S.S.D. UOCP 2 - SAMCO Onlus ASL TO4 Chivasso Farmaci in...
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Foglizzo, 15 dicembre 2010
La MEDICINA PALLIATIVA: un movimento di pensiero ed una strategia di cura per i pazienti in fase terminale a
domicilio, in ospedale e nelle Strutture territoriali.
D.ssa Maria Teresa Ambrosini
S.S.D. UOCP 2 - SAMCO Onlus ASL TO4 Chivasso Farmaci in cure palliative, terapia
del dolore e degli altri sintomi
Tra gli obiettivi dell'assistenza in cure palliative...
Identificare i sintomi comuni associati all'assistenza di fine vita
Descrivere la diversa posologia dei farmaci utili ad alleviare tali sintomi ed i rispettivi effetti collaterali
Valutare la risposta del paziente
Insegnare al paziente quanto concerne la terapia in atto
Guida per lo sviluppo della formazione infermieristica in cure palliative in Europa – EAPC 2004
Comunicare tutto questo in equipe
Terapia farmacologica in cure palliative
I farmaci non sono la risposta completa per il controllo del dolore e degli altri sintomi → misure non farmacologiche.
Il farmaco è utilizzato nel contesto di un approccio sistematico al trattamento dei sintomi: valutazione; spiegazione al paziente e famigliari; trattamento: delle cause, non farmacologico, farmacologico; monitoraggio.
Attenzione al dettaglio:
➔ TERAPIA DI FONDO “AROUND THE CLOCK” E AL BISOGNO
➔ ACCURATA ANAMNESI FARMACOLOGICA
➔ FORNIRE ISTRUZIONI SCRITTE
Terapia farmacologica in cure palliative
In cure palliative, anche la terapia farmacologica ha delle particolarità...
● PRESCRIZIONE DI FARMACI OFF LABEL● UTILIZZO DELLA VIA SOTTOCUTANEA● SOMMINISTRAZIONE IN INFUSIONE CONTINUA DI
MISCELE DI FARMACI
Impiego di farmaci per indicazioni, vie di somministrazione,posologia diverse da quelle indicate in scheda tecnica.
Prescrizione di farmaci “off label”
Non è un uso improprio! L'industria non ha condotto trials clinici e che quindi non sono disponibili evidenze di sicurezza ed efficacia che soddisfino le autorità deputate ad autorizzarne la commercializzazione
Riguarda molto spesso molecole conosciute ed utilizzate da tempo, per le quali le evidenze scientifiche suggeriscono un loro razionale uso anche in situazioni cliniche non approvate da un punto di vista regolatorio
Condizioni permissive:
Consenso informato
Inesistenza di alternative terapeutiche
Notorietà dell'impiego off label e conformità a lavori apparsi su pubblicazioni scientifiche
Prescrizione di farmaci “off label”
Farmaco Utilizzo off label aloperidolo
Via sottocutanea
desametasonefurosemideketorolacmetoclopramidemidazolamscopolamina butilbromuromorfina cloridrato e solfato Dispnea in pazienti in cure palliativeoctreotide Occlusione intestinalescopolamina butilbromuro Rantolo terminale
ASLTO4 - Off label per le Cure Palliative
La via sottocutanea
E' da preferire la via di somministrazione dei farmaci meno invasiva possibile, generalmente la via orale
Ci possiamo trovare di fronte a diverse situazioni in cui la via orale è impraticabile e la via sottocutanea si presenta come valida alternativa:
• Disfagia• Nausea e vomito• Eccessivi effetti collaterali con l'assunzione per os (es
sonnolenza da oppiacei)• Malassorbimento (resezioni intestinali, occlusione intestinale) • Deficit cognitivi• Scarsa adesione al trattamento orale, in particolare negli
ultimi giorni di vita
La via sottocutanea
VANTAGGISomministrazione sia a bolo che in infusione continua (CSCI)Effetto “depot”Concentrazioni plasmatiche simili all'infusione endovenosaIl sistema impiantato riduce la necessità di iniezioniFacilità d'uso per i caregiver anche in setting domiciliare (è sufficiente perforare un tappino o raccordare una siringa)la CSCI permette il controllo di più sintomi con una combinazione di farmacil'impiego nella CSCI di elastomeri, leggeri e portatili, aiuta a mantenere quanto possibile l'autonomia
SVANTAGGINecessaria la formazione del personale per la preparazione dei sistemi di infusionePossibile infiammazione e dolore nella sede di infusione, possibile formazione di granulomiScarsi dati sicuri di compatibilità per le misture di farmaci
La via sottocutanea
Attenzione a ● adeguato pannicolo adiposo, ● area non irradiata, non infiammata non
edematosa● postura del paziente● facilità di accesso per il caregiver
Controindicata in pazienti in stato anasarcatico, fibrosi o flogosi cutaneaControindicata nelle coagulopatie
L'infusione continua sottocutanea di miscele
I farmaci vengono somministrati attraverso:
- Infusione di soluzione fisiologica 500 ml a 21 ml/ora, da rinnovare all'esaurirsi della flebo (durata nominale 24 ore)
- Pompa elastomerica → serbatoio elastomerico e regolatore di flusso. Durata da 2 a 7 giorni, anche a flusso variabile.
ATTENZIONE:
Aumentano il flusso rispetto la velocità nominale:
- riduzione del volume di riempimento- aumento della temperatura- utilizzo di soluzione fisiologica
Non utilizzare cateteri più piccoli di 22 G
Quali farmaci infondere sottocute?
E' possibile infondere sottocute:morfina cloridrato, buprenorfina (Temgesic), tramadolo (Contramal), metadonedesametasone, betametasone (Bentelan), metilprednisolone (Solumedrol)metoclopramide (Plasil), levosulpiride (Levopraid), alizapride (Limican)scopolamina butilbromuro (Buscopan)furosemide (Lasix)ranitidina (Zantac)midazolam (Ipnovel) delorazepam (En)
E' controindicato l'uso sottocute perché irritanti: diazepam (Valium); clorpromazina (Largactil) → esperienze diverse secondo i centri
Dati di compatibilità tra farmaci sono scarsi- valutare sempre la compatibilità fisica della miscela → attenzione a cristallizzazioni, opalescenze, alterazioni del colore- spesso desametasone e ketorolac creano problemi di compatibilità- www.palliativedrugs.com
12
http://www.palliativedrugs.com/compatibility-charts
Trattamento dei sintomi in cure palliative oncologiche
Quali sintomi bisogna trattare?Quelli soggettivi, che creano sofferenza fisica e psichica al malato.Chi decide l’importanza che un sintomo ha per il paziente?Il paziente stesso.
14Teunissen S et al, Symptom Prevalence in Patients withIncurable Cancer: A Systematic ReviewJ Pain Symptom Manage 2007;34:94-104
Dolore “è quello che il paziente dice di avere”
Esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno.
International Association for the Study of Pain - 1986
“I think the simplest and probably the best definition of pain is what the patients says hurts. I think that thay may be expressing a very multi-faceted thing. They may have physical, psycological, family, social and spiritual things all wound up in this one whole experience. But I think we should believe people and once you believe somebody you can begin to understand, and perhaps tease out the varous elements that are making up the pain.”
Dame Cicely Saunders
Le quattro dimensioni del dolore: il “dolore totale”
La medicina palliativa riafferma l’unità fisica, psichica, sociale e spirituale della persona
La vicinanza alla morte porta ad un progressivo deterioramento di ogni connotazione personale: benessere fisico, ruolo sociale, equilibrio psichico, spiritualità.Questa condizione genera uno stato di sofferenza che è stato definito come dolore totale
Sofferenza psicologica
Sofferenza fisica
Sofferenza spirituale
Sofferenza sociale
Il dolore fisico nel paziente oncologico
Circa il 70% dei pazienti con cancro in fase avanzata di malattia, anche più di un tipo di dolore
Può essere acuto o cronico; il dolore cronico ha due componenti:background pain: dolore di base persistente → terapia analgesica di basebreakthrough pain: aumento transitoro dell'intensità del dolore in un paziente con un dolore di base ben controllato da una terapia analgesica somministrata in modo continuativo → terapia al bisogno
Cause di dolore oncologico
neoplasia Coinvolimento di osso, visceri, tessuti molli; ulcerazioni, compressione/infiltrazione nervi,
complicanze LDP, stipsi, candidosi, linfedema
trattamento Neuropatie, mucositi
comorbidità Angina, artrosi, neuropatia diabetica
Classificazione del dolore
Dolore nocicettivo: dolore prodotto dagli stimoli che danneggiano o possono danneggiare i tessuti. Il dolore è prodotto dall'attivazione dei nocicettori.
– Somatico: (pelle, muscolo, osso): sensazione dolorosa acuta, localizzata, continua, pulsante o come pressione
– Viscerale: sensazione dolorosa mal localizzata, crampiforme, o urente, profonda, riferita anche ad aree distanti
Dolore neuropatico: ogni dolore acuto o cronico che si suppone sia sostenuto da un processo somatosensoriale aberrante nel sistema nervoso periferico o centrale.
– sensazione dolorosa urente, parossistica, come scossa elettrica.
Può essere associato a parestesia, allodinia, iperalgesia
Valutazione del dolore
il fallimento di un'adeguata valutazione del dolore porta spesso a scarso controllo della sintomatologia
il dolore severo non controllato è un'emergenza medica
Localizzazione “Dove fa male? Si irradia da qualche parte?”
Severità “Quanto è forte?”“Quanto la limita nella vita quotidiana?”
Fattori temporali “C'è tutto il tempo o va e viene? Peggiora in alcuni particolari momenti del giorno o della notte?”
Fattori che alleviano/aggravano
“Cosa migliora il dolore? Risponde ai farmaci? Cosa lo peggiora?”
Qualità “Che tipo di dolore è? A cosa assomiglia?”
Scale di valutazione del dolore
Unidimensionali: forniscono informazioni riguardo l'intensità del dolore nelle ultime 24 ore
Visual Analogue Scale (VAS)
Categorical Verbal Rating Scale (VRS)
Categorical Numerical Rating Scale (NRS)
Multidimensionali: forniscono informazioni riguardo aspetti aggiuntivi del dolore come la storia, la localizzazione, le componenti emotive e la qualità del dolore
Brief Pain Inventory – Breve questionario per la valutazione del dolore
Scale di valutazione del dolore
Nel paziente con difficoltà a comunicare
Come valutere il dolore nel paziente con difficoltà a comunicare?
Osservare un comportamento inusuale e la risposta alla terapia antalgicaAscoltare i famigliari e i caregivers
Scale di misura dedicate
➔ espressioni verbali: pianto se toccati, grida, silenzio, confabulazione
➔ espressioni comportamentali: retrazione, confusione, inappetenza, toccare zone dolenti
➔ espressioni facciali: smorfie, occhi chiusi, espressione preoccupata
➔ espressioni fisiche: freddo, pallido, cambio di parametri vitali nel dolore acuto.
Principi di trattamento farmacologico nel dolore da cancro
METODO WHOFARMACI ANALGESICIFARMACI ADIUVANTIGESTIONE DEGLI EFFETTI SECONDARITITOLAZIONEBREAKTHROUGH PAINROTAZIONE DEGLI OPPIOIDI
Metodo WHO
Dose giusta = controlla il dolore senza causare effetti collaterali intrattabiliSeguendo i principi di base della WHO si può raggiungere il controllo del dolore in almeno l'80% dei pazienti
PER VIA ORALEA ORARIO FISSO
SECONDO UNA SCALATITOLARE DOSE INDIVIDUALE
ATTENZIONE AL DETTAGLIO
I farmaci analgesici
Non oppioidi: paracetamolo; FANS
Oppioidi:“deboli”: codeina, tramadolo“forti”: morfina, ossicodone, fentanyl,
idromorfone, buprenorfina, metadoneAdiuvanti:
AntidepressiviAnticonvulsivantiAntispasticiBifosfonatiCorticosteroidiMiorilassantiAnti NMDA
Falsi miti e credenze sulla morfina
Poi viene a visitarmi un medico dell’Antalgica che mi ripete “lei non deve avere male” e mi
prescrive una terapia con MS Contin. In effetti il dolore si attenua, per un paio di giorni mi
sento molto meglio, ma una sera passa il medico di turno che mi dice “signora, vedo
che sta decisamente meglio, allora possiamo diminuire la dose!”
Dottoressa, non dia la morfina a mia madre, è
troppo presto e poi le brucia tutte le cellule del cervello...
I farmaci del 1° scalino: analgesici non oppioidi
• Utilizzati anche in associazione ai farmaci maggioriPARACETAMOLO
dosaggio: 500 -1000 mg per os, via rettale, endovenosa (Perfalgan) massimo 3000 mg/dieinizio azione: 1 ora per os; 15' endovenadurata: 4-8 oreeffetti avversi: -
FANSeffetti avversi: trombosi, sanguinamento, gastriti, insufficienza renaleIBUPROFENE (Brufen)dosaggio: 400-600 mg per os massimo 3 volte al giornoinizio azione: 20-30'durata: 4-6 oreKETOROLAC (Toradol)dosaggio: 10 -30 mg s.c. massimo 3 volte al giorno non più di 2 giorniinizio azione: 10-30'durata: 4-6 ore→ Tende a precipitare nelle miscele. E' da preferire il KETOPROFENE
I farmaci del 2° scalino: oppioidi deboli
CODEINAAgonista debole recettore μ oppiacei, viene trasformata in morfinadosaggio: 30 -180 mg per os. E' fornita in associazione a paracetamolo 500 mg (Tachidol, Coefferalgan)inizio azione: 30-60'; 1-2 ore effetto antitussivodurata: 4-6 ore
TRAMADOLOAgonista debole recettori oppioidi; inibitore selettivo del reuptake della serotonina e della noradrenalinadosaggio: per os: Contramal 50 mg (20 gtt) ogni 3 ore, dosaggio massimo 400 mg. Esistono anche preparazioni a rilascio modificato! Durata 12-24 oreEsistono anche preparazioni in associazione al paracetamolo s.c. /e.v. fiale da 100 mg, anche in infusione continuainizio azione: 30'-1 oradurata: 4-9 ore ha metaboliti attivi, aumenta nell'insufficianza renale ed epaticaattenzione a: riduzione soglia epilettogenasindrome serotoninergica in associazione ad antidepressivi
I farmaci del 3° scalino: oppioidi forti
MORFINAE' il farmaco di scelta nel dolore oncologico
Agonista forte dei recettori μ. Metabolizzata a livello epatico con produzione di metaboliti attivi: morfina-3-glicuronide e morfina-6-glicuronidevie di somministrazione: • orale: morfina solfato
rilascio normale: Oramorph sciroppo 20mg/ml (8 gtt=10 mg); fialoidi predosati 10-30 mg. Utilizzabile anche come dose al bisogno. rilascio modificato: Mscontin compresse; Twice capsule 10-30-60-100 mg
• parenterale: morfina cloridrato per via sottocutanea, endovenosa, spinalefiale 10mg/ml; 20 mg/ml; 50 mg/5 ml; a bolo o in infusione continua
• vie alternative: buccale; rettale; topicadosaggio: Dose iniziale → titolazione. Dose massima: non esiste effetto tettoinizio e picco d'azione: per os: 30'→ 60'; s.c. 15' → 60-90'; e.v. 5-10' → 20'durata: 3-6 ore; 12 ore le formulazioni a rilascio modificatoattenzione a: ridurre la frequenza delle somministrazioni nell'insufficienza renale
I farmaci del 3° scalino: oppioidi forti
OSSICODONEAgonista forte dei recettori k. Metabolizzato a livello epatico con produzione di metaboliti attivivie di somministrazione: • orale:
rilascio normale: Depalgos 5-10-20 mg in associazione a quota fissa di paracetamolo 325 mg. Utilizzabile anche come dose al bisogno.rilascio modificato: Oxycontin compresse; 5-10-20-40-80 mg
dosaggio: Dose iniziale → Depalgos ogni 8-6 ore. Dose massima: non esiste effetto tettoinizio e picco d'azione: per os: 30'→ 60'durata: 6-8 ore; 12 ore le formulazioni a rilascio modificatoattenzione a:riduzione soglia epilettogenaridurre la frequenza delle somministrazioni nell'insufficienza renale
Evidenze di efficacia nel dolore neuropatico
I farmaci del 3° scalino: oppioidi forti
FENTANYLAgonista forte dei recettori μ. Metabolizzato a livello epatico con produzione di metaboliti inattivi → utilizzo nell'insufficienza renale.vie di somministrazione: • Transdermica:
cerotti (a matrice): Durogesic - Matrifen 12-25-50-75-100 mcg/h/72 ore
Il sistema transdermico è controindicato nel paziente con dolore acuto è va utilizzato solo nei pazienti con dolore stabile
L'indicazione a usare fentanyl TD invece della morfina sono:• effetti collaterali della morfina con necessità di rotazione• insufficienza renale• scarsa compliace alla terapia orale• rischio di abuso con la terapia orale
inizio e picco d'azione: 3-23 ore →24-72 ore durata: 72 ore; in alcuni pazienti 48 ore
I farmaci del 3° scalino: oppioidi forti
FENTANYLvie di somministrazione:• Orale: fentanyl citrato
pastiglie su stick: Actiq 200-400-600-800-1200-1600 mcgcompresse orali: Effentora 100-200-400-600-800
Abstral 100-200-300-400-600-800•
Indicazione unicamente per il breakthrough painNon esiste chiara corrispondenza tra dose della terapia di fondo e dose del BTcPIl dosaggio va titolatoIl dosaggio dei diversi farmaci NON è equivalente
inizio e picco d'azione: 5-10 minuti →20-40 minuti durata: 1-3 ore
I farmaci del 3° scalino: oppioidi forti
BUPRENORFINAAgonista recettori μ e antagonista recettori k e δ → a dosaggi clinici è agonista anche in associazione alla morfinaMetabolizzata a livello epatico con produzione di metaboliti inattivi → utilizzo nell'insufficienza renale.vie di somministrazione:• Transdermica: cerotti a matrice: Transtec 35-52,5-70 mcg/h• Sublinguale: compresse: Temgesic 0,2 mg • Parenterale: fiale Temgesic 0,3 mg
Il sistema transdermico è controindicato nel paziente con dolore acuto è va utilizzato solo nei pazienti con dolore stabile
inizio e picco d'azione: sublinguale: 15-45'→ 30'-3 ore; e.v. 5-15' → 5-15'; TD 11-21 ore → 60 oredurata:sublinguale: 6-8 ore; e.v. 6-8 ore; TD 4 giorni
I farmaci del 3° scalino: oppioidi forti
IDROMORFONEAgonista forte dei recettori μ; metabolizzato a livello epatico con produzione di metaboliti attivivie di somministrazione:• Orale: compresse a rilascio modificato Jurnista 4-8-16-32 mginizio e picco d'azione: 6-8 ore durata: 24 ore
METADONEAgonista forte dei recettori μ e δ, antagonista del recettore NMDA. Metabolizzato a livello epatico con produzione di metaboliti inattivi → utilizzo nell'insufficienza renale.vie di somministrazione:• Orale: soluzione orale di metadone a diverse concentrazioni• Parenterale: Eptadone fiale 10 mg/mlinizio e picco d'azione: per os: < 30 min → 4 ore; im: 15' → 1 ore durata: 4-5 ore. Attenzione alla lunga emivita (8-75 ore) e al rischio di sovradosaggio
I farmaci adiuvanti
Terapia del dolore in oncologia AIOM 2009
Gestione degli effetti secondari degli oppioidi
Nausea e vomito frequenti all'inizio della terapia
autolimitantesi normalmente richiedono solo un breve ciclo di terapia antiemetica.Se i sintomi persistono:● metoclopramide 10-20 mg x 3/die per os● levosulpiride 25 mg (15 gtt) x 3/die per os● aloperidolo 1-3 mg (10-30 gtt al 2%) alla sera per os
Stipsi NON autolimitantesiprofilassi con lassativi non evidenze sul lassativo migliore (pratica locale!) generalmente associazione di lassativo stimolante (senna) e emolliente-lubrificantemetilnatrexone (Relistor) specifico per OICSe i sintomi persistono:● clisteri ● aggiunta di procinetici● rotazione dell'oppiaceo (Fentanyl meno costipante)Approcci non farmacologici
Gestione degli effetti secondari degli oppioidi
Sonnolenza frequenti all'inizio della terapia
autolimitantesi avvisare il paziente!Se il sintomo persiste attenzione a concause● igiene del sonno● farmaci ad azione centrale (BDZ)● disturbi metabolici (ipercalcemia, insufficienza
epatica, insufficienza renale, disidratazione)Delirium Associato a concause (trattare se possibile)
● infezioni● disturbi elettrolitici● metastasi encefaliche● insufficienza d'organo
Se i sintomi persistono:● aloperidolo● rotazione dell'oppiaceo Approcci non farmacologici
Xerostomia Igiene cavo orale
Gestione degli effetti secondari degli oppioidi
Prurito più frequente nelle somministrazioni spinali
utili i 5- HT3 antagonisti (ondansetron)Approcci non farmacologici
Sudorazione Escludere altre cause
Se i sintomi persistono:● farmaci antimuscarinici
Raramente... Iperalgesia e allodinia con alte dosi, associati a segni di tossicità
Sovradosaggio
Cause eccessivo aumento della dosedisidratazione o insufficienza renale infezioniriduzione della necessità analgesicaaltri cambi nello stato di malattia (fz epatica, peso...)
Sintomi e segni sonnolenza, sopore; allucinazioni; confusione; vomito; mioclono; miosi; depressione respiratoria
Trattamento gestione delle cause (idratazione)riduzione dosemioclono: benzodiazepine allucinazioni: aloperiodolodepressione respiratoria: naloxone aneddotico in cure palliative!!
“Diventerò drogato...”
Tolleranza farmacologica
Necessità di aumentare la dose per avere il medesimo
effetto
Rara sul sintomo dolore
Si ha per effetti come la nausea e la sedazione
Dipendenza psicologica
Rara nel setting palliativo
In particolare in soggetti con storia di abusoDipendenza fisica
La sospensione improvvisa del farmaco può portare a
sintomi di astinenza● agitazione● malessere ● sudorazione ● lacrimazioni● sbadigli● sintomatologia gastrointestinale
Somministrare dose rescue
Si risolve in pochi giorni con sospensione controllata
Start therapy e titolazione
Titolazione: processo di adeguamento della dose basato sui bisogni e sulle risposte del paziente → sull'intensità del dolore e sulla frequenza del bisogno di dosi aggiuntive.
Come si inizia e si titola una terapia con morfina orale?
Raccomandazioni EAPC● morfina a rilascio normale ogni 4 ore● somministrazione della stessa dose per le riacutizzazioni
dolorose improvvise● dose di “soccorso” secondo necessità (anche ogni ora)● rivalutare ogni giorno il dosaggio totale quotidiano di morfina● in seguito, la dose regolare può essere aggiustata sommando
la quantità totale di morfina di “soccorso”
British Journal of Cancer 2001;84,587-593
Breakthrough pain
Esacerbazione transitoria del dolore, di intensità moderata-elevata, che insorge, sia spontaneamente sia a seguito di un fattore scatenante, in pazienti con dolore di base mantenuto per la maggior parte della giornata sotto controllo o di intensità breve.
Categorie di BTcPDolore spontaneo-idiopatico (40-60%)Dolore provocato (40-60%)● Volontario (indotto dal movimento o dallo
sfioramento della cute)● Non volontario (indotto da cause inattese)● Da procedura (prevedibile ma non spontaneo,
come nel caso della medicazione di una ferita)
Terapia farmacologica del BTcP
La somministrazione di farmaci al bisogno rappresenta il cardine del trattamento del BTcP
E' raccomandato che il dolore di base venga controllato adeguatamente con i farmaci o i trattamenti disponibili, per gestire meglio il BTcP e migliorare la qualità di vita del paziente
Nel caso di un dolore spontaneo o non volontario, il farmaco va prescritto all'inizio dell'episodio,
Nel caso di un dolore prevedibile o procedurale il farmaco potrebbe essere somministrato già prima che l'evento previsto si verifichi.
Rivista Italiana di Cure Palliative - n°1 -Primavera 2010
La dose equivalente dell’oppioide al bisogno è in genere un sesto di quella necessaria nelle 24 ore
“L'evidenza della necessità di questi oppioidi a rapido assorbimento e ad azione immediata è limitata, e ignoriamo -a nostro rischio e pericolo- il loro potenziale di abuso e assuefazione”“C'è un bisogno di maggiori evidenze e maggior considerazione dei costi comparativi dei farmaci”“Questi 'nuovi oppioidi' sono stati creati dall'industria, per l'industria?”“Abbiamo creato noi, nella professione, una sindrome apposta per questi nuovi farmaci?”
European Journal of Palliative Care 2010; 17(2)
Quali farmaci per il BTcP?
La morfina orale, per le sue caratteristiche farmacocinetiche, non si adatta alle caratteristiche temporali del BTcP. Può essere quindi raccomandata solo per il trattamento di episodi che s'instaurano lentamente, prevedibili o procedurali, della durata di oltre 60'. La somministrazione deve avvenire circa 30' prima dell'evento.
Nel trattamento del BTcP nuove formulazioni di fentanyl citrato offrono oggi sostanziali vantaggi dal punto di vista sia farmacocinetico (rapido assorbimento, maggiore biodisponibilità ed efficacia), sia della compliance.
Rivista Italiana di Cure Palliative - n°1 -Primavera 2010
Rotazione degli oppioidi
Rotazione: sospensione della terapia con oppiaceo in corso e inizio di un nuovo oppioide
Perché? ● per insufficiente controllo del dolore● per la presenza di effetti collaterali che limitano l'aumento della
doseLa risposta interindividuale può variare a seconda dell'oppioide e la rotazione può portare a una miglior risposta con minori effetti collaterali.
Scelta dell'oppiaceo alternativo: ● per via di somministrazione (es TD, parenterale) ● per indicazioni specifiche (es fentanyl, buprenorfina, metadone
in insufficienza renale)● per disponibilità del farmaco
Rotazione degli oppioidi
Scelta della dose: tabelle di equianalgesia. Sono solo approssimative.
ASSICURARSI CHE IL PAZIENTE ABBIA RAPIDO ACCESSO AD APPROPRIATE DOSI RESCUE
RIVALUTARE E TITOLARE LA NUOVA DOSE IN BASE AL DOLORE E AGLI EFFETTI COLLATERALI
Nausea e vomito
Nausea: sensazione spiacevole di aver bisogno di vomitare, spesso accompagnata da sintomi autonomici: pallore sudori freddi, scialorrea, tachicardia, diarrea. Si definisce cronica quando dura da più di una settimana in assenza di una causa ben definita e autolimitantesi (CT e RT)
Vomito: espulsione forzata del contenuto gastrico
Occlusione intestinale
Stasi gastrica
Farmaci
Causebiochimiche
Altro
Ipertensione endocranica
Cause più comuni di nausea e vomito nel paziente oncologico in fase avanzata di malattia
PARETE TRATTO GASTROINTESTINALE
ZONA TRIGGERCHEMORECETTRICE
CORTECCIA CEREBRALE
VESTIBOLO
Distensione gastrica o intestinale
Candidosi
Chemio/radioterapia
Uremia
Stipsi
Morfina
Ipercalcemia
Paura, ansia
Dolore
Ipertensione endocranica
Movimento
Necrosi tumorale
CENTRO CENTRO DEL VOMITODEL VOMITO
Meccanismo della nausea e del vomito
Correggere i fattori correggibili
Trattamento non farmacologico• Ambiente calmo, lontano da odori fastidiosi e dalla
vista del cibo• Piccoli snack, non grandi pasti
Trattamento farmacologico• Procinetici• Antimuscarinici• Antipsicotici • 5HT
3 antagonisti
• Steroidi
Trattamento della nausea e del vomito
I farmaci per nausea e vomito
Farmaco Indicazione PosologiaProcinetici (50%)
gastritestasi gastricariduzione peristalsi
Metoclopramide 10 mg per os x 3/die → 10-100 mg/24h CSCI 10 mg s.c. al bisognoLevosulpiride 25 mg per os x 3/die → 25-100 mg CSCI/h 25 mg s.c. al bisogno
Antipsicotici (25%)
cause chimiche: morfina, ipercalcemia, uremia(zona trigger)
Aloperidolo 1-3 mg per os alla sera → 2-10 mg/24h CSCI 2 mg al bisogno
Antimuscarinici occlusione intestinalecoliche
Scopolamina butilbromuro 20 mg s.c. → 20-120 mg/24h CSCI20 mg al bisogno
5HT3 antagonisti
chemio/radioterapiainsufficienza renale
Ondansetron 8 mg per os x 2/die
steroidi ipertensione endocranicaadiuvante
Desametasone4 mg per os →4 -16 mg /24h CSCI
Defecazione difficoltosa o dolorosa, associata ad evacuazioni poco frequenti e feci scarse e dure
● Sintomo spesso sottostimato● 32-87% dei pazienti in cure palliative (50% dei pazienti
oncologici)● Costo economico per farmaci e tempo speso per l'assistenza● Impatto sulla qualità della vita di paziente e caregiver● Se non trattata può portare a gravi complicanze
Stipsi
ANORESSIA, NAUSEA, VOMITODISTENSIONE E DOLORE ADDOMINALEDOLORE E TENESMO RETTALEDISFUNZIONI URINARIE: RITENZIONE, INCONTINENZAPERDITE RETTALI, DIARREA PARADOSSAANSIA, AGITAZIONE, DELIRIUM
Stipsi
Cause di stipsineoplasia ipercalcemia, neuropatia, ostruzione
farmaci oppiacei, triciclici, antistaminici antiemetici
debilitazione inattività, ipoalimentazione, disidratazione, debolezza
occlusione intestinale
importante la diagnosi differenziale!
Valutazione della stipsiFrequenza delle evacuazioni (3 a settimana)Consistenza delle feciDolore e difficoltà Sensazione di evacuazione incompleta
Variazione della funzione intestinaleImportanza per il pazienteFattori ambientali
Stipsi
Trattamento della stipsi
Correggere i fattori correggibiliTrattamento non farmacologicoTrattamento farmacologico
• Lassativi• idrofili - formanti massa• osmotici• emollienti - lubrificanti• stimolanti o di contatto
• Antagonisti degli oppioidi• metilnatrexone• ossicodone in associazione a naloxone
Obiettivi: PrevenzioneEvacuazione di feci morbide frequenti a sufficienza a mantenere il confort
Trattamento non farmacologico della stipsi
Educazione sanitaria del paziente e della famiglia● Preoccupazioni, cause, obiettivi, interventi ● Uso delle misure terapeutiche
Aumentare quantità di liquidi se possibileAumentare la quota di fibre se possibileAumentare l’attività fisica se possibile
Utilizzo del bagno o della sedia comoda piuttosto che utilizzo di pannoloni o padelle Adeguata posturaAmbiente adeguato
Lassativi
Tipo molecole disponibili
somministrazione latenza effetti collaterali
Formanti massa
Psillio(Fibrolax)
per os, associato a molto liquido
3-4 giorni rischio di occlusione intestinale
Osmotici
Salini:Fosfato di sodio
rettale 1-6 ore irritazione locale
carboidratilattulosio
per osrettale
1-3 giorni1-6 ore
meteorismo, flatulenza, crampi
PEG(Movicol)
per os1-3 bst/die8 bst per fecaloma
1-3 gg
Emollienti Olio di vaselina per osin associazione
irritazione
Stimolantida contatto
Bisacodile(Verecolene)
per os 6-12 oreSenna(Pursennid)
metilnaltrexone
● Antagonista selettivo dei recettori oppioidi periferici, antagonizza il ritardato transito intestinale indotto da oppioidi
● Utilizzo in pazienti oncologici in fase avanzata di malattia in cure palliative con stipsi indotta da oppioidi quando non vi sia risposta a terapia lassativa convenzionale
● Emivita di circa 2,5-3 ore● Per via sottocutanea● dosaggio 0,15 mg/kg a giorni alterni (8 mg se peso inferiore
a 62 Kg; 12 mg se superiore)● effetto lassativo entro un intervallo di tempo: 30 min - 4 ore● effetti collaterali: rare reazioni vasomotorie, ipotensione
ortostatica fugace, crampi addominali, flatulenza e nausea● Segnalati da AIFA 10 casi di perforazione intestinale
Impacco fecale
Accumulo di feci nel retto, il materiale fecale raggiunge una massa tale da diventare praticamente impossibile da evacuare
Le feci possono essere sia dure che morbide
Si associa a tenesmo rettale, dolore rettale spasmodico, coliche addominali, distensione addominale, nausea e vomito.Può esserci diarrea paradossa.
Trattamento:● Lassativi per os (senna; macrogol)● Supposte di glicerina● Clisteri● Rimozione manuale (somministrare sedativi es Diazepam per
os)
Mauro 4/12/2010
Trattamento della CIO - Gruppo Italiano per la Costipazione indotta da Oppioidi
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Larkin PJ et al The management of constipation in palliative care: clinical practice recomandation Palliative Medicine 2008;22:796-807
Dispnea
Percezione soggettiva spiacevole di difficoltà respiratoriaLa tachipnea non comporta necessariamente dispnea
Correzione del correggibile
Misure non farmacologiche
Terapia farmacologica sintomatica
Da sforzo A riposo Terminale
Trattamento farmacologico della dispnea
Farmaco Utilizzo
Oppioidi
Morfinafarmaco d'elezione
Oramorph 2,5 - 5 mg (2-4 gtt) per os al bisogno e a orario fissoMorfina Cloridrato 2,5 mg s.c.eventuale passaggio a rilascio prolungato o CSCISe il pz già assume oppiacei per il dolore somministrare frazione della dose rescue
Altri oppiacei segnalazioni con fentanyl citrato
Benzodiazepine
Lorazepam(Tavor)
0,5-1 mg per os, sublinguale, al bisogno (anche dopo 1 ora) → x 4 /die
Midazolam 2,5 - 5 mg s.c. → 5-10 mg/24h CSCIDiazepam(Valium)
2-5 mg alla sera → x 2/die e al bisogno
Corticosteroidi Desametasone 4-24 mg/die per os o s.c. in particolare nella linfangite carcinomatosa, ostruzione endobronchiale e della VCS
Broncodilatatori Breva,Ventolin Aerosol: utili nel broncospasmo, in particolare nei pazienti con cancro e BPCO
Diuretici Furosemide(Lasix)
20 - 40 mg s.c.Nello scompenso cardiaco o ostruzione VCS
Ossigeno ? non chiara efficacia rispetto altre misure (es ventilatore)
Singhiozzo
Spasmo intermittente, riflesso, clonico, del diaframma associato a chiusura della glottide
Attacco: episodio di singhiozzoPersistente o protratto: attacco che dura più di 48 oreIntrattabile: episodio di durata superiore a un mese
Cause● Distensione gastrica, RGE, tumori epatici, occlusione
intestinale, ● Coinvolgimento diaframmatico e mediastinico● (interessamento nervo frenico e vago)● Squilibri metabolici: (uremia, ipoCa, ipoNa, setticemia)● Farmaci: steroidi ev, barbiturici, benzodiazepine
Trattamento del singhiozzo
Misure non farmacologiche “della nonna”Stimolazione faringea, trattenere il respiro...
Terapia farmacologica● Ridurre la distensione gastrica: farmaci procinetici
metoclopramide 10 mg x 3/die● Rilassare la muscolatura liscia
baclofene (Lioresal) 5 mg x 3● Sopprimere il riflesso centrale del singhiozzo
clorpromazina (prozin) 5-25 mg (3-12 gtt) per os
Prurito
Può essere un sintomo complicato!Escoriazioni e infezioni secondarieRiduzione del sonno, socialmente imbarazzante; interferenza con le attività giornaliere,
Cause di prurito● Cutanee
Xerosi (cute secca), cute umida e macerataDermatite da contattoInfestazioni: scabbia, pediculosi
● Farmaci: allergenici (antibiotici); oppiacei, trattamenti ormonali, aspirina
● Malattie sistemiche: insufficienza renale, colestasi● Correlate alla neoplasia:
Linfoma di Hodgkin; policitemia vera; Infiltrazione neoplastica cutaneaprurito paraneoplastico
Trattamento del prurito
Misure non farmacologiche• Tenere le unghie corte• Ridurre l'uso del sapone, preferire detergenti oleosi• Evitare bagni caldi e prolungati• Asciugare senza sfregare• Evitare il surriscaldamento e la sudorazione notturna• Aumentare l'umidità dell'aria• Mantenere la cute idratataMisure topiche• emollienti• steroidi topici se dermatite da contatto o cute infiammata• antistaminici topichi nel rash da farmaci• mentolo; capsaicinaMisure farmacologiche sistemiche• Antistaminici per via orale• Ondansetron: prurito da oppioidi, insufficienza renale, colestasi?• Steroidi: malattie ematologiche• paroxetina, mirtazapina: paraneoplastico• naltrexone: colestasti• possono essere necessarie benzodiazepine o fenotiazine!
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grazie