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Stabilimento di Modena DATI AGGIORNATI AL 30/06/2010 GESTIONE AMBIENTALE VERIFICATA REG.NO I-000201

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Stabilimento di Modena

DATI AGGIORNATI AL 30/06/2010

GESTIONE AMBIENTALE VERIFICATA

REG.NO I-000201

Dichiarazione ambientale – 2010

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Dichiarazione ambientale – 2010

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Indice La scelta di SCAM per uno sviluppo sostenibile 4

La Società 5

La struttura organizzativa 6

Le linee commerciali 7 Descrizione del sito e del territorio circostante 8

Il processo di realizzazione del prodotto 13

Formulazione e confezionamento dei fertilizzanti organo-minerali 14

Formulazione e confezionamento degli agrofarmaci in pasta 15

Formulazione e confezionamento degli agrofarmaci liquidi 16

Formulazione e confezionamento degli agrofarmaci in polvere 17

Formulazione e confezionamento degli agrofarmaci termosensibili 18

Formulazione e confezionamento dei fertilizzanti fogliari 19

Confezionamento dei semilavorati 19

Stoccaggi 20

Tecnologico e manutenzione 21

Elementi di prevenzione dei rischi 21

La Politica Ambientale di SCAM 26

Il Sistema di Gestione Integrato Qualità-Ambiente-Sicurezza 28

Formazione e Addestramento 30

Rapporti con l’Esterno 30

Responsible Care 31

Dichiarazione Ambientale di prodotto 31

Aspetti ambientali significativi di SCAM 33

Obiettivi e Programma Ambientale 35

Autorizzazione Integrata Ambientale (IPPC) 41

Posizionamento rispetto alle BAT (Best Available Techniques) 41

Dati di prestazione ambientale e di sicurezza 41

Produzione e consumo di Materie Prime 43

Consumi di Acido Solforico 46

Emissioni Atmosferiche 47

Scarichi Idrici 54

Rifiuti 56

Amianto 60

Consumi Idrici 61

Consumi Energetici 62

Aspetti Ambientali Indiretti 64

Trasporto merci pericolose 65

Stato del Suolo 65

Analisi dagli Indici Infortunistici 67

Principali riferimenti legislativi relativi al sito 69

Aggiornamenti della Dichiarazione Ambientale 71

Dichiarazione di validità 71

Glossario 72

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La scelta di SCAM per uno sviluppo sostenibile

La revisione della dichiarazione ambientale è per SCAM l’occasione per riconfermare una scelta ormai de-

finita da tempo di impegnarsi per uno sviluppo sostenibile e sicuro di tutta la propria attività di impresa,

attraverso l’adozione di un efficace Sistema Integrato di Gestione della Qualità, della Sicurezza, della Sa-

lute e dell’Ambiente. Una scelta fatta propria dall’intera struttura aziendale con cui è stata discussa, con-

divisa e nel tempo realizzata grazie all’impegno continuo attraverso il quale è stato possibile affrontare le

difficoltà di realizzazione e soprattutto raggiungere significativi e ambiziosi traguardi.

Oggi SCAM può rivendicare con orgoglio il proprio impegno, comprovato da un percorso che, all’iniziale a-

dozione di un Sistema di Gestione della Qualità conforme alle norme ISO 9000, ha fatto seguire

l’implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale conforme alle norme ISO 14001 ed al Regolamen-

to EMAS e l’implementazione di un Sistema di Gestione per la Salute e la Sicurezza conforme alle norme

UNI 10617 e OHSAS 18001.

Questi riconoscimenti, comprovati e certificati da enti terzi, sono per noi la dimostrazione che quanto di-

chiarato e promesso come impegno nei confronti di clienti, istituzioni e comunità locale non erano sempli-

ci annunci né pure dichiarazioni di circostanza. Al contrario, dietro l’impegno annunciato, c’era la lucida

consapevolezza che SCAM poteva affermare la propria offerta e legittimare la propria attività quanto più i

propri prodotti, servizi, relazioni erano considerati portatori di qualità, rispetto e sicurezza per

l’ambiente, per gli utilizzatori finali ed il territorio in cui è insediata. Analoga consapevolezza esisteva sul

fatto che, per ottenere questi risultati, occorreva attivare comportamenti, iniziative, investimenti da in-

trodurre in modo coerente nella pianificazione operativa aziendale, se davvero si voleva raggiungere

l’obiettivo identificato.

Oggi con soddisfazione possiamo guardare al cammino percorso, non per trarne appagamento ma come e-

lemento rassicurante sulla capacità di progredire ulteriormente attraverso lo Sviluppo dei Sistemi di Ge-

stione e il raggiungimento di nuovi obiettivi, quali la Dichiarazione Ambientale di Prodotto per i fertiliz-

zanti organo-minerali ottenuta nel corso del 2007 attraverso la definizione e l’attuazione di un progetto

specifico.

Modena 30/08/2010

Mirko Bevini

Presidente di SCAM S.p.A.

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La Società

L’attività produttiva di SCAM iniziò per volontà di alcuni agricoltori, nel 1951 nel comune di Carpi (Mode-

na), con la produzione di fertilizzanti organo-minerali (codice NACE 20.15). Con SCAM iniziò dunque, in Ita-

lia, l’applicazione della

concimazione umo-

minerale, oggi ricono-

sciuta come pratica di

assoluta efficacia agro-

nomica, particolarmen-

te attenta alla necessi-

tà di salvaguardia

dell’ambiente naturale

e di preservazione del-

la fertilità dei terreni.

Nel 1971 l’attività venne trasferita nel sito attuale, ubicato nel comune di Modena, in Strada Bellaria 164,

dove, oltre alla produzione di fertilizzanti, è stata avviata l’attività di formulazione (miscelazione di mole-

cole stabili) e confezionamento di prodotti agrofarmaci (rispettivamente codice NACE 20.20 per la produ-

zione e codice NACE 46.75 per la vendita).

Nel 1987 SCAM fu la prima azienda, in Italia, ad introdurre e commercializzare il primo insetticida

d’origine biologica naturale, evidenziando, fin da allora, la propria filosofia aziendale.

Oggi SCAM è una S.p.A, i Soci sono prevalentemente Cooperative di Servizi per l'Agricoltura e/o di Tra-

sformazione lndustriale di Prodotti Agricoli.

Il Controllo Societario è detenuto da PROGEO (circa 90%), la più grande Cooperativa italiana produttrice di

mangimi e farine alimentari. La proprietà, statutariamente impegnata a valorizzare le produzioni dei pro-

pri soci agricoltori, è profondamente interessata ad assecondare SCAM condividendone strategie ed obiet-

tivi di qualificazione.

SCAM è un'impresa industriale e commerciale focalizzata sui concimi organo-minerali, nell'ambito dei quali

detiene la leadership nazionale; è diversificata sugli agrofarmaci e sui prodotti agrobiotecnici destinati an-

che alle produzioni agricole biologiche.

L'originalità della formula imprenditoriale, il costante sforzo di qualificazione dei processi, dei prodotti,

delle tecniche d'uso degli stessi, sono i requisiti fondamentali destinati a garantire la soddisfazione dei

clienti e fanno di SCAM il partner ideale per una agricoltura sostenibile.

Vision aziendale: Rispetto delle persone. Rispetto dell’ambiente. Profitto come mezzo per perpetuare

l’impresa e la sua capacità di soddisfare una domanda della Società. Responsabilità verso terzi interni ed

esterni.

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Mission aziendale: contribuire allo sviluppo di prodotti e processi produttivi agro-industriali-alimentari a

minore impatto ambientale e maggiore sicurezza alimentare.

La struttura Organizzativa

L’organico attuale è composto da 120 dipendenti a tempo indeterminato (di cui circa 50 alla produzione).

La struttura organizzativa di SCAM e gli ambiti di responsabilità ed autonomia previsti per i diversi ruoli

presenti in Azienda sono definiti all’interno dell’Organigramma Aziendale.

Al di là delle deleghe definite dalla Direzione Generale, i Responsabili delle varie funzioni aziendali sono

chiamati a contribuire alla diffusione e all'applicazione dei Sistemi di Gestione Qualità, Ambiente, Salute e

Sicurezza garantendone il costante miglioramento.

La responsabilità diretta del personale, in relazione a comportamenti ambientalmente corretti della pro-

pria attività, rappresenta il requisito fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi ambientali di

SCAM. In relazione a tale impostazione, promossa dalla Direzione Generale, il Responsabile dei Sistemi di

Gestione ha individuato le esigenze di controllo e di verifica interna relative ad attività, prodotti, servizi

onde assicurare il rispetto degli standard di qualità ambientale stabiliti dal Sistema di Gestione Ambienta-

Presidente

Direttore Operativo

Resp.Svil Ris Umane e Sistemi di Gestione Ammin – Finanza - CdG

Resp Commerciale Resp. Logis di Stabil Resp. Gest Att Indust

Coord Log. di Stabilimento

Logistica in Entrata Logistica in Uscita

Area Manager Resp. Approvvigionamenti (Apponi-Campioli-Cantergiani)

Sales Activity Manager (SAM)

Assist Attività Indust

Reparto Fertilizzanti Reparto Agrofarmaci

Responsabile EDP Resp. Contabilità Analitica Resp. Contabilità Generale Resp. Flussi Finanziari

Verificatore Sistemi di Gestione

Ufficio Cassa

Responsabile Laboratorio

Resp Gestione Manutenzioni

Comitato Direzione Operativa

Resp Svil Operativo Si-stemi di Gestione

Coord Attiv Prev QAS

Resp Sviluppo Agrofarmaci Resp.Sviluppo Fert e Mrkg Operativo

Esperto Prodotti

Resp. Amm Rapp. di Lavo-ro

Addetti Servizi Interfunziona-li

Addetti.Servizi Marke-ting e Utility

Specialista Informatica in Rete

Contabilità clienti

Resp Gest Sviluppo RU e Servizi Interf

Commissione Indi-rizzi Strategici

Commissione Marketing

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le. La Direzione Generale, a sua volta, ha predisposto le tecnologie, le risorse finanziarie adeguate ed ha

assegnato a personale addestrato il compito di tali verifiche.

Nello svolgimento delle proprie funzioni, il Responsabile dei Sistemi di Gestione si avvale dei Verificatori

dei Sistemi di Gestione.

Le linee commerciali La gamma di prodotti che SCAM propone è composta da:

� prodotti per la nutrizione vegetale, ovvero:

- fertilizzanti organo-minerali;

- ammendanti;

- concimi organici;

- chelati di ferro;

- biostimolanti fisionutrizionali;

- fertilizzanti fogliari;

- fertiirriganti idrosolubili.

� prodotti per la difesa vegetale, ovvero:

� prodotti agrobiologici (che vengono solamente commercializzati o eventualmente confezio-

nati, ma non formulati nello stabilimento di SCAM S.p.A.), impiegati sia per la nutrizione

che per la difesa vegetale, come bioinsetticidi (vedi figura a lato), trappole sessuali, insetti

utili, ecc… SCAM dispone di una presenza qualificata e razionale su tutto il territorio nazionale. La rete

insetticidi fungicidi acaricidi erbicidi

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vendita SCAM è in possesso delle più avanzate tecnologie informatiche e telematiche ed è così in grado di

fornire, tempestivamente, ogni tipo di consulenza ai propri clienti o ad altri interlocutori interessati.

SCAM è territorialmente organizzata in aree commerciali presidiate permanentemente da altrettanti capi-

area.

I clienti SCAM possono:

• contare su prodotti e servizi accurati e sperimentati per ogni tipo di coltura e pratica agronomica;

• disporre del supporto di una rete di collaboratori composta da agenti e promotori di vendita tecnicamen-

te preparati e costantemente presenti sul territorio;

• avvalersi delle più avanzate tecnologie disponibili per sviluppare soluzioni di commercio elettronico bu-

siness to business.

Il fatturato del 2009 è stato di 47,42 milioni di Euro.

Descrizione del sito e del territorio circostante

La costruzione dei vari fabbricati del sito attuale,

ubicato nel comune di Modena, in Strada Bellaria

164 (vedi Figura 1) è stata effettuata a partire dal

1971 fino alla fine degli anni ’80.

Lo stabilimento occupa una superficie complessiva

di 147.000 mq, di cui 35.000 mq coperti.

Nell’ambito dell’ attuale P.R.G. del Comune di Mo-

dena, l’area sulla quale insiste il sito è classificata

come area ad uso industriale.

Come si può notare dalla pianta riportata di seguito

(figura 2), l’area confina con terreni ad uso agrico-

lo sui lati nord e ovest, con l’autostrada A1 a sud e

con la strada statale 12 Nuova Estense a est, oltre

la quale sono presenti altri terreni agricoli.

Figura 1 – Territorio Provinciale di Modena

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Figura 2 – Planimetria dello Stabilimento in scala 1:20000 con evidenziato il territorio circostante

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Le indagini sulle caratteristiche geotecniche dell’area su cui insiste lo stabilimento hanno rilevato che il

terreno è pianeggiante e composto da strati argillosi a bassa permeabilità e buona consistenza, con pre-

senza di falde freatiche ad una profondità maggiore di 12 metri.

Tab.1: caratteristiche litostratigrafiche e geotecniche area SCAM

Profondità (m) Tipo di terreno 0 – 5 Argille

5 – 6 Sabbie e limo argilloso intercalate con argille compatte

6 –12 Argille compatte alternate a limo argilloso e lenti di sabbia e limo

12 – 14 Sabbia sciolta, sabbia densa e/o ghiaia

Tab.2: posizionamento falde freatiche area SCAM

Profondità (m) Tipo di falda

2 – 6 Pseudofalda sospesa, praticamente immobile e dotata di debole trasmissività

12 – 30 Prima falda (non ad uso potabile); flusso da sud verso nord

oltre 40 Seconda falda profonda (ad uso potabile); flusso da sud verso nord

Secondo la classificazione sismica del territorio la zona è classificata a basso rischio sismico (zona 3 della

vigente classificazione).

Per quanto riguarda le condizioni climatiche (temperatura, velocità del vento, direzione del vento e pres-

sione atmosferica), i dati vengono rilevati e registrati in continuo da una stazione meteo presente presso

l’azienda. Questi dati vengono trasmessi via modem, in tempo reale, ad ARPA e Vigili del Fuoco.

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A seguire si riporta in Figura 3 la planimetria della stabilimento con l’indicazione dei reparti produttivi e

dei magazzini.

Figura3 – Planimetria in scala 1:1.000 dello Stabilimento

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LEGENDA E1 MAGAZZINO PRODOTTI FINITI NOCIVI, NON CLASSIFICATI, NON INFIAMMABILI E2 MAGAZZINO PRODOTTI FINITI TOSSICI E MOLTO TOSSICI NON INFIAMMABILI E3 MAGAZZINO PRODOTTI FINITI INFIAMMABILI E4 IMBALLI G MATERIE PRIME NON INFIAMMABILI G1 MATERIE PRIME A BASE DI ZOLFO H MATERIE PRIME E SOLVENTI INFIAMMABILI H1 PRODOTTI FINITI LIQUIDI NON PERICOLOSI (liquidi a base acqua ed olio) H2 BANCALI I1 DEPOSITO RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI I2 MAGAZZINO RICAMBI MECCANICI IE ISOLA ECOLOGICA (deposito rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi) MS - MT MAGAZZINO ETICHETTE E MAGAZINO BOBINE IDROSOLUBILI

M1-M2-M3 MAGAZZINO IMBALLI E PRODOTTI FINITI: polveri non classificabili ed irritanti, liquidi a base acqua ed olio, fertilizzanti fogliari

N1 - N2 IMBALLI O FRIGO PRODOTTI LINEA BIOLOGICA S0 SERBATOIO CONTENENTE ACQUE DI RAFFREDDAMENTO DA 5 m3 S11 SERBATOIO FUORITERRA CONTENENTE OLIO BIANCO (35 m3) S12 SERBATOIO INTERRATO CONTENENTE SOLVENTI(25 m3) S13 – S14 SERBATOI INTERRATI CONTENENTI SOLVENTI (35 m3) S15 SERBATOIO INTERRATO CONTENENTE SOLVENTI (10 m3) S5 - S6 SERBATOI FUORITERRA CONTENENTE SEMILAVORATI (20 m3) S7 SERBATOIO INTERRATO CONTENENTE GASOLIO (10 m3) A1 REPARTO FORMULAZIONE POLVERI COLORATE A2 Attualmente inutilizzato A3 REPARTO CONFEZIONAMENTO POLVERI COLORATE B1 REPARTO FORMULAZIONE POLVERI BIANCHE E MICRONIZZATE B2 REPARTO CONFEZIONAMENTO POLVERI BIANCHE E MICRONIZZATE C1 REPARTO FORMULAZIONE LIQUIDI C2 REPARTO CONFEZIONAMENTO LIQUIDI D1 REPARTO FORMULAZIONE PASTE FLUIDE D2 REPARTO CONFEZIONAMENTO PASTE FLUIDE F1 REPARTO FORMULAZIONE - CONFEZIONAMENTO POLVERI TERMOSENSIBILI F2 REPARTO FORMULAZIONE - CONFEZIONAMENTO POLVERI TERMOSENSIBILI F3 REPARTO CONFEZIONAMENTO FERTILIZZANTI FOGLIARI F4 REPARTO FORMULAZIONE, CONFEZIONAMENTO E DEPOSITO MATERIE PRIME PER FERTILIZZANTI FOGLIARI OM - OE OFFICINA MECCANICA/ELETTRICA CF1 MATERIE PRIME FERTILIZZANTI ORGANO-MINERALI CF2 IMPIANTO DI PRODUZIONE FERTILIZZANTI ORGANO-MINERALI CF3 IMPIANTO DI CONFEZIONAMENTO FERTILIZZANTI ORGANO-MINERALI CF4 PRODOTTI FINITI FERTILIZZANTI ORGANO-MINERALI IN CUMULI CF5 MAGAZZINO PRODOTTI FINITI FERTILIZZANTI ORGANO-MINERALI IN BIG-BAGS CF6 – CF7 PRODOTTI FINITI FERTILIZZANTI ORGANO-MINERALI IN SACCHI (SU PALLET) CF8 BANCALI CF9 BOBINE MB MAGAZZINO BOBINE DB DEPURATORE BIOLOGICO PER ACQUE CIVILI PA POMPE ANTINCENDIO PS POMPE ACQUA DI SERVIZIO BG BOX GAS TECNICI LB LABORATORIO CHIMICO GE GRUPPI ELETTROGENI L ZONA STOCCAGGIO ACQUE TECNOLOGICHE V8 VASCA ACQUE PRIMA PIOGGIA E SPEGNIMENTO INCENDI REPARTO AGROFARMACI; V9 VASCA ACQUE PRIMA PIOGGIA REPARTO FERTILIZZANTI; V10 DISOLEATORE VA VASCA ACQUE PER SPEGNIMENTO INCENDI Ex/y PUNTO DI EMISSIONE IN ATMOSFERA – Vedi paragrafo “Emissioni Atmosferiche” CT/z CENTRALI TERMICHE

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Il processo di realizzazione del prodotto

SCAM progetta prodotti utilizzati per la nutrizione vegetale (Fertilizzanti Organo-Minerali, Fertilizzanti Fo-

gliari) e prodotti utilizzati per la protezione vegetale (Agrofarmaci).

Le principali fasi della progettazione, comprendenti le attività che vanno dalla valutazione

dell’opportunità di introdurre in gamma un nuovo prodotto fino al suo inserimento nel catalogo prodotti di

SCAM, si differenziano a seconda che si tratti di prodotti Fertilizzanti o di prodotti Agrofarmaci. Per questi

ultimi, SCAM non svolge attività di ideazione e sintesi di nuove molecole, ma progetta nuove formulazioni

partendo da sostanze attive note, autorizzate dagli enti competenti e già presenti sul mercato.

Le attività svolte nel sito di SCAM per la realizzazione dei prodotti, che essa poi commercializza, possono

essere così raggruppate:

• formulazione e confezionamento dei fertilizzanti Organo-Minerali;

• formulazione e confezionamento dei prodotti agrofarmaci in pasta;

• formulazione e confezionamento dei prodotti agrofarmaci liquidi, a base acqua e a base solvente;

• formulazione e confezionamento dei prodotti agrofarmaci in polvere;

• formulazione e confezionamento dei prodotti agrofarmaci termosensibili;

• formulazione e confezionamento dei fertilizzanti fogliari;

• confezionamento dei semilavorati prodotti da terzi (prodotti agrobiologici, fertilizzanti fogliari e agro-

farmaci).

La produttività potenziale media annua degli impianti è la seguente:

� 110.000 tonnellate di fertilizzanti Organo-Minerali,

� 6.000 tonnellate di prodotti agrofarmaci,

� 3.000 tonnellate di integratori nutrizionali.

SCAM inoltre commercializza prodotti a marchio di terzi per i quali svolge solo le attività di acquisto, stoc-

caggio e redistribuzione.

Altre attività svolte nel sito sono quelle che riguardano:

- stoccaggio di materie prime e prodotti finiti;

- deposito temporaneo di rifiuti;

- manutenzione;

- analisi chimico-fisiche di materie prime, di prodotti ed ambientali;

- ristorazione per i dipendenti.

In particolare le lavorazioni si svolgono come di seguito riportato:

• per il reparto fertilizzanti, 3 turni di lavoro giornalieri per 10 mesi all’anno;

• per la produzione di agrofarmaci, un solo turno per cinque giorni alla settimana per 11 mesi

all’anno.

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Si descrivono nelle pagine seguenti, con l’ausilio di diagrammi di flusso, le specifiche attività condotte nel

sito e i relativi elementi connessi.

REPARTO FERTILIZZANTI ORGANO-MINERALI

FORMULAZIONE E CONFEZIONAMENTO DEI

FERTILIZZANTI ORGANOMINERALI

La prima fase del ciclo di formulazione dei fertilizzanti organo-minerali è il dosaggio delle materie prime,

le quali vengono prelevate dal magazzino di stoccaggio tramite pale meccaniche e caricate in apposite

tramogge dosatrici. Le mate-

rie prime dosate sono scari-

cate su un nastro trasportato-

re, per mezzo del quale giun-

gono ad un miscelatore in cui

avviene la fase di omogeneiz-

zazione, ovvero un mescola-

mento meccanico con acqua.

Attraverso un elevatore a

tazze il formulato omoge-

neizzato viene trasportato

all’impianto di granulazione,

costituito da un cilindro ro-

tante all’interno del quale

viene spruzzata acqua e

blow-down (soluzione di sol-

fato ammonico proveniente

dallo scrubber di abbattimen-

to dell’ammoniaca). Per ef-

fetto della forza centrifuga

avviene l’aggregazione delle

materie prime in granuli.

Nelle fase di granulazione

viene impiegato blow down

e/o acqua di prima pioggia o di pozzo. I granuli umidi sono sottoposti ad un trattamento di essiccazione

con aria calda e quindi ad uno stadio di raffreddamento con aria a temperatura ambiente all’interno di ci-

lindri rotanti. Terminata la fase di raffreddamento il formulato passa attraverso un sistema di vagli. La

acqua da pozzo e/o di prima pioggia

acqua da pozzo e/o di prima pioggia

Scrubber per l’abbattimento dell’NH 4

Blow-down * = soluzione di solfato di ammonio

rifiuti

acqua

Acido solforico acqua

Blow-down *

rifiuti

rifiuti

rifiuti

materie prime

stoccaggio in box

carico in tramoggia e dosaggio

omogeneizzazione microelementi

granulazione

essiccazione

raffreddamento

vagl iatura

ricopritura

stoccaggio in cumuli

confezionamento big bags

confezionamento sacchi

pesatura

pallettizzazione

stoccaggio prodotto finale

antimpaccante (polvere e liquido)

materiale da

imballaggio

materiale da imballaggio

materiale da imballaggio

macinazione

aria

metano

E1/2

E1/1

E1/2

E1/4

E1/3

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frazione di prodotto che presenta la granulometria desiderata è sottoposta allo stadio di ricopritura con

resine antimpaccanti che forniscono ai granuli una maggior resistenza fisica, evitandone la frantumazione

durante lo stoccaggio e il confezionamento. Al termine della fase di ricopritura, il prodotto viene pesato e

trasportato, attraverso un nastro trasportatore all’interno del magazzino dedicato dove viene stoccato in

cumuli. Ciascun cumulo è dotato di un sistema di raffreddamento ad aria compressa al fine di prevenire

fenomeni di surriscaldamento e impaccamento.

Successivamente, una pala meccanica preleva il prodotto dai cumuli e lo carica nelle tramogge di alimen-

tazione delle linee di confezionamento.

Il prodotto viene confezionato in sacchi da 25-50 kg (successivamente pallettizzati e stoccati) oppure in

big-bags da 500-600 kg.

I punti di emissione (E1/1-E1/2-E1/3-E1/4) del reparto sono dotati di sistema filtrante a tessuto per mini-

mizzare l’emissione in atmosfera di polveri. Tali sistemi sono provvisti di appositi misuratori di differenza

di pressione, che consentono di controllarne l’efficienza, al fine di potere intervenire in caso si verifichino

intasamenti o rotture nel sistema stesso.

In aggiunta a ciò, l’emissione E1/1 è convogliata ad un impianto di abbattimento ad umido (scrubber), i cui

parametri principali (quali la temperatura e la differenza di pressione tra la corrente in entrata ed in usci-

ta dal sistema in oggetto) sono rilevati e registrati in continuo.

Nel corso del secondo semestre 2007 SCAM ha provveduto ad eliminare il punto emissione E1/7, collegato

al confezionamento di prodotto in big-bags, con conseguente allacciamento delle macchine ad esso asser-

vite all’emissione E1/2. Questo intervento, che ha permesso l’eliminazione di un punto emissione, non ha

comportato modifiche né in termini di concentrazione né in termini di portata dell’emissione E1/2.

REPARTO AGROFARMACI

FORMULAZIONE E CONFEZIONAMENTO DEGLI AGROFARMACI IN PASTA Le materie prime composte da principi attivi e coformulanti in polvere, vengono caricate nelle tramogge

collegate a due miscelatori. Nei miscelatori si ha l’aggiunta di principi attivi e coformulanti in forma liqui-

da e dell’acqua di formulazione proveniente dalla rete idrica del reparto.

Le materie prime vengono omogeneizzate e il prodotto semilavorato così ottenuto viene convogliato, tra-

mite pompe, ad un mulino, in cui avviene il primo stadio di macinazione. Successivamente il formulato co-

sì ottenuto viene sottoposto ad un’ulteriore miscelazione, finalizzata a favorire la sospensione del formu-

lato. Dopo questo secondo stadio di miscelazione, il formulato viene sottoposto ad una nuova fase di maci-

nazione con mulino a microsfere al fine di ottenere una granulometria ottimale del formulato. Il mulino a

microsfere è dotato di un sistema di raffreddamento ad acqua a circuito chiuso e di apparecchiature per la

rilevazione di temperatura e pressione. Un’ulteriore fase di miscelazione prepara il formulato per la mi-

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scelazione finale, durante la quale si ag-

giungono sostanze addensanti, previa lo-

ro preparazione in un miscelatore dedi-

cato.

Terminati gli step di formulazione, il

prodotto viene trasportato nel locale a-

diacente adibito al confezionamento de-

gli agrofarmaci in pasta. Qui sono attive

due linee di confezionamento dedicate a

due diversi formati di confezione (tani-

che da 5 – 10 lt e bottiglie da 0,25 - 1 lt)

entrambe asservite al punto di emissione

E6/3.

Il punto di emissione E6/1, asservito al

reparto formulazione, è dotato di siste-

ma filtrante a tessuto per minimizzare

l’emissione in atmosfera di polveri. Tale

sistema è provvisto di apposito misuratore e registratore di differenza di pressione, che consente di con-

trollarne l’efficienza, al fine di potere intervenire in caso si verifichino intasamenti o rotture nel sistema

stesso.

FORMULAZIONE E CONFEZIONAMENTO DEGLI AGROFARMACI LIQUIDI

I prodotti agrofarmaci liquidi possono essere a base acqua, a base solvente (xilolo, solvesso, arcolsolv PM,

arcolsolv DPM, cicloesanone) o pro-

dotti a base di olio minerale bian-

co. Per il trasporto di solventi e o-

lio minerale bianco (stoccati in ser-

batoi) vengono utilizzate pompe

collegate a tubazioni dedicate.

La miscelazione avviene all’interno

di due miscelatori, eventualmente

riscaldati con utilizzo di acqua inse-

rita in un circuito chiuso. Il prodot-

to viene successivamente movimen-

tato ed inviato direttamente alle

linee di confezionamento oppure

principi attivi

carico materie prime

miscelazione

Stoccaggio intermedio

Confezionamento

acqua o solvente

Acqua riscaldamento/raffreddamento camicia miscelatore (circuito chiuso)

Scrubber

soda acqua

E5/2

materiale da imballaggio

azoto

E5/3

E5/4

pallettizzazione

stoccaggio prodotto

finale

materiale da

imballaggio rifiu

coformulanti

rifiuti

carboni esausti

rifiuto acquoso

rifiuti

rifiuti

rifiuti rifiuti

acqua

rifiuti

Acqua per raffreddamento circuito chiuso

principi attivi

carico in tramoggia

Miscelazione M1/M2 componenti liquidi acqua

I° macinazione (mulino colloidale)

miscelazione *

II° macinazione (mulino a microsfere)

Stoccaggio intermedio *

confezionamento bottiglie da 5 --10 lt

confezionamento bottiglie da 0,25 - 1 lt

pallettizzazione

stoccaggio prodotto finale

addensante

materiale da

imballaggio

materiale da

imballaggio

materiale da

imballaggio

E6/3

E6/1

coformulanti

miscelazione

azoto azoto

E6/3

miscelazione *

miscelazione *

rifiuti

Dichiarazione ambientale – 2010

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stoccato provvisoriamente in 3 cisterne. Tali cisterne vengono comunque vuotate a fine giornata.

A servizio delle operazioni di formulazione degli agrofarmaci liquidi opera un sistema di aspirazione ed ab-

battimento, che raccoglie polveri e vapori provenienti dai miscelatori. L’abbattimento viene realizzato

tramite un sistema composto da uno scrubber (funzionante con una soluzione acquosa di soda) e da un fil-

tro a carboni attivi; le emissioni, dopo il trattamento, sono espulse al camino esterno E5/2.

Prima del confezionamento, che può avvenire in quattro linee distinte, il prodotto può essere filtrato. La

fase di confezionamento è asservita a due punti di emissione E5/3 ed E5/4.

FORMULAZIONE E CONFEZIONAMENTO DEGLI AGROFARMACI IN POLVERE SCAM produce agrofarmaci in polvere che possono essere raggruppati nelle seguenti tipologie:

• polveri bianche,

• polveri colorate,

• polveri micronizzate.

Alla produzione ed al confezio-

namento degli agrofarmaci in

polvere sono dedicati specifici

locali, rispettivamente per: for-

mulazione delle polveri colorate,

confezionamento delle polveri

colorate, reparto di formulazione

delle polveri bianche e microniz-

zate, reparto di confezionamento

delle polveri bianche e microniz-

zate.

All’avvio delle fasi di formulazio-

ne dei prodotti in polvere, le ma-

terie prime vengono immesse

nelle rispettive tramogge di cari-

co asservite a ciascun impianto.

Dalle tramogge le materie passa-

no tramite meccanismi di movi-

mentazione (coclee o ventilatori)

negli impianti dedicati alla maci-

nazione (qualora questa fase sia

prevista) o alla micronizzazione, ovvero una macinazione realizzata con l’utilizzo di aria compressa per ot-

tenere un prodotto più fine (polveri micronizzate).

rifiuti Carico in tramoggia

Setaccio

Miscelazione

Tramoggia

di carico mulino

Macinazione

Trasporto pneumatico

Filtrazione

Omogeneizzazione

Confezionamento

pallettizzazione

stoccaggio prodotto

materiale da imballaggio

materiale da imballaggio

E3/1

Materie Prime

azoto

acqua per raffreddamento (circuito chiuso)

rifiuti

rifiuti

E4/1

Dichiarazione ambientale – 2010

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Successivamente alla miscelazione, ed eventuale macinazione delle materie prime, si procede alla fase di

omogeneizzazione finale. Al termine della fase di formulazione il prodotto, tramite linee dedicate, viene

convogliato alle macchine di confezionamento. Le polveri bianche e micronizzate possono essere stoccate

temporaneamente in quattro silos.

Per le fasi di confezionamento vengono utilizzate diverse linee di confezionamento: tre per le polveri

bianche e micronizzate e tre per le polveri colorate.

Qualora sia necessario, la formulazione di polveri colorate può essere effettuata con inertizzazione duran-

te la fase di macinazione (mediante aggiunta di azoto presente in un apposito serbatoio). Tale impianto è

provvisto di un sistema di rilevazione in continuo della percentuale di ossigeno nell’impianto dedicato alla

macinazione.

A servizio dell’intero reparto di produzione degli agrofarmaci in polvere operano due impianti di aspirazio-

ne ed abbattimento a maniche (uno per le polveri colorate, uno per le polveri bianche e micronizzate) in

cui vengono convogliate tutte le polveri emesse dalle varie fasi del processo. Gli impianti sono dotati di

doppio stadio di filtrazione (filtro di primario e filtro di secondario in serie). I punti di emissione

all’esterno sono due: E3/1 ed E4/1.

FORMULAZIONE E CONFEZIONAMENTO DEGLI AGROFARMACI TERMOSENSIBILI

SCAM produce prodotti termosensibili formulati e confezionati a temperatura ambiente all’interno di due

impianti di diversa capacità. I prodotti termosensibili sono sostanze che a contatto con sorgenti di calore

danno luogo a fenomeni di lenta

combustione in assenza di fiamma.

Altri prodotti della stessa natura

sono formulati da terzi e soltanto

confezionati da SCAM. Nell’ambito

delle linee di formulazione le ma-

terie prime vengono caricate in

tramoggia (sulla quale sono presen-

ti delle sonde per la rilevazione in

continuo della temperatura tarate

ad una temperatura max di 40°C) e

da qui avviate al miscelatore. Alla

fase di miscelazione segue quindi la fase di confezionamento mediante linee automatiche.

I punti di emissione dei due impianti (E8/1 – E9/1) sono dotati di sistema filtrante a tessuto per minimizza-

re l’emissione in atmosfera di polveri. Tali sistemi sono provvisti di appositi registratori di differenza di

pressione, che consentono di controllarne l’efficienza, al fine di potere intervenire in caso si verifichino

intasamenti o rotture nel sistema stesso.

Carico in tramoggia

Miscelazione

Confezionamento

materie prime

materiale da imballaggio

E8/1

pallettizzazione

stoccaggio prodotto finale

materiale da imballaggio

rifiuti

rifiuti

rifiuti

E9/1

Dichiarazione ambientale – 2010

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FORMULAZIONE E CONFEZIONAMENTO DEI FERTILIZZANTI FOGLIARI

I fertilizzanti fogliari sono lavorati in reparti dedicati; alcune materie prime devono essere preventivamen-

te frantumate prima della miscelazione; altre

materie prime possono invece essere inserite di-

rettamente nella tramoggia collegata al miscela-

tore. Alla miscelazione segue il confezionamento

del prodotto. Le confezioni sono poi pallettizzate

con l’utilizzo di film estensibile e trasportate ai

magazzini di stoccaggio.

Le emissioni che si generano in fase di miscela-

zione vengono convogliate ad un sistema di ab-

battimento a maniche, collegato con il punto di

emissione E7/2. Le polveri generate durante il

confezionamento vengono convogliate al sistema

di abbattimento a maniche filtranti collegato con il punto di emissione E7/1.

Tali sistemi sono provvisti di appositi strumenti per il monitoraggio della differenza di pressione, che con-

sente di controllarne l’efficienza, al fine di potere intervenire in caso si verifichino intasamenti o anomalie

nel sistema stesso.

CONFEZIONAMENTO DEI SEMILAVORATI (prodotti agrobiologici, fertilizzanti fogliari e agrofarmaci)

SCAM acquista prodotti agrobiologici, alcuni tipi di fer-

tilizzanti fogliari e prodotti agrofarmaci già formulati e

li commercializza con il proprio marchio.

Tali semilavorati vengono confezionati utilizzando li-

nee di diversi reparti, a seconda che si tratti di prodot-

ti in polvere, granuli, pasta o liquidi.

Le confezioni sono poi pallettizzate con l’utilizzo di

film estensibile e trasportate ai magazzini di stoccag-

gio.

Legenda: il punto di emissione relativo a questo processo varia in funzione del reparto in cui avviene il confeziona- mento (p. es. se il confezionamento viene effettuato nel reparto “formulazione e confezionamento dei fertilizzanti fogliari” l’emissione avviene nel punto E7/1 – cfr. paragrafo precedente). EX/Y

Confezionamentomateriale da imballaggio

pallettizzazione

stoccaggio prodotto finale

materiale da imballaggio

Materie Prime

EX/Y

Sbriciolamento

Miscelazione

Materie Prime

Confezionamento materiale da imballaggio

pallettizzazione

stoccaggio prodotto finale

materiale da imballaggio

E7/1

E7/2

rifiuti

rifiuti

Dichiarazione ambientale – 2010

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STOCCAGGI

Per le materie prime, i prodotti, i materiali di imballaggio, i materiali per manutenzione ed i rifiuti sono

predisposte apposite aree di stoccaggio all’interno del sito, riassunte nelle Tabelle 1 e 2 sottostanti.

Le materie prime ed i materiali di confezionamento utilizzati, e i prodotti finiti ottenuti sono stoccati

all’interno di magazzini ed aree specifiche. SCAM ha posto particolare attenzione a garantire l’idoneità dei

locali utilizzati rispetto alle caratteristiche di pericolosità dei materiali contenuti. Tutti i magazzini sono,

quindi, dotati delle necessarie attrezzature per la prevenzione di incendi ed altri eventi incidentali: siste-

mi antincendio (vedi paragrafo “Elementi di prevenzione dei rischi” a pag. 22), barriere rialzate agli in-

gressi, pozzetti o vasche di raccolta delle acque, ecc.

Sono inoltre presenti in sito locali e contenitori per lo stoccaggio delle sostanze utilizzate nelle attività di

manutenzione e un serbatoio per il gasolio (utilizzato per i mezzi per la movimentazione interna).

Tabella 1

Tabella 2

Il deposito temporaneo dei rifiuti, preliminare al loro invio allo smaltimento o al recupero effettuati ester-

namente al sito, avviene all’interno di appositi locali chiusi, in zone riparate dagli agenti atmosferici, o in

corrispondenza dell’isola ecologica in cui sono presenti container o box dedicati.

Materiale Zona di stoccaggio

Materiale da imballaggio prima-rio (bobine per sacchi, bottiglie, fusti)

Magazzino M1 e MT Magazzino MB Zona CF9 Zone N1 e N2

Materiale da imballaggio secon-dario e terziario (etichette, film plastico e cartoni)

Magazzini MS Imballi

Materiale da imballaggio terzia-rio (pallets e gabbie metalliche)

Zona CF8 e zona H2

Bombole Box antideflagranti

Gasolio Serbatoio interrato S7

Manute

n-

zioni

Materiali di recupero per ripara-zioni

Piazzale adiacente l’area H2

Rifiuti pericolosi Fabbricato I1 Fusti metallici omologati Fustibox Fusti in plastica Isola Ecologica Fusti metallici non conformi Rifiuti ferrosi Carta e cartone puliti Plastica pulita

Isola Ecologica

Imballaggi in carta e plastica contaminati

Compattatore

Legno (Pallets rotti) Isola Ecologica Cisternette da 1 m3 e gabbie usate

Area dedicata adiacen-te al Fabbricato I1

Inerti da demolizione Isola Ecologica

Rifiuti liquidi

Vasche V1-V5 (acque tecniche) Vasca V8 (acque meteo-riche reparto agrofar-maci e di spegnimeto incendi)

Rif

iuti

Fanghi da trattamento acque tecniche

Vasche V6-V7

Materiale Zona di stoccaggio Materie prime fertiliz-zanti organo-minerali

Magazzino con box divisori (CF1)

Acque meteoriche repar-to fertilizzanti

Vasca V9

Materie prime non in-fiammabili per agrofar-maci e fertilizzanti fo-gliari

Magazzino G

Materie prime a base di zolfo per agrofarmaci e fertilizzanti fogliari

Magazzino G1

Materie prime liquide infiammabili e solventi per agrofarmaci

Magazzino H Serbatoi interrati (S12 – S15)

Mate

rie p

rim

e

Azoto Serbatoio esterno adiacente zona B1

Fertilizzanti organo-minerali

Magazzino CF4 per stoccaggio del semilavorato in cumuli Magazzino CF5 per prodotto finito confezionato in big bags CF6-CF7 Piazzali esterni per bancali prodotto finito confe-zionato in sacchi

Agrofarmaci e fertiliz-zanti fogliari

Magazzini M1 –M2 – M3 ed E1 per prodotti non tossico-nocivi e non infiammabili Magazzino E2 per tossico-nocivi Magazzino E3 per infiammabili

Pro

dott

i

Prodotti biologici Cella frigorifera (O)

Dichiarazione ambientale – 2010

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TECNOLOGICO E MANUTENZIONE

In supporto alle varie attività svolte da SCAM, sono operativi in sito vari elementi tecnologici qui sintetiz-

zati.

• Cabine decompressione metano per ridurre la pressione di rete;

• Centrali termiche a gas metano con funzioni di riscaldamento degli ambienti e di produzione di acqua

calda;

• Bagnomaria per il riscaldamento preliminare di alcune materie prime e coformulanti liquidi;

• Cabine elettriche di trasformazione dell’energia in ingresso al sito;

• Gruppi elettrogeni, funzionanti a gasolio, per la fornitura energetica di emergenza;

• Pozzi per l’emungimento di acqua per produzione e sistema antincendio.

• Impianti per la produzione di aria compressa principalmente per le linee di confezionamento.

• Rete fognaria: la rete interna è differenziata per acque tecniche (che provengono dal lavaggio impian-

ti) confluenti alle cinque vasche di accumulo; acque civili (che, previo trattamento con depuratore

biologico, vengono immesse in estensione di pubblica fognatura); acque meteoriche, per le quali la

porzione di prima pioggia viene raccolta in apposite vasche e quindi smaltita o recuperata; le acque di

seconda pioggia sono invece rilasciate in estensione di pubblica fognatura. Le acque di spegnimento

incendi che possono prodursi in caso di evento incidentale e che si riversano sul piazzale confluiscono

anch’esse alla vasca di raccolta delle acque di prima pioggia del reparto agrofarmaci per essere poi

smaltite

• Depuratore biologico: per la depurazione delle acque civili mediante un trattamento di ossidazione

biologica con fanghi e successiva decantazione.

• Mezzi di movimentazione: la movimentazione delle merci nel sito viene svolta mediante carrelli eleva-

tori (muletti), sia diesel che elettrici, e transpallet elettrici. Due pale meccaniche sono impiegate per

movimentare le materie prime per la produzione dei fertilizzanti organo-minerali e i fertilizzanti semi-

lavorati dal cumulo di stoccaggio alla tramoggia di alimentazione delle linee di confezionamento.

• Disoleatore per il sistema di lavaggio dei mezzi per la movimentazione interna.

• Officina meccanica ed elettrica: nel corso del 2007, a seguito dell’ottenimento dell’autorizzazione da

parte dell’autorità competente, il punto emissione asservito all’officina è stato modificato da ricambio

aria-ambiente ad emissione convogliata in grado di captare i fumi di saldatura. Tale aspirazione viene

attivata soltanto nei periodi di operatività della saldatrice.

ELEMENTI DI PREVENZIONE DEI RISCHI

SCAM, in conseguenza delle sostanze presenti in sito collegate alla formulazione di prodotti agrofarmaci,

rientra nel campo di applicazione del Decreto Legislativo 334/99, così come integrato dal D.Lgs 238/2005 –

Seveso III, e pertanto ha provveduto alla redazione di un Rapporto di Sicurezza, inviato alle autorità com-

petenti, in cui vengono riportate informazioni atte a dimostrare che:

� i pericoli di incidente rilevante sono stati individuati e sono state adottate le misure necessarie per

prevenirli e per limitarne le conseguenze per l'uomo e per l'ambiente (per esempio la presenza di un

Dichiarazione ambientale – 2010

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impianto antincendio composto tra l’altro da una rete idrica antincendio collegata a gruppo elettroge-

no dedicato; dispositivi sprinkler automatici acqua/schiuma; porte tagliafuoco, ecc…);

� la progettazione, la costruzione, l'esercizio e la manutenzione di qualsiasi impianto, deposito, attrez-

zatura e infrastruttura, connessi con il funzionamento dello stabilimento, che hanno un rapporto con i

pericoli di incidente rilevante nello stesso, sono sufficientemente sicuri e affidabili;

� sono stati forniti all'autorità competente gli elementi utili per l'elaborazione del piano d'emergenza e-

sterno per la popolazione, al fine di prendere le misure necessarie in caso di incidente rilevante.

L’aggiornamento del Rapporto di Sicurezza, in conformità a quanto previsto dal D.Lgs. 238-2005 ed in virtù

della riclassificazione dei prodotti Agrofarmaci, è stato presentato al Comitato Tecnico Regionale (CTR) a

dicembre 2006, attualmente si è in attesa dell’avvio dell’istruttoria di approvazione da parte del CTR stes-

so.

Relativamente al rilascio del nuovo Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) nel mese di Luglio 2008 è stato

effettuato da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco il sopralluogo finale per la verificare della

realizzazione dei lavori eseguiti ed ultimati nel 2004 conformemente alle prescrizioni rilasciate.

SCAM rimane quindi in attesa del rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) da parte del Comando

Provinciale dei Vigili del Fuoco.

Per la prevenzione e la protezione dal rischio incendio dei vari locali (in particolare dei magazzini di stoc-

caggio) sono presenti varie tipologie di dispositivi antincendio, a seconda della tipologia e quantità di so-

stanze presenti nei reparti e/o magazzini, ovvero dell’entità del rischio. Nello specifico sono presenti: si-

stemi di rilevamento fumi-fiamma, fiamma-calore o termovelocimetrici; rete idrica antincendio con attac-

chi per manichette e con collegamenti ai miscelatori e ai serbatoi (spegnimento degli incendi per annega-

mento dell’apparecchiatura); estintori (a polvere e a CO2); impianti antincendio sprinkler a schiuma o a

secco, impianti di spegnimento a diluvio e a schiuma. I rivelatori presenti nei reparti produttivi e nei ma-

gazzini del reparto agrofarmaci sono inoltre collegati 24 ore su 24 con un istituto di vigilanza. La disloca-

zione presso i diversi locali è schematizzata in Tabella 3 (per l’identificazione dei reparti attraverso le si-

gle riportate in tabella si veda la legenda inserita a pag. 13 della presente dichiarazione). In tutti i reparti

sono presenti estintori e attacchi per manichette collegati alla rete idrica antincendio. Questa è alimenta-

ta con acqua di pozzo, accumulata in apposita vasca.

Tabella 3 (sistemi antincendio – rilevazione e spegnimento)

RILEVAM. FUMI- -FIAMMA

RILEVAM. FIAMMA- -CALORE

RETE IDRICA ANTINCENDIO COLLEGATA MISCELATORI O SERBATOI (MANUALE)

ESTINTORI

E/O

IDRANTI

IMPIANTO ANTINCENDIO SPRINKLER A SCHIUMA

IMPIANTO ANTIN-CENDIO SPRINKLER

A SECCO

IMPIANTO SPEGNI-MENTO A DILUVIO

A1-A2

� (nasi + ardea: segnali singoli anomalia, preallar-

me e allarme in sala radio istituto vigilanza, combinati con segnale acustico)

� (sistema

manuale ad acqua)

� estintori

Reparto

B1

� (nasi + ardea: segnali singoli anomalia, preallar-

me e allarme in sala radio istituto vigilanza, combinati con segnale acustico)

� (sistema

manuale ad acqua)

� estintori

Dichiarazione ambientale – 2010

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RILEVAM. FUMI- -FIAMMA

RILEVAM. FIAMMA- -CALORE

RETE IDRICA ANTINCENDIO COLLEGATA MISCELATORI O SERBATOI (MANUALE)

ESTINTORI

E/O

IDRANTI

IMPIANTO ANTINCENDIO SPRINKLER A SCHIUMA

IMPIANTO ANTIN-CENDIO SPRINKLER

A SECCO

IMPIANTO SPEGNI-MENTO A DILUVIO

C1

� (ultravioletti + termici: segnali singoli di a-nomalia,preallarme e allarme in sala radio,

combinati con segnale acustico e impianto di spegnimento a schiuma)

� (sistema

manuale a schiuma)

� Estintori + presidio mobile a schiuma

� (a bulbo

aperto con schiuma a media e-

spansione)

C2

� (nasi + ardea: segnali singoli anomalia, preallar-

me e allarme in sala radio istituto vigilanza, combinati con segnale acustico)

estintori

D

� (ultravioletti + termici: segnali singoli di a-nomalia,preallarme e allarme in sala radio,

combinati con segnale acustico e impianto di spegnimento a schiuma)

� (sistema

manuale a schiuma)

� estintori

� (a bulbo

aperto con schiuma a media e-

spansione)

E1-E2

� (boomerang: : segnali singoli anomalia, preallar-

me e allarme in sala radio istituto vigilanza, combinati con segnale ottico/acustico e impianti

di spegnimento a secco )

estintori

� (sistema ad ac-qua e schiuma

media espansione a bulbo chiuso –

ampollina a 68°C)

E1-1

� (boomerang: : segnali singoli anomalia, preallar-

me e allarme in sala radio istituto vigilanza, combinati con segnale acustico e impianti di

spegnimento a secco )

estintori

� (sistema ad ac-

qua a bulbo chiu-so – ampollina a

68°C)

E3

� (boomerang + nasi: segnali singoli anomalia,

preallarme e allarme in sala radio istituto vigilan-za, combinati con segnale ottico/acustico e im-

pianti di spegnimento a schiuma alta espansione)

estintori

� (schiuma ad alta espan-sione con

generatori)

� (sistema ad

acqua e schiuma media espansione a bulbo chiuso –

ampollina a 68°C)

F1-F2

� (nasi : segnali singoli anomalia, preallarme e

allarme in sala radio istituto vigilanza, combinati con segnale acustico)

estintori

G1

� (1 naso termico+1naso ottico/termico: segnali singoli anomalia, preallarme e allarme in sala radio istituto vigilanza, combinati con segnale

acustico e con impianto a diluvio)

� (impian-

to ad acqua)

G

� (nasi + ardea: segnali singoli anomalia, preallar-

me e allarme in sala radio istituto vigilanza, combinati con segnale acusticoe con impianto a

secco)

estintori

� (sistema ad ac-

qua a bulbo chiu-so – ampollina a

68°C)

H

� (ultravioletti + termici: segnali singoli di a-nomalia,preallarme e allarme in sala radio,

combinati con segnale acustico e impianto di spegnimento a schiuma)

estintori

� (schiuma ad alta espan-sione con

generatori)

I

� (nasi + ardea: segnali singoli anomalia, preallar-

me e allarme in sala radio istituto vigilanza, combinati con segnale acusticoe con impianto a

secco)

� (sistema ad ac-

qua a bulbo chiu-so – ampollina a

68°C)

M

� (2 ardee in M3 + boomerang in M1 ed M2 colllega-ti a 3 portoni REI 120 automatici a chiusura ma-gnetica: segnali singoli anomalia, preallarme e

allarme in sala radio istituto vigilanza, combinati con segnale acustico)

Estintori e idranti

LAB.

CHIM.

� (1 boomerang: segnali singoli anomalia, preallar-

me e allarme in sala radio istituto vigilanza, combinati con segnale acustico)

estintori

SOTTOTETTO NUOVI UFFICI

� (nasi: segnali singoli anomalia, preallarme e al-larme in sala radio istituto vigilanza, combinati

con segnale acustico, ampollina a 68°C per aper-tura di emergenza lucernai)

estintori

MB �

(nasi termovelocimetrici e ottici: segnali singoli anomalia)

� (impian-

to ad acqua)

MS �

(naso ottico: segnale singolo anomalia)

� (sistema ad ac-

qua a bulbo chiu-so – ampollina a

68°C)

Tun-nel Ferti-lizzan-ti

� (nasi e ottici: segnali singoli anomalia)

Idrante

Dichiarazione ambientale – 2010

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Nel corso del 2005-2006-2007 SCAM ha sostituito i sistemi di rilevazione e spegnimento incendi del reparto

Agrofarmaci con impianti tecnologicamente più avanzati; tale intervento potrà consentire l’eventuale tra-

smissione dei dati dai suddetti sistemi a PC locali tramite intranet, migliorando così la qualità dei control-

li.

Un ulteriore sistema di prevenzione messo in atto da SCAM in caso di incendio riguarda il contenimento

delle acque di spegnimento: la rete di drenaggio del piano campagna di stabilimento è collettata verso una

vasca di raccolta di capacità geometrica di 500 m3, di cui 150 m3 sono utilizzati per la raccolta delle acque

di prima pioggia ed i rimanenti 350 m3 rappresentano la ricettività in caso d’ingente spandimento quale

quello rappresentato dall’acqua di spegnimento di un incendio.

Oltre a questa capacità di contenimento si possono considerare altri elementi e precisamente:

1. la linea interrata della rete fognaria costituisce anch’essa un corpo recettore di acqua, dato dalla sua

lunghezza per il diametro medio della linea della rete;

2. le pendenze del piazzale del reparto agrofarmaci sono tali da convogliare eventuali sversamenti liquidi

in modo da formare tre bacini di contenimento.

In definitiva si ha una capacità di contenimento delle acque di circa 820 m3. Confrontando questo dato con

la massima quantità di acqua utilizzata in caso d’incendio, considerando anche la concomitanza di precipi-

tazioni meteorologiche che, conservativamente, possono essere prese pari a 12.5 mm/giorno su una super-

ficie di raccolta acqua pari a tutto il reparto agrofarmaci, si ha una quantità massima d’acqua da contene-

re di circa 730 m3 a fronte di una capacità di contenimento superiore ad 800 m3.

Vale la pena poi ricordare che, in orario festivo o notturno, la sorveglianza agli impianti e depositi dello

stabilimento è affidata alle Guardie Particolari Giurate del suddetto istituto di vigilanza; durante tali pe-

riodi è inoltre attivo un sistema di reperibilità aziendale.

SCAM ha predisposto un Piano di Emergenza Interno al fine di definire le modalità di gestione nel caso in

cui dovessero insorgere situazioni anomale e/o di emergenza, quali: spandimenti, principio d’incendio, di-

spersione di polveri; rottura di fusti/cisterne, ecc…

Scopo del Piano di Emergenza Interno è quello di gestire le risorse disponibili in maniera tale da limitare le

conseguenze per danni alle persone, alle cose ed all’ambiente circostante. Più precisamente il Piano ha

l’obiettivo di:

� affrontare l’emergenza fin dall’inizio per contenere gli effetti e ripristinare rapidamente una normale

condizione di esercizio;

� prevenire ulteriori incidenti che potrebbero derivare dall’incidente d’origine;

� pianificare le azioni necessarie a ridurre i pericoli alle persone (sia interne che esterne allo stabili-

mento);

� circoscrivere e contenere l'evento per limitare i danni;

� prestare soccorso alle persone colpite;

� assicurare il coordinamento con i servizi di emergenza, con lo staff tecnico e la direzione aziendale.

Dichiarazione ambientale – 2010

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Sono presenti in stabilimento due squadre interne di pronto intervento:

- squadra di Emergenza finalizzata a contenere gli effetti di situazioni anomale e di emergenza, adegua-

tamente formata attraverso lezioni ed esercitazioni effettuate anche in collaborazione con i Vigili del

Fuoco;

- squadra di Primo Soccorso finalizzata a prestare i primi servizi di primo soccorso sanitario a persone

eventualmente ferite, intossicate, ustionate o sotto shock.

A supporto delle suddette attività, gli operatori di stabilimento sono sottoposti a momenti di formazione

periodici (principalmente sulle tematiche ambientali e di sicurezza), con particolare attenzione

all’addestramento degli addetti della squadra di emergenza e primo soccorso.

Il livello di addestramento delle suddette squadre e più in generale del personale dell’intero stabilimento

viene verificato semestralmente attraverso simulazioni di eventi incidentali.

Dichiarazione ambientale – 2010

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La politica ambientale di SCAM

Politica per la Qualità, la Salute, la Sicurezza e l’Ambiente

SCAM Spa è un’Azienda industriale e commerciale che opera nella piena consapevolezza della propria

responsabilità sociale nei confronti del territorio e di tutti gli interlocutori.

L’Azienda opera nel settore della produzione e vendita di mezzi tecnici per l’agricoltura (Fertilizzanti

e Agrofarmaci) e vede affermarsi sul mercato la propria offerta quanto più i propri prodotti, servizi e rela-

zioni vengono considerati portatori di qualità, di rispetto dell’ambiente, di salute e sicurezza per i propri

lavoratori e per l’utilizzatore finale, nonchè di maggiore garanzia di salubrità dei prodotti agricoli destina-

ti al consumo alimentare.

Al fine di vedere riconosciuta la propria natura di istituzione economica responsabilmente inserita nel

contesto sociale, ed acquisire uno stabile vantaggio competitivo corrispondendo alle esigenze di

un’agricoltura sostenibile, la Direzione SCAM ritiene prioritario pianificare obiettivi di costante migliora-

mento del livello di qualità dei processi e dell’offerta, garantendo la salute e la sicurezza sul lavoro e la

tutela dell’ambiente, consapevole che la soddisfazione delle parti interessate all’impresa è una premessa

fondamentale per il suo successo presente e futuro.

SCAM, intervenendo prioritariamente sui propri modelli organizzativi, è impegnata a sostenere i se-

guenti indirizzi:

♦ adozione di una filosofia di gestione improntata al miglioramento permanente delle performance a-

ziendali;

♦ pianificazione e valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi di prestazione delle attività

operative, di innovazione e miglioramento per la Qualità, l’Ambiente, la Salute e Sicurezza incluso

l’impegno a prevenire lesioni e malattie;

♦ adozione della logica relazionale cliente/fornitore all'interno dell'Azienda;

♦ orientamento alla soddisfazione del Cliente in termini di prodotto e servizio e monitoraggio dei risulta-

ti;

♦ adozione della massima trasparenza e disponibilità nei confronti degli interlocutori esterni anche at-

traverso idonei mezzi di comunicazione;

♦ coinvolgimento e sensibilizzazione, anche attraverso momenti di formazione, addestramento e comu-

nicazione interna dell’insieme dei dipendenti, a partire dalla struttura direttiva, verso una cultura di

responsabilità e consapevolezza relativamente alle conseguenze sulla salute, sulla sicurezza e

sull’ambiente dei propri comportamenti;

♦ pieno rispetto della normativa vigente e conformità ai regolamenti di carattere volontario, cui SCAM

aderisce, garantendo la massima collaborazione e disponibilità agli enti preposti ai controlli;

♦ massimo impegno in termini di tecnologie e di risorse umane al fine di prevenire l’insorgere di inciden-

ti rilevanti e a limitare le conseguenze per l'uomo e per l'ambiente in caso di eventuali situazioni criti-

che;

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♦ collaborazione con gli organismi pubblici per verificare le procedure da adottare nei casi di emergenza

e per la predisposizione dei relativi piani di emergenza esterni;

♦ sensibilizzazione dei propri fornitori di beni e servizi affinché adottino comportamenti, prassi e proce-

dure coerenti con i principi espressi nella politica.

Per perseguire quanto sopra SCAM ha uniformato i propri modelli gestionali a quanto prescritto dalle

norme volontarie per l’implementazione e l’attuazione di un Sistema di Gestione Integrato Qualità, Am-

biente, Salute e Sicurezza (UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001, regolamento EMAS, UNI 10617, OHSAS

18001) e conferma la propria adesione volontaria al programma mondiale Responsible Care.

Riguardo al proprio Sistema di Gestione di Salute e Sicurezza e di prevenzione degli incidenti rilevanti,

SCAM fa riferimento alle norme OHSAS 18001 e UNI 10617, nel rispetto del D.Lgs 81/08 e s.m.i., del D.Lgs

334/99 e s.m.i. e D.M. 9/8/2000.

SCAM si impegna a garantire che gli obiettivi e le strategie enunciati siano condivisi, recepiti e assunti

dalla propria struttura organizzativa nello svolgimento delle attività a tutti i livelli, attraverso un’azione,

sia pianificata che estemporanea, di comunicazione interna.

Il Presidente Modena 30 Agosto 2010

Dichiarazione ambientale – 2010

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Il Sistema di Gestione Integrato Qualità-Ambiente-Sicurezza

Dal 1999 SCAM ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema di Gestione per la Qualità secondo la nor-

ma UNI EN ISO 9002 per la produzione di agrofarmaci e fertilizzanti fogliari e dal 2001 ha esteso tale certi-

ficazione alla produzione dei fertilizzanti organo-minerali.

Nel 2003 Scam ha adeguato il proprio Sistema Qualità ed ha ottenu-

to la certificazione in conformità alla nuova norma ISO 9001 (n°

2247).

Nel 2002 SCAM ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema di

Gestione Ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001 (n° 4962)

e nel 2004 la Registrazione secondo il Regolamento EMAS (n° IT-

000201).

Per la tipologia e le quantità di sostanze pericolose presenti presso

il sito, SCAM è classificata come azienda a rischio di incidente rile-

vante ai sensi del D. Lgs. 334/99 e s.m.i., in conformità al quale, a

partire dal 1999, ha sviluppato un Sistema di Gestione per la Sicu-

rezza, verificato da una commissione del Ministero dell’Ambiente

nel corso del 2001 e nel 2005.

Nel corso del primo semestre 2005 SCAM ha adeguato il proprio Si-

stema di Gestione della Sicurezza e ha ottenuto la certificazione in

conformità alle norme UNI 10617 (n° 9166) e OHSAS 18001 (n°

9165) e al DM 09/08/2000, raggiungendo in tal modo la Certifica-

zione di Eccellenza.

Si è quindi avuto in SCAM un arricchimento continuo del sistema di

gestione aziendale mediante adozione di strumenti finalizzati a

perseguire obiettivi di qualità dei prodotti, di tutela ambientale e

di salute e sicurezza degli operatori e delle lavorazioni svolte. Que-

sto percorso ha dato vita ad un sistema integrato Qualità-

Ambiente-Sicurezza, con cui SCAM si è dotata di regole interne mi-

rate a garantire corretti comportamenti nello svolgimento delle va-

rie attività e a conseguire risultati di miglioramento continuo delle proprie prestazioni.

La gestione ambientale di SCAM si basa sui principi sanciti in politica e sugli elementi di significatività e-

mersi dall’analisi ambientale, da cui discende la pianificazione mirata al miglioramento continuo, ed uti-

lizza documenti in cui sono state fissate le “regole” di lavoro (procedure, istruzioni) nonché strumenti di

sorveglianza e monitoraggio (moduli e registri). La periodica verifica interna sul funzionamento del sistema

enunciazione principi generali di

impegno al miglioramento:

POLITICA

individuazione aspetti ambientali

significativi:

ANALISI AMBIENTALE

sviluppo e attuazione SGA:

PROCEDURE,

ISTRUZIONI,

PIANI ATTUATIVI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

sorveglianza e misurazioni:

MODULI E REGISTRI

audit:

RAPPORTO DI AUDIT

riesame:

VERBALE DI RIESAME

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e sul raggiungimento degli obiettivi, culminante con il riesame complessivo della Direzione, consente di

focalizzare i risultati conseguiti permettendo l’individuazione di nuovi obiettivi di miglioramento.

I principali strumenti del Sistema di Gestione Ambientale di SCAM sono:

� Manuale di Gestione Ambientale il cui scopo è quello di descrivere il Sistema di Gestione impostato

da SCAM per assicurare una conduzione aziendale coerente con gli obiettivi fissati dalla Direzione nella

“Politica per la Qualità, Salute, Sicurezza e Ambiente”, in conformità a quanto prescritto dalla legisla-

zione applicabile e dalle norme volontarie;

� Procedure (di Sistema ed Operative) ed Istruzioni Operative, necessarie a controllare sia il funzio-

namento del sistema stesso sia l’operato quotidiano del personale, interno ed esterno, impegnato in

operazioni per le quali è importante una corretta modalità operativa al fine di evitare o contenere al

minimo gli impatti sull’ambiente;

� Piani attuativi ovvero il Programma Ambientale in cui sono stati decisi i target di miglioramento da

raggiungere attraverso specifici interventi, il Piano di Formazione mirato a trasmettere a tutto il per-

sonale le informazioni necessarie per la corretta attuazione del sistema di gestione, il Piano di Audit

relativo alle verifiche interne con cui si controlla l’efficienza di attuazione del sistema nonché la sua

efficacia nel raggiungere gli obiettivi aziendali;

� Registri ambientali che comprendono: il Registro delle disposizioni normative e delle regole (in cui

sono riportati tutti gli adempimenti legislativi applicabili all’organizzazione) ed il relativo Scadenzario

degli adempimenti Ambientali e di Sicurezza, adottati da SCAM per garantire il rispetto della legisla-

zione ambientale vigente e tenere sotto controllo i propri obblighi; il Registro degli aspetti ambientali

che costituisce invece un organico strumento di sorveglianza per tutti i parametri ambientali da moni-

torare, siano essi collegati a traguardi di miglioramento oppure ad adempimenti di tipo legislativo

Le procedure di sistema di SCAM sono funzionali a soddisfare l’esigenza di:

- attuare i principi sanciti in Politica e raggiungere i traguardi del Programma Ambientale;

- fornire al proprio personale adeguata formazione e informazione ambientale sulla base anche delle

esigenze che emergono dallo svolgimento quotidiano delle attività;

- valutare i propri fornitori dal punto di vista della loro attenzione per l’ambiente;

- instaurare un rapporto di massima trasparenza con le autorità e il pubblico in generale, oltre che

con il proprio personale;

- aggiornare nel tempo gli aspetti ambientali significativi, prodotti sia in condizioni normali che a-

nomale o incidentali, e provvedere alla loro gestione e, se possibile, al loro miglioramento;

- identificare ed intervenire sulle non conformità ambientali;

- prevedere, prevenire e gestire in maniera ottimale le emergenze che determinano ricadute sul-

l'ambiente;

- affinare costantemente il Sistema di Gestione Ambientale mediante la pianificazione e la realizza-

zione di audit interni, nonché attraverso un riesame effettuato dalla Direzione.

Per quanto riguarda gli elementi di controllo operativo SCAM ha predisposto procedure ed istruzioni per la

gestione dei fattori ambientali più significativi, quali:

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• le emissioni in atmosfera (gestione delle attività di sorveglianza e monitoraggio);

• gli scarichi liquidi (gestione e controllo dei vari flussi presenti in sito, nonché degli elementi a ser-

vizio dei reflui, quali le vasche di raccolta e i depuratori);

• i rifiuti e gli oli usati (gestione della raccolta differenziata, sorveglianza sui vari depositi presenti

e gestione dei conferimenti);

• le sostanze pericolose (gestione degli stoccaggi, della movimentazione e di eventuali eventi inci-

dentali quali sversamenti, monitoraggio e bonifica delle coperture in eternit);

• interventi di manutenzione programmata e a fronte di guasti e rotture.

FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO

SCAM gestisce, mediante apposite procedure, le attività di inserimento, addestramento e formazione del

personale, al fine di garantire la corretta gestione delle attività che possono influenzare gli standard qua-

litativi, provocare impatti significativi sull’ambiente nonché comportare rischi per la sicurezza del perso-

nale. Tali procedure si applicano al personale operante all’interno dell’azienda e, quando previsto, anche

al personale delle ditte esterne che operano in SCAM.

Allo scopo di raggiungere gli obiettivi indicati nel documento di Politica per la Qualità, l’Ambiente, la Sa-

lute e la Sicurezza, SCAM reputa necessario:

� pianificare e attuare percorsi finalizzati a garantire un adeguato inserimento del personale neoassunto

in relazione ai diversi ruoli da ricoprire;

� identificare i fabbisogni di formazione del personale in organico in relazione ai requisiti previsti per i

diversi ruoli e mansioni e alle specifiche necessità dell’azienda;

� migliorare ed ampliare le competenze gestionali e tecnico-pratiche del personale attraverso percorsi

definiti di formazione e addestramento;

� sensibilizzare ed aggiornare il personale di stabilimento in materia di Sicurezza (rif. DM 16/03/1998)

ed Ambiente;

� pianificare i criteri di attuazione delle attività formative ed il monitoraggio della relativa efficacia at-

traverso specifici test di verifica;

� tenere sotto controllo lo stato di avanzamento della formazione/addestramento del personale in a-

zienda.

RAPPORTI CON L’ESTERNO

Il Sistema di Gestione Ambientale, con la specifica procedura dedicata a gestire le comunicazioni da e ver-

so l’esterno, ha permesso di ottimizzare l’impegno all’apertura e al confronto, prevedendo da un lato un

attivo coinvolgimento dei dipendenti e, dall’altro, un sistema di raccolta delle segnalazioni provenienti da

soggetti esterni (che possono pervenire anche durante le visite presso il sito condotte nell’ambito

dell’iniziativa “Fabbriche Aperte” – vedi § successivo). A ciò si aggiungono gli elementi, propri del Regola-

mento EMAS, relativi alla costante distribuzione di informazioni ambientali attraverso il presente docu-

mento di Dichiarazione Ambientale emesso con periodicità triennale, nonché i suoi aggiornamenti annuali.

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Nel 2007 SCAM ha organizzato un convegno, a cui hanno partecipato autorità locali, Arpa regionale e Cer-

tiquality, avente lo scopo di dimostrare come gli impegni e gli accordi presi nei confronti delle istituzioni,

della comunità locale e dei clienti siano stati tradotti in comportamenti e fatti concreti, che hanno per-

messo a SCAM di migliorare la propria capacità di rispetto e tutela dell’ambiente e la qualità della propria

offerta.

Durante l’iniziativa, inoltre, è stato comunicato l’ottenimento per i Fertilizzanti Organo-Minerali della Cer-

tificazione Ambientale di Prodotto (EPD – vedi § successivo).

RESPONSIBLE CARE

In relazione allo specifico tema dei rapporti con le parti interessate, SCAM da anni persegue una politica di

dialogo e chiarezza. Dal 1994 SCAM ha infatti aderito al programma mondiale Responsible Care, un Pro-

gramma volontario dell’industria chimica mondiale basato sull’attuazione di principi e comportamenti ri-

guardanti la sicurezza e la salute dei dipendenti e la protezione ambientale, verso un miglioramento con-

tinuo, significativo e tangibile:

1. Salute, Sicurezza e Ambiente come parte integrante della politica aziendale;

2. Comportamenti e pratiche industriali orientate a Salute, Sicurezza e Ambiente;

3. Informazione trasparente e collaborazione attiva con il mondo esterno;

4. Collaborazione con clienti e fornitori per la Sicurezza dei prodotti e dei loro residui;

5. Sostegno e diffusione dei Principi mediante la condivisione di esperienze con le altre imprese.

In Italia il Programma Responsible Care, avviato nel 1992 e gestito da FEDERCHIMICA, Federazione Naziona-

le dell’Industria Chimica, è attualmente perseguito con impegno e determinazione da numerose imprese

impegnate, tra l’altro, nella comunicazione trasparente dei risultati raggiunti raccogliendo dati ed infor-

mazioni al fine di permettere la redazione di un “Rapporto Responsible Care” annuale, che riporta i risul-

tati conseguiti dalle imprese aderenti in materia di Salute, Sicurezza e Ambiente. La comunicazione dei

risultati raggiunti avviene anche mediante visite al sito organizzate durante le iniziative di “Fabbriche A-

perte” che permettono alla popolazione di conoscere direttamente le realtà produttive.

DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO (Environmental Product Declaration)

Fornire ai consumatori informazioni oggettive, confrontabili e credibili sulle prestazioni ambientali dei

prodotti o dei servizi, dalle materie prime all’utilizzatore finale: è questo l’obiettivo della Dichiarazione

Ambientale di Prodotto (EPD), tra le più recenti politiche ambientali dell’Unione Europea, quale strumento

innovativo di comunicazione ambientale che le imprese possono adottare per fornire ai consumatori infor-

mazioni sulle prestazioni ambientali dei loro prodotti o servizi.

L’EPD fa parte della “famiglia” delle etichette ecologiche di prodotto (tra cui per esempio l’Ecolabel).

L’EPD è un’etichetta di tipo 3 e garantisce che le informazioni contenute nella dichiarazione ambientale

che accompagna il prodotto, corrispondano alla realtà secondo norme di riferimento specifiche della serie

ISO. La Dichiarazione Ambientale di prodotto, quindi, è una raccolta di dati ambientali utili a quantificare,

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in base a categorie d’impatto potenziale predefinite, la prestazione ambientale di un prodotto. I valori de-

gli impatti ambientali potenziali a carattere regionale e globale vengono calcolati sulla base di un studio

LCA (Studio del Ciclo di Vita del Prodotto – Life Cycle Assesment), mentre gli impatti locali vengono valu-

tati con altre metodologie riconosciute da normazione nazionale o internazionale o da prassi consolidata.

La EPD consente quindi di ottenere:

• Oggettività: assicurata dall’utilizzo della metologia LCA, regolata a livello internazionale dalle norme

ISO 1404X, nel calcolo delle prestazioni ambientali.

• Confrontabilità: il sistema EPD si basa su requisiti specifici comuni per tipologia di prodotto/servizio

(Product Specific Requirements - PSR) in modo che sia possibile effettuare dei confronti tra più prodot-

ti all’interno dello stesso gruppo.

• Credibilità: le informazioni contenute nella EPD e soprattutto la metodologia di calcolo adottata sono

verificate e convalidate da un organismo accreditato indipendente.

Nel corso del 2005 SCAM ha aderito al progetto EPD promosso da ARPA Emilia Romagna, in collaborazione

con aziende del settore chimico e agro-alimentare dell’Emilia Romagna, Certiquality e Associazioni di ca-

tegoria.

Il progetto aveva lo scopo di studiare le possibilità offerte dalla EPD nella valorizzazione delle certificazio-

ni di qualità di prodotto e dei Sistemi di Gestione Ambientale delle organizzazioni, al fine di migliorare i

livelli di comunicazione con tutte le parti interessate relativamente a:

� qualità del prodotto (intesa come specifiche tecniche definite e migliorative rispetto allo standard di

mercato);

� raggiungimento della qualità del prodotto nel rispetto dell’ambiente, inteso come utilizzo sostenibile

delle risorse naturali, ridotto impatto ambientale delle attività produttive, rispetto della legislazione

vigente, soluzioni tecnologiche e di packaging tese a ridurre i consumi di materie prime ed energetici,

gli scarti e gli sprechi di materiali di imballaggio durante tutta la catena produttiva del prodotto.

SCAM ha deciso di aderire a questo progetto al fine di valorizzare e di vedere riconosciuta autorevolmente

la prestazione ambientale dei propri prodotti Fertilizzanti Organo Minerali, anche se le motivazioni che

hanno indotto SCAM ad intraprendere questo impegnativo percorso sono da ricercare, innanzitutto, nelle

affinità dei contenuti dell’EPD con la propria vision ed i propri valori.

SCAM ha ottenuto la Convalida della Dichiarazione Ambientale di Prodotto relativamente ai Fertilizzanti

Organo Minerali in conformità ai requisiti MSR 1999:2 – PCR 2006:8 in data 20/04/2007.

SCAM è convinta che grazie ai partner di progetto, ed in virtù della valenza intrinseca dell’EPD, sarà possi-

bile consolidare il rapporto con le pubbliche amministrazioni coerentemente con la vocazione dell’azienda

decisamente orientata alla trasparenza ed alla responsabilità sociale.

Nel mese di Giugno 2010 SCAM ha aggiornato la relazione contenente i Requisiti specifici di prodotto (PCR)

attualmente in corso d’approvazione presso l’Istituto di Certificazione. Gli aggiornamenti dello studio LCA

necessari per il rinnovo della Dichiarazione Ambientale di prodotto sono rinviati ad ottobre.

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Aspetti ambientali significativi di SCAM

La pianificazione del miglioramento ambientale e lo sviluppo del sistema di gestione di SCAM si sono basati

sui risultati emersi dall’analisi ambientale iniziale, condotta per identificare e valutare, in termini di signi-

ficatività, i diversi aspetti ambientali generati dalle attività svolte. La metodologia applicata per lo svol-

gimento dell’analisi ambientale è stata messa a punto tenendo presente la necessità di soddisfare le due

esigenze fondamentali di ripercorribilità del procedimento di analisi e di riproducibilità dello stesso duran-

te i vari aggiornamenti resi necessari da eventuali modifiche relative alle attività o agli aspetti esistenti.

Nel processo di analisi ambientale sono stati identificati e valutati sia aspetti ambientali di natura diretta,

ovvero sotto il pieno controllo gestionale di SCAM, che aspetti ambientali indiretti ovvero generati da sog-

getti diversi su cui SCAM esercita un livello di controllo parziale.

Durante l’analisi ambientale effettuata per le diverse attività svolte nel sito e gli elementi impiantistici e

di servizio ad esse connessi, sono stati identificati e considerati gli aspetti ambientali diretti, associati ai

seguenti aspetti di impatto ambientale applicabili al sito, che si generano sia in condizioni operative nor-

mali che in situazioni anomale o incidentali:

• Emissioni atmosferiche,

• Scarichi liquidi,

• Rumore,

• Rifiuti,

• Imballaggi,

• Oli usati,

• Amianto,

• Consumi idrici,

• Consumi energetici,

• Consumi materie prime,

• Odori,

• Sostanze pericolose,

• Traffico,

• Vibrazioni,

• Impatto visivo,

• Campi elettromagnetici,

• Alterazione del suolo e/o della falda.

La valutazione della significatività degli aspetti ambientali diretti è stata basata su informazioni e dati re-

lativi alla frequenza di esistenza degli aspetti stessi, alla loro importanza in termini di effetto

sull’ambiente (tenendo in debito conto eventuali elementi di mitigazione o aggravamento dell’effetto

stesso, quali interventi di miglioramento effettuati, sistemi di recupero o riciclo, caratteristiche di perico-

losità degli effluenti immessi nell’ambiente, sensibilità del territorio in merito a specifici aspetti di impat-

to ambientale) e alle modalità di gestione degli stessi (compreso il rispetto della conformità alla legisla-

zione ambientale applicabile).

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Sulla base dei suddetti criteri, gli aspetti ambientali diretti associati a Rumore, Imballaggi, Odori, Traffico,

Vibrazioni, Impatto visivo e Campi elettromagnetici sono stati valutati non significativi.

Per quanto riguarda invece gli aspetti ambientali indiretti si è proceduto, mediante l’utilizzo di Checklist

di identificazione e descrizione, ad una verifica di applicabilità, all’intera organizzazione, delle casistiche

elencate nel regolamento EMAS, ovvero:

• progettazione dei prodotti;

• utilizzo dei prodotti;

• recupero/smaltimento dei prodotti;

• investimenti, prestiti e servizi di assicurazione;

• nuovi mercati;

• scelta e composizione dei servizi;

• decisioni amministrative e di programmazione;

• assortimento dei prodotti;

• appaltatori, subappaltatori e fornitori.

La valutazione, in termini di significatività, degli aspetti ambientali indiretti così identificati si è basata

sulla verifica del livello di impatto ambientale associabile, a livello qualitativo ai singoli aspetti, del livello

di controllo gestionale che l’organizzazione esercita su di essi e dei margini di intervento in ottica di mi-

glioramento degli stessi con contributo di SCAM.

Per ogni aspetto ambientale indiretto identificato è stata effettuata una valutazione della significatività,

mediante un indice d’impatto, e della priorità, mediante un indice di controllabilità e un indice di fattibi-

lità. Gli aspetti ambientali indiretti significativi e prioritari sono presi in considerazione nell’impostazione

del Sistema di Gestione Ambientale dell’organizzazione.

Si riportano di seguito gli aspetti ambientali significativi diretti ed indiretti identificati sulla base dei sud-

detti criteri.

ATTIVITÀ ASPETTO AMBIENTALE

SIGNIFICATIVO NATURA DELL’IMPATTO

AMBIENTALE COLLEGABILE PRODUZIONE

Emissioni atmosferiche Inquinamento atmosferico Consumo di metano Consumo di risorse energetiche

Essiccazione dei fertilizzanti Consumo di acido solforico

Possibili ricadute sul personale e sull’ambiente circostante in segui-to ad eventi incidentali

Raffreddamento dei fertilizzan-ti

Emissioni atmosferiche Inquinamento atmosferico

Dichiarazione ambientale – 2010

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ATTIVITÀ ASPETTO AMBIENTALE

SIGNIFICATIVO NATURA DELL’IMPATTO

AMBIENTALE COLLEGABILE

Formulazione e confeziona-mento di prodotti agrofarmaci

Rifiuti pericolosi solidi: - pulizie di reparto; - scarti di lavorazione Rifiuti pericolosi liquidi: - residui liquidi (acque tecnologiche)

derivati dal lavaggio degli impianti; - acque prima pioggia derivanti dal dila-

vamento del piazzale del reparto agro-farmaci

Imballi contaminati da fertilizzanti o agro-farmaci

Produzione rifiuti pericolosi e non pericolosi

MOVIMENTAZIONE MERCI Movimentazione merci interna al sito

Consumo di gasolio per funzionamento pa-le meccaniche

Consumo di risorse energetiche non rinnovabili

STOCCAGGIO

Stoccaggio dei prodotti agro-farmaci

Presenza di sostanze pericolose Possibili ricadute sul personale e sull’ambiente circostante in segui-to ad eventi incidentali

SERVIZI Funzionamento impianti di ser-vizio (compressori, centrali termiche)

Consumi di metano Consumo di risorse energetiche non rinnovabili

Edifici adibiti alla produzione, alla logistica e alle zone tecno-logiche

Presenza di eternit nelle coperture Produzione di un rifiuto pericoloso

PRODOTTI

Utilizzo dei prodotti fertilizzan-ti, agrofarmaci e biologici

Aspetti Ambientali Indiretti connessi all’uso dei prodotti fertilizzanti, agrofar-maci e biologici

Inquinamento del suolo, dei corpi idrici, atmosferico ed effetti sulla biodiversità

Obiettivi e Programma Ambientale Il percorso dell’analisi ambientale iniziale ha permesso a SCAM di individuare gli aspetti ambientali signifi-

cativi rispetto ai quali predisporre specifici interventi, sia gestionali che tecnici, volti a raggiungere gli o-

biettivi e i traguardi di miglioramento ambientale definiti nel Programma Ambientale, redatto secondo il

criterio di coerenza con la Politica di SCAM per la Qualità, Salute, Sicurezza e Ambiente.

Il Programma Ambientale di SCAM approvato dalla Direzione Generale è stato aggiornato a Gennaio 2008

ed ha validità fino al 2010 coprendo in tutto un periodo di tre anni.

Di seguito si riporta il “Programma Ambientale 2008-2010” e lo stato di avanzamento delle azioni di miglio-

ramento al 30/06/2010.

Dichiarazione ambientale – 2010

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PROGRAMMA AMBIENTALE - TRIENNIO 2008-2010

EMISSIONI IN ATMOSFERA

Ulte-riori obiet-tivi

strate-gici asso-ciati

Attività di quali-ficazione/azioni

Risultato at-teso/finalità

Risorse Scadenza finale

Stato di a-vanzamen-

to al 30/06/2010

Note

OBIETTIVO PRINCIPALE: diminuzione di emissioni di inquinanti in atmosfera.

--- Unione delle emis-sioni E1/1 ed E1/2.

Diminuzione di circa 5.000 Nm3/h di porta-ta complessiva. Dato iniziale: 82.000 Nm3/h.

Interne

Esterne 31/12/08 Concluso

Presentato alla Provincia di Modena il 10/03/09 un progetto (migliorativo ri-spetto a quello già presentato nel corso del 2008) che prevede la diminuzione della portata complessiva dei due punti di emissione in oggetto “sottraendo dall’attuale valore di portata complessiva (82.000 Nm3/h) i 5.000 Nm3/h in riduzione nel raffreddatore ed inviando ulteriori 5.000 Nm3/h al trattamento. Dalle stime effettuate si ritiene di poter rispettare un limite di concentrazio-ne di NH3 nella corrente unificata in uscita dal processo di produzione di 75 mg/Nm3 con una portata di 72.000 Nm3/h (che corrisponde ad un flusso di massa pari a 5,4 Kg/h). Le opportune modifiche sono state effettuate e le prove sono in corso. Al fine di potere effettuare tali prove la Provincia di Modena ha rilasciato un apposito atto autorizzativo Det. N. 185 del 05/05/2009 con scadenza 16/12/2009. Scam continua ad effettuate le prove di cui sopra e rimane in attesa di ulte-riori comunicazioni o prescrizioni da parte dell’Autorità competente.

---

Installazione di “o-pacimetri” sul pun-to di emissione E 4/1 – formulazione e confezionamento agrofarmaci in pol-vere bianca e mi-cronizzata.

Migliore con-trollo delle ca-ratteristiche quali-quantitative del punto di emissione.

Interne

Esterne 31/12/08 Concluso

Sistema installato e funzionante. Tale impianto permette un controllo quali-tativo in continuo delle emissioni di polveri.

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RIFIUTI

Ulte-riori obiet-tivi

strate-gici asso-ciati

Attività di quali-ficazione/azioni

Risultato at-teso/finalità

Risorse Scadenza finale

Stato di a-vanzamen-

to al 30/06/2010

Note

OBIETTIVO PRINCIPALE: riduzione dei rifiuti prodotti.

Diminu-zione

del con-sumo di risorse idriche

Studio volto a valu-tare la possibilità di recuperare in pro-duzione le acque meteoriche del re-parto agro farmaci.

Recupero di parte delle ac-que meteoriche nel processo produtti-vo/lavaggi.

Interne

Esterne 31/12/08 Concluso

Prove con depuratore ad ultrafiltrazione per valutare la possibilità di recupe-rare ed eventualmente scaricare le acque meteoriche del reparto: • l’impianto pilota ha dato esito negativo, in quanto non in grado di depu-

rare le acque da tutte le sostanze potenzialmente presenti (agrofarmaci e metalli pesanti in particolare.

• La ricerca si sposterà su altre tecnologie in fase di definizione.

---

Ottimizzazione dei lavaggi degli im-pianti con ulteriore implementazione degli stessi ad ope-ra di ditta esterna specializzata. Eventuale indivi-duazione di appa-recchiature più i-donee al lavaggio degli ambienti di lavoro.

Riduzione della quantità di ac-que tecniche rispetto alla produzione di agrofarmaci del 10%. Mediante step intermedi: -3% nel corso del 2008; -3% nel corso del 2009; -4% nel corso del 2010. Dato iniziale: 13,87 (ton/ton) x 100.

Interne

Esterne 31/12/10

In corso di attuazione

Dato anno 2008 17,73 (ton/ton) x 100. Dato in aumento del 27,8% rispetto al 2007. Tale andamento deriva dalle seguenti condizioni produttive: nonostan-te il volume di agrofarmaci prodotti nel 2008 sia diminuito rispetto al 2007 del 20%, le sequenze produttive sugli impianti sono rimaste pressoché costan-ti nel 2008, pertanto il numero delle bonifiche degli impianti e conseguente-mente la produzione di acque tecnologiche è rimasto circa invariato. Inoltre l’aumento di rifiuti acquosi contenti sostanze pericolose è strettamente col-legato alla revisione delle tabelle di lavaggio degli impianti (2007), resasi ne-cessaria a causa di problemi di cross-contamination verificatisi tra alcuni pro-dotti, che ha comportato una riduzione delle compatibilità tra i diversi for-mulati richiedendo lavaggi più approfonditi, da effettuarsi con solventi e ac-qua. La tendenza di questo indicatore è in lieve diminuzione nel 2009 (17,28 ton/ton x 100, - 2,5%) ma in forte aumento nel primo semestre 2010 (22.6 ton/ton x 100, +30,8%). In corso di definizione la possibilità di riconvertire l’impianto formulazione Agrofarmaci in Pasta (D1) in produzione concimi li-quidi. Se confermata, tale modifica comporterebbe una diminuzione delle acque tecnologiche da lavaggio impianti di circa il 30% (stima) in valore asso-luto. Si rimanda al secondo semestre per la definizione di tale modifica.

Dichiarazione ambientale – 2010

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AMIANTO

Ulteriori obiettivi strategici associati

Attività di qualificazio-ne/azioni Risultato atteso/finalità Risorse

Scadenza finale

Stato di a-vanzamento

al 30/06/2010

Note

OBIETTIVO PRINCIPALE: riduzione del rischio di rilascio di amianto.

---

1. redazione di apposito piano di bonifica annuale dell’eternit; 2. sostituzione annua delle seguenti quote di copertura in eternit.

Sostituzione di circa 4000 m2 di copertura in eternit: � 2008 2.000 m2; � 2009 1.000 m2; � 2010 1.000 m2.

Esterne 31/12/10 In corso di attuazione

1. Redatto apposito piano di bonifica (vedi Pianifi-cazione Operativa del Processo Industriale).

2. Sostituiti 2.600 m2 di copertura in eternit nel corso del 2009 (2.000 m2 nel 2008). Per quanto l’obiettivo del triennio sia già stato realizzato SCAM prevederà ulteriori interventi anche nel corso del 2010.

3. Sostituiti 300 m2 nel primo semestre 2010

--- Pianificazione ed esecuzio-ne di determinazioni dell’amianto aerodisperso.

Monitoraggio annuale delle superfici in eternit. Analisi amianto aerodisper-so.

Esterne 31/12/10 Concluso Campionamento effettuato il 29/07/2010. Non sono state rilevate fibre di amianto.

SOSTANZE PERICOLOSE

OBIETTIVO PRINCIPALE: Riduzione del consumo di sostanze pericolose.

Riduzione del rischio di accadimento di eventi in-cidentali.

Sostituzione di solventi in-fiammabili con altri non aventi caratteristiche di infiammabilità.

Diminuzione della quantità assoluta di solventi in-fiammabili del 50% median-te step intermedi: -30% nel corso del 2008; -10% nel corso del 2009; -10% nel corso del 2010. Dato iniziale: 28,68 ton.

Interne

Esterne 31/12/10

In corso di attuazione

Il consumo di solventi infiammabili nel corso del 2008 è stato di 19 ton circa contro le 28,68 del 2007: dimi-nuzione di circa il 33%. Tale tendenza è stata con-fermata anche nel 2009 con un consumo di circa 19 ton (relative al solo Cicloesanone). Si conferma così un calo di circa il 35% rispetto al dato iniziale, in li-nea con gli obiettivi previsti. Tale tendenza è confermata anche per il 2010 con un consumo nel primo semestre di 5,3 ton (relative al solo Cicloesanone). Si rimanda al secondo semestre per la verifica del raggiungimento dell’obiettivo.

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 39 di 74

ALTERAZIONE DEL SUOLO

Ulteriori obiettivi strategici associati

Attività di qualificazio-ne/azioni

Risultato atte-so/finalità Risorse

Scadenza finale

Stato di a-vanzamento

al 30/06/2010

Note

OBIETTIVO PRINCIPALE: diminuzione rischio di contaminazione del suolo.

---

Progressiva rigenerazione dei serbatoi interrati S13, S15, S7 con sistema “DOPA 6 I”, con la creazione della camicia di sicurezza e si-stema per il controllo in continuo delle perdite. La rigenerazione dei serba-toi S13 ed S15 rimane però subordinata alla compati-bilità delle resine utilizza-te per il rivestimento in-terno con i solventi conte-nuti.

Controllo in continuo dello stato del serbatoio interrato.

Interne

Esterne 31/12/12

In corso di attuazione

Prevista la rigenerazione del serbatoio interrato S7 con sistema “DOPA 6 I”, con la creazione della ca-micia di sicurezza e sistema per il controllo in conti-nuo delle perdite a partire dal 24/08/2009. Prima della rigenerazione è stata effettuata una prova di tenuta sul serbatoio con esito positivo.

---

Prove di tenuta sulle tuba-zioni interrate asservite al trasporto dei solventi e dell’olio bianco dai serbatoi ai reparti produttivi.

Controllo dello stato di conservazione delle tu-bazioni interrate asser-vite al trasporto dei sol-venti e dell’olio bianco dai serbatoi ai reparti produttivi.

Interne

Esterne 31/12/10

In corso di attuazione

Controllo effettuato con esiti positivi sulle seguenti linee: Linea Cisterna S13 Linea Cisterna S15 Linea Cisterna S14 Linea Cisterna S12 Linea Cisterna S7 Gasolio Autotrazione Prodotto Rimane da effettuare entro il 31/12/2010 il control-lo delle tubazioni dell’olio bianco come da prescri-zione AIA.

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 40 di 74

UTILIZZO DEI PRODOTTI FERTILIZZANTI, AGROFARMACI E BIOLOGICI (Aspetto Ambientale Indiretto)

Ulteriori obiettivi strategici associati

Attività di qualificazio-ne/azioni

Risultato atte-so/finalità

Risorse Scadenza finale

Stato di a-vanzamento

al 30/06/2010

Note

OBIETTIVO PRINCIPALE: aumento della consapevolezza degli utilizzatori finali sulle prestazioni ambientali dei prodotti Fertilizzanti Organo-Minerali.

---

Comunicazione ai clienti ed alle istituzioni di riferimento dei risultati della Dichiara-zione Ambientale di Prodot-to (EPD).

Verifica dell’efficacia di tale comunicazione.

Maggiore informazione rispetto agli effetti am-bientali collegati all’utilizzo di fertilizzan-ti organo-minerali

Interne

Esterne 31/12/08 Concluso

Inserimento del logo EPD sulle confezioni da 25 Kg di fertilizzante organo-minerale (in particolare sul Fer-tilPrati presente nella filiera lattiero-casearia). Utilizzo dell’EPD a scopo divulgativo su materiale istituzionale. Interventi sull’EPD SCAM in alcuni importanti conve-gni: � Nitrogen Workshop di Torino, � IX° Convegno Nazionale dell'actinidia organiz-

zato a Viterbo dall’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo nell'area del Consorzio di Tu-tela Kiwi Latina IGP (quest’ultimo previsto in ottobre).

L’impegno di SCAM per valutare, gestire, migliorare e comunicare la qualità ecologica: lettera inviata ad autorità competenti nel campo dell’agricoltura.

NOTA: gli aspetti ambientali valutati significativi per i quali non sono previsti specifici obiettivi di miglioramento non sono presenti nel programma

ambientale.

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 41 di 74

AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (IPPC)

Scam ha ottenuto dalla Provincia di Modena, conformemente al D.lgs.18 Febbraio 2005, n. 59 e alla

L.R.21/04, l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) prot. n.123968 rilasciata il 27/10/2007.

Come prescritto nella suddetta Autorizzazione SCAM ha presentato, entro il 30/04/2010, il Report An-

nuale relativo all’anno 2008 in cui sono contenuti i dati relativi al Piano di Monitoraggio, un riassunto

delle eventuali variazioni impiantistiche effettuate, un commento relativo alle prestazioni ambientali e

la documentazione attestante il mantenimento della certificazione ambientale UNI EN ISO 14001 e della

Registrazione EMAS.

Posizionamento rispetto alle BAT (Best Available Techniques)

In merito alle BAT (Best Available Techniques) è stato effettuato un confronto tra il documento BREF

“Large Volume Inorganic Chemicals - Ammonia, Acids & Fertilisers” e il processo produttivo dei Fertiliz-

zanti Organo-Minerali SCAM.

Dall’analisi emerge che la sezione del BREF che può essere riferita al processo di SCAM è la 7, anche se

nella suddetta sezione si esaminano i fertilizzanti NPK e non espressamente i fertilizzanti organo-

minerali, di conseguenza le tecnologie ed i processi riportati sono notevolmente differenti ad eccezione

della fase cosiddetta ”drum granulation”. Inoltre gli impianti riportati nel suddetto BREF hanno capacità

produttive di 150.000-1.200.000 tonnellate, di gran lunga superiori a quella di SCAM che si attesta intor-

no alle 100-110.000 tonnellate.

Per quanto riguarda gli indicatori ed i parametri riportati nella suddetta sezione 7 l’unico applicabile e

confrontabile è il “DUST” (Polveri), nonostante sia espresso in mg/Nm3 anziché in tonnellate come

l’indicatore SCAM.

Dati di prestazione ambientale e di sicurezza

Le prestazioni ambientali e di sicurezza raggiunte negli anni da SCAM sono frutto della convergenza di

diversi fattori:

� investimenti tecnologici,

� scelte gestionali,

� interventi di tipo formativo nei confronti dei propri addetti.

Grazie a questi interventi ciascun operatore è stato opportunamente informato dei rischi, sia in termini

di sicurezza collettiva ed individuale che di impatto ambientale, connessi con le attività che svolge ed

ha ricevuto formazione sulle corrette modalità da seguire per poter operare in sicurezza e nel massimo

rispetto dell’ambiente.

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 42 di 74

Si riporta di seguito l’andamento delle variabili ambientali associate agli aspetti ambientali significativi

e/o soggetti a specifica regolamentazione di legge.

Gli indicatori presenti nei grafici riportati nelle pagine seguenti sono rappresentati sia in termini assoluti

(tonnellate, litri, ecc…), sia in termini relativi, ovvero come rapporto tra la quantità annua della gran-

dezza in esame e la quantità della produzione totale dello stabilimento e/o riferita ad uno dei Reparti

Fertilizzanti Organo Minerali ed Agrofarmaci.

Tali indicatori sono calcolati per l’anno 2009 e per il primo semestre 2010 e paragonati, dove possibile,

con i dati relativi agli anni precedenti fino al 2005 riportando, ove presente, il limite di legge, secondo

le procedure di consolidamento dei dati previste dai Sistemi di Gestione.

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 43 di 74

PRODUZIONE E CONSUMO DI MATERIE PRIME

Fertilizzanti Organo Minerali

La produzione di Fertilizzanti Or-

gano-Minerali (Grafico 1) prevede

l’utilizzo di matrici organiche

(cuoio, torba, concime organico*),

concimi minerali semplici o com-

posti (sali minerali di magnesio, di

ammonio, ecc…), di microelementi

(solfati di rame, ferro, zinco). A

causa delle particolari condizioni

di mercato, l’anno 2009 registra

una significativa diminuzione dei

volumi prodotti (- 49,5% rispetto al

2008 e -22% rispetto a quanto pre-

visto a budget).

Per il 2010 si prevede, a consuntivo, una produzione di 71.500 ton di fertilizzanti .

Nel Grafico 2 è stata riportata la

quantità complessiva di materie pri-

me e di torba approvvigionate.

Come si osserva l’andamento della

quantità di materie prime utilizzate

segue l’andamento dei volumi di pro-

dotto finito.

Nella formulazione dei Fertilizzanti

Organo-Minerali la torba, matrice or-

ganica di particolare rilievo per le

produzioni SCAM, può essere impiega-

ta in sostituzione e/o insieme al con-

cime organico* (materia prima organica a base di azoto e fosforo di origine animale o vegetale).

La quantità di torba utilizzata nella formula di produzione dipende da valutazioni di tipo chimico, dalla

disponibilità e dal costo delle materie prime sul mercato.Infine, si precisa che la torba, in precedenza

considerata una matrice non rinnovabile, viene al contrario definita dalle banche dati consultate per la

realizzazione dello studio LCA come matrice organica rinnovabile (cfr. EPD Fertilizzanti Organo-Minerali

SCAM).

99.033,592.908,6

106.526,9

97.692,0

49.327,9

39.739,3

0

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

ton

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

Grafico 1

PRODUZIONE FERTILIZZANTI

80,2775,06

87,10

75,40

36,74 35,2730,2228,00

33,2229,37

14,30

9,13

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

ton x 1000

Grafico 2

TORBA E ALTRE MATERIE PRIME APPROVVIGIONATE FERTILIZZANTI ORGANO MINERALI

Altre materie prime

Torba

* D.Lgs.217 del 29/4/06 Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti (Art. 2 definizioni).

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 44 di 74

La movimentazione delle materie prime, il cui stoccaggio avviene in box dedicati all’interno di un appo-

sito magazzino (cfr. paragrafo “Descrizione del sito”), viene effettuata mediante pala meccanica.

La movimentazione dei prodotti finiti, posti su pallets, il cui stoccaggio avviene su piazzale, viene effet-

tuata a mezzo di carrelli elevatori.

Agrofarmaci

Nel Grafico 3 è stato rappresentato l’andamento della produzione di Agrofarmaci.

Nel 2009 la produzione si è

attestata ai valori del 2008. Per

l’anno 2010 si conferma lo stesso

obiettivo del biennio 2008/2009,

stimando un consuntivo di 3.700

ton di agrofarmaci prodotti.

Nel Grafico 4 è stata rappresenta-

ta la quantità di materie prime e

di prodotti semilavorati approvvi-

gionati.

I prodotti semilavorati sono quelli

acquistati in confezione industria-

le per i quali SCAM effettua solamente l’ulteriore confezionamento nelle taglie previste per la commer-

cializzazione.

Sia le materie prime che i prodot-

ti semilavorati sono classificati

pericolosi o non pericolosi ai sensi

del Decreto Legislativo 14 Marzo

2003, n°65.

Di seguito sono riassunti in modo

più dettagliato le quantità di ma-

terie prime e semilavorati classi-

ficati tossici (T), molto tossici

(T+), infiammabili (F), comburen-

ti (O) e pericolosi per l’ambiente (N), approvvigionati nel 2009 e nel primo semestre 2010. La pericolosi-

tà dei materiali approvvigionati è considerata nel Rapporto di Sicurezza redatto da SCAM in conformità a

quanto previsto dal D.Lgs. 334/99 e dal D.Lgs. 238/05.

3514

927

2951

950

2792

1021

1994

762

2199

700

1185

575

0

1000

2000

3000

4000

5000

ton

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

Grafico 4

CONSUMO DI MATERIE PRIME/SEMILAVORATI - AGROFARMACI

Semilavorati

Materie Prime

5.995,77

5.047,49 4.866,50

3.889,21 3.975,98

2.476,96

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

7.000

ton

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

Grafico 3

PRODUZIONE AGROFARMACI

Dichiarazione ambientale – 2010

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Materie Prime Semilavorati

T / T+ / N / F / 0 totale T / T+ / N / F / 0 totale

2009 736 2199 659 670 ton 1°sem 2010 408 1185 555 575

Nel Grafico 5 è stato evidenziato il

consumo di solventi organici rappor-

tato alla produzione di agrofarmaci

liquidi.

Nel 2009, al contrario del 2008, si è

registrato un aumento della domanda

di agrofarmaci liquidi a base acqua,

determinando un conseguente calo

del dell’impiego di solventi.

Rispetto al 2008, in rapporto alla

quantità di agrofarmaci liquidi pro-

dotta, risultano in calo sia le quantità

impiegate di solventi non infiammabi-

li sia di solventi infiammabili (rispet-

tivamente -30% e -18% vedi Grafico 5).

La costante riduzione

dell’impiego dei solventi in-

fiammabili (F) si deve anchealla

scelta di SCAM di sostituire gra-

dualmente nelle proprie formu-

lazioni questa tipologia di sol-

venti con altri aventi minori ca-

ratteristiche di pericolosità (cfr.

Grafico 5 bis).

Il dato relativo al primo seme-

stre 2010, paragonabile come

quantitativi prodotti all’anno

2008, mostra la stessa tendenza

in calo registrata nel 2009.

Ove possibile, al fine di ridurre i rischi per l’ambiente e per operatori e utilizzatori finali, SCAM ha valo-

rizzato:

- prodotti in microgranuli idrodispersibili che, grazie alle loro dimensioni, hanno una bassa inalabilità da

parte dell’operatore/utilizzatore;

CONSUMO SOLVENTI EPRODUZIONE AGROFARMACI LIQUIDI

2.169,9 2.230,02.345,3

1.630,4

2.003,1

1.420,1

89,2 36,0 28,7 19,0 19,0 5,3

255,1 214,5163,0 195,7 167,3

40,3

0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

Grafico 5 bis

ton

Produzione agrofarmaci liquidi

Solventi F

Solventi Totali

CONSUMO SOLVENTI PRODUZIONE AGROFARMACI LIQUIDI

11,76

9,62

6,95

12,00

8,35

2,84

0,370,951,161,22

1,62

4,11

0

5

10

15

20

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

Grafico 5

ton/ton x 100solventi / produzione agrofarm aci liquidi

solventi F / produz ione agrofarm aci liquidi

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 46 di 74

- impiego di sacchetti idrosolubili che non si trasformano in rifiuto ma si disciolgono in acqua tal quali,

evitando il contatto dell’utilizzatore con il prodotto e, nel contempo, la dispersione dello stesso

nell’ambiente.

Questa tipologia di prodotti Agrofarmaci rappresenta, ormai da più di cinque anni, mediamente il 25%

del totale dei prodotti Agrofarmaci venduti a marchio SCAM.

Lo stoccaggio di materie prime e prodotti finiti agrofarmaci avviene in magazzini dedicati (cfr. § “De-

scrizione del sito”), dotati di sistemi antincendio e strutture studiate in funzione delle loro caratteristi-

che di pericolosità.

Lo stoccaggio dei solventi avviene in cisterne interrate (Arcosolv PM, Solvesso, Arcosolv DPM, Rhodiasolv

RPDE) o in fusti omologati (Cicloesanone, N-Metil Pirolidone, Dimetil solfossido).

La movimentazione di materie prime e prodotti, posti su palletts, avviene a mezzo di carrelli elevatori,

dotati, nel caso di trasporto di fusti singoli, di apposite pinze prendi-fusto.

ACIDO SOLFORICO L’acido solforico viene utilizzato nel Reparto Fertilizzanti Organo Minerali all’interno dello scrubber col-

legato al punto emissione E1/1 per poter abbattere l’ammoniaca presente nelle emissioni in atmosfera.

La corrente gassosa, all’interno dello

scrubber, viene lavata in controcor-

rente da una soluzione di acqua e a-

cido solforico che neutralizza

l’ammoniaca presente nei fumi. La

soluzione che si ottiene da tale pro-

cesso di depurazione, blow-down,

viene convogliata all’impianto di pro-

duzione Fertilizzanti per essere riuti-

lizzata nella fase di granulazione pre-

vio stoccaggio intermedio in apposite

cisterne in vetro resina.

Come precedentemente esposto,

l’andamento della domanda da parte del mercato ha avuto come conseguenza una riduzione dei volumi

prodotti determinando nell’anno 2009 una forte riduzione dei consumi di acido solforico (-43% rispetto al

2008). Il consumo registrato per il primo semestre 2010 (Grafico 5 ter) appare in forte aumento rispetto

allo stesso dato registrato nel primo semestre 2009 (133,79 ton) a seguito di un aumento dei volumi di

Fertilizzante Organo-Minerale prodotti.

242,36298,47

582,63 573,04

325,69378,43

0

100

200

300

400

500

600

ton

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem2010

Grafico 5 ter

CONSUMO DI ACIDO SOLFORICO

Dichiarazione ambientale – 2010

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EMISSIONI ATMOSFERICHE

Nel sito SCAM sono presenti 22 punti di emissione, di cui 15 situati presso i reparti produttivi, 6 prove-

nienti dal Laboratorio Chimico e 1 dall’Officina. Tutti questi punti di emissione sono autorizzati dalla

Provincia di Modena ai sensi del D.Lgs. 59/05 e L.R. 21/04 attraverso l’Autorizzazione Integrata Ambien-

tale rilasciata il 27/10/2007.

Gli atti autorizzativi prevedono per i punti di emissione provenienti dai reparti produttivi autocontrolli a

intervalli regolari, sia da parte di SCAM sia da parte dell’Autorità Competente, volti a constatare che le

sostanze presenti negli effluenti gassosi rientrino nei limiti stabiliti.

SCAM da anni ha installato sistemi di filtrazione a tessuto che permettono di depurare gli effluenti gas-

sosi dalle polveri, e, dove è possibile la presenza di solventi (emissione collegata alla formulazione di

prodotti agrofarmaci liquidi) è installato un abbattitore ad umido combinato all’azione dei carboni atti-

vi.

Nel corso del 2001 è stato installato un sistema di abbattimento ad umido (scrubber) finalizzato

all’assorbimento dell’ammoniaca derivante dal reparto fertilizzanti organo-minerali.

Allo scopo di migliorare le proprie performance ambientali, a partire dal 2007 e nel corso del 2008 SCAM

ha installato, presso il reparto agrofarmaci, filtri assoluti su tutti i punti emissione ad a esclusione di

quelli già dotati di doppio sistema di filtrazione.

Gli autocontrolli sulle emissioni presenti in SCAM possono essere effettuati sia da personale interno, che

da laboratori esterni accreditati ACCREDIA (ex SINAL) e qualificati come fornitori di servizio secondo le

modalità riportate nelle procedure del Sistema di Gestione Ambientale. Il prelievo e l’analisi sono ese-

guiti secondo i metodi UNI riportati negli atti autorizzativi.

Nelle emissioni provenienti dai processi produttivi sono presenti le seguenti sostanze:

� polveri derivanti dai processi di produzione e confezionamento sia del reparto fertilizzanti organo-

minerali, che agrofarmaci e fertilizzanti fogliari;

� ammoniaca derivante dal processo di essiccazione e raffreddamento del reparto fertilizzanti orga-

no-minerali e dal confezionamento di prodotti agrofarmaci liquidi;

� solventi derivanti dal processo di formulazione e confezionamento agrofarmaci liquidi.

Le emissioni derivanti dal Laboratorio Chimico, di entità molto inferiore a quelle dei reparti produttivi e

quindi poco significative, sono autorizzate in termini di portate emesse e non in relazione alle sostanze

presenti nell’effluente.

Nelle Tabelle 4 e 5 di seguito riportate vengono indicati, per i punti di emissione provenienti rispettiva-

mente dai reparti produttivi, dal Laboratorio Chimico e dall’Officina, gli estremi relativi agli atti auto-

rizzativi.

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 48 di 74

TABELLA 4 - punti di emissione provenienti dai reparti produttivi

Punto Emissio-

ne Provenienza

Tipo di abbattito-re (*)

Data e numero

autorizza-zione

Sostanze Emesse

Concentrazio-ne

Valore Auto-rizzato

(mg/ Nm3)

Portata Valore

Autorizza-to

(Nm3/h)

REPARTO FERTILIZZANTI ORGANO-MINERALI

E 1/1 Essiccamento FT AU

Concimi Organo-minerali (pol-veri) Ammoniaca e suoi sali

20

60

55.000

E 1/2 Raffreddamento e In-

saccamento FT

Concimi Organo-minerali (pol-veri) Ammoniaca e suoi sali

20

150

20.000 (70.000 con im-pianto di produ-

zione fermo)

E 1/3 Antimpaccamento

FT 20 8.000

E 1/4 Vagliatura FT

Concimi Organo-minerali (pol-veri)

20 6.000

E 3/1 Formulazione Confe-zionamento (polveri colorate)

FT Materiale particellare

0.3 18.000

E 4/1

Formulazione Confe-zionamento (polveri bianche e micronizza-te)

FT Materiale particellare

0.3 23.000

E 5/2 Formulazione (liquidi) AUV(**)+Ad

Materiale Particellare Composti Organici Vo-latili di cui isoforone

0.1

50

20

6.000

E 5/3 Confezionamento (liquidi)

Fp

Materiale Particellare Composti Organici Vo-latili di cui isoforone

0.1

50

20

15.000

E 5/4 Confezionamento (liquidi)

Fp

AIA – prot.n.12396

8 del 27/10/2007

Materiale Particellare Composti Organici Vo-latili di cui isoforone Ammoniaca

0.1

50

20

40

6.000

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 49 di 74

Punto Emissio-

ne Provenienza

Tipo di abbattito-re (*)

Data e numero

autorizza-zione

Sostanze Emesse

Concentrazio-ne

Valore Auto-rizzato

(mg/ Nm3)

Portata Valore

Autorizza-to

(Nm3/h)

E 6/1 Formulazione (pa-ste)

FT Fp

Materiale Particellare

0.3 1.500

E 6/3 Confezionamento (paste)

Fp Materiale Particellare

1 7.000

E 7/1 Confezionamento (Fertilizzanti Foglia-ri)

FT Fp

Materiale Particellare

15 4.000

E 7/2 Formulazione (Fer-tilizzanti Fogliari)

FT Fp

Materiale Particellare

15 4.000

E 8/1

Formulazione e con-fezionamento (pol-veri termosensibili – 10 quintali)

FT Fp

Materiale Particellare

0.6 4.000

E 9/1

Formulazione e con-fezionamento (pol-veri termosensibili – 20 quintali)

FT Fp

AIA – prot.n.12396

8 del 27/10/2007

Materiale Particellare

0.6 4.000

(*) FT = Filtro a tessuto; AU = Abbattitore ad umido; AUV = Abbattitore a umido Venturi; Ad = Adsorbitore;la presenza e la tipologia di si-

stema di abbattimento è determinata dall’autorità competente nell’atto autorizzativo. Fp = Filtro assoluto a pannelli (**) Lavaggio con soda.

TABELLA 5 - punti di emissione provenienti dal Laboratorio Chimico e dall’Officina

Punto di Emissione Provenienza Data e numero autorizzazione Portata Valore Autorizzato

(Nm3/h)

E Lab. 1 Cappa di laboratorio 1.300

E Lab. 2 Cappa di laboratorio 1.300

E Lab. 3 Cappa di laboratorio 1.700

E Lab. 4 Cappa di laboratorio 1.700

E Lab. 5 Cappa su assorbimento atomico 250

E Lab. 6 Aria ambiente locale laboratorio ---

E/off Fumi di saldatura

AIA – prot.n.123968 del 27/10/2007

8.000

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 50 di 74

Nei Grafici seguenti sono riportati rispettivamente l’andamento dei dati quantitativi delle sostanze

emesse in atmosfera e, per le emissioni maggiormente significative, i valori di concentrazione delle

singole sostanze inquinanti. Questi ultimi valori sono confrontati con i limiti autorizzati e, ove previsti,

con quelli stabiliti internamente da SCAM.

POLVERI

Ciascuno dei 15 punti di emissione presenti nei reparti produttivi emette polveri in atmosfera, anche se

il contributo maggiore viene apportato dal reparto fertilizzanti organo-minerali (circa il 95% in quanti-

tà). Il numero degli autocontrolli

per le emissioni di questo reparto

è notevolmente aumentata negli

ultimi anni in quanto, nonostante

le autorizzazioni prescrivessero

una frequenza semestrale, SCAM

ha pianificato autocontrolli con

frequenza mensile.

Dal Grafico 6 si osserva nel 2009

una quantità di polveri totali e-

messe in atmosfera in forte dimi-

nuzione rispetto agli anni prece-

denti.

Da evidenziare però che, nonostante i benefici conseguiti con l’intervento manutentivo straordinario ef-

fettuato sul filtro CEFLA 1- emissione E1/2 (vedi Grafico 6 bis), il dato del 2009 potrebbe essere falsato

dalla diminuzione della produzione di fertilizzanti e dal conseguente ridotto funzionamento

dell’impianto di produzione.

Infatti il dato del primo semestre

2010 (0,46 ton) risulta in linea

con gli anni precedenti il 2009.

Per quanto il trend delle polveri

emesse sia variabile, occorre sot-

tolineare che i valori riscontrati

sono vicini al limite di massima

efficienza dei sistemi di abbatti-

mento.

I quantitativi di polveri emesse,

comunque, continuano ad essere

largamente inferiori rispetto al

0,00

5,00

10,00

15,00

20,00

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

1,08 1,17 1,70 1,77

0,49 0,46

ton/anno

Grafico 6

POLVERI EMESSE

LIMITE MASSIMO AUTORIZZATO prima dell'AIA21,4

LIMITE MASSIMO AUTORIZZATO con AIA11,9

LIMITE MASSIMO AUTORIZZATO con VII modifica AIA (20 09)11,1

0

5

10

15

20

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

10,28

11,91

15,22

17,43

9,1910,97

ton/ton x 1.000.000

Grafico 6 bis

POLVERI EMESSE x 1.000.000PRODUZIONE

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 51 di 74

limite massimo autorizzato in prima istanza dall’Autorizzazione Integrata Ambientale del 27/10/2007,

successivamente integrata dalla settima modifica del 5 maggio 2009.

Nel grafico precedente sono stati evidenziati ambedue i limiti massimi autorizzati.

Il Grafico 6 bis, che riporta l’andamento del quantitativo di polveri emesse in rapporto ai quantitativi

prodotti, mostra un andamento in calo nel 2009 (-47% rispetto al 2008), che si conferma anche nel pri-

mo semestre 2010.

Il calcolo delle quantità di polveri emesse è stato effettuato operando una media dei valori di flusso di

massa rilevati durante gli autocontrolli periodici per ogni emissione. Tale valore è stato in seguito molti-

plicato per le ore di funzionamento degli impianti collegati alle singole emissioni.

Gli autocontrolli effettuati da gennaio 2009 a giugno 2010 sui punti di emissione presenti in SCAM hanno

sempre fornito valori rientranti nei limiti previsti dagli atti autorizzativi.

AMMONIACA

Sono 3 i punti di emissione presenti in SCAM che contengono ammoniaca:

� E1/1 (Fase di essiccazione produzione fertilizzanti organo-minerali);

� E1/2 (Fase di raffreddamento produzione fertilizzanti organo-minerali);

� E5/4 (Confezionamento prodotti agrofarmaci liquidi). Il cui contributo, in termini di quantità annue

di ammoniaca emessa, è stimato essere circa lo 0,1% rispetto al totale.

Come si osserva dal Grafico 7, i va-

lori di emissione totali di ammonia-

ca nel 2009 hanno registrato una

riduzione del 50% circa rispetto

all’anno precedente, ma così come

per le polveri anche il valore di e-

missione dell’ammoniaca risulta in-

fluenzato dalla riduzione del nume-

ro di ore di funzionamento

dell’impianto a causa della riduzio-

ne dei volumi di fertilizzanti pro-

dotti.

Il valore di ammoniaca emessa nel

primo semestre 2010 (6,87 ton) si presenta inferiore al corrispondente valore del primo semestre 2009

(7,21 ton), evidenziando una tendenza in leggero calo, ma ogni valutazione viene rinviata a fine anno.

L’andamento oscillante dei valori di ammoniaca è prevalentemente causato dalle modalità di essicca-

zione del prodotto al fine di migliorarne le caratteristiche fisiche che avevano subito un forte peggiora-

0

10

20

30

40

50

60

70

80

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

4,28

19,8516,81 17,83

9,086,87

ton/anno

Grafico 7

EMISSIONI DI AMMONIACA

LIMITE MASSIMO AUTORIZZATO prima dell'AIA

LIMITE MASSIMO AUTORIZZATO con AIA60,72

38,20LIMITE MASSIMO AUTORIZZATO con VII modifica AIA (20 09)

89,33

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 52 di 74

mento. Le variazioni impiantistiche introdotte hanno portato ad una maggiore essiccazione mediante

temperature più elevate, che favoriscono lo sviluppo di ammoniaca sia nella fase di essiccazione che in

quella di raffreddamento.

Altro elemento che ha contribuito all’aumento di ammoniaca emessa negli ultimi due anni è il maggior

utilizzo di fosfato biammonico (che ha un maggiore tenore di ammoniaca rispetto a quello monoammo-

nico), come materia prima nel processo produttivo dei Fertilizzanti Organo-Minerali.

Come per le polveri, il Grafico 7

mostra il valore massimo autorizza-

to in prima istanza dall’ Autorizza-

zione Integrata Ambientale il

27/10/2007 e il limite autorizzato

successivamente dalla settima mo-

difica del 5 maggio 2009.

L’andamento dei quantitativi di

ammoniaca emessi rapportati ai

quantitativi prodotti (Grafico 7 bis),

invece, appare costante negli ultimi

tre anni.

Gli autocontrolli effettuati da gen-

naio 2009 a giugno 2010 sui punti di emissione E1/1 – E1/2 – E5/4 hanno sempre fornito valori rientranti

nei limiti previsti dagli atti autorizzativi.

0

10

20

30

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

4,08

20,27

15,09

17,55 17,03 16,27

ton/ton x 100.000

Grafico 7 bis

EMISSIONI DI AMMONIACA X 100.000PRODUZIONE

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 53 di 74

SOLVENTI

I solventi utilizzati da SCAM nelle proprie formulazioni sono Arcosolv PM, Solvesso, Arcosolv DPM, Rho-

diasolv RPDE, Cicloesanone, N-Metil Pirrolidone, Dimetil solfossido e sono 3 i punti di emissione presenti

in stabilimento autorizzati all’emissione di tali solventi:

� E5/2 (Formulazione prodotti agrofarmaci liquidi);

� E5/3 (Confezionamento prodotti agrofarmaci liquidi);

� E5/4 (Confezionamento prodotti agrofarmaci liquidi).

Nella Tabella 6 è riportato l’andamento dei valori di concentrazione media di solventi per le suddette

emissioni dal 2005 al primo semestre 2010. I valori riportati si riferiscono sempre alla media delle con-

centrazioni rilevate durante gli autocontrolli. Non si riporta il grafico che risulterebbe poco rappresenta-

tivo poiché a partire dal 2008 sono variati, oltre ai limiti autorizzati, anche le modalità di determinazio-

ne di questi inquinanti.

Nella Tabella 6, inoltre, sono riportati i nuovi limiti, molto più restrittivi dei precedenti, prescritti

dall’Autorizzazione Integrata Ambientale.

Come si può notare i valori di emissione di solventi, nonostante lievi oscillazioni, rimangono mediamente

ben al di sotto dei limiti autorizzati.

Si evidenzia inoltre che, anche nel corso del 2009 e del primo semestre 2010, come negli anni successivi,

è stata effettuata un’analisi mensile per ogni punto emissione del Reparto Agrofarmaci Liquidi e gli au-

tocontrolli hanno sempre fornito valori rientranti nei limiti previsti dagli atti autorizzativi.

TABELLA 6

CONCENTRAZIONE TOTALE DI SOLVENTI (medie espresse in mg/Nm3) PUNTO DI

EMISSIONE 2005 2006 2007 2008 2009

I sem. 2010

LIMITE DI LEGGE (AIA – Prot. n.123968

del 27/10/2007)

E5/2 1,76 n.r. n.r. 3,114 1,950 1,262 50

E5/3 n.r. n.r. n.r. 2,755 2,640 1,360 50

E5/4 4,63 0,06 n.r. 2,117 2,647 0,814 50

LIMITE DI LEGGE (autorizzato prima del rilascio dell'AIA (31/10/2007):

E5/2 90 mg/Nm3; E5/3 300 mg/Nm3; E5/4 250 mg/Nm3

n.r. = Non Rilevabile (valori al di sotto del limite di rilevabilità dello strumento).

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 54 di 74

SCARICHI IDRICI ACQUE PROVENIENTI DAI REPARTI PRODUTTIVI

SCAM dagli anni ’70 ha posto attenzione alle acque scaricate in estensione di pubblica fognatura, realiz-

zando nel 1979 l’impianto di depurazione con trattamento chimico-fisico delle acque in uscita dal repar-

to agrofarmaci. A partire dal 1997, al fine di garantire una maggior tutela ambientale, SCAM ha preferito

trattare le acque tecnologiche provenienti dal processo produttivo del Reparto Agrofarmaci come rifiuti

pericolosi, e come tali sono registrati sul previsto registro di carico e scarico, stoccati in apposite vasche

e in seguito smaltiti esternamente da smaltitori autorizzati.

Per tale motivo l’impianto di depurazione, inutilizzato dal 1997, è stato definitivamente smantellato nel

corso del secondo semestre 2006, come precedentemente comunicato all’Amministrazione Comunale.

Il reparto Fertilizzanti Organo-Minerali non dà luogo a reflui di processo.

Acque meteoriche

Nel 1987, nel reparto Agrofarmaci, fu costruita una vasca destinata all’accumulo delle acque di prima

pioggia, utilizzabile anche per contenere le acque di spegnimento di un eventuale incendio.

Nel 1999 venne realizzato il sistema di recupero delle acque meteoriche di prima pioggia del Reparto

Fertilizzanti, rendendo così possibile il recupero di tali acque all’interno del ciclo produttivo, con un

conseguente miglioramento anche in termini di consumi idrici.

Le acque meteoriche di seconda pioggia, provenienti sia dal reparto Agrofarmaci che dal reparto Ferti-

lizzanti Organo-Minerali, sono invece immesse in estensione di pubblica fognatura attraverso due scari-

chi dedicati, come previsto dall’autorizzazione in essere.

Nell'insieme, quindi, gli scarichi idrici di SCAM sono rappresentati solamente da acque meteoriche di se-

conda pioggia provenienti dal dilavamento dei piazzali rispettivamente del Reparto Fertilizzanti Organo-

Minerali e dal Reparto Agrofarmaci.

Allo stato attuale, SCAM è autorizzata con Autorizzazione Integrata Ambientale prot. N.123968 del

27/10/2008 a scaricare in estensione di pubblica fognatura le acque meteoriche di seconda pioggia da

pluviali e piazzali, le cui caratteristiche qualitative devono essere tali da garantire il rispetto dei limiti

previsti in tabella 5, allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. n. 152/2006.

SCAM ha pianificato analisi delle acque provenienti sia dal Reparto Agrofarmaci che dal Reparto Fertiliz-

zanti Organo-Minerali, in occasione di eventi piovosi tali da dare origine allo scarico di acque meteori-

che. Tali controlli hanno sempre evidenziato valori inferiori ai suddetti limiti.

Alla luce di quanto sopra, i reflui acquosi provenienti dai reparti produttivi sono quindi convogliati in tre

reti fognarie dedicate:

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 55 di 74

- acque tecnologiche reparto Agrofarmaci (lavaggio impianti, ecc..);

- acqua meteoriche reparto Agrofarmaci;

- acqua meteoriche reparto Fertilizzanti Organo-Minerali.

ACQUE PROVENIENTI DAI SERVIZI

Le acque provenienti dai servizi igienici e dalla mensa vengono trattate mediante depuratore biologico.

Il trattamento avviene in una prima vasca in cui l’acqua entra in contatto con i fanghi attivi, a cui segue

una seconda vasca di decantazione; una volta depurate le acque sono immesse in estensione di pubblica

fognatura. La manutenzione del depuratore biologico è affidata ad un fornitore qualificato secondo le

modalità riportate nelle procedure del Sistema di Gestione Ambientale.

La quantità di acqua scaricata in estensione di pubblica fognatura corrisponde a quella prelevata

dall’acquedotto comunale (cfr. Grafico 13), in quanto soltanto l’acqua per usi civili viene trattata me-

diante depuratore biologico.

L’installazione del depuratore biologico risale al 1998.

Di seguito sono illustrati i valori medi di concentrazione dal 2004 al primo semestre 2009 delle principali

sostanze ricercate nelle acque in uscita dal suddetto scarico (Tabella 7), autorizzato dalla Provincia di

Modena in data 27/10/2007 con prot. n°123968 (AIA). Tale autorizzazione prevede che i limiti da rispet-

tare per questa tipologia scarico siano quelli previsti nel regolamento del gestore del Servizio Idrico In-

tegrato (tabella ΙI - Legge Regionale n. 7 del 29.01.1983).

Gli autocontrolli su questo scarico sono eseguiti, mediamente con frequenza mensile, da laboratori e-

sterni qualificati.

TABELLA 7 Valori medi riscontrati allo scarico del depuratore biologico (mg/l)

SOSTANZE RICERCATE 2005 2006 2007 2008 2009 I sem. 2010

LIMITE AUTORIZZATO Legge Regionale 29.01.1983 n. 7

tabella ΙI

BOD5 169,5 76,4 48,1 42,87 60,31 18,21 250

COD 170,6 174,7 163,7 89,53 110,24 38,34 500

AZOTO AMMONIACALE 15,5 32,3 13,9 10,96 17,48 7,83 50

AZOTO NITRICO 19,0 8,1 12,6 5,02 4,41 9,21 30

AZOTO NITROSO 0,4 0,5 0,4 0,43 0,33 0,30 0,6

FOSFORO TOTALE 2,0 6,9 7,1 4,07 5,64 2,00 15

A partire dal giugno 2008, dopo un periodo di sperimentazione, è stato installato un ulteriore stadio di

depurazione (denitrificazione) in grado di rimuovere più efficacemente la componente azotata.

I dati riferiti all’anno 2010 e riportati in Tabella 7 sono una media dei campionamenti effettuati nei mesi

da Gennaio a Giugno.

Dichiarazione ambientale – 2010

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RIFIUTI

A partire dal 1/1/2008 SCAM è stata autorizzata con Autorizzazione Integrata Ambientale prot.n.123968

del 27/10/2007 ad effettuare la gestione dei rifiuti in regime di deposito temporaneo secondo le modali-

tà previste dal D.Lgs n°152 del 03/04/2006.

I rifiuti prodotti in SCAM sono prelevati da smaltitori autorizzati e, a seconda della tipologia, possono es-

sere inviati al recupero, o alla termodistruzione, o al trattamento chimico-fisico.

Le fasi del ciclo produttivo dalle quali hanno origine i rifiuti sono lo scarto a fine ciclo e la manutenzione

dei servizi: dalla prima si originano prodotti obsoleti e/o scaduti, residui di laboratorio e residui di im-

ballaggio (contaminati e non), dalla seconda olii e solventi esausti, residui di filtrazione, soluzioni ac-

quose da lavaggio impianti e fanghi provenienti dalla pulizia dei sistemi di contenimento delle acque

tecniche e dal trattamento delle acque di lavaggio di carrelli elevatori e pale meccaniche.

Sono inoltre gestite come rifiuti le acque di prima pioggia contaminate da agrofarmaci e provenienti dai

piazzali e dai magazzini.

SCAM ha inoltre previsto nel proprio Sistema di Gestione Ambientale apposite procedure per la gestione

dei rifiuti e per la valutazione di trasportatori e smaltitori quali fornitori di servizio.

I dati relativi ai rifiuti pericolosi e non pericolosi riportati nei grafici che seguono provengono dai registri

di carico e scarico e sono sintetizzati nel MUD.

Nella Tabella 8 che segue si riportano, per ciascuna tipologia di rifiuto prodotta nel sito, il codice CER,

la descrizione del rifiuto, il luogo di deposito all’interno del sito, la destinazione finale del rifiuto.

TABELLA 8 – Tipologie di rifiuti prodotte nel sito produttivo.

CODICE CER P/NP TIPOLOGIA DI RIFIUTO DEPOSITO d

P Soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri (“bonifica reparti produttivi”)

Vasche V1:V5 e Serbatoi S8:S10

S 070401

P Soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri (“acque me-teoriche di prima pioggia reparto agrofarmaci”)

Vasca antincendio V8 S

070404 P Altri solventi organici, soluzioni di lavaggio ed acque ma-dri

Magazzino H – fusti S

070410 P Altri residui di filtrazione, assorbenti esauriti Box prefabbricato I1-fusti

S

070411 P Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose

Vasche V1:V5 e Serbatoi S8:S10

S

070413 P Rifiuti solidi contenenti sostanze pericolose Box prefabbricato I1-fusti

S

080111 P Pitture e vernici di scarto, contenenti solventi organici e altre sostanze pericolose

Magazzino H – fusti S

130205 P Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrifica-zione, non clorurati

Locale filtri adiacente officina-campana

S

Dichiarazione ambientale – 2010

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CODICE CER P/NP TIPOLOGIA DI RIFIUTO DEPOSITO d

130208 P Altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione Box prefabbricato I1-fusti

S

150101 NP Imballaggi in carta e cartone Isola ecologica IE-cassoni scarrabili

R

150102 NP Imballaggi in plastica Isola ecologica IE-cassoni scarrabili

R

150103 NP Imballaggi in legno Isola ecologica IE-cassoni scarrabili

R

150104 NP Imballaggi in metallo Isola ecologica IE-cassoni scarrabili

R

150106 NP Imballaggi in materiali misti Zona adiacente fabbri-cato I2-compattatore

R

150110 P Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o con-taminati da tali sostanze

Isola ecologica IE -contenitore telonato

S

150202 P Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protet-tivi contaminati da sostanze pericolose

Box prefabbricato I1-fusti

S

150203 NP Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protet-tivi, diversi da quelli di cui alla voce 150202

Box prefabbricato I1-fusti

S

160107 P Filtri dell’olio Box prefabbricato I1-fusti

S

160213 P Apparecchiature fuori uso, contenenti componenti perico-losi diversi da quelli di cui alle voci 160209 e 160212

Box prefabbricato I1-fusti

R

160305 P Rifiuti organici contenenti sostanze pericolose (agrofar-maci liquidi)

Box prefabbricato I1-fusti

S

160214 NP Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da 160209 a 160213

Box prefabbricato I1-fusti

R

160216 P Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 160215

Box prefabbricato I1-fusti

S

160601 P Batterie al piombo Box prefabbricato I1-fusti

S

160604 NP Batterie alcaline (tranne 160603) Box prefabbricato I1-fusti

S

170407 NP Metalli misti (ferro) Isola ecologica IE-cassoni scarrabili

R

170904 NP Rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, di-versi da quelli di cui alle voci 170901, 170902 e 170903

Isola ecologica IE-cassoni scarrabili

R

190899 NP Rifiuti non specificati altrimenti (fanghi da lavaggio car-relli e pale)

Zona lavaggio V10 S

LEGENDA: P = rifiuto pericoloso; NP = rifiuto non pericoloso; d = destinazione (R: recupero; S:smaltimento).

Dichiarazione ambientale – 2010

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RIFIUTI PERICOLOSI

I rifiuti pericolosi prodotti da SCAM, derivanti dal reparto agrofarmaci e, in piccola quantità, dal labora-

torio, consistono per circa il 90% di acque di processo e meteoriche (prima pioggia) derivanti dal dilava-

mento del piazzale del medesimo reparto, mentre il restante 10% comprende gli altri rifiuti pericolosi

indicati nella Tabella 5 preceden-

te.

Come si può verificare dai Grafici

8 e 9 la produzione di rifiuti peri-

colosi sia rapportata alla quantità

di agrofarmaci sia in valore assolu-

to, nel 2009 rimane pressoché co-

stante rispetto al 2008. Al contra-

rio, il dato di questa tipologia di

rifiuti rapportato alla produzione

appare in aumento nel 1°semestre

2010 (+ 24,6%).

Tale andamento deriva dal fatto

che, nonostante i volumi di agro-

farmaci prodotti nel 2008-2009

siano diminuiti rispetto agli

anni precedenti, le sequenze

produttive sugli impianti sono

rimaste pressoché costanti,

pertanto il numero delle boni-

fiche degli impianti e conse-

guentemente la produzione di

acque tecnologiche è rimasto

circa invariato. In particolare,

circa il 30% di questo rifiuto

deriva dalle bonifiche del re-

parto formulazione Agrofarma-

ci in Pasta (D1) e per tale mo-

tivo è in corso di valutazione la

possibilità di riconvertire l’impianto in produzione concimi liquidi. Se confermata, tale modifica compor-

terebbe una significativa riduzione di questa tipologia di rifiuti. Si rimanda comunque al secondo seme-

stre per la definizione di tale modifica.

A partire dal 2008 le bonifiche degli impianti affidate a ditta esterna sono andate diminuendo e il servi-

zio continuerà ad essere utilizzato solo per alcune operazioni di bonifica e le quantità di acque tecniche

prodotte saranno smaltite direttamente da SCAM.

0,142

0,008

0,121

0,016

0,144

0,016

0,187

0,017

0,199

0,000

0,248

0,000

0,00

0,05

0,10

0,15

0,20

0,25

0,30

ton/ton

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

Grafico 8

RIFIUTI PERICOLOSI PRODUZIONE AGROFARMACI

Acque tecnologiche da lavaggi gestiti da ditta Esterna

Rifiuti pericolosi gestiti da SCAM

779

49

71

546

80

67

596

79

104

622

68

107

687

0

104

560

0

53

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

Grafico 9

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

ton/anno

RIFIUTI PERICOLOSI

Rifiuti solidi gestiti da SCAM

Acque tecnologiche da lavaggi impianti gestiti da Ditta Esterna

Acque tecnologiche gestite da SCAM

Dichiarazione ambientale – 2010

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RIFIUTI NON PERICOLOSI

I rifiuti non pericolosi prodotti da SCAM derivano prevalentemente dagli imballaggi non contaminati da

sostanze pericolose in cui sono contenute le materie prime o i prodotti finiti (carta, plastica, legno, fer-

ro).

E’ importante rilevare che questi rifiuti sono quasi totalmente (il 95% nel 2009 e il 99% nel primo seme-

stre 2010) destinati ad essere recuperati per il riutilizzo da soggetti esterni autorizzati.

Come si può verificare dal Grafico

10, nel 2009 la produzione di rifiuti

non pericolosi e la percentuale

inviata a recupero non hanno subito

significative variazioni (-6,7%

rispetto al 2008).

In termini assoluti la quantità di ri-

fiuti non pericolosi prodotti nel

primo semestre 2010 appare in di-

minuzione rispetto al primo seme-

stre 2009 (133,1 ton).

Al contrario, la produzione di rifiuti

non pericolosi rapportata alla produzione mostra un significativo incremento rispetto al 2008 (+77% - ve-

di Grafico 11).

Non essendo la produzione di questa

tipologia di rifiuti nei due reparti pro-

porzionale alla quantità di prodotto

formulato e confezionato, anzi il re-

parto fertilizzanti Organo-Minerali ne

produce quantità inferiori rispetto al

reparto agrofarmaci, e avendo avuto

una produzione di fertilizzanti molto

scarsa nel 2009 (-50% circa) e una pro-

duzione agrofarmaci in linea con gli

anni precedenti, l’indicatore risulta

fortemente viziato.

Al contrario, il dato del primo semestre 2010 la produzione di questa tipologia di rifiuti, se si esclude dal

confronto il 2009 a causa di della anomalia produttiva di cui sopra, appare in linea con gli anni prece-

denti.

Nei Grafici 10 e 11 precedenti sono esclusi i rifiuti derivanti dalla costruzione e demolizione di opere in

muratura, la cui produzione, legata ad opere di ammodernamento degli edifici, risulta estremamente

discontinua negli anni, come sotto riportato.

RIFIUTI NON PERICOLOSI: quantità totale e quantità destinata al recupero

297,5

247,5 253,4

96,7

253,6236,5

95,8

224,3239,3240,6

172,8

164,6

0

50

100

150

200

250

300

350

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

Grafico 10

ton

Rifiuti non pericolosi

Rifiuti non pericolosi Recuperati

RIFIUTI NON PERICOLOSI: quantità totale e quantità destinata al recupero rapportate alla produzione

2,83

2,532,27

4,44

2,502,29

2,27

1,681,64

2,162,36

4,21

0

1

2

3

4

5

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

Grafico 11

ton/ton x 1000

Rifiuti non pericolosi/produzione x 1000

Rifiuti non pericolosi/produzione x 1000 Recuperati

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 60 di 74

Nota: nei grafici n. 10 e 11 è evidenziata la quantità di rifiuti derivanti da una pulizia straordinaria delle vasche di raccolta delle acque meteoriche.

AMIANTO

SCAM fin dai primi anni ’90 controlla e periodicamente sostituisce porzioni di coperture in eternit (pre-

senti in alcuni locali produttivi e magazzini), il cui utilizzo era largamente diffuso negli anni in cui tali

strutture vennero costruite

(anni ’70). Nel corso di una ve-

rifica effettuata nel 2001 si è

constatato che rispetto ai

38.000 m2 di superficie coperta

totale circa 35.400 m2 contene-

vano amianto al momento della

costruzione: di questi ultimi

17.726 m2 contenevano ancora

amianto a quella data.

Al fine di garantire il buono

stato della copertura contenen-

te eternit, SCAM effettua an-

nualmente (a mezzo di labora-

tori esterni qualificati come

fornitori di servizio secondo le

modalità riportate nelle procedure del Sistema di Gestione Ambientale) delle analisi volte a verificare il

possibile rilascio di fibre di amianto, evento che per ora non si è mai verificato, anche grazie agli inter-

venti di sostituzione e incapsulamento già effettuati.

Oltre a questo, SCAM sostituisce ogni anno almeno 500 m2 di copertura in eternit, diminuendo così la

presenza di amianto, fino alla sua completa eliminazione. Tale programma potrà comunque essere modi-

ficato in funzione dei risultati delle verifiche annuali relative al possibile rilascio di fibre di amianto.

Nel corso del 2009, come predisposto nel piano di bonifica annuale, si è provveduto alla sostituzione di

una superficie di coperture contenenti eternit di circa 2600 m2.

Nel primo semestre 2010 sono stati sostituiti 300 m2 e nessun’altra sostituzione di coperture è prevista

per il secondo semestre.

Come evidenziato dal Grafico 12 questi interventi hanno permesso di diminuire la superficie contenente

amianto circa del 70% rispetto al 2005.

Lo smaltimento del rifiuto così generato viene effettuato dallo stesso fornitore che opera la suddetta at-

tività di rimozione e sostituzione, secondo le disposizioni previste dalla legislazione vigente in materia.

ANNO 2005 2006 2007 2008 2009 I sem.

2010

QUANTITÀ DI RIFIUTI DA DEMOLIZIONE (ton)

(codice CER 170904 – rifiuto Non Pericoloso) 11.8 6,65 4,41 4,8 4,27 0,3

34,8%29,8%

24,2%18,5%

11,2%10,3%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

2005 2006 2007 2008 2009 1sem 2010Grafico 12

Percentuale di superficie coperta contenente amianto

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 61 di 74

CONSUMI IDRICI

SCAM emunge le acque destinate alla produzione da due pozzi artesiani, mentre attinge all’acquedotto

comunale solo per uso civile (servizi,

mensa, ecc…).

SCAM è autorizzata a derivare acqua

pubblica dalle falde sotterranee me-

diante idonee opere di presa, addu-

zione ed utilizzo per uso industriale

con determinazione della Regione E-

milia Romagna N°4986 del

12/07/1996. La quantità di acqua così

prelevata non può superare i 40.000

m3 all’anno.

Nel corso di gennaio 2007 è stata inol-

trata alla Regione Emilia Romagna la

domanda di rinnovo della concessione

di cui sopra.

Nel corso del 2009 si osserva una significativa riduzione dei consumi idrici (- 50% rispetto al 2008 - Grafi-

co 13) in linea con la riduzione delle

quantità prodotte e col conseguente mi-

nor impiego di acqua nel ciclo produttivo

registrato nello stesso anno.

Nel primo semestre 2010 l’acqua prele-

vata dai pozzi è stata di 5,4 (m3x1000),

quantità superiore a quella prelevata nel

primo semestre 2009 (3,5 m3x1000). Tale

incremento dei volumi prelevati è con-

seguente soprattutto all’aumento dei vo-

lumi di Fertilizzanti prodotti nel 2010.

Se si osserva il grafico 13 bis si nota che il consumo di acque da pozzo in rapporto ai quantitativi prodot-

ti è costante negli ultimi cinque anni.

Per quanto riguarda il consumo di acqua emunta dall’acquedotto si osserva un andamento pressoché co-

stante negli ultimi cinque anni.

I valori riportati nel grafico n°13 (espressi in m3x1.000) derivano dalle letture effettuate dai contatori

posti presso i pozzi e, per quanto riguarda l’acquedotto, da un contatore predisposto dall’azienda che

gestisce il servizio.

0

10

20

30

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

24,2

21,6

14,7

17,4

8,7

5,4

3,0 3,0 2,6 2,6 2,51,7

m3 x 1.000

Grafico 13

ACQUE PRELEVATE DA POZZI ED ACQUEDOTTO

POZZI

ACQUEDOTTO

0,00

0,20

0,40

0,60

0,80

1,00

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

0,23 0,22

0,130,17 0,16

0,13

m 3/ton x 1000

Grafico 13 bis

Consumo di acque da pozzoProduzione totale

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 62 di 74

CONSUMI ENERGETICI

METANO

Circa il 90-95% del metano utilizzato da SCAM viene impiegato nella produzione di fertilizzanti organo-

minerali, ed in particolare nella fase di essiccazione, mentre il restante consumo è legato all’attività di

riscaldamento dell’ambiente e dell’acqua per i servizi.

Come si può verificare dai Grafici 14 e 15, il consumo di metano nel 2009 ha subito un incremento pari

al 14%. Il medesimo andamento viene anche confermato nel primo semestre 2010

Il valore costante dei consumi regi-

strato dal 2006 al 2008 è frutto dal-

la standardizzazione delle modalità

di essiccazione adottate a partire

dal 2006 (in termini di temperature

e portate) che prevede, anche per il

futuro, la necessità di essiccare

maggiormente il prodotto al fine di

ottenerlo con una bassa percentuale

di umidità.

Nel 2009 e nel primo semestre 2010

la flessione della domanda da parte

del mercato ha comportato oltre ad

una diminuzione in termini quantitativi delle singole varietà da produrre, con continue fermate

dell’impianto e cambi prodotto, una variazione delle modalità di effettuazione dei turni di lavoro, ri-

spetto al ciclo continuo, nel re-

parto Fertilizzanti. Queste di-

verse modalità di gestione

dell’impianto produttivo hanno

portato a continue accensioni e

spegnimenti del bruciatore del

metano, producendo un aumen-

to dei consumi per unità di pro-

dotto.

I consumi di metano riportati

nei grafici, ed espressi in ton-

nellate equivalenti di petrolio

(tep) ed in metri cubi (m3), de-

rivano dalle letture effettuate

dal contatore predisposto dall’azienda che gestisce il servizio.

2,372,57

2,47 2,43

2,772,67

0

1

2

3

tep/ton

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem2010

Grafico 14

Consumo Totale MetanoProduzione Fertilizzanti

28,9231,31 30,18 29,65

33,75 32,60

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

m3/ton

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

Grafico 15

Consumo Totale MetanoProduzione Fertilizzanti

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 63 di 74

ENERGIA ELETTRICA

Il consumo di Energia Elettrica nel 2009, come altri indicatori, è stato influenzato negativamente

dall’andamento della domanda di

mercato che ha determinato una

riduzione dei volumi prodotti con

un conseguente funzionamento di

scontinuo dell’impianto di produ-

zione e una riduzione

dell’efficienza energetica.

Nel Grafico 16 si osserva un aumen-

to dei consumi energetici per ton-

nellata di prodotto (+ 32% nel 2009

e + 7% nel primo semestre 2010)

rispetto al 2008.

Pertanto, allo scopo di esaminare e

confrontare i reali consumi di ener-

gia elettrica nel corso degli ultimi

cinque anni, è stato elaborato il

Grafico 16 bis dal quale si può os-

servare che i consumi di energia e-

lettrica del 2009 sono inferiori a

quelli degli anni precedenti (- 30,7%

rispetto al 2008) e quelli del primo

semestre 2010 si attestano a 2375

Kwh x 1000.

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

5193,25 5113,48 5257,46 5341,85

3700,63

2375,44

Kwh X 1.000

Grafico 16 bis

CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA

11,3712,01

10,86

12,10

15,97

12,94

0

5

10

15

tep/ton x 1000

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem 2010

Grafico 16

ENERGIA ELETTRICA x 1.000PRODUZIONE TOTALE

Dichiarazione ambientale – 2010

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GASOLIO

Il gasolio viene utilizzato per il rifornimento dei mezzi per la movimentazione interna (carrelli elevatori

e pale meccaniche). Il consumo viene misurato attraverso un apposito contatore collegato alla pompa di

erogazione, i dati di consumo vengono

riportati sull’apposito registro sottopo-

sto a controllo da parte dell’Ufficio

Tecnico Imposte di Fabbricazione

(U.T.I.F).

Come nel 2008, anche nel corso del

2009 l’ulteriore diminuzione dei volumi

prodotti (-50% per i prodotti fertilizzan-

ti) hanno determinato la riduzione del-

le ore di utilizzo dei mezzi impiegati

per la movimentazione delle merci e

quindi un minor consumo del gasolio.

Il dato registrato nel primo semestre

2010 appare in aumento rispetto al

primo semestre 2009 (40.175 litri).

ASPETTI AMBIENTALI INDIRETTI

Gli Aspetti Ambientali Indiretti, che a seguito di valutazione sono risultati significativi e prioritari, sono

quelli connessi con l'impiego dei vari prodotti SCAM (in particolare i prodotti fertilizzanti e agrofarmaci).

Tali Aspetti Ambientali sono di entità elevata, derivando dall’utilizzo di prodotti che possono dare effet-

ti di inquinamento del suolo e dei corpi idrici, inquinamento atmosferico, effetti sulla biodiversità.

Per questo Aspetto Ambientale non è al momento possibile stabilire nessun obiettivo/traguardo, in

quanto SCAM influenza già le modalità di impiego dei propri prodotti da parte dell'utilizzatore finale poi-

ché fornisce, assieme al prodotto, le informazioni utili a tale scopo tramite etichettatura prodotti,

schede dati di sicurezza, sito web e servizio di assistenza ai clienti.

Il mantenimento del servizio di informazione e assistenza all'utilizzatore finale dei prodotti e la continua

ricerca di nuove soluzioni applicabili per una produzione agricola ambientalmente sostenibile sono gli

elementi di miglioramento applicabili con il contributo di SCAM.

Occorre puntualizzare, inoltre, che l'utilizzo di prodotti agrofarmaci molto tossici/tossici/nocivi è possi-

bile solo se in possesso di apposita autorizzazione all'acquisto (patentino); mentre relativamente ai pro-

dotti Fertilizzanti Organo-Minerali SCAM ha ottenuto la certificazione EPD che riconosce in modo autore-

111.919 116.393

165.264

120.722

80.307 60.513

0

50.000

100.000

150.000

200.000

litri

2005 2006 2007 2008 2009 1 sem2010

Grafico 17

CONSUMO DI GASOLIO

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 65 di 74

vole la prestazione ambientale di questi prodotti (vedi § Certificazione Ambientale di Prodotto) e con-

sente la verifica periodica degli effetti dell’utilizzo in campo di questi prodotti sull’ambiente.

L’ulteriore impegno che SCAM si è assunta nel Programma Ambientale 2008-2010 è quello di divulgare i

risultati della certificazione EPD presso i propri utilizzatori finali e di verificare l’efficacia di tale comu-

nicazione.

TRASPORTO MERCI PERICOLOSE

L’attività di SCAM relativamente alle merci pericolose è riferita unicamente al carico ed allo scarico di

prodotti agrofarmaci e relative sostanze attive e coformulanti (per esempio solventi), mentre il traspor-

to viene effettuato da fornitori adeguatamente attrezzati.

Il carico delle merci da spedire riguarda prodotti finiti SCAM o lavorati per conto terzi, mentre lo scarico

è relativo a materie prime, semilavorati, coformulanti o prodotti finiti (questi ultimi sono prodotti a

marchio SCAM lavorati all’esterno, che vengono depositati nei magazzini SCAM in attesa di essere spediti

alla loro destinazione finale).

In aggiunta a ciò avviene anche la spedizione di rifiuti pericolosi soggetti alla normativa ADR.

Le operazioni di carico e scarico e il controllo dell’idoneità del veicolo (del Fornitore di trasporto e/o

dei Clienti) rispetto alla normativa ADR, sono effettuate da operatori SCAM. Nel 2008 non si sono verifi-

cati incidenti.

La formazione e l’aggiornamento del personale SCAM coinvolto in attività di movimentazione, carico-

scarico e trasporto merci pericolose su strada, nonché tutte le attività impiegatizie ad esse connesse, si

è svolta nel primo semestre del 2009 in quanto dal 1° Luglio entravano in vigore le nuove prescrizioni

previste dall’ADR Edizione 2009.

STATO DEL SUOLO

Nulla è cambiato rispetto all’indagine idrogeologica ed ambientale che SCAM ha effettuato nel mese di

febbraio del 2002 in collaborazione con un laboratorio accreditato, in quanto, in seguito non si sono ve-

rificati eventi tali da inquinare il suolo e la falda acquifera sottostante.

Nel corso della suddetta indagine furono realizzati 15 sondaggi geognostici (carotaggi), con conseguente

prelievo di 17 campioni di terreno sottoposti ad analisi di laboratorio al fine di verificare la presenza o

meno di sostanze inquinanti (metalli pesanti, agrofarmaci, solventi) secondo quanto richiesto dalla nor-

mativa vigente.

Tale studio è stato quindi completato dall’analisi di 2 campioni di acqua prelevati dai pozzi artesiani

presenti in SCAM.

Le analisi non rilevarono la presenza di potenziali contaminanti superiori ai limiti di legge, consentendo

di valutare il sito non inquinato.

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 66 di 74

Inoltre, SCAM ha effettuato altri interventi sia tecnici, che gestionali, volti a salvaguardare lo stato del

suolo, tra cui:

� Predisposizione di istruzioni di lavoro (quali la gestione degli sversamenti, dello stoccaggio in zone

potenzialmente sensibili, il controllo dello stato delle vasche contenenti reflui acquosi).

� Coibentazione delle vasche contenenti i rifiuti liquidi.

� Rigenerazione del serbatoio S12 e del serbatoio S14 con sistema “DOPA 6 I” che ha permesso la cre-

azione di una camicia di sicurezza (doppia parete) e sistema per il controllo in continuo dell’assenza

di perdite (tale tipologia di intervento è stata ripetuta su altri serbatoi a partire dal 2006).

� Effettuazione delle prove di tenuta sui serbatoi interrati come riportato nella Tabella 9 (SCAM ha

deciso di utilizzare il D.M. 246/99 come linea guida per l’effettuazione dei controlli sui propri serba-

toi interrati nonostante sia stato abrogato).

� Rigenerazione dei serbatoi interrati S7-S13-S15 entro il 31/12/2012 come previsto nel Programma

Ambientale 2008-2010 e nel Programma di Miglioramento proposto da SCAM in fase di rilascio

dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. In attesa della rigenerazione dei serbatoi continueranno

ad essere effettuate le prove di tenuta come riportato al punto elenco precedente.

TABELLA 9 – stato di avanzamento delle prove di tenuta sui serbatoi interrati.

SERBATOIO (*) CONTENUTO CAPIENZA

(m3) DATA CERTIFICATO DI COSTRUZIONE

STATO DI AVANZAMENTO

S7 GASOLIO 10 08/01/1980 Serbatoio rigenerato creando una doppia intercapedine interna nel corso del 2009

S12 SOLVESSO

150ND 25

1972 (vetrificato nel luglio 1998)

Serbatoio rigenerato creando una doppia intercapedine interna ma attualmente non ancora utilizzato

S13 RHODIASOLV

RPDE 35 23/02/2010

Prova effettuata con esito positivo il 23/02/10 (**)

S14 ARCOSOLV

DPM 35 19/09/1983

Serbatoio rigenerato creando una doppia intercapedine interna nel corso del 2006

S15 ARCOSOLV

PM 10 17/12/1976

Prova effettuata con esito positivo il 31/08/09 (**)

(*) i serbatoi in oggetto sono in acciaio al carbonio. (**) controlli da eseguire ogni 2 anni.

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 67 di 74

ANALISI DEGLI INDICI INFORTUNISTICI

Sono riportati nel Grafico 19 gli Indici Infortunistici relativi allo stabilimento (indici INAIL), la cui elabo-

razione deriva dal Registro degli Infortuni (ai sensi del Decreto Legislativo 81/08 –Capo III, sez.VIII Do-

cumentazione tecnico amministrativa e statistiche degli infortuni e delle malattie professionali).

INDICE DI FREQUENZA E INDICE DI GRAVITA’

Indice di frequenza (If): numeri di casi di infortunio INAIL convenzionalmente rapportato ad un milione

di ore lavorative.

Indice di Gravità (Ig): numero di giornate di infortunio INAIL convenzionalmente rapportato a mille ore

lavorative.

Nel corso del 2009, l’ulteriore ridu-

zione dell’indice di gravità, che ha

raggiunto il livello minimo degli ulti-

mi cinque anni, e l’incremento

dell’indice di frequenza segnalano il

manifestarsi di un maggior numero di

incidenti di breve durata: indice di

gravità = 0,24 (- 29% rispetto al 2008)

e indice di frequenza = 22,40 (+ 11%

rispetto al 2008).

Nel corso del 2009 non si sono verifi-

cati infortuni in itinere del personale, al contrario nel primo semestre 2010 gli infortuni in itinere sono

stati 2:

(L’indice di gravità relativo a tali eventi è scorporato perché questa tipologia di incidenti è indipendente dall’attività lavorati-

va.).

Il primo semestre 2010 registra un incremento di ambedue gli indici, come rilevabile dal Grafico prece-

dente.

ANNI N° INFORTUNI N° GIORNI DI

ASSENZA PER IN-FORTUNIO

ORE LAVORATE

N° INCIDENTI IN ITINERE

2005 10 95 218.000 1 2006 5 91 205.407 1 2007 10 132 201.474 1 2008 4 67 198.861 0 2009 4 44 178.559 0

1°sem 2010 3 75 105.813 2

Indice di Gravità e Indice di Frequenza

0,00 0,00

0,24

0,71

0,44

0,63

0,34

0,44

0,09

0,38

0,06

0,32

28,3522,40

20,11

44,67

24,34

45,87

0,00

0,10

0,20

0,30

0,40

0,50

0,60

0,70

0,80

2005 2006 2007 2008 2009 1°semestre2010

Grafico 19

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

Indice di Gravità

Ig dovuto ad incidenti in itinere

Indice di frequenza

Dichiarazione ambientale – 2010

Pagina 68 di 74

Si precisa che gli indici infortunistici sono calcolati su di un numero di infortuni ridotto rapportato ad un

numero di ore lavorate anch’esso non elevato, pertanto anche minime variazioni nel numero di incidenti

o dei giorni di assenza possono determinare variazioni significative degli indici stessi.

Al fine di garantire un monitoraggio più efficace in termini di salute e sicurezza degli operatori, SCAM ha

definito le modalità di segnalazione e gestione degli eventi incidentali reali o potenziali (incidenti/quasi

incidenti) connessi alle attività svolte e ha previsto riunioni specifiche al fine di valutarne entità e gravi-

tà e individuare eventuali azioni correttive e/o di miglioramento.

La segnalazione di incidenti/quasi incidenti avviene dal 2001, ma solo a partire dal 2004 tale indicatore

può essere ritenuto attendibile anche a seguito di un aumento della sensibilità degli operatori a segnala-

re tali eventi.

Per quanto riguarda gli incidenti, la loro valutazione avviene attraverso gli indici antinfortunistici; per

quanto riguarda i quasi-incidenti, ne sono stati segnalati n.3 nel 2008, n.5 nel 2009, n.5 nel primo seme-

stre 2010.

SCAM ha effettuato nel 2009 specifici momenti formativi per gli operatori relativamente alle Disposizioni

integrative e correttive al decreto legislativo 9 aprile 2008 n.° 81 previste dal decreto 106 del

03/08/2009.

Dichiarazione ambientale – 2010

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Principali riferimenti legislativi relativi al sito

TUTELA AMBIENTALE (EMISSIONI ATMOSFERICHE – SCARICHI IDRICI – RIFIUTI)

DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N. 152 Norme In Materia Ambientale.

DECRETO LEGISLATIVO 16/01/2008 N. 4 Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D. Lgs. 3 A-

prile 2006, n. 152, recante Norme In Materia Ambientale.

RUMORE E AMIANTO

DM 6/09/1994 Norme/metodologie di applicazione L. 257/1992.

D.P.C.M. 01/03/1991 – Legge quadro 26/10/95 n°447 – D.P.C.M. 14/11/1997 – Valutazione di Impatto

Acustico.

SICUREZZA

Delibera Giunta Regionale 14/04/2004, n.673 Criteri tecnici per la redazione della documentazione di

previsione di impatto acustico e della valutazione del clima acustico ai sensi della L.R. 09/05/2001,

n.15.

D.Lgs 9/04/2008, n.81 Attuazione dell'art.1 della legge 3 Agosto 2007, n.123, in materia di tutela della

salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Decreto legislativo 3 agosto 2009 n. 106 recante “Disposizioni integrative e correttive al decreto legi-

slativo 9 aprile 2008 n.° 81”.

RISCHIO INCIDENTE RILEVANTE

D.M. 16 marzo 1998 Modalità con le quali i fabbricanti per le attività industriali a rischio di incidente

rilevante devono procedere all'informazione, all'addestramento e all'equipaggiamento di coloro che lavo-

rano in situ.

DLgs. 334/99 Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti

connessi con determinate sostanze pericolose.

DM 09/08/00 Linee guida per l’attuazione del sistema di gestione della sicurezza.

D.M. 9 Agosto 2000 Individuazione delle modificazioni di impianti e di depositi, di processi industriali,

della natura o dei quantitativi di sostanze pericolose che potrebbero costituire aggravio del preesistente

livello di rischio.

Delibera Giunta regionale 17/05/2004, n. 938 Direttiva per l’applicazione dell’art.6 della L.R. n.26 del

17/12/2003, recante disposizioni in materia di pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate

sostanze pericolose.

D.Lgs. 21/09/2005, n.238 Attuazione della Direttiva 2003/105/CE, che modifica la direttiva 96/82/CE,

sul controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinata sostanze pericolose.

CONTROLLO INTEGRATO DELL’INQUINAMENTO

Decreto 23 novembre 2001 - Dati, formato e modalità della comunicazione di cui all'art. 10, comma 1,

del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 372.

Legge Regionale 11/10/2004, n.21 Disciplina della prevenzione e riduzione integrate

Dichiarazione ambientale – 2010

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dell’inquinamento.

Delibera Giunta Regionale 29/11/2004, n. 2411 Approvazione delle linee guida e delle relative moduli-

stiche per la redazione della domanda di autorizzazione integrata ambientale.

Delibera Giunta Regionale 06/12/2004, n. 2523 Approvazione sesta modifica calendario scadenza pre-

sentazione domande autorizzazione integrata ambientale. Abrogazione delibere 1240/02, 38/03,

1859/03, 2832/03, 1658/04, 1946/04, (D.Lgs. 372/99, art.4, comma 3).

Decreto Ministeriale 31/01/2005 Emanazione di linee guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle

migliori tecniche disponibili, per le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 4 Agosto 1999,

n.372.

D.Lgs 18/02/2005, n. 59 Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e ridu-

zione integrate dell’inquinamento.

PRODOTTI AGROFARMACI

DECRETO 19 aprile 2000 Creazione di una banca dati sui preparati pericolosi, in attuazione dell'art. 10,

comma 2, del decreto legislativo n. 285 del 16 luglio 1998.

DECRETO 7 settembre 2002 Recepimento della direttiva 2001/58/CE riguardante le modalità della in-

formazione su sostanze e preparati pericolosi immessi in commercio (così come modificato dal decreto

12/12/02).

DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2003, n.65 Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE re-

lative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi

MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO 3 Aprile 2007 Attuazione della direttiva n. 2006/8/CE della

Commissione del 23 gennaio 2006, che modifica, per adeguarli al progresso tecnico, gli allegati II, III e

V della direttiva 1999/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente il ravvicinamento del-

le disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri, relative alla classifica-

zione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi.

PRODOTTI FERTILIZZANTI

DECRETO LEGISLATIVO 29 aprile 2006, n. 217 Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti.

TRASPORTO MERCI PERICOLOSE

DIRETTIVA 94/55CE e successivi aggiornamenti Normativa ADR.

DECRETO LEGISLATIVO 4 febbraio 2000, n.40 Attuazione della direttiva 96/35/CE relativa alla desi-

gnazione e alla qualificazione professionale dei consulenti per la sicurezza dei trasporti su strada, per

ferrovia o per via navigabile di merci pericolose.

INQUINAMENTO LUMINOSO

L.R. n°19 del 29/09/2003 Norme in materia di riduzione dell’inquinamento luminoso e di risparmio e-

nergetico (Certificazione di conformità alla presente legge per i nuovi impianti di illuminazione esterna

pubblica e privata da parte dei costruttori).

GAS FLUORURATI

Regolamento 842 del 17/05/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra

Dichiarazione ambientale – 2010

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Aggiornamento della Dichiarazione Ambientale

SCAM S.p.A. aggiorna annualmente i dati contenuti nella Dichiarazione Ambientale e ogni tre anni prov-

vede alla revisione completa del documento. Le modifiche vengono convalidate da un verificatore am-

bientale e, successivamente, presentate all’organismo competente e rese pubbliche.

Dichiarazione di validità

La presente Dichiarazione Ambientale di SCAM S.p.A. è conforme e soddisfa i principi del Regolamento

EMAS (Environmental Management & Audit Scheme).

Scam S.p.A. dichiara che i dati contenuti nella presente Dichiarazione Ambientale sono reali e si impe-

gna a redigerne aggiornamenti annuali.

Infine, Scam S.p.A. s’impegna a diffondere e rendere pubblico il presente documento.

La presente Dichiarazione Ambientale è stata convalidata dal verificatore accreditato CERTIQUALITY

numero di accreditamento IT-V-0001 in data 16/09/2010.

Responsabile Sistemi di Gestione

Federico Tonelli

Presidente

Mirko Bevini

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Glossario

Acque di prima pioggia = i primi 2,5 - 5 mm di acqua meteorica di dilavamento uniformemente distribui-

ta su tutta la superficie scolante servita dal sistema di drenaggio. Per il calco-

lo delle relative portate si assume che tale valore si verifichi in un periodo di

tempo di 15 minuti; i coefficienti di afflusso alla rete si considerano pari ad 1

per le superfici lastricate od impermeabilizzate. Restano escluse dal computo

suddetto le superfici eventualmente coltivate (Deliberazione della Giunta re-

gionale 14 febbraio 2005 n. 286).

Acqua di seconda pioggia = l'acqua meteorica di dilavamento derivante dalla superficie scolante servita

dal sistema di drenaggio e avviata allo scarico nel corpo recettore in tempi

successivi a quelli definiti per il calcolo delle acque di prima pioggia (Delibe-

razione della Giunta regionale 14 febbraio 2005 n. 286).

ton = tonnellate.

mg = milligrammi.

Nm3 = normal metro cubo. Unità di misura del volume usato per i gas, in condizioni "normali", ossia alla

pressione atmosferica e alla temperatura di 0°C. La relazione esistente tra il normal metro cubo

e il metro cubo standard è: 1Nm3 = 1.056 Sm3.

tep = tonnellate equivalenti di petrolio. Unità di misura utilizzata per i combustibili e l’energia elettri-

ca. 1 Nm3 di gas metano equivale a 82 x 10-5 tep, mentre 1 KWh di energia elettrica è pari a 2,3 x

10-4 tep (Legge 9 gennaio 1991, n. 10; Circolare n°219/F del 02/03/1992).

KWh = chilo watt ora.

NACE = National Classification of Economic Activities. La nomenclatura NACE e' la classificazione stan-

dard europea delle attività economiche.

MUD = modello unico di dichiarazione (cfr. Decreto Legislativo n. 152 del 03/04/2006).

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE = parte del sistema complessivo di gestione comprendente la struttu-

ra organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le

pratiche, le procedure, i processi e le risorse per sviluppare, met-

tere in atto, realizzare, riesaminare e mantenere la politica am-

bientale.

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ANALISI AMBIENTALE = esauriente analisi iniziale dei problemi, dell’impatto e delle prestazioni ambien-

tali connesse all’attività di un’organizzazione e ad altri soggetti interessati.

ASPETTO AMBIENTALE = elemento delle attività, dei prodotti o dei servizi di un’organizzazione che può

interagire con l’ambiente; un aspetto ambientale significativo è un aspetto am-

bientale che ha o può avere un impatto ambientale significativo.

IMPATTO AMBIENTALE = qualsiasi modifica all’ambiente, positiva o negativa, derivante in tutto o in par-

te dalle attività, dai prodotti o dai servizi di un’organizzazione.

PROGRAMMA AMBIENTALE = descrizione delle misure (responsabilità e mezzi) adottate o previste per

raggiungere obiettivi e target ambientali e relative scadenze.

OBIETTIVO AMBIENTALE = obiettivo ambientale complessivo, conseguente alla politica ambientale, che

l’organizzazione si prefigge di raggiungere, quantificato per quanto possibi-

le.

INDICATORE AMBIENTALE = espressione specifica, che fornisce informazioni sui risultati ottenuti dalla

gestione di un’organizzazione, relativamente ai suoi aspetti ambientali (cfr.

UNI ISO 14050).

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Presidente:

Mirko Bevini

E-mail: [email protected]

Responsabile Sistemi di Gestione:

Federico Tonelli

E-mail: [email protected]