SPS Real Time Novembre 2012

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Soluzioni Progetti Sviluppi da SPS IPC Drives Italia Novembre 2012 n.13 www.sps-italia.net Direttore Editoriale Ing. Roberto Maietti / Redazione Stefania Bosco di Camastra Ufficio Stampa Messe Frankfurt Italia Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano/ Diffusione 60.000 copie sps real time E-MAGAZINE L’AUTOMAZIONE È... DAL 21 AL 23 MAGGIO 2013 @ TELL A FRIEND Segnala sps real time a un amico Per dialogare con sps real time inviate le mail a [email protected]

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SPS Real Time Novembre 2012. E-Magazine ufficiale di SPS IPC Drives Italia. www.sps-italia.net

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APPUNTAMENTO D’AUTUNNO SPS IPC Drives Italia 2013

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Soluzioni Progetti Sviluppi da SPS IPC Drives Italia www.sps-italia.net

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Lavoriamo Insieme 1° Incontro con l’Advisory Panel per l’edizione 2013 a cura della Redazione Intervista a Roberto Pomari LAPP Italiadi Roberto Maietti

We Love Our CustomerProgramma dei Convegni Scientifici 2013 a cura della RedazioneITALCEMENTI Una grande storia italiana di successo Intervista a Claudio Locatelli di Roberto Maietti

InnovationResearch Startup: un futuro di successo? di Roberto MaiettiLa nuova direttiva 2011/65/CE – RoHS 2 di Roberto Maietti

System Integrator On DemandIntervista a Cosimo Vorace SAI Società Automazione Industriale di Roberto Maietti

Appuntamenti SPS ItaliaFIMI Forum Internazionalizzazione Made in Italy Il Programma a cura della Redazione

Linking University Spin Off dell’Università di Udine di Alessandro GasparettoInterviste agli studenti universitari di Greta Moretto

ANIE/AssoAutomazione Il Gruppo Meccatronica di Marco Vecchio

In Libreria a cura dell’Editoriale Delfino

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EDITORIALE di Donald Wich

Mancano pochi giorni a due eventi particolarmente significativi, e per varie ragioni molto importanti, sia per noi di Messe Frankfurt che per gli attori internazionali del mercato dell’automazione e per i rappresentanti dell’imprenditoria italiana. Mi riferisco all’edizione 2012 di SPS IPC Drives Norimberga, che aprirà i battenti il prossimo 27 novembre, e all’evento FIMI - Forum Internazionalizzazione Made in Italy, realizzato in collaborazione con Il Sole 24 ORE, che si svolgerà il prossimo 20 novembre a Milano. Mi fa particolare piacere sottolineare che la compagine delle aziende italiane presenti a SPS IPC Drives Norimberga sarà, come sempre, la più numerosa dopo quella delle aziende tedesche e in continua crescita, come avviene ormai da anni. Infatti saranno ben 76 le aziende italiane espositrici con un incremento di oltre il 10% dell’area espostiva rispetto all’edizione 2011. L’edizione 2012 si prospetta particolarmente interessante e ancora più ampia e densa di contenuti con 1.430 espositori su un’area complessiva di oltre 100.000 metri quadrati. Un appuntamento quindi da non perdere, al quale anche noi di SPS IPC Drives Italia saremo presenti con uno stand dove saremo ben lieti di accogliere tutti i visitatori ed espositori italiani martedì 28 novembre, dalle 17 in poi, per un simpatico “happy hour”. Non meno importante l’evento FIMI che vi abbiamo presentato nello scorso numero di sps real time e di cui potete trovare il programma completo all’interno di questo numero. Ad oggi abbiamo ricevuto oltre 500 iscrizioni, ma ci sono ancora posti disponibili, quindi, vista la portata degli argomenti trattati, permettetemi un invito a registrarvi direttamente dal nostro sito www.sps-italia.net

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1°Incontro con l’Advisory Panel per l’edizione 2013a cura della Redazione

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Si è svolto a fine ottobre il primo incontro con l’Advisory Panel. La riunione si è aperta con il benvenuto di Donald Wich, AD di Messe Frankfurt Italia che ha espresso la sua soddisfazione per l’ottimo risultato dell’andamento delle adesioni. La tempestiva iscrizione della maggior parte degli espositori mostra un dato particolarmente incoraggiante che permette di avere ad oggi una situazione che registra oltre il 60% di incremento rispetto a quello pari data della passata edizione. Tutto ciò è indice di una maggiore fiducia e stabilità dell’evento   e di un riconoscimento della Fiera come manifestazione di riferimento per il settore dell’automazione industriale.Dato l’ottimo risultato delle prime due edizioni di SPS IPC Drives Italia, l’obiettivo di quest’anno non sarà soltanto quello di replicare il successo passato ma soprattutto di impegnarsi a rendere questo programma ancora

più completo sotto tutti i punti di vista, a 360° sia per i visitatori sia per gli espositori. In questa prospettiva, il Team di SPS Italia sta lavorando con l’obiettivo di costruire un evento il più possibile soddisfacente per tutti gli operatori di questo importante settore, ascoltando il parere dei diversi protagonisti al fine di innovare e di perfezionare il disegno originale. Pur mantenendo sostanzialmente il medesimo format, l’evento 2013 presenterà alcune novità rilevanti che permetteranno di valorizzarne la struttura e il progetto. Dal punto di vista espositivo, la location e il quartiere non subiranno modifiche in quanto si sono rivelate adatte alle esigenze degli espositori e dei visitatori. L’unico cambiamento rilevante riguarderà la disposizione del padiglione 4 di ingresso, che oltre alla reception, infatti, ospiterà la stampa tecnica, le associazioni, le

Il Team SPS Italia

Vice President Marketing&OperationFrancesca Selva

Marketing EspositoriQuesto team segue passo-passo tutti gli Espositori della manifestazione.

Segreteria Organizzativa Silvia [email protected]

Segreteria CommercialeDaniele [email protected]

Marketing VisitatoriIl team segue le attività promozionali verso i Visitatori.

Grazia Spinardi [email protected]

Katiuscia [email protected]

Ufficio Stampa Team di coordinamento di tutte le attività di comunicazione a garanzia della massima visibilità alla Fiera.

Grazia [email protected]

Greta [email protected]

Segreteria Generale e ConvegniIsabella [email protected]

Web marketing e SocialGiulio [email protected]

TEL. 02 880778.1

Riconfermati i progetti speciali System Integrator, Innovation

Research, Linking University con Start up, Spin off e Lezioni in fiera

Parma, 21-23 maggio 2013

Rendering dell’assetto del Pad. 4 sede dei Convegni, dei Progetti Speciali, Stampa e Associazioni

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Nuovo focus sul Food&Beverage “fil rouge” della terza giornata

e tema della Tavola Rotonda organizzata con Fiere di Parma IL PADIGLIONE TEDESCO A EXPO MILANO 2015

Presso la sede di Expo 2015 di Milano la delegazione tedesca composta da Dietmar Schmitz, Commissario Generale di Sezione del Padiglione Tedesco, e da Donald Wich, AD di Messe Frankfurt Italia, società incaricata dell’organizzazione dell’evento, ha incontrato Giuseppe Sala, AD di Expo 2015, per formalizzare la propria presenza a Expo Milano 2015 firmando il contratto di partecipazione della Germania all’Esposizione Universale dal tema “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita” che si terrà dal 1 maggio al 31 ottobre 2015. Punto di riferimento economico e politico a livello internazionale, la Germania con i suoi 4.913 mq (lotto di maggiori dimensioni) si è assicurata il posto di massimo rilievo per mettere in luce le straordinarie capacità e competenze delle eccellenze del proprio Paese.www.expo2015.org

SPS IPC Drives NorimbergaPresenti oltre 1.400 espositori (400 aziende dall’estero) con l’Italia al secondo posto dopo la Germania con 76 aziende, seguita dalla Cina con 48 e dalla Svizzera con 35. Vi ricordiamo l’invito di benvenuto all’Italian Cocktail il 28/11, dalle 17.00 in poi, presso lo stand di Messe Frankfurt Italia Pad.3 Stand 3-554.

www.mesago.de

sale conferenze e le aree di alcuni Progetti Speciali, che rappresentano imprescindibili elementi di continuità ma che, potendo usufruire di maggiore visibilità, verranno proposti con una veste rinnovata. Prosegue dunque Linking University, il progetto dedicato al mondo accademico, la cui proposta per il 2013 è quella di coinvolgere maggiormente gli studenti, estendendo l’invito ai principali Istituti Tecnici e Università a partecipare a “Lezioni in fiera”, progetto già di successo alla prima edizione del 2011 .Ritorna poi l’iniziativa Innovation Research, che si presenta completamente rinnovata rispetto alla passata edizione (denominata Certi Search) per dare più rilievo all’aspetto della ricerca e dell’innovazione, portando direttamente in fiera Start Up e Spin Off.Anche il progetto System Integrator on Demand viene confermato sia nei contenuti sia nell’ubicazione, ma con un maggior coinvolgimento per

quanto riguarda la presentazione di case history.La reale novità del terzo appuntamento di SPS Italia è rappresentata dalla scelta di un focus sul settore “Food&Beverage”. Tematica ritenuta interessante sia per le tecnologie utilizzate sia per le dimensioni del comparto e che rappresenterà il “fil rouge” della terza giornata convegnistica , facendo da collante tra le singole iniziative e i vari attori all’interno della Fiera. Sarà infatti proprio questo il tema della Tavola Rotonda organizzata in collaborazione con Fiere di Parma prevista nella terza giornata di Fiera. La scelta di dedicare un ampio spazio a questa tematica deriva dalla sua trasversalità di grande interesse sia per gli End User sia per i System Integrator e i Costruttori di Macchine. A conferma dell’importante ruolo primario assunto ormai da anni da Parma nell’ambito dell’industria alimentare italiana e internazionale.

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Intervista a Roberto Pomari Direttore Generale LAPP Italiadi Roberto Maietti

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Ci può raccontare brevemente la storia della società LAPP e della sua filiale italiana?La storia del Gruppo LAPP, leader mondiale nei cavi per automazione, ha inizio a Stoccarda nel 1959 e nasce da una brillante idea di un giovane imprenditore, Oskar Lapp, che si pose una semplice domanda. “ Come posso migliorare i lunghi processi manuali d’inserimento dei singoli conduttori e dei cavi di distribuzione nelle guaine?” La sua risposta fu la creazione del primo cavo flessibile di controllo e comando prodotto industrialmente, chiamato OLFLEX per sottolinearne le caratteristiche di resistenza agli oli industriali e per l’elevata flessibilità.Da allora LAPP si è evoluta fino a diventare, sempre sotto la guida della famiglia LAPP, un’azienda a livello globale con 15 impianti di produzione in Europa, Asia e America, 41 Filiali, oltre 100 Distributori Partner in tutto il Mondo, 3.000 dipendenti e un fatturato oltre gli 800 milioni di Euro.La presenza del marchio LAPP in Italia risale agli anni ’70, mentre la filiale LAPP Italia è stata creata nel 1999 in seguito all’acquisizione dell’allora agente distributore Reiter. Oggi contiamo sulla collaborazione di una cinquantina di persone e di una rete di vendita capillare sul territorio

ADVISORY PANEL

ABB Italia

ANIE/AssoAutomazione

B&R Automazione Industriale

Beckhoff Automation

Bonfiglioli Italia

Bosch Rexroth

Eaton Industries Italia

Esa Elettronica

Festo

Gefran

HEIDENHAIN Italiana

Lapp Italia

LTI Italia

Mitsubishi Electric

Omron Electronics

Panasonic Electric Works Italia

Pepperl+Fuchs FA Italia

Phoenix Contact

Pilz Italia

Rittal

Rockwell Automation

Schneider Electric

Sew-Eurodrive

Sick

Siemens

Steute Italia

formata da venditori diretti e agenti, che garantiscono un supporto tecnico e commerciale all’altezza delle crescenti richieste ed esigenze dei nostri clienti, e che vogliono giustamente contare su un Partner affidabile nel tempo per competenza e presenza sul mercato.In Italia ci avvaliamo anche di un centro logistico di oltre 2.000 mq presente nella nostra sede di Desio che garantisce massima flessibilità e reattività alle richieste dei nostri clienti.Dal 2007, inoltre, LAPP ha investito in Italia nella creazione di un’unità specializzata nell’offrire al cliente una soluzione precablata già pronta all’uso secondo le specifiche tecniche del cliente o progettandola in base alle sue esigenze: LAPP SISTEMI Italia.Questa opportunità si è rivelata una scelta vincente sulla base dell’interesse riscontrato dai nostri clienti di cavo e lo dimostra la crescita continua a due cifre anche in periodi difficili di mercato.Vorrei anche citare un’altra realtà importante del Gruppo Lapp in Italia, ovvero CAMUNA CAVI, società acquisita da LAPP nel 2002 e oggi riferimento, per tutto il Gruppo, nella progettazione e produzione di cavi speciali per strumentazione, in particolare in ambito Oil & GasTutto questo a conferma del fatto che l’Italia è uno dei Paesi più importanti per il Gruppo LAPP e dove intendiamo investire ancora in futuro per offrire nuovi servizi e soluzioni per i clienti attuali e futuri.

Perché troppo spesso i cavi vengono considerati un dettaglio non importante nei progetti di automazione?Questa evidentemente è una domanda che andrebbe rivolta ai progettisti stessi per cercare di capirne i motivi dai diretti interessati. Mi limiterò quindi a delle considerazioni per supportare la tesi che, al contrario, i cavi sono una parte importante del progetto

RobeRto PomaRi

LAPP ITALIA

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e sono fondamentali per il corretto funzionamento della macchina o dell’impianto nei quali sono utilizzati.Per rendere meglio l’idea ci piace ragionare su un esempio che ci riguarda tutti da vicino e che rappresenta la macchina perfetta : il corpo umano.Ebbene i cavi di alimentazione possono essere paragonati ai vasi sanguigni nell’apparato circolatorio, mentre quelli di controllo e trasmissione dati ai collegamenti del nostro sistema nervoso. Se solo pensassimo a quali conseguenze andremmo incontro se le nostre vene o arterie non fossero ben dimensionate o mantenute in perfette condizioni, allora forse comprenderemmo meglio l’utilità e l’importanza di progettare un’efficiente rete di connessioni tra alimentatori, organi di movimento e di comando in una macchina meccanica o in un impianto automatizzato.In fase di progettazione si dovrebbe sempre valutare il rischio, non solo qualitativo ma anche finanziario, di compromettere il funzionamento di un impianto che vale milioni di euro e che produce 24 ore al giorno a causa di un cavo di bassa qualità, o per una scelta non corretta in funzione dell’applicazione.Se poi aggiungiamo che il valore dei cavi in una macchina non supera il 2% del valore totale, allora riteniamo che ci sia spazio per investire in qualità e affidabilità con soluzioni e prodotti all’altezza. A tale scopo LAPP mette a disposizione dei progettisti la propria esperienza e competenza tecnica per trovare la soluzione più adatta per ogni situazione o applicazione.Inoltre, offre al costruttore di macchine e impianti una sicurezza in più che deriva dal presidio LAPP di tutto il processo: dalla progettazione del cavo stesso al controllo delle materie prime per realizzarlo fino alla produzione e ai test necessari di verifica prima della spedizione.

Quali sono i criteri da seguire per una scelta adeguata di un cavo?Si deve necessariamente partire dall’applicazione e dal contesto nel quale il cavo, inserito in un impianto o macchinario, andrà a operare.Tutto questo per dire che non basta solo il dimensionamento dei cavi dal punto di vista elettrico, o dalla quantità e velocità di trasmissione di dati da trasmettere, ma per selezionare il cavo più adatto a una determinata applicazione bisogna considerare anche i seguenti criteri :• Resistenza chimica: ovvero resistenza agli oli industriali, ai combustibili, agli agenti atmosferici, agenti chimici...• Caratteristiche Meccaniche : resistenza al taglio, all’abrasione, alla flessione, alla torsione, resistenza alle basse e alte temperature.• Impatto Ambientale: non propaganti l’incendio, la fiamma, privi di alogeni, possibilità di riciclaggio.Diamo per scontato il criterio della qualità nei materiali utilizzati per la costruzione del cavo stesso che deve essere costante nel tempo.Un altro valore che riteniamo importante per un costruttore di macchine automatiche è la garanzia di ricevere dal fornitore lo stesso cavo con le stesse caratteristiche e dimensioni costruttive negli anni e questo lo può garantire solamente un costruttore di cavi, appunto come LAPP. Non ultimo, per chi esporta in tutto il Mondo, è valido il criterio di affidarsi a un partner che sia presente a livello globale e che dia garanzie di trovare lo stesso cavo, lo stesso supporto tecnico e livello di servizio in qualunque Paese si trovi a installare la sua macchina o impianto. Anche in questo caso LAPP si propone come consulente del costruttore nella fase di progettazione per mettere a fattor comune le proprie conoscenze al fine di trovare insieme la soluzione migliore.

Quale evoluzione tecnologica hanno

avuto negli ultimi anni i cavi per automazione?Fermo restando la grande innovazione introdotta da Oskar Lapp negli anni ’50 con l’invenzione e l’industrializzazione del cavo OLFLEX, che rappresenta ancora oggi un punto di riferimento nel mercato dell’automazione, possiamo dire che l’evoluzione tecnologica ha riguardato principalmente la creazione di nuovi cavi speciali dedicati a nuove applicazioni apparse nel panorama industriale. Penso per esempio alle energie rinnovabili, dove abbiamo progettato e realizzato cavi specifici per il solare e per l’eolico. Ultimamente anche per il settore dell’E-mobility dove LAPP sta sviluppando cavi spiralati flessibili dedicati ai sistemi di ricarica. Per quanto riguarda LAPP, abbiamo la fortuna di collaborare con i più importanti costruttori di macchine e impianti in Italia e all’estero e questo è un fattore determinante anche per anticipare le loro future esigenze e accompagnare l’evoluzione tecnologica di altri componenti come motori, servomotori, drives, sensori, PLC che in futuro potranno avere bisogno di nuove combinazioni o nuove soluzioni come ad esempio i cavi ibridi di potenza e segnale.In generale, la ricerca si rivolge anche all’ambito dei materiali che vengono utilizzati per isolare i conduttori e proteggerli, e che devono essere sempre più performanti sotto il profilo della resistenza chimica e meccanica pur mantenendo massima flessibilità e facilità di utilizzo e, non ultimo, per rispondere alle normative ambientali sempre più stringenti.Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo del Gruppo LAPP vanno in questa direzione al fine di migliorare costantemente le prestazioni dei nostri cavi e crearne di nuovi per rendere i nostri clienti sempre più competitivi, e perché no, più sereni! lappitalia.lappgroup.com

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Il programma dei Convegni Scientifici dell’edizione 2013 si presenta con tante novità sia per quanto riguarda il format sia per i temi scelti. La riunione con il Comitato Scientifico, avvenuta lo scorso 19 settembre, è stata molto positiva. Sono infatti emerse nuove idee che confermano la validità dei convegni, modificandone però il format e le sue tematiche.

CRITERI SELEZIONATI• Orari svolgimento Convegni 10,00 - 12,30 e 14,00 - 16,00• Durata max di ciascun intervento 30 minuti )• Memorie presentate da Espositori, Università, End User, System Integrator e OEM• Temi di scenario: Il Futuro dell’Automazione, Nuove Tecnologie e Case History innovative• Coinvolgimento di alcuni membri del Comitato Scientifico come moderatori delle singole sessioni e come partecipanti alla Tavola Rotonda di apertura sugli “Scenari futuri dell’Automazione”

TEMATICHE21 Maggio. Scenari futuri dell’AutomazioneUn nuovo format all’interno della conferenza stampa d’apertura della manifestazione. Dopo la presentazione dei dati di settore da parte di ANIE AssoAutomazione, il contributo di un economista e la moderazione di un giornalista completeranno con un taglio economico la Tavola Rotonda sugli “Scenari futuri dell’Automazione”.

22 Maggio. Tecnologie attuali e nascentiLa seconda giornata, con il format più tradizionale, sarà dedicata alle tecnologie attuali e nascenti. Gli Espositori sono chiamati a presentare le proprie memorie riguardanti le tematiche più all’avanguardia:• Internet of Things e Tecnologie Wireless• Cloud Computing e Automazione• Sistemi di Progettazione e SimulazioneIl Comitato Scientifico analizzerà e selezionerà esclusivamente le memorie a carattere tecnico-scientifico più innovative.• SPS - Scientific Paper Symposium Award Proprio a questa sessione sarà legato il premio alla memoria di maggior prestigio, i cui vincitori saranno premiati in occasione di Maifest.Un ulteriore premio verrà conferito alla memoria e alla soluzione più twittata dagli studenti presenti in Fiera che partecipano al progetto “io twitto”

23 Maggio. Focus sull’Industria alimentareLa terza giornata di Fiera sarà focalizzata sul settore FOOD e sarà dedicata interamente agli End User. Verrà organizzata una Tavola Rotonda che tratterà un tema trasversale nell’ambito del settore. La prima parte dell’evento vedrà la partecipazione di alcune aziende del distretto Food&Beverage che esporranno i temi caldi della loro produzione in termini di automazione. La seconda parte proporrà un dibattito relativo alle soluzioni individuate dai maggiori produttori di automazione e sponsor del progetto 100% End User.

COMITATO SCIENTIFICO

L.Rossi AleniaM. Vecchio Anie-AssoAutomazione

M. Ruozi Barilla G. e R. Fratelli A. Carrotta Biesse

A. Baroncelli Comau

O. Lucia Fameccanica.Data

E. Alessandria Ferrero

M. Cuppini G.D. P. Ragazzini I.M.A. C. Locatelli ItalcementiI. Boido MichelinM. Mangiarotti M.S.D. IT - Merck Sharp & DohmeC. Panzarasa Magneti Marelli V. Cerciello NordmeccanicaA. Mosca Ocme S. Pala Pirelli Tyre

B. Zauli Sacmi Imola S.C.M. Del Canto Selex Elsag-Finmeccanica

F. Battistelli Salvagnini ItaliaR. Necchi SidelC. Rolandi SUPSI Institute CIM for Sustainable InnovationP. Scarabelli Tetra Pak Packaging Solutions

A. Daidone TEVA PFC

UniversitàG. Gruosso Politecnico di Milano

A. Flammini Università di BresciaC. Melchiorri Università di Bologna

P. Pinceti Università di Genova

C. Fantuzzi Università di Modena

e Reggio Emilia

A. Rizzi Università di ParmaA. Gasparetto Università di Udine

CNRG. Cena CNR - Istituto IEIIT

Programma dei Convegni Scientifici 2013a cura della Redazione

Format rinnovato e focus sul futuro dell’automazione, sulle tecnologie e sul Food per il programma convegnistico 2013

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In Europa nel 2011 si sono prodotte 271 milioni di tonnellate di cemento di cui 33 milioni in Italia (dato Aitec 2011). Leader dell’industria italiana in questo settore è certamente la società ITALCEMENTI di Bergamo, che fra due anni compirà 150 anni di vita. Una storia lunga e di grande successo, fatta di impegno quotidiano, di tecnologia e di internazionalizzazione.Abbiamo incontrato l’ing. Claudio Locatelli, responsabile della Funzione Controllo di Processo del Centro Tecnico di Gruppo (CTG) di Italcementi e membro del Comitato Scientifico di SPS IPC Drives Italia 2013, con il quale abbiamo avuto modo di confrontarci su importanti temi dell’automazione, ma soprattutto sui valori che guidano le scelte e gli investimenti del Gruppo Italcementi.“La sostenibilità rappresenta un valore fondamentale per Italcementi - sottolinea l’ing. Locatelli - L’azione della nostra azienda è guidata da tre principi guida: innovazione tecnologica e dei materiali, sostenibilità e responsabilità sociale. Creare valore nell’industria dei materiali da costruzione attraverso l’impiego innovativo e sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità e dei clienti: questa è la visione e la strategia del Gruppo in tutti i Paesi in cui opera”.Il dispositivo industriale di Italcementi, dislocato in 91 Paesi, è composto da 55 cementerie, 10 centri di macinazione, 8 terminali, 494 centrali di calcestruzzo e da uno staff di circa 20.000 persone. Il fatturato registrato nel 2011 è di 4,7 miliardi di euro (dati 2011). Il Centro Tecnico di Gruppo è chiamato a un compito molto importante e delicato, sia per garantire il buon funzionamento dell’esistente, sia per realizzare nuovi impianti o il revamping di quelli più datati. “In passato, un impianto per la produzione di cemento veniva progettato per avere una vita media di circa 50 anni. Ora questo parametro si è ridotto, ma si tratta comunque di un orizzonte temporale molto lungo rispetto alla media degli altri settori industriali. Questo comporta scelte e approcci diversi,

e non sempre l’offerta tecnologica disponile è in linea con le nostre esigenze” - prosegue l’ing. Locatelli. “A partire dagli anni ‘80, il processo di produzione del cemento si è assestato su una soluzione tecnologica abbastanza consolidata, ma si sono evoluti i sistemi di controllo, gli strumenti di misura e gli attuatori. L’attenzione ai consumi energetici ha portato, ad esempio, a una sostituzione totale dei grossi motori a velocità fissa e serranda regolatrice per la gestione dei gas con macchine gestite da variatori di frequenza. Questo ha permesso di ottenere sensibili riduzioni dei consumi a vantaggio anche della riduzione dell’emissioni di CO2”. Per quanto riguarda i sistemi di controllo, Italcementi utilizza solitamente sistemi DCS che impiegano Controllori (PLC) per la gestione delle logiche mentre la supervisione viene realizzata con PC. “Stiamo valutando la possibilità di utilizzare delle piattaforme virtuali in modo da poter aumentare la longevità dei sistemi e poter sostituire l’hardware senza comportare cambiamenti costosi nella logica di controllo e supervisione. Se da una parte l’avvento dei PC ha offerto un abbassamento dei costi e un’amplificazione della disponibilità del software, dall’altra ha introdotto la problematica della veloce obsolescenza del prodotto stesso rispetto a quanto accade invece con i PLC. Tutti i sistemi di controllo e i componenti utilizzati nel Gruppo Italcementi sono attentamente vagliati dal CTG, presso la sede centrale di Bergamo, al fine di definire le “vendor list” che guidano le varie scelte in fase di definizione degli impianti. Italcementi, come molti altri “end user”, pur non essendo sempre un cliente diretto dei fornitori di automazione, è quindi un importante referente per quanto riguarda la competenza applicativa e la tecnologia”. Per questo il contributo dell’Ing. Locatelli all’interno del Comitato Scientifico di SPS Italia 2013 è quanto mai prezioso e qualificato. www.italcementi.it

End UserITALCEMENTI Una grande storia italiana di successoa cura di Roberto Maietti

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Claudio loCatelli

ITALCEMENTI

Claudio Locatelli è Responsabile, all’interno della Direzione Ingegneria, della Funzione Controllo di Processo, che ha il compito di gestire i nuovi progetti e gli upgrade dei sistemi esistenti e di indicare le linee guida per il Gruppo nell’ambito della strumentazione di controllo, della strumentazione di processo e dei sistemi di controllo.

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Il Gruppo ENEL annuncia un piano d’investimenti di 650.000 euro per supportare 6 Start up italiane e spagnole e SMAU assegna a 7 Start up il Premio Lamarck Gruppo Giovani Confindustria

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Non possiamo negare che negli ultimi anni anche in Italia siano nate nuove imprese sostenute da idee innovative, ma ci auguriamo che alcune delle novità presenti nel Decreto Crescita possano favorire la creazione e soprattutto lo sviluppo delle Start up. Comunque è già positivo che sia cambiato il clima e i giovani imprenditori di nuove tecnologie non siano più considerati dei visionari con idee poco utilizzabili dal mondo produttivo. A questo proposito, in occasione dell’ultimo SMAU, ha preso il via il Premio Lamarck Gruppo Giovani Confindustria SMAU per le Start up (dal nome del famoso evoluzionista francese di fine ‘700), sponsorizzato da nomi prestigiosi quali Hp, Microsoft, Ibm, Dell, Computer Gross e Polihub, consistente in importanti riconoscimenti per 7 Start up. Ricordiamo due dei vincitori ovvero SeaBreath, che propone un sistema modulare per ricavare energia dal moto ondoso, e Kent’s Strapper, che consiste in un modello di stampante 3D ideale per creare velocemente dei prototipi di prodotti da manifatturare poi su larga scala. Un problema endemico delle Start up riguarda la carenza di risorse finanziarie, infatti sia le risorse pubbliche sia l’accesso a qualificati investitori privati, che potrebbero facilitarne la crescita, sono ancora poco conosciuti

dai giovani imprenditori. E’ quindi di particolare valore l’iniziativa annunciata poche settimane fa dal Gruppo ENEL ovvero un piano d’investimenti per supportare le Start up italiane e spagnole in progetti che riguardano lo sviluppo di tecnologie pulite. Questo progetto, battezzato Enel Lab, prevede la selezione di 6 Start up alle quali destinare un finanziamento di 650.000 euro, unito a supporto tecnologico e di business, con affiancamento in ottica di formazione imprenditoriale. Inoltre, saranno elargiti ulteriori 50.000 euro in termini di servizi amministrativi, fiscali e legali. Le aziende avranno tempo per presentare i propri progetti online (sul sito http://lab.enel.com) fino al prossimo 30 novembre 2012. Al momento sono circa 130 le imprese che hanno deciso di partecipare alla selezione con i propri elaborati, fondati sulla realizzazione e sullo sviluppo di prodotti e servizi “cleantech”. A marzo 2013, Enel procederà alla scelta dei progetti attraverso una commissione di esperti che valuterà ogni singola azienda sulla base di tre parametri fondamentali: il potenziale tecnologico, l’allineamento con le strategie Enel e la qualità del team imprenditoriale.

Startup: un futuro di successo? di Roberto Maietti

Progetto SeaBreath. L’onda fa variare il livello d’acqua nei settori

Progetto SeaBreath. L’aria viene aspirata e spinta nei condotti

Progetto SeaBreath. Il circolo d’aria alimenta una turbina Stampante 3D opensource ideata dal team italiano Kent’s Strapper

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Nuovo obbligo di dichiarazione di conformità e di redazione dei fascicoli tecnici attestanti la conformità dei componenti il prodotto estesa ad apparecchiature ancora non soggette al RoHS

La nuova direttiva 2011/65/CE – RoHS 2di Roberto Maietti

In data 28 Giugno 2011 è stata pubblicata la nuova direttiva 2011/65/CE, anche chiamata RoHS 2, il cui recepimento, nonché l’abrogazione della precedente Direttiva 2002/95/CE, è fissato per il 2 gennaio 2013. Vista la vicinanza con questa scadenza, ci sembra importante un breve richiamo e qualche chiarimento. Come per la precedente direttiva, rimangono valide le restrizioni all’utilizzo nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche delle sostanze riportate nel riquadro qui a lato. Sono inoltre stabiliti dei valori massimi di concentrazione in peso di queste sostanze all’interno dei materiali omogenei.Tra le più importanti differenze rispetto alla vecchia direttiva, troviamo l’obbligo della redazione della dichiarazione di conformità e la preparazione dei fascicoli tecnici contenenti tutta la documentazione atta a dimostrare la conformità dei singoli materiali omogenei che compongono il prodotto.La marcatura CE dei prodotti ricadenti nel campo di applicazione dovrà quindi obbligatoriamente essere riferita anche alla nuova direttiva RoHS.Nonostante la lista delle sostanze non abbia subito variazioni, con la rifusione della direttiva queste restrizioni dovranno essere applicate anche ai dispositivi medici e agli strumenti di monitoraggio e controllo, nonché ad altre apparecchiature precedentemente non soggette alla Direttiva RoHS (vedere riquadro a lato). In conclusione, d’ora in poi per un prodotto elettrico la marcatura CE non sarà sinonimo del solo fascicolo tecnico contenente i report di prova della direttiva EMC e LVD, ma anche di tutte le prove secondo la norma EN 62321 (RoHS).

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SOSTANZE CON RESTRIZIONI D’USO E VALORI DELLE CONCENTRAZIONI MASSIME TOLLERATE PER PESO NEI MATERIALI OMOGENEI

Piombo (0,1 %) Mercurio (0,1 %) Cadmio (0,01 %) Cromo esavalente (0,1 %) Bifenili polibromurati (PBB) (0,1 %) Eteri di difenile polibromurato (PBDE) (0,1

CATEGORIE DI AEE DISCIPLINATE DALLA DIRETTIVA

1. Grandi elettrodomestici 2. Piccoli elettrodomestici 3. Apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni 4. Apparecchiature di consumo 5. Apparecchiature di illuminazione 6. Strumenti elettrici ed elettronici 7. Giocattoli e apparecchiature per il tempo libero e per lo sport 8. Dispositivi medici 9. Strumenti di monitoraggio e controllo, compresi gli strumenti di monitoraggio e controllo industriali 10. Distributori automatici 11. Altre AEE non comprese nelle categorie sopra elencate IT 1.7.2011 Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 174/99

SPS IPC Drives Italia sarà presente a:

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SAI SoCietà automazione induStRiale

La società ha iniziato la sua attività nel 1974 nel campo dell’impiantistica industriale. Nel 1980, con il diffondersi dei sistemi PLC, si è strutturata per la progettazione e realizzazione di Apparecchiature e Quadri elettrici di Controllo, Regolazione e Gestione Processi.

www.sps-italia.net

Potrebbe presentarci brevemente la sua azienda?SAI Società Automazione Industriale è specializzata nella progettazione e realizzazione di Apparecchiature e Quadri Elettrici di Controllo, Regolazione e Gestione Processi.Il Know-how acquisito in più di 35 anni di attività, con la collaborazione delle maggiori società di Ingegneria italiane e internazionali e con l’apporto dei nostri migliori Clienti, ci consente oggi di proporre i migliori sistemi per la realizzazione di armadi e impianti di automazione industriale secondo le nuove tecnologie di mercato e secondo quanto previsto dalle normative italiane e internazionali grazie anche all’apporto delle nuove certificazioni acquisite.

La nostra specializzazione riguarda:• Apparecchiature con certificazione UL per USA UL 508A

• Apparecchiature con certificazione CSA per il Canada CSA C22-2• Apparecchiature con certificazione ATEX, EEx-d, EEx-p, EEx-iIn quali settori applicativi operate?I settori applicativi in cui operiamo maggiormente sono il Settore Alimentare, il Settore Chimico, il Settore Farmaceutico, il Settore Meccanico, il Settore Navale, il Settore Oil & Gas, il Settore Energia e il Settore Cementifici.

Quali sono le tipologie di prodotti che utilizzate maggiormente nelle vostre applicazioni?Tra le tipologie di prodotti che utilizziamo maggiormente nelle nostre applicazioni ci sono: PLC, Inverter, Morsetti, Armadi e Interruttori/Salvamotori. www.saiautomazione.it

Intervista alle Aziende System Integrator Cosimo Vorace Titolare di SAI Società Automazione Industriale a cura della Redazione

SAI Società Automazione Industriale progetta e realizza armadi e impianti per automazione industriale collaborarando con le maggiori società di Ingegneria italiane e internazionali

Stabilimento SAI Società Automazione Industriale di Sesto San Giovanni Quadro di comando SAI

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Intervista alle Aziende System Integrator Cosimo Vorace Titolare di SAI Società Automazione Industriale a cura della Redazione

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INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL MADE IN ITALY

Nell’attuale contesto di recessione e crisi economica, l’accesso ai mercati chiave per la promozione del Made in Italy diventa elemento strategico per l’internazionalizzazione del settore industriale italiano.

• Come rilanciare il Sistema Italia e conquistare i mercati internazionali?

• Quali sono le esperienze delle imprese italiane verso i mercati esteri?

• In che misura la Fiera di Francoforte si presenta come business partner e piattaforma internazionale fieristica chiave per le nostre imprese?

Messe Frankfurt in collaborazione con Il Sole 24 ORE organizza il convegno “FIMI - Forum Internazionalizzazione Made in Italy”, evento di settore che raggruppa le testimonianze dei principali protagonisti del sistema fieristico, imprese e associazioni di settore.

 

in collaborazione con

FIMI Forum Internazionalizzazione Made in ItalyTecnologia, design e fashion alla conquista dei mercati internazionali: quali sono le strategie vincenti?Milano, 20 novembre 2012Sede Gruppo 24 ORE - Sala CollinaVia Monte Rosa 91 - Milano

Programma del Forum

Moderatore dei lavoriAlessandro Plateroti Vice Direttore Il Sole 24 ORE

9.15 Registrazione dei partecipanti e Welcome Coffee

13.15 Spazio riservato al dibattito, chiusura dei lavori e Light Lunch

Donald Wich Amministratore Delegato Messe Frankfurt Italia 9.45 Saluti di benvenuto

Detlef Braun Member of the Executive Board of Messe Frankfurt10.00 Keynote Speech Una multinazionale fieristica al servizio del Made in Italy

Aldo Bonomi Fondatore e Direttore Istituto di Ricerca Aaster 10.15 I distretti industriali del Made in Italy e il sistema fieristico: evoluzioni e prospettive

Pier Paolo Celeste Direttore del Dipartimento Servizi alle Imprese ICE 10.35 La manifestazione fieristica come business partner per l’internazionalizzazione e promozione del Made in Italy

10.55 Tavola Rotonda Le imprese italiane verso i mercati esteri. Esperienze e successi

Angelo Ballarini Amministratore Delegato Ballarini Ennio Franceschetti Presidente GefranAlberto Jelmini Amministratore Delegato TJ VestorAlberto Paccanelli Amministratore Delegato Martinelli Ginetto e Presidente Euratex Bruno Vianello Presidente Texa

12.10 Tavola RotondaStrategie per l’internazionalizzazione fra incertezze, opportunità e nuovi scenari di mercato

Moderatrice Laura La Posta Caporedattore Il Sole 24 Ore

Andrea Barazzoni Presidente FIACGiuliano Busetto Presidente ANIE/AssoAutomazione Andrea Parodi Presidente TexClubTec Fabio Rossello Presidente UniproRoberto Snaidero Presidente FederlegnoArredoMichele Tronconi Presidente Sistema Moda Italia

Registratiper partecipare all’evento

clicca qui

Appuntamenti SPS Italia FIMI Forum Internazionalizzazione Made in ItalyIl Programma

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Spin Off dell’Università di Udinedi Alessandro Gasparetto

Come è noto, con il termine “spin off” si designa un’impresa che nasce da un’altra impresa, richiamando l’idea di una gemmazione. Negli ultimi anni si è assistito anche nel nostro Paese, sulla scia di quanto avviene già da tempo all’estero, a un notevole incremento del numero degli spin off “universitari” o “accademici”, ovvero di imprese promosse dalle Università, che vedono la partecipazione di personale docente e ricercatore.Verso la fine degli anni Novanta si è capito che alle due classiche “mission” delle Università, ovvero alla formazione e alla ricerca, era necessario affiancarne una terza, costituita dal trasferimento tecnologico verso il mondo produttivo. Questa, che è stata appunto battezzata la “terza missione” dell’Università, viene tipicamente coniugata in due modalità: • da una parte si colloca l’attività di servizio che l’Università può svolgere nei confronti di aziende che non hanno la possibilità di crearsi una propria struttura di ricerca e sviluppo, o di aziende che si trovano a dover fronteggiare problemi tecnologici che richiedono competenze molto specifiche, non reperibili tra il loro personale; • dall’altra parte si colloca, per l’appunto, la creazione di spin

off universitari che interagiscono con le realtà imprenditoriali del territorio in modalità, per così dire, da azienda ad azienda.L’Università di Udine vanta una buona tradizione nella creazione di spin off, essendo stata tra le prime in Italia a muoversi in tal senso, creando strumenti idonei per favorire la costituzione di queste realtà, come ad esempio la creazione di incubatori d’impresa e l’istituzione di premi per idee innovative che potessero portare a creazione di nuove imprese. Alcuni degli spin off creati non hanno avuto vita lunga, come del resto è normale. Al momento attuale, sono comunque attivi 30 spin off dell’Università di Udine (l’elenco completo si trova alla pagina: http://www.uniud.it/ricerca/imprese/spin_off/elenco_spinoff), la maggior parte dei quali opera nei settori delle applicazioni web e informatiche, della biologia molecolare, della genetica animale e vegetale. Nonostante la difficoltà della congiuntura economica, si può dire che questi spin off se la stiano cavando bene anche in questo periodo, grazie soprattutto alla grande competenza tecnico-scientifica dei propri soci, alla notevole propensione all’innovazione che li caratterizza, e alla capacità di creare progetti che trovano l’interesse di finanziatori, sia pubblici che privati. www.uniud.it

Tra le prime a promuovere spin off, l’università di Udine con 30 spin off in attività opera oggi nei

settori delle applicazioni web e informatiche, nella biologia molecolare e genetica animale e vegetale

aleSSandRo GaSPaRetto

UNIVERSITÀ DI UDINE

Ha conseguito la laurea in Ingegneria Elettronica presso l’Università di Padova, il titolo di Dottore di Ricerca in Meccanica Applicata presso l’Università di Brescia e la laurea in Matematica presso l’Università di Padova. Dal 2007 è professore straordinario di Meccanica Applicata alle Macchine all’Università di Udine.

ALCUNI “SPIN OFF” ATTIVIDELL’UNIVERSITA’ DI UDINE

VivaBioCell spa VivaBioCell sviluppa prodotti, tecnologie e servizi innovativi nei settori dell’ingegneria tissutale per uso umano, della medicina rigenerativa e della diagnostica su base cellulare.

Tersa srl L’azienda Tersa opera nel settore energetico/ambientale per l’ingegnerizzazione di impianti prototipali e progettazione e realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili.

Eye-Tech srl Eye-Tech è specializzata in tecniche di visione artificiale per la sicurezza e l’intelligenza d’ambiente.

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Interviste agli studenti universitari di Greta Moretto

Alla base della scelta di Ingegneria dell’Automazione come percorso di studio c’è stata la voglia di comprendere più a fondo l’interazione tecnologica uomo macchina. Uno degli aspetti che mi interessava indagare era la possibilità di realizzare macchine in grado di poter prendere decisioni, in funzione delle condizioni nelle quali esse si trovano, senza l’ausilio dell’uomo. Nel corso degli studi ho potuto scoprire l’importanza dell’automazione come strumento di integrazione tra le tecnologie classiche dell’ingegneria, come la meccanica e l’elettrica, con le più avanzate e attuali tecnologie, quali l’elettronica, l’informatica e le telecomunicazioni. La gran parte delle innovazioni in ambito tecnologico si basano sul miglioramento delle prestazioni e dell’efficienza di dispositivi, sistemi, macchine, impianti, servizi già esistenti. Il controllo e la gestione ottima dei singoli componenti è una modalità per raggiungere questo tipo di obiettivi. Oggi, arrivato quasi alla conclusione del mio percorso universitario, ho iniziato a lavorare per l’attività di tesi. L’oggetto di studio è la progettazione Model Based Design di un veicolo ibrido. L’idea è quella di realizzare un’unità di supervisione in grado di gestire i diversi elementi che compongono il sistema, per esempio, il motore elettrico e quello a combustione, le batterie e il sistema di generazione dell’energia. L’obiettivo principale è la riduzione delle emissioni, del consumo di carburante e quindi dell’inquinamento atmosferico. Questo progetto mi sta dando la possibilità di comprendere meglio quello che potrebbe essere il mio lavoro in futuro perchè mi offre la possibilità di mettermi alla prova, coniugando le nozioni che l’Università mi ha messo a disposizione e quello che il mondo del lavoro, l’industria e le aziende richiedono. L’interesse futuro è quello di poter continuare a seguire la progettazione e la realizzazione di nuove tecnologie o prodotti e ampliare questo aspetto, andando a osservare interamente tutte le richieste e i processi che circondano tali progetti.

DAVIDE DALL’OLIO

Studente di Ingegneria dell’Automazione presso il Politecnico di Milano

Come mai hai scelto di intraprendere questo percorso di studio? Su quali progetti stai lavorando oggi? Cosa ti aspetti dal mondo professionale e su quale indirizzo di lavoro vorresti orientarti nel futuro?

Greta Moretto

LINKING UNIVERSITY 2013

LEZIONI IN FIERAUniversità e Impresa, due mondi ancora troppo lontani che necessitano di conoscersi per sviluppare progetti congiunti. La fiera è ideale occasione di incontro fra necessità pratiche e competenze scientifiche, ma anche importante momento di formazione per gli studenti.

SPS IPC Drives Italia 2013 aiuterà meglio a comprendere lo stato dell’arte della tecnologia grazie alla seconda edizione di “Lezioni in Fiera”. Al fine di coinvolgere maggiormente gli studenti sia degli Istituti sia degli Atenei specializzati SPS Italia prevede di:

• Allestire nel pad. 4 un’area comune con postazione individuale per la dimostrazione di progetti

•Incentivare gli Atenei affinché presentino in fiera prodotti e soluzioni da loro realizzati

• Individuare studenti che durante la Fiera abbiano la possibilità di twittare in diretta le loro opinioni. I partecipanti saranno identificati con il logo «IO TWITTO»

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Il Gruppo Meccatronicadi Marco Vecchio

Nella definizione di meccatronica solitamente si sottolinea l’integrazione delle tre aree disciplinari meccanica, elettronica e informatica. Per prodotto meccatronico si intende quindi un dispositivo meccanico il cui controllo è gestito da una componente elettronica integrata nell’oggetto stesso. In pratica è poi l’elevato livello di integrazione tra le diverse discipline che distingue un prodotto meccatronico da uno “solo” meccanico. Volendo considerare i settori economici “tradizionali” del sistema produttivo, ossia quelli utilizzati nelle classificazioni nazionali e internazionali, non è possibile identificare quello (o quelli) tipicamente meccatronici: la meccatronica, infatti, non è un settore economico, ma al contempo è parte di -ed è trasversale- a molteplici settori. Si possono fornire alcuni dati nazionali anche se non completamente omogenei, che aiutano a inquadrare la dimensione di questo fenomeno industriale o perlomeno danno delle indicazioni di massima sulle ricadute della meccatronica sul settore dell’automazione rappresentato da ANIE-AssoAutomazione. Possiamo considerare il settore delle trasmissioni di potenza abbastanza indicativo

delle dimensioni del mercato della meccatronica in Italia. Il settore è costituito dai comparti meccanico, oleodinamico, pneumatico, elettronico e software. Parliamo di un fatturato complessivo di circa 30 mld di Euro per circa 1.700 imprese censite. In AssoAutomazione-ANIE è operativo un gruppo di lavoro Meccatronica che è nato nell’ambito di un processo di adeguamento della struttura associativa ai più moderni dettami dell’automazione. Questo percorso ci sta portando ad uscire da una logica tipicamente di prodotto per spostarci sempre più verso la soluzione, più o meno complessa che sia. Inoltre, la meccatronica è un importante driver di mercato e per questo le aziende del comparto sono molto interessate a studiarne i principali trend.Il Gruppo Meccatronica sta lavorando essenzialmente su tre direttive principali: formazione, studio del mercato e attività rivolte ai costruttori di macchine. Considerata la tipologia di aziende associate, si è stabilito, in una prima fase, di focalizzarsi sulle tematiche motion control. Da parte delle principali aziende di fornitori di tecnologie per la meccatronica, rappresentate in AssoAutomazione, si rileva una certa difficolta nel reperire sul mercato del lavoro neo laureati adeguatamente formati e motivati. Per dare un contributo in questa direzione, il Gruppo sta organizzando, con la collaborazione dell’Università, alcune giornate rivolte agli studenti in procinto di laurearsi dove mostrare i

maRCo VeCChio

SEGRETARIOANIE/ASSOAUTOMAZIONE

principi alla base della progettazione di una macchina moderna con particolare attenzione all’integrazione delle componenti meccanica ed elettronica. L’idea è di utilizzare un linguaggio tecnico ma non nozionistico, concentrandosi sui problemi pratici della progettazione risultando anche attrattivi per chi, a breve, dovrà affacciarsi sul mondo del lavoro. Sono di grande interesse per le imprese AssoAutomazione tutte le informazioni che possono aiutare a comprendere meglio il mercato della meccatronica. Il Gruppo, partendo dai dati che già si raccolgono in Associazione e incrociandoli con informazioni fornite dai produttori di macchine, si è posto l’obiettivo di inquadrare il fenomeno da un punto di vista quantitativo. In particolare è interessante capire quanta automazione viene implementata in una macchina meccatronica e quali sono gli andamenti nei diversi settori applicativi. Sono allo studio anche rilevazioni più specifiche, come ad esempio quella sui robot industriali, e integrazioni puntuali delle statistiche di prodotto che vengono realizzate in altri gruppi AssoAutomazione al fine di analizzare meglio elementi tipicamente meccatronici. Infine, il Gruppo vorrebbe relazionarsi in maniera costruttiva con alcune associazioni di riferimento dei clienti, ossia i costruttori di macchine, con lo scopo di organizzare momenti di incontro dove poter illustrare quali sono le tecnologie già disponibili oggi e quelle sulle quali si sta lavorando per il futuro. www.anie.it

• Teoria dei sistemi• Modellizzazione

• Automazione• Software

• Intelligenza artificiale

• Microelettronica• Elettronica di potenza

• Sensori• Attuatori

• Elementi meccanici• Macchine

• Macchine di precisione

MECCATRONICA

Meccanica

Tecnologiadell’informazioneElettronica

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LA DOCUMENTAZIONE TECNICA PER L’EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO DELLE MACCHINEGuida per la realizzazione di schemi, diagrammi funzionali, tabelle e descrizionidi Enrico Grassani

L’EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO DELLE MACCHINE

Norma CEI EN 60204-1 (2006)di Enrico Grassani

MANUTENZIONE E SICUREZZA DELLE MACCHINE

Prevenzione, valutazione dei rischi e interventi di messa a normedi Enrico Grassani

La legislazione vigente, così come le norme tecniche, considerano la documentazione tecnica una parte integrante della macchina o dell’impianto. Questo volume traduce in soluzioni concrete le norme tecniche di riferimento per una realizzazione a regola d’arte degli schemi, dei diagrammi funzionali, delle tabelle e delle descrizioni inerenti l’equipaggiamento elettrico delle macchine e degli impianti di processo. All’informazione di base sulla simbologia grafica, la codificazione alfanumerica e la sintassi espressiva, il testo affianca un insieme di regole e numerosi esempi per la realizzazione dei documenti grafici e letterali, considerandone l’esecuzione manuale o tramite CAD, la versione elettromeccanica o con il PLC in grado di stampare il proprio software secondo linguaggi normalizzati. Una trattazione particolarmente approfondita è infine riservata al diagramma funzionale, destinato ad illustrare nel dettaglio il funzionamento della macchina.

Testo fondamentale per progettisti, quadristi, installatori e verificatori, questo volume, nella sua quarta edizione, affronta in modo esaustivo e al contempo sintetico il tema della regola dell’arte applicata agli equipaggiamenti elettrici ed elettronici delle macchine. La materia ha raggiunto livelli di elevata complessità, per cui è oggi indispensabile per gli operatori del settore poter disporre di una trattazione ragionata che li guidi attraverso i contenuti e le correlazioni delle leggi e delle norme tecniche attinenti agli argomenti in questione, primo fra tutti la sicurezza delle macchine. L’equipaggiamento elettrico deve essere sicuro di per sé e deve contribuire in modo determinante a rendere sicuro il funzionamento della macchina. La nuova edizione del volume, completamente rivista e notevolmente ampliata, cita anche tutti i riferimenti alle Norme CEI EN e UNI EN di cui è necessario tenere conto per la progettazione, la realizzazione e la verifica dell’equipaggiamento elettrico di una macchina.

Manutenzione e sicurezza hanno entrambe lo scopo di offrire all’azienda un funzionamento garantito dal concretizzarsi del concetto di prevenzione. Per questo motivo il loro ruolo, nell’ambito del contesto organizzativo, è di importanza strategica. Insieme, sinergicamente, possono fare la differenza, in termini di potenzialità e qualità produttive. Queste considerazioni, applicate ai singoli posti di lavoro comprendenti l ’ interazione uomo-macchina, costituiscono l’argomento attorno a cui ruotano le riflessioni, le linee guida organizzative, le indicazioni tecniche di analisi e di intervento contenute in questo volume. L’obiettivo è quello di aggregare un nucleo sempre più vasto di persone che si riconoscano in una cultura del lavoro, tecnologicamente e socialmente avanzata, in controtendenza rispetto a forme distruttive di parassitismo aziendale.

In Libreriaa cura dell’Editoriale Delfino

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www.sps-italia.net

LE SOLUZIONIPER L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE.Parma, 21-23 maggio 2013

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