Split payment vs Pubblica Amministrazione
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Economy & Finance
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Split payment
La Legge di Stabilità 2015 ha introdotto una nuova modalità di versamento
dell’IVA applicata alle operazioni nei confronti della Pubblica
Amministrazione (PA).
Si applica a partire dalle operazioni fatturate successivamente al
01/01/2015,
andando a incidere esclusivamente sulle modalità di versamento
dell’IVATale regime richiede alla PA di operare una «scissione» al momento
del pagamento del fornitore, tra l’IVA e il corrispettivo dovuto
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Come funziona (descrittivo)
La PA di riferimento (Comune, Regione, Ministero, ASL, Università
ecc…) dovrà,
operare una distinzione al momento del pagamento del fornitore
Il debito vs fornitore è suddiviso tra il corrispettivo per il
bene/servizio richiesto e l’IVA addebitata dal fornitore alla PA (come
in tutte le fatture)
Il costo viene pagato
direttamente al fornitore
L’ IVA dovuta viene
invece versata all’Erario
Al momento del pagamento:
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Come funziona (esempio)
La Regione Piemonte acquista delle sedie da un fornitore locale
Viene concordato un prezzo di 10 euro a sedia, per 1.000 sedie,
per un totale di 10.000 euro il corrispettivo per i beni
Il fornitore emette fattura al momento della consegna dei beni,
applicando il 22% di IVA sul corrispettivo (a norma di legge)
Pertanto: 10.000 x 22% = 2.200 l’ IVA dovuta
Il debito vs fornitore della Regione sarà pertanto pari a 12.200
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Come funziona (esempio - continua)
Il 181° giorno salda il conto, pertanto:
Verserà 10.000 euro sul
conto corrente del
fornitore
Sulla fattura del fornitore c’è scritto pagamento a 30 giorni,
ma la Regione paga dopo 180 giorni
Verserà 2.200 euro
direttamente all’Erario
Il fornitore, pertanto, a fronte di una vendita (e di una
fattura)
pari a 12.200 totale, riceverà solo 10.000
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Come funziona (scritture contabili)
Al momento del pagamento da parte della Regione, invece, storno
il credito iscritto precedentemente a fronte dell’entrata di denaro
| Banca – c/c | 10.000 | a | Crediti vs clienti | 10.000 |
Dopodiché storno la parte restante dei crediti con la rilevazione
dell’IVA
| IVA split payment| 2.200 | a | Crediti vs clienti | 2.200 |
Riprendendo il precedente esempio delle sedie, nel momento in cui
il fornitore consegna ed emette fattura avrò:
DARE AVERE
| Crediti vs clienti | 12.200 | a | Ricavi da vendite | 10.000 |
| IVA a debito |
2.200 |
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Normativa antecedente
- Prima dell’entrata in vigore dello split payment,
La disciplina IVA per le operazioni effettuate nei confronti di PA
prevedeva che l’intero debito vs fornitore (iva inclusa) fosse pagato
interamente al fornitore
Il fornitore riceveva
direttamente 12.200,
impegnandosi poi a versare i
2.200 euro di IVA entro i
termini previsti
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Critiche
Il mondo imprenditoriale contesta l’ onerosità finanziaria della norma.
Questo è il punto cruciale, infatti il periodo intercorrente tra il
momento in cui il fornitore si vede saldo il debito da parte della PA
(incluso l’ IVA) e il momento in cui la versa all’Erario dava un
momentaneo «aiuto» finanziario all’impresa, specialmente per le
PMI ora non più possibile
09/03 – Bonifico ricevuto (IVA inclusa)
15/04 – Versamento IVA
Periodo di tempo in cui è possibile «utilizzare» l’ IVA ricevuta prima di versarla,garantendosi un momentaneo afflusso di denaro per integrare eventuali
difficoltà finanziarie
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Critiche (continua)
Questa, però, non è una critica rilevante per un semplice motivo
logico:
l’ IVA è un’imposta e, come tale, il suo utilizzo per eventuali altri fini
prima del suo versamento non può essere correlato con la sua natura di
imposta indiretta e come tale non è una buona motivazione per abolire
la norma
Critica: Il vero problema è che purtroppo siamo tuttora in un
momento di restrizione del credito e queste entrate «fittizie»
erano utili per le imprese forse il timing di entrata in vigore
poteva essere rinviato di un annetto…
Utilità: Va ulteriormente precisato che nei primi quattro mesi del
2015, la voce di entrata «split payment» a registrato 567 milioni
(988 milioni i maggiori incassi previsti dal Governo per il 2015)
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Aggiornamento
La Commissione europea ha da poco giudice «conforme» lo split
payment italiano,
Imponendo però due condizioni:
- Durata massima di 3 anni;
- Rimborsi IVA veloci e prioritari ai fornitori della PA
Il vero problema è che purtroppo siamo tuttora in un momento di
restrizione del credito e queste entrate fittizie erano utili la
norma ha una funzione anti-evasione importante ma il timing di
entrata in vigore poteva essere rinviato di un annetto…