STAMPA REGGIANA · “la valigia perfetta ... Sotto il segno del “Cincia ... per raggiunti limiti...

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periodico di attualità > cultura > spettacolo > sport - anno XII numero 3 > MARZO-APRILE 2014 € 2,00 STAMPA REGGIANA P OLITICA Bonaretti l’uomo delle riforme PERSONAGGI Intervista al tenore Paolo Barbacini CREATIVITA’ REGGIANA I video-racconti firmati TIWI Primavera d’intorno brilla nell’aria

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periodico di attualità > cultura > spettacolo > sport - anno XII numero 3 > MARZO-APRILE 2014 € 2,00

STAMPA REGGIANA

POLITICA Bonaretti l’uomo

delle riforme

PERSONAGGIIntervista al tenore

Paolo Barbacini

CREATIVITA’ REGGIANA I video-racconti

firmati TIWI

Primavera d’intorno brilla nell’aria

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SOMMAR

IO

RUBRICHEp. 5 – PRIMO PIANO E’ tempo di cambiare il senso di marcia di Dario Casellip. 7 – SOTTOSOPRA Le tasse secondo Matteo (il rottam’attore) di Enrico Pirondini

SERVIZI - ATTUALITA’p. 8-13 - NEWS DALL’ESAGONO e non solop. 14-17 – POLITICA - L’uomo delle riforme della pubblica amministrazione di Isabella Trovatop. 18 e 19 - Fatture false in forte aumento. Intervista al colonnello della Guardia di Finanza di Isabella Trovatop. 22 e 23 – REGGIO REALTA’ E IMPRESA - TIWI, il successo delle idee di Isabella Trovatop. 26 e 27 – SCUOLA Studenti in gara per creare “la valigia perfetta”p. 28 e 29 - Don Bosco è qui di Don Giordano Goccinip. 34 e 35 - PERSONAGGI La carriera di un tenore di fama internazionale di Isabella Trovato

ECONOMIAp. 21 – Nasce FieREmilia di Giulia Misti

COSTUME E SOCIETA’p. 30 e 31 – COSTUME E SOCIETA’ Cause sempre più litigiose e complesse di Giulia Mistip. 33 – E’ la possibilità di scegliere che ci rende umani di Riccardo Casellip. 46 e 47 – Nostalgia d’infanzia di Giacomo SironiP. 50 e 51 - RADIOERRE 1986 di Luigi Cocconcelli

ARTE E CULTURAp. 24 e 25 – La Primavera del Fondo Ambiente Italiano di Lorenzo Ferretti Garsip. 40 e 41 - Tra Parigi e l’Africa, con il cuore a Reggio di Emanuele Filini

TERRITORIOp. 42 e 43 – La “casetta” di Toni Ligabue è diventata un museo di Enrico Pirondinip. 44 e 45 – Levizzano di Baiso di Danilo Morini

SPORTp. 52-55 – Sotto il segno del “Cincia” di Lorenzo Marcacci

SALUTE, PASSIONI, BENESSERE

p. 36-39 – SALUTE E PREVENZIONE A cuor leggero del Dr. Igor Monduccip. 48 e 49 – MUSICA Sol rifulge al Valli di Marcello Mazzonip. 56 e 57 – L’INDIRIZZO DEL MESE Ristorante Italo - Stile ed eleganza nel cuore di Reggiop. 58 – LA RICETTA DEL MESE Ideo Grammi...a cura di Paolo Bragliap. 59 – MODA E sole sia... ! di Biancamaria Tirellip. 60 – VERDE E DINTORNI La rinascita dei terrazzi di Vetto di Giuseppe Baldip. 61 – RECENSIONI – Un viaggio da Oscar di Giulia Mistip. 62 – ROMANZO STORICO – I Raid aerei degli americani di Rino Cavalchi, scritto da Isabella Trovatop. 63 – IL RACCONTO DEL MESE Socializzazione di Franco Zanichellip. 64-69 – BAMBINI E TEMPO LIBERO – Appuntamenti dedicati ai più piccolip. 70-77 – AGENDA Appuntamenti in città, a Teatro e nelle Galleria d’Artep. 78-82 – EVENTI IN CTTA’

STAMPA REGGIANADirettore responsabile: GIOVANNI MAZZONIProprietà: Editoriale Tricolore s.r.l. -Editore: Editoriale Tricolore srl, via Pasteur, 2 - 42122 Reggio Emilia

Direzione e Redazione: via Pasteur 2 - 42122 Reggio Emilia Tel. 0522.557893 Fax 0522.557825 e-mail: [email protected] ISSN 2239-5946Pubblicità: Rete 7 e Editoriale Tricolore Tel. 0522.557893 - fax 0522.557825

Progetto grafico: Corbelli Tiziana - Foto: Stefano Rossi di Foto Artioli - Editoriale Tricolore srl - Stampa: BERTANI & C. - CAVRIAGO (RE)Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n. 1157 del 14/02/2006Poste italiane spa - spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art. 1 comma 1, DCB Reggio Emilia - Iscrizione ROC nr. 4492 del 4/4/1997

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Orari: 09:00/12:30 e 16:00/19:30 - Giovedì pomeriggio chiusoReggio Emilia, via Guidelli nr. 2/0

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di DarioCaselli

primo piano n

Elezioni

É tempo di cambiare il senso di marcia

Quale futuro per Reggio?

“Venghino signori” alla ban-carella del voto, siamo alla vigilia della tornata amministrativa e Reggio

si appresta a votare, con alcune cor-pose novità: certo la presenza mas-siccia dei seguaci di Grillo, ma la volta precedente il leghista Alessandri pre-se quasi il 20% dei consensi, quindi, non di questo si tratta. Le novità vere sono la grave crisi economico per cui siamo passati dalla piena occupazione ad una forte disoccupazione, soprat-tutto giovanile, il ceto medio è uscito drasticamente ridimensionato e impo-verito, che centinaia di fabbriche, uffici e negozi hanno chiuso, le ore di cassa integrazione sono esplose, le nuove povertà sono in aumento geometrico, mentre le gru dei cantieri edili, che gar-rivano al vento come le bandiere di uno sviluppo senza fine, sono oggi ammai-nate. Perfino le invincibili cooperative, vanto e forza del potere “rosso”, hanno dovuto piegare la testa e arrendersi, in alcuni casi al vento di un cambiamento

strutturale e irreversibile. Le famiglie, un tempo piccole casseforti, vedono aumentare i loro debiti anche a causa di una tassazione locale vorace, men-tre i servizi peggiorano e si è formata una casta di burocrati e politici, autore-ferenziale e protetta dai suoi privilegi. Infine è la prima campagna in cui gio-cheranno un ruolo primario internet e i social network. In questo scenario così cambiato, non stupisce che il Pd, par-tito guida da sempre, sia percorso da lacerazioni mai viste e rischi seriamen-te il ballottaggio, né stupisce il prolife-rare di liste civiche, che sono il segno del malessere di una società che non si sente più rappresentata dai partiti tradizionali, dominati dalle nomencla-ture di sempre. Occorrerebbe cambiare il senso di marcia della Città, mentre i partiti pensano che basti cambiare il sindaco, insomma, sono fermi al seco-lo scorso. Purtroppo i momenti di crisi non sempre portano al cambiamento, a volte la paura può spingere ad aggrap-parsi al vecchio potere o a seguire la

protesta demagogica, o peggio ancora a ritirarsi nel non voto. Tutte soluzioni senza respiro, quando invece è il tempo di mettersi in gioco per cambiare vera-mente le cose, con una partecipazione diretta, direi appassionata, scegliendo uomini e donne nuovi, perché il cambio di una classe dirigente è un valore in sè. In tempi difficili occorre più parte-cipazione e meno delega, visti anche i risultati della delega. Si dice che il Pd rischia il ballottaggio, sarebbe il meno, visti gli scarsi risultati e soprattutto l’arroganza di questi ultimi anni di go-verno. Però si dice che tanto, alla fine vinceranno ancora loro, è possibile, ma cosa vinceranno? Poltrone, posti di sot-togoverno. ,Per andare dove? Da nessuna parte vi-sta la lettura arretrata che danno del cambiamento globale e della crisi. Un potere forte anche se ferito, può fare paura, può portare all’adeguamento, ma non è una buona ragione per ri-nunciare al cambiamento. Se non ora, quando?. n

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Orario:da martedì a domenica

12,30-14,30 e 18,30-24,00 Lunedì chiuso

Da metà aprile distesa estiva su Piazza Fontanesi

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sottosopra n

Il nuovo governo

di Enrico Pirondini

Matteo Renzi ha iniziato il suo tour europeo a Parigi da Hollande per ribadire la sua posizione già più volte espressa in Italia. E cioè

meno austerity e più sviluppo. Poi è an-dato avanti con la maestrina di Berlino, eccetera.Matteo è una vecchia lenza, non lo sbar-batello come dicono i malpancisti rotta-mati. Basta un dettaglio: all’Eliseo si è presen-tato tutto sorrisi e baci, incravattato Guc-ci come ha spiegato; cioè marchio italiano (fiorentino) finito in mani francesi (il grup-po Kering di Francois Pinault). Il vecchio Hollande (vent’anni più di Mat-teo) è stato al gioco, fiero come un gal-letto. Al che Renzi gli ha detto: “Le rela-zioni tra Italia e Francia sono eccellenti e lavoreremo insieme in modo molto effi-cace per l’interesse dei nostri due Paesi ma anche perché noi dobbiamo cambiare l’Europa insieme”. Campa cavallo.Intanto c’è da cambiare l’Italia; paese vecchio, arrugginito, con tutti guai che sappiamo. E sempre più euroscettico come ha sentenziato l’ultima edizione di Ipsos European Pulse: quasi un italiano su due pensa che l’Europa stia andando nella direzione sbagliata.

Le tasse secondo Matteo (il rottam’attore)

Eppoi ci sono i quattrini. Ne circolano pochissimi e quei pochi sono nelle solite tasche. Matteo ha fatto la sua manovra furbet-ta: ricetta di destra applicata a sinistra. A molti è piaciuta, ai grillini no (“è solo fuffa”). Casini ha invece esultato al grido “questa è una svolta vera”. Pierfurby ha insistito: “Renzi sta lavoran-do al primo grande intervento di abbas-samento della pressione fiscale”. Il leader cattocentrista, il regista del cinepanetto-ne sui Marò (visita a Delhi con troupe al guinzaglio), il politico che urlava “per noi dopo Monti c’è solo Monti”, oplà è già sul carro di Matteuccio. Non è un caso se è in sella dal 1983. Inaffondabile.Il piano di Renzi, dicevamo. Sta facendo il giro d’Europa. Su Internet è stato bollato come “la tele-vendita di Renzi” perché le promesse del premier sono ritenute ardite. Le conoscia-mo: da maggio in busta paga mille euro in più all’anno per 10 milioni di italiani, alle aziende meno 10% di Irap, giù l’imposta sugli affitti, piano scuola da 3,5 miliardi. E le coperture? Il governo ha i denari per fare tutte le cose annunciate? Renzi sostiene che ci sono ma se confi-da solo negli effetti della spending review

di Cottarelli sta fresco. Ergo arriveran-no nuove tasse, camuffate e ben rifilate? Arriverà una patrimoniale sulle rendite finanziarie? Basterà il taglio sugli F35, la chiusura di 385 caserme per evitare altre stangate?Il momento è delicato. Sia sul fronte in-terno (migliaia di firme per candidare Berlusconi alle Europee, i timori dei mi-litari per i tagli alla Difesa, i maldipancia dentro il Pd, la Camusso agitata, ecc.) che sul fronte europeo dove i populisti sgom-mano. Anzi. A due mesi (o poco più) dalle elezioni europee - un test pure per Renzi - il populismo è il solo movimento che rac-coglie consensi, nei ricchi Paesi del Nord come nel Sud impoverito. Crescono (ovunque) gruppi tra loro molto diversi ma con un unico denominatore: il rigetto dell’Europa, delle sue classi diri-genti, dei partiti tradizionali. Un sondag-gio choc fatto in Francia giorni fa, dice che un francese su tre è d’accordo con Marine Le Pen, figlia del famoso Jean-Ma-rie. Molti sostengono: bisogna uscire dal-l’euro subito. L’Europa degli sprechi (139 sedi sparse in tutto il mondo, persino 33 addetti alle isole Figi e 37 alle Mauritius!) sta sullo stomaco. Renzi è chiamato a scalare l’Everest. Auguri. n

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NEWS dall’esagono e non soloFatti, storie, notizie

Confcommercio Reggio EmiliaAlessandro Grande è il nuovo Direttore provincialeLa Giunta provinciale di Confcom-mercio - Imprese per l’Italia Reggio Emilia ha nominato Alessandro Grande nuovo direttore provinciale con decorrenza 3 marzo 2014. Ales-sandro Grande ha 54 anni, è laureato in giurisprudenza, ha conseguito un master in diritto contrattuale. Lavora in Confcommercio Reggio Emilia dal 1985, dove ha ricoperto incarichi a vari livelli di responsabilità. Per oltre dieci anni ha ricoperto la carica di Presidente della Commissione Lavoratori Autonomi del Commercio presso l’INPS di Reggio Emilia. Ha maturato anche un’importante esperienza a livello Comunitario, quale componente, dal 2004 al 2007, del CFR-net, organismo costi-tuito presso la Commissione Europea con il compito di riordi-nare le direttive in materia di tutela dei consumatori. Alessandro Grande succede a Pier Paolo Occhiali, che ha lasciato l’incarico per raggiunti limiti di età e che ha saputo guidare l’associazione in anni particolarmente complicati. «Un incarico che mi onora e di cui ringrazio la Giunta, la Presidenza e il caro amico Pier Paolo Occhiali -dice Alessandro Grande-. Mi accosto a questo nuovo compito con umiltà e spirito di servizio nei confronti di soci e colleghi, perfettamente conscio della difficoltà del momento, ma anche consapevole del valore della squadra che mi accompagnerà in questo percorso.

nella foto Alessandro Grande

Un prestigioso riconoscimento alla ComatrolLa ricerca annuale condotta da Top Employers Institute certifi-ca le migliori aziende al mondo in ambito HR: quelle che offro-no eccellenti condizioni di lavo-ro, che formano e sviluppano i talenti a ogni livello aziendale e che si sforzano costantemente di migliorare e ottimizzare le loro best practice nel campo delle Risorse Umane. Comatrol, la storica azienda reggiana, oggi parte del colosso multinazionale danese Dan-foss, è entrata a pieno titolo nel novero delle 51 aziende Top Employers Italia in seguito ad un rigoroso processo di analisi e verifica delle politiche inerenti le Risorse Umane in materia di: retribuzione e benefit monetari, condizioni di lavoro e benefit non monetari, formazione e sviluppo, opportunità di carriera e cultura aziendale.Comatrol è riconosciuta dal mercato come il partner più veloce nella progettazione, fabbricazione e fornitura di valvole a cartuccia e circuiti idraulici integrati (HIC).Da pioniere del mercato europeo delle valvole a cartuccia a realtà globale costruita sulla forza dei propri collaboratori, Comatrol ha creato una cultura che motiva, valorizza e coinvolge i dipendenti, promuovendo uno spirito imprenditoriale e innovativo che li incoraggi a fornire ai propri clienti il servizio eccellente che si aspettano e meritano. «L’attenzione alla qualità della vita dei nostri collaboratori è d’obbligo: sono la nostra grande ricchezza - dice Stefano Predieri, Direttore dello Stabilimento italiano Comatrol». Mariacristina Cucchi, manager e responsabile dell’alto livello qualitativo in ambito Risorse Umane di Comatrol, aggiunge: «Abbiamo oltre 130 persone che lavorano nello stabilimento italiano di Comatrol, e per noi sono im-portantissime, rappresentano il punto di forza della nostra azienda. Il riconoscimento Top Employers testi-monia i nostri sforzi e la nostra filosofia d’avanguardia in ambito di forma-zione e sviluppo. E siamo assolutamen-te fieri e orgogliosi di aver meritato un riconoscimento così prestigioso».

Imprese

Si è spento Mosè ArduiniDopo una breve malattia si è spento lo scorso 9 marzo Mosè Natale Arduini, im-prenditore molto conosciu-to in città. La scomparsa di Arduini che era stato fondatore della Coma-trol, nel 1978, ha destato profondo cordoglio tra i tanti amici e conoscenti. Amministratore della Banca Agricola Commerciale, e poi del Credem, si era occupato per molti anni dei Magazzini delle Tagliate. Tra i tanti ruoli che ricoprì fu anche consigliere del Circolo del Casino e del Circolo del Tennis.

Una procura in “rosa”Il Tribunale di Reggio vanta una Procura fortemente in ‘rosa’. A metà febbraio, come rinforzo al-l’organico dei magistrati inquirenti diretti dal Capo della Procura della Repubblica Giorgio Grandinetti, sono arrivate tre nuovi pubblici ministeri, tutte e tre donne. Sono la 37enne Giulia Stignani che è di Bologna e ha svolto il tirocinio in Procura a Bologna, la 32enne Luisa Serranti e la sua coetanea Piera Cristina Giannusa. Queste ultime due hanno invece svolto il tirocinio a Firenze e sono tutte e tre al primo incarico. Ma soprattutto arricchisco-no una Procura già tanto al femminile, formata dalle veterane Isabella Chiesi, Valentina Salvi, Maria Rita Pantani e Stefania Pigozzi. A queste otto sostitute procuratrici si aggiungerà a fine marzo un altro pubblico ministero, questa volta un uomo, il pugliese Giacomo Forte dalla Procura di Agrigento.

Nella foto, le tre nuove pm accanto alle storiche Valentina Salvi e Isabella Chiesi.

Giustizia

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NEWS dall’esagono e non soloFatti, storie, notizie

Premio Franco LombardiniFrancesco Galasso vincitore dell’dizione 2014 Francesco Galasso è il vincitore dell’edizione 2014 del Premio di studio “Franco Lombardini”. Confermata anche la seconda tranche del premio assegnato l’anno scorso allo studente Lorenzo Notari. La cerimonia di consegna del riconoscimen-to voluto dalla famiglia del noto imprenditore reggiano presso il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Inge-gneria dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia alla presenza delle autorità accademiche, dei rappresentanti del Rotary Club di Reggio Emilia e della famiglia Lombardini. E’ dal 2005 che il Rotary Club di Reggio Emilia, con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e la famiglia Lombardini, ricordano la figura dell’imprendi-tore Franco Lombardini, prematuramente scomparso nel 1980, attraverso un Premio di Studio a lui dedicato. L’edizione 2014 del premio, riservato a studenti meritevoli laureati in Ingegneria Meccatronica, è stato consegnato l’11 marzo scorso con una cerimonia che si è tenuta a Reggio Emilia presso il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Inge-gneria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia alla presenza del Pro Rettore prof. Riccardo Ferretti, del Direttore del DISMI prof. Eugenio Dragoni, del Presidente del Rotary Club di Reggio Emilia, Generale Antonio Marturano, e della Sig.ra Gianna Paglia Lombardini con i figli. Il Premio di Studio “Franco Lombardini” 2014 è stato assegnato al giovane Francesco Galasso, 23 anni, nato a Reggio Emilia e laureato in Ingegneria Meccatronica nell’ottobre scorso, con una votazione di 110/110 e lode, che ha discusso una tesi dal titolo “Sviluppo di un sistema di comando e controllo remoto di un mini escavatore ad attuazione elettroidraulica”, di cui è stato relatore il prof. Massimo Milani. Il giovane è attualmente iscritto al primo anno della laurea magistrale in Ingegneria Meccatronica.

In memoria di Giovanni Degl’Incerti TocciUn premio che valorizza il talento e l’ingegno degli studenti dell’Istituto Statale d’Arte “G. Chierici” di Reggio Emilia verrà consegnato martedì 25 marzo nella Sala delle Colonne con la borsa di studio Giovanni Degl’Incerti Tocci, intitolata alla memoria dell’imprenditore reggiano scomparso nel 2010, protagonista del rilancio del marchio Nannini, azienda leader nel campo della occhialeria da lettura, sport e motorcycle. La borsa di studio, nata per volontà del figlio Davide, oggi presidente e direttore generale della stessa azienda, e della famiglia, mira a stimolare eccellenza e creatività di giovani stilisti e designer chiamati a studiare, disegnare e progettare un nuovo modello di occhiale spor-tivo. In palio 1000 euro al primo studente classificato, con la possibilità di effettuare uno stage in azienda, e 500 euro al secondo. Il premio, che avrà cadenza annuale, si inserisce nel calendario delle iniziative per il 60° anniversario della fondazione dell’azienda, che guarda al futuro con entusiasmo e investimenti mirati.

Nella foto: Giovanni Degl’Incerti Tocci

Borsa di studio

Partecipano 60 studenti reggiani Oltre 60 studenti di cinque istituti scolastici della provincia reggiana hanno dato vita a cinque progetti che hanno preso parte alla quarta edizione de latuaideadimpresa, il concorso nazionale promosso da Sistemi Formativi Confindustria e dai Giovani Imprenditori di Confin-dustria, realizzato in collaborazione con Confindustria e con il patrocinio del Ministero di Istruzione, Universi-tà e Ricerca. E’ una gara che ha chiamato gli stu-denti delle scuole superiori di tutta Italia ad elaborare delle idee imprendito-riali, con l’obiettivo di stimolare i giovani all’auto-imprenditorialità ed arricchire l’offerta formativa scolastica dei valori tipici della cultura d’impresa.Gli studenti reggiani, dopo aver ideato e inviato i loro business plan, si sono dati appuntamento nei giorni scorsi alla sede di Unindustria Reggio Emilia per scatenare la loro creatività nella realizzazione di un breve video in grado di rappresentare al meglio la loro idea d’impresa.Con questi filmati i ragazzi gareggeranno per raccogliere il maggior numero possibile di voti nelle due fasi della gara che premierà la migliore idea impren-ditoriale interamente pensata e realizzata dai ragazzi delle scuole superiori, sotto la guida dei loro insegnanti.I progetti in gara per la provincia di Reggio Emilia sono: Scaruffi-Levi-Città del Tricolore con “EOG - Easy Open Gate”, Liceo Ariosto-Spallanzani con “Smart Cooking”, Istituto Cattaneo (Castelnovo ne’ Monti) con “Dress Your Home”, Convitto Corso (Correggio) con “Chef@Home” e Istituto Gobetti (Scandiano) con “New Emily” (http://www.latuaideadimpresa.it/i_18172/Tg-Web/Reggio-Emilia:-i-gruppi-in-gara).Così Maria Licia Ferrarini, Vice Presidente Unindustria Reggio Emilia con delega all’Education, introduce le ragioni che hanno portato l’Associazione ad aderire ogni anno all’iniziativa “Diffondere nella scuola il valore dell’intrapren-dere risponde a obiettivi propri di tutta la società e dell’economia reggiana, nell’intento di radicare sul territorio i giovani e le loro iniziative imprenditoriali e garantire nuove energie e potenzialità di sviluppo al paese. Per fare questo è fondamentale l’integrazione del sistema scolastico con quello imprenditoriale e formativo; sviluppare lo spirito d’impresa tra i giovani, inteso come potenzia-lità dell’individuo ad autogestire le proprie scelte di vita e di lavoro; promuove-re la cultura dell’impresa nella scuola...”.

Latuaideadimpresa

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AnzianiRicoveri estiviI ricoveri estivi programmabili per anziani non autosufficienti, servizio attivo dal 2008 e richiesto ogni anno da molti anziani, hanno l’obiettivo di garantire un periodo di sollievo per coloro che assistono persone non autosufficienti (i “caregiver”), programmabile sulla base delle esigenze dell’anziano e del caregiver stesso. Il servizio sarà disponibile anche quest’anno per l’estate 2014, con 7 posti presso le strutture di Reggio Emilia Terza Età (Rete), a Reggio Emilia, e presso la struttura ‘Le Esperidi’ di Vezzano sul Crostolo, con 4 posti. Sino al 31 marzo il cittadino che assiste un anziano non autosufficiente a domicilio può rivolgersi al Servizio Sociale territoriale (sedi dei Poli territoriali di Servizio Sociale per Reggio Emilia e sedi comunali per i Comuni del Distretto) per avere informazioni e fissare il colloquio di approfondimento. Per gli anziani già seguiti dal Servizio Sociale territoriale è necessario rivolgersi al proprio Assistente sociale responsabile del caso. I ricoveri possono essere effettuati dal 26 maggio al 12 ottobre 2014, per un periodo di quattro settimane. E’ richiesto di indica-re un periodo definito tra cinque disponibili ed è possibile anche dare la disponibilità per un altro periodo. E’ necessario indicare una struttura di prima scelta ed eventualmente la struttura di seconda scelta. Gli accessi avverranno sulla base della graduatoria stilata e verranno seguite le indicazioni di prima scelta fino ad esaurimento posti e poi quelle di seconda scelta. L’accesso avverrà da tutto il Distretto di Reggio Emilia (Comuni di Albinea, Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra, Castelnovo di Sotto, Quattro Castella, Reggio Emilia, Vezzano sul Crostolo) tramite costruzione di una graduatoria centraliz-zata. La retta giornaliera a carico della famiglia sarà di € 26,50 per chi non ha già usufruito di un periodo di sollievo nel corso dell’anno, mentre per chi ne ha già usufruito nel 2014 la retta sarà quella prevista per i ricoveri di sollievo in Casa residenza anziani. L’esito della domanda perverrà agli anziani interessati per via posta ordinaria attorno al 28 aprile prossimo. L’accet-tazione da parte degli anziani e delle loro famiglie dovrà esse-re effettuata entro il 12 maggio 2014, se non perverrà nessuna comunicazione si procederà all’esclusione dalla graduatoria. Tutte le informazioni e l’accompagnamento alla costruzione del progetto sull’anziano sono reperibili presso i Servizi sociali territoriali. Per il Comune di Reggio Emilia: tel. 0522/585469

Tempi più rapidi per rilasci e rinnovi Il Comune introduce, con un percorso iniziato il 3 marzo e che raggiungerà il pieno regime il primo aprile, nuove modalità, semplificate grazie all’utilizzo del Digitale, per il rilascio, la gestione e il controllo dei permessi per il transito e la sosta dei residenti nella Zona a traffico limitato (Ztl) e nell’Area pedonale (Ap) del centro storico di Reggio Emilia. Si tratta di una semplificazione razionale e innovativa, che arric-chisce i programmi dell’Agenda digitale di Reggio Emilia, ricorre all’applicazione dell’Identità digitale, e introduce miglioramenti nella mobilità complessiva del centro storico, nella qualità e vivibilità degli spazi pubblici che sono princi-palmente luoghi di relazione per le persone, e offre soluzioni più immediate e comode ai cittadini residenti nei quartieri compresi nel perimetro della circonval-lazione, migliorando le condizioni di residenzialità.Fra le conseguenze attese da queste nuove ottimizzazioni vi sono fra l’altro: una maggiore tempestività e facilità nel rilascio e rinnovo dei permessi: si potrà chiedere il permesso senza doversi recare allo sportello e il documento potrà essere inviato a casa; uno screening più efficace di coloro che ne hanno effettivamente titolo e bisogno e il superamento del rischio di sanzionamento “multiplo” dei residenti che, più che altro per dimenticanza, non hanno rinnovato il permesso.

Permessi ZTL

Le visure camerali accessibili anche con smartphone e tabletNuovo passo in avanti nella semplificazione delle modalità di accesso ai documenti della Camera di Commercio. Dal 5 marzo, infatti, è partita la versione completa-mente rinnovata della visura camerale, il documento più richiesto nell’ambito degli atti riguardanti l’attività delle imprese, perché proprio nella visura sono riportate tutte le informazioni legali dell’impresa e le principali informazioni economiche e amministrative: i dati anagrafici, la natura giuridica, l’attività svolta, le cariche amministrative e gli organi sociali, le unità operative, ecc. Due le grandi innovazioni messe a punto dalle Camere di Commercio: al di là di una veste grafica che facilita la lettura dei dati, la prima novità è relativa all’inserimento del QR Code, che consente - ovunque e in qualsiasi momento - di recuperare il documento originale direttamente da smartphone e tablet, ve-rificando se sono intervenute variazioni anche rispetto a documenti di cui si sia già in pos-sesso. La lettura dei QR Code, cioè il nuovo codice identificativo dei documenti ufficiali della Camera di Commercio, avviene tramite l’app “RI QR Code” scaricabile gratuitamen-te dai principali store o dal portale delle Camere di Commercio (registroimprese.it).Contestualmente, grazie all’introduzione di un indice navigabile, le imprese, i cittadini, le pubbliche amministrazioni e i professionisti possono accedere direttamente alle informazioni da approfondire, accedendo ad una sintesi dei dati principali grazie agli schemi presenti all’inizio di ogni paragrafo.

Camera di commercio

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Premio CONIIl 29 marzo la cerimonia di consegnaSi terrà sabato 29 marzo, presso l’Aula Magna Manodori dell’Università degli studi di Reggio, in Viale Allegri, la tradizionale cerimonia di consegna dei premi CONI. Il programma prevede alle 9.45 il saluto delle autorità e, a partire dalle ore 10, la consegna di Stelle al Merito, Benemeren-ze, Medaglie al Valore Atletico, medaglie ai reggiani campioni del mondo, d’Europa e d’Italia. Nove gli “stellati” del 2013, con il padrone di casa Doriano Corghi, delegato del CONI Point Reggio Emilia, che avrà l’onore e l’onere non solo di premiare...ma anche di essere pre-miato. Su iniziativa del CONI nazionale a lui spetterà infatti ricevere la Stella d’Oro al Merito Sportivo. Dopo i trascorsi d’alto livello da ostacolista (nazionale dal 1970 al 1972), da dirigente Corghi entra nel CONI Reggio Emilia nel 1989, diventandone presidente dal 2001 al 2013. Con la riforma del Comitato viene confermato alla guida del CONI Point Reggio Emilia, carica che ricopre attualmente. Ha presieduto il Comitato Organizzatore delle prime quattro edizioni dei Giochi Internazionali del Tricolore, dal 1989 al 2013 è stato docente e coordinatore di educazione fisica presso il Provveditorato agli Studi di Reggio Emilia. Questi i 9 premiati con la Stella - Oro: Doriano Corghi. - Argento: Ivano Prandi, Giovanni Zini. - Bronzo: Ezio For-naciari, Giorgio Pasini, Gianluca Silingardi, Vincenzo Varini. - Bron-zo società: Corradini Excelsior Rubiera, Coopernuoto Correggio.

Primavera Donna 2014Premiate 5 “Reggiane per esempio”Cinque donne che si sono distinte per l’impegno a favore delle comunità locale, cinque “Reggiane per esempio”, sono state premiate l’8 marzo in Sala del Tricolore in occasione della giornata internazionale della donna, con il conferimento di copia del Primo Tricolore. Sono Maria Chiara Pignedoli, Francesca Bertolini, Ilaria Orlandini, Daniela Pulcini e Anna Menozzi: donne segnalate da associazioni del territorio per il loro “saper fare” in due ambiti scelti dall’Amministrazione comunale ossia: ‘Impegno sociale e solidarietà, pace e diritti umani’ e ‘Sport’. A premiare le cinque “reggiane per esempio” sono stati gli assessori comu-nali Natalia Maramotti (Cura della comunità e pari opportunità) e Mauro Del Bue (Sport). Per la categoria “Impegno sociale e solidarietà, pace e diritti umani” le premiate sono Mariachiara Pignedoli (premio under 40) per “l’attività svolta nel sostenere, affiancare donne che per un qualche tempo si trovano in situazione di svantaggio aiutandole ad acquisire, utilizzare le proprie competenze per divenire autonome”, e Francesca Bertolini, referente delle ragazze che svolgono il servizio civile presso la Caritas diocesana. Francesca Bertolini è inoltre responsabile del progetto NuovaMente, per il reinserimento socio-lavorativo di persone in difficoltà. Per la categoria “Sport”, il premio under 40 è andato a Ilaria Orlandini “per la sua carriera sportiva e per il suo impegno nello sviluppo, conoscenza dello sport rivolto alle giovani generazioni”. Per la sezione over 40 sono invece due le reggiane premiate: Daniela Pulcini e Anna Menozzi. Daniela Pulcini è risultata vincitrice “per la carriera agonistica iniziata in anni in cui il mondo sportivo iniziava ad aprirsi alle donne; per i successi raggiunti nonché per essere stata la prima donna in Italia, in modo anticonvenzionale e rompendo stereotipi, ad insegnare all’accademia militare di Modena; per aver contribuito con l’esempio e l’insegnamento alla diffusione dei valori dello sport fra le giovani generazioni”. Anna Menozzi si è invece aggiudicata il premio “per i successi raggiunti nonché per la capacità di rimettersi in gioco in diverse discipline riuscendo, nella sua poliedrica carriera sportiva, a conseguire sempre ot-timi risultati anche a livello internazionale, per rappresentare in modo completo la figura della donna/atleta sia in attività indi-viduali che di squadra e per la capacità che ha di trasmettere la valenza educativa dello sport ai suoi allievi”. La cerimonia di premiazione delle “Reggiane per esempio” è stata prece-duta dalla presentazione - sempre il Sala del Tricolore - di un’opera litografica, in tiratura limitata, realizzata dal celebre Omar Galliani e i cui proventi saranno devoluti all’associazione Nondasola che dal 1997 gestisce “La casa delle donne” in convenzione con il Comune di Reggio Emilia.

Gruppi musicaliIl Premio Daolio compie vent’anniEra il 1994, Augusto Daolio era morto due anni prima e il Comune di Cavriago, l’Arci di Reggio e il Circolo Calamita iniziarono una lunga avventura per valorizzare i gruppi musicali emiliano romagnoli senza contratto discografico. Un viaggio lungo vent’anni per stimolare la scrittura dei giovani musicisti, la loro creatività e offrire alla musica un palco di qualità. Compiuti i suoi primi vent’anni il Premio Daolio ha deciso di abbattere ogni barriera linguistica e da quest’anno potranno partecipare brani non necessariamente scritti in italiano. Allegando la traduzione del brano, ad uso della giuria, autori e band avranno una possibilità espressiva in più. Tra le piccole e grandi novità del Daolio 2014 va anche segnalata una nuova veste grafica. E’ liberamente ispirata all’immaginario Zappiano della fine degli anni ‘70. Ancora una volta un inno alla creatività più ispirata, dove la libertà espressiva trova anche una incredibile perizia e capacità di realizzazione.C’è tempo fino a lunedì 7 aprile per inviare la propria domanda di iscrizione alla giuria che selezionerà 15 concorrenti. Qualsiasi genere musicale è ammesso purché la canzone in concorso abbia un testo. Tre le fasi di svolgimento del Premio: le presele-zioni e le serate eliminatorie (da giovedì 17 aprile a sabato 17 maggio) i laboratori con i tutor e infine la tradizionale finale di piazza Zanti, aperta a 3 concorrenti, che si svol-gerà sabato 28 giugno all’interno della Notte Bianca del paese. La migliore canzone in concorso vincerà il premio Daolio 2014, mentre il miglior live set della serata sarà premiato con l’assegnazione del premio Speciale Giorgio Rizzo.

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Workshop all’Officina delle ArtiIl mondo dell’editoria ha subito notevoli mutamenti ed evoluzioni digitali negli ultimi anni: ebook, piattaforme online per le vendite, bookcrossing, autopubblicazio-ni. Un radicale cambiamento nel mondo della parola scritta e nella fruibilità della lettura grazie anche a strumenti quali Ipad ed E-reader, ma alcuni ruoli professionali sono rimasti “sta- b i li” per un prodotto finale di qualità. Editor, agenti letterari e giornalisti hanno sempre garantito al lettore la possibilità di leggere notizie, romanzi, racconti degni di questi appellativi.Così, per celebrare tutto questo, si terranno a Reggio tre incontri legati al mondo dell’editoria, presso l’Officina delle Arti, grazie all’Associazione Culturale Youthless con il Patrocinio del Co-mune di Reggio Emilia. Si partirà il 5 e 6 aprile con il Workshop: Dal manoscritto al libro - Il lavoro dell’editor e il termine delle iscrizioni sarà il 30 marzo; il 12 e 13 aprile ci si addentrerà poi nelle “viscere” della creazione di una rivista cartacea durante le ore del Workshop: Progettazione Editoriale, come realizzare un magazine; il ciclo di incontri si concluderà il 17 e 18 Maggio con un workshop interamente dedicato al lavoro dell’agente letterario.

EditoriaProrogati i termini di iscrizione al Bando per giovani narratoriSono stati prorogati al 31 marzo i termini per partecipare al bando per giovani narra-tori. Il bando ha l’obiettivo di selezionare 12 giovani narratori che parteciperanno a un corso di formazione tenuto dagli attori e registi del Teatro dell’Orsa Monica Morini e Bernardino Bonzani con la regista e musicologa Antonella Talamonti, in programma dal 7 all’11 maggio, nel Centro internazionale Loris Malaguz-zi a Reggio Emilia.Il corso di formazione sarà tenuto in collaborazione con il Laboratorio teatrale Rodari, i nidi e le scuole d’infanzia e primarie e il Centro interna-zionale Loris Malaguzzi. Si articolerà in lezioni, workshop e performance arricchiti dalla partecipa-zione all’evento “L’Alveare delle storie” previsto al teatro Valli l’11 maggio. Al termine sarà rilasciato un attestato di frequenza.Le domande e la documentazione richiesta dovranno pervenire all’indi-rizzo [email protected]

Reggionarra

Cinque dipinti della Collezione BPER in mostra a TorinoNella meravigliosa Reggia di Venaria Rea-le a Torino, una delle maggiori residenze sa-baude in Piemonte, si può visitare fino al 6 luglio 2014 la mostra “Splendori delle corti italiane: gli Este”. Tra le opere esposte figurano cinque di-pinti della collezione BPER: La Madonna della Rosa di Michele Desubleo, Allegoria di Buon Governo di Ga-spare Venturini, Amore dormiente di Guido Reni, San Sebastiano curato da Irene di Ludovico Lana e Allegoria della fama di Jean Boulanger.La mostra è un’occasione imperdibile per ammira-re alcuni tra i principali capolavori del collezionismo estense provenienti dalla Galleria Estense di Mode-na, attualmente chiusa al pubblico in seguito agli eventi sismici del 2012, e da altri prestigiosi musei italiani ed europei.

MostreParmigiano ReggianoIl formaggio emiliano definito una “divinità” da Le MondeIl quotidiano francese Le Monde dedica un ampio speciale a uno dei fiori all’occhiello dell’enogastronomia italiana: il Par-migiano Reggiano, definendolo “Una divinità che si conserva come oro, da salvare quale patrimonio inestimabile e simbolo del Made in Italy in tutto il mondo”. Parlando del famoso formaggio emiliano - è scritto in una nota - il corrispondente Philippe Ridet, ne ripercorre la storia esaltandone le caratte-ristiche che lo rendono unico e che sono il vanto di questa regione. “Nel maggio 2012 - ricorda Ridet - in occasione del terremoto in Emilia-Romagna, i produttori lanciarono una corsa contro il tempo per salvare migliaia di tonnellate dal sisma. Oltre a proteggerlo come un gioiello, lo si copia come una borsa Louis Vuitton. Di cosa si tratta? Ma del Parmigiano Reggiano, naturalmente. È la star dei formaggi italiani, niente a che vedere con i cugini lombardi o del Trentino chiamati Grana Padano e Trentingrano. Prodotto di lusso e di grande consumo, è simbolo del Made in Italy e resiste alla crisi e ai terremoti e vede aumentare le proprie esportazioni in un Paese che invece ristagna. Nella hit parade dei paesi amanti del formaggio dell’Emilia-Romagna, al primo posto la Francia, seguita da Gran Bretagna, Germania, Usa, ma cresce anche in Brasile, Indonesia ed Arabia Saudita”. Per Le Monde non ci sono dubbi, il segreto è la lavorazione e la cura del dettaglio: “Il Parmigiano, concepito a partire da latte crudo e scremato di mucca della razza reggiana, è quello prodotto nelle province di Parma, Modena, Reggio Emilia e, in parte, nella zona di Bologna. Ci vogliono minimo 12 mesi di stagionatura perché que-sta delizia possa approdare sulle tavole dei consumatori e non è un caso che dal 1996 il parmigiano goda del marchio Dop che ne garantisce l’autenticità”. (Ansa)

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60 bambole in dono alle donne del Congo“Una bambola per un sorriso, un sorriso per illu-minare il mondo” è il titolo del progetto che verrà presentato lunedì 24 marzo presso la Pasticceria Torinese di Reggio Emilia. L’evento nasce dalla collaborazione tra il negozio “Bambole e Favole” di Monica Bugna e l’Associazione ELIO’S Onlus dei Dottori Paolo Valentino ed Elisabetta Bertoldi. In occasione della serata verranno consegnate 60 bambole di pezza, realizzate da Monica insieme ad altre signore reggiane al Dott. Valentino, che le porterà con se nella prossima e imminente missione in Congo e donerà i manufatti alle donne dell’ Ospedale Charité Maternelle e ai loro bambini. “Le bambole - dice Monica Bugna, sono solo un piccolo dono in un progetto molto ambizioso, ma iniziare la giornata con un sorriso per le donne dell’ospedale e i loro bambini può essere già un grande traguardo”. Il progetto “Ospedale Charité Maternelle”, si pone infatti diversi obiettivi molto importanti per i prossimi anni tra cui: la ristrutturazione delle parti murarie, dei servizi igienici e delle fosse settiche; la costruzione di sale operatorie e parto; il rinnovamento dell’attuale servizio di neonatologia; la sostituzione del gruppo elettrogeno; il potenziamento della raccolta di acqua piovana; la dotazione di un impianto fotovoltaico; l’alle-stimento di spazi di accettazione e ambulatori; l’ampliamento dei servizi di farmacia, radiologia e medicina di laboratorio; l’approvvigionamento di farmaci; l’acquisto e la manutenzione di apparecchi elettro-medicali; l’istituzione di borse di studio per la formazione di personale sanitario locale. Per ulteriori informazioni e donazioni: Assocazione ELIO’S Onlus - www.onluselios.org

SolidarietàLa città a ritmo di balloLe note sono quelle del “tormentone” di Pharrell Wil-liams, Happy, i protagonisti invece sono i reggia-ni. L’idea, realizzata da Barbara Iemmi e Valeria Reverberi, creative della Underground Comunica, è un video girato in città, dai negozi al supermercato, dalle botteghe artigia-ne ai caffè, dalla casalinga che cucina ai ragazzi che ballano sullo sfondo delle vele di Calatrava o alla Stazione Mediopadana. Non mancano i Leoni di San Prospero, i vicoli del centro, il ristorante messicano, il barbiere. Le due autrici, videoca-mera e ipod alla mano, sono andate in giro per la città chiedendo alle persone di ballare al ritmo del brano di Williams. In un attimo il video ha fatto il giro del web, ed è subito Happy Reggio mania!

Happy Reggio Emilia

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di Isabella Trovato

D allo scorso 22 febbraio, l’ex Direttore Generale del Comune di Reggio, il reg-giano Mauro, è Segretario

Generale di Palazzo Chigi. Gestisce 4 mila e 500 dipenden-ti e un bilancio di due miliardi e 500 milioni. Nell’intermezzo tra la direzione del nostro Comune e que-sto illustre incarico, è stato Capo di Gabinetto di Graziano Delrio al Mi-nistero degli Affari Regionali e delle Autonomie. A Reggio la nomina di Bonaretti a Se-gretario Generale della Presidenza del Consiglio, ha fatto parlare più della nomina di Graziano Delrio a Sottose-gretario di Stato del Premier Matteo Renzi. La nomina di Bonaretti infatti implica molte cose, la più importan-te in assoluto è che se Renzi e Delrio sono quelli che mettono la faccia nei

L’uomo delle riforme della pubblica amministrazione

Ex direttore generale del Comune di Reggio, Bonaretti è pronto a riformare i dirigenti partendo dalla rotazione degli incarichi. E inizia proprio dalla Presidenza del Consiglio

Mauro Bonaretti

proclami alla popolazione, immediati o lungimiranti che siano, Bonaretti è quello che deve tradurli in fatti. Dalla sua postazione, dalla qua-le coordina 23 dipartimenti e uffi-ci autonomi, tra i quali per fare un esempio c’è la Protezione Civile che da sola gestisce un miliardo e due-cento milioni dei due miliardi e mezzo a Bilancio di Palazzo Chigi, Bonaretti è già all’opera sull’attuazione della spending review, sulla trasparenza dei dati della macchina governativa e dunque delle spese, e soprattut-to, sulla riforma della dirigenza della Pubblica Amministrazione che sarà improntata al criterio della rotazio-ne. Così, approfittando dei 40 giorni di tempo previsti dalla legge per la nomina dei dirigenti dei dipartimenti, Bonaretti sta già studiando una micro riforma della dirigenza da

applicare da subito alla Presiden-za del Consiglio. Operazione questa che scombussolerà non poco le abi-tudini consolidate di tanti burocrati. Per questo c’è chi già lo ha definito l’ammazza burocrati. Ma a lui questo termine non piace proprio. Non gli garba il verbo, ‘ammazzare’. In effet-ti Mauro Bonaretti ha ben poco della persona capace di rovinare o distrug-gere delle vite. Ha però il piglio del professionista deciso. Che si è dato degli obiettivi, e li vuo-le raggiungere e che di questo ne fa quasi una ragione di vita. Per la sua però. Non contro quella degli altri. Nell’anno trascorso come capo di Ga-binetto per Graziano Delrio Ministro degli Affari regionali e delle Auto-nomie, Bonaretti ha portato a casa quattro risultati importanti nel lavo-ro di squadra di tutti, come tiene a

n politica

Eletto Segretario Generale di Palazzo Chigi

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politica n

precisare lui stesso. I quattro punti vanno dall’abolizione delle Provin-ce, disegno di legge oggi al Senato, alla redistribuzione di un miliardo svincolato dal Patto di Stabilità per i Comuni virtuosi, una maggiore au-tonomia delle amministrazioni locali appunto nell’impiego delle risorse, e infine una riduzione del 70% dei con-tenziosi tra le Regioni e lo Stato, che intasavano la Corte Costituzionale. Obiettivo quest’ultimo riuscito grazie ad un dialogo concreto tra enti, non con giri di lettere e mail, ma a voce, vis à vis.Il più caldo dei temi è certamente stato l’abolizione delle Province. E dire che Mauro Bonaretti, che van-ta un curriculum di tutto rispetto in fatto di competenze con le Pubbli-che Amministrazioni, ha iniziato la sua carriera proprio alla Provincia di Reggio nel 1988 svolgendo il servizio civile come obiettore all’ufficio orga-nizzazione e metodi. Lì conobbe il fu-turo rettore del Politecnico di Milano Adriano de Maio per poi lavorare con la sua società , la Main, fino al 1996 quando da Milano si trasferì a Roma per cominciare un decennio di con-sulenza e ricerca e realizzazione di progetti di innovazione delle P.A. per vari Ministeri. “Le Province diventano enti di se-condo grado. Si evitano le elezioni di quattro mila e 600 politici, e vengono

“Cominciamo con lo scrivere la spending review. Passare dalle proposte di Cottarelli, alla stesura di una legge sulla spending review. L’altro obiettivo è la nomina dei diri-genti alla Presidenza del Consiglio che spetta al Premier e al Sotto-segretario. Una micro riforma del-la dirigenza della Presidenza del Consiglio in vista della riforma della dirigenza della pubblica ammini-strazione italiana. La Presidenza del Consiglio è stata sottratta alle riforme delle altre amministrazioni, per esempio c’era una legge sulla valutazione delle perfomance. Tut-ti quanti si sono adeguati eccetto la Presidenza del consiglio, ideatri-ce della regola, che ne è rimasta esclusa. Io voglio rovesciare que-

sta concezione e dimostrare che chi dice una cosa deve prima di tutto saperla fare a casa sua. E poi voglio arrivare alla messa online dei dati , non c’è un open data completo del Go-verno. Quindi vo-glio massima trasparenza.”

Gli obiettivi

autogovernate dai sindaci, - spiega Bonaretti. - E’ una specie di gover-no di area vasta, e molte funzioni vengono trasferi-te ai Comuni. Questo dovreb-be aiutare molto a semplificare i rapporti tra Stato e territorio. Biso-gna uscire dalla logica della sop-pressione delle Province. Noi non stiamo sopprimendo le Province. Noi stiamo dicendo che possono essere governate senza un ulteriore livello elettivo di persone. Ma che possono essere governate dai sindaci, tant’è che abbiamo firmato accordi sinda-cali che dicono che il personale non viene epurato. E’ chiaro che non avendo figure politi-che, ci sono tutta una serie di funzio-ni che viene meno e quindi dei rispar-mi. Ma la logica non è solo quella del risparmio. Invece di avere otto mila punti di controllo, lo Stato potrebbe averne cento. Per esempio, pensia-mo al Patto di Stabilità. Invece che uno per ogni Comune, se ne potreb-be fare uno per ogni aggregazione di Comuni.”

Lei è stato definito l’uomo dell’aboli-zione delle Province. Anche se un po’ impropria questa definizione visto che già sotto il governo di Mario Monti si parlava di accorpamento delle Provin-ce. Che ne sarà per esempio del coor-dinamento provinciale della Protezione Civile. Il Prefetto Franco Gabrielli si è detto molto preoccupato. Il coordinamento provinciale della Pro-tezione Civile non viene toccato quando diventerà di secondo grado. E comun-que non sono io l’uomo dell’abolizione. Noi abbiamo rimesso mani al proget-to di Monti, dichiarato incostituziona-le perché era stato un decreto legge invece che un disegno di legge come prevede il nostro ordinamento, e poi ne abbiamo modificato la struttura.

Foto sopra: Palazzo Chigi. Nelle altre immagini Mauro Bonaretti. A pag. 17 Bonaretti con Graziano del Rio

l continua a pag. 17

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E’ lei che ha proposto la presenza di un direttore generale anche nei Comuni dai 50 ai 100 mila abitanti?No ma la sostengo e spiego anche il perché partendo da un esempio. Pren-diamo il Comune di Arezzo che ha 80 mila abitanti. Tra i dirigenti che ha non può nominarne uno che coordini gli al-tri. Perché? Quale sarebbe il costo ag-giuntivo? Non si può nominarlo perché c’è il Segretario Generale che ricopre la funzione. Perché? In base a quale logi-ca? Il Segretario Generale è un funzio-nario del Ministero degli Interni, dentro l’agenzia del Ministero degli Interni, è una figura esterna che i Comuni devo-no assumere obbligatoriamente. Stori-camente era il rappresentante della le-galità. Invece questo compito potrebbe essere svolto a costo zero da un diri-gente presente nell’organico dell’ammi-nistrazione. Se sopra i 100 mila abitanti c’è un direttore generale che viene pre-so dall’esterno in base alle leggi vigenti, tra i 50 e i 100 si potrebbe pensare a un dirigente già presente. Attribuendo la funzione a un soggetto interno . E allo-ra la domanda è: perché questo non si può fare? La polemica sollevata è stata pretestuosa.

Torniamo al Suo incarico. Come si fa a gestire quattro mila dipendenti?Ci sono i capi dipartimento. Teniamo presente che il Comune di Roma ne ha 27 mila di dipendenti , quello di Milano 15 mila, lo stesso Comune di Reggio ne ha mille e 500.Anche a Reggio avevo i capi area con i quali mi rapportavo. Coi capi diparti-

mento a Palazzo Chigi c’è un buon cli-ma. Tra l’altro alcuni di loro li conosce-vo già dallo scorso anno e anche dalle mie precedenti collaborazioni

Lei è già stato definito l’ammazzaburo-crate. Qual è la Sua filosofia?C’è una differenza e una novità con me. Io sono un economista aziendale e ho un approccio gestionale ai temi della amministrazione pubblica. Tutta la mia vita professionale è ruotata intorno ai temi dell’efficienza e al funzionamen-to della Pubblica Amministrazione. La tradizione amministrativa dei Ministeri è più centrata intorno al rispetto del-le norme e delle procedure formali. E’ chiaro che io cercherò snellire la mac-china, alleggerire la struttura, ridurre il numero dei passaggi, sveltire le proce-dure, semplificare. Ma anche lavorare sui dirigenti, introducendo un nuovo modo di lavoro più attento al concre-to. Meno riunioni e tavoli, più soluzioni concrete ai problemi. Portare un po’ di cultura pragmatica del territorio al centro di Roma. Tutte persone estre-mamente competenti. Ma quello che vorrei far passare io come messaggio è che non ci si deve misurare con l’appli-cazione di una legge e basta, ma con la misura in cui la stessa incide sulla vita quotidiana della gente. Se l’anziana o il giovane non ha concretamente risolto il suo problema , puoi avere fatto la legge più bella del mondo ma è come se non avessi fatto nulla.

Qualche idea?Ci sto lavorando. A breve sulle mie pro-

poste si esprimerà il Premier. A quel punto ci muoveremo nel concreto, af-frontando tanto per cominciare la ri-forma della dirigenza pubblica. Non le posso certamente anticipare altro per-ché sarà poi il Presidente Renzi a co-municare le novità quando le avremo elaborate

Che risultati avete ottenuto in Comune a Reggio Emilia?Abbiamo ridotto la spesa pubblica del 10% che equivale a circa 15 milioni di euro, riuscendo comunque ad ottene-re importanti risultati coi servizi. Nella statistica della percezione della quali-tà dei servizi, siamo arrivati terzi dopo Comuni come Trento e Bolzano che sono ovviamente città fuori scala per-ché hanno altri livelli di risorse mentre noi avevamo i vincoli. Ovviamente que-sti sono risultati del Comune, non del direttore generale. Io avevo il compito di mettere d’accordo le persone.

Umanamente è spaventato da questo incarico?No, spaventato no. Sento però un sen-so di grande responsabilità. L’80% delle persone che lavorano nei dipartimenti le conoscevo già, sempre per l’esperienza dello scorso anno e per il decennio che avevo già trascorso a Roma lavorando per Bassanini, Treu e Frattini. Non sono cascato in un mondo a me sconosciuto. Bene o male la relazione personale non mi ha spaventato. E’ il senso di respon-sabilità che è molto forte. Non vogliamo deludere le aspettative delle persone perché sarebbe molto grave. n

Se Renzi e Delrio sono quelli che mettono la faccia nei proclami alla popolazione, Bonaretti è quello che deve tradurli in fatti

politica n

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A febbraio la guardia di finanza di Reggio ha presentato il bi-lancio dell’attività svolta sul territorio nel 2013. Il quadro

che ne è emerso evidenzia una criticità per la nostra provincia che si concentra nell’emissione di fatturazioni false o ine-sistenti di operatori senza scrupoli che oltre al danno all’Erario creano disagi a fornitori e clienti. E’ su questo fenomeno, fortemente in crescita, che si sta concen-trando il lavoro delle Fiamme Gialle dirette dal colonnello Ippazio Bleve. Tre i settori nei quali si è evidenziato maggiormente il problema: le costruzioni, settore che ha risentito della crisi più di ogni altro, il commercio di apparecchiature elettro-niche e anche quello delle auto. Lo stru-mento messo in campo dalla guardia di finanza per contrastare questo fenomeno dietro al quale si può annidare anche la malavita, è l’aggressione ai patrimoni ille-citamente accumulati.

Colonnello, in questi anni di crisi, l’eva-sione fiscale sul nostro territorio è au-mentata? Nel 2009 , stando ai vostri dati, risultava di 181 milioni di euro , nel 2012 di 502 milioni di euro di evasione. Queste differenze possono attribuirsi alla crisi? Se non alla crisi, a cosa?Il periodo di difficoltà economico che, an-che se in misura minore rispetto ad altre realtà provinciali non ha risparmiato la laboriosa Reggio Emilia, ha ulteriormente posto l’accento sull’insidiosità dei feno-meni evasivi ed elusivi, che distolgono l’allocazione dei fattori produttiv,i alimen-tano la concorrenza sleale, ostacolano la crescita delle imprese e determinano, di fatto, l’aumento della pressione fiscale.Convinti di ciò, abbiamo cercato da un lato di selezionare obiettivi che consen-tissero, al termine delle nostre attività, l’effettivo e concreto recupero delle im-poste evase e delle relative sanzioni; dal-l’altro abbiamo condotto la nostra azione secondo l’approccio trasversale tipico della Guardia di Finanza, in grado di col-pire in modo unitario tutti gli aspetti di illegalità connessi alle violazioni tributarie attraverso verifiche e controlli, indagini, analisi di rischio e controllo del territorio per far emergere anche i responsabili di altre forme di illeciti tributari.

Che tipo di aziende sono quelle sulle qua-li avete concentrato i controlli nello scor-so anno? L’evasione fiscale è un fenomeno com-plesso: sono numerosi i comportamenti che consentono di sottrarsi agli obblighi impositivi; sono differenti tanto i gradi di sofisticazione quanto i livelli di gravità con-dotte. Da un lato esiste l’evasione diffusa o di massa, realizzata dall’ampia platea di medie e piccole imprese nonché lavora-tori autonomi, che operando con i consu-

matori finali, possono evadere attraverso comportamenti elementari quali l’omessa certificazione dei corrispettivi. Allo scopo di prevenire e contenere queste fenome-nologie evasive le Fiamme Gialle reggiane eseguono ogni anno diverse centinaia di controlli che esplicitano i contenuti del controllo economico del territorio, quo-tidianamente effettuato. E riguardano i rapporti clienti fornitori, l’emissione di scontrini, ri-cevute fiscali e fatture, la circolazione di merci su stra-da, l’identifica-zione di sog-getti che sono in possesso di beni indicativi di alta capacità contributiva.Dall’altro lato, esistono for-me di evasione molto più sofi-sticate realizza-te da strutture imprenditoria-li complesse. Il contrasto a queste fenome-nologie si rea-lizza mediante l’esecuzione di approfondite verifiche a società, imprese e lavoratori autonomi di indagini di polizia giudiziaria, mirate su fe-nomeni evasivi, elusivi e di frode più gravi e complesse. Al contrasto di tali fenomeni abbiamo dedicato le risorse più qualificate ed il maggiore sforzo operativo.Le aziende sottoposte a controllo nello scorso anno sono state le più disparate dal settore delle costruzioni a quello della meccanica, del commercio, senza trascu-rare i liberi professionisti.

Nel 2013 avete arrestato quattro persone per usura. Un dato preoccupante per il nostro territorio. In tempi di crisi le imprese, ma anche le famiglie, hanno maggiori difficoltà a repe-rire risorse attraverso i canali ufficiali, ma

Fatture false

Fiamme Gialle

La Guardia di Finanza di Reggio al lavoro l’enorme giro di fatturazioni

n attualità

Intervista al Colonnello

di Isabella Trovato

l’imprenditore pur di cercare di man-tenere viva la pro-pria azienda è co-stretto a ricorrere agli “strozzini”. In questa direzio-ne è stata rivolta l’attività dei finan-zieri sul territorio

reggiano, profondendo ogni sforzo opera-tivo volto a tutelare gli imprenditori che si sono trovati in difficoltà. Nel contrasto al fenomeno ci siamo avvalsi dell’azione di intelligence e di controllo economico del territorio, dell’approfondimento delle operazioni finanziarie sospette generate dal sistema antiriciclaggio, delle indagini patrimoniali e di polizia giudiziaria nonché dei rapporti con le associazioni antiracket e antiusura. Il dato è in linea con quanto accade nel resto del Paese laddove sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria complessivamente 455 usurai per 110 province.

Negli ultimi anni è gradualmente diminui-to l’impegno della guardia di finanza nella lotta alla droga che è stata massima nel

A sin. il ColonnelloIppazio Bleve

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attualità n

in forte aumento

I settori a rischio sono le costruzioni, il commercio delle auto e delle apparecchiature elettroniche

su una criticità per eccellenza della nostra provincia: inesistenti

2009, con circa400 kg di sequestri e prati-camente nulla nell’anno 2013. Perché?L’attività svolta nel 2009 era la concretiz-zazione finale di una lunga indagine che ha visto la conclusione del lavoro in tale annualità; nel settore degli stupefacenti accade spesso che complesse ed articolati accertamenti durino diverso tempo e solo nel momento conclusivo del sequestro del-lo stupefacente emerge il dato statistico frutto di un pregresso lavoro.L’impegno nella lotta al traffico di sostan-ze stupefacenti non è cambiato. Ciò che è cambiato è il modo di combattere l’illeci-to traffico, si va a ricercare direttamente alla fonte i soggetti da colpire e le merci da sequestrare. Infatti, a livello nazionale l’azione di prevenzione e contrasto nello specifico settore ha registrato una signi-ficativa crescita grazie alle operazioni ae-reonavali condotte a livello internaziona-le; il 68% dello stupefacente sequestrato

merci acquistate e non versano le imposte, per poi svuotare i patrimoni delle società e farle fallire sistematicamente, affossando l’economia e l’occupazione

Infine, quest’anno c’è stato un aumento esponenziale di richieste di concordato e di fallimenti. 11 persone sono state de-nunciate per reati fallimentari. cosa signi-fica? in che ambiti o settori?Chiaramente con il persistere della cri-si le imprese che in un primo momento hanno cercato di resistere poi sono state costrette ad arrendersi per le ragioni più disparate, mancanza di mercato, difficol-tà nel reperire risorse finanziarie, crediti diventati inesigibili. Tali situazioni hanno inevitabilmente costretto l’imprenditore a richiedere le procedure di chiusura del-l’impresa ed a volte nell’attuare tali azioni sono state commesse delle violazioni alla disciplina regolante le procedure concor-suali. Il settore più colpito in provincia di Reggio Emilia è quello legato diretta-mente od indirettamente a quello delle costruzioni immobiliari.

E l’evasione in che settori si annida prin-cipalmente?Non c’è un settore principale rispetto agli altri, l’evasione è trasversale e riguarda tutti i redditi siano essi d’impresa, del commercio o professionali. L’elevato flusso delle fatture per operazioni inesistenti ha riguardato, principalmente il settore delle costruzioni, del commercio di auto e di ap-parecchiature elettroniche.

Colonnello come si muoveranno sul ter-ritorio le Fiamme Gialle per il 2014? Che obiettivi vi siete dati?Nel rispetto delle linee programmatiche e degli obiettivi fissati dal Comando Gene-rale, nell’anno in corso proseguirà l’azione operativa a tutela dell’economia legale e del corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell’Unio-ne Europea, delle regioni e degli enti locali allo scopo di garantirne il corretto impiego. L’obiettivo per il 2014 è quello di continua-re nel percorso di costante miglioramento della qualità complessiva del nostro lavoro, nell’ottica di assicurare una sempre mag-giore concretezza dei risultati conseguiti, attraverso una sistematica aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati. La nostra azione sarà in sinergia con tutte le altre Istituzioni del sistema tributario e finanziario e si baserà essenzialmente su precisi segmenti, dal consolidamento e rafforzamento della lotta all’evasione ed all’elusione fiscale, all’ intensificazione del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica, al rafforzamento dell’attività di prevenzione e repressione della criminalità economico finanziaria e dei traffici illeciti, alla tutela del mercato dei beni e dei ser-vizi. n

dalla GdF nel corso del 2013 è stato fatto in mare mediante l’utilizzo del dispositivo aereonavale di cui dispone il Corpo e con la collaborazione delle polizie estere. A livello provinciale, maggiore attenzione è stata rivolta alla possibilità di aggredire i patri-moni accumulati con l’illecito traffico.

In questi anni di crisi, a Reggio il settore che ha tenuto è quello dell’export. Eppure in alcuni dei vostri rapporti, si pone molto l’attenzione sui redditi delle consociate estere. Capitali che scappano al Fisco?L’economia reggiana, rispetto al resto del Paese ha sofferto meno della crisi globale grazie alla forte propensione alle espor-tazioni. Il problema dell’evasione non è legato alle esportazioni delle merci ma ai ricavi non dichiarati ed a costi non de-ducibili scoperti sul fronte dell’evasione fiscale internazionale grazie anche agli strumenti di collaborazione amministrativa con altri Stati ed all’attività degli “esper-ti” della Guardia di Finanza all’estero. In particolare, i casi più rilevanti riguardano i trasferimenti “di comodo” della residen-za di persone e società in paradisi fiscali e l’individuazione di stabili organizzazioni occulte, ovvero di sedi secondarie non di-chiarate al fisco di società con sede estera che svolgono in Italia attività soggette a tassazione. I Reparti dipendenti hanno raf-forzato le strategie di attacco ai patrimoni dei grandi evasori denunciati per reati tri-butari, proponendo all’Autorità Giudiziaria in via sistematica il sequestro dei beni di valore corrispondente alle somme evase. Il mondo delle frodi fiscali perpetrate nella provincia di Reggio Emilia è vario e com-plesso, popolato da condotte multiformi.Risultano in crescita le fatture false uti-lizzate da imprenditori senza scrupoli che truffano i loro creditori, non pagano le

Ippazio Bleve

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economia n

Scongiurata la vendita all’asta del-l’intero patrimonio delle Fiere di Reggio Emilia (gravate da oltre venti milioni di euro di debiti) ipo-

tizzata dal concordato liquidatorio ogget-to di un piano di ristrutturazione proposto dal nuovo Cda della società.

È stata, infatti, autorizzata dal Tribunale, sentiti i pareri del commissario giudiziale Tiziana Volta e del Comitato dei credito-ri della procedura concorsuale, la sotto-scrizione del contratto d’affitto del ramo d’azienda di Reggio Emilia Fiere che per-metterà alla neonata società partecipata dalla Provincia, FieREmilia, di gestire e ri-lanciare, in sostituzione della Crpa Eventi, l’attività del quartiere fieristico. Un’ope-razione che segna la sua palingenesi e conferma la proprietà pubblica dell’Area grazie ad un finanziamento della Provin-cia di 300mila euro di cui 20mila versati nel capitale sociale della newco, che vede la dottoressa Maria Paglia quale ammini-stratore unico, e 180mila (all’anno) desti-nati all’affitto dei capannoni. Al residuo il compito di rianimare e dare

Operazione salvataggio al via

Nasce FieREmilia

La crisi delle Fiere

di Giulia Misti

nuovo vigore all’apparato organizzati-vo garantendo lo svolgimento di tutte le storiche fiere reggiane, come l’imminente fiera suinicola, incentivando nuove rasse-gne legate alle imprese e ai prodotti del territorio, e sviluppando proficue collabo-razioni con il sistema fieristico, nella fatti-specie, dell’asse Bologna - Milano.“Questo è un passaggio importante per consolidare e sviluppare attività econo-miche che hanno un indotto significativo sulla nostra economia, soprattutto in pre-visione di Expo 2015 e dello sviluppo del-l’Area Nord di Reggio Emilia e della sta-zione Mediopadana dell’Alta Velocità - ha commentato la presidente della Provincia, Sonia Masini -. La Provincia è l’Ente che ha potuto, in questa fase, garantire tale passaggio as-sumendo, con specifiche delibere, congrui impegni finanziari”.

Una fase che rappresenta un nuovo inizio cui Palazzo Allende invita (nuovamente) a collaborare tutti gli attori locali, in primis i soci pubblici, Camera di Commercio e Co-mune, resisi disponibili ma, al momento,

latitanti, e si dichiara aperto anche per la definizione del piano di rilancio che dovrà essere presentato entro fine anno al giu-dice delegato, dott. Luciano Varotti. “Sia-mo pronti a fare la nostra parte anche da soli - ha affermato, infatti, la Presidente - . Abbiamo sufficiente disponibilità patri-moniale per saldare tutti i debiti dell’Ente nei tre anni stabiliti dal piano di salvatag-gio”. Fermi a bilancio per dare corso all’ope-razione immobiliare acquisendo, in un secondo momento, i capannoni di via Fi-langieri, vi sono, infatti, altri 12,5 milioni di euro.E tra accuse politiche e criptiche strate-gie industriali, tra manchevoli, talvolta “colossali”, profferte e ipotetiche allean-ze, tra reiterati appelli all’azione e auspici di solerti riscontri, alla fine della “fiera” resta, per ora, l’impegno della Provincia nella valorizzazione di una delle aree più strategiche e preziose del territorio reg-giano. Un impegno, considerato il suo in-certo futuro di Ente forse prossimo alla trasformazione, da considerarsi un lascito alla città tutta. n

Autorizzato dal Tribunale l’affitto del ramo d’azienda che permetterà di gestire e rilanciare l’attività del quartiere fieristico

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n reggio realtà e impresa

Raccontare, spiegare, coinvolge-re. In video. A quattro anni dalla sua nascita, la Tiwi continua la sua scalata verso la massima af-

fermazione nel settore della comunicazio-ne. E lo fa senza mai cambiare il registro delle parole chiave che si leggono proprio all’apertura del sito tiwi.it e che sono ap-punto ‘Raccontare, spiegare, coinvolgere. In video’. Perché Nicola Bigi, Federico Ri-boldazzi e Gianluca Pirisi, fanno questo dal 2009, comprimono storie infinite come quella della soap opera Beautiful e le re-stituiscono raccontate in pochi minuti con grafiche e video divertenti. Dunque sintesi estrema e divertimento. Queste due caratteristiche, che sono una delle chiavi del loro successo sul merca-to, hanno fatto sì che la società dei tre pionieri non abbia conosciuto crisi e anzi continui a raggiungere traguardi. L’ultimo successo in casa Tiwi, dove nel frattempo sono diventati venti i collaboratori fissi, è la rubrica su Sky Arte, i ‘destini incrociati hotel’, un appuntamento in cui si racconta

TIWI, il successo delle ideeI tre soci fondatori di Tiwi portano a casa un altro successo,

questa volta con Sky Arte, lanciando la serie ‘Destini Incrociati Hotel’

Video storie

di Isabella Trovato

come alcuni personaggi della storia dei no-stri tempi siano arrivati al successo e alla gloria. Gli episodi sono tutti i lunedi alle 21 su Sky Arte e le anteprime sul sito.

Nicola Bigi, partiamo da una delle tue produzioni di Tiwi per Sky Arte, i ‘De-stini Incrociati Hotel’. Ancora una im-portante collaborazione con Sky dopo il grande successo del primo anno di ‘Tutto Beautiful in sei minuti’. A cosa vi ispirate negli episodi?Come vengono selezionati i personag-gi di cui parlare? Quante persone lavorano dietro il sin-golo episodio, dalla preparazione e lo studio della storia, alla grafica, al pro-dotto finito?Il progetto nasce in collaborazione con Giacomo Zito, che è il creatore della fortu-nata serie “Destini incrociati” su radio24. Il progetto iniziale era di trasportare in video queste bellissime storie. La prima stagione era ispirata proprio ai personag-

Sopra: Nicola BigiNelle altre foto alcuni fermoimmagine

dalla serie Destini Incrociati Hotel

Sintesi leggere e divertenti di storie complesse

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reggio realtà e impresa n

gi della serie radiofonica, mentre la se-conda serie sono episodi originali, nati dal lavoro di ricerca di Cast4 e Giacomo Zito.Il team di lavoro è abbastanza corposo e conta diverse figure professionali: autori, animatori, illustratori, sound designer... La parte di produzione dell’episodio si basa su un team di cinque o sei persone.

In questi anni avete stretto diverse col-laborazioni, lavorando anche per Baril-la, Voiello, ma anche per la più impor-tante piattaforma di web marketing su Google. In Italia siamo sempre abituati a pensare che le menti siano altrove. Tiwi invece è un contenitore di cervelli da Silicon ValleyDiciamo che ci siamo sviluppati bene e siamo cresciuti tanto negli ultimi quattro anni. Oggi siamo circa una ven-tina e il cuore di TIWI sono pro-prio le persone che lavorano con noi. Credo che sia indubbio che le menti siano anche qua, credo però che noi italiani siamo bra-vissimi artigiani ma poco capaci di costruire organizzazioni coe-se, con una cultura aziendale forte e determinata a crescere. Solo con queste strutture, credo, è possibile affrontare progetti molto complessi e affacciarsi in modo strutturato sul mercato in-ternazionale. Se poi devo essere pignolo spero tanto che noi non assomiglieremo mai ai cervelli della Valley...hanno una cultura del lavoro che non mi piace, una cultura dove l’azienda è il centro di tutto, dove trovi la palestra, il cinema, il ristorante...E’ ovvia-mente molto comodo, ma il ri-sultato ultimo è che sei sempre in azienda. Credo che l’Europa

e, in particolare, l’Italia abbiano molto più da guadagnare nel capire come aprire l’azienda alle città in cui risiedono.

Nicola, l’attività di Tiwi nasce nel 2009 grazie a un bando comunale. In pochi anni, avete aperto un’altra sede a Nova-ra e ampliato il numero dei collaborato-ri. Circa una ventina di giovani laureati in discipline che vanno dal design al marketing. Qual è dunque il profilo del collaboratore Tiwi?Non saprei dare un profilo tipo, abbiamo persone con profili professionali e carat-teriali veramente molto diversi. All’inizio cercavamo profili più tecnici: illustratori, animatori, grafici, sviluppatori... Poi sono entrati profili più legati ai contenuti, quin-di copy o editor. Il prossimo passo sarà

la ricerca di persone con ruoli più di coordinamento o manageriali. Ovviamente sono tutte persone che amano quel che fanno, ma forse, per selezione naturale, di-rei che per lavorare da noi è mol-to importante mettere da parte il proprio ego alle riunioni, per capire come modificare le proprie idee in base alle critiche o feed-back delle altre persone.

Qual è il prossimo obiettivo? C’è qualche novità all’orizzonte?Direi che il principale obiettivo ri-mane quello che avevamo quan-do siamo nati: raccontare storie e costruire un gruppo di lavoro coeso, affiatato e che dia fiducia al cliente ma anche a ogni perso-na di TIWI. La nostra azienda è divisa in quattro aree. La prima è l’area marketing dove lavorere-mo sempre più sulla costruzione di video e piattaforme interattive

per fare fruire i contenuti delle aziende, e, soprattutto, lavoreremo sulla costruzione dei contenuti brandizzati, cioè contenuti di intrattenimento che l’azienda sceglie come nuovo modo di veicolare i propri messaggi. La seconda area è legata alla formazione, dove stiamo sviluppando contenuti dedi-cati all’educazione professionale. La terza area è la parte di produzione autoriale, dove costruiamo contenuti di proprietà nostra per poi venderli in licenza ai broa-dcaster. L’ultima area è Minibombo, un marchio TIWI, che è una casa editrice per l’infanzia che ha debuttato l’anno scorso e sta andando molto bene. La produzione di Minibombo riguarda la costruzione di libri cartacei, app per table o mobile e minisiti dove approfondire il contenuto dei libri. n

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n arte e cultura

Eccoci alla 22° edizione della gior-nata FAI di Primavera, la giornata dedicata in tutte le 116 Delegazio-ni Fai ad incontrare gli italiani, a

diffondere la nostra ‘mission’, a far cono-scere il nostro ideale ed il nostro lavoro. Come ormai tutti sanno le Giornate Fai di Primavera aprono al pubblico un bene, un monumento, un sito paesaggistico che normalmente non è per niente o fa-cilmente visitabile. Far conoscere il nostro patrimonio, far conoscere la bellezza, diffondere la cul-tura, far amare i tesori d’arte e natura del nostro straordinario paese, questa è la nostra mission. Incidere sulla cono-

Giornate FAIIl 22 e 23 marzo apertura

La primavera del Fondo A Reggio Emilia un percorso dedicato

scenza significa incidere sulla coscienza, e solo un cittadino che conosce, che ha coscienza di ciò che lo circonda potrà fare, agire, incidere, solo un cittadino che ama i suoi monumen-ti e il suo paesaggio potrà prodigarsi per restaurar-lo, per salvarlo, per valorizzarlo, per la-sciarlo alle future ge-nerazioni. Per questo possiamo ormai per-metterci di dire che il Fai è diventato un pa-trimonio italiano.Sono più di 20 anni che ci adoperiamo per questo anche con l’organizzazione delle Giornate Fai. Apriamo i monumenti perché siamo convinti che la loro bellezza possa avere un’ influenza sui cittadini, sul loro benessere, sul loro star bene.Anche a Reggio, quest’anno, come in tutte le Delegazioni ove è stato possibi-le, su invito del Prof. Andrea Carandini, nostro presidente na-zionale, si è aderito al programma delle celebrazioni del bimillenario della morte dell’Imperatore Augusto (Nola - 14D.C.). Verranno aperti quindi due siti legati alla figura del grande imperatore o comun-que più in generale al periodo romano. All’interno dei Musei Civici un percor-so dal titolo “MEMORIE DI AUGUSTO IMPERATORE NELLE COLLEZIONI ARCHEOLOGICHE DEI MUSEI CIVI-CI” permetterà di approfondire la co-noscenza dei reperti romani provenienti da monumenti reggiani coevi al grande personaggio. Inoltre si potrà visitare la piccola mostra “RITORNO A PIANOSA” che espone i reperti provenienti dagli scavi della villa di Agrippa Postumo, nipote di Augusto,

effettuati da Don Gaetano Chierici tra il 1874 ed il 1875. Questi reperti, di proprietà dei nostri mu-sei non sono mai stati esposti al pubblico se non per una recente mostra sulla stes-sa isola di Pianosa. Il secondo sito aperto prevede l’accesso al piano interrato del palazzo che attual-mente ospita la sede del Credem e per-metterà la visione degli imponenti resti della Reggio romana recuperati nel re-stauro del palazzo a partire dal 1980. Venerdì 21 marzo si è svolta come or-mai consuetudine, la cena destinata alla raccolta fondi a favore del Fai, ospitata nella sede di Reggio Motori - Concessio-naria BMW e Mini, che ne è il generoso sponsor.Anche quest’anno si è portato avanti il

Mascherone per getto di fontana da una domus di Regium Lepidi

Torso loricato attribuito ad Augu-sto imperatore da via Caggiati a

Reggio Emilia

di Lorenzo Ferretti GarsiCapo Delegazione FAI di Reggio Emilia

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arte e cultura n

ORARI DI APERTURA:- Memorie di Augusto Imperato-re nelle collezioni archeologiche dei Musei Civici.Via Spallanzani 1 - Sabato 22 e Domenica 23 marzo - Ore 10,00\13,00 e ore 16,00\19,00

- Il Sito archeologico del Cre-dem in Reggio Emilia - Via Emilia San Pietro 6Sabato 22 e Domenica 23 marzo - Ore 10,00\12,30 e ore 15,00\17,30

Visite guidate APPRENDISTI CICERONIIn entrambi i siti VISITE IN INGLESE in entrambi i giorni ORE 11,00 e ore 16,00

Monumento a tamburo di centurione dalla necropoli orientale di Regium Lepidi

Ambiente Italianostraordinaria di beni e monumenti

all’Imperatore Augusto, al Credem e ai Musei Civici

programma dedicato ai giovani studenti e noto come APPRENDISTI CICERONI che porterà i ragazzi ad illustrare ai visi-tatori i beni aperti in occasione delle due giornate. Ben 4 sono le scuole che partecipa-no quest’anno: il Liceo Scientifico Aldo Moro, il Liceo Classico Scientifico Ariosto Spallanzani, il Liceo Artistico Chierici ed il Liceo Europeo Iess. Inoltre, per la prima volta a Reggio Emilia, quest’anno alcuni dei ragazzi che partecipano al programma con-durranno anche alcune VISITE IN LINGUA INGLESE rivolte alla comunità dei cittadini stranieri che vive nella nostra città. Il progetto Apprendisti Ciceroni sta particolarmente a cuore alla Fondazione, perchè siamo ben consci che per poter continuare, ed anzi aumentare la salva-guardia dei nostri beni, abbiamo sempre più bisogno dell’apporto delle giovani ge-nerazioni.Infine continua la collaborazione con Fiab-Tutti in Bici che anche quest’an-no, domenica 23 organizzerà una visita ai beni aperti arrivando sulle due ruote dopo una biciclettata che arriverà sino ad Albinea. n

Particolare da monumento a tamburo rinvenuto a Rubiera

Nasce il FAI Giovani Reggio EmiliaDopo mesi di pre-parativi il battesimo è pronto: sabato 29 marzo sarà presentato alla città il neonato gruppo FAI Giovani Reggio Emilia, che persegue la stessa missione e la filosofia del FAI rivolgendo la sua azione ai giovani di età compresa tra 18 e 40 anni.Il gruppo presen-terà programma e iniziative in una location affascinante e suggestiva: il Tecnopolo di Reggio (capannone 19, ex Officine Reggiane, piazzale Europa). L’evento, aperitivo e dj set, sarà completamente gratuito. La delegazione giovani è compo-sta da Edoardo Degl’Incerti Tocci, Valentina Sassi, Elena e France-sco Corradi, Tommaso Lombardi-ni, Carlo Baja Guarienti e Davide Bianchini. La serata del 29 marzo sarà solo l’inizio delle attività e de-gli eventi che il FAI Giovani Reggio Emilia proporrà per l’anno 2014. Certa la partecipazione al circuito off di Fotografia Europea con uno strepitoso evento a Villa Zironi e la cena futurista ispirata alle ricette originali di Marinetti tratte dall’ope-ra “Epopea della cucina futurista” dell’artista e scrittore Guido An-drea Pautasso. Per essere sempre aggiornati sull’attività del gruppo e conoscere in anteprima i dettagli delle iniziative, basta cliccare sulla pagina Facebook FAI Giovani Reggio Emilia.

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Sono stati consegnati sabato 15 marzo nell’aula magna dell’Ateneo i premi di studio della Fondazione Giulia Maramotti rivolti agli studenti del Liceo Artistico G. Chierici e dell’Istituto IIS L. Nobili per l’anno scola-

stico 2012-2013. Il riconoscimento, istituito in memoria della socia Giulia Maramotti nota per i suoi innumerevoli meriti for-mativi, viene promosso annualmente dal Soroptimist Club di Reggio Emilia su incarico della Fondazione.Ospiti della giornata, le giornaliste Sveva Sagramola e Paola Salvatore che hanno raccontato la loro esperienza nel campo della moda, dei viaggi, della ricerca, e che hanno consegnato i premi insieme a Luigi Maramotti di Max Mara Fashion Group e Domenica Tassoni, Presidente del Soroptimist Club di Reggio Emilia. L’imprenditore, nipote di Giulia Maramotti a cui è inte-stato il concorso, ha ricordato la figura della nonna paterna, che a Reggio Emilia creò una scuola di taglio con il principale obiettivo di riuscire ad insegnare alle giovani allieve, senza una particolare preparazione scolastica, a tagliare e cucire indumenti femminili. “Gli studenti che hanno partecipato a questo concorso, si sono confrontati con un progetto reale che è durato molto tempo, che li ha messi a contatto con vari professionisti e

Premio Giulia Maramotti

Studenti in gara per creare “la valigia perfetta”

Premiati i ragazzi del Nobili e del Chierici

n scuola

che comprendeva anche una dimensione di giudizio, con la presenza di una giuria e quindi dei vincitori. - ha commentato Maramotti - E’ una prova di vita ed è colta allo stesso tem-po perché riguarda una professione reale, vera, su cui tante persone si guadagnano da vivere e rappresentano tra l’altro il nostro Paese all’estero”. Luigi Maramotti ha poi sottolinea-to come il tema del concorso di quest’anno, la valigia, sia espressione del viaggio che è la vita, carica di responsabilità e di scelte da compiere, con la consapevolezza di dover esse-re disposti e pronti ai cambiamenti, se necessario.

La “valigia perfetta” era infatti il tema dell’edizione di que-st’anno. Gli studenti hanno elaborato i look ideali per una donna giovane e dinamica, ma soprattutto contemporanea, che ama viaggiare e conoscere il mondo. La preparazione del bagaglio perfetto può mettere in crisi anche la viaggiatrice più esperta. I concorrenti erano quindi chiamati a suggerire look legati al viaggio, preparando un bagaglio leggero, fun-zionale ma sempre fashion. Ricerca di dettagli, forme e colori, uno o più moodboard che rappresentassero l’ispirazione, e un guardaroba comprensivo di accessori, che dessero origine a circa 4/5 look colorati per ognuna delle occasioni d’uso pre-scelte: dal viaggio d’affari al weekend fuori porta, all’outfit per un’occasione speciale. I look dovevano essere realizzati su figurino e agli studenti del Nobili veniva richiesto di realiz-zare un capo scelto tra quelli proposti.

Luigi Maramotti premia Andrea Wu

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I VINCITORIPer l’Istituto d’Arte G. Chierici, primo classificato è stato ANDREA WU Classe 4^ F, premiato per l’originalità del lavoro che coniuga aspetti architettonici e culturali con la realizzazione dei modelli proposti. L’impostazione grafica è per-sonale e di buon livello, rappresentando la sintesi di varie culture.Seconda classificata BERSELLI PAMELA - Classe 4^F premiata per l’originalità delle immagini scelte per i tableaux d’ispirazione, per la particolare realizzazio-ne materica dei disegni, per l’attenzione e la ricerca del design degli accessori proposti. Terzo classificato DICKSON AGYEKUM ADJEI - Classe 4^B, premia-to per la freschezza e completezza del progetto proposto con particolare attenzione all’ideazione degli accessori. Menzione speciale a BERNADETTE AMELIE BARICCA Classe 4^ F, per l’originalità della presentazione del lavoro proposto che esalta la ricerca del dettaglio, l’armonia e il dinamismo delle figure, e a LAURA AURELIO Classe 4^ B distinta per la com-pletezza del lavoro presentato.

Per l’Itis Nobili prima classificata è stata MONICA SAVIGNI Classe 4^ B, premiata per il buon gusto e l’eleganza del pro-getto e per l’impeccabile qualità della realizzazione del capo.Seconda classificata VILLANI LINDA - Classe 4^ B premiata per la freschezza e la modernità del progetto e per l’originalità del capo realizzato. Terza classificata MENGA GLORIA - Classe 4^ A, premiata per l’originalità della presentazione, per la raf-finatezza dello schizzo e l’impatto del capo realizzato.Menzione speciale a JURGEN KODHELI - Classe 4^ A per la modernità dell’ispirazione scelta e a CACCIAPUOTI PIERLUIGI - Classe 4^ B per l’impegno e la completezza del lavoro pro-posto. n

scuola n

i relatori

la consegna dei premi

il pubblico

i vincitori

A sin.: il tavolo dei relatori, da sinistra Domenica Tassoni, presidente del Soroptimist Club di Reggio Emilia, Sveva Sagramola e Paola Salvatore. In alto in senso orario: i vincitori e il pubblico presente alla premiazione

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n attualità

Le reliquie del Santo in territorio reggiano

Il 21 e 22 febbraio la nostra cit-tà ha accolto l’urna di don Bosco che da quattro anni sta facendo il giro del mondo in preparazione

al bicentenario della nascita del santo. Questo evento è stato per molti aspet-ti sorprendente. Anche per chi lo ha voluto e preparato.Anzitutto per la partecipazione massic-cia e costante della gente. Il passaggio delle reliquie di un santo ha un sapore piuttosto retrò e ci riporta a tempi e linguaggi superati da secoli. Tuttavia la presenza numerosa e appassionata della gente ha spiazzato i nostri mo-

Don Bosco è quidelli razionalisti. Abbiamo visto sfilare davanti a quella salma l’intero cam-pionario della società reggiana, dai bambini agli anziani, dai giovani alle famiglie, dai volti famosi alle persone semplici (più numerose e affascinate le ultime, per fortuna).

Cosa cercavano nel contatto con quel-la reliquia? Non è facile dirlo.Quello che sembra ormai evidente è il declino inarrestabile di un certo se-colarismo che sembrava aver conqui-

stato tutti gli spazi della cultura, com-presa perfino l’espressione della fede cristiana. La convinzione che il senso del mistero e la ricerca del trascendente debbano rimanere censite tra le debolezze del-l’animo umano e che vadano confinate nell’ambito del privato.

Papa Francesco ha spalancato le porte ad una nuova visione che si fa beffe di secoli di filosofia occidentale, per-ché coglie il senso della vita (e della

In vista del bicentenario della nascita, l’urna del sacerdote è stata esposta a Reggio e Correggio

Numerosa e appassionata la partecipazione dei fedeli

don Giordano Gocciniincaricato per la Pastorale Giovanile

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attualità n

vita cristiana) con la leggerezza e la semplicità dei poveri d’oltreoceano. La fede nasce e cresce più nell’impa-sto multiforme degli incontri che nella astrattezza delle idee e dei pensieri; si nutre del contatto dei cuori più che dello scambio delle menti; si purifica nel crogiolo della sofferenza (propria e altrui), più che nelle finezze della dialettica. E proprio per questo - dice Gesù - il regno di Dio appartiene ai po-veri.

Ma l’urna di don Bosco non ci ha tra-smesso soltanto la grande voglia di santità del popolo di Dio. Essa ci narra anche di una sfida educativa che oggi più che mai sembra farsi impressio-nante. Le nuove generazioni ci spiazzano per il loro modo assolutamente inedi-to di affrontare la vita (o talvolta per la capacità di non affrontarla affatto, eludendo l’imperativo del crescere) e

rendono i nostri strumenti educativi, affinati nei secoli, incapaci di reggere ad una svolta epocale della cultura oc-cidentale.

E così vediamo la scuola impoverirsi di forza e di mordente, non soltanto per la mancanza di risorse, ma anzitutto per l’affievolirsi di un quadro simbolico cul-turale che la considerava come lo stru-mento fondamentale di affermazione sociale. I nostri ragazzi non credono più che una volta diplomati o laureati le strade del futuro si spalancheranno davanti a loro e conoscono fin trop-

po bene l’umiliante esperienza della via crucis, da un ufficio all’altro, armati del-l’inutile (ma artico-lato e ricchissimo) curriculum. In que-sto quadro emerge il bisogno di luoghi educativi più dina-mici e aperti, capaci di comprendere e assumere l’impen-nata della diversi-tà che caratterizza

Passaggio a Correggio

Emerge il bisogno di luoghi educativi più dinamici e aperti,

capaci di comprendere e assumere l’impennata

della diversità che caratterizza l’universo giovanile

Speriamo che il suo passaggio nella nostra città inneschi un contagio di passione educativa

l’universo giovanile. Se l’istruzione si specializza e diventa via via escluden-te - e il mondo del lavoro non ha più alcuna capacità di raccogliere gli scarti della scuola, nemmeno nella nostra in-dustriosa città - servono spazi acco-glienti, capaci di consegnare futuro a chi sembra non averne.

Gli oratori allora non sono più sem-plicemente luoghi di svago e tempo libero, dove i bravi ragazzi crescono all’ombra del campanile. Essi devono assumere la complessa sfida educa-tiva del nostro tempo e accogliere il magma della complessità, continuando ad annunciare e offrire futuro. Rinno-vando la capacità della nostra società vecchia e malata di dire ai giovani: “c’è bisogno di te!”.

In questo tempo di crisi, questo è il compito più urgente di tutti quelli che credono nel regno di Dio inaugurato da Gesù: annunciare futuro a tutti i nostri ragazzi. Don Bosco ha saputo farlo con genialità e fede incrollabile. Speriamo che il suo passaggio nella nostra città inneschi un contagio di passione edu-cativa. n

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di Giulia Misti

n costume e società

Tribunale Eclesiastico RegionaleAperto l’anno giudiziario

Cause sempre più litigiose e complesse

È stato inaugurato, il 19 febbraio scorso, l’anno giudiziario del Tribunale Ecclesiastico Regionale

Emiliano. Con sede a Modena, esso è competente per le cause di nullità del matrimonio nel primo grado di giudizio per il territorio delle diocesi di Mode-na - Nonantola, Carpi, Reggio Emilia - Guastalla, Parma, Fidenza e Piacenza - Bobbio, mentre per le cause d’appello interviene il Tribunale Ecclesiastico Re-gionale Flaminio di Bologna.L’apertura del calendario giudiziario rappresenta consueta occasione per una fotografia della società e della so-lidità dei matrimoni: costante, per il

2013, è il numero delle cause presen-tate, in controtendenza con il calo degli ultimi anni, mentre in diminuzione è il numero delle sentenze. La crescente complessità nella definizione delle cau-se e l’inasprimento della litigiosità dei contendenti, parimenti alle cause civili, concorrono ad allungare progressiva-mente i tempi necessari per chiudere i procedimenti la cui durata media è passata dai 6 mesi di pochi anni fa (ri-guardante 40 - 50 casi all’anno contro i 12 del 2013), a 353 giorni. Per 7 cause, inoltre, i tempi si sono ulteriormente dilatati superando i due anni.In crisi coniugale sono soprattutto i giovani intorno ai 30 anni, ma numero-

Costante il numero delle cause, in diminuzione le sentenze

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costume e società nse sono anche le coppie ses-santenni.Egoismo, immaturità ed estre-ma fragilità dei coniugi sono i principali capi di nullità dei matrimoni, manifesti anche nei più giovani, adusi all’ada-gio “tutto e subito”, eccessi-vamente sensibili al benes-sere del momento e incapaci di mantenere scientemente a lungo un impegno impedendo, in tal modo, di costruire la vita di coppia. Cifra della società, questa, secondo il vicario giu-diziale del Tribunale Ecclesia-stico di Modena, monsignor Vittorino Tazzioli, sintomatica di un esasperato individuali-smo. L’esclusione dell’indis-solubilità del matrimonio e l’esclusione della prole si confermano come le mo-tivazioni prevalenti delle sentenze di nullità, seguite dalle cosiddette “malattie della volontà” quali il di-fetto nella discrezione del giudizio e l’incapacità psichica di assumere gli oneri del matrimonio, appartenenti, secondo il vicario giudi-ziale, a persone incapaci di compren-dere il valore del matrimonio cristiano o di viverlo appieno. Ruolo fondamentale nella definizione di questi capi di nullità rivestono i periti del Tribunale così come indispensabile dimostra essere sempre più il suo operato. “È necessario vedere cosa vi sia dietro i matrimoni falliti, serve un’attenzione piena alla vita delle perso-ne, compresa la possibilità di accogliere quanto di nuovo nasce da un’esperien-za che rimane, comunque, un doloroso fallimento”, commenta, infatti, monsi-gnor Tazzioli che riserva un particolare ringraziamento ai giudici, impegnati in un oscuro e faticoso lavoro. Anche Papa Francesco ha recentemente sottolineato quanto importanti e imprescindibili sia-no la diligenza e la sollecitudine proprie dei Tribunali Ecclesiastici nel valutare le richieste di scioglimento del matrimonio sacramentale.

I numeriCome nel 2012, sono state 146 le cau-se promosse nel 2013, 128 pendenti dall’anno precedente. 32 le cause per-venute dalla provincia di Reggio Emilia (31 nel 2012), 13 da Carpi, 6 da Fiden-za, 52 da Modena, 19 da Piacenza e 24 da Parma. A fine anno i casi trattati

complessivamente ammontavano a 274, in lieve calo rispetto ai 283 del 2012, 134 definiti con sentenza: 130 sentenze affermative e 4 negative. Tre le cause sospese o abbandonate, 137 quelle concluse complessivamente ed altrettante pendenti a fine anno.Relativamente alle motivazioni delle sentenze di nullità, l’esclusione del-l’indissolubilità del matrimonio è stato decretato 64 volte quale capo di nulli-tà, l’esclusione della prole 67 (55 nel 2012), il difetto nella discrezione del giudizio in 52 casi tanti quanti l’inca-pacità psichica di assumere gli oneri del matrimonio.

I costiIl Tribunale Ecclesiastico Regionale di Modena conta trentadue professionisti iscritti all’Albo degli avvocati molti dei quali, essendo anche rotali, possono assistere in tutti gli Organi giudiziali della Chiesa. Grazie ad un accordo tra i due vescovi, sottoscritto dai rispet-tivi Presidenti, essi hanno, inoltre, la facoltà di patrocinare presso il Tribu-nale di Bologna, sede di appello.A smentita del pregiudizio che vuole eccessivi i costi delle cause, per gli avvocati vige l’obbligo di attenersi alle tariffe stabilite dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI). Con decreto del 2011 essa disciplina le competen-

ze per conseguire la dichiarazione di nullità del matrimonio che, in quanto aiuto pastorale per la vita cristiana degli osservanti, deve essere econo-micamente accessibile e non allonta-nare coloro che abbiano fondati moti-vi per avvalersene.Laddove ricorrano le debite condizio-ni, sono previsti sia la dispensa totale o parziale dalle spese processuali sia il gratuito patrocinio. Il contributo ri-chiesto alla parte attrice dal Tribunale Ecclesiastico per le spese processuali ammonta a 525 euro. Qualora la parte convenuta nomini un avvocato di fiducia o si avvalga dell’assistenza di un patrono stabile, deve farsi carico di un contributo di 262,50 euro. L’onorario per gli avvo-cati è compreso tra un minimo di euro 1.575 ed un massimo di euro 2.992.

E le cause civiliNel 2013 rispetto all’anno precedente resta invariato a Reggio Emilia il nu-mero delle cause civili per separazioni e divorzi. A fine anno il Tribunale era impegnato in 2.500 cause. Come nei procedimenti per la nullità dei matrimoni, anche quelli civili sono connotati da un inasprimento della liti-giosità e della conflittualità. Sempre più coinvolta, inoltre, risulta essere anche la rete dei servizi sociali. n

Il vicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Emiliano di Modena, mons. Vittorino Tazzioli

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costume e società n

di Riccardo Caselli

Qui New York

“É la domanda che ci guida Neo...”. É una frase pro-nunciata da Trinity nel film The Matrix in una

delle prime scene, quando Neo si sta len-tamente risvegliando dalla realtà artifi-ciale che le macchine hanno creato per mantenere in schiavitù gli esseri umani.Siamo nel 2014, non abbiamo più solo la televisione, ma contenuti digitali su iPho-ne, iPad, Netflix, iTunes e via discorrendo. Siamo arrivati al punto che a livello globale l’utente medio (di contenuti multimediali) ne consuma 7.2 ore al giorno, distribuite, in ordine decre-scente tra PC, telefonino, televisione e radio.

Vedo persone con gli auricolari e lo sguar-do sull’iPhone che camminano frettolose per strada, il mondo intorno a loro é ine-sistente, non incrociano gli sguardi degli altri esseri umani, vivono in una realtà parallela. Il telefono viene utilizzato sem-pre meno per chiamare e sempre più per inviare messaggi di testo, prova ne sia la cifra astronomica pagata da Facebook per acquisire Whatsapp.

E potremmo farci una domanda qua-si da filosofo empirico: come faccia-mo a sapere se dall’altro lato ci sta rispondendo un essere umano o una macchina? Le macchine del resto sono divenute

oramai abbastanza intelligenti da poter sostenere una conversazione; prodotti come Google Glass o ipotetici smartwatch portano le macchine sempre più in sim-biosi con il corpo dell’uomo e scenari che integrano la tecnologia con l’essere uma-no per creare un ibrido, che per esempio possa assorbire immediatamente una lin-gua straniera, non sono più fantascienza ma prospettive allo studio delle principali università.

E allora cosa distingue l’uomo dal-la macchina? Che cos’é che ci rende umani? “É la domanda..”.

La macchina ha uno scopo ma non sa il perché, é semplicemte pro-grammata a tale scopo. Un frul-latore é fatto per frullare ma non puo’ chiedersi perché voglia frulla-re. Excel si accende, fa quello che deve fare, risponde agli input che gli diamo e non si chiede perché voglia fare quello che fa.Noi individui, se rincorriamo un obiettivo, che sia la fama, il de-naro, una certa carriera, il pos-sesso di beni materiali, se non ci chiediamo il perché, se non cer-chiamo prima di tutto la risposta alle domande più profonde su chi siamo, se non sappiamo stabilire se i nostri desideri provengano dal nostro interno o piuttosto dal-la società, inculcatici attraverso ore ed ore di contenuti multime-

diali servitici appunto dalle macchine; se smettiamo di farci queste domande, e ci spingiamo ciecamente in avanti verso il raggiungimento di qualcosa nel mondo esterno, non diventiamo noi stessi delle macchine?Cio’ che ci rende umani é in ultima analisi la scelta. La scelta se cercare nella nostra vita la risposta a quelle domande oppure vivere nell’inconsapevolezza, nell’intrat-tenimento e distrazione continua. Come dice Trinity a Neo “la risposta é intorno a te Neo, ti sta cercando e presto ti trove-rà’, ma aggiunge “se lo vorrai”. n

L’immagine al centro pagina recita...“Fai attenzione quando cammini. L’aggiornamento del tuo status di Facebook può attendere”

É la possibilità di scegliere che ci rende umani

Cosa distingue l’uomo dalla macchina?

Corpo e mente sono sempre più in simbiosi con la tecnologia, sta a noi decidere di vivere nel mondo ‘reale’

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Se si accendessero i motori di una macchina da presa, la trama del film sui gemelli Barbacini sa-rebbe questa: Paolo, Maurizio e

Graziella, sono tre fratelli nati a Reggio Emilia da una famiglia di umili origini. Negli anni, Paolo diventa un tenore di fama internazionale, Maurizio si afferma come direttore d’orchestra e si esibisce

in tutto il mondo, e infine Graziella sceglie l’operetta come soprano.Dietro il loro successo, l’amore di una donna per i figli e per il canto lirico. La madre, Ida Novellani. Una passione così grande che spinge la donna a far studiare canto e musica ai tre fratelli Barbacini, sin da quando erano bambini. Un amore così grande per l’arte che negli anni la ri-paga abbondantemente, con la consa-crazione dei due figli maschi, i gemelli Paolo e Maurizio, a stelle che splendono nel firmamento dei più grandi talenti italiani. Nei titoli del film si leggerebbe che è ‘tratto da una storia vera’.Perché la storia dei fratelli Barba-cini è una storia vera. Una storia reggiana che si è affermata sul pal-co dei teatri di tutto il mondo. Noi la raccontiamo in due distinti momenti,

partendo da Paolo .Dei tre, Paolo oggi ha 67 anni e si è ri-tirato dalla scena. Negli ultimi anni ha fatto da talentscout scoprendo e lan-ciando nuove glorie tra cui i tenori co-reani Francesco Hong, Park Sung Kyu e Ji Myung Hoon. E oggi spende tutto il suo tempo con la famiglia, la moglie Gabriella, la figlia Mariacristina e il ge-nero Cristian Poldi Allai, ma soprattutto coi nipotini Edoardo e Federico di sei e quattro anni. Perché arriva un momento nella vita di un grande artista trascorsa viaggiando di teatro in teatro, in cui si vuole recuperare quel tempo con la fa-miglia di cui spesso l’arte priva l’artista nel suo totale coinvolgimento in essa.

Alla scoperta dei talenti artistici reggiani

La carriera di un tenore di fama internazionale

Paolo Barbacini è la voce reggiana che ha conquistato i teatri di tutto il mondo

n personaggi

di Isabella Trovato

Sopra a sin.: Paolo Barbacini nella Cenerentola al Teatro di Ottawa in Canada - A destra: Paolo Barbacini interpreta Don Chisciotte al Teatro dell’Opera di Roma

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Paolo Barbacini dunque oggi è ri-tornato nella sua Reggio, si è riti-rato dal palcoscenico nel 2005. Suo fratello Maurizio invece è a Verona. La storia artistica di Paolo ini-zia con Ferruccio Tagliavini e Pia Tassinari che ne scoprono il talento durante un’audizione e lo strappano a un’altra carriera, quella in Max Mara. E prima ancora, quella calcistica. Perché il giovanis-simo Paolo Barbacini era bravo an-che col pallone. E’ stato al Milan per tre anni fino a un incidente di gioco. Poi per lui si sono appunto aperte le porte della casa di moda prima, e poi quelle del canto.Tagliavini gli prospettò la carrie-ra lirica e il debutto avvenne nel 1973 come tenore protagonista nel ruolo preferito dal maestro, quello di Werther di Jules Mas-senet dopo avere vinto diversi con-corsi di canto, tra i quali l’Aslico di Milano che lo ha portato al debutto. Barbacini aveva 26 anni. Guardando negli occhi Gabriella, la sua fidanzata di allora, poi diventa-ta compagna di tutta la vita, le promi-se di sposarla se il debutto riusciva. Si sposarono pochi mesi dopo. E da allora Paolo Barbacini, per 40 anni ha vissuto del consenso del pubblico.Ha cantato coi più prestigiosi direttori d’orchestra, Riccardo Chailly, Riccar-do Muti, Claudio Abbado, Lorin Mazel, Gianandrea Gavazzeni, Myung Whun Chung, Zubin Metha, Lovro Von Mata-cic, Bruno Campanella, Gary Bertini. E’ stato diretto da registi del calibro di Giorgio Strehler, Jean Pierre Ponnelle, Pier Luigi Pizzi, Bob Wilson, Eduardo De Filippo, Hugo de Hana. E si è esibito nei teatri più importanti: la Scala di Milano, il Regio di Parma, la Fenice di Venezia, l’Opera di Parigi, il Maggio Musicale Fio-rentino, il San Carlo di Napoli, l’opera di Vienna, il New National Theatre di Tokio. E ha partecipato ai Festival più rinomati: Bregenz, Edimburgo, Pesaro, Tel Aviv, Gerusalemme, Varna, Ottawa, Brisbane.Nel suo repertorio Operistico spic-cano il Barbiere di Siviglia,La Cene-rentola, l’Aureliano in Palmira, Adi-na, Il Turco in Italia, La Pietra del Paragone e altre opere di Gioacchino Rossini, suo autore preferito.

Barbacini cosa resta in un artista di 40 anni di vita nei teatri?Resta una grande ricchezza spirituale, unita ad una preziosa esperienza arti-stica, tutta da poter donare alle giovani leve.

Qual è il ruolo o quali sono stati i ruoli che più le è piaciuto interpretare in tutti questi anni di lirica, e perchè?In primis il Werther di Jules Massenet,

che ha segnato il mio debutto al teatro nuovo di Milano e che fu uno dei cavalli di battaglia del mio maestro, il Conte d’Alma-viva del Rossiniano Barbiere di Siviglia, il Principe Don Ramiro dalla Cenerentola sempre del genio pe-sarese, i ruoli da me più eseguiti. Ho poi cantato molto Nemorino dall’Elisir d’amore di Donizetti, Elvino dalla Son-nambula di Bellini, perché particolar-mente adatti alle mie caratteristiche vocali.

Un episodio che non dimenticherà maiL’offerta di più produzioni al Teatro alla Scala di Milano, dopo una stupenda au-dizione.

L’incontro che Le ha cambiato la vitaL’incontro con i miei maestri di canto Ferruccio Tagliavini e Pia Tassinari

Un rimpiantoNessuno, è andata benissimo cosi.

Oggi ai giovani che sognano una carrie-ra come la Sua, cosa consiglia?Di non aver fretta, di non arrendersi mai, di approfondire molto la ricerca e lo studio per la formazione di una soli-da tecnica vocale e di puntare poi tutto sull’interpretazione ed il fraseggio mu-sicale perché sono la vera essenza di un bravo cantante lirico.

Qual è stato durante la sua carriera il momento più significativo ed emozio-nante per lei? Quello che ancora oggi, a ricordarlo, le regala forti emozioni?Il debutto al Teatro Alla Scala, avvenuto nel ruolo di Fenton nel verdiano Falstaff, sotto la direzione del Maestro Lorin

Maazel, con la regia di Giorgio Streh-ler, accanto, tra gli altri, a Mirella Freni e Fedora Barbieri, che mi ha spianato la strada ad altre importanti produzio-ni Scaligere tra le quali le Rossiniane Barbiere di Siviglia, con la direzione del maestro Claudio Abbado e la regia di j.P.Ponnelle, la Cenerentola, La Pietra del Paragone, il Matrimonio Segreto di Cimarosa, la Rondine di Puccini, con la direzione del maestro Gavazzeni, Il Do-ktor Faustus di Manzoni, con la direzio-ne di Gary Bertini, la regia di Bob Wilson ed i costumi di Gianni Versace.E poi ancora Il Re Pastore di Mozart e, sempre di Mozart, Le Nozze di Figaro, dirette dal maestro Riccardo Muti con la regia di Giorgio Strehler, La Lady Mac-beth di Sciostakovic, Les Contes d’Hoff-mann di Offenbach

Ha mai avuto un impedimento improvvi-so tale da non potersi esibire?Una volta ho dovuto rinunciare ad un’in-tera produzione di Don Pasquale al Tea-tro dell’Opera di Roma per un’improvvi-sa, quanto violenta influenza.

Ha mai pensato di abbandonare durante gli anni di lavoro, e se si, cosa glielo ha impedito?Pensavo spesso, dopo i primi anni, di abbandonare dicendomi “ancora uno e poi basta” . La vita del cantante è pie-na di sacrifici e di rinunce, ma il grande amore per l’arte e la musica in partico-lare me lo hanno impedito. n

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A sin.: un giovanissimo Paolo Barbacini negli anni in cui giocava per il Milan. Sopra: Paolo Barbacini

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Il medico risponden salute e prevenzione

Dr. Igor Monducci CardiologoCentro Medico Privato Lazzaro Spallanzani, Reggio Emilia

A cuor leggeroRaccomandazioni pratiche per

un’efficace prevenzione cardiovascolare nella vita quotidiana

Le malattie cardiovascolari rap-presentano la principale causa di morbilità e mortalità nei Paesi Oc-cidentali, inclusa l’Italia. Nel corso

degli ultimi decenni sono stati fatti no-tevoli progressi nelle conoscenze scien-tifiche, nelle possibilità diagnostiche e nelle opzioni terapeutiche per la gestione delle malattie cardiovascolari, con con-seguente riduzione della mortalità lega-ta alla gestione clinica della fase acuta di malattie come infarto del miocardio, ictus cerebrale e scompenso cardiaco. In considerazione, però, del costante e progressivo invecchiamento della popo-lazione generale e del costante aumento dell’incidenza di fattori di rischio cardio-vascolare, come ipertensione arteriosa, dislipidemia, obesità, diabete mellito, è ragionevole ritenere che quanto prima si attuano quegli interventi volti ad ottenere una efficace prevenzione cardiovascolare, tanto migliore sarà l’effetto di riduzione della morbilità e della mortalità legato a queste malattie.

Come invecchiare facendo una buona prevenzione cardiova-scolare?L’invecchiamento è un processo natura-le a cui tutti siamo soggetti. Il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari au-menta con il crescere dell’età, più pre-cocemente negli uomini e successiva-mente (dopo la menopausa) anche nelle donne. Come appare chiaro, l’età non è un fattore modificabile, ma conoscendo gli effetti che può avere sulle malattie

cardiovascolari, è possibile attuare una serie di misure correttive nei confronti di altri fattori di rischio modificabili (fumo, ipertensione arteriosa, diabete mellito, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, sovrappeso ed obesità), rispetto ai quali essa agisce come fattore di moltiplica-zione. Questo aumento progressivo del rischio cardiovascolare non deve, tuttavia, essere visto come un destino inesorabile: è possibile “invecchiare bene, fa-cendo una buona pre-venzione cardiovasco-lare”. Mantenere uno stile di vita sano, cioè praticare una regolare attività fisica, osserva-re una dieta equilibrata ed eseguire periodici controlli presso il pro-prio medico curante, aiuta a mantenere un buono stato di salute.

Come tenere in allenamento il cuore ed il sistema cardiovasco-lare?La ricerca scientifica degli ultimi decen-ni ha prodotto molti risultati, che dimo-strano in modo inconfutabile gli effetti protettivi dell’esercizio fisico soprattutto per la prevenzione delle malattie car-

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salute e prevenzione ndiovascolari, dell’ipertensione arteriosa, dell’ipercolesterolemia, del sovrappeso e dell’obesità, del diabete, dell’osteopo-rosi, dell’ansia, della depressione e del-l’insonnia, e di alcuni tumori (soprattutto carcinoma del colon e della mammella). Nonostante i noti benefici, è stato dimo-strato, tuttavia, che circa il 70% della po-polazione dei Paesi Occidentali non ha un livello di attività sufficiente a mantenere uno stato di salute ed un peso ottimali. Per tali motivi, malattie come diabete ed ipertensione arteriosa, che vedono nel-l’obesità e nella sedentarietà due fattori di rischio egualmente importanti, stanno avendo una diffusione ed una crescita incontrollate, tanto da essere definite da parte dell’OMS “epidemie del nuovo mil-lennio”. Uno stile di vita sano, la pratica regolare di attività fisica ed un’alimenta-zione equilibrata aiutano a preservare il nostro stato di salute e a difenderci da tante malattie. Nella pratica dell’esercizio fisico è importante fissare degli obiettivi che servano da stimolo per allenarsi an-che quando non si ha tanta voglia. Dopo un po’ vi accorgerete che praticando re-golarmente l’esercizio fisico ci si sente talmente bene con se stessi e con gli altri da non voler smettere mai.

Come prevenire (e curare) le malattie cardiovascolari man-giando bene a tavola?La dieta ha poi un ruolo importante nella prevenzione delle malattie cardiovasco-lari; l’obiettivo è quello di modificare le

abitudini nutrizionali individuali senza fo-calizzarsi solo su un tipo di alimento o su un nutriente. Re-centi studi mostrano una riduzione della mortalità per malat-tie cardiovascolari in soggetti che seguono la Dieta Mediterranea che si basa principal-mente sul consumo di alimenti di origine vegetale (pane, pa-sta e cereali integrali, ortaggi, legumi, frut-ta, frutta secca, olio extravergine di oliva) e moderati consumi di alimenti di origine animale (latte e for-maggi a basso contenuto lipidico, pesce, carni magre come pollame e coniglio). Questo stile alimentare include anche il consumo, durante i pasti, di uno o due bicchieri di vino rosso al giorno. La Dieta Mediterranea contiene pochi acidi grassi saturi ed ha un elevato contenuto di acidi grassi monoinsaturi, principalmente deri-vati dall’olio di oliva. È importante anche assumere almeno 1 litro di acqua al gior-no, a basso contenuto di sodio.

Come ridurre lo stress psico-fisico nella vita quotidiana?Lo stress è una condizione largamente diffusa nella popolazione generale e la

sua presenza influisce negativamente sul rischio di sviluppare (o peggiorare) ma-lattie cardiovascolari, tra cui soprattutto l’ipertensione arteriosa, l’angina pectoris e l’infarto del miocardio. I meccanismi principali che legano lo stress alle malat-tie cardiovascolari non sono ancora stati definiti nella loro complessità, ma alcu-ne ipotesi possono essere avanzate: lo stress potrebbe indurre comportamenti e stili di vita poco salutari come fumare, ridurre l’attivitàfisica, ingerire un’eccessiva quantità di calorie. Se lo stress agisce per tempi eccessivamente lunghi, può condurre a disfunzioni stabilizzate dei più importanti sistemi, soprattutto dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene o del sistema nervoso simpatico, causando squilibri ormonali ed eccessivo stimolo cardiaco. Esistono diversi strumenti per valutare il grado di stress personale, lavorativo e familiare a cui è sottoposta una persona, ma soprat-tutto esistono diversi supporti (psicologici e farmacologici) in grado di attenuare o eliminare questa condizione dalla nostra vita quotidiana, con conseguente miglio-ramento della vita di relazione, della per-cezione di salute e di benessere ed anche dello stato di malattia.

Come ridurre i rischi correlati al fumo?Il fumo è oggi considerato uno tra i più pericolosi fattori di rischio cardiovascola-re potendo favorire, anche in dosi ridotte e persino quando inalato passivamente: 1) alterazioni della motilità vasale; 2) comparsa di placche aterosclerotiche; 3) formazione di trombi. Il fumo che si ottie-ne con la combustione del tabacco con-tiene più di 5.000 sostanze (tra le quali il temibilissimo monossido di carbonio che, assorbito dai globuli rossi, li rende incapaci di trasportare l’ossigeno) in gra-do di danneggiare il cuore e tutti i vasi arteriosi del nostro corpo. Uno studio in-ternazionale ha recentemente dimostrato

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salute e prevenzione n

che il pericolo di infarto, che complessi-vamente si presenta 3 volte di più nei fu-matori rispetto ai non fumatori, aumenta con l’aumentare del numero di sigarette fumate e già a partire dai fumatori molto “leggeri”. Va ricordato inoltre che anche il fumo passivo è pericoloso per la salute: in esso, infatti, alcune sostanze velenose, come il monossido di carbonio, l’arcoleina e l’ammoniaca, risultano addirittura più concentrate che nel fumo attivo. Gli studi attualmente disponibili devono condurre comunque il fumatore (ed il medico che lo assiste) ad un concreto ottimismo, in quanto:1. è possibile smettere di fumare; 2. è possibile farlo in diversi modi e in ogni momento; 3. è possibile farlo a tappe, in diverse occasioni, per diverse motivazio-ni; 4. il medico può essere di grande aiuto; 5. esistono molti farmaci e molti protocolli efficaci; 6. i danni da fumo decadono nel tempo: alcuni nel breve termine, altri in maniera molto consistente nel lungo-me-dio termine.

Come raggiungere o mantenere un peso corporeo ideale?Il sovrappeso e l’obesità si associano ad un rischio aumentato di contrarre diverse condizioni patologiche croniche tra cui il diabete mellito, l’ipertensione arteriosa, la dislipidemia. Le persone in sovrappeso o obese hanno un rischio cardiovascolare maggiore, ossia una maggiore probabilità di andare incontro ad infarto cardiaco o ictus cerebrale. Tale rischio aumenta in modo esponenziale al crescere del peso corporeo, espresso come valore di indi-ce di massa corporea (IMC). Per definire una persona obesa bisogna calcolare l’ IMC che è il rapporto tra il peso espresso in chilogrammi e il quadrato dell’altezza espresso in metri [IMC = peso in kg/(altezza in m)2]: se l’IMC è tra 20 e 25 si è normopeso; il sovrappeso inizia con un IMC superiore a 25; mentre un IMC supe-riore a 30 definisce l’obesità. La riduzione del peso corporeo ed il mantenimento di un IMC ideale rappresentano, pertanto, degli obiettivi imprescindibili di ogni stra-tegia volta ad ottenere una efficace pre-venzione delle malattie cardiovascolari.

Come e quando misurare la pressione arteriosa?L’ipertensione arteriosa è un fattore di ri-schio importante per lo sviluppo di eventi cardiovascolari, come infarto miocardico, ictus cerebrale, insufficienza cardiaca e morte per cause cardiovascolari. L’iper-tensione arteriosa è una malattia molto diffusa nella popolazione generale, mol-to spesso asintomatica e solo raramente associata a sintomi come mal di testa, rossore in volto o sul corpo, sensazione di battito alle tempie o sul petto. Poiché nella maggior parte dei casi il soggetto non si rende conto di essere affetto da

ipertensione arteriosa, questa malattia può decorrere nel tempo del tutto indi-sturbata, provocando spesso danni al sistema cardiovascolare, al cervello ed ai reni, fino alla comparsa di eventi car-diovascolari acuti (talvolta anche fatali). La riduzione dei valori pressori per mezzo del trattamento (farmacologico e non far-macologico) riduce notevolmente il rischio di sviluppare complicanze cardiovascolari, senza peraltro influire in modo rilevante con la qualità di vita del soggetto.

Come e quando misurare la gli-cemia?Il diabete mellito è una malattia in costan-te aumento, caratterizzata dalla presenza di valori alti di glicemia (iperglicemia). Essa si manifesta prevalentemente nel-le persone a rischio genetico aumentato (familiari di primo o secondo grado di pa-zienti con diabete), oppure in quelle che conducono uno stile di vita sedentario o sono in sovrappeso o obese. L’alterazio-ne responsabile dello sviluppo di questa malattia è in larga parte dovuta alla resi-stenza dei tessuti e degli organi all’azione dell’insulina. La condizione di iperglicemia (pre-diabete) rimane generalmente asin-tomatica per molto tempo. In questa fase, malgrado non si avvertano sintomi, è già aumentato il rischio di sviluppare compli-canze a carico dei vasi arteriosi (cardio-patia ischemica, malattia cerebrovascola-re e vasculopatia periferica). È, pertanto, fondamentale individuare precocemente le persone a rischio di sviluppare diabete mellito. È anche importante sottolineare come il rischio cardiovascolare associato all’iperglicemia aumenti in modo continuo all’aumentare della glicemia già nella fase che precede la diagnosi di diabete. In questo contesto sappiamo per certo che l’obesità viscerale è frequentemente as-sociata all’insulino-resistenza, per cui la misurazione della circonferenza-vita è ge-neralmente un indicatore discretamente affidabile della presenza di una resistenza all’azione dell’insulina e quindi di ipergli-cemia. Nel caso in cui sia stata posta la diagnosi di diabete mellito, è opportuno impiegare terapie farmacologiche e non farmacologiche, al fine di raggiungere e mantenere nel tempo un adeguato con-trollo dei valori glicemici (e soprattutto di HbA1c) entro i limiti indicati.

Come e quando misurare il cole-sterolo ed i trigliceridi? Il colesterolo è una sostanza grassa che si trova nel sangue e che viene usata dal-l’organismo per costruire le cellule, alcuni ormoni ed i sali biliari. Il colesterolo è dun-que utile e necessario all’organismo, ma la sua presenza in eccessiva quantità nel sangue (ipercolesterolemia) provoca dan-ni alla parete dei vasi sanguigni. Oltre al colesterolo LDL che provoca danni ai vasi nel sangue è presente anche il colestero-

lo HDL che protegge i vasi. Un aumento del colesterolo LDL è dannoso, mentre un aumento del colesterolo HDL è protettivo. Il colesterolo LDL, se è troppo elevato, provoca un’ostruzione dei vasi, preva-lentemente dei vasi arteriosi (arterie) di vario calibro, alla quale consegue una riduzione progressiva ed inesorabile del passaggio del sangue, che si manifesta in genere clinicamente come angina pecto-ris o infarto del miocardio. L’ostruzione dei vasi prodotta dal colesterolo LDL vie-ne facilitata ed è più precoce in presenza di altri fattori dannosi per i vasi, quali il fumo di sigaretta, l’ipertensione arterio-sa o il diabete mellito. Nel caso in cui sia stata posta la diagnosi di ipercolesterole-mia o di ipertrigliceridemia, è opportuno impiegare terapie farmacologiche e non farmacologiche, al fine di raggiungere e mantenere nel tempo un adeguato con-trollo dei valori di colesterolo e trigliceridi entro i limiti indicati. Il rischio di malattie cardiovascolari si riduce quanto più basse sono le LDL e quanto più si modificano in senso benefico gli stili di vita.

Perché serve conoscere il proprio rischio cardiovascolare globale?È noto come le malattie cardiovascolari e le principali complicanze metaboliche ad essecorrelate abbiano una genesi comples-sa e multifattoriale. In considerazione di questa interazione reciproca e della fre-quente presenza di fattori di rischio con-comitanti in un singolo individuo, le linee guida internazionali per la gestione delle malattie cardiovascolari si sono orientate nel corso degli ultimi anni verso la riduzio-ne del cosiddetto “rischio cardiovascolare globale” del singolo individuo, anziché dei livelli assoluti di un singolo fattore di ri-schio. Il rischio cardiovascolare globale è definito come il rischio di sviluppare un evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio, ictus cerebrale, morte per cause cardiovascolari) nei successivi 10 anni. In questa stratificazione, i termini di “rischio basso”, “moderato”, “elevato” o “molto elevato” vanno sempre considera-ti come riferiti ad un livello di rischio ag-giunto rispetto ai livelli della popolazione di riferimento, che rispettivamente viene considerato inferiore al 15%, tra il 15% e il 20%, tra il 20 e il 30%, e superio-re al 30%, in termini di rischio assoluto di un evento cardiovascolare nei 10 anni successivi. La stima del rischio cardiova-scolare globale può essere ottenuta at-traverso l’impiego delle Carte Italiane del Rischio Cardiovascolare del Progetto Cuo-re. La valutazione del rischio cardiovasco-lare “globale” che potete fare insieme al vostro medico di famiglia, consente di at-tuare interventi specifici e diversificati in base al profilo di rischio cardiovascolare del singolo individuo in modo da ridurre efficacemente la morbilità e la mortalità di queste temibili malattie. n

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n arte e cultura

di Emanuele Filini

Era nato a Correggio nel 1921. Fin da giovanissimo

aveva coltivato una sincera passione per la pittura. La sua formazione, da au-todidatta, ebbe una impostazione inter-nazionale. Questo lo dovette al fatto che un giovane dotato e appassionato di arte come lui, all’inizio del suo peregrinare per il mondo, ebbe l’opportunità di vi-vere cinque anni a Parigi. Fatto questo che, da solo, equi-vale all’insegnamen-to di un grande mae-stro. Era sufficiente che un giovane do-tato, come lui, avesse saputo guardare ciò che gli era dato di vedere in questa magica metropoli. In seguito , sempre viaggiando per lavoro, finì in Africa, per una ventina d’anni, e segnatamente in Kenia, dove svolgeva una professione tecnica legata all’agricoltura. Chi è stato almeno una volta in questa meravigliosa ex-colonia di S.M. britannica, avrà anco-ra negli occhi, la grande luce che illumina gli immensi spazi della savana, l’atmo-sfera così nitida , che sembra di poter

Ottavio Iori detto Vinicio

Tra Parigi e l’Africa, con il cuore a Reggio

Aderente al Realismo Fotografico, Iori raccontò sulla tela il terribile bombardamento che l’8 gennaio 1944 colpì la stazione e le Officine Reggiane

Iori Ottavio “Bombardamento di RE 8 genn “44 ore 13 e mezza”

La vecchia stazione del 1935

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arte e cultura n

toccare montagne lontane centinaia di chilometri, entrando a fare parte di un mondo affascinante dove popolazioni au-toctone vivono in armonia con migliaia di animali.Una natura da immortalare, non solo nell’ottica di una esperienza da raccon-tare, ma un vero e proprio patrimonio di bellezza, di cui ti puoi impossessare personalizzandolo e amandolo, con la sensibilità dell’artista.Volendo definire stilisticamente la pit-tura di Vinicio Iori, si deve cercare nel grande capitolo della storia dell’Arte che si richiama al Realismo contemporaneo. Forse il più aderente al concetto fu quello che, negli anni ‘70, si definiva Realismo Fotografico, ricco di particolari, e descri-vente momenti leggibili della realtà. In

seguito questo stile sarebbe convogliato nell’Iperrealismo, tanto per intenderci.Ottavio Iori, coltivava anche una pas-sione “minore”, quella degli aerei e del-l’aviazione, appassionato a quelle mac-chine da guerra che sapeva descrivere con precisione certosina.Tornato in patria, per rendere omaggio alla sua città, Reggio Emilia, dove final-mente aveva deciso di mettere su casa, incominciò a raccogliere notizie detta-gliate, storiche e tecniche , su uno dei momenti storici più drammatici del XX secolo : il bombardamento del gennaio 1944 da parte degli angloamericani.Un cenno storico. Nel 1944, a nord del-l’appennino tosco-emiliano non erano ancora arrivati gli Alleati, il territorio fa-ceva parte ancora della R.S.I. (Repubbli-

ca Sociale Italiana), sotto dominio germanico. A Reggio, già da prima della guerra , esisteva lo stabili-

mento Caproni, uno dei più moderni im-piantii d’Europa, con annesso aeroporto di collaudo, che produceva i mitici caccia RE2000 e RE2001 (e sarebbe arrivato fino al modello RE2005, ormai a guerra finita), impianto utilizzato sia dall’eserci-to repubblicano sia dall’alleato tedesco. Questo per chiarire l’interesse strategico al bombardamento di Reggio , da parte degli angloamericani.Tornando al nostro artista, a guerra fini-ta, lui, padrone della lingua inglese, coi buoni uffici dei comandi USAF, cominciò a fare ricerche negli Stati Uniti sui modelli degli aerei costituenti le squadriglie che bombardarono Reggio l’8 gennaio del ‘44 alle 13,30. Iniziò così a lavorare a questo grande quadro, che rappresenta un “uni-cum” nel suo genere. Unica licenza d’ar-tista, il cielo di Reggio a Gennaio , è stato dipinto più simile a quello della savana keniana, che a quello padano, in modo che la grande luce potesse permettere una lettura del quadro nei particolari, perfettamente riconoscibili , anche con la lente d’ingrandimento.L’anno 2014 è il settantesimo anniversa-rio di quell’evento apocalittico, e, nella memoria di chi scrive, che allora era in prima elementare, resta il ricordo della grande quantità di tessere musive colo-rate, che avevano composto il mosaico della Libertà, assemblato nel 1935, dal bolognese Garzia Fioresi, per decorare l’intera facciata centrale della Stazione ferroviaria. Colpita in pieno da una bom-ba da 500 libbre. Tessere musive che per anni dopo la guerra , continuammo a trovare negli angoli più remoti di Reg-gio.Testimonianza duratura di un evento drammatico, del quale a noi bambini , sfuggiva l’importanza essenziale e stori-ca. Vinicio Ottavio Iori ,è morto a Reggio il 25 maggio 2008. n

Iori Ottavio “Rinoceronti e Kilimangiaro”Ottavio Iori nello studio

Iori Ottavio “Rinoceronti e Monte Kenia”

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Guastalla

di Enrico Pirondini

n territorio

C’era la folla delle grandi occa-sioni lo scorso 8 marzo alla inaugurazione del museo “An-tonio Ligabue”.

C’erano i vecchi amici (all’epoca ragazzini “pestiferi” a caccia delle sue caramelle); c’erano i primi critici d’arte che hanno intuito il suo talento; c’erano gli ammini-stratori pubblici della Bassa che da que-sto “rilancio di Toni” si attendono risultati (anche) in termini turistici. E c’era, in testa a tutti, patron Giuseppe Caleffi, “inventore” del museo realizza-to nella casetta che suo padre Celestino “barattò” con un quadro di Ligabue soc-correndo così il pittore nei suoi ultimi quattro anni di vita. Il regista Ezio Aldoni da Brescello (tra il pubblico il vice sindaco Andrea Setti) ha curato il progetto multimediale del mu-seo, ricostruendo la storia di Toni con pannelli esplicativi ed allestendo una sa-letta-cinema per la proiezione dei film e documentari realizzati per Ligabue. Dagli anni Sessanta ai giorni nostri. L’inaugurazione è stata dedicata all’ostes-sa Cesarina, amore platonico di Toni.

Piccolo museo - Da sabato 8 marzo la vecchia dimora di “Toni il matto” è dun-que a tutti gli effetti un piccolo museo. Una struttura semplice in cui, accanto alle “cose a lui più care” - il letto, la moto, i pennelli, il cavalletto in legno, la sveglia sul comodino, - si alternano i pannelli esplicativi in due lingue che raccontano la sua vita errabonda e tormentata. Dalla natia Zurigo agli argini del Po. E poi qua-dri, foto, ricordi ingialliti.

La “casetta” di Toni Ligabue è diventata un museo

“Qui poche cose ma vere” spiega Ezio Aldoni. E aggiunge: “E’ un percorso precostituito che riporta il vi-sitatore a rivivere la sofferta vicenda umana di Ligabue ed a mettere in evidenza i suoi straordinari risultati artistici attraverso gli oggetti che gli sono appartenuti; cioè docu-menti, riproduzioni delle sue opere, quadri originali e molto materiale in gran parte inedi-to. Abbiamo anche preparato dei video che proietteremo nel-la saletta apposita per fare ascoltare la viva voce di chi l’ha conosciuto, i commenti dei critici, eccetera. Abbiamo fatto una lunga ricer-ca”. Visibilmente soddisfatto il patron Giu-seppe Caleffi, “motore” del museo, te-stimone diretto delle vicende di Ligabue, coproduttore del film sulla vita dell’ar-tista (voce narrante Alessandro Haber) atteso sul mercato nei prossimi mesi.

Il docu-film - Tra i video che saranno proiettati nella saletta-cinema - in questi giorni si può assistere allo storico docu-mentario del regista Raffaele Andreassi realizzato nel 1961 e presentato al Fe-stival di Cannes - ci sarà presto il docu-film del regista Ezio Aldoni. Un’opera di circa un’ora, un viaggio visivo attraverso

In cinque sale la “narrazione” della vita di un artista grande e tormentato

Taglio del nastro dedicato a Cesarina, l’amore platonico del pittore

Taglio del nastro al Museo Ligabue. In primo piano l’assessore Livia Bianchi e il patron del Museo Giuseppe Caleffi

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territorio n

i luoghi dell’infanzia e della adolescenza, da Zurigo a Gualtieri e Guastalla. Dice Aldoni. “Le testimonianze raccolte? Tante e di qualità. Cito Vittorio Sgarbi, gli edi-tori Augusto Agosta Tota e Franco Maria Ricci. E poi l’attrice Pamela Villoresi che già recitava nel celebre sceneggiato Rai di Salvatore Nocita, tre puntate realizza-te nel 1977, scritte da Cesare Zavattini e Arnaldo Bagnasco, magistralmente inter-pretate da Flavio Bucci. E c’è pure Beppe Carletti de I Nomadi; come si ricorderà nel 1991 I Nomadi hanno scritto ed in-terpretato la canzone “Dammi un bacio”, canzone dedicata a Toni. Cantava proprio l’indimenticato Augusto Daolio.

Il quadro inedito - Sorpresa al taglio del nastro: patron Caleffi ha presentato il quadro inedito “Ritratto di Adolfo Butta-relli” dipinto nel 1949. Lo stesso Buttarelli, oggi 94enne, avrebbe dovuto presentarlo ma una “indisposizione” lo ha costretto

Informazioni: Museo Antonio Ligabue, Centro Culturale “Il Borgo”, via Giardino

27, Gualtieri (RE)cell.333/6546098 ; 0522-828439

Aperto tutti i giorni: 9.30- 12.30/15.00-19.00. Giorno di chiusura:martedi.

Chiuso il mese di agosto e dal 20 dicembre al 28 febbraio.

e-mail: [email protected] museo ligabue.it

Il regista Ezio Aldoni di Brescello,autore del progetto museale su Antonio Ligabue e del docu-film sull’artista

al forfait. Ha spiegato al suo posto, Caleffi: “E’ talmente forte la linfa vitale trasfusa nel qua-dro che l’invecchiamento anagrafico e somatico diventa secondario. E’ un ritratto di Dorian Gray fatto col pennello”.

All’Expo con Ghizzardi - Il presi-dente del “Centro Studi & Archivio Antonio Li-gabue” (sede a Parma) è entusiasta del piccolo Museo: “Sì, a Gualtieri è stata fatta una cosa straordinaria. Si tratta di una operazione portata avanti con intel-ligenza ed amore per Toni. Una iniziativa lodevole che sarà seguita da molti visita-tori. Anche perché Ligabue tra un anno

sarà una stella All’Expo di Milano dove ar-riveranno 22 milioni di visitatori da tutto il mondo. Noi all’Expo 2015 presenteremo oltre 200 opere di Ligabue e l’immagine simbolo del pittore sarà il Leopardo dipin-to nel 1955, un autentico capolavoro. Ma in questi giorni stiamo lavorando per met-tergli accanto un altro grande artista della nostra terra cioè Pietro Ghizzardi (1906-1986). Il nostro Centro studi ha da poco presentato, in due volumi, la prima Cata-logazione generale della sua vasta opera. Ghizzardi, con Ligabue e Bruno Rovesti, ha costituito a lungo la triade dei grandi maestri del naifismo padano”. n

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n territorio

di Danilo Morini

Storia e storie di paesi reggiani

Levizzano di Baiso

E’ la più importante delle fra-zioni del Comune di Baiso sia per estensione territoria-le che per popolazione resi-

dente. Il suo territorio si estende dalla riva sinistra del fiume Secchia a soli mt. 207 di altitudine per salire sino a mt. 635 della borgata La Piola sul confine con Valestra di Carpineti per poi ridiscendere verso il Rio Lucenta affluente del Secchia.Il massimo dei suoi residenti è di 1455 unità nel censimento del 1951 per scen-dere con la riduzione della popolazione attiva in agricoltura a 1043 nel 1961 , di-minuendo ancora agli attuali 547.Il più antico riferimento storico a Leviz-zano è, secondo il Tiraboschi, reperibile in una carta del Monastero di Sam Tom-maso di Reggio del 1061 in cui Alda, figlia di Ubaldo “de loco Liviciano” dona alcuni suoi beni siti in prossimità di Reggio allo stesso Monastero. Poi in una carta del Monastero di Marola del 1144 si trova ci-tato il “Castro et Villa de Leviciano”.In epoca medievale il castello appartiene alla rissosa famiglia reggiana dei Fogliani. Con il consolidarsi del potere su Reggio e Modena dei Duchi Estensi Levizzano con le vicine Debbia e Saltino è affidata in feudo a famiglie nobili modenesi, dappri-ma ai Tassoni e poi sino all’estinzione dei feudi ai Marchesi Levizzani, che prendono il loro cognome da un’altra Levizzano, fra-zione del comune modenese di Castelnuo-vo Rangone. La famiglia Levizzani vante-rà al suo interno due Cardinali, Giuseppe

(1690-1753) e Carlo (1722-1802) e sarà proprietaria di un importante palazzo a Modena in Corso Canalchiaro.Non mancava un Castello come pure non mancava la Chiesa ma i movimenti frano-si, tuttora una preoccupazione per l’inte-ro territorio di Baiso, ne determinarono il crollo sì da trasformarne nel 1817 l’area in cui sorgeva il castello nel nuovo cimitero. Anche la seicentesca Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giorgio, danneggiata da frane dovette essere demolita nel 1960 e ricostruita ex-novo sì da essere consa-crata nell’anno successivo in coincidenza con la Festa del patrono San Giorgio dal

Vescovo Socche. Artefice di questa rico-struzione fu l’attivissimo parroco, Don Giuseppe Monelli, che era originario di Collagna e sarà parroco molto ascoltato e influente per ben 50 anni dal 1942 al 1992.La Chiesa parrocchiale è sita in borgata Teneggia al centro del vasto territorio della frazione che è però caratterizzato da numerose altre borgate; gli atti dei censimenti ne enumerano ben diciotto: dalla più centrale, Teneggia a ben altre 18, e cioè Borgo, Borgonovo, Ca’ di Ca-millo, Caliceto, Calita, Carrobbio, Casino, Corciolano, La Piola, La Serra di Sopra,

Immagine storica di Levizzano, sullo sfondo Chiesa seicentesca demolita nel 1960

Levizzano, Chiesa nuova di San Giorgio

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territorio n

La Serra di Sotto, Lugara, Magliatica di Sopra, Magliatica di Sotto, Marzano, Mon-chio, Montecerredolo e Muraglione. Non mancavano anche tante case sparse che nel 1951 contavano ben 372 residenti. Ri-sulta ovvio collegare ai nomi delle borgate altrettanti cognomi ben presenti in paese come Teneggi, Caliceti, Casini, Serri, Lu-gari e Marzani. Se torniamo alla tendenza alla diminuzio-ne del numero di residenti, notiamo però che per la borgata Muraglione la tendenza invece si inverte: dai 136 ivi residenti nel 1951 oggi invece ne contiamo ben 219. E questo fatto è dovuto alla collocazione fisica della borgata stessa. Occorre in-fatti andare ai primissimi anni del 1900 quando l’Amministrazione Provinciale di Reggio Emilia dispose una variante, e si trattava al tempo di una variante di rilievo anche per il costo della stessa, alla Strada Provinciale delle Radici, che inizialmente verso la fine del 1800 era stata costruita in fregio e al piede della collina; questa errata scelta iniziale determinò continue

spese di manutenzione per tene-re aperta la strada a causa dei continui smottamenti derivanti dagli instabili terreni sovrastante l’originaria sede stradale.

L’Amministrazione provinciale dispose una variante alla sede stradale costruendo nel 1901 in fregio al greto del Secchia, che all’altezza di Levizzano aveva ed ha tut-tora un ampio letto, un poderoso muro di mattoni, il cosiddetto Muraglione, dotato di una scarpa nella parte sottostante ver-so il greto del fiume e di una spalletta a livello stradale ininterrotta per ben oltre tre chilometri.La strada così rinnovata non ha più su-bito interruzioni per frane ed ha inoltre consentito di rendere sicuri e fabbricabili tutti terreni siti tra la nuova sede stradale ed il piede della collina. Venne così subito costruito dalla famiglia Vaccari un nuovo Mulino che, sfruttando un canale deriva-to dal Secchia, produceva anche energia elettrica anche ad uso di illuminazione delle case.Più recentemente tutte queste aree han-no visto realizzarsi nuovi insediamenti abitativi ma anche attività artigianali di ottimo livello come la Falegnameria Ca-rani e commerciali con ben tre ristoranto-

pizzerie. Operano anche aziende industriali cerami-che come “I Pietri-ni” collegata alla azienda dei fratel-li Luca, Marco ed Emanuela Pollini della vicina Rote-glia ed entram-be specializzate nella lavorazione del marmo e del-la ceramica con prodotti innovati-vi come Mosaico,

La casa della famiglia Mercati in borgata Piola

Rosoni e tagli particolari alla ri-cerca del nuovo prestando atten-zione alle esigenze della clientela e garantendo occupazione a 35 dipendenti.La spalletta del Muraglione è ri-masta intatta e continua per ol-tre 50 anni dalla sua costruzione sì da venire additati come corag-giosi, ma potrei dire anche pe-ricolosamente imprudenti, quei pochi che osavano sopra percor-rerla in bicicletta ma anche con motocicli. In tempi più recenti la spalletta è stata tagliata in più punti per poter accedere sia ad fabbricato ad uso commerciale sia agli impianti sportivi e ad un area adibita a vivaio costruiti e siti sul lato del fiume.Il toponimo Muraglione è uti-lizzato sia per una frazione del comune di Urbania in provincia di Pesaro, essa pura contraddi-stinta da un muro che la difende

dal fiume Metauro, sia e soprattutto per un importante passo stradale appennini-co che congiunge Forli con Pontassieve in Toscana. Nel 1836 il Granduca Leopoldo ivi dispose la costruzione di un potente muraglione per difendere il passo dai ven-ti e dalle nevi, e così diventò noto, e lo è tuttora, come Passo del Muraglione.Levizzano vanta figli illustri: si tratta dei tre fratelli di cognome Mercati; ciascuno di loro ha una voce dedicatagli sulla Enci-clopedia Treccani: un vero e proprio uni-cum per una famiglia reggiana. Ad onor del vero sono tutti tre nati a Gaida sulla Via Emilia, ove il loro padre svolgeva il ruolo di Veterinario Condotto alle dipen-denze del Comune di Reggio Emilia, ma erano legatissimi a Levizzano, il paese in cui era nato il padre e di cui era da secoli originaria la famiglia.In borgata Piola esiste ancora la loro casa paterna, tuttora di proprietà Mercati, in cui hanno passato lunghi periodi estivi quando rientravano dai loro importantis-simi impegni romani od accademici.Si tratta dei tre fratelli Giovanni (1866-1957), Angelo (1870-1955) e Silvio Giusep-pe (1877-1963): i primi due ecclesiastici, entrambi eruditi e storici di eccezionale, valore hanno ricoperto per molti anni ruoli di primaria i importanza in Vaticano. Giovanni venne addirittura creato da Papa Pio XI° Cardinale nel 1936 e preposto alla Biblioteca ed all’Archivio Vaticano mentre Angelo fu Prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano. Silvio Giuseppe è considerato il maggiore esperto italiano di studi bizan-tini e fu docente universitario sia a Cata-nia che a Roma. Giovanni ebbe alle sue dipendenze presso la Biblioteca Vaticana durante gli anni del Fascismo come sem-plice impiegato Alcide De Gasperi, futu-ro Presidente del Consiglio dei Ministri e Leader dal 1944 al 1954 della Democrazia Cristiana. n

Lago della Piola di Levizzano

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n costume e società

I bambini di un tempo

di Giacomo Sironi

Sarà per l’abitudine di ricordare, grazie alla memoria ancora inden-ne dal logorio dell’età, sarà perché nel nostro arco di tempo abbiamo

assistito ad un’evoluzione “assordante”, in bene e in male, sarà per l’evoluzione culturale, tecnologica, dei costumi, di certa ricchezza e comodità diffuse (no-nostante la pesante crisi), nonché per l’organizzazione di pubblica assistenza e sostegno, conquistata e accresciuta negli ultimi decenni per la nostra gente, anche se i nostri nipoti non amano ascoltare le nostre storie vissute, io resto innamorato della mia fanciullezza, direi minimalista, vissuta in tempo di guerra. Avevo 5-6 anni, all’estremità del cortile, a ridosso di un grande cespuglio sempreverde af-fiancato da un frutice di lilla, scaricavo tutte le mie rabbie di bambino irrequieto, talvolta incontentabile, sempre voglioso di cose nuove e anche un po’ pazze. Mi divertivo a costruire giocattoli strani per scimmiottare quelli veri, che a casa mia non arrivavano mai, perché il poco dena-ro che circolava, era destinato a cose più importanti.Sono nato a Reggiolo nel ‘36’, in Italia si parlava di banane, mandarini e ara-chidi, che avremmo mangiato a minor costo - mi raccontarono anni dopo - per le conquiste coloniali in Africa (Etiopia). E intanto arrivavano le carrube, da non so dove: alimento per animali, ma anche per grandi e bambini. I miei primi ricordi familiari risalgono all’autunno del ‘40, ma è con la frequenza all’asilo infantile nel 1941-’42 e l’inizio delle elementari nello stesso autunno, che trovo più ordine nella mia memoria: oltre 70 anni fa. Mio padre, trentasettenne, richiamato in grigioverde

Ricordi di 70 anni fa: quando si stava peggio ma ci si amava di più

... E i nipoti non hanno tempo d’ascoltare

Nostalgia d’infanzia

nel ‘40 - dopo qualche giorno, come capo famiglia con due figli minori, due fratelli inabili a carico e una campagna da colti-vare - fu congedato e rimandato a casa. Si considerava fortunato, perché qualche suo coetaneo - con diverso stato familia-re - fu inviato nei Balcani e non ritorne-rà. Era ormai tempo di guerra dichiarata da Mussolini: il conflitto si propagava ed il regime fascista cercava di camuffare difficoltà e inadeguatezze crescenti, con allucinanti proclami, richiamando sotto le armi uomini non più giovani, a ritmo crescente. Si parlava di moschetti veri e finti. La mia famiglia s’arrabattava in un piccolo podere, coltivato bene ma sempre misero, in quantità di prodotti e negato a ricavi importanti. Tre mucche nella stalla, due da tiro, una giovenca e solitamen-te una vacca che non aveva concepito quell’anno, utile per un po’ di latte anche nell’inverno. Quando andava bene, c’era un paio di vitelli da vendere nell’autunno successivo. I miei genitori, Gaetano e Lea - con mio zio Luigi più anziano e cardio-patico che li aiutava come poteva - con-ducevano un poderino di circa tre ettari, svolgendo tutti i lavori, tranne la mietitu-

ra e la vendemmia, quando assumevano qualche lavorante a giornate per smaltire la raccolta manuale, in pochi giorni. Sem-pre in casa, invece, zia Dialma, superati i cinquant’anni con forte disagio di deam-bulazione, colpita da poliomielite infantile, attendeva alla cucina e a qualche lavoret-to di maglieria. Mio fratello Giovanni, di 9 anni più grande di me, bravo e assiduo sui libri, era stato avviato agli studi: aveva finito l’Istituto Tecnico Inferiore (Ginna-sio) a Guastalla ed era stato iscritto, nel ‘42, all’Istituto industriale “G. Rossi” di Vicenza, per diplomarsi perito aeronauti-co. Andava matto per gli aerei. Invece io faticavo ad avvicinarmi ai libri e ai qua-derni. Avevo frequentato, pur con qualche assenza, l’annata dell’asilo infantile che precedeva la prima classe elementare, con una insegnate che riversava amore sugli allievi, ma incuteva soggezione per il modo austero di fare. Ci sentivamo più piccoli di quanto eravamo. Un giorno ci visitò in classe un ufficiale dell’esercito: vestiva in divisa kaki, cosid-detta coloniale, era il tenente d’artiglieria Gino Bindocci, aggregato al corpo della Marina nell’Isola di Pantelleria; senese

Sarà perché nel nostro arco di tempo abbiamo assistito ad un’evoluzione “assordante”, in bene e in male, io resto innamorato della mia fanciullezza, direi minimalista, vissuta in tempo di guerra

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costume e società n

d’origine ma reggiolese d’adozione. Noi scolaretti, istruiti dalla maestra, all’entra-ta dell’ufficiale scattammo tutti in piedi per un caloroso benvenuto. Quell’uomo, serio e cortese con la maestra, ci rac-comandò di amare la patria, lo studio, i genitori e di pregare per i soldati: “ (...) i quattro punti ‘cardinali’ - ci disse - da te-nere sempre presenti nella vostra testo-lina”. Non avevamo mai visto un soldato vestito così bene e senza fucile; appena uscito, chiesi alla maestra: “Ma quello è un soldato vero?”. Lei sorrise affermati-vamente con mezza carezza: mi sentii più amico della maestra.Ho nostalgia della casa di campagna del-la mia infanzia, con l’attiguo terreno a levante del paese, che - da oltre un de-cennio demolita - ha fatto spazio ad un nuovo quartiere residenziale. Sono state costruite case, permettendo il possesso di un tetto, proprio a gente che prima abitava in affitto. E gli ultimi governanti in carica, seppure quelle quattro pareti siano frutto di enormi sacrifici, non san-no che bastonarli con tasse e tributi: devono sopperire agli sprechi che si va per-petrando da decenni nella spesa pubblica. A proposito dell’abitare in case in affit-to, quand’ero piccolo e fino all’immediato dopoguerra, era d’uso - per molte fami-glie di bifolchi e salariati fissi che fruivano di “una spesa”, cioè di dodici mesi di salario e l’alloggio garantito, fare il San Martino (11 novembre)

- traslocare (spatinàr) per andare ad abitare in altro cascinale di un nuovo padrone, che of-friva lavoro a migliori condizioni. Carri agricoli e carretti per strada, al tiro di bovini e cavalli, con le povere masse-rizie della famiglia del bifolco, è sempre stata - forse perché lo faceva notare mia madre, che aveva provata l’espe-

rienza quand’era bambina - una scena di struggente disagio: un letto, un armadio, una cas-sapanca, una tavola con gam-be all’insù, comodini con pitali quanti erano i componenti adul-ti della famiglia, un mastello grande con dentro altri più pic-coli. Si scorgevano alcune galli-ne custodite in una cassetta da uva, alla rinfusa c’erano arnesi da lavoro, un asse per fare la sfoglia, legna spaccata da arde-re per l’inverno. Poi su un carro a seguire, un grande involucro con la biancheria di casa e quei pochi abiti decenti per le feste comandate. Non era raro ci fos-se, nel bel mezzo, al sicuro da cadute, una culla con dentro un neonato, poi altre cianfrusaglie in cassette di legno e articoli in vetro e terraglia da non rom-pere. Dal mio cortile, sentivo i passanti salutare chi faceva San Martino, davanti alla tradotta: “Ciao, fet sanmartìn? An dù vet?” (Ciao, fai San Martino? Dove vai?). E capitava che il bifolco, già ammorbato dalla fatica di dover cambiare casa e pa-drone, rispondesse insolentito per il ripe-tersi della domanda per strada: “A vagh in paradis.., coiòn!”. La nostra casa di campagna in Borgo Lun-go, faceva parte di un caseggiato vetusto, quasi cadente per la parte rurale. Un po’ più in ordine l’abitazione, costruita nel se-colo precedente (1830-40). Aveva avuto un passato la nostra casa - raccontava mio padre - perché nella seconda metà dell’Ottocento fu adibita a locanda, con qualche camera per il pernottamento dei forestieri e lo stallo dei cavalli. Ancora in tempo di guerra ultima, esistevano scu-ri delle finestre a due ante, con un foro

tondo, a mò di spioncino, per controllare l’esterno e infilare - per difendersi da in-desiderati o malfattori - anche una bocca da fuoco. Lo stesso spioncino, di circa 6 cm di diametro, lievemente conico, chiuso da un tappo di legno, c’era anche in un mattone del pavimento di ogni camera al primo piano, per controllare il sottostan-te locale. Si diceva che giocassero anche d’azzardo. C’era un oste senza scrupoli - raccontavano gli anziani del Borgo - capa-ce di ridurre alla ragione, con mezzi assai convincenti, qualche cliente alticcio, che cadeva in escandescenze. Un buttafuori dei tempi moderni. La campagna era ricca di frutti e di antiche vigne, poi rinnovate, che negli anni Quaranta, in tempo di guer-ra, producevano uve d’ottima qualità. C’era misura, nobiltà anche nelle ristret-tezze, valeva una parola data, ci si pre-stava una coppietta di pane o un pizzico di sale tra vicini di casa. L’amore umano e affettivo legava giovani e anziani e si fa-ceva tesoro delle testimonianze dei nostri nonni. Oggi c’è Internet, MMS, iPhone,

SmartPhone, iPad, tutti sanno di tutto, a meno che l’Enel tol-ga corrente o le batterie siano esaurite. E per questi nuovi mezzi tecnologici e informa-tici straordinari, molta gente giovane stenta a scrivere con penna o matita, con grafia da gallina. Allora si stava peggio ma c’era misura di se stessi, ci si amava di più. Non si parlava di virtuale. n

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n musica

Concerto

Domenica 2 marzo presso il no-stro sempre magnifico teatro si è tenuto il concerto che avrebbe dovuto vedere protagonisti Sol

Gabetta e Igor Levit. Data l’indisposizione del pianista russo, la giovane strumenti-sta di Cordoba è stata accompagnata da una pianista che non avevo mai avuto oc-casione di ascoltare: Lauma Skride. Devo dire che tale sostituzione è stata quanto meno provvidenziale in quanto la giova-ne lettone, per i motivi che vi andrò a raccontare, ha catalizzato fortemente la mia attenzione, forse più della solista. La giovane violoncellista ha eseguito le Variazioni WoO 46 e la Sonata n.3 op.69

Sol rifulge al ValliGrande performance

della violoncellista argentina Sol Gabetta

di Beethoven e la Sonata op.58 di Mendelsshon con grande perizia, musicalità e bellissimo suono. Il Gua-dagnini che la ragazza utilizza ha una voce magnifica, anche se resta da capire perché il rapporto fra le due strumentiste fosse palesemente sbilanciato a favore della pianista. La Skride d’altra parte è musicista notevolissima e accarezzava i tasti producendo dinamiche perfette: andrebbe quindi indagato il perchè di questa evidente diversità di volume so-noro che, va detto, non ha giovato alla performance in quanto, spesso, il Gua-dagnini spariva letteralmente nelle spire sonore del grancoda Steinway. Aggiungo

che il rapporto sonoro in un duo è tema ovviamente molto importante e

che tale aspetto andrebbe curato con grande attenzione.

A dispetto di questo neo, Sol Gabetta è un’ottima musicista, ha tutti i crismi della star internazionale: una notevole capacità tecnica, ottima musicalità, vittorie in un concorsi importanti, premi discografici,

di Marcello Mazzoni

Sol Gabetta

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musica nun’atteggiamento molto “friendly” che piace al pubblico, un volto estremamente spendibile in termini di immagine. Questi due ultime peculiarità sono oggi forse più rilevanti di tutto il resto e temo che, tri-stemente, spingano le scelte delle agen-zie verso musicisti piuttosto che altri, a scapito della qualità.Mi spiace fare questo ragionamento pren-dendo spunto dalla performance di Sol Gabetta che ha meno colpe di altri, ma credo sia una situazione che vada rimar-cata ed analizzata.Valutando le stars che a livello internazio-nale ci vengono imposte e che poi arriva-no nei nostri teatri, non riesco a non farmi alcune semplici domande. La prima è la seguente: cosa mi spingeva da ragazzi-no ad andare a sentire i grandi musicisti? Mi riferisco ai vari Richter, Horowitz, Ar-gerich, Rubinstein, Michelangeli, Rostro-povich, Heifetz, Oistrackh. La tecnica? Le qualità strumentali? Il virtuosismo? Le idee musicali? No, nulla di tutto ciò. Pensandoci bene, andavo a sentire questi grandi musicisti per la personalità: era-no individui con una ricchezza interiore, culturale impressionante, sono stati es-seri umani complessi che hanno portato, insieme a tali ricchezze, una fortissima dose di contraddizioni. Il ritiro dalle scene di Horowitz e Pogorelich, le eccentricità di Gould, la compulsività di Pollini, il di-vismo di Michelangeli: sono il risultato di personalità potenti e affascinanti che rendevano questi musicisti irresistibili. Quanti pianisti conosco che abbiano il controllo tecnico dei mostri sacri che ho citato? A decine. Quanti strumentisti co-nosco che abbiano la stessa qualità mu-

sicale? Altrettanti. Allora risulta evidente che ciò che mi portava ad ascoltare questi personaggi era ciò che avevano da dire attraverso la musica, perché attraverso questo mezzo, ogni interprete esprime profondamente se stesso. Sul palco si è nudi. Sol Gabetta è un’ottima musicista, musi-calmente ineccepibile, tecnicamente soli-da, ma, sinceramente, non emoziona, non coinvolge. O perlomeno non lo fa come i

grandi dei tempi passati. In quello stesso teatro ho avuto modo di sentire alcuni anni fa Natalia Gutman, interprete di un’altra epoca, di un’altra generazione, rapportata alla quale la gio-vane franco-argentina sembra uscire da un altro universo. Ci sono generazioni di mezzo, sono cambiate le carte in tavola e i grandi interpreti, le grande individualità sono diventate scomode. Le agenzie, che tutto possono, non scelgono interpreti

con ingombranti persona-lità e smisurati ego perché sono complessi da gesti-re. Concludo riportando la frase di un importan-tissimo agente col quale recentemente parlavo di questi temi. Dopo avermi dato ragione, dopo aver asserito che, se fosse per lui, oggi non andrebbe a sentire una sola perfor-mance degli artisti di cui tutela gli interessi, ha ag-giunto ciò che segue: “Ma se scritturassi Pogorelich per una tournée in Cina nella quale dovesse com-parire con le scarpe di una nota azienda di abbiglia-mento sportivo che spon-sorizza l’evento secondo te le indosserebbe? Quindi scelgo altri, meno interes-santi, meno creativi, meno originali, ma più gestibili”. Dopo questa, buona notte a tutti..... n

A sin.: Sol Gabetta e Lauma Skride

Lauma Skride

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n musica

di Luigi Cocconcelli

1986Festival di SanremoPresenta Loretta Goggi

1) “Adesso tu” - Eros Ramazzotti2) “Il clarinetto” - Renzo Arbore3) “Senza un briciolo di testa” - Marcella

Nuove proposte: vince Lena Biolcati con “Grande grande amore”

Premio della critica: “Rien ne va plus” di Enrico Ruggeri

1986La classifica di Radioerre1) “Adesso tu” - Eros Ramazzotti2) “Bello e impossibile” - Gianna Nannini3) “Lei verrà” - Mango4) “Io nascerò” - Loretta Goggi5) “Ti sento” - Matia Bazar6) “Senza un briciolo di testa” Marcella7) “E’ tutto un attimo” Anna Oxa8) “L’onda” - Riccardo Cocciante9) “Via di qua” - Mina e Fausto leali10) “Innamoratissimo” - Righeira

I migliori anni con...

Alla luce anche dei recenti emendamen-ti bocciati in Parlamento, è davvero di stretta attualità la diatriba sulle co-siddette quote rosa e sulla questione

della “parità di genere”. Se ne parla e se ne discute da anni in nome e per conto di una presunta ingiustizia che vede il sesso femmi-nile rincorrere da sempre la supremazia del-l’uomo in tutti i settori della società civile.Eppure, trasportando il discorso su binari più leggeri come ad esempio il mondo dello spet-tacolo, le cose paiono già in passato essere andate molto diversamente.Basti pensare ad esempio che nel 1986, anno oggetto dei nostri ricordi in questo numero di “Stampa reggiana”, successe a tal proposito un fatto a dir poco rivoluzionario.Accadde che per la prima volta nella storia del festival di Sanremo, l’evento nazional-po-polare per eccellenza della televisione italia-na, la conduzione fu affidata interamente ad una donna. Il suo nome? Loretta Goggi.Il curriculum parlava chiaro: cantante, attri-ce, conduttrice tv, showgirl, doppiatrice, imi-tatrice...dobbiamo aggiungere altro? Si può davvero dire che le credenziali per calcare da solista il palco dell’Ariston le avesse sicura-mente tutte...Eppure, come spesso ama scherzare Loretta nei suoi spettacoli, la conduzione del festival le piombò addosso non a seguito di scelta ra-gionata ma come un fulmine a ciel sereno per un caso meramente fortuito.Ci fu infatti all’ultimo momento una defezione importante: Pippo Baudo, reduce dai succes-si festivalieri degli anni precedenti, nell’86 decise improvvisamente di sposarsi (il colpo di fulmine con la Ricciarelli nacque nel suo “Fantastico”qualche mese prima). La data delle nozze, il 18 gennaio, era troppo vicina a

da sin. Mauro Micheloni,

Loretta Goggi, Anna Pettinelli

e Sergio Mancinelli

19 86

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musica n

in ItaliaFebbraio: le Bierre uccidono a Firenze l’ex sindaco repub-blicano Lando ContiMarzo: - esplode a Milano il caso del vino al metanolo. 23 i morti per avvelenamento - muore avvelenato in carcere a Voghera il finanziere Michele Sindona Aprile: storico incontro a Roma tra il Papa e il rabbino ToaffMaggio: dopo l’esplosione di Chernobyl il governo italiano vieta la vendita di verdure e la somministrazione di latte fresco ai bambiniLuglio: obbligatorio il casco per i motociclisti in tutta ItaliaSettembre: il grande Frank Sinatra si esibisce in un trionfale concerto al Palatrussardi di MilanoDicembre: Rita Levi Montalcini ottiene il Premio Nobel per la Medicina

nel mondoFebbraio: viene assassinato a Stoccolma il pre-mier svedese Olaf PalmeAprile: esplode il reattore numero 4 della centrale

nucleare di Chernobyl in Urss. Secondo notizie suc-cessive si verificano almeno 250 morti e molte malattie

inguaribiliGiugno: l’Argentina di Maradona vince i mondiali di calcio che si disputano in Messico. L’Italia esce agli ottavi.Ottobre: Alain Prost vince il campionato del mondo di automobi-lismoNovembre: muore per un ictus cerebrale il grande attore america-no Cary Grant

a ReggioFebbraio: visita ufficiale del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga alla “Confindustria”, alla “Lombardini motori”, a Campegine al sacrario dei Cervi, all’”Azienda gas acqua” e alla “Giglio”. Alla sera si reca al Municipale per l’opera “Nel giorno di Santa Cecilia”di Pourcell con nuovo allestimento di Pier Luigi PizziAprile: apre ufficialmente i battenti il “Centro fiera”di Mancasale in occasione dell’annuale “Rassegna suinicola internazionale”Giugno: - Reno Zoboli (Dc) è il nuovo presidente della Camera di Commercio di Reggio- Monsignor Camillo Ruini, 55anni, già vescovo ausiliario della Diocesi di Reggio e Guastalla, è nominato segretario generale della Conferenza episcopale italiana (Cei)Ottobre: rapimento di Severino Salati, imprenditore della “Salati srl”di Mancasale. Dopo 44 giorni Salati verrà liberato con un blitz dei carabinieri di Mestre in una casa di Oriago (Venezia) dove era tenuto prigioniero.

1986 cosa succedeva...

quella del festival (13 febbraio) e cosi’Pip-po, anche se molto a malincuore, rimise il mandato nelle mani della Rai che puntò quindi tutto su Loretta.Donna sola al comando dunque non solo per meriti acquisiti ma anche, diciamo cosi’, per...colpo di fortuna!Comunque la si guardi, l’importante è il risultato e la conduzione di un festival re-sta comunque sempre punto d’arrivo per chi fa spettacolo. In questo caso poi gli ascolti andarono particolarmente bene tanto da offuscare poi in fatto di ascol-ti i futuri festival condotti da donne sole (Carrà, Ventura e Clerici).Certo a contribuire al successo del Sanre-mo’86 ci fu anche la scelta di un ricco cast eterogeneo che partendo dal giovanissi-mo Eros Ramazzotti (vincitore con “Ades-so tu”) passava per il poliedrico Renzo Arbore (secondo con i suoi doppi sensi del “Clarinetto”) fino ad arrivare a Marcella (terza con “Senza un briciolo di testa”). Come curiosità segnaliamo che al 21°(e penultimo) posto si classificò l’allora quasi sconosciuto Zucchero con la sua “Canzo-ne triste”; di strada il ragazzo da allora pare averne fatta parecchia...Ma aldilà dei primi classificati al festival, ad imporsi nelle vendite fu anche un altro cantante in gara, Mango con “Lei verrà” il cui album sorpassò addirittura le 150mila copie vendute.Mango in quel Sanremo fu anche autore di “Re”che segnò il debutto della Bertè all’Ariston (destando il famoso scandalo per la sua performance pre-maman) e di “Io nascerò”, la sigla di apertura della kermesse cantata dalla conduttrice Loret-ta Goggi, brano che poi diventerà disco d’oro, battendo nelle vendite anche molte canzoni in gara.“Io nascerò”tra l’altro è anche il titolo del recente libro autobiografico di Loretta, la storia di un’artista dello spettacolo ma anche quella di una donna che, dopo un periodo di abbattimento spirituale (per la morte del marito e compagno di vita Gianni Brezza) ha trovato cosi’la forza di ricominciare. n

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Dalla parte dei tifosin sport

di Lorenzo Marcacci

S i scrive affidabilità, si legge An-drea Cinciarini. Questa è fonda-mentalmente la parola che più di tutte racchiude il percorso di

maturazione del play della Grissin Bon Reggio Emilia e della nazionale italiana. Un percorso che parte da lontano, dalla gavetta nelle minors, dai bassifondi della Legadue, fino ad arrivare ai parquet della Serie A con puntate più o meno fortunate sui campi scintillanti dell’Eurolega.Andrea Cinciarini è il simbolo di questa Pallacanestro Reggiana molto talentuosa si, ma a volte vittima delle sue indubbie qualità, una squadra capace di schianta-re nel fortino del Pala Bigi con il proprio gioco ed il proprio talento praticamente chiunque sia venuto a farle visita, salvo poi dare il classico calcione al secchio di latte appena riempito con prestazioni ne scegliere gative e davvero sottotono lon-tano dall’infuocato impianto di Via Gua-sco.Andrea Cinciarini è il leader che non ti aspetti, la personalità forte che prende per mano compagni, staff, tifosi e pure i passanti (se potesse) e li porta verso lidi

Il play pesarese ha fatto capire una volta di più quanto la sua leadership sia il faro che segna la via alla Pallacanatesro Reggiana targata Grissin Bon, nel bene come nel male

Sotto il segno del “Cincia”

spesso insperati o per lo meno sorpren-denti.Andrea Cinciarini è l’uomo dei riscatti, del “Ve l’avevo detto che potevo arrivare fino in cima”, del non risparmiarsi mai, del duro lavoro al servizio di un talento non immaginifico ma comunque splendente; colui che non si tira indietro, colui che la faccia la mette sempre, anche quando forse non dovrebbe.Ma Andrea Cinciarini è anche uomo dai numeri solidi (12.1 punti, 4.9 rimbalzi, 6.1 assist, 1.7 recuperi in 32,2 minuti di utilizzo medio in campionato), statistiche che stanno lì a dimostrare come il 27enne pesarese stia attraversando uno dei mo-menti di forma migliori della propria car-riera. Numeri, i suoi, che rispecchiano il miglioramento evidente in ogni carat-teristica del gioco ma che soprattutto ci dicono come questa squadra di Andrea proprio non possa fare a meno.In un’annata vissuta con tutto il gruppo sull’ottovolante della discontinuità e con alle spalle un europeo giocato da grande protagonista, il “Cincia” ha dovuto dare forfait proprio alla vigilia delle fasi finali

della Coppa Italia, causa il riacutizzarsi di un problema muscolare avuto proprio nel-la spedizione slovena dello scorso anno.Tutto il pubblico ha potuto vedere come Andrea fuori dal campo soffrisse insieme alla squadra, come un cavallo di razza che scalpita nel tentativo di poter spezzare le briglie e sprigionare nuovamente e libera-mente la propria energia.In campo la sua mancanza si è sentita eccome, complice anche il non brillante periodo di forma di molti compagni tra cui proprio quell’Ariel Filloy cambio designato di Cinciarini fin da inizio anno, ma biso-gna dire che il cuore grande ma per certi versi sorprendente di questa squadra in più di un’occasione ha mascherato questa pesante assenza.Poi, finalmente, il ritorno in campo: An-drea si ripresenta sul parquet di casa nel-la delicatissima gara contro l’allora capo-lista Enel Brindisi. Risultato? 18 punti, 6 rimbalzi, 9 assist e vittoria Reggio, come se di fatto dal campo non si fosse mai al-lontanato.Ma Andrea, con la squadra al seguito, ha scritto nei libri della società anche un al-

Tutta la grinta di Andrea Cinciarini

Rientrato dopo l’infortunio pre Final Eight di Coppa Italia

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sport n

tro record: la qualificazione alle Final Four di Eurochallenge dopo aver sconfitto nei quarti di finali al meglio delle tre gare (2 a 0 il risultato finale) l’ostica formazione, nonché campione in carica, del Samara.Una gara interna, la prima, davvero com-battuta e sudata che ha visto Cinciarini segnare 14 punti nell’ultimo decisivo parziale e strappare un successo che, complice la grande prova in Russia della compagine reggiana, si è tramutato nel coronamento di un sogno e nell’aggiorna-mento dei record societari.Sull’onda emotiva di questo grande tra-guardo, Cinciarini e compagnia hanno poi sbancato la Unipol Arena di Casalecchio di Reno vincendo 71-70 contro la Granarolo Bologna: per Andrea un’altra buonissima prova da 11 punti, 10 rimbalzi e 3 assit oltre ad alcune giocate decisive nell’infuo-cato finale.Questa grande vittoria esterna (soltan-to la seconda in tutto il campionato fino

ad ora disputato) non può che caricare a mille gli animi in vista della gara interna che i ragazzi di coach Menetti dovranno affrontare: al Pala Bigi arriva infatti la fresca vincitrice della Coppa Italia 2014, il Banco di Sardegna Sassari di coach Meo Sacchetti.La Dinamo si presenta a questa gara dopo la cocente eliminazione nei quarti di finale di Eurocup, ma nel bel mezzo di un periodo di forma stratosferico: oltre alla vittoria della coppa, la squadra dei cugini Diener ha infatti inanellato molte vittorie roboanti con punteggi altissimi e divari notevoli.Il basket spumeggiante, prettamente of-fensivo e decisamente divertente degli isolani è una delle novità più succulente del basket italiano dell’ultimo periodo: il presidente Sardara negli anni ha sempre aumentato il tasso tecnico della propria squadra arrivando a portare nella città sarda giocatori del calibro di Sani beciro-

vic e Bootsy Thornton.Il quintetto della Dinamo è guidato dal-l’ex Indiana Pacers Travis Diener, uno dei playmaker più completi e incisivi del nostro campionato. In guardia il cugino, Drake, soprannominato ManDrake per le doti di realizzatore: un esempio? Proprio sette giorni fa segnava ben 44 (!!!) punti con 18/26 totale dal campo alla malcapi-tata Reyer Venezia del nostro ex Donell Taylor. In ala piccola agisce l’ex Brindisi e Avellino Omar Thomas, ala piccola mol-to atletica e dalle buone doti difensive. Il ruolo di ala forte è occupato da uno dei migliori giocatori del torneo: Caleb Green, americano dal grande fisico e dal tiro da fuori mortifero. Il ruolo di centro è occu-pato da Dew Gordon, figliol prodigo della società biancoblu, atleta devastante e ot-timo rimbalzista.La panchina della Dinamo è una delle tan-te armi a disposizone di coach Sacchetti: il play tascabile Marques Green, ex Avel-

lino e Milano, è colui che cambia o da manforte a Travis Diener; Giacomo Devecchi, cugino dell’asso dei Denver Nuggets Danilo Gallinari, è il cambio delle guardie oltre che uno dei miglio-ri difensori della squadra; l’ala piccola di riserva è Brian Sacchetti, figlio del coach, talento modesto ma tiratore da fuori davvero pericoloso. I due cambi dei lunghi sono due giocatori davvero molto esperti del nostro campionato: Manuel Vanuzzo, capitano del Banco, ottimo tiratore dalla lunga distanza e giocatore dalla grande intelligenza cestistica; Benjamin Eze, ex Siena e Milano, porta tutta la sua esperien-za e la “capacità di vincere” a questo gruppo di grandi attaccanti.Sicuramente quella del Pala Bigi sarà una sfida da non perdere: una delle migliori difese del torneo contro l’at-

Marcin Gortat, centro polacco in forza ai Washington Wizards nella NBA

La squadra, di ritorno da Samara, con lo striscione a loro dedicato

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tacco più incisivo ed in forma del momento. Sarà anche la sfida del-le grandi individualità: Cinciarini contro Travis Diener, James White (per altro ex Sassari) contro Drake Diener e Ojars Silins contro Caleb Green.Una partita che vale tanto per la squadra di casa, per continuare ad allungare il filotto di vittorie aperto tra coppa e campionato, per conti-nuare nella ricerca di quella tanto agognata quadratura del cerchio che quest’anno fatica pure troppo ad arrivare, ma soprattutto per mettere un altro bel mattone verso il tanto ago-gnato piazzamento utile per poter parte-

SU e GIU’Torna la rubrica sul meglio e il peggio (a nostro modesto parere) dell’universo Pallacanestro Reggiana e non solo.

FINAL FOUR EUROCHALLENGETanti l’hanno definita la “Coppa del nonno”, troppi le hanno dato la colpa dello smarrimento delle energie che spesso questa squadra ha accusato. Opinioni condivisibili, certo. Ma la realtà è che Reggio Emilia per la prima volta nella sua storia sbarca alle fasi finali di una competizione europea.

Crediamo che ogni nonno reggiano sarebbe fiero di quel che hanno conquistato Anto-nutti e compagni. SOGNARE NON COSTA NIENTE.

ANDREA CINCIARINISe a qualcuno serviva un ulteriore indizio sull’imprescindibilità che questa squadra ha nei confronti di Andrea da Cattolica le ultime gare hanno tolto ogni dubbio: dal suo ritorno il “Cincia” ha guidato questa squadra alla vit-toria su Brindisi e al doppio successo su Samara, intervallate dalla brutta sconfitta di Pistoia: il tutto facendo praticamente sempre la cosa giusta nel

momento giusto. Se il lituano è già santo, Andrea è quasi...beato. MADE IN ITALY.

ANGELO GIGLICirca dieci anni fa se ne andò per dare la svolta decisiva alla propria carriera in rosea rampa di lancio. Dopo Treviso, Roma, Bologna sponda Virtus e tan-ta nazionale, “Angelone” è tornato e ci sta facendo vedere cosa è diventato. Arrivato a coprire la falla dell’infortunio di Brunner, il suo inserimento è

stato tanto fulmineo quanto positivo: il guanto di sfida alla corsa ai play off è lanciato. FIGLIOL PRODIGO.

ALESSANDRO GENTILEVent’anni, un talento straordinario, un fisico incredibile, un cognome dalla pesante eredità: con tutte queste caratteristiche, e dopo un europeo gio-cato da protagonista, il più giovane dei fratelli Gentile viene pure insignito dei gradi di capitano delle gloriose “Scarpette rosse” milanesi. Risultato?

Ruolo marginale nelle rotazioni di coach Banchi e atteggiamenti da peggiore dei Balo-telli. PERCHE’ FIGLIO MIO, PERCHE’?

KEITH LANGFORDUn marziano. Probabilmente, in questo momento, il miglior attaccante e realizzatore di tutti i campionati europei. Un signore che si permette di ammutolire l’orda ateniese dei 15.000 di Oaka con una tripla assassina di puro talento. Lo stesso personaggio che, ahilui, viene al Pala Bigi, domina

su tutti i 28 metri del campo, e si lascia andare al classico “dito sulle labbra” sprezzante nei confronti del pubblico avversario. No Keith, non si fa così. BUCCIA DI BANANA.

MARCIN GORTATSi sa, la NBA è una lega lontana tantissime miglia dai campi di casa nostra, ma qua si parla di un omone polacco (europeo al 100%) che se ne viene fuori proponendo, come accade nella lega professionistica americana di

hockey su ghiaccio, una “pausa” di 15, 20 secondi da concedere ai giocatori per scaz-zottarsi e sfogare le ire represse in momenti abbastanza caldi del gioco. Caro Marcin, suvvia, pensa a giocare. DALLA POLONIA CON (TROPPO) FURORE.

Il prossimo turno9ª giornata - Ritorno (Domenica 23/03/2014)

m Acea Roma - Victoria Libertas Pesaro (sabato 22/06)

m Enel Brindisi - Granarolo Bologna (diretta streaming su gazzetta.it)

m Montepaschi Siena - Sidigas Avellinom Cimberio Varese - Giorgio Tesi Group Pistoiam Grissin Bon Reggio Emilia - Banco di Sardegna Sassarim Pasta Reggia Caserta - Acqua Vitasnella Cantùm Umana Venezia - Vanoli Cremona (ore 20,30 diretta Rai Sport)

m Sutor Montegranaro - EA7 Emporio Armani Milano (24/03)

La nona giornata di ritorno, oltre alla gara di cartello del Pala Bigi tra Gris-sin Bon e Banco di Sardegna, vedrà l’anticipo del sabato con l’Acea Roma del totem Mbakwe che cercherà punti play off contro la Pesaro del re dei rim-balzi Anosike. Le gare della domenica vedranno l’impegno casalingo del-l’Enel Brindisi di coach Bucchi contro la Granarolo Bologna del neo allenatore Giorgio Valli; i campioni in carica della Montepaschi Siena riceveranno al Pala Estra Kaloyan Ivanov e la sua disastrata Sidigas Avellino; la Pasta Reggia Caser-ta ospiterà Cantù nel match che vedrà opposti due allenatori l’anno passato seduti l’uno sulla panchina dell’altro; in serata il posticipo del Pala Taliercio tra i padroni di casa della Umana Vene-zia e la Vanoli Cremona di Jason Rich alla disperata ricerca di punti salvezza. Il tabellone di giornata si chiuderà lu-nedì sera con lo scontro tra la penul-tima della classe, Montegranaro, che riceverà tra le mura del Pala Savelli la lanciatissima capolista EA7 Emporio Armani Milano.

cipare ai prossimi play off scudetto.Con un Andrea Cinciarini così, tutto po-trebbe essere più facile: e se tra poco poi, tornasse anche Greg Brunner? n

La Diener Connection. A sinistra Travis, a destra Drake

sport n

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n indirizzo del mese

Ristorante Italo

Stile ed eleganzanel cuore di Reggio

La buona cucina che dialoga con l’arte

Il Ristorante Italo è un locale situato nel centro storico di Reggio Emilia. Gli ambienti, risalenti agli anni 70, si ispirano all’intimità dei Bistrot pari-

gini e alla riservatezza di un club, tanto che per entrare è necessario suonare il campanello!Incontriamo Elena Morellini co-gestrice del ristorante insieme alla sua famiglia.

Come nasce Italo, locale storico reg-giano?Nasce intorno agli anni ‘60 dalla passio-ne e creatività di un oste che ne fece un locale molto conosciuto e esclusivo. Anni più solidi che gli permisero di catturare i clienti con curiosità gastronomiche, rare se non sconosciute, una vasta e selezio-nata proposta di vini delle cantine più prestigiose. Tutto servito in un ambiente curato e prezioso, dalla tavola apparec-chiata con argenteria ai bicchieri di Lali-que e Baccarat, piatti rifiniti in oro di Ri-chard Ginori, permettendo così al cliente di vivere un lusso lontano da sguardi

indiscreti. La riservatezza e l’intimità, erano allora tra le qualità più apprezzate di questo locale. Con le sue luci soffuse, con l’obbligo di suonare il campanello e non dando nessuna visibilità dall’esterno, permetteva e garantiva l’unicità e perso-nalità alla tua serata. Una filosofia e uno stile bohemien che Italo condivideva con artisti, pittori, poeti, presenti anche fino a tarda notte. Dieci anni fa, tutto questo stava per sparire, ed essere dimentica-to per sempre, ma con la mia famiglia, con coraggio e determinazione abbiamo ritenuto importante ridargli vita, riapri-re il palcoscenico, per chi lo conosceva e per chi non lo aveva mai visto. Siamo convinti che le cose belle vadano salva-te e che sia importante preservare, nel nostro centro storico, un locale che ha scritto un po’ della storia reggiana.

Il locale è quindi rimasto come allo-ra ?Oggi i tempi son cambiati, i locali offrono popolarità, visitbilita, l’importante è farsi

vedere. Per questo Italo oggi riaccende le luci sullo stile. Quando suoni il campa-nello entri in casa di Italo e diventi prota-gonista. Parlo di casa perché a gestirlo è la mia famiglia, mia madre e mio cognato in cucina, mentre in sala ci siamo io, il mio compagno e mia nipote. Vogliamo in questo modo dare al locale un caratte-re, un identità precisa che si fonde con la sua clientela e che trasforma i ruoli. I toni possono diventare più confidenziali e spesso amichevoli.

Prima esperienza come ristoratori ?No, la mia è una famiglia con una ricca storia culinaria alle spalle. La loro prima esperienza nasce a Reggio Emilia, negli anni settanta, con un locale dal nome bizzarro “La fine del mondo”. Era sotto l’isolato San Rocco. E fu una delle piz-zerie più famose della città. Seguiranno più di 40 anni di esperienza in Sardegna, precisamente in Costa Smeralda dove dopo l’apertura di diversi locali, arrivò lo “Spinnaker”, ristorante di eccellenza reggiana a Porto Cervo.

Dalla Sardegna di nuovo a Reggio, come mai ?Nasce dal desiderio di tornare a casa e fare qualcosa per la nostra città.Eravamo coscienti delle enormi difficoltà che richiedeva il salvataggio di “Italo” ma al tempo stesso, forti delle nostre espe-rienze e motivati ancora dalla passione per questo lavoro, ci siamo convinti delle grandi potenzialità di questo locale. I suoi arredi, gli ambienti e l’atmosfe-ra hanno un’originalità che ancora oggi non ha eguali. Mi piace pensare ad Italo come un luogo magico che ha la forza di farti viaggiare, quando chiudi quella por-ta, potresti trovarti a Parigi o a Londra. Ha un respiro internazionale. Oggi Italo vuole lavorare sul “gusto” non più sul lusso, è un gioco di equilibrio mol-to attento al rapporto qualità/prezzo e servizio/ambiente.

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indirizzo del mese n

Aperto a pranzo e cena, chiuso il martedi.

Si consiglia la prenotazione

RISTORANTE ITALOVia Sessi n. 14 - 42121 Reggio Emilia

Tel. 0522.439389e-mail: [email protected]

Dal vostro menù, di terra e di mare, cosa consiglierebbe a chi vi visita per la prima volta?Piatto storico del locale è il filetto “caf-fè de Paris” (manzo grigliato con burro speziato ottenuto da un mix di spezie),

molto apprezzata è la catalana di crosta-cei all’algherese. Poi ci sono i primi di mare inventati dal-lo chef come le “Tentazioni del Cardina-le” (Tagliolini rossi e neri con gamberii, scampi e rucola) e i “Gioielli di mare” (ra-violi di branzino con capesante e verdure saltate). Non mancano mai piatti con il tartufo.

Le vetrine artistiche di Italo. Un con-nubio arte e cibo, come nasce?Non nasce come una moda o una trovata commerciale ma come legame antico di scambio tra cibo e mente. Il cibo per la mente e il cibo per il corpo.Come nel passato del ristorante ancora oggi il destino è lo stesso grazie al mio legame con Davide Fontanili, artista reg-giano. Ci divertiamo ad allestire le vetrine di Italo aprendo un dialogo con la città an-che al di fuori della ristorazione . La visione artistica di Davide è quella di giocare con la quotidianità, di vivere il “modo comune” e vederlo con occhi di-versi, studiando le forme e giocando con i nomi, le cose. Davide crea così ope-razioni ironiche che mettono l’accento sulla discrepanza tra parola e oggetto. Le sue opere sono delle istantanee sul

linguaggio e sulla real-tà. Esempio “L’opera Bianchi” è un colla-ge di etichette di vini bianchi che restituisce l’immagine di una bi-cicletta: “la Bianchi” appunto!Ma non solo. Italo è stato anche set per la realizzazione di servizi fotografici, video mu-sicali, e di cinema.

Nella pagina a fianco, da sin.: i caratteristici separè e la sala grande del ristorante. Sopra:una vista del

corridoio e l’angolo bar.

In alto Elena Morellini vicino ad una delle vetri-ne artistiche create da Davide Fontanili.

Siete anche stati anche ben recensi-ti da Tripadvisor...Per questo dobbiamo ringraziare la no-stra clientela che ci ha permesso di vin-cere il “Premio d’Eccellenza” nel 2013. Siamo orgogliosi di lavorare con meto-di tradizionali e artigianali più legati al passato, ma anche riconoscenti verso queste nuove forme di comunicazione che trovano nel giudizio personale del cliente una rinnovata forza pubblicitaria che allunga i confini e velocizza il “passa parola”.

Sopra a sin.: la Sig.ra Braglia Anna, cuoca. Sot-

to a sin.: Elena Morellini e lo Chef Filippo Muresu

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Paolo Braglia... Cuoco a domicilioCucina regionale, etnica e creativa - APERITIVI - BUFFET - CENE A TEMA

Per contatti: 348.9108002

ProcedimentoLessate i fagiolini in abbondante acqua salata, cuocete al vapore le foglie intere della verza e, una volta cotte, rimuovete la parte più vicina al gambo (la più coriacea). In una ciotola, preparate un composto con la ricotta, metà del prezzemolo tritato, il cipollotto affettato (anche il gambo), il parmigiano e il tuorlo d’uovo e un pizzico di sale e pepe. Disponete le foglie di verza scolate a gruppi di tre, in modo da formare dei rettangoli, salatele e spalmatevi sopra il composto di ricotta, poi le fette di speck, la scamorza affettata e per ultimo, disponetevi sopra 6 o 7 fagiolini. Arrotolate i rettangoli, tenendoli stretti in modo che non si sfaldino e disponeteli su una pirofila imburrata. Irrorate con un filo d’olio, qualche fiocchetto di burro su ciascuno e una spolverata di parmigiano. Infornate in forno pre-riscaldato a 180° in modalità ventilata e cuocete per circa venti minuti. Mentre i rotoli cuociono, aromatizzate un po’ di olio con il resto del prezzemolo. Sfornate e componete i piatti (prima irrorati con l’olio aromatizzato) tagliando a metà 1’involtino per ciascun commensale e disponendolo a V sul piatto e guarnite con i fagiolini disegnando a piacimento una specie d’ideogramma giapponese. n

Ideo Grammi...Involtini di verza con speck e fagiolini A cura di Paolo Braglia

Ingredienti per 6 personem 1/2 cavolo verza verde a foglie larghem 1/2 kg di fagiolini freschim 150 gr di speck affettatom 1 scamorza affumicata m 350 gr di ricotta frescam 1 cipollotto con il gambo verdem 50 gr di parmigiano reggiano grattugiatom 1 ciuffo di prezzemolo tritatom 1 tuorlo d’uovom Olio EVO, sale e pepe q.b.m 1 noce di burro

n ricetta

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moda n

a cura di Biancamaria TirelliStili e tendenze

E sole sia... !

Abbiamo finalmente alleggerito i nostri look ed il nostro armadio ma la sta-gione è ancora indecisa, alla mattina fa freddo, nel corso della

giornata caldo ed alla sera ancora fresco.Quale periodo migliore per gioca-re con i contrasti !!!Tessuti differenti sia per peso che per materia, di diversa consistenza come ad esempio un maxi cardigan in lana, una canotta in seta ed una gonna morbida e leggera portati senza calze con una sneaker partico-lare.Possiamo indossare le t- shirt a maniche corte, colora-tissime, meglio ancora se con impresse frasi o parole, l’importante è che siano scritte, le vedremo trionfare quest’estate.Piano piano stiamo abbandonando il nero ed i colori invernali per far spazio a tinte più chiare, colori pastello.Gli azzurri ed i celesti, attualissimi e lumi-nosi, li vediamo proposti per abiti camicie e maxi camicie.Sempre di azzurro si parla per il denim che in questa stagione entrante sarà super presente nelle più svariate for-me, salopette, gonne corte e lunghe, cappottini, bluse e non dimentichia-mo i classici jeans, skinny ma anche modello classico cinquetasche come il Levis 501 risvoltato.Marc Jacobs lo propone sulle passe-relle di Louis Vuitton in taglio clas-sico cinque tasche ma arricchito da applicazioni e ricami.Per ora un piccolo assaggio in questa stagione transitoria, rimaniamo in attesa di adden-trarci in stagione....... e di entrare nel mood giusto !

Sopra Abito Dior

Sopra e a sin.: Abiti dalla sfilata Marc Jacobs

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n verde e dintorni

di Giuseppe Baldi

I saggi stanno nel giardinoLa rinascita

dei terrazzi di Vetto

Giuseppe Baldi [email protected]

Permettetemelo. Vorrei scrivere di un mio progetto, a cui tengo in modo particolare perché riguarda un pae-saggio di pregio che stava perdendo-

si, o meglio stava modificandosi a tal punto da perdere l’identità, la bellezza, l’armonia ed il virtuosismo di un’opera che potreb-be dare ancora tanto in termini produtti-vi, culturali e sociali. Soprattutto dal pun-to di vista culturale, è importante perché esprime in modo esemplare il concetto di paesaggio, questa parola che tutti usano, spesso abusano, ma in pochi ne conoscono il vero significato. Il paesaggio è un siste-ma complesso, molto complesso perché condizionato da fattori antropici e naturali con tutte le loro variabili, dove l’uomo con la sua presenza interpreta un ruolo decisi-vo. Un sistema complesso che risponde al principio della causa-effetto: fai un qualco-sa, aggiungi qualcosa, togli qualcosa ed il sistema inevitabilmente, con i suoi tempi, spesso lunghi, si modifica in meglio o in peggio. Questo è inevitabile. Come tutti i sistemi, può essere considerato in varie scale, perché possono essere definiti dei sottoinsiemi del paesaggio, sempre colle-gati, a tal punto da generare spesso effetti a catena, sia migliorativi che peggiorativi,

rispettando un altro prin-cipio fondamentale, quello olistico, dove la somma degli effetti generati da modifiche od alterazioni, genera sem-pre reazioni superiori spes-so irreversibili, comunque differenti, ad una semplice sommatoria degli elementi. In poche parole, l’unione fa la forza. Ciò è affascinante perché questo principio tocca addirittura la psiche, il com-portamento di una società, di una comunità sul territorio, esercitando un potere enor-me sulla gestione di un pae-saggio nel tempo, perché la mente umana si adatta, si abitua, nel bene o nel male, nel non reagire davanti ad eventi degradanti o al contrario a pretendere una qualità diffu-sa, con estrema fermezza. La rinascita dei terrazzi di Vetto ebbe inizio da una passeg-giata con Silvia Costetti, architetto, nata e cresciuta lì: camminando con fatica lungo sentieri e capezzagne abbandonate, ormai invase dalla ricrescita spontanea della ve-getazione, notammo come i muri e le piane degli antichi terrazzi, un tempo coltivati a vite, a frutta, ed addirittura a capperi, stavano cedendo alla pressione della vege-tazione spontanea, capace di demolire gli stessi muri a secco. Erano passati circa 30 anni delle ultime coltivazioni ed era facile prevedere il completo declino nei prossi-mi 10, nel caso nulla ne motivasse un loro restauro e ‘riattivazione’: questo era suf-ficiente per intraprendere una riflessione.

Tant’è che insieme partecipam-mo nel 2011 ad alcuni bandi per il finanziamento del restauro e la sistemazione dei versanti, nonché per la realizzazione di coltivazioni sperimentali sui terrazzi, permettendo, grazie a tali risorse ed all’aiuto anche del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, la sistemazione ed il restauro di percorsi e molti muri, ripristinando anche l’im-portante funzione strutturale di sostegno del versante. Con la disponibilità di altri finanzia-menti vinti con altri bandi, si è

poi concretizzata la possibilità di coinvol-gere i proprietari dei terreni, all’idea di ri-tornare a coltivare i terrazzi: dopo vari in-contri pubblici volti a diffondere quella che, credo oggi sia una agricoltura con concrete possibilità, ovvero la biologica, di qualità e a Km 0, abbiamo offerto l’aiuto economico all’impianto di cultivar di vite innovative, di meleti antichi, di frutti di bosco e asparagi tutti coltivati con metodologia bio e biodi-namica. Ad esser sincero, all’inizio la diffi-denza serpeggiava, tra chi, abituato ormai a considerare quei difficili, ostili e dismessi terreni senza valore, gli veniva decanta una meritevole attenzione. Poi pian piano alcu-ni coraggiosi si fecero avanti, accettando la sfida: costituire un Consorzio dei Produttori Agricoli dei Terrazzi, per la produzione di prodotti bio e biodinamici, in un contesto salubre e ben esposto. In questi giorni stiamo finendo di realizzare gli impianti, e l’entusiasmo inizia a farsi sentire, tanto da poter sperare che negli anni a venire tutti i proprietari dei terreni terrazzati, ritornino a produrre, deliziando la valle con una tale virtuosa e rinnovata sistemazione, perché riavviare questo sistema paesaggio, signi-fica un ritorno estetico, percettivo, di un bel paesaggio armonico. Ed ecco alla fine che risalta chiaro il concetto: per ottenere e mantenere un bel paesaggio è necessario intervenire sul sistema, motivandone il fun-zionamento, senza mai cercare di conser-varlo come un oggetto prezioso o peggio ancora abbandonarlo alla non gestione.

Sopra: Particolare del resturo dei muri e dei nuovi impianti. Sotto a sin.: I nuovi impianti sui terrazzi

Progetto per recuperare l’identità, la bellezza e l’armonia di un’opera ricca di potenzialità

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di Giulia Misti

I libri più vendutinegli ultimi 30 giornia Reggio Emilia

A cura della Libreria all’Arco

1 “Ammazziamo il gattopardo”di Alan Friedman - Rizzoli, 18,00 euro

2 “Via Emilia via da casa”di Bruno Barbieri - Rizzoli, 16,90 euro

3 “La ragazza con l’orecchino di perla” di Tracy Chevalier - Neri Pozza, 9,90 euro

4 “Bella ciao” di Giampaolo Pansa - Rizzoli, 19,90 euro

5 “Nuovo dizionario delle cose perdute” di Francesco GucciniMondadori, 12,00 euro

6 “La nostalgia felice”di Amélie NothombVoland, 14,00 euro

7 “Le cose che sai di me” di Clara Sanchez Garzanti, 18,60 euro

8 “Premiata Ditta Sorelle Ficcadenti” di Andrea VitaliRizzoli, 18,50 euro

9 “Ci rivediamo lassù”di Pierre Lemaitre Mondadori, 17,50 euro

10 “Gli sdraiati”di Michele Serra Feltrinelli, 12,00 euro

recensioni e libri n

L’aver visto la luce nel 1932 non ren-de Viaggio al termine della notte di Louis-Ferdinand Céline (Corbaccio Editore) anacronistico e non solo

per la sua citazione a esergo (prolusione ad un altro simile viaggio), della pluripre-miata pellicola La grande bellezza di Pao-lo Sorrentino, trionfatrice alla notte degli Oscar quale miglior film straniero, che con il romanzo francese condivide le me-desime intenzione e tensione impietosa-mente nichiliste seppur con una soluzione redentrice, una speranza revanscista più nell’opera cinematografica che in quella letteraria.Nella disperazione di un secolo (il Nove-cento) berciata, quasi allo stremo, da un sardonico e dissacrante ghigno, un grido rivoltoso che si leva da ogni pagina, per-fettamente e, talvolta, tragicomicamente identificabile con la contemporaneità, ri-siede la potente attualità del romanzo.Cronaca autobiografica delle peregrina-zioni di Céline, una delle personalità più controverse del secolo scorso, dell’anar-chico, dell’eversivo, dello scandaloso Céline narratore, dapprima soldato nel reggimento dei corazzieri, poi medico dei poveri, della miseria morale ancor prima che materiale del mondo, e dalla quale spasmodicamente egli fugge (C’è un mo-mento della miseria in cui lo spirito non sta già per tutto il tempo con il corpo. È quasi un’anima che vi parla. Non è mica responsabile un’anima). Una miseria rac-contata attraverso gli orrori della Grande Guerra, le trincee delle Fiandre, la ferocia dell’Africa coloniale, il sibaritismo delle retrovie, l’ascesa di una piccola borghesia cinica e faccendiera, l’umiliante condizio-ne del migrante, la solitudine dell’affollata New York dove, qui sì, ogni uomo è un’iso-la, l’alienazione tayloristica della catena di montaggio per cui “si esiste solo grazie ad una specie di esitazione tra l’inebetimento e il delirio”, la desolazione delle melmose

Viaggio al termine della notte di Louis-Ferdinand Céline

banlieues parigine. E racconta un mondo corrotto, marcescente, degradato, dege-nerato, dissennato, del quale egli auspica la morte (la verità del mondo) ma per il quale, al contempo, prova un’autentica pena: “È forse questo che si cerca nella vita. Nient’altro che questo, la più grande pena possibile per diventare se stessi pri-ma di morire.”Un monologante e quasi lisergico delirio è il Voyage, retto da una prosa innovati-va, ellittica, gergale, carica di argot, nella quale irrompe, generando spaesamento e vertigine funzionali alla narrazione, un improvviso e stuporoso lirismo nella de-scrizione di immagini dalla bellezza altret-tanto stuporosa. Come quelle che Céline conserva in sé nel ricordo della donna amata, o quelle tese allo sforzo comune di farsi felici, di trattenere tutto il piace-re del mondo nel presente, tutto ciò che si conosceva di meraviglioso in sé e nel mondo. Quegli “sparuti, incostanti sprazzi di bellezza” . . .Non è tenera la notte per Céline e la vita è un viaggio, “una scheggia di luce che finisce nella notte.” Un viaggio immagina-rio, un romanzo, nient’altro che una storia fittizia, dall’altra parte della vita, raggiun-gibile da tutti chiudendo gli occhi.

Un viaggio da Oscar

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n romanzo storico

di Isabella Trovato

Anche i Tedeschi hanno i pidocchi

di Rino Cavalchi, scritto da Isabella TrovatoXII CAPITOLO I Raid aerei degli americani

Continuavo a pensare a quell’italo americano Mike De Sanctis per-ché mi sarebbe piaciuto rivederlo. Il suo orgoglio di essere italiano

mi aveva di gran lunga impressionato perché era lo stesso che provavo io nella fierezza per la mia patria d’origine duran-te la prigionia, nel suo trascorso in Ame-rica lui. Fu proprio ripensando a Mike che, chiacchierando con Celestino, mi venne in mente un altro americano. Era un im-prenditore che lavorava tra gli Stati Uniti e l’Italia per la realizzazione di parchi di-vertimento. Una volta concluse un’opera-zione grazie a me perché ebbe bisogno urgentemente di una quantità ingente di bolli e riuscii a procurarglieli. Ma la cosa più sorprendente è stato scoprire che an-che Celestino aveva avuto rapporti di la-voro con lui perché il mio caro amico, per tutta la sua vita lavorativa al rientro dalla guerra, si era occupato proprio di parchi divertimento girando in lungo e in largo il mondo. La prima volta che ebbi a che fare con gli americani, sotto la prigionia, fu quando mitragliarono il convoglio sul quale viaggiavamo lasciando la Prussia, durante un’incursione aerea. Era il 1944. Hitler ordinò ai tedeschi prus-siani di abbandonare la Prussia orientale

perché le forze armate sovietiche aveva-no sfondato il fronte e quindi rischiavano l’occupazione. L’ordine arrivò non solo per i militari, ma anche a tutti i civili. Noi Imi abbiamo assistito al grande esodo. I paesi si svuotarono uno dopo l’altro. Si deser-tificarono. I prussiani abbandonarono le case, togliendo porte e finestre dalle loro abitazioni. Le case si trasformarono in scheletri di cemento. Il lamento delle be-stie era impressionante. Furono abbando-nate a sé stesse. I prussiani in fuga infatti liberarono le stalle e tutti gli animali scap-parono allo stato libero ma senza avere di che sfamarsi. Le mucche erano le bestie che più si facevano sentire nella loro sof-ferenza. Nessuno più le mungeva e dava loro da mangiare. Mentre tutti scappava-no verso ovest, noi internati fummo in-viati in quelle terre su carri bestiame per costruire altre trincee. Ma una notte, complice la luna piena che illuminava il nostro viaggio e il vapore della locomotiva che sbuffava, gli aerei americani ci intercettarono durante un’in-cursione e nel passare sopra le nostre teste, scaricarono per due volte le loro mitragliatrici sui vagoni nei quali erava-mo stipati. Nel buio della notte rischiarato solo dalla luce della luna, nel pianto gene-

rale degli animali, ci arrivò prima il rumo-re dei motori degli aerei in volo. Poi fu un attimo. Nel convoglio in cui viaggiavo io, eravamo circa una decina. Ci buttammo per terra raggiungendo gli angoli dove era più difficile che i proiettili ci raggiunges-sero. Eravamo l’uno schiacciato all’altro. Le scariche di mitragliatrici sfondarono il tetto del vagone accendendo fuochi a contatto col pavimento del treno. Passarono e spararono per ben due volte sulle nostre teste. I tedeschi al loro arrivo erano già tutti scappati. Nel treno aveva-no lasciato solo noi e i cavalli. Nel mio carro ce n’erano otto. Quattro da una parte e quattro dall’altra. Ciascuno nel proprio ricovero. Morirono tutti. Quando il raid aereo fu terminato, li trovammo tutti accasciati per terra. Quelle bestie aveva-no fatto da schermo ai tanti colpi che di-versamente ci avrebbero raggiunto anche agli angoli nei quali come topi in trappola ci eravamo rifugiati. Fuggimmo per i campi saltando dal tetto del convoglio. Nel silenzio generale rot-to solo dal lamento degli animali abban-donati, solo l’affanno della nostra corsa verso un rifugio altro. In attesa, il giorno dopo, di tornare al campo dove eravamo prigionieri.

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il racconto del mese n

Socializzazione

di Franco Zanichelli

C’è un gruppo di ragazzi davanti alla Bibliote-ca. È evidente che si

tratta di un gruppo di amici che si sono dati appuntamento. In un momento in cui impazza la mania di “chattare” su inter-net con amici virtuali spesso mai visti né conosciuti fisicamente, constatare che c’è ancora qualcuno che trova il tempo per stare insieme, fa piacere: il fatto poi che il luogo scelto sia una biblioteca, amplifi-ca la piacevole sensazione di constatare che l’uomo sa essere non solo un animale fondamentalmente sociale, ma anche un animale curioso di sapere.Osservo che hanno tutti il telefonino in funzione: c’è chi parla, chi manda o leg-ge messaggini, tutti impegnati ad amo-reggiare con questo oggetto, passione e culto dei nostri giorni, dimentichi di quello che succede intorno.C’è uno che parla dentro il telefonino a voce alta, quasi urlando, probabilmente

per essere certo di essere udito, anche se non si capisce bene se dall’interlocutore o dai presenti.Un altro che parla invece con voce som-messa, con la mano davanti alla bocca, quasi vergognandosi: forse sta parlando con la mamma e non lo vuol far sapere agli altri perché la cosa, all’interno del gruppo, potrebbe causargli una perdita di immagine. Un altro ancora che parla gesticolando, per darsi importanza e per arricchire con vigore le proprie argomentazioni dimenti-candosi che è perfettamente inutile farlo visto che l’altro non è lì, e un altro invece che parla con aria annoiata per dimostra-re ai presenti che non ci può far niente se lo chiamano in continuazione.Due ragazze, a poca distanza una dall’al-tra, parlano anche loro al telefono e sem-bra quasi che parlino fra di loro: sembra quasi che parlino fra di loro...sembra!Uno solo se ne sta in disparte con il te-lefonino spento in mano. Fa tenerezza, sembra il Calimero della situazione, quel-lo sporco e nero che nessuno vuole. Inutile cercare qualcuno libero con cui parlare, sono tutti impegnati. Non sa cosa fare.

Se sapessi il suo numero lo chiamerei io, ma non lo so e posso solo partecipare al suo dolore. Gira e rigira il telefonino in mano, guardandolo quasi a volerlo sup-plicare di suonare; non importa se è solo la Tim che gli comunica l’ennesima strabi-liante offerta di SMS, basta che suoni, per dimostrare agli altri che c’è anche lui. Ma non suona. Allora per darsi un tono lo accende e manda un SMS; è l’ultima spiaggia, non importa neanche se lo manda davvero o se è solo una finta.Poi qualcuno, sempre con il telefonino at-taccato all’orecchio fa ciao con la mano e se ne va, imitato mano a mano da tutti gli altri, comprese le due ragazzine che continuano ad alternare in modo più che sospetto i momenti di ascolto e quelli in cui parlano. Il gruppo si scioglie.

E’ bello constatare che ci sono ancora ra-gazzi capaci di darsi appuntamento per socializzare fra di loro e il fatto che ab-biano scelto come luogo la biblioteca am-plifica la piacevole sensazione che l’uomo sa essere non solo un animale curioso di sapere, ma anche un animale fondamen-talmente sociale.

“La gente usa quelli che chiama telefoni perché odia stare nello stesso luogo in-sieme, ma ha anche paura di stare sola”Chuc Palahniuk

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Appuntamentidedicati ai più piccoli

22 marzoCartoni animati e libri per l’infan-zia: cambi, scambi e traduzioniPresso Unijunior Modena/Reggio Emilia - Aula Magna ‘Manodori’ (ex Caserma Zuc-chi), viale Allegri, 9. Ore 15,30. Età consi-gliata 8-11 anni. Lezione tenuta da Marina Bondi e Annalisa Sezzi - Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali. Necessario iscriversi sul sito: www.unijunior.it - In-formazioni: [email protected]

22 marzoCartoni animati e libri per l’infan-zia: cambi, scambi e traduzioniPresso Unijunior Modena/Reggio Emilia - Aula Magna ‘Manodori’ (ex Caserma Zucchi), viale Allegri, 9. Ore 17,00. Età consigliata 10-14 anni. Lezione tenuta da Marina Bondi e Annalisa Sezzi - Diparti-mento di Studi Linguistici e Culturali. Ne-cessario iscriversi sul sito: www.unijunior.it - Informazioni: [email protected]

22 marzoLaboratorio creativo: facciamo il pupazzo di Peppa PigPresso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C. - costo 18 euro. Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 - e-mail: [email protected]

22 marzoE poi... è primaveraPresso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. Ore 10,45. Dai 3 anni. Con NatiperLeggere e NatiperlaMusica. Info: Tel. 0522.456077, fax 0522.456081 - E-mail: [email protected]

22 marzoA tavola con il lupoNarrazione di Marco Bertani. Ore 17,00. Età consigliata: 3-7 anni. Gratuito. Presso la Biblioteca di Sant’Ilario d’Enza (RE) in Piazza Repubblica 11/e Tel. 0522/672154

22 marzoL’isola in miniaturaOre 16,30/18,30. Ingresso 5 euro. Labora-torio con Silva Nironi - Bambini dai 4 anni in su. Realizzazione: Cabaret di cartone, colori a tempera, materiali vari cartoncini per le sagome. Dipingere con le tempere ogni ca-baret facendolo diventare come un piccolo territorio sul quale mettere sagome di carta che rappresentano personaggi, casette, al-beri ecc. creando un mondo in miniatura.. Presso La Casa dei Burattini di Otello Sarzi Via del Guazzatoio 12/b, 42100 Reggio Emi-lia - Info: tel. 3317098958 - 3394325998

22 marzoIl sabato in campagnaAttività RiCreative a tema. Orario 16-18. Incontri per bambini dai 6 ai 10 anni con merenda per stare insieme, divertirsi e creare alla scoperta della natura. Quota di partecipazione: 8 euro a bambino. Max 12 partecipanti. Presso “La casa di cam-pagna” - Agriturismo, via Giuseppe Torelli, 7 - zona stazione AV - Reggio Emilia Tel. 377.5009062 - [email protected]

22 marzoPapà, giochi con me ?Famiglie in primavera: giocando, nar-rando... crescendo. Laboratorio di gioco motorio per papà e bambini. Orario 10-12. Età: 3-6 anni. Presso Parco Biblioteca Comunale di Vezzano sul Crostolo. Info: tel. 0522/601229 - Email: [email protected]

22 marzoLa Biblioteca è “favolosa”Fiabe, favole e racconti per grandi e picci-ni in collaborazione con LE.FA.GIO. Narra-zione per bimbi da 3 a 6 anni. Ore 11,00. Gratuito. Presso la Biblioteca Civica di San Martino in Rio - Corso Umberto I, 22. Info: Tel. 0522.636719 - email: [email protected]

23 marzoPotrà la Squola trasformarsi in Scuola?Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3 - Sala Reggio, ore 10,45 - Riflessioni con gli autori di “Una squola con la q” (Arac-ne 2013) - Info: Tel. 0522.456077, fax 0522.456081 - E-mail: [email protected]

23 marzoFiabe da mangiareOre 16,30. Ingresso 5 euro. Con Chiara Mori - Geraldina, cuoca sopraffina , arriva da voi per cucinare tre storie della tradizio-ne italiana, lo fa a modo suo: i personaggi delle fiabe sono rappresentati attraverso frutta e verdura che cambia a seconda del-le stagioni. Presso La Casa dei Burattini di Otello Sarzi Via del Guazzatoio 12/b, 42100 Reggio Emilia - Per informazioni e prenota-zioni tel. 331 7098958 - 339 4325998

23 marzoFamiglie in primavera: giocando, narrando... crescendo. Letture e creatività manuale per bam-bini/e fino a 8 anni. Orario 10,30-12,30. Presso Circolo Sociale Boschi di Puianello. Info: Reggio Family tel. 329 7303478 -e-mail: [email protected]

24 marzoNoi e gli animali. Un’avventura insieme.3° incontro:SAVANA - ore 17,30, percorso sensoriale tattile per scoprire quali anima-li sono morbidi e quali invece un pò meno! Realizzazione di un Leone. Margherita, referente SIUA di zooantropologia didat-tica, accompagnerà i bambini in questa avventura alla scoperta degli animali e delle curiosità legate ad essi! Durante al-cuni incontri saranno presenti gli animali. Età consigliata 18-36 mesi. Prenotazione a: Libreria C’era una Volta - via Giorgio-ne 4/d - Reggio Emilia Tel. 0522/421017 - [email protected]

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24 marzoStorie in voloPresso Biblioteca Santa Croce, via Adua, 57. - ore 16.30 dai 18 ai 36 mesi - ore 17.30 dai 4 anni - con NatiperLeggere e NatiperlaMusica Tel. 0522.585600, fax 0522.920783 E-mail: [email protected]

25 marzoLulùTeatro Cavallerizza, ore 9,00 e 10,30. Età: da 3 a 7 anni. Teatro di narrazione e pu-pazzi. Di e con Claudio Milani. Un racconto per bambini sull’irrinunciabile valore del-l’intelligenza, dell’istinto e della generosi-tà, che ci incoraggia ad avere fiducia nelle nostre qualità. Posto unico 5 euro. Pre-notazione obbigatoria. Tel. 0522.458950 - 0522.458990

25 marzoMagie di luce: il caleidoscopioPresso Biblioteca Rosta Nuova, via Wibi-cky, 27. Ore 16,30. Dai 5 ai 10 anni - su prenotazione - Laboratorio a cura di La casina dei bimbi in collaborazione con L’albero delle 100 radici - Info: Tel. 0522.585636 - E-mail: [email protected]

25 marzoStorie piccine piccine di primaveraPresso Biblioteca San Pellegrino - Marco Gerra - via Rivoluzione d’Ottobre, 29. Ore 16,45 e 17,45 - dai 18 ai 36 mesi - su prenotazione. Con NatiperLeggere e NatiperlaMusica Tel. 0522.585616, fax 0522.285924 - e-mail: [email protected]

25 marzo Genitori & figli: tessere la rete (web) insiemeOre 20,45 - Incontro con: Antonio Soda, Giulia Trinelli, Simone Srebernic - A cura dell’Area scolastico/educativa e dello Spa-zio Giovani del Comune di Albinea - Pres-so Sala Civica - Biblioteca - via Morandi, 9 - Albinea. Info: Reggio Family tel. 329 7303478 -e-mail: [email protected]

25 marzo“A primavera sbocciano storie”Ore 16,30. Letture per bambini fino ai 4 anni. A cura delle Volontarie di Nati per leggere. Presso la Biblioteca Comunale di Bibbiano - Piazza Damiano Chiesa, 1/10 - Info. Tel. 0522.253230

26 marzoBentornata primaveraPresso Biblioteca Ospizio, via Emilia Ospi-zio, 30/B. Ore 16,30. Da 5 anni. Labora-torio creativo a cura della Biblioteca. Su prenotazione: Tel. 0522.585639, fax 0522.558974 E-mail: [email protected] - 25 posti disponibili

26 marzoLaboratorio con merenda per bambiniLaboratorio per bambini con merenda tutti i mercoledì su prenotazione. Dalle 16,30 alle 18,30 Presso “Al Baretto” Piaz-zale Diaz , 42100 Reggio Emilia - Per in-formazioni e iscrizioni: Tel. 349 5009595

26 marzoPapà, giochi con me ?Un viaggio nel mondo incantato per geni-tori e figli - 2° incontro - ore 18-20 - Pres-so Biblioteca Comunale di Vezzano sul Crostolo. Info: tel. 0522/601229 - Email: [email protected]

27 marzo... guarda guarda cosa sboccia nel nostro giardino!Atelier di primavera, ore 10,30. Laborato-rio di manipolazione e conoscenza dei fiori. Età consigliata: 14-36 mesi. Prenotazione a: Libreria C’era una Volta - via Giorgio-ne 4/d - Reggio Emilia Tel. 0522/421017 - [email protected]

27 marzoStorie sul tappetoOre 17,30 - bambini 3-6 anni - Narrazione e laboratorio a cura dei Volontari Nati per Leggere. Presso Biblioteca Civica di Ru-biera “Codro” - Info: Tel. 0522.622255

28 marzoLa storia del Rock 1 - Lezione concerto sull’evoluzionedella musica rockPresso Teatro Metropolis - Bibbiano (RE). Ore 9,00. Età consigliata: 9-14 anni. Una vera band accompagna i ragazzi in un itinerario mu-sicale raccontato e suonato interamente dal vivo, partendo dalle radici del blues americano e attraversando cinquant’anni di cambiamenti musicali, culturali e socia-li. Compagnia: Flexus. Ingresso euro 4,50. Prenotazione obbigatoria: 0522.382963 (dalle 9 alle 13 giorni feriali) - e-mail: [email protected] - www.cinqueti.net

28 marzoLa storia del Rock 2 - dagli anni ‘70 ad oggiPresso Teatro Metropolis - Bibbiano (RE). Ore 10,45. Età consigliata: 9-14 anni. Una vera band accompagna i ragazzi in un itinerario musicale raccontato e suonato interamente dal vivo, partendo dalle ra-dici del blues americano e attraversando cinquant’anni di cambiamenti musicali, culturali e sociali. Compagnia: Flexus. In-gresso euro 4,50. Prenotazione obbigatoria: 0522.382963 (dalle 9 alle 13 giorni feriali) - e-mail: [email protected] - www.cinqueti.net

28 marzoLa verdura per disegnareAtelier di cucina e conoscenza alimentare, ore 17,00. Età consigliata: 3-9 anni. Prenotazione a: Libreria C’era una Vol-ta - via Giorgione 4/d - Reggio Emilia Tel. 0522/421017 - [email protected]

28 marzoBentornata primaveraPresso Biblioteca San Pellegrino - Marco Gerra - via Rivoluzione d’Ottobre, 29. Ore 16,45 - dai 5 anni - su prenotazione. Laboratorio creativo a cura della Bibliote-ca San Pellegrino-Marco Gerra - Info: Tel. 0522.585616, fax 0522.285924 - e-mail: [email protected]

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29 marzoLaboratorio creativo: costruiamo un teatrino con i burattiniPresso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C. - costo 15 euro. Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 - e-mail: [email protected]

29 marzoIl sabato in campagnaAttività RiCreative a tema. Orario 16-18. Incontri per bambini dai 6 ai 10 anni con merenda per stare insieme, divertirsi e creare alla scoperta della natura. Quota di partecipazione: 8 euro a bambino. Max 12 partecipanti. Presso “La casa di cam-pagna” - Agriturismo, via Giuseppe Torelli, 7 - zona stazione AV - Reggio Emilia Tel. 377.5009062 - [email protected]

29 marzoLa Biblioteca è “favolosa”Fiabe, favole e racconti per grandi e picci-ni in collaborazione con LE.FA.GIO. Narra-zione per bimbi da 3 a 6 anni. Ore 11,00. Gratuito. Presso la Biblioteca Civica di San Martino in Rio - Corso Umberto I, 22. Info: Tel. 0522.636719 - email: [email protected]

29 marzoLaboratorio per fare e per pensa-reOrario 9,30-11,00 - Laboratorio per fare e per pensare proposti a mamme e papà con bimbi/e 19/30 mesi. Presso Nido-Cen-tro giochi Elefantino, via Raffaello Sanzio, Quattro Castella (RE) - Le attività di gioco e di rifessione sul gioco saranno condot-ti dalla pedagogista Sara Davoli (resp.le settore scuola) al Nido d’infanzia comuna-le “Elefantino”. E’ necessaria l’iscrizione tramite e.mail a [email protected]

30 marzoTeatro ragazzi: Il bosco delle storieTeatro Ariosto, ore 16,00 e 17,45. Teatro d’attore con musica e canzoni dal vivo. Di Claudio Casadio e Giampiero Pizzol con Maurizio Casali, Mariolina Coppola e Ales-sandra Tomassini. Ingresso 6 euro. Info: 0522.458811

30 marzoLa strada dai molti canti. Filosofia e Sciamanesimo grecoPresso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3 - Sala Reggio, ore 10,45 - Presentazione e incon-tro con l’autore Roberto Baldini - L’autore dialogherà il dott. Giacomo Gatti, filosofo e autore di “Le ragioni della memoria. Le ragioni dell’oblio”, edito da Limina Mentis. - Info: Tel. 0522.456077, fax 0522.456081 - E-mail: [email protected]

30 marzoLa gatta che mangiò la lunaOre 16,30. Ingresso 5 euro. Scenografie e pupazzi con Fioravante Rea - Una favola è fatta di colori, atmosfere e immaginazione. Nelle sue pagine ogni cosa viene evocata attraverso il ritmo del linguaggio che di-venta musica ed è proprio la musica che fa da padrone allo scenario dello spettacolo. Presso La Casa dei Burattini di Otello Sarzi Via del Guazzatoio 12/b, 42100 Reggio Emi-lia - Per informazioni e prenotazioni tel. 331 7098958 - 339 4325998

31 marzoNoi e gli animali. Un’avventura insieme.Ultimo incontro:SAVANA - ore 17,30, impa-steremo e cucineremo le tortine della Sava-na! Margherita, referente SIUA di zooantro-pologia didattica, accompagnerà i bambini in questa avventura alla scoperta degli animali e delle curiosità legate ad essi! Durante al-cuni incontri saranno presenti gli animali. Età consigliata 18-36 mesi. Prenotazione a: Libreria C’era una Volta - via Giorgione 4/d - Reggio Emilia Tel. 0522/421017 - [email protected]

31 marzo“Coccetto”Tradizionale gara con uova sode colora-te di rosso. Presso piazza della Libertà di Toano (RE). Orario 10-13. Info: Pro Loco tel. 335.381127

1 aprile“Scusin”Tradizionale gara con uova sode colorate di rosso. Centro storico di Castelnuovo né Monti. Orario: 10-12 e 15-18. Info: Comu-ne tel. 0522.610111 - 610249

2 aprileFamiglie in primavera: giocando, narrando... crescendo. Conversazioni con Eleonora Lodi (Musi-coterapeuta). Orario 10-12. Presso Cen-tro Famiglie di Boschi di Puianello. Info: Reggio Family tel. 329 7303478 -e-mail: [email protected]

3 aprileI colori dell’acquaTeatro Cavallerizza, ore 9,00 e 10,30. Età: da 1 a 4 anni. Teatro di suoni, luci e di oggetti. Testo e regia di Roberto Frabetti, con V. Frabetti/C. Zini e An-drea Buzzetti. Premio come miglior spettacolo per i piccoli alla 3a edizione del Festival Internazionale di Teatro per ragazzi “100, 1.000, 1.000.000 di sto-rie” di Bucarest, Romania. Posto unico 5 euro. Prenotazione obbigatoria. Tel. 0522.458950 - 0522.458990

3 aprileStorie in voloPresso Ludoteca “Il Colore del Gioco” via E. Torricelli, 31. Ore 17,00. Dai 4 anni. A cura della Biblioteca Santa Croce con NatiperLeggere e NatiperlaMusica - Info: 0522.558315 (parrocchia); 0522.55116 (referente Sig.ra Renza Paterlini)

5 aprileLaboratorio creativo: costruiamo un cartello speciale con il nostro nomePresso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C. - costo 15 euro. Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 - e-mail: [email protected]

5 aprileIl sabato in campagnaAttività RiCreative a tema. Orario 16-18. Incontri per bambini dai 6 ai 10 anni con merenda per stare insieme, divertirsi e creare alla scoperta della natura. Quota di partecipazione: 8 euro a bambino. Max 12 partecipanti. Presso “La casa di cam-pagna” - Agriturismo, via Giuseppe Torel-li, 7 - zona stazione AV - Reggio Emilia Tel. 377.5009062 - [email protected]

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5 aprileLaboratorio di Fotografia per i bambiniOre 16,30/18,30. A cura di Silva Nironi che si concluderà con una mostra durante le tre giornate inaugurali di Fotografia Euro-pea negli spazi della Casa dei burattini dove verranno esposti gli elaborati fotografici dei partecipanti al laboratorio.. Presso La Casa dei Burattini di Otello Sarzi Via del Guazza-toio 12/b, 42100 Reggio Emilia - Info: e pre-notazioni tel. 3317098958 - 3394325998

5 aprileLa Biblioteca è “favolosa”Fiabe, favole e racconti per grandi e picci-ni in collaborazione con LE.FA.GIO. Narra-zione per bimbi da 3 a 6 anni. Ore 11,00. Gratuito. Presso la Biblioteca Civica di San Martino in Rio - Corso Umberto I, 22. Info: Tel. 0522.636719 - email: [email protected]

5 aprileLaboratorio per fare e per pensareOrario 9,30-11,00 - Laboratorio per fare e per pensare proposti a mamme e papà con bimbi/e 19/30 mesi. Presso Nido-Cen-tro giochi Elefantino, via Raffaello Sanzio, Quattro Castella (RE) - Le attività di gioco e di rifessione sul gioco saranno condot-ti dalla pedagogista Sara Davoli (resp.le settore scuola) al Nido d’infanzia comuna-le “Elefantino”. E’ necessaria l’iscrizione tramite e.mail a [email protected]

5 aprileEscursione al castello di Bianello Per bambini/e 19/30 mesi e genitori. Ri-trovo ore 16,00 presso il Nido Comunale di Quattro Castella. Info: Reggio Family tel. 329 7303478 -e-mail: [email protected]

6 aprileLà dove abitano le storiePresso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. Ore 10,45 - Sezione ragazzi. Per bambi-ni e famiglie. Libri da leggere, figure da guardare con NatiperLeggere e Natiper-laMusica - Info: Tel. 0522.456077, fax 0522.456081 - E-mail: [email protected]

6 aprilePresentazione del volume “Non lasciar-mi solo. L’adolescente di fronte al lutto”Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. Ore 10,45 - Sala Reggio. di Francesca Ronchetti con la partecipazione dell’autrice - Verranno esposti anche cinque progetti che tratte-ranno il tema della perdita rivolti a genitori, educatori ed insegnanti a cura di AVD As-sociazione Volontari Assistenza Domiciliare Reggio Emilia onlus - Info: Tel. 0522.456077 - E-mail: [email protected]

6 aprileSpettacoli di Burattini sulla FiabaOre 16,30. Presso La Casa dei Burattini di Otello Sarzi Via del Guazzatoio 12/b, 42100 Reggio Emilia - Per informazioni e prenota-zioni tel. 331 7098958 - 339 4325998

7 aprileStorie piccine piccinePresso Biblioteca San Pellegrino - Marco Ger-ra - via Rivoluzione d’Ottobre, 29. Ore 16,45 e 17,45 - dai 18 ai 36 mesi - su prenotazione. Con NatiperLeggere e NatiperlaMusica Info: Tel. 0522.585616, fax 0522.285924 - e-mail: [email protected]

7 aprileGenitori adottivi raccontano la propria esperienzaPresso Scuola secondaria di primo grado di Al-binea - ore 18-19,30. Info: Reggio Family tel. 329 7303478 -e-mail: [email protected]

8 aprileUova a sorpresaPresso Biblioteca Ospizio, via Emilia Ospi-zio, 30/B. Ore 16,45. Da 3 anni. con Na-tiperLeggere e NatiperlaMusica. Info: Tel. 0522.585639, E-mail: [email protected] - 25 posti disponibili

8 aprileTi amo, chattiamoneIncontro-dibattito 1°parte - Adolescen-za, media, sessualità - Condotto da Sil-via Arlini e Massimiliano Anzivino.Presso le Scuole Medie di Quattro Castella (RE) ore 20,45 - Info: Reggio Family tel. 329 7303478 -e-mail: [email protected]

9 aprileIl carnevale degli animali - spettacolo + laboratorioTeatro Cavallerizza, ore 9,00 e 10,30. Età: da 3 a 9 anni. Teatro danza. Libe-ramente tratto all’opera del compositore francese Camille Saint Saens. Posto uni-co 5 euro. Prenotazione obbigatoria. Tel. 0522.458950 - 0522.458990

9 aprileUova a sorpresaPresso Biblioteca San Pellegrino - Marco Gerra - via Rivoluzione d’Ottobre, 29. Ore 16,45 - dai 3 anni - su prenotazione. Con NatiperLeggere e NatiperlaMusica Info: Tel. 0522.585616, fax 0522.285924 - e-mail: [email protected]

9 aprileUn viaggio nel mondo incantato per genitori e figli - 3° incontroOre 18-20. Presso Sala civica ex scuole elementari di Montecavolo (RE). Info: Reggio Family tel. 329 7303478 -e-mail: [email protected]

10 aprileFavole in tavolaPresso Multisala900 - Cavriago (RE). Ore 10,00. Età consigliata: 3-8 anni. I bambini attraverso l’ascolto partecipato evoca-no le cose buone e cattive da mangiare, ricette speciali per condire la fantasia. Compagnia: Le invenzioni inutili. Ingres-so euro 3,50. Prenotazione obbigatoria: 0522.382963 (dalle 9 alle 13 giorni feriali) - e-mail: [email protected] - www.cin-queti.net

10 aprileAttività di gioco, movimento e musica per bambini, genitori, nonniOre 16-18 Presso Parco Pubblico di via Grandi ad Albinea (RE) In collaborazione con Ass.ne Anni Magici, Il Giardino dei Lin-guaggi, Centro diurno Casa Cervi, Cep di Albinea - L’incontro sarà annullato in caso di maltempo. Info: Reggio Family tel. 329 7303478 -e-mail: [email protected]

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10 aprileTutti i colori della Pasqua !Lettura e laboratorio creativo di Pasqua - ore 16,00 - Presso Biblioteca Comu-nale di Vezzano sul Crostolo. Info: tel. 0522/601229 - Email: [email protected]

10 aprileStorie di PasquaOre 17,30 - bambini 3-6 anni - Narrazione e laboratorio a cura dei Volontari Nati per Leggere. Presso Biblioteca Civica “Codro” Via Emilia Est, 11 - Rubiera (RE) - Info: Tel. 0522.622255

11 aprileI colori della PasquaPresso Biblioteca San Pellegrino - Marco Gerra - via Rivoluzione d’Ottobre, 29. Ore 16,45 - dai 3 ai 10 anni - su prenotazione. Laboratorio creativo a cura della Bibliote-ca San Pellegrino-Marco Gerra - Info: Tel. 0522.585616, fax 0522.285924 - e-mail: [email protected]

11 aprileChi ha sgraffignato le mie pizzette? Tagliategli la testa!Bizzarri Arti-giani nelle piccole strade di Reggio Emilia - Ore 19,00 centro storico della città. Cosa si fa quando si vede un coniglio bianco con il panciotto che sfrec-cia tra le piccole strade della tua città consultando un orologio da taschino? Lo si segue, naturalmente. Segui Alice nel suo viaggio e sarai piacevolmente sorpre-so.... dal suo mondo! Org. Atelier di Laura Sassi Via Dei due Gobbi, 3 -RE - Atelier di Antonia Micheletti - Via Croce Bianca 4 -RE - Tel. 0522/439792

12, 14 e 15 aprileConferenza spettacolo: Il balletto dietro le quinteTeatro Cavallerizza, ore 9,00 e 10,30. Età: da 6 a 14 anni. Danza classica. Teoria e pratica si fondono. In 80 minuti gli stu-denti sono condotti da Liliana Cosi attra-verso la storia del balletto dalle origini, attorno al 1500, sino ai nostri giorni. Po-sto unico 5 euro. Prenotazione obbigato-ria. Tel. 0522.458950 - 0522.458990

12 aprileLaboratorio creativo: animaletti porta uova per la colazione di PasquaPresso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C. - costo 15 euro. Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 - e-mail: [email protected]

12 aprileEcco un uovoPresso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. Ore 10,45. Dai 3 anni. Con NatiperLeggere e NatiperlaMusica. Info: Tel. 0522.456077, fax 0522.456081 - E-mail: [email protected]

12 aprileIl sabato in campagnaAttività RiCreative a tema. Orario 16-18. Incontri per bambini dai 6 ai 10 anni con merenda per stare insieme, divertirsi e creare alla scoperta della natura. Quota di partecipazione: 8 euro a bambino. Max 12 partecipanti. Presso “La casa di campagna” - Agrituri-smo, via Giuseppe Torelli, 7 - zona stazio-ne AV - Reggio Emilia Tel. 377.5009062 - [email protected]

12 aprileLaboratorio di Fotografia per i bambiniOre 16,30/18,30. A cura di Silva Nironi che si concluderà con una mostra durante le tre giorna-te inaugurali di Fotografia Europea negli spazi della Casa dei burattini dove ver-ranno esposti gli elaborati fotografici dei partecipanti al laboratorio.Presso La Casa dei Burattini di Otello Sar-zi Via del Guazzatoio 12/b, 42100 Reggio Emilia - Per informazioni e prenotazioni tel. 331 7098958 - 339 4325998

12 aprileAccarezzalibroNarrazione di Alessandra Baschieri con Gianluca Magnani di Equilibri. Ore 17,00 e 18,00. Età consigliata: 2-5 anni. Prenota-zione obbligatoria. Presso la Biblioteca di Sant’Ilario d’En-za (RE) in Piazza Repubblica 11/e Tel. 0522/672154

12 aprileLa Biblioteca è “favolosa”Fiabe, favole e racconti per grandi e picci-ni in collaborazione con LE.FA.GIO. Narra-zione per bimbi da 3 a 6 anni. Ore 11,00. Gratuito. Presso la Biblioteca Civica di San Martino in Rio - Corso Umberto I, 22. Info: Tel. 0522.636719 - email: [email protected]

12 aprileLaboratorio per fare e per pensareOrario 16-18 - Laboratorio per bambini/e 13/18 mesi insieme ai propri genitori - Presso Parco Nido Comunale - Le attività di gioco e di rifessione sul gioco saranno condotti dalla pedagogista Sara Davoli (resp.le settore scuola) al Nido d’infan-zia comunale “Elefantino”. E’ necessaria l’iscrizione tramite e.mail a [email protected]

13 aprile“I poeti fioriscono quando vanno in putrefazione”Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3 - Sala Reggio, ore 10,45 - Stefano Reggiani presenta la sua nuova antologia poetica in compagna dell’amico Sandro Pezzi alla voce, chitarra e armonica (forse) - Info: Tel. 0522.456077, fax 0522.456081 - E-mail: [email protected]

13 aprileSpettacoli di Burattini sulla FiabaOre 16,30. Presso La Casa dei Burattini di Otello Sarzi Via del Guazzatoio 12/b, 42100 Reggio Emilia - Per informazioni e prenotazioni tel. 331 7098958 - 339 4325998

13 aprileFamiglie in primavera: giocando, narrando... crescendo. Letture e creatività manuale per bam-bini/e fino a 8 anni. Orario 10,30-12,30. Presso Circolo Sociale Boschi di Puianello. Info: Reggio Family tel. 329 7303478 -e-mail: [email protected]

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14 aprileL’albero delle storieOre 16,15 - Bambini 4-8 anni - Letture a cura dei volontari NPL - Laboratorio: ca-setta per uccelli a cura del CEA di Cam-pegine - Presso la Biblioteca Comunale di Cam-pegine (RE), Via Amendola, 49 - Info: Reggio Family tel. 329 7303478 -e-mail: [email protected]

15 aprilePiccolo passo -storia di un’ocarina pigraPresso Piccolo Teatro - S. Ilario (RE). Ore 10,00. Età consigliata: 3-8 anni. Una storia delicata, portata in scena con al-trettanta delicatezza. Valentino Dragano esprime, come in altre occasioni, ottime doti musicali e narrative. Compagnia: Ko-smoComico. Ingresso euro 4,50. Prenotazione obbigatoria: 0522.382963 (dalle 9 alle 13 giorni feriali) - e-mail: [email protected] - www.cinqueti.net

15 aprileCuori di terra -Memoria per i sette Fratelli CerviPresso Teatro Regiò. Ore 10,00. Età con-sigliata: 9-14 anni. L’idea di realizzare una narrazione si è formata traendo linfa dal racconto e dalle parole dei libri di Alcide e Margherita Cervi, dalla visione delle lettere, dei documenti e degli oggetti del museo, dagli scritti di letterati e politici. Cuori di Terra ha vinto il premio Ustica per il teatro di inpegno civile e sociale nel 2003. Compagnia: Associazione Teatro dell’Or-sa. Ingresso euro 5,00. Prenotazione ob-bigatoria: 0522.382963 (dalle 9 alle 13 giorni feriali) - e-mail: [email protected] - www.cinqueti.net

15 aprileMeraviglie di cartaPresso Biblioteca Ospizio, via Emilia Ospi-zio, 30/B. Ore 16,30. Da 5 anni. Labora-torio creativo a cura della Biblioteca. Su prenotazione. Info: Tel. 0522.585639, fax 0522.558974 E-mail: [email protected] - 25 posti disponibili

15 aprileTi amo, chattiamoneAdolescenza, media e sessualità - Incon-tro/dibattito 2°parte - Condotto da Silvia Arlini e Massimiliano Anzivino. A cura dello sportello psico-pe-dagogico del Comune di Quarto Castella in collaborazione con la Banca del Tempo e Istituto Comprensivo. Presso le Scuole Medie di Quattro Castella (RE) ore 20,45 - Info: Reggio Family tel. 329 7303478 -e-mail: [email protected]

16 aprilePiccolo passo - storia di un’ocarina pigraPresso Teatro Metropolis - Bibbiano (RE). Ore 10,00. Età consigliata: 3-8 anni. Una storia delicata, portata in scena con al-trettanta delicatezza. Valentino Dragano esprime, come in altre occasioni, ottime doti musicali e narrative. Compagnia: Ko-smoComico. Ingresso euro 4,50.Prenotazione obbigatoria: 0522.382963 (dalle 9 alle 13 giorni feriali) - e-mail: [email protected] - www.cinqueti.net

16 aprileUova a sorpresaPresso Biblioteca Rosta Nuova, via Wibi-cky, 27. Ore 16,45. Dai 3 anni - con Nati-perLeggere e NatiperlaMusica - Info: Tel. 0522.585636 - E-mail: [email protected]

17 aprileIl pulcino PasqualinoPresso Biblioteca Rosta Nuova, via Wibi-cky, 27. Ore 16,345. Dai 5 ai 10 anni - su prenotazione - Laboratorio a cura di Alice Franchi per AR/S Archeosistemi Soc.Coop - Info: Tel. 0522.585636 - E-mail: [email protected]

17 aprileUova a sorpresaPresso Biblioteca Santa Croce, via Adua, 57. - ore 16.30 dai 18 ai 36 mesi - ore 17.30 dai 4 anni - con NatiperLeggere e NatiperlaMusica Tel. 0522.585600, fax 0522.920783 E-mail: [email protected]

17 aprileGiovedì per piccole orecchieStorie per bambini fino a 5 anni. Ore 16,30. Presso Parco del Melograno di Quattro Ca-stella (RE) - Info: Reggio Family tel. 329 7303478 -e-mail: [email protected]

19 aprileLaboratorio creativo: facciamo una ghirlanda per la PasquaPresso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C. - costo 16 euro. Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 - e-mail: [email protected]

19 aprileLaboratorio di Fotografia per i bambiniOre 16,30/18,30. A cura di Silva Nironi Si concluderà con una mostra durante le tre giornate inaugurali di Fotografia Europea negli spazi della Casa dei burattini dove verranno esposti gli elaborati fotografici dei partecipanti al laboratorio.. Presso La Casa dei Burattini di Otello Sarzi Via del Guazza-toio 12/b, 42100 Reggio Emilia - Info: tel. 331 7098958 - 339 4325998

19 aprileLa Biblioteca è “favolosa”Fiabe, favole e racconti per grandi e picci-ni in collaborazione con LE.FA.GIO. Narra-zione per bimbi da 3 a 6 anni. Ore 11,00. Gratuito. Presso la Biblioteca Civica di San Martino in Rio - Corso Umberto I, 22. Info: Tel. 0522.636719 - email: [email protected]

20 aprileSpettacoli di Burattini sulla FiabaOre 16,30. Presso La Casa dei Burattini di Otello Sarzi Via del Guazzatoio 12/b, 42100 Reggio Emilia - Per informazioni e prenota-zioni tel. 331 7098958 - 339 4325998

26 aprileLaboratorio di Fotografia per i bambiniOre 16,30/18,30. A cura di Silva Nironi Presso La Casa dei Burattini di Otello Sar-zi Via del Guazzatoio 12/b, 42100 Reggio Emilia - Per informazioni e prenotazioni tel. 331 7098958 - 339 4325998

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n l’agenda da marzo ad aprile

Gli APPUNTAMENTI a Reggio Emilia e Provincia22 marzo - REGGIO EMILIAPrimavera donna: “CoinVolte”Presso lo Store Coin - via Emilia San Pie-tro - Ore 17,00 - Il collettivo artiste reg-giane Tutteledirezioni presenta la piècè teatral musicale dal titolo “CoinVolte” At-trici e cantanti protagoniste Lara Puglia e Patty Garofalo, al pianoforte Luca Sa-vazzi. Donne “coinvolte” in storie di vita vissuta che si raccontano ad altre donne nell’agorà dei grandi magazzini COIN - Organizzazione: Tutteledirezioni - Info: sito tutteledirezionifestival.blogspot.it

22 marzo - REGGIO EMILIAPrimavera donna:“Io mi sono donna”Presso Ghirba bio-osteria della Gabella, via Roma, 76 - Ore 21,00 - Letture inter-pretate a cura degli attori dell’associa-zione “Fondali di Carta” I temi della pro-stituzione e dello sfruttamento sessuale sono narrati dagli attori in scena che in-trecciano testimonianze di vita alle parole dei grandi poeti immersi in un contrasto scenografico di luce e ombra - Ingresso libero - Organizzazione: Associazione di promozione sociale “Fondali di Carta” - Info: Elena Albenghi 349 2569416, Giulia Gasparini 349 6336108, [email protected]

22 e 23 marzo - REGGIO EMILIAPrimavera donna: “Volare”Presso il Teatro Piccolo Orologio Via Mas-senet, 23 - Il 22/03 ore 21,00 - il 23/03 ore 17,30 - Biglietti: intero 12 euro - ridot-to 10 euro - Spettacolo teatrale di prosa ispirato alle novelle di Pirandello; Volare è uno spettacolo che racconta la storia di tre donne, ma anche di tre anime - Pro-duzione: Centro Teatrale MaMiMò e Teatri di Non - Info: biglietteria 0522 383178, [email protected], lun - ven dalle 9.00 alle 13.00

22 e 23 marzo - REGGIO EMILIAXXII Giornata FAI di PrimaveraInfo: Segreteria Regionale FAI Emilia-Ro-magna tel. 051.240650

22 marzo - REGGIO EMILIACircolo degli Artisti Mercatino con esposizione e vendita di opere dell’ingegno creativo. Si svolge in piazza Prampolini - dalle 8 alle 19,30 - Info: Comune tel. 0522.456316

23 marzo - CERRETO ALPI - COLLAGNA (RE)Il Sentiero dei Bucaneve Escursioni con le ciaspole e nordik walking. Ai nostri ospiti proponiamo ciaspolate diurne la domenica, con ritrovo alle ore 9.00 e notturne il sabato sera, con ritrovo ore 18.00. Al termine delle ciaspolate si rientra in rifugio, dove si potranno gusta-re piatti tipici locali come polenta con fun-ghi e cinghiale, polenta di castagne, torte casalinghe e liquori ai frutti di bosco. Per chi lo desidera ci si potrà fermare anche per dormire nella nuova struttura “Il mu-lino di Cerreto Alpi”. Info: “I Briganti di Cerreto” 0522 897659 - Cell 3471639146 www.ibrigantidicerreto.com

23 marzo - REGGIO EMILIAL’Ora della musica: Concerto migliori diplomati dell’Anno Accademico 2012/2013Artisti da definire Ore 11,00. L’ingresso è gratuito, compatibilmente con i posti di-sponibili. Presso Auditorium dell’istituto Peri in via Dante Alighieri 11. Informazio-ni: 0522 456779, [email protected] - www.istitutoperi.com

23 marzo - REGGIO EMILIAL’Ora della Musica: Concerto migliori diplomatidell’Anno Accademico 2012 / 2013Presso Auditorium Gianfranco Masini - Istituto Superiore di Studi Musicali ‘Achil-le Peri’, via Dante 11 - ore 11,00 - Artisti da definire - Ingresso libero e limitato ai posti disponibili - Info: 0522. 456771 - 0522.456782 - www.istitutoperi.com

23 marzo - REGGIO EMILIAMusical - Madre TeresaOre 17,00 - I giovani dell’ oratorio presen-tano un musical su Madre Teresa - Presso Parrocchia di Sant’ Anselmo Via Martiri di Cervarolo 4, 42100 Reggio Emilia - Info: Tel. 340/8237127

23 marzo - REGGIO EMILIAPassaggio e sosta auto storiche di modello precedente al 1966Si svolge in piazza Prampolini - dalle 9 alle 13 - Info: Comune tel. 0522.456316; Collectors Historic Carclub tel. e fax 0547.302626; 333.2823746

23 marzo - REGGIO EMILIAFesta di Primavera in Via Emilia San PietroEsposizione e vendita di prodotti alimen-tari, opere dell’ingegno, artigianato e prodotti agricoli - in via Emilia San Pie-tro tra via Samarotto e viale Montegrap-pa - dalle 8 alle 22 - Info: Comune tel. 0522.456316

23 marzo - Loc.PRATICELLO DI GATTATICO (RE)Mercatino del riusoEsposizione e vendita di materiale usato - in centro storico - dalle 8 alle 18 - Info: Comune tel. 0522.477919; 348.3983290

24 marzo - REGGIO EMILIAPrimavera donna: “La violenza domestica”Presso Arcadia A.S.D. Via Daniele da Tor-ricella, 62 - ore 20,30 - Secondo di quattro incontri teorico/pratici del progetto “Laforza delle donne” condotto dalla Psico-terapeuta Laura Castaldini e da Cristian Pallamidesi 3° Dang Istruttore e Mae-stro qualificato - Organizzazione: Arcadia A.S.D. - Info: 0522 3337466, [email protected]

25 marzo - REGGIO EMILIAIncontriamoci in Biblioteca per parlare dei nostri figliPresso Biblioteca San Pellegrino - Mar-co Gerra - via Rivoluzione d’Ottobre, 29 - ore 21,00 - Incontro: Dott.ssa Anna Piera Bevolo, Consultorio AUSL di Reggio Emilia “Diventare genitori: sogni, proget-ti, preoccupazioni e domande -l’assesta-mento tra madre e bambino dopo parto”

25 marzo - ALBINEA (RE)Genitori & figli: tessere la rete (web) insiemeOre 20,45 - Incontro con: Antonio Soda, Giulia Trinelli, Simone Srebernic - A cura dell’Area scolastico/educativa e dello Spa-zio Giovani del Comune di Albinea - Pres-so Sala Civica - Biblioteca - via Morandi, 9 - Albinea

26 marzo - REGGIO EMILIAI principi nascosti della poesia di DanteCiclo di incontri di Storia, arte e Leggen-da ad ingresso gratuito. - Relatore Elisa-betta Casagli. Presso Sala Zavattini, via Fratelli Cervi, 70 - Pieve Modolena - par-cheggio Conad City. Info: 0522.673700 - 339.4360071

28 marzo - REGGIO EMILIAPlanisfero 2014: La scuola, gli adulti, i ragazzi - Marco LodoliPomeriggi in Panizzi: letture, incontri, conferenze e incontri con gli autori. Nel-l’ambito di Bao’bab - spazio giovani scrit-ture Progetto di promozione della lettura e della scrittura. Ore 17,30. Biblioteca Panizzi Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522 456084 Email: [email protected]

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28 marzo - REGGIO EMILIANon da sola: Cena “stellata” con Vittorio Novani a sostegno dell’Associazione NondasolaPresso Spazio Torricelli - The Cooking Loft Via Vittorio Emanuele II, 94/A - Albinea - Reggio Emilia -Partecipazione alla serata: 70 Euro per persona In attesa di conosce-re i dettagli della serata, per info e preno-tazioni: Ass.ne Nondasola - Elisa Bianchi cell. 335/6917659 [email protected]

28 marzo - REGGIO EMILIAAperitivo in lingua inglese Conversazione guidata da insegnante d’ inglese e insegnante madrelingua. Presso “Al Baretto”Piazzale Diaz , 42100 Reggio Emilia - dalle 18,30 alle 19,30 - Per infor-mazioni e iscrizioni: 349.5009595

29 marzo - CERRETO ALPI - COLLAGNA (RE)“La notte dei Folletti”Escursioni con le ciaspole e nordik walking. Ai nostri ospiti proponiamo ciaspolate diurne la domenica, con ritrovo alle ore 9.00 e notturne il sabato sera, con ritrovo ore 18.00. Al termine delle ciaspolate si rientra in rifugio, dove si potranno gusta-re piatti tipici locali come polenta con fun-ghi e cinghiale, polenta di castagne, torte casalinghe e liquori ai frutti di bosco. Per chi lo desidera ci si potrà fermare anche per dormire nella nuova struttura “Il mu-lino di Cerreto Alpi”. Info: “I Briganti di Cerreto” 0522 897659 - Cell 3471639146 www.ibrigantidicerreto.com

29 marzo - REGGIO EMILIAM.O.O.N. - Museum Ordinary Open NightM.O.O.N. presenterà ai visitatori le col-lezioni dell’intero piano terra di palazzo San Francesco sotto una nuova e incon-sueta luce: performance e spettacoli di musica, danza e arte si svolgeranno fra gli spazi del museo, in interazione con il pubblico. - Musei Civici, via Spallanzani 1 - dalle 19 alle 24 - Info: Musei Civici tel. 0522.456477-456816

30 marzo - REGGIO EMILIAL’Ora della musica: Stefano Menozzi pianoforte - Luca Orlandini pianoforte - Ensembledi percussioni dell’Istituto “Peri - Merulo” Direttore: Stefano Tincani - Musiche di L. Bernstein, E. Cavazzoni. Ore 11,00. L’in-gresso è gratuito, compatibilmente con i posti disponibili. Presso Auditorium del-l’istituto Peri in via Dante Alighieri 11. In-formazioni: 0522 456779, [email protected] - www.istitutoperi.com

30 marzo - RUBIERA (RE)“Fiori e Sapori”Florovivaisti in centro storico. Operatori commerciali del settore alimentare (con prodotti tipici regionali) - in Piazza del Popolo e Piazza XXIV Maggio. Mercatino delle opere dell’ingegno creativo - in via Emilia Ovest. Info: Comune/Ufficio Com-mercio tel. 0522.622212-622246

30 marzo - REGGIO EMILIAPrimavera donna: “Intrigante Giulia. Potere e fascino dell’unica figlia dell’imperatore Augu-sto”Presso Musei Civici di Palazzo San France-sco - Via Spallanzani, 1 - ore 16.00 - Ciclo Il Tè delle Muse - A cura di Giada Pellegrini - Ingresso libero - Info: tel 0522/456477, www.musei.re.it, [email protected]

30 marzo - REGGIO EMILIAL’Ora della MusicaCon Stefano Menozzi pianoforte - Luca Orlandini pianoforte - Ensemble di per-cussioni dell’Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti “Achille Peri - Claudio Merulo” - Musiche di L. Bernstein, E. Cavazzoni. Presso Auditorium Gianfranco Masini - Istituto Superiore di Studi Musicali ‘Achil-le Peri’, via Dante 11 - ore 11,00 - Artisti da definire - Ingresso libero e limitato ai posti disponibili - Info: 0522. 456771 - 0522.456782 - www.istitutoperi.com

30 marzo - CAVRIAGOFiera del Bue GrassoMostra enogastronomica, mostra di bovini di antica razza reggiana, mostra di antichi mestieri tradizionali, stands con prodotti artigianali e gastronomici. Info: Comune tel. 0522.373474

30 marzo - GUASTALLA (RE)100 Miglia delle Terre GonzaghescheCircuito del Tricolore - gara automobilisti-ca di regolarità - partenza da Guastalla alle 9 - Info: Club Sport Storiche Campa-non tel. 0522.406162

31 marzo - REGGIO EMILIAPrimavera donna: “Nel blu dipinto di rosa - cento anni di volo femminile italiano”Presso Mercure Hotel Astoria Via L. Nobi-li, 2 - ore 18,00 - Presentazione del libro più leggere dell’aria da parte dell’autrice Rosellina Piano. A cento anni dal primo brevetto femminile di volo, la scrittrice ripercorre il cammino del rapporto tra le donne ed il volo nel nostro paese, donne pioniere che hanno sfidato i cieli ottenen-do ottimi risultati - Ingresso libero - Or-ganizzazione: Zonta Internacional Club di R.E. - Info: [email protected]

31 marzo - REGGIO EMILIAPrimavera donna: “La forza tra donne: uscire da situazioni di violenza”Presso Arcadia A.S.D. Via Daniele da Torricella, 62 - ore 20,30 - ter-zo di quattro incontri teorico/pratici del progetto “La forza delle donne” condotto da Alessandra Campani re-sponsabile della formazioni dell’As-sociazione Nondasola che gestisce la Casa delle Donne e da Cristian Palla-midesi 3° Dang Istruttore e Maestro qualificato - Organizzazione: Arca-dia A.S.D., Associazione Nondasola - Info: 0522 3337466, [email protected]

1 aprile - REGGIO EMILIALa vita è una parola... scriviamola “Riconciliarsi”Appuntamenti di lettura, scrittura di sé... giovialità per persone anziane...e non solo. condotti dal Prof.Savino Calabrese. Ingresso gratuito Dalle 17 alle 18,30. Presso Biblioteca di Rosta Nuova, Via Wybicki, 27 - 42122 Reg-gio Emilia Tel. 0522.585636

2 aprile - REGGIO EMILIAPrimavera donna: “Uno sguardo di genere: gli indicatori di genere a supporto delle politiche pubbliche”Presso la Sala Rossa del Comune, Piazza Prampolini, 1 - ore 12,00 - Conferenza stampa con l’assessora Natalia Maramotti, assessora Filo-mena de Sciscio e la dirigente Lo-renza Benedetti - Info: Segreteria Assessora alla Cura della Comunità 0522 456431, Ufficio Pari Opportuni-tà 0522 456032, - e-mail: [email protected]

3 aprile - REGGIO EMILIAPrimavera donna: “Creatrici di Storia. Il movimento del-le donne reggiane degli anni settanta nel ricordo di alcune protagoniste”Presso la Libreria All’Arco - Via Emilia Santo Stefano, 3/d - ore 17,00 - di Anna Appari, Elisabetta Salvini, pre-fazione di Daniela Brancati - Presen-tazione a cura dell’Assessora Natalia Maramotti, postafazione di Laura Ar-tioli - Il libro è corredato da intervi-ste, testimonianze e fotografie di chi quel periodo l’ha vissuto - La stesura del libro ha visto il coinvolgimento anche di una terza persona, Nadia Caiti, recentemente scomparsa. Info: Segreteria Assessora alla Cura della Comunità 0522 456431, Ufficio Pari Opportunità 0522 456032, e-mail: [email protected]

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4 aprile - REGGIO EMILIACiclo di conferenze pubbliche: L’economia moderna dalle alchimie del Faust, alle eresie di Rudolf Steiner, all’utopia di OlivettiConferenza di Dott. Gaetano Bonaiuto, laureato in Economia, ha collaborato per oltre trenta anni con un Istituto di Cre-dito Industriale. In pensione dal 1997, ha svolto opera di volontariato come amministratore di Casa Loic a Capena (RM) (Associazione steineriana per la Pe-dagogia Curativa) e per quattro anni ha collaborato, sempre come volontario, in una Fondazione di Microcredito Sociale di Roma, legata a Banca Intesa-Sanpao-lo. Si occupa di Antroposofia dagli anni ‘70, dedicandosi in particolare agli studi di Economia Sociale.. Ore 21,00 - Presso Centro Sociale Rosta Nuova, via Meda-glie d’Oro della Resistenza, 6 - Org. Ass. per la Pedagogia Steineriana - Info: Tel. 0522/332140

5 aprile - REGGIO EMILIAPrimavera donna:“Diversamente etero”Presso Ghirba bio-osteria della Gabella - Via Roma, 76 - ore 17,00 - Proiezione documentario sull’omofobia - A seguire dibattito e aperitivo con DJ set. Saranno Cannavacciuolo de Elena Tebano - Orga-nizzazione: Arcigay Gioconda Reggio Emi-lia - Info: 347 7372338, [email protected]

6 aprile - CERRETO ALPI - COLLAGNA (RE)L’antica via di Lunigiana Escursioni con le ciaspole e nordik walking. Ai nostri ospiti proponiamo ciaspolate diurne la domenica, con ritrovo alle ore 9.00 e notturne il sabato sera, con ritrovo ore 18.00. Al termine delle ciaspolate si rientra in rifugio, dove si potranno gusta-re piatti tipici locali come polenta con fun-ghi e cinghiale, polenta di castagne, torte casalinghe e liquori ai frutti di bosco. Per chi lo desidera ci si potrà fermare anche per dormire nella nuova struttura “Il mu-lino di Cerreto Alpi”. Info: “I Briganti di Cerreto” 0522 897659 - Cell 3471639146 www.ibrigantidicerreto.com

6 aprile - REGGIO EMILIAPrimavera donna: “V - Day 2014I Monologhi della Vagina”Presso Teatro San Prospero Via Guidelli, 5 - ore 21,00 - di Eve Ensler - - ingresso 12 euro - Spettacolo teatrale, regia Stefa-nia Maceri, produzione Collettivo V - Day Reggio Emilia Spettacolo di beneficienza Organizzazione: Stefania Maceri, Colletti-vo V- Day Reggio Emilia, Teatro San Pro-spero - Info e prenotazioni: 347 0735639

6 aprile - REGGIO EMILIAPrimavera donna: “Libertà e mondo plurale in Hannah Arendt”Presso Sala Gualdi di Palazzo Magnani, Corso Garibaldi, 31 - ore 17,30 - Dialogo con Vittoria Franco - Ingresso libero - Or-ganizzazione: Provincia di R. E., Forum Provinciale delle Donne - Info: [email protected], 0522 444145

6 aprile - RUBIERA (RE)Fior Fior di salame9° Gara del salame nostrano. Degustazio-ne gratuita dei salami “fatti in casa”, ban-carelle di prodotti enogastronomici e di opere dell’ingegno. Info: Comune/Ufficio Commercio tel. 0522.622246-622212

7 aprile - REGGIO EMILIAPlanisfero 2014: La scuola Penny Wirton - Eraldo AffinatiPomeriggi in Panizzi: letture, incontri, conferenze e incontri con gli autori. Nel-l’ambito di Bao’bab - spazio giovani scrit-ture - Progetto di promozione della lettu-ra e della scrittura. Ore 17,30. Biblioteca Panizzi Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522 456084 Email: [email protected]

7 aprile - REGGIO EMILIAPrimavera donna: “Psicologia ... tipo-logie di aggressioni”Presso Arcadia A.S.D., Via Daniele da Tor-ricella, 62 - ore 20,30 - Quarto ed ultimo incontro teorico/pratico del progetto “La forza delle donne” condotto dalla Psico-terapeuta Laura Castaldini e da Cristian Pallamidesi 3° Dang Istruttore e Mae-stro qualificato - Organizzazione: Arcadia A.S.D. - Info: 0522 3337466, [email protected]

7 aprile - CAVRIAGO (RE)Non da sola: “I monologhi della vagina”Presso Teatro Herberia, Piazza Gramsci, 1/b - Rubiera - ore 20,30 - Spettacolo teatrale a cura del Gruppo VDay. Il rica-vato di entrambe le serate sarà devoluto a sostegnodelle attività di Nondasola.

8 aprile - REGGIO EMILIALa vita è una parola... scriviamola “Sciogliere le vele”Appuntamenti di lettura, scrittura di sé... giovialità per persone anziane...e non solo. condotti dal Prof.Savino Calabre-se. Ingresso gratuito Dalle 17 alle 18,30. Presso Biblioteca di Rosta Nuova, Via Wybicki, 27 - 42122 Reggio Emilia Tel. 0522.585636

8 aprile - REGGIO EMILIAPrimavera donna: “Hannah Arendt”Presso il Cinema AlCorso, Corso Garibal-di, 14 - ore 16.00, 18.00, 20.30 e 22.30 - Biglietto 3 euro, ridotto 2 euro - “Hannah Arendt” di Margarethe Von Trotta. Rasse-gna “Buon pomeriggio cinema, anche la sera!” Organizzazione: Cinema AlCorso, Forum Provinciale Info: 0522 437721, [email protected]

10 aprile - REGGIO EMILIAPrimavera donna: “Le donne dei Canossa”Presso il Centro Giovanni XXIII° - Via A. Moro, 49 - ore 17,00 - Convegno con la professoressa Aurelia Fresta, Socia effet-tiva - Deputazione Reggiana Storia Patria; interverranno Cristiana Bassoli presidente C.I.F. di R.E., Gabriele Rossi A-ge, Giusep-pe Adriano Rossi UCIIM - Ingresso libero - Organizzazione: C.I.F di R. E., UCIIM, A-ge - Info: C.I.F. 338 7976761

11 aprile - REGGIO EMILIACuciniamo insieme: AlgeriaCene con menù da vari paesi del mon-do. “Le cene saranno realizzate con il contributo di alcune donne migranti, di diversa provenienza e frequentanti il cor-so di lingua italiana “Mamme a scuola in via Fenulli”. Ore 20,00. Presso il Centro Sociale Rosta Nuova, via Medaglie d’Oro della Resistenza n.6/1 (accanto al cine-ma Rosebud). Info. e prenotazioni: Tel. 366/6218416 - [email protected]

11 aprile - REGGIO EMILIAPrimavera donna: “Saffo e le altre”Presso il Complesso Monumentale Mauri-ziano, Via Pasteur, 11 - ore 19,00 - Letture poetiche al femminile con la musica della cantautrice M.Teresa Lonetti e aperitivo - Alcune poetesse di varie provenienze leg-geranno testi da un’antologia in via dipubblicazione - Ingesso libero - Organiz-zazione: Circoscrizione Nordest - Info: Marina Notari 0522 585595

11 aprile - RUBIERA (RE)Non da sola: “I monologhi della vagina”Presso Teatro Herberia, Piazza Gramsci, 1/b - Rubiera - ore 20,30 - Spettacolo teatrale a cura del Gruppo VDay. Il rica-vato di entrambe le serate sarà devoluto a sostegno delle attività di Nondasola.

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l’agenda da marzo ad aprile n

12 aprile - CERRETO ALPI - COLLAGNA (RE)La notte dei Briganti Escursioni con le ciaspole e nordik walking. Ai nostri ospiti proponiamo ciaspolate diurne la domenica, con ritrovo alle ore 9.00 e notturne il sabato sera, con ritrovo ore 18.00. Al termine delle ciaspolate si rientra in rifugio, dove si potranno gusta-re piatti tipici locali come polenta con fun-ghi e cinghiale, polenta di castagne, torte casalinghe e liquori ai frutti di bosco. Per chi lo desidera ci si potrà fermare anche per dormire nella nuova struttura “Il mu-lino di Cerreto Alpi”. Info: “I Briganti di Cerreto” 0522 897659 - Cell 3471639146 www.ibrigantidicerreto.com

12 e 13 aprile - FABBRICO (RE)Idea VerdeMostra mercato di vivaistica, floricoltura, apicoltura, attrezzatura e arredo del verde, frutti e prodotti tipici. Spettacoli, musica, gastronomia e artisti di strada.. Centro cittadino - Info: Biblioteca Comu-nale tel. 0522.751923

13 aprile - CASTELNOVO DI SOTTO (RE)Fiera dei CavalliGiochi e attrazioni di piazza, luna park, stands commerciali. Info: tel. Comune 0522/485711

13 aprile - CANOSSA (RE)Il cammino del perdonoOre 15,00 Presso il Castello di Canossa - Spettacolo itinerante ideato da Ga-briele Parrillo, in occasione del 937° an-niversario del perdono di Canossa. Lo spettacolo,prevede diverse stazioni lun-go il tragitto che porta in cima alla rupe di Canossa, dove si trovano gli splendidi resti del castello, suggestive quinte per il proseguimento di quello che possiamo definire un percorso fisico ed interiore. La partecipazione allo spettacolo è gratuita, previo pagamento del biglietto di ingres-so al castello. Al termine dello spettacolo ci si potrà fermare in momento di convi-vialità ai piedi della rupe presso il Centro Turistico Andare a Canossa. - Per info: AR/S Archeosistemi - Tel. 0522/532094 - 366/2287340 - Mail: [email protected]

20 aprile - POVIGLIO (RE)Festa di PrimaveraMercato straordinario, luna park, artigia-ni dell’ingegno, prodotti enogastronomi-ci, espositori commerciali, animazioni e spettacoli. In Piazza Umberto I e vie li-mitrofe - Info: Biblioteca Comunale tel. 0522.960426

21 aprile - CERRETO ALPI - COLLAGNA (RE)Ciaspole &”Scocin”Escursioni con le ciaspole e nordik walking. Ai nostri ospiti proponiamo ciaspolate diurne la domenica, con ritrovo alle ore 9.00 e notturne il sabato sera, con ritrovo ore 18.00. Al termine delle ciaspolate si rientra in rifugio, dove si potranno gusta-re piatti tipici locali come polenta con fun-ghi e cinghiale, polenta di castagne, torte casalinghe e liquori ai frutti di bosco. Per chi lo desidera ci si potrà fermare anche per dormire nella nuova struttura “Il mu-lino di Cerreto Alpi”. Info: “I Briganti di Cerreto” 0522 897659 - Cell 3471639146 www.ibrigantidicerreto.com

23 aprile - REGGIOLO (RE)RoccaciocManifestazione gastronomica dedicata al cioccolato e ai prodotti tipici. Degustazioni di gnocco fritto, pane fresco e dolci a base di cioccolato, pane e nutella, cioccolatini, cioccolata in tazza, frutta con cioccolato; concorsi, bancarelle, mercato straordi-nario. L’evento avrà luogo nella sua sede storica, ovvero la Rocca Medievale di Piazza Martiri. Info: Tel. 338.6188748 - www.prolocoreggiolo.it

24-27 aprile - REGGIO EMILIAIV edizione del Gran Premio Terre di Canossa 25 aprile: partenza da Reggio Emilia at-traverso gli Appennini verso il mare della Versilia. Dom. 27 aprile: partenza da For-te dei Marmi attraverso le Alpi Apuane e gli Appennini verso Modena. Pranzo finale a Reggio Emilia e premiazioni nella Sala del Tricolore. Info: Scuderia Tricolore Asd -Tel. 0522.441632, 348.2329107 - Email: [email protected]

dal 25 aprile al 1° maggio - BORETTO (RE)Fiera di PrimaveraLuna park, bancarelle, mostre. Info: tel. Comune 0522/963700

25 aprile - MONTECCHIO EMILIA (RE)Fiera di San MarcoMercatino di prodotti tipici e biologi-ci, esposizione di piante e fiori, ban-carelle e luna park. Info: tel. Comune 0522/861811

26 aprile - REGGIO EMILIAM.O.O.N. - Museum Ordinary Open NightM.O.O.N. presenterà ai visitatori le col-lezioni dell’intero piano terra di palazzo San Francesco sotto una nuova e incon-sueta luce: performance e spettacoli di musica, danza e arte si svolgeranno fra gli spazi del museo, in interazione con il pubblico. - Musei Civici, via Spallanzani 1 - dalle 19 alle 24 - Info: Musei Civici tel. 0522.456477-456816

26 aprile - CANOSSA (RE)Il cammino del perdonoOre 15,00 Presso il Castello di Canossa - Spettacolo itinerante ideato da Ga-briele Parrillo, in occasione del 937° an-niversario del perdono di Canossa. Lo spettacolo,prevede diverse stazioni lun-go il tragitto che porta in cima alla rupe di Canossa, dove si trovano gli splendidi resti del castello, suggestive quinte per il proseguimento di quello che possiamo definire un percorso fisico ed interiore. La partecipazione allo spettacolo è gratuita, previo pagamento del biglietto di ingres-so al castello. Al termine dello spettacolo ci si potrà fermare in momento di convi-vialità ai piedi della rupe presso il Centro Turistico Andare a Canossa. - Per info: AR/S Archeosistemi - Tel. 0522/532094 - 366/2287340 - Mail: [email protected]

27 aprile -REGGIO EMILIAPrimavera donna: “Camminando”Presso il Teatro Piccolo Orologio, Via Mas-senet, 23 - ore 16,00 - Spettacolo fina-le di un laboratorio teatrale condotto da Flavia De Lucis - Ingresso libero - Orga-nizzazione: Circolo Culturale “Il Crostolo-Università dell’età libera” incollaborazione con Ass. Culturale MaMiMò - Info: Circolo Culturale “Il Crostolo-Uni-versità dell’età libera” 0522 452182, e-mail: [email protected]

28 aprile - REGGIO EMILIAPrimavera donna: “Sexmachine”Presso il Teatro Piccolo Orologio, Via Mas-senet, 23 - ore 21,00 -Ingresso gratuito con prenotazione - Spettacolo teatrale di e con Giuliana Musso, Gianluigi Meggiorin, regia di Massimo Somaglino - Un’attrice ed un musicista danno voce ed anima a sei personaggi che, visti in sequenza, for-mano un quadro di contemporanea uma-nità, complessa, multiforme, ridicola, sin-cera. Organizzazione: Progetto Rosemary Servizi Sociale del Comune di R. E. - Info: 0522456732, 3351289619, 3351994779 - e-mail: [email protected]

29 aprile - REGGIO EMILIAConferenze aperte a tutta la CittadinanzaPaolo Nori - In Unione Sovietica non tutti i sovietici eran sovietici. Bulgakov, Erofeev, Dovlatov, Chlebnikov, Anna Achmatova, Mandel’stam, Pasternak e il compagno Stalin Presso Palazzo Magnani - Organiz-zato dal Circolo Il Crostolo Universita’ del-l’Eta’ Libera Corso Garibaldi, 42 - 42121 Reggio Emilia Info: Tel.: 0522/452182 Email: [email protected] - www.cir-colocrostolo.it

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Mostre, arte e gallerie a Reggio Emilia e Provincian l’agenda da marzo ad aprile

CENTRO CULTURALE CA’ ROSSA - BAGNOLO (RE) - fino al 22 marzoL’arte digitale di Rusp@Personale del pittore Gianni Ruspaggiari, in arte Rusp@, che lavora e vive a Castel-novo di Sotto. L’artista ha al suo attivo 58 personali, oltre 300 partecipazioni a mo-stre collettive e numerosi riconoscimenti, alterna il pennello con il mouse, la pittura ad olio alla pittura digitale e alle tecniche miste tra pittura e computer art. Orari: lun. e merc. 15-19, ven. 9,30-12,30 e 15-19, sab. 9,30-12,30. Presso Centro Cultu-rale Ca’ Rossa - via Repubblica - Bagnolo in Piano (RE) Info: Tel. 0522.951948

GALLERIA NAPOLEONE CACCIANI di BORETTO (RE) - dal 1 marzo al 23 marzoTracce di futuro - Azeglio BertoniAzeglio Bertoni, scultore e pittore che ha al suo attivo più di cinquant’anni di lavoro ininterrotto. La sua formazione si compie nel secondo dopoguerra, a contatto con maestri di primissimo piano: allievo di Renato Vernizzi all’Istituto d’Arte “Pao-lo Toschi” di Parma, Bertoni completa la propria formazione alla fine degli anni ‘50 presso la scuola delle arti di Salisburgo, diretta da Oskar Kokoschka, dove segue il corso di scultura tenuto da Giacomo Manzù. Orario: sab. e dom. 10-12 e 16-19. Info: Galleria Napoleone Cacciani, via Roma 16 - Boretto (RE) e-mail: [email protected]

GALLERIA SAN FRANCESCO - fino al 23 marzoTracce di futuroMostra antologica dedicata ad Azeglio Bertoni, scultore e pittore che ha al suo attivo più di cinquant’anni di lavoro inin-terrotto. La sua formazione si compie nel secondo dopoguerra, a contatto con mae-stri di primissimo piano. Orario: 16-19,30, chiuso lun. e giov. Info: Galleria San Fran-cesco - Via Bardi, 4/B - Tel. 0522 440458 www.galleriasanfrancesco.com

OFFICINA DELLE ARTI - fino al 23 marzoLinguaggi Figurati“Linguaggi figurati” è il titolo della doppia personale di Elisa Bertaglia e Matteo Bel-trami. A confronto le opere pittoriche di due artisti, accomunati dall’uso della car-ta. Ricerche che differiscono per aspetti squisitamente formali, ma che trovano nelle tematiche e in una poetica fatta di linguaggi simbolici figurati numerosi punti di contatto. Orari:sab. e dom. 18-20. tel. 340/5195739. Presso Officina delle Arti via Brigata Reggio, 29 - Reggio Emilia

ROCCA DEL BOIARDO di SCANDIANO (RE) -fino al 23 marzoBob Rontani. Suburbia - Geometrie urbane contemporaneeLe geometrie urbane contemporanee di Bob Rontani alla Rocca dei Boiardo, tra suoni sintetici e decorazioni rococò. Le storiche sale dell’Appartamento Estense ospiteranno la nuova mostra dell’artista e graphic designer reggiano, realizzata in collaborazione con il Comune di Scandia-no. Orari: sab. e dom. 10-12,30 e 15-19. Presso Rocca del Boiardo, Viale della Rocca - Scandiano. Per informazioni: tel. 348 2681616, [email protected], www.bobrontani.it

GALLERIA DE’ BONIS - fino al 29 marzoMarco Arduini “Vintage”La serie presentata in galleria è un vero flashback che porta lo spettatore nel pas-sato, dagli anni ‘40 fino agli anni ‘60. Un omaggio alla meccanica, alla tecnologia e al design di quell’epoca. Si tratta di di-segni su carta antica, per lo più pagine di libri ottocenteschi estrapolate dal loro contesto originario alla quale viene dona-ta una nuova vita in un’opera d’arte dove il testo dialoga con le immagini con un ef-fetto quasi cinematografico. Orari: mart.-sab. 10-13 e 16-19, giov. 10-13 - Per info: Galleria De’ Bonis Via-le dei Mille ,44/B - tel. 0522/580605 / 338/3731881 - e-mail [email protected]

UNIVERSITA’ di MODENA E REGGIO - fino al 29 marzoDigital FusionCollettiva “Digital Fusion” con opere di Simone Ascari, Luca Catellani, Riccar-do Cocconcelli, Caterina Coluccio, Nero Levrini ed Andrea Poletti, sei autori che esprimono la loro visione del mondo uti-lizzando il mezzo informatico. Presso Università di Modena e Reggio via-le Allegri 9 - Reggio Emilia - Info: [email protected]

MUSEO GUARESCHI di BRESCELLO - dal 30 marzo al 27 aprileMosaici di Barbara GiavelliPresso la Sala Espositiva del Museo Gua-reschi, Il Territorio e il Cinema Via Caval-lotti, 24 - Brescello. Info: Biblioteca Comunale tel. 0522 482520; Ufficio Turistico tel. 0522 482564

VILLA GIULIA di Sant’Ilario d’Enza - fino al 30 marzoDonadella Casolari - ProposteFigure di persone giunte all’illuminazio-ne cristallina, esseri umani risvegliati che creano ponti tra diverse realtà, che cono-scono profondamente loro stessi. Orario: 9-24 Presso Villa Giulia, via Roma 18 - San-t’Ilario D’Enza (RE) Info.: Tel. 0522678993

PALAZZO CASOTTI - fino al 31 marzo“Antropocene - Siamo tutti Adamo ed Eva”Personale di Enos Venturi. La mostra si propone in chiave “interdisciplinare”, cerca cioè di mettere insieme più valori e temi sviluppati creativamente nella pittura, nel-la musica e nella scrittura, tutti riferibili al titolo, appunto “Antropocene - Siamo tutti Adamo ed Eva”. Sono previsti infatti la pre-sentazione di un libro, scritto da più autori, invitati ad esprimersi liberamente su ciò che il titolo della mostra suggerisce e la si-gnificativa presenza della musica per voce solista, pianoforte, fisarmonica, arpa, violi-no. Orari: mart-dom. 10-130 e 16-19, lun. chiuso. Info: Palazzo Casotti - sala mostre - Piazza Casotti 1 - Tel. 0522 284976

GALLERIA D’ARTE ZANNONI - fino al 1° aprileD’OroPersonale di Angela Govi. Info: lun - sab 9,30.00-12.30 e 16.30-19.30, chiuso giov. e dom.. Info: Galleria d’Arte Zannoni - Via Guido da Castello 3 - Tel. 0522/434169 [email protected]

GALLERIA 8,75 ARTECONTEMPORA-NEA - fino al 2 aprileEtnico Urbano - Marco CatellaniIn esposizione, una ventina di dipinti e di-segni, realizzati negli ultimi cinque anni. Opere che testimoniano un momento significativo nel percorso artistico del-l’autore, inaugurato all’Istituto d’Arte “G. Chierici” di Reggio Emilia, coltivato privatamente negli anni e presentato al pubblico a partire dal 2004. Orari: mart., merc., ven. e sab. 17,30-19,30, altri giorni su appuntamento. Info.: Galleria 8,75 Ar-tecontemporanea Corso Garibaldi, 4 - Tel. 3403545183; 0522556806

MAX CAFE’ - fino al 4 aprileErika Bonato Espressioni della naturaOpere plasmate secondo l’armonica bel-lezza della natura e nuova genesi della materia. Avvalendosi di differenti elemen-ti, come stucchi, stoffe, vernici e metalli, l’artista crea offrendo loro nuovi significa-ti e dunque nuova vita. Orari: 7,30-19,30, domenica chiuso. Info: Max Cafè via Guidelli 1/F - Reggio Emilia Tel. 0522/432712

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l’agenda da marzo ad aprile n

GALLERIA D’ARTE ZANNONI - dal 5 al 30 aprileIvo Mora. PersonaleContemplare. Osservare. Riflettere. Da qui parte la poetica dell’artista Ivo Mora. Si accosta inizialmente al surrealismo per poi cambiare il senso delle sue opere con-centrandosi maggiormente su una lunga osservazione e ricerca del particolare. Info: lun - sab 9,30.00-12.30 e 16.30-19.30, chiuso giov. e dom.. Info: Galleria d’Arte Zannoni - Via Guido da Castello 3 - Tel. 0522/434169 [email protected]

UNIVERSITA’ di MODENA E REGGIO -dal 5 al 19 aprileOltre il cielo - Il linguaggio grafico-pit-torico racconta le reggianePersonale di Marco Arduini. Con tratto rigoroso Marco Arduini punta al cuore dell’acciaio. Le opere hanno infatti un va-lore fortemente antropocentrico, perché il senso del meraviglioso che esprimono non è tanto per la tecnologia, per l’aspet-to meccanico. Certo, dipinge e disegna aerei, ma l’attenzione si sofferma so-prattutto sulle persone che lavorano at-torno alle frecce d’acciaio, ben 12mila nel momento di massima attività dell’azien-da. Presso Aula Magna dell’Università di Modena e Reggio viale Allegri 9 - Reggio Emilia - Info: Massimo Tassi e-mail: [email protected]

MUSEI CIVICI - fino al 6 aprileRitorno a PianosaDopo la chiusura del carcere l’isola di Pia-nosa è stata completamente inclusa nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e successivamente sottoposta a vincolo ar-cheologico. Il legame con la città di Reg-gio Emilia non si estrinseca soltanto at-traverso la figura di quel mitico direttore, che seppe introdurre strategie del tutto innovative nel trattamento dei detenuti, ma riguarda anche il Museo Civico, dove si custodiscono importanti testimonianze archeologiche, di ogni epoca, provenienti dal territorio dell’isola. Orari: mart.-ven. 9-12; sab. e dom. 10-13 e 16-19, chiuso lun.. Info.: MUSEI CIVICI, Via Spallanza-ni, 1 - tel. 0522/456532; 348/8080539

CAFFETTERIA BAR SIPARIO - fino al 7 aprileAcrilico Acquatico. Personale di Laura ZilocchiPennellate leggere come un profumo che armonioso si diffonde sulla tela, tra i co-lori e i tratti, per riportare alla memoria e all’occhio le più incantevoli piacevolezze della natura. L’evanescente acquerello e il vitale acrilico si fondono, dando vita com-posizioni floreali dalle tonalità sorpren-dentemente melodiose. Orari: lun.-ven. 10-15 e 19-24, sab. 10-24, dom. 12-24. Info: Ristorante Bar Sipario, viale Allegri, 1/a - Tel. 0522.436758 - Info: Info: [email protected]

GALLERIA BONIONI ARTE - fino al 13 aprile“L’eterno ritorno”Collettiva curata da Niccolò Bonechi con opere di Mirko Baricchi, Rudy Cremonini, Marco Ferri, Federico Gori, Luca Mosca-riello, Simone Pellegrini. Orari: mart.-dom. 10-13 e 16-20, chiuso lun.e 24 dic. e 1 gennaio. Presso la Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia - Corso Garibaldi, 43 - tel. 0522 435765 - www.bonioniarte.it

BIBLIOTECA PANIZZI - fino al 13 aprileLe scenografie di Giulio Soriani. 40 opere per una donazioneLe 40 opere scenografiche di Giulio Soria-ni (1903 – 1983) realizzate per lo più tra il 1924 e il 1928, che il figlio Alessandro ha di recente donato alla biblioteca Panizzi, e che sono il frutto delle esercitazioni acca-demiche d’ambiente bolognese e del gusto pittorico degli anni ’20, rientrano in questa tradizione, pur vivificata dalle suggestioni d’atmosfera dei film kolossal in costume che Soriani deve aver apprezzato da ragazzo. Orario: lun.-ven. 9-21; sab. 9-19; dom. 10-13. Info: Biblioteca Panizzi Via Farini, 3 Tel. 0522.456084 - www.bibliotecapanizzi.it

BOTTEGA CORNICI - fino al 24 aprileInto the Garden - Francesco SimonazziPersonale di Francesco Simonazzi. L’espo-sizione è un tributo personale dell’artista a James Hillman, alla sua speciale, per certi tratti eversiva, impostazione psi-canalitica, attraverso la quale Francesco Simonazzi ritrova il senso del suo fare artistico. Orari: mart., merc., ven. e sab. 9-12,45 e 16-19,30. Presso Bottega Cor-nici, via Toschi, 14/A Reggio Emilia. Info: Tel. 340 5014242, [email protected], www.bottegacornici.it

Caffè ART è - fino al 24 aprileBabeleMostra d’arte di Daniele Lugli - Presso Caffè ART E’ via Battaglione Toscano 1/b - Info. Tel. 0522433462

MUSEO CERVI di GATTATICO (RE) - fino al 25 aprile “I Cervi, una storia che resiste. Arte per un museo della coscienza”Dipinti, sculture, disegni, fotografie del Museo Cervi e di altre collezioni pubbli-che e private. Questa mostra rappresenta uno dei primi appuntamenti legati al 70° anniversario dell’eccidio dei Sette Fratelli Cervi e rientra in un più ampio progetto di studio delle diverse fonti che si sono sedimentate a Casa Cervi, costituendo un significativo patrimonio anche per la costruzione e l’analisi della memoria del ‘900. Orari: (marzo-aprile) mart., merc., giov. 9,30-13 - ven., sab. dom. 10-12,30 e 15-18,30. Chiuso il lunedi. Ingresso 3 euro. Presso: Museo Cervi, via f.lli Cer-vi 9, 42043 Gattatico (RE) Info: 0522 678356 - www.fratellicervi.it

STUDIO BFMR & PARTNERS DOTTORI COMMERCIALISTI - fino ad aprile 2014Corrado TagliatiCorrado Tagliati dimostra quanto siano importanti la cultura e l’assoluta padro-nanza delle tecniche. Tagliati è un pitto-re che conosce profondamente la storia dell’arte. Orari: lun.-ven. 10-12 e 16-18. Info.: Studio BFMR & Partners Dottori Commercialisti, Piazza Vallisneri, 4 - Tel. 0522 455000

ROCCA ESTENSE di S.MARTINO IN RIO - fino 1° maggioPietro Mussini - Geografie domesticheSerie di opere (collages, disegni, plani-metrie, opere realizzate con fibre ottiche, LED, plotter e microprocessori), che si propongono di far vivere lo spazio della Rocca di San Martino in Rio, ma sugge-riscono anche una percezione del mondo che va al di là delle stanze espositive. Ora-rio: sab. 10-12,30, dom. e festivi 10-12,30 e 15,30-18,30 - giorni feriali su appunta-mento. Presso la Rocca Estense, Corso Umberto I, 1. Info.: Tel. 0522636709 - e-mail: [email protected]

COLLEZIONE MARAMOTTI - fino al 31 luglio 2014Beatrice Pediconi - 9’/UnlimitedC’è mistero e stupore nell’opera di Beatrice Pediconi, e nel suo gesto capacità genera-trice e attitudine ad accogliere l’imprevi-sto: avanzare e ritirarsi, agire e percepi-re. Un’evidenza di come sia possibile fare un altro tipo di pittura, pittura “mutante” non sulla tela, ma nell’acqua, con esiti solo parzialmente controllabili dall’artista. Ora-ri: giov. e ven. 14,30-18,30; sab. e dom. 10,30-18,30. Info: Collezione Maramotti via F.lli Cervi 66 - Tel. 0522.382484 - [email protected]

COLLEZIONE MARAMOTTI - fino al 28 settembreMark Manders - Cose in corsoOggetti trovati, ri-costruiti o meglio rein-ventati si affiancano a manufatti creati dall’artista in composizioni che, caleido-scopicamente, continuano a presentarsi in sempre nuove costellazioni organiche creando ulteriori interazioni tra la vita e gli oggetti, come pagine di un diario di un personalissimo percorso artistico. Il progetto Cose in corso si accompagna a un libro d’artista totalmente ideato e realizzato dallo stesso Manders ed edito da Roma Publications, casa editrice indi-pendente fondata dall’artista. Orari: giov. e ven. 14,30-18,30; sab. e dom. 10,30-18,30. Info: Collezione Maramotti via F.lli Cervi 66 - Tel. 0522.382484 - [email protected]

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TEATRI a Reggio Emilia e Provincian l’agenda da marzo ad aprile

21, 22 e 23 marzo - REGGIO EMILIAOperetta-musical: La scala è mobileTeatro Valli, ven. e sab. ore 20,30, dom. ore 15,30. “La Scala è Mobile”: I Legnanesi - di Felice Musazzi e Antonio Provasio - con An-tonio Provasio, Enrico Dalceri, Luigi Campi-si - musiche Arnaldo Ciato, Enrico Dalceri - coreografie Sofia Fusco - direzione artisti-ca Sandra Musazzi - direttore di produzione Enrico Barlocco - regia Antonio Provasio

22 e 23 marzo - REGGIO EMILIADialettale: Eduardo e Luigi (Quando l’allievo De Filippo eguagliail maestro Pirandello)Teatro San Prospero, via Guidelli, 5 - sab. ore 21, dom. ore 16. Di Sebastiano Pri-vitera. Ass.ne “Di prosa in prosa”. Regia Sebastiano Privitera

22 e 23 marzo - REGGIO EMILIAProsa: Volare - Ispirato a La Veste Lun-ga, Volare, il Viaggio di Luigi PirandelloTeatro Piccolo Orologio Via J.E. Masse-net, 23. 22 marzo ore 21; il 23 marzo ore 17,30. Progetto di Sara Fenoglio, Ila-ria Salonna - Con Sara Fenoglio e Ilaria Salonna - Info: Tel. 0522/383178 - [email protected] - www.teatro-piccolorologio.com

22 marzo - BRESCELLO (RE)Il malato immaginarioCompagnia Gli Irregolari - Commedia in 3 atti di Molière - adattamento Teatrale di Giovanni Rossi - regia di Giovanni Rossi - aiuto regia di Lorenzo Bianchi Ballano, Alfredo Aroldi, Elisabetta Boccazzi, Massi-miliano Bresciani, Daniela Del Bon, Fausto Ghiretti, Chiara Iori, Fabrizio Lanzi, Do-natella Righi, Riccardo Somenzi, Sara Vi-scusi, Giancarlo Zambelli - Presso Teatro Gino Cervi, Via F.lli Rosselli (dietro Scuola Media). Ore 21,00 ad ingresso libero. Info: Biblioteca Comunale 0522/482520

27 marzo - RUBIERAProsa: Piacere PaganoTeatro Herberia, piazza Gramsci, 1/B - ore 21,00. Di e con Frankie Magellano. Produ-zione La Corte Ospitale. In collaborazione con Muki Edizioni. Ingresso 14 euro, rid. 12 euro.

27 marzo - BIBBIANO (RE)Concerto: “Klezbandtrio”Presso Cinema Teatro Metropolis, via Gramsci 4 - Bibbiano. Ore 21,00 - Con Erio Reverberi violino, Gianpietro Maraz-za fisarmonica, Luca Garlaschelli contra-basso. Musiche ebraiche dell’Est Europa. Info: Tel. 0522.882769 - e-mail: [email protected]

28 marzo - REGGIO EMILIADanza: “Yo Gee Ti” Cie KäfigTeatro Ariosto, ore 20,30. “Yo Gee Ti” - prima na-zionale (dal mandarino: materia organica*) crea-zione per 10 danzatori - interpreti Kader Bel-moktar, Hung-Ling Chen, Bruce Chiefare, Sabri Colin, Erwan Godard, Yi-Chun Hsieh, Han-Hsin Kan, Hsin-Yu Kao, Nico-las Sannier, Chien-Wei Wu - direzione artistica e coreografia Mourad Mer-zouki - assistente alla coreografia Marjo-rie Hannoteaux - musica AS’N, (musica originale, incisione eseguita da Fabrice Bihan - violoncello, Dorian Lamotte - vio-lino, Yi-Ping Yang - percussioni), Ludovico Einaudi, Marc Mellits, Le Trio Joubran.

28 marzo - CASALGRANDE (RE)Jazz in Blu: Enrico Zanisi TrioTeatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli, 1 - ore 21,15 - Enrico Zanisi pianoforte, Joe Rehmer basso, Alessandro Paternesi batteria

29 marzo - RIO SALICETO (RE)Prosa: “Cyrano sulla luna”Teatro Comunale, via Garibaldi, 28 - ore 21,00. Con Alessandro Preziosi. Di Hercu-le Savinien. Regia Alessandro Preziosi

29 marzo - CASALGRANDE (RE)Musical: Hair LiveTeatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli, 1 - ore 21,00. Di James Rado e Gerome Ragni - Regia: Giacomo Rabitti - Direzio-ne Artistica: Domenico Barani

29 marzo - CORREGGIO (RE)Danza: Made in Italy 10.0Teatro Asioli Corso Cavour 9 - ore 21. Con i danzatori di Agorà Coaching Project - Coreografie Jean-Christophe Maillot, Karl Alfred Schreiner, Michele Merola

29 marzo - FABBRICO (RE)Recital: Lui - Un “Quaión” qualsiasi Teatro Pedrazzoli, Corso Roma 64 - ore 21,00. Un Recital dove Ivano Marescotti propo-ne il mondo tragicomico di “Lui”, l’uomo senza nome: uno, nessuno, centomila; un “quaión” qualsiasi della bassa Romagna. Ingresso 13 euro

1 e 2 aprile - REGGIO EMILIAProsa: PantaniTeatro Ariosto, ore 20,30. Teatro delle Albe - PANTANI di Marco Martinelli - idea-zione Marco Martinelli e Ermanna Monta-nari con Alessandro Argnani, Luigi Dadi-na, Roberto Magnani, Michela Marangoni, Ermanna Montanari, Francesco Mormino, Laura Redaelli - fisarmonica e composi-zione musiche Simone Zanchini ideazione spazio scenico Alessandro Panzavolta-Or-thographe montaggio ed elaborazione vi-deo Alessandro e Francesco Tedde - Black Box Film tecnico luci e video Francesco Catacchio tecnico suono Fagio diapositive Olycom/Publifoto, Olycom/Daniele Ven-turelli, Olycom/Arnaldo Magnani, Lauro Bordin regia Marco Martinelli - coprodu-zione Teatro delle Albe / Ravenna Teatro, le manège.mons - Scène Transfrontalière de création et de diffusion asbl - foto Clai-re Pasquier e foto Fagio

2 aprile - REGGIO EMILIAConcerto: Orchestra GiovanileItaliana. John Axelrod, direttoreTeatro Valli, ore 20,30. Programma: Wa-gner, Tristan und Isolde: Preludio e Lie-sbestod - ?ajkovskij, Romeo e Giulietta, ouverture-fantasia - ?ajkovskij, Sinfonia n°5 in mi minore op. 64

4, 5 e 6 aprile - REGGIO EMILIAOperetta-musical: Cantando sotto la pioggiaTeatro Valli, ven. e sab. ore 20,30, dom. ore 15,30. “Cantando sotto la pioggia”: Inscena Compagnia Corrado Abbati - musiche Nacio Herb Brown - esclusiva nazionale - coproduzione e allestimento Up-Stage Designs, Londra - coreografie Giada Bardelli - direzione musicale Maria Galantino - regia Corrado Abbati

Danza: “Yo Gee Ti” Cie Käfig Presso Teatro Ariosto Reggio Emilia - il 28 marzo

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l’agenda da marzo ad aprile n

4 aprile - REGGIO EMILIAConcerto: “L’America del Musical”Teatro San Prospero, via Guidelli, 5 - sab. ore 21. Concerto di: Partricia Ann Breeden (sopra-no), Valeria Ronchini (contralto), Claudio Laca-va (baritono), Uberto Pieroni (pianoforte)

4, 5 e 6 aprile - REGGIO EMILIAProsa: Elvis e il Papa di Emanuele Al-drovandiTeatro Piccolo Orologio Via J.E. Massenet, 23. Il ven. e sab. ore 21; dom. ore 17,30. Regia Marco Maccieri e Mario D’Avino - con Luca Cattani, Marco Maccieri, Giovan-ni Rossi - Info: Tel. 0522/383178 - www.teatropiccolorologio.com

5 aprile - GUASTALLA (RE)“Il Barbiere di Siviglia” Di Gioacchino Rossini - Dramma comico in due atti, testi di Cesare Sterbini, musi-che di Gioacchino Rossini, direttore Enrico Becchi. Ore 21,00. Presso Tensostruttura dietro il Palazzo Ducale - Info: UIT Ufficio Informazioni Turistiche 0522 839763

5 aprile - CORREGGIO (RE)Concerto: Palmiro SimoniniTeatro Asioli Corso Cavour 9 - ore 21. Pia-noforte. Musiche di Beethoven, Chopin, Rachmaninov

12 e 13 aprile - CORREGGIO (RE)Prosa: La FondazioneTeatro Asioli Corso Cavour 9 - ore 21. Di Raffaello Baldini. Con Ivano Marescotti Regia Valerio Binasco

5 aprile - BORETTO (RE)Giuseppe Giacobazzi in Un pò di me (genesi di un comico)Teatro del Fiume via Roma 31 - ore 21 - di e con Andrea Sasdelli, collaborazione ai testi Carlo Negri, produzione Ridens. Info: Tel: 0522.963724 (9,00-13,00) - E-mail: [email protected]

5 aprile - BRESCELLO (RE)Dialettale: “L’Osteria dìl bèli dòni”Compagnia teatrale “I Baloss” di Coenzo - commedia dialettale - di Paolo Ghidoni - Regia di Nadia Martelli - Presso Teatro Gino Cervi, Via F.lli Rosselli (dietro Scuo-la Media). Ore 21,00 ad ingresso libero. Info: Biblioteca Comunale 0522/482520

8 e 9 aprile - REGGIO EMILIAProsa: Aspettando GodotTeatro Ariosto, ore 20,30. Progetto URT - Teatria srl - di Samuel Beckett - copyright Editions de Minuit - Paris - regia Jurij Fer-rini - con Natalino Balasso, Jurij Ferrini, Angelo Tronca, Michele Schiano di Cola - scenografia Samuel Backett - costumi Mi-chela Pagano - realizzazione scenografica laboratorio Ferrini & Minetti - assistenti alla regia Ilaria Carmeli e Cecilia Zingaro

11, 12 e 13 aprile - REGGIO EMILIAProsa: Elvis e il Papa di Emanuele AldrovandiTeatro Piccolo Orologio Via J.E. Massenet, 23. Il ven. e sab. ore 21; dom. ore 17,30. Regia Marco Maccieri e Mario D’Avino - con Luca Cattani, Marco Maccieri, Giovanni Rossi - Info: Tel. 0522/383178 - [email protected] - www.teatropiccolorologio.com

12 aprile - GUASTALLA (RE)“Cavalleria Rusticana” di Pietro MascagniMelodramma in un atto, testi di Giovanni Targioni Tozzetti e Guido Menasci, musi-che di Pietro Mascagni. Ore 21,00. Presso Tensostruttura dietro il Palazzo Ducale - Info: UIT Ufficio Informazioni Turistiche 0522 839763

12 aprile - REGGIO EMILIAConcerto: Münchener Bach Chor - Münchener Bach Orchester. Hansjörg Albrecht, direttoreTeatro Valli, ore 20,30. Programma: Bach, Johannes-Passion BWV 245

12 aprile - FABBRICO (RE)Spettacolo: Io non sono una cantan-te... e noi non siamo la sua bandTeatro Pedrazzoli, Corso Roma 64 - ore 21,00. I Popinga e Lorenza Franzoni. Un’at-trice comica che canta ma non è una can-tante, una band che non ha paura di fare cabaret. Cosa può succedere se si incon-trano ? Da una sorta di gioco e di sfida tea-trale, scaturirà un vero e proprio spettacolo buffo e molto divertente. Ingresso 13 euro

12 aprile - NOVELLARA (RE)Il bianco non esisteTeatro della Rocca “Franco Tagliavini” - Interno Piazzale Marconi, 1 - 42017 No-vellara. Ore 21,00. Compagni Taldirò Per informazioni: Tel. 0522/655407 - Comu-ne/Ufficio Teatro; 0522/655419 - preven-dita Biblioteca Comunale

12 aprile - BRESCELLO (RE)“Nani e giganti”Compagnia teatrale “Las Cala” in collabo-razione con Associazione Culturale Aporie di Carpi - liberamente tratto dal libro “Il bracciale di sterline” di Matteo Incerti e Va-lentina Ruozi - Drammaturgia: Nicola Trolli - Regia: Elisa Lolli - Attori: Marcello Borciani, Monica Borciani, Alessandro Guidetti, Clizia Riva, Nicola Trolli, Roberta Urselli - Presso Teatro Gino Cervi, Via F.lli Rosselli (dietro Scuola Media). Ore 21,00 ad ingresso libero. Info: Biblioteca Comunale 0522/482520

15 e 16 aprile - REGGIO EMILIAProsa: RIII Riccardo TerzoTeatro Ariosto, ore 20,30. Teatro Stabile del Veneto e Fondazione Teatro Stabile di Torino - Alessandro Gassmann RIII - RICCARDO TERZO di William Shakespea-re traduzione e adattamento Vitaliano Trevisan - con (in ordine di apparizione) Alessandro Gassmann (Riccardo), Mauro Marino (Edoardo, Stanley, Margherita), Giacomo Rosselli (Rivers, Catesby), Man-rico Gammarota (Tyrrel), Emanuele Maria Basso (Carceriere, Richmond, Vescovo), Sabrina Knaflitz (Anna), Marco Cavicchioli (Clarence, Hastings, Messaggero), Marta Richeldi (Elisabetta), Sergio Meogrossi (Buckingham) e con la partecipazione di Paila Pavese (Duchessa di York) - ideazio-ne scenica e regia Alessandro Gassmann

24 aprile - NOVELLARA (RE)Voci a CorteTeatro della Rocca “Franco Tagliavini” - Interno Piazzale Marconi, 1 - 42017 No-vellara. Ore 21,00. Coro Giaches De Wert Per informazioni: Tel. 0522/655407 - Co-mune/Ufficio Teatro; 0522/655419 - pre-vendita Biblioteca Comunale

26 aprile - RIO SALICETO (RE)Prosa: “Mio nonno è morto in guerra”Teatro Comunale, via Garibaldi, 28 - ore 21,00. Di e con Simone Cristicchi. Voci, canzoni e memorie della Seconda Guerra Mondiale. Simone Cristicchi presenta un nuovo spettacolo teatrale sulla memoria della seconda guerra mondiale, raccon-tata dalle “voci” di chi l’ha vissuta sulla propria pelle.

6 maggio - CORREGGIO (RE)Prosa: Anna CappelliTeatro Asioli Corso Cavour 9 - ore 21. Di Annibale Ruccello . Regia Pierpaolo Sepe. Con Maria Paiato

Prosa: “RIII Riccardo Terzo”Presso Teatro Ariosto Reggio Emilia - il 15 e 16 aprile

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EVENTI

Serata Benefica al Castello di Felino (PR)

Importante gesto di solidarietà a favore di Curare Onlus, associazione impegnata nella tutela della salute della Donna e del Bambino.

Venerdì 28 Febbraio ben 450 persone hanno partecipato, presso la suggestiva location del Castello di Felino, alla cena di beneficenza in ricordo di Maria Silvia Uleri Magri Tanto affetto e grande generosità di amici e conoscenti hanno permesso di raccogliere fondi per oltre 15mila euro a favore del progetto MIRE - Maternità e Infanzia , il nuovo dipar-timento ostetrico ginecologico e pediatrico di Reggio Emilia, un ospedale che avrà come obiet-tivo la ricerca e la tutela della salute della donna e del bambino a 360 gradi.

Curare Onlus ringrazia di cuore Maurizio Magri, i figli Carlotta e Pierfrancesco, gli amici e tutti coloro che hanno reso la serata unica e sempre più concreto il sogno di realizzare que-sto importante progetto.

Iniziative come questa che ci permettono di fare dei passi avanti verso un grande obiettivo!

Nelle foto: la location il castello di Felino, i numerosi ospiti presenti e il saluto della Presidente di Curare Onlus Deanna Ferretti Veroni , il prof Giovanni La Sala, Maurizio e Carlotta Magri

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Curare Onlus

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EVENTI

Da MasterChef al Cooking Loft

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G rande successo e sempre tutto esaurito per due cene a base di carne italiana preparate per gli amici del Cooking Loft dal noto chef Bruno Barbieri, collezioni-

sta di stelle Michelin (ben 7 in carriera) e volto noto della tv per il suo ruolo di giudice nelle trasmissioni MasterChef Italia e Junior MasterChef Italia, veri cult per gli appassionati di cucina.

Sono stati circa 150 i reggiani che hanno potuto apprezzare i piatti di Barbieri, preparati rigoro-samente con la carne della macelleria Ferretti (via Emilia Ospizio 81, Reggio Emilia), e interagire con lui e con il suo staff di collaboratori. Un succes-so, che dopo la prima serata evento di lunedì 24 febbraio, ha convinto gli organizzatori a replicare lunedì 3 marzo sempre grazie alla supporto dello sponsor Luigi Ferretti.

Al Cooking Loft Barbieri non ha solo cucinato, ma ha anche presentato il suo libro di ricette e racconti “Via Emilia, via da casa” (ed. Rizzoli) e non si è sottratto al rito delle foto e degli autografi.

Due cene da tutto esaurito con Bruno Barbieri

Lo chef Bruno Barbieri insieme a Luigi Ferretti.Nelle altre immagini alcuni momenti della serataw

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EVENTI

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La porta filosofica di Claudio Parmiggiani

per il Sacro Eremo di Camaldoli

Al Museo Diocesano la presentazione del libro

I monaci del Sacro Eremo di Camaldoli (Arezzo), quasi a sigillare il millena-rio di fondazione della propria Congregazione (1012-2012), hanno affidato

all’artista Claudio Parmiggiani la realizzazione di un’opera monumentale. Nasce così la “porta speciosa”, ribattezzata dall’artista porta filosofica: un

portale bronzeo, fuso presso la Domus Dei di Roma delle Pie Discepole del Divin Mae-stro, che costituisce l’ingresso al monastero nella tradizione dei grandi portali decorati delle cattedrali medievali. Parallelamente all’opera, quasi suo naturale proseguimento

su carta, Claudio Parmiggiani ha pensato e costruito un libro, La porta filosofica di Claudio Parmiggiani per il Sacro Eremo di Camaldoli (Corsiero editore). Attraverso i commenti teologici e critici di alcuni monaci e studiosi camaldolesi, del filosofo Jean-

Luc Nancy e dei critici d’arte Sylvain Amic, Bruno Corà e Luca Sommi, con le fotogra-fie di Carlo Vannini, questo libro descrive la porta e il fascino unico del luogo con le sue

straordinarie ricchezze artistiche. Il volume è stato presentato lo scorso 15 marzo al Museo Diocesano di Reggio Emilia alla presenza di un attento e folto pubblico. Insieme all’artista sono intervenuti S. E. mons. Massimo Camisasca (Vescovo di Reggio Emilia - Guastalla), Mons. Tiziano Ghirelli (direttore del Museo Diocesano), Alessandro Bar-

ban (Priore generale dei Monaci Camaldolesi), e Laura Cantone (critico d’arte).

Si ringrazia per le immagini: la casa editrice Corsiero Editore Reggio Emilia con le fotografie di Carlo Vannini fotografo (RE) - Per le fotografie della sala Francesca Codeluppi

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EVENTI

SoroptimistIl linguaggio dei fiori

nell’universo letterario di Proust

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‘Le donne e i fiori nel mondo de La Recerche di Proust’: questo l’argomento con cui l’architet-to reggiano Cristina Costa, ha intrattenuto le socie del Soroptimist Club di Reggio Emilia,

ospiti di Giorgia Iasoni negli spazi dell’azienda Ecologia Soluzione Ambiente, in una serata all’insegna della lettera-tura e delle figure femminili nell’opera del grande scrittore francese.

Un pubblico attento di genitori e insegnanti ha seguito l’incontro del Vescovo Mons. Massimo Camisasca, intervenuto all’Istituto San Vincenzo per parlare di educazione e formazione.

“Lo scopo di questo incontro - ha detto Mons. Camisasca - è quello di aiutare a comprendere quale grande dono e oppor-tunità sia l’essere genitori. Crescere significa diventare se stessi incontrando gli altri. Educare significa aiutare i nostri figli a incontrare il mondo, perché è in questo incontro che essi realizzano loro stessi. Il genitore ripercorre col proprio figlio un cammino che egli ha già compiuto, trasmetten-

dogli valori di cui lui è già consapevole. L’opera educativa è una trasmissione di saperi e di esperienze attraverso una convivenza. Per questo è importante passare del tempo con i propri figli, utilizzando i loro linguaggi, giocando con loro, comunicando con loro attraverso racconti e sguardi. Genitori e insegnanti devono trasmettere ai bambini un’ipotesi di vita. Il contesto famigliare ha sul bambino un’importanza enorme di trasmissione di positività nello sguardo sulla vita. Lo scopo della famiglia è quello di preparare il figlio a intraprendere un suo cammino. Le fonti di questo percorso, oltre alla famiglia sono la scuola e gli amici. L’insegnante nel suo ruolo si rivolge alla totalità della persona, non si limita a trasmettere nozioni. Questo ruolo di genitori e insegnanti diventa decisivo nel momento della crisi. Il compito in questo caso muta, servono nuove modalità di comunicazione. Non si può agire con l’autoritarismo ma nemmeno con la negazione della propria responsabilità di genitori. Serve un equilibrio tra autorevolezza e confidenza. Mostriamoci veramente interessati alla loro vita, manteniamo con loro un dialogo, rispettiamo i loro pudori, l’intimità a cui ognuno di loro ha diritto e che non si può violare. C’è un dialogo che non dipende dalla quantità di parole, che deve rispettare la privacy, che non deve temere il litigio, e che deve sempre rimanere aperto. Mai perdere la propria identità di genitori, ricordando sempre che per suscitare nei ragazzi il fascino di un’ipotesi di vita, questa deve aver prima di tutto appassiona-to e affascinato noi”.

Conferenza con Mons. Camisasca

Diamo ai nostri ragazzi un’ipotesi di vita

Nelle foto il tavolo dei relatori con Mariacristina Costa e Domenica Tassoni

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EVENTI

Spettacolo Gospel in San Filippo Neri

S i è tenuto venerdì 14 marzo nella chiesa di San Filippo Neri un concerto di musica gospel a favore di Ascmad Prora Onlus. Il “Gospel Quartet” del Maestro Uberto

Pieroni ha interpretato i “Canti degli schiavi d’America” nella splendida cornice della Chiesa reggiana, regalando al pubblico, numeroso e attento, emozioni e calore travolgenti. Una serata speciale, con Uberto Pieroni al pianoforte che ha affiancato la soprano Patricia A. Breeden, la cui voce di volta in volta introduceva i canti insieme a Valeria Ronchini e Claudio Lava, rispettivamente voci contralto e baritono. Una serata speciale, che non è stata solo musica. Lo spettacolo era un even-to di beneficenza per Ascmad Prora a favore della raccolta fondi per il nuovo progetto a cui la Onlus si sta dedicando per “la nuova Gastroenterologia Endoscopia Digestiva nel CO-RE”, il reparto diretto dal Dott. Romano Sassatelli, che rinnovato nelle tecnologie e nella struttura andrà a prendere posto al primo piano del nuovo Centro Oncologi-co reggiano, quando sarà ultimato nel prossimo 2015. Un altro grande obiettivo da raggiungere per Ascmad Prora che contribuisce a rendere all’avanguardia e a raggiungere l’eccellenza della sanità reggiana. Musica per beneficenza, ma an-che cultura ed arte perché ad arricchire l’inizia-tiva ha contribuito la visita guidata alla Chiesa di S. Filippo Neri, a cura della guida turistica Nadia Moretti, esperta in arte sacra, che prima dello spettacolo ha coinvolto i partecipanti con la storia artistica della Chiesa che con l’oratorio della Trinità è ricca di opere di rilievo.

Ascmad Prora

da sn Dott.ssa Cinzia Iotti , M.o Uberto Pieroni , Dott.ssa Maria Paola Ruggieri, Dott. Romano Sassatelli

Gospel Quartet: Patricia A. Breeden, Uberto Pieroni, Valeria Ronchini, Claudio Lacava

Gospel Quartet: Patricia A. Breeden, Uberto Pieroni, Valeria Ronchini, Claudio Lacava

Presentazione serata Dott.ssa Maria Paola Ruggieri,

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