Spettroscopia di assorbimento nel visibile e nell’ultravioletto...Carlo I.G. Tuberoso – Appunti...
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Spettroscopia Spettroscopia di assorbimento nel di assorbimento nel
visibile e nellvisibile e nell’’ultraviolettoultravioletto
Carlo I.G. Tuberoso – Appunti didattici uso laboratorio ver. 00
I metodi spettroscopici di analisi si basano sulla I metodi spettroscopici di analisi si basano sulla
misura della radiazione elettromagnetica prodotta misura della radiazione elettromagnetica prodotta
o assorbita dagli analiti.o assorbita dagli analiti.
Si possono classificare in funzione della regione Si possono classificare in funzione della regione
dello spettro elettromagnetico (raggi X, dello spettro elettromagnetico (raggi X,
ultravioletto, visibile, infrarosso ecc.) e ultravioletto, visibile, infrarosso ecc.) e
storicamente i primi metodi spettroscopici erano storicamente i primi metodi spettroscopici erano
ristretti allristretti all ’’uso della radiazione visibile.uso della radiazione visibile.
La spettroscopia costituisce un potente La spettroscopia costituisce un potente
strumento di analisi chimica poichstrumento di analisi chimica poich éé ogni ogni
elemento chimico, ed in generale ogni sostanza, elemento chimico, ed in generale ogni sostanza,
presenta uno presenta uno spettrospettro caratteristico che fornisce caratteristico che fornisce
informazioni dettagliate e precise sulla sua informazioni dettagliate e precise sulla sua
struttura o sulla sua composizione.struttura o sulla sua composizione.
La luce viene emessa o assorbita sotto forma di La luce viene emessa o assorbita sotto forma di
quanti o fotoni. quanti o fotoni.
L'energia L'energia EE di un singolo fotone di un singolo fotone èè direttamente direttamente
proporzionale alla frequenza di radiazione proporzionale alla frequenza di radiazione νννννννν e quindi e quindi
inversamente proporzionale alla lunghezza d'onda inversamente proporzionale alla lunghezza d'onda
λλλλλλλλ, secondo la formula:, secondo la formula:
E = hE = hνννννννν = = hchc //λλλλλλλλ
hh costante di costante di PlanckPlanckcc velocitvelocit àà della lucedella luce
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Si definisce Si definisce lunghezza dlunghezza d ’’ondaonda ((λλ) la distanza minima ) la distanza minima
tra due punti in fase e viene espressa in: tra due punti in fase e viene espressa in:
ÅÅ = 10= 10--88 cm (cm ( raggiraggi X)X)
µµm = 10m = 10 --44 cm (IR)cm (IR)
nm = 10nm = 10 --77 cm (cm ( UVUV--VisibileVisibile ))
La La frequenzafrequenza rappresenta il numero di oscillazioni al rappresenta il numero di oscillazioni al
secondo, ossia secondo, ossia èè il numero di cicli che passa per un il numero di cicli che passa per un
punto nellpunto nell ’’unitunit àà di tempo e viene espressa in secdi tempo e viene espressa in sec --11..
Il colore o la lunghezza dIl colore o la lunghezza d ’’onda dei quanti di luce onda dei quanti di luce
emessi o assorbiti da un nucleo, da un atomo o da emessi o assorbiti da un nucleo, da un atomo o da
una molecola, dipende dalla loro struttura interna. una molecola, dipende dalla loro struttura interna.
In un atomo, lIn un atomo, l ’’assorbimento o lassorbimento o l ’’emissione di luce di emissione di luce di
una determinata lunghezza duna determinata lunghezza d ’’onda corrisponde alla onda corrisponde alla
transizione di un elettrone da untransizione di un elettrone da un ’’orbita ad unorbita ad un ’’altra. altra.
Lo spettro di un atomo Lo spettro di un atomo èè sempre a righe e cade sempre a righe e cade
nellnell ’’ intervallo di frequenze dallintervallo di frequenze dall ’’ infrarosso al visibile.infrarosso al visibile.
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TECNICHE SPETTROSCOPICHETECNICHE SPETTROSCOPICHE
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≈≈ 1010--380 nm (UV) 380 nm (UV) ≈≈ 380380--780 nm (Vis)780 nm (Vis)
≈≈ 11--1000 1000 µµµµµµµµm (IR) m (IR)
espresso anche come espresso anche come numero dnumero d ’’onda 1/onda 1/ λλλλλλλλ≈≈ 10.00010.000--10 cm10 cm
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Quando una radiazione dQuando una radiazione d ’’onda compresa tra onda compresa tra
190nm e 750nm attraversa una soluzione, gli 190nm e 750nm attraversa una soluzione, gli
elettroni dei legami dei composti presenti in elettroni dei legami dei composti presenti in
soluzione passano allo stato eccitato. Meno soluzione passano allo stato eccitato. Meno
fortemente sono legati gli elettroni dei lagami fortemente sono legati gli elettroni dei lagami
entro la molecola, pientro la molecola, pi ùù elevata sarelevata sar àà la lunghezza la lunghezza
dd’’onda della radiazione assorbita e quindi pionda della radiazione assorbita e quindi pi ùù
bassa lbassa l ’’energia.energia.
SPETTROSCOPIA DI ASSORBIMENTOSPETTROSCOPIA DI ASSORBIMENTO
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ECCITAZIONE DELLECCITAZIONE DELL’’ETILENEETILENE
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PP00 = intensit= intensitàà radiazione incidenteradiazione incidenteP P == intensitintensitàà radiazione emessaradiazione emessab = b = spessore dello strato di soluzionespessore dello strato di soluzione
Quando un fascio di radiazione monocromatica Quando un fascio di radiazione monocromatica
attraversa una soluzione contenente un analita, attraversa una soluzione contenente un analita,
parte della radiazione viene assorbita:parte della radiazione viene assorbita:
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TransmittanzaTransmittanza T = P / PT = P / P00
Assorbanza Assorbanza AA == log 1log 1 // TTAA == loglog PP00 // PP
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A= ε ε ε ε b cA=A= ε ε ε ε ε ε ε ε b cb c
LEGGE DI LAMBERTLEGGE DI LAMBERT--BEERBEER
A = assorbanza
ε = assorbività molare (l mol-1 cm-1)
b = cammino ottico (spessore cuvetta espresso in cm)
c = concentrazione, espressa in mol l-1
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Se si riporta il segnale (Se si riporta il segnale ( TT o o AA) in funzione della ) in funzione della
lunghezza del cammino ottico:lunghezza del cammino ottico:
La risposta dellLa risposta dell ’’assorbanza in funzione della assorbanza in funzione della
concentrazione concentrazione èè lineare fino ad un certo punto:lineare fino ad un certo punto:
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I cromoforiI cromofori
Sono gruppi presenti in molecole organiche che Sono gruppi presenti in molecole organiche che
hanno la capacithanno la capacit àà di assorbire la radiazione di assorbire la radiazione
elettromagnetica nella regione del visibile e in elettromagnetica nella regione del visibile e in
quella dellquella dell ’’ultravioletto. I cromofori piultravioletto. I cromofori pi ùù comuni sono comuni sono
caratterizzati da gruppi insaturi in grado di caratterizzati da gruppi insaturi in grado di
delocalizzaredelocalizzare le cariche (le cariche ( etilenietileni , , acetileniacetileni , , dienidieni , ,
carbonilicarbonili , azoico, , azoico, benzenibenzeni ……). Gruppi in grado di ). Gruppi in grado di
esaltare lesaltare l ’’attivitattivit àà del cromoforo vengono denominati del cromoforo vengono denominati
auxocromiauxocromi ..
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Caratteristiche di alcuni cromofori benzeniciCaratteristiche di alcuni cromofori benzenici
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Le variazioni dello spettroLe variazioni dello spettro
ipocromicoipocromicoAssorbanza minoreAssorbanza minore
ipercromicoipercromicoAssorbanza maggioreAssorbanza maggiore
ipsocromicoipsocromicoLunghezze dLunghezze d ’’onda minoreonda minore
batocromicobatocromicoLunghezze dLunghezze d ’’onda maggioreonda maggiore
DENOMINAZIONEDENOMINAZIONESPOSTAMENTOSPOSTAMENTO
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200200 nmnm 600600
00A
bsA
bs22 QUERCETINAQUERCETINA
Lo spettro UVLo spettro UV--VISVIS
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Lo spettro UVLo spettro UV--VISVIS
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Singolo raggioSingolo raggio
LO SPETTROFOTOMETROLO SPETTROFOTOMETRO
Doppio raggioDoppio raggio
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La La sorgente luminosasorgente luminosa èè costituita da lampada a:costituita da lampada a:
�� deuterio per la zona delldeuterio per la zona dell ’’UVUVD2 + Ee→ D2* → D’ + D’’ + hv (U.V.)spettro della radiazione emessa: ≈ 160-375 nm
�� tungsteno (W) per la regione visibiletungsteno (W) per la regione visibiletemperatura filamento: ≈ 2870 Kspettro della radiazione emessa: ≈ 350-2500 nm
�� xenon (xenon ( XeXe) per coprire entrambe le zone) per coprire entrambe le zone
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Il Il monocromatoremonocromatore scinde la luce nelle sue lunghezze scinde la luce nelle sue lunghezze
dd’’onda costituenti, ulteriormente selezionate da una onda costituenti, ulteriormente selezionate da una
fenditura successiva. I modelli pifenditura successiva. I modelli pi ùù utilizzati sono il utilizzati sono il
prisma e il reticolo di diffrazione:prisma e il reticolo di diffrazione:
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Il Il rivelatorerivelatore permette di trasformare lpermette di trasformare l ’’ intensitintensit àà
luminosa in un segnale elettrico. Possono essere luminosa in un segnale elettrico. Possono essere
utilizzate fotocellule (a), utilizzate fotocellule (a), fotomoltiplicatorifotomoltiplicatori (PMT, (PMT,
photomultiplierphotomultiplier tubestubes , b) o , b) o fotodiodifotodiodi ..
b
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Spettrofotometro con rivelatore a serie di diodiSpettrofotometro con rivelatore a serie di diodi
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lati opachilati opachi
LE CUVETTELE CUVETTE
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Lampada: singola sorgente pulsata allo XenonLampada: singola sorgente pulsata allo Xenon
Intervallo: 190Intervallo: 190 --1100nm 1100nm
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La taraturaLa taratura
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Differenza spettriDifferenza spettri
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LL’’influenza del pHinfluenza del pH
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Spettri in derivataSpettri in derivata
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Rilascio di un farmaco da una formulazioneRilascio di un farmaco da una formulazione
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Grazie allo sviluppo di opportuni software, gli Grazie allo sviluppo di opportuni software, gli
attuali spettrofotometri possono essere utilizzati attuali spettrofotometri possono essere utilizzati
come colorimetri, apparecchi che sono in grado come colorimetri, apparecchi che sono in grado
di misurare la radiazione luminosa e fornire un di misurare la radiazione luminosa e fornire un
dato numerico che corrisponde alla sensazione dato numerico che corrisponde alla sensazione
visiva percepita dallvisiva percepita dall’’occhio umano. occhio umano.
I COLORIMETRI (O SPETTROCOLORIMETRI)I COLORIMETRI (O SPETTROCOLORIMETRI)
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Lavorando su campioni trasparenti e in soluzione Lavorando su campioni trasparenti e in soluzione èè
possibile effettuare una scansione tra 380 e possibile effettuare una scansione tra 380 e
780nm, impostare l780nm, impostare l’’osservatore standard e il tipo osservatore standard e il tipo
di sorgente (in genere 10di sorgente (in genere 10°° e D65, rispettivamente) e D65, rispettivamente)
ottenendo i valori di coordinate cromatiche nel ottenendo i valori di coordinate cromatiche nel
sistema CIE del tipo L*a*b*, L*u*v* o L*C*H*. sistema CIE del tipo L*a*b*, L*u*v* o L*C*H*.
In tale modo vengono valutati lIn tale modo vengono valutati l’’intensitintensitàà, la tinta e , la tinta e
la saturazione senza bisogno di strumenti pila saturazione senza bisogno di strumenti piùù
costosi muniti della sfera. costosi muniti della sfera.
PoichPoichéé il colore viene influenzato dalle diluizioni, il colore viene influenzato dalle diluizioni,
nel caso di campioni molto intensi nel caso di campioni molto intensi èè preferibile preferibile
ricorrere a celle dal cammino ottico inferiore ed ricorrere a celle dal cammino ottico inferiore ed
effettuare le opportune correzioni. effettuare le opportune correzioni.
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•• TintaTinta ((HueHue, h) = definisce la tonalit, h) = definisce la tonalitàà del del colore (rosso, giallo, verde, azzurro)colore (rosso, giallo, verde, azzurro)
•• LuminositLuminositàà ((L*L*): indica la diversa intensit): indica la diversa intensitààdi luce, ossia di quanto la tinta di luce, ossia di quanto la tinta èè diluita diluita con il nero. Varia da zero (nero) a 100 con il nero. Varia da zero (nero) a 100 (bianco)(bianco)
•• SaturazioneSaturazione ((ChromaChroma, , C*C*): indica di ): indica di quanto la tinta pura quanto la tinta pura èè diluita con il diluita con il bianco. Varia da zero (bianco) a 100 bianco. Varia da zero (bianco) a 100 (colori spettrali puri, luci monocromatiche) (colori spettrali puri, luci monocromatiche)
I parametri di misura del coloreI parametri di misura del colore
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LA RAPPRESENTAZIONE NELLO SPAZIOLA RAPPRESENTAZIONE NELLO SPAZIO
Spazio CIE L*a*b* (1976)
Spazio CIE xy (1931)
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Lo spazio CIE L*a*b*Lo spazio CIE L*a*b*
luminositluminositààtinta, tonalittinta, tonalitàà saturazionesaturazione
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LA FUORIMETRIALA FUORIMETRIA
Quando gli elettroni nello stato eccitato di Quando gli elettroni nello stato eccitato di singolettosingoletto tornano tornano allo stato fondamentale di allo stato fondamentale di singolettosingoletto ed emettono fotoni si ed emettono fotoni si parla di fluorescenza, processo che dura tra 10parla di fluorescenza, processo che dura tra 10--1010 s e 10s e 10--55 s ed s ed èè indipendente dalla temperatura. indipendente dalla temperatura.
Si parla di fluorescenza primaria Si parla di fluorescenza primaria quando la sostanza quando la sostanza èè fluorescente allo fluorescente allo stato naturale, mentre la fluorescenza stato naturale, mentre la fluorescenza secondaria deriva dalla reazione con secondaria deriva dalla reazione con sostanze fluorescenti (sostanze fluorescenti (derivatizzazionederivatizzazione). ). Le molecole naturalmente fluorescenti Le molecole naturalmente fluorescenti sono quelle con sistemi fortemente sono quelle con sistemi fortemente coniugati o aromatici e struttura rigida. coniugati o aromatici e struttura rigida. Il picco di emissione si trova sempre a Il picco di emissione si trova sempre a lunghezza dlunghezza d’’ onda maggiori onda maggiori (spostamento di (spostamento di StokesStokes), e pertanto, a ), e pertanto, a energia pienergia piùù bassa. bassa.
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FUORIMETRIFUORIMETRI
Gli strumenti per la spettrofotometria di fluorescenza Gli strumenti per la spettrofotometria di fluorescenza molecolare (molecolare (spettrofluorimetrispettrofluorimetri ) sono simili allo ) sono simili allo spettrofotometro UVspettrofotometro UV--VIS: VIS: èè presente una sorgente luminosa presente una sorgente luminosa (allo xeno o alogena al quarzo), un reticolo monocromatore, (allo xeno o alogena al quarzo), un reticolo monocromatore, un alloggiamento per il campione, un secondo reticolo un alloggiamento per il campione, un secondo reticolo monocromatore e il rivelatore. Cambia la geometria perchmonocromatore e il rivelatore. Cambia la geometria perchééin questo caso il raggio che viene emesso in questo caso il raggio che viene emesso èè letto a 90letto a 90°° rispetto rispetto alla luce incidente. alla luce incidente.
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Esistono alcune peculiaritEsistono alcune peculiaritàà che richiedono opportuni che richiedono opportuni
accorgimenti tecnici, ad es. laccorgimenti tecnici, ad es. l’’ assenza di fluorescenza provoca assenza di fluorescenza provoca
il buio totale, causando quindi problemi di azzeramento della il buio totale, causando quindi problemi di azzeramento della
linea di base. Inoltre la fluorescenza linea di base. Inoltre la fluorescenza èè molto sensibile alla molto sensibile alla
diffusione provocata dal solvente (effetto diffusione provocata dal solvente (effetto RayleighRayleigh) o da ) o da
sostanze colloidali (effetto sostanze colloidali (effetto TyndallTyndall ), alle variazioni di pH, ), alle variazioni di pH,
temperatura e viscosittemperatura e viscositàà o alla presenza di sostanze o alla presenza di sostanze
sequestranti. Le soluzioni non possono essere troppo sequestranti. Le soluzioni non possono essere troppo
concentrate in quanto una parte della luce emessa può essere concentrate in quanto una parte della luce emessa può essere
riassorbita da altre molecole non eccitate. Normalmente si riassorbita da altre molecole non eccitate. Normalmente si
eseguono diluizioni pari a 10eseguono diluizioni pari a 10--100 volte rispetto a quelle 100 volte rispetto a quelle
utilizzate in spettrofotometria UVutilizzate in spettrofotometria UV--VIS. VIS.
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SPETTROSCOPIA NELLSPETTROSCOPIA NELL’’INFRAROSSOINFRAROSSO
processo che dura processo che dura tra 10tra 10--1010 s e 10s e 10--55 s s ed ed èè indipendente indipendente dalla temperatura. dalla temperatura.
ÈÈ una tecnica molto utilizzata per identificare composti una tecnica molto utilizzata per identificare composti organici ed inorganici poichorganici ed inorganici poichéé la stragrande maggioranza la stragrande maggioranza delle molecole presenta spettri di assorbimento delle molecole presenta spettri di assorbimento caratteristici. Normalmente non viene impiegata per le caratteristici. Normalmente non viene impiegata per le analisi quantitative a causa della bassa sensibilitanalisi quantitative a causa della bassa sensibilitàà e e precisione e delle frequenti deviazioni dalla legge di precisione e delle frequenti deviazioni dalla legge di BeerBeer..
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Il gran numero di legami presenti nelle molecole Il gran numero di legami presenti nelle molecole poliatomichepoliatomiche comporta che i dati ottenuti dallcomporta che i dati ottenuti dall’’ analisi IR analisi IR siano molto complessi e forniscano unsiano molto complessi e forniscano un’’ improntaimpronta digitaledigitale di di identificazione caratteristica ed unica per ogni particolare identificazione caratteristica ed unica per ogni particolare molecola.molecola.
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1180-1360C-Namines
1650-1750C=Ocarbonyl
2210-2260C ΞNnitriles
2850-2960C-Halkanes
3020-3080C-Halkenes
3000-3100C-Haromatic rings
3300-3500N-Hamines
3610-3640O-Hhydroxyl
ENERGIA(approx, cm -1)
LEGAMEGRUPPO
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STRUMENTI PER LA SPETTROSCOPIA IRSTRUMENTI PER LA SPETTROSCOPIA IRsistemi a dispersionesistemi a dispersione
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GlobarLampada di NernstFilo Ni-Cr
GlobarGlobarLampada di Lampada di NernstNernstFilo Filo NiNi--CrCr
STRUMENTI PER LA SPETTROSCOPIA IRSTRUMENTI PER LA SPETTROSCOPIA IRsistemi a trasformata di sistemi a trasformata di FourierFourier
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GLI SPETTRI IRGLI SPETTRI IR
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GLI SPETTRI IRGLI SPETTRI IR
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