Stadio GialloRosso

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Longoni si dispera dopo una palla gol sprecata YouTabloid Segui Stadio Giallorosso anche sulle pagine di facebook NEWS | COMMENTI | INTERVISTE | CRONACA | CLASSIFICHE Stop ai sogni di promozione diretta di ACM La partita contro l’Aversa Normanna era una partita che andava assolutamente vin- ta per poter restare agganciati a tre lun- ghezza di distanza dalla Juve Stabia, impe- gnata in casa contro il fanalino di coda Igea Virtus . Serviva un segnale forte di ripresa dopo la sconfitta di Scafati, così come i giallorossi avevano sempre fatto dopo ogni fermata subita in campionato. Purtroppo il primo pareggio interno della stagione sotto la guida di Auteri è arrivato proprio quando meno sarebbe dovuto arrivare. Merito an- che dell’Aversa, ma forse soprattutto del morale dei giocatori del Catanzaro che, do- po la sconfitta di sette giorni fa, qualcosa hanno subito. Perdere il primato dopo cin- que o sei mesi passati in vetta è una botta non di poco conto, specie per una squadra giovane come il Catanzaro. Per carità il pareggio in casa, prima o poi, sarebbe dovuto arrivare, ma era bello cre- dere di poter finire la stagione con uno 0 nella casella dei pareggi e in quella delle sconfitte sotto la voce: "Partite in casa". Adesso Auteri dovrà lavorare molto sulla sua banda di ragazzi per impartirgli la lezione che nulla è perduto, e che se la Ju- ve Stabia ormai è andata via (ed è andata via, grazie a un vantaggio di 5 punti a 5 par- tite dalla fine del campionato) ciò non signi- fica che il la promozione non possa arrivare attraverso i play- off . L’imperativo è vincere dove non siamo mai riusciti a farlo. Basta soltanto crederci an- dando a riguardare tutte le partite giocate contro le squadre interessate nella corsa agli spareggi. Sempre più forti noi rispetto a qualsiasi altra. L’ambiente però non deve confondere le giuste critiche che si stanno rivolgendo alla società, con i risultati della squadra. Aiello, che nell’ultimo periodo ha tenuto a finire nell’occhio del ciclone, è una cosa, la squadra e Auteri sono tutt’altro. Alla poca chiarezza di alcuni avvenimenti societari non possono rispondere i calciatori che danno tutto sul campo. Auteri, ma anche Di Cuonzo e il capitano Gimmelli ci hanno tenuto a ribadirlo a fine gara, ed è impossibile non dargli ragione. La commistione dei due piani non serve. La piazza deve tutelare i giocatori, non criticar- li. Non lo meritano. L’AUTOGOL DI ANTONIO AIELLO . Se da un lato l’amministratore unico dell’FC Antonio Aiello ha avuto l’indubbio merito di far continuare il calcio a Catanzaro almeno per questa stagione (con una straordinaria gestione tecnica e l’entrata del Catanzaro nell’orbita Ceravolo) e di non aver mai nas- costo le difficoltà economiche in cui è co- stretta a dibattersi la società, dall’altro l’im- prenditore calabrese trapiantato a Cuneo ha avuto l’indubbio torto di gettarsi la zap- pa sui piedi in almeno due occasioni e in un momento molto delicato anche per la squadra. Potrebbe equivalere a un clamo- roso autogol. Prima l’esiziale (almeno sul piano della co- municazione) conferenza stampa del 15 marzo, in cui ha ammesso di avere le risor- se per poter continuare, ma di voler valuta- re se fosse il caso di farlo senza altri, even- tuali, riscontri. Poi, e questo è ciò che ha fatto più male ai tifosi, l’ammissione di aver avuto contatti con Massimo Poggi e Clau- dio Parente, chi guidava l’US al momento della sua mancata iscrizione al campionato di C1, dopo due distastrosi anni di B. L’af- fermazione a mezzo stampa di Aiello ha avuto l’effetto istantaneo di mettergli con- tro quella parte minoritaria della tifoseria che ancora lo sosteneva. Dire, come ha fatto Aiello, che solo una minoranza dei ti- fosi sia contro il ritorno di Poggi e Parente (in qualsiasi modo posso venire esplicato) significa non avere gli occhi per vedere o le orecchie per sentire, oppure voler delibera- tamente calpestare la dignità di un’intera ti- foseria. Tutta la tifoseria, o almeno la gran parte di essa, al momento, di Poggi e Pa- rente non ne vuole proprio sentire parlare. La gente La sosteneva, presidente, perché rappresentava il nuovo; adesso che ha am- messo i contatti col passato è probabile che possa perdere qualsiasi sostegno. E la squadra, che tanto bene sta facendo in questo campionato, ma che ancora ha da- vanti le partite decisive, rischia di rimanere impigliata in una rete molto più grande di lei. Senza la promozione il campionato sarà soltanto un fallimento, che da quello sporti- vo si estenderà a quello economico. Lei, presidente, deve fare un passo indietro, per non rischiare un altro autogol. Diverrebbe emulo di Niccolai . StadioGiallorosso: Edizione di Qui- Reg. Tr. Cz - Nr. 135 del 30-12-2002 •Anno 2 Nr. 14 • Aprile 2010 www.stadiogiallorosso.it Direttore Responsabile: Giuseppe Gangale S’interrompe a 14 partite la striscia di vittorie consecutive al Ceravolo Il racconto della sfida fra Catanzaro e Aversa Normanna attraverso le immagini Dopo la gara Auteri punta il dito contro le critiche dei tifosi alla squadra 29° giornata » pagg. 2 e 3 Primo pareggio interno » pagg. 4 e 5 In sala stampa » pag. 6 Catanzaro - Aversa Normanna 0-0 Bloccati dall’Aversa di Juary Le interviste del dopo gara

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Anno 2 nr. 14 Stadio Giallorosso Aprile 2010

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Longoni si dispera dopo una palla gol sprecata

YouTabloid

Segui Stadio Giallorossoanche sulle pagine di facebook

NEWS | COMMENTI | INTERVISTE | CRONACA | CLASSIFICHE

Stop ai sogni di promozione diretta

diACM

La partita contro l’Aversa Normanna erauna partita che andava assolutamente vin-ta per poter restare agganciati a tre lun-ghezzadidistanzadallaJuveStabia, impe-gnata incasacontro il fanalinodicoda IgeaVirtus . Serviva un segnale forte di ripresadopo la sconfitta di Scafati, così come igiallorossiavevanosemprefattodopoognifermata subita in campionato. Purtroppo ilprimopareggio internodellastagionesottola guida di Auteri è arrivato proprio quandomeno sarebbe dovuto arrivare. Merito an-che dell’Aversa, ma forse soprattutto delmoraledeigiocatoridelCatanzaroche,do-po la sconfitta di sette giorni fa, qualcosahanno subito. Perdere il primato dopo cin-que o sei mesi passati in vetta è una bottanondipococonto,specieperunasquadragiovanecome ilCatanzaro.Per carità il pareggio in casa, prima o poi,sarebbe dovuto arrivare, ma era bello cre-dere di poter finire la stagione con uno 0nella casella dei pareggi e in quella dellesconfittesotto lavoce: "Partite incasa".Adesso Auteri dovrà lavorare molto sulla

sua banda di ragazzi per impartirgli lalezione che nulla è perduto, e che se la Ju-ve Stabia ormai è andata via (ed è andatavia,grazieaunvantaggiodi5punti a5par-titedalla finedelcampionato)ciònonsigni-ficache il lapromozionenonpossaarrivareattraverso iplay-off .L’imperativoèvinceredovenonsiamomairiusciti a farlo. Basta soltanto crederci an-dando a riguardare tutte le partite giocatecontro le squadre interessate nella corsaaglispareggi.Semprepiù fortinoi rispettoaqualsiasialtra.L’ambiente però non deve confondere legiuste critiche che si stanno rivolgendo allasocietà, con i risultati della squadra. Aiello,che nell’ultimo periodo ha tenuto a finirenell’occhio del ciclone, è una cosa, lasquadra e Auteri sono tutt’altro. Alla pocachiarezza di alcuni avvenimenti societarinon possono rispondere i calciatori chedannotuttosulcampo.Auteri, ma anche Di Cuonzo e il capitanoGimmelli ci hanno tenuto a ribadirlo a finegara,edè impossibilenondargli ragione.Lacommistionedeiduepianinonserve.Lapiazzadevetutelare igiocatori,noncriticar-

li.Non lomeritano.L’AUTOGOL DI ANTONIO AIELLO . Seda un lato l’amministratore unico dell’FCAntonio Aiello ha avuto l’indubbio merito difar continuare il calcio a Catanzaro almenoper questa stagione (con una straordinariagestione tecnica e l’entrata del Catanzaronell’orbita Ceravolo) e di non aver mai nas-costo le difficoltà economiche in cui è co-stretta a dibattersi la società, dall’altro l’im-prenditore calabrese trapiantato a Cuneoha avuto l’indubbio torto di gettarsi la zap-pasuipiedi inalmenodueoccasionie inunmomento molto delicato anche per lasquadra. Potrebbe equivalere a un clamo-rosoautogol.Prima l’esiziale (almeno sul piano della co-municazione) conferenza stampa del 15marzo, in cui ha ammesso di avere le risor-se per poter continuare, ma di voler valuta-re se fosse il caso di farlo senza altri, even-tuali, riscontri. Poi, e questo è ciò che hafatto più male ai tifosi, l’ammissione di averavuto contatti con Massimo Poggi e Clau-dio Parente, chi guidava l’US al momentodellasuamancata iscrizionealcampionatodi C1, dopo due distastrosi anni di B. L’af-

fermazione a mezzo stampa di Aiello haavuto l’effetto istantaneo di mettergli con-tro quella parte minoritaria della tifoseriache ancora lo sosteneva. Dire, come hafatto Aiello, che solo una minoranza dei ti-fosi sia contro il ritorno di Poggi e Parente(in qualsiasi modo posso venire esplicato)significa non avere gli occhi per vedere o leorecchiepersentire,oppurevolerdelibera-tamentecalpestare ladignitàdiun’intera ti-foseria. Tutta la tifoseria, o almeno la granparte di essa, al momento, di Poggi e Pa-rente non ne vuole proprio sentire parlare.La gente La sosteneva, presidente, perchérappresentavailnuovo;adessochehaam-messo i contatti col passato è probabileche possa perdere qualsiasi sostegno. E lasquadra, che tanto bene sta facendo inquestocampionato,macheancorahada-vanti le partite decisive, rischia di rimanereimpigliata in una rete molto più grande dilei.Senzalapromozioneilcampionatosaràsoltantounfallimento,chedaquellosporti-vo si estenderà a quello economico. Lei,presidente,devefareunpassoindietro,pernon rischiare un altro autogol. DiverrebbeemulodiNiccolai .

StadioGiallorosso: Edizione di Qui- Reg. Tr. Cz - Nr. 135 del 30-12-2002

•Anno 2 Nr. 14 • Aprile 2010

www.stadiogiallorosso.it

Direttore Responsabile: Giuseppe Gangale

S’interrompea 14 partitela striscia divittorieconsecutive alCeravolo

Il raccontodella sfidafra Catanzaro eAversa Normannaattraverso leimmagini

Dopo la garaAuteri puntail dito controle critiche deitifosi allasquadra

29° giornata

» pagg. 2 e 3

Primo pareggio interno

» pagg. 4 e 5

In sala stampa

» pag. 6

Catanzaro - Aversa Normanna 0-0

Bloccati dall’Aversa di Juary

Le interviste del dopo gara

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Aprile [email protected] Stadio GialloRossoStadio GialloRosso

Primo pareggio interno

::RisultatiCatanzaro - Aversa Normanna

Barletta - Vico Equense

Cassino - Brindisi

Cisco Roma - Gela

Juve Stabia - Igea Virtus

Manfredonia - Monopoli

Noicattaro - Isola Liri

Siracusa - Scafatese

Vibonese - Melfi

PROSSIMO TURNO

MonopoliCatanzaro

0-0

2-1

2-4

0-0

5-1

1-1

0-0

2-1

1-2Isola Liri

Aversa Normanna

Noicattaro

::Classifica

Cisco Roma

Siracusa

*Barletta

Brindisi

Cassino

Gela

Melfi

Monopoli

Manfredonia

Scafatese

Vico Equense

*Vibonese

*Igea Virtus

*Punti di penalizzazione:3 Catanzaro2 Igea Virtus1 Barletta1 Vibonese

Juve Stabia

*Catanzaro

63

58

31

31

55

51

48

47

44

44

42

37

33

31

28

23

23

11

IlCatanzaro torna fra lemuraamichedopo labrutta sconfitta rimediata a Scafati. Squalifi-cato Montella Auteri preferisce spostare Co-rapi in attacco e inserisce Lodi sulla lineamediana. Longoni , nonostante non sia almeglio è al suo posto in attacco. Benincasaritorna al suolo ruolo abituale, da titolare, diesterno sinistro di centrocampo dopo duepartite: la prima, contro l’Isola Liri , giocatasulla destra per la squalifica di Di Cuonzo , laseconda, a Scafati, dove era subentrato aBergernel secondotempo.L’Aversa Normanna di Juary risponde ac-cantonando il classico modulo del 4-3-3 erinforza la difesa inserendo Aniello Parisi , exgiocatore del Cosenza, e lasciando il soloPerna inavanti.Icampani impostanodunqueunapartitatuttichiusi indietrocercandodinondarespazi al-le nostre punte. Dall’altra parte il Catanzarodei primi minuti sembra non essere partitocon lasolitaverve inattacco.Il primotiro inportadellapartitaèdegli ospiti:Perna supera Ciano sulla sinistra e effettuauntiro rasoterrasulprimopalocheVonononha difficoltà a parare. Il Catanzaro rispondecon un cross di Di Cuonzo dalla destra chenon trova Corapi di un soffio perché il nume-ro10giallorossovienechiusodaMariniello.Un minuto dopo tocca ancora a Vono chiu-dere in corner su un attacco aversano. Dopoqueste prime stoccate iniziali la partita si cal-ma un po’. Per rivedere il Catanzaro in avantibisogna attendere l’8° minuto, quando èLongoniacrossaredalladestra,maèprontoPettinari a bloccare la palla sulla testa di Co-rapi prima di una deviazione molto pericolo-sa a 5 metri dalla porta sul primo palo. Il Ca-tanzaro riesce a costruire solo a sprazzi lebelle azioni palla a terra che gli hanno per-messo di vincere 14 partite su 14 fra le muraamichedelNicolaCeravolo.Per vedere un’altra palla gol bisogna a tten-dere il 20’: Bruno, da posizione centrale ser-ve Mosciaro in area. L’attaccante cosentinospizzaperLongonisulladestradell’areadi ri-gore aversana, ma l’argentino un po’ e in ri-tardo e un po’ non capisce il suggerimentodelcompagno.Dopo il 20’comincia ilmomentodimaggioreforcing del Catanzaro, con un ritardo di unadecina di minuti rispetto alla solita tabella dimarcia casalinga. Merito anche di unasquadra campana ben chiusa e determinatanel non lasciare nulla d’intentato per usciredalCeravoloconalmenounpunto.Al22’DiCuonzoentra inareamavienechiu-so inscivolataalmomentodel tiro.60secon-di più tardi Corapi dalla tre quarti imbeccaconunbel lancioascavalcare ladifesaMos-ciaro che tira al volo in diagonale alla destra

di Pettinari. La risposta dell’estremo difen-sore ospite è bella quanto il tiro del capo-cannoniere giallorosso. Palla in calcio d’an-golo.Al25’,un riniviocortodelladifesanormannafavorisce il tiro di Di Maio appostatosi intor-no ai 25 metri della metà campo avversaria:pallaa lato.Dopo la sfuriata il Catanzaro rallenta un po’e l’Aversa non si fa certo pregare per alzare iritmi. E’ la gara più "lenta" giocata dalle partidel Ceravolo in questa stagione. Al 35’ Bru-noeffettuauntraversonedalla trequartisini-stra, ma Longoni non riesce a trovare la de-viazione vincente. Un minuto dopo, Lodiraccogliedi testaunsuggerimentodiCorapidalla fascia destra e serve Bruno appostatopoco fuori area. Il mediano giallorosso effet-tua un tiro spiovente che si abbassa alla finee per poco non beffa Pettinari, comunquesulla traiettoria. Palla alta di poco sullatraversa.Leultimedueemozionidelprimotemposo-no ancora giallorosse: prima su calcio d’an-golo al 38’ Di Cuonzo raccoglie una cortarespinte, ma tira a lato. Al 42’ Longoni serveCorapi sulla sinistra dell’area di rigore ospi-te, ma il catanzarese non riesce a servireMosciaro. Il passaggio è debole e viene in-tercettato, l’azione da gol rimane soltantopotenziale. Il primo tempo non ha visto il so-litoCatanzaro,chehapotutosvolgere il suo

Il Catanzaro non riesce a sbrogliare una partita difficile contro un’Aversa compatto

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Mosciaro, Ciano, Di Maio e Lodi

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Aprile 2010Stadio GialloRosso [email protected] 3Stadio GialloRosso

Bruno per Mosciaro

Il segnale di stop è granata

gioco solo a sprazzi, senza la continuità a cuiaveva abituato il proprio pubblico in questastagione.Apropositodelpubblico(oggicirca2250 spettatori), nel primo tempo, sono statipiù volte alzati cori contro Poggi e Parente,maanche contro il presidente Aiello, oggi as-sente ingiustificatodallepartidelCeravolo.La ripresa comincia con gli stessi effettivi intutte e due le squadre, ma soprattutto con lanotizia, data dagli altoparlanti, che Juve Sta-bia e Igea Virtus sono sull’1 a 1 alla fine deiprimi 45 minuti. Dovrebbe essere la notiziachedà lascossaaigiallorossi,manonècosì.Il copione è lo stesso: Aversa Normanna chesi difende con ordine e Catanzaro che nonriesce a trovare continuità per la sua spinta inavanti. La prima conclusione in porta è peròdi Longoni , che al primo minuto si accentradalla sinistra, ma tira fuori. Cinque minuti piùtardiCorapicrossadalla fasciadestraal cen-tro dell’areaperLongoni , anticipatodaPetti-nari. I dieci minuti che vanno dal 50’ al 60’vedono soltanto una serie di cross da fuoriarea che trovano, sempre, le pronte uscite diPettinari.Al 58’ Vono è costretto a chiudere in uscitabassa su Bertoncini , entrato in area dalla si-nistra.Sulcontropiedechenenasce,sempresulla fasciasinistra,maquestavoltaper ilCa-tanzaro,Mosciaroserve inareaLongoni ,an-ticipato,ancoraunavolta,dalportiereospite.Un minuto dopo è Corapi a effettuare un tirotelefonatoverso laportagranata.Dopo un’ora di gioco Vono chiude su uncross dalla destra dell’Aversa Normanna epermette lo sviluppo di un altro contropiedegiallorosso in cui Longoni fa tutto da solo: siaccentra in area dalla sinistra e tira sul primopalo. La palla batte soltanto sull’esterno dellarete.Apartealcune iniziativedeisingoli igiallorossinon riescono a creare nulla di buono e s’in-frangono sul muro aversano. Contestual-mente, gli ospiti cercano di creare qualchegrattacapo alla difesa giallorossa in contro-piede. Vono para in due tempi un tiro di Per-na , quindi, al 69’ Bertoncini supera Ciano edentra in area dal fondo, ma il suo tentativo diassistalcentroè intercettatodaDiMaio .Al 73’ Auteri prova la carta Orosz , sostituen-dolo con Di Cuonzo . Corapi viene arretratosulla fascia destra di centrocampo, mentrel’ungherese viene messo in avanti nel triden-

te. La partita di Orosz sarà fatta soltantod’impegno, ma con scarsa lucidità. Foto-copia della prova espressa da tutta lasquadra.Al 75’ l’occasione più ghiotta della ripresaper il Catanzaro. Mosciaro viene servito daLongoni al centro dell’area aversana. Il bal-letto sulla palla dell’attaccante giallorossoriesce a mandare in bambola i suoi marca-tori,ma il tirodi sinistro finiscealto.L’ultimoquartod’oraoffre lapartepiùbrut-tadellagara.AuterigettanellamischiaCapicottoalpos-to di Lodi e Donati al posto di Benincasa,mal’impressioneècheforsesoltantoMes-si o Cassano avrebbero potuto scardinarela difesa granata. Quello che manca al Ca-tanzaro sono i giocatori che rendano pos-sibile il passaggio a un piano B. Se non siriesce a creare gioco non si possono but-tare cross al centro dell’area per trovare ladeviazione di testa degli attaccanti, chenon hanno il colpo di testa nelle propriecaratteristiche principali. Assente Montellapoi, che è forse il migliore di testa fra gli at-taccanti, si spiega la penuria offensiva diquesta partita. Per vedere un altro tiro inporta (si faperdire)delCatanzaro,bisognaattendere il 91’, quando Orosz è servitodalla sinistra sul palo più lontano, ma l’in-cornata finisca a lato. L’ultima emozione

poi al 95’, su punizione di Corapi deviatadalla barriera, ma parata comunque inmaniera troppo facile da Pettinari. Finiscecosì 0 a 0 con Il Catanzaro che interrompela striscia di vittorie consecutive fra le muraamiche proprio quando più sarebbe servi-to, dimostrando di aver accusato il colpodellasconfittadiScafatiedelsorpassodel-la Juve Stabia. Finisce con i giocatoridell’Aversa Normanna che festeggiano ilpuntopiù importantedellapropriacorsaal-lasalvezza,conJuarypiùallegrochemaiecon quell’invocazione di un giocatore gra-nataduranteil riscaldamentoabordocam-po nel secondo tempo ("Se pareggiamoquiaCatanzaromenevado inpellegrinag-gio a Pompei") che si avvera. Gli toccheràdavvero il pellegrinaggio, mentre al Catan-zaro, salvo miracoli, toccheranno i play- off.Lasquadraoggice l’hacomunquemessatutta, ma non si può chiedere miracoli a 11giocatori che di miracoli ne hanno già fattiabbastanza. Dispiace però sentire i coricontro la squadra intonati da alcuni tifosi incurva e in altri settori dello stadio. Cori chenon hanno fatto per nulla piacere ad Auterie ai suoi uomini (come il mister stesso nonha mancato di sottolineare in sala stampaneldopo-gara).Comprensibile,dunque, l’amarezzadell’al-lenatore e dei giocatori, che ancora hanno Andrea Celia Magno

comunque davanti altre 5 importanti partiedi campionato più l’appendice (4 partite)dei play-off. La promozione non è fallita,masoltanto rimandata.Al momento il Catanzaro partirebbe co-munque in pole position e proprio adessoserve più che mai la spinta del pubblico.Agli errori societari dell’FC non hanno par-tecipato né il tecnico né la squadra. Dopoun campionato esaltante ci sta che lasquadra tir un po’ il fiato, specie se (permotivi economici) non si è potuta integrarela rosa puntellandola dove serviva (tipoun’arieteoffensivacapacedisegnaredi te-staadifeseschierate).Ormai è inutile piangere sul latte versato econtestare lasquadra.Lapromozioneèunobbiettivo voluto e cercato da entrambi,squadra e tifoseria. I cori contro i giocatoridi fine gara sono soltanto un tentativo digettarsi la zappachesoltanto AntonioAiel-lo aveva fatto fino ad ora. Se lo fa il presi-dente non devono farlo i tifosi. Ciò serveora è la serenità, perché la mancanza di lu-cidità vista oggi è probabile che sia nataproprioperquestomotivo.Adesso, proprio, adesso, non facciamocidelmale.

Tanto impegno e poca lucidità per il Catanzaro contro il muro campano

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Catanzaro-Aversa Normanna 0-0

Un tiro di Di Cuonzo nel primo tempo

Stadio ComunaleNicola Ceravolo

Catanzaro 03/04/2010ore 15:00

Catanzaro (3-4-3) :1 Vono, 2 Di Cuonzo (73’ Orosz),3 Di Maio, 4 Bruno, 5 Ciano, 6Gimmelli (C), 7 Longoni, 8 Lodi(84’ Donati), 9 Mosciaro, 10 Cora-pi, 11 Benincasa (80’ Capicotto).In panchina: 12 Mancinelli, 13 DeFranco, 14 Di Meglio, 15 Capicot-to, 16 Orosz, 17 Berger, 18 Dona-ti. Allenatore: Gaetano Auteri.

Aversa Normanna :1 Pettinari, 2 Balestrieri, 3 Bertoni-cini, 4 Arini, 5 Di Girolamo (C), 6Parisi, 7 Mariniello, 8 Massimo, 9Perna (87’ Tovalieri), 10 Grieco(80’ Chietti), 11 Zolfo. In pan-china: 12 Cavaliere, 13 Campa-nella, 14 Rinaldi, 15 Palumbo, 16Chietti, 17 Longo, 18 Tovalieri. Al-lenator: Juary.

Arbitro : sig. Gaetano Zonno diBariAssistenti : Claudio Battista eStefano Morelli di Barletta.

Ammonizioni : Zolfo, Chietti,Bertoncini e Mariniello (AvN);

Calci d’angolo : 6 a 2 per il Ca-tanzaro

Recupero : 3’ nel I tempo; 5’ nel IItempo.

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Aprile 20104 Stadio GialloRosso [email protected] Stadio GialloRosso

Gimmelli e Vono

Corapi ha giocato da ala

Juary in panchina

Longoni, presente nonostante i problemi muscolari

Auteri

FOTO

La curva esorta a non mollare

Stadio GialloRosso

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L'insidioso tiro di Mosciaro nella ripresa

Longoni, pericoloso solo a sprazzi

Di Cuonzo, al cross nel primo tempo

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Aprile 2010

Stadio GialloRosso Stadio GialloRosso 5

Mosciaro prova a liberarsi per il tiro

L'ultima, facile, parata di Pettinari

CRONACA

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Aprile 20106 Stadio GialloRosso Stadio GialloRosso

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di Andrea Celia Magno

E’ un Auteri molto amareggiato quel-lo che arriva in sala stampa per le in-terviste del dopo gara. Amareggiatonon solo per il risultato finale, che havisto il Catanzaro abbandonare defi-nitivamente le speranze di promo-zione diretta. Amareggiato anche esoprattutto per alcuni cori sentiti du-rante il corso del secondo tempo e afine partita. « Abbiamo dato tutto e ciabbiamo messo tutte le nostre forse.Credo che ai punti avremmo meritatodi vincere. Grande elogio per i ragaz-zi che ci hanno messo tutto l’impe-gno. Era impossibile fare il nostro so-lito gioco con una squadra tutta ar-roccata dietro che butta la palla a60-70 metri dalla propria porta. D’al-tra parte l’Aversa deve salvarsi e hafatto la sua partita.Apro una parentesi: magari, a partire

dai tifosi, tutti dessero quello che stadando questo gruppo di uomini conla u maiuscola. Chiunque si permet-terà a togliere il merito a questo grup-po avrà a che fare con una personafra virgolette disposta a tutto pur didifenderli. I cori che ha alzato qualcu-no è soltanto un qualunquista. Queltipo di persona nemmeno la identifi-co. Chi parla in questo modo per meè un imbecille. Perché non haapprezzato quello che questa squad-ra anche oggi ha fatto»Tornando sulla partita Auteri sottoli-nea: «E’ chiaro che se non abbiamovinto, abbiamo avuto qualcosa inmeno rispetto ad altri punti di vista.Ma se c’è una squadra che si difendein 10 negli ultimi metri e che non ticoncede spazi, è logico che sulpiano del gioco sembri sempre menobrillante, ma le nostre potenzialità so-no intatte. Prendiamo atto di questo

ulteriore distacco dalla Juve Sta-bia, ma noi ci impegneremo comesempre partita dopo partita».Dopo Auteri tocca ad un raggian-te Juary presentarsi in sala stam-pa. Felice per essere stata, la sua,l’unica squadra ad essere uscitaimbattuta dal Ceravolo: «Sapeva-mo che qui era difficile, anche per-ché il Catanzaro veniva dalla brut-ta sconfitta di Scafati. Però siamostati bravi a non far giocare mai ilCatanzaro. Anche la nostra dispo-sizione tattica con 5 difensori eramirata a questo.Il nostro è stato un modo di avererispetto per l’avversario, perché sefossimo venuti qui con tre punteavremmo preso anche 4 o 5 gol.Per la salvezza dovremmo ancorasudare, ma ci penseremo da mar-tedì, perché adesso è giustogioire per questo pareggio ».

Aversa Normanna - Noicattaro

Brindisi - Vibonese

Cassino - Siracusa

Gela - Barletta

Igea Virtus - Manfredonia

Melfi - Cisco Roma

Monopoli - Catanzaro

Scafatese - Isola Liri

Vico Equense - Juve Stabia

Il 30° turno di campionato presentadifficili partite esterne per tutte le pri-me quattro squadre del girone C diSeconda divisione.La Juve Stabia sarà chiamata confer-mare il primato, e gli ottimi exploit ser-viti nelle ultime trasferte, in casa delVico Equense . Il Vico è squadra osti-ca come ha potuto accorgersi lostesso Catanzaro. All’andata finì 0 a0 e proprio qui si saprà se le vespeavranno un cammino in discesa ver-so la promozione diretta oppure no.Il derby d’andata fu una grossa delu-sione per i padroni di casa al RomeoMenti, che non s’aspettavano unamatricola così ben organizzata incampo.Il Catanzaro andrà a far visita a unMonopolisenza alcuna ambizione diclassifica. Ma si sa che quando sigioca contro le aquile gli stimoli ven-gono da sé. L’obbligo per la squadradi Auteri è quello di riaffermarsi lonta-

no dal Ceravolo dopo quasi 2 mesi(esattamente dal 14 febbraio a Torredel Greco contro il Vico Equense per2 a 1).La Cisco Roma, terza forza del cam-pionato e ancora orfana di Caputoche deve scontare la seconda gior-nata di squalifica, dovrà cercare puntisul difficile campo di Melfi, con i luca-ni fuori da ogni gioco (come ilMonopoli), ma desiderosi di mostrarealcune frecce della propria, prolifica,faretra (Chiaria su tutti).Il Cassino attende per il secondo tur-no consecutivo in casa il Siracusa,quarto in classifica. Ultima chiamataper i laziali per salire sul treno deiplay- off .Spareggi a cui puntano anche il Gelae il Barletta, impegnati in Sicilia inuno scontro da (quasi) fuori i secon-di, mentre il Brindisi, sempre per lostesso discorso play- off dovrà scon-figgere in casa la Vibonese , ormaisemi-rassegnata agli spareggi pernon sparire dal calcio professionisti-co.In coda Aversa Normanna e Noicat-taro si disputeranno punti importantiin chiave salvezza, i primi per uscire ilprima possibile dalla zona rischio, isecondi per portarsi quanto più pos-sibile vicino alla salvezza diretta. Lostesso discorso varrà per Scafatesee Isola Liri , dove i campani sarannochiamati a ripetere in casa la vittoriadi 15 giorni fa contro il Catanzaro(chissà se sgonfieranno i palloni an-che per questa gara).Il Manfredonia tornerà in Sicilia dopol’exploiti di due settimane fa contro ilGela. La maggiore qualità dei pu-gliesi non dovrebbe trovare problemicontro il morale ridotto ai minimi ter-mini dell’Igea Virtus , ormai virtual-mente retrocesso. Ma forse bisog-nerà anche fare i conti contro l’orgo-glio igeano (che ha già fermato incasa, nel girone di ritorno, Gela e Ca-tanzaro).

Stadio GialloRosso

Auteri: «Magari tutti i tifosi fossero come il mio gruppo»

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Il prossimo turno

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