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DI MASSIMO SPATTINI

LE SPLIT terrogativi, mi appresto a partire alla volta della California, a Santa Monica. Nell'avventura mi accompagnano i miei so- ci Renato Caleffi e Natale Conforti e i fratelli Mauro e Gui- do Zambelli.

Per me non si tratta del primo viaggio in California, es- sendovi stato oltre due anni fa col mio amico Guido Barilla. Allora fu una esperienza entusiasmante dato che divenni il "training partner" di Samir Bannout e ne avevo ricavato un

utti voi lettori di Sportman vi sarete chiesti, almeno una volta, le ragioni della schiacciante supremazia de- gli atleti.americani di body building. Come mai sono così muscolosi e sembrano più grossi?

Esiste forse qualche segreto nascosto o qualche formula magica?

Se così fosse realmente, invece che alla medicina avrei fat- to meglio a dedicarmi alla stregoneria.

Risoluto a scoprire tutti ipiù reconditi misteri di questi in-

entusiasmo tale che al mio ritorno in Italia mi gettai a capo- fitto negli allenamenti, ottenendo tra l'altro ottimi risultati.

Quest 'anno sono partito ancora con maggiore entusiasmo, forte dell'amicizia con Tom P l a t ~ Bob Paris e l'attore Brad Harris, interprete di tanti film mitologici girati in Italia negli anni 60. Brad Harris è anche intimo amico di molti campio- ni americani, i più grandi.

Inoltre ho con me la tessera di inviato-stampa di Sportman, chiave capace di far aprire ogni porta. California trema, ar- rivano i conquistatori!

L'arrivo a Los Angeles P alle 19 ora locale. Ci viene a pren- dere Brad Harris in persona con un piccolo van' per cinque grossi come noi una vettura normale non basta ... Alla matti- na presto siamo già in palestra, incuranti del fuso orario, ma si tratta della World Gym e al suo fascino non sappiamo re- sistere.

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Con rammarico notiamo che la palestra t un po' in decli- no, dato che il proprietario Joe Gold ne sta allestendo una nuova, enorme. Resta, però, pur sempre la palestra dove si sono allenati e si allenano tutt'ora Arnold e il nostro sirnpa- ticissimo Franco Columbu.

Il nostro programma per tutta la durata del soggiorno è: mattina al World Gym, mezzogiorno a colazione, con relati- va siesta (in spiaggia), pomeriggio alla Gold Gym. Scusate se è poco!

Siamo abbastanza in forma per non sfigurare troppo: se gli americani sono più grossi, noi saremo più asciutti. Ci ac- corgiamo, con nostra sorpresa, che tutti gli atleti sono un re- ticolo di vene e striature e definiti come da gara.

La curiosità è tanta e chiediamo in giro se per caso si stan- no preparando per qualche competizione. La risposta data è la stessa per tutti: "Siamo sempre in questa condizione, da- to che è normale, per noi, tutto l'anno".

Ecco dunque la prima differenza rispetto a noi! La maggior parte dei nostri atleti, credendo di ingrossare,

si abbuffa mettendo su chili di adipe (grasso). Così sono co- stretti poi a definirsi in vista di una gara e a seguire una dieta stretta che causa anche una perdita di tessuto muscolare.

Il nostro Master Fassi è da anni che giustamente raccoman- da agli atleti di non tenersi troppo lontano dal peso forma

e, come dice lui stesso, nessuno &pro fela in patria. Noi però abbiamo constatato direttamente questa realtà.

Un'altra cosa che ci ha impressionato è stata la tenacia e la costanza con la quale questi atleti si allenano. Sono sem- pre presenti in palestra, mattina e pomeriggio; si allenano col massimo impegno, curando nei particolari l'esecuzione degli esercizi senza lasciare spazio a movimenti scorretti o peri- colosi.

Anche noi, incuranti del fuso orario, stimolati da un am- biente così competitivo e favoriti da un clima ideale, ci sia- mo allenati due volte al giorno, studiando gli esercizi e le tec- niche dei grandi campioni.

Alla fiiie del nostro soggiorno a Santa Monica, eravamo un po' depressi per aver visto un livello di forma così alto. Analizzando poi la nostra esperienza ci siamo resi conto di aver scoperto il "iegreto americano'? dieta equilibrata, split routine ed intensità dell'allenamenta

Questi tre argomenti e le altre osservazioni samnno oggetto dei prossimi servizi.

Dott. Massimo Spattini medico sportivo

New Center Gym di Parma Campione Italiano 1986

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LE SPLIT ROUTINES DI M. SPATIINI

LOS ANGELES - Un tempo i primi culturisti erano so-

liti allenarsi 3 giorni alla settimana; poi si è passati a 4 volte, allenando in un giorno solo la metA del corpo; poi, in- fine, si è giunti a 5/6 sedute settima- nali, con un ulteriore frazionamento dei gruppi muscolari e, per finire, si è arrivati alla "double split routine": cioè un allenamento di 6 volte alla settima- na per due volte al giorno.

Questo allenamento è ritenuto dalla maggior parte della gente, un appan- naggio esclusivo di qualche campione "super" proveniente da oltre oceano. Una specie di esasperazione, quindi, e con questa mentalità i nostri campioni continuavano ad allenarsi 4 volte alla settimana, convinti che allenarsi di più fosse controproducente.

Invero durante il mio soggiorno in USA non ho visto solo i grandi cam- pioni professionisti allenarsi 2 volte al giorno, ma anche la maggior parte de- gli atleti con alle spalle una discreta an- zianità di allenamento.

Alle 7 del mattino la palestra era già piena di body-builders che allenavano un gruppo muscolare prima di andare al lavoro, per poi tornare alla sera ed allenare un altro gruppo.

Evidentemente l'evoluzione dell'alle- namento aveva pQHato a questo e l'ef- ficacia del sistema efa lampante nel no- tevole sviluppo muscolare di questi atleti.

Prima di fare degli esempi di double split routine, vediamo le basi teoriche di questo allenamento.

DOUBLE SPLIT ROUTINE: LA TEORIA

La capacità di sviluppo atletico vie- ne ottenuta per mezzo di opportuni sti- moli di movimento. Se gli stimoli ven- gono dosati in modo che abbiano un effetto allenante, cioè che contribuisca- no allo sviluppo e al consolidamento ed al mantenimento dello stato di alle- namento, noi parliamo di un "carico di allenamento".

In una seduta il carico produce all'i- nizio un processo di affaticamento a causa del consumo di potenziale fun- zionale ed energetico, e tale affatica- mento fa abbassare momentaneamen- te la capacita funzionale dell'or- ganismo.

Cib costituisce lo stimolo determi- nante per i processi di adattamento che si verificano soprattutto nella fase di re- cupero. Cioè le componenti energetiche e muscolari consumate non vengono ora soltanto reintegrate, ma la ristabi-

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In allenamento alla famosa Gold's G ym a San- tamonica, vediamo Caleffi istruito nienteme- no che da Mike Mentzer. N e l . foto in basso 6 il turno di Zàmbelli. Il dr. Spattini osserva e le sue note le trovate nel servizio. In apertura di servizio vediamo i nostri campioni con Mi- ke Christian, l'attore Brad Harris, Mike Men tzer.

lizzazione che ne consegue, oltrepassa il livello iniziale; questa supercompen- sazione rappresenta il fondamento ba- silare per il miglioramento.

I1 processo di adattamento non sol- tanto permette agli atleti di ottenere più elevati risultati, ma aumenta anche la loro capacità di carico fisico e psichi- co. Se i carichi rimangono invariati, essi vengono superati più facilmente di pri- ma e producono un minor effetto al-

lenante. La stagnazione del carico significa

anche stagnazione delle capacità di svi- luppo. Ciò vale non soltanto per i prin- cipianti, ma anche per i più progrediti.

I1 concetto ampiamente diffuso che il carico dopo che sia stato raggiunto un notevole sviluppo pub anche retro- cedere, non deve essere accettato.

Se si vuole progredire si deve elevare sistematicamente il carico. Le compo-

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' Ancora Mike Mentzer che dB utilisuggerimenti . a Z~mbelli. Nella foto in basso, Spa ttrni e Zem-

&eI/i alla Wodd G ym. Spattini ha notato che I 'u- nica cosa mancante in Italia la mentaliti4 giu- sta, perche per quanto riguarda attrezzi, ali- menti e integra tori non manca niente.

nenti del carico che maggiormente in- fluenzano la capacità di sviluppo sono la quantith e I'intensith del carico.

I1 problema è in quale proporzione la quantità e l'intensità dell'dlenamen- to deve essere mutato nelle singole parti e nel ciclo periodico e su quali compo- nenti deve essere posto il centro di gra- vità per la elevazione del carico.

Ma questo problema lo affrontere- mo in altra sede.

LE DOUBLE SPLIT ROUTINES

Le double split routines aumentano il numero degli allenamenti e permetto- no l'elevazione della quantità del carico.

Limitando l'allenamento ad uno o due muscoli oltre che permettere sem- pre l'elevazione del carico se ne facilita l'aumento di intensità permettendo così

di mantenere alta la soglia di concen- trazione rendendo più efficace l'allena- mento e diminuendo il pericolo di in- fortuni che sono soliti avvenire alla fi- ne di estenuanti ed interminabili alle- namenti.

Poiché i processi di recupero si ac- cellerano col progredire dello stato di allenamento, anche la frequenza di al- lenamento deve gradatamente au- mentare.

Le double split routines vanno incon- tro 'Ovviamente anche a questa esigen- za di aumento della frequenza di alle- namento. Ma vediamo di tradurre in termini pratici tutti questi concetti.

APPLICAZIONE DEI PRINCIPI

Personalmente ho sempre avuto dei problemi per lo sviluppo delle braccia e dei polpacci. Ho sempre dedicato la massima attenzione all'allenamento di questi gruppi muscolari, ma solo negli ultimi tempi, cioè negli ultimi due an- ni da quando sono passato d la double split routines, ho avuto i migliori risul- tati passando da 44 a 49 cm di braccio. Da 41 cm sono arrivato a 45 cm di pol- paccio. La mia routine è così impostata:

Questo allenamento così formulato mi permette di allenare i bicipiti e i tri- cipiti 3 volte d a settimana potendo co- sì aumentare la quantità di lavoro set- timanale ed, inoltre, allenando un sin- golo muscolo al mattino, dispongo del massimo delle energie fisiche e menta- li e ciò mi permette di mantenere un'ot- tima concentrazione ed intensità per tutto l'arco deli'allenamento.

Sarebbe impossibile se allenassi le braccia dopo aver ailenato altri gruppi muscolari.

Se d'altra parte dessi la priorità alle braccia all'inizio della seduta, dopo mi

LUNED~: Mattino: Pomeriggio:

MARTEDI: Mattino: Pomeriggio:

MERCOLEDÌ: Mattino: Pomeriggio:

GIOVEDÌ: Mattino: Pomeriggio:

VENERDI: Mattino: Pomeriggio:

SABATO: Mattino: Pomeriggio:

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bicipiti polpacci/pettorali

tricipiti dorsali/deltoidi

bicipiti polpacci/cosce

tricipiti polpacci/pettorali

bicipiti dorsali/deltoidi

tricipiti polpacci/cosce

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sarebbe impossibile allenare efficace- mente i muscoli del tronco in quanto le braccia, che sono coinvolte in ogni movimento per la parte superiore del corpo, sarebbero già stanche.

In questa maniera ho formulato un allenamento che mi permette di aumen- tare agevolmente quantità, intensità e frequenza di allenamento che sono le tre componenti fondamentali del cari- co di allenamento.

Lo stesso discorso vale per i polpac- ci che alleno addirittura 4 volte.

Nel corso dei miei undici anni di al- lenamento ho sviluppato una notevole capacità di recupero che permette in questo modo di tenere le mie routines doppie e frazionate (double split rou- tines) per tutto l'anno.

Albert Beckles, che si allena da ol- tre 30 anni, fa una completa double split routines allenando tutti i muscoli 3 volte la settimana.

Un atleta con pochi anni di allena- mento se si accosterà ad una double split routine, cadrà immancabilmente in super allenamento con tutte le con- segyenze immaginabili.

E molto importante, per acquisire la capacità di recupero necessario, aumen- tare progressivamente e gradatamente negli anni il carico dell'allenamento passando da uno trisettimanale a 4, poi 5 ed infine 6 sedute.

Poi si passerà gradualmente ad una parziale double 'split, in cui ci si allena tre giorni due volte al di e negli ultimi tre solo una volta.

ESEMPIO DI TABELLA PER INTERMEDI:

LUNED~/MERCOLED~/VENERD~: Mattino: polpacci/cosce Pomeriggio: pettorali/dorsali

MARI LUI/GIOVED~/SABATO: Mattino: deltoidi/ Pomeriggio: bicipiti/tricipiti

Infine si può passare alla "double split routine"

LUNED~/MERCOLED~/VENERDI: Mattino: pettorali/tricipiti Pomeriggio: coscie

MARTED~/GIOVED~/SABATO: Mattino: dorsali/bicipiti Pomeriggio: deltoidi/polpacci.

Come al solito l'invito per i princi- pianti e gli intermedi e quello di non ap- plicare una tabella di questo tipo, dato che sarebbe deleterio per il loro fisico.

Con calma e pazienza si potrà passa- re ad un programma di questo tipo, ma, intanto, non sniettete. di allenarvi!.

Dr. Massimo Spattini

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Il campione italiano Massimo Spa ttini in allenamento alla World G ym. Spattini preferisce usare le a t trezza ture Fassi Sport, in quan- to ritiene che siano superiori, e di molto, in confronto a quelle usa- te in California.

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