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Spi Anche su internet: www.marche.cgil.it/spi Spi rito di gruppo ottobre 2017 Suppl. a LiberEtà n. 10/2017 mensile del Sindacato pensionati italiani della Cgil direttore responsabile Giorgio Nardinocchi / a cura dello Spi Cgil regionale Marche Tariffa R.O.C. - Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Roma LiberEtà Pensionati: la nuova stagione Spi Cgil pagina 2-3 Sisma: le priorità del sindacato pagina 4-5 Vaccini: la parola agli esperti pagina 12-13 Marche Marche

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SpiAnche su internet: www.marche.cgil.it/spi

Spirito di gruppoottobre 2017

Suppl. a LiberEtà n. 10/2017 mensile del Sindacato pensionati italiani della Cgil direttore responsabile Giorgio Nardinocchi / a cura dello Spi Cgil regionale Marche Tariffa R.O.C. - Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Roma

LiberEtà

Pensionati:la nuovastagione Spi Cgil

pagina 2-3

Sisma:le priorità del sindacato

pagina 4-5

Vaccini:la parolaagli esperti

pagina 12-13

MarcheMarche

Con la ripresa dell’attività do-po il periodo feriale, il gruppodirigente dello Spi è impegna-to ad ogni livello su più fronti.

IL CONFRONTO CON LA RE-GIONE - Prosegue il confronto conla Regione Marche sul documento uni-tario inerente i temi della sanità; il 31di luglio si è tenuto il primo incontroalla presenza del Presidente del Con-siglio della Regione Marche. Nel cor-so dell’incontro, nel quale abbiamorimarcato i punti essenziali eviden-ziati nel documento, il Presidente Ce-riscioli pur sottolineando, dal suo pun-to di vista,l’imprecisione di alcuni da-ti presenti nel documento stesso, hariconosciuto di non aver garantitoun’interlocuzione sufficiente con leorganizzazioni sindacali; quindi, hadato la disponibilità ad avviare un con-fronto sulle singole questioni e ha de-

legato a tal fine il Presidente della IVCommissione, Fabrizio Volpini. Il pro-seguimento del confronto si svilup-perà in autunno.

SANITÀ - Sul tema sanità si apriràuna vertenza anche a livello naziona-le per garantire il diritto alla salute edi uniformarlo su tutto il territorio na-zionale. Il sindacato dei pensionatipresenterà una proposta di legge sul-la non-autosufficienza.

RICOSTRUZIONE - Altro tema chesi sta portando avanti è la ricostru-zione del post terremoto, ad un annodalla catastrofe e con ancora negli oc-chi il recente evento sismico di Ischia.Prima della pausa feriale, unitaria-mente, abbiamo avanzato precise ri-chieste, il punto su cui non derogareè che al centro di qualsiasi progettoc’è la persona. Le idee su cui si arti-

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eEDITORIALE

2 OTTOBRE 2017

DI ELIO CERRI

Sanità e ricostruzione: Così lo Spi Cgil riparte

cola il documento sono: il reperimen-to delle risorse e il lavoro. Collegatoai due argomenti si inserisce a pienotitolo il capitolo della contrattazionesociale sul quale l’intera organizza-zione è chiamata ha dare il propriocontributo. In questo contesto va de-finito un impianto su cui muoversi,verificando ad ogni livello le risorsedisponibili che vanno da quelle loca-li, a quelle regionali ai finanziamentieuropei: il nostro impegno fonda-mentale è la costruzione della piatta-forma intercettando i “bisogni” attra-verso l’ascolto della gente.

RIFORMA DELLE PENSIONI -La riforma delle pensioni è un puntofondamentale su cui da mesi ci stia-mo confrontando con il Governo. Ab-biamo ottenuto apprezzabili risultatiche riguardano la prima parte del ver-bale d’intesa sottoscritto il 28 settem-bre 2016; nella seconda fase dobbia-mo pensare a costruire una pensioneper i più giovani (figli, nipoti), otte-nere importanti risultati come il rico-noscimento del lavoro di cura e arre-stare l’adeguamento dell’aspettativadi vita.L’unica novità, ancora in una fase em-brionale, è la possibilità di lavorareunitariamente per una piattaforma co-mune sul fisco che deve essere più giu-sto e progressivo. Partendo dal tagliodell’Irpef che grava sui lavoratori epensionati, la direzione potrebbe es-sere quella di buste paga nette più pe-santi, piuttosto che di sconti contri-butivi per le imprese.

CONGRESSO CGIL - Da ultimo,ma non meno importante, ci si avvi-cina al congresso della Cgil che pro-

babilmente si terrà nell’autunno del2018 ma già si sta lavorando al per-corso. Infatti, nel mese di novembre,si terrà la Conferenza di Programmache dovrebbe anticipare il dibattito ele scelte politiche dell’organizzazio-ne: non siamo all’anno zero, si è ela-borato una serie di proposte che van-no maggiormente concretizzate: mi ri-ferisco al “Piano del Lavoro” e alla“Carta dei Diritti”. È importante è che l’intera organiz-zazione lavori per la riuscita di un con-gresso unitario, credo che la Cgil selo meriti sia per il lavoro svolto in que-sti ultimi due anni sia per dare un se-gnale forte all’esterno.

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po IEDITORIALE

Il terremoto che ha colpito l’Ita-lia centrale continua a condi-zionare pesantemente la vitasociale ed economica dei ter-ritori più colpiti delle Marche.A un anno di distanza dall’inizio del-la crisi sismica, permane infatti unacondizione di emergenza. A testimo-niarlo sono i ritardi per rimuovere lemacerie e le oltre 32.000 persone sfol-late, la maggior parte delle quali hatrovato autonomamente una sistema-zione, mentre circa 3.400 sono anco-ra sistemate presso strutture ricettivedella costa. Non si può considerare superata l’emer-genza fino a quando non si riuscirà adeterminare, per la popolazione coin-volta, le condizioni minime per la ri-

presa della vita sociale ed economicae ricucire la profonda frattura avve-nuta con il proprio territorio anche neilegami di comunità. Da questo puntodi vista è necessario accelerare e sem-plificare - nel rispetto della legalità esicurezza del lavoro – la ricostruzio-ne leggera e al contempo completarela consegna delle “casette”, per ga-rantire adeguate e dignitose soluzioniabitative temporanee, per chi dovrà at-tendere gli interventi più pesanti del-la ricostruzione. In vista dell’inizio delnuovo anno scolastico sarà altrettan-to determinante ripristinare quanto pri-ma le 82 scuole inagibili.Sulle difficoltà fin qui registrate ha si-curamente pesato la vastità dell’area

DI MARCOMANZOTTI

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Al centro, anzitutto, persone e lavoro

Il documento di Cgil, Cisl e Uil

interessata, il ripetersi dei fenomenisismici significativi dal mese di ago-sto 2016 al successivo mese di gen-naio. Va inoltre sottolineato che l’areaè prevalentemente costituita da pic-coli Comuni dell’entroterra dell’Ap-pennino, già interessata da problemidi sviluppo e da un progressivo calodemografico. La ricostruzione dovrà quindi non so-lo, e non tanto, ricostruire com’era edov’era la situazione pre-esistente, marappresentare un’opportunità per ri-generare il territorio, offrendo alla po-polazione coinvolta, una prospettiva,una speranza di vedere migliorate leproprie condizioni economiche e so-ciali anche rispetto a quelle precedentiil terremoto. Perché ciò avvenga occorre un pro-getto strategico che tenga tenere le-gate e coerenti tra loro le fasi del-l’emergenza e della ricostruzione conquella dello sviluppo. Un progetto che metta al centro la per-sona, attraverso il lavoro e il welfare.Valorizzando le vocazioni territorialie le filiere esistenti: dell’agroalimen-tare, della manifattura tipica del ma-de in Italy, del turismo e della cultu-ra. E qualificando i servizi primari al-la popolazione come quelli del-

l’istruzione, dell’assistenza sanitariae dei trasporti.A tale scopo Cgil Cisl Uil delle Mar-che, con un proprio documento, han-no avanzato alla Regione e alle asso-ciazioni di categoria, la proposta dicondividere un progetto di sviluppoche prefiguri un “Patto per lo Svilup-po” tra le istituzioni e le parti sociali.La nomina di Paola De Micheli a com-missario straordinario, in sostituzio-ne di Vasco Errani, propone un’oc-casione di riflessione sul modello digovernance fin qui adottato e su co-me recuperare ciò che non ha fun-zionato.Una situazione così straordinaria ri-chiede una funzione nazionale di co-ordinamento e di indirizzo e un raf-forzamento del ruolo delle Regioniper l’attuazione degli interventi, mi-gliorando il raccordo con gli enti lo-cali anche garantendo la necessariaassistenza tecnica ed amministrativa,considerata la sostanziale assenza dienti di governo intermedi. La ricostruzione deve anche rappre-sentare l’occasione di innovare i me-todi di coinvolgimento democratico edi partecipazione dei territori e dellapopolazione, anche valorizzando leesperienze locali già avviate.

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po ITERREM

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LiberEtàLa rivista dove le generazioni si incontrano

Per abbonarti rivolgiti alla lega Spi più vicina oppure effettua un versamento sul c/c postale n. 23020001, intestato a LiberEtà, Via dei Frentani 4/a, 00185 Roma, indicando nome, cognome, recapito completo e la causale (abbonamento a LiberEtà). L’abbonamento annuale costa 12,00 euro: il costo di un caffè al mese.

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Occorre velocizzare la rico-struzione nel rispetto della le-galità. Ora, dopo le polemichesul sito da utilizzare per smal-tire le macerie, potrebbero par-tire i lavori di ricostruzione.Gliuffici dei Comuni terremotati sono sta-ti potenziati con “l’Ufficio sisma” conassunzioni aggiuntive straordinarie ditecnici qualificati per concludere il la-voro di verifica strutturale delle abi-tazioni civili e degli edifici pubblici.Ad Amandola sta passando la linea perla costruzione del nuovo ospedale conl’utilizzo di una consistente donazio-ne di privati che avrebbe, però, il di-fetto di dover attendere alcuni anniprima del suo utilizzo, nel frattemposi sollecita l’uso delle parti ancora agi-bili del vecchio ospedale. Stiamo incalzando chi di competenzaper far tornare la Rsa da Montegrana-

ro ad Amandola. Nel frattempo, sof-frono i ricoverati che vedono con me-no frequenza i familiari a causa delladistanza di circa 60 chilometri, dueore di viaggio, tra andata e ritorno. Peri ricoverati nelle Rsa le visite di ami-ci e familiari non sono meno impor-tanti delle cure che ricevono quoti-dianamente dal personale socio sani-tario. Abbiamo ascoltato e fotografato di-verse storie personali e familiari alLambro, Piedivalle e Capodivalle diMontefortino poi ad Amandola nellafrazione Garulla e all’Ospedale dacampo allestito presso il campo spor-tivo comunale. Tutti hanno racconta-to il dramma vissuto, il modo come sisono dovuti arrangiare fino all’arrivodei moduli abitativi e di alcune rou-lotte, riponendo la fiducia, nel salu-tarci, sull’impegno di un grande sin-dacato come lo Spi Cgil per ritornarealla normalità. Lo Spi di Fermo ha ricevuto in dota-zione dal sindacato nazionale una Pan-da Cross 4x4 per agevolare lo svol-gimento delle pratiche sindacali ad an-ziani pensionati con difficoltà a recarsipresso le nostre sedi, uffici pubblici eper esigenze di carattere socio sani-tario. Il servizio verrà svolto da pen-sionati volontari dello Spi Cgil a se-guito di chiamata dei Servizi socialidei Comuni terremotati sgravando co-sì ulteriormente i costi, per i Comuniinteressati, del personale conducente.

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6 OTTOBRE 2017

DIPAOLO FILIACI

A Fermo,i disagi degli anziani

La consegnadellaPanda

Riflettiamo un momento sullaqualità della comunicazionefornita da giornali e televisio-ni. Per esempio, sulle previ-sioni del tempo.Dopo tre mesi di siccità il notiziariocomunica, con entusiasmo, che ancheper la prossima settimana ci sarà beltempo (sic). Oppure sempre dopo tremesi di siccità e caldo torrido, se siprevede una perturbazione, questa por-terà tempo cattivo, mentre se arriva-no le nuvole, queste minacciano sem-pre pioggia. Per gli addetti alle previ-sioni del tempo, il posto ideale do-vrebbe essere il deserto del Sahara.Facciamo un altro esempio. Tutti i giorni ci informano che è in at-to una epocale invasione di emigran-ti. Quando andavo a scuola le inva-sioni si riferivano a quelle delle ca-vallette, oppure a quelle fatte dai bar-bari o dagli stessi romani o da Napo-leone in Russia e così via. Invece gliemigranti non invadono, semplice-mente fuggono. Se fuggono dalle guer-re ci informano che è possibile acco-glierli, ma perché ci sono le guerre,quali sono le cause, da dove arrivanole armi ecc. non è dato sapere e le in-formazione si fanno vaghe e confuse:probabilmente si tratta di litigi tra per-sone rissose e con brutti caratteri.Poi ci sono i migranti economici, for-se saranno quelli che vogliono com-merciare, investire, aprire un’attività?Allora perché usare i barconi e rischiarela vita. Sarebbe più opportuno contat-

tare le relative Camere di Commercio.Invece dietro questa comica trovatalessicale ci sono povertà, siccità, fa-me, malattie che causano la morte dicentinaia di migliaia di persone.Adesso va di moda la pomposa frase“aiutiamoli a casa loro” a parte che lasento ripetere da quando ero giovane,ma sarebbe invece più utile dire “an-diamocene da casa loro e smettiamodi derubarli”. La soluzione è difficileda trovare, ma ormai è giunto il mo-mento di riflettere su come è distri-buita la ricchezza mondiale e inco-minciare a dare un’occhiata e un po’di disturbo a quell’uno% della popo-lazione che ne detiene il 45%.

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po IRUBRICA

DICARLO MESTICHELLI

Immigrazione:occorre voltare pagina

DI MINAFORTUNATI

ESTATE IN CAMPO/ANCONA

8 OTTOBRE 2017

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In varie parti d’Italia si sonoaperti i campi della legalità incollaborazione con Arci, Libe-ra, Spi e Cgil, attività impor-tanti con anziani e giovani chesi incontrano per condividereesperienze dove, solidarietà epartecipazione si esprimono esi rafforzano per il consolida-mento del vivere sociale nel ri-spetto della legalità, una lega-lità riconquistata nei beni se-questrati alle mafie che diven-tano luoghi di formazione, sen-sibilizzazione, conoscenza e disemplice vita quotidianità vis-suta insieme tra generazioni di-verse.

Nell’ambito dell’iniziativa, lo Spi diAncona ha partecipato ai lavori pres-so la Comunità Podere Tufi di Cupra-montana al “Campo Orto sociale” esti-vo dal 16 al 23 luglio. L’attività prin-cipale del campo è stata incentrata sul-la coltivazione dell’orto sociale conmetodo biologico e percorsi formati-vi sulle tematiche specifiche delle as-sociazioni che ne hanno curato l’or-ganizzazione. La lega Spi di Jesi è stata particolar-mente coinvolta con i suoi volontariche hanno partecipato alla vita quoti-diana del campo aiutando anche in cu-cina.Qualificati contributi sono stati quel-li degli incontri di formazione pome-ridiani. In particolare, la Cgil ha rea-lizzato un confronto sui temi della le-galità e la difesa dei diritti dei lavora-tori con il segretario della Camera delLavoro di Ancona, Marco Bastianel-li. Diversi interventi hanno alimenta-to un interessante dibattito, anche conlo scambio di esperienze lavorativedei partecipanti provenienti da diver-se località italiane. Molto apprezzatol’intervento di Roberto Battaglia delDipartimento legalità dello Spi na-zionale che ha presentato il glossariodella mafia “100 passi in 60 parole”un vocabolario antimafia sulla cono-scenza del linguaggio dell’illegalitàper poterla meglio combattere. Il fa-scicolo è stato riconosciuto molto uti-le per la conoscenza del fenomeno ma-fioso da Libera che lo utilizzerà neifuturi interventi presso le scuole.

“L’orto sociale” della legalità 2017Cupramontana

Chi èinteressato al volume(pagg.88,euro 7,00) può contattarela casa editriceLiberEtà, tel 0644481249;e-mail:[email protected]

Lo Spi di Pesaro e Urbino, in-sieme al Comune di Isola delPiano, all’associazione Fatto-ria della Legalità, alla Cgil, aFillea, Flai, all’ Arci, a Libera,alla Rete Studenti Medi, al-l’Unione Degli Universitari e al-l’Auser, ha organizzato dal 19al 26 luglio a Isola del Piano(PU) il quinto anno del CampoLaboratorio Antimafia.Ragazze e ragazzi con pensionati epensionate dello Spi hanno condivi-so il percorso di formazione e incon-tri su legalità, antimafia sociale, inte-grazione, lavoro e diritti.Oltre ai volontari dello Spi della pro-vincia di Pesaro e Urbino sono statipresenti al Campo, per tutta la setti-mana, tre pensionate dello Spi di Co-mo, Lecco e Lodi e un pensionato del-lo Spi di Lodi, che hanno curato la cu-cina e hanno partecipato a tutte le at-tività dei laboratori, alla formazione eagli incontri. Quest’anno, il professorFranco Ruggiero dell’Isa di Urbino haorganizzato il laboratorio di scultura:ragazze e ragazzi insieme alle pen-

sionate e ai pensionati hanno impa-stato il gesso, hanno realizzato il cal-co della propria mano, riempiendolodi silicone e a fine Campo hanno por-tato a casa le sculture prodotte.Il pensionato di Urbino Guido Ederaha invece insegnato l’arte della co-struzione dei cesti con rami di salicee canne.Dai questionari compilati da ragazzee ragazzi a fine Campo emerge l’ap-prezzamento per gli incontri organiz-zati dai giovani responsabili Riccar-do, Elena, Emily e Tommaso. Insie-me ai responsabili senior con Asso-ciazioni promotrici, ai magistrati e airagazzi rifugiati ospitati nelle struttu-re della zona, i partecipanti hanno ap-profondito, in particolare, le cono-scenze in materia di legalità, lavoro ediritti, antimafia sociale e accoglien-za e integrazione. Molto interessanteè stato l’incontro con i magistrati Eli-sabetta Morosini e Daniele Paci.Tutte e tutti i partecipanti al Campo,giovani e meno giovani, hanno espres-so giudizi positivi sullo scambio in-tergenerazionale.

DI CATIAROSSETTI

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Il laboratorio antimafia: giovani e anziani insieme Sp

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IESTATE IN CAMPO/PESAROIsola Del Piano

Progetti d’autunnoMarch

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10 OTTOBRE 2017

ATTIVITÀ

DIDONATELLACESARINI

Per la Lega Spi di Ancona, l’au-tunno si annuncia con impor-tanti appuntamenti.Se è vero che i pensionati e gli anzia-ni in genere sono una categoria da pro-teggere dal punto di vista previden-ziale e socio-sanitario, è fuori discus-sione che invecchiare non significadiventare inattivi, chiudersi in sé stes-si, senza più aspettative.La Lega di Ancona, in collaborazio-ne con l’Auser, ha in programma unamostra fotografica che ha come tema

“L’invecchiamento attivo”. Gli an-ziani saranno protagonisti assoluti siacome soggetti che come autori dellefoto . Alla mostra si accompagnerà unconvegno sul ruolo dell’anziano nel-la società.L’altro importante appuntamento ri-guarda più da vicino le donne : il Fi-lo d’Argento Dorico ha chiesto la col-laborazione del Coordinamento Fem-minile della Lega di Ancona per ri-cordare il 70° anniversario della con-cessione del voto alle donne.

Premio LiberEtàA Senigallia, un simpatico incontro della segreteria provinciale dello SpiCgil con il direttivo della Lega presso la nuova sede, per festeggiare ilpremio di LiberEtà assegnato a Basilio Perri per gli ottimi risultati avutinell’impegno a far conoscere e diffondere la rivista LiberEtà, espressionedel pensiero e dell’attività portata avanti dallo Spi.Il segretario provinciale Domenico Sarti ha consegnato a nome dello Spi

nazionale la pergamena attestato del pre-mio e una bellissima piastra da tavoloper ottime e salutari cucine.Basilio, nel ringraziare, ha espresso lavolontà di poter affiggere la pergame-na presso la sede per condividere contanti il successo ottenuto, merito, a suodire, non solo suo, ma anche di tutti co-loro che si adoperano quotidianamentenelle attività del nostro sindacato. Il se-gretario della Lega Roberto Galli, nel-l’apprezzare il gesto e le intenzioni, haaccolto la volontà di Basilio e ora la per-gamena è esposta con meritato orgo-glio, presso la sede di Senigallia.

Il segretarioSpi diAnconaDomenico Sarti, a destra nella foto,consegnail premio

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po IATTIVITÀ

Domotica e RoboticaNegli ultimi anni, si è moltiplicatol’uso di robot in diversi campi: dal-la medicina alle scienze, dal mondodel lavoro allo sport e, cosa che ci in-teressa maggiormente, gli “ausili” pergli anziani. Occorre vederci chiaroin questo futuro hi-tech e perciò loSpi provinciale, in collaborazione conla Lega di Macerata, organizza un in-contro-dibattito che si terrà a Cingo-li nelle prime settimane di novem-bre. Si approfondiranno le implica-zioni dell’uso di tali robot, sia gliaspetti positivi (presidi che aiutanola deambulazione, il ricovero, il con-trollo a distanza etc), sia quelli po-tenzialmente negativi (la sostituzio-ne ad es. dell’uomo nel ciclo pro-duttivo ed i riflessi sulla disoccupa-zione).

Il Tempo, la Storia, le NostreStorieÈ stata bandita dallo Spi la 3^ edi-zione del Concorso intitolato “Il Tem-po, la Storia, le Nostre Storie”. L’ini-ziativa intende raccogliere microsto-rie, inedite, del nostro territorio, peranalizzare come la gente accolse lanuova Costituzione e come la stessariuscì ad incidere sul cambiamentosocio-politico-sindacale. Per la pros-sima edizione sono stati scelti cometemi degli elaborati: il 2° comma del-l’art. 1 (sovranità del popolo), il 2°comma dell’art.9 (tutela e valorizza-zione del patrimonio culturale ed ar-

tistico della nazione) e, infine, l’art.39(l’organizzazione sindacale è libera).

L’Orto che vorreiL’Auser provinciale, in collaborazio-ne con lo Spi ed il patrocinio dei Co-muni di Appignano e Macerata, ha in-detto la prima edizione del Concorso“L’Orto che vorrei”. L’intenzione èdi valorizzare l’uso degli Orti Socia-li, ma anche l’incontro intergenera-zionale che nasce quando gli anzianitrasmettono la loro esperienza ed i lo-ro saperi ai più giovani e rilancianocolture specifiche del nostro territo-rio per non farle divenire “dimenti-cate”.

Tutte le iniziative promosse dallo Spi Cgil di Macerata

Ne abbiamo parlato insieme al-l’Auser di Recanati con i me-dici Daniele Massaccesi, me-dico chirurgo, e Pietro Palom-bini, psichiatra e legale del-l’Inca.Un tema molto dibattuto e delicato,quello dei vaccini, che predomina inquesto periodo in diverse discussionie tavoli al di là della normativa previ-sta e prevedibile. Noi lo abbiamo fat-to trattando uno specifico aspetto diquesta delicata materia che è appuntoquello dei vaccini e gli anziani. E sì,perché in questo caso “vecchi e bam-bini” non rappresentano come spessoavviene per molti altri aspetti, la stes-sa condizione. Oltre che per l’immu-nità degli altri, il dilagare di infezioniin ambienti e luoghi di assembramen-to o per prevenire epidemie, il tema

dei vaccini per gli anziani ha in piùuna predominante unica rappresenta-ta dalla propria incolumità. Affrontare il tema dei vaccini per over65 è molto diverso dal farlo per bam-bini ed adulti; c’è un problema diret-to di tutela della salute e di preven-zione che appartiene in maniera di-retta proprio alla sfera individuale edal proprio equilibrio sanitario. Qui nonsi tratta solo di etica e di democraziao di cultura e sviluppo/tutela sociale.Qui non si può risolvere la tematica acolpi di normative e leggi che regoli-no o meno i comportamenti: si trattaspesso della sola tutela individuale sa-nitaria il cui monitoraggio spesso enaturalmente viene delegato, oltre chea se stessi, al proprio medico di me-dicina generale il quale conoscendopatologie e decorsi del proprio pa-ziente deve e sa consigliare quale vac-

cino è meglio fare con laconsapevolezza di un qua-dro più generale.Per un anziano, quello delvaccinarsi, deve essere in-nanzitutto un gesto, se ne-cessario, che nasce dallaconoscenza dei rischi e del-la propria condizione chenessuno può imporre netanto meno eludere.Sarà motivo di una cam-pagna di iniziative, che fa-remo insieme a Fnp e Uilpin questo autunno, unen-do e socializzando consa-pevolezza, prevenzione etutela.

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12 OTTOBRE 2017

DI STEFANOTORDINI

I vaccini e gli anziani

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DI MARCELLOBAIOCCO

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po ISALUTE

Ritorno a parlare di vaccina-zioni perché la recente Leggesulla obbligatorietà delle vac-cinazioni ha lasciato molte per-plessità anche tra gli esperti fa-vorevoli ai vaccini. Il fatto di es-sere partiti con un Decreto Legge (cioècon un provvedimento d’urgenza in-giustificabile, vista l’assenza di epi-demie in atto), è servito infatti solo adare spazio e visibilità ai movimenti“no vax”, e ad aumentare pertanto leansie dei genitori, preoccupati giusta-mente per le notizie contraddittoriediffuse dai media. Più utile sarebbestato, in primo luogo, un confronto conla magistratura, chiamata spesso a ema-nare giudizi con sentenze contraddit-torie che hanno avuto un effetto de-vastante sull’opinione pubblica. Inol-tre, l’esperienza del Veneto, dove dal2007 l’adesione alle vaccinazioni èstata facoltativa e dove la percentua-le dei bambini vaccinati è stata in mol-ti casi superiore a Regioni con l’ob-bligo, dimostra che la costrizione è ne-cessaria solo quando non si è capacidi convincere la popolazione e di cer-care il consenso invece dello scontro.Non è un caso che, in Europa, l’ob-bligo vaccinale ce l’hanno nazioni co-me Ungheria, Slovenia e Slovacchia,mentre tutte le nazioni centro-nordi-che, con antichissime tradizioni di par-tecipazione democratica, applicanosoltanto la raccomandazione. E poil’obbligo per 10 vaccini, che non esi-ste in nessuna parte del mondo e di cuinon si vedono le motivazioni epide-miologiche, ha dato fiato alle trombe

di chi parla di “regalo” alle industriefarmaceutiche. Infine, se le vaccina-zioni sono importantissime per la sa-lute dei bambini, non mi pare che siamolto coerente svendere questa tute-la con una semplice multa da 100 eu-ro, come prevede l’attuale Legge. Inconclusione, questo provvedimentovotato in due mesi aumenterà forse leadesioni alle vaccinazioni, ma non per-ché i genitori siano stati convinti, masoltanto per paura di multe e sanzio-ni. Sicuramente però sarà servito adaccrescere la forza dei movimenti no-vax. Ed anche della Lorenzin, che haguidato in prima fila la battaglia fre-giandosi così del merito di aver datoall’Italia questo strano (e non richie-sto) record delle 10 vaccinazioni ob-bligatorie.

L’obbligatorietà della legge

Nonno Nello di Marco Pizzuti

Nonostante i molti interrogativi suscitati

Mercoledì 9 agosto, alla Cortedella Mole Vanvitelliana di An-cona, all’interno della rasse-gna culturale estiva organiz-zata dal museo Tattile StataleOmero, è andato in scena “Der-na: c’ho creduto con tutta mestessa”.Lo spettacolo è tratto dal libro di Lau-ra Volponi “E le donne scoprirono ilsindacato. Derna Scandali una vitanella Cgil” edito dal Consiglio Re-gionale delle Marche nel 2007. Il li-bro è stato oggetto di una iniziativaorganizzata dalla Cgil e dallo Spi Mar-che con la presenza della stessa Der-na. In quella occasione, si parlò dellasua vita e del suo impegno politico ecivile. Nel corso di quasi tutto il ‘900,è stata protagonista degli eventi e del-le storie più drammatiche e fulgideche quel secolo ha conosciuto: dal-l’antifascismo della sua vita di adole-scente, alla lotta partigiana da giova-ne, all’impegno prima politico nel Pcie poi quello, straordinario, nella Cgilper l’affermazione dei diritti delle la-voratrici e, in seguito, per il riscatto ela difesa dei pensionati.

Questo nuovo incontro con il perso-naggio di Derna, così mirabilmenteportato sulla scena da Stefania Terrè,non vedente, vice presidente del-l’Unione italiana ciechi, è stato vera-mente emozionante. In poco più diun’ora, ha saputo trasmetterne lo spi-rito più vero e profondo che ha mo-tivato la vita della protagonista, la suascelta di stare dalla parte degli sfrut-tati e soprattutto delle sfruttate, la mi-litanza nel partito comunista prima enel sindacato poi, anteponendo sem-pre e comunque il raggiungimento diobiettivi collettivi a quelli personali:una storia esemplare da conoscere efar conoscere ai giovani, sempre allaricerca di motivazioni e slanci cosìdifficili da cogliere in una società chetutto appiattisce e atrofizza.Derna la incontriamo anche nel pro-getto “#leviedelledonnemarchigiane:non solo toponomastica” voluto dalConsiglio delle donne e dal Comunedi Macerata, con il quale si chiede laintitolazione di vie o di spazi urbania donne che hanno avuto ruoli im-portanti e significativi ma troppo spes-so sottovalutate e dimenticate.

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14 OTTOBRE 2017

DI AURORAFERRARO

Derna, una vita d’impegno

Da partigiana al Pci e alla Cgil, una donna straordinaria

“Frammenti di storie... o di Storia?”DIELISABETTAGABRIELLI

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“Frammenti di storie… o di sto-ria?” - edito da “La Grafica”,Pesaro, giugno ’17: il libro ve-de come protagoniste le donnedel Coordinamento provincia-le dello Spi Cgil che si raccon-tano a partire dalla loro infan-zia.Siamo negli anni del secondo do-poguerra: gli anni della trasforma-zione da una economia mezzadrile aduna preindustriale fatta in casa. Primipassi di quello che sarà il fenomenolocale della piccola impresa. Una te-stimonianza e una narrazione coraleche ci giunge attraverso un vero e pro-prio corso di scrittura autobiografica.Le donne del Coordinamento sono tor-nate sui banchi ed hanno messo nerosu bianco i loro ricordi. Questi scrit-ti autobiografici, raccolti in varie se-zioni, dalla nascita alla esperienza co-sciente, dalla scuola al lavoro e allavita, sino all’incontro col sindacato,ripercorrono il farsi soggetto delle au-trici, che col loro contributo di “quo-tidianità” vanno a caratterizzare le tra-sformazioni e le conquiste sociali deltempo. Attraverso le loro te-stimonianze i frammentidi storie diventanostoria. I ricordidi Adria, Leo-nella, Angela, Ri-ta, Giuseppina etutte le altre alimen-tano la “Memoria di co-munità”, una specie dimnemoteca, in grado di am-pliare l’orizzonte temporalenel dialogo transgenerazionale edi inserirsi a pieno titolo nel di-battito in corso sulla memoria, spes-

so strumentalizzata nell’uso politicodi tutti i giorni o gestita nell’ambitoristretto degli specialisti. Le testimo-nianze autobiografiche delle donnedel Coordinamento sembrano auspi-care un uso pubblico della memoriache non sia più appannaggio esclusi-vo degli addetti ai lavori o dei politi-ci interessati alla manipolazione, mache coinvolga dal basso, affettiva-mente, anche il vissuto reale di citta-dini e cittadine senza volto. E’ il con-tributo della quotidianità alla storia,che tenta la costruzione di un sentirecondiviso. Ma questo non è dato insé, precostituito, da cui attingere. Alcontrario implica costruzione e con-tinua ricostruzione. Qui si innesta ilcontributo delle memorie autobio-grafiche delle nostre donne. Le lorostorie diventano Storia, legittimatedunque come universali, patrimoniodi tutti noi.

Arcigay Agorà attiva uno Spor-tello Migranti per aiutare ri-chiedenti asilo e immigrati lgbtidelle Marche.

Il Comitato territoriale Arci-gay Agorà di Pesaro e Ur-bino ha attivato un servi-zio che intende fornire sup-porto alle persone lgbti (le-sbiche, gay, bisessuali, tran-sessuali/transgender, inter-

sessuali) immigrate in Italia eaccolte nella Regione Marche,

per motivi legati alla propria identità digenere od orientamento sessuale che lerende di fatto soggette a forti discrimi-nazioni nel Paese d’origine.Lo sportello offre assistenza nella ri-chiesta di protezione internazionale, ac-compagnamento lungo l’iter burocrati-co in collaborazione con i sistemi Sprar(Sistema di Protezione per Richiedentiasilo e Rifugiati) e Cas (Centri acco-glienza straordinaria) locali e attività diintegrazione dei migranti nella comuni-tà lgbti locale. Obiettivi dell’iniziativasono anche la promozione e l’organiz-zazione di incontri per favorire la socia-lizzazione, il dialogo interculturale non-ché iniziative di ascolto e sostegno asupporto di categorie particolarmenteesposte al rischio di isolamento ed emar-

ginazione sociale. Lo sportello si avvar-rà della collaborazione di personale spe-cializzato con esperienza pluriennale nel-la gestione di queste problematiche. Ar-cigay Agorà intende offrire uno spaziodi ascolto e supporto a persone che si tro-vano in una situazione di grave difficol-tà, costretti ad abbandonare il propriopaese a causa delle leggi dei propri pae-si di origine, per alcuni dei quali l’omo-sessualità è ancora considerata reato.Lo sportello è aperto su appuntamentopresso la Casa delle Associazioni, in Viadel Miralfiore 4 a Pesaro. Per contattichiamare il numero 351 1870978 dalleore 14:00 alle ore 15:00 dal lunedì al ve-nerdì, in alternativa lasciare un mes-saggio WhatsApp.

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16 OTTOBRE 2017

Al via lo sportello migranti

Segreteria regionale Spi Cgil Marche:

Elio Cerri, Aurora Ferraro

Comitato di redazione:Maria Federica Buroni, Donatella Cesarini,

Marina Druda, Giuseppe Fillich, Elisabetta Gabrielli, Gherardo Giglioni,Carlo Mestichelli, Romolo Sardellini,

Francesco Vagnoni

Grafica: Media Graphics

Collaborazione fotografica: Maurizio Petrini

Stampa: Spadamedia srl

Sede: Via Primo Maggio, 142/a - Ancona Tel. 071/285741 Fax 071/2857400e-mail: [email protected]

Aperto su appuntamento

presso la Casa delle Associazioni