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L’ENNESIMO AIUTO ALLE BANCHE E IMPOVERIMENTO DEGLI ITALIANI

PENSIONI D'ORO: VINCONO I LOBBYSTI!

Il Decreto IMU-Banca d’Italia è un provvedimento a favore delle ban-che. Permette alla Banca d’Italia, utilizzando le proprie riserve, di portare il proprio capitale dagli at-tuali 156 mila euro a 7,5 miliardi. I soci privati come Banca Intesa e

Unicredit guadagneranno miliardi. Il Movimento 5 Stelle sta facendo, da solo, una strenua opposizione, con la presentazione di oltre 500 emendamenti. Inoltre, il decreto non elimina la cosiddetta “Mini-I-mu”, l’ennesimo balzello sulla casa

che paghe-ranno quasi 13 milioni di italiani. M5S ha proposto di evitarlo tassando il gioco d’az-zardo, ma l ’ emenda -mento al Se-nato è stato c o n g e l a t o dal Gover-no. Ora il dibattito si sposterà alla

Camera, dove M5S lo ripresenterà. I partiti voteranno per i cittadini o a favore delle concessionarie del gio-co d’azzardo?

Mercoledì alla Camera è stata fi-nalmente discussa la nostra mo-zione sulle pensioni d’oro, quella per cui tutto il MoVimento si è spe-so nel mese di dicembre. Ricordate le “facce di bronzo”? La mozione prevedeva un congruo taglio alle superpensioni, e contemporanea-mente un aumento delle pensioni minime. Naturalmente la mozione è stata respinta dai partiti, che si riempiono la bocca dei “problemi del Paese” ma quando vengono al dunque obbediscono sempre alle lobby dei potenti. Come quella del lobbysta Tivelli, da noi denunciato, che tutelava proprio i pensionati d’oro.

RENZI SULLA CANCELLIERI BLUFFAVA COME AL SOLITO

C’era un tempo in cui Matteo Ren-zi voleva rottamare la Cancellieri, quando ancora non aveva il potere di farlo. Ma come tutti i vendito-ri, messo alle strette ha dimo-strato di essere solo chiac-chiere e distintivo. Al Senato la capogruppo uscente Paola Taverna ha chiesto di definire una data per discutere la mo-zione di sfiducia al ministro, grande amica della famiglia Ligresti coinvolta in pesanti in-dagini giudiziarie. La richiesta è stata bocciata da tutti i par-

SANTANGELO NUOVO CAPOGRUPPO M5S AL SENATO

Vincenzo Santangelo, 41 anni di Trapani, è il nuovo capogruppo al Senato M5S, succedendo a Paola Taverna, il cui contributo è sta-to impareggiabile. Santangelo ha ricoperto a lungo il ruolo di dele-gato d’aula. Famosa la sua impla-cabile, continuativa, infaticabile e rituale richiesta di voto elettroni-co durante le sedute d’aula, tesa a imporre una presenza costante ai partiti, quelli dei pianisti e delle palline di carta per imbrogliare il meccanismo di voto. Santangelo ha battuto nel ballottaggio l’altro candidato, Maurizio Romani, con un discorso schietto, conciso e di-retto, privo di fronzoli.

titi, compreso il Pd di Renzi, quello che disse: “Se fossi in parlamento chiederei al mio gruppo di votare per le dimissioni”!

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BENI PUBBLICI SVENDUTI A DISCAPITO DI AMBIENTE E CULTURA

Il Pd si è piegato ad un diktat di Scelta Civica e si è rimangiato in Senato quanto di buono fatto in Commissione. “Si era deciso di dare facoltà ai ministeri della Cul-tura e dell’ Ambiente di indirizza-re il Ministero dell’Economia sugli

immobili pubblici da tenere fuo-ri dalle vendite” spiega Barbara Lezzi, M5S Senato. “Tali ministeri avrebbero potuto anche annullare vendite non ritenute vantaggiose e tutelare beni di particolare inte-resse pubblico. Con la nuova nor-ma, invece, sarà solo il Ministero dell’Economia a decidere e nulla potranno gli altri portatori di inte-resse pubblici”.

IL DECRETO CHE LIBERA I MAFIOSI: IL “RIMEDIO COMPENSATIVO”Anno nuovo, problemi

vecchi. Alla Camera torna nuova-mente in discussione lo scottan-te problema del sovraffollamento delle carceri. Il ministro Cancellie-ri ha deciso di risolverlo nel soli-to modo: facendo uscire i reclusi. Senza distinzione tra assassini, mafiosi, stupratori… Un decreto legge che maschera un indulto vero e proprio, solo che lo chiama-no “rimedio compensativo” e che

farà uscire 6.700 detenuti anche pe-ricolosi. Il M5S sta denunciando pub-blicamente tutte le “magagne” del Ministro, lo stesso delle telefonate a Ligresti e al diretto-re penitenziario del carcere dove era reclusa la figlia.

SCUOLA: IL GOVERNO E IL PD SI PRENDONO I MERITI DEL M5S

Era il 5 gennaio quando il capogruppo in Com-missione Cultura alla Camera, Luigi Gallo, denunciava per primo la vergognosa azione del Governo che chie-deva ai docenti di resti-tuire 150 euro. Come al solito, solo dopo la no-stra denuncia il Gover-no e il Pd hanno fatto marcia indietro. Pote-va Renzi non attribuir-si per l’ennesima volta meriti non suoi? Proprio lui, poi, che a Firenze ha adottato lo stes-so provvedimento! Michela Monte-vecchi, portavoce al Senato M5S,

commenta: “Ma il Pd e i ministri Saccomanni e Carrozza, che sono al governo insieme, prima di pren-dere provvedimenti si parlano!?”

DE GIROLAMO, IL MINISTRO DA BAR

Ancora uno scandalo in questo go-verno. Questa volta tocca al mini-stro De Girolamo, registrata men-tre parla di nomine eterodirette, di affidamento del servizio 118 senza gara e di favori fatti allo zio per ottenere un bar in una struttu-ra ospedaliera. Non gliela faremo passare liscia. Né a lei, né agli altri ministri coinvolti, perché la Cam-pania è una delle regioni che deve rientrare dall’enorme debito sani-tario. La De Girolamo deve rispon-dere del modo vergognoso in cui gestisce la scuola pubblica.

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