stadio ‘Oreste Granillo’ REGGINA CATANZARO La storia si ripete · turità. Tra i 22 i migliori...

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Anno XLIII Numero 7 9 aprile 2017 domenica ore 14,30 REGGIO CALABRIA stadio ‘Oreste Granillo’ REGGINA CATANZARO “Non è certo con i ‘processi’ che si aiuta la squadra amaranto a venire fuori dal guaio in cui si è cacciata, ma qualcosa bisogna pur dire per spiegare perché ci si è venuti a trovare nella stessa identica situazione” di stagioni recenti.“La colpa è di tutti e di nes- suno. Un equilibrio tecnico-tattico miraco- losamente raggiunto (per la carenza di ricambi nei punti nevralgici) aveva quasi convinto che si potesse tirare avanti abba- stanza comodamente. Decisiva è stata la scelta dei giocatori nel corso della campa- gna acquisti di giugno e soprattutto di set- tembre, nelle quali si è ignorata l’importanza dei ruoli e dei reparti in ter- mini di qualità.(…) E’ una colpa del tecnico, come pure la responsabilità di certe scelte, specie di questi ultimi tempi, apparse illo- giche e quasi suicide. La situazione non è disperata perché il calendario suggerisce cauto ottimismo e fiducia. Un ruolo impor- tante per superare il momento possono re- citarlo i tifosi, quelli a cui stanno a cuore le sorti della squadra, che rispondono sempre ‘presente’ nei momenti difficili, dimenti- cando (sia pure per il momento contin- gente) delusioni, amarezze e risentimenti”. Erano più o meno questi i commenti alla vi- gilia della doppietta amaranto. Poi, soprat- tutto dopo la vittoria in terra tarantina, “d’incanto torna a splendere il sole all’oriz- zonte della Reggina. E’ bastata un’impen- nata d’orgoglio dei giocatori, una più razionale scelta da parte del coach, per cancellare di colpo gli incubi che da qual- che anno, di questi tempi irrompono nei sonni degli sportivi”. Siccome non abbiamo alcuna intenzione di ripiombare nello sconforto e, salvo stravol- gimenti possibili, ma non prevedibili né ac- cettabili, riteniamo che la Reggina sia ormai avviata al raggiungimento del porto della tranquillità, possiamo pure spingerci ad anticipare qualche considerazione fi- nale. “Torneo positivo, tutto sommato, ma che suggerisce qualche rimpianto per quello che avrebbe potuto regalare alla tifoseria amaranto, se una programmazione più at- tenta avesse completato una squadra dal- l’equilibrio precario, che alla distanza ha ri- sentito i problemi di assortimento e di ri- cambio. Non se ne fa una colpa a nessuno, giacché le potenzialità iniziali e contingenti erano quelle ed anche l’esperienza di ar- matori (leggi dirigenti), nocchiero (tecnico) e ciurma (squadra) non è che fosse di quelle collaudate dal furore di mille batta- glie. Ma ora che l’esperienza è fatta, biso- gnerà dare risposte più plausibili ad una città che aspetta da troppo tempo quel qualcosa in più per infiammarsi di sana passione sportiva. Chiaramente non si chiede né si pretende tutto e subito: sa- rebbe sciocco e demagogico. Quello che si vuole, che la piazza vuole, è una partenza più decorosa per un campionato di media- alta classifica, che faccia da piattaforma per successivi traguardi; poi un impegno sem- pre più ‘mirato’ alla conquista di un posti- cino nel calcio che conta. Era un fatto di uomini, di volontà, di stabilità economica, di vedute, di consensi morali e materiali (tifo e pubblico pagante), tutte cose reali, con- crete, tangibili, che si sono coagulate at- torno alla rinata Reggina e che consentono di guardare al futuro con moderate ambi- zioni, con cauto ottimismo, se non proprio con sviscerata sicurezza, come da qualche parte si vorrebbe”. Pur potendo essere straordinariamente at- tuale, il virgolettato non è farina del nostro sacco. Sono considerazioni di Lino Vilardi, il fondatore di questo foglio, pubblicate esat- tamente trenta anni fa, prima e successiva- mente alle due vittorie (tra cui quella di Martina Franca, anche all’epoca la prima esterna!), che hanno portato alla sofferta salvezza la Reggina del dopo fallimento. Come si può notare dalle incredibili coin- cidenze, la storia si ripete quasi fedel- mente. Per questo, prima di giudicare, sarebbe bene non dimenticare il passato. Ora però, sotto col Catanzaro: una vittoria per chiudere definitivamente la pratica sal- vezza, un pareggio per rinviarla di qualche giorno. Ma, sia ben chiaro a tutti, non ab- biamo voglia di attendere oltre! h [email protected] sostieni FORZA REGGINA fai la pubblicità tel. 360986722 [email protected] La storia si ripete

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Anno XLIIINumero 7

9 aprile 2017domenica ore 14,30REGGIO CALABRIAstadio ‘Oreste Granillo’

REGGINACATANZARO

“Non è certo con i ‘processi’ che si aiuta lasquadra amaranto a venire fuori dal guaioin cui si è cacciata, ma qualcosa bisognapur dire per spiegare perché ci si è venutia trovare nella stessa identica situazione” distagioni recenti. “La colpa è di tutti e di nes-suno. Un equilibrio tecnico-tattico miraco-losamente raggiunto (per la carenza diricambi nei punti nevralgici) aveva quasiconvinto che si potesse tirare avanti abba-stanza comodamente. Decisiva è stata lascelta dei giocatori nel corso della campa-gna acquisti di giugno e soprattutto di set-tembre, nelle quali si è ignoratal’importanza dei ruoli e dei reparti in ter-mini di qualità.(…) E’ una colpa del tecnico,come pure la responsabilità di certe scelte,specie di questi ultimi tempi, apparse illo-giche e quasi suicide. La situazione non èdisperata perché il calendario suggeriscecauto ottimismo e fiducia. Un ruolo impor-tante per superare il momento possono re-citarlo i tifosi, quelli a cui stanno a cuore lesorti della squadra, che rispondono sempre‘presente’ nei momenti difficili, dimenti-

cando (sia pure per il momento contin-gente) delusioni, amarezze e risentimenti”.Erano più o meno questi i commenti alla vi-gilia della doppietta amaranto. Poi, soprat-tutto dopo la vittoria in terra tarantina,“d’incanto torna a splendere il sole all’oriz-zonte della Reggina. E’ bastata un’impen-nata d’orgoglio dei giocatori, una piùrazionale scelta da parte del coach, percancellare di colpo gli incubi che da qual-che anno, di questi tempi irrompono neisonni degli sportivi”. Siccome non abbiamo alcuna intenzione diripiombare nello sconforto e, salvo stravol-gimenti possibili, ma non prevedibili né ac-cettabili, riteniamo che la Reggina siaormai avviata al raggiungimento del portodella tranquillità, possiamo pure spingerciad anticipare qualche considerazione fi-nale.“Torneo positivo, tutto sommato, ma chesuggerisce qualche rimpianto per quelloche avrebbe potuto regalare alla tifoseriaamaranto, se una programmazione più at-tenta avesse completato una squadra dal-

l’equilibrio precario, che alla distanza ha ri-sentito i problemi di assortimento e di ri-cambio. Non se ne fa una colpa a nessuno,giacché le potenzialità iniziali e contingentierano quelle ed anche l’esperienza di ar-matori (leggi dirigenti), nocchiero (tecnico)e ciurma (squadra) non è che fosse diquelle collaudate dal furore di mille batta-glie. Ma ora che l’esperienza è fatta, biso-gnerà dare risposte più plausibili ad unacittà che aspetta da troppo tempo quelqualcosa in più per infiammarsi di sanapassione sportiva. Chiaramente non sichiede né si pretende tutto e subito: sa-rebbe sciocco e demagogico. Quello che sivuole, che la piazza vuole, è una partenzapiù decorosa per un campionato di media-alta classifica, che faccia da piattaforma persuccessivi traguardi; poi un impegno sem-pre più ‘mirato’ alla conquista di un posti-cino nel calcio che conta. Era un fatto diuomini, di volontà, di stabilità economica, divedute, di consensi morali e materiali (tifoe pubblico pagante), tutte cose reali, con-crete, tangibili, che si sono coagulate at-

torno alla rinata Reggina e che consentonodi guardare al futuro con moderate ambi-zioni, con cauto ottimismo, se non propriocon sviscerata sicurezza, come da qualcheparte si vorrebbe”.Pur potendo essere straordinariamente at-tuale, il virgolettato non è farina del nostrosacco. Sono considerazioni di Lino Vilardi, ilfondatore di questo foglio, pubblicate esat-tamente trenta anni fa, prima e successiva-mente alle due vittorie (tra cui quella diMartina Franca, anche all’epoca la primaesterna!), che hanno portato alla soffertasalvezza la Reggina del dopo fallimento.Come si può notare dalle incredibili coin-cidenze, la storia si ripete quasi fedel-mente. Per questo, prima di giudicare,sarebbe bene non dimenticare il passato.Ora però, sotto col Catanzaro: una vittoriaper chiudere definitivamente la pratica sal-vezza, un pareggio per rinviarla di qualchegiorno. Ma, sia ben chiaro a tutti, non ab-biamo voglia di attendere oltre!

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La storia si ripete

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19 luglio 1948

Marcatori: nel primo tempoal 1’ ed al 21’ Sperti, al 29’ edal 12’ della ripresa Bercarich.Catanzaro: Macrì; Vitale,Santi; Codeluppi, Sgherri, Au-dano; Bertè, Andrian, Alò, Pul-trone, Ghendi.Reggina: Pendibene; Zanni,Tamietti; Bergich, Cara II, Por-cino; Cawko, Cara I, Bercarich,Santacroce, Sperti.Arbitro: Marchese di Fratta-maggiore.

Reggio Cal., 18(Placanica) – Vorremmo chefosse stato presente all’incon-tro odierno quel critico catan-zarese che con troppaleggerezza ha scritto che laReggina non è degna di cal-care nessun campo di gioco.Non sappiamo per quale ra-gione, ma certamente se ilgiornalista della consorellaCatanzaro fosse stato sedutooggi in tribuna, si sarebbe ri-creduto del giudizio espressoed avrebbe riconosciuto leal-mente che non solo la Reggina

è degna di calcare qualsiasirettangolo di gioco, ma che èin possesso di tutti i requisitiche la fanno una delle migliorisquadre del meridione. Ilsecco ed indiscutibile quattroa zero che è stato inflitto agliuomini di Robotti avalla per-fettamente le nostre argomen-tazioni, che non possonoessere smentite da qualchebreve periodo oscuro che lasquadra ha attraversato e chedel resto è più che normale inun lungo ed estenuante cam-pionato protrattosi fino allastagione estiva.A dirigere l’atteso incontro èstato chiamato il sig. Mar-chese, a Reggio noto, per i suoiprecedenti, con l’appellativodi arbitro dei pareggi; ma oggiquesta diceria è stata final-mente sfatata dai calciatorireggini che, in vena di pro-dezze, incominciano sin dalprimo minuto di gioco a con-seguire il vantaggio con l’irre-sistibile Sperti che ha raccoltoin velocità un centro diChawko ed ha battuto dapochi metri l’estremo difen-sore ospite. I catanzaresi, su-bito il punto, cercano direagire e Pultrone si incarica

di impegnare per la primavolta Pendibene che liberacon destrezza. La palla viaggiacon velocità da un campo al-l’altro ed al 21’ Santacroce conuna fucilata indirizza in rete,Macrì respinge corto e Spertine approfitta per realizzare ilsecondo gol. Questa nuovarete ha portato un leggerosbandamento nelle file di Co-deluppi e compagni e mag-gior vigore ai reggini checontinuano a pressare e rie-scono ad aumentare l’attivo al29’ con l’elettrizzante Berca-rich che raccoglie un allungodi Bergich. Nei primi minutidella ripresa i catanzaresi simostrano insidiosi, ma sonoancora i reggini a segnare al12’ con Bercarich che, scartatoSgherri, avanza di pochi passie batte per la quarta volta ilportiere ospite. Ormai l’incon-tro è virtualmente deciso ementre i locali rallentano laferrea morsa, gli ospiti si fannopiù intraprendenti e tenace-mente puntano sul punto dellabandiera più volte sfiorato, manon conseguito. E quandoMarchese, che ha diretto inmodo impeccabile, anche secon un po’ di pignoleria, ha

emesso il triplice fischio, i ca-tanzaresi hanno imboccato levie degli spogliatoi, delusi edumiliati per la sonora e forseinaspettata sconfitta; tra gli ap-plausi del cavalleresco pub-blico reggino che,dimenticando gli incresciosiincidenti di Catanzaro, ha datoancora una volta prova di ma-turità. Tra i 22 i migliori sonostati Codeluppi, Sgherri edAndrian per la Catanzarese eSperti, Bercarich e Bergich -che nel nuovo ruolo di lateraleva sempre migliorando - perla Reggina.In quella stagione il regola-mento prevedeva la disputa diun triangolare finale fra le se-conde classificate dei gironi R,S, T (Benevento, Catanzaro, Reg-gina) della Lega InterregionaleSud per eliminare una squadradalla nuova Terza Serie. Mentreera in corso, proprio alla vigiliadella gara col Catanzaro, ilConsiglio Federale della Figcdeliberò un allargamento deiquadri e l’ammissione delle tresquadre. La Lega fece comun-que concludere il triangolare:20.6.48 Cz-Rc 2-1; 4.7 Bn-Rc 3-0; 11.7 Bn-Cz 2-2; 18.7 Rc-Cz 4-0; 25.7 Rc-Bn 0-0; 1.8 Cz-Bn 3-1.

Direzione – redazione:via Ravagnese Gallina II tronco 9, 89131 Reggio Calabria; tel.-fax: 0965641919; email: [email protected]

Autorizz. Trib. RC n. 5/75. Direttore amministrativo: Piero VaranoEdizione chiusa: venerdìGrafica e impaginazione: Coop. Stampa Libera. Stampa: Scarlata

rosa

2 PASQUALONI d3 ZANINI c4 ICARDI c5 CARCIONE c6 PATTI d7 CUNZI a8 PAGANO c9 GOMEZ a10 GIOVINCO c11 MANCOSU c12 LEONE p

13 SABATO d14 SARAO a15 PRESTIA d17 CAMPAGNA a18 BENSAJA c19 BASRAK c20 MAITA c21 SIRRI d22 DE LUCIA p23 ESPOSITO d24 CEDRIC a 25 VAN RANSBEECK c26 IMPERIALE d

34° GIORNATA 9.4.2017

1° FONDI (28.8-22.12) (3-1:29’pt Calderini, 36’ Alba-doro, 6’st GIANOLA, 42’D’Agostino) - (1-2: 40’ptCORALLI, 19’st Iadaresta,32’ BIANCHIMANO)

2° Messina (4.9-29.12) (2-0: 1’stPORCINO, 20’ OGGIANO) -(2-0: 28’st Bruno, 35’ Milin-kovic)

3° AKRAGAS (11.9-21.1) (2-2:15’pt Marino, 34’ CORALLI,41’ Marino, 41’st DE FRAN-CESCO) - (2-1: 3’pt POR-CINO, 19’ CORALLI, 18’st

Gomez)4° Catania (14.9-29.1) (1-1:

28’pt Piscitella, 33’stBANGU) - (3-1: 5’pt Mar-chese, 32’ Tavares, 38’st DEFRANCESCO, 44’ Russotto)

5° MONOPOLI (18.9-4.2) (1-1:2’pt PORCINO, 25’ Gatto) -(0-0)

6° Cosenza (25.9-13.2) (0-0) -(2-2: 4’pt CORALLI, 36’D’Orazio, 25’st CORALLI,37’ D’Orazio)

7° LECCE (2.10-18.2) (1-0: 3’stCaturano) - (1-2: 21’pt Mar-

coni, 28’ CORALLI, 2’stDoumbia)

8° J.Stabia (9.10-25.2) (1-0:14’st BANGU) - (3-3: 28’ptMarotta, 32’ Ripa, 40’BANGU, 42’ Porcino aut,27’st DE VITO, 30’ LEO-NETTI)

9° CASERTANA (16.10-5.3) (2-2: 15’pt CORALLI, 41’ Car-riero, 12’st CORALLI, 47’

Taurino) - (3-0: 20’ptBANGU, 16’st CORALLI, 25’DE FRANCESCO)

10° Matera (23.10-12.3) (2-6:6’pt, 27’ Negro, 32’ POR-CINO, 39’ Negro, 4’st DEFRANCO aut, 30’ Carretta,44’ Iannini, 46’ Louzada) -(2-0: 9’pt Di Lorenzo, 28’Negro)

11° VIBONESE (30.10-19.3) (1-

0: 33’pt Saraniti) - (0-0)12° Siracusa (6.11-26.3) (0-2:

22’pt Longoni, 22’st Va-lente) - (1-1: 38’pt CANE,43’ Longoni)

13° MELFI (13.11-1.4) (3-0:21’st Laezza, 26’ Gammone,30’ De Vena) - (2-1: 12’ptBOTTA, 40’ CORALLI, 11’stFoggia)

14° Taranto (20.11-5.4) (2-2:16’pt De Giorgi, 47’ TRI-PICCHIO, 21’st Paolucci,46’ CORALLI) - (0-1: 10’stCORALLI)

15° CATANZARO (27.11-9.4)(1-1: 26’st Giovinco, 47’BIANCHIMANO)

16° Foggia (3.12-15.4) (1-1:17'pt Sicurella, 47' DE AL-MEIDA aut)

17° V.FRANCAVILLA (6.12-23.4) (1-0: 9'st Nzola) –18,30

18° F.Andria (10.12-30.4) (0-0)– h 14,30

19° PAGANESE (17.12-7.5) (2-1: 3’pt Camilleri, 32’ Kosnicaut, 23’st POSSENTI) – h17,30

IL CAMMINOCatanzaro-Cosenza 0-3, 1-1; Francavilla-C 1-0, 0-0; C-Andria 3-0, 1-1; Lecce-C 3-0, 2-1; C-Paganese 0-2, 2-1; C-Messina 0-1, 1-2; Akra-gas-C 0-0, 0-1; C-Taranto 3-1, 0-1; Matera-C 4-0, 1-3; C-Melfi 2-2, 0-1;Monopoli-C 2-2, 1-1; C-Stabia 0-2, 2-2; Catania-C 3-1, 1-2; Foggia-C1-0, 2-1; C-Reggina 1-1; Siracusa-C 1-0; C-Vibonese 2-0; Casertana-C 0-0; C-Fondi 1-1

I PRECEDENTIserie B89/90 Reggina-Catanzaro 3-1 (PACIOCCO, Armenise aut, PA-CIOCCO, DE MARCO); C-R 0-088/89 R-C 0-0; C-R 1-2 (ONORATO, Miceli, ONORATO)73/74 R-C 1-0 (BONFANTI); C-R 2-1 (Rizzo, Petrini, MERIGHI)72/73 C-R 1-1 (MARMO, Spelta); R-C 2-2 (Rizzo, TAMBORINI, Spelta,FILIPPI)70/71 R-C 1-0 (SIRONI); C-R 1-1 (BONGIORNI, Gori)69/70 C-R 2-0 (Busatta, Musiello); R-C 0-068/69 C-R 2-1 (VALLONGO, Zimolo, Rigato); R-C 0-067/68 R-C 1-0 (TOSCHI); C-R 1-1 (VALLONGO, Zimolo)66/67 C-R 1-1 (Farina, FERRARIO); R-C 1-1 (CLERICI, Vanini)65/66 R-C 3-1 (BALDINI, Gasperini, SANTONICO, ALAIMO); C-R 1-2(Bui, ALAIMO, TOMASINI)coppa Italia73/74 C-R 1-0 (Ferrari)serie C14/15 C-R 1-0 (Fofana); R-C 3-1 (VIOLA, Razzitti, DI MICHELE, MAI-MONE)86/87 R-C 1-1 (SASSO, Caramelli); C-R 2-0 (Palanca, Bagnato)84/85 R-C 1-1 (Cascione, SAVIANO); C-R 4-2 (Lorenzo, Pesce, FRA-CAS, MONDELLO, Jacobelli, Sassarini)58/59 R-C 1-2 (Raise, Fanello, SOSPETTI); C-R 2-0 (Rambone, Fa-nello)57/58 R-C 2-1 (QUAIATTINI, CASISA, Ghersetich); C-R 2-1 (Gherse-tich, Rambone, LEONI)56/57 R-C 1-0 (DALFINI); C-R 2-1 (Fabrello, D'Avino, DALFINI)51/52 C-R 1-0 (Ziletti); R-C 2-1 (GEMINIANI, SIMONCELLI, Geraci)50/51 R-C 1-1 (FERRI, Ziletti); C-R 2-1 (Geraci, Alò, MASSAGRANDE)49/50 R-C 3-0 (MASSAGRANDE 2, BEGHI); C-R 1-2 (PORCINO, FER-RARI, Pallaoro)48/49 C-R 1-2 (BERCARICH, FERRARI, Pallaoro); R-C 2-1 (SPERTI,Ghendi, SANTACROCE)47/48 spareggi C-R 2-1 (Codeluppi, Geraci, BERCARICH); R-C 4-0(SPERTI 2, BERCARICH 2)45/46 R-C 1-2 (Giglio, Codeluppi, CARIDI); C-R 3-1 (Greco, Mi-niacci, Codeluppi, VERSACE)IV serie52/53 R-C 0-0; C-R 5-0 (Ziletti 2, Marini, Geraci, D'Avino)I div.32/33 R-C 1-2 (ANDREINI, Brossi, Besazza); C-R 0-1 (GRANDIS)31/32 C-R 2-2 (Ferrari, Costa, LESSI, DOSSENA); R-C 0-030/31 R-C 2-0 (GROSSI, BERTINI); C-R 1-0 (Pria) LEGA PROgirone C

Foggia 74Lecce 68Matera 57J.Stabia 54Siracusa 51V.Francavilla 50Cosenza 48Casertana (-2) 45Paganese ^ (-1) 42Catania (-7) 42F.Andria 42Fondi (-1) 41Messina 38REGGINA 35Akragas 35Monopoli 33Catanzaro 32Taranto ^ 30Vibonese 30Melfi (-1) 27

A lato Luigi Vento Cocomello, autore del gol della vittoria aMartina Franca il 25.5.1987

Classifica Prossimi turni

35° GIORNATA 15.4.2017

Calendario Amaranto

Akragas-Paganese (h 14,30)Casertana-FoggiaFondi-MessinaJ.Stabia-MateraLecce-TarantoREGGINA-CatanzaroVibonese-CataniaV.Francavilla-F.AndriaCosenza-Siracusa (h 18,30)Monopoli-Melfi

Akragas-Casertana (h 14,30)Foggia-REGGINAMessina-MelfiPaganese-ViboneseTaranto-MonopoliV.Francavilla-J.StabiaCatania-Cosenza (h 18,30)Catanzaro-SiracusaF.Andria-FondiMatera-Lecce

CATANZARO Calciocolori sociali: Rosso-giallo

pres. COSENTINO Gi. - v.p. COSENTINO Ge.

ad PECORA - ds PREITI - all. ERRA

24.4.1966 Cz-Rc 1-2 – da sin. in alto: Camozzi, Tomasini, Florio,Sbano, Alaimo, Santonico; Rigotto, Persico, Barbetta, Baldini, Neri.

27.11.1988 Rc-Cz 0-0 – da sin. in alto: Guerra, Raggi, Catanese,Bagnato, Rosin, Sasso; Onorato, Attrice, Zanin, Armenise, De Marco.

Le prime vittorie in trasfertaE’ finalmente arrivata la prima vittoria in trasferta! Ma nelleprecedenti partecipazioni ai campionati di Terza serie, inquattro stagioni la Reggina è rimasta completamente a boccaasciutta lontano da casa. La prima volta nel 1945/46, su soledieci gare; nel 57/58, nel 59/60 e nell’81/82 su 17. Nell’84/85,poi concluso con la seconda retrocessione in C2, l’unico suc-cesso arrivò a tavolino modificando il pari ottenuto aFoggia.Per dieci volte, invece, la vittoria è arrivata alla primauscita lontano dalle mura amiche: nel 46/47, quando perse glispareggi per l’ammissione al girone finale; nel 47/48, e ot-tenne l’ammissione alla nuova serie C; nel 49/50; 50/51;58/59; 64/65, anno della prima promozione in B; 77/78; 82/83,ma arrivò la prima retrocessione in C2; 94/95, terza promo-zione in B, e nel 14/15, ultimo annodella vecchia Reggina conclusocol vittorioso spareggio con Mes-sina. Prima di ora, il massimo di at-tesa del primo successo esterno èstato di 16 gare, nell’86/87, ed an-cora prima di 15 nel 62/63. Dellealtre prime volte esterne, nel48/49 alla seconda trasferta a Ca-tanzaro; alla terza per ben settevolte (51/52, 56/57, 60/61, 78/79,80/81, 92/93, 93/94); alla quartaper tre volte (74/75, 79/80, 87/88).Infine, una volta alla quinta (63/64)e alla settima (76/77), due all’ot-tava (61/62, 75/76), una alla de-cima (91/92).

A latoCz-Rc 1-1 il gol di Bian-chimano