STAGIONE TEATRO RAGAZZI 2016-2017 - cinemanuovoarcore.it · Non bisogna farsi ingannare dalle...

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Sono Zac, scrivo storie d’avventura. Questo è tutto”. Così si presenta il protagonista di questo spettacolo, sicuro di sé e abile nell’in- ventare storie di draghi e cavalieri coraggiosi. Sembra tutto perfetto, finché non gli chiedono di scrivere una storia d’amore. Ma l’amore non fa per lui: “L’amore non ha nulla in comune con il coraggio e l’avventura!” Lo scrittore dal “cuore di ghiaccio” si ritroverà, suo malgrado, coinvolto in una storia tra sogno e realtà, fatta di conigli che si vogliono sposare, tenere effusioni, canzoni sdolcinate e promesse di matrimonio: proprio la storia rifiutata da Zac! Il problema è che il nostro scrittore ha chiuso sotto chiave il proprio cuore e non lo vuole ammettere. E allora, cosa farà Zac in questa storia d’amore? Cederà al richiamo della volpe che risolve tutto in un boccone? Oppure troverà il coraggio di liberare il proprio cuore? Ma per fare questo ci vuole coraggio! In scena un attore e dei muppets animati a vista, un dialogo tra elementi reali e simbolici, i personaggi di un sogno: un coniglio in giacca e cravatta ubriaco d’amore, la sua amata che danza in un candido abito da sposa, una volpe affa- mata che si muove in silenzio, come l’ombra nera di Zac uscita dal suo specchio. Una scena essenziale, una storia costruita con elementi semplici ma vivi e veri che sanno parlare a tutti di un tema che va dritto al cuore: la paura di amare. Età: per tutte le classi della scuola primaria Produzione: Il Laborincolo/Panedentiteatro con Enrico De Meo - Marco Lucci drammaturgia Marco Lucci oggetti di scena Ayumi Makita, Eva Hausegger muppet Marco Lucci ideazione Enrico De Meo, Marco Lucci regia Simone Guerro “Ci ho le sillabe girate”, dedicato ai Disturbi dell’apprendimento (DSA), è raccontato da giovani attori, anch’essi studenti e DSA. Leggere, scrivere e fare calcoli – per noi adulti come per la maggioranza dei ragazzi – rappresentano atti semplici ed automatici: per questo risulta poi difficile comprendere le difficoltà che riscontrano gli studenti con DSA. In questo senso, questi giovani vivono un dramma segreto, che spesso risulta a loro stessi incomprensibile e quindi incomunicabile agli altri. Questo spettacolo mette in scena tre giovani attori dislessici, “veri protagonisti” della situazione, che offrono allo spettatore una visione chiara dei problemi connessi ai disturbi dell’apprendimento attraverso un testo – elaborato a partire dai loro vissuti – che sceglie una chiave espressiva gradevole e a tratti autoironica. Sul palco la vita di tutti i giorni perde e prende forma, scorrendo libera in una stanza nella quale i tre ragazzi parlano e si raccontano, giocando con un linguaggio e ritmo serrato tipico del loro oggi. Una giornata come le altre: chiacchiere sul presente, idee per il futuro, risate, ricordi, silenzi, scontri, birra, pizza e dislessia. Questo spettacolo fa parte di un progetto, in collaborazione con l’Università Bicocca, che è iniziato ben sei anni fa ed è stato fortemente voluto dall’attore Massimo De Vita, direttore artistico, regista e attore del Teatro Officina e da Daniela Airoldi Bianchi, pedagogista teatrale che dirige la scuola di teatro per adolescenti “Il centro dell’emozione” del Teatro Officina. In “Ci ho le sillabe girate”, i quattro giovani attori, Francesco Arioli, Stefano Grignani, Sebastian Luque Herrera e Pietro Versari, tutti studenti, hanno delineato egregiamente i loro ruoli con molta professionalità, passione, impersonandosi alla perfezione nei ruoli, anche perché tre di loro sono dislessici. Età: per tutte le classi della scuola secondaria inferiore (e oltre) Produzione: TEATRO OFFICINA Con Francesco Arioli, Stefano Grignani, Sebastian Luque Herrera, Pietro Versari Drammaturgia di Albe Realizzazione scene Paola Rivolta CI HO LE SILLABE GIRATE martedì 21 febbraio 2017 Essere uguali. Essere diversi. Cosa ci fa sentire “a posto” oppure “in difetto” rispetto a come “si dovrebbe essere”? Per una bambina, per un bambino, ogni attimo è la costruzione di un pezzo della propria identità. Il mondo è pieno di modelli e di stereotipi di efficienza e “bellezza” rispetto ai quali è facilissimo sentirsi a disagio. Basta portare gli occhiali, o metterci un po’ più degli altri a leggere una frase, o avere la pelle un po’ più scura o un po’ più chiara, o far fatica a scavalcare un gradino con la sedia a rotelle, o essere un po’ troppo sensibili, o un po’… Chiusi nelle proprie emozioni è come si sentisse un vuoto, un pezzo mancante. Ma è proprio da quella mancanza che bisogna partire. Questo tempo pare sfidarci a essere capaci di costruire noi stessi e la nostra identità, accettando le differenze e le unicità di cui ognuno è portatore. Tra papere con gli occhiali, strumenti musicali, divertenti e poetiche suggestioni, lo spettacolo cerca di emozionare intorno all’idea che tutti, ma proprio tutti, possano cercare di rendere la propria debolezza una forza. Da qualsiasi punto si parta e in qualsiasi condizione ci si senta. Un modo per alzare gli occhi e guardare il grande cielo che ci circonda. Quel cielo nel quale la vita, qualunque vita, ci chiede di provare a volare. Silvano Antonelli, attore, autore, regista, compositore di filastrocche e canzoni, afferma che: “Il teatro in fin dei conti sono dei pensieri che si travestono” e ancora: “Noi tendiamo a pensare che lo spettacolo sia un prodotto. I bambini ci ricordano in ogni momento che lo spettacolo è un’esperienza.” Età: per bambini dai 3 ai 7 anni Produzione COMPAGNIA TEATRALE STILEMA Liberamente ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen Di e con Silvano Antonelli Scenografia Elisabetta Ajani Disegno luci Sasha Cavalli I BRUTTI ANATROCCOLI martedì 14 marzo 2017 Comune di Arcore Assessorato alla cultura Cultura Progetto Lombardia Spettacolo Ragazzi STAGIONE TEATRO RAGAZZI 2016-2017 stagione TEATRO RAGAZZI ZAC. COLPITO AL CUORE (giorno in via di definizione) novembre 2016 C’era una volta un gessaio che aveva tanti asini, magri, brutti e sporchi; ma tra tutti questi asini ne aveva uno che era il più brutto di tutti. Era magro, storto, spelacchiato, con la coda scorticata, Ma quando il suo padrone gridava: “Avanti focoso!”... l’asino alzava la testa, abbassava le orecchie per essere più aerodina- mico e roteando la coda come fosse l’elica d’un aeroplano, partiva più veloce d’un raglio! Non bisogna farsi ingannare dalle apparenze, anche un asino può avere un cuore nobile ed i re e le principesse talvolta devono rimboccarsi le maniche per guadagnarsi un po’ di nobiltà. Lo spettacolo Più Veloce di un Raglio si aggiudica il PREMIO PADOVA 2015 – AMICI DI EMANUELE LUZZATI Durante la stessa manifestazione si è inoltre aggiudicato Il Premio ROSA D’ORO 2015 per lo spettacolo più votato dai bambini. Lo spettacolo ha vinto il premio Eolo nel 2015. Eolo Awards 2015 alla migliore novità di teatro ragazzi e giovani a “ Più veloce di un raglio “ della Compagnia sarda Cada Die per aver reso umana e palpitante, attraverso un continuo gioco di rimandi precisi e calibratissimi tra racconto, rappresentazione e contrappunto musicale, la storia del gessaio e del suo spelacchiato asino Focoso che, liberato da una malefica stregoneria, diventerà principe. Mauro Mou e Silvestro Ziccardi, nello spettacolo, liberamente ispirato a “L’asino del gessaio” di Luigi Capuana, utilizzando in modo veramente originale tutte le forme che la narrazione possiede, rendono emozionante una storia che parla di redenzione, dove nulla è come appare, e dove, sono gli umili ad avere la loro giusta rivincita sulle ingiustizie operate dai nobili e dai prepotenti. Età: per tutte le classi della scuola primaria Produzione: CADA DIE TEATRO regia di e con Mauro Mou e Silvestro Ziccardi Teatro d’attore e musica dal vivo liberamente tratto dal racconto L’asino del gessaiodi Luigi Capuana PIU’ VELOCE DI UN RAGLIO venerdì 3 febbraio 2017

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Sono Zac, scrivo storie d’avventura. Questo è tutto”.

Così si presenta il protagonista di questo spettacolo, sicuro di sé e abile nell’in-ventare storie di draghi e cavalieri coraggiosi.Sembra tutto perfetto, fi nché non gli chiedono di scrivere una storia d’amore.Ma l’amore non fa per lui: “L’amore non ha nulla in comune con il coraggio e l’avventura!”Lo scrittore dal “cuore di ghiaccio” si ritroverà, suo malgrado, coinvolto in una storia tra sogno e realtà, fatta di conigli che si vogliono sposare, tenere eff usioni, canzoni sdolcinate e promesse di matrimonio: proprio la storia rifi utata da Zac!Il problema è che il nostro scrittore ha chiuso sotto chiave il proprio cuore e non lo vuole ammettere.E allora, cosa farà Zac in questa storia d’amore?Cederà al richiamo della volpe che risolve tutto in un boccone? Oppure troverà il coraggio di liberare il proprio cuore?Ma per fare questo ci vuole coraggio!

In scena un attore e dei muppets animati a vista, un dialogo tra elementi reali e simbolici, i personaggi di un sogno: un coniglio in giacca e cravatta ubriaco d’amore, la sua amata che danza in un candido abito da sposa, una volpe aff a-mata che si muove in silenzio, come l’ombra nera di Zac uscita dal suo specchio.Una scena essenziale, una storia costruita con elementi semplici ma vivi e veri che sanno parlare a tutti di un tema che va dritto al cuore: la paura di amare.

Età: per tutte le classi della scuola prim

aria

Produzione:Il Laborincolo/Panedentiteatro

con Enrico De Meo - Marco Luccidram

maturgia M

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oggetti di scena Ayumi M

akita, Eva Hausegger

muppet M

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ideazione Enrico De M

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regia Simone Guerro

“Ci ho le sillabe girate”, dedicato ai Disturbi dell’apprendimento (DSA), è raccontato da giovani attori, anch’essi studenti e DSA.Leggere, scrivere e fare calcoli – per noi adulti come per la maggioranza dei ragazzi – rappresentano atti semplici ed automatici: per questo risulta poi diffi cile comprendere le diffi coltà che riscontrano gli studenti con DSA. In questo senso, questi giovani vivono un dramma segreto, che spesso risulta a loro stessi incomprensibile e quindi incomunicabile agli altri. Questo spettacolo mette in scena tre giovani attori dislessici, “veri protagonisti” della situazione, che off rono allo spettatore una visione chiara dei problemi connessi ai disturbi dell’apprendimento attraverso un testo – elaborato a partire dai loro vissuti – che sceglie una chiave espressiva gradevole e a tratti autoironica. Sul palco la vita di tutti i giorni perde e prende forma, scorrendo libera in una stanza nella quale i tre ragazzi parlano e si raccontano, giocando con un linguaggio e ritmo serrato tipico del loro oggi. Una giornata come le altre: chiacchiere sul presente, idee per il futuro, risate, ricordi, silenzi, scontri, birra, pizza e dislessia.

Questo spettacolo fa parte di un progetto, in collaborazione con l’Università Bicocca, che è iniziato ben sei anni fa ed è stato fortemente voluto dall’attore Massimo De Vita, direttore artistico, regista e attore del Teatro Offi cina e da Daniela Airoldi Bianchi, pedagogista teatrale che dirige la scuola di teatro per adolescenti “Il centro dell’emozione” del Teatro Offi cina. In “Ci ho le sillabe girate”, i quattro giovani attori, Francesco Arioli, Stefano Grignani, Sebastian Luque Herrera e Pietro Versari, tutti studenti, hanno delineato egregiamente i loro ruoli con molta professionalità, passione, impersonandosi alla perfezione nei ruoli, anche perché tre di loro sono dislessici.

Età: per tutte le classi della scuola secondaria inferiore (e oltre)

Produzione:TEA

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Con Francesco A

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CI HO LE SILLABE GIRATE martedì 21 febbraio 2017

Essere uguali. Essere diversi. Cosa ci fa sentire “a posto” oppure “in difetto” rispetto a come “si dovrebbe essere”? Per una bambina, per un bambino, ogni attimo è la costruzione di un pezzo della propria identità.Il mondo è pieno di modelli e di stereotipi di effi cienza e “bellezza” rispetto ai quali è facilissimo sentirsi a disagio. Basta portare gli occhiali, o metterci un po’ più degli altri a leggere una frase, o avere la pelle un po’ più scura o un po’ più chiara, o far fatica a scavalcare un gradino con la sedia a rotelle, o essere un po’ troppo sensibili, o un po’… Chiusi nelle proprie emozioni è come si sentisse un vuoto, un pezzo mancante.Ma è proprio da quella mancanza che bisogna partire.Questo tempo pare sfi darci a essere capaci di costruire noi stessi e la nostra identità, accettando le diff erenze e le unicità di cui ognuno è portatore.Tra papere con gli occhiali, strumenti musicali, divertenti e poetiche suggestioni, lo spettacolo cerca di emozionare intorno all’idea che tutti, ma proprio tutti, possano cercare di rendere la propria debolezza una forza. Da qualsiasi punto si parta e in qualsiasi condizione ci si senta. Un modo per alzare gli occhi e guardare il grande cielo che ci circonda. Quel cielo nel quale la vita, qualunque vita, ci chiede di provare a volare.

Silvano Antonelli, attore, autore, regista, compositore di fi lastrocche e canzoni, aff erma che:“Il teatro in fi n dei conti sono dei pensieri che si travestono” e ancora:“Noi tendiamo a pensare che lo spettacolo sia un prodotto. I bambini ci ricordano in ogni momento che lo spettacolo è un’esperienza.”

Età: per bambini dai 3 ai

7 anni

ProduzioneCOMPAGNIA TEATRALE STILEMA

Liberamente ispirato alla

fi aba di Hans Christian Andersen

Di e con

Silvano Antonelli

Scenografi a Elisabetta A

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Disegno luci

Sasha Cavalli

I BRUTTI ANATROCCOLI martedì 14 marzo 2017

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ZAC. COLPITO AL CUORE(giorno in via di defi nizione) novembre 2016

C’era una volta un gessaio che aveva tanti asini, magri, brutti e sporchi; ma tra tutti questi asini ne aveva uno che era il più brutto di tutti. Era magro, storto, spelacchiato, con la coda scorticata, Ma quando il suo padrone gridava: “Avanti focoso!”... l’asino alzava la testa, abbassava le orecchie per essere più aerodina-mico e roteando la coda come fosse l’elica d’un aeroplano, partiva più veloce d’un raglio! Non bisogna farsi ingannare dalle apparenze, anche un asino può avere un cuore nobile ed i re e le principesse talvolta devono rimboccarsi le maniche per guadagnarsi un po’ di nobiltà.Lo spettacolo Più Veloce di un Raglio si aggiudica ilPREMIO PADOVA 2015 – AMICI DI EMANUELE LUZZATIDurante la stessa manifestazione si è inoltre aggiudicatoIl Premio ROSA D’ORO 2015per lo spettacolo più votato dai bambini.Lo spettacolo ha vinto il premio Eolo nel 2015.Eolo Awards 2015 alla migliore novità di teatro ragazzi e giovani a “ Più veloce di un raglio “ della Compagnia sarda Cada Die per aver reso umana e palpitante, attraverso un continuo gioco di rimandi precisi e calibratissimi tra racconto, rappresentazione e contrappunto musicale, la storia del gessaio e del suo spelacchiato asino Focoso che, liberato da una malefi ca stregoneria, diventerà principe. Mauro Mou e Silvestro Ziccardi, nello spettacolo, liberamente ispirato a “L’asino del gessaio” di Luigi Capuana, utilizzando in modo veramente originale tutte le forme che la narrazione possiede, rendono emozionante una storia che parla di redenzione, dove nulla è come appare, e dove, sono gli umili ad avere la loro giusta rivincita sulle ingiustizie operate dai nobili e dai prepotenti.

Età: per tutte le classi della scuola prim

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regia di e con Mauro Mou e Silvestro Ziccardi

Teatro d’attore e musica dal vivo

liberamente tratto dal racconto

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PIU’ VELOCE DI UN RAGLIOvenerdì 3 febbraio 2017

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STAGIONE TEATRO RAGAZZI 2016-2017