Stadium gennaio-aprile 2014

49

description

Stadium gennaio-aprile 2014

Transcript of Stadium gennaio-aprile 2014

Page 1: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 2: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 3: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 4: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 5: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 6: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 7: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 8: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 9: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 10: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 11: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 12: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 13: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 14: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 15: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 16: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 17: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 18: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 19: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 20: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 21: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 22: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 23: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 24: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 25: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 26: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 27: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 28: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 29: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 30: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 31: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 32: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 33: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 34: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 35: Stadium gennaio-aprile 2014

34

Cosa ci regala lo sport?Per rispondere a questa domanda è possibile attingere a diverse ricerche che hanno prodotto verifiche sperimentali dei benefici che lo sport apporta alla collet-tività in questo o quel settore. Su tutte vi sono le valutazioni dell’impatto dello sport sulla spesa sanitaria. Si prenda la cosiddetta emergenza obe-sità. L’OCSE (Organizzazione per la Co-operazione e lo Sviluppo Economico) osserva: “La spesa sanitaria per una per-sona obesa è superiore del 25% a quella per una persona con peso normale, e i costi crescono in maniera esponenziale con l’aumentare dei chili di troppo... Nella maggior parte dei paesi OCSE, l’obesità è responsabile di circa l’1-3% della spesa sanitaria totale (5-10% negli Stati Uniti)”. È dimostrato che l’attività fisica e spor-tiva, unitamente a un’alimentazione cor-retta, abbassando l’incidenza dell’obesi-tà, allunga l’attesa di vita e taglia la spesa sanitaria. Altrettanto avviene per altre 5 malattie che si riflettono pesantemente sui bilanci sanitari: malattie cardiovasco-lari, ictus, cancro al seno, cancro al co-lon, diabete tipo II. Il CONI ha calcolato che l’attuale livello di pratica sportiva tra i cittadini italiani consente già al S.S.N. un risparmio, tra costi diretti e indiretti per le

5 patologie, di circa 1,5 miliardi di euro. Ricordiamo che finora lo Stato italiano ha finanziato il sistema sportivo con poco più di 400 milioni annui. Lo sport restitu-isce quindi alle finanze pubbliche, e solo in termini di risparmi sanitari, il 400% di ciò che gli viene dato.

Non solo prevenzione sanitariaVediamo qualche altro dato fornito dal rapporto What sport can do, stilato dal movimento canadese “True Sport”. Il set-tore sportivo canadese vale l’1,2% del PIL, e assicura il 2% dei posti di lavoro. Tra i lavoratori dipendenti l’attività sporti-va riduce l’assenteismo, consentendo un risparmio per le buste paga dell’1,1% an-nuo. E ancora, si è constatato che le abi-lità apprese e mantenute con l’esperien-za sportiva incidono positivamente sul rendimento dei lavoratori, migliorandone la produttività, fruttando un beneficio di circa l’1% del costo del lavoro.Altre valutazioni sperimentali pubblicate da “True Sport” evidenziano che l’atti-vità fisico-sportiva riduce l’incidenza di disordini mentali derivanti da ansia e de-pressione. Rispetto ai sedentari, i giovani impegnati nello sport delinquono meno, aderiscono più difficilmente alle gang, sono meno inclini all’abuso di sostanze

“Da anni si convocano conferenze per discutere l’importanza dei valori nello sport, ma alla fine niente di tutto ciò provoca sostanziali cambiamenti. Non si va oltre l’affermazione di principi che nascono e muoiono sulle labbra. Se si vuole che lo sport mantenga le sue promesse sociali, quei principi devono diventare il cuore del sistema sportivo e di tutte le esperienze che esso propone. Solo così si può rispondere ai bisogni effettivi della società”.(Paul Melia)

Page 36: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 37: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 38: Stadium gennaio-aprile 2014

37

ci, culturali o razziali. Le conclusioni del report canadese sono chiare. Le prove dimostrano che lo sport possiede un po-tenziale unico quanto a benefici sociali, ma mostrano anche che realizzare tale potenziale è cosa profondamente legata alla qualità dell’esperienza sportiva stes-sa. «Studio dopo studio si è dimostrato che il pieno valore sociale dello sport si concretizza quando lo sport è condotto in un certo modo – quando è inclusivo,

bello, divertente e adotta una genuina eccellenza. Lo sport che i cittadini riten-gono un “buono sport” - quello che essi cercano - è infatti lo sport che consegna i più grandi benefici alle loro famiglie e alla comunità... Essi sono preoccupati, tuttavia, che lo sport diventi eccessivamente focalizzato sulla competizione e credono sia neces-saria un’azione correttiva in proposito». Che servano correttivi ai modelli sportivi

in auge lo crede anche Paul Melia, pre-sidente del CCES: se non ci curiamo di immettere i giusti valori nello sport, come possiamo pretendere che dallo sport de-rivino i giusti valori ai suoi praticanti? La questione, in altri termini, è che dobbia-mo costruire e tutelare un giusto modello di sport se vogliamo che poi lo sport mo-delli nel modo giusto la vita delle persone.

Page 39: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 40: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 41: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 42: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 43: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 44: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 45: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 46: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 47: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 48: Stadium gennaio-aprile 2014
Page 49: Stadium gennaio-aprile 2014