S.pietro in guarano 13.05.2010
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Transcript of S.pietro in guarano 13.05.2010
L’acqua è un elemento indispensabile, come l’aria, per la vita di ogni essere vivente
ACQUA
Gli acquedotti rendono disponibile l’acqua potabile nelle nostre abitazioni
PROPRIETA’ PUBBLICA DELL’ACQUA=
GESTIONE AFFIDATA AD UN ENTE DI DIRITTO PUBBLICO[SENZA SCOPO DI LUCRO]
ACQUEDOTTI
L’articolo 822 del Codice Civile stabilisce che gli acquedotti fanno parte del beni demaniali
L’acqua è un bene naturale ed un diritto inalienabile tutelato dalla Costituzione
I beni demaniali sono sottoposti ad un particolare regime giuridico, che li pone fuori commercio, essi sono inalienabili e imprescrittibili: non se ne può acquistare la proprietà a nessun titolo, nemmeno per usucapione. I beni demaniali sono infruttiferi: non procurano entrate
Gestione degli Acquedotti affidata ad una S.p.A.
Mercificazione del Bene Comune Acqua
Realizzazione del massimo profitto con il minimo costo
Aumento dei consumi e degli sprechi di risorsa idrica +20 per cento
Tariffe del servizio idrico + 62 per cento nell’ultimo decennio
Occupazione nel settore acquedottistico -30 per cento
Investimenti sulle strutture acquedottistiche in Italia diminuiti del 70 per centoDai 2 miliardi di euro/anno nel decennio 1986-1995 si è passati a 700 milioni di euro/anno nel decennio 1996-2005 quando sono arrivate le SpA
Democrazia partecipativaLe decisioni vengono prese nel chiuso dei consigli di amministrazione mentre i cittadini e le assemblee elettive ne restano fuori
Dalla costruzione dei primissimi acquedotti in Calabria fino al 31 ottobre 2004 la gestione è stata affidata ad un Ente di diritto PubblicoLe tariffe venivano determinate senza calcolare alcun profitto
Situazione in CALABRIA
Veolià , socio privato della Sorical, è una multinazionale francese leader mondiale nella gestione delle acque e dei rifiutiIn Calabria gestisce anche l’inceneritore di Gioia Tauro
Dal 1° novembre 2004 la gestione dei nostri Acquedotti è stata affidata ad una società per azioni, la So.Ri.Cal. S.p.A.
Regione Calabria53,50%
Veolià 46,50%
La manutenzione straordinaria degli Acquedotti è considerata "Investimento"
Mentre in Calabria la francese Veolià gestisce i nostri acquedotti realizzando profitti con le nostre Acque, in Francia …
La città di Parigi ,dopo 25 anni di gestione privata da parte delle multinazionali Veolià e Suez, è tornata dal 1° gennaio 2010 alla gestione pubblica dei propri acquedotti mediante un ente di diritto pubblico l’EAU de PARISAdesso i Cittadini con il loro Sindaco sono partecipi del proprio Bene Comune ACQUA
Il ritorno alla gestione municipalizzata farà risparmiare ai Cittadini di Parigi 30 milioni di euro l’anno !
Il Sindaco di Parigi non aumenterà il prezzo dell’acqua fino al 2014
Gli aumenti della tariffa dell’acqua in Calabria sono stati applicati a partire dal 2002 nonostante la Convenzione Regione-Sorical ne prevedesse il blocco per 5 anni
Mutuo banca Depfa
Problematiche gestione So.Ri.Cal. S.p.A.
Crediti pregressi
Tariffa applicata ai Comuni
Democrazia partecipativa
E’ stato acceso un mutuo di ben 240 milioni di euro con la banca Depfa nota alle cronache per i “derivati finanziari”, prestiti dei quali non è chiaramente definita la somma di estinzione
Proposte Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno
Arcuri”
E’ il debito dei Comuni Calabresi nei confronti della Regione Calabria per il pagamento dell’acqua potabile nel periodo antecedente la Sorical SpA.La Regione Calabria ha incaricato la Sorical SpA del recupero; l’importo complessivo stimato è di 500 milioni di euro
Il mutuo non deve gravare sui cittadini Calabresi e pertanto il garante deve essere la multinazionale francese Veolià, socio privato di Sorical SpA
Il debito dei Comuni Calabresi deve essere impiegato per sistemare le rete di distribuzione interna salvaguardando così il Bene Comune Acqua
I Comuni Calabresi devono pagare le tariffe in base alla Normativa vigente in materia [delibere C.I.P.E.]Le tariffe applicate a tutt’oggi hanno determinato un maggior esborso da parte dei Comuni valutato in decine di milioni di euro
I Cittadini Calabresi ed il loro Sindaco devono partecipare alla gestione delle proprie acqueGli acquedotti devono essere ripubblicizzati
Ma la gestione della Sorical SpA riduce le dispersioni di risorsa idrica in Calabria?
Le grandi dispersioni di acqua potabile in Calabria si verificano nelle reti di distribuzione interna ovvero nelle tubazioni che dal serbatoio di alimentazione portano l’acqua potabile nelle nostre abitazioniLe dispersioni nelle reti interne sono valutate intorno al 50%
La Sorical Spa gestisce gli Acquedotti fino al serbatoio di alimentazioneIl quantitativo che la Sorical SpA fattura ai Comuni è quello in uscita dal serbatoio di alimentazione e quindi prima dell’intera rete di distribuzione dei singoli Comuni
A causa delle enormi perdite nelle reti di distribuzione l’acqua che arriva complessivamente nelle nostre abitazioni è la metà di quella che è erogata dal serbatoio e che il Comune deve pagare alla Sorical SpA
La vera grande opera Pubblica in Calabria è la sistemazione delle reti interne di ogni Comune ciò che permetterà di evitare enormi dispersioni, migliorare la qualità dell’acqua e salvaguardare la risorsa idrica per le Nostre generazioni future !
Esempio di Gestione Pubblica degli Acquedotti Calabresi
Regione Calabria - Ufficio Gestione Acquedotti - Sede di Lamezia Terme
Anno 2002 25.957.501 Kwh Anno 2004 20.652.617 Kwh
Risparmio Energetico 8.792.869 chilowattora Risparmio Economico 897.996,18 Euro
2003
3.169.718,20
4.492.617,84
2004
2.988.159,22
4.436.710,69
2002
3.413.904,49
Ricavi tariffe Regione Calabria 4.275.378,26
Anno
Ricavi - Spese 861.473,77 1.322.899,64 1.448.551,47
Totale Spese di Gestione
Energiaefficacia
ManutenzioneAcquedottiefficienza
Bilancio economico
economicità
Se i Comuni gestiti dalla sede di Lamezia Terme avessero affidato ad un Ente di diritto Pubblico la gestione dei propri Acquedotti la tariffa sarebbe stata inferiore del 33% rispetto a quella applicata dalla Regione Calabria
calcolata, anche questa, senza alcun profitto
Una gestione efficace, efficiente ed economica dei Nostri Acquedotti è possibile !
Consumo Energetico
Aprigliano - Bianchi - Carlopoli - Carpanzano - Cicala - Colosimi - Conflenti - Curinga - Decollatura - Falerna - Feroleto Antico - Gimigliano - Gizzeria - Lamezia Terme - Maida - Martirano Antico - Martirano Lombardo - Motta S.Lucia - Nocera Terinese - Panettieri - Parenti - Pedivigliano - Pianopoli - Platania - S.Mango d’Aquino - S.Pietro Apostolo - S.Pietro a Maida - Scigliano - Serrastretta - Soveria Mannelli - Tiriolo
In tutti i Paesi del mondo nasce una nuova consapevolezza, i Popoli vogliono decidere della propria vita e quindi della propria Acqua …
In Italia i Cittadini si riuniscono in associazioni e movimenti che hanno come obiettivo comune quello di ribadire il DIRITTO all’ACQUA BENE COMUNE e, come gocce d’acqua, organizzano il FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER l’ACQUA
Ancora una volta l’Acqua si conferma fonte di democrazia partecipativa e condivisa !
Il 20 marzo 2010 a Roma sfilano oltre 100.000 persone provenienti da tutta Italia in una grandiosa manifestazione che si conclude con l’annuncio del REFERENDUM per l’ACQUA PUBBLICA, che vede tra i promotori il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica "Bruno Arcuri"
Comuni Calabresi che hanno adottato delibere o modificato i propri Statuti per ribadire che “l’acqua è un bene comune e diritto umano inalienabile privo di rilevanza economica da gestire attraverso soggetti di diritto pubblico”
Cosenza Caulonia
Riace
Spezzano Sila Squillace Acri Belvedere Marittimo
Montalto Uffugo
San Basile
Diamante Grimaldi
San Giorgio Albanese
Lago
Bisignano Carlopoli Vibo Valentia Dinami
San LucidoSanto Stefano di Rogliano
Serra Pedace Lappano
e la lista dei Comuni aumenta di giorno in giorno …
L’articolo che si vuole abrogare stabilisce come modalità ordinarie di gestione del servizio idrico l’affidamento a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato all’interno delle quali il privato detenga almeno il 40 per cento delle quote societarie
SI
L’articolo che si vuole abrogare disciplina, come uniche forme societarie possibili per l’affidamento del servizio idrico integrato, le società per azioni che possono essere a capitale totalmente privato, a capitale misto pubblico privato o a capitale interamente pubblicoL’abrogazione di questo articolo non consentirebbe più il ricorso all’affidamento della gestione a società di capitali e quindi si otterrebbe la gestione attraverso enti di diritto pubblico partecipati dalle comunità locali
SI
L’articolo che si vuole abrogare consente al gestore di fare profitti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7 per cento a remunerazione del capitale investitoPer i Cittadini l’effetto concreto di queste poche parole è una doppia vessazione, perché da una parte viene mercificato il bene comune acqua, dall’altra gli utenti vengono obbligati a garantire il profitto al soggetto gestore
SI
Acqua Bene Comune dell’Umanità
Firmiamo per l’Acqua Pubblica e per rivendicare un altro mondo possibile, dove i diritti sociali ed ambientali smettano di essere
considerati dipendenti dai profitti