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STAGIONE TEATRO ASTRA 2016.2017

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STAGIONE TEATRO ASTRA 2016.2017

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25 > 30 ottobre 2016 - Teatro AstraMOSCHETTIERI CABARET

4 > 6 novembre 2016 - Teatro AstraPARACADUTE / PARACHUTE

11 > 13 novembre 2016 - Teatro AstraVERTIGOSUITE#

17 > 20 novembre 2016 - Teatro AstraEDIPO Edipo Re / Edipo a Colono

24 novembre > 4 dicembre 2016Teatro AstraLADY MACBETH

2 dicembre 2016 - Teatro AstraBILAL

20 dicembre 2016 > 8 gennaio 2017Teatro AstraRUMORI FUORI SCENA

13 > 22 gennaio 2017 - Teatro AstraLEONCE E LENA

26 gennaio 2017 - Teatro AstraL’ECO DELL’ACQUA / 14’20’’ /RAIN DOGS

27 gennaio 2017 - Teatro AstraDEVE TRATTARSI DI AUTENTICO AMORE PER LA VITA

28 > 29 gennaio 2017 - Teatro AstraIL RACCONTO DI CHIMERA

1 > 2 febbraio 2017 - Teatro AstraPITECUS

CALENDARIO SPETTACOLI Produzione TPE Palcoscenico Danza

3 > 4 febbraio 2017 - Teatro AstraIO

9 febbraio 2017 - Teatro AstraMADE IN ITALY 16.0

10 > 12 febbraio 2017 - Teatro AstraL’UOMO CHE SUSSURRAVA… AIUTO!

12 febbraio 2017 - Teatro AstraMARATONA ONDA LARSEN

15 > 19 febbraio 2017 - Teatro AstraMINETTI

18 > 19 febbraio 2017 - Lavanderia a VaporeDANCE LADIES

21 febbraio > 5 marzo 2017 - Teatro AstraUNA DELLE ULTIME SERE DI CARNOVALE

2 > 3 marzo 2017 - Casa TRGPICCOLI CAPOLAVORI / MADE 4 YOU

10 > 12 marzo 2017 - Teatro AstraMISERIA&NOBILTÀ

17 > 19 marzo 2017 - Teatro AstraLE PRÉNOM

22 > 23 marzo 2017 - Teatro AstraHORA

24 > 25 marzo 2017 - Teatro AstraTRE SORELLE

29 marzo > 2 aprile 2017 - Teatro AstraCLITENNESTRA DEVE MORIRE

5 aprile 2017 - Teatro AstraSULLA MORTE SENZA ESAGERARE

7 > 9 aprile 2017 - Teatro AstraL’INSTINCT DU DÉSÉQUILIBRE

8 aprile 2017 - Lavanderia a VaporeFIVER / PERMUTAZIONI

21 > 22 aprile 2017 - Teatro AstraMEDEA

22 aprile 2017 - Teatro AstraSOSTERRÒ LE RAGIONI DELLA LEGGEREZZA

25 aprile 2017 - Teatro AstraUNO SCRITTORE IN FAMIGLIA

5 > 6 maggio 2017 - Teatro AstraCERCANDO IL GIARDINO

5 > 6 maggio 2017 - Casa TRG INRI

13 > 14 maggio 2017 - Teatro AstraLA BAMBINA E IL SOGNATORE

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25 >30OTTOBRE

MOSCHETTIERI CABARETUn omaggio all'evento teatrale del 2016 attraverso canzoni, video e scene indimenticabili con molti dei protagonisti

Di quell’immenso cantiere che dal 2 gennaio scorso (giorno di inizio delle prove) al 1 maggio diede vita a I Tre Moschettieri, esistono testimonianze di riprese video, di materiali costruttivi, di attrezzeria e di musiche: ci è venuta voglia di metterli insieme, un po’ alla rinfusa, insieme agli attori che hanno interpretato i personaggi più popolari, giocando di nuovo a divertirci con le vicende di D’Artagnan e degli altri protagonisti di quella fluviale narrazione; ripercorreremo attraverso i riassunti le otto puntate, rivivremo dal vivo alcune delle scene più memorabili, riascolteremo le canzoni che ci hanno accompagnato per quattro mesi di appuntamenti spettacolari, ci appassioneremo ai duelli, alle cavalcate, ai baci d’amore. È stato il nostro pubblico a chiederci a gran voce, attraverso lettere, e-mail e telefonate, di non relegare definitivamente I Moschettieri nella soffitta dei ricordi: e, nella consapevolezza che gli amarcord sono sempre rischiosi, abbiamo pensato di creare un nuovo, piccolo spettacolo che non pretenda di riprodurre pedissequamente quell’altro ma che possa rinvigorire lo straordinario sentimento di partecipazione empatica conquistato nella scorsa stagione tra chi lavora in palcoscenico e chi si reca a teatro; un patrimonio prezioso che TPE non vuole dissipare.

da martedì 25 a domenica 30 ottobre - teatro astra prima assoluta - produzione TPE (60 minuti)

con Luca Terracciano, Diego casaLis, MaTTeo roMoLi, Maria aLberTa naveLLo, Daria PascaL aTToLini, gianLuigi PizzeTTi, MarceLLa FaviLLa, anTonio sarasso, sergio Troiano, aLessanDro MeringoLo, riccarDo riPani, Fabrizio MarToreLLi, Lia ToMaTis, MicheLe carLi, vincenzo PaTerna / musiche gerMano MazzoccheTTi / al piano aLessanDro PanaTTeri / elementi di scena e costumi originali Luigi Perego / video Francesco ghisi / produzione FonDazione TeaTro PieMonTe euroPa

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PARACADUTE /PARACHUTEIl ritorno di un italiano che ha avuto successo in Francia: Nino D’Introna

Il tempo è relativo, lo scriveva già Einstein in relazione ai suoi studi scientifici. Così nella vita viviamo situazioni o avvenimenti che a seconda del loro impatto ci trasportano in luoghi del tempo che non riusciamo a definire. Succede anche a teatro. Sul palcoscenico due persone si presentano: fratelli? Sono adulti, ma anche ragazzi e bambini. Arriveranno e forse partiranno di lì con un paracadute. Uno di loro, il più grande, ci presenterà la sua storia ma anche il più piccolo interverrà per dire la sua. Il più grande nasconde un segreto che non desidera comunicare all’altro: apprenderemo così la storia dei due e della loro relazione con il padre, la madre, la scuola, il collegio, gli amici. La scoperta dell’amore e della sua meraviglia. La perdita del tempo, la confusione dello spazio. Come quel treno sul bordo del mare, che passava davanti ai loro occhi di bambini, quando ripetevano il ritornello: “dire, fare, baciare, lettera, testamento”. Almeno così è scritto nel ricordo, mentre nel presente quella ferrovia sul bordo del mare non c’è più. Era forse un sogno? E come nei sogni tutto sembra presente e vivo. Risvegliarsi non è sempre facile e resta il dubbio d’essere in un nuovo sogno.

da Venerdì 4 a domenica 6 noVembre - teatro astra (60 minuti)

testo, regia e concezione visiva nino D’inTrona / con PasquaLe buonaroTa, aLessanDro Pisci / musiche e universo sonoro PaTrick najean / luci anDrea abbaTangeLo / costumi robin cheMin / tecnico audio e luci agosTino narDeLLa / tecnico di palco sara brigaTTi / assistente alla versione francese angeLique heLLer / assistente alla versione italiana anna MonTaLenTi / coproduzione cie nino D’inTrona – FonDazione TeaTro ragazzi e giovani onLus

4 >6NOVEMBRE

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11 >13NOVEMBRE

blucinQue in un concerto per corpo, attrezzo e voce

In VertigoSuite# un violino, un violoncello, danzatori e circensi per una nuova ricerca di teatrodanza di Caterina Mochi Sismondi: un dialogo tra danza e circo, musica ed elettronica perseguito fin dalle origini dalla compagnia. La composizione sonora avviene in scena, musicisti e attori si uniscono in una dinamica che li fa risuonare nello spazio. Danzatori e attrezzi circensi si fondono attraverso un movimento vorticoso, aiutato anche dalla voce che con suggestioni poetiche trasmette in ciascun quadro un’idea di vertigine. Da sempre la compagnia lavora con musicisti dal vivo e compositori che seguono il percorso drammaturgico e coreografico dall’interno. La vertigine diventa movimento di rotazione, smarrimento, perdita di equilibrio fisico e sentimentale; è la sensazione di essere fuori luogo, in bilico, in continuo spostamento.Il lavoro ha vinto il bando NEXT e debuttato al Piccolo Teatro di Milano nell’ottobre 2015.

da Venerdì 11 a domenica 13 noVembre - teatro astra (60 minuti)

regia e coreografia caTerina Mochi sisMonDi / con giuLia Lazzarino, anDrea cerraTo, jonaThan roDriguez angeL, Lukas vaca MeDina, carLoTTa risiTano, raFFaeLe riggio, MaTTia MeLe, saManTa Fois, Maria rosa MonDigLio / sound design aLberT FraTini / archi heLga ovaLe, Luisa Franchin / lavoro vocale PaTrizia oLiva, gianLuca Pezzino / produzione bLucinque/qanaT arTe e sPeTTacoLo / realizzato in collaborazione con PieMonTe DaL vivo, Terre Di circo MirabiLia, cirko verTigo

VERTIGOSUITE#

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17 >20NOVEMBRE

EDIPO Edipo Re/Edipo a ColonoGlauco Mauri, Roberto Sturno e Andrea Baracco in due messinscene di grande teatro

A distanza di vent’anni la Compagnia Mauri Sturno ritorna a mettere in scena i due capolavori di Sofocle, per analizzare più compiutamente il mito immortale di Edipo, affidandone la messinscena a due diversi registi: Glauco Mauri, per Edipo a Colono, e Andrea Baracco per Edipo Re. Due registi, due generazioni a confronto, esempio di collaborazione e di continuità, oltre che condizione indispensabile per il futuro del teatro. Due capolavori fondamentali nella storia dell’uomo, per gli interrogativi che pongono e per la ricchezza di umanità e di poesia che ci donano: due opere scritte in epoche diverse della vita di Sofocle che accostate esprimono compiutamente e poeticamente la “favola” di Edipo alla ricerca della verità. Alla fine del suo lungo cammino l’eroe comprenderà se stesso, la luce e le tenebre che sono dentro di lui, ma affermerà anche il diritto alla libera responsabilità del suo agire. Edipo è pronto ad accettare tutto quello che deve accadere ed è pronto a essere distrutto purché sia fatta luce: solo nell’interrogarci comincia la dignità di essere uomini. È questo che Sofocle con la sua opera immortale dice a tutti noi.

da GioVedì 17 a domenica 20 noVembre - teatro astra (130 minuti)

di soFocLe / regie di anDrea baracco (Edipo Re), gLauco Mauri (Edipo a Colono)scene e costumi MarTa crisoLini MaLaTesTa / musiche gerMano MazzoccheTTi /con gLauco Mauri, roberTo sTurno e con ivan aLovisio, eLena arvigo, Laura garoFoLi, Mauro ManDoLini, roberTo Manzi, giuLiano scarPinaTo /produzione coMPagnia Mauri sTurno – FonDazione TeaTro DeLLa Toscana

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LADY MACBETH Scene da un matrimonioMichele De Vita Conti e Maria Alberta Navello incontrano un’insolita Lady Macbeth

Quello tra Lady Macbeth e suo marito è l’unico matrimonio davvero funzionante in Shakespeare, dice con ragione molta della critica ufficiale. Un’unione fatta di amore, ambizione, attrazione e certamente complicità. Fino ad un certo punto, fino a quando lei, come potrebbe capitare e capita in molti matrimoni, non vede un lato di lui che la delude profondamente. La nostra protagonista spiega e analizza con macabra lucidità questo legame come una ricercatrice in un laboratorio; come costretta in una sorta di limbo, forse quello cui sono condannati i suicidi, dove rivive la sua storia d’amore e la scompone per il pubblico. Lo fa in modo crudo e crudele. Prima di tutto con se stessa.Dopo aver provato a far rivivere Orson Welles, Mia Martini e Edgar Allan Poe, Michele De Vita Conti propone ora un esperimento un po’ differente con un arcinoto personaggio shakespeariano, trattandolo come fosse realmente esistito. In fondo, pensiamo, i personaggi di Shakespeare sono talmente radicati nel nostro immaginario e nella nostra cultura che non è troppo azzardato dire che sono, a tutti gli effetti, parte della nostra storia.

da GioVedì 24 noVembre a domenica 4 dicembreteatro astra prima assoluta - produzione TPE (60 minuti)spettacolo 2 dicembre h 19

testo e regia MicheLe De viTa conTi / con Maria aLberTa naveLLo / scene Lucia Menegazzo / costumi brigiDa sacerDoTi / luci Mauro Panizza / produzione FonDazione TeaTro PieMonTe euroPa

24 > 4NOVEMBRE DICEMBRE

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2DICEMBRE

BILAL Nessun viaggiatore è stranieroEgumteatro e Medici Senza Frontiere: racconti di emigrazione

Bilal è il racconto delle storie di uomini e donne che il giornalista Fabrizio Gatti ha incontrato nel suo viaggio dentro l’orrore dell’emigrazione clandestina. È la denuncia del mancato rispetto al diritto di perseguire ambizioni e progetti. È la denuncia della violenza, del sopruso, della violazione di ogni legge di diritto internazionale che riguardi la tutela dell’uomo, e di ogni principio morale. Sono le storie di uomini e donne in fuga dalla miseria che con ogni mezzo cercano di difendere la loro dignità, i loro corpi torturati, le loro intelligenze umiliate, le loro ambizioni negate con ferocia. Il progetto nasce dall’incontro tra Annalisa Bianco, regista e responsabile della compagnia Egumteatro, e Luca Fusi, regista e attore, attualmente direttore degli studi dell’École de Théâtre du C.F.R.A.V. (Centre de Formation et de recherche en Art Vivants), con sede a Ouagadougou in Burkina Faso. L’ispirazione per la loro importante denuncia parte dal testo del giornalista Fabrizio Gatti Bilal. Viaggiare, lavorare, morire da clandestini, premio Tiziano Terzani 2008, documentazione unica di una gravissima emergenza umanitaria, quella dell’emigrazione clandestina.

Venerdì 2 dicembre - teatro astra (75 minuti)

dal libro biLaL. viaggiare, Lavorare, Morire Da cLanDesTini di Fabrizio gaTTi /uno spettacolo di annaLisa bianco / con LeonarDo caPuano / regia annaLisa bianco / produzione eguMTeaTro presentato in collaborazione con MeDici senza FronTiere iTaLia

Al termine dello spettacolo incontro con Egumteatro e Medici Senza Frontiere Italia

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20 > 8DICEMBRE GENNAIO

RUMORI FUORI SCENALo spettacolo delle Feste con la comicità di Beltramo, Insegno, Iossetti

Quest’anno il tradizionale appuntamento natalizio sarà la commedia brillante, scritta da Michael Frayn, più rappresentata del Novecento: tradotta in 29 lingue, è stata messa in scena in tutto il mondo ed è anche diventata un film diretto da Peter Bogdanovich. Una farsa che ha saputo oltrepassare i confini del tempo rimanendo di grande attualità e continuando, con la sua verve dal gusto anglosassone, a divertire il pubblico come trent’anni fa. Uno spettacolo nello spettacolo con protagonista una stravagante compagnia teatrale alle prese con una rappresentazione: se nel primo atto gli spettatori si trovano ad assistere alla prova generale della pièce che si regge su un perfetto meccanismo di equivoci e accenti farseschi, nel secondo, dopo il felice debutto, la scena si capovolge. Il pubblico è invitato a sbirciare dietro le quinte, dove s’imbatterà nelle ripicche e nei litigi tra gli attori che condizionano il loro comportamento sul palcoscenico, rendendo lo spettacolo assurdamente esilarante. Un irresistibile pastiche d’interruzioni, errori, isterie, conflitti, tensioni e riappacificazioni cui s’intreccerà anche qualche intrallazzo amoroso che rischia di rovinare la rappresentazione. Solo nel terzo atto, quando ormai la messinscena sembra irrimediabilmente compromessa, tutto culmina nel lieto fine.

da martedì 20 dicembre a domenica 8 Gennaioteatro astra prima assoluta - produzione TPE (120 minuti)

di MichaeL Frayn / con anDrea beLTraMo, cLauDio insegno, carLoTTa iosseTTie con DanieLa De PeLLegrin, eTTore LaLLi, Fabrizio MarToreLLi, guiDo ruFFa, Lia ToMaTis, carLoTTa viscovo / regia cLauDio insegno / scene Francesco Fassone / costumi barbara ToMaDa / luci Mauro Panizza / produzione FonDazione TeaTro PieMonTe euroPa

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LEONCE E LENACesare Lievi dirige Lorenzo Gleijeses e Maria Alberta Navello nella favola visionaria di Büchner

Una commedia. Uno staterello ancora in stile rococò. Uno dei tanti in cui la Germania del primo Ottocento è divisa. Un re che s’interroga sulla sostanza del sé e del proprio compito (regnare), senza venire a capo di nulla. Un primo ministro ignorante e impreciso. Un maestro che non insegna, ascolta sbadato e s’inchina. Una donna che non riesce ad essere amata: i suoi baci si trasformano in sbadigli sulla bocca dell’amato. Un popolo agghindato a festa che non riesce a nascondere la propria miseria. E il figlio del re: Leonce. E un suo servitore: Valerio. La ragione di stato, cui tutti devono sottomettersi, vuole che Leonce sposi la principessa Lena del Regno di Pipi. Leonce non vuole. La sua visione del mondo non glielo permette. E allora fugge. Nella fuga s’innamora di una ragazza e decide di tornare a corte con lei e di sposarla. Al momento delle nozze si scopre che la ragazza è Lena, fuggita per non sottostare anch’essa alla ragione di stato. Lieto fine. Ma è veramente così? Davvero l’amore trionfa? O non è il contrario? Il mondo banale, noioso e insensato da cui tentavano di scappare li risucchia e fagocita. Dai suoi confini nessuno riesce a uscire. Nessuno ne ha la forza. Adeguarsi è la soluzione. O sognare. Ma cosa? Semplice, dice Valerio alla fine, “che Dio ci conceda maccheroni, meloni e fichi, e ugole musicali, corpi classici e una comoda religione!”.

da Venerdì 13 a domenica 22 Gennaio - teatro astra prima assoluta - produzione TPE (90 minuti)

di georg büchner / traduzione e regia cesare Lievi / con (dramatis personae) gianLuigi PizzeTTi, Lorenzo gLeijeses, Maria aLberTa naveLLo, PaoLo garghenTino, MarceLLa FaviLLa, anDrea roMero, MaTTeo roMoLi, riccarDo De Leo / scene e costumi Marina LuxarDo / luci cesare agoni / produzione FonDazione TeaTro PieMonTe euroPa

13 >22GENNAIO

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27GENNAIO

DEVE TRATTARSI DI AUTENTICO AMORE PER LA VITAFederica Fracassi interpreta il diario di Etty Hillesum dall’inferno della Shoah

Il 30 novembre 1943 moriva ad Auschwitz Etty Hillesum, una giovane donna ebrea olandese che ha testimoniato, nelle pagine luminosissime del suo Diario 1941-1943 (edito da Adelphi), come la guerra e l’odio, non importa con quali forme e uniformi si siano manifestati nella storia, possano essere vinti in un solo modo: con l’amore, costruendo la pace dentro se stessi. Etty Hillesum auspicava che il sacrificio di milioni di ebrei lasciasse almeno in eredità un mondo migliore, un nuovo senso delle cose, in modo che dopo non dovesse ricominciare tutto daccapo. Un testamento rimasto inascoltato a cui dà voce Federica Fracassi, accompagnata dalla fisarmonica di Guido Baldoni. Parole che costruiscono con piccoli mattoni un mondo migliore: incominciando dalle azioni che ciascuno di noi può compiere ogni giorno. “Perché c’è la guerra?”, si chiede Etty Hillesum. Una testimonianza necessaria nel Giorno della Memoria.

Venerdì 27 Gennaio - teatro astra (60 minuti)

tratto dal Diario 1941-1943 di eTTy hiLLesuM / drammaturgia giuLia caLLigaro / con FeDerica Fracassi / musica originale per fisarmonica guiDo baLDoni / supervisione renzo MarTineLLi / produzione TeaTro i

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28 >29GENNAIO

IL RACCONTODI CHIMERALucilla Giagnoni e l’oscura vicenda della strega di Vassalli

L’incontro con il romanzo La chimera di Sebastiano Vassalli è stato decisivo nella vita, ma soprattutto nel percorso d’interprete ed autrice di Lucilla Giagnoni che, dopo una riflessione sui grandi testi (La Divina Commedia, il Libro della Genesi, l’Apocalisse, Pinocchio) alla scoperta della bellezza, della sapienza, della grandezza dell’uomo, ora affronta la storia tragica della strega di Zardino che subì a Novara un processo e una condanna, “correndo l’anno del Signore 1610”. Insieme a lei rivivono le figure del vescovo Bascapè, del boia Bernardo Sasso, dei bambini abbandonati e umiliati nelle case di carità, dei risaroli schiavi e dei camminanti ribelli, sullo sfondo di un paesaggio storico oppresso dalla Controriforma e dall’Inquisizione e di un paesaggio naturale, in cui si staglia il Monte Rosa, presenza immane di granito e ghiaccio. Un “macigno bianco” per Dino Campana, che lo vide una mattina di settembre da dietro le sbarre di un carcere novarese: “un’immagine inafferrabile e lontana - scrive Vassalli - come quell’amore che lui allora stava inseguendo e che non avrebbe mai raggiunto, perché non esisteva... Una chimera!”

sabato 28 e domenica 29 Gennaio - teatro astra (100 minuti)

da La chiMera di sebasTiano vassaLLi / progetto e drammaturgia LuciLLa giagnoni / musiche originali PaoLo PizziMenTi / scene e luci Lucio Diana, MassiMo vioLaTo / con LuciLLa giagnoni / produzione cTb cenTro TeaTraLe bresciano

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1 >2FEBBRAIO

Flavia Mastrella e Antonio Rezza: ritorno alle origini atto I

Continuano nella Stagione TPE le incursioni di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, quest’anno in scena con due “storiche” creazioni che hanno dato il via alla loro carriera. Il primo spettacolo a essere proposto è Pitecus, del 1995. Per RezzaMastrella “Pitecus racconta storie di tanti personaggi, un andirivieni di gente che vive in un microcosmo disordinato: stracci di realtà si susseguono senza filo conduttore, sublimi cattiverie rendono comici ed aggressivi anche argomenti delicati. Non esistono rappresentazioni positive, ognuno si accontenta, tutti si sentono vittime, lavorano per nascondersi, comprano sentimenti e dignità, non amano, creano piattume e disservizio. I personaggi sono brutti somaticamente ed interiormente, sprigionano qualunquismo a pieni pori, sprofondano nell’anonimato ma, grazie al loro narcisismo, sono convinti di essere originali, contemporanei e, nei casi più sfacciati, avanguardisti. Parlano un dialetto misto, sono molto colorati, si muovono nervosi e, attraverso la gestualità, assumono forme mitiche e caricaturali, quasi fumettistiche.”

mercoLedì 1 e GioVedì 2 Febbraio - teatro astra (60 minuti)

di FLavia MasTreLLa, anTonio rezza / con anTonio rezza / quadri di scena FLavia MasTreLLa / (mai) scritto da anTonio rezza / assistente alla creazione MassiMo caMiLLi / disegno luci MaTTia vigo / organizzazione generale sTeFania saLTareLLi / macchinista anDrea zanarini / produzione rezzaMasTreLLa – Tsi La Fabbrica DeLL’aTTore TeaTro vasceLLo

PITECUS

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Flavia Mastrella e Antonio Rezza: ritorno alle origini atto II

Seconda creazione storica di RezzaMastrella, IO è una produzione del 1998. Per i due artisti, in questo spettacolo “il radiologo esaurito fa le lastre sui cappotti dei pazienti mentre un essere impersonale oltraggia i luoghi della provenienza ansimando su un campo fatto a calcio. IO cresce inumando e disumano, inventando lavatrici e strumenti di quieto vivere. Il radiologo spossato avvolge un neonato con l’affetto della madre, un individualista piega lenzora a tutto spiano fino ad unirsi ad esse per lasciare tracce di seme sul tessuto del lavoro. Tre persone vegliano il sonno a chi lo sta facendo mentre il piegatore di lenzora, appesantito dal suo stesso seme, scivola sotto l’acqua che si fa doccia e dolce zampillare. IO mangia la vita bevendo acqua rotta che è portavoce dell’amaro nascere, il piegatore di lenzora parte per la galassia rompendo l’idillio con il tessuto amato. Si gioca all’oca, parte il dado di sottecchi, IO si affida alla bellezza del profilo per passare sotto infissi angusti. Ogni tanto un torneo, un uomo che si cimenta in imprese impossibili ma rese rare dalla sua enfasi, un ufo giallo scrutante esseri e parole, un visionario che vede vulva nelle orecchie altrui. E IO, affacciato sul mondo terzo dove scopre che, tra piaghe e miseria, serpeggia l’appetito non supportato dalla tavola imbandita. Infine la catastrofe: IO si ridimensiona…”

Venerdì 3 e sabato 4 Febbraio - teatro astra (85 minuti)

di FLavia MasTreLLa, anTonio rezza / con anTonio rezza / allestimento FLavia MasTreLLa / (mai) scritto da anTonio rezza / assistente alla creazione MassiMo caMiLLi / disegno luci MaTTia vigo / organizzazione generale sTeFania saLTareLLi / macchinista anDrea zanarini / produzione rezzaMasTreLLa – Tsi La Fabbrica DeLL’aTTore TeaTro vasceLLo

IO

3 >4FEBBRAIO

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Il nuovo spettacolo di Onda Larsen

L’ultimo, esilarante, capitolo della storia di Mario, l’uomo comune creato dai ragazzi di Onda Larsen, alle prese con le disfunzioni di questo nostro mondo. E stavolta uscire dai guai per il nostro eroe non sarà facile: sembra che Mario, suo malgrado, sia tra i favoriti per diventare Papa. Tutto ha inizio da un errore sui social network: dopo aver rinunciato a diventare presidente della Repubblica, Mario decide di continuare la sua vita evitando i riflettori, ma Max, il suo sempre onnipresente migliore amico, nonché suo agente, tenta di convincerlo a non mollare la carriera mediatica che “da qualche parte porta sempre!”. E così quando Max scopre che Mario e sua moglie avranno un figlio lo scrive immediatamente sulla pagina fan di Mario… ma dimentica l’accento e la correzione automatica del computer fa il resto: “Mario diventerà Papa”. La rettifica arriva tardi, le visualizzazioni sono già salite alle stelle e, se la logica razionale vorrebbe che ad una notizia così assurda non credesse nessuno, Max ci ricorda che “Internet non è razionalità, è fede!”. E così, a nulla valgono le smentite, in pochissimo tempo la notizia diventa virale e persino il Vaticano deve trovare il modo di uscire dal garbuglio…

da Venerdì 10 a domenica 12 Febbraio - teatro astra prima assoluta (70 minuti)

di Lia ToMaTis / regia aLberTo oLiva / con riccarDo De Leo, Luciano Faia, gianLuca guasTeLLa, Lia ToMaTis / costumi augusTa TibaLDeschi / scene yasMin PochaT /produzione onDa Larsen

L’UOMO CHE SUSSURRAVA…AIUTO!

domenica 12 Febbraio - teatro astra dalle h 16

CRISI: ISTRUZIONI PER L’USO di Lia ToMaTis / regia riccarDo De Leo / con riccarDo De Leo, gianLuca guasTeLLa, Lia ToMaTis / produzione onDa Larsen

THE QUIRINAL di Lia ToMaTis / regia aLberTo oLiva / con riccarDo De Leo, Luciano Faia, gianLuca guasTeLLa, Lia ToMaTis / costumi augusTa TibaLDeschi / scenografie Marco ascanio viarigi, yasMin PochaT / grafica e comunicazione Denise aiMar, DoMenico conTe / musiche originali jacoPo TraMaTore, PaoLo berTino PranDi / coreografie chrisTian izzo / produzione onDa Larsen

MARATONA ONDA LARSEN Crisi: istruzioni per l’uso / The Quirinal / L’uomo che sussurrava… aiuto!

Il 12 febbraio una maratona di 3 spettacoli dedicata a Mario, l’uomo comune protagonista delle avventure di Onda Larsen

10 >12FEBBRAIO

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MINETTIIl ritorno di Eros Pagni nel “ritratto di un artista da vecchio”

Un Eros Pagni calorosamente applaudito dal pubblico ed elogiato dalla critica. Intitolata nel nome di Bernhard Minetti, considerato in vita e nel giudizio degli storici del teatro il più grande attore tedesco del dopoguerra, la commedia ha come sottotitolo “Ritratto di un artista da vecchio”, un classico del teatro contemporaneo scritto dall’austriaco Thomas Bernhard e diretto da Marco Sciaccaluga. Rappresentata la prima volta nel 1976, Minetti è una commedia costruita intorno all’interrogativo: quale ruolo ha l’arte, e in particolare il teatro, nella società odierna? Come può il palcoscenico essere ancora oggi riflesso del mondo? Alla ricerca di una risposta, Thomas Bernhard (1931-1989) intreccia il comico e il tragico, la realtà con la sua trasfigurazione poetica; descrive, con rabbia e con passione, un mondo grottesco, assediato da una metaforica tempesta di neve. Nella notte di San Silvestro il vecchio Minetti attende un direttore di teatro che vuole riportarlo sulla scena nel ruolo di Re Lear e nell’attesa parla di sé e della propria arte. Evoca frammenti della sua vita (reale o immaginaria?), rivolgendosi al personale dell’hotel, a una signora e a una ragazza. Minetti è un grande attore del passato ma anche un grande personaggio moderno, testimone vivente dell’attualità tematica e linguistica di un grande drammaturgo quale fu Thomas Bernhard.

da mercoLedì 15 a domenica 19 Febbraio - teatro astra (100 minuti)

di ThoMas bernharD / versione italiana uMberTo ganDini / interpreti: Minetti, attore drammatico, eros Pagni / con FeDerica granaTa, Marco avogaDro, nicoLò giacaLone, giovanni annaLoro, Mario cangiano, Marco De gauDio, roxana Doran, DanieLa Duchi, MicheLe Maccaroni, DanieLe MaDeDDu, sarah Paone, Francesco russo, eManueLe viTo / scene e costumi caTherine rankL / musiche anDrea nicoLini / luci sanDro sussi / regia Marco sciaccaLuga / produzione TeaTro sTabiLe Di genova

15 >19FEBBRAIO

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21 > 5FEBBRAIO MARZO

UNA DELLE ULTIME SERE DI CARNOVALEIl capolavoro di Goldoni sulla fuga dei giovani dalla patria diretto da Beppe Navello

Dice Goldoni nella premessa a questa sua fortunata commedia di aver voluto raccontare una “metafora” autobiografica: in procinto di partire per la Francia per sfuggire alle invidie e alle critiche che la sua riforma teatrale suscitava, ha pensato la storia di Anzoletto, disegnatore di stoffe veneziano deciso a portare in Moscovia la sua creatività, disgustato dalle difficoltà di lavorare in patria. Una delle ultime sere di Carnovale costituisce la terza tappa di un’ideale trilogia civile che, dopo l’Alfieri de Il divorzio e il Marivaux de Il Trionfo del Dio Denaro, attraverso i toni sarcastici e irriverenti della commedia settecentesca, ha l’ambizione probabilmente ingenua “di proporre umili pause di riflessione civile a un paese troppo affannosamente confuso nella propria contemporaneità”. È il momento di un’altra perdurante ragione di ansia collettiva, che dopo tre secoli riappare nel dibattito pubblico italiano: quella dei giovani costretti a portare lontano la loro voglia di lavorare per il futuro. E se la retorica mediatica definisce in modo stereotipato questo fenomeno come “la fuga di cervelli”, nessuno meglio di una compagnia di giovani artisti come quella che abbiamo cresciuto in questi anni a TPE può ritrovare la forza emotiva per coinvolgere il pubblico in una riflessione comune.

da martedì 21 Febbraio a domenica 5 marZoteatro astra produzione TPE (120 minuti) di carLo goLDoni / regia bePPe naveLLo / con (dramatis personae) anTonio sarasso, Maria aLberTa naveLLo, aLberTo onoFrieTTi, Diego casaLis, Daria PascaL aTToLini, anDrea roMero, MarceLLa FaviLLa, MaTTeo roMoLi, eLeni MoLos, erika urban, aLessanDro MeringoLo, geneviève rey-PenchenaT, giusePPe niTTi / scene e costumi Luigi Perego / musiche gerMano MazzoccheTTi / luci gigi saccoManDi / produzione FonDazione TeaTro PieMonTe euroPa

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MISERIA&NOBILTÀMichele Sinisi in un classico del teatro popolare italiano

La storia di Felice Sciosciammocca, costretto a vivere di espedienti per rimediare a fatica un tozzo di pane, dà vita a una fitta tessitura di trovate dialogiche e di situazioni che rappresentano la summa dell’arte attoriale italiana e di quanto di meglio la storia del teatro (in particolare quella napoletana) abbia prodotto per tenere il pubblico inchiodato alla sedia. È festa del teatro, quanto di più felice lo spettatore possa incontrare. Dalle platee Miseria e Nobiltà è poi approdato al cinema, grazie al film di Mattioli, e alla TV creando veri e propri simboli nella memoria collettiva. Totò (lo Sciosciammocca più celebre) che mette in tasca gli spaghetti è divenuto un’icona storica, un’immagine che ci sembra riassumere secoli di storia drammaturgica sulla fame e sulla povertà. Si riscopre rito dell’oggi con una straordinaria squadra di attori che s’impossessano della scena. Dice Sciosciammocca nell’ultimissima battura della storia: “Torno nella miseria, però non mi lamento: mi basta di sapere che il pubblico è contento.” Miseria e nobiltà del mestiere del vivere recitando.

da Venerdì 10 a domenica 12 marZo - teatro astra (110 minuti)

dal testo di eDuarDo scarPeTTa / regia MicheLe sinisi / scritto con Francesco M. asseLTa / con DiLeTTa acquaviva, sTeFano braschi, gianni D’aDDario, gianLuca DeLLe FonTane, giuLia eugeni, Francesca gabucci, ciro MaseLLa, sTeFania MeDri, giuDiTTa Mingucci, DonaTo PaTernosTer, MicheLe sinisi / scene FeDerico biancaLani / direzione tecnica rossano siragusano / costumi gDF sTuDio / assistente ai costumi arMan aveTikyan / aiuto regia DoMenico ingeniTo, roberTa rosignoLi / produzione eLsinor cenTro Di ProDuzione TeaTraLe

10 > 12 marzo Teatro Astra - I promessi sposi: laboratorio di recitazione con Michele Sinisi

10 >12MARZO

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LE PRÉNOMUn testo che dal 2010 riscuote successo tra teatro e cinema

Quarantenni a confronto tra colpi di scena, battute comiche, amicizia, rancori e legami profondi. Una sera come tante altre tra cinque amici, tutti appartenenti alla media borghesia. Oltre ai padroni di casa, insegnanti, ci sono il fratello di lei che fa l’agente immobiliare e la sua compagna in ritardo a causa di un impegno di lavoro con dei giapponesi, mentre l’amico single (sospettato di essere omosessuale) è trombonista in un’orchestra sinfonica. Quella sera, il fratello comunica alla compagnia che diventerà padre: sarà maschio o femmina, che nome gli metterete? Il futuro papà non ha dubbi, sarà maschio; ma lo sconcerto nasce quando egli comunica il nome che hanno deciso di mettere al figlio. Un nome che evoca imbarazzanti memorie storiche. Il dubbio è che si tratti di uno scherzo, ma la discussione degenera ben presto investendo valori e scelte personali. Tra offese reciproche che non mancano di ferire tutti (nessuno escluso), nasce così il ritratto di una generazione allo sbando, dove ciascuno ha qualche segreto da nascondere o da rinfacciarsi. Rappresentato a Parigi nel 2010, Le prénom, ottenne sei nomination al Prix Molière dell’anno seguente e fu adattato subito per il grande schermo dai suoi stessi autori. Tre anni dopo, Francesca Archibugi ne fece un nuovo adattamento cinematografico con il titolo Il nome del figlio.

da Venerdì 17 a domenica 19 marZo - teatro astra (100 minuti)

di MaTThieu DeLaPorTe, aLexanDre De La PaTeLLière / con aLessia giuLiani, aLberTo giusTa, DaviDe Lorino, aLDo oTTobrino, giseLLa szaniszLò / regia anTonio zavaTTeri / scene e costumi Laura benzi / luci sanDro sussi / versione italiana FausTo ParaviDino / produzione TeaTro sTabiLe Di genova

17 >19MARZO

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TRE SORELLE

La ripresa di uno spettacolo di successo, al termine di una tournée che include il Piccolo Teatro di Milano. Emiliano Bronzino torna a confrontarsi con un testo di Cechov: in Tre Sorelle, il vero cuore pulsante della scrittura sta nelle cose non dette che sono la vera anima dei personaggi e che a distanza di più di un secolo contribuiscono a rendere l’universo drammaturgico dell’autore russo vicinissimo alle rimozioni, ai soprassalti di coscienza e all’inquietudine del sentire contemporaneo. Tre Sorelle è anche un testo dai molteplici livelli interpretativi “simbolici” il cui tema centrale è il tempo. L’atteggiamento contradditorio con cui le tre protagoniste vivono lo scorrere dei giorni ci viene presentato da Cechov fin dalla prima battuta del testo: il tempo in cui vivono i personaggi è uscito dai suoi binari, in un eterno ripetersi della stessa situazione. L’unica via di fuga è Mosca, luogo del ricordo, cristallizzato, verso cui tutte e tre le protagoniste vorrebbero poter scappare ma di cui a mala pena si ha memoria.

Venerdì 24 e sabato 25 marZo - teatro astra produzione TPE (120 minuti) di anTon cechov / regia eMiLiano bronzino / con (dramatis personae) aLberTo onoFrieTTi, MarceLLa FaviLLa, Fiorenza Pieri, Maria aLberTa naveLLo, Maria Laura PaLMeri, sTeFano MoreTTi, orLanDo cinque, riccarDo riPani, aLessanDro MeringoLo, graziano Piazza, vincenzo PaTerna, riccarDo De Leo, giseLLa bein / scene Francesco Fassone / costumi chiara DonaTo / assistente ai costumi augusTa TibaLDeschi / luci MassiMo vioLaTo / assistenti alla regia Maria josé reverT, gianLuca arieMMa / produzione FonDazione TeaTro PieMonTe euroPa

A grande richiesta, lo spettacolo inaugurale della scorsa Stagione TPE

24 >25MARZO

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29 > 2MARZO APRILE

CLITENNESTRA DEVE MORIREOsvaldo Guerrieri racconta la sua Clitennestracon Patrizia Milani, Gisella Bein e la regia di Emiliano Bronzino

Agamennone è morto. Sua moglie l’ha ucciso a colpi d’ascia. Quando? È trascorso tanto di quel tempo che gli anni non hanno più significato. Tuttavia Clitennestra è ancora lì, sopravvissuta al sangue e al mito. Continua ad abitare la casa regale con la fedele governante Alcina. Vive, comanda, amministra, ma resta inchiodata al proprio gesto omicida. Perché lo ha compiuto? Senz’altro per gelosia. Hanno visto tutti come Cassandra ha usurpato il suo posto. Ma non può trattarsi soltanto di questo. Al processo che avrebbe dovuto condannarla i giudici si sono mostrati comprensivi. Invece lei non vuole indulgenza. Mentre aspetta l’arrivo di Oreste, il figlio che ha promesso di vendicare la morte del padre e sembra ormai giunto alla porta di casa, Clitennestra va alla radice del problema e dialogando con le ombre sviluppa il teorema del delitto quale estrema espressione d’amore. Capisce che solo uccidendo Agamennone ha potuto salvare il legame che la univa a lui. Il suo delitto è stato una legittima difesa dell’amore che lotta disperatamente per non smarrirsi nell’indifferenza.

da mercoLedì 29 marZo a domenica 2 aPriLeteatro astra prima assoluta - produzione TPE (60 minuti) di osvaLDo guerrieri / regia eMiLiano bronzino / con PaTrizia MiLani, giseLLa bein / scene Francesco Fassone / costumi augusTa TibaLDeschi / luci Mauro Panizza / produzione FonDazione TeaTro PieMonTe euroPa

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7 >9APRILE

L’INSTINCT DU DÉSÉQUILIBREProdezze acrobatiche e instabili virtuosismi dei francesi IETO

Circo contemporaneo a firma dei giovani francesi di IETO, compagnia già più volte ospite di TPE al Teatro Astra, al Festival Teatro a Corte e garanzia di qualità per l’accuratezza e la spettacolarità delle loro creazioni. Quattro figure in uno spazio vuoto, senza nessun appiglio. Uno spazio che può essere utilizzato per creare una performance stabile, solida ed equilibrata o per imbarcarsi invece furiosamente in un percorso instabile, insolito e ignoto. E poiché secondo IETO l’immobilità non esiste o è di scarso interesse e l’uomo è sbilanciato di sua natura, è obbligatorio che sia quest’ultimo il sentiero da percorrere per i quattro artisti/acrobati: tra colpi di scena e acrobazie mozzafiato, scopriremo di essere creature traballanti e trasandate, spinte dalle ambizioni ma minate dall’instabilità, alla ricerca di quell’appoggio che fa immaginare l’improbabile e tentare l’impossibile.

da Venerdì 7 a domenica 9 aPriLe - teatro astra (60 minuti)

creazione collettiva con sébasTien brun, Fnico FeLDMann, iTaMar gLucksMann, aLys Marchi / diretto e messo in scena da chrisTian couMin / creazione luci, direzione tecnica, scene, direzione suono e luci PaTrice Lecussan / musiche originali MaxiMe Denuc / produzione/diffusione virginie Moy, oLivier bourreau / produzione ieTo in coproduzione con archaos ,PôLe cirque MéDiTerranée-MarseiLLe, carré Magique Lannion Trégor, PôLe naTionaL Des arTs Du cirque en breTagne-Lannion, FesTivaL PerPLx – Marke korTrijk, Parc De La viLLeTTe, Paris, La PassereLLe-scène naTionaLe De gaP eT Des aLPes Du suD, gaP, PronoMaDe(s)-hauTe garonne / in collaborazione con circusnexT – euroPean season oF circus, FesTivaL MirabiLia

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UNO SCRITTOREIN FAMIGLIABeppe Fenoglio raccontato dalla sorella Marisaper la Festa della Liberazione

Negli anni ‘30 quando le automobili erano ancora ospiti illustri delle vie cittadine, piazza Rossetti, adagiata lungo il fianco destro della cattedrale di Alba, restava per buona parte del giorno pigra e deserta, in compagnia soltanto dei rumori discreti che venivano dai negozietti alimentari e artigianali affacciati ai suoi bordi. Uno di questi apparteneva al padre di Beppe Fenoglio ed era una macelleria. Qui, al numero uno della piazza, si è svolta gran parte della vicenda umana dello scrittore. Una famiglia impreparata, sorpresa da un’inaspettata vocazione letteraria, un rapporto difficile ma intenso con la madre, il passaggio, contrastato, da figlio della piazza di mercato a grande della letteratura italiana, il successo postumo, longevo: uno scrittore quando è grande è sempre longevo, alcuni sono addirittura immortali… Un’intimità famigliare sui generis, raccontata dalla sorella, la sola che ne possa ancora testimoniare. Un percorso tematico e cronologico emozionante, in cui si alternano e si intrecciano celebri motivi amati da Beppe Fenoglio, intensamente legati all’atmosfera dell’epoca.

martedì 25 aPriLe - teatro astra (70 minuti)

di Marisa FenogLio / voce narrante eLena zegna / pianoforte eLiana grasso / produzione ProMusica

25APRILE

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5 >6MAGGIO

CERCANDO IL GIARDINOPolvere di CechovBarbara Altissimo con gli attori del Cottolengo di Torino e i giovani del progetto IN VERDIS

Nel 2011 Liberamenteunico dà vita al progetto Invisibili dando voce a chi non ce l’ha, attraverso le arti sceniche ed in particolare col teatro e con la danza. Prima tappa di questo percorso è stato il progetto Polvere, condotto dal 2011 al 2015 con gli anziani ospiti del Cottolengo di Torino e che ha prodotto una trilogia di spettacoli: Polvere d’Italia per il festival E’(c)centrico presso le Officine Caos di Torino nel giugno 2011; Polvere. La vita che vorrei che ha debuttato in Stagione TPE nel novembre 2012; Polvere mundi_Il viaggio ospite presentato per la stagione del Teatro Stabile di Torino nell’aprile 2015. Questo lavoro intende inaugurare una nuova fase, per la prima volta la partenza sarà un grande classico del teatro, Il giardino dei ciliegi, un giardino che gli attori abiteranno, incontrando frammenti del loro vissuto. Lo spettacolo fonderà diverse esperienze, assimilando nella costruzione dello stesso i nuovi giovani elementi del progetto IN VERDIS (in collaborazione con varie Cooperative Sociali), un gruppo eterogeneo di età tra i 18 e i 25 anni provenienti da diverse situazioni di disagio sociale.

Venerdì 5 e sabato 6 maGGio - teatro astra (50 minuti)

un progetto di barbara aLTissiMo in collaborazione con ivana Messina / consulenza drammaturgica eManueLa currao / spettacolo realizzato con gli attori del Cottolengo di Torino protagonisti del progetto POLVERE ed i giovani del progetto in verDis / produzione LiberaMenTeunico in collaborazione con kuLTurscio’k, ouTsiDer onLus

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LA BAMBINA E IL SOGNATOREL’ultimo romanzo di Dacia Maraini portato in scena in esclusiva da Tangram Teatro

Dacia Maraini ha concesso a Ivana Ferri la possibilità, in esclusiva per la stagione 16.17, di trasporre il suo ultimo romanzo per il teatro. Nasce così uno spettacolo struggente, venato di delicata ironia, che entra dentro uno dei problemi più inquietanti della nostra società. Negli ultimi quarant’anni in Italia sono scomparsi nel nulla 15.117 bambini (fonte del Ministero dell’Interno), 375 ogni anno. Bambini di cui spesso non si sa più nulla, svaniti come se non fossero mai esistiti. La bambina e il sognatore ci parla dell’infanzia, attraversa due di questi casi in una piccola e tranquilla città di provincia, percorre il vicolo cieco dell’infanzia rubata. A trasformarsi in investigatore un maestro elementare, ossessionato dalla sparizione nel paese di una bambina di otto anni. Sono i suoi sogni e il suo raccontare storie ai suoi piccoli allievi che lo conducono ad una vera e propria ricerca per far emergere alcuni dei fenomeni più inquietanti riguardo alla tratta e allo sfruttamento sessuale, e non solo, dei minori. Ivana Ferri valorizza dal racconto la figura di un padre tormentato ma non sconfitto e Dacia Maraini per la prima volta con un’intensa voce maschile ci parla della paternità.

sabato 13 e domenica 14 maGGio - teatro astra (80 minuti)

di Dacia Maraini / con Lorenzo barToLi, Lorenzo PaLaDini e con bruno Maria Ferraro, PaTrizia Pozzi, giuLia Maino, Luca MoLinari e con la partecipazione della piccola susanna Ferro / regia ivana Ferri / luci e scene Lucio Diana / adattamento teatrale Laura bevione, ivana Ferri / coordinamento tecnico MassiMiLiano bressan / collaborazione tecnica anDrea borgnino / montaggio gianni De MaTTeis / organizzazione roberTa savian / segreteria di produzione Francesca rosini / produzione TangraM TeaTro con il sostegno di MIBACT e sisTeMa TeaTro Torino

Sabato 13 maggio al termine dello spettacolo incontro con Tangram Teatro e l’autrice Dacia Maraini

13 >14MAGGIO

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SULLA MORTE SENZA ESAGERAREIl Teatro dei Gordi in uno spettacolo di maschere mute omaggio alla poetessa polacca Wisława Szymborska

Maschere contemporanee di cartapesta, figure familiari raccontano, senza parole, i loro ultimi istanti, le occasioni mancate, gli addii; raccontano storie semplici con ironia, per parlare della morte, sempre senza esagerare.

mercoLedì 5 aPriLe - teatro astra h 21 spettacolo fuori abbonamento (60 minuti)

ideazione e regia riccarDo PiPPa / di e con cLauDia caLDarano, giovanni Longhin, anDrea PanigaTTi, sanDro PivoTTi, MaTTeo viTanza / scene, maschere e costumi iLaria arieMMe / disegno luci giuLiano boTTacin / cura del suono Luca De Marinis / organizzazione caMiLLa gaLLoni, Monica giaccheTTo / co-produzione TeaTro Dei gorDi, TieFFe TeaTro MiLano / con il sostegno di arMunia, caMPo TeaTraLe Di MiLano, cenTro arTisTico iL graTTacieLo, cenTro TeaTraLe MaMiMò, Mo-wan TeaTro, seMenTerie arTisTiche

nell’ambito di nexT – LaboraTorio DeLLe iDee Per La ProDuzione e La DisTribuzione DeLLo sPeTTacoLo DaL vivo, eDizione 2016-2017

FUORI ABBONAMENTO

un progetto Fondazione TPE - direzione artistica Paolo Mohovich

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L’ECO DELL’ACQUA / 14’20’’ / RAIN DOGSTre coreografie della compagnia Aterballettoinaugurano la nuova Stagione di Palcoscenico Danza

Torna a Torino, e a Palcoscenico Danza, Aterballetto, la più importante compagnia di produzione italiana di danza. Spetta a loro l’inaugurazione di quest’edizione della rassegna, con un lavoro che è manifesto dello stile della compagnia, a cavallo tra innovazione e tradizione. Aterballetto, sotto la direzione artistica di Cristina Bozzolini, si pone infatti l’obiettivo di proporre nuovi autori affiancandoli ad alcuni nomi di fama internazionale, offrendo un repertorio di danza formalista e di balletto contemporaneo. Per Palcoscenico Danza, andranno in scena in una sola serata il recente e apprezzatissimo lavoro dal titolo L’Eco dell’Acqua di Philippe Kratz, giovane coreografo nato in seno ad Aterballetto, che si rifà alla terribile vicenda dell’abbattimento di un aereo civile da parte di un missile militare nei cieli ucraini; 14’20’’ del grande Jiri Kylian, un pezzo sull’idea del tempo come invenzione degli esseri umani; Rain Dogs, uno dei capolavori di Joahn Inger, recentemente insignito del Benois de la Danse come miglior coreografo, il “premio Oscar” della danza internazionale.

GioVedì 26 Gennaio - teatro astra (90 minuti)

L’ECO DELL’ACQUA coreografia e ideazione e scene di PhiLiPPe kraTz / musiche FeDerico aLbanese, jonny greenwooD, howLing, arvo PärT, suFjan sTevens, The haxan cLoak / sound design oooPsTuDio / costumi cosTanza MaraMoTTi, PhiLiPPe kraTz / luci carLo cerri - 14’20’’ estratto/duo dall’opera 27’52” / coreografia jiří kyLián / musica Dirk haubrich (nuova composizione, basata su 2 temi di gusTav MahLer) / scene jiří kyLián / costumi joke visser / luci kees Tjebbes - RAIN DOGS coreografia johan inger / musica ToM waiTs / scene e costumi johan inger / luci PeTer LunDin

26 gennaio h 19.45 Teatro Astra - Incontro con i coreografi

26GENNAIO

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9FEBBRAIO

MADE IN ITALY 16.0Agorà Coaching Project e le coreografie di Mohovich, Sansano e Merola

Paolo Mohovich crea per Agorà Coaching Project una nuova versione di Bach Éclat, lavoro creato per il Balletto dell’Esperia nel 2012 che vede mettere in scena, attraverso quadri indipendenti tra loro, le diverse anime di questa musica barocca, ricca di sfumature e sensazioni. I famosi Concerti di Brandeburgo contengono in sé maestosità, intimità, divertimento, sensualità. Una musica molto architettonica come suggerisce il quadro finale, molto strutturata, ma al contempo viscerale ed emotiva. Questo è lo ”splendore” da cui si trae ispirazione e al quale si vuol rendere omaggio. La danza diventa un mero strumento per tradurre in forme corporee una partitura sublime. La serata si completa con due nuove creazioni a cura di Gustavo Ramìrez Sansano e di Michele Merola.

GioVedì 9 Febbraio - teatro astra (90 minuti)

coreografie PaoLo Mohovich, MicheLe MeroLa, gusTavo raMìrez sansanoBACH ÉCLAT coreografia, luci e costumi PaoLo Mohovich / musica johann sebasTian bach (estratti dai Concerti di Brandeburgo)

10 febbraio Teatro Astra - Masterclass con Michele Merola

9 febbraio h 19.45 Teatro Astra - Incontro con i coreografi

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18 >19FEBBRAIO

LAVANDERIA A VAPORE DANCE LADIES

Una serata creata appositamente per Palcoscenico Danza: tre assoli di tre grandi danzatrici che dopo una lunga e prestigiosa carriera con i più grandi coreografi internazionali hanno intrapreso un percorso come autrici. In questa occasione coreografe di se stesse, sono tutte e tre spagnole ma con un importante background internazionale. Marta Reig ha lavorato presso il Het Nationale Ballet (Balletto Nazionale Olandese) e presso il Ballet Gulbenkian. Il suo affascinante e misterioso assolo One ci parla della forza delle mente. Ruth Maroto è stata una delle principali interpreti presso la Compañía Nacional de Danza nell’era di Nacho Duato. Presenta Mutki, una coreografia dove il movimento è frutto di una ricerca formale molto accurata e in cui i sentimenti sono stati filtrati per rendere nella forma e nel gesto tutta la loro potenza. Jone San Martin è stata una delle muse ispiratrici di William Forsythe. Ohiturak è una creazione in prima assoluta che si basa su un tappeto sonoro creato dai movimenti del corpo aiutato dalla tecnologia. Tre grandi artiste che vedremo insieme in questa occasione più unica che rara.

sabato 18 e domenica 19 Febbraio - LaVanderia a VaPore prima nazionale (60 minuti) ONE di e con Marta Reig Torres / MUTKI di e con Ruth Maroto / OHITURAK di Jone San Martin

Tre assoli affidati a tre grandi protagonistedel panorama internazionale

17 dicembre Lavanderia a Vapore - Masterclass con Jone San Martin

18 e 19 febbraio Teatro Astra - Atelier Re-Wind: un laboratorio sull’anima e le anime delle donne con la poetessa Laura Fusco

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PICCOLI CAPOLAVORI / MADE 4 YOUEko Dance International Project e le coreografie di Mats Ek

Eko Dance International Project presenta per il 2017 una serie di piccole coreografie-capolavoro, inedite a Torino, del grande coreografo svedese Mats Ek, il cui lavoro è alla base della formazione offerta ai giovani danzatori della compagnia. All’interno della serata è inserito anche il progetto Made 4 You, che presenta ogni anno un giovane coreografo emergente europeo. Questa volta la scelta è ricaduta su Diego Tortelli, italiano già più volte premiato per il suo lavoro coreografico. La proposta è completata da un nuovo lavoro di Paolo Mohovich, un trio con musica composta appositamente dal musicista torinese Cosimo Morleo ed eseguita dal vivo.Eko Dance International Project è una formazione torinese di giovani danzatori di grande talento provenienti da tutta Italia e dall’estero e diretti da Pompea Santoro. Il percorso di questa giovane compagnia, attiva da quattro anni, è segnato da numerosi successi e molti dei suoi componenti hanno già continuato la loro carriera nelle più prestigiose compagnie internazionali.

GioVedì 2 e Venerdì 3 marZo casa deL teatro raGaZZi e GioVani prima assoluta (70 minuti)

coreografie MaTs ek, PaoLo Mohovich, Diego TorTeLLi

2 >3MARZO

CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI

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22 >23MARZO

HORA

È un vero onore per Palcoscenico Danza presentare questo lavoro di grande valore creato per la Batsheva Dance Company nel 2009 dal suo direttore, l’israeliano Ohad Naharin, uno dei più grandi coreografi viventi. La parola “hora” è sinonimo di danza collettiva: la danza vista come esperienza sensuale per un gruppo, un esempio chiaro del sistema di movimento Gaga creato dallo stesso Naharin. Non una tecnica e molto di più di un metodo: è una disciplina fisica che stimola a prendere consapevolezza del proprio corpo. Il Balletto del Teatro Nazionale di Saarbrücken, in scena a Palcoscenico Danza, è la prima compagnia al mondo che ha avuto i diritti per rappresentare questo spettacolo.

mercoLedì 22 e GioVedì 23 marZo - teatro astraprima nazionale (70 minuti) coreografia ohaD naharin / musica isao ToMiTa, ryoji ikeDa / scenografia avi-yona bue no, aMir raveh / costumi eri nakaMura

Il Balletto del Teatro Nazionale di Saarbrücken in una creazione del maestro Ohad Naharin

23 marzo Teatro Astra - Masterclass con Stijn Celis

23 marzo h 19.45 Teatro Astra - Incontro con i coreografi

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FIVER /PERMUTAZIONIConsueto appuntamento con gli artisti del bando Permutazioni e i vincitori del Festival FIVER

Giunge alla terza edizione l’appuntamento che vede presentati nella stessa serata i lavori dei coreografi selezionati dal bando Permutazioni insieme alle opere di video-danza premiate dal prestigioso festival spagnolo FIVER. Permutazioni è un bando internazionale al quale aderiscono ogni anno oltre un centinaio di artisti da tutto il mondo; le residenze avvengono presso LUFT Casa Creativa, sede di Cie Zerogrammi, compagnia ideatrice del progetto, e sono sostenute da Piemonte dal Vivo e dall’Università degli Studi di Torino. Un esempio di sinergia del territorio a favore dei coreografi emergenti. Il festival FIVER di Logroño, capitale della Regione della Rioja in Spagna, è uno dei più importanti d’Europa nell’ambito della video-danza.

sabato 8 aPriLe - LaVanderia a VaPore prima nazionale (60 minuti)

8APRILE

LAVANDERIA A VAPORE

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MEDEA

Ispirata alla Medea di Euripide, una delle storie di tradimento più drammatiche che siano mai state scritte, la creazione mette in scena l’amore e il disamore, l’ammirazione e il disprezzo presenti nel racconto del mito. I personaggi competono fra loro in una danza ricca, complessa e molto fisica che evidenzia un contrasto tra un forte dinamismo e una squisita fragilità e intimità. Questa creazione di Thomas Noone si è aggiudicata nel 2015 il Premio della Critica di Barcellona come miglior spettacolo di danza, assegnato dal Mercat de les Flors.

Venerdì 21 e sabato 22 aPriLe - teatro astra prima nazionale (60 minuti)

MEDEA coreografia e regia ThoMas noone / assistente alla direzione nuria MarTinez / composizione musicale jiM Pinchen / luci PeTer LunDin / coproduzione ThoMas noone Dance – MercaT De Les FLors-barceLLona

La premiata coreografia della Thomas Noone Dance ispirata all’eroina di Euripide

SOSTERRÒ LE RAGIONI DELLA LEGGEREZZAIn apertura della seconda serata, una creazione di Francesca Cola presentata in collaborazione con Interplay/MosaicoDanza

SOSTERRÒ LE RAGIONI DELLA LEGGEREZZA ideazione e regia Francesca coLa / coreografie Francesca coLa, ToMMaso serraTore / interpretazione ToMMaso borin, ToMMaso serraTore / disegno luci eLeonora Diana / foto giuLia MarTineLLi / produzione La PiaTTaForMa – nuovi corPi, nuovi sguarDi, VOLVON con il sostegno di zerograMMi, FonDazione PieMonTe DaL vivo, scuoLa eLeMenTare c.nigra, coMune Di coLLereTTo casTeLnuovo, sPazio baobab, TeaTro sTaLker

sabato 22 aPriLe - teatro astra (30 minuti)

21 aprile Teatro Astra - Masterclass con Thomas Noone

21 aprile h 19.45 Teatro Astra - Incontro con i coreografi

21 >22APRILE

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5 >6MAGGIO

CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI

INRI

“Il tema intorno al quale ruota l’intera drammaturgia di INRI è la pratica della fede nella religione cattolica. I personaggi di questo racconto, dai colori grotteschi, paradossali, improbabili pur nella loro veridicità, si muovono sulla scena in un percorso temporale che imita quello della liturgia. Parlano di una religione dai tratti “meridionali”, che profuma di mandarini sui presepi, che risuona di bolero nelle piazze dopo le sacre processioni, una religione di docili vecchiette rosario-munite ancora bardate in nero, il cui Dio, dopo la benedizione nel luogo imputato, le raggiunge tra le cose domestiche. C’è, nel loro mettere in danza le parole e il silenzio, una lingua del corpo in ostensione, una coreografia di passi, ora dolorosi, ora angelicati, giocata nella parodia di un bigottismo religioso e quotidiano che appartiene alla nostra cultura. C’è un universo sacro e profano, crudele e tenero, ironico e tragico nella liturgia di gesti, di genuflessioni sghembe, di posture scomode, di sgrammaticate maschere espressive che trasudano una goffaggine innocente. Nei dettagli di mani in preghiera alimentate da vorticosi e ipnotici roteamenti di bauschiana memoria; negli estatici fermo-immagine di bocche e occhi che ricordano la teatralità di Emma Dante.” Giuseppe Distefano | Il Sole 24 Ore

Venerdì 5 e sabato 6 maGGiocasa deL teatro raGaZZi e GioVani (60 minuti)

una creazione di sTeFano MazzoTTa, eManueLe sciannaMea / con sTeFano MazzoTTa, chiara gugLieLMi / luci sTeFano MazzoTTa, chiara gugLieLMi / drammaturgia Fabio chiriaTTi / musiche, costumi e scene zerograMMi / produzione zerograMMi / coproduzione FesTivaL orienTe occiDenTe, La PiaTTaForMa / con il sostegno di regione PieMonTe / un ringraziamento a DiMora coreograFica / progetto partecipante a anTicorPi xL – neTwork giovane Danza D’auTore con il contributo di FesTivaL inTerPLay

Il ritorno della Compagnia Zerogrammi in una riflessione su identità e fede

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FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPABeppe Navello - Direttore

Sarebbe stato impossibile presentare una stagione qualunque quest’anno, facendo finta di niente dopo l’indimenticabile epopea de I Tre Moschettieri e inoltre non vogliamo disperdere il patrimonio di fidelizzazione degli 11.400 spettatori che ci hanno seguito per 56 repliche da febbraio a maggio. D’altra parte, è anche necessario mantenere sicurezza nei nostri bilanci, dopo lo sforzo di quell’immenso cantiere, e non si deve protrarre artificialmente la tensione emotiva suscitata da un evento durato quattro mesi, inventandone un altro ogni anno. Infine è anche il caso di ricordare che il 26 marzo 2017 TPE compirà dieci anni di vita: abbiamo iniziato in una sala della Cavallerizza con appena 200 abbonati; l’anno scorso, all’Astra, ne abbiamo raggiunti 2.482. Ecco dunque perchè una stagione che punta ancora una volta sulle scommesse vinte: prima di tutto, ripartendo da un omaggio a I Tre Moschettieri, come è nelle attese del pubblico che continua a inviarci messaggi di nostalgia rispetto a un rito che aveva raccolto ogni settimana una comunità solidale e interattiva. Il cartellone si apre così con un piccolo spettacolo, Moschettieri Cabaret che racconta l’avventura conclusa il primo maggio scorso, presentando materiali di backstage, le canzoni diventate degli evergreen amatissimi ma soprattutto riproponendo dal vivo molti degli attori che hanno portato al successo l’operazione. Con la loro bravura hanno conquistato il pubblico, rivincita forte sulle ragioni di mercato, sulla concorrenza dei facili nomi da copertina; ormai il pubblico li ama e dobbiamo puntare su di loro. Le linee guida del nuovo regolamento ministeriale (sostegno ai giovani, lunghe teniture delle produzioni, continuità artistica) le stiamo realizzando senza fatica con una stagione di produzioni di casa, guidate da diversi registi ma tutte affidate ai nostri giovani (e meno giovani) interpreti: Lady Macbeth, Rumori fuori scena, Leonce e Lena, Una delle ultime sere di Carnovale, Clitennestra deve morire, Tre Sorelle. Occuperanno complessivamente il nostro Teatro Astra per sessantaquattro giorni! L’antica fisionomia della sala col palcoscenico frontale sarà pronta a mostrarsi, a seconda delle esigenze sceniche, in diversa conformazione, memore della duttilità conquistata durante I Tre Moschettieri. Ma non diventeremo soltanto una repubblica autoctona, ospiteremo alcuni degli spettacoli più importanti del panorama teatrale italiano ed europeo, il Minetti con Eros Pagni, i due Edipo con Glauco Mauri, i nostri vecchi amici Mastrella e Rezza, il circo contemporaneo dei francesi Ieto e dell’italiana blucinQue. Oltre a una folta pattuglia di artisti del territorio, quelli che il pubblico ha mostrato di apprezzare maggiormente. E per il 26 marzo, nel decennale della Fondazione, inviteremo a un viaggio in Polonia dove si rimetterà in scena lo spettacolo Cinema! che era in prova in quel lontano marzo del 2007 sul palcoscenico del Teatro Selve di Vigone ed è ancora in repertorio oggi, con attori polacchi, nel Teatr Śląski di Katowice. Una bella occasione per festeggiare nel segno della nostra vocazione internazionale e per mantenere intorno a noi i molti affezionati spettatori conquistati. Magari per conquistarne anche altri.

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REGIONE PIEMONTE Assessore alla cultura e al turismo della Regione Piemonte

Collettore di idee e di progetti, casa di giovani soggetti che si affacciano sulla scena culturale contemporanea: in questo consiste il progetto artistico della Fondazione Teatro Piemonte Europa, testimoniata dall’articolazione del cartellone 2016-2017, giocato su poetiche e generi estremamente differenziati. L’azione della Fondazione Teatro Piemonte Europa, fin dalle sue origini protagonista della vita culturale cittadina per rilevanza culturale ed esperienza maturata nel settore dello spettacolo, opera su versanti diversificati e complementari. Da un lato è segnata da una forte propensione alla partecipazione a progetti internazionali e a significative collaborazioni nazionali, dall’altro è interessata a sviluppare una specifica attenzione alla realtà territoriale, dando spazio e opportunità all’attività di soggetti produttivi piemontesi. In tale contesto l’importante lavoro della Fondazione è spesso rivolto allo spettacolo dal vivo, articolato nei suoi diversi linguaggi espressivi e rappresentato attraverso il versante della tradizione, ma declinato anche nelle più nuove tendenze della ricerca e della contaminazione tra i generi che caratterizzano le diverse forme della creazione contemporanea. Dalla drammaturgia alla danza, agli spettacoli musicali, l’incontro tra le arti si sviluppa all’interno di un percorso che propone un’offerta artistica ampia e articolata, frutto della capacità di intrecciare fruttuose relazioni con strutture artistiche di rilievo nazionale. Il radicamento e l’integrazione territoriale sono invece ben rappresentate, oltre che dalla programmazione delle numerose realtà piemontesi e torinesi, dall’intensa attività che ha trasformato, da alcuni anni, il Teatro Astra in un vero e proprio centro di aggregazione sociale, di discussione, di confronto, punto di riferimento per la città e la regione.La Regione Piemonte rinnova dunque il sostegno alla progettualità e ai programmi artistici della Fondazione, nell’ambito delle proprie politiche culturali, volte in particolare alla promozione di un sistema teatrale regionale di cui il Teatro Piemonte Europa, per la qualificata e articolata attività produttiva, formativa e di ospitalità, è componente essenziale.

CITTÀ DI TORINO Francesca Paola Leon - Assessora alla Cultura Città di Torino

La Fondazione Teatro Piemonte Europa presenta la propria decima stagione, un traguardo importante da rimarcare e festeggiare; lo fa all’insegna di alcune parole chiave che ci sembra giusto mettere in rilievo: sostegno ai giovani, produzioni realizzate in casa e attenzione a nuovi pubblici. Sono queste alcune delle linee guida che incontriamo scorrendo il cartellone, a cui si accompagna una notevole vivacità progettuale che la Fondazione TPE ha mostrato di saper concretizzare con l’epopea de I Tre Moschettieri, andata in scena lo scorso anno con grande successo e ancora nei cuori di molti spettatori. Questi sono gli assi portanti di una programmazione che vanta anche la presenza di alcune selezionate produzioni del panorama teatrale italiano. Buon lavoro e soprattutto buon compleanno per questi dieci anni di costante crescita!

LA COMPAGNIA DI SAN PAOLO per le realtà d’eccellenza dello spettacolo dal vivo

La Compagnia di San Paolo nel riconoscere alla cultura un ruolo fondamentale nello sviluppo sociale ed economico di un territorio, nella formazione dell’identità del territorio stesso e della crescita individuale e collettiva, ha individua to alcune realtà di eccellenza del Piemonte e della Liguria, riconoscendo a esse la funzione di punto di riferimento e di irradia zione nel panorama dello spettacolo dal vivo. Sono realtà di alto livello che possiedono caratteristiche e peculiarità quali la continuità e la qualità dell’attività artistico-culturale svolta, il ruolo di preminenza e l’autorevolezza all’interno del sistema culturale di appartenenza, l’integrazione con strutture e attività del sistema stesso e il radicamento territoriale. La Compagnia di San Paolo sostiene l’attività istituzionale di queste realtà nella crescente volontà di supportare la creazione di scenari fertili per lo sviluppo culturale del territorio. L’obiettivo è quello di sostenere queste istituzio ni, da un lato riconoscendo loro il lavoro fatto fino ad ora, dall’altro stimolandoli a procedere con una solida progettualità volta a ottenere un impatto profondo e radicato sul sistema cultu rale attraverso una ragionata e attiva programmazione delle attività e quindi con un’auspicata ricaduta favorevole sull’intero territorio.

LA FONDAZIONE CRT per la Fondazione TPE: 700.000 euro per la creatività giovanile

Da oltre dieci anni la Fondazione CRT sostiene la Fondazione Teatro Piemonte Europa, con il duplice scopo di arricchire l’offerta culturale torinese e di valorizzare la creatività e la crescita professionale dei giovani artisti. Complessivamente, la Fondazione CRT ha destinato circa 700.000 euro al Teatro Astra e al Festival Teatro a Corte, che porta sul palco il meglio dell’innovazione europea. La Fondazione CRT non ha solo contribuito alle attività del TPE attraverso le tradizionali modalità erogative, ma ha anche avviato un’importante collaborazione nello sviluppo di meccanismi di raccolta fondi - con l’obiettivo negli anni di raddoppia re le donazioni - che hanno coinvolto il pubblico nel sostegno delle giovani compagnie teatrali del territorio. Tale modalità di cui la Fondazione CRT è stata pioniera, in linea con le direttive del MiBACT, ha contribuito al riconoscimento della Fondazione Teatro Piemonte Europa come Teatro di Rilevante Interesse Cultu rale, collocandolo tra i primi d’Italia.

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INFO E BOX OFFICE

ORARIO SPETTACOLI - Novità sabato h 19!martedì, giovedì, venerdì h 21 / mercoledì, sabato h 19 / domenica h 18

BIGLIETTERIATeatro Astra dal martedì al sabato h 16-19 / tel. +39 0115634352Infopiemonte tutti giorni h 9-18 / Piazza Castello 165, TorinoOn-line www.fondazionetpe.it

Apertura biglietteria un’ora prima dell’inizio degli spettacoli

SEDI DI SPETTACOLOTeatro Astra Via Rosolino Pilo 6, TorinoCasa del Teatro Ragazzi e Giovani Corso Galileo Ferraris 266, TorinoLavanderia a Vapore Corso Pastrengo 51, Collegno

ti aspetta al 1° piano del Teatro Astra!

REPLICHE SCOLASTICHE

Lady Macbeth 29-30 novembre / 1 dicembre h 16

Bilal 2 dicembre h 10.30

Una delle ultime sere di Carnovale 2 marzo h 16

Miseria&Nobiltà 11 marzo h 10.30

Clitennestra deve morire 30 marzo h 16

tel. + 39 0115119409 / [email protected]

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TEATRO A SCELTA: 4 spettacoli a scelta 46 €

A TEATRO IN 2: 3 spettacoli a scelta per 2 persone 57 €

OVER 60: 5 spettacoli a scelta 42 €

GIOVANI UNDER 26: 4 spettacoli a scelta 28 euro

A TEATRO CON CHI VUOI: 10 ingressi 95 € Questo abbonamento non è nominale, si può utilizzare da soli o con gli amici, per dieci spettacoli o per uno soltanto, fino ad esaurimento posti

ABBONAMENTI

INTERO: 21 €RIDOTTO: 15 € under 26: 10 €

IL BIGLIETTO RIDOTTO VIENE APPLICATO A: ridotto di legge, over 60, insegnanti, residenti Circoscrizioni 3 e 4, Abbonamento Musei Torino Piemonte, Torino+Piemonte Card, Alliance Française di Torino, Card Goethe, Carta Plus e Carta Smart – il Circolo dei lettori, Unitre Università della Terza Età, Associazione Mario Missiroli, associazioni e Cral convenzionati, pubblico Festival Teatro a Corte, Festival delle Colline Torinesi – Fondazione Piemonte dal Vivo – Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, PassDanza per gli spettacoli di Palcoscenico Danza, disabili.L’elenco completo e aggiornato degli enti convenzionati è disponibile sul sito www.fondazionetpe.it

BIGLIETTI SPECIALI- Maratona Onda Larsen 25 / 20 €- Medea + Sosterrò le ragioni della leggerezza 23 / 17 / 12 €- Della morte senza esagerare 5 € (fuori abbonamento)

- Spettacolo di Capodanno (fuori abbonamento)

BIGLIETTI

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FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA

CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE Presidente Maddalena Bumma Consiglieri Maria Leddi, Carlo Pession, Giancarlo Quagliotti

COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI Presidente Luca Piovano Revisori Massimo Ceraolo, Manuela Mulassano

Direttore Beppe Navello

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www.fondazionetpe.it