appello rivolto dal presidente, Camillo Galaverni, e lo scorso 29 ottobre hanno affollato lo storico Salone Vellani per votare a larga maggioranza l’aumento di capita-le sociale e l’adeguamento dello Statuto sociale.Ai Soci chiamati a raccolta, il pre-sidente ha chiesto un investimen-to di 103.30 euro per azione e la risposta è stata positiva. Un segnale forte che testimonia la volontà da parte dei reggiani di mantenere vivo Palazzo Tirelli (già Gabbi) su cui verranno effettuati alcuni importanti inter-venti di ammodernamento strutturale, edilizio e tecnologico. Solo così lo storico palazzo potrà riprendere ad ospitare le attività che nel corso degli anni lo hanno caratterizzato come “salotto” della città.

Partita la campagna Anti-Influenzale 2014Secondo le indicazioni regionali la campagna di vaccinazione ha avuto inizio il 12 novembre e proseguirà fino al 31 dicembre 2014.L’influenza costituisce un serio problema sanitario per la sua contagiosità e per la possibilità di dar luogo a gravi complican-ze. Per questo la vaccinazione antinfluenzale è consigliata viva-mente a tutti coloro che appartengono alle categorie considerate a rischio, soprattutto per prevenire le complicanze di particolare gravità e il ricovero in ospedale. Nel corso della scorsa epidemia influenzale sono stati registrati in Emilia-Romagna 25 casi gravi di influenza che hanno richiesto il ricovero in terapia intensiva e nei quali si è registrata un’alta mortalità. I malati che hanno presentato complicanze gravi rientravano quasi tutti nelle categorie a rischio (persone con malattie croniche e donne in gravidanza) e nel 90% dei casi non erano vaccinati. È quindi particolarmente importante che le persone più esposte al rischio di gravi complicanze ricevano la vaccinazione antinfluenza-le. La vaccinazione viene effettuata gratuitamente alle persone appartenenti alle categorie a rischio: negli ambulatori dei Medici di Medicina Generale, du-rante gli orari indicati dai singoli medici ai propri assistiti negli ambulatori del Servizi di Igiene e Sanità Pubblica dell’Azienda USL per tutti i soggetti delle categorie a rischio a partire dai 14 anni di età (nati nell’anno 1999 ed anni antecedenti), nei Poliambulatori degli ospedali dell’Azienda USL, nei Servizi di Pediatria di Comunità ai soggetti di età inferiore ai 14 anni (nati dal 2000 ed anni successivi) appartenenti alle categorie a rischio, su invito.

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Educazione

Sport

Il Sud Australia nella Fondazione Reggio ChildrenIl governo del Sud Australia è entrato a far parte della Fondazione Reggio Children Centro Loris Malaguzzi, confermando un rapporto ormai storico e cresciuto negli anni con la filosofia educativa di Reggio Emilia.L’adesione del Sud Australia ha un dupli-ce e storico significato per la fondazione, in quanto va a rinforzare ed estendere la già ampia rete internazionale di partner e allo stesso tempo, essendo il primo Stato a diventare fondatore partecipante, rappresenta un’importante occasione per ampliare la ricaduta dei progetti di ri-cerca, di interesse sociale e socio-educativo e di integrazione culturale nazionale e internazionale.La richiesta del Sud Australia è stata approvata dal consiglio d’amministrazione della Fondazione e quindi condivisa nel corso dell’assemblea dei soci fondatori. Tra i partecipanti all’assemblea, in rappresentanza del Comune di Reggio Emilia, era presente il sindaco Luca Vecchi, che ha commentato così la nuova adesione:“E’ un risultato importante, che rafforza il sistema di relazioni internazionali della città e soprattutto la centralità di Reggio nel mondo sui temi dell’educazione”. Il sindaco ha poi colto l’occasione per ribadire “l’importanza della Fondazione, an-che in una prospettiva futura, sui temi della ricerca e della costruzione di progetti socio educativi che possano essere anche di supporto in Paesi che si trovano in condizioni difficili dal punto di vista sociale ed economico...”

Pallacanestro reggianaPremio dal Comitato Regionale della FIP per la vittoria dell’EurochallengeSi è svolta nei giorni scorsi a Bologna, pres-so la Sala Auditorium Unipol Banca, la ceri-monia organizzata dal Comitato Regionale della Fip che ha premia-to le società dell’Emilia Romagna che nell’anno sportivo 2013/2014 han-no conseguito un titolo sportivo.Fra le società premiate anche la Pallacanestro Reggiana e ritirare il pre-mio era presente l’Amministratore Delegato Alessandro Dalla Salda che ha ricevuto dal presidente della Fip Gianni Petrucci la targa che celebra la vittoria della Coppa europea EuroChallenge.

Un giovane reggiano Campione di Pesca “Al colpo”Il giovane reg-giano Tommaso Mezzadri è di-ventato campio-ne d’Italia under 16 nella specia-lità di pesca al colpo tenutasi quest’estate a Boretto. Mezza-dri, 15 anni vive a Montecavolo e studia al Bus di Reggio, indirizzo linguistico.La sua passione per questo sport nasce circa 3 anni fa dopo una giornata di pesca con il padre.Da allora appartiene alla Società Gatto Azzurro Col-mic di Reggio Emilia e dopo la recente vittoria è an-che entrato a far parte della Nazionale Under 16. La prossima tappa potrebbe essere alla competizione continentale in Bielorussia o a quella mondiale in Slovenia.

Da sin.: Gianni Petrucci e Alessandro Dal-la Salda

Sul podio al centro: Tommaso Mezzadri

Tutti i martedì mattina anche in Piazza ScapinelliAumentano per i reggiani e le reggiane le possibi-lità di rifornirsi direttamente dei prodotti della terra in centro storico. Da martedi’ 11 novembre il mer-cato del contadino è diventato infatti bisettimanale e all’ormai tradizionale appuntamento del sabato mattina in piazza Fontanesi affianca, tutti i martedì, una nuova presenza in piazza Scapinelli. Dalle 7 alle 14, la piazzetta adiacente a via Roma ospiterà 15 banchi con prodotti agricoli animali e vegetali, erbe officinali e aromatiche, prodotti per la cura della persona e prodotti derivati da attività di artigianato legate all’agricoltura. I reggiani potranno quindi trovarvi ortaggi, frutta, formaggi, insaccati e confetture, la cui vendita è regolata dalle disposizioni in materia di igie-ne e conservazione degli alimenti, che devono essere rispettate sia per il mercato di piazza Fontanesi, sia per tutte le manifestazioni e sagre in cui si vendono prodotti alimentari. L’iniziativa, che avrà carattere sperimentale fino a febbraio 2015 per una prima valutazione del gradimento, nasce dalla volontà del Comune di Reggio e di Coldiretti, Confederazione italiana agricoltori, Confagricoltura e Unione generale coltivatori Cisl di ampliare l’offerta dei prodotti del nostro territorio anche in una giornata, come quella del martedì, in cui il cui il centro storico è particolarmente affollato grazie alla presenza dei mercati degli ambulanti nelle principali piazze cittadine. Visto il successo del mercato del contadino di piazza Fontanesi, che con i suoi 30 banchi dal 2009, ogni sabato soddisfa la domanda di centinaia di reggiani, si è infatti deciso di replicare un’iniziativa capace di valorizzare le radici contadine del territorio e di permettere l’acquisto diretto dai produttori secondo il principio del km 0. Obiettivo dell’iniziativa è inoltre contribuire alla valorizzazione di una piazza recentemente ristrutturata - piazza Scapinelli appunto - che si colloca a ridosso della storica galleria com-merciale “mercato coperto”, riqualificata pochi anni fa grazie a una partnership pubblico privata che ne ha permesso la riapertura al pubblico.

Il Mercato del Contadino raddoppia

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NEWS dall’esagono e non soloFatti, storie, notizie

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2.250.000 euro alle Associazioni reggiane351 non profit reggiane si spartiranno il 5 per mille 2012

Sono stati resi pubblici in questi giorni gli elenchi delle associazioni non profit che hanno ricevuto il 5 per mille sulle dichiarazioni degli italia-ni del 2012.Il pagamento che lo stato farà al non profit ammonta a complessivi 175,7 milioni di euro relativi a 29.572 enti beneficiari del cinque per mille anno 2012 con importo inferiore a 500.000 euro. Nell’elenco dei beneficiari di somme inferiori a 500.000 euro inviato ad ottobre agli uffici competenti per l’accertamento, compaiono 351 associa-zioni reggiane che riceveranno un importo complessivo di circa 2.250.000 euro.L’associazione Madonne dell’Uliveto di Albine è quella, tra le asso-ciazioni reggiane che riceverà più erogazione euro 201.844,58, se-guita da G.R.A.D.E di Reggio Emilia che incasserà euro 146.861,67 e terza in classifica l’ente di Guastalla Associazione Prevenzione Tumori che riceverà 93.236,58

Curare Onlus

I Fantasmi della storia: folla e applausiPubblico da primato per lo spettacolo itinerante - nove tappe nel centro storico - che ha ricostruito la storia locale attraverso perso-naggi ed eventi più o meno noti. Ideato da Fiorello Ta-gliavini, direttore del teatro Ruggeri, lo spettacolo è iniziato nel cerchio di luce oltre la croce del Volterra e si è concluso nel cortile d’onore di Palazzo ducale con un effetto teatrale di forte suggestione: l’arrivo, a cavallo, di Ferrante Gonzaga, il principe rinascimentale al quale Guastalla deve la sua rinascita dopo secoli di marginalità storica, il quale ha augurato “Buona sorte a tutti” prima di sparire nel nulla. Quindi generoso buffet per oltre 300 persone a conclusione di una serata magica, ben costruita, filmica, illuminata da torce e fiaccole. E applausi, pro-lungati, per i 13 attori, il gruppo Wartsall, le streghe, il regista. Commenta così il regista e ideatore Fiorello Tagliavini: “Sì, lo spettacolo è andato molto bene. E ci ha consentito di realizza-re un fatto eccezionale: la visita della cripta della chiesa della morte, raramente visitabile”. La chiesa, che si affaccia su cor-so Garibaldi, è in effetti chiusa da molto tempo. Ci voleva uno spettacolo teatrale per riconsegnarla alla comunità. E la “svolta” è stata salutata come un valore aggiunto di una “ricostruzione storica” che avrà certamente un seguito.

Spettacolo itinerante a Guastalla

Un momento del “processo” alla Torre civi-ca (Foto Franzosi)

Sabato 29 novembreGiornata Nazionale della Colletta AlimentareAccanto all’ operosa attività quoti-diana di recupero di eccedenze ali-mentari da destinare ai più poveri del nostro Paese, Fondazione Banco Ali-mentare Onlus organizza ogni anno, l´ultimo sabato di novembre, la Gior-nata Nazionale della Colletta Alimen-tare. Ormai giunta alla 18^ edizione, l’iniziativa, che quest’anno si terrà il 29 novembre, è diventata un importantis-simo momento di coinvolgimento e sensibilizzazione della società civile al problema della povertà alimentare attraverso l’invito a un gesto con-creto di gratuità e di condivisione: fare la spesa per chi è povero. Durante questa giornata, presso una fittissima rete di supermercati aderenti su tutto il territorio nazionale, ciascuno può donare parte della propria spe-sa per rispondere al bisogno di quanti vivono nella povertà. Per info: www.bancoalimentare.it

Le bandiere per il MIRE si spostano a TorinoUn grande successo di pubblico ha caratterizzato l’apertura della mostra Novanta Artisti per una bandiera, in programma al Palazzo Arsenale di Torino, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazio-ne dell’Esercito, fino al 30 novembre 2014. La serata inaugurale è stata introdotta dai saluti di Claudio Grazia-no, Capo di Stato Maggiore dell’Eser-cito, Generale di Corpo d’Armata, di Paolo Ruggiero, Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazione, Generale di Corpo d’Armata, di Piero Fassino, Sindaco di Torino, di Deanna Ferretti Veroni, presidente dell’Associazione CuraRE Onlus. Nutrita è stata la rappresentanza delle istituzioni, con la presenza di Paola Basilone, prefetto della città di To-rino, dei senatori Stefano Vaccari e Stefano Esposito, dei responsabili delle Associazioni promotrici, oltre numerose autorità torinesi e di Reggio Emilia. Presente una delegazione reggiana con Emanuela Caselli pre-sidente del Consiglio Comunale, Elisabetta Farioli responsabile Musei Reggio Emilia, Giulia Luppi assessore alla cultura di San Martino in Rio, Danilo Morini Assessore alla cultura di Quattro Castella e Roberta Mori Consigliere Regionale Emilia Romagna. La rassegna nasce con la finalità di far conoscere il progetto e raccogliere fondi per la costruzione del nuovo Ospedale MIRE - Maternità Infanzia Reggio Emilia.

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n l’intervista

Reggio Emilia è una realtà complessa. Mi trovo molto benee credo che i risultati del nostro lavoro siano positivi

di Isabella Trovato e Simona Onniboni

Sicurezza e legalità

Dall’anonima sequestri alla lotta al crimine a Reggio

Da agosto alla guida della Questura di Reggio la dottoressa Isabella Fusiello

E’ di Andria, è entrata in Polizia nel 1986, vive a Bologna dall’89, ed è stata in servizio a

Roma nel reparto a cavallo, a Nuoro ai tempi dei sequestri di persona, e poi a Imola, a Cuneo, e nella stes-sa Bologna dove ha diretto l’ufficio immigrazione e l’ufficio di polizia di frontiera allo scalo aereo, poi vice questore vicario a Ferrara fino ad arrivare a Reggio con l’incarico di Questore. Da agosto scorso a capo della Questura di Reggio c’è la dot-toressa Isabella Fusiello, 54 anni, pugliese, instancabile, lavora dal-le 8 del mattino alle 20 della sera, riceve direttamente i cittadini, e non si sottrae all’impegno della do-menica quando ci sono le partite di calcio e arrivano tifosi da ogni parte d’Italia. Con il suo arrivo in città si completa un tris di dirigenti pugliesi alla guida delle forze dell’ordine nel-la nostra città, e che vede oltre alla sua figura, anche quella del colon-nello dell’Arma Paolo Zito, di origini tarantine, e del colonnello della Guardia di Finanza, Ippazio Bleve, leccese. E la cono-scenza tra il nuovo questore di Reggio e il colonnello Zito, nasce ancora prima della destinazione di entrambi alla guida della sicurezza del territorio reggiano. Zito e la Fusiello infatti si sono conosciuti a Roma durante i nove mesi di corso alla scuola interforze. Poi si sono ritrovati a Reggio.Un’amicizia che di fatto rafforza il lavoro della Polizia di Stato e quello dell’Arma sul territorio. Da quando la Fusiello si è insediata, è sta-ta incrementata la presenza sul territorio della Polizia di Stato. Al fianco delle vo-lanti ad esempio, in precise fasce orarie ci sono dieci uomini in più, e sono gli agenti del reparto prevenzione crimine. I risul-tati di questo implemento sono immediati e concreti. Davanti a Piazzale Marconi, in stazione a Reggio per esempio, da quan-

do c’è la Fusiello, non è difficile trovare uno schieramento di agenti per risponde-re ai tanti problemi della zona. Da quelli segnalati da Chef express, azienda che è arrivata a minacciare la chiusura e dun-que il licenziamento del personale per richiamare a gran voce l’urgenza di più sicurezza in stazione, ai controlli a tap-peto negli appartamenti della zona dove prostituzione e spaccio sono diventati una realtà ben definita. Tra gli ultimi casi per esempio, si registra quello di un’abitazione in cui all’interno, durante il loro blitz e grazie alla segnala-zione di un cittadino, la polizia ha scoperto una bisca con gioco d’azzardo, un’alcova

per le prestazioni sessuali e la presenza di una maitresse sulla quale pendeva un provvedimento di cattura. Tutti cittadini di origine cinese. Insomma per la Polizia, si tratta quasi di un lavoro di controllo ‘porta a porta’, almeno in alcune zone della città.

Dottoressa Fusiello, come si sta trovan-do a Reggio Emilia? Che impressioni ha tratto della città in questi primi mesi di lavoro?Reggio Emilia è una realtà complessa. Mi sto trovando molto bene e credo che stiamo lavorando bene. I risultati sono positivi. E’ stata implementata parecchio

Con il suo arrivo è raddoppiata la presenza della Polizia sul territorio

Isabella Fusiello (foto di Sergio Volo)

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l’intervista n

E dall’una all’alba chi opera sul territorio?Ci sono tre volanti come presidio fisso sul territorio.

Lei ha aperto le porte del Suo ufficio ai cittadini. Si. Ho destinato alcune fasce orarie al-l’incontro diretto coi cittadini che hanno bisogno. Ricevo diverse richieste.

Quali sono le criticità che ha evidenzia-to sul territorio? I reati predatori. Sono quelli che incidono direttamente sulla persona. Quando un ladro entra in casa viola la vita di un cittadino: è chiaro che la gente ha paura della microcriminalità. Ma anche la prostituzione, esercitata sotto casa, dà un grande disturbo. Noi riceviamo tante sollecitazioni da parte dei cittadini per ar-ginare questi fenomeni.

Rispetto alle altre città, qual è la situa-zione a Reggio?E’ uguale a quella delle altre città. La mi-crocriminalità è un fenomeno presente ovunque e soprattutto in crescita, per ef-fetto soprattuto della crisi economica che

ha portato a un aumen-to notevole dei furti per esempio. Per questo cerchiamo di evadere tutte le sollecitazioni che arrivano dalla cit-tadinanza. C’è comun-que un gran lavoro di collaborazione tra tut-te le istituzioni, dagli assessorati alla polizia municipale. E questo è un modo per essere più vicini ai cittadini e alle problematiche quotidia-ne che vivono.

Quali sono le maggiori tipologie di de-nunce che arrivano ai vostri sportelli?Riceviamo tante denunce per furti, smar-rimento, lesioni e richieste di ammoni-mento.A proposito di ammonimento, ( provve-dimento amministrativo che consente al Questore di tutelare una donna per-seguitata dall’ex marito, o da un corteg-giatore invadente, o da un ex compagno ), in base a quali parametri lei emette questo provvedimento?Innanzitutto l’ammonimento è a caratte-re preventivo, dunque è uno strumento di prevenzione. E consente di prevenire l’escalation di violenze nei confronti della donna. La vittima si presenta in ufficio, raccon-ta la sua situazione, e sottolineo che non si tratta di atti criminosi, come lesioni o violenze. L’ammonimento si riferisce ad atti persecutori, pedinamenti, telefonate, e altro. Tutte situazioni che possono creare stati d’ansia nella vittima al punto tale da farle cambiare abitudini. E’ come se la vittima vivesse in una gabbia, prigioniera di si-tuazioni di vario genere. La vittima può presentarsi in qualsiasi ufficio di polizia, anche dai carabinieri, da ogni forza del-l’ordine. Poi chi ha raccolto la segnalazio-ne invia tutti gli atti al Questore.Il personale preparato ad affrontare que-ste situazioni, invita poi entrambi separa-tamente, cioè la vittima ed il persecutore, per verificare il livello del rapporto conflit-tuale. Per verificare se quanto sostiene la vittima corrisponde al vero ed ascoltare anche il presunto persecutore. In situa-zioni di questo tipo si controlla subito se sia uno che l’altro sono in possesso di armi. Si tratta di un provvedimento cau-telare. In quel caso, si ritira temporanea-mente il porto d’armi.

E’ stata notevolmente implementata la presenza della Polizia di Stato con il reparto prevenzione crimine e la sezione volanti. Ci sono determinate fasce orarie in cui oltre alle tre volanti classiche ci sono quattro mezzi del reparto prevenzione crimine. Soprattutto nei quartieri dove i cittadini chiedono a gran voce la presenza della Polizia

la presenza della Polizia di Stato con il reparto prevenzione crimine e la sezione volanti. Ci sono determinate fasce orarie in cui oltre alle tre volanti classiche ci sono quattro mezzi del reparto prevenzione crimine. Soprattutto nei quartieri dove i cittadini chiedono a gran voce la presenza della Polizia. E poi stiamo anche attuando il progetto ‘scuole sicure’. Siamo presen-ti davanti agli istituti scolastici, dalle 7 e 30 fino all’entrata degli studenti e poi al-l’uscita. E poi stiamo attuando diversi control-li nei locali con le slot machine e presso gli esercizi compro oro. In questi ultimi non sono state riscontrate irregolarità. Ci tengo a sottolineare questo riscontro po-sitivo nei controlli perchè evidenzia che il senso di legalità è percepito, è sentito da parte di chi gestisce esercizi pubblici.

Lei ha riorganizzato la Questura di Reg-gio a livello di personale. Se adesso per strada nel presidio del territorio ci sono dieci agenti in più, prima cosa facevano questi poliziotti?Gli agenti del reparto prevenzione crimi-ne appartengono ad una sezione mobile della Polizia di Stato e operano a livello regionale. Le Questure di Modena e Parma e Pia-cenza richiedono al Ministero i nuclei per reparto per servizi particolari sempre di controllo del territorio. Poichè io li ho in casa, chiedo ogni giorno la presenza di questo ulteriore personale sul territorio. Di sera invece, in considerazione del fatto che c’è una recrudescenza dei reati pre-datori, due pattuglie della squadra mobile girano in borghese nella fascia oraria dal-le 21 all’una della notte. E anche questo tipo di attività sta dando i suoi frutti. Nella notte tra il 6 e il 7 no-vembre per esempio, sono stati sorpresi in flagranza di reato un rapinatore e un ladro. E nella stessa notte abbiamo iden-tificato tre circensi del circo Orfei sorpresi con cento litri di olio da cucina sottratti ad un ristoratore. Hanno ricevuto il foglio di via obbligatorio.

A sin.: Isabella Fusiello intervistata da Isabella Trovato e Simona Onniboni

Isabella Fusiello (foto di Sergio Volo)

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l’intervista n

Quali sono i risvolti dell’applicazione di questo provvedimento?Intanto c’è da dire che è una misura im-mediata, scatta tra i 15 e i 20 giorni. Dura tre anni e soprattutto è gratuita. Permette alla vittima di tutelarsi tempestivamente evitando di passare dalla Procura.

Lo spaccio di droga? E’ un’altra piaga per la nostra cittàE’ stata la prima richiesta che i cittadi-ni mi hanno rivolto. Quella di controllare i parchi. Attraverso una serie di servizi effettuati nei giardini pubblici, abbiamo liberato tutte quelle zone dallo spaccio. Abbiamo restituito i parchi alle persone anziane e ai bambini.

A Reggio ci sono i riflettori accesi sulla criminalità organizzata.E’ un fenomeno che ormai, è di dimensio-ni tali, che lo troviamo in molte regioni, in Lombardia per esempio come anche in Piemonte. In particolare la criminalità ca-labrese e quindi è un fenomeno che non è di natura eccezionale a Reggio Emilia. E’ un problema che c’è anche sul nostro ter-ritorio ma non è un’eccezionalità. E ogni forza di polizia è impegnata a contrastar-lo. Lo si evince dai provvedimenti, come i sequestri patrimoniali oltre che sul piano investigativo.

A Reggio si parla di ‘ndrangheta. Ma a Reggio c’è solo questa mafia o ci sono anche la camorra o la mafia siciliana o la Sacra Corona Unita? Oltre alla criminalità calabrese si registra anche qualche presenza di mafia sicilia-na e camorra in questo territorio. Sono in corso indagini su questi fenomeni. Ma non entro nel merito. E comunque io mi esprimo sul lavoro che faccio direttamente come Polizia e sul la-voro di cui posso prendermi le responsa-bilità in prima persona

Dottoressa Fusiello, a Reggio l’abbiamo vista entrare in azione in pochissimo tempo. Dal primo giorno è scesa per le strade della città al fianco dei suoi uo-mini nei controlli e nel presidio del terri-torio. E dunque da subito ha fornito alla città l’idea di un questore che non è in-tenzionato a dirigere da dietro le quinte quanto invece direttamente dalle prime linee. Scopriamo che la sua carriera in Polizia inizia nel reparto a cavallo. Co-m’era dunque Isabella Fusiello ai primi anni della sua carriera? Cosa faceva come poliziotto a cavallo?Era il 1986. Il poliziotto a cavallo era per lo più una figura di immagine per la Ca-pitale ma anche per le cerimonie. Io diri-gevo questo reparto. Era il periodo in cui la polizia doveva pubblicizzare l’entrata nel corpo della donna e per esempio il re-

parto a cavallo era uno di quelli in cui si doveva evidenziare la presenza femminile come anche, del resto, la polizia ferrovia-ria, stradale, postale. Io avevo fatto un corso di equitazione e quindi all’inizio accettai di fare parte di quel reparto. Poco dopo però mi accorsi che non era quello che volevo fare. Volevo essere operativa. E sono stata assegnata alla questura di Nuoro.

Quanto tempo è rimasta a Nuoro?Sono stata a Nuoro per tre anni. Ho vis-suto nel periodo dei sequestri di persona, in particolare ho vissuto quello di Cristina Berardi, figlia del Presidente dell’Associa-zione Industriali del posto, e poi quello di un allevatore. La Berardi fu liberata grazie alla squadra mobile. All’epoca c’erano le squadriglie, una se-zione della mobile che usciva all’alba e lavorava proprio alla ricerca delle vittime di sequestro. Questa donna fu liberata senza che la fa-miglia pagasse un riscatto. Io a quel tem-po ero vice dirigente della polizia giudizia-ria e mi occupavo dell’applicazione delle misure di prevenzione.

Dopo Nuoro? Ho chiesto di tornare in Italia e sono arri-vata a Bologna dove sono rimasta fino al 2002 a dirigere l’ufficio immigrazione. Poi sono stata trasferita per quasi un anno al commissariato di Imola come primo diri-gente. Poi, vista la precedente esperienza nel-l’ufficio immigrazione sono stata chiamata a Roma al Ministero a dirigere la divisione che si occupava delle procedure di rilascio dei titoli di soggiorno. Poi sono tornata a Bologna a dirigere l’ufficio di frontiera dell’aeroporto. Dopo quattro anni di dirigenza dello sca-lo, ho ricevuto l’incarico di vicario a Fer-rara per due anni fino alla promozione a Questore dopo il corso interforze a Roma. Tutte le forze di polizia partecipano a questi corsi, l’Arma, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, la Polizia Penitenziaria e il Corpo Forestale dello Stato. Il colon-nello Paolo Zito è stato mio compagno di corso e di banco. Dopo questi nove mesi sono stata asse-gnata a Cuneo come questore e poi il pri-mo agosto sono arrivata a Reggio Emilia.

Come sono stati i nove mesi di scuola interforze con il colonnello Zito come compagno di banco? Immaginava di ri-trovarlo a Reggio?A Reggio non lo potevo immaginare. Al corso facevamo anche parte dello stesso gruppo di lavoro. C’è da dire che questi corsi vengono fat-ti proprio per creare sinergie tra le varie forze e agevolare il coordinamento delle forze di polizia.

Lei ha diretto per tanto tempo l’ufficio immigrazione. Che clima si vive in que-gli uffici? Dall’esterno vi si vede come dei burocrati che devono concedere o meno dei permessi e dei visti. L’attività all’ufficio immigrazione invece è molto particolare. Lo era prima e lo è ancora anche se in maniera diversa. Arri-vano ogni giorno tante storie diverse. A li-vello umano era una continua scoperta di situazioni diverse e tante molto delicate. Padri che volevano ricongiungersi ai figli, i mariti alle mogli. E’ stata una grande e bella esperienza.

C’è qualcosa della sua storia in Polizia che le è rimasto impresso, che non di-menticherà mai?Si. La storia di un ragazzo di Bologna. Si chiama Luigi, e mi ha mandato un sms proprio nei giorni dell’insediamento a Reggio scrivendomi ‘sono quella persona che senza il tuo aiuto, chissà oggi dove sarebbe‘. E’ una storia che non posso di-menticare. L’ho vissuta quando dirigevo la polizia di frontiera allo scalo di Bologna. Ero in aeroporto quando mi si presenta la compagna di quest’uomo e mi informa di avere perso ogni notizia del fidanza-to e che l’ultima telefonata gliela aveva fatta al mattino presto dicendole che prendeva urgentemente un aereo da Pa-rigi verso Bologna perchè non si sentiva bene. Dopo di che non aveva più avuto notizie, né dalla compagnia AirFrance né da altri. Sulle liste delle AirFrance il suo nome non c’era. La preoccupazione della donna era che il fidanzato si fosse sen-tito male e fosse stato ricoverato. Come Polizia abbiamo contattato il Consolato italiano. Era venerdì pomeriggio e il Con-solato era chiuso. Così abbiamo chiamato il nostro ufficio omologo a Parigi ma an-che loro non ne avevano notizie. Grazie ad un nostro poliziotto di frontiera che conosceva molto bene la lingua francese, siamo riusciti ad approfondire e abbiamo scoperto che nella mattinata un uomo si era sentito male in aeroporto ed era stato ricoverato. Era però privo di documen-ti. Siamo riusciti a risalire all’ospedale e abbiamo scoperto che era sotto osserva-zione e pronto a essere trasferito in un reparto come quello di ‘diagnosi e cura’ perchè aveva aggredito i sanitari durante il malore. Aveva avuto una crisi di nervi e di panico. Ho contattato il medico e ho chiesto che non lo trasferissero perchè di lì a poco sarebbe arrivata la famiglia. Così è stato. La famiglia lo ha riportato a Bologna, è stato ricoverato nel capoluogo emiliano e gli è stata riscontrata un’ischemia cere-brale. Soffriva già di problemi al cuore ed è stato in clinica per del tempo. In Francia lo avevano preso per un soggetto peri-coloso. Ancora oggi mi ringrazia perchè sostiene che sarebbe diventato un caso psichiatri-co se non mi fossi interessata. n

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L’assessore Mirko Tutino, con delega alla mobilità, alle infrastrutture e all’ambiente, ha messo sull’attenti l’azienda per il trasporto pubblico

locale, dopo i ripetuti casi di disservizio agli utenti e dopo avere verificato lui stes-so, in prima persona, il disagio che vivono i passeggeri costretti a servirsi dei mezzi pubblici per poi viaggiare stretti come sar-dine negli autobus sempre più affollati. In soli quattro mesi ha sanzionato l’azienda per 16 mila euro. Per capire il peso della sanzione, basta rapportarla a quelle degli anni passati. Mille euro nel 2012, quattro mila nel 2013. Non solo. L’assessore sta aspettando al varco l’azienda del traspor-to pubblico locale con la nuova gara d’ap-palto che si terrà a metà dell’anno pros-simo ed alla quale Seta concorrerà quasi da monopolista perché di fatto, per ora, non ha agguerriti concorrenti. I gravi fatti registrati, dal più tragico che risale alla morte del 14enne Sylvester Agyemang, caduto dall’autobus alla fermata di viale Piave, alle quotidiane corse interrotte per-ché i mezzi non sono affidabili, fino agli interminabili ritardi. E nel suo ufficio di via Emilia San Pie-tro studia le azioni da intraprendere nei confronti dell’azienda ormai monitorata dall’agenzia della mobilità che lavora per il Comune. L’obiettivo di Tutino è quello imporre regole più stringenti all’azienda obbligandola a garantire maggiore affida-bilità, a rivedere le tratte delle linee e a essere più immediata ed efficiente anche sul piano della comunicazione. Per questo occorrerebbe un’app cioè un’applicazione ad uso degli utenti per verificare orari, ri-

tardi, distanze e tratte dei mezzi pubblici.

Assessore, Reggio non brilla in fatto di trasporto pubblico locale. Il problema principale che ha il trasporto pubblico nella nostra città è che molti cit-tadini non lo percepiscono come alternati-va al mezzo privato per due ragioni: uno è che le risorse ad esso destinate in questi anni sono state ridotte e hanno portato a un taglio di chilometri del 20% quindi un 20% in meno di mezzi che girano, l’altro tema è la inadeguatezza e la gestione del servizio in fatto di orari, ritardi, manuten-zione mezzi. E’ un servizio impoverito dal punto di vista dei Km previsti nel contrat-to di servizio. Questo si traduce nel fatto che a Reggio siamo a meno del 10% della popolazione che utilizza i mezzi pubblici, e questo scarso 10% è rappresentato da studenti e anziani, e immigrati. Cioè chi non ha patente.

Che strumenti avete come Comune per intervenire e migliorare il servizio?Come giunta abbiamo pensato di inter-venire proprio sulla qualità del servizio. Agevolati da una scelta effettuata da chi

mi ha preceduto, e cioè l’utilizzo di un sistema satellitare che controlla gli auto-bus. C’è in tutte le città europee e dunque Reggio si è adeguata ad avere questo si-stema da settembre. Questo ci consen-te di verificare in tempo reale i ritardi, e quindi verificare subito il perché di un re-clamo e sanzionare l’azienda. Che è quel-lo che abbiamo fatto. E poi soprattutto di intervenire su percorrenze che sulla carta implicano un tempo, per esempio dieci minuti e poi invece di fatto ce ne voglio-no 14, e quindi modificare la tempistica del viaggio. Da alcune settimane dunque abbiamo iniziato a fare un lavoro di studio delle tratte e dei tempi e degli eventuali cambi tra un autobus e l’altro.

Ma come è pensato oggi il trasporto pubblico locale e come migliorarlo?Abbiamo un sistema di linee da sud verso nord della città, o da est verso ovest. Su percorrenze così lunghe si accumulano facilmente i ritardi. Si può allora valutare di abbreviare queste linee e incrementar-le, per aumentare la frequenza e l’affida-bilità. E se si aggiunge un buon livello di comunicazione del servizio, si potrebbero

n attualità

Trasporto pubblico locale

Seta ‘sorvegliato speciale’: sanzioni ad ogni disservizio

“Servono innovazione e affidabilità. Le linee urbane vanno riviste e occorre un’applicazione per gli utenti per monitorare gli autobus”

di Isabella Trovato

Assessore Mirko Tutino

Intervista all’Assessore Tutino

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evitare diversi disagi agli utenti. In un progetto europeo al quale ha partecipato il Comune, ho incontrato dei giovani che a Birmingham hanno sviluppato un’applica-zione che consente di verificare che au-tobus conviene prendere rispetto al posto in cui ci si trova, e poi quanto ci vuole per raggiungere a piedi la fermata più vicina e se l’autobus è in ritardo e pagare il bi-glietto col telefono o on line.

Quindi che obiettivo si è dato?Io vorrei avere un prototipo dell’applica-zione l’anno prossimo. Mi aspetto che chi amministra queste aziende abbia questo interesse all’innovazione che è necessa-ria se si vuole rendere più accessibile il servizio. E poi c’è il problema strutturale, devono funzionare i mezzi.

Nel 2015 ci sarà la nuova gara d’appal-to. Se ne parla già ma di fatto chi è che può competere contro Seta?Possono competere gli operatori di tra-sporto di analoghe dimensioni

Ma ce ne sono?Tra le aziende pubbliche, in Emilia Ro-magna, c’è Tper che è socia di Seta. Ci sarebbe anche Til che offre il servizio di minibus ottenuto in subappalto da Seta. Come struttura è la metà di Seta ma offre anche il servizio di scuolabus in provincia e cura il trasporto turistico. Ed è un’azien-da totalmente reggiana. Quindi queste due realtà devono in qualche modo rela-zionarsi. Comunque dove ci sono aziende pubbliche che hanno un servizio in gestio-ne, raramente lo perdono nelle gare d’ap-palto. Questa è un’anomalia tutta italiana, tuttavia esistono anche operatori privati.

Ma il Comune quanto può esercitare la voce forte su Seta?Gli strumenti ci sono. Intanto con l’attivi-tà di controllo dell’agenzia della mobilità.

Ma nella prossima gara d’appalto, se Seta vince come appunto è possibile, metterete dei paletti?Certo. Bisognerà risolvere i problemi di carattere strutturale e comunicativo. La nuova gara ci permette di programmare servizio e investimenti e quindi di fissare nuove regole.

Assessore lei ha anche la delega alla mobilità. A Reggio ci sono aree conge-stionate, così intasate che occorrono tempi lunghi per superarle. Per me la priorità è la qualità della vita dei cittadini e quindi togliere il traffico dai punti in cui è pesantissimo come a Rivalta e Fogliano per citare due esempi di strada e ovviamente, terza priorità è la tangen-ziale nord, sebbene sia in gran parte di competenza dell’Anas.

Ma la tangenziale Nord, partirà?Si. Il punto è se il CIPE ( comitato inter-

ministeriale per la programmazione eco-nomica, ndr ) finanzia perché comunque la valutazione di incidenza ambientale si concluderà entro la fine dell’anno. Una volta che i soldi ci sono si può partire. La garanzia sui tempi di progettazione l’abbiamo chiusa in quattro anni grazie al fatto che il Comune, sotto l’allora as-sessorato Gandolfi, ha tenuto in casa la progettazione. Non l’abbiamo affidata a esterni. Abbiamo raccolto le osservazioni, incontrato i cittadini.

Chi l’ha progettata?Il progetto è stato eseguito dall’ingegner David Zilioli e il suo staff.

Come intendete risolvere il problema di Rivalta e Fogliano?Per Rivalta si tratta di realizzare due bretelle, dalla vasca di Corbelli a via del Buracchione per poi collegarsi con la tan-genziale di Canali attraverso un tratto che è di competenza della Provincia. Questo intervento consentirebbe il by pass del-l’attuale statale 63 che è l’arteria che por-ta tutto il traffico dal quartiere Belvedere e Crocetta. In sostanza si toglie il traffico da un asse che è diventato altamente ur-banizzato. Un tempo c’era la città e c’era Rivalta. Oggi si è sviluppata la città nella zona sud. La decisione delle due bretelle risale al 2004 e al 2009. Oggi sono più che mai necessarie. Potrebbe essere un inter-vento provinciale, per saperlo occorrerà aspettare che il Governo si pronunci sul-le competenze e le risorse a disposizione della nuova Provincia.

E quella di Fogliano?L’altra, quella di Fogliano, risponde ad un’esigenza abbastanza simile per l’in-tasamento della strada statale 467 che

attraversa e taglia in due la frazione. In questo caso la progettazione definitiva è già pronta e la bretella deve essere solo finanziata. Ed anche in questo la proget-tazione è interna e la sta eseguendo lo staff dell’ingegnere Zilioli.

Il comune ha questi fondi?No. Non ci sono fondi dal bilancio comu-nale per investimenti di queste dimen-sioni perché il Comune incassa circa un sesto degli oneri che incassava 10 anni fa, a meno di alienazioni straordinarie molto rilevanti. Che ad oggi non sono preve-dibili. La Regione si è resa disponibile a finanziare i lavori e perciò appena si in-sedia la nuova giunta regionale, in tema di infrastrutture, la tangenziale di Foglia-no sarà la prima cosa che metteremo sul piatto. Per realizzarla occorrono 12 milio-ni di euro. Ora siamo impegnati ad avere il preliminare entro la fine dell’anno o al massimo nei primi mesi del prossimo. Il progetto definitivo arriverà nel 2016.

Quanto incassavate prima con gli oneri di urbanizzazione e quanto incassate adesso?Il Comune incassava cifre che andavano dai 30 ai 40 milioni fino ad un decennio fa. Adesso siamo tra i sei e gli otto. Poi una buona quota di questi finiscono in mutui, in oneri di vario genere. Adesso ne ab-biamo tra i 4 milioni e mezzo e i cinque realmente disponibili - in un anno - per gli investimenti. Pochissimo se pensiamo che la manutenzione delle strade e de-gli edifici vale più di tre milioni di euro. Il margine di manovra è davvero minimo dunque. Abbiamo poca disponibilità reale. Quindi dobbiamo procedere con la ricerca di finanziamenti e anche con la cura del-l’esistente. n

attualità n

Tutino mostra la mappa del trasporto pubblico urbano

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n attualità

E anche la piena del Po è passa-ta, in questo piovoso e calami-toso autunno 2014, che in varie zone del Nord Italia ha lasciato

danni, disagi e anche vittime. Nel Reggia-

Maltempo

La grande pauraCon le piogge record dell’ultimo mese, il Po ha superato gli 8 metri.

Evacuati centri abitati e frazioni

Nella Bassa allagate le golene, rotti gli argini in più punti

di Antonio Lecci

no, oltre ad allagamento dovuti a bombe d’acqua cadute in varie zone del territo-rio, si sono registrate frane in appennino, ma soprattutto la piena del Grande fiu-me. Alla fine la quota massima, all’idro-metro di Boretto, è stata di 8,20 metri, ben distante dai 9,06 metri raggiunti in occasione della piena storica dell’ottobre di 14 anni fa. Si è tentato in ogni modo di salvare dall’allagamento le golene abitate di Luzzara (il Fogarino) e di Gualtieri (il Li-vello), ma alla fine l’acqua ha superato gli argini interni, raggiungendo quelli mae-stri. Quasi 250 gli sfollati a Ghiarole di Brescello, dove il provvedimento è stato

semplicemente di precauzione. Altri sfol-lati a Gualtieri (una dozzina di persone) e a Luzzara (41 abitanti, quasi tutti stranie-ri), con evacuazione pure di aziende agri-cole e maneggi. Già dal fine settimana di metà mese sono state inondate le gole-ne di Brescello e Boretto. E al passaggio della seconda piena, anche negli altri tre comuni rivieraschi reggiani il fiume è ar-rivato agli argini maestri. Nella notte fra il 17 e il 18 novembre, infatti ha ceduto in più punti l’argine interno del Livello, a Gualtieri. Si sono sentiti tre boati, definiti come dei tuoni. Poi il rumore dell’acqua che si avvicinava verso l’argine maestro.

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attualità n

Proprio a Gualtieri in tanti si sono recati a vedere da vicino il Po in piena. E nelle ore successive si notava anche un calo del livello, pur se minimo, osservando il segno dell’acqua su piante e pure sulle abitazioni ora in gran parte allagate, nella golena. Case già evacuate da tempo: sia a Gualtieri sia a Luzzara. Proprio al Foga-rino dalla mattinata del 18 novembre si è iniziata a vedere l’acqua che tracimava da un punto dell’argine di contenimento. Già il giorno prima si era cercato di rompere un punto dello stesso argine con una pala meccanica, ma alla fine ci si è resi conto che sarebbe stato molto pericoloso per la sicurezza degli operatori. E così è stato deciso di lasciare al fiume il compito di su-perare l’argine in modo autonomo, natu-rale. E la mattina dopo la prima tracima-zione ha cominciato ad allagare proprio la zona del Fogarino, dove si trovano pure terreni agricoli e un maneggio. A Luzza-ra già la domenica precedente era stato aperto un argine con una pala meccanica per consentire all’acqua di non provocare danni maggiori alla barriera idraulica. E un breve tempo il fiume ha riempito an-che quella parte di golena. A Guastalla,

invece, la rottura dell’argine interno della Cinta Boschetto ha ceduto verso le 10 del 18 novembre, davanti agli occhi di deci-ne e decine di curiosi che si erano por-tati sull’argine maestro per verificare la situazione. Il tutto è avvenuto dopo una tracimazione che ha interessato più punti dell’argine, che resta comunque una bar-riera golenale, già superata dalla piena del fiume nel 1994 e nel 2000. Si pensava che la rottura potesse avvenire su uno dei tratti di maggior passaggio dell’acqua, in-vece si è verificata in un altro punto, dove in modo sempre più evidente ha iniziato a penetrare il fiume, come per una azione di scavo sospinta dalla fortissima pressione del Po, che ormai da tre giorni premeva contro quel-l’argine gole-nale. Tranquil-la invece la situazione in viale Po e nella Cinta Bacchi, dove si tro-vano aziende agricole, una stireria, due

ristoranti, un’autofficina e numerose abi-tazioni, in un’area che nei decenni scorsi è stata trasformata in un vero e proprio quartiere residenziale. Proprio l’apertura degli argini interni e l’allagamento delle golene di Gualtieri, Guastalla e di Luzza-ra, ma anche di altre golene nel Parmen-se e nel Mantovano, hanno permesso alla quota del Po di restare più bassa rispetto al previsto. Ma quella passata quest’anno è stata piena lunga, capace di far resta-re l’acqua in golena per parecchio tem-po. Con ovvi disagi per chi ha abitazioni, strutture e aziende nelle golene allagate di Brescello, Boretto, Gualtieri, Guastalla e Luzzara. Ma la vita in golena, purtroppo, prevede anche questo.

Sopra: Foto aerea della piena a Guastalla - a destra: Foto aerea della zona di Luzzara

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n attualità

Allarme sicurezzaA Santa Croce un clandestino dà in escandescenza alla vista dei cronisti

Notte in questura per aver fotografato due birre

Il degrado di via Veneri è reale: ne abbiamo avuto una dimostrazione in diretta

Via Veneri è diventata zona off li-mits. Anche per i giornalisti. Ac-cade infatti che per due bottiglie di birra fotografate si possa cor-

rere il rischio di finire la notte in Questu-ra per mettere a verbale la disavventura nella quale si è incappati per realizzare un servizio giornalistico sul degrado in zona Santa Croce e in stazione. Salita al centro della cronaca di tutti i giorni , via Veneri si è guadagnata un primo posto a livello mediatico per la protesta massiccia dei residenti contro gli extracomunitari che a loro dire rendono invivibile la via. Cosa fa un giornalista per non fermarsi al solo racconto dei cittadini? Si arma di taccuino e macchina fotografica e si reca sul posto per documentare direttamente. E ovviamente non lo fa a mezzogiorno. Lo fa la sera, quando cala il buio e si creano tutte le condizioni per trovare più mate-riale utile al proprio ‘sporco’ lavoro. Non immaginando ovviamente di trovarsi nel giro di poco tempo da cronista a cittadi-no costretto a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine perché importunata con prepotenza durante il proprio lavoro da chi cerca, in ogni modo, di impedire che questo venga fatto. E’ quello che è acca-duto lo scorso 16 novembre poco dopo le 22. Approfittando di una passeggiata se-rale, si finisce per fare un giro in via Vene-ri e subito l’attenzione viene attirata dalla moltitudine di bottiglie di birra abbando-nate per la via e sui marciapiedi, un me-tro dopo l’altro, e da un angolo tra la via

e viale Ramazzini, utilizzato come latrina a cielo aperto dagli avventori di un vicino market. Inevitabile scatta-re delle foto, quantomeno alle bottiglie di birra per non dare troppo nell’occhio. Ma ecco che arriva un extraco-munitario e con fare minac-cioso pretende di vedere gli scatti realizzati. Per farlo stare calmo poiché si capi-sce da subito che è un po’ ubriaco, gli si mostrano al-cune foto ma l’uomo incalza ed inizia a farneticare. Fino a quando anche un cronista, per quanto temerario, si accorge che è il caso di chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. E a partire dal momento in cui arriva la prima volante della Polizia di Sta-to, la realtà acquista i contorni di un film dell’assurdo. Alla vista degli agenti l’uomo si spoglia, getta la giacca e la maglia per terra, poi all’arrivo di un agente spinge indietro il poliziotto che a quel punto, nel giro di pochi secondi, non può fare altro che immobilizzarlo. Non pago, l’extraco-munitario di cui ancora nessuno è a co-noscenza del nome, né del cognome, né della nazionalità, né di altro, inveisce con-tro gli agenti e dà loro dei fascisti e cita la Corte dei diritti di Strasburgo. Una volta in auto, scalcia contro i finestrini della vo-lante, poi sbatte la testa contro gli stes-si, nel frattempo arriva un’altra volante e

una volta dentro la Questura, l’uomo urla di ogni, comprese minacce di morte verso gli agenti. Da cittadino e non più da cro-nista, si confida nel fatto che una persona in quello stato e così aggressiva e dunque pericolosa, possa essere trattenuta per il pericolo che può rappresentare. Parte dunque la ricerca per identificare il sog-getto e si scopre che è clandestino ma è riuscito a sposarsi a Parma lo scorso anno, che ha dichiarato più volte false generalità, che su di lui pesano diversi provvedimenti di espulsione del Questore di Parma, di Verona, di altre città, e che a Reggio, secondo un suo conoscente, come professione chiede l’elemosina e si ubriaca in via Veneri perché, spiega sem-pre un suo conoscente, persone così sono esseri umani morti che stanno aspettan-

di Isabella Trovato

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attualità n

do solo Dio e per questo nulla fa paura a loro, nulla. Figurarsi le forze dell’ordine. E da cronisti di nuovo ancora prima che cit-tadini, mentre si sentono le urla dell’uomo in Questura che continua a dare a tutti dei fascisti, ci chiediamo come racconteremo questa storia visto che ci siamo finiti in mezzo da protagonisti. Poi le parole fini-scono sulla carta quasi da sole. Perché tra la stesura del verbale e il provare a calmare l’uomo trascorrono come niente circa quattro ore. Un’eternità. E nella te-sta rimbomba un’altra frase proferita dal conoscente dell’extracomunitario: quando esce ci mette un attimo a trovare un fu-cile o una pistola e ammazza il poliziotto che lo ha portato dentro. Lui non ha nulla da perdere. Sta aspettando solo Dio. E nella testa si materializza costantemente il viso pulito del poliziotto che è arrivato sul posto per soccorrere i cronisti che vo-levano solo documentare due bottiglie di birra abbandonate sul ciglio della strada. E mentre l’altro poliziotto continua a rac-cogliere le nostre dichiarazioni, ecco che spuntano altre informazioni sull’uomo, e cioè che ha precedenti per armi e per spaccio di stupefacenti. Altro che elemo-sina. Poco più in là da Santa Croce, e dun-

que proprio in stazione, raccogliamo un altro spaccato di Reggio. Tra la biglietteria e le pan-chine coi pochi posti a sedere della hall della stazione, dormono al-meno cinque senza tet-to. Gli altri sono sdraiati per strada poco fuori. Le foto dicono più di qualsiasi parola. Basta guardarle. Per rispetta-re la privacy dei senza tetto abbiamo offuscato i loro visi. Ma se la zona di Santa Croce è in mano ai ma-ghrebini, quella della stazione è in mano ai cinesi ed altre etnie. Pullula di case di appuntamento, bische in appartamento, ed è frequentata da tutti gli stranieri usciti dal carcere con l’ultimo decreto svuota carceri. A margine di tut-to questo, dispiace leggere il rendiconto di mandato del Comune di Reggio degli anni 2009 – 2014, dunque della prece-dente giunta, laddove si parla di patti di cittadinanza per avviare ‘processi di si-

curezza partecipata’ per esempio in zona stazione dove il 70% della popolazione è straniera, e a ragione di vanto, si porta-no i casi come la riqualificazione di piaz-za Domenica Secchi. E la manifestazione 167 contatto. Vale la pena ricordare però che la festa 167 contatto del 2013 si con-cluse con una feroce violenza sessuale di un’operatrice assistenziale ad opera di un cittadino magherebino clandestino. Vale la pena ricordare che in via Turri non è bastato un posto di polizia municipale per evitare disagi e pericoli. Si è dovuto aggiungere un presidio fisso anche della Polizia di Stato. Ed anche che tra un pia-nerottolo e l’altro di via Turri non è diffici-le trovare notevoli quantità di profilattici, alcuni anche utilizzati. Tutto questo in un contesto in cui vivono ancora delle fami-glie reggiane che non hanno strumenti a sufficienza per contrastare il degrado e uscire da quelli che per quanto li si vo-glia nominare diversamente, sono ghetti ormai inaccessibili. Dover trascorrere in Questura quasi una notte intera solo per-ché non si può neanche fare uno scatto a una bottiglia di birra abbandonata dove capita, vuol dire essere già oltre. n

Le foto del degrado in zona stazione. Nella pagina a fianco bottiglie e rifiuti in via Veneri

(foto Sergio Volo)

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Si avvicina l’Expo 2015 ed anche a Reggio si inizia a sentire il fermento

che c’è intorno all’esposi-zione universale che si ter-rà a Milano dal 1° maggio al 31 ottobre. A Reggio in poco più di una settimana si sono tenute diverse con-ferenze stampa e convegni per la presentazione di iniziative per questa mo-stra universale che vedrà la presenza di 147 Paesi espositori e il passaggio di circa 21 milioni di visitatori in sei mesi, provenienti da tutto il mondo. Una par-tita quella dell’Expo nella quale non giocano solo gli attori commerciali ma anche quelli istituzionali. Il Comune di Reggio per esempio, di concerto con le associazioni di categoria e la Camera di Commer-cio, si gioca la carta del-la fermata della stazione medio padana grazie alla quale, con l’alta velocità, si potrà raggiungere Milano in 45 minuti. Questo dunque si traduce nel fatto che tanti visitatori potranno trovare alloggio nella nostra provincia a favore dunque delle nostre strutture alberghiere perché i posti a Milano per accogliere tutti i visi-tatori non sono sufficienti. E raggiungere una località vicina al capoluogo finanziario d’Italia, può anche voler dire impiegare più tempo a raggiungere l’Expo di quan-to non se ne possa impiegare partendo da Reggio con la tav. L’esposizione dal tema ‘Nutrire il pianeta, energia per la vita’ verterà dunque sul valore del cibo e dell’alimentazione affrontato sotto molte-plici aspetti ed anche in rapporto alla na-tura. Per Reggio, un ruolo di primo piano lo giocherà il Reggio Children con l’area

Expo 2015

Reggio si prepara per l’Esposizione Universale

Ruolo da protagonista per Reggio Children.Intanto gli attori economici ed istituzionali si giocano la carta della Tav

Da sin.: Vice presidente della CCIAA Paola Silvi, il sindaco Luca Vecchi, Giammaria Manghi nuovo Presidente della Provincia di Reggio, l’assessore alla città internazionale Serena Foracchia e l’architetto Massimo Magnani

n attualità

La nostra città punta sulle eccellenze: l’alimentare, l’agricoltura, l’accoglienza

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attualità n

tematica Children Park sviluppata appun-to dallo staff di Reggio Children. Il Chil-dren Park è un’area di gioco e scoperta dedicata ai bambini. Il progetto prevede un percorso di esperienze, attività e si-tuazioni stimolanti, ma si presenta anche come luogo di relax e sosta. E’ strutturato come è un giardino lineare, un bosco che ospita otto installazioni che sviluppano i temi proposti: sono luoghi all’aria aper-ta costituiti da piattaforme e coperture attrezzate a sostegno delle diverse atti-

guidati dall’azienda Croviconsul-ting, un progetto al quale hanno aderito, anche in questo caso, le associazioni di categoria. Un pro-getto di comunicazione e marke-ting che mira a pubblicizzare il mondo economico locale prima durante e dopo l’Expo, coinvol-gendo non solo le aziende ma an-che le istituzioni e gli enti che ne vogliono fare parte. Massiccio e strutturalmente organizzato an-che l’intervento degli industriali sulle proprie associate. Unindu-stria infatti punta ad approfittare

dell’opportunità di Expo 2015 per invitare a Reggio i potenziali clienti dall’estero, in-vertendo la logica fino ad ora consolidata, di raggiungere all’estero i propri contatti. Punto di forza per questa mission è la fer-mata medio padana. Inoltre Unindustria prenderà per mano dodici piccole e medie imprese reggiane per incoraggiarle a pre-sentarsi a mercati internazionali come la Polonia, il Regno Unito ed il Canada. Inol-tre l’associazione di via Toschi ha predi-sposto il pacchetto rexpoday, proprio per fidalizzare i clienti. E’ un bando della Camera di Commercio al quale possono partecipare le imprese per fidelizzare i propri clienti proponendogli appunto una sorta di ‘pacchetto comple-to’ per l’accoglienza sul nostro territorio e cioè biglietto expo, trasporto a Reggio tramite Tav appunto e visita in azienda. Altro ruolo da protagonista per Reggio quello giocato dal Comune e coordinato dall’assessorato alla città internazionale Serena Foracchia insieme all’architetto e dirigente comunale Massimo Magnani. La città si sta dunque attrezzando per ac-cogliere i visitatori con punti di indirizzo quali la stazione medio padana, i Musei Civici e piazza Casotti. Un milione di euro circa la cifra messa sul tavolo per orga-nizzare cinquanta eventi di richiamo sul territorio.Di questi 500 sono pubblici, gli altri arri-vano dalla Camera di Commercio e dalle associazioni di categoria. Una partita che Reggio si gioca puntando tutto sull’ali-mentare come eccellenze, l’agricoltura e l’accoglienza. Voce determinante infatti diventa il con-cetto di incoming, capacità di accogliere in città chi arriverà in Italia per l’Expo. Una sfida importante. n

L’esposizione dal tema ‘Nutrire il pianeta,energia per la vita’ verterà sul valore del cibo e dell’alimentazione affrontato sotto molteplici aspetti ed anche in rapporto alla natura

vità, a forma di grandi rocchetti sospesi ad alberi artificiali per dare l’idea di una natura addomesticata dove si intrecciano naturale e artificiale, un contesto sugge-stivo e capace di potenziare le esperienze e le esplorazioni dei bambini.A scaldare i motori in vista dell’esposi-zione sono poi soprattutto gli attori eco-nomici e commerciali di Reggio. E’ nata ad esempio l’iniziativa EsserEmiliano con il patrocinio della Provincia. Si tratta di un pool di aziende e giovani professionisti

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XXI Giornata Nazionale Orientagiovani economia n

É la manifestazione che ogni anno Confindustria dedica all’incontro tra imprenditori, giovani studenti e apprendisti, per favorire nel paese

la diffusione della cultura d’impresa, del-l’innovazione didattica e del collegamento tra istruzione e lavoro. Giunta alla 21ª edizione, la Giornata Na-zionale Orientagiovani quest’anno era centrata su uno dei settori di eccellenza del made in Italy: la meccanica. “Fabbri-cAzione: la meccanica del sapere” era in-fatti il titolo dell’evento che ha voluto es-sere un viaggio nel mondo dell’industria, da quella “pesante” a quella “pensante”. Un invito alla riscoperta della fabbrica come luogo positivo e di tutti i percorsi di studio orientati all’industria. Dedicata agli studenti del IV e V anno delle scuole superiori, e organizzata in collaborazione con Federmeccanica, Unindustria Reggio

Al Teatro Ariosto mille studenti hanno partecipato al tradizionale appuntamento per conoscere più da vicino il mondo dell’impresa e del lavoro

Come fabbricarsi il futuro“FabbricAzione: la meccanica del sapere”

Premiazione Job Shadow “Imprenditore per un giorno” con Stefano Micelli, Autore “futuro artigiano” e Alberto Baban,

Presidente Piccola Industria Confindustria

Emilia e Confindustria Modena, la giorna-ta si è svolta a Reggio, scelta non a caso come uno dei luoghi simbolo del mani-fatturiero italiano: al Teatro Ariosto oltre mille studenti si sono trovati a tu-per-tu con imprenditori, innovatori e insegnanti. In tutta Italia, oltre 90 associazioni indu-striali in collaborazione con scuole, centri formativi e università, hanno celebrato altrettanti eventi locali sul territorio, coin-volgendo un totale di 40mila ragazzi. Ai lavori della Giornata di Reggio Emilia con-dotti da Francesco Facchinetti e Stefania Bondavalli, sono intervenuti il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, il vice presidente Ivan Lo Bello con delega per l’Education, il Presidente di Finmeccanica Fabio Storchi, il Presidente della Piccola Industria di Confindustria, Alberto Ba-ban. Hanno aperto la giornata il Sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, e il Presi-

I sarti meccanici Fabio Storchi, Presidente Federmeccani-ca - Valerio Messori, Preside Istituto di Istruzione Superiore

Nobili, Reggio Emilia

Giorgio Squinzi e Mauro Severi

Ivano Parmigiani, Presidente Gruppo Gomma Materie Plastiche di Unindustria Reggio Emilia, ritira il Premio

Nazionale Orientagiovani “L’impresa per i giovani”

dente di Unindustria Reggio Emilia Mauro Severi. Tre i momenti chiave: fabbrica di futuro, fabbrica di competenze, fab-brica di opportunità. Bisogna “fabbrica-re” il lavoro che verrà. La fabbrica deve essere vista come luogo di eccellenza e di innovazione.E come luogo dove si può “mettere in moto il lavoro”. Per rendere più “leggera” l’idea della meccanica sono state presentate tutte le evoluzioni del settore manifatturiero 2.0: dai Fab-Lab ai makers, fino ai droni e le auto elettriche. Il Teatro Ariosto è stato trasformato in un ambiente manifatturiero “vivente” grazie alla tecnologia più avanzata. Sul palco dell’Ariosto sono intervenuti anche il reg-giano Francesco Bombardi, fondatore di Fab Lab, e il ricercatore di UniMoRe Cri-stian Secchi. Bombardi è stato di recente nominato Digital Champion per la città di Reggio, una carica istituita dall’Unione Europea nel 2012. Si tratta di un amba-

sciatore dell’inno-vazione, presen-te in ogni paese europeo, con il compito di rende-re i propri cittadini “digitali”. Il Digital champion italiano è Riccardo Luna. Di recente si è de-ciso di nominare un digital cham-pion in ogni comu-ne italiano. nFrancesco Bombardi, Fondatore Fablab Reggio Emilia

con i ragazzi del workshop

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Riaperto lo scrigno dei tesori della città

In occasione del 50° anniversario della fondazione, il Soroptimist di Reggio Emiliaha dedicato un service al recupero del Museo

di Giulia Misti

Ghiara

L’intervento ha permesso il rifacimento dell’illuminazione, il risanamento dei muri e alcuni nuovi allestimenti

Un’adamantina lettura dello stretto legame che ha unito, nei secoli, Reggio Emilia al culto mariano testimonia il Museo del Santuario

della Beata Vergine della Ghiara, dimora di una delle più preziose raccolte d’arte della città e riaperto al pubblico lo scorso 25 ottobre in seguito ad un importante in-tervento di restauro e di riallestimento.In occasione, infatti, del cinquantesimo anniversario della fondazione, il Soropti-mist International Club di Reggio Emilia ha realizzato un Service dedicato al Tem-pio per eccellenza devoto alla Vergine.Un intervento, ammontante a 20mila euro, teso al miglioramento degli allesti-menti del Museo storicamente deputato a raccogliere opere e oggetti liturgici e donativi pervenuti nel tempo al Santuario in segno di devozione verso l’immagine miracolosa della Madonna, e a favorirne

Il Soroptimist International è un’associazione femminile composta da donne impegnate nell’ambito lavorativo,

che opera, attraverso progetti, per la promozione dei diritti umani, l’avanzamento della condizione femminile

e l’accettazione delle diversità. Il Club di Reggio Emilia è stato fondato il 25 ottobre 2014

n reggio città

Sopra: Domenica Tassoni con Elisabetta Farioli, Gino Farina, Maria Montanari e Elisa Bellesia

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reggio città n

L’iconografia della Madonna della Ghiara

Definita controriformista, l’iconogra-fia della Madonna della Ghiara per la sua singolarità è facilmente identifi-cabile in tutto il mondo. La Vergine, posta al centro della composizione, si volge verso il Bambino in atto di adorazione e intermediazione tra Dio e l’Umanità, chiedendo per quest’ultima misericordia.Il Bambino, seduto a terra su di un cuscino regale coperto dal lenzuolo della sindone anziché sulle gambe della madre, si volge a lei con sguar-do amorevole rispondendo alle sue implorazioni con gesto benedicen-te.

Il Primo MiracoloIl 29 aprile 1596 segna le origini della Basilica della Ghiara in seguito al Pri-mo Miracolo avvenuto in tale data a Reggio Emilia. Marchino, un giovane sordomuto originario di Castelnovo ne’ Monti, mentre pregava dinnan-zi all’immagine della Madonna con il Bambino affrescata da Giovanni Bianchi, detto il Bertone, sul muro di cinta dell’orto dei Servi di Maria, ove ora giace un memoriale marmoreo, riacquistò la parola. La prima pietra del Santuario intitolato alla Vergine e destinato ad accogliere il miracolo-so dipinto (traduzione del disegno di Lelio Orsi del 1569) fu deposta il 6 giugno del 1597.

una rinnovata fruizione, permettendo di valorizzare il patrimonio artistico e la col-lezione.I lavori di restauro e di riorganizzazione degli spazi, realizzati grazie al contributo di Credem, EdilGrisendi, Kerakoll, Antico Cotonificio Veneziano, Tecton, B&B, Via-bizzuno, Cacciavillani, Arte Arredo, sen-titi la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia e la Fabbriceria Laica del Tempio della Ghiara, hanno, dunque, arricchito il percorso espositivo focaliz-zandolo sulla celebre iconografia della Madonna col Bambino, attraverso opere di pregio in precedenza esposte ai Musei Civici che ora, entro una più adeguata sede, integrano un corpus più organico e tematico.Come la Beata Vergine della Ghiara, il dipinto di Carlo Bononi acquistato sul mercato antiquario dalla Direzione mu-seale nel 1986 e le cui ridotte dimensioni suggeriscono essere oggetto di devozione privata. Come le due grandi tele di Carlet-to Caliari (Annunciazione) e di Giuseppe Romani (La Madonna con il Bambino in gloria con ai lati le Sante Apollonia, Lucia e Agata e in basso i Santi Pellegrino, Fran-

cesco, Lazzaro e una monaca) già appar-tenenti al patrimonio del Santuario e per differenti vicende giunte a Palazzo San Francesco, e come un gruppo scultoreo acquisito negli anni Ottanta dallo stesso. Di devozione mariana anche l’opera di Biagio Spagni, (Beata Vergine della Ghiara coi Santi Prospero, Luca, Antonio Abate e santo servita), originariamente ornamen-to dell’altare dell’Oratorio degli Infermi dell’Arcispedale Santa Maria Nuova.“È stata una bellissima operazione, molto apprezzata dal pubblico, realizzata grazie a contributi privati e capace di attivare sinergie con il Museo, con la Fabbriceria della Ghiara, e con i Servi di Maria, l’Ordi-ne che cura l’officiatura del Tempio, e che pone luce su questa importante Galleria, forse la più preziosa per la valenza degli oggetti conservati”, afferma la direttrice dei Civici Musei, Elisabetta Farioli.Svoltosi, infatti, in un vicendevole spirito di collaborazione e illustrato con compe-tente dovizia di particolari da alcune so-cie del Club reggiano in occasione della riapertura del Museo, l’intervento ha comportato il rifacimento dell’impianto illuminotecnico secondo più moderne so-luzioni tecnologiche, il risanamento e il

Sotto: Museo della Ghiara, Carlo Bononi, Bea-ta Vergine della Ghiara, primo quarto XVII sec., olio su tela, 85 x 63 cm

q segue a pag. 31

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Commercio e lavorazione di materiali ferrosi e non ferrosi

Recupero e trasporto di legno, carta, imballaggi, plastica,

batterie esauste

Possibilità di noleggio contenitori per raccolta rottami

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ritinteggio delle superfici murarie, il riallestimento del vestibolo d’ingres-so, la revisione e l’arricchimento degli apparati didascalici al fine di una mi-gliore presentazione delle collezioni al pubblico. Maggiore valorizzazione è stata, inoltre, data all’oggetto sim-bolo dello Spazio, la Corona, risalente al 1674 e donata dalla Comunità di Reggio Emilia alla Madonna per aver preservato la città dalla peste, che con la sostituzione della sua bache-ca è, ora, protagonista dell’allesti-mento. Un tesoro, quello custodito all’interno del complesso monumen-tale di Corso Garibaldi, avvolto forse ancora da un’aura claustrale e ancora poco conosciuto anche dai reggiani. La Direzione dei Civici Musei, impegnata nello studio di un programma di ini-ziative divulgative ad hoc che inaugurerà, il 7 dicembre, un mese di visite guidate e aper-ture straordinarie coinvolgen-do anche le scuole, rinnova, pertanto, la totale disponibilità

all’apertura su prenotazione del Museo.“Immaginare, ora, un futuro di vita è il nostro obiettivo - commenta la dott.ssa Farioli - . Considerata la peculiarità del Museo, rientrando, esso, tra quei tesori un po’ celati che non prevedono un’af-fluenza costante, si deve prescindere da un’apertura indiscriminata. Da qui, il pro-getto di visite guidate che vedrà anche traslata un’iniziativa già in essere per la Basilica”. Assai antiche sono le origini del-la devozione mariana a Reggio Emilia (ul-teriore prova è la titolazione a “Santa Ma-ria Assunta” della Cattedrale) e lo scrigno dei tesori del Tempio della Beata Vergine della Ghiara, la cui iconografia per la sua unicità è riconoscibile in tutto il mondo, ne è chiara dimostrazione. n

Per riscoprire il Museo della GhiaraDomenica 7 dicembre ore 16.00 La Madonna della Ghiara, diffusione di un’iconografia singolare a cura di Maria Montanari presso la Sala Conferenze, Chiostro Piccolo del Convento dell’Ordine dei Servi di Maria, Corso Garibaldi 44

Lunedì 8 dicembre ore 15.00 e ore 16.30 Visita guidata al Museo della Ghiara a cura di Elisa Bellesia e Lucia Gramoli

Domenica 14, 21, 28 dicembre ore 16.00Domenica 4 gennaio e Martedì 6 gennaio 2015 ore 16.00 Visita guidata al Museo della Ghiara a cura di Macchine Celibi

Info: 0522/456477, Musei Civici, via Palazzolo, 2

Il MuseoConservare e valorizzare gli episodi di maggior rilevanza del patri-monio artistico della Basilica è il compito del Museo del Santuario della Beata Vergine della Ghiara, istituito nel 1982 per volontà della Fabbriceria Laica del Tempio e dei Musei civici e allestito in alcuni locali al piano terreno del corpo di fabbrica che separa i due chiostri del convento.Esso espone oggetti pervenuti al Tempio quale segno di devozione verso l’immagine miracolosa della Madonna da parte di confraterni-te e corporazioni cittadine nonché di esponenti della nobiltà italiana. Grandi quantità di offerte in denaro e oggetti preziosi - certamente utili fonti economiche per la realizzazione dell’edificio, ma anche pri-mo nucleo degli oggetti che diedero origine al Tesoro della Basili-ca - iniziarono a pervenire al convento ancor prima della posa della prima pietra della nuova chiesa. Benché molti di tali oggetti siano andati perduti nel corso degli anni, anche in seguito alle requisizioni avvenute tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, il patrimonio conservato riverbera la ricchezza dei donaria che affluivano numerosi al Convento dei Servi.Quattro sono le sale del Museo intitolato al culto mariano: la Sala iconografica, dedicata all’iconografia della Vergine, conserva la sinopia dell’immagine miracolosa; la I Sala espone i famosi “candelieri ducali” realizzati dagli orefici romani Gian Francesco Frangi e Marco De Marchi tra il 1631 e il 1634 e donati dal duca Francesco I d’Este in segno di pietà e devozione verso la Madonna della Ghiara durante il periodo della peste; nella II Sala, oltre a preziosi gioielli devoluti al Santuario, alloggia, racchiuso entro una pregevole cornice settecentesca in lamina d’argen-to, il disegno originale del 1569 di Lelio Orsi raffigu-rante la Madonna col Bambino che Giovanni Bian-chi, detto il Bertone, tradusse in affresco. La III Sala, infine, custodisce l’emblema civico e religioso della Basilica della Ghiara, la Corona della Madonna realizzata nel 1674 in lastra d’argento traforata e dorata, rifinita a cesello e ricca di perle e pietre pre-ziose, mirabile lavoro dell’orafo Matteo Augusta.

Museo della Ghiara, Carletto Caliari, Annunciazio-ne, 1588-1596, olio su tela, 325 x 192 cm

Museo della Ghiara, Giuseppe Romani, La Madonna con il Bambino in gloria con ai lati le Sante Apollonia, Lucia e

Agata e in basso i Santi Pellegrino, Francesco, Lazzaro e una monaca, primo quarto del XVIII sec., olio su tela, 320 x 207

reggio città n

q continua da pag. 29

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n reggio storie

A livello nazionale, dal 2005 al 2011 sono 767 le donne uccise in Italia da mariti, compagni o ex. Un numero cresciuto visibil-

mente nel tempo: si va dalle 84 del 2005, alle 113 del 2007 alle 127 del 2010. E’ quan-to emerge da una ricerca illustrata dalla dottoressa Eletta Bellocchio, Direttore Sa-nitario dell’Ausl del distretto di Scandiano, in occasione del convegno “Le diverse fac-ce della violenza sulle donne”, organizzato dalla segreteria provinciale del Movimento Femminile dell’Udc di Reggio Emilia. Un in-contro dedicato a Jessica Filianti, la 17enne uccisa 18 anni fa dal suo ex fidanzatino di 20 anni Luca Ferrari. Il convegno è stato orga-nizzato proprio in occasione della ricorrenza del compleanno di Jessica. All’incontro ha partecipato Giuliana Reggio, madre di Jessi-ca. Giuliana ha portato la sua testimonianza proprio per sottolineare quanto sia impor-tante tenere alta l’attenzione sul problema legato alla violenza sulle donne.

Sono 18 anni che Jessica è stata ucci-sa. Un ricordo che è sempre vivo nei reggiani. Per lei, come mamma, ricor-dare quel giorno che cosa significa? Diciotto anni per me, di fatto, non sono mai passati. Per me è come se fosse passato solo un giorno, per me è come se fosse ieri.

Come ricorda quel giorno, quel male-detto 14 marzo del 1996? Come venne a sapere della morte di sua figlia?L’ ho saputo tramite mia sorella perché io

La 17enne nel 1996 venne uccisa dall’ex fidanzato

Un’associazione in memoria di Jessica Filianti

Giuliana Reggio, madre della vittima, è pronta a scendere in campo per aiutare altre donne a salvare le proprie figlie dalla violenza

Violenza sulle donne

non avevo acceso la Tv. Le notizie le ave-vano date per televisione e prima che gli stessi familiari lo sapessero. Infatti mio fratello e mia sorella lo hanno saputo dai telegiornali. Non sapevano niente, sono ri-masti sotto choc. Mia sorella si è sentita male e l’hanno dovuta portare in ospeda-le. E’ stata male quando ha visto la foto in televisione. Io l’ho saputo sotto casa. Mi hanno detto che era successo un incidente e che Jessica era stata investita da un’au-to. Subito il mio pensiero è andato al suo ex, Luca Ferrari. Luca infatti, dopo che si erano lasciati, aveva giurato a Jessica che l’avrebbe uccisa investendola in auto. Lei tornava a casa sempre con il terrore. Mi diceva sempre: mamma mi ha detto che mi vuole vedere al cimitero, mi mette sotto in macchina. Quando mi hanno detto così il mio pensiero è stato quello.

Quando ha saputo la verità, cioè che a ucci-derla era stato Luca con ben 43 coltellate?Io non l’ho saputo subito. L’ho saputa il giorno successivo. Non mi avevano fatto

vedere Jessica, il riconoscimento della salma non l’ho fatto io. A me avevano solo detto che era morta ma in un incidente e io ero convinta fosse vero. L’ho saputo il giorno dopo leggendo una locandina da-vanti ad una edicola. Io ero in macchina con mio fratello. Gli ho detto di fermare subito l’auto. Sono rimasta esterrefatta davanti alla locandina, nessuno mi ave-va detto niente. E’ per quello che non mi avevano fatto fare il riconoscimento, i miei parenti non hanno voluto.

Come ha fatto a risollevarsi da una tra-gedia così? La forza di andare avanti l’ho trovata anche nell’altro mio figlio Fabiano, e in tutti i miei familiari che mi sono sempre stati vicini.

A 18 anni di distanza che cosa pensa, che cosa si può fare per evitare altre morti come quella di Jessica?Purtroppo se ne registrano di continuo. Io per esempio pensavo di poterlo evitare. In quegli anni sono andata più volte dai

di Simona Onniboni

Convegno sulla violenza sulle donne. Al tavolo Giuliana Reggio madre di Jessica Filianti, la giornalista Simona Onniboni e Assunta Spadoni, organizzatrice evento e segretario provinciale

movimento femminile Udc

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reggio storie n

carabinieri a sporgere denuncia ma non l’avevano raccolta perché dicevano che Luca era giovane e in quel modo si rovi-nava un ragazzo. In quel modo invece è stato lui a rovinare mia figlia. Lui adesso fa la bella vita fuori dal carcere, si è sposato. Io penso che i genitori debbano sempre controllare i figli. Controllare chi frequen-tano, chi sono, lo devono fare di continuo. E’ importante che i ragazzi si confidino con i genitori. Si devono confidare perché così i genitori possono dare loro un aiuto. Molte ragazze dicono che se il fidanzato dà loro uno schiaffo, lo fa per gelosia. Pensano che sia geloso e che quindi per questo è innamorato, ma non è vero. Se si è inna-morati non si picchia. Questi episodi vanno denunciati e in questo senso i genitori pos-sono aiutare i figli a farlo.

Jessica come era, che figlia era ? Per tutti i genitori tutti i figli sono splen-didi e Jessica era davvero splendida, sia dentro che fuori. Era dolce, rispettosa, umile, insomma per me e non solo per me ma anche per quanti l’hanno conosciuta era veramente una gran bella persona

Che sogni aveva Jessica?I sogni di tutte le ragazze, sposarsi, ave-re una famiglia e avere dei figli. Jessica in modo particolare amava i bambini. Era

sempre in ospedale a guardare i bimbi appena nati. Amava i bambini. Insomma avrebbe voluto fare un lavoro proprio a contatto con i l’infanzia. Lei e le amiche amavano guardare gli abiti da sposa. Pur-troppo però Luca non glielo ha permesso, non le ha permesso di crescere e diventa-re mamma. A lei ha stroncato la vita, lui invece si è sposato ed è diventato papà. Non solo. In carcere si è anche laureato. E’ fuori dal carcere, gli è stato trovato un lavoro ma lui per me non ha mai pagato veramente il suo debito con la Giustizia.

Lui non vi ha mai chiesto scusa, non si è mai pentito?No mai. Ma del resto se anche avesse chiesto perdono io non glielo avrei mai concesso. Sarà Dio, se vorrà, a perdonar-lo, non certo io. Lui ora chiede di essere dimenticato, ma dimenticato da che cosa? Da Chi? Da me? Non c’è pericolo che ac-cada. So che in tanti lo vedono che gira tranquillamente per la città. Lui fa la sua vita. Io per vedere Jessica devo andare sulla sua lapide.

Ora vorrebbe fondare un’associazione a favore di donne vittime di violenzaSi. Con l’aiuto dell’avvocato Nino Ruffini e di Assunta Spadoni vorrei creare un’as-sociazione i cui fondi servano per aiutare

donne vittime di violenza e, oggi, purtrop-po sono molte. In questo modo per me vorrebbe dire fare qualcosa di importan-te in memoria della mia bimba, della mia Jessica. Sono tante le madri che arrivano nel mio bar anche da fuori della nostra provincia per chiedermi consigli. Voglio aiutarle a salvare le proprie figlie

Alla redazione di Stampa Reggiana, Giuliana ha consegnato una lettera scritta da una delle migliori amiche della figlia. Pensieri scritti dopo avere incontrato per strada, in città, l’uomo che ha privato Jessica della vita, e che riportiamo come di seguito“Niente ferisce, avvelena, ammala quanto la morte. Soprattutto una morte ingiusta e precoce. Ti senti vittima di una ingiustizia, ti senti offeso nel profondo. Ho visto il tuo carnefice negli occhi... Io non mi sento mai bene pensando a te Jessica. Vorrei lanciar-mi nel passato, quando eravamo bambine e felici. Quando ridevamo fino a non farce-la più, quando facevamo i compiti insieme in biblioteca (o almeno ci provavamo). E quando a carnevale ci vestivamo da princi-pesse. Non voglio ricordarti perché so che tu sei con noi... ed è davvero così. Nessuno muore se c’è chi non lo lascia morire. Io ce l’ho sempre messa tutta per te... ciao cuoricina mia “ n

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n reggio realtà e impresa

A Caverzana sorge un centro per il recupero di fauna selvaticache agisce su tutto il territorio delle province di Reggio e Parma

In Val d’Enza, e precisamente sulle col-line di San Polo, in località Caverza-na, esiste un centro che si occupa del recupero di fauna selvatica: il “CRAS

Rifugio Matildico”. Il Rifugio si trova all’in-terno di un parco di oltre 3 ettari recintati e accoglie al suo interno decine di box, un ambulatorio veterinario e altre strutture destinate all’accoglienza e al ricovero di animali selvatici. Il fondatore del centro è Ivano Chiapponi, guardia ecologica da oltre trent’anni, che con grande passione fa da “papà” a decine di animali.

Signor Chiapponi, ci può raccontare in cosa consiste esattamente il vostro lavoro?Sostanzialmente il nostro lavoro consiste nell’aiutare animali come caprioli, daini, cervi, volpi, istrici, ricci, cinghiali, e qual-siasi altro animale selvatico che si trova in uno stato di difficoltà. Le difficoltà pos-sono derivare dal fatto che questi anima-li sono stati investiti da un’automobile, feriti da macchine agricole, gravemente

ammalati, denutriti perché hanno perso la madre, aggrediti da altri animali, ecc. Noi li recuperiamo, li portiamo nel nostro centro, dove vengono sottoposti ad un programma di riabilitazione e quando di-mostrano di essere autosufficienti li rein-seriamo nuovamente in natura. Purtroppo però non tutte le storie sono a lieto fine perché a volte recuperiamo animali che sono già morti oppure sono in condizioni gravissime e nonostante le cure del no-

SOS Animali

A San Polo un rifugio per gli animali selvatici

Rifugio Matildico

Sotto un immagine del Rifugio - A destra: Ivano Chiapponi

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reggio realtà e impresa n

stro Team di veterinari e volontari non riescono a sopravvivere. Il nostro Centro svolge la propria attività di recupero sul territorio di tutta la Provincia di Reggio Emilia e zone limitrofe e recentemente anche in provincia di Parma. Garantiamo un servizio di emergenza, attivo 365 gior-ni all’anno, 24 ore su 24.

Come è cominciata questa “avventura” in difesa degli animali selvatici?Questa bellissima ma altrettanto impegna-tiva avventura è iniziata da una necessità. Negli ultimi anni c’è stato un importante incremento demografico di ungulati nel nostro territorio e spesso questi animali mentre attraversavano le strade venivano investiti da automobilisti o moticiclisti. Nel 2011, per garantire la sicurezza sulle stra-de, sono stato incaricato dalla Provincia di Reggio Emilia di recuperare gli animali che erano stati causa di incidenti. Il problema che riscontrai però era che non esisteva-no strutture sufficientemente attrezzate per accogliere ed accudire animali sel-vatici feriti e quindi, avendo del terreno di proprietà, iniziai a costruire una prima struttura attrezzata per questo tipo di esi-genza. Dopo soli quattro anni di attività quella struttura è diventata oggi il punto di riferimento per tutta la Provincia e si è trasformata in un vero e proprio rifugio attrezzato con decine di box, un ambula-torio veterinario e tutti i servizi necessari per svolgere al meglio la nostra attività.

Quanti sono i volontari che operano insie-me a lei? Hanno mansioni specifiche?Attualmente i volontari che collaborano con il Centro sono 25 e ovviamente sono tutti grandi amanti degli animali. I volon-tari hanno costituito l’Associazione “San Bernardino”, un’Associazione senza scopo di lucro che è capeggiata dalla Presidente Cristina Canuti: L’Associazione ha l’obiettivo di realizzare ini-ziative culturali e ludiche allo scopo di trovare aiuti economici per il Centro. Abbiamo anche un diret-tore sanitario, il Dott. Giu-liano Bursi che coordina un team di veterinari. Siamo davvero in tanti e stiamo

aumentando sempre di più perchè quasi ogni giorno ci contattano nuove persone per offrirci il loro aiuto. Questo per me è motivo di grande orgoglio e soddisfazione.

Quante chiamate ricevete in media in un anno? (E quindi quanti interventi fate)Sono 400 chiamate solo per incidenti stra-dali e 250 per interventi di vario genere.A questi possiamo aggiungere circa 300 animali che ogni anno ricoveriamo nel Centro. I numeri sono davvero significa-tivi e danno l’idea del grande sforzo che stiamo facendo.

Il “salvataggio” più complicato o pericoloso.Quello più complicato è stato senza dub-bio il recupero di un cervo di oltre 250kg che era stato investito da un SUV; l’im-patto con l’autovettura, che per altro era completamente distrutta, lo aveva scara-ventato oltre il guard rail e si era impiglia-to in mezzo alla vegetazione sottostante la strada. Per liberarlo, metterlo in sicu-rezza e caricarlo sul nostro carro abbiamo impiegato più di due ore! Quello più pericoloso invece è stato quan-do ci hanno chiamato per soccorrere un cinghiale che anche in questo caso era stato investito. Dopo l’impatto il cinghiale era riuscito a spostarsi verso un campo adiacente alla strada ma poi si è acca-sciato a terra e sembrava morto. Ci sia-mo avvicinati per fare un primo soccorso e appena l’abbiamo toccato si è alzato di scatto e ci ha aggredito, abbiamo iniziato a scappare ma il cinghiale ci ha inseguito. Essendo però ferito e barcollante non è riuscito a raggiungerci...

Quello di maggior soddisfazioneNon vorrei essere retorico ma ogni salva-taggio ci dà grande soddisfazione.

In questo importante ruolo che svolge-te in favore degli animali, siete aiutati da finanziamenti pubblici? Fino ad ora la Provincia di Reggio Emilia ci ha sempre aiutato con un contributo eco-nomico ma purtroppo non è sufficiente per portare avanti un progetto di questa entità. Riceviamo degli aiuti anche dai pri-vati ma sono principalmente per alimenti e materiali di consumo per il Centro.

Chi volesse contribuire con una dona-zione di attrezzature o di denaro come può fare? Ci sono tanti modi per aiutare il Centro. E’ possibile fare un versamento sul con-to corrente intestato a “Associazione San Bernardino”, oppure aderendo all’iniziati-va “adozioni a distanza”, oppure diventare amico del centro con una donazione libe-ra. Altrimenti è possibile donare beni ma-teriali come gabbie per cani, gatti e coni-gli, ciotole in acciaio e ceramica, biberon completi o solo tettarelle, frutta, verdura, latte di capra, scatolette e crocchette per cani e gatti, materiale per le medicazioni (cerotti, bende, garze, guanti, stecche, ecc...), vecchi quotidiani e riviste. E’ possibile per chi fosse interessato, visitare il Rifugio? (Anche da parte di scolaresche, scuole materne)Stiamo ricevendo molte richieste in que-sto senso, soprattutto da scuole elemen-tari. Attualmente il Centro si può visitare solo su appuntamento e in determinati orari ma sempre in presenza dei nostri volontari.n

Rifugio Matildico Centro di recupero

fauna selvatica Via Conti 22/2 - Caverzana42020 San Polo d’Enza, (RE)Tel. 339 4053723Per informazioni su contributi e donazioni:Ivano 339 4053723 - [email protected] 347 1265587 - [email protected] 347 9509855 [email protected]

Lo staff del Rifugio

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Alberto BarbieriVi presento il mio Cinema

MultisensorialeParla l’imprenditore reggiano che ha creato il “Simulatore dinamico T.”

Verrà presentato a livello inter-nazionale in occasione della fie-ra di Hannover ad Aprile 2015L’imprenditore reggiano Alberto

Barbieri, 45 anni, è ingegnere, sposa-to e padre di due figli di 7 e 11 anni. Proprio da un viaggio a Disney World con i suoi bambini ha avuto l’idea che ha poi brevettato, visto che ha trovato le attrazioni di questo tipo deludenti. Da qui è nato il Cinema multisensoriale automatico, denominato tecnicamente simulatore dinamico T. Barbieri ha già brevettato diverse in-venzioni, all’età di 30 anni, ha lavorato, ad esempio, alla realizzazione dei LED ad alta efficienza. E’ citato da Wikipedia tra i primi che indagarono la cosa. Ha brevettato anche un soffietto modulare per la protezione dei cilindri.

L’INVENZIONESi tratta di un Cinema multisensoriale ed automatico, denominato simulatore dinamico T., che proietta filmati in 3D con effetti di sala e movimenti degni di una “giostra”. Vengono così coin-volti tutti i sensi per un effetto estre-mamente coinvolgente. Il prototipo di dimensioni contenute può ospitare due persone, ma è modulabile anche per capienze maggiori.E’ frutto di oltre due anni di studio e lavoro in cui Barbieri si è avvalso della collaborazione di tecnici e imprese emiliano-romagnole che han-no da subito accolto con entusiasmo il

progetto mettendo a sua disposizione materiale e competenze. L’investimen-to sostenuto è stato di circa 100 mila euro, il cinema costa 30 mila euro, oltre al capannone che è stato utilizzato per produrlo. Anche i filmati e le musiche utilizza-ti sono stati prodotti direttamente da operatori e tecnici del territorio. Si at-tiva tramite l’inserimento di un normale

gettone da sala giochi, non necessita quindi di un operatore che lo faccia fun-zionare. Può essere collegato tramite wi-fi alla rete internet. Utilizza una normale pre-sa di corrente domestica, non di tipo industriale. Oltre all’utilizzo ludico è stato pensato per promuovere impre-se e prodotti sia in sede aziendale che presso eventi fieristici, data la facilità di trasporto di cui è dotato. Barbieri ne garantisce non solo il montaggio, ma anche la formazione per l’utilizzatore finale e la manutenzione. Gli aspetti tecnici più difficili da gestire sono stati quelli legati alla sicurezza e al perfezionamento dell’audio interno.

Il simulatore T sarà presentato a livello internazionale in occasione della fiera di Hannover ad Aprile 2015, attualmente è esposto ed è possibile provarlo presso il Bowling 2000 di via Vistola 13 a Cella di Reggio Emilia, dove sta riscuoten-do un grande successo di interesse e di pubblico. n

Il simulatore dinamico T. proietta filmati in 3D con effetti di sala e movimenti degni di una “giostra”

Alberto Barbieri

n reggio realtà e impresa

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reggiani all’estero n

di Riccardo Caselli

It’s not luck, it’s GOOGLECome la moderna tecnologia ha rivoluzionato la nostra vita

Passeggiavo nel Quartiere Latino di Parigi con un amico indiano e alle diciot-

to di un sabato pomeriggio volevamo vedere ‘Il Clasi-co’, Real Madrid - Barcelo-na. Così ci siamo recati al primo Starbucks per usu-fruire della wi-fi gratuita e una volta online ho cerca-to “bar sports Paris”.

Il primo risultato della ri-cerca in ordine discenden-te era un grande sport bar che mostra tutti i maggiori eventi sportivi. Perfet-to, ho pensato, così ho guardato sulla mappa ed ingenuamente ho esclamato “che fortuna, è proprio nel Quartiere Latino, cin-que minuti a piedi”. L’amico che era con me, ex dipendente di Google, ha ri-sposto: “it’s not luck, it’s Google”.

Già, che sciocco, ho pensato, la tecno-logia corre così veloce che facciamo fa-tica a rendere abitudini mentali anche le cose che ci sono note. Passati sono i tempi in cui l’ordine di Google era quel-lo di pura rilevanza e appropriatezza di contenuto. Ora con i sistemi di geolo-calizzazione Google mi offre il pub più rilevante alla mia ricerca in quel luogo e momento. Così ho riflettuto su come internet ha trasformato radicalmente, tra le mille cose, anche il modo di fare turismo. In meglio, eliminando ineffi-cienze, perdite di tempo, confusione.

Ci si sveglia e con un comando vo-cale si chiede: che tempo farà oggi?

Poi si decide di conseguenza: mu-sei, attività all’aperto. Con una ra-pida ricerca online, siti come Timeout e altri ci offrono le venti cose da non perdere, o le venti cose non turistiche, o le dieci cose gratuite. E poi approfon-diamo pure con ricerche più di settore: vuoi un bar panoramico? Un locale Jazz? Un ristorante etnico?

Puoi scaricare le app per guidarti attraverso itinerari senza comprare guide, tramite google maps sei in grado di girare la città come fosse casa tua, districandoti tra vie, metro e bus. Sono riuscito a visitare più di tre fra musei, attrazioni o siti di interesse al giorno, senza perdermi e perdere tempo. Come facevamo prima? Cartine, indicazioni richieste ai passanti, qual-

che giro a vuoto e guide comprate in libreria, sperando fossero abbastanza aggiornate, forse.

Possiamo controllare online orari di apertura prima di recarci sul luogo, cambiare il programma della giornata in qualsiasi momento, imbatterci in un bel ristorantino e verificarne le recen-sioni su TripAdvisor prima di entrare, controllare quale è il dress code di una discoteca prima di uscire, telefonare per una prenotazione cliccando diret-tamente sul numero che compare sul sito, senza ormai doverlo nemmeno piu’ comporre.

E anche quando ci sembra di girovagare e trovarci per caso nel posto giusto.. it’s not luck, it’s Google. n

Riflessioni dalla Ville Lumière

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n territorio

di Enrico Pirondini

Ottobre rosa

Grande show per le donne in curaAl Teatro Tagliavini di Novellara l’evento realizzato

dal Day Hospital Oncologico dell’Ospedale di Guastalla

Ospite d’onore Mirella Freni

Sul palco un poker di jazzisti: Rosa Alberini, Giuseppe Anversa, Massimo Fornasari, Cristiano Maramotti

Da sinistra- Laura Scaltriti (Day Hospital Oncologico), Elena Carletti (sindaco di Novellara), Ales-sandra Bertelli (regista di “Ottobre rosa”). Foto Franzosi

C’era il pubblico delle grandi occasioni sere fa nel teatro-gioiel-lo “Tagliavini” per lo

spettacolo di arte varia prodotto dal Day Hospital Oncologico del-l’Ospedale di Guastalla insieme ai volontari e alle donne con un vissuto di malattia. E lo spetta-colo - “Ottobre rosa” - non ha tradito le attese. Anzi. Ideato e condotto (molto bene) dalla regista Alessandra Bertelli, lo show ha presentato due volti distinti: prima parte riservata al jazz (raffinato, colto); seconda parte de-dicata alla ricostruzione di sei quadri, tra i più famosi della storia dell’arte, con al-trettante modelle “incorniciate” alla perfe-zione, truccate magnificamente e presen-tate con un sottofondo musicale “live” di estrema delicatezza. Ovazioni (scontate) per l’ospite d’onore, il soprano Mirella Fre-ni (accompagnata dalla figlia Micaela). Due i filmati a sostegno della loro partecipazio-ne: il primo dedicato agli studi nella pre-stigiosa Accademia Cubec (di cui la Freni è il “motore”); il secondo legato ad una ce-lebre interpretazione di Madama Butterfly, opera che il soprano modenese ha cantato in tutti i più grandi teatri del mondo.

Grandi interpretiLo show ha fatto leva su un poker d’assi: quattro jazzisti di fama, collaudati da cen-tinaia di concerti. Ha aperto il duo Giusep-pe Anversa, chitarrista viadanese, e Rosa Alberini, voce degli “Spingi Gonzales” e leader delle “Gio’s Sisters. Il duo ha pro-posto “La donna cannone” di De Gregori, scelta orientata alla speranza delle donne che soffrono. Poi si è presentato sul palco

il duo composto da Cristiano Maramotti e Massimo Fornasari. Due grandi musicisti, due mattatori. Maramotti, diplomato in chitarra jazz al Conservatorio di Mantova, ha una vasta esperienza di concerti e fe-stival (è stato anche sei anni nelle band di Pelù). Fornasari è un clarinettista di fama internazionale, ha suonato anche nel-la prestigiosa orchestra della Scala. Per onorare l’evento Maramotti ha scelto una Gibson L5, chitarra rara e preziosa. For-nasari si è affidato al suo nobile (parigino) “Buffet”, clarinetto perfetto negli acuti, suadente nelle note “senza portavoce”.

Omaggio all’arteDa mozzafiato la seconda parte. Maria-pia Papandrea (pittrice e truccatrice al Comunale di Bologna), ha ricostruito sei capolavori della storia dell’arte inter-pretati da modelle guastallesi. Sul pal-co, annunciati dal racconto di Arianna

Agnoletto, si sono visti i capolavori di Renoir, Antonello da Messina, Rogier van der Weyden , Jan Vermeer, Leonardo da Vinci. Da applausi le sei modelle (più il contributo di Attilio Bortesi nel “Ballo a Bougival” di Renoir). Catia Folloni, Laura Losi, Ilenia Pecchini, Lydia Viggiani, Car-mela Bilitti, Carlotta Cagna.

Il valore della curaScroscianti gli applausi di ringraziamento a quanti si adoperano per il Day Hospital e la prevenzione dei tumori in genere: dalla dott.ssa Laura Scaltriti (motore dell’even-to, applauditissima) al direttore sanitario Andrea Gigliobianco. Con loro sul palco si sono visti i presidenti Luigi Tosi e Stefa-no Spagnolo, Claudio Giorgi, Fausta Mora (coop Guastalla). La serata sarà ripetuta in primavera alla riapertura del teatro Ruggeri di Guastalla ancora inagibile per i danni del terremoto 2012.

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territorio n

Il celebre soprano ospite d’onore di “Ottobre rosa”, a sostegno delle donne in cura - “Mia figlia Micaela è stata ope-rata al seno un anno fa ed ora sta bene. Grazie “. - “Ho cantato con i più grandi tenori del secolo ma Luciano Pavarotti era unico”.

Signora Freni, visto che pubblico? Sono tutti in piedi ad applaudirla....Ed io sono commossa. E sono coinvol-ta. Mia figlia Micaela è stata operata al seno un anno fa ed ora sta bene, grazie al Cielo. Ecco, sono qui a testimoniare il valore della prevenzione.

Lei ha chiuso la carriera a Washington nel 2005 ed ora si dedica ai giovanidel Cubec, la sua Accademia di bel canto. Contenta?Di più. Abbiamo allievi che provengono da ogni parte del mondo. Pensi che in un’aula con 19 allievi ben 12 erano di nazionalità diverse. E ne abbiamo quat-tro o cinque già pronti per cantare nei più grandi teatri del mondo.

Lei ha avuto la fortuna di essere guida-ta dai più grandi direttori d’orchestra del Novecento come Karajan, Giulini, Kleiber, Abbado, l’ungherese Solti. Il più grande tra questi?“Beh io sono stata 27 anni con Herbert von Karajan, un direttore straordinario. Con lui ho cantato in tutto il mondo”.

Nel 1965 ha debuttato al Metropolitan di New York con La Bohème. Gli americani l’hanno adorata, nel 2005 addirittura il Met le ha organizzato un Gala tutto per lei...Al debutto del 1965 avevo accanto a me un altro debuttante, Gianni Raimondi. Sì, l’America mi ha voluto bene.

A proposito di cantanti: lei ha cantanto e inciso dischi con i tre grandi tenori: Pavarotti, Domingo, Carreras. Con chi si è trovata meglio?Con Luciano. Perchè era modenese come me, perché siamo cresciuti da bambini, le nostre mamme erano amiche. Era unico. Mi manca molto”. n

A sin.: Giuseppe Anversa (chitarra) e Rosa Alberini (cantante). Foto Franzosi

Da sin: 1) Mariapia Papandrea, creatrice dei “quadri viventi” 2) Un quadro vivente che riproduce il “Ritratto di giovane donna” (1474) di Leonardo da Vinci. Modella Ilenia Pecchini 3) Cristiano Maramotti (chitarra) e Massimo Fornasari (clarinetto) FOTO FRANZOSI

Mirella Freni“Io con voi ci sarò sempre”

Come ha fatto lei che ha infilato pure 150 recite al Metropolitan di New York?Scusi, ma le ha contate? Davvero sono 150?

Lei ha debuttato al Comunale di Mode-na nel 1955 nella Carmen di Bizet. Ave-va appena vent’anni.“No, caro mio, ne avevo solo 19”.

Poi nel 1961 il debutto a Londra, al Co-vent Garden; l’anno dopo era già alla Scala. Non ha perso tempo!“Senta un po’, avevo quattro o cinque anni e mi chiesero cosa vuoi fare da grande. E sa cosa risposi io bimbetta?”

Che cosa?“Che avrei fatto la cantante d’opera. Capisce? Ho detto proprio d’opera. Po-tevo solo dire cantante ed invece ho specificato. Mio padre pensava che scherzassi ed invece ce l’ho fatta. Poi si è ricreduto.

Sul palco l’intervista a Mirella Freni (domenica 26 ottobre,teatro Tagliavini di Novellara). Foto Franzosi

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“Si tratta di questo, - disse San Pietro - dalla terra ci giungono sempre più spesso voci che le cose non vanno bene, a

cominciare dallo stato del pianeta per finire alla condizione dell’uomo.

Siamo molto preoccupati”.Prende il via così la vicenda di Gianni/Paolo, sbalzato dal

Purgatorio sulla terra, per rivivere un altro spicchio di vita in una missione molto speciale: una missione in cui, per stare alle regole stabilite da San Pietro, è costretto a combattere contro

il desiderio di ritrovare le proprie radici e l’istinto naturale di recuperare i propri affetti.

Quanto e come ci riesca, è materia del romanzo, così come sono materia del romanzo le numerose email che questo

particolare inviato manda dalla terra a San Pietro nel corso della sua avventura.

COSI’ È LA VITA, PIU’ O MENOracconti

La contemporaneità non è acqua, ha detto qualcuno. È soprattutto questo che ci fa amare tanto l’insidiosa grazia di queste pagine, nonostante (o forse grazie a ) la sensazione che l’autore abbia

rubato i nostri individualissimi pensieri contrabbandandoli per suoi: cartoline del reale-assurdo, in cui tutto è irrazionale e nel contempo

perfettamente logico. Articolato in tre parti e con una cinquantina di racconti, Così è la vita ( più o meno), di Franco Zanichelli parla

dell’uomo, dello sport, della tecnologia (dunque sempre dell’uomo) e lo fa con i procedimenti disincantati dell’umorismo: cosa che ci porta a considerare il libro come “un sorso di ironia contro lo stress della vita

moderna”.

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La tragedia di Lyam CastilloNon si può morire

in bici a 11 anni

di Antonio Lecci

Il ricordo di una compagna di classe

Forse il casco gli avrebbe salvato la vita

Già è un dramma enorme la morte di un ragazzino di undici anni per una banale caduta in bici. Se poi, a distanza di 48 ore, accade un

secondo incidente, sempre in bici e nel-lo stesso piccolo paese, che fa finire in rianimazione un altro ragazzino, stavolta di tredici anni, lo choc è davvero al mas-simo. E’ l’esperienza vissuta dalla comunità di Campagnola negli ultimi giorni di otto-bre.

Un’esperienza che è servita almeno a sensibilizzare tante famiglie sull’ìm-portanza dell’utilizzo del caschetto di protezione: non solo quando si va in motorino, ma anche quando si pedala su una semplice bicicletta. A Campagnola le abitudini, almeno per ora, sembrano essere cambiate: se prima di questo dramma si contavano sulle dita di una mano i ragazzini che giravano in bici indossando correttamente il caschet-to, ora sono molti di più i giovani che utilizzano questo sistema di protezione quando si muovono sulla due ruote.

Un sabato pomeriggio soleggiato, come tanti altri. Un ragazzino benvoluto da tutti, Lyam Castillo, promessa del calcio, da pochi mesi in forza alle giovanili del Carpi, società di serie B, ha finito i compiti ed esce con un amico per un giro in paese. Ar-riva in via Reggiolo, all’altezza del campetto dell’oratorio parrocchiale. Forse non ha le mani sul manubrio. Perde l’equilibrio e finisce a terra. Una caduta banale, come tante ne capitano ai ragazzini quando si gira in bici. Ma stavolta il trauma cranico è devastante: arrivano ambulanza e automedica, poi l’elisoccorso che lo trasferisce al Maggiore di Parma. Ma il pomeriggio successivo arriva

la tremenda notizia, seguita dall’autoriz-zazione di papà Andreas e mamma Catia per l’espianto degli organi, che darà spe-ranza di vita migliore ad altre persone ora ammalate. E il lunedì sera, proprio men-tre si recava ad acquistare una candela da portare in chiesa alla messa in suffra-gio dell’amico deceduto, ecco un nuovo incidente, stavolta uno schianto fra auto e bici, in paese, che coinvolge un ragazzino di 13 anni, Federico, subito ricoverato al Santa Maria Nuova di Reggio, in condizio-ni disperate.

La comunità di Campagnola è sgomenta, con due famiglie unite da un destino cru-dele che sembra averle scelte per questa durissima prova. Ma Federico indossava il caschetto e, forse, questo gli permette di salvarsi. Dopo due giorni di terapie in rianimazione, ecco il tanto atteso risve-glio. Proprio alcune ore prima del fune-rale dell’amico undicenne. E, finalmente, il trasferimento dalla Rianimazione alla Pediatria. Un bagliore di luce di fronte al nero del gravissimo lutto.

E le famiglie riflettono su come anche un semplice caschetto può salvare la vita. Scrive sul web la giovane Simona, di Campagnola: “Proprio nel punto in cui Lyam è caduto ho visto un ragazzo delle medie in bici, col caschetto in testa. Ragazzi, non pensate ad an-dare a scuola con la cresta dritta, ma pensate a salvarvi la vita, perché a volte la seconda possibilità non c’è. Poi, magari, il gel lo tenete nella car-tella e appena arrivate a scuola ve lo mettete. Non importa se al ritorno avrete una cresta o un ciuffo schiac-ciato. Tanto vi vede solo la vostra mamma, che vi ama comunque...”. n

territorio n

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di Danilo Morini

Storia e storie di paesi reggianin territorio

SALVATERRA di Casalgrande

Il toponimo indica senza ombra di dub-bio le fatiche praticate dalla gente del posto nei secoli passati per strappa-re dal vicino fiume Secchia “terra” da

far “salva” ad usi agricoli. Quanto dianzi-detto vale anche per l’omonima Salvater-ra in comune di Badia Polesine (Rovigo) nei confronti del fiume Adige che proprio ivi a seguito di una rotta dette origine al canale navigabile Adigetto.Il toponimo ha dato origine anche ad un cognome abbastanza diffuso: basti pensare al gesuita milanese Salvaterra Gianmaria (1648-1717) che evangelizzò le popolazioni al confine tra Messico e California, scrivendo anche preziose os-servazioni geografiche ed etnografiche e dando origine alla dominazione spagnola su quelle terre, come ci ricordano i tanti toponimi spagnoli tuttora ben presenti in California. Più recentemente basti ricor-dare il Senatore dc di Trento, Salvaterra Tarcisio, esperto di problemi agricoli.

Secondo il Tiraboschi Salvaterra e la sua Pieve sono citati nel testamento di Ugo da Bebbio del 1275 ed inoltre

Venerio, Arciprete della Pieve di Sal-vaterra, è nominato in una carta del 1296 dell’Archivio Vescovile di Reg-gio. Esiste anche un documento del 1209, riferentesi alla calata in Italia dell’Impe-ratore Ottone IV° nello stesso anno, ove è scritto “albergavit super Rhenum et ad Salvaterram”: dovrebbe trattarsi della nostra Salvaterra, non esistendo lungo il fiume Reno e nel bolognese alcuna locali-tà con tale nome.Salvaterra sin dal medioevo è sempre sta-ta dotata di un castello, tuttora esistente al centro dell’abitato; ha però subito mol-te e numerose varianti e modificazioni certamente non rispettose del suo stori-

co passato. Questo castello fu teatro nel 1308 di una furiosa battaglia cui ne con-seguì la distruzione. Venne riedificato nel 1376 da Guido da Fogliano ma con l’av-vento su Reggio e provincia della Signoria degli Este di Ferrara venne infeudato alla nobile famiglia ferrarese dei Della Sala. Nei secoli successivi per decisione dei Du-chi estensi Salvaterra segui le sorti poli-tiche di Scandiano. E questo sino all’unità nazionale allorchè con il ben noto Decreto di Carlo Luigi Farini del 4.12.1859 ove, disponendo i 45 comuni tuttora esistenti della nostra provincia reggiana, venne co-stituito ex-novo il comune di Casalgrande , scorporando il suo territorio negli attuali

A Salvaterra esisteva in particolare una tradizione di orticultura. Al riguardo basta citare quanto ha scritto Romano

Prodi ricordando le sue estati giovanili nella vicina collinare Dinazzano: “impiegare una mattinata per andare negli orti

di Salvaterra a comprare le più belle verdure e la frutta più saporita che si potesse immaginare”

Castello di Salvaterra

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territorio n

confini dal vasto territorio del Comune di Scandiano. Al riguardo occorre ricordare che il Decreto di Farini dispose il Comune di “Casalgrande in Salvaterra”, come ana-logamente fece per il Comune di “Toano in Cavola”: si trattava in entrambi i casi del fatto che sia Cavola che Salvaterra erano al tempo le frazioni più importanti di questi due comuni. Và però anche ri-cordato che in entrambi i casi il dettato di Farini non trovò definitiva applicazione: gli abitanti di Toano con un’azione di for-za asportarono da Cavola uffici ed archivi per trasferirli a Toano, che così divenne e rimane tuttora capoluogo e per Salvaterra invece il competente consiglio comunale del tempo fissò la sede della municipalità in località Boglioni di Casalgrande ove al tempo esisteva solamente un importante mulino che sfruttava un notevole dislie-vello del Canale di Reggio che prelevava, e tuttora preleva, l’ acqua dal Secchia poco a nord di Castellarano per portarla

sino al centro della città di Reggio al fine sia di azionare mulini che a scopi irrigui.La obbiettiva condizione di centralità di Boglioni e successivamente sia la stazio-ne ferroviaria sulla linea Reggio-Sassuolo che la nuova viabilità provinciale han-no contritbuito a sviluppare attorno alla sede municipale la residenzialità, tuttora rilevante, ed ovviamente tutti i restanti servizi pubblici. La stessa parrocchia si è ivi necessariamente trasferita dall’antica sede in alto vicino al Castello.

Salvaterra è stata una realtà esclusiva-mente agricola sin dai secoli scorsi goden-do infatti di terreni del tutto pianeggianti molto fertili ed anche irrigabili; esisteva in particolare una tradizioni di orticultura i cui prodotti venivano trasferiti con viaggi notturni a mezzo di carri trainati da cavalli al mercato di Reggio che si apriva alle pri-missime ore del mattino. Al riguardo ba-sta citare quanto ha scritto Romano Prodi

ricordando le sue estati giovanili nella vi-cina collinare Dinazzano : “impiegare una mattinata per andare negli orti di Salva-terra a comprare le più belle verdure e la frutta più saporita che si potesse imma-ginare.” Le attività agricole sono tuttora attive e si sono anche specilizzate: basti pensare alla vivaistica e floricultura che vede la società “Maioli piante” tra le più attive e innovative della provincia..Si sono però aggiunte in questi ultimi de-cenni anche imprese industriali del setto-re ceramico in quanto il Comune di Casal-grande ed ovviamente anche Salvaterra è stata appieno interessata al notevole sviluppo del Distretto industriale cera-mico avente come capoluogo Sassuolo. Inoltre un’importante azienda industriale del settore siderurgico, pur avendo preso il nome dalla confinante Rubiera, è però sita in territorio di Salvaterra.Tutte queste novità hanno evitato il calo demografico tipico dei paesi, comuni o frazioni che siano, esclusivamente agri-coli: Salvaterra infatti nel censimento del 1951 contava 2.592 residenti mentre at-tualmente ne conta oltre 4.250.

La popolazione di Salvaterra si ca-ratterizza per un rilevante spirito associativo: degno di nota è il circolo ACLI attivo da decenni che cura e or-ganizza la Festa del Primo Maggio sia con spettacoli musicali di orchestrali locali ma anche provenienti da altri paesi sia con dibattiti e conferenze su problematiche sociali di attualità. Del tutto singolare ma veramente meri-toria è la Festa degli Ottantenni mentre la Parrocchia dedica attenzione alla vita matrimoniale solenizzandone le ricorren-ze del decennio, del ventennio, del cin-quantesimo e del sessantesimo.Parimenti meritorio è anche l’associazio-nismo sportivo: la società sportiva loca-le organizza una vera e propria scuola di calcio per i ragazzi.

Tradizionale, ma tuttora molto frequenta-ta è la Fiera istituita sin dal 1921 che cade nell’ultima domenica di Luglio. Oltre alla Fiera costituiscono momenti di aggrega-zione anche la Sagre di San Luigi in giu-gno e della Madonna in settembre. Tutte queste iniziative sono ben documentate in due libri recenti pubblicati dalla Parroc-chia a cura di Mariano Mammi, noto culto-re della storia e delle tradizioni locali..Concludendo và positivamemte rilevato che il paese di Salvaterra si caratterizza per un rilevante amor proprio di paese; si tratta di un sostanziale patriottismo che oggi non è molto consueto.In anni recenti la costruzione di un ampia circonvallazione ha liberato l’abitato ed il centro di Salvaterra dal rilevante traffico, sopratutto pesante, che da Veggia-Sas-suolo si dirige sia verso la Via Emilia a Rubiera che verso il casello autostradale dellla Brennero a Campogalliano. n

Salvaterra Rock ( 1° Maggio 2014 )

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n arte e cultura

di Emanuele Filini

Giuseppe Burgio

A Reggio da 40 anni, l’artista dipinge ancora con forte accento siciliano

La luce come patrimonio genetico

L a luce dell’isola ha accolto Giusep-pe Burgio quando ha pensato di aprire gli occhi alla vita in quel di Caltanissetta, in questo angolo di

mondo nell’ interno dell’isola regina, do-minatrice del Mediterraneo. Quella stessa luce accecante che gli faceva socchiudere le palpebre a fessura, che aumentava a dismisura i contrasti con le ombre, che magnificava i colori privandoli a volte del-le sfumature.Un forte impatto visivo, quasi violen-to, che ha segnato in modo indelebile la sensibilità dell’artista, che gli ha guidato e ancora gli guida prepotentemente la mano, dopo decenni di vita nella pianura padana, dove l’umidità del grande fiume filtra la luce, ammorbidisce sia le forme che i colori.Il paesaggio assolato centro-mediterra-neo, Giuseppe Bugio se lo porta dentro. Non ha più nemme-no bisogno di vederlo per dipingerlo, ormai fa parte del suo patri-monio genetico. Una pittura dal deci-so accento siciliano, dato da un retaggio culturale radicato nella gente dell’isola. Una cultura che spa-zia dall’esaltazione decorativa di origine moresca, ai cromati-smi intensi dell’arti-gianato tradizionale, alla grafia intensa e corposa di Guttuso e Migneco. Dominanti cromatiche costituite

da colori puri, dominanti segniche deter-minate dalla descrizione della natura e dei suoi prodotti, puntualmente definiti, per-fettamente riconoscibili al primo sguardo, anche se alterati da una ipermnesia ma-gnificante, indotta dal ricordo e forse dal-la nostalgia. Sensazione che colpisce in

particolare quando si guardano gli ulivi, che, con le loro intriganti contorsioni, sono gli alberi più “artistici” ed espressivi che esisto-no in natura, questa natura che tante volte si diverte a precedere le scelte stilistiche, in chiave di espressio-nismo informale, di quegli artisti protèsi ad una interpretazione della realtà che vada oltre i soliti schemi ac-cademici del linguag-gio pittorico.In arte la natura non può essere semplice-mente imitata o “tra-scritta” se prima non è stata scomposta e

ricomposta; non può essere solo osser-vazione ma sperimentazione incessante.

Giuseppe Burgio, artista vero, non si è limitato, in un’ottica di sfruttamento del successo, a proseguire sulla strada della descrizione espressionista di un mondo che gli è caro, ma, negli ultimi tempi, ha voluto coinvolgere maggiormente l’osser-vatore nel suo lavoro di ricerca. Ed ecco che si impegna in un ciclo pittorico dove la simbologia e l’allegoria del “rifiuto” sono il tema dominante. Dal rifiuto industriale, al rifiuto solido urbano, al rifiuto umano, sono tutti ele-menti coi quali l’artista cerca di attrarre l’osservatore nel labirinto magico della “creazione” condivisa, coinvolgendolo nella percezione e nella messa in chiaro del materiale simbolico.Con questa operazione l’artista si avva-le degli elementi dell’informazione, del-la percezione visiva e della psicologia sperimentale, senza per altro limitare o diminuire il valore dell’impianto storico-artistico di uno stile consolidato, che già vive di una sua storia, anche se proiettato verso nuovi orizzonti di ricerca .

Emanuele Filini dicembre 2008 n

Burgio Giuseppe “Paesaggio mediterraneo”

Giuseppe Burgio nel suo studio

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Stefano Grasselli

di Monica Baldi

Dalla pittura alla scultura in ceramica

Una poetica dell’inquietudine

arte e cultura n

Stefano Grasselli, artista reggiano, lo conosciamo soprattutto per le sue tele di grandi dimensioni e per le sue incisioni ma questa volta

supera il confine del pennello e del buli-no iniziando a plasmare la terracotta e a dare forma ad opere in ceramica. Senza abbandonare mai la sua poetica principa-le, l’artista fa rivivere anche nelle opere scultoree quei suoi animali inquietanti che contraddistinguono la sua poetica artisti-ca.

Gufi, lupi o bufali alieni sono in rilie-vo, sembra quasi che questi anima-li feroci con le loro fauci spalancate vengano fuori dal vaso, in una visione quasi sempre notturna ed inquietan-te. Gli animali che Grasselli fa rivivere prima sulla tela poi attraverso le incisioni ed infine sulla terracotta non vogliono es-sere un ritratto di scene della natura ma rappresentare le insidie del mondo, così come nella corrente Espressionista, a cui Grasselli in parte si rifà, dove gli artisti intendevano rappresentare la sofferenza della condizione umana attraverso la de-formazione dei corpi. Bestie feroci, ululati e visioni inquietanti, infatti per l’artista, sono la metafora delle paure e delle an-gosce che caratterizzano la vita dell’uomo fin da bambini quando già si leggono fiabe dove protagonisti sono lupi mannari o al-tre bestie aliene. Insomma incubi frutto dell’inconscio dell’uomo come rappresen-tava Goya nell’acquaforte “Il sonno della ragione genera mostri”. Ma tra le tele e le opere in ceramica la dif-ferenza sta nelle tonalità, dai toni più cupi si passa a tonalità più chiare, quasi più rilassanti e soprattutto l’artista sceglie di utilizzare due colori principali, il giallo e il blu. Un cambiamento di colori e un cam-

biamento di forme e soggetti. Grasselli, infatti, per un momento abbandona la sua poetica dell’inquietudine per arrivare ad una concezione più espressionista.

La nostra mente ci porta subito al-l’Espressionismo di Van Gogh. Pen-siamo alla “Notte Stellata” o al Cafè de la Nuit di Arles dove si scorge un cielo blu cobalto punteggiato di stel-le. Van Gogh, infatti, trasformò la veduta notturna in una specie di evento cosmico, il cielo sembra pieno di comete che gi-rano vorticosamente creando dei gorghi

luminosi. E così Grasselli crea nella creta questi piccoli fori che diventeranno luminosi grazie a piccole candele poste all’interno della scultura. Ebbene sì, stelle lumino-se ma anche una luce interna che si può vedere come un’energia positiva e come metafora dell’anima. Bestie feroci e pae-saggi espressionisti rivivono attraverso opere in maiolica, raku e ceramica paper clay. L’artista infatti si cimenta con nuove tematiche ma anche con nuovi materiali come il paper clay dove l’argilla incontra la cellulosa per dare vita ad opere di con-cezione estremamente contemporanea rispetto alla più tradizionale maiolica.

Fil rouge delle opere di Grasselli è la poetica dell’inquietudine che si spo-sa perfettamente con ciò che diceva lo stesso Van Gogh dei suoi dipinti quando scriveva “i miei quadri sono quasi un grido di angoscia.” Ma angoscia ed inquietudine si legano ad un piacere della visione, una bellezza delle opere che sconfina in quell’estetica teorizzata da Hegel, quell’estetica che originariamente in greco significava “sen-sazione”. Quindi ammirando queste opere si prova una sensazione di stupore. nIn alto da sin: “Bestiario” , opera in maiolica e

“Forze nell’universo” , opera in maiolica. In basso: “Visionario tra le stelle” ,

opera in ceramica paper clay

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n musica

Giovedì 6 Novembre al tea-tro Valli di Reggio Emilia si è tenuto un evento straor-dinario. Avrebbe dovuto

essere presente Maria Joao Pires, valentissima pianista portoghese, ma, a causa di un’indisposizione, la musicista lusitana ha dovuto rinunciare alla tournée italiana, lasciando delusi e sconsolati i suoi numerosi fans. Ma, come si usa dire, non tutto il male vien per nuo-cere... A sostituire la brillante Pires è stato chiamato niente meno che Aldo Ciccolini, mio mito giovanile, pianista che ho sempre adorato e fra i più raffinati del ‘900. Per la verità, data l’ana-grafe, lo credevo ormai ritirato dalle scene. Il pianista napoletano è in effetti del 1925 e di conseguenza festeggerà i 90 anni nel 2015. Ci si aspetterebbe che a questa età un musicista come lui possa aver comincia-to ad accarezzare l’idea di un addio defini-tivo alle scene, sopratutto considerando i problemi di salute che segnano da tempo la sua esistenza. Ciccolini, invece, è anco-ra sulla breccia e sostituisce una pianista giovane e rampante come la Pires in una serie di concerti italiani che si sono svolti a stretto giro. Come dicevo precedentemente, sono cre-sciuto ascoltando alcuni CD di Aldo Cic-colini: ricordo un’estate di quando avevo poco più di 12 anni, nella quale consumai il disco che conteneva il 2º ed il 5º con-certo per piano e orchestra di Saint Saens, incisi con l’Orchestre de Paris e Serge Bau-do alla direzione. Una registrazione subli-me: Ciccolini in quel repertorio è sempli-cemente inarrivabile. Raffinato come solo certi napoletani sanno essere, aveva già sposato alla sua natura mediterranea una sofisticata sensibilità tipicamente francese. Il risultato, frutto di una cultura musicale di primissimo ordine (non va dimenticato che Ciccolini si diploma in pianoforte a 15 anni e in composizione a 17....) insieme ad una tecnica pianistica semplicemente pro-

digiosa per qualità e pulizia del suono, era straordinario. Ancora oggi penso che quella registrazione rappresenti semplicemente lo stato dell’arte. La mia stima per il grande partenopeo naturalizzato francese è poi cresciuta re-centemente quando ho ascoltato una sua intervista, presente su YouTube e quindi accessibile a chiunque voglia ascoltarla, nella quale, con l’umiltà tipica dei grandi, racconta la sua esistenza. Ciccolini spiega come, poco dopo i diplomi in pianoforte e composizione (eravamo nei primi anni ‘40), fosse stato costretto a lasciare lo studio per trovare un impiego che gli permettesse di risollevarsi da un periodo, quello bellico, che lui stesso definisce di “miseria nera” e di come avesse deciso di lavorare per la Croce Rossa Internazionale. Dopo tre anni senza aver toccato un pianoforte ritornò a Napoli e si trovò a dover ricominciare da capo: anche solo effettuare un passaggio del pollice per suonare una scala di DO maggiore era diventata un’impresa impos-sibile. Per farla breve, la madre lo convinse a riprendere e, nonostante tutti i dubbi e lo scoramento, lo iscrisse al Margarite Lon-gue di Parigi. Ciccolini inopinatamente nel 1949 vinse, in modo brillante, l’importante concorso. Allora i premi internazionali era-no cinque o sei al massimo e, al contrario di oggi, una vittoria sanciva l’inizio di una lunga carriera concertistica. È commoven-

te ascoltare il racconto del pianista ultra ottantenne che narra di una notte passata nella disperazione e nell’incertezza all’idea della carriera imminente che lo avrebbe esposto a grandi responsabilità e notevo-li difficoltà. Con grande umiltà Ciccolini ci coinvolge nella sua storia parlando delle debolezze e delle paure che, come giova-ne e dotato musicista, si è trovato a dover fronteggiare prima dell’inizio di un percorso professionale che lo avrebbe condotto da allora fino alla serata di Venerdì, quando ci ha deliziati con due concerti per piano e orchestra di Mozart. Orchestra da Camera di Mantova schierata, io ho in braccio la mia piccola Arianna So-fia che freme all’idea di ascoltare il pianista che è molto più vecchio di suo nonno (cosa che stenta a credere...). Aldo Ciccolini, dopo averci fatto aspettare diversi minu-ti, giunge sul palco sorretto per un braccio da Michelangeli, con l’altro si appoggia ad un bastone. Stancamente si siede al piano, fatica quasi a respirare. Poi, dopo l’introdu-zione orchestrale, attacca il tema del com-movente concerto in Re minore K.466. Ed è pura magia, è emozione e poesia distillata dalle sensibili dita dell’anziano musicista. Il suono è liquido, appoggiatissimo (non potrebbe fare diversamente, mi ricorda le registrazioni che ho sentito di Rubinstein novantenne), lirico e misurato al tempo stesso, ricco di pathos ma incredibilmente equilibrato. Raramente mi sono emozionato tanto in un concerto: il movimento centra-le, una delle più commoventi creazioni del genio salisburghese, è poesia fatta musica. Non c’è più lo spolvero tecnico di un tempo, la precisione cristallina, l’adamantina sicu-rezza, la velocità inarrivabile: ma non darei un solo suono del Ciccolini odierno per le migliaia di note prodotte dalla maggioranza degli inutili pianisti contemporanei che non conoscono più quella disciplina nella quale il grande vecchio opera il suo magistero: l’arte di emozionare. Col terzo movimento del concerto K.466 di Mozart si è conclusa la mia serata: la mia piccola mi si è addormentata in braccio e non ho avuto il cuore di sdraiarla su un divanetto. Mi è stato detto di un secon-do concerto splendido e di bis che hanno suscitato un’ovazione che probabilmente voleva essere un tributo ad una carriera, ancor più che un apprezzamento per una serata comunque memorabile. Io ero già felice così, conscio di aver assistito a qual-cosa di magico e di unico, probabilmente per l’ultima volta.n

Emozione pura al Teatro ValliCommovente concerto del pianista novantenne

Aldo Ciccolini

di Marcello Mazzoni

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musica n

“Abbiamo portato a Mona-co una ventata di cultura italiana e di entusiasmo giovanile: il che non gua-

sta...”. La professoressa Antonella Coppi, direttrice del Coro dell’Uni-versità di Modena e Reggio, è rima-sta molto soddisfatta dalla esperien-za nella capitale bavarese e parla sul sagrato del Duomo, dove il gruppo da lei diretto, la sera del 3 ottobre scorso, neppure tre ore dopo dal rientro a Reggio con un lungo viag-gio in pullman, ha tenuto un applau-ditissimo concerto di beneficenza a favore del “Progetto Pulcino”, onlus che si propone di aiutare il reparto di Neonatologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova. A Monaco il Coro ha ricambiato la visita a Reggio, con concerto nel giugno scorso, dei colleghi cantori della più importante università del-la Baviera, la Hochschule Munchen. Lo ha fatto, assieme al Coro Talia di Bressanone e al Coro dell’Universi-tà di Roma Tor Vergata, nella otto-centesca e maestosa chiesa di San Benno.“Abbiamo concluso - sottolinea la professoressa, che è delegata dal Rettore per la cultura e le attività musicali - con cinque bis e standing ovation. Un’esperienza unica, di molta soddisfazione. Il nostro non è in-fatti un coro di professionisti, perchè lo compongono studenti, personale tecnico ed amministrativo e docenti dell’Universi-tà , oltre ad appassionate ed appassiona-ti che si sono aggiunti nel corso dei suoi 14 anni di attività. Ha raggiunto un livel-lo molto alto, partendo dalla pratica per arrivare alla teoria della musica, e lo ha fatto attraverso un’attività artistica che si traduce anche in un’esperienza di amici-zia e di socializzazione tra persone di età e provenienza diverse. Quella di Monaco è stata la sua prima usci-ta oltre frontiera, nella sua ormai lunga attività, ed è stata coronata da un gran-de successo. Siamo andati nella capitale bavarese per l’inaugurazione dell’anno accademico della Hochschule, avvenuto proprio nei giorni della famosa Ockto-ber Fest, con la città invasa da migliaia di persone. In questo clima (che abbiamo

potuto godere anche noi, nonostante gli impegni per il concerto), abbiamo portato un’apprezzatissima ventata di cultura ita-liana, con arie da opere Verdi e di Puccini, a partire dal “Va pensiero”. Il Coro ha riscosso grande successo an-che nel concerto che, benchè tutti fosse-ro comprensibilmente stanchi, ha tenuto praticamente subito dopo il suo rientro a Reggio, la sera del 3 ottobre, a favore dell’Onlus “Progetto Pulcino, fondata nel 2008 per iniziativa della pediatra Cristiana Magnani. La Onlus, spiega la dottoressa Magnani, si propone di raccogliere i fon-di necessari all’acquisto di macchinari ed attrezzature per la struttura Complessa di Neonatologia e per la Terapia Intensiva Neonatale del Santa Maria Nuova e per il conferimento di borse di studio. Lo fa, oltre che con concerti come quello che si è tenuto in Duomo il 3 ottobre scorso, con

spettacoli teatrali, organizzando tornei sportivi o di giochi, con cene , mercatini e lotterie , vendendo gadget e affidandosi alla generosità di privati, di aziende e di associazioni varie.“Progetto Pulcino” è così stato in gra-do di consegnare al Santa Maria Nuova importanti strumenti: nel 2011, ne ha acquistato uno che serve per controlla-re la retina, soprattutto per i bimbi nati prematuri, l’anno successivo un macchi-nario che consente di mettere in ipoter-mia il neonato che abbia avuto una grave asfissia perinatale, in modo da ridurre i possibili danni, e nel 2013 un sistema di monitoraggio intensivo centralizzato, con 18 monitor e due con monitoraggio. La raccolta di fondi del 2014 è stata fi-nalizzata all’acquisto di un ecografo dei flussi cerebrali dei neonati. n

di Otello Incerti

Coro dell’UNIMORE

Una ventata di cultura italianaA Monaco di Baviera

Trasferta di grande successo per il gruppo canoro diretto da Antonella Coppi

Coro UNIMORE - Foto di repertorio del Concerto di Natale 2013

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n musica

di Luigi Cocconcelli

1996Festival di SanremoPresenta Pippo Baudo con Sabrina Ferilli e Valeria Mazza

1) “Vorrei incontrarti tra cent’anni” - Ron e Tosca2) “La terra dei cachi” Elio e le storie tese3) “Strano il mio destino” GiorgiaNuove proposte: vince Syria con “Non ci sto”

Premio della critica: “La terra dei cachi” - Elio e le storie tese

1996La classifica di Radioerre1) “La terra dei cachi” Elio e le storie tese2) “Certe notti” - Ligabue3) “L’ombelico del mondo” Jovanotti4) “Più bella cosa” Eros Ramazzotti5) “Canzone” - Lucio Dalla6) “Stella gemella” Eros Ramazzotti7) “Dove c’è musica” Eros Ramazzotti8) “L’autoradio” - Miguel Bosè9) “Ballando ballando” Lucio Dalla10) “Vivo morto o X” - Ligabue

I migliori anni con...

A destra: da sin. Sabrina Ferilli, Pippo Baudo, Valeria Mazza. Di fianco la

performance di Elio e le storie tese a Sanremo. Sopra dall’alto: la copertina

di Jovanotti “L’ombelico del mondo”e Elio e le storie tese “La terra dei

Cachi”

A guardare la hit parade ita-liana di Radio Erre relativa all’anno 1996, balza subito all’occhio che ben tre sin-

goli appartengono ad Eros Ramazzot-ti.

L’album in questione, “Dove c’è musica”, è il settimo album in studio realizzato da Ramazzotti e puo’certamente considerarsi uno degli album di maggiore successo del cantautore romano.Basti pensare che in Italia riuscì a vendere oltre un milione e mezzo di copie restando alla prima posizione della superclassifica per ben 16 set-timane consecutive.“Dove c’è musica” varcò anche i con-fini nazionali per spopolare in vari paesi europei raggiungendo il primo posto in Germania, Svizzera, Austria, Belgio e Svezia e vendendo comples-sivamente oltre sette milioni di copie

1996

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musica n

in ItaliaGennaio: n un incendio distrugge il Tea-tro La Fenice di VeneziaAprile: n alle elezioni politiche in Italia vince la coalizione dell’Ulivo guidata da Romano ProdiMaggio: n arrestato il boss mafioso Gio-vanni Brusca, esecutore materiale della strage di Capaci in cui mori’il giudice Gio-vanni FalconeSettembre: n a Venezia Umberto Bossi, se-gretario federale della Lega Nord, autopro-clama l’indipendenza della Padania e l’in-dizione di un referendum per l’indipendenza dello Stato italianoDicembre: n nella notte tra il 25 e il 26, a sud di Portopalo di Capo Passero (Sicilia) un cargo libanese si scontra con una motona-ve. Annegano 283 clandestini, soprattutto pakistani

nel mondoGennaio: n i militari russi entrano in Bosnia in una mis-

sione congiunta con gli Stati Uniti

Marzo: n Israele e OLP firmano l’accordo di Sharm el-Sheikh che prevede il riconoscimento dello Stato di Israele e il dirit-to ad uno stato palestinese indipendenteAprile: n in Brasile uno squadrone della morte uccide a freddo 19 lavoratori rurali senza terraGiugno: n Germania campione d’Euro-pa . A Londra sconfitta la Repubblica Ceca per 2-1 al golden gol.Luglio: n ad Atlanta iniziano i Giochi della XXVI OlimpiadeNovembre: n Bill Clinton viene rieletto per un secondo mandato a presidente degli Stati Uniti

1996 cosa succedeva...

in tutto il mondo.Da segnalare poi anche la riuscitissi-ma versione dell’album realizzata in spagnolo dal titolo “Donde hay musi-ca”.Oltre ai singoli in classifica (“Più bella cosa”, “Stella gemella” e l’omonima “Dove c’è musica”), ricordiamo anche “L’Aurora”, canzone dedicata alla pic-cola Aurora Sophie nata nel dicembre dello stesso anno dall’unione di Eros con la show-girl svizzera Michelle Hunziker, brano delicato e toccante dove il cantautore esprime in musica tutto il suo amore nei confronti del-la figlia con la speranza di un futuro migliore.

Ramazzotti a parte, il 1996 è an-che l’anno del grande successo a Sanremo di Elio e le storie tese con “La terra dei cachi”, vincitori del premio della critica ma solo se-condi nella classifica ufficiale che vide trionfare Ron e Tosca con l’orecchia-bilissima “Vorrei incontrarti tra cen-t’anni”.Nelle classifiche parziali delle prime serate “La terra dei cachi” era in real-tà al primo posto; il fatto che nella serata finale Elio & company dovet-tero ufficialmente arrendersi a Ron provocò molte polemiche su presunte irregolarità poi confermate dai Ca-rabinieri i quali nel corso della loro indagine accertarono che numero-se schede a favore di Elio furono in realtà annullate nel corso della serata finale.Insomma, una canzone che rac-contava dell’Italia travolta dagli scandali (criminalità, pizzo e ma-lasanità) a Sanremo non doveva proprio vincere! n

1996

50

Il medico risponden salute e prevenzione

Asma bronchiale: Reggio è centro regionale e nazionale

Allo studio nel reparto di pneumologia di Reggio nuove cure per questa patologia

di Simona Onniboni

L e malattie respiratorie sono molto frequenti. Scorrette abitudini di vita e fattori ambientali rappre-sentano la maggior causa di ri-

schio per queste patologie, con il fumo all’origine del 75% dei tumori polmonari e della bronchite cronica, malattia che riguarda circa il 15% della popolazione. Oltre al fumo e all’inquinamento, aller-geni, microrganismi patogeni e obesità rappresentano altri elementi di rischio. Oggi tra le malattie di interesse pneu-mologico rivestono grande rilevanza l’asma bronchiale e la sindrome delle apnee ostruttive del sonno. A quasi tre anni dal trasferimento del-la pneumologia del Santa Maria Nuova nella nuova ala dell’ospedale reggiano tracciamo un bilancio del lavoro svolto dai sanitari della struttura complessa di Pnuemologia diretta da quindici anni dal dottor Luigi Zucchi, alla guida di

un’equipe di sanitari composta di dodici medici e ventiquattro infermieri.

Dottor Zucchi ci troviamo di fronte alla stagione fredda dell’anno. Par-tiamo dai consigli per prevenire le malattie respiratoriePer i soggetti a rischio cioè persone an-ziane e pazienti che soffrono di malattie importanti come patologie bronchiali o cardiovascolari sono fondamentali le vaccinazioni. Molto importanti i corretti stili di vita preferendo nell’alimentazione frutta e verdura cruda. Ricordarsi di bere alme-no un litro di acqua al giorno e muo-versi, anche con semplici ma salutari camminate. E’ sempre buona norma evitare ambien-ti molto affollati e non uscire quando ci sono giornate poco ventilate e con un accumulo di inquinanti nell’aria. Racco-

Dottor Luigi Zucchi

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salute e prevenzione n

mando anche di non fumare. Un buon consiglio per tutti.

Dottor Zucchi come è articolata l’at-tività della pneumologia del Santa Maria Nuova?La struttura Complessa di Pneumologia eroga prestazioni di terapia seminten-siva pneumologica, con posti letto de-dicati, fisiopatologia respiratoria, pneu-mologia interventistica, pneumologia oncologica, infettivologia respiratoria, studio e cura dei disturbi del sonno, tanto per ricordarne alcune. Le attività sono svolte in regime ambulatoriale, in degenza ordinaria e Day Hospital. Nell’ultimo anno abbiamo ricoverato un migliaio di pazienti mentre dodicimila sono stati visitati nei nostri ambulatori. La nostra struttura complessa è suddi-visa in sette “sotto specialità” accredi-tate dall’Agenzia Sanitaria Regionale. Tra queste la terapia intensiva respira-toriaè dedicata alla diagnosi e alla cura dei pazienti affetti da grave insufficien-za respiratoria. Conta quattro posti letto dotati di monitoraggio cardio-re-spiratorio. Tratta circa centocinquanta pazienti l’anno assistiti con dotazioni all’avanguardia. L’endoscopia toracica svolge invece pro-cedure invasive sull’apparato respirato-rio. Di prossima acquisizione un moder-no strumento endoscopico, denominato “Ebus”, in grado di effettuare ago-biop-sie guidate da una sonda ecografica di piccole dimensioni. C’è poi l’ambulatorio per i disturbi del sonno che tratta in prevalenza pazienti affetti da sovrappeso. Particolare rilievo

“Stiamo portando a termine delle importanti ricerche scientifiche sull’asma condotte da alcuni miei collaboratori.

Altro obiettivo che ci proponiamo è lo sviluppo della collaborazione con altre strutture del nostro ospedale.

Già molto attive sono le sinergie con la chirurgia toracica, la cardiologia, la rianimazione e soprattutto con le radiologie

e la struttura complessa di malattie infettive”

è assunto dal settore dedicato al tratta-mento dell’asma bronchiale, per il qua-le il centro reggiano è un riferimento nel panorama regionale e nazionale, in particolare per la cura delle forme gravi con nuovi farmaci messi a punto dallo stesso centro. Il centro opera in stretta collaborazione con la struttura di Fisio-patologia Respiratoria che esegue oltre 2500 spirometrie l’anno.

Grande impegno è dedicato al trat-tamento delle neoplasie polmonari.Si è vero. Purtroppo a oggi queste pato-logie sono ancora tra i principali “killer”, spesso quale conseguenza dell’abitudi-ne del fumo. Il percorso messo a pun-to dalla nostra struttura complessa è interprofessionale, coinvolgendo oltre agli pneumologi, chirurghi, oncologi e radioterapisti. Di particolare rilievo il lavoro del gruppo multidisciplinare ap-positamente costituito con la creazione di un percorso assistenziale per pazien-ti affetti da mesotelioma maligno della pleura. Di rilievo il settore delle patolo-gie infettive respiratorie nel quale rive-

ste un posto di rilievo l’ambulatorio per il trattamento della tubercolosi malattia spesso dimenticata ma ancora presen-te.

Quali sono gli obiettivi che vi pro-ponete?Intendiamo approfondire la ricerca in campo oncologico. Infatti, abbiamo ot-tenuto l’accreditamento in ambito re-gionale e anche l’accreditamento ECI. Stiamo portando a termine delle im-portanti ricerche scientifiche sull’asma condotte da alcuni miei collaboratori. Altro obiettivo che ci proponiamo è lo sviluppo della collaborazione con al-tre strutture del nostro ospedale. Già molto attive sono le sinergie con la chi-rurgia toracica, la cardiologia, la riani-mazione e soprattutto con le radiologie e la struttura complessa di malattie in-fettive. Abbiamo un contatto molto stretto con il pronto soccorso, per cui riusciamo a raccogliere in tempo reale i pazienti in-dirizzati verso il nostro reparto, favoriti dalla vicinanza delle due strutture. n

L’equipe del Reparto di Pneumologia

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Dalla parte dei tifosin sport

di Lorenzo Marcacci

Grissin Bon, la meglio gioventù

L’ottimo momento di Della Valle, Mussini, Polonara e Cervi

Complice l’infermeria affollata, coach Menetti ha dovuto dar fondo a tutte le proprie risorse, ricavando più che sorprendenti risultati dalla pattuglia dei “ragazzi terribili”

Ci perdonerà Marco Tullio Gior-dana, regista e sceneggiatore di casa nostra, per aver trafugato il titolo di uno dei suoi film più cono-

sciuti per celebrare quello che si potrebbe descrivere come il momento più alto della storia del basket reggiano.La Grissin Bon di capitan Andrea Cincia-rini si trova, anche se solo dopo cinque giornata di campionato, in testa alla clas-sifica ed è additata dagli addetti ai lavori come una delle comapgini più in forma del momento.Dopo la bella vittoria in casa della lancia-tissima Sidigas Avellino di coach Vitucci, la squadra del patron Stefano Landi è nuovamente balzata agli onori delle cro-nache: primo posto in graduatoria ed infermeria che annovera, ancora, le pre-senze di Darjus Lavrinovic, Drake Diener, Ojars Silins e Giovanni Pini.Follia? Assolutamente no. Gran parte del merito, ed ecco qua spiegata la citazio-ne cinematografica, va reso alla truppa di giovani italiani che fino ad ora hanno infiammato i campi ed i cuori dei tifosi Grissin Bon con le loro altisonanti presta-zioni.L’adrenalina di Amedeo Della Valle, il talento di Federico Mussini, l’energia di Achille Polonara e l’intimidazione di Ric-cardo Cervi: ecco svelati quattro degli ingredienti fondamentali di questo tan-to dolce quanto inaspettato primato. Si perché occorre ricordarsi che, anche se i

minutaggi sono lievitati a causa degli in-fortuni eccellenti occorsi in questa prima parte di stagione, le qualità indubbie di questi ragazzi unite alla loro determina-zione e voglia di emergere hanno fatto si che si potesse non solo sognare, ma an-che raggiungere certe posizioni.Prendiamo Amedeo Della Valle: al via di questa stagione aveva già impresso su di se il marchio di “oggetto misterioso” dopo le tante chiacchiere e i pochi minuti del-l’anno passato.La risposta di Amedeo non si è fatta at-tendere: le sue scosse alle partite (sia in attacco che in difesa) in uscita dalla panchina sono vere boccate di ossigeno, soprattutto per i polmoni di Rimantas Kaukenas che, nonostante sfidi ogni leg-ge della fisica, può contare su minuti di riposo che a quell’età sono oro colato.Su Achille Polonara già si registravano i primi mugugni di un pubblico biancorosso a volte davvero troppo esigente ed esa-

sperante. L’ala anconetana ha rispedito tutti i dubbi al mittente inanellando una serie di ottime prestazioni che hanno di-mostrato come stesse ancora prendendo le misure di questa per lui nuova realtà e, soprattutto, di come tutto il bene che si dice su di lui sia da prendere in seria considerazione.Riccardo Cervi ormai lo conosciamo da tempo: istrionico guascone fuori dal cam-po (per chi non lo sapesse, finito tra tanti anni con il basket, l’entrata tra le file di Zelig sarà poco più che una pura formali-tà) e muro invalicabile sotto i tabelloni. Di sciuro la continuità non è mai stata il suo cavallo di battaglia, ma in questo momen-to di emergenza anche lui si è fatto trova-re pronto cercando di mettere in eviden-za i propri miglioramenti soprattutto dal punto di vista offensivo.Infine, la grande speranza del vivaio bian-corosso, il talento più cristallino tra tutti quelli tirati fuori ogni anno dal fantastico

Donell Taylor, un ritorno d’eccezione per sostituire momentaneamente Drake Diener

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sport n

PROSSIMO TURNO - Andata - Giornata 7 (23/11/2014)Grissin Bon Reggio Emilia - Acea Roma (22/11, ore 20.30, diretta streaming su gazzetta.it)

Pasta Reggia Caserta - Acqua Vitasnella Cantù (23/11, ore 20.30)

Dolomiti Energia Trento - Vanoli CremonaEnel Brindisi - Granarolo BolognaUmana Reyer Venezia - Giorgio Tesi Group PistoiaConsultinvest Pesaro - Upea Capo d’OrlandoOpenjobmetis Varese - EA7 Emporio Armani Milano (ore 20.30, diretta su RaiSport 1)

Banco di Sardegna Sassari - Sidigas Avellino (24/11, ore 20.30, diretta su RaiSport 1)

vivaio reggiano gestito da Andrea Menozzi: Federico Mussini. Per descriverlo basta una parola: impres-sionante. Impressionante la facilità con cui questo ragazzo pelle e ossa riesca a giocare a pallacanestro. Impressionante la maturi-tà e la concretezza con cui affronta ogni sfida come se fosse un veterano e non un diciottenne alla prima esperienza da professio-nista. Ed infine, impres-sionanti sono i margini di miglioramento di questo playmaker classe 1996 a cui sicuramente è riservato un futuro ro-seo ed una carriera, speriamo, piena di successi. Sull’onda delle quattro vittorie consecutive in campionato che l’hanno portata in vetta, la Pallacanestro Reggia-na si appresta ad ospitare sul parquet del Pala Bigi la Virtus Roma, targata Acea, di coach Luca Dalmonte, per altro ex alle-natore biancorosso. Squadra pressoché rivoluzionata durante l’estate dall’abile di-rettore sportivo Nicola Alberani, agli ordini del già citato allenatore romagnolo scen-deranno in campo nel ruolo di playmaker la rivelazione dello scorso campionato di Legadue Gold con la maglia di Trento, il talentuoso Brandon Triche. Accanto a lui, nello spot di guardia, micidiale tira-tore da fuori ed ex Pistoia, Kyle Gibson. Le due ali sono il veterano Bobby Jones e Melvin Ejim, rookie canadese dal fisico

possente e dal grande atletismo. Il pivot, che nella mente di Alberani dovrebbe pro-vare ad emulare le gesta dei predecessori Mbakwe e Lawal, è Jordan Morgan, atleta muscolare e dai buoni fondamentali che in questa prima parte di stagione ha di-mostrato però di non valere ancora i due lunghi appena citati. Dalla panchina si alzano Rok Stipcevic, playmaker croato ex Pesaro, Milano e Varese; il capitano e ottimo tiratore da tre punti, Lorenzo D’Er-cole; la giovane guardia/ala Daniele San-dri e l’ala/centro nonché miglior giocatore dell’Eurochallenge della passata stagione, Maxime De Zeeuw.Nonostante sia ancora alla ricerca di un’identità di squadra più delineata, la squadra romana non è certo da sottova-lutare: oltre a comandare il proprio girone di Eurocup, fino ad oggi ha fornito anche in campionato prove di tutto rispetto, an-

dando a giocarsela senza paura sul campo di squadre del calibro di Vene-zia. Sicuramente l’ennesimo compito non facile per la truppa di coach Me-netti, ma la spinta che potrebbe deri-vare da una buona prova in settima-na, parliamo di Eurocup dove il record di una vittoria e quattro sconfitte nel girone non colloca la Grissin Bon in acque propriamente calme, sul cam-po del Bamberg di coach Trinchieri potrebbe dare una spinta ulteriore a questi indomiti ragazzi che come mai si era visto da tanto tempo a questa parte, riescono con quasi estrema fa-cilità a risorgere dalle proprie ceneri; dimostrando una volta in più, se ce ne fosse bisogno, di sentirsi totalmente padroni del prorio destino. n

LEADER STATISTICI - Giornata 6ª

PUNTIMarcus Denmon (Brindisi)Rakim Sanders (Sassari)Austin Freeman (Capo d’Orlando)Yakhouba Diawara (Varese)Ksistof Lavrinovic (Reggio Emilia)

RIMBALZIEric Williams (Cantù)O.D. Anosike (Avellino)Josh Owens (Trento)Achille Polonara (Reggio Emilia)Jordan Morgan (Roma)

ASSISTDaniele Cavaliero (Avellino)Sundiata Gaines (Avellino)Joe Ragland (Milano)Luca Vitali (Cremona)Marco Mordente (Caserta)

CLASSIFICAGrissin Bon Reggio EmiliaBanco di Sardegna SassariUmana Reyer VeneziaEA7 Emporio Armani MilanoVanoli CremonaAcqua Vitasnella CantùEnel BrindisiDolomiti Energia TrentoAcea RomaSidigas AvellinoGranarolo BolognaGiorgio Tesi Group PistoiaOpenjobmetis VareseUpea Capo d’OrlandoConsultinvest PesaroPasta Reggia Caserta

3027272423

1414121211

77766

1010108866666

4 (-2)44420

Achille Polonara suona la carica, Reggio vuole rimanere in alto

Amedeo Della Valle e Federico Mussini, il futuro è già qui

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di Romano Pezzi

Aeronautican sport

E il “macchino” tornò a volareAlla manifestazione acrobatica il velivolo Mb326

si è esibito dopo un restauro durato 5 anni

L’aereo è stato trovato dal reggiano Renzo Catellani in un parco di San Possidonio, nel modenese. Stava li da vent’anni, all’aperto, come un monumento, dopo che l’Aeronautica lo aveva radiato per raggiunti limiti d’eta

A destra: Renzo Catelleni

Air show di Bardolino. Un folto pubblico di appassionati assiepa le rive del Lago di Garda, venuti per assistere all’esibizione delle

Frecce Tricolori, la mitica pattuglia acro-batica dell’Aeronautica Militare, attesa per le 15. Molti sono giunti sul posto fin nella mattinata con l’intenzione di occu-pare le posizioni migliori, per assistere ad uno spettacolo raro. L’organizzazione della manifestazione aerea, riempie l’attesa, presentando svariati numeri, di acrobazia aerea, indicati d’altro canto sulla scaletta: il sorvolo di un vecchio G46, le acroba-zie di un agile Zlin, la dimostrazione di salvataggio con gli elicotteri della AM e ancora l’esibizione rombante del Falcon F16 dell’aviazione belga. Ecco però un fuori programma. Mentre tutti aspettano le Frecce Tricolori, dalle spalle degli spetta-tori sbuca la sagoma colore aran-cione di un Mb 326 che rombando, sfreccia a pelo d’acqua risalendo poi verso il cielo nel centro del lago. Il jet esegue in seguito alcune figure acrobatiche classiche, looping, tonneau e altre, strappando ripetuti applausi al

All’Air Show di Bardolino

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sport n

pubblico il quale, pare dimentichi per-chè è sul posto. Lo speaker nel frattem-po annuncia che nel programma della giornata, si è aggiunta questa esibizio-ne che nell’occasione è la prima volta al mondo, di un Mb326 che vola davanti ad un pubblico di appassionati, in una grande manifestazione aerea.

Si tratta dell’ultimo gioiello di Ren-zo Catellani, il cinquantenne reggia-no che per pura passione, rintraccia aerei storici, li restaura e li rimette in volo. Il “Macchino” Mb326 infat-ti, rimesso a nuovo, è la prima vol-ta che vola, dopo la sua rinascita, per fare spettacolo. Il velivolo che sta tenendo tanta gente con gli occhi al cielo di Bardolino, infatti, possiede una storia avvincente, di oltre cinquant’an-ni. Come del resto, tutti gli aerei storici posseduti da Catellani, che si trovano al “Vola Fenice”, il museo fondato dal-l’appassionato, situato in un capannone dall’aeroporto di Reggio Emilia.Catellani ha trovato l’aereo, un ad-destratore diventato poi un velivolo da collegamento, in un parco di San Possidonio, nel modenese. Stava li da

vent’anni, all’aperto, come un monu-mento, dopo che l’Aeronautica lo aveva radiato per raggiunti limiti d’eta. In se-guito ad un accurato lavoro di restauro, durato cinque anni, il jet ha fatto il suo primo volo, sul nostro campo volo, il 6 luglio del 2012 e presentato poi al pub-blico due mesi dopo, in occasione del 40° raduno CAP. Da quel giorno, il jet ha accumulato oltre 50 ore di volo, per finire con l’esibizione al Bardolino Air Show del settembre scorso, dopo una accanita lotta con la burocrazia.

Il prototipo del MB 326, volò per la prima volta nel dicembre del 1957 stabilendo in seguito numerosi re-cord. In 15 anni di produzione, l’Aer-macchi di Varese, ne costruì circa 600 esemplari. Si tratta del primo aviogetto prodotto in Italia e poi venduto in pa-recchi paesi del mondo in versioni da ricognizione e caccia. Tra l’altro è stato il predecessore dell’attuale MB339 delle Frecce Tricolori. Il modello recuperato da Catellani, era stato addestratore a Galatina per i gio-vani ufficiali usciti dall’Accademia. Lo ha riconosciuto dal numero di matricolo,

il Cessna di Catellaniu

Gian Carlo Stevani, presidente dell’Aero Club Reggio negli anni novanta, quando egli stesso, allievo ufficiale dell’AM, pri-ma di essere assegnato al 6° Stormo, veniva addestrato al volo con questo jet, sull’aeroporto pugliese. I suoi ultimi anni di regolare servizio in AM, il jet di Catellani fu usato poi come aereo di collegamento all’aeroporto di Ghedi. Il colonnello pilota reggiano Ami-lcare Mazzotti, il Top Gun per eccellenza alla guida dei Tornado su questa base, usava il “Macchino” per i suoi trasferi-menti di servizio, all’Aeroporto di Casel-le, con il compito di collaudare i nuovi Tornado assegnati all’AM.

La passione di Catellani per gli ae-rei, risale fin da quando era bam-bino, incuriosito dai primi “bang” causati dai bisonici F104, negli anni Sessanta. Conseguito il brevetto per il volo su alianti, Catellani aggiunse poi quello di pilota di aerei commerciali, con l’Aero Club di Reggio. Diventato nel frattempo, un imprenditore di successo nell’ambito degli strumenti per autoa-nalisi mediche, l’uomo ha dato inizio al suo progetto, diremmo unico in Italia, ovvero riportare in condizioni di volo vecchi velivoli militari. Prima del Mb 326, Catellani ha messo in volo un Ce-sna 305 dell’esercito. Quindi un Provost, un jet addestratore della Raf degli anni cinquanta e sessanta. Ora l’imprendito-re, con i suoi collaboratori, sta conclu-dendo un certosino lavoro per rimettere in sesto un G91, un altro jet costruito in Italia, anche questo usato dalle Frecce Tricolori fino al 1981. Parallelamente al volo, Renzo Catellani è un grande cultore della scienza. Egli stesso è stato ufficiale di complemento. A Parma in una vecchia chiesa scon-sacrata, restaurata, ha allestito il Museo Araba Fenice, una esposi-zione permanente di storia militare con divise, cimeli e documentazioni che Castellani ha raccolto negli ulti-mi 30 anni. Anche qui ogni oggetto ha una suo storia, quella di chi l’ha posse-duto o indossato prima. n

La presentazione al pubblico del Macchino

Il Provost al Campovolo

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a cura di Biancamaria TirelliStili e tendenzen moda

Tendenza fourrure

Questo sarà un inverno all’insegna dell’animaliere e delle pellicce.Pelo, tanto pelo !Volpe, visone, montone, alpaca, mongolia e chi più ne ha più ne metta !D’altron- de non è forse vero che si parla di raffreddamento climatico e tutti i meteo ci allertano per un freddissimo inverno ?Bisogna attrezzarsi dunque !Il pelo si porterà dalla mattina alla sera sotto forma di pelliccia, giaccone, cap-

potto ma anche sotto forma di accessorio.Borse, scarpe anche con il tacco e cappelli più o meno eleganti, da giorno o

da sera, per tutte le situazioni, non c’è che l’imbarazzo della scelta.La pelliccia è sempre chic e ci rende anche un pò “selvagge”.

Dalle varie fattezze, corta,lunga, smanicata o no, con o senza cappuccio e di svariati peli e colori ci rende eleganti ma la si può anche sdrammatizzare abbinandola ad un jeans, un maglione ed una ginnica.Vi è un’ondata “animaliere”, gli animali sono “icone fashion”, li troviamo im-

mortalati ovunque su maglie e t-shirt, basta pensare per esempio a quante

volte abbiamo visto raffigurata la testa della tigre nelle boutiques, su qualun-

que oggetto, ha totalmente rimpiazzato l’immagine del teschio che fino a poco tempo fa trovavamo ovunque.Molto simpatica è Chupette, l’adorata micina di Karl Lagherfeld, il cui mu-sino e i suoi “Meow” stilizzati, resi quasi fumetto, troneggiano nelle sue boutiques, una piccola tigre bianca !Ora che le temperature non sono ancora glaciali possiamo cominciare ad abbinare un bel collo di pelo al nostro

cappotto, magari in visone, fa sempre la sua figura ! n

Pelo e pellicce per affrontare il grande freddo

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Il sogno di NarcisoA cura di Paolo Braglia

ricetta n

Filetti di sgombro al forno con bietole e salsa sfiziosa

Per contatti: 348.9108002

Paolo Braglia... Cuoco a domicilioCucina regionale, etnica e creativa - APERITIVI - BUFFET - CENE A TEMA

Per contatti: 348.9108002

Preparazione :Il Narciso è un piatto tanto gustoso quanto facile da preparare.

Per la salsa: mettetete 6 pomodorini, 11 olive, 11 capperi, 4 acciughe nel mixer con un filo d’olio e frullate fino ad ottenere la consistenza di una salsa.

Per l’involtino:Prendete i 4 pomodorini rimasti, togliete la testa, svuotateli e scolateli sulla carta da cucina, poi far-cire ognuno con un’acciuga, un’oliva e un cappero.Nel frattempo sbollentate le biete per qualche minuto poi scolatele e strizzatele dall’eccesso d’ac-qua.Per i filetti di sgombro: lavateli, eliminate le spine rimaste e asciugateli con un po’ di carta da cucina, disponete su una pirofila in modo che la pelle stia sotto, farcite ogni filetto disponendo un paio di biete sulla polpa e arrotolate chiudendo con uno stecchino. Mettere i rotoli in una pirofila e infornate per circa 12 minuti in forno a 180° in modalità ventilata. Una volta cotti, presentateli disponendo un rotolo di sgombro e bieta per ciascun piatto, aggiungete un pomodorino farcito e decorate a piacere con qualche cucchiaio di salsa. n

Ingredienti per 4 persone

m 4 filetti di sgombro fresco gia’ puliti m 1 ciuffo di bietolem 10 pomodorini cilieginim 8 acciughe sott’oliom 15 capperi sotto salem Olio d’oliva

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n verde e dintorni

di Giuseppe Baldi

... i saggi stanno nel giardino

HydrangeaPianta antichissima, venne introdotta in Europa nel 1700

Siamo in autunno, quasi inverno, ed è ora di pensare a quali pian-te adottare, mettere a dimora nel nostro angolo di paradiso.

E’ necessario partire per tempo, sce-gliere la specie che desideriamo, che ci incuriosisce o che semplicemente andrà ad incrementare una collezione già avviata. Adoro il genere Hydrangea o Ortensia: arbusto tra i più sinceri, mi verrebbe da dire, di buon animo, perché con poco cresce, e se c’è un problema lo fa capire facilmente. La molteplicità poi, dei suoi fiori e dei comportamenti, le rende una pianta affascinante, come è affascinante la storia del suo nome, che come molto di frequente, prende origine dal suo scopritore, meglio dire dal suo caccia-tore: Philibert de Commerson, na-turalista francese, noto soprattutto per

aver accompagnato il navigatore Louis Antoine de Bougainville, nome che non vi suonerà così estraneo, nella spedi-zione di circumnavigazione del globo, fra il 1766 e il 1769. Nel 1771 arrivaro-no alla sua attenzione delle piante dalle Indie Orientali ed in onore della figlia del Principe di Nassau, Hortense de Nassau, le chiamò con lo stesso nome. Il nome botanico, invece è in qualche modo inquietante, perché riferito alla figura mitologica di Hydra, con i famosi serpenti come capelli, simili alle asperi-tà presenti sopra la capsula dei semi. Pianta antichissima, di cui sono state trovate tracce fossili in era terziaria,

venne introdotta in Europa nel 1700, dai cacciatori di piante appunto, che in questo periodo erano molto attivi. Molti autori tendono a dividere il gene-re in due grandi sezioni: Hydrangea, che comprende le specie decidue, tutte riprodotte e diffuse e Cornidia compo-sta da dodici sempreverdi, rampicanti, praticamente sconosciute a parte l’H. Seemani e H. serratifolia. Amano l’ombra, ma non disdegnano la luce, perchè come tante sciafile, sono attrezzate anche per il sole pieno, se hanno sufficiente umidità e terre-no ben drenato. La terra deve essere grassa, scura, con tanto humus, ovve-

“Le più facili, per risultato e coltivazione, sono l’Hydrangea arborescens ‘Annabelle’ e la ‘Grandiflora’

perchè non richiedono cure particolari ma sono capaci di regalarci enormi infiorescenze bianco candido”

Sopra: Hydrangea arborescens ‘Annabelle’

Con l’arrivo dell’inverno, è tempo di pensare a quali piante mettere a dimora

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Giuseppe Baldi [email protected]

verde e dintorni n

Da sin.: 1) Hydrangea Miharayama - o- Yae; 2) Hydrangea Izu-No-Hana; 3) Hydrangea Johgasaki

ro letame decomposto, il terriccio da compostiera è perfetto. La cura che dev’essere dedicata a queste piante, non è pe-sante, ma precisa come del resto tutto nel giar-dino: gli interventi vanno fatti quando il momento lo richiede, senza riman-dare, in questo modo lo sforzo sarà leggero e mai traumatico. La cosa più importante, è la potatu-ra, pratica che spesso, per incuria o fatica, si omette o si fa male con il risultato della perdita di vigore della vegetazione che per reazione sviluppa molto tessuto legnoso, preambolo del decadi-mento. Ma la potatura è fondamentale per la fioritura: le Hydrangee fioriscono sui rami dell’anno precedente dalle pri-me gemme apicali, le prime due, tre, quindi è un errore molto grave potare i rami “vecchi” e sperare che dalle gem-me basali si sviluppi una maestosa fio-ritura, perchè questo non avverrà mai. Per questo potature regolari, corrette ed equilibrate assicurano il risultato:

tutti gli anni a febbraio, è necessario tagliare i rami più vecchi di due o tre anni e lasciare quelli dell’anno prece-dente, avendo cura, recidendo appena sopra, di stimolare la schiusura della gemma dove noi vogliamo che si svi-luppi un apice fiorale, è più complicato scriverlo che farlo, lo assicuro.La più facile, per risultato e coltiva-zione, è l’Hydrangea arborescens

‘Annabelle’, e ‘Grandiflo-ra’ perchè non richiedono praticamente nulla di par-ticolare, ma sono capaci di regalarci enormi infiore-scenze bianco candido. Le più affascinanti, ma anche le più “permalose”, sono le giapponesi: come spes-so l’arte del Sol Levante si esprime con il concetto del vuoto, anche qui il fiore pare seguire tale fonda-mentale concetto. L’equilibrato del ritmo tra fiori sterili e fecondi in-sieme ai tenerissimi co-lori bianco rosati, è pura arte espressa in un fiore; intendo specie come Izu-No-Hana, Hanabi, Johga-saki, Miharayama-o-Yae,

bellissime.

Ma le specie che amo di più, magari coltivate insieme, sono l’H. quercifo-lia nelle varietà Harmony, Snow Flake e Snow Queen e l’H. paniculata: sono piante maestose, dalle bellissime foglie dentate dal colore rosso in autunno ed il fiore è spesso a spiga, bianco panna, dall’utile (nell’architettura del giardi-no) portamento verticale. Altrettan-to utili, e se vogliamo singolari, sono le Hydrangee rampicanti: Petiolaris e Seemani; in particolare la prima, se si ha un po’ pazienza per aspettare il suo sviluppo, regala quinte fiorite di ecce-zionale valore, oppure, sempre affasci-nante, arrampicata su un fusto di un vecchio albero o su una pergola. Le specie e la varietà di Hydrangea sono tante, impossibile qui descriverle in modo esaustivo e come meritereb-bero. Come sempre prendete queste brevi note come stimolo ad approfon-dire e provare! n

Hydrangea petiolaris

Hydrangea quercifolia

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CON IL CAI ALLA SCOPERTA DELL’APPENNINO

n escursionismo

Una delle attività più intense ed in-teressanti della Sezione reggiana del Cai è quella della Commis-sione Alpinismo Giovanile, che si

rivolge alle ragazze ed ai ragazzi con una età compresa tra gli 8 e i 17 anni.Una attività molto qualificante per il Cai, che sta attirando sempre più giovani, grazie anche alla grande disponibilità e passione di un affiatato gruppo di accom-pagnatori.Abbiamo chiesto a Nando Bertolini, uno dei più attivi componenti della Commis-sione, di parlarci dell’Alpinismo Giovanile e dei programmi futuri.

Innanzitutto, che attività svolgete con la vostra Commissione e a chi vi rivol-gete?L’attività della commissione “Alpinismo Giovanile” del Cai di Reggio Emilia è rivol-ta a ragazze/i di età compresa tra gli 8 e i 17 anni. Nell’arco dell’anno effettuiamo una serie di escursioni in ambienti mon-tani differenti (trekking, ferrate, arram-

L’Alpinismo giovanile del CAIPer bambini e ragazzi dagli 8 ai 17 anni

“Nell’arco dell’anno effettuiamo una serie di escursioni in ambienti montani differenti, accompagnati da istruttori

qualificati Cai. Inoltre effettuiamo alcune lezioni teoriche per insegnare, in modo divertente, cos’è la montagna e come muoversi in piena sicurezza. I ragazzi hanno così l’occasione

di vivere giornate all’aria aperta in compagnia e nel contempo fare esperienze di crescita e maturazione fisica e sociale”

picate e speleologia), accompagnati da istruttori qualificati Cai. Inoltre effettuia-mo alcune lezioni teoriche per insegnare, in modo divertente, cos’è la montagna e come muoversi in piena sicurezza. I ragazzi hanno così l’occasione di vivere giornate all’aria aperta in compagnia e nel contempo fare esperienze di cresci-ta e maturazione fisica e sociale. A se-conda dell’età e dell’esperienza i ragazzi verranno divisi in due gruppi: juniores e seniores con escursioni a volte in comune

o a volte dedicate. Ai ragazzi chiediamo di tesserarsi al Cai in tal modo, oltre a sostenere un’organizzazione che si basa sul volontariato, viene garantita loro una polizza assicurativa. Che bilancio si può fare dell’anno che sta per terminare?L’attività dell’Alpinismo Giovanile nel 2014 è stata molto positiva sia in termini di par-tecipazione che di attività. Alle escursioni hanno partecipato complessivamente 43

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escursionismo n

Per informazion: CAI viale dei Mille 32 - Reggio EmiliaOrari: merc., giov., ven. 18-19,30

- sab. 17,30-19,00

Tel. [email protected]

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ragazzi e non ne potevamo accettare un numero maggiore in quanto noi garan-tiamo, anche per motivi di sicurezza, un rapporto accompagnatori/accompagnati piuttosto ridotto. Le escursioni sono sta-te tante e varie han lasciato un sacco di ricordi, esperienze e momenti indimenti-cabili, insomma un anno intenso. Le no-stre uscite sono documentate con molte fotografie sulla pagina facebook “Alpini-smo Giovanile Reggio Emilia”: visitatela vi aiuterà a capire e conoscere meglio la nostra attività. La vostra attività si svolge anche sul-l’Appennino reggiano?Certamente il nostro Appennino è molto frequentato dall’Alpinismo Giovanile. Il 2014 era dedicato alle rocce ed abbia-mo scelto escursioni sul nostro territorio che ne facessero conoscere aspetti anche meno noti seppur interessantissimi. Solo nel 2014 siamo stati con le ciaspole sul

Passo del Cerreto, alla scoperta dei fos-sili a San Valentino, nel sito di interesse comunitario (SIC) della Rupe di Campo-trera, in ferrata alle Balze di Malpasso, sul Cusna, in grotta al Tanino ed al Tanone della Gacciola ed infine sulla Pietra di Bi-smantova ad arrampicare. Insomma, abbiamo visitato un Appennino noto ed uno meno noto. Chi sono i componenti della Commis-sione? Ci sono anche corsi specifici per chi accompagna i giovani in mon-tagna?La Commissione è composta da sei ac-compagnatori titolati ed affiatati. In cin-que abbiamo frequentato un corso per diventare Accompagnatori Sezionali di Alpinismo Giovanile (Fabiana, Ilaria, Ta-nia, Enrico ed il sottoscritto) mentre Odi-no, che è il più esperto e qualificato, è un Accompagnatore di Alpinismo Giovanile (AAG).

Tutti noi siamo tenuti ad effettuare perio-dici corsi di aggiornamento. Nella nostra attività poniamo particolare attenzione a far si che i ragazzi imparino a valutare i limiti personali ed i rischi della montagna n modo tale da far maturare loro una con-sapevole sicurezza.

Per il prossimo anno avete già in mente il programma?Il programma 2015 l’abbiamo preparato in bozza e dovrà essere completato ed approvato. Una anticipazione la posso dare: il tema conduttore sarà “Una tavolozza di colori da scoprire” e consentirà ai ragazzi di os-servare la natura che li circonda scopren-do una moltitudine di colori che cambia con il mutare delle stagioni e le caratte-ristiche del territorio, insomma un motivo in più per osservare l’ambiente montano con una prospettiva diversa. La presentazione del corso si terrà al Cai di Reggio Emilia ai primi di febbraio e comunque gli interessati possono visi-tare il sito www.caireggioemilia.it dove a dicembre/gennaio troveranno il program-ma completo dell’Alpinismo Giovanile, oppure per informazioni inviare una mail a [email protected] o telefonare a Fabiana Cervi (349 1248742) oppure a Nando Bertolini (3356917958) oppure cliccare mi piace sulla pagina face book “Alpinismo Giovanile Reggio Emilia” ....insomma le possibilità di informazioni ulteriori non mancano. n

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il racconto del mese n

di Franco Zanichelli

Superstizioso ?

“Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo

porta male”Eduardo De Filippo

Non credo agli oroscopi.Se leggo che Marte entra in Ver-gine influenzando positivamente il mio segno zodiacale non faccio i

cappelletti e neanche mi cospargo il capo di cenere se leggo che lo influenzerà ne-gativamente; posso tuttalpiù constatare che, se Marte è entrato nella Vergine, a lui è andata bene e lei avrà qualche pro-blema in più nel continuare a dichiararsi tale. Ma non credo comunque che le av-venture erotiche di Marte e Venere possa-no influenzare la mia vita sentimentale né tantomeno la mia vita lavorativa.Non credo negli oroscopi, però li leggo sempre e se leggo che la mia giornata sarà positiva tutto sommato non mi di-spiace: senza però farmene un giubilo ec-cessivo. Non sono neanche superstizioso: penso di essere un tipo razionale e la su-perstizione, come l’astrologia, appartiene al campo dell’irrazionalità, per non dire altro di più cattivo.Se non passo sotto una scala non è perché si dice che porti male, ma semplicemente perché ho paura che mi caschi in testa un qualcosa appoggiato al piolo più alto; se ho rifiutato l’ultima volta il n° 17 nella camera d’albergo è perché quella camera non era a vista mare e non perché pensa-vo che quel numero portasse ietta.

Ripeto, sono un tipo razionale e ve-dere, per esempio, un cornetto rosso ap-peso allo specchietto retrovisore di una macchina mi fa sorridere di scherno, così come il vedere che qualcuno cambia stra-da se vede passare davanti alla macchi-na un gatto nero.L’altro giorno stavo per avviare la macchina e partire quando mi è passato davanti a razzo un bel gatto nero: sono rimasto tanto sorpreso che

non sono partito subito, anche perché era tanto tempo che dovevo sistemare l’ora-rio nell’orologio del cruscotto che mi sono finalmente deciso a farlo; il fatto poi che l’operazione sia durata giusto il tempo per far passare un’altra macchina prima della mia, è un fatto puramente casuale.Credetemi, sono un tipo razionale!

Riposto nell’angolo più remoto del mio monumentale borsello riposa da anni e anni un gettone del Casinò di Sanremo, un bel gettone da cinquecento lire. Ha re-sistito ad almeno dieci cambi di borsello e ad almeno trenta o quaranta operazioni di pulizia. Non l’ho mai buttato via sem-plicemente perché è un caro ricordo di un periodo felice della mia vita: lungi da me il pensiero che mi possa portare bene.Sono un tipo razionale, io!

In una tasca laterale della portiera del-la mia macchina, staziona ormai da anni un sasso: non so come sia arrivato lì; io non ce l’ho mai messo, ma è indubbio che qualcuno l’abbia fatto perché da solo non c’è andato. Ormai fa parte integrante del-

la macchina e se non lo butto via è solo e unicamente perché tirarlo via potrebbe far cambiare gli equilibri della scocca e farmi sbandare e non voglio che succeda: non certamente per una questione scara-mantica. Figuriamoci!Sono un tipo razionale, io!

Va beh! Fatemi infilare le scarpe e andare a lavorare che non ho tempo da perdere con queste storie di superstizioni e sca-ramanzie.Dunque, allora, prima la scarpa sinistra e poi quelle destra.Perché prima la sinistra e poi quella de-stra?A parte che non sono fatti vostri, è da anni e anni che faccio così. Potrei anche cambiare, è indifferente, ma perché dovrei cambiare, per far piacere a voi?Dunque, prima la sinistra e poi la destra.E adesso basta con queste balle: lasciate-mi andare a lavorare in pace. n

Il racconto è tratto dal libro: “Così è la vita, più o meno”

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APPUNTAMENTIdedicati ai più piccoli

22 novembreLaboratorio creativo: Facciamo un cattura sogniPresso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 17 euro. Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 - e-mail: [email protected]

22 novembreBiblioteca al cioccolato - Diritti alle storie!In occasione della Settimana Nazionale Nati per LeggerePresso Biblioteca Orologio - ore 10,45 - Per bambine e bambini da 2 a 5 anni e gli adulti che li accompagnano - Assaggi di cioccolato Venchi a cura di Paolo Cucchi maitre chocolatier - a cura dei lettori vo-lontari NatiperLeggere e NatiperlaMusica nell’ambito della Settimana Nazionale Nati per Leggere - Info: Tel. 0522.585636

22 novembreAbracadabra. La magia delle parole se diventano disegnoPresso Biblioteca Santa Croce, via Adua, 57- ore 10,30 - una raccolta di poesie visive di autori di differenti Paesi ed epoche sto-riche, organizzata in forma di alfabetiere, rivolta a bambini, ragazzi, adulti - Inaugu-razione e visita guidata a cura di Giuseppe Caliceti - Info: Tel. 0522.585636

22 novembreLaboratorio sul teatro d’ombre - libro d’ombre“Come costruire insieme un racconto in ombra” per genitori e bambini con la Compagnia Teatrale L’asina sull’Isola con Katarina Janoskova e Paolo Valli. Ore 16,30. Info: La Casa dei Burattini di Otel-lo Sarzi - via del Guazzatoio, 12b - 42121 Reggio Emilia Tel. 331/7098958 - [email protected] - www.fondazione-famigliasarzi.it

22 novembreAtelier: Dis_equilibri - costruttivaDagli 0 ai 5 anni. Orario: 10,30-11,30. Presso l’Atelier allo Spazio Culturale Orolo-gio, via Borodin, 17/A. Info: 0522.585396 (informazioni e prestito della biblioteca) - 0522.585394 (centro di ricerca)

22 novembreLaboratorio: Stylart - atelier di arte e modaEtà 10-15 anni - Orario: 16,30-18,30 - Porta al laboratorio un vecchio capo d’abbigliamento o un vecchio accessorio (maglia, pantaloni, scarpe, zaino, ecc.). Gli daremo un nuovo stile, ispirati dal-l’arte americana del ‘900 (Keith Haring, Andy Wharol, ecc.). Costo: 8 euro Presso Il Semaforo Blu via Emilia S.Stefano 62/b - Reggio Emilia e-mail: [email protected] Tel. 3480026682 - 0522406039

23 novembre“Sssssh! Non svegliate il drago di San Giorgio. Storie di draghi, cavalieri e figlie di re”Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. Ore 11,00 - per bambini e famiglie - let-ture e narrazioni con Alice Franchi AR/S Archeosistemi Soc. Coop e visita guidata alla mostra “La Biblioteca e la città: Pa-lazzo San Giorgio: storia, cronaca, pro-tagonisti” con Renza Grossi - Info: Tel. 0522.456077 - www.bibliotecapanizzi.it

25 novembreNel magico mondo di Gianni RodariSpettacolo per le scuole. Con la Compa-gnia Teatrale L’asina sull’Isola. Ore 10,00. Info: La Casa dei Burattini di Otello Sarzi - via del Guazzatoio, 12b - 42121 Reggio Emilia Tel. 331/7098958 - [email protected] - www.fondazionefamiglia-sarzi.it

23 e 24 novembreNel magico mondo di Gianni Rodaricon la Compagnia Teatrale L’asina sull’Isola con Katarina Janoskova e Paolo Valli. Orario: dom. e lun. 16,30 e 18. Info: La Casa dei Burattini di Otello Sarzi - via del Guazzatoio, 12b - Tel. 331/7098958 - www.fondazionefamigliasarzi.it

25 novembreLaboratorio: Come mi sento? atelier sulle emozioniEtà 4-6 anni - Orario: 17,00-18,15 - Im-pariamo a conoscere le emozioni e a rac-contarle. Alcune letture e illustrazioni ci ac-compagneranno in questa scoperta. Costo: 7 euro Presso Il Semaforo Blu via Emilia S.Stefano 62/b - e-mail: [email protected] Tel. 3480026682 - 0522406039

25 novembreRead & Made “Ritratto di famiglia” Continua l’esplorazione della fisionomia, - Lettura più laboratorio creativo , tecnica della pittura su sasso.... Presso la Libreria C’era una Volta - via Giorgione 4/d - Tel. 0522/421017 - [email protected]

26 novembreCaccia al tesoro tra libri e storiePresso Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra. Ore 16,45 da 3 a 10 anni - su prenotazione - Narrazioni, giochi e labo-ratorio per portare il Natale in biblioteca! A cura del gruppo Galline Volanti. - Info: panizzi.comune.re.it/ - tel. 0522.585616

26 novembreAtelier: Giocare nella storiaDai 6 ai 14 anni. Orario: 16,30-17,30. Presso l’Atelier allo Spazio Culturale Orolo-gio, via Borodin, 17/A. Info: 0522.585396 (informazioni e prestito della biblioteca) - 0522.585394 (centro di ricerca)

26 novembreLaboratorio: Timbr’arte - atelier inten-sivo di costruzione timbriEtà 8-13 anni - Orario: 16,30-19 - Di-versi materiali e di diversi strumenti di la-voro per realizzare timbri personalizzati. Costo: 9 euro Presso Il Semaforo Blu via Emilia S.Stefano 62/b - Tel. 3480026682

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28 novembreLe sorelle gallinaPresso Teatro Herberia, Piazza Gramsci 1/b, Rubiera. Ore 10,00. Fascia d’età: dai 6 agli 11 anni - Liberamente tratto dalla favola Le due galline di Beppe Fenoglio - con Anna De Franceschi e Lara Quaglia - Info: Tel. 0522/620852

28 novembreAtelier: Costruzioni intelligenti, meccanismi e ingranaggiDai 6 ai 99 anni. Orario: 16,30-17,30. Presso l’Atelier allo Spazio Culturale Orolo-gio, via Borodin, 17/A. Info: 0522.585396 - 0522.585394 (centro di ricerca)

28 novembreNella scatola del cucito - Corso di sartoriaEtà 8-12 anni - Orario: 17,30-19,30 - I primi passi per tagliare stoffe, cucire a mano e a macchina. Punto dopo punto cuciremo insieme un astuccio e una borsa per tutte le occasioni. Avremo a disposi-zione stoffe a fantasia, bottoni colorati e applicazioni. Presso Il Semaforo Blu via Emilia S.Stefano 62/b - Reggio Emilia Tel. 3480026682 - 0522406039

28 novembreVasily KandinskyColore, musica e principi a cavallo...atelier di esplorazione del colore e della musica partendo dalle opere di Kandinsky + atelier di narrazione. Presso la Libreria C’era una Volta - via Giorgione 4/d -Tel. 0522/421017 - [email protected]

29 novembreLaboratorio creativo: Si avvicina il Na-tale: il calendario dell’Avvento Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 16 euro. Info: Tel. 0522.1535270 - e-mail: [email protected]

29 novembreCome nasce un burattinoLaboratorio condotto da Ada Petrosino Orario: 16,30. Info: La Casa dei Burattini di Otello Sarzi - via del Guazzatoio, 12b - 42121 Reggio Emilia Tel. 331/7098958 - www.fondazionefamigliasarzi.it

29 novembreAtelier: Dis_equilibri - costruttivaDagli 0 ai 5 anni. Orario: 10,30-11,30. Presso l’Atelier allo Spazio Culturale Orolo-gio, via Borodin, 17/A. Info: 0522.585396 (informazioni e prestito della biblioteca) - 0522.585394 (centro di ricerca)

29 novembreLaboratorio: Pupazzi di/con Papà - atelier di costruzione pupazziEtà 3-5 anni - Orario: 11-12 - Un la-boratorio per bambini e papà che lavo-reranno insieme alla realizzazione di un pupazzo morbido a forma di papà. Costo: 8 euro Presso Il Semaforo Blu via Emilia S.Stefano 62/b - Reggio Emilia e-mail: Tel. 3480026682 - 0522406039

29 novembreLaboratorio: Paesaggi autunnali con la sabbia - atelier interculturale d’arteEtà 6-11 anni - Orario: 16,30-18,30 - Una tecnica artistica che viene dall’Africa ci sug-gerirà nuove possibilità di rappresentazione dei paesaggi. Costo: 9 euro Presso Il Sema-foro Blu via Emilia S.Stefano 62/b - Reggio Emilia Tel. 3480026682 - 0522406039

30 novembreDomeniche a Remida: Atelier “appa-recchiature speciali”Per bambini dai 4 ai 10 anni - Dalle 17 alle 18 - Trasformare l’apparecchiatura attraverso la reinvenzione di materiali di scarto, per rafforzare l’idea di piacevolez-za dello stare a tavola. 4€ a bambino - prenotazione necessaria_max 15 bambi-ni. Per info e prenotazioni: 0522.431750

2 dicembreLa via delle storiePresso la Biblioteca Rosta Nuova - ore 16,45 - dai 4 ai 7 anni - Letture natalizie a cura di Via Wybicki libera associazione di cittadini - Info: Tel. 0522.585636

2 dicembreAl centro ... un festoso albero di coloriPresso Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra. Ore 16,45 da 4 a 8 anni - su pre-notazione - Laboratorio a cura di Manuela Rinaldi - Info: tel. 0522.585616

3 dicembreUn libro dei regali straordinariBiblioteca San Pellegrino-Marco Gerra. Ore 16,45 Per bambini dai 4 ai 10 anni - su prenotazione - Narrazione a cura di Chiara Marinoni - A seguire laboratorio “Creiamo e costruiamo insieme ... piccoli libri per bam-bini” - Info: tel. 0522.585616

3 dicembreRiciclare per un Eco-NataleBiblioteca Ospizio, via Emilia Ospizio, 30/B.- ore 16,30 - Per bambini dai 5 anni - Su prenotazione - Laboratorio creativo a cura della biblioteca - Info: Tel. 0522.585636

4 dicembreStorie per le festeBiblioteca Ospizio, via Emilia Ospizio, 30/B.- ore 16,30 - per bambini da 3 anni - a cura dei lettori volontari NatiperLeggere e NatiperlaMusica - Info: Tel. 0522.585636

4 dicembreAcqua AnticaNarrazione di Bruno Fogola. Ore 10,00. Info: La Casa dei Burattini di Otello Sarzi - via del Guazzatoio, 12b - 42121 Reggio Emilia Tel. 331/7098958 - www.fondazionefamigliasarzi.it

5 dicembreArrivano le Feste !Presso la Biblioteca Rosta Nuova - ore 16,45 - dai 4 ai 10 anni - Laboratorio a cura della biblioteca - su prenotazione - Info: Tel. 0522.585636 - E-mail: [email protected]

5 dicembreStorie per le festePresso Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra - ore 16.15 per bambini da 18 a 36 mesi - ore 17.00 per bambini da 4 a 7 anni - su prenotazione - Info: tel. 0522.585616

6 dicembreLaboratorio creativo: Facciamo una tovaglietta e portatovagliolo natalizio Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 17 euro. Info: Tel. 0522.1535270 - e-mail: [email protected]

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6 dicembreStorie per le festePresso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. ore 10.45 per bambini da 18 a 36 mesi - ore 11.30 per bambini da 4 a 7 anni - a cura dei lettori volontari NatiperLeggere e Na-tiperlaMusica - Info: Tel. 0522.456077

6 dicembreChristmastime !!! time for love and friendshipPresso Biblioteca San Pellegrino-Marco Ger-ra - ore 10,30 per bambini da 6 a 8 anni - Letture in inglese a cura dei ragazzi di III D della scuola Primaria di Secondo grado Dalla Chiesa - Info: tel. 0522.585616

9 dicembreAl centro ... un girotondo intorno all’alberoPresso Biblioteca San Pellegrino-Marco Ger-ra - ore 16.15 - per bambini da 9 anni a 12 anni - su prenotazione - Laboratorio a cura di Manuela Rinaldi - Info: tel. 0522.585616

9 dicembreIncanti natalizi - Storie e racconti di NatalePresso Scuola Primaria Marconi - ore 16.30 - Per bambini da 5 anni - a cura dei lettori volontari NatiperLeggere e Na-tiperlaMusica - In collaborazione con Bi-blioteca Ospizio - Info: tel. 0522.585616

10 dicembreStorie per le festePresso la Biblioteca Rosta Nuova - ore 16,45 - per bambini da 3 a 6 anni - a cura dei lettori volontari NatiperLeggere e NatiperlaMusica - Info: Tel. 0522.585636

10 dicembreGiocattoli animati e altre meravigliePresso Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra - ore 16.30 e 17.30 - Per bambini da 4 a 10 anni - su prenotazione - Narrazione a cura di Chiara Marinoni - A seguire laboratorio “Creiamo e costruiamo insieme ... originali giocattoli di legno” - Info: tel. 0522.585616

10 dicembreRiciclare per un Eco-NataleBiblioteca Ospizio, via Emilia Ospizio, 30/B.- ore 16,30 - Per bambini da 5 anni Su prenotazione - Laboratorio creativo a cura della biblioteca - Info: Tel. 0522.585636

11 dicembreStorie per le festeBiblioteca Santa Croce, via Adua, 57- ore 16.30 per bambini da 18 a 36 mesi - ore 17.30 per bambini da 4 a 7 anni - su prenotazione - Info: Tel. 0522.585636

12 dicembreAspettando Santa LuciaBiblioteca San Pellegrino-Marco Gerra - ore 16.45 - Per bambini dai 3 anni ai 10 anni - su prenotazione - Narrazione con labora-torio a cura Alice Franchi per AR/S Archeo-sistemi Soc. Coop - Info: tel. 0522.585616

13 dicembreLaboratorio: Decoriamo le palle di Natale Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 17 euro. Info: Tel. 0522.1535270

13 dicembreBuon compleanno, biblioteca! La Biblioteca Santa Croce compie 11 anniBiblioteca Santa Croce, via Adua, 57- ore 11.00 - Info: Tel. 0522.585636

14 dicembreTeatro ragazzi: Natale a suon di Hip HopOre 16,00 - Il divertente e poetico spetta-colo affronta il Natale visto dagli occhi di tre differenti bambini - Presso Teatro De Andrè, piazza Ruffilli 1 - Casalgrande (RE) - Info: Ttel. 0522.1880040; 334.2555352

14 dicembreVenceslao mio buon re dammi un po’ di pane e io ti racconterò... Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. Ore 11,00 - Sala Emeroteca - Per cantare e vivere insieme il sapore e il calore del Na-tale, un laboratorio di musica e fantasia per impastare, intrecciare, dare forma al nostro cibo più prezioso: il pane. - Info: Tel. 0522.456077

14 dicembrePeter PanTeatro della Rocca - Piazzale Marconi 1 - Novellara - Età: dai 5 anni - una storia di pochi centimetri e piume - Teatro d’at-tore, acrobatica, giocoleria, bolle sapone giganti - Info: 0522.655407 - 0522.655454

15 dicembreRegalastoriePresso Piccola biblioteca - Spazio cultura-le Orologio - ore 16.30 per bambini da 18 a 36 mesi - ore 17.30 per bambini da 4 a 7 anni - Info: Tel. 0522.585636

16 dicembreA ritrovare le storieBiblioteca San Pellegrino-Marco Gerra - ore 16.45 - Per bambini e famiglie - su prenotazione - Narrazione-gioco dell’oca in caselle di vita - Info: tel. 0522.585616

16 dicembreNatale per fare, fare per NatalePresso Biblioteca Ospizio, via Emilia Ospi-zio, 30/B.- ore 16,30 - Per bambini da 5 anni - Su prenotazione - Laboratorio creativo a cura di Chiara Marinoni - Info: Tel. 0522.585636

16 e 17 dicembreRaccontami il NataleBiblioteca Panizzi, via Farini, 3. Lettu-re di nascite e di incontri - Info: Tel. 0522.456077 - www.bibliotecapanizzi.it

17 e 18 dicembreI libri fanno tombolaPresso la Biblioteca Rosta Nuova - ore 16,45 - Per bambini e famiglie - su pre-notazione - Tombolata in compagnia con ricchi premi -Info: Tel. 0522.585636 - E-mail: [email protected]

18 dicembreTante storie intorno all’alberoPresso Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra - ore 17,00 - Per bambini da 3 a 10 anni - Letture a cura della Biblioteca, accompagnamento musicale con arpa e flauto di Anja e Maurizio Spagni - Info: panizzi.comune.re.it/ - tel. 0522.585616

18 dicembreRaccontami il NatalePresso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. Letture di nascite e di incontri in collabo-rezione con i lettori volontari NatiperLeg-gere - Con i bambini, le famiglie e gli in-segnanti della Scuola Michelangelo - Info: Tel. 0522.456077

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Gli APPUNTAMENTI a Reggio Emilia e Provincial’agenda da novembre a dicembre n

15 novembre - REGGIO EMILIAResearch Lab | Workshop di ricerca sul movi-mento con musica dal vivoLaboratorio nell’ambito della contami-nazione degli stili in cui la tecnica delle danze urbane e la gestualità della danza contemporanea si fondono con esercizi di teatro fisico e improvvisazioni, in stretto rapporto con la musica dal vivo. A cura di: Elisa Balugani Ballerina e coreografa, di-rettrice artistica della compagnia di danze urbane BlakSoulz di Modena | Gaia Diavo-lio Attrice, si occupa di teatro pedagogia e ricerca | Enrico Pasini Musicista diplomato presso il conservatorio di Parma, compo-sitore di musica elettronica. Ore 15.00 - 17.30 Durata: 2 ore e mezzo - Costo: 15 euro Aperto a tutti fino a esaurimento posti (15 posti disponibili) - Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info: tel. 0522 585654/585653 - e-mail: [email protected]

21, 22 e 23 novembre - REGGIO EMILIA75º Esposizione Ornitologica Internazionale “Città del Tricolore”Esposizione di colombi da hobby: razze nazionali ed estere selezionate dagli al-levatori italiani - Esposizione nazionale avicoli-amatoriali - Presso il Centro Espo-sizioni, via Filangieri 15 - Info: FieREmilia tel. 0522.503511

22 e 23 novembre - REGGIO EMILIAL’Oasi di MarmiroloAttività di educazione ambientale e visi-te guidate all’interno dell’Oasi a cura del Centro di Educazione Ambientale WWF di Reggio Emilia - Orario: sab. 14.00 - 19.00; dom. e festivi 09.00 - 19.00. Presso Oasi di Marmirolo, via Della Pace - Info. Tel. 0522.957291 - e-mail: [email protected]

22, 23 e 25 novembre - GUASTALLA (RE)Fiera di Santa CaterinaMostra-mercato, stands commerciali, luna park, spettacoli, animazione, mo-stre, esposizione di macchine agricole, attrazioni ludiche per i bambini, dibattiti e convegni, mostre d’arte. 559° Edizione. In centro storico. Info: Tel. 0522.839711 - 0522.839763

22, 23 e 25 novembre - SCANDIANO (RE)“Fotovoltaico, Eolico, Idroelettrico, Energie Alternative e Fonti Rinnovabili”Presso il Centro Fieristico, Piazza Prampo-lini, 1 - Orario: sab. 9-18,30 e dom. 9-18. Dalle ore 21,00 presso la Rocca del Boiar-do, viale della Rocca - Organizzato da: Comune/Ufficio Fiere tel. 0522.764302-857436

23 novembre - REGGIO EMILIARitratto di un insegnante - parole, immagini, suoni ed esperienze dalla scuola di tuttiAlla presenza dell’autore Marco Cosentina - narra-zioni di Graziella Ferraccù, accompagnamento musi-cale di Ovidio Bigi. Intro-duzione a cura di Paola Terranova e intervento di Barbara Bertani - ore 11 - Sala Reggio. Biblioteca Panizzi - Sala Reggio - Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522 456084 www.bibliotecapanizzi.it

23, 25 e 30 novembre - SCANDIANO (RE)Fiera di Santa CaterinaPresso il Centro cittadino. Negozi aperti, bancarelle per le vie del paese, mercati-no degli hobbisti.Organizzato da: Comune tel. 0522.764302

23 novembre - SCANDIANO (RE)2° Cake RockMostra concorso di torte e cake design - Presso la Rocca dei Boiardo, viale della Rocca - dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 - Info: Comune tel. 0522.764290

23 novembre - GUALTIERI (RE)Mercatini & FunEsposizione e vendita di materiale usato, vintage e hobbistica; gara culinaria con Chef Rubio - ore 16,30 - Presso il Parcheg-gio Centro Commerciale Ligabue/Famila, via Matteotti 1 - tutto il giorno - Info: Ass. Love Generation tel. 345.3451524

23 novembre -Loc. PRATICELLO DI GATTATICO (RE)Mercatino del riusoEsposizione e vendita di materiale usato; distribuzione e vendita di gnocco fritto, caldarroste e vin brulé - in centro stori-co - dalle 8 alle 18 - Info: Comune tel. 0522.477919; 348.3983290

23 novembre - REGGIO EMILIAPresentazione libro “A ritrovar le storie”Presentazione del libro con le autrici Anna Maria Gozzi e Monica Morini e l’illustra-trice Daniela Iride Murgia. In occasione della presentazione del libro inaugurazio-ne della mostra di alcune tavole di Da-niela. Presso Il Semaforo Blu via Emilia S.Stefano 62/b - Reggio Emilia e-mail: [email protected] Tel. 3480026682 - 0522406039

23 novembre - REGGIO EMILIAPresentazione del libro: “La regola dell’equilibrio”Gianrico Carofiglio presenta il suo nuo-vo romanzo “La regola dell’equilibrio” - Ore 16,00 - Presso la Libreria All’Arco - via Emilia Santo Stefano, 3 - Tel. 0522 440065 - Email: www.libreriallarco.it

24 novembre - REGGIO EMILIASoli Deo Gloria Fabio Biondi violino - G. P. Telemann: In-tegrale delle 12 Fantasie per violino solo - Concerto in memoria di Adriana Cavallini - Ore 21,00 - Presso Chiesa Cattedrale di Santa Maria Assunta - coro ligneo, piaz-za Prampolini - Ingresso libero e limitato ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected]

24 novembre - REGGIO EMILIAFesta del Patrono San ProsperoSolenni cerimonie religiose dedicate al Vescovo Prospero, Santo Patrono di Reg-gio Emilia. In Piazza San Prospero e vie del centro storico. Info: Tel. 0522.451152

27 novembre - BRESCELLO (RE)Laboratorio: “Decori di carta crespa” a cura di BarbaraSi tratta di laboratori hanno come sco-po la condivisione di tempo e talenti, da parte di cittadini, che vogliono mettere a disposizione abilità, passioni e interesse con altri, in un’ottica di gratuità e scambio di saperi. Orario: 20,45-23 - Presso Spa-zio Ex Ludoteca - ingresso P.zza Mingori - Brescello Info: Ayesha 338/4454259 - e-mail: [email protected]

28 novembre - REGGIO EMILIACorso di design creativoUn appuntamento con il design creativo per le festività del mese di dicembre. Ap-prenderemo tecniche base di sartoria, di riuso dei materiali e di pittura decorati-va, per creare elementi d’arredo origina-li. Orario: 20,30-22,30 Presso Il Sema-foro Blu via Emilia S.Stefano 62/b - Tel. 3480026682 - 0522406039

Festa del Patrono San Prospero -24 novembre - REGGIO EMILIA

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n l’agenda da novembre a dicembre

29 e 30 novembre - REGGIO EMILIAL’Oasi di MarmiroloAttività di educazione ambientale e visi-te guidate all’interno dell’Oasi a cura del Centro di Educazione Ambientale WWF di Reggio Emilia - Orario: sab. 14.00 - 19.00; dom. e festivi 09.00 - 19.00. Presso Oasi di Marmirolo, via Della Pace - Info. Tel. 0522.957291 - e-mail: [email protected]

29 novembre - REGGIO EMILIAM.O.O.N - Museum Ordinary Open NightCinque Sensi: performances artistiche e musicali sul tema dei cinque sensi - c/o Palazzo dei Musei, via Spallanzani 1 - dalle 19 alle 24 - Info: Musei Civici tel. 0522.456477-456816

30 novembre - CARPINETI (RE)Mercatino di NatalePer informazioni Associazione Uniti per Carpineti [email protected]

30 novembre - REGGIO EMILIAPresentazione del libro: Nove galline e un gal-lo. Racconti & Ricette tra Secchia e CrostoloLettura e animazione a cura di Fer Straz - ore 11 - Sala Reggio. Biblioteca Panizzi - Sala Reggio - Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522 456084

30 novembre - CASTELNOVO DI SOTTO (RE)Fiera di S. AndreaMercatino, luna park, eventi sportivi e ri-creativi, mostre. Info: tel. 0522.485711

30 novembre - SANT’ILARIO D’ENZAMercato straordinario di QualitàProdotti artigianali e gastronomici. Festa dei Norcino: i norcini prepareranno i cic-cioli e dimostreranno la lavorazione delle carni di maiale fino al raggiungimento dei salumi. In Piazza IV Novembre e Piazza Repubblica. Org. da: tel. 0522.902826

4 dicembre - BRESCELLO (RE)Laboratorio: “Decorazioni natalizie in Patchwork” a cura di AyeshaSi tratta di laboratori hanno come scopo la condivisione di tempo e talenti, da parte di cit-tadini, che vogliono mettere a disposizione abilità, passioni e interesse con altri, in un’ottica di gratuità e scambio di saperi. Orario: 20,45-23 - Presso Spa-zio Ex Ludoteca - ingresso P.zza Mingori - Brescello Info: Ayesha 338/4454259 - e-mail: [email protected]

5 dicembre - REGGIO EMILIAPlanisfero 2014: Presentazione del vo-lume “Ritratto di Zavattini scrittore”Incontri con l’autore, concerti, performance e presentazioni di libri. Ore 17,30 - di Gualtiero De Santi, Imprimatur 2014 - Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3 - Tel.: 0522 456084

5 dicembre - REGGIO EMILIACorso di design creativoUn appuntamento con il design creativo per le festività del mese di dicembre. Ap-prenderemo tecniche base di sartoria, di riuso dei materiali e di pittura decorati-va, per creare elementi d’arredo originali. Orario: 20,30-22,30 Presso Il Semaforo Blu via Emilia S.Stefano 62/b - Reggio Emilia Tel. 3480026682 - 0522406039

6 e 7 dicembre - REGGIO EMILIACambi & ScambiMostra-mercato di collezionismo, piccolo antiquariato, modernariato, fumetti. XXVI Edizione - Presso il Centro Esposizioni, via Filangieri 15 - Info: tel. 0522.503511

7 e 8 dicembre - CARPINETI (RE)12° Trofeo il Tortellino di castagnaGastronomia e mercatini Carpineti - Per informazioni Associazione Carpineti da vi-vere Tel 3356655624 - www.carpinetida-vivere.it e-mail: [email protected]

7 dicembre - RUBIERA (RE)Soli Deo Gloria Alessandro Manni organo - Coro La Baita di Scandiano - Fedele Fantuzzi direttore - Musiche di G. Böhm, J. S. Bach, F. Capocci, F. Fantuzzi - Ore 21,00 - Presso la Chiesa dei Santi Donnino e Biagio, via Emilia Est 16 - Ingresso libero e limitato ai posti disponi-bili. - Info: Ass. Cultura 0522.456249

7 dicembre - RUBIERA (RE)Gnocco, salame e...fantasiaProdotto principale della manifestazione rubierese è il salame nostrano “fiorettino” proveniente dalla lavorazione tradizionale del maiale. Stands gastronomici, degusta-zioni lungo le vie porticate del centro sto-rico e in piazza. Info: tel. 0522/622246

7 dicembre - REGGIO EMILIAPresentazione del libro: L’era della dissonanza Premio Kipple 2013 di Matteo Barbieri (Ed. Kipple Officina Libraria). In dialogo con l’autore, lo scrittore-editore Lukha Kremo - ore 11 - Sala Reggio. Biblioteca Panizzi - Sala Reggio - Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522 456084 www.bi-bliotecapanizzi.it

7 dicembre - Loc. Gazzano di VILLA MINOZZO (RE)Mercatino di NataleCentro cittadino. Info: Comune 0522.801122

7 dicembre - CASALGRANDE (RE)Mercatino degli hobbistiIngegno, antiquariato, collezionismo. Stands gastronomici e dell’associazioni-smo, spettacoli, conferenze. Organizzato da: Comune tel. 0522.998570

7 dicembre - LUZZARA (RE)“Sotto il segno del Natale”Musica, degustazioni, pranzo con prodotti tipici, spettacoli di artisti di strada e del-l’ingegno, stands commerciali, animazio-ni, visite alla Torre Civica. Org. da: tel. 0522.223850 - tel. 347.2104043

7 e 8 dicembre - CORREGGIO (RE)Mercatino di Natale degli Artisti dell’IngegnoMercatino di oggettistica e artigianato. Sotto i portici di Corso Mazzini. Organiz-zato da: Comune tel. 0522.630711

7, 14 e 21 dicembre - CASALGRANDE (RE)Mercatino di NataleAddobbi natalizi, oggetti artigianali e spe-cialità gastronomiche. Organizzato da: Comune tel. 0522.998570

7 e 8 dicembre - RUBIERA (RE)Mercatino di NataleProdotti tipici, artigianato artistico, arti-coli da regalo e strenne natalizie, spet-tacoli e intrattenimenti. Centro storico. Info: tel. 0522/622246

8 dicembre - Loc. GAVASSA di REGGIO EMILIASoli Deo Gloria Zaccheo Bignami organo - Ensemble vo-cale Dulcis Aura - Paolo Gattolin direttore - Musiche di J. S. Bach, D. Buxtehude, G. Frescobaldi, C. Franck, J. Arcadelt - Ore 21,00 - Presso la Chiesa di San Floriano, via Fleming 10 - Ingresso libero e limita-to ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected]

Gnocco, salame e...fantasia7 dicembre - RUBIERA (RE)

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l’agenda da novembre a dicembre n

8 dicembre - FABBRICO (RE)Fiera delle IdeeMercatino dei prodotti dell’ingegno, mer-cato degli agricoltori, negozi aperti, stan-ds gastronomici, musica e spettacoli. XVII Edizione. In centro storico. Organizzato: Comune tel. 0522.751935

8 dicembre - CAVRIAGOMercatino di NataleMercatino di artigianato artistico e spe-cialità golose. In Piazza Zanti. Info.: Co-muneInforma tel. 0522.373474

8 dicembre - POVIGLIO (RE)Mercatino di NataleSpettacoli, cori natalizi, artisti di strada, stands di artigianato artistico e prodotti tipici. In piazza Umberto I Organizzato da: Comune tel. 0522.966811-966819

11 dicembre - BRESCELLO (RE)Laboratorio: “Decorazioni per acconciature” a cura di NicoleSi tratta di laboratori hanno come sco-po la condivisione di tempo e talenti, da parte di cittadini, che vogliono mettere a disposizione abilità, passioni e interesse con altri, in un’ottica di gratuità e scambio di saperi. Orario: 20,45-23 - Presso Spa-zio Ex Ludoteca - ingresso P.zza Mingori - Brescello Info: Ayesha 338/4454259 - e-mail: [email protected]

11 dicembre - REGGIO EMILIAPresentazione del libro: “Dimentica il mio nome”Zerocalcare presenta il suo libro a fumet-ti “Dimentica il mio nome” - Ore 15,30 - Presso la Libreria All’Arco - via Emilia Santo Stefano, 3 - Tel. 0522 440065 - Email: [email protected] - www.libre-riallarco.it

12-14 dicembre - CAMPAGNOLA EMILIA (RE)XV ed. Cicciolo d’OroSaporiti ciccioli e salsiccia di qualità: tutti gli odori e i sapori tipici della tradizione concentrati in Piazza Roma, dominata dal torchio gigante, fabbricato apposi-tamente per produrre il supercicciolo da guinness. La manifestazione sarà arric-chita da un concorso letterario. Info: tel. 348/8943075, [email protected]; Uf-ficio Biblioteca-Cultura, tel. 0522/753358

12 dicembre - REGGIO EMILIACorso di design creativoUn appuntamento con il design creativo per le festività del mese di dicembre. Ap-prenderemo tecniche base di sartoria, di riuso dei materiali e di pittura decorati-va, per creare elementi d’arredo originali. Orario: 20,30-22,30 Presso Il Semaforo Blu via Emilia S.Stefano 62/b - Reggio Emilia e-mail: [email protected] Tel. 3480026682 - 0522406039

14 dicembre - REGGIO EMILIAMaratona di Reggio Emilia “Città del Tricolore”Maratona internaziona-le con la partecipazione di atleti professionisti e amatori. Partenza e arrivo in Corso Garibal-di. Percorso agonistico classico che si snoda attraverso la campagna che circonda la città. XIX Edizione. - www.marato-nadireggioemilia.it/

14 dicembre - REGGIO EMILIAMercatino del RiusoSi svolge presso Par-cheggio Polveriera vi-cino al vecchio Stadio - Orario 9-16- Info: Tel. 3343302854

14 dicembre - CORREGGIO (RE)Mercatale, mercatino dei ragazziOrg e info: Pro Loco tel. 0522.641817 - Comune 0522.630711-631770

14 dicembre - Loc. CALERNO di SANT’ILARIO D’ENZASoli Deo Gloria Coro di voci bianche Leonardo da Vinci di Sant’Ilario d’Enza - Sara Sistici direttore - Coro Mavarta di Sant’Ilario d’Enza - Silvia Perucchetti direttore - Musiche di W. A. Mozart, J. S. Bach, S. Bonicelli, spirituals - Promosso da Parrocchia di Santa Mar-gherita di Calerno - Ore 16,00 - Ingresso libero e limitato ai posti disponibili - Pres-so la Chiesa di Santa Margherita, via XXV Luglio 50. Ingresso libero e limitato ai po-sti disponibili. - Info: 0522.456249

14 dicembre - Loc. CANALI di REGGIO EMILIASoli Deo Gloria Andrea Cervo, Paola Miscioscia, Valentina Spagnoletti, Giulia Zanichelli, Marco Mar-colini, Leonardo Cagnoli organo - Coro di voci bianche San Marco - Martina Belli di-rettore - Musiche di G. Frescobaldi, J. S. Bach, J. Stanley - Ore 17,00 - Presso la Chiesa di San Marco, via Ruggero da Vez-zano 16 (Canali) - Ingresso libero e limita-to ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected]

14 dicembre - REGGIO EMILIAPresentazione del libro: Ludovico Ariosto, Il fecondo Jaco di Giuseppe Ligabue - Interverranno Ma-ria Cristina Bulgarelli, responsabile Bi-blioteca comunale ‘P.Neruda’ di Albinea; Fausto Stigliani, attore, che reciterà alcu-ne liriche dell’Ariosto e l’autore del libro Giuseppe Ligabue, studioso di preistoria, archeologia, medievistica e storia locale - ore 11 - Sala Reggio. Biblioteca Panizzi - Via Farini 3 - Tel.: 0522 456084

14 dicembre - CAMPEGINE (RE)Mercatino di NataleSpettacoli, artisti di strada, stands di arti-gianato artistico e prodotti tipici, mercato straordina - In via Amendola. Organizzato da: Comune tel. 0522.677645

14 dicembre - GUALTIERI (RE)Mercatino di NataleDecorazioni e addobbi di Natale, ricamo, découpage, hobbystica, dolciumi e pro-dotti enogastronomici locali, negozi aper-ti. In Piazza Bentivoglio. Organizzato da: Comune tel. 0522.221827

14 dicembre - RUBIERA (RE)Mercatino di NataleProdotti tipici, artigianato artistico, arti-coli da regalo e strenne natalizie, spet-tacoli e intrattenimenti. Centro storico. Info: tel. 0522/622246

21 dicembre - CORREGGIO (RE)Mercatino di Natale degli Artisti dell’IngegnoMercatino di oggettistica e artigianato. Sotto i portici di Corso Mazzini. Organiz-zato da: Comune tel. 0522.630711

21 dicembre - RUBIERA (RE)Mercatino di NataleProdotti tipici, artigianato artistico, arti-coli da regalo e strenne natalizie, spet-tacoli e intrattenimenti. Centro storico. Info: tel. 0522/622246

25, 26 e 27 dicembre - CARPINETI (RE)Presepe viventePresso Monte di Bebbio ore 20,30 - Per informazioni Associazione Amici del pre-sepe di Bebbio Tel 3393688867

Presentazione del libro: “Dimentica il mio nome” 11 dicembre - REGGIO EMILIA

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n l’agenda da novembre a dicembre

Mostre, arte e gallerie a Reggio Emilia e ProvinciaSPAZIO GERRA - fino al 23 novembreKraftwerk_Energy StationFotografia, danza, cinema, design, green,nuove tecnologie, musica, DIY sono gli ambiti tematici degli otto weekend in cui si articola il programma di Kraftwerk. Ogni fine settimana alterna momenti di formazione, riflessione e confronto a in-trattenimento ed eventi culturali, in modo da permettere la più ampia partecipazio-ne alle diverse attività. Orari: giornate inaugurali 2/05 ore 18,30-24 - 3 e 4/05 ore 10-24; dal 6 maggio al 15 giugno: sab. 10-23, dom. e festivi 10-21, chiuso lun. Info. Tel. 0522/456249 www.fotografiaeu-ropea.it

GALLERIA SAN FRANCESCO - fino al 23 novembre“Cavalli, cavalieri e castelli” da Matil-de al BoiardoSculture in terracotta di Giovanni Laurent Cossu. Orario tutti i pomeriggi dalle 16 alle 19,30 escluso lun. e giov. Presso Gal-leria San Francesco via Bardi 4/B - Reggio Emilia Tel. 0522/440458 - [email protected] - www.galleriasan-francesco.com

GALLERIA NAPOLEONE CACCIANI di BORETTO (RE) - fino al 23 novembreFra tecnigrafo e tavolozza - Oscar SacchettiOscar Sacchetti (Budrio 1920 - Milano 1989), architetto con una intensa storia professionale di progettista, che ci rivela una formazione da pittore e un rapporto mai interrotto con carboncini e tavolozza. Sacchetti è un personaggio di notevole interesse proprio perché mostra come nel secolo che ci siamo appena lasciati alle spalle la specializzazione non fosse un valore assoluto: tecnica e creatività, manualità ed elaborazione teorica, segno grafico e materia pittorica potevano con-vivere agevolmente, anzi alimentarsi e potenziarsi vicendevolmente. Orario: sab. e dom. 10-12 e 16-19. Info: Galleria Na-poleone Cacciani, via Roma 16 - Boretto (RE) e-mail: [email protected]

CASA DEI BURATTINI - fino al 23 novembreBurattini per essereEsposizione fotografica di Sandro Ca-patti. In esposizione, alcune immagini inedite del progetto Teatro 360°dedicato ai luoghi del disagio sociale. Orari: sab. e dom. 9-13 e 15-19, altri giorni su ap-puntamento. Presso La Casa dei Burattini via del Guazzatoio 12/b Reggio Emilia Tel. 331/7098958 - 339/4325998

PALAZZO DEI PRINCIPI di CORREGGIO (RE) - fino al 23 novembreVittorio Cottafavi: un uomo(di cinema) liberoDue anniversari, una mostra, due proie-zioni (1954: “Una donna libera”; 1964: “I cento cavalieri”) dedicati al regista Vitto-rio Cottafavi (Modena, 30 gennaio 1914 - Roma, 14 dicembre 1998). Orario: sab. 15,30-18,30 e dom. 10-12,30 e 15,30-18,30 - Presso Palazzo dei Principi - Sala dei Putti - Corso Camillo Benso Conte Di Cavour 7 - Correggio (RE) Tel. 0522693296

PALAZZO DUCALE di Guastalla - fino al 26 novembrePaesaggi sconosciutiPersonale di Vinicio Momoli. Orari: merc. - sab. - dom. e festivi 10,30-19,30. Presso il Palazzo Ducale di Guastalla, Via Martiri di Belfiore - Info: Comune tel. 0522.839711

VIA S.CARLO BOUTIQUE - fino al 27 novembreLa matita e le emozioniPersonale di disegni di Enzo Barbanti. Orari: lun., mart., merc., ven. e sab. 9-12,30 e 15-19,30, giov. 9-12,30, chiuso giov. pom. e domenica. Presso Via S. Car-lo Boutique, via San Carlo, 1/E

GALLERIA BONIONI ARTE - fino al 30 novembreGiacomo Cossio, “L’ultima ruota del carro”Mostra che aderisce all’iniziativa “In Con-temporanea”. A cura di Chiara Canali e Niccolò Bonechi Orari: mart.-dom. 10-13 e 16-20, chiuso il lunedì. Info: Galle-ria Bonioni Arte di Reggio Emilia - Corso Garibaldi, 43 - tel. 0522 435765 - www.bonioniarte.it - [email protected]

PALAZZO CASOTTI - fino al 30 novembreRicamando - Storie di donne e di oggetti specialiEsposizione di oggetti ricamati con la tecnica del Punto Croce. Presso Palazzo Casotti, Piazza Casotti, 1. Orario: 10-18. Info: Associazione Italiana del Punto Cro-ce tel. 0522 326041

MUSEO GUARESCHI di BRESCELLO - fino al 30 novembreNote di RePersonale fotografica di Pier Luigi Soliani (Brescello, 1963). Orari: lun.-ven. 9,30-12,30 e 14,30-17,30; sab., dom. e festivi 9,30-12,30 e 14-18. Presso la Sala Espo-sitiva del Museo Guareschi, Il Territorio e il Cinema Via Cavallotti, 24 - Brescello. Info: Ufficio Turistico tel. 0522 482564

SPAZIO SANT’AMBROGIO - fino al 30 novembreMostra accordi in grigioMostra collettiva di opere d’arte: Mar-co Arduini, Nicola Ferrari, Maria Pellini, Michele Sassi. Orari: mart-dom. 19-22, chiuso lun. Presso lo Spazio Sant’Am-brogio, via Sant’Ambrogio - Rivalta (RE) - Info: 346-9428813

CAFFETTERIA BAR SIPARIO - fino al 3 dicembreLa stagione incantataPersonale di pittura di Giuliana Ferrari. Orari: lun., mart., giov., ven. 10-15 e 19-24, merc. e sab. 10-24, dom. 12-24. Info: Ristorante Bar Sipario, viale Allegri, 1/a - Tel. 0522.436758

2000 & NOVECENTO GALLERIA D’ARTE - fino al 4 dicembreCollettiva “Dialoghi d’Arte. Tra realismo e astrattismo”Mostra che aderisce all’iniziativa “In Con-temporanea”. Un’esposizione che ha l’in-tento di individuare costanti comunicative attraverso diversi linguaggi artistici, al fine di documentare l’equilibrio tra novi-tà e tradizione su cui si basa e si regge la creatività moderna. Orari: tutti i giorni 10-12,30 e 16-19,30 (aperto dom. e fe-stivi). Presso 2000 & NOVECENTO GAL-LERIA D’ARTE, Via Emilia San Pietro, 21 - tel. 0522 580143

MAX CAFE’ - fino al 5 dicembreFantasy PaintingDoppia mostra inconsueta del pittore Nero Levrini. Orari: 7,30-19,30, domenica chiuso. Info: Max Cafè via Guidelli 1/F - Reggio Emilia Tel. 0522/432712

MUSEO CIVICO di CORREGGIO (RE) - fino al 7 dicembreLa grande guerra 1914-1918 - percorsi storici attraverso la posta militareLa mostra ripercorre le vicende del primo conflitto mondiale esaminato da numerosi e non sempre convenzionali angoli visua-li. Uno dei nuclei fondamentali è certa-mente rappresentato dalle cartoline che tracciano una storia completa della posta militare durante il conflitto. Altre sezioni illustrano, attraverso documenti originali, aspetti poco noti relativi alla guerra psi-cologica, alla propaganda militare, alla solidarietà ricevuta dagli alleati, alle ope-razioni belliche e alla società del tempo. Orari: sab. 15,30-18,30, dom. 10-12,30 e 15,30-18,30. Presso Museo Civico “Il Cor-reggio” corso Cavour, 7. Info: Palazzo dei Principi tel. 0522 691806

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l’agenda da novembre a dicembre n

GALLERIA 8,75 ARTECONTEMPORANEA - fino all’8 dicembre“Ho conosciuto il mare”Nuovo progetto espositivo dedicato al tema del mare, con le sculture di Elisa Corsini, i dipinti di Francesco Martera e le fotografie di Pierluigi Sgarbi. Ora-ri: mart., merc., ven., sab. 17,30-19,30, oppure su appuntamento. Dom. 7 e lun. 8 dicembre: 17,30-19,30. Info.: Galleria 8,75 Artecontemporanea, Corso Garibal-di, 4 - Tel. 3403545183; 0522556806

GALLERIA DE’ BONIS - fino al 10 dicembreLa forma di un’ideaDa Platone in poi, filosofi, artisti, lettera-ti e poeti si sono interrogati su come le idee si potessero tradurre in forme intel-legibili per l’uomo. La Galleria de’ Bonis si inserisce in questo secolare dibattito, trasformando il suo spazio espositivo in una platonica “caverna”, sulle pareti della quale dieci artisti dispongono le loro idee tradotte in forma. Ognuno di loro ha scel-to un modo per rappresentare la propria idea dell’essenza dell’arte e del modo at-traverso le forme che sente più vicine. Per info: GALLERIA DE’ BONIS Viale dei Mille ,44/B - tel. 0522/580605 / 338/3731881 - e-mail [email protected]

ALBERGO SAN PIETRO - fino al 21 dicembreLontano dagli occhiLa realtà delle baraccopoli siciliane ne-gli scatti di Angelo Scelfo. Orario: 10-20 - Presso Albergo San Pietro viale Monte-grappa, 5 - Tel. 0522.433838

GALLERIA D’ARTE RADIUM ARTIS di SAN MARTINO IN RIO - fino al 28 dicembreMemorie “Il tesoro nasconsto”Personale di pittura di Gianfranco Asveri (Fio-renzuola d’Arda, 1948). L’esposizione presen-ta un ciclo inedito di dipinti, al quale l’artista ha lavorato negli ultimi due anni su un moti-vo a lui particolarmente caro: il ricordo della madre, rivisitato sviluppando e riprendendo, in ciascuna opera, il disegno a penna di un volto che la mamma, trentacinque anni fa, aveva tracciato su un foglio di carta. Orari: sab. e dom. 10-12,30 e16-19,30. Presso Gal-leria d’Arte Radium Artis - via Don Pasquino Borghi, 1/A - Info: tel. 349/4958166

LA ROCCHETTA di CASTELLARANO (RE) - fino al 29 dicembreWilliam Tode e i suoi amici - I grandi maestri del ‘900Collettiva con vendita a scopo benefico a favore dei progetti educativi degli oratori di Castellarano. Opere di Borgonzoni, Boscaini, Callot, Conti, Calì, De Chirico, Dova, Fiume, Gentilini, Giorgi, Gordigiani, Greco, Guttu-so, Manzù, March, Mastroianni, Monachesi, Murer, Patuzzi, Spazzapan, Tode, Treccani, Viani e Zancanaro. Orari: sab.-dom. 10-19. Presso la Rocchetta - via Fuori Ponte, 1

DISPARI&DISPARI PROJECT - fino all’11 gennaio 2015Brodo - Reto PulferL’artista Svizzero esibisce, negli spazi industriali della galleria, un progetto espositivo in cui in-stallazioni, pittura, performance e pubblico saranno coinvolti in un dialogo circoscritto alla ricer-ca di uno “stato” che vada oltre la semplice percezione fisica delle opere in mostra. Questo mettere insieme elementi così distanti all’interno di un unico impianto scenico (opere-pubbli-co) è una prassi consona nella ricerca di Pulfer che mira con i suoi interventi a ridurre drasti-camente quella soglia tra attore e spettatore. Orari: mart.-ven. 10-13 e 15-19,30, sab. e dom. su appuntamento, lun. chiuso. Info: dispari&dispari project - Buco del Signore - Via Vincenzo Monti, 25 - Tel. 339.8813110 - 335.6097304

COLLEZIONE MARAMOTTI - fino al 31 gennaio 2015Il corpo figuratoUna piccola selezione di opere, un open storage del proprio patrimonio iconogra-fico, che hanno come elemento comune la raffigurazione del corpo concepito e realizzato utilizzando soluzioni tecniche e formali molto variegate, dagli anni Ses-santa alle più recenti sperimentazioni. La mostra, a ingresso libero, è visitabile ne-gli orari di apertura della collezione per-manente. Giov. e ven. 14.30 - 18.30 Sab.e dom. 10.30 - 18.30 (chiuso: 25-26 dicem-bre, 1 e 6 gennaio) Info: Collezione Mara-motti via F.lli Cervi 66 - Tel. 0522.382484 - [email protected]

VV8artecontemporanea -fino a gennaio 2015SamsaraPersonale del fotografo naturalista Luca Gil-li, che vive e lavora a Cavriago (RE). Orari: mart-sab. 10,30-13,00 e 16,30-19,30, lun. e dom. chiuso. Info.: VV8artecontempora-nea - Cortile di Palazzo Borzacchi, via Emi-lia S. Stefano, 14 - Reggio Emilia Tel. 0522 432103 - e-mail: [email protected]

ROCCA ESTENSE di S.MARTINO IN RIO - fino 8 marzo 2015Gli scarti preziosiMostra di gioielli realizzati con rame, ot-tone e alluminio. Più di cinquanta realiz-zazioni, collane, bracciali, orecchini, anelli e sculture gioiello in esposizione. Orario: sab. 10-12,30, dom. e festivi 10-12,30 e 15,30-18,30 - giorni feriali su appuntamen-to. Presso la Rocca Estense, Corso Umber-to I, 1. Info.: Tel. 0522636709 - e-mail: [email protected]

BIBLIOTECA PANIZZI - fino al 4 aprile 2015La Biblioteca e la città - Palazzo San Giorgio: storia, cronaca, protagonistiVia Farini, 3. Sala mostre Piano Terra - mostra ad ingresso libero, visitabile negli orari di apertura. Quest’anno la Bibliote-ca festeggia i 150 anni dalla riapertura al pubblico dopo l’Unità d’Italia (1864-2014): un’occasione preziosa per presentare alla città la storia e il patrimonio della biblio-teca e di Palazzo San Giorgio, la sede che la accoglie fin dalla sua formazione.

COLLEZIONE MARAMOTTI -fino al 14 aprile 2015Ariatti - Joffe - Ritratto di donneAlessandra Ariatti e Chantal Joffe hanno concentrato la loro ricerca artistica nel ritratto, una tradizione figurale che ha percorso ininterrottamente l’arte occi-dentale (ma non solo) dal Quattrocento a oggi. Il ritratto, come investigazione dell’interiorità, oltre che delle fattezze, di una persona o personaggio, risale, ancor prima dell’epoca moderna, ai ritratti in marmo greci e romani; pur adattandosi all’evoluzione degli stili e delle forme, ha sempre mantenuto la necessità storica di testimoniare istanze di coesione o disso-ciazione sociale. La mostra, a ingresso libero, è visitabile negli orari di apertura della collezione permanente. Giov. e ven. 14.30 - 18.30 Sab.e dom. 10.30 - 18.30 (chiuso: 25-26 dicembre, 1 e 6 gennaio) Info: Collezione Maramotti via F.lli Cervi 66 - Tel. 0522.382484 - [email protected]

“Ho conosciuto il mare”- fino all’8 dicembre - GALLERIA 8,75 ARTECONTEMPORANEA

Francesco Martera, Isola e faro, 2013, acrilico su tela, cm. 100x100

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n l’agenda da novembre a dicembre

TEATRI a Reggio Emilia e Provincia21, 22 e 23 novembre - REGGIO EMILIAProsa: Elvis e il PapaPresso il Teatro Piccolo Orologio - Orario: 21 e 22 nov. ore 21; 23 nov. ore 17,30 - Di Emanuele Aldrovandi con Luca Cat-tani, Marco Maccieri, Giovanni Rossi - re-gia Marco Maccieri e Mario D’Avino. Info: Tel. 0522-383178, dal lun. al ven., 9-13 e 14-18 - [email protected] - www.mamimo.it

22 e 23 novembre - REGGIO EMILIAProsa: Spettacolo di farse di Dario FoTeatro San Prospero, via Guidelli, 5 - Sab. ore 21,00, dom. ore 16,00. Compagnia “Della Chiocciola” RE - Regia di Auro Franzoni

22 novembre - BORETTO (RE)Bentornato amore. Storiedi un’ossessione quotidianaPresso il Teatro Comunale, via Roma 31 - Boretto - ore 21,00 - Spettacolo fuori stagione - di Claudia Mosconi - regia di Roberto Rocchi - promosso dalla Pro Loco di Boretto - Info: 347.1993243

23 novembre - REGGIO EMILIAFinalmente domenica: StonerDi John E. Williams - reading di Sergio Rubi-ni. Presso il Teatro Valli, Sala degli Specchi, ore 11,00. Appuntamento della domenica mattina con scrittori, filosofi, giornalisti e musicisti. Letture, musica dal vivo e attivi-tà per ragazzi. Dalle 10 alle 13 sono aperte le terrazze e le sale del Ridotto del Teatro Municipale Valli con caffetteria, bookshop e mostre. Info: 0522.58811, 0522.45885

23 novembre - BAGNOLO IN PIANO (RE)Prosa: L’avaro di MoliereTeatro Gonzaga “Ilva Ligabue”, Piazza Ga-ribaldi 2 - Ore 21,00 - Regia Claudio di Palma - con Lello Arena - Info: Tel. e fax Teatro : 0522 952885

26 novembre - REGGIO EMILIADanza: BalletboyzFallen - British National Dance Award 2013 per la miglior coreografia contem-poranea - Compagnia vincitrice del British National Award quale miglior compagnia contemporanea britannica del 2013 - Ore 20,30 presso il Teatro Ariosto

28 e 30 novembre - REGGIO EMILIAOpera: Madama ButterflyTragedia giapponese in 2 atti e tre parti di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica - Musica di Giacomo Puccini - Interpreti principali: Cellia Costea, Giovanna Lanza, Annalisa Sprovieri, Giuseppe Varano, Domenico Balzani, Saverio Pugliese, Manrico Signo-rini, Carlo Checchi, Antonio Barbagallo. - Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano. Orari: ven. 20,00, dom. 15,30 presso il Teatro Valli

28 novembre - NOVELLARA (RE)AndyTeatro F. Tagliavini Novellara - RE - Ore 21,00 - Documentario teatrale sulla vita di Andy Warhol - Aspettando teatro Lab

28 e 29 novembre - REGGIO EMILIAProsa: Elvis e il PapaPresso il Teatro Piccolo Orologio - Orario: 21 e 22 nov. ore 21; 23 nov. ore 17,30 - Di Emanuele Aldrovandi con Luca Catta-ni, Marco Maccieri, Giovanni Rossi - regia Marco Maccieri e Mario D’Avino - costumi Nuvia Valestri - scene Serena Zuffo - re-sponsabile di produzione Giulia Anghino-ni. Per informazioni e prenotazioni: Tel. 0522-383178, dal lunedì al venerdì, 9-13 e 14-18 - [email protected] - www.mamimo.it

29 novembre - FABBRICO (RE)Prosa: Una spoon river italianaNuovo Teatro Pedrazzoli Via Roma, 64 - Fabbrico - ore 21,00 - con Alessandro Benvenuti e Nicola Costanti - Info: Tel. 0522 667062

30 novembre - REGGIO EMILIAFinalmente domenica: Elogio del poli-teismo. Quello che possiamo impara-re dalle religioni anticheDi Maurizio Bettini con l’autore dialoga Ugo Berti Arnoaldi. Presso il Teatro Valli, Sala degli Specchi, ore 11,00. Appunta-mento della domenica mattina con scrit-tori, filosofi, giornalisti e musicisti. Lettu-re, musica dal vivo e attività per ragazzi. Dalle 10 alle 13 sono aperte le terrazze e le sale del Ridotto del Teatro Municipale Valli con caffetteria, bookshop e mostre. Info: 0522.58811, 0522.45885

30 novembre - RUBIERA (RE)Il mistero dell’assassino misteriosoTeatro Herberia, Piazza Gramsci 1/b, Ru-biera. Ore 21,00. Evento promosso dal Co-mune di Rubiera. Di: Lillo & Greg - Regia: Matteo Bartoli - Scenografia e costumi: Teatro Distillato - Luci Bogdan Gordjenko - Con: Alessandro Burato, Matteo Bartoli, Kitty Bertolini, Andrea Zanni, Emanuela Bonicelli. Info: Tel. 0522/620852

1 e 2 dicembre - REGGIO EMILIAProsa: Frost / NixonTeatro dell’Elfo e Teatro Stabile dell’Um-bria di Peter Morgan - uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani - re-gia Ferdinando Bruni e Elio De Capitani - con Ferdinando Bruni, Elio De Capitani, Luca Toracca, Alessandro Bruni Ocaña, Claudia Coli, Matteo de Mojana, Andrea Germani, Nicola Stravalaci. Orari: lun. e mart. 20,30 presso il Teatro Ariosto

1 dicembre - CASALGRANDE (RE)Prosa: Nuda proprietàTeatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli, 1 - ore 21,00. Lella Costa e Paolo Calabre-si per la regia di Lidia Ravera. Innamorar-si a 60 anni è una sfida, una forma d’arte, un capolavoro. E’ la vittoria della libertà contro gli stereotipi.

2 dicembre - RUBIERA (RE)Prosa: Bocca baciata non perde venturaTeatro Herberia, Piazza Gramsci 1/b, Ru-biera. Ore 21,00. La principessa Alatiel e altre storie d’amore di Giovanni Boccaccio di e con David Riondino e con Mirio Cosot-tini alla chitarra. Info: Tel. 0522/620852

3 e 4 dicembre - CORREGGIO (RE)Prosa: 7 minutiTeatro Comunale Bonifazio Asioli - Corso Cavour, 9 - Correggio - di Stefano Massoni - regia Alessandro Gassmann - con Ottavia Piccolo, Paola Di Meglio, Silvia Piovan, Olga Rossi, Maiga Balkissa, Stefania Ugomari Di Blas, Cecilia Di Giuli, Eleonora Bolla, Vittoria Chiacchiella, Arianna Ancarani, Stella Pic-cioni - scenografia Gianluca Amodio - pro-duzione ERT / Stabile dell’Umbria / Stabile del Veneto - Info: Tel. 0522 637813

4 dicembre - CAVRIAGO (RE)Dialettale: Bali a tot... sold per nisunCinema Teatro Multisala Novecento Via del Cristo, 5 - Cavriago - ore 21,00 - Compagnia Teatro Nuovo di Scandiano presenta - Due atti di Silvano Morini - Tel. 0522 372015

5, 6 e 7 dicembre - REGGIO EMILIAOperetta/musical: Tutti insieme appassianotamentecon Luca Ward, Vittoria Belvedere - Un altro anniversario di un altro celebre film, inter-pretato magistralmente da Julie Andrews nel 1965, approda sul palcoscenico del Teatro, con l’amata coppia del musical italiano: Luca Ward e Vittoria Belvedere. Con loro in scena sette tra bambini e ragazzi dai 4 ai 17 anni. Un cast di grandi professionisti d ella Compa-gnia Stabile del Musical, su licenza esclusiva della Fondazione “Rodger&Hammerstein” di New York. Orari: ven. e sab. 20,30, dom. 15,30 presso il Teatro Valli

7 dicembre - REGGIO EMILIAFinalmente domenica: Viaggio nella musica di Bob DylanCon Ernesto Assante e Gino Castaldo. Presso il Teatro Valli, Sala degli Specchi, ore 11,00. Appuntamento con scrittori, filosofi, giornalisti e musicisti. Letture, musica dal vivo e attività per ragazzi. Dalle 10 alle 13 sono aperte le terrazze e le sale del Ridotto del Teatro Municipale Valli. Info: 0522.58811, 0522.45885

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l’agenda da novembre a dicembre n

7 dicembre - CORREGGIO (RE)RigolettoTeatro Comunale Bonifazio Asioli - Corso Cavour, 9 - Correggio - inizio ore 20,15 - melodramma in tre atti - libretto di Francesco Maria Piave dal dramma Le Roi s’amuse di Victor Hugo - musica di Giu-seppe Verdi - con Riccardo Mirabelli (Il duca di Mantova), Marzio Giossi (Rigolet-to), Paola Cigna (Gilda) - Orchestra Sin-fonica Cantieri d’Arte - Coro Filarmonico di Modena “L. Gazzotti” - regia Pierluigi Cassano - Info: Tel. 0522 637813

7 dicembre - FABBRICO (RE)Le petite orchestreNuovo Teatro Pedrazzoli Via Roma, 64 - Fabbrico - ore 21,00 - con il Trio Vocale Le Triplettes - Info: Tel. 0522 667062

8 dicembre - CASALGRANDE (RE)Musica: Faber Days - Faber, giovani sogni per voce e orchestraTeatro De Andrè - piazza Roberto Ruffil-li, 1 - ore 21,00. Mara Redeghieri, Gian-quinto Vicari e la Mikrokosmos Orchestra insieme per Faber. Fabrizio De André può essere considerato, senza ombra di dubbio, come il massimo rappresentante della musica d’autore in Italia, capace di avvicinare alla sua poetica e alla sua mu-sica generazioni di ieri e di oggi.

11 e 13 dicembre - REGGIO EMILIAOpera: Don GiovanniDramma giocoso in 2 atti di Lorenzo da Ponte - Musica di Wolfgang Amadeus Mo-zart - Interpreti principali: Gezim Myshke-ta/Dionisos Sourbis, Giovanni Sebastiano Sala/Matteo Mezzaro, Mariano Buccino/ Cristian Saitta, Federica Lombardi/Ma-riateresa Leva, Valentina Mastrangelo/ Ekaterina Gaidanskaja , Andrea Concetti/Leonardo Galeazzi, Riccardo Fassi/ Davide Giangregorio, Alessia Nadin/ Alessandra Contaldo. Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano. Orari: giov. 20,00, sab. 20,00 presso il Teatro Valli

11 dicembre - CORREGGIO (RE)La vita è un viaggioTeatro Comunale Bonifazio Asioli - Corso Cavour, 9 - Correggio - Spettacolo fuori abbonamento - di Beppe Severgnini - con Beppe Severgnini, Marta Isabella Rizi - musiche e canzoni dal vivo Elisabetta Spa-da - regia Francesco Brandi - produzione Mismaonda - Info: Tel. 0522 637813

12 e 13 dicembre - REGGIO EMILIALe stanze della felicitàBorgo delle Querce via f.lli Cervi 103 Reg-gio Emilia - ore 21,00 - Spettacolo itine-rante sul tema della felicità - ITAf 2° anno - International Theater Academy of Fita - in collaborazione con Etoile La compa-gnia

12 dicembre - RUBIERA (RE)Studio sulla drammaturgia contemporanea FrancofonaTeatro Herberia, Piazza Gramsci 1/b, Rubie-ra. Ore 21,00. da “La prima pietra” di Oli-vier Lepage. Versione per l’Italia di Stefano Massini con Luisa Cattaneo, Fulvio Caute-ruccio, Silvia Frasson, Massimiliano Pagget-ti - regia di Fulvio Cauteruccio - spettacolo fuori stagione. Info: Tel. 0522/620852

12 dicembre - BORETTO (RE)Prosa: Un bes_ Antonio LigabuePresso il Teatro Comunale, via Roma 31 - Boretto - ore 21,00 - Spettacolo del Teatro dell’Argine di e con Mario Perrotta - Info: Tel. 0522/965287

13 e 14 dicembre - REGGIO EMILIADialettale: “Asom tot italian”Teatro San Prospero, via Guidelli, 5 - Sab. ore 21,00, dom. ore 16,00. Due atti comi-ci - di e con Antonio Guidetti e la parteci-pazionestraordinaria di Vittorio Bonetti

13 dicembre - BAGNOLO IN PIANO (RE)Prosa: Gnocchi RecitalTeatro Gonzaga “Ilva Ligabue”, Piazza Gari-baldi 2 - Ore 21,00 - Di e con Gene Gnocchi - Info: Tel. e fax Teatro : 0522 952885

16 e 17 dicembre - REGGIO EMILIAProsa: Beatles SubmarineTeatro dell’Archivolto - testo e regia Gior-gio Gallione - con Neri Marcorè e la Banda Osisris (Carlo Macrì, Gianluigi Carlone, Roberto Carlone, Sandro Berti) Orari: mart. e merc. 20,30 presso il Teatro Valli

16 dicembre - CASALGRANDE (RE)Prosa: Eva, diario di una costolaTeatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli, 1 - ore 21,00. Rita Pelusio in una divertenta commedia scritta con Alessandra Faiella. “E Dio creò la donna...”. Eva. Sì, ma quale Eva? Una trasgressione all’insegna della scoperta, di cui la mela è simbolo: mor-derla o non morderla? In un misto di con-sapevolezza e disincanto, Eva si chiede cosa succederà dopo, proiettandosi nella contemporaneità delle donne di oggi.

16 dicembre - BORETTO (RE)Musica: Mildred Daniels Gospel SingersPresso il Teatro Comunale, via Roma 31 - Boretto - ore 21,00 - voce: Mildred Da-niels - coro: Essie Middleton, Lakecia Kiwii Robinson, Atabia T. Baxter - tastiere: Sean McClain - Info: Tel. 0522/965287

16 dicembre - CORREGGIO (RE)Homicide HouseTeatro Comunale Bonifazio Asioli - Corso Ca-vour, 9 - di Emanuele Aldrovandi - Testo vin-citore del 52º Premio Riccione- Pier Vittorio Tondelli 2013 - regia di Marco Maccieri con collaborazione di Gabriele Vacis - con Deniz Özdogan, Marco Maccieri, Luca Cattani, Ceci-lia di Donato - Info: Tel. 0522 637813

17, 18 e 19 dicembre - REGGIO EMILIAProsa: Homicide HousePresso il Teatro Piccolo Orologio - ore 21 - Testo vincitore del 10° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” - di Emanuele Al-drovandi con Deniz Özdo an, Marco Mac-cieri, Luca Cattani, Cecilia di Donato. Info: Tel. 0522-383178, dal lun. al ven. 9-13 e 14-18 - [email protected] - www.mamimo.it

20 dicembre - CASALGRANDE (RE)Concerto: What a wonderful worldTeatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli, 1 - ore 21,00. Orchestra da Camera Reggiana e Ensemble Vocale “NottediNote” - direttore Andrea Vezzoso - maestro del coro Stefano Orsini - Trenta elementi di orchestra, solisti e coro in una serata che offre un panorama di canzoni, gospel, musical e colonne sonore, che hanno come filo conduttore la bellezza, l’amore e la visione positiva della vita.

20 e 21 dicembre - REGGIO EMILIADialettale: “Al Contrat”Teatro San Prospero, via Guidelli, 5 - Sab. ore 21,00, dom. ore 16,00. 3 Atti - Com-media Dialettale di Gianfranco Boretti - Compagnia “Qui d’Puianèll” Regia Gian-franco Boretti

20 dicembre - CORREGGIO (RE)Made in Italy 13.0Teatro Comunale Bonifazio Asioli - Corso Cavour, 9 - Correggio - coreografie Fran-cesco Nappa, Michele Merla - con i danza-tori di Agorà Coaching Project - produzio-ne Progetto Danza / MM Contemporany Dance Company - partner tecnico Promu-sic - Info: Tel. 0522 637813

26 dicembre - CASALGRANDE (RE)Musical: Ubuntu il Re LeoneTeatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli, 1 - ore 21,00. Una storia indimenticabile, per-sonaggi amatissimi e musiche da Oscar sono l’ambientazione de Il Re Leone, un classico amato da un vastissimo pubblico. Il Re Leone è una commedia carica di vita, esempio di coraggio, lealtà e speranza che cattura da sempre il cuore di grandi e piccini.

26, 27 e 28 dicembre - REGGIO EMILIADialettale: “Se pretendet da un c’me lò.. na romansa!!”Teatro San Prospero, via Guidelli, 5 - Ven. e sab. ore 21,00, dom. ore 16,00. 2 atti comici di Antonio Guidetti

28, 29 e 30 dicembre - REGGIO EMILIAProsa: Eppure sembra un uomoPresso il Teatro Piccolo Orologio - ore 21 - Produzione Centro Teatrale MaMiMò. ideazio-ne e regia Marco Merzi e Massimiliano Sozzi - dramaturg Emanuele Aldrovandi - con Mar-co Merzi, Massimiliano Sozzi, Marco Sforza - musiche di Giorgio Gaber eseguite dal vivo da Marco Sforza - Info: Tel. 0522-383178, dal lun.-ven. 9-13 e 14-18 - www.mamimo.it

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EVENTIPanathlon e Fondazione

Giorgio Lombardini

Premi al merito sportivo

da sin.: Lusvarghi, Lombardini, Menozzi past president Panathlon

Si è svolta domenica 19 ottobre la cerimonia di consegna del Premio Giorgio Lombardini. I ragzzi delle scuole reg-giane che si sono distinti per “merito sportivo e profitto scolastico” sono stati premiati con medaglie del Panathlon

e da borse di studio offerte dalla Fondazione Lombardini. L’evento che si è svolto presso l’Aula Magna dell’Università di Reggio è stato presentato dall’avvocato Tommaso Lombardini, presiden-te della Fondazione intitolata al padre Giorgio, già presidente

degli Industriali reggiani, e da Roberto Rabitti, presidente del Panathlon. Numerose le autorità in sala, ospite d’onore, il Diret-tore Sportivo della Pallacanestro Reggiana, Alessandro Frosini; hanno presenziato, inoltre, il governatore del Panathlon del-l’area 5 Marche Emilia Romagna, Giorgio Dainese, ed il consigliere comunale Andrea Capelli in vece del Sindaco Luca Vecchi.“Lo sport e la scuola sono pale-stre di vita, entrambi insegna-no che si può arrivare alla vit-toria con l’impegno il sacrificio e la dedizione, senza ricorrere a scorciatoie o sotterfugi”, ha sottolineato Lombardini nel suo intervento, aggiungendo: “Mio padre mi ha insegnato che ar-rendersi senza combattere è la vera sconfitta, lui ha ceduto alla malattia che lo ha strappato troppo presto alla sua famiglia, ma non è mai stato sconfitto. Il senso del premio”, conclude Lombardini, “è proprio questo: dimostrare che si può essere grandi atleti ed ottimi studenti allo stesso tempo, con la fatica del lavoro quotidiano, senza mai mollare, anche quando i traguar-di da raggiungere sembrano lon-tanissimi”.Per Roberto Rabitti “il Panathlon è orgoglioso di questo premio, che riassume la mission del no-stro club, in quanto i valori di lealtà e probità che sono alla base dello sport, sono esatta-mente gli stessi che questi ra-gazzi dimostrano ogni giorno sui banchi di scuola, sono certo che un domani, quando eccelleranno

nei loro sport o nei loro lavori, ricorderanno questa giornata come la prima in cui il loro talento è diventato di dominio pubblico”.“Giovani, bravi a scuola e forti nello sport, che altro aggiunge-re?” è la domanda retorica, fra il serio ed il faceto, di Alessandro Frosini. “Il modello della Pallacanestro Reggiana è esattamente fondato sui medesimi presupposti: noi, prima ancora che bra-vi giocatori, vogliamo degli uomini con valori e principii, perché sappiamo che, senza di essi, il talento non serve a nulla”. Secon-do Frosini “questo è il segreto dei successi della Pallacanestro Reggiana, ci sono voluti anni ma ora si raccolgono i frutti”.

da sin.: Mariuccia Lombardini, Giulia Dallari, Gianni Robecco

Tavolo con i premiati

da sin.: Tommaso Lombardini, Elena Fontana, Andrea Capellli da sin.: Silvana Valcavi ritira premio per Francesce Madici, Tommaso Lombardini

da sin.: Giorgio Dainese, Chiara Magurno, Tommaso Lombardini da sin.: Roberto Rabitti e Mariuccia Lombardini

da sin.: Mariuccia Lombardini, Matteo Bertoldi, Roberto Rabitti, Tommaso Lombardini

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EVENTI4 novembre 2014

Celebrata a Reggio Emilia la giornata dell’Unità Nazionale

e delle Forze Armate

“Una giornata di pace e di fratellanza tra i popoli, dedicata all’Unità nazionale, alla memoria di milioni di combattenti e civili Caduti, all’impegno per la democrazia, la solidarietà e la sicurezza profuso dai nostri militari impegnati valoro-

samente in Patria e nei diversi teatri di crisi internazionale”. Con queste parole il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi si è rivolto agli studenti e ai cittadini riuniti in piazza Martiri del 7 Luglio per la celebrazione del 4 Novembre, Giornata dell’unità nazionale e delle Forze armate.

Dopo la messa nella basilica della Ghiara, celebrata da monsignor Emi-lio Landini in suffragio dei Caduti, il corteo con gonfaloni e labari delle Associazioni combattentistiche e d’Arma lungo la via Emilia Santo Ste-fano e la deposizione di una corona d’alloro al Monumento dei Martiri della Resistenza, in piazza Martiri del 7 Luglio sono stati letti i messaggi del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del ministro della Difesa Roberta Pinotti, il sindaco Vecchi ha portato il saluto della città del Tricolore alle Forze armate. Fra le autorità presenti, il presiden-te della Provincia Gianmaria Manghi, il viceprefetto vicario reggente Adriana Cogode, il questore Isabella Fusiello, il colonnello comandate provinciale dei Carabinieri Paolo Zito e il colonnello comandante della Guardia di finanza, Ippazio Bleve.Studenti dei licei Ariosto-Spallanzani, Moro e Chierici hanno letto alcu-ne testimonianze e brani letterari sul tema della Grande guerra

In primo piano il Sindaco Luca Vecchi e il comandante della Guardia di finanza Colonnello Ippazio Bleve. Nelle altre immagini il corteo con i

rappresentanti delle Istituzioni e delle Forze Armate

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EVENTI

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Curare Onlus

Quasi 200 persone hanno partecipato lunedì 20 ot-tobre alla serata “A CENA CON LO CHEF” ospite d’onore lo chef Bruno Barbieri, organizzata da Cu-rare Onlus e Macelleria Ferretti al Ristorante

Pause Atelier dei Sapori del Centro Malaguzzi. Bella atmosfera di allegria e serenità, il tutto “condito” da un’ottima cucina, un grande lavoro di squadra, per un nobile fine: raccogliere fondi per il progetto MIRE Maternità Infan-zia Reggio Emilia.

“A cena con lo chef” per il MIRE

Da sin: foto 1) Barbieri e Aimone Storchi; 2) Luisa Motti e Barbieri, Daniela Spallanzani; 3) Barbieri e Anna Boni 4) Antonio Marras insieme ad alcune ospiti

Lo Chef Barbieri insieme alle Soroptimiste

Deanna Veroni, Ferdinando Del Sante, Bruno Barbieri, Lorella Del Sante

Lo Chef con i ragazzi dell’Istituto Motti

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EVENTI

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L o scorso 22 ottobre si è tenuta presso l’Hotel Astoria la serata organizzata dal Lions Club La Guglia - Matilde di Canossa di Reggio Emilia. L’incontro conviviale aveva per titolo Arredi bor-

bonici del ‘700 nel Ducato di Parma e Piacenza e aveva come relatore il prof. Giovanni Godi. Durante la serata la presidente, Cristina Campari Da-voli, ha consegnato un assegno a favore della Mensa del Vescovo nelle mani della presidente Mariachiara Visconti Gramoli. La somma era stata raccolta in occa-sione del pinnacolo benefico effettuato al Circolo Ten-nis di Albinea e organizzato dallo stesso Lions Club.

Lions Club per la Mensa del Vescovo

Conviviale tra storia e beneficenza

da sin.: Mariachiara Visconti Gramoli, presidente Mensa del Vescovo, con Cristina Campari Davoli, presidente del Lions Club La Guglia

da sin.: Cristina Campari Davoli con il relatore Giovanni Godi

Alcuni ospiti della serata

Il tavolo dei relatori, al microfono Artemio Cabassi

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EVENTI

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Soroptimist Club Reggio Emilia

Un anniversario di luce

Sono passati 50 anni da quando a Reggio Emilia venne fondato il Soroptimist Club. Era il 25 Otto-bre 1964 e tra le socie fondatrici

si ricordano Alda Marchi (prima presi-dente del Club reggiano), Alma Alberti Visconti, Anna Carreras Alpi, Lalla Co-lombo Bossi, Gina Caccialupi Costa, Ma-

ria Cristina Costa Lenzini, Maria Emilia Tola Del Monte, Lalla Poli Ferrari, Adele Gualerzi Bonaretti, Chiara Lacerenza, Giulia Fontanesi Maramotti, Lucia-na Melli, Adele Canovi Quaglia, Anna Cingi Serventi, Rosa Casini Silingardi, Emilia Tamburini, Nanda Truppi Tosi, Lena Ferrarini Vasirani. Lo scorso 25 e 26 ottobre la ricorrenza è stata fe-steggiata dalle socie del club con una due giorni di celebrazioni e di eventi,

culminati con la riapertura delle sale del Museo della Ghiara che splende ora di nuova luce dopo il recupero finanziato dal Sorop-timist con il sostegno di sponsor cittadini (v. pag. 28, 29 e 31).Il programma prevedeva la visi-ta alla mostra “Un’incantata in-quietudine. Sulle orme d’Ariosto e dell’Orlando Furioso”, a Palazzo Magnani, la visita alla Basilica della Beata Vergine della Ghiara e al Museo, con presentazione del Service del 50°, la cena dell’An-niversario presso l’Hotel Mercure

Astoria, per proseguire, domenica, con la visita al Museo del Tricolore e il concerto del Maestro Renato Negri presso il Bat-tistero della Chiesa di S. Giovanni Battista. In occasione della serata di gala all’Astoria è stato consegnato il Premio Alma Visconti al Maestro Renato Negri, per il suo impegno nel campo della musica e per la preparazione dei giovani attraverso un bando annuale. Alle celebrazioni è intervenuta la presidente Nazionale Anna Maria Isastia.

Dall’alto: 1) Le socie del Soroptimist Club - 2) L’accensione delle candele in occasione della fondazione del Club reggiano il 25 ottobre 1964 con la presidente Alda Marchi - 3) La Presidente Nazionale Anna Maria Isastia, Domenica Tassoni presidente del Club di Reggio, Anna Alpi Carreras socia fondatrice e Paola Gualtieri Vice Presidente Nazionale

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EVENTI

Tavolo dei relatori con il sindaco Luca Vecchi in occasione della presentazio-ne del Service a favore del Museo della Ghiara. A fianco il pubblico presente in sala

Le Soroptimiste visitano la mostra sull’Ariosto a Palazzo Magnani

La famiglia Visconti consegna al Maestro Renato Negri il premio in memoria di Alma Visconti Alberti

Anna Maria Isastia con Domenica Tassoni

Le socie alla Sala del Tricolore con Natalia Maramotti

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EVENTIPasticceria Torinese

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Per un “dolce” Natale

Giovedì 13 novembre nelle sale della Pasticceria Torinese, come ormai di consueto, è stato presentato il natale firmato “Torinese 1910” dove è stato possibile gustare tutta la nuova linea di

salse e prodotti salati, il panettone classico, il mandorlato, quello arricchito con pere candite e tè al bergamotto, oltre alla palla di neve al limone, gli ottimi macaron, il cioccolato ed il dolce ideato dal M° Stefano De Pietri per il Natale 2014. Esposte anche tutte le nuove idee regalo come i cristalli, la nuova linea Jim Shore e le splendide ceramiche danesi grigie e rosse.

Lo staff della Pasticceria Torinese

Nelle foto della pagina gli ospiti intervenuti alla serata

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EVENTI

La solidarietà di Cantine Riunite & CIV

ASCMAD PRORA ONLUS

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Venerdì 14 novembre, presso il “Salone delle Fe-ste” a Correggio, si è svolta la consueta cena aziendale delle Cantine Riunite & CIV, che ha visto la partecipazione dei dipendenti dei vari

stabilimenti di Reggio Emilia, San Prospero e Visnà. Duecentosettanta persone, tra amministratori, ex di-pendenti, familiari, amici. L’evento non è stato solo un’ occasione conviviale di incontro ma anche un gran-de gesto di solidarietà. Il ricavato della cena, infatti, è stato devoluto in beneficenza a sostegno di “IO MI IMPEGNO!” di ASCMAD PRORA, la Onlus reggiana at-tualmente impegnata nella raccolta fondi per la nuova Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Ospe-dale di Reggio Emilia. Quella di Correggio, è stata la prima cena aziendale di Cantine Riunite & CIV a scopo benefico, ma è l’en-nesimo gesto di generosità che questa Azienda rivolge ad Ascmad Prora e al mondo delle Onlus reggiane. L’es-sere solidali, collaborare, contribuire alla realizzazione di progetti importanti per il miglioramento della sanità reggiana è una consuetudine che contraddistingue que-sta Azienda. E per Ascmad Prora, che da 30 anni opera sul territorio reggiano per mantenere l’eccellenza delle prestazioni in ambito sanitario, è un grande orgoglio es-sere seguiti e sostenuti da una Azienda come Cantine Riunite & CIV che, in vario modo ed in contesti diversi, non esita mai a dimostrare un cuore ed una sensibilità sempre più grandi. Ancora una volta un impegno forte quello di Cantine Riunite & CIV e del suo personale, una comunità che incontrandosi sa riconoscere il vero senso dello stare insieme con la consapevolezza di fare qualche cosa di molto buono. Il ricavato della serata è stato donato per-sonalmente dal Direttore Generale di Cantine Riunite & CIV , Vanni Lusetti, ad Ascmad Prora , rappresentata dalla Dott.ssa Maria Paola Ruggieri. (nella foto l’asse-gno virtuale di 2.700,00 Euro).

Antonella Bassoli Segret. di Presidenza - dr. Maria Paola Ruggieri Ascmad Prora - Vanni Lusetti Direttore Gen. Cantine Riunite&CIV.

Tavolo di ospiti, a destra il Presidente Cantine Riunite & CIV, Corrado Casoli

Sopra e a fianco gli ospiti intervenuti alla serata

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EVENTI

Premio “L’Impresa”con Francesco Moser

Ciclismo

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L e vecchie glorie del ciclismo si sono ritrovate a Puianello per la consegna dell’annuale premio “L’Impresa” indetto dal periodico Ciclismo Illu-strato e dell’Associazione ex corridori ciclisti. In

questa quinta edizione dell’incontro è stata ricono-sciuto l’impresa di Francesco Moser, che proprio 30 anni fa battè il record dell’Ora. Oltre a Moser sono state ricordate le imprese ciclistiche di Massimiliano Becchi di Cavriago, Ermanno Benetti di Carpi, del par-mense Luciano Armani e di Paolo Pè, ottimo dilettante del V.C. Reggio, diventato poi sindaco di Albinea.Ha condotto Paolo Tedeschi.

I premiati, al centro Francesco Moser

Grazioli, Armani, Marchesi e Tedeschi

Paterlini, Becchi, Neri e Tedeschi

Accorsi, Benetti e Barozzi

Becchi, Benetti e Cavazzini

Francesco Moser e Bruno Sueri

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CO.MAS Srl nasce più di trent’anni fa, occupandosi agli inizi principalmente di assistenza tecnica, manutenzioni e rifacimenti su impianti di sollevamento esistenti, fino a quando la crescente soddisfazione dei clienti e le numerose richieste, hanno generato - a partire dalla fine degli anni ‘80 - la necessità di organizzarsi per lo studio, la progettazione e la realizzazione di impianti di sollevamento completi.

Ora CO.MAS è strutturata con un proprio Ufficio Tecnico che utilizza le più avanzate strumentazioni di calcolo e modellazione ed i vari reparti produttivi interni sono dotati di attrezzature di ultima generazione e di personale altamente qualificato,

costantemente formato e aggiornato.

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Ogni prodotto CO.MAS è progettato, costruito e certificato nel rispetto delle vigenti Direttive Comunitarie e l’azienda è in grado di fornire un continuo supporto tecnico e ispettivo per qualsiasi macchina di propria produzione, indipendentemente dall’anno di fabbricazione.

Oltre a questo - nell’importante ambito della manutenzione e dell’assistenza post-vendita - CO.MAS è in grado di fornire un servizio puntuale, efficiente e rapido, grazie al proprio personale specializzato e dedicato a questo servizio, attrezzato con un parco mezzi in grado

di intervenire con competenza e tempestività sia su propri impianti che su quelli di altri costruttori.

Rimanendo nell’ambito del post-vendita - che da sempre costituisce uno dei punti focali della mission aziendale - vengono inoltre proposti dei contratti annuali omni-comprensivi per il controllo periodico e la gestione degli interi parchi macchine della clientela,

sollevando in tal modo la stessa dalle varie incombenze di tenuta dei registri di controllo, scadenziari, verifiche ed ispezioni ordinarie e straordinarie, oltre a fornire il proprio supporto alle verifiche periodiche obbligatorie da effettuare con gli enti preposti.

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