SS e CIA. Il Progetto Hitler Da Pag 16 a 23

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  • 8/3/2019 SS e CIA. Il Progetto Hitler Da Pag 16 a 23

    1/116

    ESOTERISMO: LA TORINO MAGICA

    SCIENZA: NEUTRINI E RELATIVIT

    CONTATTISMO: EUGENIO SIRAGUSA

    IN QUESTO NUMERO:3RUBRICHE17 ARTICOLI

    116PAGINEANNO IOTTOBRE 2011ARCHEOLOGIA

    STORIA

    SCIENZA

    E MISTEROOMAGGIO

    SVELATII RAPPORTI SEGRETITRA CIA E SS

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    Editoriale

    PERLE DI SAGGEZZASogni e simboli: leternoconitto interiore perlespressione di Sdi Lilly Antinea Astore

    LA BIBBIA SVELATADalle traduzioni letterali dellaBibbia ricaviamo che nonci hanno raccontato tutto enemmeno il vero. Parte IVdi Mauro Biglino

    I SENTIERI DI OGMALilith, il mito della Dearibelle. Parte Idi Fabio Truppi

    I rapporti segreti tra CIA e SSLe pericolose implicazioni che ancoraoggi persistono

    di Vincenzo Di Gregorio

    Neutrini e relativitUnapparente discrasia?di Ludovico Polastri

    I Filomati, ieri e oggiLa libera ricerca di una Verit cheappartiene a tuttidi Danilo Campanella

    Jos ArgellesLultimo demiurgodi Antonio Giacchetti

    La Madonna alla onte di LocateIl santuario di Santa Maria della Fontanadi Alberto Arecchi

    Sisara e il Cantico di DeborahIncontro e scontro tra Shardana e Egizianidi Leonardo Melis

    LArca di NoForma, illuminazione e galleggiamentodi Francesco Arduini

    Le razze alieneUn p di chiarezza intorno alla loro variet

    di Moreno Tambellini

    Lie reviewIl grande spettacolo delle nostre memoriedi Fulvia Cariglia

    Lamore parla attraverso ilnostro corpoE le sue emozioni sono pensieri divinidi Hoseki Vannini

    Il Percorso EndotericoLavanguardia esistenziale di questaNuova Eradi Carlo Doroatti

    Parlar di simboli...Lespressione di concetti idealidi Giovanni Francesco Carpeoro

    Un albero sacro agli EtruschiPinus pinea

    di Germano Assumma

    La Scienza Sacra deicostruttori di megalitiParte IIdi Marisa Grande

    Wesak con Sathya Sai BabaNascita, illuminazione e il parinirvna delBuddhadi Tullia Parvathi Turazzi

    Le caratteristiche di unterritorio magicoIl signicato del Prodigio, lesempio di Torinodi Danilo Tacchino

    La mia vita accanto adEugenio SiragusaIl amoso contattista italianodi Orazio Valenti

    Anticipazioni Runa Biancanumero 5 novembre 2011

    ARTICOLI

    RUBRICHE

    SOMMARIO OTTOBRE 2011 | N.4

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    3/116Runa Bianca 3OttObre 2011 | n.4

    Hegel soleva dire che, se si vuol stu-diare approonditamente un albero,non si pu non tenere in considera-

    zione il atto evidente, ma non scontato, cheun albero sia anche parte di un bosco.

    Non si pu quindi capire il particolare sen-

    za estendere il proprio punto di vista e soer-marsi a meditare sul generale. in ondo, il solito rimando dalla piccola

    alla grande scala.Mai come in questo numero mi venuto

    in mente come non si debba semplicemen-te indugiare sui singoli articoli, pur di ottimaattura e scritti da autori che, per molti versi,si possono anche denire dei personaggi:occorre, solo per un attimo, allontanarsi ed

    osservare il corpus dellintera rivista da unaprospettiva pi astratta.Solo allora ci si accorge di una grande ri-

    voluzione.Mai sinora, nellintero mondo editoriale

    italiano che tratta quella che si pu denirericerca di rontiera, si era osservata la pre-senza di ricercatori di appartenenza culturaletanto eterogenea.

    Mai, sinora, si era assistito ad un tal crollo

    delle barriere ideologiche, per molti versi stu-pide e nocive, per ritrovarsi accomunati dallapassione per la ricerca e dalla voglia di comu-nicarla ad altri.

    Fino a questo momento quasi tutte le rivi-ste di settore erano limitate da una particola-re prospettiva, contribuendo a creare, ancheinconsciamente, una moda settaria.

    Chi scriveva per una rivista dicilmenteosava pubblicare il proprio lavoro anche su

    di unaltra, considerata concorrente alla pri-ma.Cos, a lungo andare, si sono creati gruppi

    chiusi, di parte, che hanno portato al manie-

    starsi di invidie, rancori, inimicizie.Per la prima volta, qui ed ora, assistiamo

    allabbattimento di queste stupide ed inutilibarriere.

    Chi conosce queste problematiche e leggeriviste di questo settore da anni potr render-

    si conto di quanto aermato, solo scorrendo inomi degli autori presenti su Runa Bianca.Scrittori dai nomi altisonanti - alcuni - o

    poco noti - altri -, ma con un background ric-chissimo che sinora non avevano avuto occa-sione di mostrare ad un vasto pubblico.

    Non si pu per ignorare come questa si-tuazione sia anche acilitata dal atto che, inun periodo di recessione, molte persone nonvogliano spendere somme ritenute eccessive

    per abbonamenti a una o pi riviste, pree-rendo ad esse i video di Youtube, di gran lun-ga pi economici.

    Tale tendenza ha portato in breve tempomolte testate dal grande passato a ridurredrasticamente il numero o la qualit degli ar-ticoli, o addirittura a dover chiudere.

    Runa Bianca apparsa sin da subito comeun unicum in quanto orniva, allo stesso costodei video di Youtube (gratis), un prodotto di

    qualit ed uninormazione competente, pun-tuale e sempre vericabile.Ogni autore vi mette la propria accia ed

    esprime, nella pi assoluta libert, le proprieidee ed i propri studi.

    Qualit e libert: due caratteristiche ormairare nel panorama della comunicazione, sia inItalia che allEstero...

    Uninormazione che contrasta la moda,imperante sul web, di esprimere cose non

    vere o non vericabili e di arne, nonostantequesto, realt incontrovertibili.La cultura youtubiana inetta sottilmen-

    te le nostre barriere immunitarie portando

    Un passo alla volta...

    tempo di lettura 4 minuti

    EDITORIALE

    di Vincenzo Di Gregorio

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    assueazione: contro tali tendenze occorrecompattarsi o, come diceva un noto perso-naggio, stringere i ranghi.

    Chiunque si riconosca in questi nostri ide-ali, non esiti a prendere contatto con la nostraredazione: se possibile, avr loccasione di

    esporre su Runa Bianca le proprie idee.Ma la novit delle ultime ore la conver-

    sione della Runa Bianca da semplice rivistaonline ad Associazione Culturale .

    inatti di questi giorni la creazione diunassociazione chiamata Runa Bianca As-sociazione Culturale .

    Lo scopo ondamentalmente di questa ini-ziativa poter compiere una serie di eventiche richiedono una veste giuridica cataloga-

    bile tra quelle previste dalle leggi italiane.Tra le molte alternative percorribili, si

    voluto scegliere quella dellassociazione cul-turale, ritenuta pi consona con lo spirito cheanima la Runa Bianca.

    Nel proseguo della nostra avventura, po-tremo quindi realizzare molte iniziative quali:eventi, maniestazioni, pubblicazioni di libri eriviste sia su carta che online.

    Tutto questo al ne di poter intraprendere

    un percorso culturale che aumenter la capa-cit comunicativa della Runa Bianca e che laporter a raggiungere traguardi sempre piimpegnativi.Buona lettura e a presto!

    Arch. Vincenzo Di Gregorio

    Vincenzo Di GregorioLilly Antinea AstoreFrancesca De SalviaAndrea Critelli

    Alberto ArecchiAntonio GiacchettiCarlo DoroattiDanilo CampanellaDanilo TacchinoFabio TruppiFrancesco ArduiniFulvia CarigliaGermano AssummaGiovanni Francesco CarpeoroHoseki VanniniLeonardo MelisLudovico PolastriMarisa GrandeMauro BiglinoMoreno TambelliniOrazio ValentiTullia Parvathi Turazzi

    Andrea Critelli

    Lilly Antinea AstoreEDITORIALE

    Tutti i diritti di riproduzione degli articolipubblicati sono riservati. Manoscritti e origi-nali, anche se non pubblicati, non si restituis-cono. Il loro invio implica il consenso gratuitoalla pubblicazione da parte dellautore. vi-etata la riproduzione anche parziale di testi, eotograe, documenti, etc. senza il consenso

    scritto dellautore e della rivista Runa Bianca.La responsabilit dei testi e delle immaginipubblicate imputabile ai soli autori.

    Per contattare la redazione,collaborare, segnalare libri,

    eventi potete scrivere [email protected]

    www.runabianca.it

    COMITATO REDAZIONALE

    SVILUPPO E PROGETTO GRAFICO

    HANNO COLLABORATO

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    5/116Runa Bianca 5OttObre 2011 | n.4

    Il sogno traduce la ormidabile compli-cazione dei processi chimici che costitu-iscono il nostro metabolismo in immagi-

    ni, ed e connesso strettamente al enomenodella vita: assicura lequilibrio del nostro cor-po nel suo rapporto con il mondo.

    Ma questa incursione nella psico-siologiadel sonno deve essere integrata da uninda-gine del proondo: ricordiamo inatti cheFreud deniva la psicanalisi come Psicologiadel proondo, e che essa poneva le sue basiproprio sullanalisi dei sogni.

    Esistono alcuni disturbi organici che nondipendono da lesioni siche.

    Per molto tempo la scienza medica si basata solo sulle leggi del determinismo ma-

    terialistico, per cui ci che sico deve avereuna causa della stessa natura materiale.Come provare tangibilmente che una pa-

    ralisi alle gambe pu non rimandare ad unalesione del sistema nervoso, o comunque adun danno corporeo?

    proprio in questo campo che si aermala posizione teorica di Freud: il metodo ip-notico usato da Breuer dava sorprendenti ri-sultati; se il malato veniva curato con questa

    metodologia si liberava dal male attraversoil riemergere dei ricordi sepolti, e la malattiaregrediva.

    Questa era la prova che lorigine di alcunidisturbi apparentemente sici si trova nellapsiche: tutto Il postulato della scienza psica-nalitica qui.

    Freud lo esprime nellla suaIntroduzionealla psicoanalisi: Siete stati addestrati a mo-tivare anatomicamente le unzioni dellorgani-

    smo ed i suoi disturbi, a spiegarli chimicamentee sicamente e a concepirli biologicamente, maneanche un briciolo del vostro interesse statoindirizzato verso la vita psichica, nella quale

    pure culminano le prestazioni di questo organi-smo meravigliosamente complicato.

    Da qui deriva il progetto della psicoanalisi :Scoprire il terreno comune sulla cui base diven-ga comprensibile la convergenza del disturbosico con quello psichico.

    Essa interroga dunque la relazione tra ciche la tradizione chiama anima e corpo,cercando di dimostrare che lesistenza sicamateriale dellindividuo condizionata daprocessi psichici che non gli sono necessaria-mente noti. Si inizia ad intravedere il ruolo delsogno allinterno di questo ragionamento.

    Allinizio de LInterpretazione dei sogniFreud aerma: Esiste una tecnica psicologicache permette di interpretare i sogni; se si appli-

    ca questa tecnica, ogni sogno si presenta comeuna produzione psichica il cui signicato mol-to chiaro e si pu inserire perettamente nel

    proseguimento delle attivit mentali della seraprecedente il sogno.

    Vero che il primo compito di Freud sta-to quello di superare i preconcetti: il sogno stato troppo a lungo considerato come mi-sterioso o proveniente da un altrove, e lo si anche giudicato irrazionale e quindi inadatto

    allinvestigazione scientica.Era dunque necessario accantonare que-sto modo di considerare il sogno: lipotesi dilavoro riguardava la presenza di un determi-nismo della vita psichica che aermasse il le-game di causalit tra tutte le sue componenti.

    Con Freud poniamo questa aermazionedi principio: tutto ha un senso, e il enome-no psichico del sogno ha un signicato allostesso titolo dei nostri atti da svegli.

    Il sogno un enomeno psichico che ha ilvantaggio di essere presente in ciascuno dinoi. E quando Freud aggiunge che un sin-tomo nevrotico vuol dire che esso aiuta a ca-

    Sogni e simboli: leterno confitto

    interiore per lespressione di S

    tempo di lettura 8 minuti

    PERLE DI SAGGEZZA

    ydi Lilly Antinea Astore

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    pire i meccanismi della vita psichica, caratte-rizzati dal rapporto tra conscio ed inconscio.

    A questo punto possiamo avvicinarci al so-gno delineandone brevemente due caratteriessenziali.

    Il primo, che pu sembrare banale, chesogniamo mentre dormiamo: il sogno quin-

    di una maniestazione della vita psichica du-rante il sonno. Se la vita psichica non si ad-dormenta anchessa durante il sonno, allorail sogno un modo di reagire dellanima adeterminati eccitamenti.

    Un secondo carattere comune ai sogni che lattivit psichica del sogno qualitativa-mente diversa dallattivit durante la veglia.

    Sappiamo molto bene che i sogni lascianospesso delle impressioni bizzarre: le percezio-

    ni oniriche non sono paragonabili alle perce-zioni diurne.Che tipo di eccitamento si esercita quindi

    su di un individuo addormentato? In orma

    molto generale possiamo notare due tipi disogni: quelli che rispondono a stimolazioniesterne e quelli che rispondono ad eccita-menti interni. Inatti durante il sonno il corpopercepisce stimoli sensoriali esterni; l eccita-mento conseguente si traduce a livello del

    sogno.In che modo il sognatore interpreta, in

    queste condizioni, leccitamento sensoriale?Tutto il problema qui.

    necessario ritornare a quello che abbia-mo chiamato eccitamento interno e com-prendere come la nostra psiche sia sotto-messa a orze che non controlliamo.

    Abbiamo parlato poco sopra del determi-nismo della vita psichica, postulato della psi-

    coanalisi. Freud mette in evidenza, nelluo-mo, una zona che per noi resta oscura, cioinconscia, e che agisce per nella nostra vitaquotidiana. Per sintetizzare, luomo ha co-scienza di agire talvolta in maniera insolita,ma incosciente della ragion dessere delsuo atto.

    Freud rappresenta la psiche umana comeuna casa a tre piani; il piano di mezzo quello dellIo (coscienza); il piano superiore

    il Super-io (livello della moralit, del sociale);il piano ineriore lEs (insieme delle pulsio-ni).

    Da ci le ragioni per cui la nostra vita conittuale: le pulsioni, orze interne irridu-cibili che chiedono soddisazione, entrano inlotta con il Super-io, che rappresenta i valorisociali che sono di ostacolo al desiderio.

    Il sogno il luogo in cui si esprime questalotta. In esso riappaiono, in orma per lo pi

    distorta, i desideri che non si son potuti speri-mentare coscientemente nel corso della vitaquotidiana.

    La complessit della produzione oniricariporta alla complessit della vita psichica. Ilsognatore incapace di dare spiegazione delproprio sogno; eppure, sostiene Freud, devearrivare da solo a darne linterpretazione: eglila conosce senza averne coscienza.

    A questo punto ci troviamo davanti a

    quella che viene denita interpretazione deisogni.La chiave dei sogni non priva di ambigui-

    t, perch il sogno stesso ambiguo.

    Lilly Antinea AstorePERLE DI SAGGEZZA

    GMUND FREUD

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    Lilly Antinea AstorePERLE DI SAGGEZZA

    Essi vanno interpretati perch ubbidisco-no a leggi che ne traspongono la onte origi-naria in immagini diverse: per questo motivo necessario separare in due livelli il contenu-to onirico: il contenuto maniesto ed il conte-nuto latente.

    Se svegliandomi descrivo un sogno, neornisco il contenuto maniesto, ma possibi-le che esso non signichi nulla: questo perchnon comprendo il signicato proondo delleimmagini presenti.

    Da qui la necessit di risalire al contenutolatente, che porta alla vera spiegazione delsogno.

    Ha inizio cos un processo di trasorma-zione, di deormazione, che conerisce al so-

    gno una certa apparenza, talvolta incoerente,strana, irrazionale, della quale dobbiamo ca-pire la ragion dessere.

    Freud si serve dellesempio dei sogni in-antili in cui contenuto latente e maniestosono identici: non esiste distanza tra il deside-rio, che onte del sogno, ed il sogno stesso:

    il sogno inantile aiuta a comprendere quelloadulto. La sua essenza naturalmente s stes-sa: cio la realizzazione di un desiderio.

    Si colma cos una mancanza. Il sogno in-antile la reazione ad un avvenimento dellagiornata che lascia dietro di s un rimpianto,

    un bisogno insoddisatto. Il sogno apporta larealizzazione diretta, non mediata di questodesiderio.

    Il sogno adulto risponde agli stessi crite-ri di analisi, ma tra il contenuto maniesto equello latente si interpone una censura: questa la causa della deormazione che si ve-rica o per omissione o per modicazione oper raggruppamento dei materiali del sogno.

    Abbiamo spiegato il meccanismo di or-

    mazione del sogno, partendo dal determini-smo psichico per arrivare a comprenderne ilsimbolismo.

    Per approondire, ora opportuno insiste-re su ci che per Freud determina di atto lavita psichica: gli impulsi sessuali (libido).

    Il contenuto dei nostri sogni rimanda sem-

    Runa Bianca 7OttObre 2011 | n.4

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    8/1168 Runa Bianca OttObre 2011 | n.4

    pre a motivazioni sessuali che non si esprimo-no in quanto tali.

    Nella vita di tutti i giorni reprimiamo incontinuazione dei bisogni, ma il atto di averliinibiti non vuol dire che essi siano scomparsi:continuano a vivere semplicemente nascosti,

    aspettando il momento di risalire in super-cie e turbare la vita dellindividuo.

    Il sogno inatti una valvola di sicurez-za, uno sogo incompleto perch, in qualchemodo, la censura continua ad agire.

    La deormazione del sogno una conse-guenza del controllo che le tendenze dellIoe del Super io esercitano contro i desideri in-decenti che sorgono in noi di notte duranteil sonno.

    Il simbolismo onirico per Freud un sim-bolismo essenzialmente (per non dire esclu-sivamente) sessuale.

    Il simbolo la chiave del pensiero incon-scio del sogno. Per esempio, in esso gli organigenitali non compaiono come tali, ma vengo-no trasormati in vario modo: lorgano sessua-le maschile identicato dal numero sacro 3e trova una sostituzione simbolica in oggettiche gli assomigliano (bastoni, ombrelli, albe-

    ri) o in oggetti che hanno in comune il attodi poter penetrare allinterno di un corpo (col-telli, pugnali, spade, pistole).

    Lorgano emminile rappresentato da og-getti che hanno la caratteristica di circoscri-vere una cavit nella quale pu trovar postoqualcosa (miniere, buche, caverne, vasi, sca-tole di ogni orma).

    Quindi il simbolismo sessuale obbedisce a

    leggi relativamente semplici. orse pi interessante la metaora della

    nascita grazie alla presenza simbolica dellac-qua in qualsiasi orma sia. Allo stesso modo,una morte imminente sostituita da una par-tenza o da un viaggio in treno.

    I genitori possono essere rappresentatidallimperatore e dallimperatrice, dal re e dal-la regina (simboli di autorit).

    Per lanalisi reudiana il sogno la libera-

    zione del desiderio ed in ogni caso unespres-sione rivelatrice della vita inconscia. Grazie alsogno la conoscenza della natura di un indi-viduo si approondisce: i miei sogni mi espri-mono. Ora possiamo meglio capire la rase diFreud la scienza dei sogni la via maestra che

    porta alla conoscenza dellinconscio.La nostra coscienza si rilassa e la vita pul-

    sionale nel sonno si apre una strada non tra-scurabile.

    Lapparente oscurit del sogno dunque,paradossalmente, ci che proietter una lucedecisiva sulla nostra vita psichica.

    Lilly Antinea AstorePERLE DI SAGGEZZA

    LiLLy AntineAAstore

    una studiosa eclettica con in-teressi in svariati campi che spa-ziano dalle scienze di conne,allesoterismo, dallarcheoastro-nomia, allarte ed alluologia.

    cavaliere dell Ordine Mistico Rosacrociano. Asoli 15 anni intraprende il suo percorso di ricer-ca partecipando con uninnovativa relazione sultema del Rinnovamento , alle conerenze pres-so le Universit di Bologna e di Camerino, orga-nizzate da Massimo Inardi, Peter Kolosimo, RoulBocci ed il Conte Pelliccione di Poli. Il campoesoterico collabora con il Centro Studi di Lec-ce di Franco Maria Rosa dalla quale apprendeed approondisce le Medicine Olistiche. In cam-po culturale Rappresentante internazionaledella Synergetic-Art, movimento artistico-

    culturale ondato da Marisa Grande, che si pre-gge come obbiettivo nale la ricomposizioneglobale, una conoscenza collettiva, coniugandotra loro nuovi ed antichi saperi ed annullandoi rigidi settorialismi accademici. Nellambitouologico ha partecipato per anni a numerosisimposi e convegni del settore e collaboratocon lassociazione no-prot : Rete-Uo, deditaallo studio dell extraterrestrialismo. Dal 1990 creatrice e conduttrice del programma radioo-nico DIMENSIONEX: Indagini nel Mistero . Unprogramma radioonico che aronta in manie-ra sinergica numerose e controverse temati-che per lo pi ignorate dalla scienza uciale edallinormazione generalista e che la consacratra le principali divulgatrici in Italia delle temati-che legate al mistero, allesoterismo, alluologiae allarcheo astronomia. Attualmente a partedella redazione della Runa Bianca.

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    9/116Runa Bianca 9OttObre 2011 | n.4

    Proseguiamo nel no-stro racconto relativoalle curiosit bibliche

    acendo un salto in altre cultu-re ed in altri ambiti geogracialla ricerca di parallelismi che

    aiutino a comprendere comele stranezze trovino talvolta cu-riose conerme o quanto menospunti di riessione.

    Nel tempo (secoli XIV-XII a.C.circa) in cui gli Ebrei, guidati daMos prima, da Giosu e daiGiudici poi, stavano proceden-do alla conquista della terra chegli Elohm avevano loro asse-

    gnato, Omero ci narra che Ulis-se stava cercando di tornare allasua agognata Itaca e in una tap-pa del suo lungo peregrinare si ermato presso i Feaci.

    Questo popolo si trovava probabilmentesullisola di Cor (in cui gi Tucidide ricono-sceva lisola Scheria che Omero indica comela patria dei Feaci) ed era governato da uncerto Alcinoo, discendente diretto di Posei-

    done, uno degli di dellOlimpo greco, corri-spondenti alle divinit mediorientali che sap-piamo derivare tutte dagli Anunnaki/Elohm/Neteru

    Dunque possiamo pensare che Alcinooappartenesse alla stirpe dei semidei, gli uo-mini orti cio i ghibborm della Bibbia, natidalle commistioni tra i gli degli Elohim e leglie degli Adam narrate nel libro della Gene-si: erano quindi individui dotati di un genoma

    che era contemporaneamente umano e divi-no/alieno ed erano perci preposti a gover-nare sui vari popoli del tempo.

    Alcinoo aveva un immenso giardino, pie-

    no di rutti che maturavano in ogni stagione:cio una serra in cui si era in grado di produr-re rutti tutto lanno: un sorta di piccolo Edenbiblico, il giardino sperimentale in cui gliElohim coltivavano ogni sorta di piante.

    La cosa interessante che Alcinoo ore aUlisse una nave per proseguire nel suo viag-gio ma queste navi (??) presentano stranezzedi non poco conto; si dice inatti (Odissea, VIII,555-563):

    Perch i Feaci non hanno nocchieri,non ci sono timoni, come hanno le altrenavi,ma conoscono da sole il pensiero e il voleredegli uomini,

    e conoscono le citt e i ricchi campi di tutti,e rapidissime attraversano la proonditdel mare,

    Dalle traduzioni letterali della Bibbia ricaviamo che

    non ci hanno raccontato tutto e nemmeno il veroParte IV

    tempo di lettura 6 minutig

    LA BIBBIA SVELATA

    di Mauro Biglino

    ULISSE ALLA CORTE DI ALCINOO, 1814-16, FRANCESCO HAYEZ, NAPOLI,GALLERIA NAZIONALE DI CAPODIMONTE

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    10/11610 Runa Bianca OttObre 2011 | n.4

    avvolte di nebbia e nube; non temono maidi subire danni o di andare perdute.

    Sono dunque navi (??) che procedonoda sole lungo le rotte che devono seguire;sanno dove andare; sono velocissime; sono

    circondate da un qualche alone che ne ac-compagna il movimento; non possono esseredanneggiate e non possono perdersi.

    Ci chiediamo se questa non possa esserela descrizione di un mezzo di trasporto in cui

    la rotta viene programmata e seguita costan-temente con sistemi che ne identicano laposizione in ogni momento.

    Semplice controllo computerizzato o ad-dirittura cibernetica applicata?

    Ovviamente non lo sappiamo con certez-za ma le indicazioni anno pensare.

    Il dio(?) Poseidone era inoltre molto gelo-so di questi mezzi di trasporto che lui avevaconcesso al suo discendente Alcinoo: non vo-

    leva che ossero usati da altri e neppure datiin prestito.Non necessario esercitare molto la anta-

    sia per riconoscere il tempo in cui gli Anunna-

    ki/Elohm/Neteru si contendevano il control-lo dei territori che si aacciavano sul Medi-terraneo e che erano abitati da vari popoli sucui essi regnavano: Greci, Troiani, Hittiti, Ebrei,Egizi, Accadi, Assiri, Babilonesi

    La Bibbia ci racconta delle battaglie di

    Yahwh contro altri Elohm e Omero ci narradelle lotte tra gli di che sostenevano i varipopoli, anche usando navi decisamentemolto speciali.

    Un vero peccato che non sia pi ucial-mente reperibile Il Librodelle guerre di Yahwhcitano nella Bibbia inNumeri 21,14-15: proba-bilmente la sua lettura

    testimonierebbe di paral-lelismi ancora pi docu-mentati e stringenti.

    Forse non un casoche risulti scomparso!?

    Una curiosit aggiun-tiva costituita dal richia-mo tra il termine kuber-ntes (nocchiero) usatoda Omero e il vocabolo

    cibernetica: la scienza chestudia la realizzazione eil unzionamento di mac-chine automatiche capa-ci si simulare le attivit diorganismi viventi (sannoda sole dove andare, nonhanno timonieri, non siperdono, ecc.).

    Ma un secondo aspet-

    to strano costituito dal sonno che coglieUlisse durante il viaggio da Schria a Itaca:una situazione strana perch nei tragitti permare Omero non racconta mai di uomini co-stretti a dormire; strana perch quel sonnonon si interrompe nemmeno al momentodello sbarco e strano perch non ha una dura-ta temporale ben denita: Alcnoo inoltre a-erma che le sue navi possono accompagnarechiunque in ogni luogo ed essere in grado di

    tornare in giornata: e che bisogno c allora didormire se il viaggio cos corto?Ulisse ha orse viaggiato nel mondo degli

    di (Elohm, Anunnaki, Neteru)?

    Mauro BiglinoLA BIBBIA SVELATA

    AMECH E LE SUE DUE MOGLI, WILLIAM BLAKE, 1795.

  • 8/3/2019 SS e CIA. Il Progetto Hitler Da Pag 16 a 23

    11/116Runa Bianca 11OttObre 2011 | n.4

    MAuro BigLino

    Realizzatore di numerosi pro-dotti multimediali di caratterestorico, culturale e didattico perimportanti case editrici italiane,collaboratore di riviste, studio-

    so di storia delle religioni, traduttore di ebrai-co antico per conto delle Edizioni San Paolo:dalla Bibbia stuttgartensia (Codice di Leningra-do) ha tradotto 23 libri dellAntico Testamentodi cui 17 gi pubblicati. Da circa 30 anni si oc-cupa dei cosiddetti testi sacri nella convinzioneche solo la conoscenza e lanalisi diretta di ci

    che hanno scritto gli antichi redattori possa aiu-tare a comprendere veramente il pensiero re-ligioso ormulato dallumanit nella sua storia.

    Tra i suoi libri ricordiamo: Resurrezione reincar-nazione. Favole consolatorie o realt? Una ricerca

    per liberi pensatori(Innito Records, 2009), Chie-sa romana cattolica e massoneria. Realmente cos

    diverse? Una ricerca per liberi pensatori (InnitoRecords, 2009), Il libro che cambier per semprele nostre idee sulla Bibbia (In-nito Records, 2010) e...

    Il Dio Alienodella Bibbia

    Innito Editori, 2011

    vai scheda libro >>

    Ha atto un viaggio dove non doveva ed per questo che Poseidone punisce i Feaci?

    Hanno contravvenuto a un ordine preciso?Sono stati colpevoli di avere consentito a

    un terrestre di andare dove non avrebbe po-tuto?

    Questa loro possibilit concreta di conce-dere viaggi speciali era dovuta al atto cheZeus stesso li deniva anktzeoi (Odissea V,35), vicini, simili, parenti degli di (semidei,prodotti delle unioni incrociate, come i Lugalsumeri e appunto i Gibborm biblici)?

    Certo che per timore dellira del dio (?)da cui discendeva, Alcinoo dice (Odissea, XIII,179-181) di denire di comune accordo dinon accompagnare pi mortali, quando qual-

    cuno di loro si presenta in citt.Dunque sono i mortali quelli che non

    si dovranno pi portare su quelle navi, chequindi erano evidentemente riservate ad al-tra tipologia di utilizzatori.

    Ricordiamo inoltre per inciso che Nau-sicaa e Arete, glia e moglie di Alcinoo, sonodenite bianche, candide, esattamentecome era denita una particolare casta de-gli Anunnaki sumeri, i Galgal, cio individui

    bianchi come il latte.Non possiamo non citare qui la vicendadella nascita di No; una storia contenuta inuno dei testi canonici della Bibbia Copta ed

    in cui questa caratteristica motivo di grandepreoccupazione per suo padre.

    Nel libro etiopico di Enoch apocrio peri cattolici - si narra che la moglie di Lamech,nipote di Enoch, partor un bambino il cuiaspetto u subito onte di dubbi per il padre: la

    pelle del neonato non aveva lo stesso coloredi quella dei nativi locali, era bianca e rosata,i suoi capelli erano bianchi e i suoi occhi cosbelli sembravano emanare luce. Lamech allo-ra disse a suo padre, Matusalemme, che avevamesso al mondo un glio che non assomiglia-va agli esseri umani, ma ai gli degli angeli.Lamech insomma sospettava che suo glioosse stato generato da uno dei Guardiani.Matusalemme chiese delucidazioni al padre

    Enoch, il quale lo tranquillizz, assicurandoche il bimbo era proprio di Lamech e che sisarebbe dovuto chiamare No.

    Ci troviamo quindi di ronte a personaggidalle caratteristiche simili? Siamo in presen-za di situazioni che rimandano alla stessa ti-pologia di individui? Non abbiamo certezzema linsieme delle stranezze contenute neiracconti induce a riettere seriamente sullapossibilit che nei racconti dei popoli antichi

    si sia conservata una memoria condivisa checi racconti altri modi, di altre specie che noipossiamo denire aliene nel senso pi com-pleto del termine.

    Mauro BiglinoLA BIBBIA SVELATA

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    12/11612 Runa Bianca OttObre 2011 | n.4

    Sono innumerevoli le tradizioni tra-mandate per generazioni, spessoancora vive nellampio repertorio

    delle superstizioni popolari, che celano nelleproprie radici un retaggio culturale cos orte-mente atavico da attraversare quasi indenni e

    inalterate il corso dei secoli. Ben conosciuta senzaltro quella nota con il nome di Uccellodella Morte o, a dir si voglia, Uccello delMalaugurio, che rappresenta uno dei miti pidiusi e longevi da cui essa deriva: lanticadea pagana Lilith, da sempre associata allacivetta, animale notturno per eccellenza, ri-tenuto simbolo di morte perch segno delle-quinozio dautunno (e quindi morte dellan-no).

    Secondo tale credenza era decisamentedi cattivo augurio il canto notturno della ci-vetta (o analogamente del guo), in quantoannunziava il cattivo presagio che qualcunodella amiglia, sulla cui casa si poggiava, sa-rebbe morto. Una superstizione conosciuta esentita, no a tutto il secolo scorso, in ambiticontadini e rurali, in particolare (ma non solo)nelle regioni dellItalia meridionale, preser-vatasi carica di ascino e suggestione misti a

    un sentimento di timore e mistero. In questocaso si parla disuperstizione (dal latino super-stare star sopra inteso come sovrastruttura,opposto a religio) come di residui di antichiculti e di precedenti credenze religiose, noncompletamente eliminati o abbandonati.

    Lilith appare nelle leggende ebree, su-mere, arabe e persino teutoniche. presen-te anche in numerosi testi ebraci, ra cui ilTalmud, il Seer-ha-Zoaro Libro dello Splendore

    e i Midrash; ma sotto dierenti orme e deri-vazioni, in tradizioni di una vastissima areageograca. Spesso a tale gura mitologica,n dalle origini, stato associato il peculiare

    attributo di essere apportatore di vento e ditempesta, nonch in generale di sventura edecadenza. Una gura, dunque, alquanto in-austa e temuta, a giudicare dalle notizie tra-mandate su di essa.

    Ma quale sarebbe, invero, lorigine e la na-

    tura del mito in questione? E come pu esser-si trasmesso quasi immutato no a noi? necessario un salto indietro nel tempo e

    nello spazio, n nella terra culla per antono-masia della civilt, la Mesopotamia, in un pe-riodo a cavallo tra il terzo e il secondo millen-nio a.C., detto di Isin-Larsa (2025-1763 a.C.),dal nome di due citt rivali, e che vede tra lal-tro lascesa al trono del grande Hammurabi diBabilonia.

    Dopo la caduta della ricca e potente Ur, lacitt che secondo la tradizione diede i nata-li ad Abramo e che regn incontrastata perquasi un secolo su tutta Sumer e Accad graziealla dinastia iniziata dal grande Ur-Nammu(2112 - 2095 a.C.), il quadro politico instaura-tosi caratterizzato da una rammentazionein singoli potentati intorno ai centri politicimaggiori: Isin, Larsa, Babilonia, Assur, Accad,ecc.

    Le citt in questo periodo, a esclusione deisontuosi templi e palazzi, presentano sem-plici agglomerati di case costruite in mattonicrudi in cui, qualche volta, si trovava una spe-cica camera appartata che ungeva da vera epropria cappella domestica. Piccole cappellevenivano costruite anche allangolo di un vi-colo o di un crocevia. In esse le statue di culto,di norma poste nei grandi santuari cittadini,erano sostituite da rilievi in terracotta realiz-

    zati appositamente per una visione rontale,meglio adatti alla venerazione. La ragura-zione di prolo, inatti, era usata esclusiva-mente per i rilievi narrativi, dove si esprimeva

    Lilith, il mito della Dea ribelle

    Parte I

    tempo di lettura 9 minutipp

    I SENTIERI DI OGMA

    di Fabio Truppi

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    13/116Runa Bianca 13OttObre 2011 | n.4

    in qualche modo unazione o signicati preci-si eternati nel rilievo stesso, non appropriatadunque per le immagini cultuali. I pannelliche adornanogli altari di queste cappelle, in-vece, mostrano le gure divine di prospetto,in una posizione cio che impone un rappor-

    to diretto a chiunque si avvicini.Da una collezione privata di reperti

    archeologici, la Norman Calville, proviene untipico esempio di terracotta del genere (pe-riodo di Isin Larsa, Babilonia) la cui sinistragura maniesta il cupo carattere della reli-gione mesopotamica. La dea, dalle attezzesquisitamente emminili, ancheggiata da ci-vette e posta dominante su due leoni, alatae coronata di corna, e le gambe, dal ginocchio

    al tallone, sono ricoperte di piume; essa ap-portatrice di morte. Di notte, urtivamente,gli uomini credevano di riuscire qualche vol-ta a intravederla nelle sembianze di un guo.Si tratta proprio della dea Lilith, o Ardat, unadelle divinit di epoca accadica pi note e ri-spettate.

    Il suo nome ha origine dal babilonese luluche signicherebbe lascivia; i simboli cheessa stringe nelle mani sono antichi strumen-

    ti di misura indicanti quasi certamente la bre-ve durata della vita delluomo o il momentodel giudizio alla sua morte. La presenza deileoni su cui si poggia la dea un ulteriore ele-mento di caratterizzazione; in genere, pressole remote civilt storiche, spesso il leone simbolo di divinit, in prevalenza emminili.Rilievi di questo genere, in argilla, erano repli-cati e distribuiti in gran numero nei templi eanche nelle case private doverano poi posti

    sullaltare domestico.Ardat-Lilith, assieme alla potente e sen-suale consorella Lilitu, la grande dea meso-potamica, e al demone Lilu, ormava una po-tentissima triade. La radice comune del nomedei tre demoni era lil, che signicava spirito,soo, vento. Erano tutti e tre demoni aerei,apportatori di tempeste; Lilitu e Lilith, in par-ticolare, sovrintendevano alle tempeste deisensi, perch erano appunto demoni emmi-

    ne della lussuria. Esse colpivano durante lanotte gli uomini sposati, rendendoli succubidi violenti desideri sessuali, senza che questivenissero mai soddisatti. Le due diavolesse

    non risparmiavano neppure i bambini, maquesti, essendo impuberi, non potevano es-sere agocitati da loro, e allora Lilitu li sooca-va nel sonno, mentre Lilith li rapiva, durante illoro riposo, per poi divorarli.

    A Lilitu e Lilith non era concesso conosce-re il piacere dellabbandono sico, per cui,anche se apparentemente ispirate da libi-dine, erano dette vergini: non avevano mai

    Fabio TruppiI SENTIERI DI OGMA

    LILITHDI JOHN COLLIER, 1892

  • 8/3/2019 SS e CIA. Il Progetto Hitler Da Pag 16 a 23

    14/11614 Runa Bianca OttObre 2011 | n.4

    amato, n mai concepito, e le loro mammellenon avevano mai dato il latte. La loro lussuriaaveva il solo scopo del godimento ne a sestesso, quindi sterile, ed esse, pur bramandoe sollecitando luomo a questo scopo, nonne erano mai appagate. Nello stesso tempo,

    per, erano anche ribelli alla condizione ma-trimoniale e alla procreazione, designando diatto una primordiale orma di soerto e irri-ducibile emminismo.

    A giudicare dalla ragurazione eseguitadallartista, in ogni caso, il pannello che ritraeLilith d limpressione di trovarci di ronte aun essere spiccatamente emminile, dal asci-

    no erotico e suadente, dalle linee morbide edal viso angelico, nonostante i suoi artigli mo-struosi e la sua tetra valenza. Eettivamente,i suoi tratti conservano ancora labili ma evi-denti tracce della primigenia Dea Madre che,

    tra il 4000 e il 3000 a.C., assunse nella mito-logia mesopotamica lidentit di Nammu, lamadre iniziale, colei che ha dato la vita a tuttele altre divinit, e poi, in epoca assira, quella

    di Tiamat (Ti = vita; Amat = madre). Fu poi lapresenza della divinit babilonese Marduk, ilre dio introdotto dai popoli invasori, nomadiallevatori e guerrieri provenienti dalle steppecentroasiatiche, apportatori di una nuova re-ligione di carattere solare, a scalzare la premi-

    nenza del culto emminile, relegando pertan-to la dea nel mondo inero, e di conseguenzademonizzandola.

    Signicativo , a tal proposito, lepisodioprincipale del mito di questo dio che narradella sua immane lotta contro Tiamat, vistacome mostruosa rappresentazione del Caosprimordiale; esso, piuttosto, cela nel suo in-sieme, attraverso linstaurazione dellordineattuale delluniverso (la creazione), lintento

    di mettere in risalto la vittoria riportata daldio creatore (tipicamente maschile) dei babi-lonesi sulle altre precedenti divinit, specieemminili, riservando a Tiamat quellimpieto-sa ne che la vedr mutilata e divisa in dueparti come un pesce.

    Tiamat, pertanto, da splendida dea marina,diventa quel mostro serpentiorme munito diali che, per molti versi, possiamo oggi consi-derare antenato del drago medioevale euro-

    peo (e probabilmente del serpente tentatorenel libro della Genesi). Ciononostante, ancoraper qualche secolo, le divinit emminili, an-che se demonizzate, continuano a esercitareuna certa inuenza sulle popolazioni, e Lilithne costituisce un chiaro esempio, giacchessa, come altre divinit simili riprodotte sutavolette in argilla, garantiva speciale prote-zione alla amiglia che ne deteneva e venera-va limmagine.

    A orirci una visione ormai del tutto ne-gativa e abietta, la descrizione che di Lilithtroviamo conuita e stigmatizzata nella tra-dizione ebraica. Nella Bibbia del Re Giacomo,la cosiddetta Versione Uciale precedentealla prima importante stesura del Pentateucoavvenuta nel VI sec. a.C., una dea Lilith chia-mata civetta (Isaia 34,14).

    Anteriormente alla compilazione del LibroSacro, la mitologia ebraica sulla Genesi e su

    altri argomenti era ricchissima ed estrema-mente variegata. La Bibbia divenne una rac-colta riveduta, corretta e unicata di un vastonumero di miti preesistenti. Molte narrazioni

    Fabio TruppiI SENTIERI DI OGMA

    LITH NELLA COLLEZIONE NORMAN CALVILLE BABILONIA

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    15/116Runa Bianca 15OttObre 2011 | n.4

    considerate inutili ai ni dello spirito religio-so che stava alla base della stesura del LibroSacro, urono eliminate o assimilate da altreprincipali. Una di queste riguardavano sicu-ramente Lilith il cui nome, temutissimo dagliEbrei, u sostituito con civetta. Essa racconta

    che Dio, dopo aver creato Adamo impastan-do acqua e polvere, gli orn una compagna,Lilith, impastando per escrementi e sudiciu-me, un iniziale segno alquanto discriminantenel tragico destino di questo personaggio.Oltre a ci, la prima donna di Adamo comin-ci a ritenere che, nel momento di massimaespressione amorosa, ossia durante un rap-porto sessuale, entrambi dovessero giacerelateralmente, in una condizione paritaria, in

    modo che nessuno domini sullaltro.Lilith reclamava cos un desiderio tanto le-

    gittimo quanto inconcepibile e proibito.Adamo, comera prevedibile, non u soddi-

    satto dellindocile e pretenziosa compagnala quale in seguito, a causa del suo carattereribelle, si vide costretta a uggire in una regio-ne presso il Mar Rosso dove vivevano partico-lari demoni. Giunta sulla Terra, allora, irata eastiosa, ebbe innumerevoli rapporti sessuali

    con demoni e animali (soprattutto con cre-ature notturne): ogni giorno sarebbero naticento Lillim, piccoli diavoli, che il Signore uc-cideva regolarmente per punirla dopo avertentato invano di arla tornare nellEden. Inseguito a ci, pertanto, Dio decise di riplasma-re da Adamo una nuova donna, Eva, la madredi tutti i viventi, gura positiva e mite in tut-

    to opposta a Lilith. Questo, in

    sintesi, quel che la tradizione ebraica ha ri-ormulato circa lantica dea accadica.

    C da aggiungere, in ogni caso, che nellaTorah non solo civette e sparvieri sono ine-quivocabilmente aborriti, ma in genere tuttii rapaci, considerati appunto amelici e abiet-

    ti (vietandone di conseguenza il consumocome selvaggina). Aprendo oggi la Bibbia,quella uciale per intendersi, nel libro diIsaia troviamo due passi in cui orte si rivela lacarica negativa conerita a questo personag-gio. Nel capitolo 34, Isaia d ammonimenticirca leventuale collera di Dio da abbattersisulla terra dei suoi avversari, cos che di essane prenderanno possesso il pellicano e il ric-cio, il guo e il corvo vi aranno dimora (Isaia

    34,11).Gatti selvatici si incontreranno con iene, i

    satiri si chiameranno lun laltro; vi aranno so-sta anche le civette e vi troveranno tranquilladimora (Isaia 34,14).

    Nei precedenti libri dellAntico Testamentosimpone un avvertimento categorico: Frai volatili terrete in abominio questi, che nondovrete mangiare, perch ripugnanti: laqui-la, lossraga e laquila di mare, il nibbio e

    ogni specie di alco, ogni specie di corvo, lostruzzo, la civetta, il gabbiano e ogni speciedi sparviero, il guo, lalcione, libis, il cigno, ilpellicano, la olaga, la cicogna, ogni specie diairone, lupupa e il pipistrello (Levitico 11,13-19), e similmente leggiamo nel Deuteronomio(14,15-16) dove anche qui, accanto alla civet-ta, vi il guo considerato anchesso animaleimmondo.

    FABiotruppi

    Nato a Francavilla Fontana (Br), laureato in Conservazione deiBeni Culturali (Beni Architet-tonici, Archeologici e dellAm-biente), discutendo nel 2002

    una brillante Tesi su Atlantide con lausilio delproessore e archeologo Riccardo Guglielmino,

    docente di Archeologia e Antichit Egee allU-niversit degli Studi di Lecce, pubblicata dalleEdizioni Bardi di Roma nel 2004. Chitarrista eappassionato di letteratura antastica, nonch

    vincitore di numerosi concorsi letterari nazio-nali, svolge attualmente at-tivit di docenza in Lettere.

    Atlantide. Tra mito earcheologia

    Bardi Editore, 2004

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    16/116

    Le pericolose implicazioni che ancora oggi persistono

    I rapporti segreti tra CIA e SStempo di lettura 17 minuti

    gdi Vincenzo Di Gregorio

    16 Runa Bianca OttObre 2011 | n.4

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    17/116Runa Bianca 17OttObre 2011 | n.4

    Il 28 aprile del 2001 il Corriere della Serastampa uninteressante articolo sulla ri-velazione di oltre 10.000 pagine della

    CIA inerenti a molte notizie sul regime nazi-sta, sui rapporti tra i suoi membri interni e sul-le sue relazioni con americani e russi1.

    Il clamore che si ebbe nei giorni successi-vi si stranamente spento, e quasi non se neparla pi, come se il silenzio possa eliminarele pericolose implicazioni che ancora oggipersistono.

    In questo articolo si vuole quindi ripercor-rere alcune tappe salienti e cercare di aprireuna tenda che ci accia intravedere cosa suc-cesse in quegli anni, e come possibile cheeventi successi oltre 60 anni a abbiano or-

    temente condizionato lo sviluppo di tutto ilmondo civile come noi oggi lo conosciamo.Tralasciamo la ricca documentazione di

    vari rapporti psichiatrici nazisti che avevanoprima sospettato e poi conermato che AdolHitler osse aetto da una malattia schizore-nica che rapidamente lo aveva portato allapazzia trasormandolo nel peggior criminaledel mondo. Ma non u atto nulla per impe-dirgli di commettere le atrocit che sappia-

    mo. Anche perch lui ebbe laccortezza di cir-condarsi di collaboratori che ne condivide-vano le idee olli e senza alcun tipo di piet oremore ad usare tutti i mezzi per raggiungerei loro ni.

    La sorpresa che giunta dallapertura diquesti archivi CIA che alla morte del Fuhrernon corrispose unaltrettanto degna ne deisuoi collaboratori.

    Si scoperto inatti che Kurt Waldheim,

    che u uno dei nomi pi noti del regime acapo delle SS divenne, alla ne della secondaguerra mondiale, Segretario dellONU e suc-cessivamente il Presidente dellAustria, purmantenendo ottimi rapporti con i servizi se-greti Russi come loro ben pagato inormato-re. Solo negli anni 90 gli americani vietaronoa Waldheim lingresso nel loro territorio, poi-ch solo allora la CIA si accorse che era unodei principali arteci delle atrocit naziste.

    La pubblicazione di queste 10.000 pagine1) http://archiviostorico.corriere.it/2001/

    aprile/28/Cia_cosi_usammo_criminali_nazi-

    sti_co_0_0104281790.shtml

    ci ornisce una lista di nomi eccellenti da arrabbrividire per le conseguenze che possia-mo acilmente immaginare.

    Qualche nome: Jose Mengele, che guidgli orrendi esperimenti medici di Auschwitz,il capo della Gestapo Heinrich Mueller, Adol

    Eichmann, larchitetto dello sterminio degliebrei, Klaus Barbie, il boia di Lione, e quindicialtri, sollevano angosciosi interrogativi sullacondotta delle potenze vincitrici dopo il con-itto. Hitler si suicid prima della scontta,Mengele, Eichmann e Barbie urono scopertidopo molti anni in America latina - gli ultimidue urono sottoposti a clamorosi processi inIsraele e in Francia - ma di Mueller e gli altri sipersero ucialmente le tracce. Il motivo, ha

    spiegato Eli Rosenbaum, il direttore del mi-nistero della Giustizia americano, un espertodella caccia ai criminali nazisti, che lURSS elOccidente se ne servirono per combattere laGuerra redda. Questi criminali- ha detto - u-rono i veri vincitori del conitto, perch non pa-garono mai i loro delitti. Furono impiegati daiservizi segreti invece di essere processati e giusti-

    ziati. Secondo Rosenbaum, cinque nironoal servizio dello spionaggio tedesco occiden-

    tale, guidato dal generale Gehlen, spionaggiodi cui la CIA assunse il controllo nel 1949, ealtrettanti nirono al servizio dellUrss. Anchegli inglesi e i rancesi ne avrebbero avuto unociascuno.

    A una conerenza stampa, ieri agli Archi-vi nazionali, Rosenbaum ha precisato chelesame dei tre milioni di documenti segretidella Seconda guerra mondiale non nito,ma che sar approondito nei prossimi mesi.

    Il direttore del ministero della Giustizia ame-ricano ha messo sotto accusa sia la CIA sia ilsuo antesignano, i Servizi Speciali, che opera-rono no al 1947, quindi per tutta la duratadel conitto. Le accuse non sono nuove, ma la prima volta che vengono documentate inmaniera irreutabile.

    Rosenbaum ha rivolto critiche pesanti an-che ad Allen Dulles, lagente dei Servizi Segre-ti Usa a Zurigo, che negozi nascostamente la

    resa tedesca nellItalia nel Nord. A suo parereAllen Dulles, il ratello del uturo segretario diStato Foster Dulles, protesse alcuni criminalidi guerra nazisti con cui era stato in contatto,

    Vincenzo Di GregorioLa ne delle SS naziste e la nascita della CIA

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    18/11618 Runa Bianca OttObre 2011 | n.4

    tra cui qualcuno che aveva operato anche inItalia. In particolare sono stati svelati i diari diGuido Zimmer, uciale delle SS (da Schutz-stael, reparti di diesa) che prese parte airastrellamenti di ebrei a Genova e a Milano.

    Ma ritorniamo un attimo ad uninorma-

    zione che abbiamo appena ornito. Cinquealti unzionari nazisti dopo la ne del conittonirono al servizio segreto tedesco occiden-tale, guidato dal generale Gehlen, di cui la CIAassunse il controllo sin dal 1949.

    Per la prima volta si ha la certezza di unostretto rapporto tra la CIA ed alti esponentidegli SS nazista. Rapporti di lavoro connes-si al reperimento di inormazioni (tipico deiservizi segreti) ma anche di azioni preposte

    per contrastare quello che in gergo prese ilnome di guerra redda.Vennero adottate una serie di strategie

    che ecero s che le conoscenze ed i metodidegli alti uciali nazisti servissero al grandescopo di contrastare lo strapotere dei regimicomunisti del colosso sovietico.

    A tutti questi collaboratori nazisti la CIAgarant anonimato e protezione anche quan-do, raggiunti i limiti di et, decisero di andare

    in pensione.Ad esempio, nel 2006 stato scoperto chela CIA copr attivamente il nascondiglio diEichmann, colui che organizz le deportazio-ni nei campi di concentramento nazista2.

    Eichmann era un uomo della CIA utilizzatonei rinati servizi segreti tedeschi della Ger-mania Ovest contro le iniziative Comuniste. Ilsuo nascondiglio u trovato solo nel 1960 daagenti israeliani. Fu processato e riconosciuto

    colpevole dello sterminio di milioni di perso-ne e giustiziato nel 1962. con questo tipo di personaggi che la

    CIA del dopoguerra aveva a che are, anzi cheutilizzava attivamente per i suoi ni.

    Ma quali erano le principali occupazionidella CIA-SS di quegli anni? Ricerche perpe-trate in tutte le direzioni che studiavano ilmodo di strappare inormazioni utili al ne-mico. In tali documenti segreti si parla di ol-

    tre 120 modi diversi per raggiungere questo2) http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/

    esteri/eichmann-nascosto/eichmann-nasco-

    sto/eichmann-nascosto.html

    ne...spesso metodi di una crudelt esaspera-ta, che solo degli ex-nazisti potevano compie-re senza alcun tipo di rimorso.

    Il vero salto di qualit u luso di una drogaallora ancora poco conosciuta chiamata LSD. opportuno ripercorrere i primi passi del-

    la creazione e della scoperta di tale droga.

    16 Novembre 1938: Albert Homann,un chimico che lavora per laziendaarmaceutica Sandoz di Basilea, inSvizzera, il primo a sintetizzare lLSD-25,un derivato semi-sintetico di alcaloidi

    della segale cornuta, durante la ricercauno stimolante sanguigno. 16 Aprile 1943: Albert Homann assume

    accidentalmente, per la prima volta,

    Vincenzo Di GregorioLa ne delle SS naziste e la nascita della CIA

    ADOLF OTTO EICHMANN

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    19/116Runa Bianca 19OttObre 2011 | n.4

    una piccola quantit di LSD. la primaesperienza umana con puro LSD-25.Rierisce di aver visto un ininterrottousso di immagini antastiche, ormestraordinarie con intensi, caleidoscopicigiochi di colori.Lesperienza dura poco

    pi di due ore. 19 Aprile 1943: Bicycle Day - Albert

    Homann ha intenzionalmente assunto,per la prima volta, 250 g LSD. il primouso intenzionale di di tale droga3.

    1947: primo articolo sugli eetti mentalidellLSD pubblicato da Werner Stoll suSwiss Archives o Neurology.

    1949: il dr. Max Rinkel porta lLSD negliStati Uniti dallazienda svizzera Sandoz,

    e avvia gli studi con lLSD a Boston; NickBercel comincia gli studi con lLSD a LosAngeles. (3)

    Maggio 1950: il primo articolo sullLSDappare su American Psychiatric Journal.(3)

    1951: la CIA inizia la sperimentazionedellLSD.

    Come pensate che un ente statale e go-

    vernativo come la CIA/Servizi segreti tedeschiabbia potuto are le prime sperimentazioni suquesta droga? Banalmente, producendo del...pane allLSD!!!

    Immaginate questo scenario: un intero pa-ese in preda al terrore per via di allucinazioni.Sembra uscito dalla trama di un lm di Hol-lywood, ma successo realmente nel 1951 aPont-Saint-Esprit, Francia, quando improvvi-samente gli abitanti vennero colpiti da alluci-

    nazioni di massa.Il mistero durato quasi 50 anni, e solo orasi scopre cosa successo realmente. La CIAdecise di vericare che tipo di eetti potesseavere sulla popolazione di un intero paese eprodusse del pane con, mescolato alla arina,dellLSD di ottima qualit.

    Non u un episodio accidentale, ma unadeliberata somministrazione di allucinogenialla popolazione.

    3) Potete trovare la descrizione dellesperienzada parte dello stesso Homann allindirizzohttp://www.autistici.org/mirrors/www.psicoat-tivo.it/chimica/lsd/esp/lsd02.htm

    Un abitante del villaggio tent di aogar-si perch sentiva la sua pancia mangiata daserpenti. Un altro salt dal secondo pianogridando sono un aeroplano!. Un ragazzinotent di strangolare sua nonna. Il bilancio deimorti ammont a 17 vittime, colpite dalla

    maledizione del pane (Le PainMaudit), men-tre molti altri vennero ricoverati in ospedalipsichiatrici per evitare che si uccidessero osi erissero per limprovvisa ollia che li avevacolpiti.

    Uno dei sopravvissuti, intervistato nel vi-deo Le mystre du pain maudit, racconta del-la sua avventura terricante, e della sensazio-ne di essere divorato da serpenti. Aerma cheavrebbe preerito morire che avere quelle-

    sperienza. Ma non u trovato veleno nel pane,nessuna sostanza tossica venne rilevata dalleanalisi chimiche... solo per il atto che i tecniciche eettuarono le analisi erano dei labora-tori governativi. Trovate il video allindirizzoweb: http://www.youtube.com/watch?v=vtKpXbWxrZc&eature=player_embedded

    Ma a chi dobbiamo dare il merito degliesperimenti della CIA col pane allLSD? Ad uncerto Frank Olson.

    A noi italiani un nome che dice moltopoco, ma stato una delle menti di MK-UL-TRA, unorganizzazione al soldo della CIA cheriuniva i maggiori scienziati nel amoso perio-do della guerra redda. Alcune inormazioni sitrovano in un libro a lui dedicato di H.P Alba-relli Jr: Un terribile errore: lomicidio di FrankOlson e gli esperimenti segreti della CIA du-rante la guerra redda4.

    Insieme a Kurt Blome, uno scienziato nazi-

    sta sottratto alla orca dopo la seconda guerramondiale dagli americani e portato negli Sta-ti Uniti, Frank Olson partecipa ad un progettodi sperimentazione delluso dellLSD nel cor-so degli interrogatori. qui che la vita delloscienziato si incrocia con quella degli abitantidi Point Saint Esprit. Albarelli ha parlato coni colleghi di Olson, entrato nei laboratoridella Sandoz, che allepoca orniva alla CIAe allesercito LSD per gli esperimenti, ed ha

    trovato le carte che parlavano del segretodi Point Saint Esprit. Dallindagine emerso

    4) http://www.gialli.it/un-libro-sulla-morte-di-

    rank-olson

    Vincenzo Di GregorioLa ne delle SS naziste e la nascita della CIA Vincenzo Di GregorioLa ne delle SS naziste e la nascita della CIA

    http://artenzo.pdf/http://artenzo.pdf/http://artenzo.pdf/http://artenzo.pdf/http://artenzo.pdf/http://artenzo.pdf/http://artenzo.pdf/http://artenzo.pdf/http://artenzo.pdf/http://artenzo.pdf/http://artenzo.pdf/http://artenzo.pdf/
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    20/11620 Runa Bianca OttObre 2011 | n.4

    anche che quello di Olson non stato un suicidio ma un omi-cidio. Era uno scienziato, vero.Ma sapeva troppo, e orse nonse la sentiva pi di andare avan-ti. La CIA deve aver deciso che

    era il momento di chiudere quelcapitolo. In modo pulito, sen-za conseguenze. Frank Olson diventato vittima dei suoi stes-si esperimenti. Gli agenti dellaCIA gli hanno somministrato asua insaputa LSD, hanno reso isuoi ultimi giorni di vita un in-erno che potesse giusticarequel tuo dal 13 piano del Ho-

    tel Statler. Ha inranto i vetri del-la nestra chiusa e si buttatogi. Questa la versione uciale.Suicidio indotto dallo stato dialterazione causato dallLSD. Perquesto la CIA ha pagato alla a-miglia Olson danni per 750.000dollari. Ma lautopsia condottaquarantanni dopo su richiestadei amiliari ha svelato che non

    cerano tracce di impatto contro i vetri men-tre aveva una lesione al cranio non provocatadallimpatto. Oggi, dopo sessantanni, il librodi Albarelli non lascia pi dubbi. Frank Olson stato ucciso.

    Si sta delineando lentamente un quadroabbastanza chiaro; vediamo di riassumerequanto appena detto.

    Casualmente, allinizio della seconda guer-ra mondiale, si scopre questa sostanza (LSD)

    che, grazie allo stesso scopritore, nel 1943 di-mostra ampie ed estese propriet psicotropedi alterazione della mente umana.

    Alla ne della seconda guerra mondiale,lLSD viene prodotto dalla societ armaceu-tica svizzera Sandoz ed esportata negli StatiUniti (1948), dove acquistata dalla CIA.

    Iniziano i primi esperimenti sui singoli indi-vidui sino al 1951, quando la droga ritorna inEuropa e viene data in mano alle SS tedesche,

    che non si anno alcun scrupolo ad intrapren-dere un esperimento di massa producendo evendendo del pane allLSD ed avvelenandolintero paese di Pont-Saint-Esprit.

    Ma, dopo aver deenestrato dal 13 pianouna delle menti di quegli esperimenti... cosaece la CIA americana con LSD?

    Gli esperimenti continuarono? E su qualironti?

    Nel 2006 uscito un libro a dir poco scon-volgente. Un libro-denuncia che sta riapren-do le polemiche sulle torture dei detenutiiracheni nelle carceri segrete della Cia, chedescrive a tinte osche uno dei capitoli pi bui

    della storia americana moderna. Si intitola Ilmondo come laboratorio: esperimenti con topi,cunicoli e uomini, lo ha scritto Rebecca Le-mov, antropologa dellUniversit dello Statodi Washington5.

    Il libro illustra i disumani tentativi della CIAe di alcuni tra i pi grandi psichiatri di di-struggere e ricostruire la mente dei pazientinegli Anni 50. Questi urono inizialmente i re-duci della guerra di Corea catturati e poi libe-

    rati dal regime comunista, che la CIA temeva5) http://torniamoinclasse.noblogs.org/

    post/2011/07/19/psico-esperimenti-usa-su-

    cavie-umane/

    Vincenzo Di GregorioLa ne delle SS naziste e la nascita della CIA

    ALBERT HOFMANN, SCOPRITORE DELLA DROGA LSD

    http://artenzo.pdf/http://artenzo.pdf/http://artenzo.pdf/http://artenzo.pdf/http://artenzo.pdf/http://artenzo.pdf/
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    21/116Runa Bianca 21OttObre 2011 | n.4

    ossero stati indottrinati, ma pi tardi anche

    dei civili, bambini inclusi, con vere o presun-te turbe psichiche. Secondo lautrice chesi basa su un dossier rivelato di recente- laCIA abbracci la tecnica delle torture mor-bide dopo avere assistito alla conessionedel cardinale Jozse Mindszenty al processodi Budapest nel 1949. Privato del sonno per39 giorni, drogato, interrogato incessante-mente, il cardinale dichiar di avere attenta-to allo Stato comunista. La CIA si propose di

    seguire la stessa strada per piegare i nemicidellAmerica. I primi test vennero condot-ti nel 50, su 4 spie a Tokio e 25 prigionieri diguerra nordcoreani. Al ritorno dei reduci libe-rati dalla Nordcorea nel 1953, lAmerica assi-stette a uno spettacolo tragico. Sbarcati a SanFrancisco, i soldati sembrarono automi, nonriconobbero i propri cari. La CIA mobilit Ha-rold George Wol, psichiatra dellUniversitdi Cornell. Questi aerm che non sorivano

    di una semplice sindrome del reduce ma diuna sorta di sdoppiamento della personalit,una diesa naturale contro le torture subite.Latroce rimedio: chiusura in celle senza luce e

    suoni, somministra-zione di sostanzebiologiche e chimi-che capaci di modi-care la condotta,controinterrogatori.

    La Lemov raccon-ta che la tecnica uranata dallo psi-chiatra canadeseEwen Cameron. Perripulire lego insta-bile dei pazienti,Cameron sottopo-se 53 psicolabili adelettroshock, bom-

    bardamenti di mes-saggi agghiaccianti(hai ucciso tua ma-dre) per 20 ore algiorno per 2 setti-mane, 250.000 voltein tutto. Nella asesuccessiva, venneroristrutturati, cio

    resi pi docili. La CIA cess gli esperimenti

    negli anni 60. Sulla questione coreana eragi trapelato qualcosa: nel 1962 Hollywoodgir un lm, The manchurian candidate conFrank Sinatra, che narrava di un reduce pro-grammato dalla Corea del Nord per assassi-nare il presidente.

    Dettagliate analisi di altri esperimenti del-la CIA di quegli anni sui bambini si possonotrovare al seguente indirizzo web: http://www.pietrobarone.net/2011/07/la-tragedia-

    nascosta-degli-esperimenti.htmlGli esperimenti sulla capacit di assor-bimento del sico umano, in base alle-t o al peso, urono eettuati in Americadirettamente dalla CIA. Come cavie u-rono utilizzati inconsapevoli americani.Il metodo u molto semplice ma ecace: LaCIA attrezz delle case con la classica grandevetrata e con dietro le cineprese al ne di ri-prendere dal vivo come gli eetti della droga

    si maniestassero nei malcapitati.Assunse delle avvenenti signorine cheadescavano le cavie reclutandole nei bar,scegliendoli tra coloro che avevano pochi o

    Vincenzo Di GregorioLa ne delle SS naziste e la nascita della CIA

    RANK OLSON

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    22/11622 Runa Bianca OttObre 2011 | n.4

    nulla rapporti con parenti che potesseroaccorgersi della loro scomparsa.

    Dopo la somministrazioni di dosi diLSD di varia entit, alcuni di loro impaz-zivano o erano soggetti a manie compul-sive che richiesero un pronto intervento

    degli uomini della CIA per sbarazzarsi diprove compromettenti.

    Alla ne, dopo centinaia di casi benstudiati e documentati, si ebbe un qua-dro molto chiaro dei suoi eetti sulla psi-che e sulle quantit da assumere senzaincorrere in spiacevoli eetti secondari.

    Gli esperimenti medici degli StatiUniti su cavie umane non si limitaronoallLSD... di seguito il link ad un breve

    elenco: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&le=article&sid=2689

    Ma, ritornando alla nostra LSD... arri-viamo alloperazione CHAOS.

    CHAOS era il nome in codice di unpiano della CIA elaborato alla ne deglianni 60 dal generale americano WilliamWestmoreland sotto lamministrazioneJohnson. stata una tipica operazione

    False Flag (Le operazioni False ag, ooperazioni sotto alsa bandiera, sono ope-razioni segrete condotte da governi, grossecompagnie multinazionali, e sono progettateper apparire come condotte da altri enti e or-ganizzazioni. Il nome deriva da alse e ag,ossia bandiera alsa. Lidea quella di rmareuna certa operazione per cos dire issando labandiera di un altro stato o la sigla di unaltraorganizzazione.) Obiettivo di questoperazio-

    ne era, come dice il nome, creare il caos, inmodo che lopinione pubblica ne chiedesseal governo la repressione. Loperazione rag-giunse il suo momento culminante nel 1968e nel 1969; secondo alcune tesi oper pernonel concerto di Woodstock, diondendo stu-peacenti per il progetto MK ULTRA.

    Ritroviamo inatti attivamente coinvoltoil MK ULTRA ( quello del pane allLSD ) nelladistribuzione di allucinogeni al pubblico gio-

    vanile dei primi concerti Rock ( quali quello diWoodstock ).Ma a che scopo? Non certo quello del con-

    trollo della mente dei giovani per scopi poli-

    tico-militari tipici della guerra redda.No, il motivo molto pi subdolo.La CIA si accorse che lLSD poteva, se con-

    trollato nelle dosi (e ne ormai aveva unappro-ondita conoscenza), dare degli eetti che sa-rebbero stati apprezzati dalle classi giovaniliin cerca di evasione.

    Quindi la CIA ece da importatore delladroga dalla Sandoz svizzera, da sperimenta-

    tore con cavie e da diusore della stessa pres-so le classi giovani, che in quel periodo usa-vano ritrovarsi a milioni nei concerti musicali.

    Non segreto il modo in cui lLSD si diu-se a macchia dolio negli anni sessanta tra laquasi totalit degli artisti, cantanti e loro ans.La mortalit u altrettanto elevata..basta ri-cordare nomi quali Jim Morrison, Adam Gold-stein, Sid Vicious, Jimi Hendrix o Elvis Presley.

    Ma se la CIA pens alla sperimentazione

    ed alla diusione dellLSD in grandi quantit...chi ne cur la distribuzione, a livello capillare,da parte del singolo spacciatore?

    Vi era negli stati uniti unorganizzazione

    Vincenzo Di GregorioLa ne delle SS naziste e la nascita della CIA

    JOHN FITZGERALD KENNEDY

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    24/116

    Unapparente discrasia?

    Neutrini e relativittempo di lettura 14 minuti

    di Ludovico Polastri

    24 Runa Bianca OttObre 2011 | n.4

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    25/116Runa Bianca 25OttObre 2011 | n.4

    Il 22 settembre 2011 il mondo del-la sica veniva scosso da un an-nuncio che si rivelava a dir poco

    sensazionale. Il pro. A. Ereditato, co-ordinatore di un gruppo di ricerca delCERN, annunciava alla stampa i risulta-

    ti sperimentali condotti sulla velocitdei neutrini. Da questi dati (arxiv.org/abs/1109.4897), che a detta del teamsarebbero adabili con una notevoleprecisione, si dedurrebbe che i neutrinisi muovono ad una velocit superiore aquella della luce. Una dierenza tempo-rale di 61 ns (nanosecondi) che, rispettoa quelli percorsi da un ascio di otoni(particelle costituenti la luce), anticipe-

    rebbe il punto dimpatto di 18 cm tra ilCERN ed il rivelatore OPERA.

    Lesperimento inatti consistito nelar convogliare, a partire dal CERN diGinevra verso il rivelatore OPERA, che sitrova ad una distanza di 730 km circa,sotto il Gran Sasso, un ascio di neutriniottenuto da pacchetti di protoni, chegirano attorno allacceleratore e vengo-no inviati verso un bersaglio di grate

    lungo 2 metri. Nel 2007 il Fermilab ave-va osservato, con lesperimento Minos(www.numi.nal.gov), dati analoghi aquelli appena annunciati dai ricercatorieuropei, sparando con uno strumento(chiamato NuMI) asci di neutrini versoun laboratorio situato a 800 chilometridi distanza, in una miniera a nord delMinnesota.

    Dalla ormulazione della teoria della

    relativit speciale, data da Einstein nel1905, e dalle sue successive verichea mezzo di innumerevoli esperimenti, i sicihanno sempre creduto che la velocit del-la luce nel vuoto (circa 300.000 chilometri alsecondo) osse la massima velocit a cui le-nergia o le inormazioni potessero propagarsiattraverso lo spazio. Invero, il primo articolodi Einstein sulla relativit conteneva laer-mazione che velocit maggiori di quella della

    luce... non hanno possibilit di esistenza.Questa conclusione a cui era pervenutoEinstein si basava sulla scoperta, chegli stes-so aveva atto, che le equazioni della relati-

    vit implicassero che la massa di un oggettoaumentasse con laumentare della sua veloci-t e diventasse innita alla velocit della luce(che usualmente indicata con c, dal latinoceleritas).

    Poich la massa di un corpo inversamen-te proporzionale al cambiamento di velocit,nel momento in cui la massa diventa innita il

    corpo non pu pi essere accelerato.In altri termini, la relazione tra energia evelocit che la relativit esprime tale che,quando la velocit di un corpo si avvicina a c,

    Ludovico PolastriNeutrini e relativit

    SLIDES PROIETTATE DAL TEAM DEL PROF. A. EREDITATO IN OCCA-SIONE DELLA CONFERENZA TENUTA AL CERN

    http://arxiv.org/abs/1109.4897http://arxiv.org/abs/1109.4897http://www.numi.fnal.gov/http://www.numi.fnal.gov/http://arxiv.org/abs/1109.4897http://arxiv.org/abs/1109.4897
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    26/11626 Runa Bianca OttObre 2011 | n.4

    lenergia di questultimo diventa innita.Poich questa energia deve essere ornita

    da ci che accelera il corpo, per accelerarloalla velocit della luce a partire da una qual-siasi velocit minore sarebbe necessaria unasorgente di energia innita.

    Ma tali sorgenti non sono ottenibili e cossarebbe impossibile ar passare un corpo dauna velocit ineriore a cad una uguale a c.

    La ormula di Einstein nella sua orma pi

    estesa. Se la velocit di una massa osse ugualea quella della luce il denominatore si annulle-rebbe dando una soluzione innita. Se invecela velocit della massa osse superiore a quelladella luce lenergia sarebbe negativa.

    Neutrini: particelle evanescenti

    I protagonisti che sembrano contraddirele ipotesi atte da Einstein sono i neutrini.

    Il neutrino u postulato per la prima volta

    da W. Pauli, nel 1930, come disperato tenta-tivo di salvare la conservazione dellenergia.

    Allepoca di Pauli, si conosceva lenergiadel nucleo iniziale, di quello nale e dellelet-trone, pertanto il principio di conservazionedellenergia sembrava essere violato. Se si

    esclude inatti dal conto lenergia che il neu-trino emesso porta con s, lenergia dello sta-to iniziale maggiore di quella dello stato -nale ed proprio grazie a questo scompensoenergetico che Pauli, credendo ermamentenella conservazione dellenergia, intu che glielementi a sua disposizione per spiegare il e-nomeno potevano essere non sucienti.

    La dimostrazione, dovuta a L. Meitner, chelenergia mancante non provenisse dalla pro-

    duzione di otoni, port Pauli allidea che taleenergia potesse essere sottratta da una parti-cella neutra debolmente interagente con po-tere penetrante uguale o dieci volte maggiore aquello dei raggi . Sar tuttavia Fermi che, inseguito, ormuler correttamente la teoria.

    Il neutrino verr invece osservato nel 1956da C.L. Cowan e F. Reines, pi di ventannidopo il postulato della sua esistenza. Un taleritardo spiegato dal atto che il neutrino

    una particella soggetta solo alle interazionideboli, che avvengono con minor probabilit.Nel modello standard della materia (la pi

    completa teoria coerente ad oggi sviluppa-ta dai sici teorici per la comprensione delmondo subnucleare) i neutrini sono leptoni(particelle non composte da altre particelle)a massa nulla, non soggetti a nessuna dellequattro interazioni ondamentali se non allaorza nucleare debole.

    Potrebbe sorprendere il atto che unaparticella abbia massa nulla, probabilmenteperch nella nostra idea di corpo lattributomassa ondamentale; insomma, dicileimmaginarsi un corpo senza massa; nel mon-do delle particelle elementari tuttavia si pupensare alla massa come un qualunque attri-buto, ad esempio come la carica elettrica: senon ci dicile immaginare un corpo neutro,ovvero con carica uguale a zero, non dovreb-

    be essere dicile neanche immaginare uncorpo senza massa. Da anni si accumulanoevidenze sperimentali sul atto che i neutrinipossono avere una piccola massa, in opposi-

    Ludovico PolastriNeutrini e relativit

    ARIAZIONE DEL FASCIO NEUTRINICO

  • 8/3/2019 SS e CIA. Il Progetto Hitler Da Pag 16 a 23

    27/116Runa Bianca 27OttObre 2011 | n.4

    zione a quanto assunto nel modello standard; importante notare che, eccetto queste evi-denze sperimentali, nessun esperimentocondotto nora sulla sica delle particelle ingenere ha mostrato deviazioni conclusive dalmodello standard.

    La comprensione di come i neutrini acqui-stano piccole masse una sda che si spingeoltre le attuali conoscenze.

    Strade alternative

    Prima di proseguire nel nostro ragiona-mento sullesperimento del CERN, bisognadipanare ogni dubbio su una prima possibili-

    t, tuttaltro che remota, che potrebbe essersivericata in ase sperimentale, ossia lesisten-za di errori sistematici durante la prova.

    In una conerenza rivolta al mondo acca-demico (cdsweb.cern.ch/record/1384486) ilpro. D. Autiero analizza tutte le possibili cor-rezioni volte a scongiurare questa ipotesi.

    Vediamo, in linea di massima, di cosa sitratta.

    Innanzitutto non risulta agevole denire

    esattamente quali e quanti neutrini hanno la-sciato il tubo di lancio ed il punto di arrivo suOPERA. Si tratta inatti di denire una mediadella dispersione di queste particelle sia allu-scita che allingresso.

    In altre parole si deve identicare un bari-centro nel quale approssimare tutta la massaneutrinica. Ebbene, una tal approssimazioneconduce ad un errore di circa 7 ns.

    Altro problema: come si a ad essere sicuri

    che la distanza esattamente di 730 metri?(732 metri per lesattezza).Le misurazioni ad oggi note si basano sul-

    la geodesia, ovvero triangolazioni successivetra punti contigui.

    La misura complessiva tra i due puntidellesperimento risulta con un errore di 20cm. Ancora: la misura temporale dellimpattorispetto al punto di uscita delle particelle.

    La tecnologia attuale si basa sul GPS. In al-

    tre parole per calcolare esattamente il lasso ditempo tra ingresso ed uscita delle particellesi deve tenere presente che la dierenza (er-rore che si compie) di 100 ns circa. Questo

    vorrebbe dire che i 2 orologi del CERN e diOPERA non possono essere sincronizzati per-ettamente.

    Da ultimo, ma non trascurabile eetto,quello di eventuali scosse sismiche. Le attualisonde non arrivano a misurare scosse vicino

    ai 100 metri, proondit del tunnel del CERN aGinevra e dal quale sono partiti i neutrini. Unascossa come quella che si vericata a lAqui-la nel 2009 ha spostato la citt di 15 cm circa.

    Concludo con unosservazione che spes-so viene data per scontata: la corretta misu-ra della velocit della luce stata calcolatasolamente con esperienze di asci di luce inandata e ritorno; di atto nessuno ha mai pro-vato che la sola velocit della luce in andata

    sia perettamente uguale anche a quella di ri-torno: solo una convenzione universalmen-te accettata. Concludendo, gli errori da com-pensare sarebbero davvero molti e guarda

    Ludovico PolastriNeutrini e relativit

    ESEMPIO DI RILIEVI GEODETICI

    http://cdsweb.cern.ch/record/1384486http://cdsweb.cern.ch/record/1384486
  • 8/3/2019 SS e CIA. Il Progetto Hitler Da Pag 16 a 23

    28/11628 Runa Bianca OttObre 2011 | n.4

    caso della stessa grandezza di quella rilevatain sede sperimentale. La compensazione de-gli errori, inoltre, non segue una legge lineare

    ma deve essere interpolata secondo altre leg-gi di approssimazione. I dubbi che ripongonoa avore di errori nelle misure sembrano dav-vero solidi anche se il team del pro. Ereditatoassicura che tutte le eventuali correzioni sonostate atte e che si debbano escludere even-tualit di questo genere.

    Detto ci passiamo alla seconda ipotesi,ovvero che i neutrini siano particelle che nonhanno espresso appieno tutti i misteri di cui

    sarebbero dotate. Vediamo di avanzare qual-che ipotesi in tal senso.Tra le caratteristiche scoperte da poco

    sembrerebbe che i neutrini abbiano la pro-priet di cambiare sapore, ovvero che nonabbiano una rotazione sempre costante. Inaltre parole lo spin instabile. Questa evi-denza ha portato a supporre tre diversi tipi dineutrini: neutrino elettronico, muonico e tau.Alla ne degli anni cinquanta il sico italiano

    Pontecorvo ece notare che tale suddivisionein tre amiglie era strettamente valida solo se ineutrini avevano massa nulla. Al contrario unneutrino dotato di massa poteva essere un

    miscuglio di un neutrino elettro-nico, muonico e tau. Se il neutri-no avesse avuto massa, sarebbestato possibile vederlo oscillare,cio trasormarsi da una speciead unaltra.

    Una chiara ed ineludibile ri-sposta a questo dubbio vennenel 1998 con lesperimento Super-kamiokande che present per laprima volta dei dati che mostra-vano la realt delle oscillazioni neineutrini atmoserici (prodotti dalSole). Come corollario emerse cheil modello standard, orse, non eradel tutto preciso: i neutrini ave-

    vano, seppur molto debolmente,una massa a riposo non nulla.In altre parole i neutrini sono

    particelle che si potremmo deni-re a massa variabile.

    Questo atto ha notevoli riper-cussioni.

    Inatti, se un corpo potesse essere in qual-che modo portato da una velocit minore dica una maggiore di c, per le stesse equazioni

    relativistiche la sua energia ed il suo impulsodiventerebbero numeri immaginari, cio nu-meri contenenti la radice quadrata di un nu-mero negativo.

    Questa situazione non ha alcun signicatosico: inatti oggetti con energia immaginarianon possono scambiare energia con oggettiaventi energia reale e di conseguenza nonpossono n essere inuenzati, n essere indi-viduati da strumenti reali: si dovrebbe quindi

    aermare che non esistono.Nel contesto in cui lavor Einstein, dove lepropriet degli oggetti variavano con conti-nuit e dove non si considerava la possibilitdi creazione di nuovi oggetti, sembrava quin-di una conclusione logica che nessuna ormadi energia, e di conseguenza nessun tipo dimateria, potesse viaggiare con velocit mag-giore della luce.

    Con lo sviluppo della sica subatomica,

    per, il contesto cambi considerevolmente.Noi ora sappiamo che le particelle suba-tomiche possono acilmente essere create odistrutte, e che nelle mutue interazioni le loro

    Ludovico PolastriNeutrini e relativit

    ORREZIONE NECESSARIA PER IL GPS

  • 8/3/2019 SS e CIA. Il Progetto Hitler Da Pag 16 a 23

    29/116Runa Bianca 29OttObre 2011 | n.4

    energie e altre propriet cambianoin modo discontinuo invece che nelmodo semplice descritto nella sicaclassica. Si pu immaginare quindiche si creino particelle che gi ini-zialmente hanno velocit maggiore

    della luce, evitando cos la necessitdi accelerarle attraverso la barrieradella luce con la conseguente spe-sa di energia innita. Si pu inoltrecoerentemente richiedere che taliparticelle abbiano sempre una velo-cit maggiore di c, il che ovviamentenon pu accadere per le particellenote.

    Se si assumono per vere queste

    condizioni, non pi un problema insolubilesoddisare il requisito che le particelle porti-no energia e quantit di moto reali. Ci inattipu essere ottenuto matematicamente per-mettendo a una certa costante, che apparenella relazione tra energia e velocit, di essereun numero immaginario invece di un numeroreale come nel caso delle particelle ordinarie.Questa costante usualmente nota comemassa a riposo perch per gli oggetti ordi-

    nari essa d il valore della massa delloggettoquando ermo.

    Il principio di relativit ristretta andrebbecos riconsiderato:

    Il principio di relativit non esclude particel-le pi veloci della luce. Si tratta, semmai, di dareuna nuova interpretazione alla massa che puassumere valori negativi

    Unipotesi siatta era gi stata presa inconsiderazione dal sico italiano E. Recami1

    1) Erasmo Recami uno dei sici pi attivi nelcampo delle teorie superluminali. Il suo studioha riguardato quattro settori:- I neutrini, che secondo lo scienziato hanno

    masso immaginaria e quindi hanno caratte-ristiche tachioniche- I micro quasar galattici. Osservazioni

    astrosiche hanno rivelato la presenza dioggetti molto veloci espulsi dal nucleo di

    e da quello inglese G. Feinberg che avevanoipotizzato lesistenza di particelle superlu-minali chiamate tachioni (dal greco tachius,veloce). Sposando questa teoria, le particel-le avrebbero avuto come velocit ineriorequella della luce e quella superiore innita.

    Non sono mai state trovate nella realtsperimentale particelle con queste caratteri-stiche, tuttavia il principio di relativit ristret-ta non lo vieta: Einstein, nel 1916, cos si espri-

    meva a proposito dellinvarianza della luce: Ilatto che la luce impieghi lo stesso tempo perpercorrere due punti di andata e ritorno tra lorosimmetrici e coincidenti solo una convinzionearbitrariamente stabilita per ottenere una de-nizione di simultaneit e non unipotesi sullanatura della luce sotto laspetto sico.

    Tenter ora di are unaltra considerazioneche, orse, potrebbe mediare i due punti di vi-sta opposti.

    Riprendiamo la prima ormulazione delvari quasar. Le velocit risulterebbero su-perluminali se i quasar sono molto distantida noi

    - Onde evanescenti ed eetto tunnel. Se-condo lequazione di Helmholtz unondaelettromagnetica con larghezza trasversaleineriore ad un certo valore limite, diventaunonda evanescente maniestando eettisuperluminali

    - Onde a orma di X. Alcuni ingegneri han-

    no scoperto che alcune onde relativistiche(per esempio quelle di Maxwell) ammetto-no soluzioni superluminali. Segnali super-luminali a orma di X, sono stati prodottinel 1997 da Saari e soci a Tartu, citt estone.

    Ludovico PolastriNeutrini e relativit

    VARIAZIONI DI STATO DEL NEUTRINO

  • 8/3/2019 SS e CIA. Il Progetto Hitler Da Pag 16 a 23

    30/11630 Runa Bianca OttObre 2011 | n.4

    principio di relativit nella orma estesa. Ab-biamo visto che se una particella dotata dimassa e questultima potesse superare la ve-locit della luce, il denominatore diventereb-be un numero immaginario; in altre parole mitroverei a che are con un energia complessi-

    vamente negativa.Tuttavia, se consideriamo lequazione di

    Einstein nella chiave di lettura attraverso lot-tica dellequazione di De Broglie [lambda =(h/mc)], ottenuta eguagliando lespressionedi Einstein a quella del quanto di Planck (E= h), si verrebbe a superare la contrapposi-zione tra massa ed energia, dal momento cheogni particella si trova ad avere al tempo stes-so attributi donda (la lunghezza donda lam-

    bda) e attributi materiali (la massa m); per-tanto, variando la sua energia si ha al tempostesso variazione della sua massa e della sualunghezza donda associata, con il suo inverso che esprime la requenza, secondo la rela-zione trovata da De Broglie.

    Questo vuol dire che mi potrei trovare nel-le condizioni di avere una particella che, cam-biando stato attraverso la sua requenza ro-tazionale, cambia anche massa. Non sarebbe

    pertanto pi illogico supporre che i neutrinipossano prendere a prestito massa (e dun-que energia) per varcare, anche se per poco,la barriera superluminale.

    notizia di questi giorni che, grazie alle-sperimento TOTEM che si trova nellaccele-ratore LHC di Ginevra, i protoni sembranodiventar pi grandi se gli si d unenormequantit di energia. solo unipotesi che spe-ro verr seguita in ase sperimentale in quan-

    to non solo spiegherebbe una cos esigua di-erenza di velocit rispetto ai otoni (particel-le stabili ed a spin regolare) ma risolverebbe

    anche un apparente discrasia tra la teoria del-la relativit einsteniana ed i risultati ottenutinellesperimento del pro. Ereditato.

    Inne si accetterebbe denitivamente cheil vuoto quantomeccanico (si veda il mio arti-colo su Runa Bianca del mese di settembre)

    un innita riserva di energia che potrebbeessere messa in gioco tutte le volte che essaabbia la necessit di essere convertita, ancheper brevi periodi, in massa.

    Conclusioni

    Vorrei con queste poche righe rimarcarenon che le teorie di Einstein siano superate

    ma semmai, al contrario, possano permetteredi intravedere vie ancora ignote e che orse ciaiuteranno a meglio comprendere il modellodella materia. Non la sua teoria va messa indiscussione ma, orse, un nuovo modo di in-terpretare la realt.

    Vorrei concludere con le parole del pro.Ereditato, che condivido appieno: Nonostan-te la grande signicativit della misura riporta-ta e la stabilit dellanalisi, il potenziale grande

    impatto del risultato motiva la continuazionedei nostri studi per investigare altri eetti siste-matici ignoti che potrebbero spiegare lanoma-lia osservata. Evitiamo deliberatamente di pro-

    porre una spiegazione teorica o enomenologi-ca del risultato.

    Tuttavia, orse, proprio per il suo impattomediatico notevole, mi permetto di dire cheuneventuale scoperta di questa portata nonandava data in pasto immediatamente alla

    stampa, che non ha perso loccasione pertravisarla e rendere, in denitiva, un cattivoesempio di inormazione scientica.

    LuDoVico poLAstri

    laureato in ingegneria mec-canica allUniversit di Brescia.Ha conseguito la specializza-

    zione post lauream presso ilPolitecnico di Milano e eettuato corsi di spe-cializzazione in ambito: Produttivo, Certicazio-ne dei Sistemi Qualit e Ambientali Aziendali,

    Organizzazione e Gestione Aziendale. Ricopreda molti anni ruoli di responsabilit in ambitotecnico, produttivo e impiantistico per conto diimportanti realt aziendali. Si occupa inoltre diaspetti normativi e legali inerenti la sicurezza e

    la prevenzione sui luoghi di lavoro. Ricercatoreindipendente e giornalista ree lance, collaboraper diverse testate giornalistiche.

    Ludovico PolastriNeutrini e relativit

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    La libera ricerca di una Verit che appartiene a tutti

    I Filomati, ieri e oggitempo di lettura 11 minuti

    Runa Bianca 31

    pdi Danilo Campanella

    OttObre 2011 | n.4

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    32/11632 Runa Bianca OttObre 2011 | n.4

    Unorganizzazione storica, unacaccia internazionale, un an-tico manoscritto. Sembrano

    gli ingredienti di un lm di controspio-naggio archeologico, del tipo Indiana

    Jones e lultima crociata. Invece que-

    sto non un nuovo episodio della gicelebre tetralogia di Steven Spielberg,ma la vicenda conclusasi il 21 luglio diquestanno quando lordine lomatico,riormatosi nel 2003-05 col nome diAs-sociazione Filomati, unaccademia inter-nazionale di ricerca scientica e cultu-rale, torna in possesso dei suoi antichistatuti, scomparsi in gran parte in unincendio a Lucca nel 1742. Ma andiamo

    con ordine.Nei manoscritti Costituzioni e verbali

    della Reale Accademia dei Filomaticom-paiono i verbali delle riunioni iniziate il9 gennaio 1826, anno in cui u appro-vato il regolamento, ma in realt lAccademiadovrebbe essere nata precedentemente. AgliAccademici venivano dati nomi di originegreca e nelle adunanze pubbliche venivanolette le loro composizioni riguardanti materie

    scientiche e letterarie. I verbali delle adu-nanze arrivano alla ne dellaprile 1857, conmancanze per il periodo 1824-1826.

    Chi sono questi lomati? Da dove ven-gono? Jack London nel suo Tallone di erro,romanzo antapolitico del 1908, accenna ailomati, studiosi che si riunivano nella casadi un proessore universitario. Peculiarit diquesta conraternita di loso e scienziati stata sempre quella di promuovere la ricerca

    in ogni ambito dello scibile, rendendola allaportata di tutti, e avorendo quei processistorici che ne permettessero la libert di di-usione.

    La ama dei lomati si perde nel tempo, daIpazia di Alessandria, che u la prima a met-tere da parte politica e religione per onora-re il ne ultimo delluomo, che per lei era laricerca della Verit, sino alle accademie neo-platoniche dellantica Grecia, da cui i lomati

    prendono la radice terminologica.Il termine Filmate viene inatti dal grecophlos, amico, e mto, imparo, onde mtma,studio, scienza; indica colui o coloro che ama-

    no la sci