STADIO Milano 29/10/2011

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MILANO • SABATO 29 OTTOBRE 2011 • WWW.M ETRO NEWS.IT Questa non è una partita come un’altra INTER, SARÀ ATTACCO A SORPRESA JUVENTUS, VIDAL PRONTO A SCATTARE Massimo Moratti Andrea Agnelli

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MILANO • SABATO 29 OTTOBRE 2011 • WWW.M ETRONEWS.IT

Questa non è una partita

come un’altra

INTER, SARÀ ATTACCO A SORPRESAJUVENTUS, VIDAL PRONTO A SCATTARE

Massimo MorattiAndrea Agnelli

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2CREARE LA JUVE, UNA COSA DA LICEALIIl primo novembre 1897, a Torino, vide la luce lo Sport Club Juventus, nato per iniziativa di un gruppodi studenti del liceo classico “Massimo d’Azeglio” che erano soliti ritrovarsi in corso Re Umberto su unapanchina. Quella panchina oggi è custodita nell’attuale sede del club. La prima maglia della squadraera di colore rosa, con cravatta o papillon nero. Nel 1903 divenne bianconera. Nel 1900, con il nome diFoot-Ball Club Juventus, la società si iscrisse al suo primo campionato nazionale ma fu eliminata dal Foot-Ball Club Torinese.le formazioni

PUBBLICATE DA UN PAIO digiorni le quote per il der-by d’Italia. La vittoria del-l’Inter è quotata a 2,40, ilpareggio a 3,30 mentre lavittoria della Juventus a2,75. La doppia più giocataresta 1-2, quotato a 1,26,seguito da 1-X a 1,36 e X-2a 1,47. Per chi punta alrisultato alla fine del pri-mo tempo il pareggio è ilsegno più indicato a 2,10contro il 3 del vantaggionerazzurro e il 3,40 di quel-lo bianconero.

Gli uomini che fanno lequote credono poco in unarimonta della squadra cheClaudio Ranieri sta ten-tando di riportare in asse:dunque quota molto altaper l’ipotesi di un recupe-ro nerazzurro dopo il van-taggio iniziale della Juven-tus: 25. Interessanti anchele quote per indovinare lasomma esatta dei gol alfischio finale: lo 0-0 porte-rebbe nelle tasche novevolte la posta giocata. Quat-tro gol sono al 5,30.

Volumi di scommessealti anche sull’identità delprimo marcatore di parti-ta: Pazzini e Matri partonoin vantaggio seguiti daSneijder e Vucinic. Terzoposto per Zarate e Pirlo congli outsider Thiago Mottae Pepe, ma su questi devepuntare chi gioca forte eama le emozioni. I risulta-ti esatti più appetibili pergli scommettitori sembra-no essere l’1-0 per l’Inter(dato a 7,50) e lo 0-1 per laJuventus (8,50). Il 2-0 del-l’Inter è quotato a 11, lo 0-2 della Juventus a 12 men-tre il 2-2 a 14.

L’ultimo incontro a SanSiro tra le due squadre si èconcluso 0-0 mentre il der-by d’Italia più recente èquello del 13 febbraio 2011allo stadio Olimpico di Tori-no conclusosi con la vitto-ria bianconera grazie al goldi Matri.

In totale la Juventus gui-da la classifica delle sfidecon 96 vittorie contro le 67dell’Inter e i 53 pareggi.

METRO

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Maicon LucioChivu

Nagatomo

Zanetti

Sneijder

Thiago Motta

Cambiasso

Pazzini

Zarate

Castellazzi

Disposizione tattica:

4-3-1-2

Disposizione tattica:

4-2-3-1

Inter

A DISPOSIZIONEManninger, De Ceglie, Pazienza,Estigarribia, Elia, Del Piero, QuagliarellaINDISPONIBILI Krasic, Buffon,GiaccheriniSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Marchisio

A DISPOSIZIONEOrlandoni, Cordoba, Jonathan, Obi,R. Alvarez, Cambiasso, Milito

INDISPONIBILI Poli, Ranocchia, Coutinho, Forlan, Viviano, Samuel,Julio Cesar SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Chivu

LichtsteinerBonucci

Vucinic

Chellini

Storari

PirloPepe

Marchisio

Barzagli

Vidal

Matri

Juventus

Curiosità

I bookmakernon credononel pareggioe lo quotanoa 3,30

ARBITRA NICOLA RIZZOLINicola Rizzoli, 40 anni, vanta, alla fine della stagione 2010/2011, 129 presenze in A tra cui: una Juventus-Inter, tre derby di Milano, due Derby di Roma, tre Milan-Juventus, 1 Juventus-Roma, quattro Inter-Roma,un Milan-Roma, un Derby della Mole, un Derby della Lanterna. Di professione architetto, equilibrato edisponibile al dialogo coi giocatori, il 1 gennaio 2007 viene inserito nella lista degli arbitri internazionali,e con tale qualifica debutta nella UEFA Champions League nell’ottobre 2008 dirigendo Sporting Lisbona-Basilea. Dal 1º luglio 2009 entra a far parte del gruppo Elite degli Arbitri UEFA (i top d’Europa). Dall’AIAriceve il premio Concetto Lo Bello. Il 6 agosto 2011 dirige, per la prima volta in carriera, la SupercoppaItaliana, giocatasi a Pechino tra Milan e Inter. METRO

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HA LE SUE GATTE DA pelarein questi giorni ClaudioRanieri. Le parole indiriz-zate a un assistente dopoil pareggio a Bergamo conl’Atalanta gli sono costateun’ammonizione con dif-fida e una multa di cin-

Inter: prepartita

quemila euro da parte delgiudice sportivo e poi que-sta sera c’è da pensare allaJuventus. L’Inter arriva allasfida con otto punti inmeno dei bianconeri, èvero, ma Ranieri non vuo-le sentir parlare di ultima

spiaggia, ci sono ancoramolti punti in palio primadella fine del campionato:“Dopo questa ci saranno altre84 ultime spiagge. I tifosi devo-no stare sereni, la squadra stalavorando molto, prima o poidovrà girare. Sono convintoche ce la faremo. Non possoessere convinto di vincere loscudetto – ha spiegato - madi lottare per vincere sì”.

Ranieri, ex juventino,assicura di non avere alcu-no spirito di rivalsa: “Non èesatto dire che sono stato sca-ricato dai bianconeri, la veri-tà è un’altra. Per la Juve que-sta partita vale più di un der-by, per noi sono tre puntiimportanti, nient’altro”.Insomma Ranieri, al paridel suo collega juventinoConte, non ha alcunaintenzione di caricare que-sto incontro di più signifi-cato di quanto ne abbia perla conquista dei punti inclassifica. La storica rivali-tà tra le due squadre e laquerelle tra i due presi-denti per l’interminabile

gioca. Per il resto pochemodifiche: Ranieri ripre-senterà la stessa formazio-ne che ha pareggiato conl’Atalanta ad eccezione diPazzini per Milito e diCastellazzi per l’infortu-nato Julio Cesar. Altroinfortunato è il giovane del-l’Under 21 Luca Caldirola,

con una distorsione allacaviglia. Fuori dai convo-cati Ranocchia, Poli eSamuel. Proprio dell’ar-gentino Ranieri ha detto inconferenza stampa: “Avreigià potuto portarlo con noi perquesta gara, ma in difesa i gio-catori ci sono e quindi valute-rò per le prossime”. METRO

storia dello scudetto 2006vuole tenerle alla larga daisuoi ragazzi, fin troppooccupati a recuperare ter-reno sull’avversaria.

Intanto, questa sera nonci sarà Thiago Motta, nem-meno convocato e sosti-tuito da Stankovic, mentreSneijder stringe i denti e

IL TERZO MIGLIOR CLUB ITALIANO DEL NOVECENTOIl club nerazzurro occupa il sesto posto – terzo tra gli italiani – nella classifica dei migliori club eu-ropei del XX secolo stilata dall’Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio. Con i successiconseguiti in campionato dal 2005-2006 al 2009-2010 l’Inter ha eguagliato il record di cinque scu-detti consecutivi raggiunto in precedenza dalla Juventus negli anni trenta e dal Grande Torino neglianni quaranta. Sempre nella stagione 2009-2010 è diventato il primo club italiano, sesto in Europa,a centrare la vittoria in campionato, Coppa Italia e Champions League.

Sono convinto, ce la faremoRanieri: Tifosi tranquilli, la squadra lavora

L’ADDUTTOREFERMA ANCORATHIAGO MOTTA

Thiago Motta (nellafoto) resta a casa, l’ad-duttore continua a dar-gli fastidio e per questonon è stato convocatoper il derby d’Italia. In-fortunato anche JulioCaesar con un bruttostiramento di secondo grado all’adduttore della co-scia sinistra. E’ questo l’esito degli esami strumen-tali a cui è stato sottoposto il portiere dell’Inter,dopo l’infortunio che lo ha costretto a uscire nellasfida pareggiata contro l’Atalanta. Lo stop forzatodel brasiliano potrebbe durare anche un mese.

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DEJAN STANKOVIC

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Juventus: prepartita

IL DERBY D’ITALIA , anticiposerale della decima gior-nata di Serie A, con tuttoil suo carico di tensioni,voglia di rivalsa e bisognodi affermazione, si pre-senta già come una sfidadecisiva per testare leambizioni in campionatodi Inter e Juventus. I pro-nostici dei bookmakervedono in leggero vantag-gio l’Inter, nonostante ipoco brillanti risultati fino-ra raggiunti e la prima posi-zione in classifica dell’av-versaria. E che l’Inter par-ta favorita, sia per l’incon-tro di questa sera che per loscudetto, lo pensa anchel’allenatore della JuventusAntonio Conte, che spiega:“Ha lo stesso organico che dueanni fa ha vinto tutto. Soltan-to alla fine del girone d’anda-ta potremo dire se la griglia dipartenza, con i nerazzurri favo-riti, era quella giusta”. “L’hodetto e lo ribadisco – ha con-tinuato - otto partite non pos-sono modificare le valutazionio i progetti”.

Ma il tecnico toscano haanche assicurato che non cisono carichi più pesanti suquesto incontro: “Per noi èuna partita da tre punti comele altre. Se così non fosse, ragio-neremmo da provinciali. Di

sicuro la nostra mentalità noncambia e andremo a San Siroa giocarcela”.

Del resto la Juve, reducedal successo casalingo con-tro la Fiorentina, squadramolto osservata da Conte,

ha dalla sua la vetta dellaclassifica con 16 punti. L’In-ter, invece, è impantanataa quota 8 punti.

Ciò non toglie che la par-tita di questa sera in casanerazzurra richieda aibianconeri la massima con-centrazione: “La tensione èinevitabile – ha ammesso iltecnico della VecchiaSignora ma - per noi nondeve cambiare assolutamenteniente nell’approccio”.

“In campo – ha ribaditoConte - vanno due squadreche hanno fatto sempre la sto-ria, con il Milan, nel calcio ita-liano. Ragionare in manieradiversa significherebbe confer-mare quello che si è fatto nelleultime stagioni. Lo scorso annola Juve ha battuto l’Inter – haricordato l’allenatore del-la Juventus - ma se non si dàseguito al successo con altririsultati, a cosa serve vincerecontro i nerazzurri o contro ilMilan? Ripeto, bisogna usciredalla dimensione provincialedel campionato”.

METRO

LA JUVENTUS DEL QUINQUENNIO D’OROTra il 1930-31 e il 1934-35 la Juventus, composta da calciatori di rilievo come Gianpiero Combi, VirginioRosetta, Umberto Caligaris, gli oriundi Luis Monti, Renato Cesarini e Raimundo Orsi e Felice Borel II, diven-ne la prima squadra nella storia del calcio italiano a vincere cinque campionati nazionali consecutivi.Contemporaneamente raggiunse le semifinali della Coppa dell’Europa Centrale per quattro anni con-secutivi. Allenatore della squadra in quattro delle cinque vittoriose stagioni fu Carlo Carcano, uno deiprecursori del cosiddetto Metodo.

“È una partita da 3 punti”Conte: “Basta con il calcio provinciale”

CONTEGUARDA A VARGAS

Giuseppe Ma-rotta e AntonioConte hannodue idee fisse:Pepito Rossi (inbasso nellafoto) e JuanManuel Vargas

(a sinistra). Allenatore e dirigente sono tornati allacarica con Andrea Agnelli perché apra il portafoglio.In particolare Conte fa affidamento sugli screzi ormaicosa nota traVargas e laFiorentina.Marotta, in-vece, sperache il Villarealchieda menosoldi del-l’estate scor-sa per vende-re Rossi.

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Antonio Conte: “Otto partite non significa niente”

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

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Inter: il presidente

STASERA TORNA LA SFIDAtra Inter e Juventus. L’In-ter di Massimo Moratti,ancora piena di difficoltàe già al secondo allenatoreda inizio campionato,affronta una Juve che è pri-ma in classifica. Il derbyd’Italia, come lo definì Bre-ra nel 1967, ha una storialunga oltre un secolo, unastoria di profonda rivalitàsportiva che non è maivenuta meno e che negliultimi anni si è ulterior-mente acutizzata ancheper colpa delle vicende diCalciopoli che si è trasci-nata dietro una coda avve-lenata di scudetti revocati.

È storia di questi ultimimesi lo scambio di battuteal vetriolo tra il presidentenerazzurro MassimoMoratti e alcuni membridella famiglia Agnelli,come il giovane presiden-te Andrea Agnelli e l’al-trettanto giovane cuginoJohn Elkann, a propositodello scudetto 2005-’06,revocato alla Juve e conse-

gnato all’Inter. La Juve ave-va chiesto che quello stes-so titolo non venisse asse-gnato, anche alla luce dipresunti illeciti attribuibi-li all’Inter. A luglio, la deci-sione della procura fede-rale di archiviare il caso perprescrizione, passando lapalla sullo scudetto alla

federazione, non bastò adallentare il clima teso incasa nerazzurra, conMoratti furibondo per leaccuse allo scomparso Gia-cinto Facchetti, suo gran-de amico e presidenteall’epoca dei fatti: “Lo scu-detto non c’entra più – tuo-nava - viene a essere un fat-

to secondario se vogliamo.Quello che è stato assolu-tamente inaspettato, gra-ve, non so neanche quantoregolare, è stato l’attaccoa una persona che non c’èpiù, che non può difen-dersi”. Quando la Figc sitira fuori dalla responsa-bilità di decidere, dichia-

RANIERI E IL PRESIDENTE STANCHI DEI RIGORI

Ranieri (nella foto) eMoratti hanno una solavoce: “Troppi rigori con-tro”. Lo sfogo è dopo ilpareggio contro l’Atalanta. Ranieri sembra stancodi combattere contro le direzioni arbitrali: “Pa-zienza, quest’anno va così. All’ottava giornata giàcinque, è una cosa che fa notizia”. Moratti tenta diammorbidire la forma : “Inutile essere preoccupatiperché tanto ormai è successo. L’arbitro di ieri è unbravissimo direttore di gara e quella dell’altra seraè stata una casualità. Certo è che una casualità percinque volte di seguito da’ fastidio”. METRO

DA INTERNAZIONALE AD AMBROSIANA E RITORNOAll’inizio del ventennio fascista l’Inter dovette mutare il proprio nome: troppo poco italiano e so-prattutto simile al nome della Terza Internazionale Comunista. Così nel 1928 l’Inter si fuse conl’Unione Sportiva Milanese e assunse la denominazione di Società Sportiva Ambrosiana, poi mu-tata in Ambrosiana-Inter fino al 1945. Nel 1942, nel pieno del secondo conflitto mondiale, CarloMasseroni fu nominato presidente, carica che avrebbe ricoperto per 13 anni. Fu lui ad annunciare,sabato 27 ottobre 1945, che l’Ambrosiana sarebbe tornata a chiamarsi solo Internazionale.

“Gravi le accuse a Facchetti”Massimo furioso al di là del derby d’Italia

Massimo Moratti, battute al vetriolo contro gli Agnelli

rando la propria non com-petenza e quindi confer-mando il titolo all’Inter siscatena una vera gara digalanterie tra le due fazio-ni “E diventato lo scudet-to dei prescritti, tuonavaAndrea Agnelli” cui Morat-ti per tutta risposta rivol-

geva l’invito ad andare “invacanza a rilassarsi”. E chisi aspettava che JohnElkann potesse perdere lasua eleganza affermandoche “i consigli di un anzia-no vanno ascoltati, ma levacanze della Juventussono prescritte”. METRO

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Juventus: il presidente

LA ZEBRA SIMBOLO DELLA JUVE PER POCHI ANNISe si esclude la silhouette di una zebra rampante con due stelle, usata a cavallo tra gli anni ottan-ta e novanta, l’emblema della Juventus è rimasto sostanzialmente invariato dagli anni venti.Esso raffigura uno scudo ovale a strisce verticali bianche e nere. Il nome del club è impresso incaratteri neri e sottolineato in oro su di un’area bianca convessa. Il gioco di ombreggiature dellogo gli dà un’apparenza di tridimensionalità. Nella parte inferiore dello stemma, in bianco susfondo nero, è rappresentato il toro, simbolo civico di Torino.

TRENTASETTENNE rampol-lo degli Agnelli, ultimomaschio di casa a portareavanti il cognome di fami-glia, Andrea ha ereditatodalla famiglia la grandepassione per la Juventus,nella quale ha lavorato inpassato come assistente nelsettore commerciale.

Il 28 aprile 2010 vieneindicato come nuovo pre-sidente della società daJohn Elkann, in sostituzio-ne di Jean-Claude Blanc.Dopo 50 anni di assenza, èil quarto Agnelli, dopo ilnonno Edoardo, il padreUmberto e lo zio Gianni, arivestire questa carica.

A maggio del 2010, tra iprimi atti della sua presi-denza, ha presentato unesposto ai presidenti diCONI e FIGC, alla ProcuraFederale e al ProcuratoreFederale Capo, per chiede-re la revisione della deci-sione di assegnare il titolodi Campione d’Italia 2005-2006 all’Inter e pertanto larevoca del titolo medesi-

mo. Le cose sono andatediversamente, la procurafederale ha dichiarato pre-scritti gli illeciti contestatiall’Inter pur lanciandoaccuse pesanti verso l’al-lora dirigenza della squa-

dra e, dopo scambi di bat-tute avvelenate tra le duepresidenze lo scudetto èrimasto a Milano, in attesadel giudizio della Figc. MaAgnelli non ha mollato:“Questa società ha fatto la

storia del calcio italiano nelmondo - dichiarava a luglio- ha una storia ultracente-naria. Abbiamo chiestoparità di trattamento.Abbiamo subito dannipatrimoniali e siamo rima-

ALESSANDRO SU FACEBOOKPENSA ALLA SQUADRA

“Bella vittoria ieri, ci voleva. E adesso sotto a pre-parare la sfida di sabato a San Siro contro l’Inter. Ciaoa tutti!”. Parole di Alessandro Del Piero (nella foto),affidate alla sua pagina di Facebook dopo la vittoriadei Bianconeri per 2-1 contro la Fiorentina. Unomaggio ai compagni, nel nome dell’amore mai per-so per la sua squadra ma senz’altro pensato con lamote nel cuore. Contro la Fiorentina non ha avuto ne-anche la possibilità di alzarsi dalla panchina per scal-darsi. METRO

Andrea rivuole lo scudettoBattaglia legale contro l’Inter di Moratti

Andrea Agnelli (a sinistra), presidente della Juventus, nominato nel 2010 da John Elkann

sti nell’alveo della giusti-zia sportiva. Voglio rispet-to verso la Juventus”.

La richiesta della Juven-tus è stata tuttavia respin-ta il 18 luglio 2011 con lamotivazione che mancanoi presupposti giuridici perla revoca dello scudetto2005-2006 all’Inter, AndreaAgnelli ha annunciato chealtre azioni verranno intra-prese a tutela della squa-dra e nel frattempo, que-

sta sera a San Siro, avrà l’oc-casione per prendersi lasua rivincita contro i Neraz-zurri responsabili, secon-do il presidente juventino,dello scippo dello scudet-to 2006 METRO

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Inter: intervista

Mariolino Corso, giocò l’ul-tima partita in maglia neraz-zurra il 17 giugno 1973. Quelgiorno, come stasera, in cam-po c’era Inter e Juventus, ine-vitabile chiedergli quali sonole aspettative per una gara cherinnova, in ogni occasione, lafortissima rivalità fra le duesocietà.

Anche se l’Inter ha una clas-sifica allucinante, conseguen-za di una forma precaria e dirisultati altalenanti, non mipreoccupa la differenza di pun-

ti dallaJuventus.Questepartite sigiocano piùsull’aspettoemotivo chesu quello fisi-co: sarà tut-ta una que-stione ditesta. Inquestesituazio-ni la for-

ma fisica conta davvero poco.Sulla carta la Juventus parteavvantaggiata ma le partite sivincono sul campo.

Se si trovasse al posto diRanieri come preparerebbe lagara?

Sembra incredibile ma nonfarei quasi niente. Questa par-tita non ha bisogno di essere

preparata sul campo. L’al-lenatore non ha nem-meno la necessità diparlare troppo allasquadra. I giocatori

saranno già abba-stanza carichi per un

incontro che da qualche annovale molto di più dei tre puntiin palio. Il tecnico deve solo vigi-lare sulla concentrazione. Vei-colare a proprio vantaggio leenergie nervose potrebbe rive-larsi decisivo.

Una vittoria con una grandeprestazione potrebbe rilan-ciare l’Inter in una corsa scu-detto dalla quale al momentosembra tagliata fuori?

Sono assolutamente convin-to che l’Inter sia ancora salda-mente in corsa per vincere ilcampionato. Di norma, a que-sto punto della stagione, le

ce pensare che in qualche modoil Campionato ci stia aspet-tando e che sabato molto pro-babilmente la squadra diRanieri darà inizio a quellarimonta che tutti i tifosi auspi-cano. METRO

squadre che ambiscono al tito-lo dovrebbero avere già fra i20 e i 24 punti. Nemmeno laJuventus prima in classifica èpartita al massimo, infatti sipresenterà a San Siro con solo18 punti. Diciamo che mi pia-

78 PRECEDENTI, VITTORIE A VANTAGGIO DEI NERAZZURRIInutile sottolineare l’importanza della sfida di stasera. In campionato e in casa dell’Inter con-tro la Juventus sono 78 i precedenti col bilancio in favore dei nerazzurri, che conducono per 34vittorie a 19 sui bianconeri; 25 sono i pareggi. Anche il conteggio delle reti vede prevalere gliinteristi con 125 reti realizzate a fronte delle 84 bianconere. L’ultimo risultato maturato, il 3 ot-tobre 2010, è stato un pareggio per 0-0. Prima di allora, il segno “x” mancava a Milano dallastagione 2004/2005.

Corso: preoccupa la squadra“L’allenatore meno fa e meglio è”

DARE OCCASIONI A MILITO

“Quando un attaccante non segna, èpiù facile criticarlo”. Mariolino Corsodifende Milito: “Non sarà decisivo

come due anni fa, ma corre moltoe s’impegna come pochi. Devegiocare perché solo giocandopotrà ritrovare la condizione diun tempo”. METRO

DIEGO MILITO CLAUDIO RANIERI

MARIOLINO CORSO

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Inter: le stelle in campo

DIEGO MILITO: “NON DOVEVOFARE QUELL’ERRORE”

Diego Milito non si è perdonato quantoè successo mercoledì sera contro l’Ata-lanta. Si è sfogato ai microfoni di InterChannel: “Mi è arrivata una palla buo-nissima da Maicon, ma io sono andatotroppo avanti e con la velocità mi è ri-masto il pallone a mezza altezza, ho vo-luto appoggiarlo di petto sulla porta maè andato su. Purtroppo gira così, è statoun errore mio... Non posso farci nienteora, devo solo guardare avanti. Ovvia-mente c’è rabbia, purtroppo per gli at-taccanti ci sono periodi così, uno peròha esperienza e sa che può capitare,devo essere sereno e tranquillo, equili-brato, io ho fiducia, sto bene, cercheròdi rifarmi. L’importante è che ora stia fi-nalmente bene fisicamente”. Il cam-pione punta a rifarsi stasera,dimostrando quanto vale contro gli av-versari della Vecchia Signora. Senza er-rori, stavolta.Ad Appiano si è allenato a lungo conAndrea Poli e Andrea Ranocchia.

METRO

THIAGO MOTTA, L’UOMO DEL GRAN GOL DI TESTA

Thiago Motta contro il Chievo ha siglato la pri-ma rete personale in stagione e, allo stesso tem-po, la prima davanti al pubblico di casa per l’In-ter. Un grande colpo di testa che ha fatto so-gnare tutti quanti sugli spalti di San Siro. È sta-ta la dimostrazione che i nerazzurri sono di-ventati finalmente una squadra come Ranieril’ha promessa a tifosi e dirigenti. Del tecnico ro-mano, Thiago è entusiasta. Lo ha confessato aInter Channel, in una intervista: ‘‘Ranieri è unoche è stato tanti anni nel calcio, un uomo d’espe-rienza, la società l’ha preso per questo e noi, conlui, siamo sicuri di poter uscire da questa si-tuazione un po’ difficile”.Nato in Brasile, naturalizzato italiano, ThiagoMotta Santon Olivares, questo il suo nome com-pleto, è un centrocampista centrale dotato ditecnica, forza fisica e precisione nei passaggi sialunghi che corti. METRO

DAI CAMALEONTI A ELIO PER L’INNO NERAZZURROL’inno dell’Inter si intitola ‘C’è solo l’Inter’, canzone ideata, composta e prodotta da Elio per l’eti-chetta Hukapan nel 2002. C’è solo l’Inter è dedicata a Peppino Prisco e i proventi ricavanti dalla ven-dita del disco sono stati devoluti a sostegno dell’attività umanitaria di Emergency. Risale al marzo1984 un vecchio inno, chiamato ‘Cuore Nerazzurro’, composto dallo storico gruppo musicale dei Ca-maleonti. ‘Pazza Inter’ è, invece, una canzone cantata dai giocatori stessi e parte del progetto di-scografico Inter Compilation.

CAMBIASSO METODICO E FEDELEIL MIGLIOR PIEDE SINISTRO

Esteban Cambiasso, el Chuchu, come lo chiamavanoin Argentina evocando un cartone animato, o El Ga-lactico, come era stato soprannominato al Real Ma-drid, in Europa è arrivato a 15 anni e non se ne è piùandato. E’ metodico, abitudinario e fedele, così dal2005, quando aveva 24 anni, veste la maglia neraz-zurra. Scrivevano di lui sulla rivista ufficiale della squa-dra: “Il piede buono (il sinistro) lo ha. L’acume tatticoc’è. In una stagione che ci vedrà impegnati parallela-mente in tre competizioni tutti troveranno spazio. E’difficile che si veda Cambiasso tirare indietro il piede,

se c’è una palla senza proprietario lui ci si butta a capofitto. Ma non è un giocatore che assicura solamente quantità. Con i piedi, come detto, ci safare. Con il suo piede mancino sa aprire il gioco allungando sulle fasce, è in grado di imbastire delle buone trame di gioco e sa disimpegnar pallacon eleganza ed efficacia”. Nelle ultime partite Esteban Cambiasso, sembra avere un ruolo sempre più importante per la formazione allenata daClaudio Ranieri. In estate si era parlato anche di una possibile cessione del “Cuchu” addirittura in Turchia e da qualche giorno le voci di una sua ces-sione si sono fatte di nuovo insistenti, giustificate dai timori della società di perdite sul rendimento a lungo termine del campione. Cambiasso dapoco ha varcato la soglia dei 31 anni, ma ha intenzione di giocare almeno fino a 37 anni. Non sarebbe né il primo né l’ultimo. METRO

ESTEBAN CAMBIASSO

THIAGO MOTTA

DIEGO MILITO

ANDREA POLI

ANDREA RANOCCHIA

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Juventus: l’intervista

Antonello Cuccureddu, que-sta sera a San Siro si gioca InterJuventus. Che sapore ha perlei, che con la maglia bianco-nera ha vinto sei scudetti, underby d’Italia con la vecchiaSignora nuovamente prima inclassifica dopo i fatti di Cal-ciopoli?

Il derby d’Italia ha man-tenuto inalterato il suofascino. Le due società e letifoserie sentono moltissi-mo questa gara ma questonon credo che influenzeràpiù di tanto chi sarà in cam-po. Le due squadre arriva-no in modo diverso a que-sta sfida. L’Inter ha bisognodi una prestazione con-vincente dopo aver com-messo una serie di passi fal-si, non ultimo il pareggio dimercoledì con l’Atalanta,che hanno penalizzato for-temente l’avvio di stagio-ne in campionato. La Juven-tus, nonostante abbia anco-ra bisogno di lavorare sulprogetto Conte, si presen-terà con il vantaggio diessere in una forma invi-

diabile, è una squadra checorre moltissimo e ha l’en-tusiasmo per il primo postoin classifica con il doppiodei punti dell’avversario.

Qualcuno potrebbe obbiet-tare che si tratta di un prima-

to anomalo per una squadrache ha pareggiato la metà del-le gare.

In realtà è anomalo l’av-vio di tutto il campionato.Sembra che tutte le squa-dre più accreditate sianopartite con il freno a mano

tirato. Anche la Juventus siè presa qualche pausa ditroppo pareggiando controle provinciali, ma ha matu-rato la consapevolezza dipoter contare su un ottimoritmo nel gioco e sul carat-tere dei suoi interpreti,dimostrando di non esse-re più la squadra degli ulti-mi anni.

Rispetto alle passate sta-gioni, allora, i tifosi possonoavere delle aspettative impor-tanti?

I punti persi fin adessosono recuperabili. Ma cre-do che solo nel girone diritorno si potrà capire se laJuventus è davvero prontaper vincere lo scudetto.Adesso bisogna solo lavo-rare. Conte è intelligente,non ha avuto problemi adaccantonare l’idea inizialedi un modulo 4-2-4 peradattarlo alle caratteristi-che dei suoi giocatori. Isegnali sono importanti,per adesso si deve soloaspettare e vedere. METRO

INVOLUZIONE CHIELLINI

“Chiellini si è ritrovato in un ruolo che aveva rico-perto solo nei primissimi anni di carriera – dice Cuc-cureddu -. È normale che abbia dei problemi.Sarebbe stato più facile se da laterale basso fossepassato a fare il centrale”. METRO

UNIFORME BIANCA E NERA COME I NOTTS COUNTYDal 1903 l’uniforme di gioco della Juventus è a strisce verticali bianche e nere. La maglia origi-nale era di colore rosa. In seguito, quando le maglie si scolorirono a causa dei frequenti lavaggifu chiesto all’inglese John Savage, uno dei membri della società, di cercare nel suo Paese un kitda gioco più consono e resistente all’usura. Savage aveva un amico di Nottingham tifoso delNotts County, la cui maglia è a strisce bianconere; per tale ragione fu spedito a Torino un set diuniformi analogo a quello usato dal Notts County.

“Qualche pausa di troppo”Cuccureddu, la Vecchia Signora nel cuore

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Antonello Cucureddo ai tempi d’oro della Juventus

GIORGIO CHIELLINI

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Sabato 29 ottobre 2011

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Juventus: le stelle in campo

ALEX DEL PIERONON VA SPRECATOPAROLA DI MOGGI

“Alessandro quandogioca crea sempre fasti-dio alle difese avversa-rie. Contro il Genoa,Antonio voleva risolle-vare la partita ma cin-que minuti sono pochi eè una mancanza di ri-spetto per il giocatore.Doveva inserirlo primaanche perché la squa-dra, esclusi Buffon ePirlo, non ha molta qua-lità. La dichiarazione diAgnelli? Avrebbe do-vuto dire queste cose adaprile, non ora. La so-cietà ha commesso unosbaglio”. Alessandro èDel Piero, Antonio èConte e sta parlando Lu-ciano Moggi, davveroarrabbiato. Chi conosce Alex Del

Piero sa che il giocatore non ha mai creato polemiche nella sua carriera,ma sicuramente non sarà contento di essere relegato in panchina. Levoci di un suo possibile addio a gennaio si moltiplicano: le destinazionipossibili sono Svizzera (Sion), Inghilterra (Queens Park Rangers), StatiUniti e Giappone. METRO

GIANLUIGI BUFFON SEMPRE IN CAMPO

Gianluigi Buffon ci ha sperato per tuttala settimana e si è allenato senza tantestorie. Non è un segreto che il numerouno bianconero scalpita di continuo sesospetta di non poter essere in campo.Così come Del Piero, che giovedì per te-nersi caldo ha firmato una doppiettanella partitella contro la Primavera,mentre Krasic si è dovuto fermare perun fastidio alla caviglia destra. METRO

IL PLAYMAKERANDREA PIRLO

Contro la Fiorentina la po-sizione di Andrea Pirlo èstata la classica di playmaker davanti alla difesa,con Marchisio e ArturoVidal interni e la coppiaPepe-Vucinic sugli esterni.Fino a esaltare l’anima of-fensiva della formazionedi Antonio Conte, che èstata capace di stordire laFiorentina con un primotempo di rara intensità.

METRO

PAOLO BELLI HA SCRITTO L’INNO UFFICIALEL’inno ufficiale della Juventus – il quinto nella storia del club – è ‘Juve, storia di un grande amo-re’, composto nel 2007 dal cantante e musicista emiliano Paolo Belli. Altre canzoni sono state scrit-te in omaggio alla squadra come ‘Il cielo è bianconero’, ‘Vecchia Signora’, ‘Juve facci sognare’ e’Magica Juve’, tutte quante realizzate dal compositore Francesco De Felice. Tra le canzoni compostedagli artisti più noti, si ricorda ‘Juvecentus’, scritta da Pierangelo Bertoli nel 1997, in occasionedel centesimo anniversario della fondazione del club.

ALEX DEL PIERO

GIANLUIGI BUFFON

ANDREA PIRLO

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“FEDELI A SAN SIRO”UN DERBY LUNGO UNA VITA,COME L’AMICIZIA VERA

Claudio tifa Milan, e non saprebbenemmeno spiegare come sia nataquesta passione, tanto gli sembranaturale. Tiziano tifa Inter e ancheper lui la fede nerazzurra non am-mette spiegazioni, ovvia come unafunzione vitale. Calcisticamente siritrovano su sponde opposte, natu-ralmente quelle del Naviglio. Ep-pure i due sono amici per la pelle,da quando più di trent'anni fa si co-nobbero per le scale del condomi-nio dove abitavano, nel quartiereCittà Studi di Milano. Claudio San-filippo e Tiziano Marelli sono gliautori del libro “Fedeli a San Siro”,spumeggiante dialogo a distanza acolpi di miti, riti (e, perché no, liti),sfottò, equivoci, sofferenze, trionfi,scaramanzie, manie e tic da tifoso

milanese. Un autentico derby della penna nel quale ognuno dei due mette manoal proprio armamentario di "diavolo" o "serpente" per regalarci una galleria diritratti comici ma anche struggenti, oltre che una girandola di episodi spassosie bizzarri. Solo per citarne un paio: i primi calci all'oratorio (al Gallaratese quellodi Claudio, a Niguarda quello di Tiziano) o il primo derby da spettatori vissutoa San Siro: assolutamente indimenticabile, come il primo bacio. La prefazioneè di Gianni Mura, una garanzia in più perché il libro possa mantenere alto il suolivello: leggendolo, gli “esperti del settore” – cioè i tifosi non violenti tutti – po-tranno tranquillamente verificarlo, e magari anche ritrovarsi. L’amore per il cal-cio, vissuto e declinato così, si rivela assolutamente trasversale. METRO

Fedeli a San Siro – Storie di calcio, di derby e non solo. Claudio Sanfilippo, Tiziano Marelli - Prefazione di Gianni Mura - Mondadori – Strade Blu

Sabato 29 ottobre 2011

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Il tifo

GIÙ LE MANI DA ALEXFORUM IN ALLARME

Il «caso Del Piero» hacolpito profondamente itifosi bianconeri. Ap-pena scoppiato, lo sta-dio lo ha salutato con unenorme striscione sul

quale era scritto: «Del Piero non si tocca». Ilcapitano della Juve è ancora il più amato dalpopolo bianconero e la fantasia su striscionie cartelli si spreca da molti giorni: «Il nostromondo è bianconero solo se c’è Del Piero»,«Capitano rinnova fino a 40 anni. E poi, ri-volti ovviamente ad Andrea Agnelli: «Caropresidente, ricordati che Juve è uguale DelPiero» e «Andrea la Juve non si tradisce, masi ama». E si sono mossi tutti i forum, con il loro lin-guaggio da iniziati. Scrive Francesca, suTuttojuve.com:”ERA COSI’ URGENTE? SoloPoche Parole Xk Mi Piange Il Cuore SonoFrancesca Magica e Sono Pazza X Il Mio Ca-pitano Questa Notizia Oggi Mi Ha DistruttoL’umore!!!!! Aspetto la reazione di Ale...ame è sembrato un addio non proprio op-

portuno in una assemblea di azionisti.., ma era così urgente comunicarlo inpompa magna con un applauso? xk la detto agnelli e non del piero?????”. Una tale bagarre ha costretto Lapo Elkann, a suo modo altro idolo delle tifo-serie juventine, a intervenire: «Mio cugino - ha dichiarato l’enfant terrible diCasa Agnelli - ha fatto capire che noi ci teniamo ad averlo vicino alla Juve: èstato un tributo affettuoso per un emblema dell’Italia». Commento acido di Alessandro Matri: «Ale è il simbolo per tutti, per noi com-pagni e per i tifosi: non ha bisogno delle nostre dediche perché ha l’affetto ditutti». METRO

SAN SIRO CANTIERE IN PREVISIONE DEL 2015Da quest’anno al 2015 San Siro sarà un cantiere. L’obiettivo è rientrare nella categoria 4 UEFA ed essere pron-ti per la finale della Champions League. È il quinto intervento del terzo millennio. Prima si è lavorato nel 2002,quando vengono costruiti i primi 20 Sky Box, nel 2006, quando viene spostato il boccaporto dal quale entranoin campo i giocatori. E poi nel 2008 si sostituiscono i seggiolini anche se la capienza ufficiale della Scala del Cal-cio scende a 82.995 posti. Infine nel 2009, dopo vent’anni, scompaiono le reti dietro alle due porte.

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