Split payment vs Pubblica Amministrazione

9
Split payment 1 La Legge di Stabilità 2015 ha introdotto una nuova modalità di versamento dell’IVA applicata alle operazioni nei confronti della Pubblica Amministrazione (PA). Si applica a partire dalle operazioni fatturate successivamente al 01/01/2015, andando a incidere esclusivamente sulle modalità di versamento dell’IVA Tale regime richiede alla PA di operare una «scissione» al momento del pagamento del fornitore, tra l’IVA e il corrispettivo dovuto

Transcript of Split payment vs Pubblica Amministrazione

Page 1: Split payment vs Pubblica Amministrazione

1

Split payment

La Legge di Stabilità 2015 ha introdotto una nuova modalità di versamento

dell’IVA applicata alle operazioni nei confronti della Pubblica

Amministrazione (PA).

Si applica a partire dalle operazioni fatturate successivamente al

01/01/2015,

andando a incidere esclusivamente sulle modalità di versamento

dell’IVATale regime richiede alla PA di operare una «scissione» al momento

del pagamento del fornitore, tra l’IVA e il corrispettivo dovuto

Page 2: Split payment vs Pubblica Amministrazione

2

Come funziona (descrittivo)

La PA di riferimento (Comune, Regione, Ministero, ASL, Università

ecc…) dovrà,

operare una distinzione al momento del pagamento del fornitore

Il debito vs fornitore è suddiviso tra il corrispettivo per il

bene/servizio richiesto e l’IVA addebitata dal fornitore alla PA (come

in tutte le fatture)

Il costo viene pagato

direttamente al fornitore

L’ IVA dovuta viene

invece versata all’Erario

Al momento del pagamento:

Page 3: Split payment vs Pubblica Amministrazione

3

Come funziona (esempio)

La Regione Piemonte acquista delle sedie da un fornitore locale

Viene concordato un prezzo di 10 euro a sedia, per 1.000 sedie,

per un totale di 10.000 euro il corrispettivo per i beni

Il fornitore emette fattura al momento della consegna dei beni,

applicando il 22% di IVA sul corrispettivo (a norma di legge)

Pertanto: 10.000 x 22% = 2.200 l’ IVA dovuta

Il debito vs fornitore della Regione sarà pertanto pari a 12.200

Page 4: Split payment vs Pubblica Amministrazione

4

Come funziona (esempio - continua)

Il 181° giorno salda il conto, pertanto:

Verserà 10.000 euro sul

conto corrente del

fornitore

Sulla fattura del fornitore c’è scritto pagamento a 30 giorni,

ma la Regione paga dopo 180 giorni

Verserà 2.200 euro

direttamente all’Erario

Il fornitore, pertanto, a fronte di una vendita (e di una

fattura)

pari a 12.200 totale, riceverà solo 10.000

Page 5: Split payment vs Pubblica Amministrazione

5

Come funziona (scritture contabili)

Al momento del pagamento da parte della Regione, invece, storno

il credito iscritto precedentemente a fronte dell’entrata di denaro

| Banca – c/c | 10.000 | a | Crediti vs clienti | 10.000 |

Dopodiché storno la parte restante dei crediti con la rilevazione

dell’IVA

| IVA split payment| 2.200 | a | Crediti vs clienti | 2.200 |

Riprendendo il precedente esempio delle sedie, nel momento in cui

il fornitore consegna ed emette fattura avrò:

DARE AVERE

| Crediti vs clienti | 12.200 | a | Ricavi da vendite | 10.000 |

| IVA a debito |

2.200 |

Page 6: Split payment vs Pubblica Amministrazione

6

Normativa antecedente

- Prima dell’entrata in vigore dello split payment,

La disciplina IVA per le operazioni effettuate nei confronti di PA

prevedeva che l’intero debito vs fornitore (iva inclusa) fosse pagato

interamente al fornitore

Il fornitore riceveva

direttamente 12.200,

impegnandosi poi a versare i

2.200 euro di IVA entro i

termini previsti

Page 7: Split payment vs Pubblica Amministrazione

7

Critiche

Il mondo imprenditoriale contesta l’ onerosità finanziaria della norma.

Questo è il punto cruciale, infatti il periodo intercorrente tra il

momento in cui il fornitore si vede saldo il debito da parte della PA

(incluso l’ IVA) e il momento in cui la versa all’Erario dava un

momentaneo «aiuto» finanziario all’impresa, specialmente per le

PMI ora non più possibile

09/03 – Bonifico ricevuto (IVA inclusa)

15/04 – Versamento IVA

Periodo di tempo in cui è possibile «utilizzare» l’ IVA ricevuta prima di versarla,garantendosi un momentaneo afflusso di denaro per integrare eventuali

difficoltà finanziarie

Page 8: Split payment vs Pubblica Amministrazione

8

Critiche (continua)

Questa, però, non è una critica rilevante per un semplice motivo

logico:

l’ IVA è un’imposta e, come tale, il suo utilizzo per eventuali altri fini

prima del suo versamento non può essere correlato con la sua natura di

imposta indiretta e come tale non è una buona motivazione per abolire

la norma

Critica: Il vero problema è che purtroppo siamo tuttora in un

momento di restrizione del credito e queste entrate «fittizie»

erano utili per le imprese forse il timing di entrata in vigore

poteva essere rinviato di un annetto…

Utilità: Va ulteriormente precisato che nei primi quattro mesi del

2015, la voce di entrata «split payment» a registrato 567 milioni

(988 milioni i maggiori incassi previsti dal Governo per il 2015)

Page 9: Split payment vs Pubblica Amministrazione

9

Aggiornamento

La Commissione europea ha da poco giudice «conforme» lo split

payment italiano,

Imponendo però due condizioni:

- Durata massima di 3 anni;

- Rimborsi IVA veloci e prioritari ai fornitori della PA

Il vero problema è che purtroppo siamo tuttora in un momento di

restrizione del credito e queste entrate fittizie erano utili la

norma ha una funzione anti-evasione importante ma il timing di

entrata in vigore poteva essere rinviato di un annetto…